You'll Be Mine

di Rachel_1D
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter 1.1 ***
Capitolo 2: *** Chapter 2.1 ***
Capitolo 3: *** Chapter 3.2 ***
Capitolo 4: *** Chapter 4.3 ***



Capitolo 1
*** Chapter 1.1 ***


Tutto iniziò da una semplice ricerca di Scienze. Ero in classe, seduta al banco, con lui. Il sono-più-figo-io Malik. Lo odiavo, non lo sopportavo era troppo fanatico e non so se ci sono altri significati per spiegarlo, mi stava letteralmente sui coglioni. Ah scusate se ancora non mi sono presentata, sono Megan ma per gli amici Meg, ho diciotto anni, vivo qui, a Londra da circa 7 anni e mi sono trasferita qui con i miei genitori ormai separati da tre. Non mi ritengo una ragazza alta magra e perfetta, ma neanche bassa e obesa. Sono normale. Ah per mia sfortuna sono figlia unica, mi sarebbe piaciuto avere un fratellino o una sorellina, ma purtroppo non è stato mai così e penso che mai lo sarà. Comunque ritorniamo alla mia storia, la mia vita, la mia schifosa vita, si perché dovevo chiamarla così. Ero al banco con quell’essere ancora mai definito da me. Il cervello non l’aveva, era uno strafottente, e non aveva nessun sentimento, almeno credo. La ricerca doveva essere fatta sulla Sessualità. Wow un argomento perfetto eh?. Già da prima, da quando la professoressa disse che avrebbe fatto gruppi da due e per di più sulla sessualità stavo pregando in ginocchio dio di non capitare con lui. Se sarebbe successo ero fottuta. Se fosse stato così quella ricerca voleva dirsi vedersi tutti i giorni no, ma almeno tre o quattro a settimana, con lui, con quello che sopportavo di meno in tutta la classe. La professoressa iniziò a fare i gruppi e io intanto nella mia testa stavo pregando ancora una volta di non capitare con Malik.
:”Allora vediamo… La signorina Campbell può stare …. Vediamo… con Malik!”. In quel momento le mie orbite uscirono dai miei occhi, stavo per cadere dalla sedia, cercai di calmarmi e dire alla professoressa.
:”Scusi professoressa si potrebbero cambiare le coppie??”.
:”Uhm .. vediamo… NO !-.
:”Ok scusi”.
Durante la fine della lezione io e Malik ci scambiavamo frecciatine infuocate(?). Per fortuna la campanella suonò, uscii dalla classe, e mi diressi verso il corridoio. Mentre camminavo mi sentii tirare per un braccio, pensavo chissà chi fosse, ma era lui. Quel ragazzo che non sopportavo. Inziò a parlarmi.
:”Allora come facciamo per questa ricerca??”. Strano Malik che si interessa di fare i compiti e per di più con la persona che non sopporta, la cosa è reciproca, ma c’è qualcosa sotto.
:”Tu, tu che ti interessi di fare i compiti?. Strano. Vabbe la prima settimana facciamo da me e la seconda da te. Iniziamo oggi così ci dovremmo vedere meno giorni”.
:”Ok, lo stesso, allora da te alle 4 e mezza”.
:”Ciao”.
Ognuno andò in una direzione diversa. Quel giorno non era finito ma per me era appena iniziato.  Tornai a casa, mangiai. Speravo che quel momento non arrivasse mai, non lo volevo a casa mia. Ma sembrava che il tempo mi andava contro, passavano i minuti e le ore. Erano già le quattro. Passò mezz’ora, non arrivava. Ancora quindici minuti e di lui neanche l’ombra. Decisi intanto di iniziare a preparare dei materiali. Da una parte sempre meglio che non venisse ma dall’altra doveva venire perché io non mi volevo prendere un altro due, dato che non ero una cima a scuola. Alle cinque e mezza suonò il campanello, scesi e andai ad aprire. Chissà chi era. Era lui, il solito ritardatario.
:”Alla buon ora eh Malik?”dissi un pochino arrabbiata.
:”Si scusa ho avuto un contrattempo” vidi che aveva i pantaloni slacciati e la camicia allacciata male.
:”Si ok, dopo la tua spassata con qualche ragazza adesso dovremmo fare la ricerca così poi ti levi dai piedi e ritorna tutto al normale”.Mi spostai dalla porta per farlo entrare, andammo in camera mia, nella mia camera super-disordianata, ma chissene frega.
Iniziammo la ricerca, sapete Malik non era così male come compagno. A volte ti faceva ridere ma a volte non si poteva proprio sopportare. A metà decidemmo di fare una pausa, scendemmo in salotto e ci sedemmo sul divano. Iniziammo a parlare, non me ne stavo accorgendo, stavo parlando con lui. Ma era abbastanza simpatico. Ad un certo punto gli squillò il telefono, era una voce femminile, mi disse:”Scusa, adesso io devo andare ci vediamo domani per continuare la ricerca”. Sapevo che era una delle sue scappatelle quindi gli dissi”Buona Scopata”. Mi guardò male e usci dalla porta. Finalmente ero sola, ma troppo sola, forse dovevo ammettere che con lui stavo bene. Ma non ci riuscivo, era troppo forte.
 

