Las Palabras de Amor di Snafu (/viewuser.php?uid=91661)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Smile ***
Capitolo 2: *** Smoke. ***
Capitolo 3: *** Drug ***
Capitolo 4: *** Sweet. ***
Capitolo 5: *** Broken. ***
Capitolo 6: *** Night. ***
Capitolo 7: *** Danger. ***
Capitolo 8: *** Rock n' Roll. ***
Capitolo 9: *** Jealousy. ***
Capitolo 10: *** Gotten. ***
Capitolo 1 *** Smile ***
smile
/smʌɪl/
noun
a
pleased, kind, or amused facial expression, typically with the
corners of the mouth turned up and the front teeth exposed. |
(as adjective smiling)
1. [with
object] express
(a feeling) by smiling; 2. literary
(especially
of landscape) have a bright or pleasing aspect. | verb
[no object] form
one’s features into a pleased, kind, or amused expression,
typically with the corners of the mouth turned up and the front teeth
exposed. smile
at/on/upon
regard favourably or indulgently. | phrases:
1.
be
all smiles, informal:
look
very cheerful and pleased, especially in contrast to a previous mood;
2. come up smiling, informal:
recover
from adversity and cheerfully face what is to come. Origin:
Middle
English: perhaps of Scandinavian origin; related to 'smirk'.
Un
estenuante viaggio da Los Angeles per arrivare fino a Londra, rendere
omaggio a uno dei suoi idoli e tornare a casa. Ne vale la pena e poi,
diciamocelo, il concetto di ciò che vale la pena fare cambia
da
persona a persona e prende una piega decisamente imprevista se stiamo
parlando di W. Axl Rose, frontman tanto carismatico quanto strano dei
Guns n’ Roses. E chissà che magari, ritornando
nella città degli
angeli, non lo incontrerà proprio lì, il suo
idolo, il suo idolo
morto.
«Boia,
cosa ti ha indotto a farti la tinta proprio oggi?» domanda al
suo
bassista, un tipo un po’ smilzo con l’aria da punk.
Duff McKagan,
seppur con una ricrescita nera di dieci centimetri sotto la chioma
biondo platino, riesce a piegare migliaia di donne ogni giorno.
«Ma
se mi hai minacciato di morte giusto ieri...» risponde un
po’
perplesso, ma convinto. In realtà non l’ha fatta:
ha solo
pettinato i capelli in modo che sembri così.
«Devi
aver bevuto» vale a dire ‘sì,
è possibile, ma me devo
essermene dimenticato’. Certe ammissioni non sono
concesse ad
Axl Rose.
Finalmente
l’arrivo a Wembley, la folla inferocita fuori, tutto lo staff
che
gli si fionda addosso. Il gruppo viene smembrato, Axl nota in
lontananza Brian May, chitarrista non troppo diverso dal suo,
perlomeno per i capelli, autore della canzone che lui
canterà, We
will rock you.
I
loro occhi si incrociano per un attimo. Si avvicinano l’uno
all’altro, come se una specie di incantesimo li stesse
rendendo
simili, loro, che sono così diversi. Così
profondamente diversi
«Benvenuto
e grazie di essere qui» esordisce May, tendendo la mano, ma
Rose lo
anticipa. C’è una notevole differenza di altezza,
ma non si fa
intimidire. Axl Rose non si fa intimidire da niente. Lo stringe come
un figlio fa con suo padre, come se si conoscessero da sempre. Passa
un momento infinitamente lungo. Brian colto di sorpresa,
piacevolmente si bea di quell’abbraccio inaspettato, torna
indietro
di secoli. Sorride. Scopre i suoi canini affilati, meravigliosi,
perfetti, Axl scorge di soppiatto il suo sorriso, se ne compiace.
Forse il più bello che abbia mai visto. Starebbe
così per ore, ma
si sa, nothing lasts forever.
I due
si separano e si
guardano, saggiando con gli occhi quell’intesa che, durante
la
serata, diventerà sempre più forte.
~
Axl
(cough cough) *esce vestito come in November Rain al matrimonio*:
Sì,
buona sera. Sono W. Axl Rose e sono qui in veste di conduttore di
questo episodio per il quiz che la narratrice ha deciso di indire in
onore di questo evento. Si tratta di un gioco a punti che vi
spiegherò a breve. Chiunque voglia, al termine di un
capitolo, può
inserire nella sua eventuale recensione o contattando la Cath
privatamente (cioè non vuole obbligarvi a recensire questa
merda o_o
è solo per farvi due risate), quella che secondo lui
è la parola
che darà il titolo al capitolo successivo e la canzone dei
GNR che
verrà citata. Alla fine chi ne azzeccherà di
più vincerà...
ehm... Cath, qual’è il premio? Non ce
l’hai scritto nel
promemoria...
Cath:
Insomma poi lo decidiamo xD anzi se avete suggerimenti sui premi dite
subito (escluderei premi in denaro visto che sono la prima ad averne
poco XD).
Axl:
Su, ora vattene e torna nell’ombra. Devo portare avanti la
trasmissione. Le opzioni di questa settimana per la parola magica
sono:
A.
Chocolate
B.
Star
C.
Smoke
D.
Song
Per
quanto riguarda la canzone dei GNR che sarà citata nel
prossimo
capitolo dovete scegliere tra:
1.
Nightrain
2.
One in a million
3.
Right next door to hell
4.
Chinese Democracy
Inviate
entro giovedì 3 maggio 2012 un sms del costo di un euro IVA
inclusa
(non la Zanicchi, quella delle tasse) al 34759690...
Cath:
Axl, quello è il mio numero di telefono, smettila subito u_u
Axl:
Va bene, vado a scriverlo sul muro del bagno di qualche Autogrill
bwahahah. Mi raccomando partecipate numerosi!
~
So
then, my love, we may whisper once more: «It’s you
I
adore.»
Questa
e quelle che leggerete nei successivi capitoli sono le dieci parole
che ho scelto come ‘las palabras de amor’. Ho
deciso di
conservarle come tali subito dopo il brainstorming e riordinarle solo
in merito all’organizzazione della storia, che badate bene,
si basa
essenzialmente su di loro, quindi l’ho disegnata solo dopo
aver
deciso le parole come stretti vincoli. (non so se mi sono spiegata)
Ringraziamenti:
A Dazed, che mi ha praticamente costretta a riguardare il Tribute
dopo una vita. E io ho visto la luce... ah, no, ho visto lo slash xD
(flash ah-ah). Anzi diciamo pure che ho visto Slash, ma questa
è
un’altra storia. E poi a Blue Drake che mi ha dato lo spunto
per il
nuovo stile da adottare. Volevo usarlo da un po’ a dire il
vero...
Note
bibliografiche: tutte le definizioni delle parole, che
prenderò
esclusivamente nelle loro forme inglesi e non italiane, sono tratte
dall’Oxford Dictionary Online.
