Cuore ballerino

di nefrit93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo uno ***
Capitolo 2: *** Capitolo due ***
Capitolo 3: *** Capitolo tre ***



Capitolo 1
*** Capitolo uno ***


Salve! Mi chiamo nefrit93 e questa è la mia prima fanfiction, mi sono iscritta da poco ma conoscevo già da molto il sito e siccome adoro "The Vampire Diaries" ho deciso di scrivere una storia su una delle coppie che amo di più della serie: Tyler e Caroline.
Spero di stuzzicare il vostro interesse almeno un pò con questa storia. 
Buona lettura!
xoxo nefrit93


Errore



POV. Tyler

Nella mia vita ho immaginato di provare mille emozioni, di provarle tutte. Tutte tranne una l’amore, ma non l’amore distaccato e frivolo ma quello vero che dura per l’eternità.
E lo provavo per la persona più impensabile che si potesse immaginare almeno per me: Caroline Forbes.
 
Capitolo 1
Due giorni dopo la mia ennesima trasformazione mi svegliai di colpo, non riuscivo a capire, dove fossi ero confuso e disorientato.  Lentamente provai ad alzarmi dal letto, ma una mano gelida mi fermò.
<< Tyler! Non devi alzarti sei ancora molto debole! >> Appena udì quella voce, mi voltai, era Caroline.
<< Ehi Care non preoccuparti mi sento molto meglio. Tu invece come stai? >>
<< Nonostante tutto sto bene grazie! Vuoi che ti porti qualcosa da mangiare? >>
<< Sì, molto volentieri, sto morendo di fame. >>
Sentendomi dire quella frase mi sorrise e si catapultò in cucina per prepararmi da mangiare, io non riuscii a non pensare a quel meraviglioso sorriso che lei mi aveva regalato. Era luminoso, dolce, sincero, non riuscivo a capire come avesse fatto Matt a lasciarla, anche se era diventata, una vampira era sempre Caroline.
Dopo pochi secondi arrivò con il mio spuntino che era a dirla tutta molto invitante.
<< Ecco fatto, il pasto è servito spero ti piaccia. >>
Addentai il panino in un baleno, era veramente buono. Notai che mi guardava con la coda dell’occhio, ma non dissi nulla per non metterla in imbarazzo.
A un tratto mi chiese:
<< Senti Ty, quando ti ho trovato sulla soglia di casa, mi hai guardata in modo strano, come se volessi dirmi qualcosa. Ho ragione? >>
Io a quelle parole m’immobilizzai, e ora cosa potevo dirle? Non certo la verità, non potevo dirle ciò che provavo per lei. Allora le sorrisi e le risposi sereno;
<< Volevo dirti semplicemente grazie. Per tutto, per come sei, per essere una meravigliosa amica e per essere una persona stupenda. >>
Lei all’udire quelle parole mi abbracciò, io ricambiai il gesto beandomi di quel contatto con il suo corpo e non pensavo ad altro. La strinsi ancora di più accarezzandole i capelli.
Restammo in quella posizione per un tempo infinito come se tutto intorno a noi si fosse fermato, ascoltando il suo respiro.
A un tratto sentì dei singhiozzi provenienti dal suo petto e la sollevai preoccupato.
<< Caroline che succede? Che cos’hai? >>
Lei non mi rispose e continuò a piangere disperata affondando la testa sul mio petto.
<< Ti prego Care dimmi che cosa ti succede, non posso vederti così sapendo che è colpa mia. >>
A quelle parole Caroline alzò la testa di scatto e mi rispose:
<< No! Tyler non devi pensare che sia colpa tua perché non lo è, la colpa è solo mia Matt se n’è andato per causa mia perché io credevo che rivelandogli il mio segreto avrei sistemato il nostro rapporto e invece ho rovinato tutto e cosa più grave l’ho messo in serio pericolo più di una volta. >>
<< Caroline purtroppo è successo e non si può più porre rimedio al passato, la cosa più importante è che Matt sappia che non sei cambiata nonostante tutto, che sei rimasta sempre la stessa straordinaria ragazza solare di un tempo. >>
Sul suo volto comparve un sorriso di ringraziamento come se le mie parole avessero lenito le sue ferite.
Non potevo sopportare di vederla soffrire, specialmente se la sofferenza veniva per causa mia. Ero stato io a rivelare a Matt ciò che provavo per lei, in un certo senso mi sentivo responsabile.
 Mi ero legato a lei in un modo che nemmeno io riuscivo a spiegarmi, a poco a poco sentivo che mi avvicinavo sempre di più a lei.
<< Tyler ti senti un po’ meglio? >>
<< Sì grazie, anzi stavo per proporti di andare a fare un po’ di shopping con me perché in pratica non ho nulla da mettermi >>
<< Va bene, dove vorresti andare di preciso? >>
<< Pensavo da Chuck’s i vestiti sono molto belli e non si spende tanto. Ti va? >>
<< Ok, allora vada per Chuck’s, devo comprarmi qualche vestito nuovo. Vado di là a prenderti dei jeans e una maglietta così puoi vestirti .>>
<< Grazie. >>
Dopo essermi vestito, prendemmo la sua macchina e andammo da Chuck’s a fare compere, entrammo in tantissimi negozi, provando un’enorme quantità di vestiti giudicando a vicenda gli abiti che indossavamo.
Dopo lo shopping sfrenato ci dirigemmo in bar a bere qualcosa e a chiacchierare, parlare con Caroline era facile con lei potevo essere me stesso non dovevo fingere nulla.
Lei sapeva ascoltarmi senza giudicare, ed era anche per questo che mi ero affezionato a lei, dava il suo affetto ma non pretendeva nulla in cambio.
Immerso nei mei pensieri che la riguardavano a un tratto, le domandai:
<< Caroline posso farti una domanda? >>
<< Certamente dimmi. >>
<< Quando hai completato la trasformazione che cosa hai provato? >>
<< Beh prima di tutto ero disgustata, però mi sentivo incredibilmente forte, capace di fare qualsiasi cosa. Con il passare dei mesi sono riuscita a controllarmi. I primi giorni sono stati duri specialmente perché non ero me stessa e non potevo camminare alla luce del sole. Era come se la vecchia me fosse completamente scomparsa e la nuova me prendesse il sopravvento. Non capivo più chi ero e la cosa mi spaventava moltissimo. >>
<< Però sei riuscita a ritornare in te. >>
<< Sì, fortunatamente sì, soprattutto da quando vado a caccia di animali e non di umani.
Poi grazie all’anello posso camminare fuori senza bruciare e questo è molto utile, posso fingere di essere ancora umana, anche se non lo sono per niente. Vuoi girare ancora per negozi o preferisci tornare a casa?
<< Possiamo girare ancora per un po’ se per te va bene, devo comprare ancora qualcosa.>>
<< Non c’è nessun problema. Forza allora, andiamo!>>
Dopo circa tre ore di shopping decidemmo di tornare a casa per riposare un po’ visto che avevamo camminato tantissimo. Io andai a dormire sul divano e Caroline andò nella sua stanza, il sonno arrivò presto e io mi addormentai pensando a lei.
Quella stessa sera dopo aver riposato decidemmo di uscire per andare al cinema e subito dopo a mangiare una pizza. Mi preparai con calma indossando dei semplici jeans e una camicia bianca con sopra il mio giubbotto, andai in sala ad aspettare Caroline, dopo mezz’ora la chiamai:
<< Care dai sbrigati altrimenti faremo tardi!!! >>
<< Arrivo, arrivo solo un secondo!!! >>
<< Ok. >>
<< Eccomi! Sono pronta. >>
Sentendo la sua voce mi voltai e ciò che vidi mi fece restare senza fiato. Indossava un vestito blu scuro senza spalline con uno spacco laterale, aveva i capelli raccolti in un morbido chignon con delle scarpe alte e non era truccata restai a fissarla estasiato non riuscivo a distogliere lo sguardo aveva lasciato i suoi soliti abiti per indossare quelli di una sirena tentatrice.
<<  Tyler tutto bene? >>
<<  Eh? Sì sì, scusa va tutto bene stavo solo pensando a una cosa. Andiamo? >>
<< Certamente. >>
Appena arrivati al cinema, decidemmo il film e presi i popcorn andammo a sederci. Mi era molto difficile seguire la trama poiché Caroline era seduta vicino a me, ma cercai di concentrarmi, non volevo che mi sorprendesse a fissarla com’era successo a casa.
Dopo un’ora il film terminò e noi ci avviammo in pizzeria più affamati che mai.
La cameriera ci fece accomodare in un tavolo appartato, dove nessuno ci avrebbe dato alcun fastidio, molto gentilmente ci lasciò il tempo x decidere cosa ordinare e se ne andò.
<< Allora Care tu che prendi?>>
<< Beh, io prenderei la pizza con la rucola e una birra. Tu?>>
<< Io invece prendo la pizza con le acciughe e una birra.>>
Ordinati nostri piatti, aspettammo che la cameriera ce li portasse e continuammo a chiacchierare fino al suo arrivo.
La serata passò in maniera piacevole, ma a me spaventava la fine quando avrei dovuto dire a Caroline la verità, ma ormai avevo preso la mia decisione: le avrei detto ciò che provavo per lei raccontandole anche di quella sera in cui prima di partire andai da Matt e gli confessai che amavo la sua ragazza.
Dopo aver pagato, uscimmo dal locale e le proposi di andare a fare due passi. Lei accettò la mia proposta con un dolce sorriso.
Mi ero preparato il discorso per tutta la sera, cercando le parole giuste da dirle, ma con mia sorpresa fu lei a parlare precedendomi:
<<  Tyler è tutta la sera che ti comporti in modo strano. Che cosa ti succede?>>
<<  Caroline io devo parlarti di una cosa molto importante che ti riguarda.>>
<<  Forza allora, parla.>>
<<  Va bene, ma è meglio se ci sediamo, vuoi?>>
Lei annuì con la testa silenziosamente. Trovammo una panchina e ci sedemmo.
<< Vedi Caroline quella sera quando me ne sono andato via dalla città, via da te sono passato al Grill da Matt per salutarlo e per dirgli di comportarsi bene con te.>>
<<  Perché avresti dovuto dirgli una cosa del genere?>>
<<  Perché m’importa di te, ma gli dissi anche un’altra cosa.>>
<<  Che cosa?>>
Chiusi gli occhi e respirai profondamente il momento era arrivato. Mi girai, le presi il viso tra le mani e mormorai:
<<  Che ti amo.>>
<<  Come?>>
<<  Hai sentito benissimo Caroline. Sono pazzamente, assolutamente innamorato di te.>>
Mi protesi per baciarla, ma lei si ritrasse sconvolta.
<< No! Tyler tu non puoi essere innamorato di me. Io…. Non ti amo Tyler, io ti odio, TI ODIO!!!!! Se tu non avessi detto a Matt che mi amavi le cose tra noi sarebbero potute ritornare come prima! È per colpa tua che Matt mi ha abbandonata, perché tu gli hai detto cosa provavi per me! Perché lo hai fatto. Perché? >>
<< Perché non volevo mentirgli, volevo essere sincero con lui, visto che non lo ero stato con te. Gli dissi anche che io non ti meritavo, che tu dovevi stare con lui. Non volevo che la tua vita si spezzasse per causa mia, ogni notte sarebbe stata fatale per te, avrei potuto ucciderti in qualsiasi momento trovandoti nel bosco anche per caso. Se ti fosse accaduto, qualcosa per colpa mia non sarei più riuscito a vivere!>>
Tentai di afferrarla per un braccio ma lei mi spinse via e sfrecciò verso il bosco la sciandomi lì solo e impotente.
L’avevo persa, per uno stupido errore avevo perso l’unica persona in grado di capirmi, l’unica persona importante per me. L’unica che io avessi amato veramente.
E questa volta per sempre.
 


