Cuore ballerino di nefrit93 (/viewuser.php?uid=132939)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo uno ***
Capitolo 2: *** Capitolo due ***
Capitolo 3: *** Capitolo tre ***
Capitolo 1 *** Capitolo uno ***
Salve!
Mi chiamo nefrit93 e questa è la mia prima fanfiction, mi
sono iscritta da poco ma conoscevo già da molto il sito e
siccome adoro "The Vampire Diaries" ho deciso di scrivere una storia su
una delle coppie che amo di più della serie: Tyler e
Caroline.
Spero
di stuzzicare il vostro interesse almeno un pò con questa
storia.
Buona
lettura!
xoxo
nefrit93
POV.
Tyler
Nella mia vita ho immaginato
di provare mille emozioni, di provarle tutte. Tutte tranne una
l’amore, ma non l’amore distaccato e frivolo ma
quello vero che dura per l’eternità.
E lo provavo per la persona
più impensabile che si potesse immaginare almeno per me:
Caroline Forbes.
Capitolo
1
Due giorni dopo la mia
ennesima trasformazione mi svegliai di colpo, non riuscivo a capire,
dove fossi ero confuso e disorientato. Lentamente provai ad
alzarmi dal letto, ma una mano gelida mi fermò.
<< Tyler! Non
devi alzarti sei ancora molto debole! >> Appena
udì quella voce, mi voltai, era Caroline.
<< Ehi Care non
preoccuparti mi sento molto meglio. Tu invece come stai?
>>
<< Nonostante
tutto sto bene grazie! Vuoi che ti porti qualcosa da mangiare?
>>
<<
Sì, molto volentieri, sto morendo di fame. >>
Sentendomi dire quella frase
mi sorrise e si catapultò in cucina per prepararmi da
mangiare, io non riuscii a non pensare a quel meraviglioso sorriso che
lei mi aveva regalato. Era luminoso, dolce, sincero, non riuscivo a
capire come avesse fatto Matt a lasciarla, anche se era diventata, una
vampira era sempre Caroline.
Dopo pochi secondi
arrivò con il mio spuntino che era a dirla tutta molto
invitante.
<< Ecco fatto,
il pasto è servito spero ti piaccia. >>
Addentai il panino in un
baleno, era veramente buono. Notai che mi guardava con la coda
dell’occhio, ma non dissi nulla per non metterla in imbarazzo.
A un tratto mi chiese:
<< Senti Ty,
quando ti ho trovato sulla soglia di casa, mi hai guardata in modo
strano, come se volessi dirmi qualcosa. Ho ragione? >>
Io a quelle parole
m’immobilizzai, e ora cosa potevo dirle? Non certo la
verità, non potevo dirle ciò che provavo per lei.
Allora le sorrisi e le risposi sereno;
<< Volevo dirti
semplicemente grazie. Per tutto, per come sei, per essere una
meravigliosa amica e per essere una persona stupenda. >>
Lei all’udire quelle
parole mi abbracciò, io ricambiai il gesto beandomi di quel
contatto con il suo corpo e non pensavo ad altro. La strinsi ancora di
più accarezzandole i capelli.
Restammo in quella posizione
per un tempo infinito come se tutto intorno a noi si fosse fermato,
ascoltando il suo respiro.
A un tratto sentì
dei singhiozzi provenienti dal suo petto e la sollevai preoccupato.
<< Caroline che
succede? Che cos’hai? >>
Lei non mi rispose e
continuò a piangere disperata affondando la testa sul mio
petto.
<< Ti prego Care
dimmi che cosa ti succede, non posso vederti così sapendo
che è colpa mia. >>
A quelle parole Caroline
alzò la testa di scatto e mi rispose:
<< No! Tyler non
devi pensare che sia colpa tua perché non lo è,
la colpa è solo mia Matt se n’è andato
per causa mia perché io credevo che rivelandogli il mio
segreto avrei sistemato il nostro rapporto e invece ho rovinato tutto e
cosa più grave l’ho messo in serio pericolo
più di una volta. >>
<< Caroline
purtroppo è successo e non si può più
porre rimedio al passato, la cosa più importante
è che Matt sappia che non sei cambiata nonostante tutto, che
sei rimasta sempre la stessa straordinaria ragazza solare di un tempo.
>>
Sul suo volto comparve un
sorriso di ringraziamento come se le mie parole avessero lenito le sue
ferite.
Non potevo sopportare di
vederla soffrire, specialmente se la sofferenza veniva per causa mia.
Ero stato io a rivelare a Matt ciò che provavo per lei, in
un certo senso mi sentivo responsabile.
Mi ero legato a lei
in un modo che nemmeno io riuscivo a spiegarmi, a poco a poco sentivo
che mi avvicinavo sempre di più a lei.
<< Tyler ti
senti un po’ meglio? >>
<< Sì
grazie, anzi stavo per proporti di andare a fare un po’ di
shopping con me perché in pratica non ho nulla da mettermi
>>
<< Va bene, dove
vorresti andare di preciso? >>
<< Pensavo da
Chuck’s i vestiti sono molto belli e non si spende tanto. Ti
va? >>
<< Ok, allora
vada per Chuck’s, devo comprarmi qualche vestito nuovo. Vado
di là a prenderti dei jeans e una maglietta così
puoi vestirti .>>
<< Grazie.
>>
Dopo essermi vestito,
prendemmo la sua macchina e andammo da Chuck’s a fare
compere, entrammo in tantissimi negozi, provando un’enorme
quantità di vestiti giudicando a vicenda gli abiti che
indossavamo.
Dopo lo shopping sfrenato ci
dirigemmo in bar a bere qualcosa e a chiacchierare, parlare con
Caroline era facile con lei potevo essere me stesso non dovevo fingere
nulla.
Lei sapeva ascoltarmi senza
giudicare, ed era anche per questo che mi ero affezionato a lei, dava
il suo affetto ma non pretendeva nulla in cambio.
Immerso nei mei pensieri che
la riguardavano a un tratto, le domandai:
<< Caroline
posso farti una domanda? >>
<< Certamente
dimmi. >>
<< Quando hai
completato la trasformazione che cosa hai provato? >>
<< Beh prima di
tutto ero disgustata, però mi sentivo incredibilmente forte,
capace di fare qualsiasi cosa. Con il passare dei mesi sono riuscita a
controllarmi. I primi giorni sono stati duri specialmente
perché non ero me stessa e non potevo camminare alla luce
del sole. Era come se la vecchia me fosse completamente scomparsa e la
nuova me prendesse il sopravvento. Non capivo più chi ero e
la cosa mi spaventava moltissimo. >>
<<
Però sei riuscita a ritornare in te. >>
<<
Sì, fortunatamente sì, soprattutto da quando vado
a caccia di animali e non di umani.
Poi grazie
all’anello posso camminare fuori senza bruciare e questo
è molto utile, posso fingere di essere ancora umana, anche
se non lo sono per niente. Vuoi girare ancora per negozi o preferisci
tornare a casa?
<< Possiamo
girare ancora per un po’ se per te va bene, devo comprare
ancora qualcosa.>>
<< Non
c’è nessun problema. Forza allora,
andiamo!>>
Dopo circa tre ore di shopping
decidemmo di tornare a casa per riposare un po’ visto che
avevamo camminato tantissimo. Io andai a dormire sul divano e Caroline
andò nella sua stanza, il sonno arrivò presto e
io mi addormentai pensando a lei.
Quella stessa sera dopo aver
riposato decidemmo di uscire per andare al cinema e subito dopo a
mangiare una pizza. Mi preparai con calma indossando dei semplici jeans
e una camicia bianca con sopra il mio giubbotto, andai in sala ad
aspettare Caroline, dopo mezz’ora la chiamai:
<< Care dai
sbrigati altrimenti faremo tardi!!! >>
<< Arrivo,
arrivo solo un secondo!!! >>
<< Ok.