Desclaimers:
Queen, GNR, canzoni, non mi appartengono. Niente di tutto questo
è
successo realmente (credo o_o), tuttavia se Axl viene a sapere che ho
scritto di lui e Brian probabilmente mi ucciderà. E ora che
avrà
modo di farlo il 22 giugno (del tipo lanciandosi sulla folla. Morirei
sul colpo, capitemi. Schiacciata, intendo.) avrei piacere che nessuno
di voi andasse a spifferargli ‘sta cosa. Grazie.
Pace
e amore,
C.
|
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Capitolo 2 *** Smoke. ***
smoke
/sməʊk/
noun
1.
[mass
noun] a
visible suspension of carbon or other particles in air, typically one
emitted from a burning substance; 2. an act of smoking tobacco; 3.
informal
a
cigarette or cigar; 4. (the Smoke or the Big Smoke) British
informal a
big city, especially London. | (as adjective smoked)
1. cure or preserve (meat or fish) by exposure to smoke; 2. treat
(glass) so as to darken it. | verb
1.
[no
object] emit
smoke or visible vapour; 2. [no
object/with object] inhale
and exhale the smoke of tobacco or a drug; 3. [with
object] treat,
fumigate, or cleanse by exposure to smoke; 4 [with
object] North American informal kill
(someone) by shooting, defeat overwhelmingly in a fight or contest;
5. subdue (insects, especially bees) by exposing them to smoke; 6.
[with
object] archaic make
fun of (someone). smoke
someone/thing out
drive someone or something out of a place by using smoke; smoke
someone out
force someone to make something known. | phrases:
1. go up in smoke, informal
be
destroyed by fire, (of a plan) come to nothing; 2. no smoke without
fire (North
American also
where there's smoke there's fire), proverb
there’s
always some reason for a rum our; 3. smoke and mirrors, North
American the
obscuring or embellishing of the truth of a situation with misleading
or irrelevant information; 4. smoke like a chimney, smoke tobacco
incessantly. Origin:
Old
English smoca
(noun),
smocian
(verb),
from the Germanic base of smēocan
'emit
smoke'; related to Dutch smook
and German Schmauch.
Sebbene
non abbia di certo bisogno di presentazioni, permettetevi di
presentarvi uno degli uomini più ambiti di questa terra.
Ecco a voi
Roger Meddows Taylor, quarantatreenne avvenente, batterista famoso,
amante focoso, principe azzurro di centinaia di migliaia di donne in
questo mondo. Sfila nel backstage come su una passerella, il mondo è
la sua passerella. Fuori dalla porta vede una figura esile ed alta,
bionda, vestita in modo riprovevolmente attraente, che sta fumando
una sigaretta in una posizione sfacciatamente allettante con movenze
discutibilmente conturbanti. Le donne che fumano sono sempre le
più
sexy.
Gli si
affianca e domanda, con la sua aria da infallibile amatore:
«Hai
da accendere?»
La
figura si volta e... Merda, è un uomo. A lui sembrava una
donna. Non
ha più il fiuto di un tempo.
«Certo!»
risponde il ragazzo, entusiasta, frugando in modo confusionario in
ciascuna delle sue tasche. Non è semplice: le mani sono
tutte e due
impegnate, una con una bottiglia di birra, l’altra con la
sigaretta. C’è qualcosa di sconvolgente nel suo
disordine,
qualcosa di bello. «Eccolo»
dice, accendendo la fiamma e
avvicinandosi pericolosamente al bel visino del batterista.
L’altro
si china, non staccando gli occhi da quelli del biondino, e lascia
che la fiamma inizi a bruciare carta, tabacco e tutto il resto.
L’altro
cerca di dare un senso al caos che ha per le mani, poi esordisce:
«Tu
sei il batterista, no? Io sono Duff, piacere» con la sua
fittizia
eleganza lascia il filtro pendere dalle sue labbra per porgere le sue
dita come in un baciamano, più che in una stretta. Taylor
rimane
momentaneamente interdetto.
«Sì,
io sono il batterista...» il discorso rimane a
metà, Roger aspetta
maggiori delucidazioni. McKagan estrae la sigaretta dalle sue labbra
ed emana un soffio di fumo pallido ma denso. I
smoke my cigarette with stile.
«E...
io, ehm, io sì, sono il bassista,» pausa
«dei Guns n’ Roses. Axl
canta We will rock you stasera.»
~
Roger:
Buon pomeriggio a tutti miei giovani e non più giovani
amici.
Insomma, le soluzioni le sapete di già. Smoke
e Nightrain
però è venuto il momento di assegnare i
punti. Ecco come siamo
momentaneamente messi.
Cath:
Siamo messi di merda, Roger, non abbiamo ancora un premio. E stanno subentrando problemi con l'html ._.
Roger:
Se vuoi posso prostituirmi.
Cath:
Quello lo fai anche senza premio... vergognati.
Roger:
Comunque, sono qui con il mio microfonino per darvi le nuove opzioni
:D
Per
la parola:
A.
Honey
B.
Money
C.
Charm
D.
Drug
Per
la canzone:
1.
Outta get me
2.
Patience
3.
Double Talkin’ Jive
4.
This I love
Mi
raccomando come sempre partecipate numerosi, avete tempo fino al 17/5 :D Baci a tutti e a
tutte!!
Punteggi:
FrankieGreenHair:
1.
|
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Capitolo 3 *** Drug ***
drug
/drʌg/
noun
1.
a
medicine or other substance which has a physiological effect when
ingested or otherwise introduced into the body; 2. a substance taken
for its narcotic or stimulant effects, often illegally.
| verb
(drugs,
drugging, drugged) 1. [with object] administer
a drug to (someone) in order to induce stupor or insensibility; 2.
add a drug to (food or drink); 3. [no
object] informal take
illegally obtained drugs. |
phrases:
1. do drugs, informal
take
illegal drugs; 2. on drugs, taking medically prescribed drugs, under
the influence of or habitually taking illegal drugs. Origin:
Middle
English: from Old French drogue,
possibly from Middle Dutch droge
vate,
literally 'dry vats', referring to the contents (i.e. dry goods).
-
Duff McKagan nel backstage del Freddie Mercury Tribute. -
Non
appena la prima boccata di fumo esce dalle labbra di Roger
permettendo alla dentatura candida di vedere la luce, qualcosa di
insano si agita nella mente di Duff.
Il
batterista sta invece pensando all’assurda
fatalità che ancora una
volta lo vede sbattere (perdere?) la testa in un personaggio
affascinante il cui nome inizia per D. La lettera maledetta, deve
chiamarla.
«Ora
mi è venuto in mente, avete aperto agli Aerosmith,
giusto?» domanda
quando in realtà vorrebbe chiedere ‘che programmi
hai per
stasera?’. Roger, Roger, è solo un ragazzo, non
avrà neanche
trent’anni e soprattutto è un individuo di sesso
maschile. Domanda
di riserva: ‘mai creduto nel colpo di fulmine
omosessuale?’.
