Las Palabras de Amor

di Snafu
(/viewuser.php?uid=91661)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Smile ***
Capitolo 2: *** Smoke. ***
Capitolo 3: *** Drug ***
Capitolo 4: *** Sweet. ***
Capitolo 5: *** Broken. ***
Capitolo 6: *** Night. ***
Capitolo 7: *** Danger. ***
Capitolo 8: *** Rock n' Roll. ***
Capitolo 9: *** Jealousy. ***
Capitolo 10: *** Gotten. ***



Capitolo 1
*** Smile ***



smile1 /smʌɪl/ noun a pleased, kind, or amused facial expression, typically with the corners of the mouth turned up and the front teeth exposed. | (as adjective smiling) 1. [with object] express (a feeling) by smiling; 2. literary (especially of landscape) have a bright or pleasing aspect. | verb [no object] form one’s features into a pleased, kind, or amused expression, typically with the corners of the mouth turned up and the front teeth exposed. smile at/on/upon regard favourably or indulgently. | phrases: 1. be all smiles, informal: look very cheerful and pleased, especially in contrast to a previous mood; 2. come up smiling, informal: recover from adversity and cheerfully face what is to come. Origin: Middle English: perhaps of Scandinavian origin; related to 'smirk'.


Un estenuante viaggio da Los Angeles per arrivare fino a Londra, rendere omaggio a uno dei suoi idoli e tornare a casa. Ne vale la pena e poi, diciamocelo, il concetto di ciò che vale la pena fare cambia da persona a persona e prende una piega decisamente imprevista se stiamo parlando di W. Axl Rose, frontman tanto carismatico quanto strano dei Guns n’ Roses. E chissà che magari, ritornando nella città degli angeli, non lo incontrerà proprio lì, il suo idolo, il suo idolo morto.

«Boia, cosa ti ha indotto a farti la tinta proprio oggi?» domanda al suo bassista, un tipo un po’ smilzo con l’aria da punk. Duff McKagan, seppur con una ricrescita nera di dieci centimetri sotto la chioma biondo platino, riesce a piegare migliaia di donne ogni giorno.

«Ma se mi hai minacciato di morte giusto ieri...» risponde un po’ perplesso, ma convinto. In realtà non l’ha fatta: ha solo pettinato i capelli in modo che sembri così.

«Devi aver bevuto» vale a dire ‘sì, è possibile, ma me devo essermene dimenticato’. Certe ammissioni non sono concesse ad Axl Rose.

Finalmente l’arrivo a Wembley, la folla inferocita fuori, tutto lo staff che gli si fionda addosso. Il gruppo viene smembrato, Axl nota in lontananza Brian May, chitarrista non troppo diverso dal suo, perlomeno per i capelli, autore della canzone che lui canterà, We will rock you.

I loro occhi si incrociano per un attimo. Si avvicinano l’uno all’altro, come se una specie di incantesimo li stesse rendendo simili, loro, che sono così diversi. Così profondamente diversi

«Benvenuto e grazie di essere qui» esordisce May, tendendo la mano, ma Rose lo anticipa. C’è una notevole differenza di altezza, ma non si fa intimidire. Axl Rose non si fa intimidire da niente. Lo stringe come un figlio fa con suo padre, come se si conoscessero da sempre. Passa un momento infinitamente lungo. Brian colto di sorpresa, piacevolmente si bea di quell’abbraccio inaspettato, torna indietro di secoli. Sorride. Scopre i suoi canini affilati, meravigliosi, perfetti, Axl scorge di soppiatto il suo sorriso, se ne compiace. Forse il più bello che abbia mai visto. Starebbe così per ore, ma si sa, nothing lasts forever2. I due si separano e si guardano, saggiando con gli occhi quell’intesa che, durante la serata, diventerà sempre più forte.


~


Axl (cough cough) *esce vestito come in November Rain al matrimonio*: Sì, buona sera. Sono W. Axl Rose e sono qui in veste di conduttore di questo episodio per il quiz che la narratrice ha deciso di indire in onore di questo evento. Si tratta di un gioco a punti che vi spiegherò a breve. Chiunque voglia, al termine di un capitolo, può inserire nella sua eventuale recensione o contattando la Cath privatamente (cioè non vuole obbligarvi a recensire questa merda o_o è solo per farvi due risate), quella che secondo lui è la parola che darà il titolo al capitolo successivo e la canzone dei GNR che verrà citata. Alla fine chi ne azzeccherà di più vincerà... ehm... Cath, qual’è il premio? Non ce l’hai scritto nel promemoria...

Cath: Insomma poi lo decidiamo xD anzi se avete suggerimenti sui premi dite subito (escluderei premi in denaro visto che sono la prima ad averne poco XD).

Axl: Su, ora vattene e torna nell’ombra. Devo portare avanti la trasmissione. Le opzioni di questa settimana per la parola magica sono:

A. Chocolate

B. Star

C. Smoke

D. Song

Per quanto riguarda la canzone dei GNR che sarà citata nel prossimo capitolo dovete scegliere tra:

1. Nightrain

2. One in a million

3. Right next door to hell

4. Chinese Democracy

Inviate entro giovedì 3 maggio 2012 un sms del costo di un euro IVA inclusa (non la Zanicchi, quella delle tasse) al 34759690...

Cath: Axl, quello è il mio numero di telefono, smettila subito u_u

Axl: Va bene, vado a scriverlo sul muro del bagno di qualche Autogrill bwahahah. Mi raccomando partecipate numerosi!


~


So then, my love, we may whisper once more: «It’s you I adore.»
Questa e quelle che leggerete nei successivi capitoli sono le dieci parole che ho scelto come ‘las palabras de amor’. Ho deciso di conservarle come tali subito dopo il brainstorming e riordinarle solo in merito all’organizzazione della storia, che badate bene, si basa essenzialmente su di loro, quindi l’ho disegnata solo dopo aver deciso le parole come stretti vincoli. (non so se mi sono spiegata)

Ringraziamenti: A Dazed, che mi ha praticamente costretta a riguardare il Tribute dopo una vita. E io ho visto la luce... ah, no, ho visto lo slash xD (flash ah-ah). Anzi diciamo pure che ho visto Slash, ma questa è un’altra storia. E poi a Blue Drake che mi ha dato lo spunto per il nuovo stile da adottare. Volevo usarlo da un po’ a dire il vero...

Note bibliografiche: tutte le definizioni delle parole, che prenderò esclusivamente nelle loro forme inglesi e non italiane, sono tratte dall’Oxford Dictionary Online.