>>
<< Eccomi! Sono
pronta. >>
Sentendo la sua voce mi voltai
e ciò che vidi mi fece restare senza fiato. Indossava un
vestito blu scuro senza spalline con uno spacco laterale, aveva i
capelli raccolti in un morbido chignon con delle scarpe alte e non era
truccata restai a fissarla estasiato non riuscivo a distogliere lo
sguardo aveva lasciato i suoi soliti abiti per indossare quelli di una
sirena tentatrice.
<<
Tyler tutto bene? >>
<< Eh?
Sì sì, scusa va tutto bene stavo solo pensando a
una cosa. Andiamo? >>
<< Certamente.
>>
Appena arrivati al cinema,
decidemmo il film e presi i popcorn andammo a sederci. Mi era molto
difficile seguire la trama poiché Caroline era seduta vicino
a me, ma cercai di concentrarmi, non volevo che mi sorprendesse a
fissarla com’era successo a casa.
Dopo un’ora il film
terminò e noi ci avviammo in pizzeria più
affamati che mai.
La cameriera ci fece
accomodare in un tavolo appartato, dove nessuno ci avrebbe dato alcun
fastidio, molto gentilmente ci lasciò il tempo x decidere
cosa ordinare e se ne andò.
<< Allora Care
tu che prendi?>>
<< Beh, io
prenderei la pizza con la rucola e una birra. Tu?>>
<< Io invece
prendo la pizza con le acciughe e una birra.>>
Ordinati nostri piatti,
aspettammo che la cameriera ce li portasse e continuammo a
chiacchierare fino al suo arrivo.
La serata passò in
maniera piacevole, ma a me spaventava la fine quando avrei dovuto dire
a Caroline la verità, ma ormai avevo preso la mia decisione:
le avrei detto ciò che provavo per lei raccontandole anche
di quella sera in cui prima di partire andai da Matt e gli confessai
che amavo la sua ragazza.
Dopo aver pagato, uscimmo dal
locale e le proposi di andare a fare due passi. Lei accettò
la mia proposta con un dolce sorriso.
Mi ero preparato il discorso
per tutta la sera, cercando le parole giuste da dirle, ma con mia
sorpresa fu lei a parlare precedendomi:
<<
Tyler è tutta la sera che ti comporti in modo strano. Che
cosa ti succede?>>
<<
Caroline io devo parlarti di una cosa molto importante che ti
riguarda.>>
<<
Forza allora, parla.>>
<< Va
bene, ma è meglio se ci sediamo, vuoi?>>
Lei annuì con la
testa silenziosamente. Trovammo una panchina e ci sedemmo.
<< Vedi Caroline
quella sera quando me ne sono andato via dalla città, via da
te sono passato al Grill da Matt per salutarlo e per dirgli di
comportarsi bene con te.>>
<<
Perché avresti dovuto dirgli una cosa del
genere?>>
<<
Perché m’importa di te, ma gli dissi anche
un’altra cosa.>>
<< Che
cosa?>>
Chiusi gli occhi e respirai
profondamente il momento era arrivato. Mi girai, le presi il viso tra
le mani e mormorai:
<< Che
ti amo.>>
<<
Come?>>
<< Hai
sentito benissimo Caroline. Sono pazzamente, assolutamente innamorato
di te.>>
Mi protesi per baciarla, ma
lei si ritrasse sconvolta.
<< No! Tyler tu
non puoi essere innamorato di me. Io…. Non ti amo Tyler, io
ti odio, TI ODIO!!!!! Se tu non avessi detto a Matt che mi amavi le
cose tra noi sarebbero potute ritornare come prima! È per
colpa tua che Matt mi ha abbandonata, perché tu gli hai
detto cosa provavi per me! Perché lo hai fatto.
Perché? >>
<<
Perché non volevo mentirgli, volevo essere sincero con lui,
visto che non lo ero stato con te. Gli dissi anche che io non ti
meritavo, che tu dovevi stare con lui. Non volevo che la tua vita si
spezzasse per causa mia, ogni notte sarebbe stata fatale per te, avrei
potuto ucciderti in qualsiasi momento trovandoti nel bosco anche per
caso. Se ti fosse accaduto, qualcosa per colpa mia non sarei
più riuscito a vivere!>>
Tentai di afferrarla per un
braccio ma lei mi spinse via e sfrecciò verso il bosco la
sciandomi lì solo e impotente.
L’avevo persa, per
uno stupido errore avevo perso l’unica persona in grado di
capirmi, l’unica persona importante per me. L’unica
che io avessi amato veramente.
E questa volta per sempre.
Angolo autrice:
Allora
il primo capitolo come vi sembra? La reazione di Caroline la trovate
esagerata? Riuscirà Tyler a farsi perdonare
Fatemi
sapere le vostre impressioni.
Il
prossimo capitolo sarà un POV. Caroline e
riprenderà un pezzo della storia scritto dal suo punto di
vista.
A
presto. spero tanto che vi sia piaciuto!
xoxo
nefrit93
|
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Capitolo 2 *** Capitolo due ***
Buongiorno a
tutti/e!!!! Ho visto che avete recensito in tanti il primo capitolo,
sono veramente felice che vi sia piaciuto. Questo secondo capitolo come
vi ho anticipato la scorsa volta è scritto dal punto di
vista di Caroline, vedremo come reagirà alla confessione di
Tyler e cosa deciderà di fare riguardo a lui.
Ora vi
lascio alla lettura e vi saluto calorosamente
Ciao!!!
xoxo
nefrit93
POV.
Caroline
Molte cose nella mia vita non
mi erano chiare, ma una lo era sicuramente più di altre,
odiavo Tyler Lockwood per avermi detto quelle parole, e lo avrei odiato
per il resto dei miei giorni. Non lo avrei mai perdonato, anche se mi
sarebbe costato patire una sofferenza atroce.
Lo avrei odiato. Per
sempre.
Capitolo due
La serata
con Tyler stava procedendo nel migliore dei modi, anche se continuavo a
vederlo un po’ teso. Appena finito di mangiare mi propose di
andare a fare due passi. Io accettai sorridente. Era molto inquieto lo
sentivo ma non gli dissi nulla. Quando ci trovammo nei pressi del
bosco, mi decisi a parlare per sapere cosa non andasse:
<< Tyler
è tutta la sera che ti comporti in modo strano. Che cosa ti
succede?>>
<<
Caroline io devo parlarti di una cosa molto importante che ti riguarda.
>>
<< Forza
allora, parla. >>
<< Va
bene, ma è meglio se ci sediamo, vuoi?>>.
Io silenziosamente
annuì e ci sedemmo su una panchina poco distante.
<< Vedi
Caroline quella sera quando me ne sono andato via dalla
città, via da te sono passato al Grill da Matt per salutarlo
e per dirgli di comportarsi bene con te. >>
<<
Perché avresti dovuto dirgli una cosa del
genere?>>.
<<
Perché m’importa di te, ma gli dissi anche
un’altra cosa. >>
<< Che
cosa?>>
Chiuse gli occhi e
respirò profondamente come se dovesse confessarmi qualcosa
di molto grave, lo sentivo teso e nervoso come non lo avevo mai visto.
Il Tyler spensierato e solare era sparito quasi come se non fosse mai
esistito. Si girò all’improvviso mi prese il viso
tra le mani e mi disse:
<< Che
ti amo. >>
<<
Come?>>
<< Hai
sentito benissimo Caroline. Sono pazzamente e assolutamente innamorato
di te. >>
Nel sentire quelle
parole mi raggelai non potevo credere che dicesse sul serio.
Improvvisamente si protese verso di me, voleva baciarmi. Ancora
sconvolta mi ritrassi di scatto e gridai:
<< No!