Bisogna schiarirsi le idee qui. Roger, hai una seconda moglie e un
terzo figlio che ti aspettano a casa, ricordatelo. Ogni tanto
dovresti dare retta al cervello e non al pisello. Fa anche rima.
Roger
Taylor, sei un coglione.
«Esattamente,
proprio noi.»
Scende
il silenzio. Quello che si vorrebbe dire, non si può. Da
entrambi i
lati.
«Perché
Duff? Voglio dire, è il tuo vero nome?» ritenta il
batterista. Sta
cercando di non finire la sigaretta prima dell’altro
perché sia
concesso loro qualche altro minuto, il necessario per trovare
qualcosa da dire che faccia venir voglia al giovane di passare altro
tempo con lui, ignaro che non serva.
«Eheh,
storia lunga e noiosa...»
«Le
storie lunghe e noiose le raccontano i vecchi come me, di solito,
su»
scherza, cercando di metterlo a suo agio.
«Ma
quale vecchio, non scherzare...» esita.
«Roger,
io sono Roger» sorride l’altro, emettendo
un’altra fumata.
«Comunque
per me non sei vecchio,» tenta con fare disinvolto Duff
«sei
piuttosto...»
«Come
sono?» insiste impertinente il batterista, vanitoso come
pochi, in
attesa del suo complimento come una civetta.
Ecco,
perché l’ha detto? Adesso Duff deve trovare
qualcosa di
convincente per non fare una clamorosa figura di merda. Non
può dire
a un uomo conosciuto da neanche cinque minuti ‘sei
bello’. È
compromettente, non è virile, non è rock.
Cincischia, esita. Cerca
una soluzione.
«Sei...
bello.»
Passa
un momento interminabile in cui le menti di entrambi eruttano come
due vulcani. Roger sta cercando di vagliare se il ragazzo è
fatto,
può darsi, non sembra un tipo estremamente raccomandabile.
Se è
fatto, deve prendere quella dichiarazione come sincera, o solo come
dettata dalla droga? Magari lui lo sta vedendo come una figa da paura
e invece lui è solo Roger
Meddows Taylor. Non è molto pratico degli effetti di quel
tipo di
stupefacenti, ma in quel momento sente di averne un bisogno estremo.
Si
guardano, Duff raccoglie la sigaretta dalle labbra con
l’indice e
il medio, e si china sulle labbra del batterista. Le assapora, le
carpisce, le fa sue. Per una volta no, per una volta Duff è
quanto
più sobrio potrebbe essere. (Dopotutto stiamo parlando di
Duff, non
sbilanciamoci!) And
every
time
you think you know just what you’re doing, that’s
when your
troubles exceed.
«Sei
matto? O sei fatto?»
E
tu, Roger, per oggi basta con le rime.
~
Duff:
Buonasera, buonasera a tutti mio gentile pubblico!
Cath:
Michele che ci fai qui, avevo chiamato Slash, che fine ha fatto?
Duff:
Sta avendo un incontro molto ravvicinato con la tazza del wc al
momento. A buon intenditor poche parole. Quindi ha mandato me.
Vorrei, visto che ci sono, salutare la mia mamma...
Cath:
Michele non sei in diretta mondiale, ti leggeranno sì e no
dieci
persone, su, taglia.
Duff:
Ok :( allora intanto ricapitolo la situazione dei punteggi. Frankie
sta nettamente staccando tutti gli avversari! Ma vorrei comunque dare
un bacio di consolazione a tutte le partecipanti.
Cath:
Smettila di fare il marpione che uno basta e avanza e te a forza di
baciare la gente di danni già ne hai fatti abbastanza.
FrankieGreenHair
= 2 punti.
E
poi ecco a voi il nuovo quiiiiiz. Al solito, la partecipazione
è
fino al 31 maggio escluso.
Per
la parola:
A.
Sweet
B.
Nose
C.
Kiss
D.
Heaven
Per
la canzone:
1.
Rocket Queen
2.
Used to love her
3.
Don’t cry
4.
Sorry
|
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Capitolo 4 *** Sweet. ***
sweet
/swiːt/
noun
1.
British
a
small shaped piece of confectionery made with sugar; 2. British
a
sweet dish forming a course of a meal; a pudding or dessert; 3. used
as an affectionate form of address; 4 (the sweet) archaic
or
literary
the
sweet part or element of something, (sweets) the pleasures or
delights found in something. | adjective
1.
having the pleasant taste characteristic of sugar or honey, not salt,
sour, or bitter, (of air, water, or food) fresh, pure, and untainted,
[often
in combination] smelling
pleasant like flowers or perfume, fragrant, (of sound) melodious or
harmonious, chiefly US
denoting
music, especially jazz, played at a steady tempo without
improvisation; 2. pleasing in general, delightful, highly satisfying
or gratifying, working, moving, or done smoothly or easily; 3. (of a
person or action) pleasant and kind or thoughtful, charming and
endearing, dear, beloved, archaic
used
as a respectful form of address; 4. (sweet on) informal
,
dated
infatuated
or in love with; 5. used for emphasis in various phrases and
exclamations. | phrases:
1. keep someone sweet, informal
keep
someone well disposed towards oneself, especially by favours or
bribery; 2. in one's own sweet time (or way), when (or how) one wants
to, regardless of the possible inconvenience caused to others, she's
sweet, Australian/NZ
informal all
is well; 3. sweet dreams, used to express good wishes to a person
going to bed; 4. sweet sixteen, sixteen regarded as the
characteristic age of prettiness and innocence in a girl. Origin:
Old
English swēte,
of
Germanic origin; related to Dutch zoet,
German süss,
from an Indo-European root shared by Latin suavis
and
Greek hēdus.
«Sei
matto? E se ci vede qualcuno?» impreca sottovoce Roger,
attenzione
però, non scansandosi di un millimetro. Duff rimane in
silenzio,
sogghignando della vicinanza del biondo. Non ha intenzione di
rispondergli. «E poi, dai, io quasi potrei essere tuo
padre»
continua, non molto convincente. Non che McKagan lo sappia, ma sua
moglie è solo un anno più grande di lui.
«Incestuoso...»
ride allora il bassista, sbuffando sui suoi capelli. «Su,
Roger, I
might be a little young but, honey, I ain’t naïve!
Puoi sempre dire che ti sono saltato addosso e io fra un paio di
giorni mi giustificherei dicendo che ero fatto e che non mi ricordo
niente. Tornerò a Los Angeles, probabilmente non ci vedremo
mai più.
Un classico. Ne saprai più di me di questo tipo di
storie...»
«Sei
fatto per davvero?» domanda il membro della Regina,
terrorizzato
sia dall’idea che il ragazzo possa ricordare che da quella
che
possa dimenticare.
«No,
ho solo bevuto un po’. Axl ha proibito severamente ogni uso
di
stupefacente durante questi giorni. Capirai...» il bassista
risponde
con sincerità, lanciando gli occhi al cielo, per la prima
volta
staccandoli dai suoi. «Oh, andiamo non guardarmi
così. Vecchio, so
quello che faccio...» prosegue, molto self-confident.