Angolo autrice:
Allora il primo capitolo come vi sembra? La reazione di Caroline la trovate esagerata? Riuscirà Tyler a farsi perdonare
Fatemi sapere le vostre impressioni.
Il prossimo capitolo sarà un POV. Caroline e riprenderà un pezzo della storia scritto dal suo punto di vista. 
A presto. spero tanto che vi sia piaciuto!

xoxo nefrit93

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Capitolo 2
*** Capitolo due ***


Buongiorno a tutti/e!!!! Ho visto che avete recensito in tanti il primo capitolo, sono veramente felice che vi sia piaciuto. Questo secondo capitolo come vi ho anticipato la scorsa volta è scritto dal punto di vista di Caroline, vedremo come reagirà alla confessione di Tyler e cosa deciderà di fare riguardo a lui.
Ora vi lascio alla lettura e vi saluto calorosamente
Ciao!!!
xoxo nefrit93


Errore


   

POV. Caroline


Molte cose nella mia vita non mi erano chiare, ma una lo era sicuramente più di altre, odiavo Tyler Lockwood per avermi detto quelle parole, e lo avrei odiato per il resto dei miei giorni. Non lo avrei mai perdonato, anche se mi sarebbe costato patire una sofferenza atroce.
Lo avrei odiato. Per sempre.


