Buonanotte, clichè

di MedusaNoir
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il Dio del sesso ***
Capitolo 2: *** Il segreto di Rose ***
Capitolo 3: *** Sguardo di ghiaccio e cuore in gola ***
Capitolo 4: *** Il Ballo di Hogwarts ***
Capitolo 5: *** Colazione in Sala Grande ***
Capitolo 6: *** L'incontro segreto ***
Capitolo 7: *** Il pedinamento ***
Capitolo 8: *** La divisa di Ginny ***
Capitolo 9: *** Rinchiusi a Villa Malfoy ***



Capitolo 1
*** Il Dio del sesso ***


Buonanotte, clichè

 

Il Dio del sesso

 

Draco si sbottonò la camicia e la lanciò dietro di sé. Senza aspettare oltre, si gettò, bramoso, sul corpo della ragazza che giaceva sopra il suo letto.

- AHI, Draco! Mi hai cacciato un occhio!

Il ragazzo allontanò immediatamente il gomito dal volto di Pansy, che si teneva la mano sull’occhio dolorante.

- Scusa, Pansy! – esclamò dispiaciuto. – E’ che… Va bene, cercherò di… di stare più attento.

Le tolse con qualche difficoltà il reggiseno, poi cominciò ad armeggiare con i propri pantaloni. Pansy sbuffò, infastidita: possibile che la loro prima volta dovesse procedere così a rilento?

Finalmente Draco riuscì a spogliarsi, togliendo infine gli ultimi vestiti anche alla sua ragazza. Stava per entrare dentro di lei quando Pansy strillò.

- Che c’è? – le chiese con un sorrisetto malizioso. – Non te lo ricordavi così…?

- Il preservativo! – lo interruppe lei, agitata.

- Ma… Non è adatto all’atmosfera. Cerca di capire, Pansy, non posso mettermi a cercare di infilarmelo proprio ora che…

- E invece lo farai: non ho nessuna intenzione di rimanere incinta!

Draco sbuffò e allungò un braccio verso il comodino. Quando finalmente fu pronto, tornò a sdraiarsi su Pansy. Le sfiorò il collo con la punta delle dita, facendola ridere; aggrottò le sopracciglia, contrariato.

- E ora che c’è?

- Niente, è che… mi fai il solletico! - . La ragazza cercò di ridarsi un contegno, arrossendo dall’imbarazzo. – Scusa, ma… il fatto che sia la prima volta mi rende nervosa, ecco.

A quelle parole Draco sorrise e le passò il dorso della mano sulle guance rosse. – Sta’ tranquilla.

La baciò cercando di placare la sua ansia; dopo qualche momento, riprovò ad entrare in lei, sperando che non ci fossero altri intoppi. Ma il peggio doveva ancora venire.

La storia si stava rivelando decisamente complicata: Draco si trovava a combattere contro un muro che non lo lasciava passare, cercando allo stesso tempo di distruggerlo e di far smettere a Pansy di emettere gridolini di dolore. Quando pensava di stare finalmente per farcela, sentì la porta del dormitorio spalancarsi.

- Per la barba di Merlino! – esclamò Blaise, immobilizzandosi sulla soglia e facendo sobbalzare i due amanti. Pansy si coprì di corsa il corpo con il lenzuolo, mentre Draco scivolò giù dal letto. – Avvertite quando fate qualcosa, no? Draco, questo non è mica il tuo appartamento privato e non pensare che il tuo paparino possa comprartene uno solo perché siete ricchi! Appendi un calzino fuori dalla porta la prossima volta!

Uscì senza aggiungere altro. Draco e Pansy si guardarono, sospirando.

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Salve!
Che dire? Stavo leggendo qualche recensione su Fastidious e mi sono trovata davanti una marea di clichè... decisamente insopportabili. E allora ho pensato: perché non scrivere una raccolta su come dovrebbe essere?
Dovevo accoppiare Draco con qualcuna e ho scelto Pansy, perché non se ne parla nemmeno, di riferirmi ad un'altra fantomatica ragazza/moglie che si dice che lui abbia avuto dopo Hogwarts. E' la prima volta di entrambi (e sottolineo "entrambi": Pansy ha sempre dimostrato di essere pazza di Draco, non di farsela con tutti i ragazzi che incontrava), è logico che siano imbarazzati e decisamente inesperti; inoltre ho voluto ricordare un particolare che nelle fanfictions non viene citato praticamente mai: ragazzi, indossate il preservativo, altrimenti vi ritroverete protagonisti di una long dalle prospettive drammatiche (ma solo le prospettive) e sarete costretti a fuggire con la vostra amata e sposarvi di nascosto perché i vostri genitori non vorranno mai avere un nipote e sentirsi nonni così giovani e... Ok, mi fermo, devo respirare. L'entrata di Blaise (non potevo usare Tiger e Goyle, che probabilmente sarebbero rimasti come fessi a guardare) è utile per mostrare che non ci sono studenti di Hogwarts con una camera privata e che non ci si infila sempre nella Stanza delle Necessità, altrimenti dove farebbe le sue riunioni l'ES?
- Ehi, Harry! Ciao, Harry! Come stai, Harry? Già arriv... OH MIO DIO!
Ops, Colin li ha beccati.
Il rating arancione vale per questa prima flash, spero che come inizio vi sia piaciuto ♥

Medusa

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Capitolo 2
*** Il segreto di Rose ***


Il segreto di Rose

 

- Allora? Hai fatto quello che ti avevo chiesto? – sussurrò Rose, sporgendosi sul tavolo verso Albus per evitare che qualcuno potesse sentirli.

Suo cugino annuì. – E’ stato difficile, ma alla fine ci sono riuscito.

- Evvai! – esultò sottovoce la ragazza. – Grazie, Al: sapevo di poter contare su te, nessun altro avrebbe potuto svolgere questo incarico!

- Hai fatto bene a fidarti – sorrise Albus.

- Non ne hai fatto parola con Lily, vero? – si informò Rose inarcando le sopracciglia.

- Neanche a pensarci: sarebbe corsa a riferire tutto a Hugo.

- Già… Meglio non avergliene parlato - . La ragazza si guardò intorno prima di proseguire. - Dov’è?