Il
batterista rimane parecchio turbato da quelle parole, un po’
per la
sfrontata confidenza che lo statunitense gli dimostra, un po’
per
le calamitiche iridi color nocciola che sono incollate alle sue.
Spalanca gli occhi e distorce leggermente le labbra, preoccupato,
dischiudendo la bocca.
Preda
fin troppo facile.
Duff
poggia il suo avambraccio sulla spalla di Roger, lasciando che la
mano con la sigaretta accesa scenda parallela alla sua schiena. Una
volta per tutte punta alle labbra, non accontentandosi più
di un
tocco leggero. Il bacio si consuma come la cenere della sigaretta
cade a terra lentamente, sbriciolandosi, attratta dalla
gravità, in
un silenzioso sconvolgimento, per una legge più forte di
lei.
La
punta della sua lingua si gode lentamente l’aroma di tabacco
che
impregna le pareti, i denti aguzzi, il palato, ignorando se sia per
causa sua o del batterista. Meraviglia. Roger è attonito,
saggia il
mix di fumo, birra e... forse caffè e latte. Non ha
importanza. È
dolce, quasi stucchevole. Sta assaporando una dolcezza infinita.
~
Brian:
Qualcuno, senza fare nomi, aveva richiesto la nostra presenza in
questo capitolo, quindi la Cath ha spostato tutte le presentazioni e
adesso siamo qui...
Axl:
Tra parentesi io lo sto anche facendo gratis. E ricordatevi che io
non faccio mai niente gratis!!!!!! Quindi qualcuno dovrà
pagarmi, in
un modo o in un altro... -.-
Cath:
Abbiamo qui Brian per questo :D anche perché immagino che tu
non
voglia essere pagato da me ._. xD
Brian:
Prima di tutto la Cath voleva scusarsi con La Socia per aggiornarle
sempre in testa. Questo è un grosso problema quando si
aggiorna a
date fisse @.@ la bella (?) notizia è che la Cath ha deciso
i premi
xD Al primo classificato vanno tre avatar, al secondo due e al terzo
uno: l’immagine è a scelta del partecipante :D si
può trattare
anche di una gif, ma in questo caso dovete indicarle il link del
video e i minuti!
Cath:
se sono troppi l’immagine verrà troppo pesante e
non riuscirò a
caricarla, vi avviso u_u
Axl:
Beh, abbiamo finito? Avevo altre cose in programma oltre a questa
stupida trasmissione tv.
Brian:
Non è esattamente una trasmissione tv...
Axl:
Amo quando mi contraddici.
Cath:
<3
Axl:
Insomma, sbrighiamoci! Le opzioni per la parola di questo turno sono:
A.
broken
B.
truth
C.
silence
D.
damned
Per
la canzone:
1.
You’re crazy
2.
Reckless life
3.
Estranged
4.
Better
E ora andiamo e
moltiplichiamoci.
Brian: O_O
FrankieGreenHair=
3 pt.
Midori
Meddows= 1 pt.
TildeMoon=
1 pt.
(rigorosamente in ordine
alfabetico)
|
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Capitolo 5 *** Broken. ***
broken
/ˈbrəʊk(ə)n/
past
participle of BREAK. adjective
1.
having been broken; (of a relationship) ended, typically through
infidelity; 2. (of a person) having given up all hope, despairing; 3.
having breaks or gaps in continuity; (of a language) spoken
falteringly and with many mistakes, as by a foreigner; 4. having an
uneven and rough surface.
Con la
coda dell’occhio Duff vede Slash barcollare per un corridoio.
Il
riccio fa qualche passo e sbatte clamorosamente contro un paio di
casse impilate.
«Merda!
Aspetta qui, torno subito» scappa via, lasciando
lì Roger come uno
scemo.
Il
batterista lo guarda basito allontanarsi di corsa, mentre ancheggia
per recuperare il suo amico frastornato. Lo raccoglie da terra e lo
aiuta a sollevarsi, poi si allontanano insieme, abbracciati.
Argh.
Duff
si volta, Roger non c’è più.
Gira
per tutto il backstage alla disperata ricerca del suo biondo. Meno
male che gli aveva detto di aspettarlo, il tempo di voltarsi e lui
non c’era più!
«Oh,
Axl!» esclama, placcando l’amico come un giocatore
di rugby.
«Beh?»
«Hai
visto Roger?» domanda.
«Roger
chi? Hai idea di quanti Roger girino per questi corridoi?» il
rosso
è più suscettibile del solito: deve essere
successo qualcosa che lo
ha turbato, ma Duff non ha tempo di pensarci.
«Il
batterista.»
«E da
quando tu e Roger Meddows-Taylor vi chiamate per nome?»
indaga. Lo
sta guardando con gli occhi ridotti a due fessure. «Non avrai
combinato qualche casino dei tuoi, spero.»
«Assolutamente
no, non ho fatto niente!» mette le mani avanti il bassista,
evitando
i suoi occhi quando più possibile. Sanno incutere un certo
timore.
«Bene.
Slash?»
«Che
ne so. Non siamo mica fidanzati! Non so se sarò in grado di
fargli
da baby-sitter ancora a lungo, ti avverto... ho delle faccende da
sbrigare.»
«Beh,
vedi di riuscirci. Non voglio casini, deve essere tutto
perfetto» è
tagliente, perentorio. Non sono ammessi errori.
Ecco
finalmente il corpicino in bianco di Roger fare la sua comparsa di
fronte agli occhi di Duff. Lo considera un semplice miraggio. Inizia
anche ad avere una certa sete, la sua ultima birra risale a un quarto
d’ora prima.
«Ah,
eccoti!»
Taylor
non si volta neanche. Troppi momenti omosessuali in un’ora
potrebbero distruggere non solo la sua reputazione, ma anche lui.
«Ehi
Roger!»
Insistono
entrambi nella loro politica.
«Cazzo!»
Duff prende l’iniziativa e lo afferra per un polso.
«Che
c’è?» risponde tagliente, come sa fare
quando vuole rompere.
Rompere qualcosa che non c’è, poi...
«Ti
avevo detto di aspettarmi, te ne sei andato...» replica
dispiaciuto
il bassista. I’ve
been looking everywhere, I’ve
been looking for you.
«Ho
da fare se non te ne sei accorto, e non siamo tutti qui ad
assecondare i tuoi capricci sessuali, ora se non ti spiace ho uno
spettacolo da mandare avanti. Buon proseguimento.»
~
John:
Ma perché devo farlo proprio io?
Cath:
L’hanno già fatto tutti tranne te!
John:
Ma io mi vergogno!!
Cath:
Su, avrai Deaks come spalla!
John:
*coff coff* ehm, salve a tutti! Sono John Deacon dei Queen e...
Terry:
(nell’orecchio) lo sanno chi sei...
John:
Ah, bene. Allora sono qui per presentare lo show del concorso a premi
indetto dalla Cath. Allora stavolta le opzioni per la parola sono:
A.