Desclaimers: Queen, GNR, canzoni, non mi appartengono. Niente di tutto questo è successo realmente (credo o_o), tuttavia se Axl viene a sapere che ho scritto di lui e Brian probabilmente mi ucciderà. E ora che avrà modo di farlo il 22 giugno (del tipo lanciandosi sulla folla. Morirei sul colpo, capitemi. Schiacciata, intendo.) avrei piacere che nessuno di voi andasse a spifferargli ‘sta cosa. Grazie.

Pace e amore,

C.


1Oxfor Dictionary Online.

2‘November Rain’, Guns n’ Roses. Use your Illusion. 1991

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Smoke. ***


smoke1 /sməʊk/ noun 1. [mass noun] a visible suspension of carbon or other particles in air, typically one emitted from a burning substance; 2. an act of smoking tobacco; 3. informal a cigarette or cigar; 4. (the Smoke or the Big Smoke) British informal a big city, especially London. | (as adjective smoked) 1. cure or preserve (meat or fish) by exposure to smoke; 2. treat (glass) so as to darken it. | verb 1. [no object] emit smoke or visible vapour; 2. [no object/with object] inhale and exhale the smoke of tobacco or a drug; 3. [with object] treat, fumigate, or cleanse by exposure to smoke; 4 [with object] North American informal kill (someone) by shooting, defeat overwhelmingly in a fight or contest; 5. subdue (insects, especially bees) by exposing them to smoke; 6. [with object] archaic make fun of (someone). smoke someone/thing out drive someone or something out of a place by using smoke; smoke someone out force someone to make something known. | phrases: 1. go up in smoke, informal be destroyed by fire, (of a plan) come to nothing; 2. no smoke without fire (North American also where there's smoke there's fire), proverb there’s always some reason for a rum our; 3. smoke and mirrors, North American the obscuring or embellishing of the truth of a situation with misleading or irrelevant information; 4. smoke like a chimney, smoke tobacco incessantly. Origin: Old English smoca (noun), smocian (verb), from the Germanic base of smēocan 'emit smoke'; related to Dutch smook and German Schmauch.


Sebbene non abbia di certo bisogno di presentazioni, permettetevi di presentarvi uno degli uomini più ambiti di questa terra. Ecco a voi Roger Meddows Taylor, quarantatreenne avvenente, batterista famoso, amante focoso, principe azzurro di centinaia di migliaia di donne in questo mondo. Sfila nel backstage come su una passerella, il mondo è la sua passerella. Fuori dalla porta vede una figura esile ed alta, bionda, vestita in modo riprovevolmente attraente, che sta fumando una sigaretta in una posizione sfacciatamente allettante con movenze discutibilmente conturbanti. Le donne che fumano sono sempre le più sexy.

Gli si affianca e domanda, con la sua aria da infallibile amatore:

«Hai da accendere?»

La figura si volta e... Merda, è un uomo. A lui sembrava una donna. Non ha più il fiuto di un tempo.

«Certo!» risponde il ragazzo, entusiasta, frugando in modo confusionario in ciascuna delle sue tasche. Non è semplice: le mani sono tutte e due impegnate, una con una bottiglia di birra, l’altra con la sigaretta. C’è qualcosa di sconvolgente nel suo disordine, qualcosa di bello. «Eccolo» dice, accendendo la fiamma e avvicinandosi pericolosamente al bel visino del batterista. L’altro si china, non staccando gli occhi da quelli del biondino, e lascia che la fiamma inizi a bruciare carta, tabacco e tutto il resto.

L’altro cerca di dare un senso al caos che ha per le mani, poi esordisce:

«Tu sei il batterista, no? Io sono Duff, piacere» con la sua fittizia eleganza lascia il filtro pendere dalle sue labbra per porgere le sue dita come in un baciamano, più che in una stretta. Taylor rimane momentaneamente interdetto.

«Sì, io sono il batterista...» il discorso rimane a metà, Roger aspetta maggiori delucidazioni. McKagan estrae la sigaretta dalle sue labbra ed emana un soffio di fumo pallido ma denso. I smoke my cigarette with stile.2

«E... io, ehm, io sì, sono il bassista,» pausa «dei Guns n’ Roses. Axl canta We will rock you stasera.»


~


Roger: Buon pomeriggio a tutti miei giovani e non più giovani amici. Insomma, le soluzioni le sapete di già. Smoke e Nightrain però è venuto il momento di assegnare i punti. Ecco come siamo momentaneamente messi.

Cath: Siamo messi di merda, Roger, non abbiamo ancora un premio. E stanno subentrando problemi con l'html ._.

Roger: Se vuoi posso prostituirmi.

Cath: Quello lo fai anche senza premio... vergognati.

Roger: Comunque, sono qui con il mio microfonino per darvi le nuove opzioni :D

Per la parola:

A. Honey

B. Money

C. Charm

D. Drug

Per la canzone:

1. Outta get me

2. Patience

3. Double Talkin’ Jive

4. This I love

Mi raccomando come sempre partecipate numerosi, avete tempo fino al 17/5 :D Baci a tutti e a tutte!!


Punteggi:

FrankieGreenHair: 1.

1Oxford Dictionary Online.

2‘Nightrain’, Guns n’ Roses. Appetite for Destruction, 1987.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Drug ***


drug1 /drʌg/ noun 1. a medicine or other substance which has a physiological effect when ingested or otherwise introduced into the body; 2. a substance taken for its narcotic or stimulant effects, often illegally. | verb (drugs, drugging, drugged) 1. [with object] administer a drug to (someone) in order to induce stupor or insensibility; 2. add a drug to (food or drink); 3. [no object] informal take illegally obtained drugs. | phrases: 1. do drugs, informal take illegal drugs; 2. on drugs, taking medically prescribed drugs, under the influence of or habitually taking illegal drugs. Origin: Middle English: from Old French drogue, possibly from Middle Dutch droge vate, literally 'dry vats', referring to the contents (i.e. dry goods).


Photobucket


- Duff McKagan nel backstage del Freddie Mercury Tribute. -



Non appena la prima boccata di fumo esce dalle labbra di Roger permettendo alla dentatura candida di vedere la luce, qualcosa di insano si agita nella mente di Duff.

Il batterista sta invece pensando all’assurda fatalità che ancora una volta lo vede sbattere (perdere?) la testa in un personaggio affascinante il cui nome inizia per D. La lettera maledetta, deve chiamarla.

«Ora mi è venuto in mente, avete aperto agli Aerosmith, giusto?» domanda quando in realtà vorrebbe chiedere ‘che programmi hai per stasera?’. Roger, Roger, è solo un ragazzo, non avrà neanche trent’anni e soprattutto è un individuo di sesso maschile. Domanda di riserva: ‘mai creduto nel colpo di fulmine omosessuale?’. Bisogna schiarirsi le idee qui. Roger, hai una seconda moglie e un terzo figlio che ti aspettano a casa, ricordatelo. Ogni tanto dovresti dare retta al cervello e non al pisello. Fa anche rima.

