I Still Love You

di cyrusaddicted
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 26: *** Capitolo 25 ***
Capitolo 27: *** Capitolo 26 ***
Capitolo 28: *** Capitolo 27 ***
Capitolo 29: *** Capitolo 28 ***
Capitolo 30: *** Capitolo 29 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo 

Ero a metà strada, me lo sentivo, ancora poco e avrei raggiunto la casa di Nick. Non potevo lasciarlo andare senza prima dirgli la verità, non poteva andarsene senza sapere che l'amavo. Corsi ancora più forte sperando di arrivare in tempo, si, non ero in auto, non ero in bicicletta ero a piedi, questa è la sfiga quando si è delle semplici tredicenni. A stento riuscivo a respirare ma non volevo fermarmi, dovevo arrivare da lui prima che partisse, prima di poterlo perdere per sempre. Svoltai l'angolo e finalmente mi ritrovai davanti casa sua, corsi su per le scale e suonai il campanello, più e più volte, ma niente, nessuno apriva. Sbattei i pugni sulla porta e quella si aprì, la spinsi e quasi impaurita guardai dentro. Proprio come temevo, la casa era vuota, Nick se n'era già andato.
Entrai dentro e inutilmente girai per le stanze sperando di trovarlo per qualche strano motivo ancora lì, quando ormai avevo guardato tutta la casa, mi arresi. Avevo le lacrime agli occhi e le mie ginocchia iniziarono a cedermi facendomi cadere a terra, non mi alzai, non ne avevo la forza, Nick se n'era andato. Io avevo perso l'amore della mia vita.

Ciao a tutti, questa era solo un'introduzione della storia, spero vi sia piaciuta.
Ho caricato questa FF anche su Youtube e Facebook, quindi prima che pensiate che l'abbia copiata, vi avviso che potreste trovarla anche in altri siti. 
Detto questo, spero che seguirete questa serie =)

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Ecco a voi il primo capitolo, spero vi piaccia =)

Capitolo 1

 
3 mesi prima...
 
Un'altra giornata era iniziata e come normalmente si svolgevano le mie giornate a quell'ora dovevo andare a scuola. L'autobus si era appena fermato ed io scesi con fare scocciato e mi diressi davanti all'entrata della scuola dove ad aspettarmi c'era Demi, la mia migliore amica. Appena mi vide sfoderò uno dei suoi sorrisi che tanto adoravo, era capace di sollevarti il morale anche dopo la morte di qualcuno semplicemente sorridendoti.
-Dems!- l'abbracciai, mi guardai attorno e lei subito capì cosa, o meglio, chi stavo cercando.
-E' già entrato- disse guardandomi male.
Non capivo come mai Demi odiasse tanto Justin, era così carino. Probabilmente vi state chiedendo chi è e ve lo spiego subito. Justin è il ragazzo più carino della scuola, oltre che essere la reincarnazione di un dio greco è anche divertente e molto sportivo, l'unico problema è che non sa nemmeno che esisto. Ho una cotta per lui da quasi due anni ma lui sa a malapena come mi chiamo.
-Dai Dems non fare così, anche a te piaceva- dissi fingendomi offesa.
Demi mi fulminò con lo sguardo -Perchè continui a ricordarmelo? Ogni giorno mi pento di aver perso un anno della mia vita dietro a quel cretino e tu mi fai solo ricordare quanto ero stupida!-.
-Si, vabbè- la spinsi verso l'entrata della scuola -muoviamoci che facciamo tardi a lezione-.
Entrammo e subito ci dividemmo per andare ognuna verso la propria classe, stavo per entrare nell'aula quando vidi Justin passare per il corridoio, mi fermai a guardarlo e come una tipica adolescente cotta a puntino mi appoggiai al muro sognante e rimasi a fissarlo.
-Signorina Cyrus ha intenzione di entrare o vuole rimanere a guardare il corridoio per il resto della lezione?- sentì la voce della professoressa Smith alle mie spalle e saltai letteralmente in aria.
Mi girai verso di lei ed arrossì velocemente -Scusi prof- così facendo entrai velocemente in classe sedendomi al mio posto.
Le lezioni passarono lentissime e per di più dovevo anche spostarmi di classe in classe. Finalmente arrivò l'ora di pranzo e raggiunsi Demi in mensa, come al solito era già seduta al tavolo. Notai che aveva già il vassoio davanti e la guardai scocciata -Grazie per avermi aspettata eh!-.
Demi sorrise -Non c'è di che- e mi mostrò un'altro vassoio che casualmente aveva tutto ciò che avrei ordinato io.
 Ci vollero dei secondi per capire che aveva preso da mangiare anche per me -ok, ritiro tutto. Sei la migliore amica che si possa avere- sorrisi e mi sedetti con lei a mangiare.
Mentre mangiavamo parlammo del più e del meno, ovviamente non potevano mancare i miei soliti discorsi su Justin. Ero davvero cotta di quel ragazzo.
-Allora, oggi andiamo al parco?- mi chiese lei.
Io annuì felice -Assolutamente si-.
Demi iniziò a guardarmi sospettosa, speravo non avesse capito da dove derivava il mio entusiasmo, ma dovevo immaginarlo che non sarei riuscita a nasconderglielo tanto a lungo.
-C'è anche Justin vero?- disse finendo di squadrarmi.
Io distolsi lo sguardo -Pff cosa vuoi che ne sappia io?-.
-Niente, infondo non hai imparato a memoria la sua agenda così da poterlo vedere tutto il giorno- mi disse Demi sarcastica.
La fulminai con lo sguardo e subito mi guardai attorno per assicurarmi che nessuno l'avesse sentita. Già tutti sapevano che avevo una cotta per lui, compreso Justin, se poi avessero anche scoperto che sapevo sempre dove trovarlo, Justin mi avrebbe denunciata per stalking.
Finimmo di mangiare e quando suonò la campanella tornammo a lezione, per fortuna il pomeriggio c'erano prevalentemente corsi pratici quindi almeno la seconda parte della giornata passò in fretta. Uscimmo da scuola e andammo al parco. Come avevo previsto oltre ai nostri amici c'era anche Justin con la sua compagnia, appena Demi lo vide fece una smorfia e mi guardò -Mi dici cosa ci trovi di bello in quel ragazzo?-.
Io mi girai verso di lei e la guardai scioccata -Mi prendi in giro? Quel ragazzo è stupendo!- dissi enfatizzando le ultime parole.
-Si certo, stupendo...ma oltre a quello cos'ha?- mi chiese in tono superiore.
-Lascia stare- continuai a guardarlo mentre parlava con i suoi amici, sospirai e dissi decisa -Vado da lui-.
Demi si mise davanti a me e mi bloccò -Piano! Vai li e cosa gli dici eh? Conoscendoti appena te lo ritrovi davanti inizi a dire cose senza senso, come al solito-.
-Non è vero- la scansai ed iniziai a camminare verso di lui decisa, appena gli fui vicina smise di parlare con gli amici e mi guardò, io sorrisi e probabilmente sembravo davvero una cretina in quel momento -Ciao Justin- gli dissi timida.
Lui guardò per qualche secondo i suoi amici poi tornò a guardare me e Demi che nel frattempo mi aveva raggiunta -Ciao...Molly giusto?-.
In quel momento sprofondai in un enorme stato di disagio, non volevo dirgli che aveva sbagliato nome, l'avrei messo in imbarazzo così risposi semplicemente -Si si, Molly-.
-No, si chiama Mi...- tirai una gomitata forte a Demi e la guardai male, lei ricambiò lo sguardo.
-Ehm, ora noi andiamo. Ciao Justin- dissi ancora timidamente.
-Ciao Molly- sorrise lui e tornò a chiacchierare con i suoi amici.
-Si chiama- misi una mano davanti alla bocca di Demi e la portai via, solo quando ci eravamo allontanate abbastanza da non farci sentire tolsi la mano dalla sua bocca e lei sputò schifata -Miley posso dirti una cosa?-.
La guardai curiosa, sicuramente era una delle sue battute idiote -Dimmi-.
-Sei patetica- Demi mi guardò seria e capii che non stava affatto scherzando -Come puoi morire dietro ad un tipo che non sa nemmeno come ti chiami?-.
-Andiamo, non ha sbagliato di molto- si, stavo cercando di difenderlo inutilmente e lo sapevo.
-Miley...Molly...si, alla fine sono simili, quasi uguali!- Demi sospirò -senti fai come ti pare, perdi il tuo tempo dietro a quel cretino che nemmeno sa che esisti, io me ne vado- e così facendo s'incamminò verso casa lasciandomi al parco da sola.
Sinceramente ero rimasta un po' ferita dalle sue parole, la tua migliore amica di solito dovrebbe farti stare bene non sbatterti la verità in faccia come nulla fosse anche se ti ferisce. Rimasi al parco ancora per qualche minuto cercando di sbollire la rabbia poi me ne andai.
Entrai in casa sbattendo la porta e subito vidi mia madre avvicinarsi a me -E' successo qualcosa?-.
-Niente- dissi con tono ancora arrabbiato, feci per andare in camera mia ma mi fermai -Non ho molta fame quindi non cucinare anche per me- e senza aspettare risposta me ne andai.
Passai il resto del pomeriggio sdraiata sul letto a pensare, non capivo perchè Demi si fosse comportata così con me. La suoneria del mio cellulare interruppe i miei pensieri e mi alzai per vedere chi mi stava chiamando, quando notai che era Demi staccai direttamente la chiamata senza rispondere, non avevo per niente voglia di parlarle.
Dopo poco mia madre entrò in camera mia -Tesoro noi usciamo-.
-Ok, a dopo- le sorrisi e appena se ne andò tornai a sdraiarmi sul letto, presi il portatile e passai una buona oretta a navigare su internet.
Sentii suonare al campanello ed urlai -Arrivoooo!!- sbuffai e scesi di corsa le scale pensando fossero i miei genitori, aprii la porta ma invece dei miei vidi Demi -Cosa vuoi?- le dissi fredda.
Lei mi guardò dispiaciuta -Mils scusami-.
Esitai un attimo, poi la feci entrare in casa -Mi hai ferita Demi, ci sono rimasta davvero male-.
-Lo so scusami, è che non mi piace quando qualcuno ti tratta così - notai che aveva gli occhi lucidi e improvvisamente tutto il rancore che provavo nei suoi confronti sparì. Era mia amica dall'infanzia e non potevamo di certo litigare per simili sciocchezze così sorrisi e l'abbracciai -Ti voglio bene Demi-.
Lei mi strinse forte e mi chiese ancora scusa, passammo qualche oretta a chiacchierare e stranamente Justin non venne menzionato nemmeno lontanamente poi quando ormai era davvero tardi Demi se ne andò e io andai a dormire contenta che tutto si fosse risolto.
 
 

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Ecco il secondo capitolo, spero vi piaccia e se vi va recensite...almeno so se devo andare avanti o se questa storia è orrenda.

Capitolo 2

 
Il mattino dopo mi svegliai e trovai un messaggio in arrivo sul mio telefonino, lo aprì e lo lessi, era di Demi "Se riesci vieni un po' prima a scuola, ti devo parlare" guardai l'orologio e decisi di non risponderle dato che l'avrei vista dopo nemmeno venti minuti. Mi preparai in fretta e presi l'autobus per andare a scuola, arrivai lì con qualche minuto d'anticipo ed entrai nell'edificio per cercare la mia migliore amica. Arrivai al suo armadietto e la vidi, quando poi fu lei a vedermi sorrise e mi corse incontro -Miley!!!-.
-Hey, cos'è tutta questa fretta oggi?- le chiesi curiosa, non era da lei comportarsi così energicamente.
Demi mi guardò sorridente -Ti devo parlare- mi prese per il braccio e mi trascinò via con se.
-Demi piano, mi stacchi il braccio così!- dissi mentre la seguivo.
-Credo di avere un appuntamento per te, hai presente Joe? Quello del penultimo anno?- mi chiese.
Io mi bloccai e sgranai gli occhi -Ho un appuntamento con Joe Jonas?!- dissi quasi urlando.
Demi mi ammonì con lo sguardo facendomi capire che era il caso di abbassare la voce -Scusa- sibilai.
-Comunque no, non hai un appuntamento con Joe- mi disse quasi troppo felicemente, sospettai che a Demi quel ragazzo piacesse.
La guardai delusa -E allora perchè mi parli di lui che poi mi illudo?-.
-Ti stavo dicendo...Joe mi ha detto che suo fratello ha una bella cotta per te e vorrebbe sapere se ti andrebbe di uscire con lui-.
-Joe ha un fratello?- chiesi sorpresa, ero più che convinta fosse figlio unico -Beh, dev'essere di sicuro figo come lui-.
Demi non disse nulla e mi trascinò per il corridoio -Ma si può sapere dove mi stai portando?- le dissi e subito dopo Demi si fermò.
-Guarda, è lui- me lo indicò e io mi voltai entusiasta per vederlo. Ciò che vidi però non mi piaceva, lui non mi piaceva. Non era per niente un bel ragazzo, portava gli occhiali e aveva tutta l'aria di essere uno sfigato. Non andava bene per me, io volevo uno come Justin, non uno sfigato come lui.
Mi girai verso Demi -E' uno scherzo?- quando poi mi fece segno di no la fulminai con lo sguardo -scordatelo Demi, io non uscirò MAI con quel ragazzo-.
-Miley ti prego- mi fece gli occhi dolci -se tu esci con lui magari Joe chiede a me di uscire-.
-Aspetta un attimo, fammi capire- feci finta di riflettere -tu vuoi che esca con il fratello sfigato così ti puoi prendere quello figo?-.
Demi sorrise timidamente -Andiamo Mils, pensa a quanto lo faresti felice uscendo con lui! E così puoi anche levarti dalla testa Justin-.
Sbuffai, mi ero lasciata convincere, come al solito. Appoggiai la fronte contro l'armadietto che avevo affianco e dissi -Va bene!!- sospirai -uscirò con lui. Come si chiama?-.
Demi urlò di gioia -Nick, si chiama Nicholas, ma tutti lo chiamano Nick-.
-Almeno il nome è bello- dissi sarcastica e senza nemmeno salutarla me ne andai a lezione.
Grandioso, ero costretta ad uscire con un ragazzo che nemmeno mi piaceva solo per far felice lui e la mia migliore amica. Avrebbero dovuto costruire un monumento in mio onore solo per quello che stavo per fare.
Il pomeriggio mi incontrai con Demi per sapere meglio chi era quel ragazzo e cos'avrei dovuto fare con lui. Lei mi spiegò che aveva la nostra stessa età, quindi aveva anche lui tredici anni e che al contrario delle apparenze era tutto tranne che un secchione, adorava il calcio ed era un tipo creativo.
-Dai Miley ha detto Joe che è davvero dolce con le ragazze, non pensare all'aspetto fisico!- mi disse sorridendo.
Io le sorrisi falsamente -Beh se è così dolce perchè non ci esci tu?-.
-Semplice, lui non è innamorato di me- mi fece la linguaccia soddisfatta della sua risposta.
-Smettila, non ci credo che è innamorato di me. Nemmeno mi conosce!-.
-Direi che Joe ne sa qualcosa essendo suo fratello no?-.
Sbuffai e le chiesi quando dovevamo uscire, lei mi disse che saremmo usciti il giorno dopo e passammo un'altra buona oretta a discutere. Ogni volta che si aggiungeva un dettaglio a quell'assurda situazione io cercavo ogni appiglio per tirarmene fuori. Non volevo uscire con Nick, non mi piaceva e non volevo nemmeno illuderlo.
Nonostante i miei tentativi di fuga, mi ritrovai il giorno dopo a prepararmi per l'appuntamento. Fortunatamente non saremmo andati ne in pizzeria e tantomeno in un ristorante quindi niente atmosfera romantica. Sarebbe stata una semplice uscita serale, avremmo fatto un giretto al parco e magari avremmo anche mangiato un gelato.
Mancava qualche minuto al nostro appuntamento e non ero minimamente agitata, al contrario di mia mamma che sembrava sprizzare energia da tutti i pori. Prima che potessi dirle niente, il campanello suonò, feci un bel respiro ed andai ad aprire.
Appena mi vide, Nick sorrise e mi disse -Wow, sei bellissima-.
Abbassai la testa e mi guardai, cos'avevo di bellissimo? Ero vestita come tutti i giorni, proprio per evitare simili complimenti. Com'è che un Jeans scolorito e una t-shirt scelta a caso potevano farmi diventare "bellissima"? Scossi la testa e lo guardai -Grazie- sorrisi un po' imbarazzata.
-Andiamo?- mi disse, si vedeva che era davvero agitato e ciò mi fece sorridere.
Mi portò al parco e ci sedemmo su una panchina a chiacchierare, era simpatico, divertente e come aveva detto Demi, era anche molto dolce. Mi diceva di quelle cose che, se solo avessi provato qualcosa per lui, mi avrebbero fatto sciogliere. Passò un'oretta e mentre stavamo parlando lui si alzò in piedi come se gli fosse venuta un'idea.
-Hey che ne dici di andare alle giostre?- il suo viso si illuminò.
Io feci spallucce -Si va bene-.
Così ci alzammo ed andammo a alle giostre, ci mettemmo un venti minuti buoni ed arrivammo.
-Allora da dove vuoi iniziare?- mi chiese felice.
Io mi guardai attorno, il posto era piccolo quindi le giostre erano limitate ma ne vidi una che mi piaceva. Io sono sempre stata una ragazza piena di vita quindi qualsiasi cosa avesse anche solo l'aria di poter trasmettere adrenalina beh, era la cosa adatta a me. Indicai la giostra -Quella!-.
Lui la guardò e subito dopo si girò sorpreso verso di me -Quella?!-.
Io lo guardai confusa -Si quella, c'è qualche problema?-.
Nick sorrise -No no, andiamo-  e senza nemmeno rendersene conto mi prese per mano e mi portò davanti alla giostra -aspettami qui, io prendo i biglietti-.
-Allora ti do i soldi- dissi mentre stavo per prendere il portafoglio ma lui mi bloccò e scosse la testa.
-Non se ne parla, pago io- se ne andò senza lasciarmi il tempo di replicare.
Rimasi lì dove mi aveva lasciata mentre lo guardavo dirigersi alla cassa, era anche un gentiluomo. Mi guardai attorno per vedere se c'era qualcuno che conoscevo e solo allora lo vidi, Justin, era insieme ad una ragazza e si tenevano per mano. Rimasi a guardarli triste mentre loro continuavano a ridere e scherzare, sapevo che Justin non mi aveva mai considerata ma vederlo con un'altra ragazza faceva comunque male.
Per fortuna non ebbi il tempo di piangere o disperarmi che Nick tornò da me con due biglietti in mano -Ora possiamo andare- sorrise, poi mi guardò quasi preoccupato -hey va tutto bene?-.
Sorrisi, quel ragazzo si era subito accorto che qualcosa non andava. Ma perchè diavolo non mi piaceva?! Se solo avessi provato qualcosa per lui -Si tranquillo, andiamo-.
Salimmo sulla giostra e finito il giro mi portò anche sulle altre, pagò sempre lui senza mai lamentarsi. Spesso gli dicevo che per quel giro avrei offerto io ma lui rifiutava sempre.
-Sono io il ragazzo ed è giusto che sia io ad offrirti il divertimento- diceva ogni volta che provavo a dissuaderlo.
Dopo aver provato tutte le giostre salimmo, infine, sulla ruota panoramica e fu lì che iniziai a diventare nervosa. La ruota panoramica, romanticismo puro, la giostra che solo gli innamorati e i bambini adorano.
Come previsto a metà giro ci fermammo in alto e allora si che mi sentii totalmente in imbarazzo, lo guardai come per dire "e ora che si fa?"
Lui mi sorrise e probabilmente capì il mio disagio perchè disse -Scusami non ho fatto altro che parlare di me, ma raccontami tu qualcosa. Io non so nulla di te, se non che sei bellissima-.
Ok ritiro tutto, con l'ultima frase mi mise proprio in uno stato di imbarazzo assoluto, diventai rossa e abbassai lo sguardo. Aspettai qualche secondo ed iniziai a parlare, gli raccontai un po' della mia vita, della mia migliore amica e logicamente evitai l'argomento Justin. Dirgli che non mi piaceva l'avrebbe già ferito, non mi andava di ucciderlo direttamente dicendogli che andavo dietro ad un tipo il cui futuro comprendeva di sicuro una carriera da modello.
Finito il giro sulla giostra stavamo per andare via quando vidi un peluche di un koala gigante, che si da il caso sia il mio animale preferito, e mi fermai a fissarlo. Era stupendo e lo volevo a tutti i costi, però era tardi e non volevo nemmeno dar fastidio a Nick.
-Vieni con me- mi disse improvvisamente lui, mi prese per mano e mi portò proprio verso la bancarella dove stava il peluche.
-Che stai facendo?- gli chiesi confusa, non poteva essersi accorto di quanto desideravo quel peluche.
-Vuoi quel peluche vero?- come non detto, si era accorto che desideravo quel peluche. Dio perchè non mi piaceva?! Sarebbe stato tutto perfetto se mi fossi all'istante innamorata di lui, ma non era così.
-No Nick, tranquillo non...- cercai di fermarlo ma lui mi interruppe e mi portò davanti alla bancarella.
-Lo prenderò- mi guardò e sorrise -per te- così chiese alla ragazza dietro al bancone come poteva prendere il koala e lei gli spiegò che poteva vincerlo facendo uno dei tre giochi lì presenti. Uno consisteva nel prendere il maggior numero di cigni, il classico gioco che trovi sempre alle giostre, l'altro consisteva nel dover sparare a tutti i bersagli con la pistola ed infine c'era quello con il pallone. Per terra c'era un pallone da calcio e il giocatore doveva lanciarlo in uno dei tre cerchi posti poco più lontano, più in alto entrava il pallone e più grande era il punteggio.
Nick sorrise e lo indicò, solo allora mi ricordai di ciò che aveva detto Demi il giorno prima. Nick adorava il calcio, ecco perchè lo aveva scelto.
Rimasi a guardarlo mentre giocava, sperando che riuscisse a prendere il koala e ci riuscì! Totalizzò un punteggio che gli permetteva di prendere qualcosa di ancora più grande ma lui prese quel peluche, per me. Me lo porse -Te l'ho detto che l'avrei preso-.
Io sorrisi, non sapevo davvero cosa dire -Grazie Nick, non dovevi-.
Nick fece spallucce -Volevo farlo-.
Mi riaccompagnò subito a casa e ci fermammo vicino al portico, appoggiai il peluche sulle scale e tornai da lui -Mi sono davvero divertita con te-.
Lui sorrise e mi si avvicinò, sapevo cosa voleva fare ma non lo respinsi, magari baciandolo sarebbe scattato qualcosa, avrei capito di amarlo.
Rimasi dov'ero e finalmente le nostre labbra si incontrarono, chiusi gli occhi cercando di pensare solo a quel bacio ma niente, non stavo provando niente. Com'era possibile?
Lui era dolce, sensibile e divertente, era un ragazzo perfetto...ma non era carino. Dovevo accettarlo, io ero una ragazza superficiale, non potevo farci nulla. Per me l'aspetto fisico contava eccome ed anche se questa cosa mi disgustava, purtroppo era così.
Ci staccammo e mentre lui sorrideva felice, io lo guardavo triste, mi dispiaceva, mi dispiaceva davvero tanto ma non potevo prenderlo in giro.
-Nick..- dissi con un filo di voce.
Nick abbassò lo sguardo, il sorriso era sparito -Non provi nulla per me- disse dispiaciuto.
-Nick mi dispiace, credimi. Sei un ragazzo stupendo ma io...- stavo cercando le parole giuste per non farlo rimanere male, ma un rifiuto fa sempre male, non c'è un modo per scaricare qualcuno senza spezzargli il cuore.
-No Miley non continuare. So cosa vuoi dire, sono dolce, tenero e tutto quello che vuoi- alzò finalmente il viso e mi guardò -ma non sono carino. E' questo che importa no?-.
Io abbassai lo sguardo, ero davvero triste per lui e volevo farglielo capire.
-So che non vorresti trovarti in questa situazione quindi perchè non rimaniamo almeno amici?-.
Alzai lo sguardo e gli sorrisi -Davvero? Cioè, vuoi comunque essere mio amico?-.
Lui annuì -Preferisco averti come amica che non averti affatto-.
Istintivamente lo abbracciai e gli diedi un bacio sulla guancia -Sarai il mio migliore amico- sorrisi, presi il koala e mi avvicinai alla porta -Notte Nick-.
Lui mi sorrise -Notte Miley-.
Entrai in casa sorridendo, ero felice. Nick non mi piaceva come ragazzo, ma sarebbe stato perfetto come migliore amico così finalmente contenta di non aver rovinato tutto me ne andai dritta a letto, avrei chiamato Demi il giorno dopo per raccontarle tutto.