Tyler tu non puoi essere innamorato di me. Io…. Non ti amo
Tyler, io ti odio, TI ODIO!!!!! Se tu non avessi detto a Matt che mi
amavi le cose tra noi sarebbero potute ritornare come prima!
È per colpa tua che Matt mi ha abbandonata,
perché tu gli hai detto cosa provavi per me!
Perché lo hai fatto. Perché? >>
<<
Perché non volevo mentirgli, dovevo essere sincero con lui,
visto che non lo ero stato con te. Gli dissi anche che io non ti
meritavo, che tu dovevi stare con lui. Non volevo che la tua vita si
spezzasse per causa mia, ogni notte sarebbe stata fatale per te, avrei
potuto ucciderti in qualsiasi momento trovandoti nel bosco anche per
caso. Se ti fosse accaduto, qualcosa per colpa mia non sarei
più riuscito a vivere!>>.
Non riuscivo a credere
alle sue parole, aveva rovinato tutto in un solo momento aveva
distrutto il magnifico rapporto che si era creato tra noi.
Tentò di afferrarmi per un braccio ma io riuscì a
spingerlo via, con tutta la forza che avevo in corpo e sfrecciai verso
il bosco a tutta velocità senza voltarmi indietro. Per me
ormai lui non esisteva più, era morto insieme al mio affetto
per lui.
Mi lasciai Mystic
Falls alle spalle in pochi minuti, non sapevo, dove sarei andata, ma
dovevo allontanarmi da tutto e specialmente da Tyler.
La rabbia ancora
m’invadeva il corpo come mai prima di oggi ma cercai di
mantenere quel minimo di lucidità per pensare a dove recarmi.
Decisi di andare a
Phoenix in una delle case di famiglia, almeno così non
avrebbe mai saputo, dove cercarmi; guidai con calma, senza fretta per
non lasciarmi prendere dall’ira che ancora m’
invadeva il corpo al ricordo delle sue parole, avevo preso la decisione
giusta andandomene dalla città così non sarei
stata costretta a evitarlo ogni volta che lo vedevo specialmente a
scuola, dove eravamo a stretto contatto.
E soprattutto non
avrebbe occupato i miei pensieri continuamente. Non riuscivo a
levarmelo dalla testa, era come un’ossessione. Una stupenda
ossessione a dirla tutta.
Basta! Devo
concentrarmi per arrivare a destinazione senza provocare incidenti.
Arrivai alla casa a
notte inoltrata, scesi dalla macchina e mi precipitai dentro, ero
stanca per il viaggio per cui decisi di andare a fare una doccia e
mettermi a dormire.
Finita la doccia,
m’infilai sotto le coperte e la tanto agognata perdita di
coscienza arrivò portandomi tra le braccia di Morfeo.
Dopo circa
un’ora mi svegliai, non ero in casa e non ero sola
c’era qualcuno accanto a me, qualcuno che non riuscivo a
riconoscere, poi improvvisamente quella figura a me sconosciuta si
girò: era Tyler!
Non riuscendo a
trattenermi lo chiamai:
<<
Tyler! >>
Lui non mi rispose ma
continuò a guardarmi negli occhi, poi inaspettatamente si
girò per andarsene ma io lo chiamai di nuovo.
<<
Tyler, ti prego non andartene! Non lasciarmi qui! >>.
Tyler si
girò di scatto e mi rispose:
<<
Caroline proprio tu mi chiedi di non andarmene, tu che mi hai lasciato
solo. Senza di te non riesco a vivere >>.
<< Mi
dispiace, ma sono stata costretta ad andarmene, non potevo stare a
contatto con te dopo quello che ci siamo detti, non avrei potuto
più guardarti in faccia >>.
<< Care,
io non vivo se non ci sei tu, dovevo dirti ciò che provavo
per essere in pace con me stesso. Non potevo tenermi quel peso dentro
il cuore. Ma se non vuoi più vedermi
c’è un rimedio veloce per far sì che
questo avvenga>>.
Dalla tasca dei
pantaloni estrasse una pistola e se la puntò alla tempia.
<<
Tyler! No! Ti prego fermati! Non fare sciocchezze >>.
<< Lo
faccio per te amore, soltanto per te. Addio Caroline, ti amo e
così sarà per sempre >>.
Detto questo mi
sorrise per un’ultima volta e si sparò.
<<
Tyler!!!!!!!!!!!! >>.
Mi svegliai di
soprassalto, con il cuore in gola, madida di sudore! Non era vero era
solo un sogno, un terribile incubo. Incapace di trattenermi scoppiai a
piangere. Non riuscivo a credere a ciò che avevo visto,
Tyler non farebbe mai un gesto così avventato per causa mia.
Non riuscendo a calmarmi decisi di andarmi a fare una doccia.
Appena ebbi finito di
fare la doccia, andai in cucina e mi versai un whisky e intanto mi
domandai il perché di quell’incubo. Lui per me non
esisteva più, non significava più nulla ormai,
tutto quello che avevamo passato insieme, era una bugia, ogni parola,
ogni sorriso, era una volgare menzogna. Però la reazione che
ho avuto non è normale; se non m’importava
più niente di lui perché avevo reagito
così?
Cercando di dare una
risposta sensata alla mia domanda, decisi di mangiare qualcosa, per poi
andare a fare un giro per la città per comprare alcuni
vestiti.
Preparandomi per
uscire fui costretta a mettermi il vestito che avevo usato quella
maledetta sera. Mi truccai leggermente e uscì di casa.
Arrivata al centro commerciale, entrai nel primo negozio che
attirò la mia attenzione dove notai un bellissimo completo
che provai subito, insieme con quello comprai altri vestiti e un paio
di accessori. Quando m’imbattei in una collana con il
ciondolo di un lupo di legno, mi venne immediatamente in mente Tyler, e
un moto d’angoscia mi pervase.
Decisi di fare un
gesto di cui – lo sapevo già – mi sarei
amaramente pentita: andare a controllare come stava.
Uscita dal centro
commerciale montai in macchina diretta verso Mystic Falls a tutta
velocità. Sapevo di fare uno sbaglio, ma volevo togliermi
questo enorme peso dal cuore.
Arrivai nel primo
pomeriggio, lasciai la macchina nel bosco per evitare che qualcuno
vedendola la riconoscesse e iniziai a correre. Dopo circa
mezz’ora di ricerca lo trovai al campo da basket con il resto
della squadra di football a chiacchierare serenamente. Mi soffermai a
osservarlo nascosta per evitare che mi potesse scorgere, vederlo ridere
mi provocò un tuffo al cuore, quando lo faceva i suoi
lineamenti, si addolcivano donandogli un’aria terribilmente
sexy.
Ma cosa sto dicendo?
Da quando consideravo Tyler sexy?
Ricomponendomi gli
lanciai un’ultima occhiata e ritornai nel bosco per andare a
caccia e per prelevare la mia auto e tornare da dove ero venuta.
Era ormai sera quando
raggiunsi Phoenix per la seconda volta, entrai in casa, mi feci una
doccia veloce e andai a dormire sperando che gli incubi non tornassero
a tormentarmi.
Le mie
preghiere non furono esaudite, durante la notte sognai di nuovo Tyler,
ma fortunatamente non fu un sogno sconvolgente quanto il primo.
Uscì di casa velocemente, avevo bisogno di andare a caccia e
di schiarirmi le idee. Cos’era diventato per me Tyler?
Perché se mi ero ripromessa di odiarlo per
l’eternità non riuscivo a farlo? E soprattutto
perché non riuscivo a togliermelo dalla testa nemmeno per un
secondo?
Nessuna di queste
domande ebbero risposta e così dopo essermi nutrita, tornai
a casa per rilassarmi.
Mi preparai
un bagno caldo e dopo essermi lavata, andai a vedere la tv in
salotto. Dopo poche ore andai a coricarmi.