Roger Taylor, sei un coglione.

«Esattamente, proprio noi.»

Scende il silenzio. Quello che si vorrebbe dire, non si può. Da entrambi i lati.

«Perché Duff? Voglio dire, è il tuo vero nome?» ritenta il batterista. Sta cercando di non finire la sigaretta prima dell’altro perché sia concesso loro qualche altro minuto, il necessario per trovare qualcosa da dire che faccia venir voglia al giovane di passare altro tempo con lui, ignaro che non serva.

«Eheh, storia lunga e noiosa...»

«Le storie lunghe e noiose le raccontano i vecchi come me, di solito, su» scherza, cercando di metterlo a suo agio.

«Ma quale vecchio, non scherzare...» esita.

«Roger, io sono Roger» sorride l’altro, emettendo un’altra fumata.

«Comunque per me non sei vecchio,» tenta con fare disinvolto Duff «sei piuttosto...»

«Come sono?» insiste impertinente il batterista, vanitoso come pochi, in attesa del suo complimento come una civetta.

Ecco, perché l’ha detto? Adesso Duff deve trovare qualcosa di convincente per non fare una clamorosa figura di merda. Non può dire a un uomo conosciuto da neanche cinque minuti ‘sei bello’. È compromettente, non è virile, non è rock. Cincischia, esita. Cerca una soluzione.

«Sei... bello.»

Passa un momento interminabile in cui le menti di entrambi eruttano come due vulcani. Roger sta cercando di vagliare se il ragazzo è fatto, può darsi, non sembra un tipo estremamente raccomandabile. Se è fatto, deve prendere quella dichiarazione come sincera, o solo come dettata dalla droga? Magari lui lo sta vedendo come una figa da paura e invece lui è solo Roger Meddows Taylor. Non è molto pratico degli effetti di quel tipo di stupefacenti, ma in quel momento sente di averne un bisogno estremo.

Si guardano, Duff raccoglie la sigaretta dalle labbra con l’indice e il medio, e si china sulle labbra del batterista. Le assapora, le carpisce, le fa sue. Per una volta no, per una volta Duff è quanto più sobrio potrebbe essere. (Dopotutto stiamo parlando di Duff, non sbilanciamoci!) And every time you think you know just what you’re doing, that’s when your troubles exceed.1

«Sei matto? O sei fatto?»

E tu, Roger, per oggi basta con le rime.


~


Duff: Buonasera, buonasera a tutti mio gentile pubblico!

Cath: Michele che ci fai qui, avevo chiamato Slash, che fine ha fatto?

Duff: Sta avendo un incontro molto ravvicinato con la tazza del wc al momento. A buon intenditor poche parole. Quindi ha mandato me. Vorrei, visto che ci sono, salutare la mia mamma...

Cath: Michele non sei in diretta mondiale, ti leggeranno sì e no dieci persone, su, taglia.

Duff: Ok :( allora intanto ricapitolo la situazione dei punteggi. Frankie sta nettamente staccando tutti gli avversari! Ma vorrei comunque dare un bacio di consolazione a tutte le partecipanti.

Cath: Smettila di fare il marpione che uno basta e avanza e te a forza di baciare la gente di danni già ne hai fatti abbastanza.


FrankieGreenHair = 2 punti.


E poi ecco a voi il nuovo quiiiiiz. Al solito, la partecipazione è fino al 31 maggio escluso.

Per la parola:

A. Sweet

B. Nose

C. Kiss

D. Heaven

Per la canzone:

1. Rocket Queen

2. Used to love her

3. Don’t cry

4. Sorry


1Oxford Dictionary Online.

2‘Outta get me’, Guns n’ Roses. Appetite for Destruction, 1987.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Sweet. ***



sweet1 /swiːt/ noun 1. British a small shaped piece of confectionery made with sugar; 2. British a sweet dish forming a course of a meal; a pudding or dessert; 3. used as an affectionate form of address; 4 (the sweet) archaic or literary the sweet part or element of something, (sweets) the pleasures or delights found in something. | adjective 1. having the pleasant taste characteristic of sugar or honey, not salt, sour, or bitter, (of air, water, or food) fresh, pure, and untainted, [often in combination] smelling pleasant like flowers or perfume, fragrant, (of sound) melodious or harmonious, chiefly US denoting music, especially jazz, played at a steady tempo without improvisation; 2. pleasing in general, delightful, highly satisfying or gratifying, working, moving, or done smoothly or easily; 3. (of a person or action) pleasant and kind or thoughtful, charming and endearing, dear, beloved, archaic used as a respectful form of address; 4. (sweet on) informal , dated infatuated or in love with; 5. used for emphasis in various phrases and exclamations. | phrases: 1. keep someone sweet, informal keep someone well disposed towards oneself, especially by favours or bribery; 2. in one's own sweet time (or way), when (or how) one wants to, regardless of the possible inconvenience caused to others, she's sweet, Australian/NZ informal all is well; 3. sweet dreams, used to express good wishes to a person going to bed; 4. sweet sixteen, sixteen regarded as the characteristic age of prettiness and innocence in a girl. Origin: Old English swēte, of Germanic origin; related to Dutch zoet, German süss, from an Indo-European root shared by Latin suavis and Greek hēdus.


«Sei matto? E se ci vede qualcuno?» impreca sottovoce Roger, attenzione però, non scansandosi di un millimetro. Duff rimane in silenzio, sogghignando della vicinanza del biondo. Non ha intenzione di rispondergli. «E poi, dai, io quasi potrei essere tuo padre» continua, non molto convincente. Non che McKagan lo sappia, ma sua moglie è solo un anno più grande di lui.

«Incestuoso...» ride allora il bassista, sbuffando sui suoi capelli. «Su, Roger, I might be a little young but, honey, I ain’t naïve!2 Puoi sempre dire che ti sono saltato addosso e io fra un paio di giorni mi giustificherei dicendo che ero fatto e che non mi ricordo niente. Tornerò a Los Angeles, probabilmente non ci vedremo mai più. Un classico. Ne saprai più di me di questo tipo di storie...»

«Sei fatto per davvero?» domanda il membro della Regina, terrorizzato sia dall’idea che il ragazzo possa ricordare che da quella che possa dimenticare.

«No, ho solo bevuto un po’. Axl ha proibito severamente ogni uso di stupefacente durante questi giorni. Capirai...» il bassista risponde con sincerità, lanciando gli occhi al cielo, per la prima volta staccandoli dai suoi. «Oh, andiamo non guardarmi così. Vecchio, so quello che faccio...» prosegue, molto self-confident.