- Ce l’ho qui – rispose Albus frugando nelle tasche: estrasse una piccola busta e la passò alla cugina.

- Finalmente! Il simbolo del mio grande amore…

- A-AH!

Albus e Rose sussultarono, presi alla sprovvista, e Hugo ne approfittò per afferrare la bustina.

- No, Hugo, aspetta – esclamò Rose preoccupata. – Non è quello che pensi…

- Ah, no? Perché, mia cara sorellina, questo è proprio quello che mi aspettavo di trovare - . Tirò fuori l’oggetto misterioso e lo osservò soddisfatto. – Finissimo cioccolato al latte! Proviene da una succursale svizzera di Mielandia, se non sbaglio.

Albus sospirò, nascondendo il volto nella sciarpa di Grifondoro: tutto il suo lavoro era andato in fumo, dal momento che ora Hugo avrebbe inviato un gufo alla madre per raccontarle che Rose aveva interrotto la dieta. Lanciando uno sguardo alla cugina, si rese conto che forse sarebbe stato meglio così, dato il peso che Rose stava mettendo su.

La ragazza cercò invano di afferrare la tavoletta di cioccolato. - Ti prego, Hugo, era in offerta! Ti prometto che, dopo questa, non mangerò dolci per un mese!

- A chi vuoi darla a bere?

- Non puoi privarmi del cioccolato, sai come ne vado pazza!

- VOI DUE! – strillò Madama Pince agitando un braccio verso di loro. – Come vi permettete ad urlare in biblioteca? La gente viene qui per studiare… E portate via quel cioccolato!

I due fratelli uscirono immediatamente per sfuggire alle sue urla, ma Rose, che cercava ancora di riavere indietro il suo prezioso tesoro, non diede tempo a Hugo di varcare la soglia della biblioteca prima di lanciarsi su di lui; il fratello la intercettò e si spostò tempestivamente, facendola cozzare contro uno studente biondo del quarto anno.

- Ehi, sta’ un po’ attenta! – si lamentò Scorpius scrollandosela di dosso. – Queste ragazzine infantili… - mormorò poi mentre riprendeva a camminare.

- Scusa! – gli urlò dietro Rose. Si voltò verso il fratello, allontanando dal viso i capelli crespi. – Ridammi il mio cioccolato! -.

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Buondì (anche se ormai è sera)!
Prima di tutto, voglio dirvi che sono veramente felice del successo che sta avendo questa storia: un solo capitolo e 7 recensioni, una preferita e 16 seguite *________* Davvero, mi fa un sacco piacere perché io punto sempre sulle lacrime e sono felice di riuscire quindi a strappare qualche risata!
Dopo avere scritto il primo capitolo, pensavo di inserire nella storia elementi demenziali, però mi dispiaceva un po' e inoltre (dato l'elemento che avevo in mente e che non voglio dirvi ora, perché potrei scegliere di proporlo in seguito in chiave semplicemente comica) non avrei potuto parlare della Nuova Generazione o dei Malandrini; tuttavia, ci sarà un capitolo demenziale e in un certo senso AU, perché dovrò inserire le Mary Sue Crossover!
Ho voluto parlare della Nuova Generazione perché... beh, era l'unica cosa che continuasse a rimbombarmi in testa: Rose ha un segreto, si confida solo con Albus (clichènico - si dirà così? - amico SERPEVERDE di Scorpius, quindi si potrebbe pensare che il problema di Rose riguardi lui), lei vuole un simbolo del grande amore (che non è il biondino Dio del sesso, secondo solo al suo papà, ma la cioccolata - cosa che avrei scelto anch'io!)... Inoltre mi è sempre balenata nella testa l'idea che, nonostante Rose possedesse il cervello di Hermione (come dice Ron nell'epilogo. Ma quante parentesi sto mettendo?!), fosse più simile al padre, al contrario di Hugo. Non so, questa idea mi piace!
Abbiamo anche Scorpius nel finale e la sua presenza è emblematica. Si lamenta, se ne va. Non le dà nemmeno della lurida Weasley; e perché dovrebbe, dico io? Mah, scontri generazionali!
Volevo ringraziare tutti quelli che hanno recensito, che mi seguono, Roxy che mi ha segnalata su Fastidious (♥) e "tutti quelli che mi conoscono" (citazione che probabilmente capiranno solo coloro che hanno passato l'infanzia su Super 3!).

Medusa

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Capitolo 3
*** Sguardo di ghiaccio e cuore in gola ***


Sguardo di ghiaccio e cuore in gola

 

- Come ci si sente, ,ad essere una sporca Mezzosangue? – esclamò Draco sputando ai piedi di Hermione.

Lei si voltò di scatto, colpita dalla reazione del ragazzo che amava. Sentì il cuore batterle con forza nel petto, incredula, mentre assisteva ad un comportamento così tipico di lui, ma che in quel preciso istante le fece venire i brividi dall’emozione.

Incontrò gli occhi grigi di Draco, li vide cambiare come il giorno e la notte: ora il suo sguardo di ghiaccio sembrava spaventato, completamente disorientato, come se il ragazzo non avesse mai potuto immaginare ciò che stava accadendo.

E finalmente il pugno di Ron raggiunse il suo naso.

- Non ti azzardare mai più, Malfoy!

Hermione sapeva che avrebbe dovuto sgridare il suo amico per quel gesto avventato, ma era intenta a cercare di tenere a freno un sorriso che premeva per mostrarsi: Ron aveva preso le sue difese, ma non come al secondo anno, impugnando una bacchetta rotta, bensì scagliandosi contro Draco senza neanche pensare a ciò che il suo gesto avrebbe potuto comportare. Tiger e Goyle assistevano alla scena, immobilizzati dallo stupore, e a quel punto Hermione capì che sarebbe stato meglio intervenire prima che i due enormi Serpeverde se la prendessero con Ron.

- Ron, andiamo… - disse tirandogli una manica.

Si voltò verso Harry per cercare sostegno, ma lui aveva appena estratto la bacchetta, pronto ad un eventuale attacco.

In quell’esatto momento Piton apparve dalle scale.

- Venti punti in meno per Grifondoro – esordì dopo avere guardato superficialmente la scena, continuando a camminare.