Capitolo due

La serata con Tyler stava procedendo nel migliore dei modi, anche se continuavo a vederlo un po’ teso. Appena finito di mangiare mi propose di andare a fare due passi. Io accettai sorridente. Era molto inquieto lo sentivo ma non gli dissi nulla. Quando ci trovammo nei pressi del bosco, mi decisi a parlare per sapere cosa non andasse:
<< Tyler è tutta la sera che ti comporti in modo strano. Che cosa ti succede?>>
<< Caroline io devo parlarti di una cosa molto importante che ti riguarda. >>
<< Forza allora, parla. >>
<< Va bene, ma è meglio se ci sediamo, vuoi?>>.
Io silenziosamente annuì e ci sedemmo su una panchina poco distante.
<< Vedi Caroline quella sera quando me ne sono andato via dalla città, via da te sono passato al Grill da Matt per salutarlo e per dirgli di comportarsi bene con te. >>
<< Perché avresti dovuto dirgli una cosa del genere?>>.
<< Perché m’importa di te, ma gli dissi anche un’altra cosa. >>
<< Che cosa?>>
Chiuse gli occhi e respirò profondamente come se dovesse confessarmi qualcosa di molto grave, lo sentivo teso e nervoso come non lo avevo mai visto. Il Tyler spensierato e solare era sparito quasi come se non fosse mai esistito. Si girò all’improvviso mi prese il viso tra le mani e mi disse:
<< Che ti amo. >>
<< Come?>>
<< Hai sentito benissimo Caroline. Sono pazzamente e assolutamente innamorato di te. >>
Nel sentire quelle parole mi raggelai non potevo credere che dicesse sul serio. Improvvisamente si protese verso di me, voleva baciarmi. Ancora sconvolta mi ritrassi di scatto e gridai:
<< No! Tyler tu non puoi essere innamorato di me. Io…. Non ti amo Tyler, io ti odio, TI ODIO!!!!! Se tu non avessi detto a Matt che mi amavi le cose tra noi sarebbero potute ritornare come prima! È per colpa tua che Matt mi ha abbandonata, perché tu gli hai detto cosa provavi per me! Perché lo hai fatto. Perché? >>
<< Perché non volevo mentirgli, dovevo essere sincero con lui, visto che non lo ero stato con te. Gli dissi anche che io non ti meritavo, che tu dovevi stare con lui. Non volevo che la tua vita si spezzasse per causa mia, ogni notte sarebbe stata fatale per te, avrei potuto ucciderti in qualsiasi momento trovandoti nel bosco anche per caso. Se ti fosse accaduto, qualcosa per colpa mia non sarei più riuscito a vivere!>>.
Non riuscivo a credere alle sue parole, aveva rovinato tutto in un solo momento aveva distrutto il magnifico rapporto che si era creato tra noi. Tentò di afferrarmi per un braccio ma io riuscì a spingerlo via, con tutta la forza che avevo in corpo e sfrecciai verso il bosco a tutta velocità senza voltarmi indietro. Per me ormai lui non esisteva più, era morto insieme al mio affetto per lui.
Mi lasciai Mystic Falls alle spalle in pochi minuti, non sapevo, dove sarei andata, ma dovevo allontanarmi da tutto e specialmente da Tyler.
La rabbia ancora m’invadeva il corpo come mai prima di oggi ma cercai di mantenere quel minimo di lucidità per pensare a dove recarmi.
Decisi di andare a Phoenix in una delle case di famiglia, almeno così non avrebbe mai saputo, dove cercarmi; guidai con calma, senza fretta per non lasciarmi prendere dall’ira che ancora m’ invadeva il corpo al ricordo delle sue parole, avevo preso la decisione giusta andandomene dalla città così non sarei stata costretta a evitarlo ogni volta che lo vedevo specialmente a scuola, dove eravamo a stretto contatto.
E soprattutto non avrebbe occupato i miei pensieri continuamente. Non riuscivo a levarmelo dalla testa, era come un’ossessione. Una stupenda ossessione a dirla tutta.
Basta! Devo concentrarmi per arrivare a destinazione senza provocare incidenti.  
Arrivai alla casa a notte inoltrata, scesi dalla macchina e mi precipitai dentro, ero stanca per il viaggio per cui decisi di andare a fare una doccia e mettermi a dormire.
Finita la doccia, m’infilai sotto le coperte e la tanto agognata perdita di coscienza arrivò portandomi tra le braccia di Morfeo.
Dopo circa un’ora mi svegliai, non ero in casa e non ero sola c’era qualcuno accanto a me, qualcuno che non riuscivo a riconoscere, poi improvvisamente quella figura a me sconosciuta si girò: era Tyler!
Non riuscendo a trattenermi lo chiamai:
<< Tyler! >>
Lui non mi rispose ma continuò a guardarmi negli occhi, poi inaspettatamente si girò per andarsene ma io lo chiamai di nuovo.
<< Tyler, ti prego non andartene! Non lasciarmi qui! >>.
Tyler si girò di scatto e mi rispose:
<< Caroline proprio tu mi chiedi di non andarmene, tu che mi hai lasciato solo. Senza di te non riesco a vivere >>.
<< Mi dispiace, ma sono stata costretta ad andarmene, non potevo stare a contatto con te dopo quello che ci siamo detti, non avrei potuto più guardarti in faccia >>.
<< Care, io non vivo se non ci sei tu, dovevo dirti ciò che provavo per essere in pace con me stesso. Non potevo tenermi quel peso dentro il cuore. Ma se non vuoi più vedermi c’è un rimedio veloce per far sì che questo avvenga>>.
Dalla tasca dei pantaloni estrasse una pistola e se la puntò alla tempia.
<< Tyler! No! Ti prego fermati! Non fare sciocchezze >>.
<< Lo faccio per te amore, soltanto per te. Addio Caroline, ti amo e così sarà per sempre >>.
Detto questo mi sorrise per un’ultima volta e si sparò.
<< Tyler!!!!!!!!!!!! >>.
Mi svegliai di soprassalto, con il cuore in gola, madida di sudore! Non era vero era solo un sogno, un terribile incubo. Incapace di trattenermi scoppiai a piangere. Non riuscivo a credere a ciò che avevo visto, Tyler non farebbe mai un gesto così avventato per causa mia. Non riuscendo a calmarmi decisi di andarmi a fare una doccia.
Appena ebbi finito di fare la doccia, andai in cucina e mi versai un whisky e intanto mi domandai il perché di quell’incubo. Lui per me non esisteva più, non significava più nulla ormai, tutto quello che avevamo passato insieme, era una bugia, ogni parola, ogni sorriso, era una volgare menzogna. Però la reazione che ho avuto non è normale; se non m’importava più niente di lui perché avevo reagito così?
Cercando di dare una risposta sensata alla mia domanda, decisi di mangiare qualcosa, per poi andare a fare un giro per la città per comprare alcuni vestiti.
Preparandomi per uscire fui costretta a mettermi il vestito che avevo usato quella maledetta sera. Mi truccai leggermente e uscì di casa. Arrivata al centro commerciale, entrai nel primo negozio che attirò la mia attenzione dove notai un bellissimo completo che provai subito, insieme con quello comprai altri vestiti e un paio di accessori. Quando m’imbattei in una collana con il ciondolo di un lupo di legno, mi venne immediatamente in mente Tyler, e un moto d’angoscia mi pervase.
Decisi di fare un gesto di cui – lo sapevo già – mi sarei amaramente pentita: andare a controllare come stava.
Uscita dal centro commerciale montai in macchina diretta verso Mystic Falls a tutta velocità. Sapevo di fare uno sbaglio, ma volevo togliermi questo enorme peso dal cuore.