Il batterista rimane parecchio turbato da quelle parole, un po’ per la sfrontata confidenza che lo statunitense gli dimostra, un po’ per le calamitiche iridi color nocciola che sono incollate alle sue. Spalanca gli occhi e distorce leggermente le labbra, preoccupato, dischiudendo la bocca.

Preda fin troppo facile.

Duff poggia il suo avambraccio sulla spalla di Roger, lasciando che la mano con la sigaretta accesa scenda parallela alla sua schiena. Una volta per tutte punta alle labbra, non accontentandosi più di un tocco leggero. Il bacio si consuma come la cenere della sigaretta cade a terra lentamente, sbriciolandosi, attratta dalla gravità, in un silenzioso sconvolgimento, per una legge più forte di lei.

La punta della sua lingua si gode lentamente l’aroma di tabacco che impregna le pareti, i denti aguzzi, il palato, ignorando se sia per causa sua o del batterista. Meraviglia. Roger è attonito, saggia il mix di fumo, birra e... forse caffè e latte. Non ha importanza. È dolce, quasi stucchevole. Sta assaporando una dolcezza infinita.


~


Brian: Qualcuno, senza fare nomi, aveva richiesto la nostra presenza in questo capitolo, quindi la Cath ha spostato tutte le presentazioni e adesso siamo qui...

Axl: Tra parentesi io lo sto anche facendo gratis. E ricordatevi che io non faccio mai niente gratis!!!!!! Quindi qualcuno dovrà pagarmi, in un modo o in un altro... -.-

Cath: Abbiamo qui Brian per questo :D anche perché immagino che tu non voglia essere pagato da me ._. xD

Brian: Prima di tutto la Cath voleva scusarsi con La Socia per aggiornarle sempre in testa. Questo è un grosso problema quando si aggiorna a date fisse @.@ la bella (?) notizia è che la Cath ha deciso i premi xD Al primo classificato vanno tre avatar, al secondo due e al terzo uno: l’immagine è a scelta del partecipante :D si può trattare anche di una gif, ma in questo caso dovete indicarle il link del video e i minuti!

Cath: se sono troppi l’immagine verrà troppo pesante e non riuscirò a caricarla, vi avviso u_u

Axl: Beh, abbiamo finito? Avevo altre cose in programma oltre a questa stupida trasmissione tv.

Brian: Non è esattamente una trasmissione tv...

Axl: Amo quando mi contraddici.

Cath: <3

Axl: Insomma, sbrighiamoci! Le opzioni per la parola di questo turno sono:

A. broken

B. truth

C. silence

D. damned

Per la canzone:

1. You’re crazy

2. Reckless life

3. Estranged

4. Better

E ora andiamo e moltiplichiamoci.

Brian: O_O


FrankieGreenHair= 3 pt.

Midori Meddows= 1 pt.

TildeMoon= 1 pt.

(rigorosamente in ordine alfabetico)

1Oxford Dictionary Online.

2‘Rocket Queen’, Guns n’ Roses. Appetite for Destruction, 1987.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Broken. ***


broken1 /ˈbrəʊk(ə)n/ past participle of BREAK. adjective 1. having been broken; (of a relationship) ended, typically through infidelity; 2. (of a person) having given up all hope, despairing; 3. having breaks or gaps in continuity; (of a language) spoken falteringly and with many mistakes, as by a foreigner; 4. having an uneven and rough surface.


Con la coda dell’occhio Duff vede Slash barcollare per un corridoio. Il riccio fa qualche passo e sbatte clamorosamente contro un paio di casse impilate.

«Merda! Aspetta qui, torno subito» scappa via, lasciando lì Roger come uno scemo.

Il batterista lo guarda basito allontanarsi di corsa, mentre ancheggia per recuperare il suo amico frastornato. Lo raccoglie da terra e lo aiuta a sollevarsi, poi si allontanano insieme, abbracciati.

Argh.

Duff si volta, Roger non c’è più.

Gira per tutto il backstage alla disperata ricerca del suo biondo. Meno male che gli aveva detto di aspettarlo, il tempo di voltarsi e lui non c’era più!

«Oh, Axl!» esclama, placcando l’amico come un giocatore di rugby.

«Beh?»

«Hai visto Roger?» domanda.

«Roger chi? Hai idea di quanti Roger girino per questi corridoi?» il rosso è più suscettibile del solito: deve essere successo qualcosa che lo ha turbato, ma Duff non ha tempo di pensarci.

«Il batterista.»

«E da quando tu e Roger Meddows-Taylor vi chiamate per nome?» indaga. Lo sta guardando con gli occhi ridotti a due fessure. «Non avrai combinato qualche casino dei tuoi, spero.»

«Assolutamente no, non ho fatto niente!» mette le mani avanti il bassista, evitando i suoi occhi quando più possibile. Sanno incutere un certo timore.

«Bene. Slash?»

«Che ne so. Non siamo mica fidanzati! Non so se sarò in grado di fargli da baby-sitter ancora a lungo, ti avverto... ho delle faccende da sbrigare.»

«Beh, vedi di riuscirci. Non voglio casini, deve essere tutto perfetto» è tagliente, perentorio. Non sono ammessi errori.

Ecco finalmente il corpicino in bianco di Roger fare la sua comparsa di fronte agli occhi di Duff. Lo considera un semplice miraggio. Inizia anche ad avere una certa sete, la sua ultima birra risale a un quarto d’ora prima.

«Ah, eccoti!»

Taylor non si volta neanche. Troppi momenti omosessuali in un’ora potrebbero distruggere non solo la sua reputazione, ma anche lui.

«Ehi Roger!»

Insistono entrambi nella loro politica.

«Cazzo!» Duff prende l’iniziativa e lo afferra per un polso.

«Che c’è?» risponde tagliente, come sa fare quando vuole rompere. Rompere qualcosa che non c’è, poi...

«Ti avevo detto di aspettarmi, te ne sei andato...» replica dispiaciuto il bassista. I’ve been looking everywhere, I’ve been looking for you.2

«Ho da fare se non te ne sei accorto, e non siamo tutti qui ad assecondare i tuoi capricci sessuali, ora se non ti spiace ho uno spettacolo da mandare avanti. Buon proseguimento.»


~


John: Ma perché devo farlo proprio io?

Cath: L’hanno già fatto tutti tranne te!

John: Ma io mi vergogno!!

Cath: Su, avrai Deaks come spalla!

John: *coff coff* ehm, salve a tutti! Sono John Deacon dei Queen e...

Terry: (nell’orecchio) lo sanno chi sei...

John: Ah, bene. Allora sono qui per presentare lo show del concorso a premi indetto dalla Cath. Allora stavolta le opzioni per la parola sono:

A. Love

B. Alone

C. Serpentine

D. Night

E per la canzone:

1. Welcome to the Jungle

2. One in a Million

3. Estranged

4. Sorry

Ehm, vi auguro un buon proseguimento. Ricordatevi di comunicare alla Cath la vostra risposta nel modo che preferite entro il 19 giugno. E al prossimo appuntamento!

