Insieme, con te.

di sara_89
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Avviso... ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1


 
Se mi chiedereste che cosa vorrei fare  oggi, la mia risposta sarebbe facile e diretta.
Niente.
Oggi è proprio una giornata in cui vorrei restare a casa, magari sotto le coperte e poltrire fino al giorno dopo. Ma purtroppo so che è impossibile.
Il lavoro chiama...
Mi chiamo Claudia ed ho 21 anni. Sono una ragazza semplice, sia caratterialmente che fisicamente. Sono alta 1.65 m, corporatura minuta, capelli che mi arrivano alle spalle scalati castani e due occhi color azzurro ghiaccio.
Vivo in un piccolo appartamento da sola, da quando ho trovato lavoro come operaia, posso permettermi di pagarmi l'affitto e le spese, e non mi posso lamentare.
Sono single, e sì. Lo ammetto... una figura maschile al mio fianco mi manca, ma non ci voglio dare peso. Sono stata insieme per cinque anni a Marco, è stato il mio primo amore, la mia prima volta... il mio primo in tutto, ma dopo un po', avevamo capito che il nostro affetto non era più di amore, ma affetto fraterno, e così, senza rancori, senza pianti e senza urla ci siamo lasciati e siamo rimasti buoni amici.
Ora lui sta insieme ad un'altra ragazza, Michela, se non erro, e lo vedo molto preso e felice, e io non posso che esserne contenta. Lui è un bravo ragazzo, e merita tutta la felicità.
Del perché io, invece, non ho trovato ancora nessuno... beh, non so dare risposta. Non so se il motivo sono io, che non mi sento pronta per una nuova relazione, anche se devo ammettere che i miei istinti sessuali vogliono essere appagati, oppure perché tutti i ragazzi con cui esco, sono degli emeriti imbecilli.
Secondo la mia amica Laura, il problema sono io.
 
Cla, cara amica mia Claudia, il problema sei tu, non il mondo esterno, non i maschietti che ti portano fuori a cena, ma tu. Ti chiudi troppo a riccio, e quando loro ti parlano, tu ti perdi nei tuoi viaggi mentali, ma perché una buona volta non ti lasci andare e provi a fare una buona e sana scopata con uno di loro? Magari ti sciogli.
 
Ripensando alle sue parole scoppio a ridere, meno male sono da sola, così nessuno mi puo' prendere per pazza.
Laura, la mia migliore amica da quando avevo 18 anni, da quando ho iniziato questo lavoro. E' stata lei la prima persona che ho conosciuto e che mi ha insegnato il lavoro. E grazie alla sua parlantina e la sua allegria, abbiamo subito legato.
Lancio distrattamente un'occhiata alla sveglia posta sul comodino accanto al letto, e noto che sono le 5.30. 
Come mai sveglia a quest'ora? Semplice, faccio i turni, e sfiga vuole che questa settimana faccio dalle 6.00 alle 14.00.
Sbuffando mi alzo dal letto e mi preparo per un'altra giornata di lavoro.
 
[...]
 
Parcheggio la mia macchina fuori dalla ditta, e facendo il trentesimo sbadiglio scendo. Siamo a Gennaio, e il freddo mi colpisce in faccia. 
Perfetto, sto rimpiangendo il mio letto. Ma perché oggi non mi sono data per malata?
Chiudo la macchina e mi avvio dentro lo stabilimento, guardando altre persone che come me sono ancora addormentati.
Meno male che non sono l'unica a sembrare uno zombie.
<< Cla, ehi Caludia. >> Sentendo una voce chiamarmi mi fermo e mi volto, e in lontananza vedo una figura che mi corre incontro. 
<< Ciao mia bella addormentata. >> 
<< Ciao, Alex. >> Alessandro, semplicemente chiamato Alex, è un'altro mio collega non che il mio migliore amico, ha 27 anni, e sì, lo ammetto, è un gran bel pezzo di figo.
Alto 1.80 m, occhi verdi, capelli castani che sono sempre ribelli, fisico muscoloso ma non eccessivo, ma la cosa che stordisce di più, è il suo sorriso.
Cristo, il suo sorriso è un colpo al cuore per tutte quelle ragazzine in calore.
Ho avuto una cotta per lui, qualche mese fa, ma non gliel'ho mai detto, per paura di ricevere un suo rifiuto e di rovinare la nostra amicizia, e ora posso dire di aver fatto la scelta giusta.
Insomma, io e lui insieme? Ma siamo pazzi? Chissà che stavo pensando quando ho provato questa cotta per lui. Mah, si vede che non ero in me.
<< Allora? Dormito bene stanotte? >> La sua volce, ancora roca per via del sonno, mi risveglia dai miei pensieri. 
<< Sì, come un'agnellino. E tu? Dalla voce che hai sembra che ti sei svegliato da poco. >> Mi fa un sorisetto furbo e si gratta la nuca. << Ehm, sì. Ammetto di essermi svegliato abbastanza in ritardo, e per arrivare in tempo ho fatto tutto di corsa, non ho fatto nemmeno colazione. >> E detto questo, il suo stomaco inizia a brontolare. Io e lui ci guardiamo un'attimo negli occhi e scoopiamo a ridere. 
<< Ma come fate ad essere così pimpanti alle 5.50 di mattina? Me lo spiegate? >> Laura sbuca improvvisamente in parte a noi, con gli occhi mezzi chiusi e una camminata abbastanza traballante. Io la fisso con un sopraccicglio inarcato.
<< Ma stai bene? Mi sembri troppo stanca. >> Lei stanca? Lei che è un vulcano in energia? Lei che non sta mai ferma? No, mi sembra strano. Lei non è la mia Laura. Lei mi lancia un'occhiata luccicante e dopo si apre in un sorriso malizioso.
Alex scoppia a ridere, e io lo guardo come se fosse un malato mentale. << Oh-oh. Qui qualcuno a fatto le ore piccole. E dimmi, chi è stata la vittima questa volta? Il tuo vicino di casa, oppure l'insegnante della scuola elementare? >>
Mi scappa una risatina alla domanda di Alex. Sia io che lui, sappiamo bene come è fatta Laura.
Adora il sesso. E ogni genere maschile, naturalmente deve essere di bell'aspetto, lei se lo porta a letto, non prima di essere riuscita a conquistare una cenetta. Lei ci guarda con fare altezzoso e si appresta a rispondere.
<< Con il giornalaio all'angolo della strada. >> E senza lasciarci rispondere, corre agli spogliatoi.
 