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3

 
Il giorno dopo andai a scuola tranquillamente pensando che non dovevo chiarire nulla con Nick dato che ci eravamo già detti tutto la sera prima, ma mi sbagliavo.
Arrivata a scuola incontrai Demi e le raccontai brevemente ciò che era successo, lei rimase un po' delusa sapendo che eravamo rimasti amici ma era comunque contenta che era finito tutto per il meglio. Prendemmo i libri ai nostri armadietti e ci dirigemmo verso la nostra classe, alla prima ora avevamo lezione insieme. Proprio nel corridoio vidi Nick, feci per avvicinarmi a lui ma mi guardò di sottecchi e se ne andò senza nemmeno rivolgermi la parola, mi bloccai di colpo. Mi ero persa qualcosa? Ripensai alla sera precedente, avevamo stabilito che saremmo rimasti amici, lui non si era arrabbiato e allora perchè non mi aveva salutata?
Guardai Demi confusa e lei ricambiò lo sguardo -Sei sicura che questa storia dell'amicizia gli andava bene?-.
-L'ha proposta lui! Se non gli andava bene poteva anche stare zitto- dissi leggermente infastidita.
Tornammo a camminare e dopo poco fu Demi a bloccarsi, me ne accorsi e mi avvicinai a lei -Che ti prende?- la guardai e notai che aveva gli occhi lucidi -Demi che succede?-.
-Ora so cosa provi quando vedi Justin con altre ragazze- disse triste.
Preoccupata seguii il suo sguardo e capii, a pochi metri di distanza da noi c'era Joe appoggiato all'armadietto che rideva e scherzava con una ragazza. Avevo sospettato che a Demi piacesse Joe, ma non così tanto, loro due erano sempre stati ottimi amici ma evidentemente in Demi era nato un nuovo sentimento nei confronti di Joe, che però non era corrisposto. Mi voltai verso di lei e mi limitai ad abbracciarla, non sapevo cosa dirle, non c'è mai nulla di adatto da dire in casi come quelli. Dopo poco ci staccammo e lei si ricompose, quello che amavo di più di Demi, oltre al sorriso, era proprio che non faceva mai scenate ne in pubblico ne in privato. Era sempre calma ed affrontava ogni situazione tranquillamente, anche se stava soffrendo.
-Mi sà che i Jonas hanno un talento naturale nel far soffrire le ragazze- sorrisi appena, volevo solo risollevarle il morale e funzionò perchè subito dopo Demi rise e mi trascinò in classe.
Durante la lezione non feci altro che pensare a Nick, non fraintendetemi, non in quel senso, solo non capivo come mai ce l'avesse con me. Non gli avevo fatto nulla ed ero stata anche piuttosto gentile con lui, magari si vergognava e non voleva salutarmi davanti a tutti. Mi stavo facendo mille paranoie inutili e finalmente mi arresi dicendomi che gli avrei chiesto spiegazioni quando l'avrei visto in mensa.
Finite le lezioni cercai Demi e appena la trovai la portai in mensa con me.
-Cos'è tutta questa fretta?- disse mentre mi seguiva.
-Devo parlare con Nick- arrivammo in mensa e mi guardai attorno sperando di trovarlo.
Demi si bloccò e fece fermare anche me -Scusami ma io a che ti servo?-.
La guardai e sorrisi sperando aiutasse per quello che stavo per dirle -Beh... mi fai da sostegno- continuai a sorridere -così se succede qualcosa ti uso come scudo-.
Demi mi incenerì letteralmente con lo sguardo -Sparisci prima che ti picchio-.
-Subito- dissi allontanandomi da lei e cercando Nick, mi guardai attorno e camminai in giro per la mensa ma non lo trovai. Sospirai ed andai a mettermi in fila per prendermi da mangiare, ci avrei parlato appena l'avrei visto. Finì di fare la fila e mi ritrovai nel vassoio ciò che bastava per resistere fino alla fine delle lezioni pomeridiane, mi avvicinai al tavolo dov'era seduta Demi e proprio mentre appoggiavo il vassoio lo vidi. Stava parlando con suo fratello, mi rialzai dal posto e dissi velocemente a Demi -Torno subito-.
Così partii spedita verso di loro, sperando che non se ne andasse senza nemmeno farmi parlare, quando fui lì sorrisi a Joe -Puoi lasciarci soli per cortesia?- lo dissi con una nota di irritazione, ero ancora arrabbiata con lui per quel che aveva fatto a Demi, anche se non era colpa sua.
Lui però non lo notò e ricambiò il sorriso -Certamente- poi guardò Nick -a dopo-.
Nick mi guardò, sembrava imbarazzato -Che succede?-.
Lo guardai malissimo -Dobbiamo parlare- così lo spinsi fuori dalla mensa e raggiungemmo il corridoio deserto.
-Hey ma sei arrabbiata?- mi chiese confuso.
Andai totalmente in escandescenza -Vuoi davvero sapere se sono arrabbiata?!-.
-Si, ehm...ho fatto qualcosa di male?- davvero non capiva a cosa mi riferissi?
Cercai di calmarmi, magari non mi aveva visto quella mattina, ma ci ripensai subito dopo, lui mi aveva guardata quindi era impossibile che non si fosse accorto di me. Respirai profondamente e lo guardai -Perchè stamattina mi hai ignorata?-.
-Stamattina?- si passò una mano tra i capelli cercando di capire a cosa mi riferissi.
-Si stamattina!! Prima delle lezioni, mi hai vista ma mi hai completamente ignorata. Pensavo avessimo chiarito tutto ieri-.
-Oh si- finalmente aveva capito, abbassò lo sguardo e parve sentirsi a disagio -Beh, pensavo che tu non volessi che lo facessi, insomma, non volevo farti sentire in imbarazzo davanti alle tue amiche-.
Toccò a me diventare confusa, non capivo di cosa stesse parlando -Imbarazzo? Perchè mi sarei dovuta sentire in imbarazzo?-.
-Andiamo Miley, tu sei stupenda ed io sono solo uno sfigato- abbassò la testa.
Provai pena per lui, ma appena capì dove voleva arrivare mi infuriai -Aspetta...stai dicendo che non mi hai salutato solo perchè pensavi che non volessi essere tua amica a scuola? Che mi vergognassi di farmi vedere con te?!-.
Lui tacque e per me bastò come risposta -Pensi che sia così stronza?!-
-Scusami, pensavo...- Nick fece per continuare ma lo interruppi sempre più arrabbiata.
-Hai pensato male! Dio non posso crederci che pensi davvero questo di me- lo guardai un attimo e continuai calmandomi -quando smetterai di decidere al posto mio fammi un fischio- e me ne tornai in mensa senza nemmeno dargli la possibilità di replicare.
Mi sentivo ferita e non avevo per niente voglia di rivederlo così invece di sedermi a mangiare con Demi, la quale stava parlando con Joe come se niente fosse, presi il vassoio e ne gettai il contenuto nel cestino dell'immondizia lì affianco, stavo per andarmene ma Demi mi bloccò.
-Aspetta Mils, cos'è successo?- mi chiese preoccupata.
-Cos'ha combinato quel cretino?- si intromise Joe quasi divertito.
Lo guardai scocciata -Chiedilo a lui, io sono troppo stronza per dirtelo- ed uscì dalla mensa passando dalla porta secondaria per evitare di rivedere Nick.
Il resto delle lezioni passò lento, ogni ora sembrava non finire mai. Quando finalmente arrivò il momento di tornare a casa, presi la borsa e mi avviai all'uscita senza nemmeno salutare Demi, volevo solo tornarmene a casa mia e non pensare più a nulla.
Passò qualche ora e Demi mi chiamò preoccupata perchè me n'ero andata senza dirle nulla, non l'avevo mai fatto e temeva fossi arrabbiata con lei, anche se non c'era alcun motivo per cui potessi esserlo. Mi disse che fuori da scuola aveva parlato con Nick e che le era sembrato davvero dispiaciuto, io le risposi che non mi importava ed era davvero così. Ero troppo arrabbiata con lui per poter anche solo provare dispiacere nei suoi confronti, aveva sbagliato e lo conoscevo da solo un giorno, non potevo perdonarlo come se fosse un amico d'infanzia.
Finito di chiacchierare, misi il telefono nella borsa ed uscì a fare una passeggiata, era una bella giornata e non potevo passarla rimanendo chiusa in casa. Adoravo stare all'aperto, respirare un po' di aria pulita e grazie al cielo non vivevo in una di quelle città dove c'era smog dappertutto e la mattina la tua sveglia non era un fascio di luce che filtrava dalla finestra o l'odore di una brioche calda, ma il suono di un clacson perchè qualcuno era in ritardo per il lavoro. Per fortuna vivevo in uno di quei quartieri in periferia dove è tutto tranquillo e niente di mette agitazione. Era un piccolo paesino di Houston, in Texas, e detto sinceramente, lo adoravo. C'erano così tante cose belle da vedere e soprattutto da andarne fieri, come il Museo delle Belle Arti, al quale non mi stancavo mai di andare.
Mentre mi avviavo verso il parco vidi un chiosco di gelati ed andai a prendermene uno, stavo per pagare quando sentii una voce dietro di me.
-Pago io per lei- disse un ragazzo, ci misi poco a riconoscerlo.
Lo ignorai e guardai il gelataio -Non si preoccupi, prenda i miei soldi- appoggiai le monete sul bancone e mi voltai andandomene.
Ovviamente Nick mi rincorse e quando mi raggiunse si fermò -Miley ti devo parlare-.
Io lo guardai freddamente -Non abbiamo più niente da dirci-.
-Ti prego Miley!- mi disse disperato.
Esitai poi mi fermai e lo guardai scocciata -Cosa vuoi?-.
-Ti chiedo solo di perdonarmi, non dovevo pensare quelle cose e mi dispiace...è solo che tu sei così bella e io...- lo interruppi subito.
-Puoi smetterla di dire che sono bella?- mi piacevano i complimenti, ma detti da lui mi facevano sentire ancora più in colpa per averlo rifiutato.
-Perchè? E' la verità- fece spallucce.
-Beh, verità o meno, tu piantala!- mi sedetti su una panchina sospirando e subito Nick si sedette affianco a me, non smetteva di guardarmi e ciò mi dava ancora più fastidio così lo guardai -e smettila anche di guardarmi!-.
-Tu perdonami e io smetto di fare qualunque cosa- disse serio.
Appoggiai la testa sullo schienale della panchina per qualche secondo poi tornai a guardarlo -Va bene, ma la prossima volta non fare nulla di testa tua-.
Nick sorrise e mi guardò come per chiedermi qualcosa, io gli chiesi cosa voleva ancora e lui diventò improvvisamente rosso e disse timido -Posso abbracciarti?-.
Non appena finì di parlare scoppiai in una fragorosa risata, lui mi guardò quasi offeso ma non riuscivo a smettere, quando lo vidi alzarsi per andarsene lo fermai per il braccio e mi alzai cercando di calmarmi.
-Scusami, ma di solito le persone non lo chiedono, lo fanno e basta- dissi sorridendo.
Lui rise -Si ma avevo paura di sbagliare di nuovo-.
Continuai a sorridere, quel ragazzo mi faceva troppa tenerezza così mi avvicinai a lui e lo abbracciai, misi le braccia attorno al suo collo e solo allora, guardando l'orologio che portavo al polso, notai che si era fatto tardi. Mi staccai subito -Oddio scusami ma devo andare! Ciao!!- presi la mia borsa e prima che me ne andassi gli dissi -Uh, e dì a tuo fratello che è un cretino-.
Corsi verso casa e sentì Nick urlare -Perchè?-.
Io mi voltai -Diglielo e basta!- sorrisi e mi allontanai salutandolo con la mano.

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Ecco un altro capitolo, prima però vorrei chiarire una cosa, se non riceverò alcun tipo di recensione, bella o brutta che sia, credo che questo sarà l'ultimo capitolo che posterò. Non è per cattiveria, ma se non vi piace la storia è anche inutile che io continui a pubblicare i capitoli no?