Punteggi:

FrankieGreenHair= 3 pt.

TildeMoon= 2 pt.

Midori Meddows= 1 pt.

MrBadGuy= 1 pt.


1Oxford Dictionary Online.

2‘You’re crazy’, Guns n’ Roses. Appetite for Destruction, 1991.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Night. ***



night1 /nʌɪt/ noun 1 the period from sunset to sunrise in each twenty -four hours; the night as the interval between two days; the darkness of night; literary nightfall; 2. the period between afternoon and bedtime, an evening; an evening characterized by a particular event or activity. | exclamation informal short for 'goodnight'. | adverb (nights) informal, chiefly North American during the night; at night. | Phrases: night and day, all the time, constantly. Origin: Old English neaht , niht, of Germanic origin; related to Dutch nacht and German Nacht, from an Indo-European root shared by Latin nox and Greek nux.


Brian si nasconde dalle migliaia di persone che sembrano aver bisogno di lui, incapaci di combinare niente se non sotto suo ordine. Sbuffa e, guardandosi alle spalle terrorizzato, come se si sentisse inseguito, si siede in un angolo, dietro qualche amplificatore, sperando che nessuno lo trovi, perlomeno per cinque santi minuti.

Alcuni passi. Brian vorrebbe rialzarsi per non assumere quell’aria così depressa che ultimamente lo caratterizza, ma non fa in tempo. La sagoma di Axl, imponente se vista dal basso verso l’alto, gli si piazza davanti.

Imbarazzante.

Il ragazzino è appena venuto a conoscenza della sua segreta volontà di rimanere solo per qualche momento e lo ha beccato seduto in un angolo, come un bambino spaventato.

I don’t know how you’re supposed to find me lately.2

«Brutto momento?» tenta, sedendosi accanto a lui in modo che non possa uscire senza prima il suo permesso.

«Devo solo staccare un paio di minuti...»

«Capisco,» fa una pausa «beh spero che non ti dispiaccia se mi unisco a te. Il mio chitarrista è sparito...» e immaginarlo a far danni in qualche settore del backstage non è consolante «Comunque bel vestito» asserisce il rosso con convinzione, indicando il capo indosso a Brian.

«Oh, grazie» il chitarrista vorrebbe contraccambiare il complimento, ma non riesce a trovare niente di convincente nel suo abbigliamento e mentire non è esattamente nel suo stile.

«Mi chiedevo se questo andrà bene per We will rock you...» fa il vago, mostrando la sua silouette praticamente nuda.

Axl non smette di guardarlo, impertinente. È seduto accanto a lui, Qualcosa nei suoi occhi chiari pare non avere intenzione di lasciarlo andare nell’immediato futuro.

«Posso chiederti se ti manca Freddie?» quello che chiede Axl è strano. Brian non sa neanche come rispondere, la verità è che non ci ha mai pensato.

La domanda sembra scontata ma non lo è. La risposta sembra ovvia, ma non lo è.

«Puoi chiederlo, ma non saprei che cosa risponderti. Sì, cioè, sì, mi manca, ma non in modo particolare, cioè, mi manca tanto quanto mi mancano tutti i cari che ho perso. La mia risposta potrebbe non essere soddisfacente, potrebbe magari sembrarti inappropriata o fredda...»

«Non ci sono risposte giuste e sbagliate. Io l’ho sempre stimato e sapere della sua morte è stato un colpo, ma non lo conoscevo. La mia era solo curiosità...»

Sono ormai nel buio più completo. Si distinguono a fatica le loro sagome, i capelli di Brian sono così scuri che si confondono con la notte che è scesa tutta intorno. L’unica macchia di luce sono gli occhi di entrambi. I respiri non si sentono, tanto è il fracasso in giro. Ogni tanto qualcuno intorno chiede del chitarrista e loro due sogghignano, come due bambini che giocano a nascondino. Nessuno di loro ha più l’età per questo, ma è straordinariamente divertente, svagante, rilassante. È buffo pensare a quanto si riesca a essere felici con poco quando si è piccoli.

«Se fossi Romeo lascerei che la notte mi nascondesse ancora un po’ e verrei da te...» azzarda Axl, con la voce sottile ma allo stesso tempo acuta.

«Credo di essere sbronzo. Tu non sei il figo stronzone che ha mille donne eccetera eccetera?»

«Anch’io credo di essere sbronzo. Mi è venuta voglia di giocare a basket. Voglio chiedere a George Michael se dopo ci presta il suo orecchino per fare il canestro... mi sento molto Romeo adesso.»

«E io dovrei essere la tua Giulietta?»

«Perché no.»

Axl gattona (per modo di dire, visto che lo spazio è già piuttosto limitato) fino a costringere Brian tra il suo viso e un amplificatore. Il chitarrista si sente in completo imbarazzo, riuscendo a fatica a credere a quello che sta succedendo. Nella notte gli occhi di Axl sanno essere inquietanti e darti l’idea di non poter sfuggire tanto quanto quelli di un rapace. Li fissa. Non si sottrae. Ha bisogno di quel bacio tanto quanto l’altro.


~



Gilby: Buonasera! Buonasera a tutti! La Cath si scusa per questo aggiornamento lampo, ma come la maggior parte di voi sa, a partire da domani sarà assente per un po’ di tempo per motivazioni varie e noiose da spiegare, quindi la cosa era necessaria.

FrankieGreenHair= 3 pt.

TildeMoon= 2 pt.

Midori Meddows= 2 pt.

MrBadGuy= 1 pt.

Con grande entusiasmo vi annuncerò le opzioni per la parola di questo giro!

A. Sex

B. Taste

C. Danger

D. Body

E anche quelle per la canzone...!

1. Anything goes

2. Patience

3. Don’t damn me

4. This I love

Buon proseguimento di qualsiasi cosa steste facendo. Avete tempo fino al 4 luglio compreso per dare la vostra risposta. Godetevi l’assenza della Cath, finché dura!!

1Oxford Dictionary Online.

2‘Estranged’, Guns n’ Roses. Use your Illusion II, 1991.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Danger. ***


danger1 /ˈdeɪn(d)ʒə/ noun [mass noun] the possibility of suffering harm or injury; [count noun] a cause or likely cause of harm or injury; the possibility of something unwelcome or unpleasant happening; British the status of a railway signal indicating that the line is not clear and that a train should not proceed. | Phrases: out of danger (of a person who has suffered a serious injury or illness), not expected to die. Origin: Middle English (in the sense ‘jurisdiction or power’, specifically ‘power to harm’): from Old French dangier, based on Latin dominus ‘lord’.