Arrivai nel primo pomeriggio, lasciai la macchina nel bosco per evitare che qualcuno vedendola la riconoscesse e iniziai a correre. Dopo circa mezz’ora di ricerca lo trovai al campo da basket con il resto della squadra di football a chiacchierare serenamente. Mi soffermai a osservarlo nascosta per evitare che mi potesse scorgere, vederlo ridere mi provocò un tuffo al cuore, quando lo faceva i suoi lineamenti, si addolcivano donandogli un’aria terribilmente sexy.
Ma cosa sto dicendo? Da quando consideravo Tyler sexy?
Ricomponendomi gli lanciai un’ultima occhiata e ritornai nel bosco per andare a caccia e per prelevare la mia auto e tornare da dove ero venuta.
Era ormai sera quando raggiunsi Phoenix per la seconda volta, entrai in casa, mi feci una doccia veloce e andai a dormire sperando che gli incubi non tornassero a tormentarmi.
 Le mie preghiere non furono esaudite, durante la notte sognai di nuovo Tyler, ma fortunatamente non fu un sogno sconvolgente quanto il primo. Uscì di casa velocemente, avevo bisogno di andare a caccia e di schiarirmi le idee. Cos’era diventato per me Tyler? Perché se mi ero ripromessa di odiarlo per l’eternità non riuscivo a farlo? E soprattutto perché non riuscivo a togliermelo dalla testa nemmeno per un secondo?
Nessuna di queste domande ebbero risposta e così dopo essermi nutrita, tornai a casa per rilassarmi.
 Mi preparai un bagno caldo e dopo essermi lavata, andai a vedere la tv in salotto.  Dopo poche ore andai a coricarmi.
La mattina seguente mi svegliai tardi, mi alzai, mi vestì e uscì. Avevo bisogno di un po’ d’aria. Decisi di andare a fare una passeggiata nel bosco.
Amavo i boschi, ma quello mi ricordava molto quello di Mystic Falls, cercai di non farci troppo caso. Mi fermai dinanzi ad una grossa quercia e mi sedetti su una delle radici che spuntavano dal terreno. Mi soffermai a pensare alla mia vita prima della trasformazione, di quanto fossi superficiale, ma ora riuscivo a comprendere meglio la gente, il mio stato di vampira all’inizio mi diede dei problemi, ma ora riesco a gestire la mia natura con facilità e credo che per questo devo ringraziare anche Tyler.
Sorrisi ricordando tutti i momenti passati insieme, ma la tristezza mi attanagliò lo stomaco al ricordo della sua dichiarazione.
Ancora mi sembrava impossibile che avesse detto di amarmi, ma lo aveva fatto. Quello che mi sconvolgeva è che lo aveva fatto in una maniera talmente dolce che stavo quasi per cedere.  
Il mio affetto per lui non si era ancora affievolito, continuavo a pensarlo costantemente, anche se ero ancora ferita dal suo comportamento. Però quando l’avevo visto, avevo provato una strana sensazione di pace e calore mai provata prima. Come se vedendolo avessi ricominciato a vivere.
La notte stava calando, decisi di ritornare a casa in fretta per controllare alcuni documenti per la scuola.
Entrai in casa e mi misi immediatamente al lavoro, appena ebbi terminato, mi sdraiai sul divano e chiusi gli occhi per rilassarmi un momento.
I ricordi mi portarono alla mente quella sera in cui trovandolo sull’uscio di casa mia lo portai dentro e nei giorni seguenti mi presi cura di lui, alle nostre chiacchierate, alle sue dolci parole, ai suoi abbracci; se mi concentravo, riuscivo a sentire il suo calore su di me. Volevo che mi stringesse, che mi consolasse, che mi baciasse.
Solo adesso riuscivo veramente a capire cosa provassi veramente per Tyler: lo amavo ma forse lo avevo sempre saputo e non volevo ammetterlo a me stessa. Questa era l’unica vera spiegazione.
E lui aveva il diritto di sapere, anche se forse ormai mi aveva dimenticata, anche se forse non contavo più nulla, lui doveva sapere.
Mi alzai preparai una valigia che trovai nell’armadio con tutta la mia roba e mi diressi a passo spedito verso la macchina.
Guidai alla massima velocità per raggiungere la mia città natale, per raggiungere la felicità che mi ero negata stupidamente.
Arrivata davanti a casa sua, mi diressi verso la finestra della sua camera, quando la individuai, spiccai un balzo e picchiettai sul vetro. Lui disteso sul letto, mi venne ad aprire incredulo.
<< Caroline! Cosa ci fai qui? >>.
<< Ciao Tyler, ho bisogno di parlarti. Posso entrare? >>.
<< Certo, certo entra pure >>.
Si scansò e mi fece passare, io mi accomodai sul letto e lui si sedette accanto a me. Sentivo che era molto nervoso e sorpreso di trovarmi lì. Io per tutta risposta gli sorrisi per far sì che si rilassasse almeno un po’.
Trasse un profondo respiro e mi chiese:
<< Allora cosa volevi dirmi? >>.
<< Volevo parlarti di…noi. Ma ti prego di non interrompermi perché mi sono preparata tutto un discorso e se inizi a farlo rischio di perdere il filo >>.
<< Va bene, ti ascolterò senza interromperti >>.
Io respirai profondamente e iniziai a parlare.
<< Innanzitutto devo scusarmi con te per come mi sono comportata la sera in cui siamo usciti, non avrei dovuto reagire così e andarmene. Tu sei stato solamente sincero e molto coraggioso nel confessarmi i tuoi sentimenti.  E poi dovevo ringraziarti per tutto ciò che hai fatto per me, sei stato straordinario, hai saputo ridarmi la voglia di sorridere ancora. E grazie al tuo amore verso di me, hai fatto sì, che anche io scoprissi di poter provare questa stupenda sensazione di calore.
Se non ci fossi stato tu, probabilmente sarei morta di nuovo. Non è facile per me dirti queste cose, ma era giusto che tu sapessi che io non ti considero più solo un amico Tyler, per me sei molto di più. Forse è troppo tardi per dirti quello che provo per te ma è giusto che io lo faccia, costi quel che costi. La verità Ty è che ti amo anch’io. Ti amo da morire e non posso più vivere senza di te! >>.
A quelle parole i suoi occhi brillarono, era incredulo glielo si leggeva in faccia ma felice. Sì avvicinò ancora di più a me e con voce tremante mi chiese:
<< Care potresti ripetere? Non credo di aver sentito bene >>.
<< Hai sentito benissimo, ma posso ripetertelo, perché non mi stancherò mai di dirtelo. Ti amo Tyler, ti amo e non posso vivere senza di te >>.
Lui risentendo le mie parole, iniziò a baciarmi con una tale passione, che io stessa riuscivo a percepire. Mi fece stendere sul letto e iniziò ad accarezzarmi i capelli. Io ricambiai con altrettanto ardore.
Poi a un tratto si staccò dalle mie labbra e mi domandò:
<< Non sto sognando vero? Sei davvero qui? >>.
<< No, amore mio non stai sognando, sono davvero qui con te e non ho nessuna intenzione di andarmene. Morirei, se dovessi separarmi da te ancora una volta >>.
Lui mi sorrise dolcemente e ricominciò a baciarmi. Io gli sfilai molto lentamente la maglietta, togliendola e lanciandola sul pavimento. Lui fece lo stesso con me.
Ci ritrovammo nudi in pochi minuti, io gli accarezzai i capelli, osservando il suo meraviglioso corpo e mormorai vicino al suo orecchio:
<< Niente potrà mai separarci. Te lo giuro >>.
Suggellammo questa mia promessa con un bacio. E iniziammo ad amarci per tutta la notte.


