Specchio

di LuceSinistra
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** -Jane ***
Capitolo 2: *** Lydia ***
Capitolo 3: *** Elizabeth ***
Capitolo 4: *** Mary ***
Capitolo 5: *** Kitty ***



Capitolo 1
*** -Jane ***


La superficie liscia rifletteva un viso dolce, lineamenti aggraziati di ragazza nobile e una pelle rosea. Gli occhi chiari e i capelli biondi, lasciati sciolti sulle spalle, incorniciavano quel bel volto, rendendolo magnifico alla vista.
Eppure Jane non ci fece caso.
La sua attenzione era stata catturata dalle sorelle che, accoccolate sul letto di Lizzie, si scambiavano pettegolezzi.
Bella, bellissima” le dicevano tutti. “Una creatura sublime” commentavano. “E’ degna di sposare un uomo ricco” blaterava sua madre, ma alla primogenita di casa Bennet non era mai importato così tanto il suo aspetto.
Nessun viso grazioso l’avrebbe mai potuta distogliere dalle sue amate sorelle.



Angolino dell'inutile autrice:
No, davvero. Non ho idea da dove sia uscita questa raccolta. Perchè sì, visto che sono sadica o masochista non so, è una raccolta di drabble dall'ignota misura (essendo drabble dovrebbe essere compresa tra le 90 e 110 parole, credo). Che dire su questa cosa? Il tema centrale è lo specchio. Non so voi, ma io mi guardo davvero poco allo specchio - e questo spiega perchè vado in giro con una mangrovia al posto dei capelli e con il pigiama di Jack Skeleton adibita a maglia. Tuttavia mi sono chiesta, dato che Orgoglio e Pregiudizio è sempre lì sul comodino che mi osserva e mi consiglia, come si guardano allo specchio le signorine Bennet? Ecco, questa è la mia risposta.
Spero vi sia piaciuta almeno un po' (Jane non è che mi piaccia granchè come personaggio, troppo perfetta a parer mio, però trovo che il suo amore verso le sorelle sia delizioso. Sì, è un termine adatto a Jane) e spero che la prossima venga fuori ancora meglio.
Una recensione è sempre graditissima, ma vi regalo comunque un bacio anche solo per aver letto <3

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Capitolo 2
*** Lydia ***


 Si rimirò ancora una volta, aggiustandosi il suo nuovo cappellino. Dovette ammettere con se stessa che stava davvero d’incanto. Con il suo nuovo abbigliamento e la fede in bella mostra avrebbe sicuramente suscitato l’ammirazione di tutti i vicini.
In casa, però, tutti la guardavano con disapprovazione, eccetto sua madre, e Lydia non riusciva a capirne il motivo. Forse erano solo invidiosi perché lei adesso aveva un marito perfetto.
Batté le palpebre un paio di volte. Si era distratta di nuovo e il cappellino pendeva da un lato. Con mani esperte lo sistemò, prese un gran respiro e sorrise. Pensò che fosse un buon momento per ricevere dei complimenti.




Angolino-tutto-mio:
Da quanto tempo che non aggiornavo! Sono contenta di tutte quelle belle recensioni *-* Non credevo potesse piacere così tanto... e ovviamente spero che anche questa riesca ad ottenere lo stesso successo (wow ho detto proprio successo .-. Mi sento tanto importante). La protagonista è una scema, punto. Non trovo altri aggettivi per definirla, anche se a volte i suoi discorsi mi hanno fatto sorridere quindi non posso dire che sia tanto inutile. Come è possibile notare l'intera drabble (in realtà non credo siano 100 parole, ma vabbè ù.ù) è concentrata per lo più sul cappellino di Lydia, e a ragione... insomma perchè perdersi in mille elucubrazioni mentali alla Lizzie quando puoi guardarti allo specchio con il tuo nuovo cappellino?? Sarà pure scema, ma ogni giorno che passa sono sempre più convinta che questa qui abbia capito tutto della vita. Sono curiosa di sapere voi cosa pensate di questo personaggio... io vado e vi mando taaaanti baci di ringraziamento! Le recensioni rendono felice e danno un senso ad uno scrittore, ed io ho tanto bisogno di un senso ù.ù


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Capitolo 3
*** Elizabeth ***


“è passabile, ma non abbastanza bella”.

Elizabeth non sapeva spiegarsi il motivo per cui quelle parole l’avevano ferita così tanto. Credeva che ogni donna possedesse una certa vanità – chi più e chi meno delle altre – ed essere offesa in modo tanto esplicito, con un tono tanto freddo e uno sguardo così duro…
No. Si impose di non pensarci più.
Una ragazza può avere tante altre qualità. E poi il sig. Darcy era un villano, arrogante uomo ricco; perché per Elizabeth la sua opinione avrebbe dovuto essere tanto importante? Non lo era, ecco.
Ma i suoi occhi, riflessi dall’altra parte del vetro, le suggerivano una risposta diversa.




