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di smarties89
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** SLASH ***
Capitolo 2: *** SOPHIA ***
Capitolo 3: *** SLASH ***
Capitolo 4: *** SOPHIA ***
Capitolo 5: *** SLASH ***
Capitolo 6: *** SOPHIA ***
Capitolo 7: *** SLASH-SOPHIA ***
Capitolo 8: *** SLASH ***
Capitolo 9: *** SOPHIA ***
Capitolo 10: *** SLASH ***
Capitolo 11: *** SOPHIA ***
Capitolo 12: *** SLASH ***
Capitolo 13: *** SOPHIA ***
Capitolo 14: *** SLASH ***
Capitolo 15: *** SOPHIA ***
Capitolo 16: *** SLASH ***
Capitolo 17: *** SOPHIA ***
Capitolo 18: *** SLASH ***
Capitolo 19: *** SOPHIA ***
Capitolo 20: *** SLASH ***
Capitolo 21: *** SOPHIA ***
Capitolo 22: *** SLASH ***
Capitolo 23: *** SOPHIA-SLASH ***
Capitolo 24: *** SOPHIA ***
Capitolo 25: *** SLASH ***
Capitolo 26: *** SOPHIA ***
Capitolo 27: *** SLASH ***
Capitolo 28: *** SOPHIA ***
Capitolo 29: *** SLASH ***
Capitolo 30: *** SOPHIA-SLASH ***



Capitolo 1
*** SLASH ***


Los Angeles, 2000

Aprii gli occhi. Mi sembrava di aver dormito per una settimana...e forse era proprio così. Mi trovavo in una stanza completamente bianca e spoglia, tanto che subito pensai di essere morto. Ma poi i dolori che avevo dappertutto mi fecero capire che no, non ero morto. Mi concentrai per cercare di capirci qualcosa...ricordavo che due settimane prima ero a Pittsburgh e che, dato che non mi sentivo bene, avevo deciso di andare sino in ospedale. Lanciai uno sguardo fuori dalla grande finestra...non era Pittsburgh, era Los Angeles...quei colossali grattacieli li avrei riconosciuti ovunque. Premetti il pulsante di allarme, di modo che qualcuno venisse a spiegarmi che cazzo mi era successo.

Arrivò un'infermiera piuttosto in carne e di una certa età. Mi ritrovai a pensare che non avevo nemmeno avuto il culo di beccare un'infermiera figa. Mhm, forse stavo meglio.

 

Bene, riccio, vedo che ti sei svegliato. Come ti senti?”

 

Mi spiegate che cazzo è successo?”

 

Vado a chiamare la dottoressa Jones, ti spiegherà tutto lei.”

 

Dopo pochi minuti vidi arrivare una giovane donna con un camice bianco sbottonato, lunghi capelli biondi e un bel sorriso.

 

Buonasera signor Hudson. Finalmente si è svegliato!”

 

Dove mi trovo?”

 

E' stato ricoverato a Pittsburgh, ma poi trasferito qui dove possiamo fornirle cure più appropriate.”

 

Che mi è successo?”

 

Beh, il suo stile di vita non propriamente sano ha danneggiato il suo cuore, che si è gonfiato talmente tanto da non permettere più la circolazione del sangue. Le abbiamo installato un defibrillatore nel cuore ma...non sappiamo come andrà...”

 

Cosa vuol dire?”

 

Il suo cuore soffre di una grave miopatia cardiaca. Potrebbe avere al massimo sei settimane di vita. Mi dispiace.”

 

Ed è in quei momenti che ti crolla il mondo addosso. Dopo anni passati a fare il cazzone, anni in cui non ti frega una mazza di niente e di nessuno, ecco che la vita ti presenta il conto. E un conto decisamente salato.

 

Ma non c'è una qualche cura, qualsiasi cosa...”

 

Beh, ovviamente proveremo a fare tutto il possibile. Comincerà a fare un po' di graduale attività fisica di modo che possiamo verificare come reagisce il suo cuore. E va beh...inutile dirle che non dovrà più bere, fumare e tanto meno assumere stupefacenti” mi disse ancora la dottoressa con una calma talmente impressionante che persi le staffe.

 

Lei la fa facile! Vive qua dentro, a lavorare con gente pietosa come me di cui non le frega un cazzo. Probabilmente a casa ha un bel maritino che l'aspetta e che le ha preparato la cena. La sua vita è facile, ma la mia...lei non sa come è la mia vita! Forse a tutti potrà sembrare chissà quale spasso ma le assicuro che non è così.”

 

Faccia come vuole” e uscì con indifferenza.

 

Quel suo atteggiamento mi fece uscire di testa. “Vede? Vede che ho ragione? A lei non gliene frega un cazzo!” urlai.

 

Mi sentivo smarrito, perduto...e incredibilmente solo.

 

 

Salve a tutte!!! Vi prego, non chiedetemi che cavolo mi è passato per la testa...non ho proprio idea di come andrà questa storia, con quanta frequenza aggiornerò...davvero niente di niente...ma va beh, mi lancio in questa nuova follia!!! Grazie a tutte coloro che ci daranno un'occhiata ;)


 

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Capitolo 2
*** SOPHIA ***


Piccolo appunto: il titolo del capitolo è il nome del personaggio che parla in prima persona! Grazie a tutte coloro che hanno letto, in particolare a Foxygiu che l'ha messa tra le seguite! :)

 

 Uscii dalla stanza di quel chitarrista scuotendo la testa.

 

Vede? Vede che ho ragione? A lei non gliene frega un cazzo!” lo sentii ancora urlare.

 

Che succede?” mi domandò una collega.

 

Niente, le solite star megalomane che, quando gli dici che si sono distrutti con le loro mani, allora pretendono che noi diventiamo Padre Eterno per farli guarire” le risposi prendendo in mano la cartella clinica del riccio.

 

Non posso dire che fossi indifferente a lui. Quando l'avevo visto arrivare in elicottero da Pittsburgh, in condizioni davvero gravi, avevo fatto di tutto perchè diventasse mio paziente. Ero sempre stata una grande fan dei Guns 'N Roses e quando l'avevo riconosciuto ero rimasta davvero stupita. Per carità, avrei preferito una situazione migliore, però a caval donato...

Quando avevo capito cosa aveva mi ero imposta che avrei fatto di tutto per farlo guarire. Sapevo che sarebbe stato difficile e la sua precedente reazione lo aveva dimostrato.

Andai a visitare qualche altro paziente e poi decisi di tornare dal riccio.

 

Si è calmato signor Hudson?”

 

Silenzio.

 

Capisco che è una cosa difficile da accettare, ma le prometto che farò tutto il possibile per aiutarla.”

 

Ancora silenzio.

 

Ha qualche domanda da pormi, signor Hudson?”

 

Sempre silenzio: stavo per spazientirmi.

 

Mi potresti rispondere, Slash?” passai alle maniere più brusche e dirette.

 

E funzionò perchè lui, finalmente, voltò il viso verso di me. Stava piangendo.

 

Senti...posso darti del tu vero?” lui annuì “Come ho già detto ti giuro che farò di tutto perchè tu guarisca. Sei giovane e forte.”

 

La vita mi ha presentato il conto per tutto quello che ho fatto” disse mogio.

 

La vita è una stronza, tante volte, e i conti che ci presenta spesso sono davvero troppo salati...per chiunque e qualunque cosa una persona abbia fatto. Grazie a dio la medicina oggi fa quasi miracoli...ma il vero miracolo lo devi fare tu. Devi reagire e avere la forza di combattere, d'accordo?”

 

Farò di tutto per guarire...ho ancora così tante cose da fare nella mia vita.”

 

Bravo, questa è la reazione giusta! Comunque, io mi chiamo Sophia Jones e sarò la tua dottoressa” gli porsi un bigliettino “Questo è il mio numero di cellulare. Mi potrai contattare quando vuoi, se hai bisogno di qualcosa, se non ti senti bene, in ogni caso. Mi sono presa ufficialmente la responsabilità di seguirti. E lo farò esclusivamente io.”

 

Mi fa molto piacere” mi disse, e io non potei fare altro che sorridere.

 

Ora devi riposare. Io ho finito il mio turno, ci rivediamo domani” e uscii dalla stanza, diretta finalmente a casa. Avevo un bisogno impellente di dormire.
 

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Capitolo 3
*** SLASH ***


Mi fa molto piacere” le dissi. E non potevo essere più sincero.

 

Di solito i dottori mi sono sempre stati sul culo, saputelli che si credono superiori. Non sono Dio, questo devono metterselo in testa. Anche se in questa occasione a me un miracolo servirebbe proprio.

Lei invece è simpatica; è stata un po' brusca all'inizio, ma me lo meritavo...cazzo se me lo meritavo!

Guardai il biglietto che mi aveva dato con il suo numero; lei mi seguirà personalmente. Non posso fare a meno di pensare che sono stato fortunato...oltre a essere simpatica, era una gran gnocca.

Dopo qualche altro pensiero poco casto legato al tipico giochetto 'dottore-paziente' crollai addormentato.

 

Aprii mezzo occhio con fatica, a causa della luce; allungai una mano verso il comodino e presi il cellulare. Segnava le 9,45. Non guardavo il cellulare da una settimana. Avevo qualcosa tipo 25 sms non letti e 39 chiamate.

Tutti amici e familiari che mi chiedevano come stavo, che non si parlava altro che di me sui giornali, e che nessuno si spiegava il perchè io fossi lì così solo e il fatto che nessuno avesse mie notizie.

La prima chiamata che feci fu a mia madre; mi disse che il giorno prima, quando ero ancora addormentato, aveva parlato con la dottoressa che le aveva spiegato tutto. Lei al momento era in Inghilterra per lavoro, e sarebbe tornata il prima possibile. “Tipico” mi ritrovai a pensare. Nemmeno quando sono mezzo morto viene a vedermi. Ci fosse stata ancora la cara nonna Ola...mi avrebbe dato talmente tante sculacciate che se fossi sopravvissuto a 'sta cosa, mi avrebbe fatto fuori lei.

Chiamai poi Duff.

 

Slash, porca puttana, vuoi farci crepare di paura?”

 

Qua mi sa che l'unico che sta per crepare sono io, McKagan.”

 

Come ti senti?”

 

Contando che mi hanno dato 6 settimane di vita benissimo, grazie.”

 

Cosa??? Sei ubriaco?”

 

Forse se lo fossi sarebbe meglio. Sei a LA?”

 

Sì. Posso venire con Susan a trovarti?”

 

Non puoi, devi!”

 

Ok man, oggi pomeriggio siamo lì. Ciao.”

 

A più tardi Duff.”

 

 

Lessi velocemente alcuni degli sms. Matt, Steven, Izzy, Gilby, mio fratello, Reneè e troppi altri. Risposi giusto ad alcuni, quelli che consideravo più importanti.

Mentre bestemmiavo con il cellulare (tasti troppo piccoli per dita troppo grosse) entrò la dottoressa.

 

Buongiorno Slash. Come stai?”

 

Come uno che ha 6 settimane di vita, grazie.”

 

Cosa abbiamo detto ieri?”

 

Mhmmm...non ricordo, cosa abbiamo detto?”

 

Che devi reagire e farti forza. Oggi usciamo.”

 

Wow, e dove andiamo?”

 

A fare una passeggiata nel giardino dell'ospedale. Dobbiamo vedere come state te e il tuo cuore.”

 

Oggi pomeriggio mi viene a trovare un amico.”

 

Le visite sono dalle 5 alle 8, prima non può venire. Avvisalo.”

 

D'accordo.” Mandai così un sms a Duff mentre Sophia armeggiava con le flebo.

 

Sembro un puntaspilli” dissi guardandomi l'incavo del braccio destro.

 

Qualcosa mi dice che per te non è una novità...” mi fece l'occhiolino.

 

Sono ammessi i dottori che sfottono?”

 

Certo che sono ammessi e sono anche i migliori” disse lei allegramente.

 

Seh, come no.”

 

Su, spogliati che ti devo visitare.”

 

Molto volentieri baby” le lanciai uno sguardo malizioso.

 

Stai meglio, vedo. Sai che se facessi sesso ora il tuo cuore potrebbe esplodere?”

 

Morirei felice...” lei mi guardò un attimo e poi scoppiò a ridere. La sua risata era talmente bella che non potei fare altro che scoppiare a ridere anche io.

 


 Grazie mille a CheccaWeasley e i4ever (oink oink) che hanno messo la storia tra le seguite :) E poi a tutte coloro che leggono e recensiscono :) Un bacione!!!

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Capitolo 4
*** SOPHIA ***


Su, spogliati che ti devo visitare” gli dissi.

 

Molto volentieri baby” mi rispose malizioso.

 

Stai meglio, vedo. Sai che se facessi sesso ora il tuo cuore potrebbe esplodere?”

 

Morirei felice...”

 

Lo guardai un attimo un po' sconvolta da quella sua affermazione; ma la sua faccia era talmente buffa che non riuscii a trattenermi. Poco dopo scoppiò a ridere anche lui.

Aveva una bella risata, allegra e forte, cosa non semplice in quel contesto.

Compresi che era un osso duro e che avrebbe combattuto: poteva farcela.

Lo visitai e constatai che i suoi parametri erano buoni.

 

Va tutto piuttosto bene...perciò dopo pranzo ci sta la passeggiatina. E' una bellissima giornata ed è ora che tu prenda un po' d'aria e che ti alzi da 'sto letto.”

 

Ho bisogno di una doccia.”

 

Potrai fare un bagno, ma sarai aiutato.”

 

Da te?” altro sguardo malizioso.

 

Gli lanciai uno sguardo di fuoco. “No, da un infermiere...uomo!!” specificai.

 

Peccato”

 

Va beh, io vado a fare il mio giro in corsia, ci vediamo dopo pranzo.”

 

Mi troverai pulito, profumato e più bello che mai!”

 

Risi ancora e uscii dalla stanza. Cercai Andrew e gli dissi del paziente che necessitava di un bagno: ci sarebbe andato subito.

Feci il mio consueto giro, ma la testa era un po' altrove. Pensavo a quel chitarrista, Slash. La sua situazione non era semplice; poche persone si riprendono da una miopatia cardiaca così grave. Ma cazzo...lui aveva 35 anni. Ok, probabilmente negli ultimi vent'anni aveva fatto molte più cazzate di una persona normale, e si era sicuramente fatto del gran male, però era giovane...una persona come lui avrebbe potuto fare ancora così tante cose...portare ancora così tante gioie ai fans...

Cacciai questi pensieri per concentrarmi sul lavoro. Ma il mio comportamento non passò inosservato.

 

Che hai?” mi domandò Priscilla.

 

Lei era pediatra ed eravamo migliori amiche. Eravamo cresciute insieme e superato tante difficoltà. Poi lei si era sposata con un certo Luke e quindi ci eravamo un po' allontanate. Ma continuavamo a vederci al lavoro e ci conoscevamo ancora come le nostre tasche.

 

Non ho niente perchè?”

 

Perchè sei distratta, lo vedo sai.”

 

Non è vero.”

 

Smettila Sophia. Che hai?” Sbuffai: possibile che notasse sempre tutto?

 

Andiamo a prendere un caffè che ti spiego”

 

Ci recammo verso le macchinette e prendemmo due terribili caffè.

 

Cazzo, qui il caffè fa sempre più pena. Dovrebbero mettere un po' di vodka per correggerlo! Dai, sputa il rospo” disse Priscilla.

 

Ecco...ho un nuovo paziente...”

 

Sì, so tutto!” mi interruppe “Le voci girano anche in pediatria, sai? E non capita tutti i giorni di avere come paziente Slash dei Guns 'N Roses!”

 

Non è più nei Guns, Pri...”

 

Oh va beh, quello che è...e so anche che tu hai insistito per seguirlo personalmente...chissà come mai!”

 

Credi che sia stato poco professionale?”

 

Lo fai solo perchè è lui?”

 

Subito mi ha spinto quello...poi quando ho saputo cos'ha...”

 

Sì me l'han detto...brutta cosa...”

 

Cioè, dai è troppo giovane per morire. Ok, ne avrà fatte di cotte e di crude...ma cazzo ha 35 anni...”

 

Non ti è passata quella di essere la 'salvatrice dei giovani malati', eh?”

 

Come fa a passare una cosa del genere? Lo trovo troppo ingiusto, a prescindere da quello che uno ha fatto nella propria vita. Voglio salvarlo.”

 

Sai che le probabilità di guarigione sono basse, vero?”

 

Certo che lo so...ma mi occuperò personalmente di lui. Oggi ad esempio lo porto a fare due passi per vedere come reagisce il suo cuore allo sforzo.”

 

Beh, è sempre bello quando ti prendi questi...impegni diciamo. Però certe volte tenti l'impossibile e soffri come un cane. Mi ricordo di Rosalie...aveva un tumore, vero?”