Ormai Duff ha ventotto anni suonati. Sulla carta d’identità, chiaro. Al momento si trova posizionato di fronte alla porta del camerino dei membri della vecchia regina.

«Scusa, ma che stai facendo qui con l’occhio davanti allo spioncino?»

Duff perde l’equilibrio e cade in terra dalla paura. Il suo ricciolo compagno è appena ricomparso.

«Slash, sparisci, ora non ho il tempo di iniettarti niente...»

«Uffa. Vabeh, andrò da Axl.»

«Non farlo arrabbiare.»

«E tu bussa alla porta.»

Slash sbanda per i corridoi e sparisce da qualche parte. Duff sbuffa. Sa già che a questa cosa corrisponderà l’ira funesta del temibile Axl, ignorando che sia troppo impegnato a pensare a un altro chitarrista ricciolo.

Non appena il ragazzo afro si allontana, il bassista segue il suo consiglio.

«Chi è?» tuona la voce di Roger, intento a fare chissà cosa dentro il camerino. Forse solo a nascondersi.

«Duff...» risponde sommessamente.

«Vattene!»

If I can’t have you right now, I’ll wait, dear.2

E lui aspetta pazientemente, attendendo che il suo biondo decida di uscire. Tanto prima o poi dovrà farlo, dovrà pur salire sul palco!

Ops. Arriva qualcuno, meglio nascondersi.

Brian si chiude a chiave dentro il camerino. È spaventato. Da quello che sente il suo cuore e soprattutto da quello che sente il suo corpo. Dopo aver visto Axl in quelle condizioni, sopra di lui, i pantaloni non lasciano molto all’immaginazione.

Cazzo...’ pensa, dallo spavento si passa al terrore più puro.

«Ah, sei tu!» esclama Roger, impaurito tanto quanto lui.

Brian sussulta e si nasconde immediatamente dietro una sedia.

«Chi credevi che fosse?» domanda il chitarrista con non-chalance.

«C’è quel McKagan che mi sta con fiato sul collo... ovunque vada, lui c’è. Inizio a sentirmi in pericolo» Brian lo guarda con aria interrogativa «McKagan è il bassista dei Guns n’ Roses. Biondo tinto, alto e slanciato, hai presente?» ovviamente la mente di Brian si è fermata a ‘Guns n’ Roses’ e subito si è spostata su Axl.

«Capisco, e perché questo tipo ti dà il tormento?»

«Un bacio più o meno rubato...» mente spudoratamente lui. «E tu invece? Non vuoi dirmi chi ti ha fatto quello?» domanda il batterista, indicando il suo basso ventre.

Brian diventa rosso come un peperone.

«Un amico del tuo amico.»

May si dirige a lunghe falcate verso il bagno.

«Tre loro, tre noi...» ride divertito Roger. Poi ritorna sui suoi passi, così come l’amico.

Si scambiano un’occhiata preoccupata.

«Dov’è John?»

Duff si sta sforzando di pensare:

Duff pensa!’.

Chi diavolo è John?

E soprattutto... chi è che sta alle costole del chitarrista? Slash? O Axl? O chi altro diamine? Nessuno degli altri sarebbe così cretino da perdersi dietro ad un anziano signore. Beh, se fosse il secondo avrebbe una bella faccia tosta a intimargli di non fare danni in giro, ma non si meraviglierebbe. Se fosse il primo... oh, santi numi.

Comunque uno dei due è inesorabilmente destinato a finire in coppia con questo terzo individuo, a quanto pare. In nessuno dei due casi Duff vorrebbe essere il povero John.

«Quindi fammi capire. Ti piace il rosso. Sei un genio Brian. Le cose semplici non sono per te, eh.» commenta Roger, fermo di fronte allo specchio a scrutarsi/spulciarsi il cuoio capelluto.

«Beh, tu fai le cose semplici anche quando non lo sono!» replica il chitarrista stizzito.

«Oh, andiamo, non sarà per un innocente bacetto con un bassista tossicomane che la mia vita prenderà pieghe impreviste. Non sono preso come te, so sempre quando devo fermarmi. Beh, che fai?» si rivolge all’amico che sta per abbandonare il camerino che lo guarda con aria di sufficienza: ha già risolto la sua situazione «Esci conciato così? Non vorrei che qualcuno ti vedesse con indosso questo gilet modello arlecchino.»

«Perché?» domanda ingenuamente Brian. Ad Axl è piaciuto...

«Siamo a Wembley, mica al Carnevale di Venezia...»

Il ricciolo esce sbuffando e incrocia, proprio davanti a sé, Duff, in attesa da tempo immemorabile che lo prende in contropiede, entra e lo chiude fuori.


~

Roger: Buonasera a tutti quanti voi amici, nemici, amanti e odianti miei! Ormai siamo agli sgoccioli (in tutti i sensi)... questo dovrebbe essere il terzultimo quiz per voi :D La situzione è ancora tutta da rivedere, ma riepiloghiamo i punteggi!!

FrankieGreenHair= 3 pt.

TildeMoon= 2 pt.

Midori Meddows= 2 pt.

MrBadGuy= 1 pt.

Duff: Buonasera anche da parte mia :D ho sempre sognato di fare questa cosa con te, Roger...

Roger: Stiamo solo presentando uno stupido quiz della Cath o_o

Duff: No, dicevo, il prossimo capitolo.

Roger: Senti, the show must go on!

Duff: Hai ragione... quindi vi lascio con tutte le opzioni per il prossimo quiz, ricordatevi che potete inviare le risposte alla Cath entro il 19 luglio <3

A. Rock n’ Roll

B. Blood

C. Wine

D. Red

Naturalmente anche la vostra opzione per la canzone...

1. Welcome to the Jungle

2. You’re crazy

3. So fine

4. Chinese Democracy


1Oxford Dictionary Online.

2‘Patience’, Guns n’ Roses. GNR’s Lies, 1989.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Rock n' Roll. ***



rock and roll1 (also rock 'n' roll) noun [mass noun] a type of popular dance music originating in the 1950s, characterized by a heavy beat and simple melodies. Rock and roll was an amalgam of black rhythm and blues and white country music, usually based around a twelve-bar structure and an instrumentation of guitar, double bass, and drums.


«Devo chiamare la sicurezza? Mi sembra di non poter riuscire a liberarmi di te, oggi» commenta stizzito Taylor, preoccupato alla vista di McKagan.

«Bah, sarà una tua impressione. Sai, lavorando nello stesso backstage capita di incontrarsi. Pensa che io ho avuto tipo la sensazione che tu mi stessi evitando come la peste nera, ma immagino che sia stato un parto della mia fantasia» Duff porta avanti il suo monologo mentre mette una sedia a sicurezza della maniglia del camerino.