Ragazze come va??
Sto facendo tante Ff. Se volete passate anchehttp://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=961498&i=1.
Poi se anche qui http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=986536&i=1
E l’ultima cosa qui http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=943866&i=1
Grazie mille siete fantastiche <3
F.

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Capitolo 2
*** Chapter 2.1 ***


Si era vero con lui stavo bene ma aspettate, mai e poi mai mi innmorerò di lui. Siamo gli opposti, come benzina e fuoco insieme esplodiamo se invece lasciati stare stiamo tranquilli ognuno al proprio posto. La sera mi sentivo sola così decisi di chiamare mio padre, volevo parlare con lui almeno qualche volta dato che lui non si faceva mai sentire da quando lui e la mamma si erano separati.

Mia mamma era uscita, non so doveera andata, forse con quelle oche delle sue amiche in qualche pub alla ricerca di uomini sotto i 30 ani che non se le sarebbero cagate di pezza perchè "vecchie". Dopo aver attaccato il telefono, scesi in salone a cercare nel frigo qualcosa da mangiare. Era vuoto, cacchio. Ho fame dissi tra me e me. Così aprii la credenza e vidi l'unico pacchetto di biscotti, aperti rifatti ma pur sempre biscotti. Lo presi e data la fame che avevo lo divorai in 5 minuti. Decisi di andare al letto. Domani mi avrebbe aspettata una giornata di scuola e il pomeriggio con Malik. Oddio che sta succedendo non sto più usando il termine dispregiatico che usavo prima, oddio che mi sta succedendo, mi diedi una botta in testa: Ahia -.dissi, che stupida. No che stupida, come posso pensare che mi potrò innamorare di quel ragazzo?! Oh cazzo lo sto facendo ancora! Per schiarirmi le idee decisi di andare al letto, per mia fortuna mi addormetai subito e cercai, almeno speravo di scacciare via quei pensieri dalla mia testa.


La mattina dopo: Ore 8.30 Oddio, merda. E' tardi. Riandrò in presidenza, un'altra volta, dissi tra me e me mentre in fretta e furia mi vestivo non so come. Mi preparai non velocemente, ma di più. Andai via correndo con la brioche che riempiva la mia bocca, quasi che mi stavo strozzando. L'idea di mia madre non mi era passata neanche nella mente e sinceramente non mi importava quasi niente.

Arrivai a scuola, trovai il cancello chiuso, dovetti suonare e sapevo che, come tutte le volte che arrivavo tardi, c'era la bidella che mi aspettava e mi diceva così: Campbell, il preside l'aspetta-. E infatti fù così. Percorsi tutto il corridoio, aprii la porta del preside. Non ero sola. C'era anche lui, oh cavolo l'ho fatto di nuovo. La notte non mi aveva fatto altro che confondere le idee invece che schiarirle.

Comunque mi sedetti vicino al Sono-più-figo-io Malik, dai stavo guardendo, intanto che il preside ci sgridava con la sua solita ramanzina, che noi non ascoltavamo più da un pezzo. Parlava, parlava e io e Malik ci scambiavamo sguardi accennati a sorrisi (per le stupidaggini che diceva il preside o almeno penso :S). Appena usciti dalla presidenza Malik mi parlò, strano ma mi parlò. Il corridoio era vuoto, anche un'pò spaventoso. :"Ma tu lo sai che cosa ha detto il preside?"-. :" No e tu ?-. :"No-. Ci mettemmo a ridere come due deficienti, onestamente non mi andava di fare lezione e quindi dissi:" Vabbe a me non va di fare lezione quindi vado a casa, oggi pomeriggio ci vediamo da me alla solita ora?-. :"Mi sa che faccio lo stesso comunque ti volevo chiedere se potevo venire subito così finivamo o almeno iniziamo quella benedetta ricerca di scienze-. :"A ok allora andiamo ?-. :"Andiamo-. disse accennando un sorriso. Non so perchè ma ne ero felice, quell'odio piano piano si stava trasformando in simpatia. Ma non doveva andare così, perchè sin da quando ero stata piccola la mia vita era stata programmata dai miei genitori, a quel tempo ancora insieme, come una bambina Perfetta. Ma mi dispiace io questa vita non l'ho mai voluta e non la vorrò mai.