Capitolo 4

 
Erano passati due mesi e grazie al cielo tutto andava bene, beh tutto tranne le questioni di cuore. Io e Nick avevamo risolto tutto ed eravamo diventati migliori amici, Demi continuava a stare male per Joe e io continuavo a stare male per Justin. Per la prima volta io e Demi avevamo qualcosa per cui consolarci a vicenda.
Non avevo riferito a Nick della mia cotta, non ero sicura che non provasse più nulla per me e non mi sembrava affatto corretto parargli di un altro ragazzo sapendo che poteva soffrire per questo.
Stavo sistemando la mia camera che, come al solito, era uno dei posti più disordinati che avessi mai visto, quando sentii il campanello suonare, mi dissi che probabilmente sarebbe andata mia madre ad aprire ma quando lo sentii nuovamente suonare capii che anche lei aveva adottato il mio stesso ragionamento così scesi velocemente le scale ed andai ad aprire.
Era Demi e appena mi vide fece un'espressione alquanto strana -Vuoi davvero venire così? Certo non dovevi vestirti elegante, ma potevi metterti qualcosa di...guardabile!-.
Stavo cercando di capire a cosa si riferisse e appena mi ricordai sgranai gli occhi, la partita! Mi ero completamente dimenticata che Nick quel pomeriggio aveva un'importante partita di calcio e aveva invitato me e Demi ad andarlo a vedere.
Mi picchiettai la fronte con la mano, ero davvero una pessima amica se non riuscivo mai a ricordarmi un appuntamento, sentii Demi ridere e la guardai.
-Te ne sei dimenticata vero?- continuò a ridere poi si fermò di colpo e mi guardò seria -sei un caso patologico, muoviti e vai a cambiarti. Corri!!-.
Non me lo feci ripetere due volte, corsi in camera e setacciai alla svelta il mio armadio cercando qualcosa che potesse andar bene. Infilai un paio di Jeans e una t-shirt e tornai da Demi che si era messa ad aspettarmi in salotto.
-Dai andiamo!!- le dissi frettolosa.
-Ma se...ceh...- lei mi guardò scettica e sapevo benissimo il perché così mi misi a ridere e la trascinai fuori di casa.
Dopo qualche minuto raggiungemmo il campo dove giocava Nick, ci guardammo attorno per trovare un posto dove sederci poi vedemmo Joe farci segno con la mano dagli spalti così lo raggiungemmo e ci sedemmo affianco a lui.
-Finalmente siete arrivate!- disse scherzando Joe.
-Colpa di Miley- Demi mi indicò e io la guardai male.
-Perchè non guardiamo semplicemente la partita?- sorrisi falsamente e mi concentrai sulla partita che sembrava essere appena iniziata. Cercai Nick e lo trovai, indossava una maglietta arancione fosforescente come tutto il resto della sua squadra, davanti aveva il nome della squadra "Houston Dynamo Junior" e sulla schiena notai che portava il numero dieci.
-Che ruolo ha Nick?- chiese Demi dopo averlo visto.
-E' un attaccante- rispose Joe.
Io lo guardai -E cioè?- il calcio era una delle cose che non riuscivo proprio a capire, in effetti non ci trovavo nulla di divertente nel guardare un gruppo di ragazzi correre dietro ad una palla.
Joe mi guardò sorpreso -Non sai cosa fa l'attaccante?-.
-Guardami, ti sembro una ragazza sportiva?-.
Joe scosse la testa quasi come fosse esasperato e mi spiegò -L'attaccante ha il semplice ruolo di fare goal- mi guardò -mandare la palla nella rete-.
-Scemo so che vuol dire fare goal!- gli tirai una sberla scherzosa sul braccio.
Tornammo a guardare la partita e io mi concentrai su Nick, a stento riuscivo a riconoscerlo. Quando giocava era una persona totalmente diversa, non era il solito ragazzino insicuro e anche molto timido, sul campo diventava totalmente sicuro di sé, non si guardava attorno per cercare approvazioni, correva, ed anche molto velocemente, avendo come unico obbiettivo quello di vincere. Ne rimasi affascinata, quella versione di Nick mi piaceva molto. Non gli staccai gli occhi di dosso, infondo ero lì solo per lui, per fargli da sostegno. Lo vidi avvicinarsi alla porta, fece un leggero movimento con la testa ad un compagno e immediatamente lui gli passò la palla, capii che Nick stava per fare goal, o almeno ne aveva l'intenzione. Mi sentivo alquanto emozionata, come se improvvisamente il calcio fosse lo sport più bello del mondo, continuai a guardare Nick che si avvicinava sempre di più alla porta e con un unico movimento fece goal.
Senza nemmeno accorgermene mi alzai di scatto ed esultai di gioia, solo quando me ne resi conto girai lo sguardo imbarazzata verso Demi e Joe che mi stavano guardando spaventati -Che c'è? Sto facendo da supporto morale- e fingendomi a mio agio mi sedetti e tornai a guardare la partita.
Stava iniziando a piacermi quello sport, non era poi così male come pensavo. Nick provò a fare goal altre volte ma non sempre ci riuscì e quando succedeva io cercavo di stare seduta e non dire nulla mentre nella mia testa esultavo peggio di un ultras.
La partita stava per finire, mancava poco e le due squadre erano in pareggio, successe tutto molto velocemente, so solo che un momento prima Nick stava correndo e quello dopo aveva fatto goal ma questa volta non esultai. Qualcosa aveva catturato la mia attenzione o per meglio dire, qualcuno. Una ragazza che solo in quel momento avevo notato si era alzata in piedi e tutta felice stava gridando -Bravo Nick!! Sei stupendo!!-.
La guardai per un po’, non sapevo esattamente il perché, ma non mi piaceva, qualcosa in lei mi infastidiva terribilmente. Mi voltai verso Demi e Joe e dissi -Joe, chi diavolo è quella?-.
Lui si voltò a guardare la ragazza e mi guardò facendo spallucce -Boh, non l’ho mai vista-.
-Sicuro? Sembra totalmente innamorata di Nick- inconsciamente parlai in modo sprezzante. Purtroppo però Demi se ne accorse subito e mi si avvicinò sussurrando -Sei gelosa per caso?-.
Gelosa? Io?! Demi sapeva benissimo che Nick non mi piaceva, non ero gelosa, di questo ne ero certa -Ma piantala! La mia era semplice curiosità-.
-Sicura?- disse Demi maliziosa.
-Sicurissima- risposi incenerendola con lo sguardo.
La partita era finita e i giocatori della sq                uadra vincente, cioè quella di Nick, passarono dei buoni dieci minuti ad esultare felici, correndo per il campo, urlando di gioia e abbracciandosi l’un l’altro. Guardai Nick, stava correndo con gli altri ma improvvisamente cambiò direzione e venne verso di noi, io mi alzai dagli spalti e mi avvicinai a lui, appena gli fui vicino mi sorrise e senza indugi mi abbracciò -Abbiamo vintooo!!!-.
-Nick!! Sei tutto sudato!- dissi ridendo, lui mi lasciò andare immediatamente e mi sorrise, era felice e si vedeva. Andammo da Joe e Demi che si congratularono con Nick per la partita, cosa che feci anch’io subito dopo. Passò qualche minuto e rividi la ragazza di prima, si stava avvicinando a noi e non so perché in quel momento sperai che non volesse parlare con Nick, ma ovviamente era così. Toccò la spalla di Nick per avere la sua attenzione e solo quando lui la guardò lei sorrise -Ciao Nick-.
Lui le sorrise di rimando -Ciao, come ti chiami?- perché doveva sempre essere così gentile?
-Nicole- disse lei continuando a sorridere.
Chiacchierarono per un po’ e io non mi persi nemmeno una singola parola di quella conversazione, non sapevo perché mi stavo comportando così, ma non riuscivo proprio a smettere. Continuavo a sperare che quella ragazza se ne andasse ma non succedeva, rideva e scherzava con Nick, che a quanto pare la trovava simpatica.
Ad un certo punto Demi si avvicinò a me e sussurrò -Vieni, lasciamoli soli-.
Io la guardai -Perché? Mica disturbiamo-.
Demi mi guardò male e dicendo una scusa al volo a Nick mi trascinò via con lei e Joe -Demi io non mi fido di quella…Nicole- dissi il suo nome in tono sprezzante.
Joe mi guardò sospettoso -Sei gelosa per caso?- perfetto, ora ci si metteva pure lui.
-Senti ma perché non te ne vai da una delle tue tante ragazze?- gli dissi acida.
-Calmati eh!- disse Joe per poi andarsene lasciando me e Demi sole.
Demi mi guardò spazientita -Ma che ti prende oggi?!-
-Non mi prende proprio niente, lasciami stare- andai da Nick per salutarlo, avevo voglia di starmene sola -scusate se disturbo- sorrisi falsamente a Nicole e guardai Nick -io vado a casa, ci sentiamo-.
Stavo per andarmene ma lui mi bloccò -aspetta, vado a cambiarmi e ci facciamo un giro-.
Gli sorrisi triste -Tranquillo, stai pure con lei- indicai Nicole e senza dargli il tempo di rispondere me ne andai.
Non sapevo cosa mi stava succedendo, non ero gelosa questo era sicuro, non potevo esserlo se io stessa avevo rifiutato Nick quando mi aveva confessato i suoi sentimenti. Il problema era solo Nicole, quella ragazza non mi ispirava simpatia, nulla a che vedere con Nick, era lei che non mi piaceva, era troppo diversa da lui, non sarebbero mai stati bene insieme. Lui era così dolce, tenero, un bravo ragazzo, mentre lei sembrava essere uscita dal film Mean Girls, ero comunque felice che Nick avesse trovato una bella ragazza che era interessata a lui non solo fisicamente, anche perché, siamo sinceri, Nick fisicamente non era questo granché e purtroppo era proprio il motivo che mi aveva portato a rifiutarlo qualche mese prima.
Tornai a casa e corsi a chiudermi in camera mia, non avevo voglia di vedere nessuno ma mi resi conto di aver davvero trattato male Demi e Joe, che non c’entravano proprio nulla così presi il cellulare e mandai un messaggio di scuse ad entrambi inventandomi un motivo valido per il mio pessimo comportamento.
Passai tutto il pomeriggio sdraiata sul letto a chiedermi cosa stavano facendo Nicole e Nick, se erano usciti insieme, se lui l’aveva portata al parco come con me e magari avesse avuto la stessa idea di portarla al Luna Park. Se avesse vinto anche per lei un peluche e soprattutto se si fossero già baciati, quell’idea mi nauseava. Finalmente capii il problema e me ne vergognai anche, lui aveva detto di amarmi mentre ora si stava già divertendo con un’altra, da una parte ero felice per lui, doveva pur trovarsi una ragazza che poteva amarlo, ma dall’altra ero triste perché pensavo che lui fosse diverso, che non si sarebbe dimenticato di me tanto facilmente. Si è vero, eravamo comunque migliori amici ma in qualche modo non sarebbe più stata la stessa cosa con Nicole come sua ragazza.
Verso sera sentii suonare il campanello ma non volevo uscire da camera mia così urlai a mia madre di andare ad aprire lei e così fece ma dopo qualche minuto qualcuno bussò alla mia porta, pensai che se proprio doveva essere uno dei miei amici allora speravo fosse Demi, ma quando la porta si aprì non vidi la mia migliore amica, ma lui, quello che per due mesi avevo considerato il mio migliore amico e che ora pensavo si sarebbe allontanato da me, era Nick. Mi guardò dubbioso -Posso?-.
Io mi aggiustai velocemente e mi alzai dal letto -Certo, entra- gli feci segno di sedersi sul letto vicino a me e lui lo fece -che ci fai qua?-.
Mi guardò sorridente -Ho due belle notizie da darti, parto dalla più importante-.
Lo guardai curiosa -Su su, non farmi aspettare, dimmi che è successo!-
Lui rise -Sempre la solita!- si alzò dal letto e mi guardò eccitato -dopo che te ne sei andata stavo per andare a cambiarmi quando un signore si è avvicinato a me, mi ha detto di essere un talent scout, ha osservato la partita e mi ha invitato a fare un provino per una squadra importante!-.
Io mi alzai di scatto incredula -Cosa?!- lo abbracciai forte, davvero felice per lui -O mio Dio, Nick è fantastico!!-.
-Lo so, sono così felice!- si staccò e mi sorrise -è tutto grazie a te, probabilmente se oggi non fossi venuta non avrei giocato così bene-.
Risi e gli diedi una spinta -Ma smettila!- lo guardai sorridente -e la seconda notizia?-.
Improvvisamente divenne rosso e io intuì che si trattava di Nicole -Ehm…oggi sono uscito con Nicole, mi ha dato il suo numero e usciremo di nuovo insieme-.
Cercai di sorridere mentre in realtà ero triste -Che bello! Finalmente hai trovato una ragazza che può amarti invece di ferirti- abbassai lo sguardo e sussurrai -come ho fatto io-.
Evidentemente lui mi sentì perché mi alzò il viso -Hey tu non mi hai ferito e sappi che comunque rimarrai sempre più importante di qualsiasi altra ragazza-.
Sorrisi non del tutto contenta e lo abbracciai -Ti voglio bene Nick-.
-Io invece ti amo- disse per poi stringermi forte a sé.
Sentii gli occhi farsi lucidi ma mi trattenni, se mi fossi messa a piangere davanti a lui poi avrei dovuto spiegargli il motivo e sinceramente nemmeno io lo sapevo, così chiusi gli occhi e mi accoccolai a lui. Non mi importava di quello che avrebbe fatto con Nicole, in un certo modo Nick sarebbe sempre rimasto mio.

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


Ecco un'altro capitolo, vorrei ringraziare ASicca19 e Jery_iamaniler per aver recensito, e dovreste ringraziarle anche voi perchè solo per loro ho messo un altro capitolo è.é 

Capitolo 5

 

 

 
Nick rimase ancora un po’ con me, guardammo la tv, chiacchierammo e parlammo del provino di calcio che doveva fare.
-Allora, quando dovrai fare il provino?- gli chiesi felice.
-Tra una settimana, purtroppo non potrò portare nessuno, sennò avrei chiesto a te di venire- mi sorrise.
Speravo davvero che andasse bene, giocare a calcio era la sua passione e sarebbe diventato un ottimo calciatore, anzi, il migliore -Sai già che squadra sia?-.
-No, lo scoprirò quando farò il provino, ma il talent scout mi ha assicurato che è una delle squadre più importanti- rispose lui emozionato, si vedeva che per lui era come un sogno che si realizzava, lo si capiva dal luccichio nel suoi occhi mentre parlava del provino.
Quando tornò a casa, chiamai immediatamente Demi, le avevo mandato un sms prima ma preferivo parlare al telefono per chiarire le cose, parlammo tutta la notte, Demi voleva assicurarsi che io stessi bene. Continuava ad affermare che il mio comportamento di quel pomeriggio era stato troppo strano e non poteva semplicemente trattarsi di una giornata no, secondo lei stavo iniziando a provare qualcosa per lui, cosa totalmente assurda. Poi toccò a me preoccuparmi, ormai Justin lo stavo dimenticando ma lei era ancora innamorata di Joe e vederlo sempre con una ragazza la faceva stare male, nonostante lo nascondesse benissimo. Se non fossi stata la sua migliore amica e non la conoscessi così bene potevo anche pensare che lei non provasse proprio nulla, mentre non era così. Le chiesi perché non si faceva avanti e provava a parlargli ma lei continuò a dirmi che non era il caso, era sicura che Joe non provasse nulla per lei e non  voleva rovinare la loro amicizia così dopo un po’ che discutevamo mi arresi e lasciai perdere.
Il giorno dopo andammo a scuola e tutti si congratularono con Nick per la partita, potrei dire che era diventato popolare per quella giornata e purtroppo incontrammo anche Nicole. A quanto pareva studiava nella nostra stessa scuola, nonostante non l’avessimo mai vista. Nei momenti in cui non c’era lezione stava sempre con noi, io provai più volte ad essere carina con lei ma non ci riuscivo, mi stava troppo antipatica. Nell’ora di pranzo ci sedemmo tutti allo stesso tavolo e io mi sedetti vicino a Nick, Nicole si stava ingelosendo e la cosa non mi dispiaceva, non volevo che tra lei e Nick nascesse qualcosa.
-Allora, quando uscirete voi due?- disse Demi curiosa.
Io le diedi una gomitata, non volevo che saltasse fuori l’argomento, più tardi uscivano e meglio era. Demi mi lanciò un’occhiata confusa e tornò a guardare Nick e Nicole che erano imbarazzati per la domanda diretta.
-Beh…ecco…- Nick non sapeva cosa rispondere, speravo ci avesse ripensato e non volesse più uscire con lei.
-Dobbiamo ancora metterci d’accordo- rispose infine Nicole sorridendo a Nick.
La guardai male sapendo che non mi avrebbe vista, mi sentii strattonare da Demi e quando mi girai verso di lei la vidi passarmi un foglietto mentre sorrideva.
Lo presi e stando attenta a non farmi vedere lo lessi “Ammettilo, sei gelosa!” sospirai e muovendo solo le labbra le dissi -Smettila-.
Lei ridacchiò e stracciò il biglietto soddisfatta, come potevo farle capire che non era così? Era la persona che più mi conosceva ma era l’unica a non aver capito che non ero gelosa. Si, qualcosa in Nicole mi infastidiva parecchio, ma non per Nick, io non ero innamorata di lui e Nick stesso lo sapeva.
Dopo scuola uscii con Demi, andammo al centro commerciale e facemmo un giro per i negozi, ovviamente Demi approfittò del fatto che eravamo sole per tartassarmi parlandomi di Nicole e del fatto che insieme a Nick avrebbe formato una coppia stupenda. Mentre parlava mi guardava furba, sapevo cosa stava facendo, l’avevo capito subito ma feci finta di nulla e la assecondai.
-Andiamo Miley! Perché non puoi semplicemente ammettere che sei gelosa?- sbuffò Demi.
-Perché non lo sono!! Sono contenta che abbia trovato una ragazza che ricambia i suoi sentimenti-.
-Peccato che Nick non provi proprio nulla per Nicole, te l’ha detto anche ieri che ti ama ancora- sorrise soddisfatta.
Io la guardai a bocca aperta -Come osi rinfacciarmi certe cose? La prossima volta non ti racconto nulla- mi finsi offesa.
-Ma smettila, scommetto che quando te l’ha detto ti sei messa a saltare dalla gioia- rise prendendomi in giro.
Non risposi facendole finalmente cambiare discorso e non parlò più di Nick per il resto del pomeriggio, tornammo a casa e Demi rimase a dormire da me.
La settimana passò velocemente, Nick diventava sempre più elettrizzato ogni giorno che passava e non era ancora uscito con Nicole, grazie al cielo. Era arrivato il giorno del provino e lui era più teso che mai.
-Dai Nick vedrai che andrà benissimo- lo incoraggiai.
Era venuto a casa mia poco prima del provino per avere un po’ di supporto, era agitatissimo ed era convinto di fallire -No, sarà uno schifo, andrò in panico e colpirò in testa qualche persona importante-.
Io lo guardai perplessa -A meno che i calci non li tiri dalla parte sbagliata, dubito che andrà così. Ora calmati e vedrai che andrà tutto bene. Vai e chiamami quando hai finito-.
-Ok, grazie Mils- mi baciò la guancia ed uscì di casa.
Mi misi a guardare un film sperando che non ci volesse molto e prima che il film finisse Nick mi chiamò -Hey com’è andata?-.
-Credo bene, insomma sembravano soddisfatti- rispose lui stranamente tranquillo.
Io invece urlai di gioia -Siii lo sapevo che saresti andato bene!!-.
Nick rise -Guarda che non mi hanno ancora detto nulla, hanno solo detto che riceverò presto una chiamata per sapere se verrò preso in una squadra-.
-In una squadra? Quanti provini hai fatto scusa?- chiesi io confusa.
-Uno solo, ma erano presenti allenatori di diverse squadre, quindi non so proprio in quale tra esse potrei finire-.
-Ok, beh fammi sapere cosa ti dicono. Ci sentiamo- lo salutai.
-Ciao Mils- subito dopo attaccò.
Passarono i giorni ma Nick non ricevette mai alcuna telefonata, stava iniziando a pensare che l’avessero solo preso in giro e mi dispiaceva tantissimo. Sapevo quanto ci stava sperando, aveva davvero pensato di poter entrare in una squadra importante, che l’avrebbe fatto diventare un calciatore professionista e vederlo così depresso mi faceva star male.
Alla fine decise di dare una possibilità a Nicole ed uscì con lei, non fu un grande appuntamento da quanto mi disse, erano solo andati a prendere un gelato ed avevano chiacchierato un po’. Niente giostre, niente peluche e soprattutto niente bacio. Beh, penserete che ne ero contentissima e…avete ragione. Mi aveva un po’ innervosita sapere che sarebbero usciti insieme ma quando poi Nick mi aveva raccontato com’era andata, ne ero rimasta felice ed ancora non capivo il perché.
Ormai ci eravamo tutti dimenticati del provino, anche io, Demi e Joe avevamo perso le speranze al riguardo, era passata una settimana esatta e se non avevano ancora chiamato, di sicuro Nick non era stato scelto.
Stavo facendo uno spuntino pomeridiano quando sentì suonare il campanello, maledissi chi mi aveva interrotta ed andai ad aprire. Vidi Nick con uno strano sorriso sul volto -Hey Nick! Entra-.
Lui non disse nulla ed entrò, a guardarlo meglio, non era strano solo il sorriso, era proprio lui che aveva qualcosa che non andava.
-Nick sembri strano, che succede?- chiesi preoccupata.
Lui mi guardò quasi a disagio -Beh ecco, mi hanno chiamato per il provino-.
Vidi che non sorrideva e capii il perché -Uh, non ti hanno preso vero? Mi spiace così tanto Nick-.
-No no, mi hanno preso invece- e allora perché continuava a non sorridere?
-Ma è grandioso Nick!!- lo abbracciai ma lo sentii distante e capii che c’era davvero qualcosa che non andava e mi staccai.
-Giocherò nella L.A. Galaxy- disse per poi abbassare lo sguardo.
-Che c’è, non ti piace quella squadra?- dissi ridacchiando, solo dopo guardandolo negli occhi iniziai a capire, mi venne un leggero giramento di testa, non volevo crederci -No, aspetta…L.A, Los Angeles?!-.
Nick tenne lo sguardo basso e non disse nulla, non poteva essere vero, eravamo amici da soli tre mesi, non potevamo già dirci addio.
-Nick hai accettato? Giocherai per la L.A. Galaxy?- chiesi con un filo di voce.
-Miley, mi dispiace…- mi guardò triste, ma non ne aveva motivo, lui se ne stava andando per giocare in  una delle squadre più famose degli Stati Uniti, ero io quella che rimaneva sola nella sua banalissima vita. Lui sarebbe andato a vivere a Los Angeles! E io sarei rimasta nel mio sperduto paesino del Texas. Sentii le lacrime pungermi gli occhi così parlai evitando il suo sguardo.
-Senti sono un po’ impegnata ora quindi ci sentiamo domani- lo spinsi verso la porta.
-Miley ti prego…- cercò di parlare ma lo interruppi.
-No Nick, davvero ho tante cose da fare, ci vediamo- così facendo lo feci uscire e chiusi la porta. Corsi in camera mia e appena mi buttai sul letto le lacrime invasero il mio volto, stavo male, troppo male. Non riuscivo a credere che stavo per perdere il mio migliore amico, era un dolore devastante e non riuscivo a smettere di piangere, ma avevo bisogno della mia migliore amica, avevo bisogno di Demi ora più che mai così cercai di calmarmi e quando riuscivo a parlare la chiamai.
-Hey Mils dimmi- disse disponibile lei.
-D-demi ti prego vieni qui- dissi singhiozzando.
Lei non insistette, mi disse di aspettarmi, che sarebbe arrivata a minuti ed attaccò. Io rimasi sdraiata sul letto ad aspettarla, mi rannicchiai tenendo le ginocchia strette al petto continuando a piangere. Non so quanto tempo passò ma improvvisamente sentii delle braccia attorno a me, Demi era arrivata e mi stava abbracciando. Io continuai a piangere, cercavo di parlare ma non ci riuscivo così Demi provò a farmi calmare, passò una mezz’oretta e finalmente presi a respirare regolarmente senza essere interrotta da singhiozzi. Avevo la testa appoggiata sulle gambe di Demi, mentre lei mi accarezzava dolcemente la testa -Miley cos’è successo?- mi chiese preoccupata.
-Nick- sentii di nuovo le lacrime formarsi -Nick se ne va, si trasferisce a Los Angeles-.
-Cosa?! Miley mi dispiace tantissimo- sentivo che era davvero dispiaciuta.
-L’hanno preso in una squadra ed ora se ne andrà- chiusi gli occhi per evitare di piangere.
Sentii Demi muoversi e mi alzai, si fece più vicina a me e mi guardò, aveva un aspetto piuttosto serio -Miley tu stai troppo male, guardami- mi alzò il viso in modo da guardarmi negli occhi -tu provi qualcosa per Nick, non vuoi ammetterlo nemmeno a te stessa ma è così-.
Io abbassai lo sguardo, forse aveva ragione, forse Nick era davvero riuscito a farmi innamorare di lui. Infondo non ero mai stata così male per un ragazzo, avevo rifiutato Nick solo per l’aspetto, ma una volta che l’avevo conosciuto, che avevo imparato ad amarlo per quello che era, avevo imparato ad amarlo del tutto ed ora ne stavo soffrendo. Mi asciugai le lacrime e guardai Demi disperata -E se avessi ragione? Demi io non voglio essere innamorata di lui!-.
-Non puoi farci nulla Miley, l’avevo capito settimane fa che qualcosa stava cambiando e tu eri l’unica che ancora mentiva a se stessa- non stava parlando con cattiveria, stava semplicemente dicendo quello che io non volevo ammettere.
-Ma se ne sta andando, non ci vedremo più- tornai a piangere, non avevo mai pianto così tanto in vita mia.
Demi mi strinse a sé -Stai tranquilla-.
-Io lo amo- dissi singhiozzando -Lo amo Demi-.
-Shh tranquilla- mi ripetè cullandomi proprio come farebbe una madre.