La mattina seguente mi
svegliai tardi, mi alzai, mi vestì e uscì. Avevo
bisogno di un po’ d’aria. Decisi di andare a fare
una passeggiata nel bosco.
Amavo i boschi, ma
quello mi ricordava molto quello di Mystic Falls, cercai di non farci
troppo caso. Mi fermai dinanzi ad una grossa quercia e mi sedetti su
una delle radici che spuntavano dal terreno. Mi soffermai a pensare
alla mia vita prima della trasformazione, di quanto fossi superficiale,
ma ora riuscivo a comprendere meglio la gente, il mio stato di vampira
all’inizio mi diede dei problemi, ma ora riesco a gestire la
mia natura con facilità e credo che per questo devo
ringraziare anche Tyler.
Sorrisi ricordando
tutti i momenti passati insieme, ma la tristezza mi
attanagliò lo stomaco al ricordo della sua dichiarazione.
Ancora mi sembrava
impossibile che avesse detto di amarmi, ma lo aveva fatto. Quello che
mi sconvolgeva è che lo aveva fatto in una maniera talmente
dolce che stavo quasi per cedere.
Il mio affetto per lui
non si era ancora affievolito, continuavo a pensarlo costantemente,
anche se ero ancora ferita dal suo comportamento. Però
quando l’avevo visto, avevo provato una strana sensazione di
pace e calore mai provata prima. Come se vedendolo avessi ricominciato
a vivere.
La notte stava
calando, decisi di ritornare a casa in fretta per controllare alcuni
documenti per la scuola.
Entrai in casa e mi
misi immediatamente al lavoro, appena ebbi terminato, mi sdraiai sul
divano e chiusi gli occhi per rilassarmi un momento.
I ricordi mi portarono
alla mente quella sera in cui trovandolo sull’uscio di casa
mia lo portai dentro e nei giorni seguenti mi presi cura di lui, alle
nostre chiacchierate, alle sue dolci parole, ai suoi abbracci; se mi
concentravo, riuscivo a sentire il suo calore su di me. Volevo che mi
stringesse, che mi consolasse, che mi baciasse.
Solo adesso riuscivo
veramente a capire cosa provassi veramente per Tyler: lo amavo ma forse
lo avevo sempre saputo e non volevo ammetterlo a me stessa. Questa era
l’unica vera spiegazione.
E lui aveva il diritto
di sapere, anche se forse ormai mi aveva dimenticata, anche se forse
non contavo più nulla, lui doveva sapere.
Mi alzai preparai una
valigia che trovai nell’armadio con tutta la mia roba e mi
diressi a passo spedito verso la macchina.
Guidai alla massima
velocità per raggiungere la mia città natale, per
raggiungere la felicità che mi ero negata stupidamente.
Arrivata davanti a
casa sua, mi diressi verso la finestra della sua camera, quando la
individuai, spiccai un balzo e picchiettai sul vetro. Lui disteso sul
letto, mi venne ad aprire incredulo.
<<
Caroline! Cosa ci fai qui? >>.
<< Ciao
Tyler, ho bisogno di parlarti. Posso entrare? >>.
<<
Certo, certo entra pure >>.
Si scansò e
mi fece passare, io mi accomodai sul letto e lui si sedette accanto a
me. Sentivo che era molto nervoso e sorpreso di trovarmi lì.
Io per tutta risposta gli sorrisi per far sì che si
rilassasse almeno un po’.
Trasse un profondo
respiro e mi chiese:
<<
Allora cosa volevi dirmi? >>.
<<
Volevo parlarti di…noi. Ma ti prego di non interrompermi
perché mi sono preparata tutto un discorso e se inizi a
farlo rischio di perdere il filo >>.
<< Va
bene, ti ascolterò senza interromperti >>.
Io respirai
profondamente e iniziai a parlare.
<<
Innanzitutto devo scusarmi con te per come mi sono comportata la sera
in cui siamo usciti, non avrei dovuto reagire così e
andarmene. Tu sei stato solamente sincero e molto coraggioso nel
confessarmi i tuoi sentimenti. E poi dovevo ringraziarti per
tutto ciò che hai fatto per me, sei stato straordinario, hai
saputo ridarmi la voglia di sorridere ancora. E grazie al tuo amore
verso di me, hai fatto sì, che anche io scoprissi di poter
provare questa stupenda sensazione di calore.
Se non ci fossi stato
tu, probabilmente sarei morta di nuovo. Non è facile per me
dirti queste cose, ma era giusto che tu sapessi che io non ti considero
più solo un amico Tyler, per me sei molto di più.
Forse è troppo tardi per dirti quello che provo per te ma
è giusto che io lo faccia, costi quel che costi. La
verità Ty è che ti amo anch’io. Ti amo
da morire e non posso più vivere senza di te!
>>.
A quelle parole i suoi
occhi brillarono, era incredulo glielo si leggeva in faccia ma felice.
Sì avvicinò ancora di più a me e con
voce tremante mi chiese:
<< Care
potresti ripetere? Non credo di aver sentito bene >>.
<< Hai
sentito benissimo, ma posso ripetertelo, perché non mi
stancherò mai di dirtelo. Ti amo Tyler, ti amo e non posso
vivere senza di te >>.
Lui risentendo le mie
parole, iniziò a baciarmi con una tale passione, che io
stessa riuscivo a percepire. Mi fece stendere sul letto e
iniziò ad accarezzarmi i capelli. Io ricambiai con
altrettanto ardore.
Poi a un tratto si
staccò dalle mie labbra e mi domandò:
<< Non
sto sognando vero? Sei davvero qui? >>.
<< No,
amore mio non stai sognando, sono davvero qui con te e non ho nessuna
intenzione di andarmene. Morirei, se dovessi separarmi da te ancora una
volta >>.
Lui mi sorrise
dolcemente e ricominciò a baciarmi. Io gli sfilai molto
lentamente la maglietta, togliendola e lanciandola sul pavimento. Lui
fece lo stesso con me.
Ci ritrovammo nudi in
pochi minuti, io gli accarezzai i capelli, osservando il suo
meraviglioso corpo e mormorai vicino al suo orecchio:
<<
Niente potrà mai separarci. Te lo giuro >>.
Suggellammo questa mia
promessa con un bacio. E iniziammo ad amarci per tutta la notte.
Angolo
autrice:
Salve ragazze, finalmente sono riuscita a
postare il secondo capitolo mi scuso per il ritardo ma la mia
ispirazione mi ha salutata sul più bello, spero che questo
capitolo vi piaccia!!!!!!!! Passiamo ai ringraziamenti: @luna
nueva 96,
_eco,
Mrs
Breen Wesley, A
lexie s , e lollylove
per aver recensito @CarolineCyler,
niny90
e A
lexie s per averla inserita nelle seguite...e ovviamente
tutti i 146 lettori silenziosi che l'hanno letta grazie
davvero!!!!!!!!!!!!!! questo capitolo è dedicato a tutte le
mie amiche, è grazie a loro che mi sono decisa a pubblicare
questa storia!!!!!!!!!! Vi adoro ragazze!!!!!!!!!!! Ora vi lascio
baci. Ah dimenticavo, avrei intenzione di scrivere un altro capitolo
cosa ne pensate? Se per voi va bene battete un colpo.
Bye bye
xoxo
nefrit93
|
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Capitolo 3 *** Capitolo tre ***
Buonpomeriggio
miei carissimi e adorati fans!!!! Vi avevo promesso che sarei tornata e
infatti eccomi qui. Questo capitolo è stato un vero e
proprio supplizio per me, l'ispirazione era andata a farsi un
lunghissimo viaggio lasciandomi nella disperazione più
totale e in più i miei impegni con la scuola uniti a
malesseri improvvisi mi hanno impedito di
completare questa fanfiction.