[...]
 
Sto sorseggiando il mio caffè, se così si puo' chiamare questa cosa marrone che esce dalle macchinette, che Laura si piazza davanti a me con un sorisetto maligno stampato sul viso.
La guardo stralunata, e dopo un'altro sorso di quella schifezza, le faccio una domanda semplice: << che c'è? >>
Lei continua a guardarmi con occhi fiammeggianti, e il suo sorriso se è possibile, si allarga, ed io?
Io mi sto cagando sotto.
<< So cosa ti ci vuole per sbloccarti cara mia. >>
Io la fisso con un punto interrigativo stampato sulla faccia. Ma di che cavolo sta parlando?
<< Dei ragazzi, Cla. So cosa ti serve per sbloccarti, e credimi, come idea ti piacerà >>
<< Non ne sono così convita, ma spara. >> Borbotto, alzando gli occhi al cielo. 
Laura si sfrega le mani e un luccichio strano passa nei suoi occhi cioccolato.
<< Devi andare a letto con Alex. >>
Cosa?













Salve a tutte, qui mi sa che nessuno mi conosce dato che è la prima volta che scrimo sul settore Romantico. ^_^'
Mi chiamo Sara, e ammetto che sono un pochetto nervosa. Ma spero che qualcuno leggerà questa mia storiella, e che mi lasciate una recensione, sia positiva che negativa.
Beh, non so cos'altro dire, sono un  pochetto a corto di parole. Scusate.
Ma fatemi sapere, per favore, se vale la pena continuarla, oppure no.
Grazie in anticipo a tutte, un bacio e alla prossima ( spero ),
Sara!

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo due



 
<< Devi andare a letto con Alex. >>
Cosa?
Il bicchiere di plastica che avevo in mano, per fortuna vuoto, mi scivola e cade in terra. I miei occhi sono spalancati e dalla mia bocca non esce nessun suono.
Sono troppo scioccata.
<< Visto? Dalla tua reazione, sembra che la mia proposta ti piaccia. Ah, lo sapevo di essere grande. >> Laura ha uno sguardo fiero e si batte le mani sulle sue spalle congratulandosi da sola. 
Io? Io non riesco ancora a riprendermi.
Notando che non rispondo, Laura smette di pavoneggiarsi e mi guarda inarcando un sopracciglio. << Cla, ma stai bene? >>
Chiudo un'attimo gli occhi e scuoto la testa. 
Okay, Claudia, riprenditi.
<< Ma sei tutta scema? >> Laura sobbalza dallo spavento, ne lei, ma soprattutto io, non ci aspettevamo che il mio tono di voce uscisse così acuto.
Calma Claudia, calma. Un po' di contegno, su.
In tutta risposta, la mia cara amica, sbuffa e incrocia le braccia sotto il seno. << Non capisco che problemi ti fai. Lui ti piace e tu piaci a lui. Fate un po' di sesso, e dopo amici come prima, no? E tu, così, ti potrai sbloccare con gli altri ragazzi. >>
Continuo a fissarla, chiedendomi da dove cavolo le uscita quell'idea, ma non trovo risposta.
Mi gratto la testa nervosa, e dopo un leggero sospiro, riprendo a parlare: << Senti Laura, non ho voglia di discutere di prima mattina, okay? Ti dico solo che la tua magnifica idea, è inaccettabile. Ora iniziamo a lavorare. >>
Senza degnarle un'altro sguardo, mi avvio verso la mia postazione, ma appena mi avvicino sento lei urlare: << Non finisce qui, sappilo. >>
Scuotendo la testa inizio la mia giornata.
 
[...]
 