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


Di solito pubblico un solo capitolo al giorno, ma data la gentile richiesta di una delle poche, quasi inesistenti, lettrici di questa storia, ne ho messo un altro, spero vi piaccia =)

Capitolo 6

 
Il giorno dopo mi svegliai e vidi Demi sdraiata al mio fianco, era rimasta tutto il tempo con me, la sera le avevo detto di andare tranquillamente a casa ma lei si era impuntata dicendomi che non se la sentiva a lasciarmi sola così era rimasta a dormire da me.
Si svegliò e mi guardò preoccupata -Come ti senti?-.
Rimasi per un po’ in silenzio, non sapevo cosa risponderle perché non sapevo esattamente come mi sentissi in quel momento, poi la guardai -Potrei stare meglio-.
Lei mi abbracciò poi scendemmo a fare colazione, i miei erano già andati a lavoro quindi eravamo a casa da sole. Iniziai a sentirmi meglio, con Demi era sempre così, qualsiasi cosa succedeva bastava che lei fosse con me e io stavo bene. Ci preparammo e io l’accompagnai a casa, era il minimo che potessi fare dopo quello che lei aveva fatto per me, arrivammo davanti casa e incontrammo sua madre.
La madre di Demi era una donna buonissima, proprio come la figlia, mi conosceva da quando ero nata e per me era quasi come una seconda madre, mi sorrise -Miley, tesoro che piacere vederti- e mi abbracciò calorosamente.
-Salve signora Lovato- le sorrisi gentilmente.                 
Lei mi guardò indispettita -Oh andiamo, ti conosco da quando sei nata e tu mi chiami ancora signora Lovato?- disse scherzando.
Io risi -Scusa Diana- poi mi voltai verso Demi -io vado, grazie davvero Demi-.
Lei sorrise e mi abbracciò -Non ringraziarmi, farei di tutto per te, lo sai-.
La strinsi forte poi dopo qualche minuto la lasciai andare -Ci vediamo, ciao Demi- poi sorrisi a sua madre -ciao Diana-.
Avevo voglia di camminare così invece di andare direttamente a casa feci un giro per il paese, vidi Joe e mi avvicinai a lui, era seduto su una panchina da solo e stava ascoltando della musica. Mi sedetti vicino a lui e gli levai una cuffietta dall’orecchio -Ciao Joe-.
Lui si levò anche l’altra cuffietta e mettendo via l’i-pod mi sorrise -Hey Miley-.
Notai che era strano, il suo sorriso non era allegro come il solito, ma era più spento, quasi come fosse triste -Joe tutto bene?-.
Lui si guardò attorno e poi tornò a posare il suo sguardo su di me -Sono solo un po’ giù di morale, tutto qui-.
-Come mai? E’ successo qualcosa?- gli chiesi preoccupata.
-Nick te l’ha detto che ci trasferiamo no?- abbassò lo sguardo.
Sentii una fitta al cuore, stavo ancora male per Nick, ma ora dovevo concentrarmi su Joe -Si, me l’ha detto ieri pomeriggio- divenni triste al pensiero.
-Sono felice per lui, finalmente realizzerà il suo grande sogno ma…- sospirò e io continuai la frase per lui.
-Ma tu dovrai rinunciare alla tua vita per lui- appoggiai la testa sulla sua spalla -mi dispiace Joe, credimi-.
Lui mi guardò -Scusami, anche tu stai male e non ti aiuto- mise un braccio attorno alla mia spalla e mi strinse a sé -Nick è anche il tuo migliore amico-.
Io gli sorrisi triste -Già…il mio migliore amico- quanto avrei voluto tornare indietro nel tempo, fermarmi al nostro primo appuntamento e evitare di fare la cazzata più grande della mia vita. Mi alzai, dovevo scusarmi con lui almeno finché ero in tempo -Nick è a casa? Non mi sono comportata bene ieri e vorrei scusarmi-.
-No credo sia qui in giro, prova a vedere al parco- riprese l’i-pod e lo accese.
Io stavo per andarmene, poi ci ripensai un attimo, mancava una settimana e se ne sarebbe andato, tanto valeva provare -Joe?-.
Lui mi guardò curioso -Si?-.
-Hai mai provato a pensare a Demi come qualcosa di più che una semplice amica? Provaci- dissi per poi andarmene lasciandolo lì a guardarmi perplesso. Probabilmente se Demi l’avesse saputo mi avrebbe strangolata ma, andiamo, se non voleva fare qualcosa lei doveva pur farlo qualcuno!
Mi incamminai verso il parco pensando a cosa dire quando avrei visto Nick, non sapevo se chiedergli semplicemente scusa o se confessargli i miei sentimenti. Arrivata a destinazione mi guardai attorno in cerca di Nick, certo non potevo sperare di trovarlo senza nemmeno provare a cercarlo così iniziai a incamminarmi tra i sentieri, tutte le panchine erano occupate da coppie di fidanzati che si scambiavano baci o coccole, sembrava quasi fatto apposta per farmi sentire peggio. Sorpassai una coppia di ragazzi che si stavano baciando quando solo pochi secondi dopo realizzai chi fossero e mi bloccai. Camminai all’indietro fino a tornare davanti a quella coppietta e sentii il mio cuore spezzarsi, davanti ai miei occhi c’erano Nick e Nicole che si baciavano. Come aveva potuto Nick farmi una cosa del genere? Fino al giorno prima diceva di amarmi ed ora era già tra le braccia di un’altra?!
-Mi sa che non ti mancherò a Los Angeles- dissi guardano Nick arrabbiata.
Lui si staccò immediatamente da Nicole e mi guardò imbarazzato -Ehm..Miley, che ci fai qui?-.
-E’ un parco, passeggio! Tu che diavolo stai facendo piuttosto?!- okey, ammetto che non essendo la sua ragazza non avevo alcun diritto di trattarlo così, ma in quel momento non mi importava.
-Miley non stiamo facendo nulla di male- si intromise Nicole.
-Non sto parlando con te, stanne fuori Nicole- le dissi senza staccare lo sguardo da Nick.
-Ma che ti prende?!- mi disse Nick confuso, in effetti non potevo biasimarlo.
-Che mi prende?! Fino a ieri dicevi di amarmi ed ora ti ritrovo a sbaciucchiarti con questa!- indicai Nicole disgustata.
-Scusami se sto cercando di dimenticarti!- mi disse lui alzandosi in piedi e guardandomi innervosito.
-Quindi tu la stavi baciando solo perché vuoi dimenticarmi?!- dissi come se fosse la cosa più assurda del mondo.
-Si, voglio dimenticarti prima di andarmene!- ormai eravamo entrambi arrabbiati.
-Bene, ti aiuto io a dimenticarmi allora- lo guardai fredda -addio Nick, ti auguro un buon viaggio- e così facendo mi voltai e iniziai a camminare, lo sentii chiamarmi ma non mi voltai. Voleva dimenticarsi di me? Bene, aveva una settimana in più per farlo, da quel momento non mi avrebbe più vista. Ero andata lì per scusarmi e invece lui non se ne stava minimamente preoccupando, corsi a casa e mi rinchiusi in camera mia. Stavolta non piansi, ero arrabbiata non triste e non volevo versare nemmeno una lacrima per quell’idiota. Era quasi ora di pranzo così decisi di scendere da mia madre ed aiutarla a cucinare, era una cosa che facevo spesso quando dovevo distrarmi, lei ormai l’aveva capito, ma faceva sempre finta di niente.
Dopo aver mangiato aiutai mia madre a mettere a posto, poi salii in camera mia, avevo lasciato il cellulare in camera e mi ero ritrovata con un paio di chiamate perse di Nick, come mi aspettavo, e anche di Demi. Sentii il campanello suonare e mi affacciai in corridoio, vidi mia mamma guardarmi e avvicinarsi alla porta.
-Se è Nick digli che non ci sono- le dissi a bassa voce.
Lei mi fece un leggero cenno con il capo e mi nascosi dietro alla porta, appena sentii la voce di Demi uscii e andai verso di loro -Hey Demi, vieni- andammo in camera mia, chiusi la porta e guardai Demi -che succede?-.
Lei si sedette sul letto e mi guardò -Cosa diavolo hai detto a Joe?-.
La guardai sorpresa, non pensavo che Joe sarebbe andato dritto da lei a chiederle spiegazioni, pensavo avrebbe solo ignorato quello che gli avevo detto -Ehm…ecco, è venuto da te?-.
Lei mi guardò male, non le piaceva quando le rispondevo con un’altra domanda -Miley, cosa gli hai detto?-.
-Uff- mi sedetti vicino a lei e le raccontai tutta la conversazione, ora che ripensavo a ciò che era successo, mi sentii un po’ in colpa, dovevo farmi gli affari miei.
-Miley!! Perché gliel’hai chiesto? Ora penserà che mi piace- non era arrabbiata, solo…disperata, si sembrava nel panico.
-Ma…Demi, a te piace- le dissi confusa.
-Si ma lui non dovrebbe saperlo!- mi guardò spazientita.
Discutemmo ancora un po’ e finalmente riuscii a farle capire che l’avevo fatto solo per il suo bene, volevo che prima della partenza dei Jonas, tra Joe e Demi si chiarissero le cose, ma la cocciutaggine di Demi non avrebbe aiutato. Lei non voleva dire niente e dato che io ero più o meno nella stessa situazione non potetti insistere più di tanto.
Appena chiarimmo le cose, le parlai di ciò che era successo con Nick e questa volta lei si arrabbiò, non riusciva a credere che Nick si fosse comportato così male. Voleva andare da lui a dirgliene quattro ma la bloccai, ormai non aveva più senso, lui se ne sarebbe andato e la questione sarebbe finita lì.
-Vuoi davvero lasciarlo partire senza nemmeno salutarlo?- mi chiese lei rassegnata.
-Vuole dimenticarsi di me, così sarà più semplice- dissi triste.
-Non è vero Miley, soffrirete entrambi. Vai da lui, godetevi l’ultima settimana che vi rimane, non rovinare tutto- Demi continuava a sperare che cambiassi idea.
-No, non ha senso. E fino a quando non se ne va, non provare a convincermi perché io non mi muovo da qui-.
 
E così feci, passò una settimana e io non avevo più rivisto Nick. Continuava a chiamarmi, a mandare messaggi o a venire a casa mia ma io non lo volevo ne vedere e ne sentire. Demi non aveva più cercato di convincermi ma mi diceva che Nick stava male, era triste e voleva che io gli parlassi. Ma io non volevo.
Era arrivato il giorno della partenza, era mattino presto e io ero sdraiata sul letto a pensare a cosa stesse facendo Nick in quel momento, se stava ancora dormendo o stava già preparando le valigie.
-Sei ancora in tempo Miley, Nick parte verso pranzo- mi disse Demi, era rimasta a dormire da me e si era appena svegliata.
Io la guardai -Non voglio andare da lui- sbuffai e mi alzai -vado a farmi una doccia- andai in bagno e mi spogliai, avevo tutti i nervi tesi, il solo pensiero di non poter più vedere Nick mi stava uccidendo dentro. Entrai nella doccia e ci rimasi per almeno un’ora, non mi ero nemmeno accorta di quanto tempo era passato ma tornai alla realtà solo quando sentii Demi bussare alla porta.
-Miley ci sei? Sei dentro da un’ora!- mi disse Demi preoccupata.
Presi l’asciugamano ed uscii -Tranquilla sono ancora qui- aprì la porta ancora in asciugamano e tornai in camera mia con lei.
Sentii il mio cellulare suonare ma ero ancora bagnata così chiesi a Demi di controllare al posto mio.
-Hai un messaggio in segreteria- disse lei guardando lo schermo.
-Metti il vivavoce- le dissi mentre prendevo i vestiti.
Demi mise il vivavoce e il messaggio partii, fu questione di secondi e io capii immediatamente di chi era, mi bloccai all’istante e rimasi ad ascoltare il messaggio.
“Hey Miley ehm…sono Nick. E’ passata una settimana ormai e tu non ti sei più fatta sentire…si lo so me l’avevi detto. Però ecco…io sto partendo Miley, l’aereo è stato anticipato e tra poco me ne vado, speravo che…insomma, vorrei vederti prima di andarmene o almeno sentirti. Ma magari non vuoi più avere nulla a che fare con me e lo capisco. Alla fine non ci sono riuscito, a dimenticarti intendo. Io ti amo ancora e lo farò per sempre...beh ora devo andare, ciao Miley”
Appena il messaggio finì sentì le mie gambe cedere, mi avvicinai al letto e mi ci sedetti sopra, avevo le lacrime agli occhi e non riuscivo a trattenerle.
-Miley…vai da lui, ti prego fallo finché sei in tempo- mi disse Demi prendendomi le mani.
Io alzai il viso e la guardai -E’ tardi-.
-No! Non è tardi! Corri da lui, digli che lo ami prima che sia troppo tardi!- prese dei vestiti e me li porse -però devi muoverti, o non arriverai in tempo-.
Ti amo ancora e lo farò per sempre. Quella frase continuava a rimbombarmi nella testa, lui mi amava, io lo amavo, cosa c’era di tanto complicato? Mi alzai di scatto, presi i vestiti e in pochi secondi mi cambiai, scesi velocemente le scale ed andai da mia madre -Mamma mi devi portare da Nick, ora-.
-Miley la macchina ce l’ha papà- mi disse desolata.
-Cosa?! Oddio…- in preda al panico corsi in garage, presi la mia vecchia bici e ci saltai sopra, guardai Demi e lei mi sorrise.
-Vai Miley, non perdere tempo- mi aprì la porta del garage e io usci correndo più veloce che potevo.
Correvo sempre più forte, il pensiero di poter perdere Nick per sempre mi spingeva a dare il massimo della spinta sui pedali, dovevo arrivare a casa sua prima che se ne andasse.
Ero a metà strada, me lo sentivo, ancora poco e avrei raggiunto la casa di Nick. Non potevo lasciarlo andare senza prima dirgli la verità, non poteva andarsene senza sapere che l'amavo. Corsi ancora più forte sperando di arrivare in tempo. A stento riuscivo a respirare ma non volevo fermarmi, dovevo arrivare da lui prima che partisse, prima di poterlo perdere per sempre. Svoltai l'angolo e finalmente mi ritrovai davanti casa sua, corsi su per le scale e suonai il campanello, più e più volte, ma niente, nessuno apriva. Sbattei i pugni sulla porta e quella si aprì, la spinsi e quasi impaurita guardai dentro.
Proprio come temevo, la casa era vuota, Nick se n'era già andato.
Entrai dentro e inutilmente girai per le stanze sperando di trovarlo per qualche strano motivo ancora lì, quando ormai avevo guardato tutta la casa, mi arresi. Avevo le lacrime agli occhi e le mie ginocchia iniziarono a cedermi facendomi cadere a terra, non mi alzai, non ne avevo la forza, Nick se n'era andato. Io avevo perso l'amore della mia vita.

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


Ecco un altro capitolo, spero vi piaccia =)

Capitolo 7

 
10 anni dopo…
 
Mi svegliai lentamente e, come ogni mattina, la prima cosa che feci fu voltarmi dall’altro lato del letto per vedere se il mio ragazzo stesse dormendo e lo vidi, com’era bello quando dormiva.
Stavamo insieme da ormai tre anni e avevamo deciso di andare a convivere cinque mesi prima. E pensare che ci conoscevamo da dodici anni, avevo sempre avuto un debole per lui ma lui non mi aveva mai davvero notata. Poi avevo incontratolui, il ragazzo che mi fece innamorare per la prima volta e che subito dopo mi spezzò il cuore abbandonandomi. Si, sto parlando di Nicholas, il mio Nick.
Non lo vedevo da dieci anni ormai, ma sapevo tutto della sua vita, non era poi così difficile dato che potevi sentir parlare di lui anche solo in tv o sui giornali. Eggià, alla fine era diventato un famoso calciatore, proprio come voleva lui, e devo ammettere che era anche tra i migliori. Ovviamente non era solo, al suo fianco aveva una donna stupenda, una modella, ma non snob come le altre, questa sembrava davvero una brava ragazza, forse quella giusta per lui.
Sentii Justin svegliarsi e lo guardai sorridendo -Buongiorno amore- gli dissi per poi stampargli un bacio.
Lui sorrise -Buongiorno- si alzò e come da routine andò a farsi una doccia.
Dovevo alzarmi anch’io ma quel letto era così comodo che non volevo nemmeno muovermi, sospirai, avevo un appuntamento con Demi quella mattina e dovevo sbrigarmi, così presi coraggio e mi alzai dal letto. Mi misi una t-shirt  a caso ed andai a preparare la colazione.
Mentre versavo il caffè nelle tazze sentii Justin avvicinarsi a me, lasciai che mi abbracciasse e che mi desse un bacio delicato sul collo, poi mi girai, misi le mie braccia attorno alla sua vita e mi accoccolai a lui.
-Sei bellissima- mi disse per poi baciarmi dolcemente.
Gli sorrisi -Sai mi fa ancora uno strano effetto sentirti parlare così- dissi ridendo mentre i ricordi di lui che a scuola mi passava davanti senza degnarmi di uno sguardo mi tornavano in mente, ma poi cambiò, diventò il ragazzo più dolce che avessi mai incontrato, ed era mio.
Lui rise -Lo sai che ero stupido dieci anni fa! Ancora non capivo quale meravigliosa creatura tu fossi. Ma ora lo so e ti amo da impazzire-.
Io lo guardai completamente intontita dalle sue dolci parole e gli risposi appena -Ti amo anch’io-.
Justin approfittò del mio stato confusionale e mi baciò appassionatamente, giusto per farmi morire ancora un po’. Ricambiai con altrettanta passione ma appena mi ricordai di Demi mi staccai.
-Amore devo incontrare Demi!- dissi dispiaciuta.
-No ti prego resta con me- mi baciò nuovamente cercando di farmi cambiare idea, ma dovevo davvero uscire con la mia migliore amica e non potevo darle buca, così mi allontanai e lo convinsi a lasciarmi andare.
Mi preparai velocemente e raggiunsi Demi da Starbucks, luogo dove ci eravamo date appuntamento, arrivai in ritardo e lei mi fulminò con lo sguardo.
-Sempre puntuale vedo- disse ironica.
Le diedi un bacio veloce sulla guancia e mi sedetti di fronte a lei -Dai Dems, mi dispiace!-.
-Si si certo- disse lei frettolosa, prese il menù dal tavolo e lo guardò con calma.
-No tranquilla, prenditi tutto il tempo che ti serve- le dissi sarcastica.
Lei mi guardò con un sorrisetto furbo sul volto e si rimise a guardare il menù -Allora, cosa prendi tu?-.
Feci per rispondere ma qualcosa attirò la mia attenzione -Nick- dissi senza neanche rendermene conto.
Demi mi guardò confusa -Ehm...Miley, credo che Nick non sia sul menù. Ma posso sempre ricontrollare...-.
Io le lanciai un'occhiataccia -Non voglio Nick! Intendevo...pff guarda lì- le indicai la tv alle sue spalle. Stavano trasmettendo uno di quei programmi sui gossip, E! News, e stavano parlando di Nick.
Demi si voltò e guardò la trasmissione sorpresa -Wow, fa ancora effetto vederlo in tv-.
-Già, non dirlo a me- dissi sospirando, ogni qualvolta lo vedevo, in tv o sui giornali, un senso di tristezza mi invadeva e mi rimaneva dentro per il resto della giornata.
Demi non rispose e rimanemmo entrambe a guardare il programma, fecero vedere alcune foto di Nick in compagnia della sua attuale fidanzata, Selena Gomez, sembravano davvero felici insieme. Ovviamente non poteva mancare qualche foto con Joe, oltre che suo fratello, per Nick era anche un amico. Da quanto si vedeva nelle foto, anche Joe si era fidanzato e anche la sua ragazza sembrava simpatica. Era bionda, aveva occhi verdi ed era davvero bella.
Finalmente capimmo perchè i fratelli Jonas erano in tv, Nick si era preso una pausa dal calcio e da quanto dicevano i giornalisti, sarebbe andato via da Los Angeles per un po', non si sapeva però dove sarebbe andato.
Demi si girò verso di me -Dici che torna qui a Houston?-.
Io sospirai, non sapevo davvero cosa pensare -Non lo so e sinceramente non vorrei nemmeno saperlo-.
-Andiamo Miley, sono passati dieci anni, non vuoi vederlo?- mi chiese Demi curiosa.
-Per dirgli cosa Demi?! "Hey Nick sai dopo che te ne sei andato non è passato giorno in cui non pensassi a te e sono stata davvero da schifo!"?!- le feci un sorriso finto -No grazie, ci tengo alla mia dignità-.
-E' proprio grazie alla tua dignità che hai perso Nick!- mi disse.
Io la guardai male -Grazie per avermelo ricordato- e mi alzai decisa ad andarmene ma Demi mi fermò e mi chiese scusa, così mi sedetti e finalmente ordinammo da bere. Rimanemmo lì a parlare per qualche ora, Demi e il suo ragazzo si erano appena lasciati e lei aveva bisogno di qualcuno con cui sfogarsi. Erano stati insieme per due anni ma all'improvviso la loro storia era giunta al termine, quello che però dava più fastidio a Demi era che non c'era un reale motivo per quella fine, il giorno prima lui le aveva detto che era finita, che non potevano più stare insieme e Demi aveva accettato la cosa perchè aveva capito che era inutile insistere. Così ora si stava sfogando con me, cercando di attribuire tutta la colpa a quel ragazzo, ma qualcosa mi diceva che c'entrava anche lei. Si, perchè dubito che lei abbia mai amato qualcuno come amava Joe, non ho mai visto i suoi occhi brillare come quando guardava lui e non ho mai visto il suo sorriso espandersi come quando era in sua presenza. Provai a mettere in mezzo Joe, per vedere la sua reazione e fece proprio quello che mi aspettai.
-Dai, basta parlare di me, come va con Justin?- aveva cambiato argomento, cosa che faceva sempre quando si faceva un minimo accenno a Joe.
Io ridacchiai -Lo sapevo, Demi smettila di evitare l'argomento-.
-Io non sto affatto evitando l'argomento, semplicemente non voglio parlare di Joe- disse cercando di essere convincente.
-Si, certo- le dissi assecondandola.
-Ti dico che è così e sai perchè?- mi chiese lei.
Io senza neanche pensarci risposi -Perchè lo ami ancora-.
Demi mi guardò male -No! Perchè sono passati dieci anni e lui non fa più parte della mia vita-.
Continuammo a discutere ancora un po', poi ci accorgemmo che si era fatto tardi ed andammo via dal locale.
Mentre stavamo tornando a casa, ricevetti una chiamata, era il mio datore di lavoro, anzi nostro, dato che fortunatamente io e Demi lavoravamo insieme. Lavoravamo in un'agenzia immobiliare da quasi cinque anni e ci trovavamo davvero bene, il lavoro diventa più divertente quando sei in compagnia della tua migliore amica.
Risposi alla chiamata e mi disse che io e Demi dovevamo andare al lavoro in anticipo quel giorno perchè avevamo dei clienti importanti, così gli dissi che saremmo andate poco dopo ed attaccai.
-Fammi indovinare, era Kevin?- disse seccata Demi.
-Esatto, dobbiamo andare in ufficio prima perchè abbiamo dei- proseguii facendo delle virgolette nell'aria -clienti importanti-.
Demi rise -Per lui sono tutti clienti importanti- scosse la testa -va beh andiamo ora, tanto non abbiamo nulla da fare-.
Il lato positivo del nostro paese era che tutto ciò che ti serviva era vicino, lo raggiungevi benissimo a piedi, quindi ci dirigemmo direttamente al lavoro ed arrivammo poco più di cinque minuti dopo.
-Hey ragazze, siete arrivate prima- ci disse sorridente Kevin.
-Era quello che volevi no?- gli dissi io ridendo, io e Demi avevamo un bel rapporto col capo, chiunque aveva un bel rapporto col capo.
-Allora- ci interruppe Demi -quali sono questi clienti importanti?-.
-Eh no, questo non ve lo posso dire, lo vedrete dopo- sorrise soddisfatto.
-Beh, non moriamo dalla curiosità, quindi...- disse tranquilla Demi -a dopo Kevin!- e così facendo mi prese sotto braccio e mi trascinò verso gli uffici ridendo. Demi adorava prendere in giro Kevin ed ogni momento in sua presenza era una buona occasione per farlo.
-Demi- la chiamai prima che entrasse nel suo ufficio, lei si fermò e mi guardò -davvero non sei curiosa di sapere di chi parlasse Kevin?-.
Demi rise -E' ovvio che sono curiosa, dimmi chi sono se lo scopri- mi fece l'occhiolino ed entrò divertita nel suo ufficio.
Mi misi a ridere ed entrai anch'io nel mio ufficio, probabilmente non avrei mai trovato così divertente il mio lavoro se non ci fosse stata Demi con me. Mi sedetti vicino alla mia scrivania e preparai tutto in caso arrivasse da me qualche cliente, ero curiosa anch'io di chi fossero i clienti misteriosi ma non quanto Demi.
Passarono venti minuti e Kevin venne ad avvisarmi che i clienti di cui parlava prima li avrebbe mandati da me, perchè Demi era già occupata. Gli chiesi se poteva almeno darmi qualche dettaglio, giusto per trovare le case migliori da presentargli e lui rispose che l'unica cosa che mi serviva sapere in quel momento era che i clienti erano una coppia di fidanzati e volevano prendere una casa in affitto per un po' di tempo, erano molto giovani quindi dovevo rimanere sullo stile moderno.
Mi misi a lavorare e intanto chiamai Demi.
-Allora?- mi chiese entusiasta Demi -sono già nel tuo ufficio? chi sono?-.
-Respira!- risi -non sono ancora nel mio ufficio e non ho idea di chi siano, ma Kevin ha detto che li manda da me, quando arrivano ti chiamo e vieni a vedere chi sono ok?-.
-Brava, hai capito tutto- rise e staccò la chiamata.
Guardai l'orologio, la coppietta sarebbe arrivata a momenti ed io non avevo ancora finito di preparare tutto, mi alzai per prendere alcuni fascicoli dagli archivi ed estrassi alcuni documenti.
Proprio in quel momento sentii bussare alla porta -Avanti- urlai, mi girai e nel momento in cui i miei occhi incontrarono quelli del cliente, tutti i documenti mi scivolarono dalle mani e l'unica cosa che riuscii a dire fu -O mio Dio-.