Love
B.
Alone
C.
Serpentine
D.
Night
E
per la canzone:
1.
Welcome to the Jungle
2.
One in a Million
3.
Estranged
4.
Sorry
Ehm,
vi auguro un buon proseguimento. Ricordatevi di comunicare alla Cath
la vostra risposta nel modo che preferite entro il 19 giugno. E al
prossimo appuntamento!
Punteggi:
FrankieGreenHair=
3 pt.
TildeMoon=
2 pt.
Midori
Meddows= 1 pt.
MrBadGuy=
1 pt.
|
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Capitolo 6 *** Night. ***
night
/nʌɪt/
noun
1
the period from sunset to sunrise in each twenty -four hours; the
night as the interval between two days; the darkness of night;
literary
nightfall;
2. the period between afternoon and bedtime, an evening; an evening
characterized by a particular event or activity. | exclamation
informal short
for 'goodnight'. | adverb
(nights)
informal,
chiefly North
American during
the night; at night. | Phrases:
night and day, all the time, constantly. Origin:
Old
English neaht
,
niht,
of Germanic origin; related to Dutch nacht
and
German Nacht,
from an Indo-European root shared by Latin nox
and
Greek nux.
Brian
si nasconde dalle migliaia di persone che sembrano aver bisogno di
lui, incapaci di combinare niente se non sotto suo ordine. Sbuffa e,
guardandosi alle spalle terrorizzato, come se si sentisse inseguito,
si siede in un angolo, dietro qualche amplificatore, sperando che
nessuno lo trovi, perlomeno per cinque santi minuti.
Alcuni
passi. Brian vorrebbe rialzarsi per non assumere quell’aria
così
depressa che ultimamente lo caratterizza, ma non fa in tempo. La
sagoma di Axl, imponente se vista dal basso verso l’alto, gli
si
piazza davanti.
Imbarazzante.
Il
ragazzino è appena venuto a conoscenza della sua segreta
volontà di
rimanere solo per qualche momento e lo ha beccato seduto in un
angolo, come un bambino spaventato.
I
don’t know how you’re supposed to find me lately.
«Brutto
momento?» tenta, sedendosi accanto a lui in modo che non
possa
uscire senza prima il suo permesso.
«Devo
solo staccare un paio di minuti...»
«Capisco,»
fa una pausa «beh spero che non ti dispiaccia se mi unisco a
te. Il
mio chitarrista è sparito...» e
immaginarlo a far danni in qualche settore del backstage non
è
consolante «Comunque
bel vestito» asserisce il rosso con convinzione, indicando il
capo
indosso a Brian.
«Oh,
grazie» il chitarrista vorrebbe contraccambiare il
complimento, ma
non riesce a trovare niente di convincente nel suo abbigliamento e
mentire non è esattamente nel suo stile.
«Mi
chiedevo se questo andrà bene per We will rock
you...» fa il
vago, mostrando la sua silouette praticamente nuda.
Axl
non smette di guardarlo, impertinente. È seduto accanto a
lui,
Qualcosa nei suoi occhi chiari pare non avere intenzione di lasciarlo
andare nell’immediato futuro.
«Posso
chiederti se ti manca Freddie?» quello che chiede Axl
è strano.
Brian non sa neanche come rispondere, la verità è
che non ci ha mai
pensato.
La
domanda sembra scontata ma non lo è. La risposta sembra
ovvia, ma
non lo è.
«Puoi
chiederlo, ma non saprei che cosa risponderti. Sì,
cioè, sì, mi
manca, ma non in modo particolare, cioè, mi manca tanto
quanto mi
mancano tutti i cari che ho perso. La mia risposta potrebbe non
essere soddisfacente, potrebbe magari sembrarti inappropriata o
fredda...»
«Non
ci sono risposte giuste e sbagliate. Io l’ho sempre stimato e
sapere della sua morte è stato un colpo, ma non lo
conoscevo. La mia
era solo curiosità...»
Sono
ormai nel buio più completo. Si distinguono a fatica le loro
sagome,
i capelli di Brian sono così scuri che si confondono con la
notte
che è scesa tutta intorno. L’unica macchia di luce
sono gli occhi
di entrambi. I respiri non si sentono, tanto è il fracasso
in giro.
Ogni tanto qualcuno intorno chiede del chitarrista e loro due
sogghignano, come due bambini che giocano a nascondino. Nessuno di
loro ha più l’età per questo, ma
è straordinariamente
divertente, svagante, rilassante. È buffo pensare a quanto
si riesca
a essere felici con poco quando si è piccoli.
«Se
fossi Romeo lascerei che la notte mi nascondesse ancora un
po’ e
verrei da te...» azzarda Axl, con la voce sottile ma allo
stesso
tempo acuta.
«Credo
di essere sbronzo. Tu non sei il figo stronzone che ha mille donne
eccetera eccetera?»
«Anch’io
credo di essere sbronzo. Mi è venuta voglia di giocare a
basket.
Voglio chiedere a George Michael se dopo ci presta il suo orecchino
per fare il canestro... mi sento molto Romeo adesso.»
«E
io dovrei essere la tua Giulietta?»
«Perché
no.»
Axl
gattona (per modo di dire, visto che lo spazio è
già piuttosto
limitato) fino a costringere Brian tra il suo viso e un
amplificatore. Il chitarrista si sente in completo imbarazzo,
riuscendo a fatica a credere a quello che sta succedendo. Nella notte
gli occhi di Axl sanno essere inquietanti e darti l’idea di
non
poter sfuggire tanto quanto quelli di un rapace. Li fissa. Non si
sottrae. Ha bisogno di quel bacio tanto quanto l’altro.
~
Gilby:
Buonasera! Buonasera a tutti! La Cath si scusa per questo
aggiornamento lampo, ma come la maggior parte di voi sa, a partire da
domani sarà assente per un po’ di tempo per
motivazioni varie e
noiose da spiegare, quindi la cosa era necessaria.
FrankieGreenHair=
3 pt.
TildeMoon=
2 pt.
Midori
Meddows= 2 pt.
MrBadGuy=
1 pt.
Con
grande entusiasmo vi annuncerò le opzioni per la parola di
questo
giro!
A. Sex
B.
Taste
C.
Danger
D.
Body
E
anche quelle per la canzone...!
1.
Anything goes
2.
Patience
3.
Don’t damn me
4.
This I love
Buon
proseguimento di qualsiasi cosa steste facendo. Avete tempo fino al 4
luglio compreso per dare la vostra risposta. Godetevi
l’assenza
della Cath, finché dura!!
|
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Capitolo 7 *** Danger. ***
danger
/ˈdeɪn(d)ʒə/
noun
[mass
noun] the
possibility of suffering harm or injury; [count
noun] a
cause or likely cause of harm or injury; the possibility of something
unwelcome or unpleasant happening; British
the
status of a railway signal indicating that the line is not clear and
that a train should not proceed. | Phrases:
out of danger (of a person who has suffered a serious injury or
illness), not expected to die. Origin:
Middle
English (in the sense ‘jurisdiction or power’,
specifically
‘power to harm’): from Old French dangier,
based on Latin dominus
‘lord’.