Lancio un'occhiata all'ora sul computer, e noto che sono appena le 10.00. 
No dico, solo le 10.00 di mattina? Devo stare ancora qui a lavorare ancora per quattro ore? Non c'è la posso fare.
La mia idea di stamattina di stare a casa non era da scartare.
<< No, no... ma dico, davvero Laura ti ha chiesto una cosa simile? >>
Mi giro di scatto e davanti a me compare Mattia, un'altro mio collega e amico fidato, non che ex di Laura. 
Mattia ha 29 anni, corporatura robusta, occhi di un azzurro ghiaccio e viso infatile. Ha un carattere sempre allegro e solare, e a volte si comporta come un bambino. Ma sa anche essere saggio e pieno di consigli, infatti lui è il mio psicologo personale.
Intuendo di cosa sta parlando, alzo i miei occhi al soffitto. 
Dio... ci sono un po' di ragnatele.
<< Sì, Laura mi ha chiesto una cosa simile. Non ti sembra assurdo? Dio, lui è... Alex! >>
Mattia si mette un dito sotto il mento per pensare, e posso sentire i suoi ingranaggi che si stanno dando da fare. 
Mi fa un mezzo sorriso e dopo mi appoggia una mano sulla spalla. << Secondo me, lei ha ragione. Non è una brutta idea. >>
Lo guardo sbigottita, e come mi è successo con Laura, dalle mie labbra non esce nessun suono. Mattia sogghigna, e strizzandomi l'occhio se ne va.
Ma cosa hanno stamattina? Sono tutti impazziti?
<< Claudia senti una cosa... >> La voce del mio capo, Giuseppe, mi risveglia dai miei pensieri, e il mio sguardo cade su di lui. Anche lui mi guarda con una faccia interrogativa. << Sei sicura di stare bene? >>
Continuo a fissarlo come una stupida e dopo scoppio a ridere.
Oddio, sono da ricoverare.
Lui mi guarda ancora stranito, e quando mi ricompongo, assottiglio gli occhi e parlo con una voce da seriar killer. << Commetterò un'omicidio, sappilo. E tu, mio caro Giuseppe, perderai due operai. Contento? >>
Lui sorride, non più spaventato per la mia reazione, ormai mi conosce da quattro anni, e mi scompiglia dolcemente i capelli. << Dai su, cosa farai dopo senza Mattia e Laura? >> E naturalmente, sapeva già a chi mi riferivo.
Escalmo un'imprecazione che non capisco nemmeno io, e Giuseppe scoppia a ridere. << Senti, ero venuto qui, per chiederti se puoi controllare questo ordine. A quanto pare il cliente dice di non aver ricevuto qualche materiale. Puoi controllare ora? >>
Annuisco, e inizio a cercare sul computer.
Almeno per un po' non devo pensare a questa assurdità. 

 
[...]
 
Le 14. Finalmente sono le 14.00! Urrà! Un'altra giornata finita.
Velocemente vado negli spolatoi a cambiarmi, e ancora di corsa vado in mensa.
Ho fame. Tanta fame.
Entro dentro la stanza e prendo il mio vassoio, e dopo mi avvio dalle cuoche.
<< Ciao Cluadia, tutto bene? >>
Annuisco alla domanda di Chiara, cuoca della ditta ed è una signora davvero fantstica. Sempre gentile e disponibile. 
Dopo che mi hanno dato da mangiare, mi avvio verso il tavolo e mi siedo su una sedia libera.
Guardo la mia pasta e mi lecco le labbra.
Pancia mia fatti capanna.
Inizio a mangiare, e dopo qualche minuto sento la sedia di fronte a me spostarsi e una Laura scocciata si siede. Io la guardo senza proferire parola, e notando che neanche lei vuole intavolare un discorso continuo a magiare.
<< Oh, accidenti! Ma perché non ti va bene? >> Ingoio il mio boccone e prendo il mio bicchiere pieno di acqua, e ne bevo un sorso. Quando lo riappoggio sul tavolo, la guardo.
<< E' mio amico. Il mio migliore amico. Non posso andare a letto con lui. Va a finire che dopo, la nostra amicizia cambierà, e io non voglio. >> 
Ammetto di averci pensato tutta mattina, ma l'unica risposta è no. Insomma, io e Alex siamo grandi amici, ma si sa, che il sesso puo' rovinare molti rapporti, soprattutto quello mio e di Alex.
<< Ma anche Mattia è d'accordo. >> Assottiglio lo sguardo e le punto la forchetta davanti al viso. Lei deglutisce e con il viso si allontana. << Approposito di Mattia... ma perché gli hai raccontato questa tua idea? >>
Non fa in tempo a rispondere che noto Alex che si siede vicino a me. << Quale idea? >> Laura sta per rispondere, ma notando il suo sorriso furbo, le lancio un calcio da sotto il tavolo. Lei sobbalza e mi lancia uno sguardo omicida, ma io mi volto verso Alex.
<< Niente, niente. Tranquillo. Una stupida idea di Laura. >> Lui mi guarda non capendo, e i suoi occhi verdi m'incantano.
Cribbio... i suoi occhi sono di un verde troppo brillante.
<< Secondo me, la mia idea piacerà ad Alex. >> Mi giro verso Laura, e il mio contatto visivo con Alex s'interrompe.
Meno male, stavo andando in trance.
<< Non ci provare. >> Sussurro a lei, quella che un tempo era la mia migliore amica.
Alex, non capendo più niente, contiuna a guardare me e poi Laura. << Ma insomma, mi speigate? >>
<< Niente! >> Urlo, e penso di essere rossa come un pomodoro. Ma non potevo immaginare, che Laura, avrebbe parlato.
Io la uccido, giuro.
<< Ho detto stamattina a Claudia, che per sbloccarsi con i ragazzi, dovrebbe andare a letto con uno che conosce bene, un suo amico, e le ho detto anche con chi. >>
Io ormai sono sbiancata, e di sottecchi fisso Alex che annuisce. << Sì, non è una cattiva idea. E chi sarebbe questo tizio? >>
Io fisso Laura,e con gli occhi le chiedo pietà, ma lei, di tutta risposta, non mi guarda.
Stronza.
<< Tu, Alex. >>
Okay, questo è un brutto sogno, vero? Ora apro gli occhi e scopro di essere ancora a letto, sotto le mie coperte al caldo, e che devo ancora iniziare a lavorare. Per avere una conferma più approfondita, mi lascio un pizzicotto sul braccio.
Dopo un "ahi!" apro un'occhio e vedo la stessa scena di prima. Laura con uno sguardo fiero e malefico, e Alex, con gli occhi fuori dalle orbite e la bocca aperta. 
No. Non era un sogno. Cazzo!
<< Ahahaha... >> Io e Laura guardiamo lui, che se la sta ridendo come un matto, e dopo che ha finito, si alza dal tavolo, e lasciando una pacca sulla spalla a Laura, parla: << Certo, certo, come no. A domani ragazze. >>
Alex esce dalla mensa, e io mi rigiro verso quella specie di amica che mi ritrovo. << Tu sei una donna morta, ricordatelo. >>
E dopo un'alzata di spalle da parte sua, continuiamo a mangiare.
Per fortuna in silenzio.
 