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


Capitolo 8

 
Il ragazzo non perse tempo e venne ad aiutarmi, presi tutti i documenti e lo ringraziai con voce tremante, misi i fascicoli sulla scrivania e tornai a guardare la coppia -Scusatemi per l'accaduto, vi assicuro che non sono sempre così impacciata-.
La ragazza mi sorrise -Non si preoccupi- mi porse la mano gentilmente -Io sono Selena Gomez e lui è...-.
Senza accorgermene finii la frase al posto suo -Nick Jonas-.
Lui mi guardò curioso e anche un po' confuso -Ci conosciamo per caso?-.
Venni invasa da un senso di delusione, era passato tanto tempo è vero, ma avevo avuto la piccola speranza che mi avesse riconosciuta, e invece non si ricordava nemmeno chi fossi. Imbarazzata gli risposi -N-no, ma io ti conosco, chiunque ti conosce- mi maledissi per avergli dato del tu, ma mi era venuto d'istinto, lui era Nick! Notai il suo sguardo sospettoso e sorrisi cercando di essere convincente.
Lui ricambiò il sorriso e si passò una mano tra i capelli con la stessa goffaggine di tanto tempo fa -Scusami, tornare in questa città mi ha fatto sentire come il ragazzo sconosciuto di un tempo-.
Smettemmo di parlare e ci mettemmo al lavoro, mi sedetti alla mia scrivania e mostrai loro tutte le case più adatte. Mentre guardavano le foto delle varie abitazioni mi misi ad osservarli, erano mano nella mano e si consultavano su tutto, nessuno dei due decideva da solo e quando si guardavano sembravano così innamorati. Ero davvero felice per Nick, aveva finalmente trovato qualcuno che lo amava davvero.
Improvvisamente mi ricordai di dover avvisare Demi, le avevo promesso che l'avrei chiamata appena arrivavano i clienti e sicuramente sarebbe rimasta sorpresa dallo scoprire chi fossero. Non sfiorai nemmeno la cornetta del telefono che la porta del mio ufficio si spalancò velocemente.
-Hey Miley...- entrò Demi sorridente, stava per mettere in atto la scusa a cui aveva tanto pensato ma, vedendo Nick, le parole le morirono in gola. Si portò una mano alla bocca e spalancò gli occhi incredula -O mio Dio!! Allora sei tu!!-.
Diventai rossa tutto a un tratto, guardai preoccupata Nick poi fulminai Demi con lo sguardo -Hey ehm...lei è...-.
Nick si alzò di scatto -Aspetta- si avvicinò a Demi, poi guardò me e infine tornò a guardare lei. Iniziai a pensare che stesse intuendo qualcosa, forse aveva capito chi eravamo e subito dopo lui confermò i miei pensieri -Demi?!-.
Demi gli fece uno di quei sorrisi a trentadue denti -Si, sono io- e lo abbracciò felice, mi guardò da sopra la spalla con un sorrisetto furbo che avrei tanto voluto levarle dal viso, sapevo a cosa stava pensando e non mi piaceva affatto.
Vidi Selena parecchio preoccupata ed intervenni -Demi!-.
Finalmente Nick si staccò da lei, si girò lentamente verso di me e capii che ormai ci stava arrivando, mi stavo già pentendo di non avergli subito detto chi ero.
-Se tu sei Demi...- la indicò velocemente per poi girarsi verso di me -tu sei...- si avvicinò a me e mi guardò piuttosto perplesso, si passò nuovamente una mano tra i capelli, stavolta piuttosto agitato, e disse -Dio come ho fatto a non riconoscerti? Miley...- pronunciò il mio nome quasi sussurrando.
Per un motivo a me sconosciuto, sentendo il mio nome uscire dalla sua bocca il mio cuore perse un battito, come se sentirlo chiamarmi era una cosa che avevo tanto aspettato, una cosa che mi mancava da troppo tempo.
-Già Nick...sono io- lo guardai indecisa, non avevo la minima idea di quello che stava per dire o fare, avevo paura che se ne sarebbe andato, arrabbiato per non avergli detto chi ero. Invece lui rimase lì a fissarmi, non fece nulla, mi fissò solamente.
Imbarazzata distolsi lo sguardo e solo allora mi accorsi di quanto si sentiva sperduta Selena, non aveva idea di cosa fosse successo, improvvisamente si era ritrovata in una situazione a lei sconosciuta e aveva bisogno di capire.
-Penso tu le debba una spiegazione- dissi a Nick riferendomi alla sua ragazza.
Lui si riprese, si avvicinò a Selena e le spiegò la situazione. Feci molta attenzione a quello che le raccontava, da una parte volevo che le dicesse ciò che c'era e non c'era stato tra noi, ma dall'altra speravo che avesse dimenticato tutto e mi descrivesse solo come un'amica. Nick scelse di rappresentarmi solo come un'amica, ma ero quasi sicura che mentre le parlava di me stava ricordando anche cos'ero stata effettivamente io per lui.
Passò qualche minuto e la porta del mio ufficio si riaprì, entrò Kevin e ci guardò curioso, si voltò verso Demi ed alzò un sopracciglio -Lovato mi vuoi spiegare perchè sei qui?-.
Demi sorrise -Sai non ho ancora capito perchè di fronte ai clienti mi chiami per cognome, non è che fai bella figura eh-.
Kevin roteò gli occhi e tornò a concentrarsi sul lavoro, volle sapere cos'avevano deciso Nick e la sua fidanzata dopodiché mi disse che potevo accompagnarli a vedere le case di persona. Demi cercò di convincere Kevin a farla venire con noi ma lui rifiutò dicendole che aveva un po' di lavori da affidarle, provai a parlarci io e finalmente si lasciò convincere lasciando venire Demi con noi.
Feci vedere loro la prima casa, era piccola, ma andava bene per una coppia, sembravano entusiasti ma alla fine del giro dissero comunque di no. Proseguimmo il “tour” e li portai verso la seconda casa, solo quando fummo vicini realizzai che si trovava proprio affianco alla mia, come avevo fatto a non accorgermene?
Nick mi guardò e disse -Questa sembra carina-.
-NO!- dissi quasi urlando, risi istericamente morendo dalla vergogna e cercai di scusarmi -ehm, volevo dire…no questa non va bene, ho sentito dire al lavoro che è costruita male-.
Demi mi guardò confusa -Ma se hai detto che è più bella della tua?-.
Fulminai Demi con lo sguardo, feci un sorriso tirato a Nick e Selena e dissi -Scusateci un secondo- poi presi per il braccio Demi e mi allontanai di qualche metro -Non posso avere Nick come vicino, capisci? Quindi aiutami invece di mettermi nei guai-.
-Stai scherzando? Pensaci Miley, potresti vederlo tutti i giorni così!- sorrise ignara di cosa ciò comportasse.
La guardai seria e le dissi -E’ proprio questo il punto! Pensaci, vivo con l’uomo che spero un giorno di sposare ed ho come vicino il mio primo amore…no, non può funzionare. Justin si arrabbierebbe molto fidati-.
Tornammo dalla coppia e scoprii con gioia che anche per Nick non era una buona idea quella di essere vicini di casa, quindi, andando per esclusione, scelse la terza casa. Era a qualche isolato da casa mia, ma almeno ci saremmo visti con più difficoltà.
Feci firmare loro il contratto di affitto facendomi dare un piccolo acconto come da accordo e mi preparai ad andare con Demi, ma Selena ci fermò e come forma di ringraziamento per la nostra disponibilità ci invitò a cena a casa loro la sera stessa.
Io e Demi ci guardammo sbalordite, non eravamo sicure di aver sentito bene. Insomma, Selena Gomez, l’attuale fidanzata di Nick Jonas, il mio primo amore, ci stava davvero invitando a cena da loro? Beh, era simpatica e gentile, così decidemmo di accettare e tornammo al lavoro.
Arrivate lì trovammo Kevin ad aspettarci ansioso -Allora? Avete avuto il contratto? O avete fatto danni?- ci guardò per qualche secondo e prima che potessimo rispondere proseguì -Oh lo sapevo, li avete fatti scappare, non siete riuscite a fargli affittare nemmeno una casa- si mise il viso tra le mani.
-Hai ragione Kev, non siamo riuscite ad affittargli una casa- guardai Demi sorridendo -ha affittato una villa-.
Kevin mi guardò sbalordito -Siete riuscite a far affittare quella villa?!- annuimmo e lui sorrise entusiasta -Oh ma quanto vi amo ragazze!!-.
-Non sembrava- disse Demi fingendo un tenerissimo broncio.
-Ma…ma io scherzavo! Su, sapevo che ce l’avreste fatta!- sorrise cercando di convincerci.
Lo guardammo impassibili e insieme dicemmo -Noi torniamo al lavoro- lo sorpassammo e ridendo raggiungemmo i nostri uffici.
Ora che non avevo più la curiosità di sapere chi era il mio cliente misterioso, dovevo pensare a come sarebbe andata la cena quella sera, mai che riuscissi a lavorare senza troppi pensieri eh?

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Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***


Capitolo 9

 
Avevo finito di lavorare e mi ero subito diretta a casa, devo ammetterlo, ero parecchio nervosa per la cena di quella sera. Non sapevo cosa mettermi, cosa dire o fare una volta entrata in casa loro, non sapevo come comportarmi e stavo entrando nel panico. Solo arrivata a casa mi ricordai di Justin, non gli avevo raccontato nulla dell’arrivo di Nick e di certo non potevo uscirmene con un “hey tesoro stasera vado a cena da Nick” sicuramente si sarebbe arrabbiato. Non sapevo nemmeno se potevo portarlo con me, non avevo nemmeno avvisato, anzi, non avevo proprio parlato di Justin a Nick e Selena, probabilmente pensavano fossi ancora single. Chiamai Demi per chiederle un consiglio e lei mi disse di portare tranquillamente Justin, sicuramente non avrebbero detto niente e poi prima o poi dovevo mettere al corrente Nick della nostra relazione, così decisi di seguire il suo consiglio e chiesi a Justin di venire a cena con noi. All’inizio si mostrò un po’ insicuro, non si sentiva molto a suo agio a stare tutta la sera con sconosciuti, ma non voleva nemmeno rimanere a casa da solo, quindi accettò l’invito.
Verso l’ora di cena uscimmo di casa e andammo a prendere Demi, arrivammo poco dopo a casa Jonas e ci avvicinammo alla porta. Mi avvicinai per suonare il campanello ma qualcosa in me mi fece esitare, Demi lo notò e mi sorrise, sospirai e presi coraggio, suonai il campanello e mi allontanai leggermente dalla porta aspettando che qualcuno venisse ad aprire.
Dopo poco venne ad aprire Selena, ci salutò felice e ci fece entrare, vide Justin e mi sorrise -Vedo che hai portato qualcuno-.
Io sorrisi imbarazzata -Scusami spero di non..-.
Selena mi interruppe -Oh no tranquilla, ci fa piacere avere ospiti- sorrise a Justin e gli porse la mano -Piacere, io sono Selena-.
Justin si avvicinò e gentilmente le prese la mano -Il piacere è tutto mio, io sono Justin, il fidanzato di Miley-.
Io e Demi ci guardammo sbalordite, non avevamo mai visto Justin comportarsi così educatamente. Non che fosse un maleducato, solo che, come ho detto prima, non era abituato a queste situazioni, e vederlo comportarsi così mi fece sentire fiera di lui.
Finite le presentazioni, Selena ci fece accomodare in sala da pranzo, dove c’era Nick. Lo salutai con un sorriso e gli presentai Justin, la reazione di Nick era quella che mi aveva preoccupato di più. Lui lo conosceva, in effetti tra Justin e Nick c’era sempre stato un po’ di conflitto, ma quella sera si comportarono come se non fosse mai successo nulla prima, parlarono normalmente e sembrarono anche andare d’accordo.
Rimanemmo seduti a chiacchierare per un po’ aspettando che la cena fosse pronta quando ad un certo punto sentimmo il campanello suonare. Io e Demi ci guardammo sorprese, Nick era lì da nemmeno mezza giornata e già riceveva visite? Mi voltai a guardarlo e lo vidi sorridere.
-Sono arrivati- disse guardando Selena.
-Chi?- chiese Demi quasi timorosa di sapere la risposta.
Selena le rispose -Il fratello di Nick ed altri amici- poi guardò Nick -vai tu ad aprire-.
Nick uscì dalla stanza e subito Demi si alzò in piedi spaventata -Joe è qui?!-.
Vidi la sua espressione terrorizzata e scoppiai a ridere, era palese che quella ragazza pensasse ancora Joe, doveva solo ammetterlo.
Si girò verso di me e mi fulminò con lo sguardo -Che hai da ridere tu?-.
Cercai di fermarmi ma non riuscivo, quando poi però vidi Joe entrare smisi totalmente di ridere e feci segno a Demi di girarsi.
Joe salutò Selena abbracciandola, mi vide e salutò anche me e solo dopo notò Demi, la sua espressione passò da felice a sorpresa -D-demi?-.
Demi non disse nulla e rimase ferma a guardarlo, credo fosse perché non si era preparata psicologicamente ad un suo ritorno e trovarselo davanti improvvisamente l’aveva scombussolata. Joe ignorò il suo sguardo e le corse incontro abbracciandola, solo allora Demi si sciolse e lo abbracciò, la vidi appoggiare il viso sulla sua spalla e chiudere gli occhi. La guardai attentamente e capì di avere ragione, ora era chiaro, Demi era ancora innamorata di Joe, non aveva mai smesso di amarlo, lo aveva solo messo da parte. Quando tornò da noi Nick accompagnato da un ragazzo e una ragazza, sia Joe che Demi si allontanarono. Guardai prima il ragazzo, aveva un viso familiare, era più basso di Nick e sembrava anche più giovane, solo dopo mi ricordai, l’avevo visto in tv, insieme a Nick. Lui era il suo migliore amico. Poi guardai la ragazza, era alta, bionda, occhi azzurri, insomma, era davvero bella. Si avvicinò a Joe e lo guardò sorridendo, lui ricambiò, poi si voltò verso me e Demi -Ragazze questa è Amanda, la mia ragazza-.
Demi si immobilizzò di nuovo, la guardai spaventata e per evitare che se ne accorgesse anche Joe intervenni, strinsi la mano ad Amanda e le dissi gentile -Io sono Miley, piacere di conoscerti-.
Lei mi sorrise e rispose anch’essa gentilmente -Piacere mio e chiamami pure Mandy-.
Bene, dopo quel momento capii che non avrei mai potuto detestare quella ragazza solo perché era fidanzata con Joe, ragazzo della quale la mia migliore amica era innamorata. Amanda era davvero una brava persona, era gentile, dolce e simpatica, Joe aveva incontrato una persona meravigliosa. Mentre noi chiacchieravamo, Nick era rimasto a parlare con il suo amico, che scoprii poi chiamarsi Drew. Mi voltai verso Selena per coinvolgerla nella conversazione dato che era rimasta sola, ma notai che era distratta, stava guardando altrove. Seguii il suo sguardo ed arrivai a…Drew? Perché Selena stava guardando Drew? E perché lui ricambiava lo sguardo? Qualcosa non quadrava, ma non ci diedi importanza, magari non era nulla di ché. Pronta la cena ci mettemmo tutti a tavola, io mi sedetti tra Justin e Demi, di fronte a me sedeva Nick, eravamo entrambi in imbarazzo anche se non ce n’era motivo. Iniziammo a mangiare e tutti iniziarono a parlare tra loro, Demi era curiosa di sapere cosa fosse successo dopo la partenza di Joe e Nick, come Nick aveva fatto a diventare così famoso e Joe voleva sapere cosa facevamo noi nella vita, tutti parlavano, tranne io e Nick, eravamo silenziosi e mangiavamo senza dire nulla.
Justin se ne accorse e mi guardò preoccupato -Amore tutto bene?-.
Io gli sorrisi -Si, tranquillo è tutto a posto- mi voltai verso Nick e notai che ci stava guardando, appena si rese conto di essere osservato abbassò lo sguardo e non lo alzò più. Finimmo di cenare e io, Demi e Mandy ci offrimmo di aiutare Selena a sparecchiare ma lei ci disse di non preoccuparci, eravamo tutte ospiti e non dovevamo disturbarci ad aiutarla. Nel passare le cose dal tavolo a Selena notai che Drew stava sussurrando qualcosa a Nick che annuì subito dopo.
Drew si alzò e disse a Selena -Ti aiuto io- le sorrise e prese alcuni piatti.
Joe rise e guardò Nick -Fratello non dici niente? Attento a non farti fregare la ragazza dal tuo migliore amico-.
Nick non alzò neanche lo sguardo, era indaffarato a guardare il cellulare e impassibile gli disse -Mi fido di entrambi, l’importante è questo-.
Joe lo guardò sbalordito, probabilmente non si aspettava una tale reazione dal fratello, non disse nulla e si mise a parlare con Justin. Quando erano alle superiori si conoscevano, erano entrambi allo stesso anno e a volte si scambiavano quattro chiacchiere, ero contenta che Joe fosse venuto alla cena, almeno Justin aveva qualcuno con cui parlare e non si sentiva totalmente a disagio.
Io, invece, mi avvicinai a Demi e le chiesi -Allora, come ti sembra Amanda?-.
Demi sbuffò e mi disse -Non è male-.
Io risi, sapevo che lo aveva detto solo perché era gelosa ma evitai di ricordarglielo. Passammo qualche minuto in silenzio, nessuna delle due sapeva cosa dire, poi Demi mi guardò e mi si avvicinò ancora di più.
-Non ti sembra strano che Drew abbia aiutato Selena?- mi disse sospettosa, come al suo solito doveva sempre farsi gli affari altrui, non era capace a stare sulle sue.
-Avrà solo voluto essere gentile Demi! E poi non sono fatti tuoi- le dissi voltandomi poi verso Nick -Se Nick si fida di loro non vedo che problema ci sia-.
Rimanemmo lì ancora per qualche ora, poi si fece tardi e andammo via, accompagnammo Demi a casa e tornammo a casa nostra. Un po’ stanca, andai a sedermi sul divano e Justin mi seguì e si sedette affianco a me.
-Tutto bene?- mi chiese.
-Certo- gli sorrisi, mi avvicinai a lui e gli misi una mano tra i capelli -mi spiace che tu ti sia sentito un po’ a disagio-.
Lui scosse la testa e mi fece accoccolare a lui -Tranquilla, rivedere Joe mi ha fatto piacere, anche se era piuttosto distratto stasera- rise.
-Cosa vuoi dire?- gli chiesi curiosa.
-Beh, mentre parlava con me non ha fatto altro che guardare Demi…-.
Io lo guardai sorpresa -Cosa?! Davvero?- quando Justin annuì mi alzai felice e dissi -devo dirlo a Demi!-.
Lui mi bloccò per il braccio e mi attirò a sé -No no, sei stata con Demi tutto il giorno, ora sei mia-.
Sorrisi maliziosa e mi misi a cavalcioni sulle sue gambe, iniziai a baciarlo con foga ma iniziai a sentirmi scomoda in quella posizione e mi alzai, gli presi la mano e lo portai con me in camera da letto.
Il giorno dopo mi svegliai sola, Justin era già uscito per andare a lavoro e io non avevo alcun impegno quella mattina. Sistemai la casa con calma, poi uscii di casa ed andai a fare la spesa, lì incontrai Nick, era con Selena e stavano comprando alcune cose per la casa.
Mi sorpresi di come andassero tranquillamente in giro senza preoccuparsi di paparazzi o fan accaniti, beh si, il Texas non era esattamente un posto brulicante di vip, quindi era raro vedere giornalisti, ma Nick era alquanto famoso e trovavo impossibile l’assenza di paparazzi in tutta la città.
Rimanemmo un po’ a chiacchierare, poi facemmo la spesa insieme ed uscimmo, era piacevole stare in compagnia di Nick e Selena, non erano il tipo di persone che quando sono insieme non considerano nessuno e non fanno altro che scambiarsi coccole e simili effusioni. Anzi, raramente li vedevo scambiarsi qualche tenero gesto, a vederli sembravano semplicemente amici. Quella, molto probabilmente, era una coppia destinata a durare.
Stavamo camminando lungo la strada quando vidi Selena avvicinarsi a Nick e prendergli la mano, non me ne sarebbe importato granché se non avessi notato lo sguardo stupito e confuso che Nick aveva sul volto, Selena gli sussurrò qualcosa all’orecchio e subito dopo vidi Nick avvicinarsi al suo viso e baciarla. Lo ammetto, tutto ciò mi sembrava davvero strano ma non ci diedi tanto peso, ero più concentrata a capire perché, nel momento in cui Nick aveva baciato Selena, fui colpita da un senso di tristezza. Era strano, non avevo mai provato nulla vedendoli insieme, ero felice che Nick avesse trovato una persona dolce come Selena, e allora perché vedendoli baciarsi mi ero sentita male?
Distolsi lo sguardo da loro e solo allora mi accorsi di un ragazzo con una macchina fotografica in mano nascosto dietro ai cespugli, mi chiesi se Nick e Selena l’avevano visto ma molto probabilmente non gli faceva alcuna differenza, erano abituati ormai.
-E’ meglio se vado- dissi frettolosa, non volevo dover di nuovo provare quell’orribile sensazione nel vederli baciarsi.
-Ma no, se è per noi non disturbi- mi disse sorridente Selena.
Nick si intromise -Non insistere magari ha altro da fare-.
Lo guardai un po’ afflitta poi tornai a parlare con Selena -Mi piacerebbe rimanere ancora  con voi a parlare, ma devo andare a casa, tra poco torna Justin-.
-Ah si, Justin…- notai una nota di irritazione nella voce di Nick ma feci finta di nulla.
Presi le mie cose e tornai a casa, avevo mentito, non avevo nulla da fare, ma quando tornai a casa quella brutta sensazione sparì e fui contenta di essermene andata. Mi piaceva davvero Selena, era una brava ragazza e mi sarebbe davvero piaciuto poter uscire nuovamente con lei, saremmo potute diventare ottime amiche, ma non ero sicura di poter stare con lei quando c’era Nick senza provare una sensazione di vuoto dentro di me. Smisi di pensarci e preparai il pranzo aspettando l’arrivo di Justin.
 