 

Quindi uno Strappo alla regola ci vuole pur sempre no ??

 

 

Spazio di autore: "Ragazze come va ?? Scusate ma il capitolo l'ho postato solo ora. Vi volevo dire che in questi ultimi giorni non ci sono stata quidi recupero adesso. Secondo voi come andrà la storia tra la protagonista e Malik. Mi ci sono impegnata quindi gradirei che magari mi lasciaste un commento. Grazie mille. Vi voglio bene. XoXo

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Capitolo 3
*** Chapter 3.2 ***


Ebbene si, c’era stato uno strappo alla regola. Io e Malik uscimmo dall’uscita di sicurezza senza farci vedere.
Onestamente quella porta io non la conoscevo, mi ci portò lui, si vede che la conosceva per le sue scappatelle ( in tutti e due i sensi, ragazze e scuola). Uscimmo e facemmo un sospiro di sollievo ma ancora nessuno dei due si era deciso a parlare. Stranamente, quello “stranamente” stava diventando sempre più frequente, mi parlò mentre stavamo camminando per la strada di casa :Allora come te a passi Campbell?-disse-. : Bene, oh cazzo!!-dissi- : Che cosa è successo?-. :-Bhe mi sono dimenticata di prendere le chiavi di casa quando sono uscita stamattina, ho chiuso di botto la porta e me le sono dimenticate all’ingresso-. :Che stupidina- odiavo quando faceva così- ma dai non ti preoccupare, troveremo un modo per entrare-. Mi stupirono quelle parole.
Arrivati davanti a casa, la guardammo entrambi, ci guardammo tra di noi, guardammo la finestra, ci riguardammo ancora una volta e annuimmo. Anche se tanto diversi ci capivamo subito e bene. Dopo un quarto d’ora entrammo in casa. Eravamo sudati, posammo gli zaini in camera mia e le scarpe per terra. Era presto, erano le 11.30 era ancora troppo presto per mangiare così ci sedemmo sul letto. Faceva caldo, Zayn la prima volta che lo chiamavo così, si levò la maglietta prima chiedendomelo.
Anche se a volte era scortese era bello, se non perfetto, poteva fare il modello. Non era stato mai così gentile con me, stava cambiando qualcosa.
:Ho qualcosa che non va ??-disse fissandomi  forse perché io lo stavo facendo per prima senza accorgermene-No no, scusa vado un attimo in bagno.
Non so che mi stava succedendo, sentivo qualcosa allo stomaco. No non potevano essere le cosiddette farfalle che si sentivano quando ti innamori, ma non era neanche vomito. Chiusi la porta, appoggiai le mani sul lavandino, aprii l’acqua e mi sciacquai il viso. Dato che ero sudata in bagno avevo degli short e una t-shirt che si legava in vita così decisi di metterli. Misi un’po’ di profumo, non so perché e uscii dal bagno. Era li nella mia stanza, non era più seduto sul letto ma si era alzato ed era andato a vedere le mie vecchie foto attaccate alla parete. Ah sorrideva. :-Che cos’è che ti fa tanto ridere?? Si lo so ero e sono tuttora brutta. Che ci vuoi fare la natura non da mica a tutti la bellezza (?). :-Scema non ridevo per te, tutto il contrario eri molto bella e lo sei anche adesso, se non di più- arrossii, non potevo credere a quello che aveva detto- ma perfavore- gli risposi io. :-Prova a dirlo un’altra volta e guai a te-disse-.
:-Che mi fai se lo dico eh ?-.
:-Questo- si avvicinò (io intanto già pensavo come nelle favole che mi avesse dato il primo bacio, stupidina, ma io non ci dovevo pensare, che dico) e mi iniziò a fare il solletico. Mentre ridevo da farmela sotto guardavo i suoi occhi, non me ne ero mai accorta, anche perché non eravamo mai stati così vicini, erano a dir pocoStupendi. Brillavano, erano di quel color nocciola che tanto io adoravo. Era un caso o forse no??.
:-Ok, ok Malik hai vinto-dissi raggruppandomi su me stessa per il mal di pancia da quanto avevo riso.
:-Si sa io vinco sempre.
Ci fu un attimo di silenzio, dove nessuno parlava. Si poteva sentire il nostro fiatone, il battito del cuore e gli uccellini fuori dalla finestra.
Malik disse: Oi-la prima volta che mi chiamò così- io ho fame.
:-In realtà anche io, scendiamo giù a vedere cosa c’è nel frigo.
Scendemmo, aprimmo in frigo con la speranza di trovare qualcosa, ma c’era solo un misero e povero pollo.
:-Wow il pollo, lo potremmo fare al curry, io lo so cucinare benissimo me lo ha insegnato mia madre quando avevo 14 anni e da li è diventato il mio piatto preferito, che ne dici??-.
:Si per me va bene, ma sappi che io non sono capace quindi, se viene fuori una schifezza io ti avevo avvertito.
:-OK va bene allora intanto io mi occupo del pollo e tu della salsa ok ??-.
:Affare fatto.
Tutti e due ci mettemmo ai fornelli e iniziammo a cercare di fare la ricetta, almeno per me.
Mentre preparavo la salsa mi venne dietro e poso le sue mani sulle mie e mi fece vedere come si faceva. Persino cucinare con lui stava diventando interessante, ma soprattutto bello.
:-E’ così che devi fare, movimenti lenti e circolari-mi spiegò-.
Adesso c’era anche un modo per preparare la salsa??.
Oddio, cavolo un’altra volta quella sensazione, ma che poteva essere??.
Dovevo andare dal medico ma mi ricordai una frase: “L’amore non si può curare”. Anche se avessi avuto quella malattia non si poteva curare e me la sarei dovuta tenere per sempre. Ma io non potevo avercela vero o almeno non ce la dovevo avere.
 