[...]
 
Sto facendo un po' di mestieri a casa mia, e ripenso a quello che è successo in mensa. A me stessa, posso ammettere di esserci rimasta un po' male dalla reazione di Alex. 
Non aspettavo che accettasse, quello no... ma con quella risposta, ho capito che lui, non mi ha mai vista sotto quella luce.
Forse non sono tanto desiderabile ai suoi occhi.
Sto facendo il letto, fino a quando non sento il suono del campanello dalla porta. Lancio un'occhiata alla sveglia e segna le 17.30.
Uhm, io non aspettavo nessuno, chi potrà mai essere?
Vado ad aprire, e due occhi verdi smeraldo, mi fissano seri.
<< Ho pensato a quello che ha detto Laura... >>
Il mio cuore inizia a galoppare, e il mio fiato mi ha abbondato.
<< Per me, dovremo farlo, Claudia. >>
Oh, cazzo!
 
 
 
 
 
 






 
 
 
Buona sera care ragazze!
Ammetto di essere stata contenta di trovare le vostre stupende recensioni, grazie! ^-^
Ecco a voi il secondo capitolo, e spero che vi possa piacere.
Devo scappare subito, ma spero che mi lasciate qualche altra recensione, sia positiva che negativa.
Alla prossima, spero, e grazie ancora a tutte, un bacione,
Sara!