Ormai
Duff ha ventotto anni suonati. Sulla carta
d’identità, chiaro. Al
momento si trova posizionato di fronte alla porta del camerino dei
membri della vecchia regina.
«Scusa,
ma che stai facendo qui con l’occhio davanti allo
spioncino?»
Duff
perde l’equilibrio e cade in terra dalla paura. Il suo
ricciolo
compagno è appena ricomparso.
«Slash,
sparisci, ora non ho il tempo di iniettarti niente...»
«Uffa.
Vabeh, andrò da Axl.»
«Non
farlo arrabbiare.»
«E
tu bussa alla porta.»
Slash
sbanda per i corridoi e sparisce da qualche parte. Duff sbuffa. Sa
già che a questa cosa corrisponderà
l’ira funesta del temibile
Axl, ignorando che sia troppo impegnato a pensare a un altro
chitarrista ricciolo.
Non
appena il ragazzo afro si allontana, il bassista segue il suo
consiglio.
«Chi
è?» tuona la voce di Roger, intento a fare
chissà cosa dentro il
camerino. Forse solo a nascondersi.
«Duff...»
risponde sommessamente.
«Vattene!»
If
I can’t have you right now, I’ll wait, dear.
E
lui aspetta pazientemente, attendendo che il suo biondo decida di
uscire. Tanto prima o poi dovrà farlo, dovrà pur
salire sul palco!
Ops.
Arriva qualcuno, meglio nascondersi.
Brian
si chiude a chiave dentro il camerino. È spaventato. Da
quello che
sente il suo cuore e soprattutto da quello che sente il suo corpo.
Dopo aver visto Axl in quelle condizioni, sopra di lui, i pantaloni
non lasciano molto all’immaginazione.
‘Cazzo...’
pensa, dallo spavento si passa al terrore più puro.
«Ah,
sei tu!» esclama Roger, impaurito tanto quanto lui.
Brian
sussulta e si nasconde immediatamente dietro una sedia.
«Chi
credevi che fosse?» domanda il chitarrista con non-chalance.
«C’è
quel McKagan che mi sta con fiato sul collo... ovunque vada, lui
c’è.
Inizio a sentirmi in pericolo» Brian lo guarda con aria
interrogativa «McKagan è il bassista dei Guns
n’ Roses. Biondo
tinto, alto e slanciato, hai presente?» ovviamente la mente
di Brian
si è fermata a ‘Guns n’ Roses’
e subito si è spostata su Axl.
«Capisco,
e perché questo tipo ti dà il tormento?»
«Un
bacio più o meno rubato...» mente spudoratamente
lui. «E tu
invece? Non vuoi dirmi chi ti ha fatto quello?» domanda il
batterista, indicando il suo basso ventre.
Brian
diventa rosso come un peperone.
«Un
amico del tuo amico.»
May
si dirige a lunghe falcate verso il bagno.
«Tre
loro, tre noi...» ride divertito Roger. Poi ritorna sui suoi
passi,
così come l’amico.
Si
scambiano un’occhiata preoccupata.
«Dov’è
John?»
Duff
si sta sforzando di pensare:
‘Duff
pensa!’.
Chi
diavolo è John?
E
soprattutto... chi è che sta alle costole del chitarrista?
Slash? O
Axl? O chi altro diamine? Nessuno degli altri sarebbe così
cretino
da perdersi dietro ad un anziano signore. Beh, se fosse il secondo
avrebbe una bella faccia tosta a intimargli di non fare danni in
giro, ma non si meraviglierebbe. Se fosse il primo... oh, santi numi.
Comunque
uno dei due è inesorabilmente destinato a finire in coppia
con
questo terzo individuo, a quanto pare. In nessuno dei due casi Duff
vorrebbe essere il povero John.
«Quindi
fammi capire. Ti piace il rosso. Sei un genio Brian. Le cose semplici
non sono per te, eh.» commenta Roger, fermo di fronte allo
specchio
a scrutarsi/spulciarsi il cuoio capelluto.
«Beh,
tu fai le cose semplici anche quando non lo sono!» replica il
chitarrista stizzito.
«Oh,
andiamo, non sarà per un innocente bacetto con un bassista
tossicomane che la mia vita prenderà pieghe impreviste. Non
sono
preso come te, so sempre quando devo fermarmi. Beh, che fai?»
si
rivolge all’amico che sta per abbandonare il camerino che lo
guarda
con aria di sufficienza: ha già risolto la sua situazione
«Esci
conciato così? Non vorrei che qualcuno ti vedesse con
indosso questo
gilet modello arlecchino.»
«Perché?»
domanda ingenuamente Brian. Ad Axl è piaciuto...
«Siamo
a Wembley, mica al Carnevale di Venezia...»
Il
ricciolo esce sbuffando e incrocia, proprio davanti a sé,
Duff, in
attesa da tempo immemorabile che lo prende in contropiede, entra e lo
chiude fuori.
~
Roger:
Buonasera a tutti quanti voi amici, nemici, amanti e odianti miei!
Ormai siamo agli sgoccioli (in tutti i sensi)... questo dovrebbe
essere il terzultimo quiz per voi :D La situzione è ancora
tutta da
rivedere, ma riepiloghiamo i punteggi!!
FrankieGreenHair=
3 pt.
TildeMoon=
2 pt.
Midori
Meddows= 2 pt.
MrBadGuy=
1 pt.
Duff:
Buonasera anche da parte mia :D ho sempre sognato di fare questa cosa
con te, Roger...
Roger:
Stiamo solo presentando uno stupido quiz della Cath o_o
Duff:
No, dicevo, il prossimo capitolo.
Roger:
Senti, the
show must go
on!
Duff:
Hai ragione... quindi vi lascio con tutte le opzioni per il prossimo
quiz, ricordatevi che potete inviare le risposte alla Cath entro il
19 luglio <3
A.
Rock n’ Roll
B.
Blood
C.
Wine
D. Red
Naturalmente
anche la vostra opzione per la canzone...
1.
Welcome to the Jungle
2.
You’re crazy
3. So
fine
4.
Chinese Democracy
|
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Capitolo 8 *** Rock n' Roll. ***
rock
and roll
(also
rock 'n' roll)
noun
[mass
noun]
a
type of popular dance music originating in the 1950s, characterized
by a heavy beat and simple
melodies.
Rock and roll was an amalgam
of black rhythm and blues and white country music,
usually
based around a twelve-bar structure and an instrumentation of guitar,
double bass, and
drums.
«Devo
chiamare la sicurezza? Mi sembra di non poter riuscire a liberarmi di
te, oggi» commenta stizzito Taylor, preoccupato alla vista di
McKagan.