 

Già...una volta sono stata 3 giorni in ospedale quasi senza dormire per assisterla...ma non è servito. Aveva 27 anni, cazzo...e poi mi dici che non è un'ingiustizia?”

 

Sophia...lo dici a me che lavoro in pediatria? Tu non hai idea di quante volte me lo ripeto ogni santo giorno! Dai, tu fai strabene a impegnarti...vedremo col tempo. Vado che i miei bimbi mi aspettano. Ti chiamo stasera.”

 

Ok. Grazie dei tuoi consigli.”

 

Ma smettila” e, dopo avermi baciata sulle guance, si allontanò.

 

Guardai l'ora...mezzogiorno...stavano servendo il pranzo ai pazienti. Decisi di andare a prendermi un tramezzino e poi sarei andata dal mio paziente riccioluto.
 

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Capitolo 5
*** SLASH ***


Un infermiera piuttosto bruttina mi portò il pranzo. Cazzo, dovrebbero mettere una regola negli ospedali: no infermiere e dottoresse cesse. E neanche uomini...molto meglio farsi fare il bagno da una donna che da un uomo.

Che cosa imbarazzante...se lo raccontassi agli altri riderebbero un mondo...

Che poi, gli altri chi?

Certe volte, quando mi succede qualcosa, penso sempre: 'Devo dirlo agli altri!', riferendomi a Steve, Duff, Izzy e Axl. Ma poi realizzo che non ci sono più...o meglio ci sono, ma non come 10 anni prima. Duff escluso. Lui c'è sempre.

Ah, che giornata di merda...se poi mi metto a ricordare i vecchi tempi son fottuto.

Guardo il vassoio con il mio pranzo: minestrina e formaggio magro. Wow...che gioia. Prendo il cucchiaio e lo metto nella minestrina; facendomi coraggio lo avvicino alla bocca.

 

Dio, che schifo!” dico ad alta voce.

 

Sapevo che il cibo dell'ospedale faceva cagare, ma pensavo che tutto avesse un limite. E invece al peggio non c'è mai limite...dovrei saperlo bene.

Vidi arrivare Sophia con in mano un tramezzino. Sembrava così buono...stavo per sbavare.

 

Forza, devi mangiare tutto” mi ordinò.

 

Ma questa minestrina fa cagare!”

 

Non siamo al ristorante.”

 

Ok, ma tu stai mangiando quel tramezzino che sembra così gustoso” cercai di tirare fuori la mia tipica faccia da cucciolo. Più che altro era una faccia da schiaffi.

 

Facciamo così, se tu mangi la minestrina io ti do un pezzo del mio tramezzino.”

 

Ci sto baby.”

 

Forza allora.”

 

Cominciai a mangiare quella sbobba.

 

Bleah, che schifezza! Ho finito però...”

 

Mangia anche il formaggio.”

 

Ma non sa di niente il formaggio magro.”

 

Muoviti! O niente tramezzino.”

 

Ufffffff”

 

Il formaggio era meno terribile di quanto pensassi, ma naturalmente mi guardai bene dal dirglielo.

 

Ora ho finito davvero!” lei sorrise e strappò un pezzo di tramezzino mettendomelo nel piatto.

 

Cazzo ti sei sprecata eh!” Sophia scoppiò a ridere e rimasi incantato dalla sua risata cristallina. La fissai un attimo e, appena lei mi volse un'occhiata interrogativa, distolsi lo sguardo.

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Capitolo 6
*** SOPHIA ***


Cazzo ti sei sprecata eh!” mi disse riferendosi al pezzetto di tramezzino che gli avevo dato. In effetti era proprio piccolo, ma non poteva mangiare troppe porcherie.

 

Mi misi a ridere per la sua faccia dispiaciuta e notai che mi stava fissando. Dovevo essere arrossita perchè sentii la faccia che mi stava andando a fuoco. Lo guardai con un'espressione perplessa e lui si concentrò sul tramezzino.

 

Dio, che buono...peccato che sia riuscito a sentirne appena il gusto.”

 

Misi in bocca il mio ultimo pezzo. “Mi spiace riccio, è finito! Dai, mettiti le scarpe che usciamo.”

 

Solo le scarpe? Io mica ho intenzione di uscire in pigiama.”

 

E allora cambiati, forza. Ma niente pantaloni di pelle o altro di assurdo eh...”

 

I pantaloni di pelle non sono assurdi!”

 

Sbrigati!” gli ordinai.

 

Allora lo vidi alzarsi e prendere dall'armadietto una maglietta nera e un paio di pantaloni neri della tuta. Andò in bagno a cambiarsi e tornò.

 

Certo che la maglietta con scritto 'Shut up bitch' potevi risparmiartela! Siamo pur sempre in un ospedale!”

 

Ma cosa vuoi che sia, honey. Aspetta che mi lego le scarpe” si chinò e lo vidi barcollare.

 

Mi fiondai su di lui, lo ressi e lo feci sedere sul letto.

 

Wow, ho avuto un giramento di testa degno delle migliori sbronze”

 

E' normale che succeda. Sei ancora debole. Non devi chinarti di colpo, d'accordo?”

gli dissi mentre mi inginocchiavo per terra per legare le sue converse nere.

 

Guarda te come mi sono ridotto...manco più a legarmi le scarpe riesco.”

 

All'inizio è normale, poi migliorerai.”

 

Quando migliorerò, alla fine della sesta settimana? Ah sì, giusto, lì passerò a miglior vita direttamente.”

 

Alzai lo sguardo e lo fissai negli occhi.

 

Slash, smettila. Tu ora non ci devi pensare chiaro? So bene che è dura, mi capita più spesso di quanto puoi immaginare di avere a che fare con persone che rischiano di morire o che sanno già che accadrà. Tu però hai la possibilità di farcela e ti devi impegnare per questo, d'accordo?”

 

Ok, scusami. E' che se ci penso...mi cago letteralmente addosso.”

 

E' normale”

 

Ma sai quale sarebbe la cosa che mi dispiacerebbe di più? Morire solo...ero convinto che sarei morto un giorno, ormai vecchio, con accanto mia moglie e i miei figli. E invece...non ho una moglie, né tanto meno dei figli.”

 

Non sapevo cosa dirgli. Potevo solo aiutarlo a farsi coraggio; avrei voluto promettergli che no, lui non sarebbe morto. Ma non potevo...dopo tutto ero sempre un medico e dovevo mantenermi il più possibile professionale, nonostante quello fosse un caso particolare. Me lo stavo ripetendo un po' troppe volte...un caso 'particolare'. Che poi, che aveva di così particolare? Era un paziente come gli altri...o no?

 

Fatto, scarpe legate. Andiamo ora. Prendi il mio braccio”

 

Cosa baby? Io prendere il tuo braccio? Dovrebbe essere il contrario.”

 

Slash, piantala e fai quello che ti dico”

 

Ok ok, scusa” disse dandomi braccetto.

 

Uscimmo nel giardino e fummo investiti dalla tiepida aria di marzo.

 

Che bella giornata, cazzo...” disse il riccio.

 

Già. Te l'ho detto che era un peccato stare chiusi nell'ospedale.”

 

Avevi ragione. Dove andiamo?”

 

Ora giriamo di qui” dissi indicando un vialetto “Poi ci fermiamo e ti faccio una breve visita per sentire i battiti cardiaci e per controllare i tuoi parametri. Se sono buoni potremmo poi passeggiare ancora un po'.”

 

Lui annuì. “Sono fortunato ad avere un a dottoressa come te!” mi disse sorridendo.

 

Puoi scommetterci riccio!”

 

E tu sei fortunata ad avere un paziente come me!”

 

Invece su questo avrei qualcosa da ridire!” scoppiai a ridere, subito seguita da lui.

 

Era una risata tranquilla, finalmente.


 Tutte a consolare il povero Slashino, forza!!! :D Grazie mille a tutte coloro che leggono, seguono e recensiscono! Alla prossima :)

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Capitolo 7
*** SLASH-SOPHIA ***


Stavamo passeggiando da qualche minuto quando lei mi disse:

Siediti su questa panchina un attimo. Controllo i tuoi battiti”

 

Prese quell'aggeggio che i medici usano per sentire il cuore, non ricordo mai come si chiama...steto...steco...decisi di lasciare perdere.

Si sedette accanto a me e mise una mano sotto la mia maglietta avvicinando l'aggeggio al cuore; un brivido mi percorse, ma non perchè era freddo. La sua mano...calda, morbida...

Mi insultai da solo, pensando che adesso mi eccitavo solo al contatto della mano di una bella ragazza...ok, dipende da dove è il contatto, ma lì! Era l'astinenza, ne ero certo...sarà stato un mese che non facevo sesso. Prima di essere ricoverato bevevo talmente tanto che non mi si alzava nemmeno più...se lo sapessero gli altri! Ecco, di nuovo...merda!

 

Bene, il tuo cuore sta lavorando come si deve!” la voce di Sophia mi riportò alla realtà.

 

Davvero?”

 

Sì, ora camminiamo ancora un po' e ripetiamo il procedimento.”

 

Ci alzammo e ricominciammo a camminare.

Andò avanti così per un'oretta circa, tra passeggiatine e brevi pause; ma mi sentivo come se avessi fatto la maratona. Ero sudato come dopo due ore di concerto.

Una volta tornati in camera glielo dissi:

Sono bagnato fradicio...”

 

E' normale” mi rispose “Dopo quello che hai avuto è il minimo, stai tranquillo. Io ho finito il turno. Se vuoi andare a farti un bagno, puoi andare da solo. Però sto qui fuori in caso avessi bisogno.”

 

Per me puoi anche entrare.”

 

Smettila Slash. Dai, vai.”

 

------------

Entrò in bagno con in mano una maglia e paio di pantaloni puliti. Mi accomodai sulla sedia vicino al letto in attesa.

 

Sophia! Sophia aiutami!” lo sentii urlare.

 

Mi alzai di scatto e mi fiondai dentro al bagno. Era sdraiato nella vasca su un fianco, immobile.

 

Oh mio dio...” mi avvicinai a lui e lo girai “Slash, che succede?”

 

BUH!” mi schizzò addosso dell'acqua mentre lo giravo “Eheheheheh, era uno scherzo baby.”

 

Cosa?”

 

Ho detto che era uno scherzo, sto benissimo.”

 

Mi sentii avvampare. “Esci immediatamente da quella vasca, asciugati e vieni di là che ti faccio un discorsetto.”

 

Ok ok...” disse uscendo dalla vasca come mamma l'aveva fatto.

 

Fu inevitabile: abbassai lo sguardo. Sgranai gli occhi e uscii dal bagno come un fulmine...sperai davvero che lui non si fosse accorto della mia sbirciatina. 

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Capitolo 8
*** SLASH ***





Cazzo...avevo pensato di farle uno scherzo per smorzare un po' la tensione...ma se l'era presa.

 

Esci immediatamente da quella vasca, asciugati e vieni di là che ti faccio un discorsetto” mi disse diventando rossissima in viso.

 

Ok ok” le risposi uscendo dalla vasca, appositamente senza coprirmi con l'asciugamano.

 

Lo so, sono un vero stronzo. Volevo provocarla...e c'ero riuscito...ho visto perfettamente i suoi occhi farmi i raggi X. Che ci posso fare se le donne non resistono al mio fascino. Decisi di riscuotermi da quei pensieri e vestirmi, pronto ad andare di là a subirmi una ramanzina.

La vidi seduta sulla sedia accanto al letto.

 

Vieni a metterti a letto, forza” mi disse. Avevo una battutina sulla punta della lingua, ma forse non era il caso di dirla ad alta voce.

 

Senti Slash” mi disse con finta calma “Sarò molto esplicita. Forse il mio comportamento amichevole è stato mal interpretato da te. Io l'ho assunto perchè tu dovrai passare qui parecchio tempo e perchè sarò io ad assisterti e a fare il possibile per guarirti. Però devi tenere a mente che siamo in un ospedale e che io sono il tuo medico. Quindi, ti pregherei di non trattarmi come una delle puttanelle che sei solito scoparti. Non fare scherzi stupidi, non fare finta di niente uscendo nudo dalla vasca...perchè non funziona. Non è necessario che attiri la mia attenzione. Tu hai tutta la mia attenzione perchè sei mio paziente. Capito? Paziente...perciò ti pregherei di avere rispetto per me e per il lavoro che sto facendo. Come si dice...patti chiari amicizia lunga...d'accordo?”

 

Scusami Sophia, ho esagerato” le dissi sincero.

 

Perfetto. Vuoi che aspetti l'arrivo del tuo amico per parlargli delle tue condizioni?”

 

Sì, per favore.”

 

D'accordo. Allora vado a cambiarmi e torno qui” e detto questo uscì dalla stanza.

 

Mi aveva spiazzato con il suo discorso...ma non potevo negare che avesse ragione. Come al solito, mi ero comportato come un coglione. Ma vederla lì così amichevole e gentile mi aveva portato a fare un po' il tacchino con lei. Capii che una donna così tutta d'un pezzo era decisamente fuori dalla mia portata.

La vidi tornare dopo pochi minuti, senza camice, con i capelli sciolti e con indosso un paio di jeans aderenti, una t-shirt rossa e le converse dello stesso colore.

Una visione...ecco che di nuovo il mio istinto di predatore era tornato all'attacco. Merda. Appena uscivo da quel posto del cazzo dovevo farmi immediatamente una scopata, se no sarei impazzito...o esploso...mi ritrovavo pure a fare sogni erotici sulla mia dottoressa. Ok che il camice è sexy, però...

Un dubbio mi assalì in quell'istante e dovevo assolutamente togliermelo.

 

Ehm, Sophia?”

 

Dimmi”

 

Se davvero morirò tra sei settimane, starò qui fino alla fine?”

 

Non lo so, bisogna vedere come va. Perchè?”

 

Non potevo dirle il vero motivo. “No...no niente...”

 

Se vuoi vedere la tua famiglia o degli amici lontani sono certa che si troverebbe il modo...”

 

No, non è quello...”

 

Aspetta! Ho capito...vorresti suonare ancora la chitarra, eh?”

 

No...in realtà non è nemmeno quello...”

 

Ah...e allora cos...” si interruppe un attimo “Oh, no...oh no no no...non dirmi che è per...quello” disse facendo una faccia quasi disgustata.

 

Ne parli come se fosse chissà cosa!”

 

Allora è davvero quello...cioè, scusami se sono poco fine ma...tu non sai se uscirai vivo di qui e pensi a fare sesso?”

 

Baby, sono in astinenza da un mese. E scusami, ma vorrei andare in paradiso con le palle svuotate!”

 

Oh mio Dio...ma modera il linguaggio accidenti! Che poi...chissà cosa potrà essere un mese di astinenza.”

 

Tu lo sei da molto di più, eh?”

 

La vidi arrossire come non mai e guardare un attimo fuori dalla porta.

 

E'...è arrivato il tuo amico. Vado...vado a parlargli...”

 

Non ce la facevo, era più forte di me farle battutine. Però almeno questa volta non si era arrabbiata. Forse...


 

Nel capitolo precedente ho commesso un errore: ho dimenticato di scrivere che a un certo punto c'era un cambio nellanarrazione, ovvero da Slash si passava a Sophia...sicuramente ve ne sarete accorte...domando scusa per questa mia svista...è l'età, non fateci caso!! ;)
Grazie comunque a tutte coloro che seguono, leggono e recensiscono, nonostante i miei e(o)rrori :D

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Capitolo 9
*** SOPHIA ***


Ero diventata di ogni colore...possibile che riuscisse sempre a mettermi in imbarazzo??? Ma ci trovava gusto??

In effetti ormai non stavo con un uomo da almeno un anno...ma cosa c'era di male? Ero sempre immersa nel lavoro, svaghi del genere non me li potevo permettere...non all'inizio della mia carriera.

Grazie al cielo, avevo sentito una voce in corridoio e, affacciandomi, avevo potuto constatare che era l'amico di Slash...ok, non un amico qualunque...era Duff McKagan. Era sempre stato il mio idolo, più del riccio.

Ma dovevo mantenermi professionale...coraggio, potevo farcela! Mi avvicinai a lui.

 

Buongiorno signor McKagan, sono Sophia Jones, il medico che segue personalmente il signor Hudson” gli porsi la mano e lui me la strinse. Era calda, morbida....non riuscii a fare a meno di immaginarla sul mio corpo...oddio!! Ma cosa vado a pensare??? Mi riscossi subito e, a malincuore, la strinsi anche alla signora McKagan. Accidenti a lei, donna fortunata!

 

Piacere, dottoressa. Speravo di incontrare qualcuno che potesse darmi spiegazioni.”

 

Sì, ecco...Sl...ehm, il signor Hudson soffre di una grave miopatia cardiaca. Gli abbiamo installato un defibrillatore tramite un'incisione sotto l'ascella; il compito di questo defibrillatore è quello di dare impulsi al cuore se batte troppo piano o troppo forte, detto in parole povere. Ma la cosa grave è la miopatia...il paziente potrebbe non superare le sei settimane di vita.”