Angolo autrice:
Salve ragazze, finalmente sono riuscita a postare il secondo capitolo mi scuso per il ritardo ma la mia ispirazione mi ha salutata sul più bello, spero che questo capitolo vi piaccia!!!!!!!! Passiamo ai ringraziamenti: @luna nueva 96, _eco, Mrs Breen Wesley, A lexie s  , e lollylove per aver recensito @CarolineCyler, niny90 e A lexie s per averla inserita nelle seguite...e ovviamente tutti i 146 lettori silenziosi che l'hanno letta grazie davvero!!!!!!!!!!!!!! questo capitolo è dedicato a tutte le mie amiche, è grazie a loro che mi sono decisa a pubblicare questa storia!!!!!!!!!! Vi adoro ragazze!!!!!!!!!!! Ora vi lascio baci. Ah dimenticavo, avrei intenzione di scrivere un altro capitolo cosa ne pensate? Se per voi va bene battete un colpo.
Bye bye

xoxo nefrit93

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Capitolo 3
*** Capitolo tre ***


Buonpomeriggio miei carissimi e adorati fans!!!! Vi avevo promesso che sarei tornata e infatti eccomi qui. Questo capitolo è stato un vero e proprio supplizio per me, l'ispirazione era andata a farsi un lunghissimo viaggio lasciandomi nella disperazione più totale e in più i miei impegni con la scuola uniti a malesseri improvvisi mi hanno impedito di completare questa fanfiction.
Ringrazio tutti quelli che hanno recensito i primi due capitoli, spero che quest'ultimo capitolo non deluda le vostre aspettative.
Detto questo vi lascio alla lettura dell'ultimo capitolo che è ovviamente un POV. Tyler.
Buona lettura!!!!! ;D


Errore


POV. Tyler


La mia felicità era ormai completa, mi sentivo rinato come se nulla fosse accaduto. Finalmente ero ritornato me stesso. Stare lontano da lei mi aveva fatto diventare pazzo. Non riuscivo più a comportarmi come al solito. Sì uscivo con gli amici, stavo in compagnia, ma mi mancava sempre qualcosa dentro, qualcosa per me indispensabile: Caroline, il mio cuore.