«Che stai facendo?» domanda il più anziana, quasi arrabbiato.

«Sto creando l’ambiente e l’atmosfera, se tu ti rilassassi tipo sedendoti lì su quel divano, anziché continuare a inveire, magari renderesti tutto più semplice...» prosegue il bassista, serafico, continuando con i suoi preparativi.

«Ma... l’ambiente e l’atmosfera per cosa, oh! E tutto più semplice cosa?»

«Per questo...» sussurra Duff, posandogli un tenero bacio prima tra i capelli, poi sul naso, infine sulle labbra. Lo spinge fino al divano, sul divano, e si posiziona abilmente sopra di lui, iniziando a spogliarsi. Roger è steso sui cuscini non proprio morbidi, piuttosto sporchi e terribili su cui avere un rapporto sessuale.

«No, scusa, perché dovrei stare io sotto? Sono quello più anziano, credo di avere il diritto di stare sopra!» si lamenta Taylor, iniziando a spogliarsi anche lui, senza gettare acqua sul fuoco, anzi, fomentandolo.

«Figuriamoci, con tutta la fatica che ho fatto per convincerti, adesso stai fermo lì dove sei. O se vuoi muoviti, ma non provare a invertire le posizioni.»

«Sarà meglio che tu tiri fuori qualche tipo di protezione. Con tutto il rispetto ma da recenti esperienze ho appreso che è meglio prendere le giuste precauzioni, soprattutto un tossicodipendente come te che le malattie le può prendere non solo dal... perché stare con te mi fa essere volgare? Io ho qualche effetto collaterale su di te?»

«Questo...» Duff indica in mezzo alle sue gambe e alza le sopracciglia all’unisono.

«Voi ragazzi di oggi pensate sempre al sesso...» commenta ironico, lasciando che le mani del ragazzo abbiano modo di vagare un po’ dappertutto.

«Tesoro, questo non è sesso, è rock n’ roll. Il rock n’ roll è molto meglio.»

Feel my... my... my serpen...tine! I... I wanna hear you scream.2


~

Axl: Per una volta posso dire che è un piacere essere qui a condurre questo show, anche perché oggi, nel caso qualcuno se lo fosse dimenticato, è il compleanno del mio Brian!

Cath: lol

Axl: Visto che siamo agli sgoccioli facciamo un breve riepilogo, abbiamo in testa Frankie, che anche se si è persa qualche capitolo a giro tra un concerto e l’altro non molla la presa e stacca tutti di due punti! Seguono a parimerito MrB che sta facendo un’escalation mai vista prima, Midori e Tilde che paiono essere state inghiottite da un buco nero @.@ speriamo che stiano bene LOL

Cath: Brian, ma l’hai notato anche te quant’è feliciano Axl oggi?

Brian: Non ricordarmelo...

FrankieGreenHair= 4 pt.

TildeMoon= 2 pt.

Midori Meddows= 2 pt.

MrBadGuy= 2 pt.

Axl: E visto che ci sono è con immenso piacere che vi annuncio le opzioni per il prossimo quiz. Avete tempo di comunicare fino al 1° agosto compreso :D il numero a cui contattare la Cath è nel primo capitolo e nei bagni di tutti gli autogrill :D

A. Heart

B. Truth

C. Jealousy

D. Crime

1. Paradise City

2. One in a million

3. Dead Horse

4. Prostitute

Axl: Un felice compleanno di Brian a tutti!! <3

1Oxford Dictionary Online.

2‘Welcome to the Jungle’, Guns n’ Roses. Appetite for Destruction, 1987.

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Jealousy. ***


jealousy1 /ˈdʒɛləsi/ noun (plural jealousies) [mass noun] the state or feeling of being jealous; [count noun] resentments and jealousies festered. Origin: Middle English: from Old French gelosie, from gelos (see JEALOUS).


Stanno per entrare in scena.

Nel camerino si respira un’aria terribile, anzi diciamo proprio che non si respira.

Taylor raggiunge i suoi amici, pronto a prendere posizione.

«Roger... perché cammini in quel modo?» domanda May.

«Brian, un consiglio spassionato da un amico di vecchia data: se decidi di avere la tua prima esperienza omosessuale durante un concerto, fai in modo che il culo non sia il tuo.»

Finalmente lo show ha inizio.

Per Freddie.

Al termine di Tie your mother down, classico pezzo di apertura, Slash mette una buona parola per Axl con Brian.

«Ho un messaggio da parte di Axl. Where would you go if I told you ‘I love you’ and then walk away?2»

«Oh...» sussurra Brian, emozionato, imbarazzato, sbalordito.

Slash ha un futuro come inviato di Stranamore. Ce lo vedi ad andare in giro con in sottofondo ‘Love, love, love...’?

«Quel tipo! Quel tipo ha appena toccato Brian!» strilla Axl furioso, vedendo Gary Cherome.

«Axl... un po’ di contegno.»

«Ora glielo faccio vedere io.»

Scaramouch, scaramouch, will you do the fan-dan-go!3

Elton è sparito.

Bene. Troppi tendenti all’omosessualità sul palco potrebbero rovinare l’armonia (?).

Sì, però poi chi la canta l’ultima parte?

Roger scruta dietro le quinte, in lontananza scorge gli occhi minacciosi di Duff: sembra che lo stiano pregustando. Il batterista trema.

John Deacon sa: si è nascosto in un angolo e suona come se l’avessero messo in punizione.

Eccolo, scattano i fuochi d’artificio e lui esce dal backstage in un salto energico, incredibilmente a tempo. Sembra che barcolli, ma no, è tutto studiato. È il suo modo di fare... e che modo!

Surprise.

Anche Brian guarda. Rosso è ok, ma quello non è quel rosso, quello è il suo rosso. E Roger che si era lamentato del suo gilet multicolor. Sembra che sia inciampato nello strascico del vestito di Annie Lennox e svenuto nell’armadio della Cath.

«So you think you can stone me and spit in my eye...» Axl salta in piedi su un amplificatore e Brian per una volta in tutta la sua vita spera di poter essere nel pubblico per poter vedere cosa c’è sotto quella sottospecie di kilt. «So you think you can love me and leave me to die... Oh, baby, can’t do this to me, baby! Just gotta get out, just gotta get right outta here!4»

Non si guardano mai, mai. Ma Axl sa perfettamente a chi rivolgere quelle parole e Brian sa perfettamente che sono rivolte a lui.

Rose raggiunge la parte di palco di May, aspetta che finisca il suo fin troppo minuscolo solo e lo guarda come dire:

Ah. Questa non te l’aspettavi eh? Dovrai farci il callo, amico.’

Cammina verso di lui, Brian lo imita, spalancando la bocca, fingendosi estremamente sorpreso. Axl lo punta. Chi appartiene a chi, mio caro?