 

Vidi il bassista annuire tristemente e la moglie stringergli un braccio. “Maledetta!”

 

Però, come ho detto al signor Hudson” proseguii “Non dobbiamo arrenderci. Comincerà a fare una leggera attività fisica per rimettere in moto il suo cuore e vedere come reagisce. Somministrandogli anche dei farmaci potremmo farlo guarire; ma io preferisco mantenermi diciamo...neutrale...non voglio dirle che sicuramente guarirà, perchè solo il tempo può dirlo.”

 

Certo...certo dottoressa. Perdoni la mia reazione è che...cazzo...”

 

Stia tranquillo, è più che normale. Lei gli stia vicino comunque, ok? Il suo affetto non potrà che fargli bene.”

 

Certo. Magari potrei anche chiamare altre persone, altri vecchi amici...”

 

Beh, non bisogna sottoporlo a stress e emozioni troppo forti perchè potrebbero essere negative...”

 

Oh, capisco. Allora mi limiterò a venire io qui tutti i giorni. La prego dottoressa, lo aiuti.”

 

Farò tutto il possibile, mi creda.”

 

Duff mi rivolse un sorriso. “Lo so, mi sembra una tipa tosta, se mi permette!”

 

Scoppiai a ridere. “Glielo permetto sì!” Sei Duff McKagan, puoi dire e fare tutto quello che vuoi (ma quello mi limitai a pensarlo!) “E ora andate, Saul vi sta aspettando!”

 

Grazie dottoressa” mi disse cordialmente Susan.

 

In fin dei conti non era così antipatica...fatto sta che era sempre e comunque la moglie del mio idolo. “Maledetta!”

 

Scrissi alcune cose sulla cartella clinica del riccio e decisi poi di andare a casa; mi affacciai nella stanza di Slash.

 

Chiedo scusa se interrompo” tutti e tre si voltarono verso di me.

 

Sophia, entra che ti presento i miei amici.”

 

Li ho già conosciuti, tranquillo”

 

No, te li voglio presentare io” mi disse, ma io indugiai ancora sulla porta “Ti prego”

 

Ecco di nuovo quella faccia da cucciolo...non potei resistere ed entrai.

 

Stia attenta, dottoressa, quando Slash fa quegli occhioni da cane bastonato riesce a ottenere tutto quello che vuole.”

 

Grazie, signor McKagan...purtroppo ho già avuto modo di verificarlo!”

 

Signor McKagan?” disse il riccio indignato “Ma non chiamarlo così, il titolo signore proprio non si addice a questa pertica ossigenata.”

 

Fottiti Hudson! Comunque, ha ragione, chiamami Duff e diamoci del tu. Anche a Susan, vero amore?”

 

Certo, ci mancherebbe!” mi sorrise di nuovo gentilmente, mostrandosi sempre più simpatica. “Maledetta!”

 

D'accordo. E voi allora chiamatemi Sophia. Tanto mi sa che ci vedremo spesso qui, vero riccio?”

 

Puoi contarci baby. Finchè non riesco a conquistarti non me ne vado di qui.”

 

Ah beh, allora mi sa che ci starai più del previsto.” (ma chi voglio darla a bere?????) “Ora devo andare. Per qualunque cosa chiamami, Slash! Ci vediamo domani mattina! Arrivederci a tutti.”

 

E uscii allegramente dalla camera, diretta finalmente a casa. Ero stravolta: lavorare con il riccio mi distruggeva, ma ne valeva la pena...voleva anche provare a conquistarmi!! Mi diedi della stupida...sì che uno così guarda una sfigata come me che pensa solo al lavoro. Con quei pensieri, salii sulla mia moto e partii sgommando.
 

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Capitolo 10
*** SLASH ***


Possibile che riesci a fare il marpione anche in ospedale e in punto di morte?” mi disse Duff.

 

Cazzo Duff! Toccati le palle! Non è ancora detto che ci debba restare secco!”

 

Lo spero bene, man! Vorrei fare ancora qualcosa con te, dal punto di vista musicale e non.”

 

Oddio sarai mica diventato frocio?" Duff mi fece un bel dito medio "Dammi il tempo di riprendermi che ne riparliamo! Voi come state comunque? Grace?”

 

Grace sta bene grazie, e anche noi. Tu piuttosto?” chiese Susan.

 

Ma stare sto bene. Oggi Sophia mi ha portato a camminare un po' nel giardino...è andata bene, il cuore ha reagito bene. Non ho manco camminato mezz'ora ed ero sudato come un maiale, però va beh...”

 

E' normale Slash, tranquillo!” disse Susan “Vado a prendermi un caffè, volete qualcosa?”

 

No grazie amore. Io sono a posto e Slash è meglio non beva porcherie.”

 

Ok, a dopo ragazzi!” e la donna uscì dalla stanza.

 

Fattelo dire, man, Susan è sempre più gnocca.”

 

Quanto hai ragione. Però giù le zampe Hudson!”

 

Che coglione che sei...”

 

E invece dimmi un po' di quella dottoressa...mi è sembrata una tipa tutta d'un pezzo.”

 

Oh, sì...è una tosta, oltre che una gran gnocca”

 

Eccome, cazzo. Mi vorrei ammalare anche io!”

 

Non dire stronzate Mckagan, e pensa a Susan! Comunque è bella ma estremamente chiusa in se stessa. Io ho provato a fare un po' di battute, ma lei niente...mi ha perfino fatto una ramanzina.”

 

Eh ci credo, le avrai fatto le solite battute sconce!”

 

Ti dico solo, man, che sono uscito nudo come un verme dalla vasca. Lei è sbiancata...però ha dato anche una sbirciatina! Di sicuro è rimasta impressionata dalle mie dimensioni notevoli!”

 

Ma vedi che sei uno stronzo” scoppiammo a ridere “Poverina, lei è qui per lavorare, mica per dover subire le tue porcate.”

 

Secondo me non vede un uccello da 10 anni!”

 

Hudson, sei sempre fine come pochi...”

 

Son sincero! E comunque, se proprio devo morire, voglio pormi un ultimo obiettivo.”

 

Non lo vorrei sapere, ma tanto sono certo che me lo dirai lo stesso!”

 

Esattamente! Il mio obiettivo è...scoparsi la dottoressa gnocca!”

 

Sei incorreggibile!”

 

Tornò Susan, e io e Duff dovemmo interrompere in nostri discorsi da uomini. Rimasero ancora lì una mezz'oretta, durante la quale Duff mi raccontò della sua band, i Loaded, e di altre novità accadute in quelle ultime settimane.

Quando andarono via, sentii un grande vuoto...ma sapevo che Duff non mi avrebbe lasciato solo. Era sempre stato un vero amico, ed ero certo lo sarebbe stato anche in quella occasione.

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Capitolo 11
*** SOPHIA ***


Appena giunta a casa chiamai Priscilla.

 

Sophia, come è?”

 

Sono stravolta...ma tutto ok...tu?”

 

Giornata di merda...abbiamo operato ben due bambini oggi...e purtroppo cose serie. Il riccio come sta?”

 

Ma a vederlo così sta fin troppo bene guarda! E' sempre lì che fa battute sconce!”

 

Diciamo che tu ti scandalizzi per poco!”

 

Scusami, ma è uscito dalla vasca completamente nudo, dopo aver finto di essere mezzo morto per farmi entrare in bagno!”

 

E ti sei scandalizzata nel vedere due gioielli al vento?”

 

Ma Pri!!!”

 

Ok che ormai non ti ricorderai quasi più come è fatto, però...”

 

Sei proprio una stronza! Solo perchè non faccio sesso da un po'...!”

 

Un po'? Un anno! Io non so come fai a sopravvivere!”

 

Ti rendi conto che sei più pervertita di lui e probabilmente di tutti gli ex membri dei Guns messi assieme? E si sa che loro lo erano all'ennesima potenza.”

 

Non dire sciocchezze Sophia! E comunque...ti rendi conto che hai visto le parti basse di Slash dei Guns 'n Roses?”

 

Ti ho già detto che non è più nei Guns!”

 

Dettagli Sophia, dettagli!! Ti devo ricordare che a 16 anni siamo andate di nascosto al concerto dei Guns? E che a 18 siamo andate a New York apposta per vederli al Ritz? Non ti saresti fatta problemi ai tempi a vedergli le parti basse!”

 

Ma Priscilla!!!”

 

Ah già che tu avresti preferito quelle di Duff!!” la mia amica scoppiò a ridere come una matta: avevo l'ennesima conferma che era fuori di testa.

 

A proposito di Duff! Oggi è venuto a trovarlo!”

 

Gli sei saltata addosso?”

 

La pianti?”

 

Rispondimi, gli sei saltata addosso?”

 

No, c'era la moglie con lui.”

 

Non ci fosse stata l'avresti fatto?”

 

Tu hai dei problemi! Dovresti essere bandita dall'albo dei medici, lo sai?” scoppiai a ridere e Priscilla mi seguì.

 

Meno male che non tutti i medici sono bacchettoni e noiosi come te! Guarda che se continui così Slash chiede di cambiare medico.”

 

Io non sono bacchettona...e nemmeno noiosa” c'ero rimasta male a quella frase.

 

Lo so bene, ma non devi dimostrarlo a me...dimostralo al tuo riccio.”

 

E perchè dovrei? E' mio paziente!”

 

Ma ti piace!”

 

Ma no!!!”

 

Oh, sì...ti piace...”

 

No...” dissi più debolmente: Priscilla aveva la capacità di farmi confessare qualunque cosa.

 

Ti piace”

 

Rimasi in silenzio.

 

Lo sapevo!” urlò vittoriosa.

 

Uffa! E' carino ok? E anche simpatico! Ma è mio paziente, quindi...”

 

Certo certo...dicono tutti così. Vedremo tra qualche mese.”

 

Sei impossibile! Domani ci sei al mattino? Così ci becchiamo per pranzo.”

 

Sì ci sono! A domani bionda!”

 

A domani stordita!”

 

Mi ficcai nel letto...quel letto troppo grande per me da sola. Mi immaginai che lì con me ci fosse....Oddio! Stavo facendo pensieri impuri sul mio paziente!!! Mi imposi di non pensare a Slash, ai suoi riccioli scuri, alle sue labbra carnose, il suo fisico scolpito...basta!!! Ok, avevo bisogno di una doccia per rinfrescarmi le idee!!! Dopo la doccia, tornai a letto e, senza pensieri peccaminosi (forse), crollai tra le braccia di Morfeo. 

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Capitolo 12
*** SLASH ***


Fui svegliato sentendo del movimento vicino a me. Era Sophia.

 

Buongiorno dottoressa” avevo una voce che parevo uscito dall'oltretomba.

 

Scusami, non volevo svegliarti. Stavo cambiando la sacca della flebo. Come andiamo?”

 

Bene bene, grazie.”

 

Ottimo. Allora visto che sei già sveglio stamattina andiamo di nuovo a passeggio.”

 

Ma che palle, di nuovo in 'sto giardino rachitico?”

 

E dove vorresti andare, dimmi...”

 

Al mare...”

 

Al mare??? Ma figuriamoci...non puoi di certo stare al sole o fare il bagno...”

 

Ma io voglio solo passeggiare sulla spiaggia...”

 

Slash io non so se è il caso...”

 

Ma sto bene!”

 

Lo vedo, ma il tuo cuore...”

 

Ti prego!” tirai fuori i miei migliori occhioni da cucciolo, sapevo che non avrebbe resistito.

 

Oh no! Oh no no no! Non mi farò abbindolare da quella tua faccia!”

 

Feci anche il labbrino.

 

Nemmeno se fai il labbrino...Smettila!! Smett...aaaaah cazzo...aspetta, arrivo!”

 

Lo sapevo che avrebbe ceduto...chissà dove stava andando però adesso...

Dopo un po' tornò con un medico molto più vecchio di lei, sui 50 anni probabilmente.

 

Slash, ora questo dottore ti visiterà anche lui. E insieme decideremo se puoi fare questa uscita al mare, ok?”

 

Lo sapevo baby che ti avrei convinta” la vidi arrossire come un peperone e uscire di corsa dalla mia camera.

 

Ok, ragazzo. Ora ti visito un po' per bene. Non pensare che io non mi fidi della dottoressa Jones, ma mi ha chiesto un parere. Lei è senza dubbio la migliore giovane dottoressa che abbiamo qui da molto tempo. Infatti non ho esitato quando ha chiesto di occuparsi personalmente di te. Nessuno meglio di lei può darti una mano.”

 

Oh può ben dirlo!”

 

Ragazzo, sono vecchio ma li capisco i doppi sensi”

 

Dottore, siamo realisti. Sophia è una gnocca paura!” ma possibile che non avessi manco un po' di contegno con un medico? Poco da fare, mi stimo da solo!

 

E' senza dubbio una bellissima ragazza. Ma è anche molto sensibile, stai attento.”

 

Perchè me lo dice?”

 

Li conosco i giovani d'oggi...sono certo che vuoi portartela a letto.”

 

Dottore! Come è sboccato!” mi guardò e scoppiò a ridere, e io lo seguii.

 

Sophia tornò e disse: “Vedo che vi state divertendo, eh?”

 

Il dottore qui è un grande!!!”

 

Anche tu non scherzi riccio! Vieni fuori Sophia, io ho finito. Slash, stia bene e faccia sempre quello che la dottoressa Jones le dice. E tenga bene a mente quello che le ho detto.”

 

Certo, amico. Non si deve preoccupare.”

 

Sophia e il dottore uscirono. Non tornò nessuno per un po'; dopo mezz'oretta vidi arrivare Sophia senza camice, con un paio di jeans, una camicetta a quadrettoni bianchi e nero legata sotto il seno e le all star nere. Sentii strani movimenti nelle parti basse: era divina.

Mi guardò e disse:

 

Cambiati riccio, si va!”


 


Oggi vi ho aggiornato anche questa!!! Non so da voi, ma qui da me diluvia...e quale altra giornata adatta per scrivere un po'??? Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto!!! Tanti oink oink a I Am A Yellow Walrus che ha messo la storia tra le preferite :D E grazie mille come sempre a tutte!! Un bacione!!! :D

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Capitolo 13
*** SOPHIA ***


Quando tornai nella stanza di Slash, lui e il dottore stavano ridendo come pazzi. Rimasi stupita, dato che era sempre stato un medico molto serio e professionale; avevo chiesto aiuto a lui dato che mi aveva assistito quando ero una specializzanda e mi aveva sempre aiutata moltissima. Quando avevo qualche dubbio chiamavo sempre lui: volevo un parere sulle condizioni di Slash, e se poteva essere una bella idea portarlo al mare...ma non solo per una passeggiata, una giornata intera finalmente all'aria aperta.

 

Vedo che vi state divertendo, eh?” dissi.

 

Il dottore qui è un grande!!!”

 

Anche tu non scherzi riccio! Vieni fuori Sophia, io ho finito. Slash, stia bene e faccia sempre quello che la dottoressa Jones le dice. E tenga bene a mente quello che le ho detto.”

 

Certo, amico. Non si deve preoccupare.”

 

Una volta fuori, il dottore mi guardò sorridente.

 

Bene, Sophia, il tuo paziente sta piuttosto bene. Il suo cuore sta lavorando come si deve e, rispetto alle condizioni in cui è arrivato qui, va fin troppo bene. Credo che una giornata di svago non possa che fargli bene. Mi raccomando però, non deve camminare troppo, massimo un'ora con brevi pause, niente bagno in mare e per il pranzo vai nella mensa di sotto e prendi qualcosa di leggero. Portati dietro attrezzature varie e medicinali per le emergenze. Tutto chiaro?”

 

Certo dottore!” risposi felice. “Sono contenta!”

 

Lo vedo. Sophia, mi raccomando, piedi per terra”

 

In che senso?”

 

Lo sai in che senso! E ora vai a cambiarti e a prendere la roba. Alle 5 tornate eh! Che poi fa freddo!”

 

Grazie dottore” lui mi sorrise e si allontanò.

 

Andai a prendere la roba nella mensa e nello spogliatoio a cambiarmi, ripensando a quello che mi aveva detto. Piedi per terra...che avesse notato il mio atteggiamento 'speciale' verso il riccio? Ma io voglio solo aiutarlo a guarire! Ok, a chi voglio darla a bere? Lui mi piaceva, come Priscilla aveva già capito, e l'idea di passare una giornata con lui all'aperto mi riempiva di allegria.

Tornai da lui allegramente: avevo deciso di mettere da parte le mie seghe mentali per almeno un giorno. Entrata nella stanza, notai il suo sguardo che percorreva il mio corpo e non potei non sentirmi lusingata.

 

Cambiati riccio, si va!” gli dissi.

 

Davvero?”

 

Sì. Staremo al mare tutto il giorno. Purchè tu ti comporti come si deve!”