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Capitolo tre


 
Pov Alex
 
<< Tu sei un'emerito cretino. Lo sai? >>
Mi passo una mano tra i miei capelli e lancio uno sguardo rammaricato al mio migliore amico, Federico.
<< Tu pensi? >>
Si alza dal divano e inizia a girare avanti e indietro nel mio soggiorno continuando ad annuire e gesticolare con le mani. << Sì. Sì, sono sicuro. Ultra sicuro. Cazzo, Alex. Ti sei messo a ridere. A ridere! Ma cos'hai in quella testa? Segatura? >>
Abbasso lo sguardo e inizio a fissarmi le miei ginocchia.
Cazzo, Fede ha ragione.
Chissà cosa ha pensato Claudia in quel momento. Si sarà sentita umiliata e... ferita.
Dio, sono proprio un coglione.
<< E poi, scusa un'attimo >>, Federico si blocca e velocemente si viene a sedere vicino a me, << ma tu, non aspettavi di andare a letto con Claudia? Se non erro, tu, sei cotto marcio di lei. Quindi, spiegami il perché ti sei messo a ridere dell'idea di quella bomba sexy di Laura! >>
Abbozzo un sorriso e con la schiena mi appoggio sul cuscino che è appoggiato sul divano. << Perchè sono un cretino? >>
Lui annuisce. << Risposta corretta! E ora... mi spieghi che cazzo ci fai ancora qua? >> Lo guardo senza capire.
Dove dovrei essere?
Lui sbuffa e si sbatte una mano sul viso. << Mah... io lo sempre detto che ha te ti manca qualche rotella. E per fortuna hai 27 anni. >> Stacca la mano e mi molla un pugno, molto forte, sulla spalla.
Federico ha la mia età, ci conosciamo da quando andavamo all'asilo, e da allora siamo stati sempre inseparabili. Discoccupato, sì, non lavora, ma non per colpa della crisi, no. E solo che non ha voglia, il suo motto è di vivere felici e senza pensieri, e farsi sempre una sana e stupenda scopata. Meno male, che i suoi genitori sono abbastanza benestanti.
Mi massaggio il punto che ha colpito e lo fulmino con lo sguardo. << Ma sei stupido? >>
Lui, per tutta risposta, muove la mano come per scacciare una mosca, << dicevo. Perché sei ancora qui? Insomma, non vedi l'ora di andare a letto con Claudia, e allora, vai da lei no? Cazzo! Scopatela una volta per tutte! >>
Lo fisso scettico. << Sempre con parole gentili, neh? >>
Federico alza le spalle, e non aggiunge altro.
Io invece ci penso un po' su, e ammetto che lui, strano ma vero, ha ragione. A me Claudia piace, più del lecito, e anche se lei non lo sa, io provo qualcosa più profondo di una semplice amicizia, e allora perché non approffitare di questa possibilità?
Mi alzo di scatto dal divano, e Federico sobbalza dallo spavento, infatti mi guarda strabuzzando i suoi occhi marroni. << Ma stai bene? >>
Io faccio un sorriso a 32 denti annuendo vigortosamente, e lui, capendo si alza e mi abbraccia, saltellando come una femmina. << Oddio, oddio! Sono così felice! Il mio bambino sta crescendo! >> Si stacca e si asciuga una lacrima immaginaria. << Vai da lei! Sii uomo... e fai tanto sesso! >>
Io scoppio a ridere, e mentro prendo la giacca e sto per aprire la porta, sento Federico urlare: << Quando vedi Laura, dille che il mio letto è super disponibile! >>
Alzo gli occhi al cielo.
Lui e Laura sono came e gatto, non si sopportano, ma il mio migliore amico ha deciso di portarla a letto, perché a detta sua, se lei sapesse come si sa muovere sotto le coperte, lei la smetterebbe di chiamarlo "uomo con pisello moscio" e cadrebbe ai suoi piedi.
Mah... se li immagino, quei due lì, smonterebbero il letto, dato che sono assatanati, peggio di due porno star.
Mi risveglio dai miei pensieri, quando mi accorgo di essere arrivato davanti a casa di Claudia. Deglutisco e cerco di farmi coraggio.
Cazzo, Alex! Hai 27 anni! Sii uomo.
Prendo un grossissimo respiro, e suono il campanello.
Dopo cinque minuti, mentre le mie speranze stavano andando sotto terra, vedo la porta aprirsi, e una Claudia sbigottita si presenta davanti a me. Guardo velocemente come è vestita, ma me ne pensto subito, cazzarola, quei pantaloncini ultra corti fanno vedere quelle sue gambe calde e lisce e io... io...
Merda! Sono già accaldato.
Cerco di ricompormi, e formulo la frase.
<< Ho pensato a quello che ha detto Laura... >>
Dai, dai... Alex, c'è la puoi fare.
<< Per me, dovremo farlo, Claudia. >>
Evvai! Bravo Alex. Dritto al sodo.
Dato che non sento nessuna risposta, guardo Claudia preoccupato.
E lei è ancora lì, occhi sgranati e bocca spalancata, e ho la strana sensazione che non respiri.
Merda... forse potevo essere un po' più... raffinato?

 
Pov Claudia

 
Okay, okay... ragioniamo e cerchiamo di ordinare le idee.
Alex, il mio migliore amico Alex, non può veramente essere venuto qui a dirmi queste cose. No... no no!
Oppure sì?
Apro la bocca per dire qualcosa, ma subito la richiudo.
Acciderboli, dov' è Laura quando serve? Lei saprebbe subito cosa dire, oppure fare!
<< Mi sento uno stupido. >> Alex scuote la testa e borbotta. 
E io, non spiccico ancora una parola.
 << Forse è meglio che ritorni a casa. Ehm... ci vediamo damani, okay? Buona giornata, Cla. >> Fa per girarsi e scendere le scale del pianerottolo, che io magicamente, mi risveglio dal mio stato di trance. << Aspetta! >>
Lui si volta di scatto verso di me, e nei suoi occhi mi sembra di scorgere un velo di... speranza?
<< Non cambierà nulla tra di noi, vero? >> 
Lo so, lo so. Potevo dire qualcosa di più sensato, ma questa cosa mi stava logorando dentro. Insomma, io e Alex siamo amici, molto amici, e non voglio che del semplice sesso... rovini il nostro rapporto.
Alex viene vicino a me, e dolcemente mi appoggia una mano sulla guancia, e io automaticamente chiudo gli occhi. << In che senso? >> Sentire la sua voce così bassa come un sussurro, mi provoca dei brividi dietro la schiena.
Apro gli occhi, e mi perdo nei suoi, dolci e caldi.
Dio... ma lo consodero veramente solo un amico?
<< Il sesso... non cambierà la nostra amicizia? Cioè, saremmo sempre Cla e Alex, vero? Sarai sempre il mio migliore amico? >>
Alex fa un sorriso strano... mi sembra forzato, e i suoi occhi sembrano diventati tristi. 
Ma quando sento le sue labbra che si appoggiano sulla mia fronte, scaccio subito quei pensieri. 
<< Tranquilla, Claudia. Tra noi non cambierà assolutamente niente. >>
E sentendo questo, mi rilasso e mi faccio lasciare cullare dalle sue forti e calde braccia.
Ma sarà veramente così?