Nonostante il sangue che gli colava dal naso, Draco esultò in silenzio e lanciò a Harry, Ron e Hermione occhiate soddisfatte.

- E punizione. Stasera nel mio studio, Potter, Weasley e Granger.

- Ma... Ha cominciato lui! – esclamò Ron indicando Draco, che assunse immediatamente un’espressione di profondo dolore.

- Silenzio, Weasley.

Hermione avrebbe voluto ribattere, ma si limitò a seguire i suoi amici nella Sala Grande senza dire una parola. Osservò Ron lamentarsi della punizione di Piton, dei punti tolti alla loro Casa, di quanto fosse idiota Malfoy, e ancora una volta dovette trattenere un sorriso.

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E così ho scritto anche il terzo capitolo! Sto andando di fretta O.O In questo momento dovrei studiare, ho un esame martedì e il computer dovrebbe starmi alla larga... ma avevo quest'idea e l'ho buttata giù! A causa del poco tempo che ho, risponderò alle vostre recensioni del precedente capitolo più tardi, sorry.
Qui chi abbiamo? Aaah, una Dramione! Personalmente non sopporto questa coppia, ma ciò a cui mi riferisco in questo capitolo non sono le Dramione in generale, bensì quelle che vogliono far innamorare due personaggi così diversi con un solo sguardo: lui la insulta, le sente il cuore in gola, si guardano come se non si fossero mai visti.
Ci sono Harry e Ron - niente Ginny in minigonna- , ci sono Tiger e Goyle - niente occhi color zaffiro, non vi sto a dire nemmeno di chi.
E Piton. Piton. "L'adorabile" professre di Pozioni non mette in punizione Draco, non cercherebbe di far andare d'accordo lui e Hermione costringendoli a stare soli soletti in una stanza buia. E non si unirebbe a loro (ma questa è un'altra storia...).
Spero vi sia piaciuto ^^

Medusa

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Capitolo 4
*** Il Ballo di Hogwarts ***


Il Ballo di Hogwarts

 

- Allora, come sto?

Pansy roteò su se stessa, mostrando a Daphne il vestito rosa pallido; la sua amica alzò i pollici per manifestare la propria approvazione.

- Sei splendida, Pansy!

La ragazza si voltò di nuovo verso lo specchio, ma il sorriso le si affievolì non appena ebbe scrutato meglio il proprio viso. Avevano ragione le Corvonero che aveva sentito il giorno prima in Sala Grande: sembrava un carlino.

Osservandosi con attenzione, notò la durezza dei propri lineamenti e la bassa statura, elementi che non erano mai stati un problema per lei, almeno finché non le si era presentata davanti la prospettiva di andare al Ballo del Ceppo con Draco Malfoy.

- Che rabbia! – si lamentò, sbattendo i piedi.

- Cosa succede? – le chiese Daphne finendo di appuntarsi un nastro verde tra i capelli rossi.

- Sono orrenda! Non riesco a capire come abbia fatto Draco ad invitarmi…

- Beh, è molto semplice: gli sei stata alle costole per giorni, alla fine ha dovuto cedere.

- Ma mi ha chiesto lui di uscire!

- Certo, ma chi altro avrebbe potuto invitare? Io ero già stata presa da Blaise, Millicent è tornata a casa perché temeva di fare una figura orrenda poiché non voleva invitarla nessuno… Eri rimasta solo tu.

- Ehi!

Pansy e Daphne si voltarono, notando una ragazza minuta che era seduta sull’ultimo letto del dormitorio. Portava occhiali spessi come fondi di bottiglia, aveva il volto lentigginoso e rivolgeva alle due compagne Serpeverde un’occhiata ferita.

- Guardate che ci sono anch’io – esclamò.

- Ah, sì… - disse Daphne, riprendendo ad occuparsi del proprio aspetto. – Scusa, Tania, ci eravamo dimenticate…

- TRACEY! – ululò la ragazza chiedendo con forza il libro e precipitandosi in bagno.

Pansy ridacchiò. – Avrebbe dovuto fare come Millicent: nessuno si accorgerà mai di lei! - . Rimase qualche momento in silenzio, osservando allo specchio il profilo del proprio viso nella speranza di un improvviso cambiamento. – Magari se passo la serata mostrandogli il profilo sinistro…

- Potresti farlo ubriacare.

La ragazza sbuffò. – Sì, con una Burrobirra. Non so dove trovi certe idee…

- Ma sarebbe bello, no? Avere Draco tra le braccia… Se tutto dovesse finire come speri, ti lascio il dormitorio e passo la notte sul divano della Sala Comune; ci penso io a far sparire Trisha dalla circolazione.

Pansy avvampò, imbarazzata. – Che cavolo dici, Daphne?! E… e poi i ragazzi non possono salire nel nostro dormitorio!

Daphne scoppiò a ridere. – Dai, scherzavo… Ora andiamo, rischiamo di far aspettare i nostri cavalieri - . Mentre usciva dal dormitorio, lanciò un ultimo sguardo all’abito di Pansy. – Dove l’hai comprato?

- Da Stratchy&Sons, naturalmente. Hanno il meglio del meglio. Speriamo che vada bene, stasera. – sospirò. – E’ più di un anno che corro dietro a Draco e non credo si presenterà presto l’occasione di un altro ballo ad Hogwarts! -.

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Ed eccomi qui con il quarto capitolo!
Devo dire che stavolta sono soddisfatta, mentre per il secondo e il terzo non lo ero molto... Torna Pansy. Lo so, lei e Draco erano già del primo capitolo e nonostante questo li ho usati di nuovo, lui nel terzo e lei qui, ma mi piacciono un sacco, e soprattutto mi piace sfatare i "miti" su di loro! Per il prossimo mi informerò sui Malandrini, leggerò qualcosina perché voglio trovare bei clichè da smantellare.
Quelli che ho colpito qui? Bene, cominciamo:
- Pansy non è bella
- Daphne viene sempre descritta come bionda, ma facendo ricerche non ho trovato niente, quindi l'ho fatta diventare rossa (giusto per sfizio!)
- La Burrobirra non ubriaca, ma forse è utile ricordarlo
- Non ci sono miriadi di balli ad Hogwarts, e soprattutto non ce ne sono semplicemente perché uno studente li richiede
- Non si indossano abiti Dolce&Gabbana, Versace, Prada... perlomeno non lo fanno sicuramente i Purosangue: diamine, sono marche babbane!
- Non si può "copulare" nei dormitori femminili
- Chi diavolo è Tracey Davis?! Qui ho immaginato che fosse talmente "sfigata" per i canoni di Pansy e Daphne da non venire nemmeno presa in considerazione da loro, che sbagliano volontariamente il suo nome

Detto questo, spero che il capitolo vi sia piaciuto ^^

Ringrazio i recensori (♥), i quattro che mi hanno messo tra le preferite e i tre nelle ricordate, per non parlare delle 33 persone che seguono la storia, wow! O.O

Al prossimo capitolo!