 

Lo giuro. Vado a cambiarmi.”

 

Fai piano ad alzarti e mi raccomando niente movimenti bruschi”

 

Agli ordini capo!”

 

Dopo pochi istanti tornò dal bagno, infilò il chiodo e uscimmo.

 

Meno male che oggi sono venuta in macchina...” dissi più che altro a me stessa.

 

Perchè, se no di solito come vieni al lavoro?”

 

In moto.”

 

Hai una moto?”

 

Sì, non è niente di esageratamente grosso e potente, ma adoro le moto. Mi fanno sentire libera.”

 

Salimmo sulla mia auto e cominciammo a viaggiare in silenzio.

 

Posso mettere un po' di musica?” mi chiese.

 

Certo, nel cruscotto ci sono i cd”

 

Però, hai degli ottimi gusti musicali...'Appetite for destruction', 'GNR Lies', “Use your illusion I e II', 'Spaghetti Incident', 'It's five o'clock somewhere'...e poi...mamma mia quanti dischi...Queen, Rolling Stones, Pink Floyd... i miei complimenti ragazza.”

 

Amo la musica, tutto qui...”

 

Lo vedo...posso mettere 'Appetite'?”

 

Certo. E' il mio album preferito.”

 

Anche il mio credimi. Sono molto sentimentale riguardo ai giorni di registrazione; dal primo all'ultimo momento, per me, l'intero processo fu magico. Era la mia prima volta a registrare pezzi di chitarra, e non sono più riuscito a ottenere un risultato del genere. Sia dal punto di vista del suono che dal punto di vista emotivo*.”

 

Lo guardai un secondo, prima di tornare con gli occhi sulla strada, e gli sorrisi. Mi aveva fatto quella confidenza e la cosa mi rendeva felice.

 

Come è il vero Slash?”

 

Il vero Slash? Beh...lui è esattamente lo stesso stronzo che possono vedere tutti nei concerti, nelle interviste, nelle fotografie. Io sono così e basta. E invece la vera Sophia?”

 

Cosa intendi?”

 

Dietro questa facciata dura, severa e sicura ci sarà qualcos'altro...”

 

Oh” non mi aspettavo una tale domanda “Sono sempre stata uno spirito libero, da ragazzina...sai che a 18 anni siamo andate a New York di nascosto per venire a sentire voi Guns al Ritz?”

 

Davvero?”

 

Sì...avevamo assistito a un altro vostro concerto qui a LA e ci siamo innamorate di voi!”

 

Tu e chi?”

 

Io e la mia amica Priscilla...lavora anche lei in ospedale, è pediatra. Lei era cotta di Axl!”

 

Strano che il rosso avesse fatto colpo...e tu?” nonostante non lo stessi guardando notai un'espressione maliziosa “Tu di chi eri cotta?”

 

Ehm...Duff”

 

Cosa? Di quella checca?”

 

Duff non è una checca! Anzi l'altro giorno l'ho trovato molto gentile!”

 

Appunto, una checca!”

 

Ma smettila!” risi.

 

Non ci fosse stata Susan te lo saresti scopato su una barella, scommetto!”

 

Ma Saul!!!”

 

Oh, e smettila di fare l'indignata ogni volta che parlo di sesso!”

 

Ma tu parli sempre di sesso! A 20 anni ok, ma a 35...”

 

Cosa credi, che alla mia età non si alzi più?”

 

Che stronzate, certo che no...però mi metti a disagio.”

 

Scusa baby, prometto che non lo farò più”

 

Ok, grazie...”

 

Comunque non è normale che ti scandalizzi così...sicura di non essere vergine?”

 

Saul!!!”

 

No, perchè essere vergini a 30 anni è una tragedia!”

 

Non sono vergine, te lo assicuro.”

 

Meno male, ora son più tranquillo!”

 

Scossi la testa. “Scendi, siamo arrivati!”

 

 

* questa frase di Slash è tratta dalla sua autobiografia, quando lui parla appunto delle incisioni di Appetite :)

Bene, i due pazzi sono arrivati al mare! Vedremo che accadrà e vedremo se il nostro riccio preferito si comporterà bene! Grazie mille a tutte :D

  Bene

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Capitolo 14
*** SLASH ***


Scendi, siamo arrivati!”

 

Aprii la portiera e fui colpito dalla brezza marina.

 

Dio, che paradiso.”

 

Notai che eravamo vicino ad una spiaggetta molto piccola dove non c'era nessuno.

 

Ti ho portato qui perchè non c'è mai nessuno. La conoscono in pochissimi. Almeno non verrai attaccato dai fans.”

 

Le sorrisi grato e, insieme, ci incamminammo verso la spiaggia. Arrancando nella sabbia, ci piazzammo sotto una palma e Sophia stese gli asciugamani.

Ci sdraiammo lì, rilassandoci.

 

E' una vita che non vado al mare” disse lei sottovoce.

 

Davvero?”

 

Già...lavoro sempre...”

 

Lavori troppo...”

 

La mia amica Priscilla me lo dice in continuazione...”

 

Parlami di te, Sophia...”

 

Che ti posso dire...sono nata a Toronto, dove vivono ancora i miei genitori, ma io vivo a Los Angeles da quando ho 14 anni. Mi hanno messo in un collegio qui a LA, un collegio di quelli per ragazzine per bene...lì ho conosciuto Priscilla e da allora siamo inseparabili. Eravamo due ribelli...più ci proibivano di fare le cose, più le facevamo. A 16 siamo uscite di nascosto per venire al Cathouse a sentirvi suonare. Siamo rimaste in punizione per 2 mesi, ma ne è valsa la pena. A 18 anni uscimmo da quella prigione e andammo a vivere insieme, guadagnandoci da vivere con lavoretti da cameriera, commessa, quello che capitava. Dopo un paio d'anni riuscimmo a iscriverci alla facoltà di medicina. Lei 4 anni fa si è sposata con Luke, e da allora vivo da sola.”

 

Fidanzati?”

 

Qualcuno, ma nulla di serio. Sono sempre stata troppo diffidente, non riesco a dare fiducia, ad aprirmi...”

 

L'avevo capito...” e mi pentii subito di averlo detto perchè mi lanciò uno sguardo di fuoco.

 

Rimanemmo di nuovo in silenzio per un po'. La guardai e potei vedere che si era addormentata: la testa appoggiata su una mano, i capelli che svolazzavano per il vento, la bocca leggermente aperta.

Era troppo bella...era una creatura quasi irreale, ma così fredda, dura...avrei voluto toccarla, accarezzarle quelle guance bianche e morbide...

Oddio! L'ospedale mi stava facendo diventare un finocchio...che cazzo vado a pensare? A 35 anni non ho mai avuto una storia seria...ok, la mia ex-moglie, ma non era così seria...e ora voglio stare qui a guardare 'sta tizia dormire????

Vecchio mio, ti stai rincitrullendo! Decisi di fare 4 passi...sicuramente lei si sarebbe incazzata, ma sarei tornato prima che si svegliasse. Mi tolsi le scarpe per bagnarmi in piedi in mare.

Camminare sul bagnasciuga mi rilassò...ma mi mise anche una grande tristezza...appena avevo l'occasione per pensare mi crollava il mondo addosso...non riuscivo a pensare al fatto che stessi per morire. Io non volevo morire, ero giovane. Avevo fatto tante cose nella mia vita, avevo fatto musica, con i Guns eravamo arrivati dove nessun'altra band nella storia del rock era arrivata. Ma le cose vere? Le cose importanti? Una famiglia, una moglie, dei figli? Non ci avevo mai pensato sul serio, ma speravo che un giorno mi sarei sistemato. Avevo bisogno del calore di una famiglia...sarà stato per il fatto che da bambino la mia famiglia era stata ben poco unita.

Sentii una lacrima che scappava al mio controllo...stronzetta...mi sedetti sulla sabbia e presi il viso tra le mani...e per la seconda volta in pochi giorni scoppiai a piangere come un bambino.




Chi si offre volontaria per consolare il povero Slashino???? ;););) Ok, anche in questo capitolo la modalità depressione è in funzione...ma vi informo che dal prossimo capitolo le cose si faranno interessanti! Grazie mille a tutte :D
 

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Capitolo 15
*** SOPHIA ***


Aprii gli occhi di colpo...avevo appena provato la terribile sensazione dello cadere nel vuoto quando si è in dormiveglia. Ma dove cazzo ero? Mi tirai su appoggiandomi sui gomiti.

Ah sì...la spiaggia e...Slash! Dove era andato? Merda, perchè mi ero addormentata? Merda merda! Mi alzai rapidamente e cominciai a guardarmi in giro.

Tirai un sospiro di sollievo quando lo vidi poco più in là, seduto sulla sabbia, con la testa tra le mani, i jeans arrotolati sotto il ginocchio e senza scarpe.

Mi avvicinai a lui e sentii che singhiozzava; senza parlare mi inginocchiai accanto a lui e gli misi una mano sulla spalla.

Tirò su la testa e mi guardò, con gli occhi arrossati per il pianto; mi saltò al collo, abbracciandomi, e ricambiai la stretta.

 

Ho paura Sophia...ho tanta paura.”

 

Sssshhh” gli sussurrai.

 

Non voglio morire, non voglio morire” continuò.

 

Di nuovo non gli risposi, gli dissi solo di stare in silenzio e tranquillizzarsi. Rimanemmo là per un po', abbracciati, ascoltando solo il rumore del mare e i nostri respiri. Lui si era tranquillizzato, o per lo meno non piangeva più, ma non sembrava dar segno di voler sciogliere il nostro abbraccio; la sua testa era appoggiata nell'incavo tra il collo e la spalla e il suo respiro mi solleticava la pelle. Stare lì mi fece sentire serena, come non lo ero da tanto...come era da tanto che non mi stringevo così a un uomo, che non fosse mio padre o qualche amico. Come avevo fatto a dimenticarmi dell'amore in questo modo? Della gioia che provi quando stringi una persona che ti piace e con cui stai bene?

Mi riscossi da tutti questi pensieri, rendendomi conto che stavo lavorando e che non era una gita di piacere col proprio ragazzo.

Dolcemente lo tirai su per condurlo sugli asciugamani; lo visitai un attimo, dato che le forti emozioni e l'agitazione non facevano bene al suo cuore. Ma era tutto ok.

 

Va tutto bene, Slash”

 

Scusami...è che ero là, da solo...mi ha preso lo sconforto.”

 

No, è colpa mia...non dovevo addormentarmi. Non sono stata per nulla professionale...hai tutto il diritto di dirlo ai miei superiori una volta tornati in ospedale.”

 

Ma che stai dicendo? Figurati se non sei stata professionale per una cazzata del genere. Smettila di dire che non sei professionale, che non sei qui che non sei là...Cerca di avere fiducia in te stessa ogni tanto...anche se non sei sempre la migliore va bene lo stesso!” mi fece l'occhiolino.

 

Lo so...è che...tu sei...speciale...”

 

Mi guardò perplesso e subito tentai di correggermi.

 

Non fraintendermi!!! E' che...ho davvero a cuore il tuo caso, ecco...la tua malattia.”

 

E io?” prese il mio viso tra le mani.

 

T...tu c...cosa?”

 

Io non ti sto a cuore?”

 

Non gli risposi...in quel momento avevo dimenticato tutte le parole...e poi fece quello che tanto avevo desiderato e che tanto temevo: mi baciò.



Tutte a esultare per i nostri piccioncini che ce l'hanno fatta...forse :D Grazie a tutte per il vostro sostegno!!! :)

Tutte  

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Capitolo 16
*** SLASH ***


E io?” presi il suo viso tra le mani.

 

T...tu c...cosa?”

 

Io non ti sto a cuore?”

 

Lei non mi rispose e io avvicinai il mio viso al suo per baciarla. Poggiai dolcemente le mie labbra sulle sue e lei non si ritrasse, ma nemmeno reagì.

Mi staccai subito. “Lo so, lo so non è professionale” dissi con strafottenza.

Ma lei mi stupì e si riattaccò alle mie labbra; questa volta fui io a restare un secondo immobile ma poi, appena realizzai ciò che stava succedendo, mi strinsi di più a lei. Inizialmente fu un bacio dolce, per poi diventare qualcosa di più passionale quando le nostre lingue cominciarono a intrecciarsi.

Cominciai a sentire un grande calore che mi invadeva: quella ragazza era così bella, così involontariamente sexy. La spinsi leggermente per farla stendere sull'asciugamano e mi sdraiai sopra di lei; le accarezzai le lunghe gambe e insinuai una mano sotto la t-shirt, accarezzandole la pancia morbida. Mi staccai dalle sue labbra per scendere sul suo collo; il suo profumo mi stava inebriando: era dolce ma non troppo, fresco e allo stesso tempo delicato. Stavo per perdere il controllo e, mentre le mie mani si stavano avvicinando al suo seno, la sentii irrigidirsi. Mi fermai e sentii subito le sue mani sul mio petto che mi allontanavano da lei. Si sedette lì accanto a me, in silenzio, con il viso arrossato e i capelli spettinati.

 

Questa cosa non è mai accaduta” mi disse, prendendo dalla borsa un libro e mettendosi a leggere, come se niente fosse.

 

Sentii, per la prima volta, il mio cuore sprofondare un attimo; pensai subito che fosse la mia fine, che il mio cuore era andato del tutto. Invece era solo il dispiacere per quel rifiuto...nessuna donna aveva mai rifiutato Saul Hudson!

Rimasi in silenzio e mi sdraiai sul telo cercando di riprendere un po' il controllo; Dio, se lei non mi avesse fermato a quest'ora...merda, quel bacio mi ha fatto venire ancora più voglia...il mese di astinenza si sente, e anche tanto!

La guardai con la coda dell'occhio...aveva indossato gli occhiali da sole, perciò non potevo guardarla bene, ma notai che aveva la fronte leggermente aggrottata. Chissà che stava pensando...chissà se le era piaciuto il nostro bacio...Restammo lì per non so quanto tempo, finchè lei disse:

 

Mangiamo qualcosa, così poi prendi le tue medicine.”

 

Mi porse qualcosa da mangiare dall'aria piuttosto disgustosa.

 

E' dell'ospedale, eh?”

 

Sì, perchè?”

 

Fa cagare”

 

Lei rise leggermente e sperai tanto che l'imbarazzo che era sceso poco prima se ne stesse lentamente andando.

Dopo aver mangiato, passeggiammo un po', alternando brevi camminate a pause in cui lei mi visitava; a un certo punto il suo cellulare squillò.

 

Pronto?...Oh, dottore...sì, va tutto bene...ah, non c'è nessun altro che possa farlo?...ok, allora arriviamo...mezz'ora siamo lì.”

 

Chi era?”

 

Il primario dell'ospedale...c'è un'emergenza, dobbiamo tornare.”

 

Peccato, si stava così bene...”

 

Già...”

 

Mi avvicinai a lei. “Senti Sophia, per prima...”

 

Slash, io non posso ok? Tu mi piaci, sei incredibilmente bello, sexy...e se avessi seguito l'istinto non mi sarei fermata prima...ma io sono il tuo medico. E non è professionale.”

 

Che palle con 'sto non è professionale.”

 

Ragiona, come ci comporteremmo in ospedale? Sarebbe complicato, troppo...e io non voglio incasinarmi la vita.”

 

Le poggiai le mani sui fianchi e la sentii sussultare. “Ma tu mi piaci così tanto...”

 

Anche tu, te l'ho detto...ma purtroppo ci siamo incontrati in una situazione sfavorevole...”

 

Siamo giusti al momento sbagliato”

 

Esattamente...e questo mi dispiace, credimi. Andiamo ora, se no mi scuoiano.” 

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Capitolo 17
*** SOPHIA ***


La chiamata dall'ospedale proprio non ci voleva...che palle...si stava così bene...a parte un po' di imbarazzo per il bacio...

Vidi Slash avvicinarsi pericolosamente a me...pericolosamente perchè se perdevo di nuovo il controllo ero finita!

 

Senti Sophia, per prima...”

 

Slash, io non posso ok? Tu mi piaci, sei incredibilmente bello, sexy...e se avessi seguito l'istinto non mi sarei fermata prima...ma io sono il tuo medico. E non è professionale.”

 

Che palle con 'sto non è professionale.”

 

Ragiona, come ci comporteremmo in ospedale? Sarebbe complicato, troppo...e io non voglio incasinarmi la vita.”

 

Ma tu mi piaci così tanto...” mi aveva appoggiato le mani sui fianchi e non ero riuscita a contenere un brivido.

 

Anche tu, te l'ho detto...ma purtroppo ci siamo incontrati in una situazione sfavorevole...”

 

Siamo giusti al momento sbagliato?”

 

Esattamente...e questo mi dispiace, credimi. Andiamo ora, se no mi scuoiano.”

 

Partimmo per ritornare verso l'ospedale; nella macchina regnava il silenzio più assoluto, c'era solo la musica.