 
 
 
 
 
 



 
 
Anche questo capitolo è finito. E ammetto che è stato un parto. Non mi convince... o.O
Okay, siamo entrate anche nella testa di Alex... e cosa ne pensate?
Io, personalmente, lo adoro. Il mio ciccino! *-*
New entry, Federico! Cosa ne pensate di lui? Fatemi sapere, eh?
E poi... prima o poi, si verdà insieme a Laura! Uhauhauhauha...ne vedremo delle belle! xD
Ora, Alex e Claudia, seguiranno l'idea di Laura... e chissà come andrà a finire. ù.ù
Ringrazio molto le persone che mi seguono, e quelle tre sante, che perdono tempo a recensire, ma...ehi! Se le recensioni aumentano, non mi diapiacerebbe. xD
Entro stasera, rispondo a quelle precedenti. Tranquille!
Ora, aspetto qualche commento per questo.ù.ù 
Alla prossima, un bacio,
Sara!

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4


 
Pov Claudia

 
Con la mano cerco la mia sveglia appoggiata sul comodino, e quando finalmente la trovo me la porto davanti agli occhi, che momentaneamente sono ancora chiusi.
Dopo un'enorme sforzo, i miei dolci occhietti si aprono leggermente e fisso il display che segna le ore 4.30.
Uff, ancora mezz'ora e mi devo alzare.
Sbadigliando rimetto l'aggeggio al suo posto, e subito mi giro dall'altro lato, e... un momento!
Sento una presenza in parte a me. Un braccio è appoggiato sulla mia pancia, e un respiro caldo si infrange sul mio viso.
Ma che...?
Con gli occhi sbarrati, sì finalmente si sono aperti del tutto, mi giro lentamente con  il viso.
E subito, noto una persona, non una semplice persona, affianco a me che dorme tranquillamente.
<< Ahhhhhhh!! >> Sentendo il mio urlo, Alex si sveglia di soprassalto, e mentre si mette seduto sul letto si guarda in torno furtivamente. 
<< Che c'è? Che è successo? Se ci sono dei ladri avviso che ho preso lezioni di karatè, sono un'ottimo combattente... >> il suo monologo si blocca, notando che in casa non c'è nessuno, e con i suoi occhi assonnati si volta verso di me.
<< Cla... ma non c'è nessuno. Mi spieghi perché hai urlato? >>
Appoggio una mano sul cuore, che batte troppo velocemente per i miei gusti, e deglutisco.
<< Io... io... >> Scuoto vigorosamente la testa e il mio occhio cade sul suo petto, nudo... senza maglietta.
Oh, cazzo!
Velocemente alzo le coperte che coprono i nostri corpi, e in una frazione di secondo scopro una cosa che mi fa gelare il sangue.
Sono nuda... siamo nudi...
Ma che cazzo è successo?
Alex vedendo il mio sguardo sconvolto, scoppia a ridere. << Non dirmi che non ti ricordi niente? >> Inarco un sopraccicglio e intanto la mia povera mente bacata, cerca di ricomporre la scorsa serata.
 
Sono ancora abbracciata a Alex, e naturalmente, dentro di me, sto combattendo con la indecisione di buttarmi tra le sue braccia e portarlo immediatamente a letto oppure di staccarmi da lui e dirgli che questa è una cattiva, cattivissima idea.
Ma dopo che le labbra di Alex si appoggiano delicatamente sulle mie, la seconda opzione la mando direttamente al diavolo.
Dato che siamo in ballo... Balliamo.
Le mie mani prendono di slancio la sua camicia e come una furia lo attiro dentro casa. Lui si lascia guidare, e sento le sue labbra, che sono ancora sulle mie in un bacio che di casto non ha assolutamente niente, sorridere.
Senza staccarsi mi prende in braccio, e le mie gambe si intrecciano ai suoi fianchi. E lì, in quella posizione, sento la sua erezione gonfia appoggiata sulla mia intimità coperti dai pantaloncini. Emetto un gemito mentre un calore di piacere si espande in tutto il mio corpo.
<< Non c'è la faccio, Claudia. Devo, voglio averti. Ora. >>
Trattengo il fiato sentendo la sua voce bassa, roca ed eccitata. Prendo un forte respiro, e subito sul mio volto nasce un sorriso... malizioso. << La mia camera sai dov'è. >>
Alex sorride e mentre mi lascia un bacio dolce sul naso mi appoggia a terra, e prendendomi per mano corriamo verso la mia stanza.
Delicatamente mi appoggia sul letto, e lui si posiziona sopra di me. Mi bacia delicatamente le labbra, il viso, e io, senza perdere tempo porto le mie mani sulla sua camicia e inizio ad slacciarla. Alex si alza leggermente da me e con molta lentezza se la sfila, e io trattengo il fiato notando il suo petto così... giusto, perfetto.
Lui fa un sorisetto sghembo, e quando si riposiziona sopra di me, le sue labbra le mette vicino al mio orecchio. << Ti piace quello che vedi? >>
Io non riesco a respirare e nemmeno a parlare, quindi l'unica cosa sensata che mi riesce in questo preciso instantante e muovere la testa in senso positivo.
Alex, senza perdere tempo mi sfila la maglietta, e dopo che rimango in reggiseno, sentendo il suo sguardo affamato e pieno di eccitazione, inizio a sentirmi a disagio. Mi sto per coprire con le mani, quando lui me le blocca. << Non coprirti, sei stupenda Claudia. >>
Rassicurata dalle sue parole, sorrido e prendo dolcemente il suo viso e lo porto verso di me, per lascirgli un bacio a stampo. << Fammi tua, Alex. >>
Non so con che coraggio ho detto quella frase, ma posso dire di aver fatto bene a pronunciarla. Senza aspettare troppo, ci togliamo gli ultimi indumenti e rimaniamo nudi, e il mio occhio cade sulla sua erezione.
Cazzo... ma è perfetto!
Alex si rimette sopra di me, e io allargo le gambe, e subito sento il suo membro appoggiato sulla mia intimità, vogliosa di entrare.
Le mie gambe si allacciano dietro alla sua schiena, con il chiaro invito di entrare, e lui capendo al volo, si muove, e dopo minuti che sembrano ore, sento Alex finalmente dentro di me.
 