Demi
Avevo quasi finito di lavorare, purtroppo mi era toccato lavorare la mattina senza Miley, quando Kevin mi fece chiamare dalla segretaria dicendo che aveva bisogno di me. Misi tutto in ordine, poi andai a cercarlo, lo trovai a parlare con la centralinista e mi avvicinai a lui toccandogli la spalla per richiamare la sua attenzione.
-Mi volevi?- gli chiesi poi.
Lui si voltò verso di me, contento di vedermi -Si, dovresti occuparti di quel ragazzo- mi indicò una direzione.
Io seguì il suo braccio e mi ritrovai ad osservare l’ultima persona che volevo vedere in quel momento, non era possibile che tra tutte le persone che potevano capitarmi come clienti, mi toccava lavorare con lui, mi voltai spaventata verso Kevin -Oh no no no! Ti prego no!- lo supplicai.
Kevin mi guardò leggermente confuso, era ovvio che non capisse il mio comportamento -Da quando in qua hai paura di un cliente?- mi chiese alla fine.
Io ribattei esclamando -Ma quello non è un cliente! Quello è Joe Jonas, capisci?!- mi calmai e lo guardai seria -non se ne parla, trova qualcun altro per lui-.
Kevin mi rispose spazientito -Secondo te sarei venuto a cercarti se avessi avuto qualcun altro? Ci sei solo tu libera- senza nemmeno farmi parlare si allontanò ed andò a chiamare Joe.
Lo guardai quasi terrorizzata, poi alzai lo sguardo verso l’alto come per rivolgermi a Dio -Ti diverti a torturarci per caso? Prima Nick con Miley ed ora Joe con me! Sappi che non è divertente!- vidi Kevin avvicinarsi e smisi immediatamente di parlare per non sembrare pazza.
-Ecco qui- disse guardando me e Joe alquanto soddisfatto.
Joe mi guardò sorridente -Hey Dems!-.
Lo guardai totalmente nel panico -C-ciao Joe- senza aggiungere altro ci dirigemmo verso il mio ufficio.
Io e lui, soli, in una stanza, questo sì che era un bel problema.

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Capitolo 11
*** Capitolo 10 ***


Capitolo 10

Demi

Joe Jonas era seduto di fronte a me, solo una scrivania ci separava e in quel momento la benedissi con tutto il cuore. Più quel ragazzo mi stava vicino e più io impazzivo, non potevo farci nulla, per quanto potessi e volessi negarlo, Miley aveva ragione, io ero innamorata di lui e non avevo mai smesso di amarlo, nemmeno quando era partito. Certo, stare con Mike mi aveva distratta e non pensavo più a Joe, ma ciò non toglieva il fatto che ogni volta che sentivo il suo nome, il mio cuore perdeva un battito.
Ed ora era lì, a poca distanza da me, solo per colpa di Kevin, che aveva tanto insistito ad affidare Joe a me. -Allora, come va?- mi disse lui sorridendo.
Cercai di non guardarlo e finsi di riordinare alcune scartoffie -Siamo qui per cercare una casa per te e la tua ragazza, non per chiacchierare- gli risposi fredda.
-Si possono anche unire le due cose- ribatté sempre sorridente. Ecco una cosa di Joe che mi irritava ma allo stesso tempo amavo, non importava se gli rispondevi male o ti comportavi in modo acido, se lui voleva parlarti e starti accanto, lo faceva senza problemi.
Sospirai e per la prima volta da quando era tornato, lo guardai negli occhi, quegli splendidi occhi color nocciola che mi disorientavano ogni volta che li fissavo -Bene…va bene- dissi infine.
Lui mi guardò felice, notai uno strano scintillio nei suoi occhi, magari stava male -Posso confessarti una cosa?- mi chiese poi inaspettatamente.
Confusa gli risposi -Dimmi-.
-Sei bellissima, l’ho pensato anche ieri appena ti ho visto, è da tantissimo tempo che non ci vediamo e grazie a questo mi sono reso conto della tua bellezza-.
Lo guardai spiazzata, non sapevo cosa dire o fare, perché me l’aveva detto? Non poteva tenerselo per sé? Arrossii e mi sentii terribilmente in imbarazzo, non sapevo come rispondere e parlai senza pensarci -Non puoi dirmi queste cose, tienitele per te…Tu hai una ragazza- l’ultima parte la dissi in tono accusatorio, come se fosse una colpa avere una ragazza.
-Dems calmati, era solo una considerazione- disse portando le mani avanti come per difendersi.
Lo guardai male -Non si fanno considerazioni del genere Joe-.
Ci fu un imbarazzante momento di assoluto silenzio, non avevo mai odiato il silenzio come in quel momento così cercai una scappatoia e la trovai -Ora mettiamoci al lavoro-.
Dato che, per mia fortuna, Joe non sarebbe rimasto a Houston a lungo, non ci mettemmo granché impegno a trovare una casa. La trovammo in poco tempo, gli mostrai il profilo dell’abitazionee a lui piacque -Questo è il contratto, devi firmare e siamo a posto- gli mostrai il foglio e la penna.
-Non mi porti a vederla?- sembrava quasi divertito.
-No!- risposi di scatto, respirai profondamente e riformulai la risposta -Joe la casa ti piace, è vicina a quella di Nick ed è economica, ora firma e basta- gli dissi comunque spazientita.
Lui sospirò e firmò il contratto, mise giù la penna e mi guardò -Perché ti comporti così con me? Voglio solo esserti amico-.
A quel punto persi la pazienza e mi sfogai -Proprio non lo capisci Joe?! Io non ti voglio come amico! Non ti ho mai voluto solo come amico- sentivo le lacrime pungermi gli occhi ed abbassai lo sguardo -scusami ma ho da fare ora- sperai non si fosse accorto del tremolio nella mia voce.
Non disse nulla, sentii il suo sguardo su di me per un po’, poi si alzò e si avvicinò alla porta -ciao Dems- sussurrò per poi andarsene.
 
Miley
Passarono due settimane ed io e Selena continuammo a frequentarci insieme a Demi e spesso anche Mandy. Eravamo diventate tutte amiche, anche se Demi non si trovava molto a suo agio a parlare con Mandy. MI aveva raccontato quello che era successo con Joe nel suo ufficio e da quel giorno non si erano più parlati o visti.
Per quanto riguarda me e Nick, tornò tutto alla normalità, non provai più alcun tipo di sensazione vedendo Nick e Selena insieme e ciò mi diede un enorme sollievo. Ogni tanto capitava che facevamo un’uscita di coppia io e Justin con Nick e Selena.
Mi sorpresi di una cosa però, o almeno mi sembrava un po’ strano: in gran parte delle uscite, Drew era con noi. Nick si scusava dicendo che non voleva lasciarlo da solo in una città che non conosceva e che era come una guardia del corpo per lui, anche se non aveva la stazza per esserlo.
Un pomeriggio, mentre ero a casa da sola, ricevetti una visita da Nick. Non aveva un vero motivo, mi disse solo che “non aveva nulla da fare e aveva pensato di venire a trovarmi”. Io non dissi nulla e lo feci entrare, mi annoiavo a stare da sola a casa e mi faceva piacere ricevere visite.
Gli offrii un caffè e ci sedemmo al tavolo della cucina a chiacchierare.
-Dov’è Selena?- gli chiesi curiosa.
-E’ con Dr…ehm…è a fare shopping- fece un sorriso forzato.
Ero più che sicura che mi stesse nascondendo qualcosa, così gli dissi -Finalmente ti vedo senza Drew al tuo fianco-.
Lui sembrò innervosirsi -Si beh, non posso portarmelo ovunque-.
Io insistetti -Te lo porti dietro quando esci con Selena ma non quando vieni qui da solo?-.
A quel punto Nick non sapeva più cosa rispondere, ma dopo qualche minuto di silenzio parlò -Quando esco con Selena non voglio che le succeda niente e per sicurezza faccio venire Drew con noi-.
Capii che era davvero in difficoltà e decisi di smetterla con le domande, ma appena finii io, cominciò lui.
-Da quanto tempo stai con Justin?- mi chiese senza guardarmi, sembrava si vergognasse a farsi vedere.
-Circa tre anni- risposi io -ma è da poco che conviviamo-.
-Mi ricordo quando eravamo al liceo, non mi ha mai trattato granché bene, immagino non si spingesse oltre solo perché era amico di Joe-.
-E’ cambiato, Nick. Gli dispiace di essersi comportato male tempo fa, ma ora è diverso, è un ragazzo e fidanzato stupendo- cercai di difendere Justin, non meritava di essere punito per cose di cui si era pentito da tempo.
Cercai di cambiare argomento e gli chiesi un po’ di come avesse conosciuto Selena, di come fossero finiti insieme e lui mi raccontò tutto tranquillamente. Notai però che quando doveva raccontarmi di come si erano fidanzati, sembrava esitare su ogni singola parola, come se nemmeno lui sapesse quello che stava dicendo, ma feci finta di nulla.
Presi le tazze ormai vuote e le misi nel lavandino per lavarle, Nick rimase seduto e mi guardò -Sai, mi sei mancata. Mi dispiace che sia finita male tra noi-.
Mi bloccai all’istante sorpresa dalla sua affermazione, capivo che voleva che dicessi qualcosa e mi limitai a dire con un filo di voce -Già-.
Lui però continuò a parlare -Ti avevo chiamato prima di partire, volevo vederti…ma tu non sei venuta-.
A quel punto immaginai di girarmi, di guardarlo dritto negli occhi ed urlargli che si sbagliava, che appena avevo sentito il messaggio mi ero precipitata da lui, perché lo amavo! Avevo corso più forte che potevo senza avere più fiato in gola, solo per arrivare da lui in tempo, ma quando ero arrivata, lui se n’era già andato e io non avevo potuto confessargli i miei sentimenti.
Mi immaginai tutto questo, ma non feci nulla, rimasi voltata verso il lavabo senza aprire bocca, non riuscivo. Chiusi gli occhi e lasciai cadere delle lacrime sul mio viso.
-Miley…- mi chiamò lui a bassa voce.
Lo sentii alzarsi e mi asciugai frettolosamente le lacrime, mi voltai verso di lui fingendo un sorriso -Si è fatto tardi, Justin arriverà a momenti-.
Lui abbassò lo sguardo quasi deluso -Si, probabilmente dovrei andare- si avviò vero l’uscio di casa e io lo accompagnai, ero proprio dietro di lui quando si voltò come per dirmi un’ultima cosa e i nostri visi si trovarono a pochi centimetri l’uno dall’altro. Per qualche strano motivo non mi mossi, forse non volevo, e non lo fece nemmeno lui. Continuammo a guardarci, poi vidi il viso di Nick avvicinarsi al mio, sentii il suo respiro sulle mie labbra, continuavo a chiedermi perché non mi allontanassi, ero fidanzata ed amavo moltissimo Justin, ma perché non riuscivo ad allontanarmi?
Nick era sul punto di baciarmi quando la porta di casa si spalancò ed entrò Justin, ci allontanammo immediatamente ma non fui sicura che Justin non si fosse accorto di nulla, mi avvicinai a lui sorridendo. Sentivo il cuore battere a mille, forse perché avevo davvero avuto paura che Justin ci avesse visto, o forse era semplicemente la reazione alla troppa vicinanza di Nick a me.
-Amore sei tornato- gli dissi baciandolo.
Lui guardò me, poi guardò Nick e di nuovo me -Si…-.
Nick si passò nervosamente la mano tra i capelli -Mm…ora devo andare, Selena sarà già tornata a casa- mi lanciò uno sguardo veloce e si dileguò da casa mia.
Appena la porta si chiuse alle nostre spalle, Justin si allontanò da me e mi guardò -Cosa diavolo stavate facendo?!-.
Io lo guardai innocente -Justin non è come sembra!-.
Justin mi guardò in tono di sfida -Ah si? E cos’era allora?-.
Rimasi in silenzio per un po’ non sapendo cosa rispondere e alla fine mi arresi -Ok è come sembra…ma lasciami almeno spiegare-.
-Miley non c’è granché da spiegare, anche un cieco avrebbe capito che stavate per baciarvi!- disse furioso.
-E’ vero ma non è successo intenzionalmente! Io ero dietro di lui, si è girato e…è capitato!- nel dirlo mi sembrò piuttosto stupida come cosa ed immaginai che fosse peggio nell’ascoltarlo.
Justin si avvicinò a me quasi incredulo -E’ capitato?! Le cose non capitano, le cose accadono perché vuoi che sia così!-.
-Justin…- a quel punto non sapevo più cosa dire, non potevo giustificarmi, aveva ragione, solo che non sapevo com’era potuto succedere.
Poi Justin disse una cosa che non mi aspettavo -Sai mi sembra abbastanza logico che prima quando era solo uno sfigato non lo calcolavi minimamente ed ora che è un calciatore famoso improvvisamente lo ami-.
Io abbassai lo sguardo e senza minimamente pensarci risposi -Lo amavo anche prima- solo dopo realizzai che quell’ anche avrebbe potuto distruggere la nostra relazione, ero spaventata, speravo vivamente che Justin non se ne fosse accorto.
-Cosa?! Tu…tu eri innamorata di lui?- mi guardò sbalordito.
Io tirai un sospiro di sollievo, non se n’era accorto, era troppo arrabbiato per accorgersi di minimi dettaglio, mi avvicinai a lui e gli presi le mani tra le mie -Ti racconto tutto, però tu calmati va bene? Ti chiedo scusa per quello che è successo, ma non vale nulla per me!-.
Lui mi guardò negli occhi e quando capì che ero sincera si calmò e annuì -Va bene, ma non nascondermi più nulla-.
Io sorrisi e iniziai a raccontargli tutto dal principio, partendo dalla mia esagerata cotta per lui quando ancora non conoscevo Nick e finendo a quando ero corsa a casa di Nick con la speranza di trovarlo e confessargli tutto ma scoprendo poi che era troppo tardi.
Rimanemmo in silenzio per un po’, non so esattamente per quanto, ma era sicuramente tanto. Io non avevo nulla da aggiungere e Justin non sapeva cosa dirmi, aveva scoperto qualcosa di abbastanza sconcertante per lui e doveva ancora realizzare ciò che era successo.
-Perché non me lo hai detto prima?- mi chiese ancora un po’ deluso.
-Non volevo che ti arrabbiassi inutilmente, io e Nick siamo amici, tutto qui- risposi abbassando lo sguardo.
-Non vi siete più sentiti poi?- ora era semplicemente curioso.
-No, lui credeva…crede- mi corressi -che io abbia ignorato il suo messaggio, che non sia andata da lui perché non mi interessava, quindi non ci siamo più sentiti-.
Justin si mise davanti a me e mi alzò il viso guardandomi negli occhi -Lo ami?-.
-Cosa?! No Justin!- risposi subito senza pensarci, ma mi sentii quasi in colpa, come se in realtà stessi mentendo.
-Sicura?- mi chiese titubante.
-Sicurissima- cercai di scacciare quella sensazione nauseante e lo baciai per tranquillizzarlo -ci sei solo tu nella mia vita, ti amo-.
Sorrise e felice mi rispose -Ti amo anch’io-.