Una volta in ospedale gli dissi: “Vai in camera e mettiti a letto. Io ora ho un'emergenza ma più tardi vengo a visitarti e a vedere come stai, d'accordo?”

 

Ok principessa” mi rispose baciandomi una guancia e sorridendomi.

 

Lo guardai rientrare nella sua camera e, appena chiuse la porta, tirai un sospiro di sollievo.

 

Credo che tu mi debba raccontare qualcosa!”

 

Feci un salto. “Priscilla! Ti sei completamente bevuta il cervello a comparire così alle spalle? Mi hai fatto spaventare!”

 

No, il problema è che tu eri troppo concentrata a farti viaggi mentali sul tuo riccio.”

 

Ma piantala. Ora devo andare scusami, ho un'emergenza.”

 

Non credere di farla franca sai! Mi dai uno strappo stasera? Ho la macchina dal meccanico, stamattina sono venuta in metro.”

 

Ok ok...però non so quando finirò...”

 

Ti aspetto, tanto ho mille cose da fare dato che per domani ho chiesto un permesso.”

 

A dopo allora!”

 

Volai al pronto soccorso dove ci trovammo davanti 4 feriti gravi per un incidente d'auto. Dopo tre ore era tornata la calma, i pazienti erano in sala operatoria e io potevo respirare.

Andai subito alle macchinette per prendere un caffè e poi andai da Slash; bussai alla sua porta ed entrai...ma lui dormiva.

Mi sedetti sul bordo del letto e lo guardai; era così bello...era sdraiato a pancia in giù, con il lenzuolo scomposto che gli lasciava scoperta una gamba, i riccioli che gli cadevano sul viso. Con un gesto un po' titubante glieli scostai dal viso e lo sentii mugugnare; mi irrigidii temendo che si svegliasse, ma lui si limitò a girarsi a pancia in su. Gli diedi un lieve bacio sulle labbra e uscii. Mi ritrovai davanti Priscilla.

 

Mi pedini?” le domandai.

 

Non c'era altro posto in cui tu potessi essere...”

 

Seh seh...andiamo?”

 

Ci avviammo al parcheggio. Raccontai a Pri quello che era successo quel pomeriggio, del nostro bacio.

 

Sei completamente andata Sophia!”

 

Non dire sciocchezze!”

 

Io credo che non ci sia nulla di male!”

 

E' mio paziente!”

 

Ma che te ne frega! Non lo sarà per sempre!”

 

Se sopravvive...”

 

Che apocalittica che sei sempre. Mi sembra che stia piuttosto bene, no?”

 

Sì, però sai...dobbiamo stare a vedere...”

 

Sophia, lasciati andare una volta nella vita...”

 

Una volta? Ti devo ricordare che da ragazzine eravamo mezze matte?”

 

Sì, ma ora quanto tempo è che non esci a divertirti? Non dico fare le pazze perchè, ok, non abbiamo nemmeno più l'età. Ma un'uscita con un uomo...sei stata due settimane con John lo scorso anno e poi basta...”

 

Io voglio pensare alla mia carriera, Pri...”

 

Ma puoi farlo comunque! Sei una delle migliori nel tuo reparto...perchè negarti di avere qualcuno da amare? La vita è troppo breve, Sophia..e per noi che lavoriamo in un ospedale e che vediamo morire persone ogni giorno dovrebbe essere ben chiaro...”

 

Lo so, Pri...però...uff...”

 

Riflettici, ok?” mi disse mentre fermavo la macchina sotto casa sua. “Ci vediamo domani, buonanotte!”

 

Notte”

 

Priscilla scese dall'auto dopo avermi baciato una guancia.

Ripartii, diretta a casa mia...sapevo che con tutti i pensieri che avevo quella notte non avrei chiuso occhio. 

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Capitolo 18
*** SLASH ***


Erano ormai quattro settimane che ero in ospedale e stava andando tutto meglio del previsto. La mia attività fisica aumentava ogni giorno di più e il cuore reagiva sempre meglio.

Sophia continuava a seguirmi, curarmi, assistermi; non avevamo mai più parlato di quella giornata al mare, quando ci eravamo baciati, ma non mi importava. Non volevo che tirando fuori il discorso lei potesse spaventarsi e allontanarsi da me...non l'avrei sopportato.

Avevo ricevuto molte visite in quelle settimane: Duff che veniva tutti i giorni, mio fratello e i miei genitori, Matt, Steven, perfino Izzy. Era stato bello rivederli, anche se mi era venuta un po' di malinconia. É definitivo...sto diventando una checca! Peggio di McKagan, porca puttana...

Quel giorno arrivò Sophia con il primario.

 

Signor Hudson, come sta? E' da un po' che non la visito.”

 

Bene bene, dottore.”

 

Sì, la vedo bene. Inoltre la dottoressa Jones mi mostra sempre la sua cartella e vedo che va ogni giorno meglio.”

 

Una dottoressa meravigliosa come Sophia non l'ho mai incontarata!” dissi sorridendo.

 

Lei arrossì, mentre il primario ridacchiò.

Mi visitò accuratamente e in silenzio, mentre Sophia lo osservava con attenzione.

Dopo un po' il medico parlò: “Bene, signor Hudson. Va tutto bene...anzi, molto bene. Guardando anche gli esami che ha fatto ieri posso dirle che la miopatia sta guarendo.”

 

Oh...e quindi?”

 

Quindi posso dirle che non è più in pericolo di vita.”

 

Oh cazzo...l'aveva detto davvero? Non ci potevo credere...non era possibile...oddio! Stava per venirmi un infarto!...e certo, così dato che non sarei più morto per la miopatia, muoio per un attacco cardiaco! Sono davvero un genio!!!

 

Mi prende per il culo dottore?” chiesi sospettoso.

 

Le pare che potrei prenderla per il...ehm...culo su una cosa così? Concorda Sop...ma dove è andata?”

 

Guardai in direzione di dove prima stava Sophia...non c'era più.

 

Comunque, signor Hudson, lei deve rimanere ancora qui per la riabilitazione e tutto. Diciamo ancora per un mesetto. Senta, se vuole, data la bella notizia, da oggi pomeriggio fino a domani sera può andare a casa.”

 

Davvero?”

 

Sì. Non deve stare solo ovviamente, o da un amico o dai genitori o da una fidanzata se ce l'ha. Bene, ora devo andare. Per qualsiasi cosa chieda alla dottoressa Jones.”

 

Grazie dottore, grazie davvero.”

 

Non deve ringraziare me. Deve ringraziare se stesso, il suo cuore e Sophia” e, sorridendo, il primario uscì.



Bene, il nostro riccio sta guarendo :D Tutte a festeggiare con lui ;) Grazie a tutte coloro che seguono, leggono e recensiscono! Alla prossima!
Bene 

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Capitolo 19
*** SOPHIA ***


Quindi posso dirle che non è più in pericolo di vita.”

 

A quelle parole del primario non potei trattenere le lacrime. Uscii di corsa dalla stanza: non volevo che mi vedessero così.

Non ci potevo credere...Slash era guarito. Ce l'avevo fatta....oddio...

Scoppiai a piangere per la felicità.

Decisi di andare subito in pediatria: avevo bisogno di Priscilla...speravo davvero fosse libera. Appena arrivata in quel reparto chiesi a un infermiera su dove fosse, sentendomi dire che al momento era in ufficio: ero stata fortunata.

Arrivata davanti all'ufficio della mia amica entrai senza nemmeno bussare.

 

Le hai buttate nel cesso le buone maniere?” mi rimproverò lei.

 

Slash è salvo!”

 

Che diavolo stai dicendo, di grazia?”

 

E' salvo, non è più in pericolo di vita. Sta guarendo.”

 

Priscilla capì e si alzò subito in piedi sorridendo; mi abbracciò e io piansi come una bambina.

 

Mi spiegheresti perchè frigni così?”

 

Ce l'ho fatta, Pri...l'ho salvato...è salvo...”

 

Oh tesoro...sei stata bravissima! Dovete festeggiare ora.”

 

Certo, magari andando in un pub a ubriacarci...”

 

Ma smettila...potreste fare qualcosa insieme però...”

 

Pri...”

 

Oh, che palle Sophia...è un mese che sei più depressa del solito, solo perchè ti piace 'sto riccio del cavolo ma non fai niente per prendertelo!”

 

Ma non è professionale!”

 

Non è professionale gne gne” mi fece il verso la mia amica “Vivi un po' la tua vita senza farti troppe seghe mentali, su!!!!”

 

A quel puntò suonò il mio cerca persone: era il primario. In effetti ero scappata senza avergli parlato...decisamente poco professionale.

Salutai Priscilla e feci le scale di corsa, dato che gli ascensori erano tutti occupati.

Bussai alla porta dell'ufficio del primario ed entrai.

 

Dottore, chiedo scusa per prima. Dovevo...ehm...visitare un paziente.”

 

Certo, Sophia, stia tranquilla. L'ho fatta venire qui per parlare di Hudson.”

 

Certo” dissi sedendomi.

 

Allora, ha fatto un ottimo lavoro. Le ha somministrato i medicinali migliori e l'attività fisica ha permesso al cuore di riprendere l'attività. E' stata eccellente, Sophia. Sono fiero di lei.”

 

Non potei trattenere un sorriso che andava da un orecchio all'altro.

 

Ho detto al paziente che da stasera fino a domani può tornare a casa, o da un amico, o in famiglia. Se ne occupa lei?”

 

Certo dottore” mi alzai “Grazie”

 

Grazie a lei Sophia. Dovrebbero essercene molti di più di medici in gamba come lei. Vada ora.”

 

Salutai e uscii, diretta verso la camera del riccio. Entrai e lo vidi in piedi che guardava fuori dalla finestra: non si voltò nemmeno al mio arrivo.

Mi avvicinai a lui, che sembrava continuare a non accorgersi di me; gli posai una mano sulla spalla e sobbalzò leggermente.

 

Non volevo spaventarti” gli dissi.

 

Non preoccuparti” mi disse girandosi verso di me e sorridendo. “Sono salvo Sophia, ed è tutto merito tuo.”

 

No, il gran parte del merito è tuo. Della tua forza di volontà e della tua voglia di vivere.”

 

Mi abbracciò e rimasi stretta a lui per un tempo indefinito, finchè non bussarono alla porta.

 

Ehm ehm” ci staccammo subito. “Ciao man, sono un po' in anticipo.”

 

Ehi Duff, tranquillo, ho già preparato la borsa.”

 

Ciao Sophia” sorrisi a Duff “Questo stronzo viene a dormire da me stanotte, va bene?”

 

Certo, l'importante è che non stia da solo”

 

No, certo che non starà da solo! Sarà una serata all'insegna delle bibite analcoliche e dei programmi tv spazzatura! Yuppiduh” disse Duff ironicamente.

 

Taci Mckagan, che ormai te la bibita più trasgressiva che mandi giù è la birra analcolica!”

 

Scoppiai a ridere. “Bravi! Mi raccomando niente alcool, sigarette, tanto meno droghe.”

 

Slash mi si avvicinò. “Stai tranquilla piccola” e mi baciò una guancia. “Ci vediamo domani sera?”

 

Non sono di turno, ci vedremo dopo domani...”

 

Così tardi?” tirò fuori uno dei suoi migliori faccini da cucciolo.

 

Scemo! Vai ora. Qualunque cosa chiamate, eh”

 

Certo, ciao piccola”

 

Ciao Slash. Ciao Duff”

 

A presto Sophia!”

 

E uscirono dalla stanza. Mi sentii un po' triste...non l'avrei visto per ben due giorni. Per carità non era molto, ma ormai mi ero abituata a vederlo tutti i giorni...e poi...cosa mi aspettavo? Che trascorresse con me questo giorno e mezzo di libertà?

Aaaah, fanculo....era meglio tornare al lavoro. 

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Capitolo 20
*** SLASH ***


 

Ciao Slash. Ciao Duff”

 

A presto Sophia!”

 

Uscimmo dalla stanza e dall'ospedale in silenzio. Sapevo che Duff voleva dirmi qualcosa, ma stava aspettando di sedersi in macchina. Lui era così...faceva sempre così...ormai lo conoscevo come me stesso.

 

Slash” eccolo lì, pensai. “Cosa c'è fra te e la dottoressa?”

 

Prego?”

 

Mi irriti quando fai il finto tonto, sai??”

 

Non c'è nulla Duff...c'è stato solo un bacio, ma ormai più di un mese fa...”

 

Oh...e come mai più nulla?”

 

Lei non vuole...cioè, vorrebbe ma...non lo fa perchè è il mio medico...e non sarebbe professionale bla bla bla. E' la sua frase preferita, questa...e io non posso che rispettare la sua volontà.”

 

E da quando rispetti la volontà delle donne?”

 

Che vorresti dire?”

 

Che tu adesso vieni a casa mia, ti lavi, ti vesti elegante e la porti fuori a cena!”

 

Ma Duff, dai...che cavolo dici...”

 

Che cavolo dici tu, Hudson. Ti sei rincoglionito?”

 

Ma non so né dove abita, niente...”

 

Tramite l'ospedale riusciremo a rimediare il suo indirizzo...”

 

Magari fa la notte”

 

Rimedieremo anche i suoi orari”

 

Duff, non so se...”

 

Taci, Hudson. Adesso andiamo a casa e me ne occupo io.”

 

Arrivati a casa e salutate Susan e Grace, io e Duff ci rifugiammo nella camera degli ospiti.

 

Ok, chiamiamo l'ospedale!”

 

Duff fece il numero. “Sì, buongiorno...Avrei bisogno di sapere il domicilio della dottoressa Jones...sì...no...come? E perchè?...ma no che non sono un killer...lo sa chi sono io?...sono Duff McKagan...cosa? Come non ha idea di chi sono??...no...no aspetti...non riattacc...” il biondo posò il telefono “Ha riattaccato”

 

Pensavi che dessero i dati dei medici così a caso al primo coglione che li chiede?”

 

Ma io che ne so scusa...non ho mai cercato di abbordare un medico...non ha qualche amica lì in ospedale che potrebbe darci una mano?”

 

Mi aveva parlato di una certa Priscilla Brown, lavora in pediatria...”

 

Ottimo”

 

Duff rifece il numero. “Buongiorno, posso parlare con la dottoressa Brown?...sì, grazie, attendo...” il bassista alzò un pollice in direzione dell'amico che scosse la testa sorridendo. “Salve, sì...sono Duff McKagan...esatto, baby, quel Duff McKagan...sì, anche per me è un piacere Priscilla...senti, sono qui con Slash...sì, esatto...avremmo bisogno dell'indirizzo della tua amica Sophia...sì, di casa...eh sì, Slash vuole farle una sorpresa...ahahahahah, tu credi? Ahahahahah” Slash fece segno a Duff di tagliare. “Ok dolcezza...sei simpatica, sai?...se sei carina quanto simpatica....oh scusa, non sapevo fossi sposata...hai ragione, lo sono anche io...ok, grazie eh...non dire nulla a Sophia! Ciao....ciao”

 

Duff mise di nuovo giù. “Ecco qui” porse un bigliettino all'amico.

 

Non so se puoi fare il marpione così...”

 

Ma smettila, Saul, era per ridere.”

 

Sì certo. Ok, abbiamo l'indirizzo. Ora sorge un altro problema...non ho un cazzo da mettere!”

 

Ti presterò qualcosa io. Te vai a fare la doccia.”

 

Tornai in camera con un asciugamano avvolto intorno ai fianchi e uno in testa; Duff aveva messo sul letto un paio di pantaloni di pelle, una camicia bianca e una giacca elegante e i camperos.

 

A parte i pantaloni magari un po' lunghi, dovrebbe starti tutto.”

 

Grazie man”

 

Ora ti vado a prenotare il ristorante e a chiamare la limousine.”

 

Duff, non credi sia un po' troppo?”

 

Vuoi conquistare quella ragazza?”

 

Sì, certo”

 

E allora taci”

 

Un'ora dopo ero vestito e profumato come non mai e stavo salendo sulla limousine.

 

Non voglio vederti fino a domani mattina, Hudson.”

 

Ahahahah, ve bene Mckagan. Grazie per tutto...”

 

Ma figurati...lo faccio solo perchè non voglio che al mio amico esplodano le palle.”

 

Risi ancora. “Coglione che non sei altro! Ciao!” e salii in macchina, diretto a casa di Sophia. 

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Capitolo 21
*** SOPHIA ***


Il mio turno era finito ed ero andata a casa, desiderosa di un bagno caldo. Mi immersi nella vasca piena di schiuma e sali profumati e, dopo essermi distesa con la testa appoggiata al bordo, cominciai a leggere una rivista. Non so quanto tempo fosse passato, quando sentii suonare il campanello.

 

Ma che cazzo, sempre nei momenti migliori!” decisi di lasciar perdere e non andare ad aprire.