Medusa

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Capitolo 5
*** Colazione in Sala Grande ***


Colazione in Sala Grande

 

- Mirare, piegare e… FUOCO!

Il budino volò sopra il tavolo dal cucchiaino teso da James, atterrando sui capelli già unti di Piton, che aveva scelto la strada sbagliata per raggiungere la sua amica Lily.

- Fantastico, James! – si complimentò Peter, battendo le mani finché la figura infuriata di un Prefetto di Grifondoro non gli si stagliò davanti.

- Potter! – esclamò Lily. – Cosa credevi di fare?

- Di cosa stai parlando? - . James le sorrise, impassibile.

- Del budino sui capelli di Severus!

- Oh - . Alzò lo sguardo, scrutando Piton che si toglieva in silenzio i pezzetti di cioccolato dalla testa. – Non vedo alcuna differenza: mi sembrano sempre così sporchi… Non è che ti sei sbagliata, Evans?

- Ti ho visto…

- Vuoi venire a Hogsmeade con sabato?

- Magari portati dietro anche Mary Macdonald! – intervenne Sirius.

Lily lanciò ad entrambi uno sguardo di fuoco. – Solo perché ci ho parlato una volta non significa che sia amica di Mary. Per quanto riguarda te, Potter, cercherò di non mandarti direttamente al diavolo.

- E’ un sì? – le urlò dietro James mentre Lily si allontanava; Piton gli rivolse un sorriso soddisfatto.

- Mi dispiace, amico, non hai successo con le donne – tentò di consolarlo Sirius.

- Che stai dicendo? Potrei chiedere di uscire a chiunque! Ehi, Mildred! - . Richiamò l’attenzione di una Corvonero che stava passando in quell’istante. Si passò una mano tra i capelli neri, sfoggiando un’espressione che riteneva abbastanza seducente. – Ti va di andare insieme ad Hogsmeade?

La ragazza inarcò le sopracciglia. – Toglietelo dalla testa.

- Potresti uscire con me, James!

James, Sirius e perfino Remus, fino a quel momento immerso nella lettura della Gazzetta del Profeta, guardarono increduli Peter, che sorrideva speranzoso al suo idolo.

- Peter – esordì Sirius, cercando di non scoppiare a ridere per la pessima scelta di parole dell’amico. – Devo ricordarti che tu tornerai a casa per le vacanze di Natale?

- Oh, è vero…

- Continuerò a chiedere un appuntamento a Lily, sento che la prossima volta sarà quella buona! – esclamò James, speranzoso.

- La Lily che, se non sbaglio, aveva un nuovo brufolo sul naso oggi? – ghignò Sirius. – Proprio una bella scelta! - . Osservò il piatto ormai vuoto, sospirando. – Se tu, per qualche miracolo, dovessi uscire con lei, io con chi vado ad Hogsmeade? Peter torna a casa, Remus è troppo preso dai G.U.F.O., che vorrei ricordare essere tra due stagioni, per staccarsi dai libri… e non ho nessuno che metta una buona parola per me con Mary.

- Potresti chiedere a Nathalia – propose Remus chiudendo il giornale.

- Già! – concordò James. – E’ cotta di te!

- Non mi piace.

- E allora? Ti basterebbe uscirci questa volta e poi addio!

Sirius aggrottò la fronte. – Non sono il tipo che gioca con le ragazze.

- Direi che è ora di andare, altrimenti rischiamo di arrivare tardi a Trasfigurazione – li interruppe Remus alzandosi e prendendo la borsa con i libri.

- Non lo mangi, quello? – gli chiese Peter indicando il budino al cioccolato intatto sul suo piatto.

- No – rispose Remus storcendo il naso. - Preferisco non mangiare tanto cioccolato: non voglio mica diventare come Lumacorno! -.

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E sfatiamo anche il mito dei Malandrini, che ricordo essere James, Sirius, Remus e Peter, e non James, Sirius, Remus e Lily: come avrebbero potuto i Potter affidare la propria vita ad uno sconosciuto?! Beh... ok, hanno sbagliato lo stesso!
Ho seguito i vostri consigli, grazie :D
Cos'abbiamo qui?
- Piton ha i capelli unti, non "setosi"
- James non piace a tutte (e ha i capelli neri!)
- Lily non è perfetta
- Sirius non gioca con le ragazze
- Remus non gira sempre con la cioccolata in tasca
- Peter esiste! (ma sarebbe stato meglio di no)
In questo capitolo ho chiamato Piton per cognome perché ho scelto il punto di vista dei Malandrini u.u
Spero vi sia piaciuto ^^ Ora devo pensare al prossimo!

Medusa

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Capitolo 6
*** L'incontro segreto ***


L'incontro segreto

 

- Sei tu, Lucius?

- Sì – annuì l’uomo avvicinandosi alla cognata nella penombra del salone. – Ho fatto piano, Narcissa non si è svegliata…

- Meglio che dorma, almeno ci lascerà soli soletti – sghignazzò Bellatrix. – Allora, sei pronto?

- Sei tu quella che non vede l’ora da fin troppo tempo.

La donna scoprì i denti, sorridendo emozionata. – Veramente troppo -. Portò la mano vicino a quella di Lucius, poi entrambi scomparvero.

Un istante dopo si trovarono tra alberi alti e frondosi, i rami mossi leggermente dal vento; la luna splendeva sopra di loro, approfittando di un varco tra le foglie.