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Capitolo 12
*** Capitolo 11 ***


Ok, prima di farvi leggere il prossimo capitolo, devo dirvi una cosa che mi sono dimenticata di dire nel capitolo precedente:
come avrete notato sono comparsi nuovi personaggi, tra cui Drew. Il fatto è questo, non me lo sono inventata, dovrebbe essere Justin Bieber, ma essendoci già un altro Justin (Gaston) ho dovuto mettere Bieber con il suo secondo nome, appunto Drew, per evitare che poi ci fossero confusioni nel testo. Scusatemi ancora se ho dimenticato di dirvelo prima >.<

Capitolo 11

 
Avevo passato tutta la notte a pensare a quello che era successo con Nick, non riuscivo a levarmelo dalla testa. Ogni volta che rivedevo la scena, il battito del cuore accelerava, senza alcun motivo.
La mattina mi ritrovai assonnata e anche molto agitata, ero così tanto nervosa che anche Justin se ne accorse, mi abbracciò e mi chiese preoccupato -Amore sembri agitata, tutto bene?-.
Io gli sorrisi leggermente -Ehm…si non preoccuparti-.
Mi baciò dolcemente ed andò a prepararsi per andare al lavoro, io ne approfittai e chiamai Demi chiedendole di vederci. Lei accettò volentieri, aveva anche lei bisogno di parlare e così ci vedemmo un’ora dopo al nostro solito bar.
-Allora, cosa mi devi dire di così importante?- mi chiese curiosa Demi.
Sospirai e dissi tutto d’un fiato -Nick mi ha quasi baciata-.
Lei strabuzzò gli occhi ed esclamò -Cosa?!- quando si accorse di avere gli occhi di tutte le persone presenti nel bar addosso, abbassò la voce -cosa vuol dire “quasi”?-.
Le raccontai tutto l’accaduto, parlando anche della discussione con Justin e della mia notte insonne.
-Che guaio- commentò lei alla fine -perdonami ma non so che dire, è chiaro che provi ancora qualcosa per lui o non saresti rimasta lì impalata come un’ebete a farti baciare- disse sorridendo soddisfatta.
-Ti odio- dissi mettendo il broncio.
-La verità fa male…e tu sai che questa è la verità- continuò lei divertita.
-Basta parlare di me. Come va con Joe?- chiesi cambiando discorso.
-Oh benissimo, io lo evito, lui mi evita…ci evitiamo- sorrise, ma intravidi della tristezza sul suo viso.
Mi alzai dal mio posto e mi sedetti vicino a lei abbracciandola -Mi dispiace Demi- le dissi sincera.
Rimanemmo ancora un po’ lì a chiacchierare, poi decisi di andare da Joe. Non lo sentivo dalla cena a casa di Nick e volevo sapere che intenzioni aveva con Demi. Andai alla sua nuova casa e mi accolse dentro Amanda, sembrava felice di vedermi, le chiesi dov’era Joe e lei mi portò da lui.
Purtroppo non era solo, in sua compagnia c’erano Nick e Selena -Scusate non volevo disturbare- dissi e feci per andarmene ma Joe mi bloccò.
-Tranquilla stavamo solo parlando- mi sorrise.
Guardai Nick e lui ricambiò lo sguardo, eravamo entrambi in imbarazzo, avevo pianificato di evitarlo a vita, ma era ovvio che non era possibile, prima o poi avremmo dovuto parlarne.
-Allora, come mai sei venuta a trovarmi?- mi chiese Joe spezzando il silenzio.
-Ehm…dovrei parlarti- gli dissi allusiva.
-Dimmi- mi rispose senza muoversi.
-Si tratta di Demi- abbassai la voce pronunciando l’ultima parola, lanciai uno sguardo veloce ad Amanda e Joe capì, mi accompagnò in un’altra stanza e chiuse la porta alle mie spalle.
-Le è successo qualcosa?- mi chiese preoccupato.
Lo tranquillizzai spiegandogli che stava bene, volevo solo sapere da lui cos’era successo e perché lui si fosse comportato così. Lui mi disse che aveva avuto solo buone intenzioni, pensava che fosse diventata più bella e voleva semplicemente dirglielo.
-Cosa ti è passato per la testa in quel momento Joe?! Perché diavolo hai dovuto dirglielo?- gli chiesi palesemente confusa, nessuno avrebbe mai detto quel tipo di cose senza mai pensarci, ma lui l’aveva fatto.
-Perché insistete tutti su questa cosa? Non ho fatto nulla di male!- sembrava parecchio frustrato.
-Joe non lo capisci proprio eh?- gli chiesi sospirando.
-Anche Demi mi ha risposto così, ma che diavolo devo capire?! Ha detto che non mi ha mai voluto solo come amico…- a quel punto si bloccò, mi guardò sorpreso ma anche un po’ confuso, forse ci era arrivato -Tu…-.
-Io?- ora toccava a me guardarlo confusa, cosa c’entravo io?
-Si tu…dieci anni fa, mi dicesti una cosa simile, non ricordo bene cosa, ma ne sono sicuro!- sembrò aver avuto un’illuminazione.
Mi sorpresi, provai a pensarci e finalmente ricordai - Hai mai provato a pensare a Demi come qualcosa di più che una semplice amica?- sussurrai, gliel’avevo chiesto l’ultima volta che l’avevo visto, ora ricordavo perfettamente.
Joe si avvicinò a me -Demi era…a lei piacevo?-.
Io scossi la testa sorridendo -A Demi non piacevi, lei ti amava…-.
Sembrò alquanto sconvolto, non aveva mai preso in considerazione quell’ipotesi e si diede dello stupido per non averlo mai pensato.
-Grazie per avermelo detto Miley, rimedierò a tutto il male che le ho fatto- mi guardò un po’ triste, io lo abbracciai e tornammo dagli altri.
Joe decise di dire tutto ad Amanda, non voleva nasconderle nulla e lei la prese piuttosto bene, capì che non era il caso di arrabbiarsi per una cosa successa anni prima.
-Hey, potremmo farla uscire con Drew- propose Mandy felice.
-No!- esclamò Selena, la guardammo tutti confusi e sorrise imbarazzata -Drew è…è già impegnato, mi ha confessato che ha una ragazza ehm…a Los Angeles si!- si scambiò un’occhiata con Nick e subito lui intervenne.
-Ah si è vero, lo aveva detto anche a me- disse dispiaciuto.
-Non importa, le troveremo un altro ragazzo- dissi sorridendo -ora vado, ci sentiamo- uscii dalla stanza e stavo quasi per varcare la soglia di casa quando sentii Nick dietro di me.
-Miley aspetta!- mi fermò prendendomi per il braccio.
-Che c’è?- mi voltai verso di lui e mi ritrovai con le sue labbra sulle mie, prese il mio viso tra le mani e continuò a baciarmi. Inizialmente non feci nulla, ero ancora sorpresa e mi lasciai baciare senza staccarmi, non ci provai nemmeno, non volevo, poi però ripresi lucidità e mi allontanai, senza pensarci gli tirai uno schiaffo, gli lanciai un ultimo sguardo freddo e me ne andai senza dire una parola.
Appena fuori casa, mi toccai le labbra e ripensai a come mi ero sentita con lui poco prima. Ogni volta che Justin mi baciava sentivo il cuore accelerare, ma con Nick, con Nick mi sentivo come in paradiso, ogni volta che mi guardava sentivo le farfalle nello stomaco e quando mi aveva baciato, in quel momento era come se tutto fosse sparito, c’era solo lui, il mio cuore sembrava pronto a spiccare in volo, sentivo le mie ginocchia cedere e mi ero sentita completamente vulnerabile.
Scacciai quei pensieri dalla mia testa prima che mi ritrovassi ad ammettere a me stessa di amarlo ancora e tornai a casa sperando di poter dimenticare tutto con Justin.
 
Demi
Era la seconda volta quella settimana che lavoravo senza Miley e l’azienda sembrava un vero mortorio, probabilmente il cimitero a confronto era pieno di festaioli. Avevo appena finito con un cliente quando Kevin mi chiamò nel suo ufficio, seccata ed anche un po’ preoccupata andai da lui, mi sedetti davanti alla sua scrivania e lo guardai -Mi volevi?-.
Lui si limitò a guardarmi per un po’, poi mi sorrise -Ho un cliente davvero importante da affidarti-.
Lo scrutai, non ero molto convinta -E perché hai chiamato me?-.
-Lo so che non ti dico spesso cose carine…- stava per continuare ma lo interruppi.
-Mai- dissi tranquilla.
-Come scusa?- chiese lui.
-Mai mi dici cose carine- lo corressi senza ostilità.
-Ok…non ti dico mai cose carine, ma ho una grande stima per te Demi, sei un’ottima dipendente e per quanto mi costi ammetterlo, sei davvero in gamba. Ragione per cui, voglio affidare a te questo cliente-.
Io gli sorrisi grata per quello che mi aveva detto, non me lo aspettavo ma ero comunque contenta di sentirglielo dire -Grazie per quello che hai detto, ma se è un’altra mia vecchia fiamma giuro che mi licenzio-.
Lui si mise a ridere e mi disse che lo avrebbe mandato da me non appena fosse arrivato, non mi aveva nemmeno detto il nome e sperai vivamente che non fosse nessuno di mia conoscenza.
Passò all’incirca un’ora e finalmente sentii bussare alla porta del mio ufficio, dopo pochi secondi la porta si aprì ed entro quello che doveva essere l’importantissimo cliente.
Alzai lo sguardo curiosa e rimasi alquanto meravigliata, il cliente era giovane, sicuramente poco più grande di me, era alto e devo dire ben piazzato, molto probabilmente aveva fatto parte della squadra di football al liceo, era biondo ed aveva bellissimi occhi azzurro-grigi. Era vestito in modo formale e a guardarlo sembrava uno di quei ricconi proprietari di agenzie in ogni città. Insomma, era bellissimo in tutto e per tutto.
Rimasi a guardarlo sognante, non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso, mi sorrise, aveva un sorriso stupendo, a quel punto mi sciolsi completamente.
-Salve- disse lui ancora sorridendo.
-S-salve- dissi come un ebete, solo allora mi accorsi della figura che stavo facendo e mi ripresi.
Lui ridacchiò e mi porse la mano gentilmente -Io sono Luke Morgan-.
Gliela strinsi agitata -Piacere di conoscerla, io sono Demi Lovato- sorrisi timida.
-Oh il piacere è tutto mio mi creda- si sedette davanti a me e mi disse di essere nuovo in città, non conosceva nessuno, perciò non gli dispiaceva avere una casa in un centro abitato, così da fare altre conoscenze.
Nel giro di un’ora finimmo tutto, non insistette nemmeno per visitare la casa, firmò il contratto e me lo porse. Alla fine della riunione si alzò e prima di andarsene si voltò verso di me e mi chiese insicuro -Non vorrei sembrarle azzardato ma…potrei invitarla a cena fuori uno di questi giorni?-.
Io sorrisi emozionata, volevo gridare di gioia perché a quanto sembrava, il ragazzo più bello che avessi mai visto mi stava chiedendo di uscire con lui, ma mi limitai a sorridergli e dirgli -Solo se la smette di darmi del lei, mi fa sentire vecchia sa?-.
Lui rise -D’accordo Demi, la stessa cosa vale per te- mi fece l’occhiolino ed uscì lasciandomi completamente senza fiato.
Sentivo lo stomaco contorcersi dall’eccitazione, mi avvicinai al vetro del mio ufficio e quando vidi che se n’era andato urlai di gioia, feci una capovolta su me stessa e per poco non rischiai di cadere, era da tanto che non mi sentivo così felice. Forse sarei finalmente riuscita a dimenticare Joe.

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Capitolo 13
*** Capitolo 12 ***


Capitolo 12

 
Miley
Era passata una settimana, un’altra settimana trascorsa insonne, avevo cercato tutto il tempo di non pensare a Nick ma la verità era che non sarei mai riuscita a dimenticarlo, probabilmente ce l’avrei anche fatta a vivere nella sua stessa città se fosse rimasto tutto come prima, ma dopo che mi aveva baciata no…niente sarebbe tornato come prima.
Stavo iniziando a prendere le distanze da Justin senza nemmeno volerlo, lui se n’era accorto e parecchie volte ci capitava di discutere, non avevamo mai litigato così prima dell’arrivo di Nick, Justin aveva capito che qualcosa non andava, ma non aveva mai insistito tanto a parlarne, forse perché sapeva che non volevo affrontare l’argomento…o forse perché lui aveva paura di ciò che potevo dire.
Quel giorno però non poteva esserci ne Nick e ne Justin nei miei pensieri, la mia migliore amica aveva finalmente un appuntamento con qualcuno dopo tanto tempo e volevo solo dedicarmi a lei. Passai tutta la giornata con Demi, andammo a fare shopping, dal parrucchiere e persino dall’estetista, doveva essere perfetta per quella sera, avevo intravisto Luke in ufficio qualche giorno prima e dovevo ammettere che non era per niente male, Demi aveva scelto un bel ragazzo con cui uscire.
Per la prima volta dopo tanto tempo la vidi davvero felice, aveva tenuto tutto il tempo quello splendido sorriso che tanto adoravo sulle labbra, finalmente stava davvero bene, non stava fingendo come spesso faceva per non preoccuparmi.
-Miley sono esausta, torniamo a casa?- mi disse alla fine.
Io la guardai triste -Ma abbiamo appena iniziato-.
-Appena iniziato?! Miley siamo in giro da quattro ore!- rise Demi.
Sbuffai e mi feci convincere a tornare a casa, stavo ripensando a Justin e alle nostre ultime litigate quando Demi mi strappò dai miei pensieri strattonandomi e spingendomi contro il muro, la guardai spaventata e un po’ scossa -Ma che ti prende?- le chiesi poi.
Demi mi fece segno di stare zitta e sussurrò -Miley guarda!- mi indicò un punto dietro l’angolo e mi voltai, ciò che vidi mi scioccò, ma non più di tanto, in un certo senso ne avevo già il sospetto e quella era solo una conferma per me, tornai a guardare Demi preoccupata e dissi -cosa facciamo?-.
Lei mi guardò confusa -in che senso scusa?-.
-Beh, andiamo da loro, stiamo zitte e facciamo finta di nulla…cosa facciamo?-.
-Non lo so…qual è la cosa più giusta da fare?- disse indecisa.
Io tornai a guardare di nuovo dietro l’angolo, ma non vidi più nessuno -A questo punto non credo conti molto, se ne sono andati-.
Demi sospirò quasi come se fosse sollevata di non dover prendere una decisione e ci rincamminammo verso casa. Arrivammo all’ultimo tratto di strada comune, poi lei si diresse a casa sua e io mi incamminai verso la mia ma invece di andare dritto, deviai e cambiai direzione, c’era una cosa che dovevo assolutamente fare o probabilmente mi sarei sentita in colpa per il resto della mia vita.

Demi

Appena arrivata a casa iniziai ad agitarmi, mancava poco all’appuntamento e nonostante avessi appena finito di fare shopping sfrenato, non avevo la più pallida idea di cosa indossare. Continuai a rovistare nel mio armadio e tra le buste piene di vestiti e finalmente ne trovai uno, era nero, con la giusta scollatura e attillato, insomma sembrava proprio quello giusto. Non volevo vestirmi elegante e dargli l’idea di essermi preparata nei minimi dettagli, ma non volevo nemmeno vestirmi “a caso” e fargli credere che per me era un’uscita come un’altra.
Indossato il vestito, andai a truccarmi e mi sistemai i capelli lasciandoli sciolti sulle spalle, mi misi un leggero velo di profumo e chiamai un’ultima volta Miley prima di andare all’appuntamento. Solo lei riusciva a calmarmi nei momenti di tensione e non si era mai lamentata di questo. Parlammo per un po’, poi ci interruppe il suono del campanello.
A quel punto iniziai ad innervosirmi ancora di più, guardai l’orologio e notai che era in anticipo, in largo anticipo, ma non ci feci molto caso, mi avvicinai alla porta quasi ballando e la aprii.
Mi bloccai immediatamente e un misto di delusione e rabbia celarono il mio viso -Ah, sei tu- dissi poi.
Lui mi fissò sbalordito -D-demi, wow- poi mi sorrise -aspettavi qualcuno?-.
Io gli risposi sorridendo falsamente -Si e non di certo tu-.
-Hai un appuntamento?- a quel punto entrò in casa e mi guardò innervosito, anche se quella innervosita dovevo essere io, era lui che si stava intromettendo nella mia vita senza averne alcun diritto.
-Si, proprio così e se non ti dispiace, Luke sta per arrivare…- feci per sbatterlo fuori ma lui si girò di colpo trovandosi a poca distanza dal mio viso. Rimase a guardarmi per un po’ e io non mi mossi, avevo paura che anche un mio solo piccolo movimento potesse spingerlo a fare qualcosa.
Poi si allontanò con mio grande sollievo, ma non smise di guardarmi -Chi è?-.
Io sbuffai -Non sono affari tuoi-.
Stava per replicare ma il campanello suonò, perfetto. Luke era arrivato e Joe era ancora in casa mia, sospirai ed aprii la porta.
Appena lo vidi, mi si mozzò il fiato. Luke era bello, diamine se lo era. Era in piedi davanti alla mia porta con un mazzo di fiori in mano e uno sguardo capace di sciogliere chiunque. Mi sorrise, cosa che mandò direttamente il mio cervello in tilt, e mi porse il mazzo di fiori -Sei bellissima Demi-.
Io lo guardai incantata, sorrisi e molto probabilmente era uno di quei miei soliti sorrisi da ebete -Grazie Luke-.
Poi sentimmo Joe tossire, e ci ricordammo della sua presenza, io sorrisi imbarazzata e guardai Luke -Ehm, lui è Joe, un conoscente che stava giusto per andarsene- e lo spinsi verso la porta.
Lui si fermò e tornò da Luke -Non sono solo un conoscente, sono un amico. Tu chi sei invece?-.
Luke gli sorrise cortesemente e gli porse la mano -Piacere, io sono Luke Morgan-.
Joe lo guardò senza fare nulla e Luke dopo un po’ abbassò la mano imbarazzato -Va bene…Demi andiamo?-.
Fulminai Joe con lo sguardo e sorrisi a Luke -Si, andiamo-.
Uscimmo tutti e io salii in macchina di Luke senza degnare Joe di uno sguardo, appena ci allontanammo Luke mi chiese spiegazioni riguardo allo strano comportamento di quel ragazzo. Io non sapevo cosa dirgli, perché effettivamente nemmeno io sapevo cosa fosse successo, Joe non si era mai comportato così e non ne aveva nemmeno motivo. Mi inventai una scusa dicendo che era protettivo nei miei confronti, che era semplicemente fatto così, ma capì anche lui che non era vero ed apprezzai il fatto che fece finta di nulla.
Dopo dieci minuti arrivammo ad un ristorante apparentemente di lusso, rimasi meravigliata, sopra alla scritta del ristorante c’erano cinque stelle illuminate, ciò significava che era sicuramente un ristorante di lusso. Mi bloccai all’istante, riflettei per qualche secondo, poi abbassai di nuovo lo sguardo sul nome del ristorante, c’era scritto “Morgan’s”.

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Ecco a voi un altro capitolo, come avrete notato è più corto rispetto agli altri, ho realizzato che essendo troppo lunghi potevano anche diventare noiosi e quindi d'ora in poi saranno più corti. Comunque, purtroppo questo è l'ultimo capitolo che avevo già pronto, gli altri li dovrò scrivere e quindi non li pubblicherò più così frequentemente, ma cercherò comunque di scriverli il più in fretta possibile, scusatemi =)

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Capitolo 14
*** Capitolo 13 ***


Capitolo 13

 
Arrivata a destinazione, bussai alla porta di casa ed aspettai che qualcuno venisse ad aprirmi. Poco dopo la porta si aprì e vidi Nick con una faccia sorpresa -M-miley, che ci fai qui?-.
-C’è Selena?- in realtà ero andata lì per lui, volevo dirgli tutto, ma poi mi ero resa conto che la cosa migliore era parlarne prima con Selena, infondo era lei quella che doveva dirglielo per prima, non di certo io.
-No mi spiace, è ancora fuori- mi disse imbarazzato.
Io annuì e mi avviai verso il vialetto per andarmene.
-Miley aspetta!- mi chiamò lui all’improvviso.
Io esitai, speravo che non volesse dirmi o fare nulla di imbarazzante, mi voltai e lo guardai.
-Che ne dici di entrare? Si insomma…potresti aspettarla dentro, non dovrebbe stare fuori ancora per molto. Ha detto che doveva andare a fare delle commissioni veloci- farfugliò cercando di convincermi.
Ero un po’ indecisa, non era esattamente una bella idea passare del tempo con Nick da soli in una casa, ma volevo chiarire in fretta le cose con Selena così accettai ed entrai in casa con lui. Mi offrì da bere e da quel momento calò il classico silenzio imbarazzante che ci avvolgeva quando eravamo soli.
-Miley…- provò a dire lui, ma io lo fermai.
-No Nick, non iniziare ti prego- dissi sospirando.
-Perché non vuoi ascoltarmi?- Nick si alzò in piedi disperato -dammi almeno una possibilità!-.
-E Selena?- gli chiesi quasi disgustata dal fatto che non pensasse minimamente alla sua ragazza.
-Selena non conta nulla per me!- disse più che convinto.
-Tu non ti rendi conto dell’enorme sbaglio che stai commettendo- dissi fredda -io sono fidanzata-.
Si avvicinò a me più deciso che mai -Si, con lo stesso ragazzo che dieci anni fa non ha fatto altro che farti soffrire!-
-Perché, tu cos’hai fatto?!- gli dissi arrabbiata.
Lui mi guardò confuso -Come scusa? Io ti avrei fatta soffrire? IO?! Sei tu quella che mi ha rifiutato…e sembra che tu lo stia facendo di nuovo-.
A quel punto non ce la feci più, chiusi gli occhi e respirai profondamente, poi lo guardai, meritava di sapere la verità -Nick ti devo dire una cosa-.
Lui mi guardò senza dire nulla e io continuai -non sono stata del tutto sincera con te- lo feci sedere e gli raccontai tutto. Per la prima volta, lo guardai negli occhi e gli confessai tutto l’amore che avevo provato per lui. Finii di parlare e lui rimase in silenzio, sicuramente non si aspettava una cosa del genere.
-In tutti questi anni mi sono sentito deluso perché pensavo che non fossi venuta a salutarmi- si decise poi a parlare.
-Ci ho provato ad arrivare in tempo Nick, ci ho provato davvero- ed ecco le lacrime formarsi nei miei occhi.
-Tu mi amavi- sorrise al pensiero, poi però si rattristò -mi amavi- ripeté.
Capii subito cosa intendeva dire, Nick era felice di sapere che a quel tempo ricambiavo il suo amore, ma era anche triste sapendo che non era più così. Questo però lo credeva lui, ci avevo riflettuto da quando era tornato a Houston e avevo realizzato di essere ancora innamorata di lui, probabilmente non avrei mai smesso di farlo. Avrei potuto continuare la mia vita con Justin, sposarlo, avere dei figli con lui ed invecchiare sempre con lui, ma la verità era che il mio cuore sarebbe sempre appartenuto a qualcun altro, dovevo solo decidere se ignorarlo o meno. Sospirai e posai il mio sguardo su Nick -Ti amo ancora Nick-.
Lui mi guardò sorpreso -Cosa?-.
Sorrisi e in quel momento feci la mia scelta -Ti amo ancora- mi avvicinai a lui e lo baciai con tutto l’amore che avevo in corpo.
Nick non esitò, mi prese subito il viso tra le mani e continuò il bacio.
Finalmente sembrò come se tutto stesse tornando al suo posto, come se quello era il giusto modo in cui le cose dovevano andare. C’era un motivo se dopo dieci anni avevamo avuto un’altra possibilità, e di certo questa volta non l’avrei sprecata. Avevo permesso all’orgoglio di rovinare tutto una volta ma non sarebbe successo di nuovo.
A quel punto gli ormoni di Nick presero il sopravvento, spostò le mani sulle mie cosce e mi prese in braccio. Io resi il bacio più intenso e mi strinsi a lui, non riuscivo a credere a quello che stava accadendo, in quel momento mi sentivo la ragazza più felice del mondo.
Nick mi portò in camera da letto, mi fece sdraiare sul letto e si mise sopra di me, stava per tornare a baciarmi quando la mia coscienza decise di svegliarsi.
-Nick aspetta- lo respinsi e mi misi seduta.
-Che succede?- mi chiese confuso.
-Non possiamo- feci per alzarmi ma lui mi bloccò.
-Si che possiamo, ti prego- mi guardò implorante, non voleva che me ne andassi, aveva aspettato tanto quel momento, glielo leggevo negli occhi e questo mi impedì di alzarmi dal letto.
-Ma siamo entrambi fidanzati…- non ero nemmeno un po’ convinta delle mie parole, ma era vero, io e Nick eravamo entrambi impegnati con persone meravigliose che ci amavano, non era giusto nei loro confronti quello che stavamo facendo.
-E’ irrilevante, un piccolo dettaglio- disse Nick sorridendo.
Risi  e dissi sospirando -Andrò all’inferno per questo- presi Nick per la maglia e lo avvicinai a me baciandolo. Lui rise nel bacio e mi fece sdraiare mettendosi sopra di me, era tutto perfetto, c’eravamo solo io e lui, nessuno ad ostacolarci, finalmente potevamo amarci come non avevamo mai potuto fare.