Arriva Elton. Rose lo raggiunge, sono al centro del palco, insieme. Si scambiano uno sguardo. Ah, come rosica adesso Brian! Roger lo vede, li vede, ride. Poi si volta nel backstage. McKagan è peggio di un gufo. Axl si volta per l’ultima verso il suo chitarrista, quello ricciolo, ma non afro, e lui annuisce, alza il pollice in sua direzione.

È ok.

La sfida è accettata.

Un altro breve momento per Elton John, che ottiene una delle soddisfazioni che Freddie non ha mai avuto: cantare the Show must go on, live. Breve ma sufficiente ad Axl per prepararsi a dare, di nuovo, il meglio di sé.

Oh, Brian, Brian. Lui non ha bisogno di baciarti, lui non ha bisogno di possederti, lui non ha bisogno che Cath scriva questa stupida fiction. Tu sei già suo.

Rieccolo.

Tan-tan-tan. Tan-tan-tan.

Se il modello di prima era sufficientemente sconvolgente, questo sarà piuttosto arrapante.

Brian, sicuro che alla tua età non hai bisogno di un peace-maker?

~


Cath: Lol vorrei fare che questo è il penultimo capitolo quindi dal prossimo Quiz dipende la vostr sopravvivenza xD e nel frattempo siete rimaste tutte uguali. Alla prossima puntata ci sarà tutto il cast a fare le premiazioni xD sono così emozionata XD XD XD


FrankieGreenHair= 4 pt.

TildeMoon= 2 pt.

Midori Meddows= 2 pt.

MrBadGuy= 2 pt.


Vi do le opzioni, potete farmi avere le vostre risposte come preferite, entro il 22 agosto compreso :D


A. Gotten

B. Dead

C. For ever

D. Rotten

1. Think about you

2. One in a million

3. Dust n’ bones

4. Better


1Oxford Dictionary Online.

2‘Prostitute’, Guns n’ Roses. Chinese Democracy, 2008.

3‘Bohemian Rapsody’, Queen. A Night at the Opera, 1975.

4 Ibidem.

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Gotten. ***


gotten1 North American - past participle of GET.

As past participles of get, got and gotten both date back to Middle English. The form gotten is not used in British English but is very common in North American English, though even there it is often regarded as non-standard. In North American English, got and goten are not identical in use. Gotten usually im plies the process of obtaining something, while got implies the state of possession or ownership.


«On April 20, 1992, we partecipated in a Freddie Mercury tribute show at Wembley Stadium. Guns played a couple songs, and the band sounded fiery and tight. Then there was a long break before all the performers united for a grand finale sing-along of ‘We are the Champions’. Backstage I let it go too far – I was too drunk to talk, too drunk to walk. Elton John literally carried me to the side of the stage, propped me upright and helped maneuver me out onto the stage where almost 100.000 fans awaited the showstopper. About fifty performer lined up in a chorus line with Liza Minnelli singing lead. I remained upright through the song – no doubt using the sets of shoulders on either side of me – then I had to be carried again back to my dressing room, unaware of what was happening around me. We are the champions! That’s right: Duff McKagan, king of beers, viscount of vodka, count of coke. Champion of the world. Asshole.»2



Finito.

Che tristezza.

Per tutti tranne che per uno.

Duff saltella sul palco, ancora pochi minuti e finalmente Roger sarà di nuovo suo. Ha un sorriso stampato sulla faccia che sembra un bambino la notte di Natale.

Finalmente può stringerlo di nuovo.

Subito un bacio a fior di labbra, ma Roger si nega sfugge. Ha la faccia di uno che sta pensando:

Ragazzino, non so te, ma io ho moglie e figli a casa...’

Ma Duff non si arrende, perché dovrebbe? Dalla sua ha tutta l’inconsapevolezza che gli fornisce l’ebrezza. Non ha niente da temere. Stringe Roger per le spalle e sussurra:

«Non è finita qui.»

Perché lui è suo, lui gli appartiene.

Il viso di Axl è quello di uno che la sa lunga, su Duff, sull’ebrezza, su tutto. O forse deve solo riuscire a sopportare la presenza della Minnelli incollata a Brian come una ventosa ancora per qualche istante. È patetico, ma vorrebbe chiedergli cosa succederà quando tutto questo sarà finito, visto che è già finito, ma lui sembra troppo impegnato a intrattenere gli altri... a nascondersi tra gli altri.

Tornati nel backstage, Axl non ha di certo intenzione di pregare per avere un po’ dell’attenzione del chitarrista, anzi, si ricorda che deve pensare al suo, di chitarrista, e anche all’altro, che sarà in giro a farsi filmare con i calzini in mano mentre gli altri rocker fanno i fighi, o al bassista che si tromba le fighette irraggiungibili nei camerini dopo averle fatte capitolare praticamente in un giorno. Matt è il minore dei suoi problemi, al momento.

La prima cosa da fare, assolutamente, è rintracciare Slash. Il cantante dai capelli rossi passeggia dietro le quinte, fino a che non scorge due teste ricciole in un camerino.

Slash sta importunando il suo Brian o sta solo, di nuovo, facendo l’inviato di Stranamore? Probabilmente non lo sapremo mai. Axl entra salutando il chitarrista più anziano con un cenno distratto della mano e tira l’altro per un braccio, di modo che si alzi da terra. Spinge Slash per il corridoio e poi si affaccia per l’ultima volta nel camerino, incrociando gli occhi di Brian per dire:

«Maybe someday we'll see you...3»


~


We are the champions!

Pare che le mie ff siano destinate a terminare tutte nello stesso periodo LOL pardon.

Piccola delucidazione: la parte che ho citato all’inizio è tratta dall’autobiografia di Duff McKagan :) credo che sia abbastanza chiaro per tutti di cosa parla :D

Allora! Un ringraziamento a tutte le adorabili bambine chi mi hanno seguita e commentata, non solo me, ma anche i ragazzi, fino a questo punto, vi siete tutte meritate un premio *__*

Vi ricordo i punteggi, visto che ci siamo, e accanto scrivo i premi e cosa dovete farmi avere per riscuoterli LOL contattatemi tramite PM o su FB :) Per ulteriori delucidazioni guardate il capitolo 4 :D

FrankieGreenHair= 5 pt. - 3 immagini

MrBadGuy= 4 pt. - 2 immagini

TildeMoon= 2 pt. - 1 immagine

Midori Meddows= 2 pt. - 1 immagine

Baci a tutte e tanti cari saluti,

-Mayhem (prima la Cath LOL)


1Oxford Dictionary Online.

2Duff McKagan, It’s so easy and other lies, Touchstone, New York, 2011.

3One in a Million, Guns n’ Roses, GNR Lies 1989.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1034698