- Finalmente – esclamò Bellatrix. – Qui non ci troverà nessuno.

- No, siamo al sicuro – le confermò una voce poco lontano, mentre lei lasciava frantumarsi a terra la piccola tazza di ceramica che era servita da Passaporta. – Il Signore Oscuro ha scelto il luogo migliore per questa riunione.

- Rodolphus, Rabastan – salutò educatamente Lucius.

- Buonasera, Malfoy – rispose Rodolphus raggiungendo la moglie.

- Ma guarda, siete arrivati insieme! – esclamò Mulciber. – Quando il marito non c’è… Non ditemi che avete fatto una cosa tanto crudele alla povera Narcissa -. Le ultime parole dell’uomo furono spezzata da un urlo di dolore: Bellatrix aveva estratto la sua bacchetta.

- Non osare mai più dire un’assurdità del genere – sibilò senza smettere di scagliare la Maledizione Cruciatus.

- Bellatrix è andata dai Malfoy per comodità – spiegò tranquillamente Dolohov disegnando cerchi a terra con la bacchetta. – Altrimenti sarebbe corsa dal Signore Oscuro: sappiamo tutti che avrebbe preferito fargli constatare di persona la fedeltà che ha mantenuto per tutti questi anni… Chissà però se lui l’avrebbe voluta con sé: non ce lo vedo, a mettere su famiglia -. Parò la maledizione di Bellatrix alzando appena in tempo la bacchetta. – Andiamo, Bella, c’è un mucchio di altra gente su cui potrai sfogare la tua rabbia!

- Tu smetti di insultare mia moglie, però – ringhiò Rodolphus.

In quell’istante un altro Mangiamorte si manifestò davanti ai loro occhi: Severus Piton apparve accanto a Yaxley, molto più alto di lui, e si tolse il cappuccio scoprendo il proprio volto.

- Da un sacco non ti si vedeva, Piton! – esclamò Avery andandogli incontro. – Dì un po’, non mi è ancora chiara una cosa: sei una spia nostra o di Silente?

- Del Signore Oscuro, ovviamente – si limitò a mormorare Piton tra i denti. Afferrò la mano di Avery, stringendola in un pugno.

- Tredici anni, tredici! E dire che quando andavamo a scuola eravamo praticamente inseparabili… Tu, Lucius, eri troppo grande: quando siamo arrivati eri già al sesto anno. Sapete, quando andava a Hogwarts mio padre frequentava con Voldemort: che dite, mi permetterà di chiamarlo per nome? – scherzò.

- Provaci e finisci direttamente all’altro mondo – lo ammonì Mulciber.

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Questo capitolo non mi soddisfa molto, ma effettivamente quelli che mi sono piaciuti più finora sono su Draco e Pansy! Sarà che trovo abbastanza clichè da sfatare legati a loro... Ma ho voluto tentare anche con i cari Mangiamorte.
Prima riunione dopo l'uscita da Azkaban: ho ipotizzato che fosse presente anche Piton, inviato da Silente per fare la spia come al solito.
Miti da sfatare? Beh, in primo luogo il presunto idillio tra Lucius e Bellatrix: a parte il fatto che io adoro i Malfoy come coppia, ma com'è possibile mettere insieme loro due?! Non scherziamo, eh.
Bellatrix e Voldemort non metteranno mai su famiglia e tantomeno avranno figli che si scopriranno essere Harry o Hermione, maleficamente allontanati dalla famiglia d'origine da quel cattivone di Silente... Già, perché è stato questo a rendere malvagi Bellatrix e Voldemort. Piani di conquista del mondo magico? Naaa, loro volevano solo vivere insieme con i loro amati figlioletti!
Lucius è più grande di Piton, ma molti non sembrano averlo capito; inoltre Piton è abbastanza basso, se non erro, quindi smettiamola, di rappresentarlo come un fustacchione.
Tom. Eh, sì, Tom. Prova a chiamarlo così, Avery, e se sarai fortunato ti beccherai solo una Cruciatus (a giudicare dalla sua fortuna, però, mi sa che gli toccherebbe qualcosa di peggio),
Ho chiamato giusto i Lestrange per nome nei dialoghi (e Bellatrix, che è una signora u.u), dal momento che, beh, hanno lo stesso cognome XD
Ringrazio chi mi ha suggerito alcuni di questi clichè, sono stati utili ♥ Ne avete altri in mente? Fatemi sapere!
Ringrazio anche le 8 persone che hanno messo la raccolta nelle preferite, le 4 nelle ricordate e le 59 (59!) nelle seguite, wow O.O Ringrazio ovviamente anche i recensori, a cui rispondo ogni volta che aggiorno, quindi non preoccupatevi di risposte arrivate dopo millenni XD
Alla prossima!

Medusa

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Capitolo 7
*** Il pedinamento ***


Il pedinamento

 4 Febbraio 1994

 

Anche oggi il mio Draco era bellissimo! Lo guardavo e mi sentivo sciogliere: i suoi occhi sono come l’argento e i capelli… Oh, i suoi capelli! Daphne dice che sono davvero brutti, ma che ne vuole sapere lei, che ancora non ha incontrato il vero amore?

Stamattina ho seguito Draco tutto il giorno (le altre studentesse mi odieranno, ho la fortuna di stare sempre con lui!): a colazione ho distolto lo sguardo per un momento perché Millicent insisteva a rivolere indietro il suo tema di Trasfigurazione, secondo lei dovrei smettere di copiare (neanche lei ha trovato il vero amore, altrimenti capirebbe che non riesco certo a studiare con Draco nella Sala Comune), e quando mi sono girata di nuovo qualcuno aveva fatto cadere del succo di zucca sulla divisa di Draco e lui è dovuto correre a cambiarsi! Beati Goyle e gli altri, possono vedere il suo petto scolpito tutte le volte che vogliono!

Piton ci ha chiesto di preparare una pozione e sono sicura che Draco sarebbe stato il migliore della classe, se solo non avesse dovuto aiutare di nascosto Tiger. Così a fare bella figura è stata quella schifosa Mezzosangue della Granger! Ma tanto Piton ha finto di non vedere e ha dato una E solo a Millicent, ah ah! Mentre uscivamo dall’aula qualcuno ha spinto Draco e l’ha fatto cadere: sono sicura che fosse colpa di Potter, è talmente invidioso di lui!