Capitolo tre

I primi tiepidi raggi di sole entrarono dalla finestra della mia camera svegliandomi, aprì lentamente gli occhi e capii che stavo stringendo un corpo tra le mie braccia, alzai la testa e riconobbi subito quel meraviglioso profilo, era la mia Caroline. Allora non avevo immaginato nulla, era veramente ritornata da me e mi aveva rivelato i suoi sentimenti. Finalmente ci eravamo ritrovati e niente al mondo, ci avrebbe più divisi nemmeno la più grande catastrofe mondiale. Incapace di staccare gli occhi da lei restai estasiato a contemplare la sua angelica figura, per me Caroline era questo, un angelo sceso sulla terra. La creatura più bella che potesse esistere, lentamente e con delicatezza la feci girare per posarle la testa sul mio petto, lei si mosse leggermente ma non si svegliò. Dio quanto mi era mancata! Nei giorni in cui siamo stati lontani, continuavo a pensarla chiedendomi se stesse bene e maledicendomi per averla fatta soffrire. Ma ora non aveva più importanza perché eravamo insieme, le scostai dolcemente una ciocca di capelli dal viso e le accarezzai una guancia.
Lei, sentendo la pressione delle mie dita sulla pelle aprì lentamente gli occhi, guardandomi con infinita dolcezza curvando poi lei labbra in un sorriso, stringendosi ancora di più a me.
<< Buongiorno >>.
<< Buongiorno a te Caroline. Hai dormito bene? >>.
<< Benissimo. Non ho mai dormito così bene in vita mia >>.
Detto questo, mi prese il viso tra le mani e mi baciò. Io risposi a quel gesto dolcemente, senza più preoccupazioni sussurrando il suo nome tra un bacio e l’altro.
A poco a poco mi staccai da lei e guardandola le dissi:
<< Che ne dici di andare a fare una doccia mentre io preparo una deliziosa colazione da consumare qui? >>.
<< Dico che hai avuto una splendida idea. Sei un tesoro! >>.
Risi sentendo le sue parole. Mentre lei si dirigeva in bagno, io scesi in cucina per preparare la colazione. Preparai il tutto con la massima cura disponendo sul tavolino tutto quello che più le piaceva, aggiungendo una splendida rosa rossa.
Tornai in camera e la trovai distesa sul letto con un asciugamano attorno al corpo che mi aspettava impaziente, i capelli ancora bagnati dalla recente doccia, ma perfettamente acconciati a formare una nuvola dorata.
Appena udì i miei passi, si girò e sorridendomi esclamò:
<< Ehi Ty, perché ci hai messo tanto? Sto morendo di fame! >>.
<< Scusa ma stavo preparando tutto con la massima cura. Ecco la nostra colazione, spero ti piaccia >>.
<< Che buon profumino; non sapevo che avessi questa passione segreta per la cucina, sono davvero sorpresa! >>.
<< Ci sono tante cose che non sai di me Caroline, non sono sempre stato fedele solo al football ho anche altri interessi a parte lo sport. Mi piace molto cucinare, anche se non si direbbe poiché ho sempre avuto chi lo facesse per me, perché credo che ci si debba arrangiare in ogni situazione. E poi ho sentito che è una cosa che fa impazzire le donne >>.
Lei mi guardò stupefatta per alcuni minuti poi scoppiò a ridere, contagiando anche me.
<< Ahahahahahahah, sì credo che tu abbia ragione, noi donne amiamo vedere un uomo alle prese con i fornelli. Ci fa sentire più complici, ci unisce in qualche modo con lui avere una passione comune e inoltre sappiamo che possiamo avere un aiuto in qualsiasi momento >>.
Io, la fissai incantato da tanta bellezza, non mi sarei mai stancato di osservare il mio angelo, nemmeno per la più importante delle ragioni avrei voluto che questo momento finisse. Sarei rimasto nella mia camera con lei per l’eternità.
Ridestandomi dai miei pensieri le sorrisi ed esclamai:
<< Meglio iniziare a mangiare prima che si freddi tutto. Forza non fare complimenti! Hai qualche programma per oggi? >>.
<< Beh, pensavo che potevamo andare a fare un po’ di spesa. Mi è appena venuta in mente una bella ricettina da prepararti. Oggi pomeriggio potremmo andare in centro per guardare le vetrine e magari mangiarci un gelato e stasera dopo aver cenato, potremmo andare al cinema o se preferisci, potremmo guardare un DVD. Che te ne pare come programma? >>.
Io la fissai pensieroso, ragionando sul programma che mi aveva proposto per oggi. Non m’importava come avremmo trascorso la giornata, l’importante era stare con lei ogni minuto, ogni ora, ogni giorno della mia vita.
Alla fine le annuì sorridendo, e lei felicissima mi abbracciò. Iniziò poi a mangiare la nostra colazione con gusto, assaporando ogni boccone. Vederla così raggiante era una gioia, sembrava che la vecchia Caroline e la nuova si fossero fuse per creare questa meravigliosa creatura celestiale. 
Farei di tutto per lei, anche se questo significasse allontanarmi per sempre dalla sua vita, anche se questo volesse dire patire la sofferenza di questi giorni lontano da lei; non permetterò mai a niente e nessuno di farle del male.
Immerso nelle mie riflessioni, non sentì la sua voce che mi chiamava:
<< Tyler, mi senti? >>.
<< Eh? Scusa Caroline, ero sovrappensiero. Dicevi? >>.
<< Ti stavo dicendo di prepararti perché volevo andare a fare spesa. Noi siamo qui ma il tempo scorre. Sono già le otto e mezzo. Anche a me piacerebbe passare tutta la giornata a letto, ma rischiamo di fare tardi >>.
<< Ok tesoro vado a farmi la doccia, sai l'attività che abbiamo fatto stanotte mi ha parecchio spossato e sono ancora intorpidito, ma non ti nascondo che la ripeterei volentieri >>.
Le sorrisi malizioso al ricordo della notte appena passata e accarezzandole i capelli le diedi un bacio pieno di passione e amore che lei ricambiò. Adoravo baciarla, se fosse per me, non smetterei un attimo. Malvolentieri mi staccai da lei e andai in bagno.
Dopo venti minuti uscì dalla doccia e mi diressi in camera mia per vestirmi, lì trovai la mia ragazza che si stava preparando con la massima cura, indossava dei jeans a vita bassa chiari, una camicetta a quadri blu e grigi e ai piedi portava delle ballerine nere. Nella sua semplicità era stupenda, lentamente si girò e vedendomi solo con un asciugamano legato in torno alla vita, si voltò dall’altra parte imbarazzata. Io sorrisi divertito e le dissi:
<< Caroline va tutto bene? Ti da fastidio vedermi solo con l’asciugamano? >>.
<< No! Cosa ti viene in mente? È solo che non me lo aspettavo, pensavo ti fossi già vestito, non immaginavo che entrassi in camera così. Veramente, non mi crea nessun problema. Non dopo quello che è successo stanotte >>.
Io la fissai esterrefatto, non riuscivo a credere che avesse detto una frase del genere, non era da lei. 
Mi sorrise dolcemente e uscì dalla stanza.
Io scoppiai a ridere divertito e mi avvicinai all’armadio per prendere i vestiti.
Appena fui pronto scesi le scale e trovai Caroline ad attendermi davanti alla porta. 
<< Forza tesoro, oggi ho voglia di girare tutta la città! >>.