Ringrazio
tutti quelli che hanno recensito i primi due capitoli, spero che
quest'ultimo capitolo non deluda le vostre aspettative.
Detto
questo vi lascio alla lettura dell'ultimo capitolo che è
ovviamente un POV. Tyler.
Buona
lettura!!!!! ;D
POV.
Tyler
La
mia felicità era ormai completa, mi sentivo rinato come se
nulla fosse accaduto. Finalmente ero ritornato me stesso. Stare lontano
da lei mi aveva fatto diventare pazzo. Non riuscivo più a
comportarmi come al solito. Sì uscivo con gli amici, stavo
in compagnia, ma mi mancava sempre qualcosa dentro, qualcosa per me
indispensabile: Caroline, il mio cuore.
Capitolo tre
I primi tiepidi raggi di sole entrarono dalla finestra della mia camera
svegliandomi, aprì lentamente gli occhi e capii che stavo
stringendo un corpo tra le mie braccia, alzai la testa e riconobbi
subito quel meraviglioso profilo, era la mia Caroline. Allora non avevo
immaginato nulla, era veramente ritornata da me e mi aveva rivelato i
suoi sentimenti. Finalmente ci eravamo ritrovati e niente al mondo, ci
avrebbe più divisi nemmeno la più grande
catastrofe mondiale. Incapace di staccare gli occhi da lei restai
estasiato a contemplare la sua angelica figura, per me Caroline era
questo, un angelo sceso sulla terra. La creatura più bella
che potesse esistere, lentamente e con delicatezza la feci girare per
posarle la testa sul mio petto, lei si mosse leggermente ma non si
svegliò. Dio quanto mi era mancata! Nei giorni in cui siamo
stati lontani, continuavo a pensarla chiedendomi se stesse bene e
maledicendomi per averla fatta soffrire. Ma ora non aveva
più importanza perché eravamo insieme, le scostai
dolcemente una ciocca di capelli dal viso e le accarezzai una guancia.
Lei, sentendo la pressione delle mie dita sulla pelle aprì
lentamente gli occhi, guardandomi con infinita dolcezza curvando poi
lei labbra in un sorriso, stringendosi ancora di più a me.
<< Buongiorno >>.
<< Buongiorno a te Caroline. Hai dormito bene?
>>.
<< Benissimo. Non ho mai dormito così bene in
vita mia >>.
Detto questo, mi prese il viso tra le mani e mi baciò. Io
risposi a quel gesto dolcemente, senza più preoccupazioni
sussurrando il suo nome tra un bacio e l’altro.
A poco a poco mi staccai da lei e guardandola le dissi:
<< Che ne dici di andare a fare una doccia mentre io
preparo una deliziosa colazione da consumare qui? >>.
<< Dico che hai avuto una splendida idea. Sei un tesoro!
>>.
Risi sentendo le sue parole. Mentre lei si dirigeva in bagno, io scesi
in cucina per preparare la colazione. Preparai il tutto con la massima
cura disponendo sul tavolino tutto quello che più le
piaceva, aggiungendo una splendida rosa rossa.
Tornai in camera e la trovai distesa sul letto con un asciugamano
attorno al corpo che mi aspettava impaziente, i capelli ancora bagnati
dalla recente doccia, ma perfettamente acconciati a formare una nuvola
dorata.
Appena udì i miei passi, si girò e sorridendomi
esclamò:
<< Ehi Ty, perché ci hai messo tanto? Sto
morendo di fame! >>.
<< Scusa ma stavo preparando tutto con la massima cura.
Ecco la nostra colazione, spero ti piaccia >>.
<< Che buon profumino; non sapevo che avessi questa
passione segreta per la cucina, sono davvero sorpresa! >>.
<< Ci sono tante cose che non sai di me Caroline, non
sono sempre stato fedele solo al football ho anche altri interessi a
parte lo sport. Mi piace molto cucinare, anche se non si direbbe
poiché ho sempre avuto chi lo facesse per me,
perché credo che ci si debba arrangiare in ogni situazione.
E poi ho sentito che è una cosa che fa impazzire le donne
>>.
Lei mi guardò stupefatta per alcuni minuti poi
scoppiò a ridere, contagiando anche me.
<< Ahahahahahahah, sì credo che tu abbia
ragione, noi donne amiamo vedere un uomo alle prese con i fornelli. Ci
fa sentire più complici, ci unisce in qualche modo con lui
avere una passione comune e inoltre sappiamo che possiamo avere un
aiuto in qualsiasi momento >>.
Io, la fissai incantato da tanta bellezza, non mi sarei mai stancato di
osservare il mio angelo, nemmeno per la più importante delle
ragioni avrei voluto che questo momento finisse. Sarei rimasto nella
mia camera con lei per l’eternità.
Ridestandomi dai miei pensieri le sorrisi ed esclamai:
<< Meglio iniziare a mangiare prima che si freddi tutto.
Forza non fare complimenti! Hai qualche programma per oggi?
>>.
<< Beh, pensavo che potevamo andare a fare un
po’ di spesa. Mi è appena venuta in mente una
bella ricettina da prepararti. Oggi pomeriggio potremmo andare in
centro per guardare le vetrine e magari mangiarci un gelato e stasera
dopo aver cenato, potremmo andare al cinema o se preferisci, potremmo
guardare un DVD. Che te ne pare come programma? >>.
Io la fissai pensieroso, ragionando sul programma che mi aveva proposto
per oggi. Non m’importava come avremmo trascorso la giornata,
l’importante era stare con lei ogni minuto, ogni ora, ogni
giorno della mia vita.
Alla fine le annuì sorridendo, e lei felicissima mi
abbracciò. Iniziò poi a mangiare la nostra
colazione con gusto, assaporando ogni boccone. Vederla così
raggiante era una gioia, sembrava che la vecchia Caroline e la nuova si
fossero fuse per creare questa meravigliosa creatura celestiale.
Farei di tutto per lei, anche se questo significasse allontanarmi per
sempre dalla sua vita, anche se questo volesse dire patire la
sofferenza di questi giorni lontano da lei; non permetterò
mai a niente e nessuno di farle del male.
Immerso nelle mie riflessioni, non sentì la sua voce che mi
chiamava:
<< Tyler, mi senti? >>.
<< Eh? Scusa Caroline, ero sovrappensiero. Dicevi?
>>.
<< Ti stavo dicendo di prepararti perché
volevo andare a fare spesa. Noi siamo qui ma il tempo scorre. Sono
già le otto e mezzo. Anche a me piacerebbe passare tutta la
giornata a letto, ma rischiamo di fare tardi >>.
<<
Ok tesoro vado a farmi la doccia, sai l'attività che abbiamo
fatto stanotte mi ha parecchio spossato e sono ancora intorpidito, ma
non ti nascondo che la ripeterei volentieri >>.
Le sorrisi malizioso al ricordo della notte appena passata e
accarezzandole i capelli le diedi un bacio pieno di passione e amore
che lei ricambiò. Adoravo baciarla, se fosse per me, non
smetterei un attimo. Malvolentieri mi staccai da lei e andai in bagno.
Dopo venti minuti uscì dalla doccia e mi diressi in camera
mia per vestirmi, lì trovai la mia ragazza che si stava
preparando con la massima cura, indossava dei jeans a vita bassa
chiari, una camicetta a quadri blu e grigi e ai piedi portava delle
ballerine nere. Nella sua semplicità era stupenda,
lentamente si girò e vedendomi solo con un asciugamano
legato in torno alla vita, si voltò dall’altra
parte imbarazzata. Io sorrisi divertito e le dissi:
<< Caroline va tutto bene? Ti da fastidio vedermi solo
con l’asciugamano? >>.