Piccolo angolino per le riflessioni:
Quando lessi per la prima volta Orgoglio e Pregiudizio ero una giovincella in cerca di un romanzetto rosa, che raccontasse l'amore super-iper-melenso di due protagonisti vintage. Rimasi, quindi, oltremodo shockata dalla frase del simpaticissimo Darcy e dai modi in cui si rivolgeva alla povera Elizabeth. Sì vabbè, poi diventerà un personaggio positivo, innamorato e blablabla... ma all'inizio l'odiavo. Però, allo stesso tempo, l'amavo. E l'odiavo.
Ecco io la vedo così anche per Elizabeth: lo odia per quello che le ha detto (per il modo con cui l'ha fatto), però penso che ne rimanga dispiaciuta e offesa proprio perchè se ne sente attratta - in un senso molto labile, tanto da nn rendersene neanche conto.
Okay forse queste saranno solo mie elucubrazioni mentali e la Austen si starà rivoltando nella tomba. Non so come sia venuta, Elizabeth è troppo difficile e credo di essere stata molto poco originale ç_ç Spero però possiate apprezzare lo stesso (almeno lo sforzo XD) e dirmi in cosa possa aver sbagliato o semplicemente le vostre considerazioni.
Ah sono poi, come la volta scorsa, curiosa di sapere cosa ne pensiate di Elizabeth e Darcy ù.ù
Un bacio e a presto!! <3
...forse.

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Capitolo 4
*** Mary ***


Non amava guardarsi allo specchio.
Per Mary  guardare significava notare i brutti difetti del suo viso, dover accettare la mancanza di beltà – dote che, invece, parevano ben fornite le sue sorelle. Guardare significava rinunciare alla speranza che qualcuno, un giorno, avrebbe potuto chiederla in moglie. Sì era istruita, ma troppo perché potessero apprezzarla davvero.
Eppure non poteva avere paura di osservare il suo aspetto.
 
Fu un’occhiata fugace, che durò meno di un istante, ma bastò per mandare via ogni desiderio. Quegli occhi erano i suoi, quel naso e quella bocca erano i suoi. Era lei: la figura di fronte, così brutta e priva di ogni attrattiva, era proprio lei.



Chiacchiere blablabla:
Prima cosa: Buon anno a tutti! Con leggero ritardo, ma... meglio tardi che mai no? Speriamo che questo 2013 sia più felice dell'anno appena passato e che tutti possano realizzare i propri piccoli sogni <3
Seconda cosa: la drabble o cosa non mi piace molto. Non so, ma avrei voluto rendere meglio la povera Mary. Ne ho già scritta una su questo personaggio perchè credo che meriti un po' di luce, visto che è ovviamente un personaggio più positivo di tanti altri. Sì, in realtà è che mi rispecchio un po' in lei: così bistrattata, la bruttina che cerca di mettere in mostra il proprio cervello. Il termine istruita non è affatto casuale. Quando Mr. Bennet parla di "figlia intelligente" si riferisce sempre ad Elizabeth, mai a Mary e questo mi ha sempre fatto imbestialire. Non bastava renderla la bruttina della situazione? Poor, ha tutta la mia comprensione. E ancora sì, anch'io soffro di specchio-fobia ù.ù
Terza cosa: siete tutte carinissime con le recensioni!! Non mi aspettavo di riceverne così tante *_* Mi dispiace non rispondere, ma purtroppo gli impegni me lo impediscono. Sappiate che siete però fantastiche, non riesco neanche a descrivere la gioia nel leggere dei complimenti (purtroppo nella vita reale se ne ricevono così pochi, nonostante si cerchi di fare il proprio lavoro al meglio =___=)!! <3
Quarta cosa (giuro che è finita): sono finalmente riuscita a vedere una serie (Lost in Austen) che avevo in cantiere da tantissimo tempo. Trovo che sia geniale, mette subito il buon umore! E poi, per una come me che ama Darcy è una meraviglia ù.ù Ve la consiglio... detto ciò, un bacio a tuuutti! Aspetto di sapere cosa ne pensiate anche di questa cosa qui.

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Capitolo 5
*** Kitty ***



Non avrebbe saputo dire in che modo, ma lo specchio che usava per la toletta s’era rotto in cinque pezzi esatti.
Il primo pensiero di Kitty andò alla madre e sperò che quella donna non avesse sentito il rumore dell’oggetto in frantumi. Il secondo andò, invece, a quei cinque frammenti sparsi.
Strano, pensò. Cinque come me e le mie sorelle.
Si lasciò andare ai ricordi per qualche secondo e  alla fine concluse che le sorelle Bennet erano proprio come quello specchio: erano state unite per tanto tempo, ma adesso era venuto il momento di percorrere strade diverse. E Kitty non vedeva l’ora di scoprire la propria.






Riflessioni e addii:
Lo so, sono mancata per taaaaaaantissimo tempo! Purtroppo non sapevo cosa scrivere riguardo Kitty, che è descritta solo come la copia più scialba della sorella minore, poi all'improvviso mi è venuta quest'idea dello specchio rotto e la drabble (mi pare siano 106 parole) è venuta fuori. Non ne sono convintissima, ma ci tenevo a concludere questa raccolta che mi ha dato tante soddisfazioni *___* Volevo terminare "l'opera" proprio come l'avevo cominciata, cioè con un riferimento collettivo alla sorellanza delle Bennet, solo che questa volta volevo dare la sensazione che ormai tutto fosse finito e le sorelle avessero preso strade differenti. Spero di esserci riuscita e spero che vi piaciuta! Non sapete quanto sia stata felice delle vostre recensioni e dei vostri complimenti, delle vostre opinioni... siete davvero carinissime e, davvero, non so che parole usare per ringraziarvi!! <3
Beh... alla prossima ^^




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