 

Ma si trattava di qualcuno di particolarmente insistente, che non dava segno di volersi staccare dal campanello. Sbuffando, mi alzai, avvolgendomi un asciugamano intorno al corpo 'inschiumato' e i capelli grondanti d'acqua.

 

Arrivo arrivo”

 

Aprii la porta e mi trovai davanti l'ultima persona che avrei mai immaginato di vedere: Slash.

 

Buonasera piccola”

 

Che ci fai tu qui?”

 

Non mi inviti a entrare?” quando me lo domandò, in realtà, lui era già entrato.

 

Ripeto...che ci fai qui?”

 

Ti porto a cena fuori, perciò, senza fare tante polemiche, vai a sciacquarti, vestirti e mettere un bel vestito elegante.”

 

Ma...” mi interruppe posando il suo dito sulle mie labbra.

 

Ti prego” mi disse sottovoce “Questa sera voglio festeggiare con te...quindi, lasciati andare per una volta e fai quel che ti ho detto” e poi mi diede un lieve bacio sulle labbra.

 

E le mie difese caddero: decisi di fare quello che lui mi aveva detto, mettere da parte le mie paure, le mie paranoie e passare una bella serata con lui. Del resto non desideravo altro da tempo, ormai.

Senza rispondergli andai veloce in bagno a sistemarmi: mi sciacquai via tutto il sapone e asciugai i capelli, arricciandoli leggermente verso il fondo, di modo che facessero delle morbide curve che ricadevano sulle spalle.

Andai in camera, cominciando a ravanare nell'armadio. Non ero una che si vestiva in modo elegante, e temevo di non avere nulla di adatto. Finchè vidi un tubino nero di pizzo, senza spalline e aderente, molto semplice ma allo stesso tempo efficace. Ci abbinai una stola nera per coprire le spalle e un paio di decolletè nere di vernice tacco 12. Indossai ancora una vistosa collana con un grosso ciondolo a forma di fiore e l'anello in coordinato. Tornai in bagno per truccarmi leggermente: misi giusto un po' di mascara, di fard, e uno strato di rossetto rosso per inspessire un po' le mie labbra sottili.

Mi fissai nello specchio: ero pronta. Ero pronta? Il cuore mi batteva all'impazzata...ma quella doveva essere la nostra serata e niente mi avrebbe impedito di godermela al massimo.

Tornai in salotto, dove il riccio stava sfogliando una rivista; appena mi sentì aprire la porta alzò gli occhi e mi squadrò da capo a piedi, facendomi arrossire.

 

Sei bellissima” mi disse alzandosi e tendendomi la mano. “Andiamo?”

 

Scendemmo e mi trovai davanti...una limousine!

 

Oh mio Dio!”

 

Ti piace viaggiare in limousine?”

 

In realtà sarebbe la prima volta!”

 

Oh, beh, c'è sempre una prima volta.”

 

Da vero gentiluomo mi aprì la portiera, facendomi salire su quella che, più che un'auto, sembrava un salotto.

 

Champagne?” mi porse un calice, che presi sorridendo, mentre lui si versò dell'acqua tonica.

 

Lo so, è una cosa tristissima” disse ridendo.

 

Brindiamo a te, Slash. Alla tua guarigione” dissi io, dopo aver riacquistato un po' di voce.

 

No, brindiamo a noi, perchè senza di te non sarei guarito!”

 

Toccammo i nostri bicchieri e bevemmo. Nel viaggio verso il ristorante chiacchierammo del più e del meno...parlò quasi sempre lui, dato che io ero ancora mezza sconvolta da tutto quello che mi stava accadendo.

Dopo un tempo indefinito, l'auto si fermò, e scendemmo.

Ci fecero accomodare a un tavolino, in uno dei più lussuosi ristoranti di LA, dove una persona normale come me avrebbe probabilmente speso un intero stipendio per una cena.

Ordinammo alcune pietanze (niente di troppo pesante per la salute del riccio) e, grazie al vino che io stavo bevendo, cominciai a sciogliermi un po'.

Ridevamo, scherzavamo, ci prendevamo in giro...mi sentivo da Dio. Lui era bellissimo vestito così 'elegante', aveva un profumo buonissimo, un misto di dopobarba, shampoo e uomo sexy...fossi stata meno insicura, gli sarei saltata addosso.

Volevo quell'uomo...lo volevo a tutti i costi...

 

Slash” dissi sottovoce rivolgendogli un lieve sorriso “Che ne dici se ce ne andiamo?”

 

Certo principessa. Cameriere, il conto!”



Che ne dite della cena??? E come sarà secondo voi il dopocena??? ;) Nel prossimo capitolo inserirò anche la fotografia della mia Sophia ideale!!!! Grazie a tutte voi che leggete, seguite e recensite!!! Alla prossima :)


 

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Capitolo 22
*** SLASH ***


Bene, eravamo arrivati all'appuntamento tra i due...alla cena e al dopocena...che accadrà???? Buona lettura!!! (qui sotto vi inserisco la foto della mia Sophia ideale ;) )



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Notai che Sophia mi guardava in un modo un po' strano, sembrava mi stesse scrutando, esaminando.

Poi mi sorrise.

 

Slash, che ne dici se ce ne andiamo?”

 

Certo principessa. Cameriere, il conto!”

 

Diedi al cameriere la mia carta di credito e vidi subito che Sophia stava per ribattere.

 

Stasera offro io e, no, non voglio che fai storie, anche se la ritieni una cosa poco professionale.”

 

Lei ridacchiò a quella mia presa in giro.

Uscimmo dal ristorante dove la limousine ci stava aspettando e salimmo; rimanemmo un po' in silenzio, entrambi in imbarazzo.

Lei sembrava aver perso quella leggera sfacciataggine che aveva acquisito tramite l'alcool, e capii che, se non avessi fatto qualcosa io, lei non avrebbe mai preso l'iniziativa.

Però ero incerto...insicuro...avevo quasi...paura...paura? E di cosa poi? Di un rifiuto? Sì, e non solo paura, terrore. Mi aveva 'rifiutato' già una volta, non volevo che accadesse di nuovo.

Mi piaceva quella donna, mi piaceva da impazzire...che mi fossi innamorato?? Ma figuriamoci...il grande Slash innamorato? Ma quando mai? Oddio, perchè allora mi sudano le mani? Mi si è pure seccata la bocca...Cazzo! Sembro quella checca di McKagan...

Basta, dovevo farlo.

Mi voltai leggermente verso di lei, per guardarla negli occhi, quegli occhi così profondi e belli, in cui mi perdevo ogni volta che la guardavo.

Sì, è definitivo...sono diventato una checca...

Le poggiai una mano sulla guancia e, prima che potessi farlo io, lei annullò la distanza tra le nostre labbra. Ci baciammo con lentezza, dolcezza...amore...

Cominciai e morderle leggermente il labbro superiore e a inumidirlo con la lingua, così lei dischiuse le labbra e potei entrare con la mia lingua.

Mi venne la pelle d'oca quando la sua cominciò a giocare con la mia e lei si strinse di più a me, accavallando una sua gamba sulla mia.

Ok, stavo per impazzire...sentivo un gran caldo e una notevole pressione nei pantaloni: l'astinenza si stava facendo sentire.

Ma, strano a dirsi, non avevo fretta...avevo troppo paura di spaventarla e allontanarla di nuovo...avrei fatto di più se lei mi avesse dato segnali di volerlo davvero.

Continuammo a baciarci, finchè l'auto si fermò sotto casa sua.

 

E' stata una bellissima serata, Sophia”

 

Anche per me, Slash. Ma non pensavo fosse già finita...” mi disse lei maliziosamente.

 

Oh” non dissi altro, e mi insultai come un cane...che cazzo mi prendeva? Sembravo un ragazzino alle prime armi.

 

Vieni, dai” lei mi prese la mano conducendomi fuori dall'auto.

 

Dissi all'autista di andare, mentre Sophia apriva il portone. Salimmo le scale della palazzina in silenzio e arrivammo davanti alla porta del suo appartamento. Lei mi dava le spalle e sentivo un gran desiderio di baciarla di nuovo.

Poggiai le mani sui suoi fianchi, voltandola verso di me e 'schiacciandola' tra il mio corpo e la porta; la guardai, pensando che magari potesse non apprezzare quel gesto, ma lei sorrideva, quel sorriso che tanto amavo.

Mi attaccai di nuovo alle sue labbra e il bacio divenne subito passionale, pieno di desiderio; le mie mani percorrevano quel corpo magnifico, fasciato da un vestito che lasciava poco spazio all'immaginazione.

Ci staccammo con il fiatone e lei parlò:

 

Slash...dobbiamo stare attenti, lo sai? Potrebbe essere uno sforzo dannoso per il tuo cuore...”

 

Baby, mi consideri così una checca?”

 

Lei ridacchiò. “No sciocchino...però se non ti senti bene me lo devi dire immediatamente, d'accordo?”

 

Agli ordini dottoressa” e lei, sorridendo, si voltò per aprire la porta, che ci richiudemmo rapidamente alle spalle.

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Capitolo 23
*** SOPHIA-SLASH ***


Ci stavamo baciando con una passione irrefrenabile, sulla porta di casa mia; sentivo il suo corpo aderire perfettamente al mio e capii subito che ormai eravamo a un punto di non ritorno...ma d'altro canto, non avevo nessuna intenzione di tornare indietro.

 

Slash...dobbiamo stare attenti, lo sai? Per te potrebbe essere uno sforzo dannoso per il cuore...” decisi di tenere un minimo di professionalità. Però che palle!

 

Slash aveva ragione: mi ero stufata da sola di 'sta benedetta professionalità.

 

Baby, mi consideri così una checca?”

 

No sciocchino...però se non ti senti bene me lo devi dire immediatamente, d'accordo?”

 

Agli ordini dottoressa”

 

Sorrisi e mi voltai per aprire la porta ed entrare.

Mi tolsi immediatamente la stola e le scarpe che mi stavano uccidendo.

 

Hai sete?” gli chiesi.

 

Baby, non sai cosa darei per una bionda fresca e frizzantina.”

 

Lo sai che non puoi, Slash...”

 

Lo so lo so...un altro tipo di bionda però va bene?” mi si avvicinò sorridendo maliziosamente e mi baciò.

 

Dio, quanto adoravo i suoi baci...profondi, bagnati, caldi...mi stavo eccitando terribilmente.

Lo presi per mano e lo condussi nella mia camera da letto; dovevo avere ancora un po' di alcool in corpo perchè feci cose che mai avrei avuto il coraggio di fare.

Dio benedica il vino!

Lo feci sedere sul mio letto, mentre io rimasi in piedi di fronte a lui; mi tirai giù la cerniera del vestito e me lo tolsi, facendolo scivolare sensualmente lungo il mio corpo. Rimasi con un completino intimo di pizzo rosso fuoco.

 

Baby, vuoi farmi venire un attacco di cuore?”

 

Mi avvicinai a lui ancheggiando. “Non scherzare su queste cose, ok? Mi raccomando, se non ti senti bene dimm...”

 

Non riuscii a finire la frase perchè mi aveva tirato verso di sè e si era di nuovo appropriato delle mie labbra. Mi sistemai a cavalcioni su di lui, continuando a baciarlo, mentre lui mi accarezzava i fianchi, la schiena e palpava i miei glutei con forza, facendomi gemere. Feci scivolare la giacca giù dalle sue spalle e cominciai a sbottonargli la camicia, accarezzandogli il petto muscoloso.

Dopo poco invertì le posizioni e mi ritrovai sdraiata sul letto sotto di lui; cominciò a baciarmi il collo, le spalle, la clavicola. Involontariamente inarcai la schiena e lui ne approfittò per slacciare il reggiseno; cominciò a baciare e accarezzare i miei seni, facendomi gemere.

Mi tirai su, facendo forza sui miei addominali e gli levai la camicia; cominciai a baciare il suo petto, il ventre, il collo, le spalle, ammaliata da quel corpo ancora perfetto e così sexy. Vidi lui chiudere gli occhi e tirare indietro la testa, sospirando sempre di più. Mi fece di nuovo stendere, ricominciando a dedicarsi a me: sentii una sua mano addentrarsi nel mio perizoma, cominciando a stuzzicarmi nei punti più sensibili e facendomi perdere completamente la testa.

Le mie mani andarono ai suoi pantaloni di pelle e da sopra accarezzai la sua erezione ormai evidente; un istante dopo glieli slaccia e lui, recepito il messaggio, si alzò in piedi per togliersi sia pantaloni che boxer. Si sdraiò di nuovo su di me e lo vidi indugiare un attimo. Mi fece preoccupare.

 

Stai bene?” gli chiesi.

 

Ho...ho...appena avuto una...sensazione...strana...fa niente, lascia stare” tagliò corto, cercando di baciarmi di nuovo.

 

Saul...sei sicuro?”

 

Io sì, baby...e tu?”

 

Sorrisi. “Sì, sicura.”

-----------------------

Entrai in lei con una spinta forte e decisa, tanto che emise un gemito simile a un urlo; mi fermai pensando di averle fatto male, ma lei mise le mani sui miei glutei incitandomi a continuare. Presto iniziammo ad ansimare insieme, con forza, con desiderio...non avevo mai provato nulla di simile...non ero mai stato così bene con una donna...lei era così bella, così calda...quella donna tutta d'un pezzo si era sciolta così, come creta, tra le mie mani...la sentii gemere sempre più forte e lanciare infine un urlo e capii che aveva raggiunto ormai il culmine. Sentirla mi eccitò ancora di più e, dopo un attimo, venni anche io.

Rimasi dentro di lei per riprendere fiato e poi mi sdraiai, facendola accomodare sul mio petto; la guardai: con gli occhi chiusi, i capelli spettinati e il viso arrossato era ancora più meravigliosa...sarei rimasto ore a osservarla.

 

Come ti senti?” mi domandò.

 

Meravigliosamente”

 

Che ti è successo prima?”

 

Ho sentito come...un colpo...nel petto. Ho cominciato a vedere dei pallini azzurri nella periferia del mio campo visivo. Ho sentito un dolore che è durato un istante e poi...mi sono sentito...come dire...più vivo di prima.” *

 

Cazzo” si alzò a sedere di colpo “E' il defibrillatore che è entrato in funzione. Mio Dio...vado di là a prendere lo stetoscopio per visitarti. Merda, sapevo che poteva essere pericoloso...questo non è per niente professionale...”

 

Piccola” si stava alzando, ma la presi per un braccio e la spinsi di nuovo a coricarsi “Sto benissimo, lo vedi? Davvero...credo che sia successo perchè il mio cuore batteva troppo veloce per...ecco...l'emozione di essere qui con te...oppure troppo piano perchè ero...nervoso, agitato...non lo so...è il tuo effetto comunque!”

 

Che frasi fatte, Hudson” mi disse sorridendo.

 

Non sono frasi fatte, piccola, è la verità...sono stato benissimo.”

 

Anche io” mi chinai su di lei per baciarla di nuovo.

 

Fummo di nuovo travolti dalla passione e, poco dopo, Sophia salì su di me.

 

Ti dispiace se conduco io?” mi chiese con quella voce sensuale che mi faceva perdere la testa.

 

Per niente, piccola”

 

Facemmo l'amore tutta la notte, finchè non ci addormentammo, sfiniti, abbracciati: io le stringevo la vita da dietro, la testa nell'incavo del suo collo, le gambe intrecciate.

Era troppo tempo che non mi stavo così bene con una donna.

 

*anche questa descrizione è tratta dalla biografia di Slash!

 

Eccoli qui i nostri piccioncini *.* Piaciuto il loro dopo cena?? Fatemi sapere che ne pensate! Grazie di cuore a tutti :D 

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Capitolo 24
*** SOPHIA ***


Che ti è successo prima?” gli domandai dopo aver fatto l'amore.

 

Ho sentito come...un colpo...nel petto. Ho cominciato a vedere dei pallini azzurri nella periferia del mio campo visivo. Ho sentito un dolore che è durato un istante e poi...mi sono sentito...come dire...più vivo di prima.”

 

Cazzo, è il defibrillatore che è entrato in funzione. Mio Dio...vado di là a prendere lo stetoscopio per visitarti. Merda, sapevo che poteva essere pericoloso...questo non è per niente professionale...” feci per alzarmi e andare a prendere lo stetoscopio che tenevo nella valigetta, ma lui mi prese per un braccio e mi fece rimettere a letto.

 

Piccola, sto benissimo, lo vedi? Davvero...credo che sia successo perchè il mio cuore batteva troppo veloce per...ecco...l'emozione di essere qui con te...oppure troppo piano perchè ero...nervoso, agitato...non lo so...è il tuo effetto comunque!”

 

Che frasi fatte, Hudson”

 

Non sono frasi fatte, piccola, è la verità...sono stato benissimo.”