Non sopporto le ragazze che stanno intorno al mio amore, è chiaro che fingono di non guardarlo per attirare la sua attenzione facendo le indifferenti. Che urto! Sono tranquilla solo quando ci sono mostri come la Granger o i traditori del proprio sangue in giro, perché tanto Draco non guarderebbe mai quella secchiona con i denti da castoro e i capelli che non riescono a stare al loro posto!

Però devo confessarti una cosa bruttissima: oggi Draco, durante la cena, ha rivolto il suo splendido sorriso a una spilungona Serpeverde del quarto anno. Lei ha visto che ero furiosa (anche se ha fatto finta di non essersi accorta di me) ed è fuggita via spaventata. Spero tanto che se la tolga dalla testa, io lo amo così tanto!

Ora devo andare, ti racconterò ancora domani.

Tua Pansy

 

Daphne rotolò a terra, tenendosi la pancia, mentre con l’altra mano reggeva ancora il diario di Pansy; quando la sua amica entrò nel dormitorio, non le ci volle molto per realizzare ciò che era appena successo. Si lanciò su Daphne e le strappò via il prezioso diario, il volto in fiamme.

- Cosa credevi di fare?

- Non ho mai riso così tanto! – riuscì a dire Daphne. Si rimise in piedi con le lacrime ancora agli occhi. – Ma davvero pensi quello che hai scritto?

- E’ tutto vero! – rispose indignata Pansy.

- Io non credo che i suoi capelli sembrano leccati da un Ippogrifo solo perché non ho trovato il “vero amore”: Draco non è bello come lo descrivi tu!

- Sì che lo è! Quegli occhi grigi…

- Ecco, grigi, non “argento”.

- Sta’ zitta! I capelli di un colore così chiaro, per non parlare della pelle diafana…

- Io la definirei bianchiccia.

- Beh, solo perché non hai un vocabolario vasto come il mio!

- Certo, certo, - lasciò perdere Daphne, cercando di ricordare altri particolari che Pansy aveva riposto in quelle pagine. – Cos’è questa storia del succo di zucca rovesciato sui pantaloni di Draco?

- Non l’hai visto?

- Non ho visto qualcuno farglielo cadere addosso: ho visto lui bere come un Troll!

- Ero girata , - si difese Pansy, incrociando le braccia davanti al petto.

- Guarda caso, è stato ancora qualcuno a buttarlo a terra dopo Pozioni, non è stata colpa di Draco che è inciampato nel mantello.

- L’hanno spinto di sicuro!

- E poi cosa significa che non puoi studiare perché c’è Draco? Sei tu a pedinarlo dovunque vada! L’unica cosa che ho trovato vera tra tutte quelle assurdità è che Draco non guarda la Mezzosangue… Ti rendi conto, però, che le ragazze non gli prestano attenzione perché non vogliono davvero prestargli attenzione? Blaise almeno è carino!

- Quella smorfiosa del quarto anno gli va dietro, se n’è andata via di corsa solo perché l’ho spaventata, - tentò Pansy.

Daphne rise, alzando gli occhi al soffitto. – Non era spaventata da te, era inorridita perché lui le stava rivolgendo il suo… Com’era? Splendido sorriso. Ah, ecco un’altra cosa: è una schiappa in Pozioni, mettitelo in testa; perfino Theo è più bravo di lui!

- Non mi importa, non mi importa, non mi importa! – strillò Pansy, stanca di ascoltarla. Stringendo il fidato diario tra le mani, corse nella Sala Comune pur di allontanarsi da Daphne e trovò Draco su una poltrona, imbronciato; con le labbra curvate in un sorriso innamorato, si sedette accanto a lui.

- Cosa succede?

- Odio Potter, - si lamentò Draco, poggiando il mento sul palmo della mano. – Perché tutti lo guardano sempre? Solo perché ha quella stupida cicatrice… Io sono molto meglio di lui!

In quel momento entrarono nella Sala Comune alcune ragazze del quarto anno, tra cui quella a cui Draco avevo sorriso e che ora seguiva con lo sguardo offeso, e nessuna sembrò avere notato la sua presenza. Pansy si trattenne dall’accarezzargli dolcemente i capelli: forse Daphne aveva ragione, ma che importanza aveva?

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Io amo Pansy. Se non si fosse capito, io amo Pansy!

Scusate il ritardo! Mi sono accorta che non aggiornavo da quanto? Quasi sei mesi! SEI MESI! Certo, alcune storie sono messe peggio, ma qui non si può dire che ci fosse mancanza di clichè, quelli purtroppo abbondano!

Ringrazio tutte coloro che mi hanno dato suggerimenti sui clichè relativi a Draco (quelli che non ho messo saranno inseriti in futuro): la maggior parte dei capitoli è su lui e Pansy, ma non posso farci niente, mi ispirano proprio.

Questa one-shot è ambientata al terzo anno e prende in considerazione i seguenti clichè:

- Draco Principe delle Serpi (di cui tutte sono innamorate)

- Studenti che possono non mettere la divisa (ma anche questo è un punto che approfondirò più avanti)

- "Occhi del color dell'argento, capelli dorati e pelle diafana"

- Eccellenza di Draco in Pozioni (non ricordo nemmeno se Millicent continua Pozioni dopo il quinto anno, ma ho voluto riscattarla un po')

- Portamento e incredibile eleganza di Draco

- Ghigno sexy di Draco

- Hermione non è Emma Watson. Emma Watson è oggettivamente bella, Hermione no. E i suoi capelli non sono boccoli color cioccolato

Non sono riuscita a concludere il capitolo senza una nota "romantica": sono convinta che Pansy amasse veramente Draco, che non volesse vedere i suoi difetti, ma anche che in fondo se ne fosse accorta e non gliene importasse niente. Oh ♥

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, perdonate il ritardo!


Medusa

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Capitolo 8
*** La divisa di Ginny ***


La divisa di Ginny

 

Ginny Weasley camminava a testa alta tra i corridoi di Hogwarts.