Spazio Autore:                                                  

Ragazze come va ??.

Scusate se questo capitolo l’ho postato tardi ma con la scuola e altri impegni vari non sono riuscita a postarlo. Vi piace come sta andando avanti la storia?? Su questo capitolo Zayn non si è fatto molto sentire ma accadrà qualcosa di magico nel prossimo, non lo so ancora però.
Se vi va andate a vedere la mia pagina su Fb:
http://www.facebook.com/pages/One-DirectionOur-Loves/283508898378288?ref=tn_tnmn.

Passate a vedere anche le mie storie e un’altra cosa: I love you.
F. <3.

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Capitolo 4
*** Chapter 4.3 ***


Bhè a quel punto stava andando tutto per il meglio, anche se non doveva andare così. La sera prima Zayn era andato via verso le sette di sera, avevamo finito la ricerca per fortuna. Ma quel per fortuna stava diventando un per sfortuna. Non volevo finisse tutto con una semplice e banale ricerca di scienza, volevo qualcosa di più. Lo volevo, solo per me. *sottolineo che 2 settimane fa non avrei detto mai queste cose*.

Eppure lui mi fa quest’ effetto, i brividi, il respiro affannato e non le semplici farfalle ma una vera e propria mandria di bufali nello stomaco. La mattina mi svegliai alle otto del mattino senza voglia di studiare e di alzarmi dal mio letto caldo. Infatti non andai a scuola e restai al letto. Analizzavo ogni pensiero che mi passava per la testa e uno di questi era proprio: lui. Aveva qualcosa di speciale e solo adesso lo dico perché l’ho conosciuto meglio. Presi la chitarra, strumento che suonavo sin da piccola, iniziai a cantare Boyfriend (versione femminile). If i was your girlfriend Never let you go.

Il mio pensiero fisso era lui in quel momento, solo lui. E’ proprio vero che alcune canzoni ti rispecchiano veramente, o ameno vorresti. Mentre cantavo sentii vibrare qualcosa, ah era il mio cellulare. Un messaggio. Ero impaziente di sapere chi era ma anche un po’ ansiosa perchè avevo paura che se non fosse stata la persone che mi aspettavo ci sarei rimasta molto male. Lo aprii. Per fortuna la fortuna stava dalla mia parte, era lui. Spuntò subito uno stupido sorriso sulla mia faccia. Uno stupido sorriso che mi faceva stare bene. :Come mai non sei a scuola ??. Io non sono andato perché non mi sento bene. Quindi dato che dobbiamo rivedere la ricerca si può fare da me?-.