<< No! Cosa ti viene in mente? È solo che non
me lo aspettavo, pensavo ti fossi già vestito, non
immaginavo che entrassi in camera così. Veramente, non mi
crea nessun problema. Non dopo quello che è successo
stanotte >>.
Io la fissai esterrefatto, non riuscivo a credere che avesse detto una
frase del genere, non era da lei.
Mi sorrise dolcemente e uscì dalla stanza.
Io scoppiai a ridere divertito e mi avvicinai all’armadio per
prendere i vestiti.
Appena fui pronto scesi le scale e trovai Caroline ad attendermi
davanti alla porta.
<< Forza tesoro, oggi ho voglia di girare tutta la
città! >>.
<< Hai suoi ordini mademoiselle. Oggi
c’è una splendida giornata di sole è
inutile stare chiusi in casa >>.
Ci dirigemmo a passo spedito verso la mia auto, per recarci poi al
supermercato.
Arrivammo al supermercato in men che non si dica e comprammo tutto
l’occorrente per il nostro pranzo, Caroline era impaziente di
tornare a casa e stare con me, ma d'altronde lo ero anch’io.
Dopo circa mezz’ora ci ritrovammo fuori
dall’edificio, pieni di buste che portammo in macchina per
passeggiare senza intralcio.
Mano nella mano arrivammo al Mystic Grill, dove prendemmo qualcosa da
bere e iniziammo a chiacchierare allegramente.
<< Caroline credo che la roba che abbiamo acquistato
possa bastare fino all’anno prossimo >>.
<< Lo credo anch’io. Mi sa che ho esagerato un
po’. In fondo non posso farci, nulla è nella mia
natura tutte le mie emozioni sono amplificate >>.
<< Ehi, ehi tranquilla non ti sto rimproverando. La mia
era una semplice constatazione. Dove vorresti andare adesso?
>>
Lei si fece pensierosa, aggrottò leggermente la sua fronte
d’alabastro e mi rispose:
<< Pensavo che potevamo fare un salto da
Chuck’s così compravo qualcosa. Ti va?
>>.
<< Ma certo andiamo! Volevo giusto dare
un’occhiata a qualche capo d’abbigliamento
>>.
Detto ciò ci dirigemmo nel negozio di vestiti sempre
tenendoci teneramente per mano. Adoravo coccolare Caroline per strada,
mi faceva stare bene e infondo era la mia ragazza, nessuno ci vietava
di scambiarci effusioni in pubblico.
Eravamo quasi arrivati al negozio quando notai nella gioielleria di
fronte qualcosa che mi colpì: due splendide fedine in
argento a fascia larga. Decisi di acquistarle per entrambi. Volevo
farle un regalo, ma non un semplice regalo qualunque, volevo che quello
fosse il simbolo del nostro amore.
Decisi di andarlo subito a comprare, senza dirle nulla per farle una
sorpresa, così mi fermai e le dissi:
<< Care, mi sono appena ricordato che devo fare una
commissione urgente. Non ti dispiace andare da Chuck’s da
sola vero? >>.
<< No, certamente se devi fare una cosa importante, vai
pure. Io compro i vestiti e poi ci ritroviamo davanti al negozio, ok?
>>.
<< Va bene tesoro. Ci metto un attimo >>.
Detto ciò ci separammo e ognuno andò per la sua
strada. Attraversai qualche isolato per non farle capire dove dovessi
andare e aspettai pazientemente che entrasse nel negozio, poi mi
diressi verso la gioielleria.
Entrai e trovai una commessa che mi sorrise e mi salutò:
<< Buongiorno. Posso esserle utile? >>.
<< Buongiorno. Vorrei vedere le fedine in vetrina, quelle
con la scatola in velluto rosso >>.
<< Certamente, gliele prendo subito >>.
La commessa si avvicinò alla vetrina, prese la scatolina con
le fedine e la porse sul bancone. Io mi avvicinai e le osservai
attentamente, erano perfette. Semplici senza alcun tipo di sfarzo.
Guardai la commessa e le chiesi:
<< Sarebbe possibile incidere una frase? >>.
<< Certamente! Dove vuole che sia incisa?
>>.
<< All’esterno, in grafia piuttosto elegante
>>.
<< Perfetto. Mi dica pure la frase da
incidere>>.
<< TI
AMERO’ PER SEMPRE MIO ANGELO >>
<< La vuole in un colore particolare o va bene colorata
di nero? >>.
<< Vorrei che fosse incisa con l’inchiostro
rosso >>.
<< Bene, sarà pronta nel pomeriggio alle
16.30. Che nome devo segnare per il ritiro? >>.
<< Tyler Lockwood >>.
<< Benissimo. Grazie e arrivederci >>.
<< Arrivederci >>.
Uscì dal negozio e mi diressi verso Chuck’s.
Appena vidi Caroline, le sorrisi e le corsi in contro.
Lei per tutta risposta mi sorrise e mi abbracciò stretto. Io
non resistetti più, le presi il volto tra le mani e la
baciai dolcemente. Caroline rispose al mio gesto con altrettanta
dolcezza e mano nella mano ci dirigemmo alla macchina.
Guidai il più veloce possibile, non vedevo l’ora
di arrivare a casa per stare con lei tutto il tempo, anche se mi sarei
dovuto assentare con una scusa per andare a prendere le fedine.
Arrivammo a casa mia in un battibaleno. Posammo le buste della spesa,
sistemandone il contenuto e Caroline si accinse con il mio aiuto a
preparare il pranzo.
Era bello stare accanto a lei, la sua vicinanza m’impediva di
pensare alle cose brutte. Ne avevamo passate tante insieme, niente
avrebbe più potuto dividerci, tranne una cosa: la mia
maledizione. Al solo pensiero di quante volte avevo rischiato di
ucciderla rabbrividì. Lei ovviamente guardandomi se ne
accorse e disse:
<< Tyler va tutto bene? >>.
<< Sì, Caroline sto bene. Non preoccuparti.
Allora questo fantastico pranzo e quasi pronto? >>.
<< Quasi, ancora una mezz’oretta e poi si
mangia. Scommetto che con la camminata che abbiamo fatto spazzolerai
tutto in un baleno >>.
<< Ehi, non sono mica un’aspirapolvere
signorina Forbes! Abbia un po’ più di rispetto per
il suo ragazzo >>.
<< Oh mi scusi signor Lockwood non volevo ferire la sua
sensibilità, le chiedo umilmente scusa >>.
Lei iniziò a correre a velocità elevata ed io la
inseguì cercando di afferrarla, ma era impossibile.
Poi inaspettatamente rallentò ed io l’afferrai per
la vita, stringendola al mio petto. Ci fissammo per interminabili
minuti senza mai distogliere lo sguardo, le accarezzai una guancia e
lentamente mi avvicinai al suo orecchio sussurrandole:
<< Allora cosa aspettiamo? Sto morendo di fame, non vedo
l’ora di assaggiare quello che hai cucinato >>.
Lei annuì semplicemente, e incapace di parlare mi prese per
mano e ci avviammo nella sala da pranzo già apparecchiata.
Mangiammo con gusto ogni piatto da lei cucinato, chiacchierando e
ridendo spensierati. Adoravo vederla ridere, nel suo sguardo rivedevo
la ragazza che avevo imparato a conoscere e ad amare. Volevo un futuro
con lei, e lo avrei avuto a tutti i costi, anche se sembrava
impossibile.
Mi alzai e andai prendere il dolce, una buonissima torta al cioccolato
che aveva preparato insieme a me. La tagliai e la servì nei
piatti porgendogliene uno.
Ci accomodammo sul divano ed io accesi la televisione prendendo un film
dalla libreria, lo inserì nel lettore dvd, mi accomodai
anch’io sul divano vicino a Caroline.