Inizialmente, passando accanto alla Sala Grande, aveva avuto l’istinto di correre nel proprio dormitorio e di rimanerci, ma non lo aveva seguito: doveva mantenere la decisione presa, non importava cosa avrebbero pensato gli altri di lei. Se solo sua madre fosse stata lì, come avrebbe potuto commentare la divisa della figlia? Di certo le avrebbe urlato di mettersi qualcosa di decente, più adatto a una tredicenne della gonna che indossava!

Si accorse che alcuni studenti si voltavano verso di lei, rimanendo a bocca aperta; una ragazza del quarto anno sussurrò malignamente all’orecchio dell’amica, che non si sforzò di trattenere una risata additando Ginny.

Avanti, hai lezione, non c’è tempo per i ripensamenti: ora sei vestita così e ci rimarrai per il resto della giornata, si ripeteva mentalmente Ginny, mentre Colin alzava la fidata macchinetta fotografica per immortalare l’evento.

- Ginny! -. Hermione spuntò alle sue spalle, osservandola con stupore. – Che cosa…?

- Non ora, Hermione, ho lezione, - tentò Ginny di liquidare ogni tipo di conversazione.

- Conciata in questo modo?

- E’ assurdo che a dirmelo sia proprio tu!

Hermione sospirò, poi afferrò il braccio dell’amica. - Vieni, andiamo in bagno, ti aiuto io con la magia. Muoviamoci prima che ti veda Ron; ti ho avvistata appena in tempo, stavamo uscendo da Incantesimi.

Ginny seguì Hermione senza dire una parola; una volta che la porta del bagno si fu richiusa, scoppiò in un pianto isterico.

- Ginny…

- Ho lezione, ho lezione, non posso perdere tempo, lo sai!

- Non mi ci vorrà molto. Fosse stata una gonna da allungare, sarebbe stato più complicato, ma non c’è nessuno strappo: è solo coperta di fango. Un incantesimo e sarà pulita.

- D-dici?

- Certo, e ora lavati il viso, sei sporca anche lì.

Ginny annuì, obbediente. Quando lei ebbe tolto ogni traccia di terra dalla pelle e Hermione dalla sua divisa, Ginny si sedette sul pavimento del bagno, nascondendo il volto.

- Mi spieghi cos’è successo? – le chiese Hermione, inginocchiandosi davanti a lei.

- Tre Serpeverdi del mio anno, - mormorò Ginny. – Mentre tornavamo al castello dopo Erbologia, hanno preso in giro Harry per provocarmi, ne sono sicura, e io non potevo stare a guardare.

- Ti sei scagliata contro di loro? Oh, Ginny, come ti è saltato in mente?

- No, io le ho solo insultate, sono state quelle tre a buttarmi a terra. Non potevo mettermi a frignare, lo avrebbero pensato anche se fossi corsa a cambiarmi…

- … così hai deciso di fare finta di niente.

- Già.

Hermione sospirò, riflettendo. – Perché non lasci perdere Harry?

- No, non posso, lui è…

- Per un po’, solo per un po’. Sei una bella ragazza, non è giusto mostrargli il tuo amore difendendolo quando non c’è: dovresti provare a essere più naturale… Te stessa. Sono certa che gli piaceresti molto.

- E… e se non dovessi riuscirci? Se a lui quella me stessa non piacesse?

- Beh, allora vorrà dire che nel frattempo avrai mostrato il tuo vero carattere a tutti. Detto fra noi, - sussurrò Hermione, mettendo una mano davanti alla bocca, - Neville si è divertito molto con te al Ballo del Ceppo e l’altro giorno ho sentito un ragazzo di Corvonero dire che sei davvero carina. Non ti abbattere, dai!

Ginny sorrise debolmente, in parte convinta dalle sue parole.

- Ora andiamo a lezione, non voglio farti fare ancora tardi. Riprenderemo la conversazione un’altra volta, va bene?

- Sì.

Prima che uscissero dal bagno, però, tre ragazzi apparvero sulla porta.

- Ehi, sorellina! – esclamò George, avvicinandosi a Ginny.

- Abbiamo saputo che hai avuto una piccola discussione poco fa, - disse Fred.

- Ma non preoccuparti, - aggiunse Lee, - non ti daranno più fastidio.

- Cosa avete fatto? -. Hermione ridusse gli occhi a fessure, sospettosa.

I tre si scambiarono una rapida occhiata.

- Naaa, niente di che!

- Una sciocchezza!

- Abbiamo solo parlato!

Hermione non parve convinta, ma si rese conto che le lezioni erano ormai cominciate; spinse Fred e Lee fuori dalla porta. – Questo è il bagno delle ragazze!

- Bello! – si finse meravigliato Fred. – Così anche voi donne non siete creature eteree, eh?

- Ginny, - mormorò George, cercando di non farsi sentire da Hermione, - è giunto il momento di insegnarti la Fattura Orcovolante.

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Sono riuscita a farvi credere che Ginny andasse in giro mezza nuda, eeeh? Come no? Allora ho fatto bene a inserire dopo quel "fosse stata una gonna da allungare"!

Ginny. La mia Ginny. Il mio personaggio preferito. Ginny non è una sgualdrina, sarebbe ora di metterselo in testa. E una ragazza che va in giro mezza nuda, a meno che non sia Effy Stonem, non è una fiQua, è una ragazza che va in giro mezza nuda; in ogni caso, non è la Ginny della Rowling.

Il riferimento all'età di Ginny all'inizio poteva essere inteso come "è troppo piccola per vestirsi così", ma con la seconda parte la spiegazione dei suoi pensieri sarebbe "è grande per andare in giro con i vestiti sporchi di fango, non è più una bambina"

"E’ assurdo che a dirmelo sia proprio tu!": Ginny si riferisce alle lezioni, ma volevo lanciare un rapido attacco alla Mione delle fanfictions.

Ginny e Hermione forse non sono migliori amiche, ma vanno molto d'accordo, per cui doveva essere lei a risolvere la situazione; prima di vederla, però, Hermione era con Harry e Ron, perché non va in giro con Ginny a Hogwarts. Ho voluto anche inserire il "missing moment" di quando Hermione inizia a convincere Ginny a essere se stessa.

Devo dirvi chi è il Corvonero?