«Bah,
sarà una tua impressione. Sai, lavorando nello stesso
backstage
capita di incontrarsi. Pensa che io ho avuto tipo la sensazione che
tu mi stessi evitando come la peste nera, ma immagino che sia stato
un parto della mia fantasia» Duff porta avanti il suo
monologo
mentre mette una sedia a sicurezza della maniglia del camerino.
«Che
stai facendo?» domanda il più anziana, quasi
arrabbiato.
«Sto
creando l’ambiente e l’atmosfera, se tu ti
rilassassi tipo
sedendoti lì su quel divano, anziché continuare a
inveire, magari
renderesti tutto più semplice...» prosegue il
bassista, serafico,
continuando con i suoi preparativi.
«Ma...
l’ambiente e l’atmosfera per cosa, oh! E tutto
più semplice
cosa?»
«Per
questo...» sussurra Duff, posandogli un tenero bacio prima
tra i
capelli, poi sul naso, infine sulle labbra. Lo spinge fino al divano,
sul divano, e si posiziona abilmente sopra di lui,
iniziando a
spogliarsi. Roger è steso sui cuscini non proprio morbidi,
piuttosto
sporchi e terribili su cui avere un rapporto sessuale.
«No,
scusa, perché dovrei stare io sotto? Sono quello
più anziano, credo
di avere il diritto di stare sopra!» si lamenta Taylor,
iniziando a
spogliarsi anche lui, senza gettare acqua sul fuoco, anzi,
fomentandolo.
«Figuriamoci,
con tutta la fatica che ho fatto per convincerti, adesso stai fermo
lì dove sei. O se vuoi muoviti, ma non provare a invertire
le
posizioni.»
«Sarà
meglio che tu tiri fuori qualche tipo di protezione. Con tutto il
rispetto ma da recenti esperienze ho appreso che è meglio
prendere
le giuste precauzioni, soprattutto un tossicodipendente come te che
le malattie le può prendere non solo dal...
perché stare con te mi
fa essere volgare? Io ho qualche effetto collaterale su di
te?»
«Questo...»
Duff indica in mezzo alle sue gambe e alza le sopracciglia
all’unisono.
«Voi
ragazzi di oggi pensate sempre al sesso...» commenta ironico,
lasciando che le mani del ragazzo abbiano modo di vagare un
po’
dappertutto.
«Tesoro,
questo non è sesso, è rock n’ roll. Il
rock n’ roll è molto
meglio.»
Feel
my... my... my serpen...tine! I... I wanna hear you scream.
~
Axl:
Per una volta posso dire che è un piacere essere qui a
condurre
questo show, anche perché oggi, nel caso qualcuno se lo
fosse
dimenticato, è il compleanno del mio Brian!
Cath:
lol
Axl:
Visto che siamo agli sgoccioli facciamo un breve riepilogo, abbiamo
in testa Frankie, che anche se si è persa qualche capitolo a
giro
tra un concerto e l’altro non molla la presa e stacca tutti
di due
punti! Seguono a parimerito MrB che sta facendo un’escalation
mai
vista prima, Midori e Tilde che paiono essere state inghiottite da un
buco nero @.@ speriamo che stiano bene LOL
Cath:
Brian, ma l’hai notato anche te quant’è
feliciano Axl oggi?
Brian:
Non ricordarmelo...
FrankieGreenHair=
4 pt.
TildeMoon=
2 pt.
Midori
Meddows= 2 pt.
MrBadGuy=
2 pt.
Axl: E
visto che ci sono è con immenso piacere che vi annuncio le
opzioni
per il prossimo quiz. Avete tempo di comunicare fino al 1°
agosto
compreso :D il numero a cui contattare la Cath è nel primo
capitolo
e nei bagni di tutti gli autogrill :D
A.
Heart
B.
Truth
C.
Jealousy
D.
Crime
1.
Paradise City
2. One
in a million
3.
Dead Horse
4.
Prostitute
Axl:
Un felice compleanno di Brian a tutti!! <3
|
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Capitolo 9 *** Jealousy. ***
jealousy
/ˈdʒɛləsi/
noun
(plural
jealousies) [mass noun] the state or feeling of being jealous; [count
noun] resentments and jealousies festered. Origin:
Middle
English: from Old French gelosie,
from gelos
(see
JEALOUS).
Stanno
per entrare in scena.
Nel
camerino si respira un’aria terribile, anzi diciamo proprio
che non
si respira.
Taylor
raggiunge i suoi amici, pronto a prendere posizione.
«Roger...
perché cammini in quel modo?» domanda May.
«Brian,
un consiglio spassionato da un amico di vecchia data: se decidi di
avere la tua prima esperienza omosessuale durante un concerto, fai in
modo che il culo non sia il tuo.»
Finalmente
lo show ha inizio.
Per
Freddie.
Al
termine di Tie your mother down,
classico pezzo
di apertura,
Slash mette una buona parola per Axl con Brian.
«Ho
un messaggio da parte di Axl. “Where would
you go if I told you ‘I love you’ and then walk
away?”»
«Oh...»
sussurra Brian, emozionato, imbarazzato, sbalordito.
Slash
ha un futuro come inviato di Stranamore. Ce lo vedi ad andare in giro
con in sottofondo ‘Love, love, love...’?
«Quel
tipo! Quel tipo ha appena toccato Brian!» strilla Axl
furioso,
vedendo Gary Cherome.
«Axl...
un po’ di contegno.»
«Ora
glielo faccio vedere io.»
Scaramouch,
scaramouch, will you do the fan-dan-go!
Elton
è sparito.
Bene.
Troppi tendenti all’omosessualità sul palco
potrebbero rovinare
l’armonia (?).
Sì,
però poi chi la canta l’ultima parte?
Roger
scruta dietro le quinte, in lontananza scorge gli occhi minacciosi di
Duff: sembra che lo stiano pregustando. Il batterista trema.
John
Deacon sa: si è nascosto in un angolo e suona come se
l’avessero
messo in punizione.
Eccolo,
scattano i fuochi d’artificio e lui esce dal backstage in un
salto
energico, incredibilmente a tempo. Sembra che barcolli, ma no,
è
tutto studiato. È il suo modo di fare... e che modo!
Surprise.
Anche
Brian guarda. Rosso è ok, ma quello non è quel
rosso,
quello è il suo rosso. E Roger che si
era lamentato del suo
gilet multicolor. Sembra che sia inciampato nello strascico del
vestito di Annie Lennox e svenuto nell’armadio della Cath.
«So
you think you can stone me and spit in my eye...»
Axl salta in piedi su un amplificatore e Brian per una volta in tutta
la sua vita spera di poter essere nel pubblico per poter vedere cosa
c’è sotto
quella
sottospecie di kilt. «So
you think you can love me and leave me to die... Oh, baby,
can’t do
this to me, baby! Just gotta get out, just gotta get
right
outta here!»
Non
si guardano mai, mai. Ma Axl sa perfettamente a chi rivolgere quelle
parole e Brian sa perfettamente che sono rivolte a lui.
Rose
raggiunge la parte di palco di May, aspetta che finisca il suo fin
troppo minuscolo solo e lo guarda come dire:
‘Ah.