 

Anche io”

 

Si chinò su di me per baciarmi, e nemmeno stavolta opposi resistenza; avevo voglia di fare di nuovo l'amore con lui, non ne avrei avuto mai abbastanza. Mi sistemai sopra di lui, in corrispondenza del suo bacino e, con non so bene con quale faccia tosta, gli chiesi:

 

Ti dispiace se conduco io?”

 

Per niente, piccola” mi rispose lui sorridendomi eccitato.

 

Ci addormentammo tardissimo, abbracciati l'uno all'altra.

Il mattino seguente fui svegliata da un raggio di sole che filtrava tra le tende della mia stanza; era praticamente imprigionata tra le braccia di Slash, ma non mi dispiacque...anzi! Presi in mano il cellulare che tenevo sul comodino, lo accesi e...

 

Merda!” mi alzai dal letto violentemente, svegliando il riccio.

 

Ehi piccola, che ti prende?”

 

Sono le 9,30! Dovevo essere al lavoro mezz'ora fa!!!”

 

Non è per niente professionale, non trovi?” mi disse sghignazzando.

 

Fottiti” gli risposi stampandogli un bel dito medio sulla faccia.

 

Volai in bagno e cambiarmi e darmi una sistemata: i postumi della notte insonne erano notevoli, ma non avevo tempo per truccarmi o cose del genere.

Tornai in camera, dove il riccio giaceva tranquillo a letto, con il lenzuolo che lo copriva dalla vita in giù e mi guardava divertito.

 

Pensa, stavo per dirti quanto eri bello lì sdraiato nel mio letto, ma data la tua faccia da schiaffi mi rimangio tutto!”

 

Passai vicino al letto per prendere l'orologio sul comodino e lui mi prese di forza facendomi sdraiare sul letto.

 

Saul, per l'amor del cielo, è tardissimo.”

 

Sssssh” mi disse lui, sbottonandomi la camicetta e baciandomi il collo.

 

Lasciami, ti prego, devo andare”

 

Ma lui, per tutta risposta, mi disse di nuovo di fare silenzio.

 

Slash...mmmh...basta...” merda, stavo crollando.

 

Lo sentii tirarmi su la gonna e scostare gli slip, per poi entrare dentro di me con forza. La poca resistenza che avevo opposto si spense, sostituita subito dai nostri respiri affannati; raggiungemmo il culmine abbastanza in fretta e, dopo un istante per riprendere fiato, lo scostai da me...

 

Sempre meno professionale, piccola...”

 

Oh ma smettila, Slash, è tutta colpa tua!!!”

 

Certo, come no...ci vediamo stasera?”

 

No, stacco prima che tu torni in ospedale, te l'ho già detto. Ora vestiti e vai da Duff. Sul mobile dell'ingresso c'è la chiave di scorta, lasciala poi nel vaso vicino alla porta. Ci vediamo domani, eh?” gli diedi un veloce bacio sulla fronte e scappai a gambe levate.

 

Scesi le scale come una furia, rischiando di spaccarmi più ossa, salii in macchina e, dopo dieci minuti ero in ospedale: avevo infranto una decina di regole della strada in meno di 5 km.

Arrivai alla reception per timbrare il cartellino e la segretaria mi disse:

 

Sophia, sei in ritardo. Ti ha cercato il primario.”

 

Merda...dove è ora?”

 

In corsia, sta facendo il tuo giro.”

 

Cazzo cazzo cazzo!”

 

Passai rapidamente allo spogliatoio, misi il camice, posai la borsa e volai in corsia.

La giornata non era nemmeno cominciata ed ero già stravolta.

 

Dottoressa Jones, alla buon ora!”

 

Oh Dio dottore, mi perdoni...non ho...sentito la sveglia questa mattina...”

 

Ma sì, non si preoccupi, può succedere. Ho iniziato io a fare il suo giro, dato che ero libero. Le spiace?”

 

Ci mancherebbe, anzi, grazie mille.”

 

Bene, lo continuiamo insieme. Notizie del signor Hudson?”

 

Avvampai a quella domanda. “Ehm...no...no, come potrei? Eheheheh”

 

Mi era uscita una risatina talmente idiota che il primario mi fissò un attimo con stupore, per poi tornare a misurare la pressione a un paziente.

Quel poco che restava della mattinata trascorse con tranquillità; nella pausa pranzo andai a cercare Priscilla.

 

Quanto mi piacciono quelle occhiaie! Deduco sia andato tutto bene, allora!”

 

Tutto bene cosa, Pri?”

 

So tutto di ieri sera! Duff mi ha chiamato per chiedermi il tuo indirizzo!!!”

 

Oh, cazzo...non me lo ero nemmeno domandata come avesse saputo dove abitavo.”

 

Ma dimmi...sesso sfrenato?”

 

Pri! Siamo al lavoro!”

 

Ora no, è pausa pranzo!”

 

Uff, sei tremenda...comunque, sì, sesso sfrenato...penso il migliore della mia vita!”

 

Ah cazzo, come ti invidio...perchè Axl Rose non ha un figlio che viene ricoverato qui in pediatria?? Me lo farei anche sul tavolo della sala operatoria quel rosso!”

 

PRISCILLA!!!”

 

Che ho detto???” le lanciai un'occhiataccia “Comunque, come siete rimasti?”

 

Non siamo rimasti. Stamattina io sono scappata di corsa, dopo...va beh...dopo una sveltina...”

 

Iiiiiiiiiiih”

 

Piantala! E lui stasera torna qui, quindi lo vedrò domani...”

 

Ho capito...bene, cena a lume di candela in un lussuosissimo ristorante, limousine, sesso sfrenato...sei contenta?”

 

Da morire...”

 

Sei innamorata?”

 

Temo di sì...” ammisi.

 

Bene, speravo di sentirtelo dire!!!” 

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Capitolo 25
*** SLASH ***


Sophia stava viaggiando trafelatissima tra il bagno e la camera da letto: la sera prima, dato che avevamo di meglio da fare, non aveva puntato la sveglia ed ora era in ritardo per andare al lavoro.

Sbucò dal bagno, con indosso una camicetta bianca che lasciava intravedere il reggiseno anch'esso bianco, una gonna tubino blu scuro e un paio di ballerine dello stesso colore.

 

Pensa, stavo per dirti quanto eri bello lì sdraiato nel mio letto, ma data la tua faccia da schiaffi mi rimangio tutto!” mi disse sorridendo.

 

In tutta risposta, appena si avvicinò al comodino, le afferrai un braccio e la distesi sul letto. Le fui subito sopra e cominciai a sbottonarle la camicetta e a lasciarle languidi baci sul collo.

 

Saul, per l'amor del cielo, è tardissimo.”

 

Sssssh”

 

Lasciami, ti prego, devo andare”

 

Le dissi di nuovo di fare silenzio.

 

Slash...mmmh...basta...” stava crollando, lo sapevo. Lo capii dal suo respiro affannoso e dalla sua minore resistenza.

 

Le tirai su la gonna, le scostai gli slip, per entrare in lei con forza.

Quella sveltina mi stava eccitando come non mai e mi rendevo conto che avrei resistito ben poco...cazzo, i miei tempi si erano ridotti andando avanti con l'età...merda...oppure era quella ragazza, così bella e sexy, che me lo faceva alzare anche solo con un minimo gesto. So che è poco fine, ma è proprio così!!!

Raggiungemmo l'orgasmo insieme e, dopo un istante, uscii da lei.

 

Sempre meno professionale, piccola...” scherzai.

 

Oh ma smettila, Slash, è tutta colpa tua!!!”

 

Certo, come no...ci vediamo stasera?”

 

No, stacco prima che tu torni in ospedale, te l'ho già detto. Ora vestiti e vai da Duff. Sul mobile dell'ingresso c'è la chiave di scorta, lasciala poi nel vaso vicino alla porta. Ci vediamo domani, eh?” mi diede un bacio e uscì, lasciandomi tutto solo e abbandonato.

 

Cazzo, che nottata...l'avremo fatto...boh, non saprei più contarle...una bomba, gente, una vera bomba. Decisi di chiamare Duff per farmi venire a prendere.

 

Man, sono Slash!”

 

Hudson! Non sei tornato stanotte quindi deduco che hai trovato ospitalità”

 

Deduci bene, McKagan...quella ragazza è una vera bomba!”

 

Voglio i dettagli!”

 

Se mi vieni a prendere poi te li racconto i dettagli, pervertito che non sei altro!”

 

Ok, 15 minuti sono lì!”

 

Mi alzai dal letto e, dopo una doccia veloce, mi rivestii; presi la chiave che Sophia mi aveva indicato, la imboscai nel vaso e scesi giù ad aspettare Duff, che arrivò poco dopo.

 

Forza, raccontami tutto!” mi disse appena mi accomodai sul sedile.

 

Te l'ho detto, man, una bomba. Non so quante volte l'avremo fatto...stanotte intendo...poi stamattina una sveltina, così proprio, a freddo, mentre lei si preparava per andare al lavoro. Sai proprio quando la prendi, la sbatti sul letto e la possiedi senza troppe cerimonie? E poi cosa c'è di più eccitante di una scopata così, clandestina, inaspettata...aaaaah, Dio...”

 

Volevo i dettagli, ma non così accurati!”

 

Tu non hai mai fatto una cosa così con Susan?”

 

Ma che cazzo c'entra, dai, è mia moglie!”

 

E allora? Sei solo invidioso McKagan...ragazzi che nottata...sono morto...”

 

Ti senti male? Vuoi andare in ospedale?”

 

Beh, volevo chiederti se per te era un problema portarmici verso le 3...Sophia stacca alle 4 e vorrei ancora vederla...”

 

Ma non dovevi rientrare alle 5?”

 

Sì, ma se no non ci vediamo fino a domani...”

 

Capito...nessun problema comunque...”

 

Grazie man”

 

Saul?!”

 

Sì, man?”

 

Non ti sarai mica innamorato?”

 

Ma smettila, Michael...innamorato io?”

 

Beh, hai 35 anni...sarebbe quasi ora che ti mettessi a posto.”

 

Dì meno cazzate, McKagan...”

 

Duff non mi rispose, si limitò a scuotere la testa...merda...mi ero innamorato davvero? Ma no, lei era la mia dottoressa, come si fa? Era stata solo una scopata, vero? Vero? Mi stavo auto-convincendo...cazzo.
 

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Capitolo 26
*** SOPHIA ***


Ero stravolta...il lavoro non mi era mai pesato tanto come quel giorno. Non vedevo l'ora di andare a casa per recuperare le ore di sonno perse...per carità, le avevo perse per un buon motivo, però stavo crollando.

E poi c'erano anche i pensieri a tormentarmi...e se per lui fosse stata solo una scopata? Se da domani per lui tornasse tutto come se nulla fosse? Ci rimarrei di merda...lui mi piace davvero tanto...mi sono innamorata? Non lo so...forse...cazzo.

Che casino...

Guardai l'orologio...le 3...bene, dovevo andare a somministrare le medicine a un paziente e poi sarei andata in ufficio a compilare cartelle e sistemare scartoffie fino alle 4, quando finiva il mio turno.

Mentre camminavo verso il mio ufficio, già mi stavo gustando la comodità della mia poltrona...aaaah, probabilmente mi sarei fatta un pisolino; aprii la porta e...

 

Slash? Che cazzo fai qui?” d'istinto chiusi la porta a chiave...ok, non chiedetemi perchè...

 

Ciao baby” si alzò dalla poltrona e mi si piazzò di fronte “Sono rientrato prima per beccarti...non resistevo fino a domani”

 

Mi prese per i fianchi, attaccandomi al suo corpo e avventandosi sulle mia labbra. Il mio cervello si scollegò e fui catturata da quella passione che la sera prima e quella mattina ci aveva travolti. Lui mi prese in braccio, appoggiando le mani sui miei glutei, e, con un braccio, buttò per terra tutti i fogli che stavano sulla scrivania.

 

Hey!” lo rimproverai.

 

Rimetterò a posto, giuro” mi sussurrò, prima di baciarmi di nuovo.

 

Mi sbottonò la camicetta e mi tirò sulla gonna, esattamente come aveva fatto quella mattina, e cominciò ad accarezzare tutto il mio corpo, provocandomi gemiti sommessi. Le mie mani andarono ai suoi pantaloni, che sbottonai e calai velocemente.

Lui entrò subito dentro di me, deciso; le sue spinte erano forti, non mi dava quasi il tempo di respirare. Cominciai a urlare per il piacere, e lui mi mise una mano sulla bocca.

 

Ssssh, vuoi che ci sentano?” mi sussurrò con la voce rotta dall'eccitazione.

 

Raggiungemmo il culmine poco dopo e restammo uniti per riprendere fiato.

 

Non ti facevo così trasgressiva, dottoressa”

 

Se mi beccassero, mi licenzierebbero in tronco”

 

Beh, ma è il tuo ufficio no? Puoi farci cosa vuoi...”

 

Le sveltine non sono previste dal regolamento! Speriamo non ci abbia sentito nessuno...”

 

Baby, con le urla che facevi la vedo dura” mi disse ammiccando.

 

Porco” lo allontanai da me e scesi dalla scrivania, cercando di ricompormi.

 

E' stato fantastico però” mi abbracciò con dolcezza e mi diede un bacio sul naso.

 

Sì...lo è stato” balbettai. “Ora vai, sistemati in camera e poi io e il primario veniamo a visitarti”

 

Ok piccola” aveva già girato la chiave della porta quando si bloccò e mi disse “E' stato tutto fantastico, e non solo la cena, la notte di fuoco a casa tua o la sveltina di stamattina e di adesso...è stato fantastico addormentarmi abbracciato a te e risvegliarmi con te accanto.”

 

E, dopo aver abbassato la testa imbarazzato, era uscito dall'ufficio.

Non ci potevo credere...l'aveva detto davvero??? Mi sentivo felice come non mai...però...ok, dovevo calmarmi. Già fare sesso in ospedale non è molto professionale...cerchiamo di migliorare.

Così uscii in cerca del primario per andare a visitare il mio riccio.
 

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Capitolo 27
*** SLASH ***


 “E' stato tutto fantastico, e non solo la cena, la notte di fuoco a casa tua o la sveltina di stamattina e di adesso...è stato fantastico addormentarmi abbracciato a te e risvegliarmi con te accanto.”

 

Merda...l'avevo detto davvero?? Mi fiondai fuori dall'ufficio.

Sì, l'avevo detto e mi rendevo conto che ero sincero...non l'avevo detto così per dire...lo pensavo sul serio. Era tanto che non dormivo così bene e sereno, e ovviamente grazie a lei.

Tornai nella mia stanza d'ospedale, mi cambiai e mi misi nel letto; ero distrutto...forse avevo esagerato con l'attività fisica. No...quella 'attività fisica' non è mai troppa.

Stavo per appisolarmi quando entrarono Sophia e il primario.

 

Saul, come andiamo?”

 

Bene, dottore...mi sento solo...molto stanco” e lanciai un'occhiatina maliziosa a Sophia, che arrossì dalla punta dei piedi alla punta delle orecchie.

 

Va beh, ma è normale nelle sue condizioni stancarsi facilmente, non si preoccupi!”

 

Mi visitò, mi fece il prelievo del sangue e mi prenotò delle lastre, che avrei fatto il mattino seguente. Quando lui uscì, Sophia si mise a compilare la cartella clinica e poi mi guardò fissa per qualche istante.

 

Che c'è?”

 

Sapevo che avevamo esagerato...”

 

Che vuoi dire?”

 

Che sei stravolto...”

 

Baby, ho solo bisogno di un bel sonno ristoratore, sta tranquilla...”

 

Mi dispiace” sembrava si stesse per mettere a piangere.

 

Ma la smetti di scusarti? Scusarti per cosa? Mica mi hai obbligato a fare niente! Ok, sei un po' assatanata, ma...”

 

Saul!” scoppiai a ridere alla sua smorfia indignata.

 

Sto scherzando...”

 

Lo spero”

 

Sentimmo bussare e ci voltammo verso la porta: era Priscilla.

 

Chiedo scusa per il disturbo...Sophia, io prima di andare a casa faccio un salto in centro, vieni con me?”

 

Sì, ok...tanto ho finito il turno.”

 

Ottimo! Ti aspetto all'uscita. Ciao Slash!”

 

Ciao bellezza!”

 

Se non hai bisogno di niente, io vado” disse sottovoce Sophia.

 

Non mi serve nulla, tranquilla. Anzi, sì, una cosa...”

 

Certo dimmi”

 

Un tuo bacio”

 

Slash, non credo...”

 

E dai” si avvicinò titubante a me e la vidi abbassare il viso; prontamente le misi una mano dietro il capo per unire le nostre labbra. Fu un bacio dolcissimo, lento, stupendo...senza dire nulla, lei sorrise e se ne andò.

Sì...ero decisamente fottuto.