<< Hai suoi ordini mademoiselle. Oggi c’è una splendida giornata di sole è inutile stare chiusi in casa >>.
Ci dirigemmo a passo spedito verso la mia auto, per recarci poi al supermercato.
Arrivammo al supermercato in men che non si dica e comprammo tutto l’occorrente per il nostro pranzo, Caroline era impaziente di tornare a casa e stare con me, ma d'altronde lo ero anch’io. Dopo circa mezz’ora ci ritrovammo fuori dall’edificio, pieni di buste che portammo in macchina per passeggiare senza intralcio.
Mano nella mano arrivammo al Mystic Grill, dove prendemmo qualcosa da bere e iniziammo a chiacchierare allegramente.
<< Caroline credo che la roba che abbiamo acquistato possa bastare fino all’anno prossimo >>.
<< Lo credo anch’io. Mi sa che ho esagerato un po’. In fondo non posso farci, nulla è nella mia natura tutte le mie emozioni sono amplificate >>.
<< Ehi, ehi tranquilla non ti sto rimproverando. La mia era una semplice constatazione. Dove vorresti andare adesso? >>
Lei si fece pensierosa, aggrottò leggermente la sua fronte d’alabastro e mi rispose:
<< Pensavo che potevamo fare un salto da Chuck’s così compravo qualcosa. Ti va? >>.
<< Ma certo andiamo! Volevo giusto dare un’occhiata a qualche capo d’abbigliamento >>.
Detto ciò ci dirigemmo nel negozio di vestiti sempre tenendoci teneramente per mano. Adoravo coccolare Caroline per strada, mi faceva stare bene e infondo era la mia ragazza, nessuno ci vietava di scambiarci effusioni in pubblico.
Eravamo quasi arrivati al negozio quando notai nella gioielleria di fronte qualcosa che mi colpì: due splendide fedine in argento a fascia larga. Decisi di acquistarle per entrambi. Volevo farle un regalo, ma non un semplice regalo qualunque, volevo che quello fosse il simbolo del nostro amore.
Decisi di andarlo subito a comprare, senza dirle nulla per farle una sorpresa, così mi fermai e le dissi:
<< Care, mi sono appena ricordato che devo fare una commissione urgente. Non ti dispiace andare da Chuck’s da sola vero? >>.
<< No, certamente se devi fare una cosa importante, vai pure. Io compro i vestiti e poi ci ritroviamo davanti al negozio, ok? >>.
<< Va bene tesoro. Ci metto un attimo >>.
Detto ciò ci separammo e ognuno andò per la sua strada. Attraversai qualche isolato per non farle capire dove dovessi andare e aspettai pazientemente che entrasse nel negozio, poi mi diressi verso la gioielleria. 
Entrai e trovai una commessa che mi sorrise e mi salutò:
<< Buongiorno. Posso esserle utile? >>.
<< Buongiorno. Vorrei vedere le fedine in vetrina, quelle con la scatola in velluto rosso >>.
<< Certamente, gliele prendo subito >>.
La commessa si avvicinò alla vetrina, prese la scatolina con le fedine e la porse sul bancone. Io mi avvicinai e le osservai attentamente, erano perfette. Semplici senza alcun tipo di sfarzo.
Guardai la commessa e le chiesi:
<< Sarebbe possibile incidere una frase? >>.
<< Certamente! Dove vuole che sia incisa? >>.
<< All’esterno, in grafia piuttosto elegante >>.
<< Perfetto. Mi dica pure la frase da incidere>>.
<< TI AMERO’ PER SEMPRE MIO ANGELO >>
<< La vuole in un colore particolare o va bene colorata di nero? >>.
<< Vorrei che fosse incisa con l’inchiostro rosso >>.
<< Bene, sarà pronta nel pomeriggio alle 16.30. Che nome devo segnare per il ritiro? >>.
<< Tyler Lockwood >>.
<< Benissimo. Grazie e arrivederci >>.
<< Arrivederci >>.
Uscì dal negozio e mi diressi verso Chuck’s. Appena vidi Caroline, le sorrisi e le corsi in contro.
Lei per tutta risposta mi sorrise e mi abbracciò stretto. Io non resistetti più, le presi il volto tra le mani e la baciai dolcemente. Caroline rispose al mio gesto con altrettanta dolcezza e mano nella mano ci dirigemmo alla macchina.
Guidai il più veloce possibile, non vedevo l’ora di arrivare a casa per stare con lei tutto il tempo, anche se mi sarei dovuto assentare con una scusa per andare a prendere le fedine.
Arrivammo a casa mia in un battibaleno. Posammo le buste della spesa, sistemandone il contenuto e Caroline si accinse con il mio aiuto a preparare il pranzo.
Era bello stare accanto a lei, la sua vicinanza m’impediva di pensare alle cose brutte. Ne avevamo passate tante insieme, niente avrebbe più potuto dividerci, tranne una cosa: la mia maledizione. Al solo pensiero di quante volte avevo rischiato di ucciderla rabbrividì. Lei ovviamente guardandomi se ne accorse e disse:
<< Tyler va tutto bene? >>.
<< Sì, Caroline sto bene. Non preoccuparti. Allora questo fantastico pranzo e quasi pronto? >>.
<< Quasi, ancora una mezz’oretta e poi si mangia. Scommetto che con la camminata che abbiamo fatto spazzolerai tutto in un baleno >>.
<< Ehi, non sono mica un’aspirapolvere signorina Forbes! Abbia un po’ più di rispetto per il suo ragazzo >>.
<< Oh mi scusi signor Lockwood non volevo ferire la sua sensibilità, le chiedo umilmente scusa >>.
Lei iniziò a correre a velocità elevata ed io la inseguì cercando di afferrarla, ma era impossibile.
Poi inaspettatamente rallentò ed io l’afferrai per la vita, stringendola al mio petto. Ci fissammo per interminabili minuti senza mai distogliere lo sguardo, le accarezzai una guancia e lentamente mi avvicinai al suo orecchio sussurrandole:
<< Allora cosa aspettiamo? Sto morendo di fame, non vedo l’ora di assaggiare quello che hai cucinato >>.
Lei annuì semplicemente, e incapace di parlare mi prese per mano e ci avviammo nella sala da pranzo già apparecchiata.
Mangiammo con gusto ogni piatto da lei cucinato, chiacchierando e ridendo spensierati. Adoravo vederla ridere, nel suo sguardo rivedevo la ragazza che avevo imparato a conoscere e ad amare. Volevo un futuro con lei, e lo avrei avuto a tutti i costi, anche se sembrava impossibile.
Mi alzai e andai prendere il dolce, una buonissima torta al cioccolato che aveva preparato insieme a me. La tagliai e la servì nei piatti porgendogliene uno.
Ci accomodammo sul divano ed io accesi la televisione prendendo un film dalla libreria, lo inserì nel lettore dvd, mi accomodai anch’io sul divano vicino a Caroline.
Finita la torta, ci accoccolammo finalmente uno accanto all’altra, le cinsi la vita con un braccio e lei poggiò la testa sul mio petto dandomi la possibilità di sentire il suo profumo inebriante; la stanchezza ci sopraffece e in pochi attimi ci addormentammo abbracciati.
Il trillo del telefono mi ridestò e in un attimo mi svegliai, controllai l’ora erano le 16.00 e tra mezz’ora sarei dovuto andare a prendere le fedine. Mi girai verso il mio angelo controllando che non si fosse svegliata e molto delicatamente mi alzai, la strinsi tra le braccia e salì le scale verso la mia camera.
 La depositai delicatamente sul letto e la coprì con la coperta. Mi allontanai senza fare rumore e scrissi un biglietto per evitare che si spaventasse non vedendomi nel caso in cui si sarebbe svegliata.