Questa non te l’aspettavi eh? Dovrai farci il callo,
amico.’
Cammina
verso di lui, Brian lo imita, spalancando la bocca, fingendosi
estremamente sorpreso. Axl lo punta. Chi
appartiene a chi,
mio caro?
Arriva
Elton. Rose lo raggiunge, sono al centro del palco, insieme. Si
scambiano uno sguardo. Ah, come rosica adesso Brian! Roger lo vede,
li vede, ride. Poi si volta nel backstage. McKagan è peggio
di un
gufo. Axl si volta per l’ultima verso il suo chitarrista,
quello
ricciolo, ma non afro, e lui annuisce, alza il pollice in sua
direzione.
È
ok.
La
sfida è accettata.
Un
altro breve momento per Elton John, che ottiene una delle
soddisfazioni che Freddie non ha mai avuto: cantare the Show
must
go on, live. Breve ma sufficiente ad Axl per prepararsi a
dare,
di nuovo, il meglio di sé.
Oh,
Brian, Brian. Lui non ha bisogno di baciarti, lui non ha bisogno di
possederti, lui non ha bisogno che Cath scriva questa stupida
fiction. Tu sei già suo.
Rieccolo.
Tan-tan-tan.
Tan-tan-tan.
Se
il modello di prima era sufficientemente sconvolgente, questo
sarà
piuttosto arrapante.
Brian,
sicuro che alla tua età non hai bisogno di un peace-maker?
~
Cath: Lol vorrei fare che
questo è il
penultimo capitolo quindi dal prossimo Quiz dipende la vostr
sopravvivenza xD e nel frattempo siete rimaste tutte uguali. Alla
prossima puntata ci sarà tutto il cast a fare le premiazioni
xD sono
così emozionata XD XD XD
FrankieGreenHair=
4 pt.
TildeMoon=
2 pt.
Midori
Meddows= 2 pt.
MrBadGuy=
2 pt.
Vi do le opzioni, potete farmi
avere le
vostre risposte come preferite, entro il 22 agosto compreso :D
A.
Gotten
B.
Dead
C. For
ever
D.
Rotten
1.
Think about you
2. One
in a million
3.
Dust n’ bones
4.
Better
|
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Capitolo 10 *** Gotten. ***
gotten
North American - past
participle of GET.
As
past participles of get, got and gotten both date back to Middle
English. The form gotten is not used in British English but is very
common in North American English, though even there it is often
regarded as non-standard. In North American English, got and goten
are not identical in use. Gotten
usually im plies the process of obtaining something, while got
implies
the state of possession or ownership.
«On
April 20, 1992, we partecipated in a Freddie Mercury tribute show at
Wembley Stadium. Guns played a couple songs, and the band sounded
fiery and tight. Then there was a long break before all the
performers united for a grand finale sing-along of ‘We are
the
Champions’. Backstage I let it go too far – I was
too drunk to
talk, too drunk to walk. Elton John literally carried me to the side
of the stage, propped me upright and helped maneuver me out onto the
stage where almost 100.000 fans awaited the showstopper. About fifty
performer lined up in a chorus line with Liza Minnelli singing lead.
I remained upright through the song – no doubt using the sets
of
shoulders on either side of me – then I had to be carried
again
back to my dressing room, unaware of what was happening around me. We
are the champions! That’s right: Duff McKagan, king of beers,
viscount of vodka, count of coke. Champion of the world.
Asshole.»
Finito.
Che
tristezza.
Per
tutti tranne che per uno.
Duff
saltella sul palco, ancora pochi minuti e finalmente Roger
sarà di
nuovo suo. Ha un sorriso stampato sulla faccia che sembra un bambino
la notte di Natale.
Finalmente
può stringerlo di nuovo.
Subito
un bacio a fior di labbra, ma Roger si nega sfugge. Ha la faccia di
uno che sta pensando:
‘Ragazzino,
non so te, ma io ho moglie e figli a casa...’
Ma
Duff non si arrende, perché dovrebbe? Dalla sua ha tutta
l’inconsapevolezza che gli fornisce l’ebrezza. Non
ha niente da
temere. Stringe Roger per le spalle e sussurra:
«Non
è finita qui.»
Perché
lui è suo, lui gli appartiene.
Il
viso di Axl è quello di uno che la sa lunga, su Duff,
sull’ebrezza,
su tutto. O forse deve solo riuscire a sopportare la presenza della
Minnelli incollata a Brian come una ventosa ancora per qualche
istante. È patetico, ma vorrebbe chiedergli cosa
succederà quando
tutto questo sarà finito, visto che è già
finito,
ma lui sembra troppo impegnato a intrattenere gli altri... a
nascondersi tra gli altri.
Tornati
nel backstage, Axl non ha di certo intenzione di pregare per avere un
po’ dell’attenzione del chitarrista, anzi, si
ricorda che deve
pensare al suo, di chitarrista, e anche all’altro, che
sarà in
giro a farsi filmare con i calzini in mano mentre gli altri rocker
fanno i fighi, o al bassista che si tromba le fighette
irraggiungibili nei camerini dopo averle fatte capitolare
praticamente in un giorno. Matt è il minore dei suoi
problemi, al
momento.
La
prima cosa da fare, assolutamente, è rintracciare Slash. Il
cantante
dai capelli rossi passeggia dietro le quinte, fino a che non scorge
due teste ricciole in un camerino.
Slash
sta importunando il suo Brian o sta solo, di nuovo, facendo
l’inviato
di Stranamore? Probabilmente non lo sapremo mai. Axl entra salutando
il chitarrista più anziano con un cenno distratto della mano
e tira
l’altro per un braccio, di modo che si alzi da terra. Spinge
Slash
per il corridoio e poi si affaccia per l’ultima volta nel
camerino,
incrociando gli occhi di Brian per dire:
«Maybe
someday we'll see you...»
~
We
are the champions!
Pare
che le mie ff siano
destinate a terminare tutte nello stesso periodo LOL pardon.
Piccola
delucidazione: la
parte che ho citato all’inizio è tratta
dall’autobiografia di
Duff McKagan :) credo che sia abbastanza chiaro per tutti di cosa
parla :D
Allora!
Un ringraziamento a
tutte le adorabili bambine chi mi hanno seguita e commentata, non
solo me, ma anche i ragazzi, fino a questo punto, vi siete tutte
meritate un premio *__*
Vi
ricordo i punteggi, visto
che ci siamo, e accanto scrivo i premi e cosa dovete farmi avere per
riscuoterli LOL contattatemi tramite PM o su FB :) Per ulteriori
delucidazioni guardate il capitolo 4 :D
FrankieGreenHair=
5 pt. - 3 immagini
MrBadGuy=
4 pt. - 2 immagini
TildeMoon=
2 pt. - 1 immagine
Midori
Meddows= 2 pt. - 1 immagine
Baci
a tutte e tanti cari
saluti,
-Mayhem
(prima la Cath LOL)
|
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