Finita la torta, ci accoccolammo finalmente uno accanto
all’altra, le cinsi la vita con un braccio e lei
poggiò la testa sul mio petto dandomi la
possibilità di sentire il suo profumo inebriante; la
stanchezza ci sopraffece e in pochi attimi ci addormentammo abbracciati.
Il trillo del telefono mi ridestò e in un attimo mi
svegliai, controllai l’ora erano le 16.00 e tra
mezz’ora sarei dovuto andare a prendere le fedine. Mi girai
verso il mio angelo controllando che non si fosse svegliata e molto
delicatamente mi alzai, la strinsi tra le braccia e salì le
scale verso la mia camera.
La depositai delicatamente sul letto e la coprì
con la coperta. Mi allontanai senza fare rumore e scrissi un biglietto
per evitare che si spaventasse non vedendomi nel caso in cui si sarebbe
svegliata.
Amore
mio, devo uscire per una commissione urgente.
Dormivi
talmente bene che non me la sono sentita di svegliarti.
Quindi
se ti sveglierai e ancora non sarò tornato non ti agitare,
ho delle faccende da sbrigare,
con
un mio parente che mi ha chiamato proprio adesso. Non è
nulla di grave ma mi ha
chiesto
di vederci. Tornerò prestissimo, talmente tanto che non ti
accorgerai nemmeno della mia assenza.
Ti
amo. Tuo
Tyler.
Lasciai il biglietto sul cuscino, le posai un bacio sulla fronte e
uscì dalla stanza. Salì in macchina diretto verso
la gioielleria, pensando al discorso da farle quando le avrei
consegnato l’anello.
Al solo pensiero mi tremavano le gambe, volevo che tutto fosse
perfetto, indimenticabile.
Quasi senza accorgermene arrivai davanti alla gioielleria, parcheggiai
e scesi dall’auto.
Presi un profondo respiro ed entrai nel negozio per ritirare le fedine.
La commessa mi sorrise gentilmente ed esclamò:
<< Buon pomeriggio. In cosa posso esserle utile?
>>
<< Buon pomeriggio. Stamattina ho ordinato delle fedine,
di cui una da far incidere, mi ha servito una sua collega
>>.
<< Certo! Che nome ha lasciato per il ritiro?
>>.
<< Tyler Lockwood >>.
<< Bene, vado a prendergliele subito >>.
La commessa si allontanò, per ritornare pochi minuti dopo
con la scatolina contenente gli anelli.
<< Ecco qui. Sono 100 dollari >>.
Pagai, uscì e mi avviai verso la macchina per ritornare a
casa.
Cercai di immaginare la sua reazione quando le avrei consegnato
l’anello, sperando con tutto il cuore che le piacesse.
Tornai a casa e trovai Caroline distesa sul divano, intenta a leggere
un libro, appena chiusi la porta, lei alzò gli occhi su di
me e mi sorrise.
<< Bentornato tesoro. Hai finito tutto quello che dovevi
fare? >>.
<< Sì Caroline, fortunatamente sono riuscito a
fare tutto in poco tempo. Ho sistemato la faccenda con il mio parente e
poi sono passato a trovare mia madre. Ti sei svegliata da poco?
>>
<< Sì e ho trovato il biglietto che mi hai
lasciato. Sei stato molto dolce. Perché non vieni a sederti
qui con me? >>.
Il suo tono mi parve volutamente malizioso, ma accontentai la sua
richiesta.
Mi sedetti sul divano accanto a lei, le avvolsi un braccio intorno alle
spalle e la strinsi a me, pensando a come avrei potuto darle
l’anello. Poi mi venne un’idea!
<< Caroline cosa ti va di fare stasera? >>.
<< Non mi va tanto di uscire. Che ne dici se rimaniamo a
casa e ci guardiamo un DVD? Ordiniamo anche una pizza, tanto se poi
abbiamo ancora fame, la dispensa è piena di roba da mangiare
>>.
<< E’ un’ottima idea. Oggi ho
camminato tutto il giorno e sono stanchissimo. Menomale che poi mi sono
fermato da mia madre. Amore vado a rinfrescarmi un po’ e poi
ti vengo a dare una mano a scegliere il film e facciamo anche i popcorn
>>.
<< Ok Ty, fai con calma >>.
Salì le scale e mi diressi in bagno. Mi rinfrescai
velocemente e poi ritornai giù. Caroline era intenta a
scegliere il film. Mi soffermai a osservarla. Nella sua
semplicità era bellissima. I suoi lineamenti erano
dolcissimi, avrei accarezzato il suo viso per sempre. Mi avvicinai
lentamente e l’abbracciai da dietro.
<< Allora hai scelto il film? >>.
<< Non so cosa guardare. Tu cosa mi consigli?
>>.
<< Uhm. Sono indeciso tra un film romantico e un thriller
>>.
Lei si girò guardandomi interrogativa non capendo il senso
delle mie parole.
<< Perché? >>.
<< Perché così avrò un
motivo in più per stringerti e per consolarti. Se guardiamo
un film romantico, piangerai sulla mia spalla, se invece guardiamo un
thriller, ti stringerai a me per lo spavento ed io non potrei che
esserne più felice >>.
Lei si girò, e sorrise a quel mio commento per poi prendere
un DVD che scoprì, essere una via di mezzo tra un thriller e
un film d’amore.
Quando tutto fu pronto per guardare il film, Caroline si
accoccolò sul divano posando la testa sul mio petto ed io la
strinsi a me. Il film non era davvero niente male e a giudicare dalla
presa del mio angioletto sulla mia maglia, lo pensava anche lei.
Continuammo ad abbracciarci per tutta la serata finché la
visione del film non terminò e Caroline non andò
ad aprire la porta per prendere le nostre pizze. Mangiammo e
chiacchierammo allegramente, anche se io ero un po’ teso per
la faccenda dell’anello, cosa che ovviamente non
sfuggì alla mia ragazza.
<< Tyler è tutto ok? È da tutta la
sera che ti sento un po’ teso. Devi forse dirmi qualcosa
d’importante? >>
<< Ehm…veramente, io…non so da dove
cominciare. Non è una cosa facile da dire, almeno per me!
>>
<< Beh comincia dall’inizio! Dai non
può essere così terribile quello che devi dirmi.
>>
Io mi alzai, presi un profondo respiro facendo mente locale su quello
che volevo dirle. Poi mi girai verso di lei e finalmente parlai:
<< Vedi Caroline, prima di conoscere te, e intendo
veramente, io non ero propriamente un bravo ragazzo. Sì
cercavo di non dare troppe grane a nessuno essendo il figlio del
sindaco, e soprattutto per non dare dispiacere a mia madre. Alcune
volte però il ragazzo ribelle usciva fuori e mi faceva
compiere atti non proprio maturi. Poi c’è stata la
faccenda della maledizione e tu mi sei stata molto vicina, nonostante
io ti abbia spesso ignorata e criticata, ma tu mi hai aiutato
perché in un certo senso eravamo simili, sulle nostre teste
pendeva una maledizione, anche se diversa, un qualcosa che non potevamo
rivelare agli altri, che in qualche modo ci ha resi complici. Mi sei
stata vicina, molto di più di quanto io meritassi,
più di chiunque altro nella mia vita e grazie a questo ho
imparato a conoscerti e ad amarti.
Non ti nascondo che l’aver scoperto di provare questi
sentimenti verso di te all’inizio mi ha un po’
sconvolto. Non riuscivo a capire perché mi fossi innamorato
proprio di te.
Poi ho capito: solo tu saresti stata in grado di tranquillizzarmi, solo
tu saresti stata in grado di accettarmi così
com’ero e solo tu saresti stata in grado di aiutarmi nei
momenti bui.
Oggi non sono andato ad aiutare quel mio parente. Sono andato a
prendere questo. >>
Tirai fuori dalla tasca la scatolina e gliela porsi. Lei la prese e la
aprì sgranando gli occhi alla vista del contenuto,
alzò di scatto il viso guardandomi e con voce tremante disse:
<< Tyler, ma cosa…cioè
come… >>.