Dopo Ginny, si passa a Fred e George (anche se in questo capitolo sono stati solo delle comparse): non solo Fred, c'è anche George. Ma oltre a loro due non bisogna dimenticare il loro migliore amico, Lee Jordan! Come hanno tolto di mezzo le tre Serpeverdi? Con uno dei loro prodotti, ovviamente. Ho immaginato anche che Ginny ancora non conoscesse la Fattura Orcovolante nel quarto libro.

Penso basti. Spero. Boh!

(Il maledetto HTML non mi riduce la prima frase delle note. Crucio!)

Medusa

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Capitolo 9
*** Rinchiusi a Villa Malfoy ***


Rinchiusi a Villa Malfoy

Passi di corsa, un respiro affannato, il sudore sulla fronte del bambino di cinque anni: Narcissa cambiava strada guardandosi indietro ogni dieci secondi, mentre con una mano trascinava il braccio del piccolo Draco.

- Corri, Draco! – lo incitò, maledicendosi poi per avere parlato ad alta voce. E se Lucius l’avesse sentita?

Quando il cigolio della porta dello studio echeggiò nel corridoio, Narcissa spinse Draco nella prima stanza alla loro destra; prima che potesse chiudere le tende che illuminavano la camera degli ospiti, però, qualcuno entrò lentamente nel loro nascondiglio.

- Mamma… - mormorò Draco, preoccupato.

- Dobby! – esclamò Narcissa, per un istante sollevata. – Cosa ci fai qui?

- Padron Lucius vi sta cercando, - rispose tremante l’Elfo domestico. – Dobby deve dirgli dove siete.

- Dobby, - ripeté Narcissa con forza, puntando un dito contro l’Elfo, - non ti azzardare a farlo. Ora uscirai da questa stanza e riferirai a Lucius di non averci trovati, sono stata chiara?

- M-ma pa-padron Lucius mi…

- Non importa se ti picchierà, qui c’è qualcosa di più importante in ballo! – lo interruppe la donna. – Fa’ come ti ho detto!

Dobby piegò leggermente la testa, obbediente, e uscì dalla camera. Narcissa si voltò verso Draco, che ancora respirava affannosamente, e gli prese il volto sudato tra le mani.

- E’ tutto a posto, amore mio, - tentò di rassicurarlo. – Adesso ci nasconderemo in questo armadio e vedrai che tuo padre…

- Narcissa!

La donna sussultò e, senza aggiungere altro, entrò con il figlio nell’armadio di mogano e lo strinse a sé, portandosi un dito davanti alle labbra prima di chiudere le ante per chiedergli di fare silenzio; rimasero al buio, fingendo di non esistere e ascoltando le voci di Lucius e Dobby provenire dal corridoio.

- Li hai trovati, Dobby?

- La… la signora e il si-signorino non ci sono…

- Un Troll saprebbe mentire meglio di te!

Le parole di Lucius furono seguite da un urlo di dolore di Dobby, probabilmente colpito dal bastone del suo padrone; l’uomo entrò nella camera, guardandosi intorno.

- E…

- No, Draco, no! – sussurrò Narcissa, disperata.

- Et…

- No!

- ETCIU’!

Erano in trappola.

Lucius spalancò le ante dell’armadio, felice di averli catturati; nel suo volto, però, era evidente l’amarezza per il gesto compiuto dalla moglie.

- Narcissa, - esclamò, - alla tua età sperare di poter fare ancora certe cose…

Narcissa aprì la bocca per rispondere, ma la risata del piccolo Draco invase l’aria: il bambino, ancora rannicchiato nell’armadio, si teneva la pancia e rideva fragorosamente.

Alla madre sfuggì un sorriso. – E’ stato divertente…

- Non è stato divertente, Cissa! – la sgridò Lucius. – Draco si sta riprendendo adesso dal vaiolo di drago, non puoi farlo giocare a nascondino!

- Si annoiava, sono giorni che passe il tempo a letto! – si difese Narcissa, accettando l’aiuto del marito per uscire dall’armadio. – E cosa vorresti dire con “alla tua età”?

- Che hai trent’anni, - sospirò Lucius, alzando lo sguardo al soffitto, - e non è normale giocare a nascondino. Sai, comincio a chiedermi se mio padre avesse avuto ragione…

- Ah sì? E da quando Abraxas avrebbe voce in capitolo? Solo perché mi detesta non può fare altro che parlare male di me: si è perfino opposto al nostro matrimonio! Se non fossi stata una Black, sicuramente avremmo dovuto fare qualche pazzia come una fuga d’amore… E ora tu cominci a dargli ragione, a chiederti se hai fatto bene a sposare la ragazza che amavi?

- Va bene, va bene, - si arrese Lucius davanti all’indignazione della donna. Mai, si ripeteva, mai tirare in ballo Abraxas quando sua moglie si comportava da ragazzina.

- Papà! – strillò Draco, saltandogli in braccio. – Te l’abbiamo fatta, vero?

Lucius si ritrovò a sorridere, osservando l’espressione felice sul volto del bambino dopo i terribili mesi passati a letto.

- Sì, - rispose, mentre gli accarezzava i capelli biondi e gli dava un leggero bacio sulla fronte sudata a causa della malattia appena finita, - tu e tua madre siete un’ottima squadra.

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Che novità, parlo di Draco! Va bene, in questo caso anche dei Malfoy, la si può considerare una svolta!

L'idea del capitolo (che avrebbe dovuto essere ambientato in giardino, durante un pomeriggio estivo, con i Malfoy che parlavano di ricevimenti...) mi è venuta da Charme, che suggerendomi un clichè ha detto: "Ma Draco e Narcissa fanno comunella per riuscire a resistere di fronte alle sevizie di Lucius. Chiaramente."

Alla fine non ho usato molti clichè, mi piaceva l'idea di parlare di una fuga di Narcissa e Draco dal "terribile" Lucius, che come in tutte le fyccyne che si rispettino maltratta il figlio e la moglie; ho parlato anche del matrimonio proprio per niente combinato, perché io sono convinta che i Malfoy si amassero. E del fatto che Draco non rida mai.

Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto! ^^

Su con i suggerimenti (e ringrazio chi mi hai aiutata fino ad ora ♥)!

Medusa

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