<< Claudia... ehi, Cla. Ci sei? >> La sua voce mi riporta al presente, e vedo la mano di Alex che si muove davanti ai miei occhi. Sbattendo veloce le palpebre mi volto verso il suo viso. E appena i suoi occhi verdi si scontrano con i mie azzurri, sento il mio viso andare a fuoco.
<< Cazzo! Abbiamo fatto sesso! >> Lui continua a fissarmi con gli occhi che gli stanno uscendo dalle orbite, e dopo minuti di imbarazzante silenzio scoppia a ridere. 
Io gonfio le guance e incrocio le mani sotto il seno.
No, no. Tranquillo, continua pure a ridere di me, eh?
Lo guardo di striscio, e vedo che si passa una mano sui capelli e il suo sorriso non svanisce.
Alzo gli occhi al cielo, e dopo lancio un urletto sentendo Alex che mi prende dietro la schiena e mi appoggia di fianco a lui. << Sì, Cla. Lo abbiamo fatto. E posso ammettere che è stata la notte più meravigliosa della mia vita. >> Trattengo un sorriso, e mi appoggio delicatamente con la testa sul suo petto caldo.
Chiudo gli occhi, beandomi le sue mani che accarezzano la mia schiena, fino a quando li riapro di scatto sentendomi mancare l'aria.
Cazzo... sono, siamo stati due idioti.
<< Alex... >>, sentendo la mia voce uscire tremolante blocca la sua mano, e con il suo silenzio mi dice di proseguire, << non cambierà niente, vero? Sarai sempre il mio migliore amico? >>
Sento lui irrigidirsi, e io inizio ad avere paura. 
E se è cambiato qualcosa? 
<< No, Claudia. Tra noi non è cambiato niente. >>
Lascio un profondo respiro, e cerco di calmare i battiti del mio cuore. 
Ma perché sentendo quella frase mi sento... vuota?
 
[...]
 
<< Ridimmelo. >>
<< Laura... >>
<< RIDIMMELO! >>
Sbuffo e alzo gli occhi al cielo. Ma non potevo tenere la bocca chiusa?!
<< Io e Alex siamo stati a letto insieme. >> Guardo la mia amica che è davanti a me con il suo caffé, e i suoi occhi luccicano di felicità e il suo sorriso è talmente enorme che ho paura che le arriverà una paralisi facciale.
Inizia a saltellare e lanciare urletti, incurante delle persone che sono ancora nel mondo dei sogni, che passano in parte a noi per iniziare a lavorare, e la guardano tra l'irritato e preoccupazione.
Sì, ammetto. Laura a volte preoccupa anche me.
<< Non urlare, cazzo! Sono appena le 5.55. >> Lei si ferma, ma ha sempre quel sorriso che mi mette... terrore.
<< Scusa, scusa... è solo che sono ultra felice. Finalmente una mia idea è stata approvata e provata. Mi sento orglogliosa di me stessa! >>
Io scuoto la testa e sorrido. Come si fa a non voler bene ad una pazza come lei?
<< Ora, posso darti questo. Oh, sì! >> Laura si tuffa dentro la sua borsa alla ricerca di chissà cosa, e dopo varie maledizioni tira fuori un piccolo quadernino. Io alterno lo sguardo tra lei e l'aggeggio, non capendo le sue intenzioni.
Notando il mio sguardo dubbioso si affretta a rispondere: << Questo, cara mia è la mia agendina, e sopra ci sono tutti i numeri di ragazzi ultra fighi. Ora, che hai fatto allenamento con Alex, puoi provare ad uscire con uno di loro... e chissà come andrà a finire la serata. >>
Sono scioccata. 
Ultra scioccata.
Non faccio in tempo a risponderle, che Laura mi mette il libricino nelle mie mani, e dopo un veloce bacio sulla guancia se ne va.
Io rimango immobile, e continuo a fissare l'oggetto incriminato come se fosse qualcosa di illegale.
Ma dico... è pazza?
Scuoto la testa, e mentre lo sto per mettere dentro la mia borsa, una strana sensazione si fa largo in me.
Mi sento osservata...
Alzo piano la testa, e due occhi verdi smeraldi mi fissano feriti e glaciali.
Cazzo... mi sa che qualcosa è cambiato.