Il nostro Slashino è capitolato!!!! :) Vi avviso che mancano solo tre capitoli alla fine :( Ma se vi dicessi che potrebbe esserci una continuazione???? ;) Grazie a tutte coloro che leggono, seguono e recensiscono!!! :D
Il nostro Slashino 

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Capitolo 28
*** SOPHIA ***


Uscii dalla stanza dopo quel bacio mozzafiato con le gambe molli...cazzo, aveva il potere di farmi crollare con un semplice bacio.

All'uscita c'era già Priscilla che mi stava aspettando con uno di quegli odiosi sorrisini allusivi stampati sulla faccia.

 

Non dire niente” precederla poteva essere una soluzione per evitare l'interrogatorio.

 

Eh no, carina, tu ora mi racconti ogni singolo dettaglio!” ok, le mie speranze erano vane.

 

Le raccontai della sveltina in ufficio.

 

Oh mio Dio!!! Non ho mai fatto sesso in ufficio! Dev'essere eccitante!”

 

Pri!!!!”

 

Guarda, se fai ancora una volta l'indignata te le suono. Non sono io quella che scopa in ufficio con un paziente!”

 

Ti prego, non dirlo così esplicitamente, fa troppo effetto! Mi potrebbero licenziare!!”

 

Ma non lo faranno perchè nessuno lo scoprirà!”

 

Speriamo! Allora, dove hai intenzione di andare?”

 

Non ho una meta precisa...un po' di shopping a casaccio, che dici?”

 

Dico che ci vuole...sarà un anno che non mi compro qualcosa di nuovo!”

 

Adesso che hai un ragazzo devi comprarti vestiti eleganti, completini intimi sexy, giocattolini hard...”

 

Giocattolini hard??????”

 

Oh sì, ragazza, tengono acceso il desiderio! Ad esempio, io e Luke usiamo sempre...”

 

No!” urlai interrompendola “Non voglio sapere le avventure sessuali tue e di tuo marito, d'accordo?”

 

Priscilla scoppiò a ridere e io non potei fare a meno che seguirla.

Passammo un paio d'ore per negozi, duranti le quali diedi veramente fondo alla mia carta di credito. Non ero mai stata una grande amante dello shopping, soprattutto negli ultimi anni, in cui il tempo per vagare per negozi era del tutto assente.

Ma quel giorno mi sentivo così allegra, spensierata...felice...come non lo ero da tanto tempo.

E sapevo bene che il merito era di una sola persona.

 

 

Salve a tutti! So che questo capitolo è molto breve, ma perdonatemi D: Vi avviso che sabato e domenica non aggiornerò, dato che trascorrerò il week-end fuori!!! Per farmi perdonare ora aggiornerò anche 'So fine'. Prossimo, e penultimo capitolo di questa storia, lunedì! Grazie per la la vostra pazienza! Alla prossima :D 

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Capitolo 29
*** SLASH ***


Erano passate due settimane dalla cena e dalla notte passata con Sophia. Non avevamo più avuto tempo per stare insieme da soli ed eravamo riusciti solo a scambiarci qualche bacio clandestino. Stavamo moltissimo a contatto, dato che lei si occupava della mia riabilitazione, e insieme stavamo bene, anche solo a scherzare e ridere.

Avevo quasi perso la pazienza di stare in quell'ospedale...volevo tornare a casa mia, alla mia vita, a suonare la chitarra. Sapevo bene che avrei dovuto cambiare stile di vita, ma ciò non mi preoccupava; volevo solo uscire da lì.

Così, un giorno, lo chiesi al primario durante degli esami.

 

Dottore...visto che sto bene, possiamo anticipare la mia uscita?”

 

Parla come se fosse in galera Saul!”

 

Beh, un po'...ho una gran voglia di tornare a casa e riprendere le mie abitudini...quelle sane ovviamente!” aggiunsi appena lui mi lanciò un'occhiataccia.

 

Sì, allora, le sue condizioni sono ottime ormai...quindi ci si potrebbe riflettere...dovrebbe però venire inizialmente tutti i giorni per poter controllare i suoi parametri, e poi sempre meno man mano che passa il tempo.”

 

Quindi mi sta dicendo che mi potete dimettere?”

 

Sì, Saul. Ormai è guarito, la riabilitazione l'ha fatta ed è giusto anche che provi a tornare alla vita di tutti i giorni per valutare come andrà!”

 

Grazie dottore, grazie!”

 

Non mi deve ringraziare, non le sto facendo un favore! La faccio uscire perchè sta bene!”

 

Va beh, io la ringrazio ugualmente!”

 

Ora vado a parlare con la dottoressa Jones, e si occuperà lei di tutti i documenti per le dimissioni. Le programmiamo per domani. Ora se mi vuole scusare” sentii un suono provenire dalla sua tasca “Il mio cercapersone sta impazzendo, devo andare!”

 

Arrivederci dottore”

 

Appena uscì dalla mia stanza cominciai a esultare, per quanto potessi farlo nel letto, ovvio. Chiamai subito Duff.

 

Man, sono Slash!”

 

Ehi, tutto bene?”

 

Alla grande! Domani mi dimettono!”

 

Cosa? Ma è fantastico!”

 

Sì, finalmente, non vedo l'ora di tornarmene a casa!”

 

Sophia che dice?”

 

Non l'ho ancora vista, è stato il primario a dimettermi!”

 

Magari potresti venire a farla stare da te così ti accudisce” Duff fece una risatina maliziosa.

 

Se mi accudisce come quella notte...ma non so, è una cosa impegnativa comunque...non so nemmeno cosa siamo, io e lei...”

 

Beh, non vi state frequentando perchè non ne avete la possibilità, però sono certo che quando uscirai da lì potreste davvero provare a creare qualcosa...”

 

Hai ragione man, seguirò il tuo consiglio!”

 

Bravo! Hai bisogno che ti venga a prendere?”

 

No, chiederò a lei di portarmi a casa, così intanto possiamo stare un po' da soli!”

 

Bravo marpione! Allora ci sentiamo domani sera quando sei a casa! Ciao man!”

 

Ciao Duff, grazie!”

 

Appoggiai il cellulare sul comodino ed entrò Sophia...sembrava giù di morale.

 

Ho saputo che ti dimettono...”

 

Sì, però se me lo dici così non sembra una cosa così bella...”

 

No scusami...è che...niente, lascia stare...”

 

Guarda che ci vedremo ancora, Sophia...”

 

Ne dubito, Slash...io sono incasinata con il mio lavoro, tu anche...”

 

Ma cosa vuol dire?” mi ero alzato a sedere e le avevo fatto segno di avvicinarsi. Lei si accomodò sul bordo del letto e le presi una mano tra le mie.

 

Non importa se lavoreremo, se non ci vedremo più tutti i giorni come adesso, o che altro...io non voglio perderti, Sophia...”

 

Sono felice di sentirti dire queste cose, Saul, ma non credo che riuscirei...io lavoro tante ore qui in ospedale e ti costringerei a stare con una stacanovista noiosa e fissata con la professionalità...ci ho già provato, ma poi il lavoro ha sempre avuto la meglio, portandomi a trascurare tutto il resto.”

 

Quindi, mi stai dicendo che...non sei nemmeno disposta a provarci?”

 

Non voglio soffrire io e non voglio far soffrire te”

 

Ma Sophia...”

 

Mi dispiace Saul” e uscì di corsa dalla stanza, lasciandomi lì, spiazzato e deluso. 





Salve a tutti! Dopo un week-end di assenza sono tornata!!! E lo so che mi state maledicendo per il capitolo che ho appena pubblicato!!! O.O Vi annuncio che il prossimo sarà l'ultimo capitolo di questa storia! Grazie a tutti voi che leggete, seguite e recensite! Alla prossima!!!

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Capitolo 30
*** SOPHIA-SLASH ***


Sono felice di sentirti dire queste cose, Saul, ma non credo che riuscirei...io lavoro tante ore qui in ospedale e ti costringerei a stare con una stacanovista noiosa e fissata con la professionalità...ci ho già provato, ma poi il lavoro ha sempre avuto la meglio, portandomi a trascurare tutto il resto.”

 

Non mentivo...era già accaduto...non saprei dire, però, se era perchè il lavoro è troppo importante per me o perchè non amassi abbastanza l'altra persona.

 

Quindi, mi stai dicendo che...non sei nemmeno disposta a provarci?”

 

Non voglio soffrire io e non voglio far soffrire te”

 

Ma Sophia...”

 

Mi dispiace Saul”

 

Uscii velocemente dalla stanza: non sarei riuscita a resistere, altrimenti, vedendo la sua espressione avvilita.

Andai subito a cercare Priscilla. Era in corsia e le chiesi se aveva un attimo da dedicarmi; capì subito che c'era qualcosa che non andava.

Appena chiuse la porta dell'ufficio, si voltò verso di me.

 

Che cazzo è successo?”

 

Domani dimettono Slash”

 

Fantastico! Non sei contenta?”

 

No, perchè non ci vedremo più...”

 

Che stai dicendo? E perchè?”

 

Ma come perchè, Pri...io lavoro sempre, lui magari non subito ma poi riprenderà a lavorare...non ci vedremmo mai...e io non voglio che poi accada come con Jim, ci abbiamo solo sofferto entrambi.”

 

Ma probabilmente tu non amavi abbastanza Jim da poterlo mettere al primo posto, prima del tuo lavoro. Tu hai sempre considerato il lavoro più importante di tutto il resto...gli amici, l'amore, la famiglia...te l'ho già detto, Sophia, la vita è breve. Se tu ami Slash, prova a mettere al primo posto voi due. In questi due mesi che lui è qui tu sei un'altra persona...solare, allegra, sorridente. Lui ti ha fatto bene, anche se non lo vuoi ammettere.”

 

Lui mi ha fatto capire che vorrebbe creare qualcosa di serio, ma gli ho detto di no...”

 

Brava furba! Vai da lui e digli che hai detto una stronzata, su!!!”

 

No, Pri, non posso...”

 

Sei una testa di cazzo, Sophia...non venire a piangere da me quando avrai capito di aver sbagliato tutto!”

 

E uscì dal suo ufficio sbattendo la porta; ci mancava solo Priscilla che la prendeva così. Chiesi di poter staccare un'ora prima perchè non mi sentivo bene...non sarei riuscita a stare un attimo di più in quell'ospedale...mi sentivo soffocare.

A casa, mi feci una doccia e mi misi a letto, nonostante fossero solo le 7 di sera; mi addormentai e feci dei sogni assurdi e orribili.

Quando mi svegliai ero sudata come se avessi fatto la maratona; presi il cellulare e trovai un sms non letto...chissà chi era...cliccai per aprirlo:

Grazie per tutto quello che hai fatto per me. Ti amo, Slash.

E poi, fu un attimo. Nonostante fossero le 3 del mattino mi alzai, mi buttai sotto la doccia per riprendermi e mi vestii. Uscii velocemente di casa e guidai a tutta birra. In dieci minuti arrivai in ospedale.

Era tutto tranquillo, segno che non c'erano state emergenze, fino a quel momento. Senza farmi vedere andai subito in camera del riccio; chiusi la porta e ci misi una sedia per bloccare la maniglia. Se mi avessero beccato non solo mi avrebbero licenziato, mi avrebbero proprio bandito dall'albo.

Mi sedetti sul letto e lo svegliai, scuotendolo dolcemente.

 

Saul...Saul svegliati”

 

Mhmm, ma che caz...Sophia?” spalancò gli occhi di colpo. “Che fai qui?”

 

Sai, dicono che la notte porta consiglio.”

 

Ah sì? E...?”

 

E...ho cambiato idea...”

 

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Mi svegliai di soprassalto, vedendo davanti a me una persona...chi cavolo era? Guardai meglio e...

Sophia? Che fai qui?”

 

Sai, dicono che la notte porta consiglio.”

 

Ah sì? E...?”

 

E...ho cambiato idea...”

 

Cioè?”

 

Cioè io non voglio perderti Slash. Proviamo a costruire qualcosa, qualcosa di serio, di bello...nella mia vita ho sempre messo il lavoro prima di tutto, ma ora mi sono stancata. Forse dovevo solo trovare una persona per cui valesse la pena farlo. E per te vale davvero la pena...io voglio stare con te.”

 

A quelle parole, mi sentii felice come non mai.

 

Vieni qui” le dissi.

 

La feci sdraiare accanto a me, sotto le coperte, in quel piccolo letto d'ospedale; lei appoggiò la testa sul mio petto e io le diedi un bacio sulla fronte.

 

Ti amo, Sophia”

 

Anche io, Slash...tanto...”

 

Ci addormentammo così, abbracciati e felici.

Il mattino dopo aprii gli occhi, ricordando subito che era successo; lei era ancora nella stessa posizione in cui si era addormentata. Le diedi un bacio sulle labbra per svegliarla: avevo sempre criticato la sua troppa professionalità, ma farci beccare in quella situazione non era il massimo.

 

Oh cazzo...se mi beccano è la volta che mi fanno fuori...” si sistemò osservandosi allo specchio. Fece una smorfia, probabilmente per le sue occhiaie piuttosto profonde, e mi misi a ridere. “Ti diverti?” mi chiese acida.

 

Da matti, piccola.”

 

Scemo...va beh, io cerco di andare nel mio ufficio a mettere il camice, poi torno come se nulla fosse a visitarti, eh?”

 

Stava per uscire quando entrò il primario.

 

Dottoressa Jones! Già qui?”

 

Saaaaalve dottore” trattenni un'altra risata: non era molto brava a recitare e stava parlando con un tono di voce troppo acuto. “Ehm...sono arrivata in anticipo stamattina, sono...sono passata a...a...salutare! A salutare, sì, il paziente, e ora...ora vado a cambiarmi e poi torno...per gli esami...sì...per gli esami.”

 

Sta bene Sophia?”

 

CERTO! Ehm, certo dottore, vado a mettere il camice e torno!”

 

Sophia si voltò verso di me e le alzai i pollici in segno di vittoria; in risposta lei mi fece un bel dito medio.

Quando tornò, tutta trafelata, mi visitarono e, appena videro che andava tutto bene, mi fecero firmare i fogli per le dimissioni.

 

Signor Hudson, è stato un'onore per noi averla qui. Ok, forse era meglio che non fosse mai venuto, ma cerchiamo il lato positivo, no?” fece una risata che mi parve più il latrato di un cane. “Come le ho detto, per il primo mese verrà tutti i giorni a farsi controllare e poi a seconda di come va decideremo come procedere. Ovviamente potrà sempre contare su Sophia.”

 

Oh, lo so bene dottore!” dissi ammiccando a lei, che mi rispose con una linguaccia.

 

Arrivederci, Signor Hudson”

 

Spero a non rivederci dottore!” ridemmo” E grazie mille!”

 

Uscì e io e Sophia restammo soli; tra dispetti, risate, solletico preparammo la mia valigia e uscimmo, per questa volta definitivamente, dall'ospedale.

Montai sulla macchina di Sophia, che partì sgommando.

 

Baby, sono sopravvissuto a una malattia al cuore, non voglio morire per un incidente d'auto.”

 

Scemo, io guido benissimo!”

 

Certo, come no. Gira di qui...”

 

Le diedi le indicazioni fino a casa mia.

 

Wow...ma è una reggia...”

 

E' una casa troppo grande per me...non so davvero che farmene!”

 

Se vuoi ci vengo ad abitare io, Saul” disse lei ridendo: ovviamente scherzava...ma non sapeva ancora quali fossero le mie intenzioni.

 

Credo sia un'ottima idea.”

 

Seh, come no...”

 

Stavamo camminando sul vialetto per raggiungere la porta, e io mi fermai.

 

Non sto scherzando, Sophia. Perchè non vieni a stare qui?”

 

Saul, ma ci conosciamo appena...”

 

E allora? Così avremo tutto il tempo per conoscerci...e io potrò sempre avere un medico a mia disposizione 24 ore su 24” mi ero avvicinata a lei e le avevo messo le braccia intorno ai fianchi.

 

Io...io non so che dire...”

 

Dì di sì...”

 

Saul...”

 

Ora che ti ho trovata, non ti lascerò andare così facilmente”

 

Che leccaculo che sei...” disse Sophia ridendo.

 

E' una delle mie tante doti, baby! Allora, cosa rispondi alla mia proposta?”

 

Mio Dio...sì Saul, sì...”

 

Mi abbracciò e io le sussurrai: “Lo sai che non è per niente professionale, vero?”

 

Si mise a ridere e io la seguii, guardandola negli occhi: quella ragazza era tutto ciò che avevo sempre cercato. E la baciai.

 

 

THE END (?)

 

 

Eccoci giunti alla fine di questa storia! Visto che è finita bene????? Amo troppo i lieto fine ;) Bene, posso dirvi che ho in lavorazione una continuazione, anche se non arriverà subito! Abbiate un po' di pazienza :) Ringrazio naturalmente tutte coloro che hanno messo la storia tra le preferite e le seguite, le fedelissime che hanno sempre recensito e anche coloro che hanno semplicemente letto!!! GRAZIE DI CUORE! A presto! 

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