Amore mio, devo uscire per una commissione urgente.
Dormivi talmente bene che non me la sono sentita di svegliarti.
Quindi se ti sveglierai e ancora non sarò tornato non ti agitare, ho delle faccende da sbrigare,
con un mio parente che mi ha chiamato proprio adesso. Non è nulla di grave ma mi ha 
chiesto di vederci. Tornerò prestissimo, talmente tanto che non ti accorgerai nemmeno della mia assenza.
Ti amo. Tuo
Tyler.

Lasciai il biglietto sul cuscino, le posai un bacio sulla fronte e uscì dalla stanza. Salì in macchina diretto verso la gioielleria, pensando al discorso da farle quando le avrei consegnato l’anello. 
Al solo pensiero mi tremavano le gambe, volevo che tutto fosse perfetto, indimenticabile.
Quasi senza accorgermene arrivai davanti alla gioielleria, parcheggiai e scesi dall’auto.
Presi un profondo respiro ed entrai nel negozio per ritirare le fedine. 
La commessa mi sorrise gentilmente ed esclamò:
<< Buon pomeriggio. In cosa posso esserle utile? >>
<< Buon pomeriggio. Stamattina ho ordinato delle fedine, di cui una da far incidere, mi ha servito una sua collega >>.
<< Certo! Che nome ha lasciato per il ritiro? >>.
<< Tyler Lockwood >>.
<< Bene, vado a prendergliele subito >>.
La commessa si allontanò, per ritornare pochi minuti dopo con la scatolina contenente gli anelli. 
<< Ecco qui. Sono 100 dollari >>.
Pagai, uscì e mi avviai verso la macchina per ritornare a casa. 
Cercai di immaginare la sua reazione quando le avrei consegnato l’anello, sperando con tutto il cuore che le piacesse.
Tornai a casa e trovai Caroline distesa sul divano, intenta a leggere un libro, appena chiusi la porta, lei alzò gli occhi su di me e mi sorrise.
<< Bentornato tesoro. Hai finito tutto quello che dovevi fare? >>.
<< Sì Caroline, fortunatamente sono riuscito a fare tutto in poco tempo. Ho sistemato la faccenda con il mio parente e poi sono passato a trovare mia madre. Ti sei svegliata da poco? >>
<< Sì e ho trovato il biglietto che mi hai lasciato. Sei stato molto dolce. Perché non vieni a sederti qui con me? >>.
Il suo tono mi parve volutamente malizioso, ma accontentai la sua richiesta. 
Mi sedetti sul divano accanto a lei, le avvolsi un braccio intorno alle spalle e la strinsi a me, pensando a come avrei potuto darle l’anello. Poi mi venne un’idea!
<< Caroline cosa ti va di fare stasera? >>.
<< Non mi va tanto di uscire. Che ne dici se rimaniamo a casa e ci guardiamo un DVD? Ordiniamo anche una pizza, tanto se poi abbiamo ancora fame, la dispensa è piena di roba da mangiare >>.
<< E’ un’ottima idea. Oggi ho camminato tutto il giorno e sono stanchissimo. Menomale che poi mi sono fermato da mia madre. Amore vado a rinfrescarmi un po’ e poi ti vengo a dare una mano a scegliere il film e facciamo anche i popcorn >>.
<< Ok Ty, fai con calma >>.
Salì le scale e mi diressi in bagno. Mi rinfrescai velocemente e poi ritornai giù. Caroline era intenta a scegliere il film. Mi soffermai a osservarla. Nella sua semplicità era bellissima. I suoi lineamenti erano dolcissimi, avrei accarezzato il suo viso per sempre. Mi avvicinai lentamente e l’abbracciai da dietro.
<< Allora hai scelto il film? >>.
<< Non so cosa guardare. Tu cosa mi consigli? >>.
<< Uhm. Sono indeciso tra un film romantico e un thriller >>.
Lei si girò guardandomi interrogativa non capendo il senso delle mie parole. 
<< Perché? >>.
<< Perché così avrò un motivo in più per stringerti e per consolarti. Se guardiamo un film romantico, piangerai sulla mia spalla, se invece guardiamo un thriller, ti stringerai a me per lo spavento ed io non potrei che esserne più felice >>.
Lei si girò, e sorrise a quel mio commento per poi prendere un DVD che scoprì, essere una via di mezzo tra un thriller e un film d’amore.
Quando tutto fu pronto per guardare il film, Caroline si accoccolò sul divano posando la testa sul mio petto ed io la strinsi a me. Il film non era davvero niente male e a giudicare dalla presa del mio angioletto sulla mia maglia, lo pensava anche lei.
Continuammo ad abbracciarci per tutta la serata finché la visione del film non terminò e Caroline non andò ad aprire la porta per prendere le nostre pizze. Mangiammo e chiacchierammo allegramente, anche se io ero un po’ teso per la faccenda dell’anello, cosa che ovviamente non sfuggì alla mia ragazza.
<< Tyler è tutto ok? È da tutta la sera che ti sento un po’ teso. Devi forse dirmi qualcosa d’importante? >>
<< Ehm…veramente, io…non so da dove cominciare. Non è una cosa facile da dire, almeno per me! >>
<< Beh comincia dall’inizio! Dai non può essere così terribile quello che devi dirmi. >>
Io mi alzai, presi un profondo respiro facendo mente locale su quello che volevo dirle. Poi mi girai verso di lei e finalmente parlai:
<< Vedi Caroline, prima di conoscere te, e intendo veramente, io non ero propriamente un bravo ragazzo. Sì cercavo di non dare troppe grane a nessuno essendo il figlio del sindaco, e soprattutto per non dare dispiacere a mia madre. Alcune volte però il ragazzo ribelle usciva fuori e mi faceva compiere atti non proprio maturi. Poi c’è stata la faccenda della maledizione e tu mi sei stata molto vicina, nonostante io ti abbia spesso ignorata e criticata, ma tu mi hai aiutato perché in un certo senso eravamo simili, sulle nostre teste pendeva una maledizione, anche se diversa, un qualcosa che non potevamo rivelare agli altri, che in qualche modo ci ha resi complici. Mi sei stata vicina, molto di più di quanto io meritassi, più di chiunque altro nella mia vita e grazie a questo ho imparato a conoscerti e ad amarti.
Non ti nascondo che l’aver scoperto di provare questi sentimenti verso di te all’inizio mi ha un po’ sconvolto. Non riuscivo a capire perché mi fossi innamorato proprio di te.
Poi ho capito: solo tu saresti stata in grado di tranquillizzarmi, solo tu saresti stata in grado di accettarmi così com’ero e solo tu saresti stata in grado di aiutarmi nei momenti bui. 
Oggi non sono andato ad aiutare quel mio parente. Sono andato a prendere questo. >>
Tirai fuori dalla tasca la scatolina e gliela porsi. Lei la prese e la aprì sgranando gli occhi alla vista del contenuto, alzò di scatto il viso guardandomi e con voce tremante disse:
<< Tyler, ma cosa…cioè come… >>.
<< Amore che cos’hai? Se non ti piace, possiamo cambiarlo >>.
<< Tyler non è questo, sono splendidi davvero. Solo che…non me lo aspettavo ecco. Non pensavo che tu… >>.
La guardai confuso. Perché aveva reagito in quel modo? Poi capì. Non era pronta a ufficializzare il nostro legame e forse non lo sarebbe mai stata. Infondo come avrebbe potuto sapendo di avere un mostro come fidanzato? Un mostro che avrebbe potuto ucciderla in qualsiasi momento. La mia maledizione ci divideva ancora. La guardai e con voce tremante e flebile mormorai:
<< Il mio essere licantropo ci divide ancora una volta. Come ho potuto solo pensare che avremmo potuto vivere felici quando sulla mia testa ho questa spada di Damocle pronta a colpirmi da un momento all’altro? Sono stato proprio un idiota. La mia era solo un’illusione. Non potrò mai essere felice, neanche se ti avrò al mio fianco. Per me non c’è più speranza… >>
Non riuscì a finire di parlare perché Caroline si scagliò su di me e mi diede uno schiaffo in pieno viso, talmente tanto forte da farmi girare la testa. Appena mi voltai per avere delle spiegazioni, l’espressione sul suo viso mi lasciò senza parole: era furibonda; talmente tanto che temevo esplodesse. A un certo punto esclamò:
<< Stammi bene a sentire Tyler Lockwood! Non provare mai più a dire una fesseria del genere. Io ti amo per quello che sei, quindi questo include anche il tuo essere un licantropo. La tua maledizione non ci ha mai diviso, certo non è una passeggiata per me vederti mentre soffri e sapere di non poter fare assolutamente nulla per paura di essere morsa, ma io ti amo anche per questo. A volte penso che senza la maledizione noi non ci saremmo mai conosciuti così a fondo e non ci saremmo neanche mai innamorati, lo hai anche affermato ora. Tu pensi di essere un mostro ma non lo sei! Io cosa dovrei dire allora eh? Tu non hai mai ucciso nessuno ma io sì, e questo peso me lo porterò dentro per sempre! Quindi risparmiami il monologo della spada che pende sulla tua testa. Ho reagito così alla vista degli anelli perché non me lo aspettavo, non perché non ne sia felice. 
Nessuno è più entusiasta di me in questo momento, sono talmente felice che avrei voglia di urlare. Anche se una parte di me vorrebbe anche prenderti a calci! Quindi piantala di piangerti addosso e vieni ad infilarmi quest’anello al dito! >>.
Io ancora sconvolto dalle sue parole, non mi mossi. Non riuscivo a credere che avesse reagito così Di colpo mi ridestai, mi avvicinai lentamente a lei presi il suo anello e glielo infilai al dito e lei fece lo stesso con me.
Ci guardammo negli occhi per interminabili minuti senza parlare poi lei mi prese il viso tra le mani e avvicinò le sue labbra alle mie in un morbido contatto. Io le accarezzai il viso, le presi la mano e baciai la fedina con deferenza. Ma di colpo alzai il viso perché sentì dei singhiozzi provenire dal suo petto:
<< Caroline che cos’hai? Ti prego parlami, dimmi cosa succede >>.
<< Sono felice Tyler sono solo felice. Quelle che vedi sono lacrime di gioia. Nonostante tutto quello che abbiamo passato, finalmente possiamo essere felice insieme. E questi anelli sono il simbolo di questa felicità! Certo che se tu non mi avessi fatto incavolare con il tuo discorso ci saremmo arrivati molto prima >>.
<< Lo so sono un vero idiota. Mi dispiace tanto di aver detto quelle cose è solo che la mia natura mi spaventa. Sapere di non riuscire a controllarmi neanche con te mi terrorizza. Sarei disposto a sopportare le torture più atroci se questo volesse dire non far del male né a te né a nessun altro>>.
Accarezzai dolcemente i suoi capelli e lei si strinse a me posando la testa contro la mia spalla abbracciandomi, inspirai il suo lieve profumo beandomi di quella sensazione e le dissi:
<< Sei pronta a ritornare a scuola? Gli altri ragazzi vedendoci insieme penseranno che nascondiamo qualcosa visto che è da un po’ che ci frequentiamo. Te la senti di ufficializzare il nostro rapporto? Oggi come ti ho detto, sono andato sì a ritirare le fedine, ma è anche vero che sono andato da mia madre e le ho detto tutto >>.
Lei alzò la testa di scatto e mi guardò scioccata:
<< In che senso le hai detto tutto? Non le hai avrai mica detto che io e te siamo…>>.
<< No, ma cosa vai a pensare! Le ho solo detto che mi ero innamorato di una splendida ragazza, senza neanche rendermene conto e che volevo ufficializzare tutto. Le ho anche mostrato gli anelli e lei mi ha abbracciato e ha voluto sapere il nome della fortunata >>.
<< E…? >>.
<< E quando le ho detto che la ragazza in questione eri tu per poco non sveniva dall’emozione, ho dovuto portarle qualcosa di forte da bere. In un primo momento ci sono rimasto un po’ male, ma poi quando mi ha abbracciato e mi ha detto che non potevo scegliere ragazza migliore mi sono sentito sollevato. Ah e vuole che domenica andiamo a mangiare da lei, penso che voglia presentarti con tutti gli onori come mia fidanzata ufficiale >>.
Caroline non disse nulla per interminabili minuti, ma quando vidi un enorme sorriso spuntare sul suo volto la sollevai felice. La sua dolce risata echeggiò per tutta la casa riempiendo il mio cuore di felicità. A un tratto esclamò
<< Beh ci è andata bene. Speriamo che a scuola abbiano una reazione simile, ma anche se non dovessero averla, non m’importerebbe nulla. Infondo contiamo solo tu ed io, il resto del mondo può anche scomparire. Direi che dobbiamo festeggiare non credi? >>
<< Mi sembra proprio una splendida idea. Che cosa vorresti fare? >>
<< Beh visto che abbiamo già mangiato e visto abbastanza film per i miei gusti. Direi che ci sarebbe un unico modo per passare il tempo non trovi? >>.
Io capendo a cosa si riferiva le sorrisi malizioso, la presi per mano e insieme ci avviammo in camera mia.
Ora ne ero certo; il destino ci aveva uniti e non ci avrebbe più divisi. Avremmo lottato per quest’amore fino all’ultimo respiro. 
I nostri cuori avrebbero danzato insieme per sempre. 


Angolo autrice:
Bene eccoci arrivati alla conclusione di questa storia. Spero con tutto il cuore che vi sia piaciuta. Vi anticipo che presto ne scriverò un'altra su The Vampire Diaries, ma questa volta sarà una Damon/Nuovo personaggio. Vi avviso però che non la pubblicherò finchè non l'avrò terminata per evitare ritardi negli aggiornamenti. Se andate nella mia pagina Facebook potrete vedere la copertina in anteprima! 
Inoltre ci tengo a dirvi che d'ora in avanti scriverò qualche storia in terza persona per allenarmi visto che sono più abituata a scrivere con i POV, ma spero che continuerete a seguirmi lo stesso.
Ringrazio tutte le 27 persone che hanno recensito questa storia, chi l'ha messa nelle seguite, chi nelle ricordate e anche chi ha solo letto. 
Grazie di cuore a tutti!!!! Un bacio dalla vostra

nefrit93


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