 
Pov Alex


 
Stupido. Cretino. Idiota. Imbecille. Ignorante. E perché no? Anche grande testa di cazzo!
Ma cosa pensavo? Che Claudia, dopo una notte passata a letto con me, sarebbe caduta ai miei piedi gridandomi amore eterno?
Sì, Alex... lo pensavi e speravi.
Sono stato un povero cretino. E ora Laura, le regala un libretto con su dei numeri di ragazzi.
Dio, che nervi.
Tiro fuori dalla tasca dei jeans il mio cellulare e compongo il numero.
Non me ne fotte se sono appena le 6.00 di mattina.
Dopo quattro squilli, finalmente si decide a rispondere. << Chiunque tu sia, devi avere una buona ragione per chiamarmi a questa fottuta ora. Se invece sei mia madre... ciao mami, come stai? >> Trattengo un sorriso sentendo le parole del mio migliore amico. 
E' tutto scemo...
<< Fede, sono io. Alex. >>
<< Brutto idiota, ma hai visto che ore sono? Io stavo dormendo. Cazzo, abbi pietà! >> Alzo gli occhi al cielo sbuffando. << Tanto tu dormi tutto il giorno. Quindi non rompere. Ti devo parlare. >>
Anche lui sbuffa, e me lo immagino sotto le coperte con in parte il suo orsacchiotto Teddy. Sì, ha 27 anni, ma lui dorme ancora con quel pupazzo. Quando me l'ha detto sono scoppiato a ridere come un cretino, e non c'è giorno che non lo sfotti.
<< Okay, starò buono e calmo. Spara. >> Mentalmente lo ringrazio, e dopo aver chiuso per un'attimo gli occhi, gli racconto tutto: << Ho fatto sesso con Claudia. >>
<< ... >> 
<< Federico? >>
<< Ma che brutto stronzo! E me lo dici così? Dovevi avvisarmi. Cazzo, mi dovevo preparare psicologicamente. >> Mi sbatto una mano sulla faccia. 
Mi sto pentendo di averlo chiamato. 
<< Ma lo sapevi che ci sarei andato a letto. >>
<< Tecnicamente sì. In pratica, ero convinto che saresti andato da lei, e dopo ti tiravi indietro. Comunque... come è stato? Lei è brava? Ora state insieme? E poi... >>
<< Fede, taci! >> Ringhio. La mia pazienza sta andando al diavolo. 
<< Okay, okay. Dai, cosa è successo? >>
<< Niente. Non è successo niente. Cazzo! >> Inizio a camminare avanti e indietro per cercare di calmarmi un po'. Cristo, non sono mai stato così nervoso in vita mia.
<< In che senso, scusa? >> Sento la voce di Federico dubbiosa.
<< Nel senso che lei mi considera ancora solo ed esclusivamente il suo migliore amico. Ma io... >>
<< Tu no. Tu non la consideri con quell'etichetta. Tu la ami, giusto? >>
Boccheggio cercando una risposta, ma dalla mia bocca non esce nessun suono. Fede, sentendo che non rispondo prosegue: << Lo sapevo. Senti, io non sono bravo con queste cose, lo sai. Non mi sono innamorato mai di una ragazza. Ma l'unica cosa che posso dirti è che devi essere sincero con lei. Dirle tutta la verità. >>
<< Lo so... ma ho paura. >> Sussurro.
Ho pensato tante volte di andare da Claudia e di svelarle i mie sentimenti per lei. Ma non ci sono mai riuscito. E se lei non prova i miei stessi sentimenti? Oltre che perdere la ragazza che amo, perderei la mia migliore amica. E questa, è una cosa che mi fa gelare il sangue. Senza di lei, la mia vita sarebbe fredda e vuota. No, non posso perderla.
<< Alex, se non provi, non saprai mai. Conquistala, amala... dille tutto. >>
Non aspetta una mia risposta che lui mi stacca la chiamata. Stacco il cellulare dall'orecchio e mi lascio cadere su una sedia che era posta dietro di me.
Nascondo il mio viso tra le mani, disperato.
Che cosa dovrei fare? Dirle tutto, oppure lasciare stare e fare finta di niente?
Conquistala, amala... dille tutto.
Le parole di Federico mi rimbombano dentro la mia testa, e dopo svariati minuti mi rialzo in piedi, deciso e sicuro come non lo sono mai stato.
E' l'unica cosa sensata da fare.
 
 
 
 
 
 




 
Buona sera mie care ragazzuole!
Come state? Io sono un po' cotta... il lavoro mi distrugge. ù.ù xD
Scappo subito, quindi vi lascio in pace. Ma fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo.
Vi aspetto numerose. ù.ù xD
Un bacione e alla prossima,
Sara!
P.s: Alle vostre recensioni precedenti, la risposta arriverà domani. Grazie a tutte. <3

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Capitolo 5
*** Avviso... ***


Avviso...

 

Ciao ragazze, lo so che vi aspettavate un capitolo, ma purtroppo non è così.
Queste cose dell'avviso non piacciono nemmeno a me, ma in questo caso ho voluto metterlo per spiegarvi della mia "scomparsa".
Purtroppo ho un componente della mia famiglia che sta attraversando un brutto momento, e io voglio cercare di stargli vicina il più possibile.
Mi dispiace dirvi che non so quando ritornerò a postare, oppure di leggere e recensire le storie che seguo.
L'unica cosa che vi chiedo e di pazientare. Prima o poi, mi farò viva.
Scusatemi tanto, e spero di risentirvi presto.
Un bacione a tutte,
Sara!

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