<< Amore che cos’hai? Se non ti piace, possiamo
cambiarlo >>.
<< Tyler non è questo, sono splendidi davvero.
Solo che…non me lo aspettavo ecco. Non pensavo che
tu… >>.
La guardai confuso. Perché aveva reagito in quel modo? Poi
capì. Non era pronta a ufficializzare il nostro legame e
forse non lo sarebbe mai stata. Infondo come avrebbe potuto sapendo di
avere un mostro come fidanzato? Un mostro che avrebbe potuto ucciderla
in qualsiasi momento. La mia maledizione ci divideva ancora. La guardai
e con voce tremante e flebile mormorai:
<< Il mio essere licantropo ci divide ancora una volta.
Come ho potuto solo pensare che avremmo potuto vivere felici quando
sulla mia testa ho questa spada di Damocle pronta a colpirmi da un
momento all’altro? Sono stato proprio un idiota. La mia era
solo un’illusione. Non potrò mai essere felice,
neanche se ti avrò al mio fianco. Per me non
c’è più speranza…
>>
Non riuscì a finire di parlare perché Caroline si
scagliò su di me e mi diede uno schiaffo in pieno viso,
talmente tanto forte da farmi girare la testa. Appena mi voltai per
avere delle spiegazioni, l’espressione sul suo viso mi
lasciò senza parole: era furibonda; talmente tanto che
temevo esplodesse. A un certo punto esclamò:
<< Stammi bene a sentire Tyler Lockwood! Non provare mai
più a dire una fesseria del genere. Io ti amo per quello che
sei, quindi questo include anche il tuo essere un licantropo. La tua
maledizione non ci ha mai diviso, certo non è una
passeggiata per me vederti mentre soffri e sapere di non poter fare
assolutamente nulla per paura di essere morsa, ma io ti amo anche per
questo. A volte penso che senza la maledizione noi non ci saremmo mai
conosciuti così a fondo e non ci saremmo neanche mai
innamorati, lo hai anche affermato ora. Tu pensi di essere un mostro ma
non lo sei! Io cosa dovrei dire allora eh? Tu non hai mai ucciso
nessuno ma io sì, e questo peso me lo porterò
dentro per sempre! Quindi risparmiami il monologo della spada che pende
sulla tua testa. Ho reagito così alla vista degli anelli
perché non me lo aspettavo, non perché non ne sia
felice.
Nessuno è più entusiasta di me in questo momento,
sono talmente felice che avrei voglia di urlare. Anche se una parte di
me vorrebbe anche prenderti a calci! Quindi piantala di piangerti
addosso e vieni ad infilarmi quest’anello al dito!
>>.
Io ancora sconvolto dalle sue parole, non mi mossi. Non riuscivo a
credere che avesse reagito così Di colpo mi ridestai, mi
avvicinai lentamente a lei presi il suo anello e glielo infilai al dito
e lei fece lo stesso con me.
Ci guardammo negli occhi per interminabili minuti senza parlare poi lei
mi prese il viso tra le mani e avvicinò le sue labbra alle
mie in un morbido contatto. Io le accarezzai il viso, le presi la mano
e baciai la fedina con deferenza. Ma di colpo alzai il viso
perché sentì dei singhiozzi provenire dal suo
petto:
<< Caroline che cos’hai? Ti prego parlami,
dimmi cosa succede >>.
<< Sono felice Tyler sono solo felice. Quelle che vedi
sono lacrime di gioia. Nonostante tutto quello che abbiamo passato,
finalmente possiamo essere felice insieme. E questi anelli sono il
simbolo di questa felicità! Certo che se tu non mi avessi
fatto incavolare con il tuo discorso ci saremmo arrivati molto prima
>>.
<< Lo so sono un vero idiota. Mi dispiace tanto di aver
detto quelle cose è solo che la mia natura mi spaventa.
Sapere di non riuscire a controllarmi neanche con te mi terrorizza.
Sarei disposto a sopportare le torture più atroci se questo
volesse dire non far del male né a te né a nessun
altro>>.
Accarezzai dolcemente i suoi capelli e lei si strinse a me posando la
testa contro la mia spalla abbracciandomi, inspirai il suo lieve
profumo beandomi di quella sensazione e le dissi:
<< Sei pronta a ritornare a scuola? Gli altri ragazzi
vedendoci insieme penseranno che nascondiamo qualcosa visto che
è da un po’ che ci frequentiamo. Te la senti di
ufficializzare il nostro rapporto? Oggi come ti ho detto, sono andato
sì a ritirare le fedine, ma è anche vero che sono
andato da mia madre e le ho detto tutto >>.
Lei alzò la testa di scatto e mi guardò scioccata:
<< In che senso le hai detto tutto? Non le hai avrai mica
detto che io e te siamo…>>.
<< No, ma cosa vai a pensare! Le ho solo detto che mi ero
innamorato di una splendida ragazza, senza neanche rendermene conto e
che volevo ufficializzare tutto. Le ho anche mostrato gli anelli e lei
mi ha abbracciato e ha voluto sapere il nome della fortunata
>>.
<< E…? >>.
<< E quando le ho detto che la ragazza in questione eri
tu per poco non sveniva dall’emozione, ho dovuto portarle
qualcosa di forte da bere. In un primo momento ci sono rimasto un
po’ male, ma poi quando mi ha abbracciato e mi ha detto che
non potevo scegliere ragazza migliore mi sono sentito sollevato. Ah e
vuole che domenica andiamo a mangiare da lei, penso che voglia
presentarti con tutti gli onori come mia fidanzata ufficiale
>>.
Caroline non disse nulla per interminabili minuti, ma quando vidi un
enorme sorriso spuntare sul suo volto la sollevai felice. La sua dolce
risata echeggiò per tutta la casa riempiendo il mio cuore di
felicità. A un tratto esclamò
<< Beh ci è andata bene. Speriamo che a scuola
abbiano una reazione simile, ma anche se non dovessero averla, non
m’importerebbe nulla. Infondo contiamo solo tu ed io, il
resto del mondo può anche scomparire. Direi che dobbiamo
festeggiare non credi? >>
<< Mi sembra proprio una splendida idea. Che cosa
vorresti fare? >>
<< Beh visto che abbiamo già mangiato e visto
abbastanza film per i miei gusti. Direi che ci sarebbe un unico modo
per passare il tempo non trovi? >>.
Io capendo a cosa si riferiva le sorrisi malizioso, la presi per mano e
insieme ci avviammo in camera mia.
Ora ne ero certo; il destino ci aveva uniti e non ci avrebbe
più divisi. Avremmo lottato per quest’amore fino
all’ultimo respiro.
I nostri cuori avrebbero danzato insieme per sempre.
Angolo autrice:
Bene eccoci
arrivati alla conclusione di questa storia. Spero con tutto il cuore
che vi sia piaciuta. Vi anticipo che presto ne scriverò
un'altra su The Vampire Diaries, ma questa volta sarà una
Damon/Nuovo personaggio. Vi avviso però che non la
pubblicherò finchè non l'avrò
terminata per evitare ritardi negli aggiornamenti. Se andate nella mia pagina
Facebook potrete
vedere la copertina in anteprima!
Inoltre ci
tengo a dirvi che d'ora in avanti scriverò qualche storia in
terza persona per allenarmi visto che sono più abituata a
scrivere con i POV, ma spero che continuerete a seguirmi lo stesso.
Ringrazio
tutte le 27 persone che hanno recensito questa storia, chi l'ha messa
nelle seguite, chi nelle ricordate e anche chi ha solo letto.
Grazie di cuore a tutti!!!! Un bacio dalla vostra
nefrit93
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