1) Come faceva a sapere che non ero a scuola?? 2

) La ricerca era finita e perchè voleva che andavo a casa sua? Risposi così: Si come va bene, ma come fai a sapere che non sono a scuola ?? Inviai e neanche dopo un minuto mi arrivò la sua risposta:

1) Ho le mie fonti e se va bene per te adesso. Strano abbiamo tutto il pomeriggio per ripassare e lui mi dice adesso?? Vabbè, chi li capisce gli uomini. Dato che per quel che mi diceva, non si sentiva bene, decisi di fargli un cd con tutte le sue canzoni preferite. Si perché quando facevamo la ricerca ascoltavamo musica, e da li capii quale erano le sue preferite. Cantava anche, una voce meravigliosa. Finito il CD mi poreparai per uscire. Non volevo essere troppo elegante, misi gli shorts, maglietta larga e stivaletti. Volai fuori di casa e mi precipitai in strada per raggiungere la sua casa. Tra quel pezzo di strada che si separava mi stavo incominciando a fare le mie seghe mentali. Come sarebbe andato ? Che voleva fare? Come mi sarei dovuta comportare e tante altri pensieri stupidi, solo stupidaggini. Arrivai a casa sua, suonai il campanello dopo quel minuto in cui avevo pensato a che cosa dire e come dovevo presentarmi. Mi aprii una ragazza, alta, magra, mora con degli occhi bellissimi.

:Ciao io sono Megan.

:Io sono Waliyha, la sorella di Zayn.Tu sei la ragazza che deve fare la ricerca con lui e la ragazza di cui ci parla tanto?? :Bhè si sono io, ma non so se vi parla di me. :Si comunque è di sopra, Sali le scale, sul corridoio a destra la seconda porta a sinistra. Mentre percorrevo le scale, che sembravano infinite, pensavo a quello che mi aveva detto la sorella. Ma veramente Zayn parlava di me alla sua famiglia?? Ma vabbè, salivo le scale, che non finivano più, ma per fortuna arrivai all’ultimo gradino con il fiatone. Quella casa era davvero grande, e anche molto molto bella.

Ricordai le parole di Waliyha –destra, seconda porta a sinistra- e con fortuna trovai la porta accostata. Bussai e una voce proveniente da li mi disse: Entra. La sua voce appena si fece sentire mi provocò dei brividi che non finivano più, infiniti, quasi come le scale. :Ehi Malik come va ??-dissi un po in imbarazzo anche perché era la prima volta che andavo a casa sua ed stavo li impalata come una pera cotta (?). Era dentro al letto, con le coperte fino al mento,non stava molto bene. Mi dispiaceva davvero.

:Bhe come vedi non molto bene-disse tossendo – Intanto ero ancora vicino alla porta, in piedi.

:Ho un rtegalo per te –dissi dopo aver poggiato la borsa-.

:wow tu che mi fai un regalo?? E che cosa sarebbe ??-. :Questo- dissi dandogli il CD-.

:Grazie mille e oltretutto ci sono le mie canzoni preferite . Grazie mille.

:Di niente. Mi fece segno di sedersi vicino a lui, io abbassai la testa un po in imabarazzo ma mi avvicinai e mi sedetti sul letto vicino a Zayn. :Ahai che male-disse toccandosi il collo -.

:Ehi tutto a posto? Vuoi che ti faccio un massaggio??-

*intanto il CD riproduceva We Found Love by Rihanna.

:se proprio insisti, accetto. Così mi misi dietro di lui, gambe incrociate e iniziai a massaggiargli il collo con dei movimenti piccoli, circolari e lenti. Sentivo la sua pelle candida, calda e morbida. Finito il massaggio mi misi sul letto, sdraiata e involontariamente mi accucciolai a lui. Mi strinse a se con le sue grandi braccia e disse: Shh lo so che non doveva andare così ma forse era destino o è cambiato tutto da un momento all’altro. E così dopo quelle dolci parole mi addormentai tra le sue braccia, volevo che quel momento non finisse mai.

 

                                                                         

Spazio autore:

Ehiii ragazze come va ?? #Balla la conga# Si lo so ho postato tardi per i soliti ipegni del cazzo.

#miss finezza#

Comunque ritornando alla storia.

Come la trovate?? A me piace tanto la storia tra Meg e Zayn, le cose si stanno facendo più belle e più romantiche ma vi dico in anteprima che ci sarà un colpo di scena. Hhaa sono cattiva. Muahhhhh. (WTF??) Grazie di tutto.

                                                      Me la lasci una recensione ???

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