Ok, ce l'ho fatta a finire il capitolo in un giorno fiuh! Come avrete notato è piuttosto Nileyoso questo capitolo, il prossimo sarà incentrato sull'appuntamento di Demi, spero vi sia piaciuto =D

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Capitolo 15
*** Capitolo 14 ***


Heyooooo, scusatemi per l'immenso ritardo, non sono morta, semplicemente mi sono impegnata come una matta per evitare di avere debiti quest'anno...e ce l'ho fatta *^* quindi quest'estate avrò più tempo per scrivere (si spera). Ora, questo capitolo è tutto incentrato su Demi e Luke come vi avevo detto (ve l'avevo detto vero? ho dei vuoti di memoria >.<), so che è terribilmente noioso, ultimamente riesco a scrivere solo cose noiose, ma piuttosto che farvi aspettare un altro decennio, ho preferito caricarlo lo stesso. Spero non mi odierete D: beh buona lettura <3

Capitolo 14
 

DEMI

 
Mi voltai di scatto verso Luke -E’ tuo?- chiesi sbalordita.
Lui si avvicinò a me -Non proprio- prima che potessi intervenire però sorrise e mi disse -è della mia famiglia-.
Rimasi sorpresa dalla sua affermazione e l’unica cosa che riuscì a pronunciare fu un semplice -Wow-. Dal primo momento che avevo visto Luke, avevo capito che era un tipo benestante, ma non avevo mai minimamente pensato che lo fosse a tal punto. Non che questo cambiasse le cose, mi ero interessata a lui sin dal primo momento, che fosse l’erede di una catena di ristoranti era solo un’informazione in più sulla sua vita, poco importava. Quando mi girai verso di lui, notai che mi stava fissando preoccupato.
-Ho sbagliato a portarti qui, crederai che voglia fare il gradasso e vantarmi ma credimi non è così- iniziò a parlare ininterrottamente cercando di scusarsi, io mi avvicinai a lui e gli posai un dito sulle labbra, in modo da farlo smettere.
-Zitto- gli dissi poi sorridendo -non hai sbagliato nulla, sono contenta che tu mi abbia portato qui- lo presi per mano e iniziai a camminare verso il ristorante. Arrivati all’entrata, lui aprì la porta come un gentiluomo e mi fece entrare, mi accompagnò verso il tavolo più appartato del locale e mi fece sedere.
-Avverto il personale che siamo qui, torno subito- mi sorrise e si allontanò.
Io ne approfittai per guardarmi attorno, non avevo mai visto così tanto lusso in un’unica stanza. La sala dove ci trovavamo noi era composta da pochi tavoli, penso fosse una specie di zona “vip”, ed era molto silenziosa, la gente chiacchierava ma si sentivano a malapena le loro voci. Mentre la sala da cui eravamo passati prima era più animata, c’erano clienti di minore importanza e c’erano anche molti più tavoli, questo però non impediva al ristorante di risultare comunque di classe. Mi ero persa a fissare i lampadari ricoperti di diamanti quando Luke tornò da me e mi si sedette di fronte, seguito da lui arrivò un cameriere, ovviamente, vestito elegante. Si sporse verso di me e porgendomi il menù mi chiese cosa volevo ordinare, io lo aprì e cercai di essere il più veloce e sicura possibile sulla scelta perché mi sentivo a disagio a far aspettare quel ragazzo, quando poi il mio occhio cadde sui prezzi mi bloccai -Luke so che il ristorante è tuo, ma non posso prendere qualcosa di così costoso!- dissi imbarazzata.
Lui mi guardò perplesso -E perché no? Non dobbiamo pagare Demi!- disse incoraggiandomi.
Sospirai e ripresi il menù in mano -Va bene, ma solo per questa volta- scelsi la prima portata e il cameriere segnò tutto su un piccolo taccuino elettronico, poi toccò a Luke, il quale non ebbe bisogno di guardare il menù e gli disse direttamente cosa voleva. Il cameriere ci lasciò soli e finalmente iniziò il nostro primo appuntamento, mi trovai molto più a mio agio con Luke di quanto pensassi, chiacchierammo senza sosta e scoprii che oltre ad essere bello, gentile e premuroso, era anche molto simpatico e soprattutto divertente, non feci altro che ridere e senza rendermene conto confrontai quell’unico appuntamento con tutte le volte in cui da adolescente ero uscita con Joe. Si, è vero, con Joe era diverso perché eravamo solo amici, ma da parte mia c’era interesse in entrambi i casi. Con Joe mi sentivo sempre bene, ero felice e volevo che il tempo si fermasse, ma quando mi guardava vedeva solo un’amica, una persona con cui passare il tempo. Guardai Luke negli occhi e nel momento in cui i nostri sguardi si incrociarono capì che lui invece vedeva una ragazza da conquistare, lui mi guardava come se mi desiderasse. Mi guardava nel modo in cui io avevo tanto sperato mi guardasse Joe, ma questo riguardava la mia adolescenza, ora ero felice di trovarmi in quel ristorante con Luke.
-A cosa pensi?- mi disse lui catturandomi dai miei pensieri.
Io gli sorrisi e timidamente risposi -A quanto ho fatto bene ad uscire con te-.
Luke si finse offeso e disse -Ah perché, pensavi di aver fatto male?-.
Risi e scossi la testa spensierata -Io? No no, figurati-
Ridemmo ancora un po’, poi venne il momento di andare, mi alzai e mi avviai con lui verso l’uscita. Mentre teneva aperta la porta per farmi uscire, mi mise un braccio delicatamente attorno alla vita e proprio in quel momento sentii un brivido percorrermi la schiena, mi voltai ancora scombussolata verso di lui ma lo vidi piuttosto tranquillo e sorridente, scossi la testa cercando di scacciare via la sensazione che avevo ancora addosso e continuai a camminare verso l’auto.
Arrivati davanti casa mia non feci nemmeno in tempo a parlare che Luke era sceso dall’auto e mi aveva aperto la portiera. Lo guardai sorridendo e scesi dall’auto, pensavo di doverlo salutare lì e invece lui mi accompagnò fino alla porta, a quel punto dovevo per forza dire qualcosa -Allora…- iniziai.
-Mi sono divertito stasera con te- mi disse lui visibilmente sincero.
Contro ogni mio tentativo, un gigantesco sorriso spuntò sul mio volto -Anch’io- risposi, poi, prima che calasse su di noi il tipico silenzio imbarazzante a fine appuntamento, mi misi a cercare le chiavi nella borsa e quando le presi mi voltai verso Luke per salutarlo ma lo trovai a pochi centimetri da me, i nostri visi quasi si sfioravano e a quel punto andai in iperventilazione -oddio- sussurrai agitata.
Lui invece era calmo, con il suo solito sorriso stampato sul volto, quel sorriso che mi faceva mancare il respiro, mi guardò intensamente e sussurrò -Demi c’è una cosa che desidero fare da ormai tutta la serata-.
Io intuì a cosa si riferisse ma come la stupida che sono, chiesi inutilmente -Cosa?-.
A quel punto si avvicinò sempre di più a me, fino a sfiorare le mie labbra con le sue, mi guardò un ultima volta cercando segni di rifiuto, ma quando, ovviamente, non ne vide continuò e a quel punto le nostre labbra si incontrarono, continuò a baciarmi dolcemente per poi allontanarsi lasciandomi senza fiato. Io rimasi imbambolata per qualche secondo, persi davvero la capacità di fare qualsiasi cosa, poi iniziai a balbettare -W-wow ehm…o-ok- mi girai verso la porta ed aprì la serratura poi indecisa mi voltai verso di lui -v-vuoi entrare?-.
Finalmente, per la prima volta, vidi l’indecisione colpire il suo volto, l’avevo preso in contropiede -Sicura sia una buona idea?- mi disse poi.
Ci ripensai e effettivamente capì che stavamo correndo un po’ troppo -Forse non lo è, hai ragione-.
Lo vidi annuire consenziente anche se avevo capito che in realtà gli avrebbe fatto piacere, mi girai ad aprire la porta ma subito ci ripensai e sussurrai tra me e me un veloce -Oh, al diavolo!- per poi fiondarmi tra le sue braccia e baciarlo. Lo trascinai in casa tenendo ancora le mie labbra incollate alle sue, lui rise nel bacio ma non disse nulla e nemmeno si staccò, si lascio tranquillamente trascinare in camera da letto.

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Capitolo 16
*** Capitolo 15 ***


Eccovi un altro capitolo tutto su Niley :) Purtroppo è venuto peggio di quanto immaginassi, spero vi piaccia comunque <3

Capitolo 15

 

MILEY
 

Mi svegliai dopo aver fatto un sogno bellissimo, probabilmente il più bello della mia vita. Nel sogno c’eravamo solo io e Nick, io ero riuscita a confessargli tutto, includendo ciò che era successo il giorno della sua partenza e lui aveva reagito meglio di quanto mi aspettassi, ci baciammo, ci baciammo a lungo e poi finimmo entrambi sul suo letto, purtroppo però, era solo un sogno. Mi rigirai nel letto e quando andai addosso a qualcosa, o meglio, qualcuno, aprì gli occhi e mi ritrovai a due centimetri dal viso di Nick. Stavo per rigirarmi quando realizzai tutto, Nick, affianco a me c’era Nick. Non Justin, Nick. Mi alzai di scatto mettendomi a sedere -Non era un sogno- dissi sorpresa ma anche contenta.
Improvvisamente lo sentì avvolgermi tra le sue braccia e darmi un leggero bacio sul collo, mi lasciai scappare un gemito e mi accoccolai a lui -Nick…- sussurrai.
Lui mi strinse a sé e mi disse implorandomi -Miley ti prego, non rovinare tutto, ti prego-.
Io sorrisi, non avevo minimamente pensato a rovinare tutto, come diceva lui. Avevo cercato di abbandonare la mia coscienza per salvare la mia felicità, così gli presi il viso tra le mani e dissi -veramente volevo solo dirti che questa è stata in assoluto la notte più bella della mia vita- poi lo baciai e lo spinsi facendolo sdraiare. Ci baciammo a lungo finché non fummo interrotti.
-Nick ci sei? Scusami se non sono tornata a ca…- Selena entrò in camera e quando ci vide si bloccò -buongiorno- disse con uno strano sorrisetto sulle labbra.
Nick si staccò immediatamente da me e la guardò piuttosto sorpreso -Selena!-
Selena iniziò ad infuriarsi, o almeno sembrava volesse farlo -Come hai potuto farmi questo Nick?! Io non torno a casa una notte e…-
Io la bloccai sussurrando -Scommetto che eri con Drew-.
Nell’esatto istante in cui finì di parlare, sia Nick che Selena mi guardarono sgranando gli occhi, divampai all’istante e mi nascosi ancora di più sotto le coperte.
Nick si voltò verso Selena ma non trovando risposte sul suo viso guardò me -D-drew?-.
-Si beh…- cominciai io -volevo dirtelo Nick, ma poi ho pensato fosse più giusto te lo dicesse lei- indicai Selena. Mi ricordai all’improvviso di essere ancora nel letto semi-nuda e mi alzai velocemente per vestirmi, Nick mi seguì a ruota e si vestì anche lui. L’unica che non fece nulla era Selena, che era rimasta in piedi davanti al letto ancora sconvolta.
Dopo esserci sistemati Nick si avvicinò a me e mi chiese -Perché pensi Selena sia stata con Drew?-.
Sospirai e gli raccontai tutto, Nick si passò una mano tra i capelli e guardò Selena, poi disse una cosa che non mi aspettavo -Vi ha visti. E se vi ha visti lei, potrebbe avervi visto qualcun altro Sel!-.
-Mi dispiace Nick, io non pensavo…- cercò di scusarsi Selena.
Nick scosse la testa -Non devi scusarti, ora speriamo che lei e Demi siano le uniche ad avervi visti e riconosciuti-.
Li guardai ancora più confusa di quanto fossi prima -Scusa Nick, lei ti tradisce e tu reagisci così?!-.
Selena rise -Beh Miley non è che lui sia stato tanto fedele eh-.
Nick le lanciò un’occhiata ma poi si mise a ridere anche lui, a quel punto iniziai ad irritarmi perché sembrava si stessero prendendo gioco di me -si può sapere che diavolo vi prende a voi due?-.
Li vidi fissarsi per un po’, poi quando stavo per perdere la pazienza ed andarmene, sentì Selena dire -Va bene, diglielo, tanto ormai ci ha visti-.
Io mi voltai e aspettai che Nick iniziasse a parlare, sospirò e diede inizio al racconto -Vedi, quando mi trasferì a Los Angeles e conobbi Selena, lei stava già insieme a Drew, ma dovettero tenerlo nascosto perché il padre non approvava la loro relazione. Così, quando i miei sponsor dissero che era ora di trovarsi una ragazza per fare pubblicità e il padre di Selena aveva il sospetto che loro due si stessero ancora frequentando, prendemmo questa decisione. Io sto coprendo Drew fingendo di essere il fidanzato di Selena e lei si fa vedere al mio fianco davanti alle telecamere per far salire la mia “popolarità”-
Io lo guardai senza dire nulla, finalmente tutti i dubbi che avevo avuto trovarono delle risposte, come quando avevo visto Drew aiutare Selena la prima cena. E si spiegava anche perché Nick agiva da noncurante nei confronti di Selena quando stavamo insieme -Quindi voi due in realtà non state insieme?-
Nick scosse la testa sorridendo e mi guardò dritto negli occhi -Io amo un’altra persona-.
Diventai improvvisamente un peperone vivente, distolsi lo sguardo imbarazzata e guardai altrove, sentì Selena ridere e arrossì ancora di più -Ora è meglio che vada, Selena non è l’unica ad aver passato la notte fuori, devo parlare con Justin- mi avvicinai alla porta principale ma prima di uscire Nick mi bloccò e mi baciò poi si staccò e mi sussurrò all’orecchio -ora che sai come stanno le cose, spero non cambierai idea vedendo Justin-.
Io sorrisi e lo baciai nuovamente -Non lo farò- poi uscì e mi avviai verso casa, pensando a una buona scusa da dire a Justin. Nonostante l’avessi appena tradito, e ammetto che i sensi di colpa non erano ancora arrivati, non volevo lasciarlo così su due piedi, volevo farlo con calma, trovando le parole giuste. Ripensai alla notte passata e con un sorriso enorme sul viso, dissi tra me e me -No, non cambierò assolutamente idea-.

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Capitolo 17
*** Capitolo 16 ***


16

 
DEMI
 
Mi svegliai con il profumo di brioches appena sfornate e caffè appena preparato che invadevano la stanza, mi strofinai gli occhi e mi sedetti appoggiando la schiena alla testiera. Mi ritrovai a sorridere come non avevo mai fatto, quella era stata decisamente una delle migliori notti della mia vita, persino migliore di quelle passate con Mike. Scacciai subito quel pensiero prima di rovinarmi la mattinata e ritornai alla realtà, mi guardai attorno e notai che ero sola, stavo per rattristarmi pensando che probabilmente Luke se n’era andato di prima mattina quando sentì la porta di casa aprirsi, saltai in aria dallo spavento, presi la prima cosa che mi capitò sotto mano e mi avvicinai al corridoio. Vidi l’ombra di un uomo proiettarsi sul pavimento ed urlai correndo verso di lui, lo sentì a sua volta urlare e allora mi fermai a guardarlo -Luke?!- dissi poi riconoscendolo -mi hai fatto venire un colpo!-.
-E tu hai rischiato di farmi venire un infarto!- disse lui lasciandosi scappare un sorriso -aspetta, che ci fai con quello in mano?- indicò l’oggetto che Demi aveva preso per proteggersi.
Io lo guardai imbarazzata -Pensavo fossi un ladro e volevo proteggermi-.
Lui mi guardò con un misto di confusione e divertimento sul volto -Con un ometto?- poi scoppiò in una fragorosa risata.
Io lo colpì leggermente con l’ometto e gli dissi -Non ridere! E’ stata la prima cosa che ho visto-.
-Si immagino- continuò a ridere, poi si fece serio -ora torna nel letto o non potrò comportarmi da perfetto gentiluomo, muoviti- mi disse spingendomi verso la camera.
Io ubbidì senza domandare, tornai nel letto e mi sedetti aspettando che Luke tornasse da me. Ci mise cinque minuti circa, poi fece capolino dalla porta della camera con un vassoio tra le mani in cui si trovavano delle brioches, il caffè è un bicchiere di succo, lo guardai meravigliata -Tutto questo è per me?-.
-Certo che no! Mi sono preparato la colazione, tu ti arrangi- scosse la testa e mise il vassoio sulle mie gambe -certo che è per te!-.
Sorrisi felice e lo guardai -Grazie, nessuno aveva mai fatto una cosa del genere per me-.
Lui si sorprese -Davvero?- sospirò -con che razza di ragazzi sei stata?-.
Io feci spallucce e addentai una brioche alla crema, era buonissima, tutto ciò che aveva preparato Luke era buonissimo. Lui nel frattempo si era seduto al mio fianco aspettando che finissi di mangiare, senza però mettermi fretta, aspettava e basta. Io bevvi un sorso di caffè, poi lo guardai -Luke…-.
Lui si voltò verso di me curioso e mi rispose -Si?-.
-Credi che abbiamo fatto tutto troppo in fretta?- gli chiesi insicura.
Lui non sembrò preoccuparsi e mi rispose tranquillo -Non capisco perché le persone usino questo “agire troppo in fretta” nelle relazioni, nulla è fatto troppo in fretta se è quello che vuoi. Mi stai chiedendo se abbiamo corso? Credo di no, io non ne sono pentito, sono stato bene con te-.
A quel punto arrossì e cercai di nasconderlo coprendomi con le coperte -Anch’io sono stata bene con te e non me ne pento-.
A spezzare quell’atmosfera romantica ma anche un po’ imbarazzante fu la suoneria del mio telefono, sbuffai irritata e prima di prendere il cellulare mi scusai con Luke, lui non sembrò prendersela, si alzò e mi lasciò sola lasciandomi la mia privacy, apprezzai quel gesto. Senza perdere altro tempo risposi -Pronto?- mi uscì in un tono piuttosto scocciato e sperai che chiunque avesse chiamato non se ne fosse accorto.
-Quanto entusiasmo Demi, wow!- riconobbi subito la voce, era Miley.
-Mils scusami! Come mai hai chiamato?- le chiesi curiosa, ci eravamo viste il pomeriggio prima e non pensavo l’avrei risentita così presto. Benchè fossimo migliori amiche, se non ci sentivamo per un giorno, nessuna delle due avrebbe iniziato ad avere dubbi sul nostro rapporto. Potevamo stare giorni e giorni senza sentirci ma ci bastava rivederci una sola volta per ripristinare l’armonia che ci legava.
-Ti devo parlare, ma non così, possiamo vederci oggi pomeriggio? Ora devo tornare da Justin- disse quasi nervosa.
Ora iniziai un po’ a preoccuparmi -Si, certo, tutto bene?-.
Lei mi rispose frettolosa -Si, ma se qualcuno te lo chiede, io stanotte ho dormito da te- detto questo attaccò senza che io riuscissi a replicare.
Guardai il telefono pensando a quello che aveva detto Miley, cos’aveva combinato questa volta? Ultimamente ogni volta che ci incontravamo succedeva qualcosa, da quando i Jonas erano tornati a Houston niente era più come prima nelle nostre vite, la nostra banale normalità di sempre l’avevamo completamente persa.
Luke tornò nella stanza e lo guardai sorridendo -Hey-.
-Hai finito di parlare al telefono?- mi chiese indicandolo.
-Si, a quanto pare stanotte non eravamo soli- dissi sarcastica, ma quando vidi il suo sguardo preoccupato risi e gli raccontai tutto. Probabilmente se avessi raccontato tutta la mia vita a Luke sarebbe scappato a gambe levate, solo un pazzo sarebbe potuto uscire con una come me nonostante la mia folle vita. Per non parlare poi del fattore Joe, che per tutta l’adolescenza mi ha completamente ossessionato. Capì che ero pronta a dire la verità a Luke e così gli dissi cos’era, o meglio cos’era stato, per me Joe. Lui non sembrò arrabbiarsi e nemmeno preoccuparsi, disse semplicemente -Beh, è stato uno stupido a non provarci con te. Svegliarsi ora era il minimo che potesse fare-.
La seconda frase mi lasciò un po’ interdetta e così gli chiesi -Cosa vuoi dire?-.
Lui fece spallucce e mi guardò calmo -Ora ci sta provando con te-.

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Ok, credo di dovervi delle immense scuse per non essermi più fatta sentire per mesi, non posso più usare come scusa la scuola lo so, anche perchè ho deciso di non fare i compiti delle vacanze lol più che altro forse era per pigrizia :'D comunque, spero che vi sia piaciuto il capitolo anche se magari penso che in questo momento siate più "ma come, ho dovuto aspettare tutto sto tempo per un capitolo così orrendo?" lo capisco çç ma non sono più in grado di scrivere ormai .-. va bene, smetto di rompere ora v.v grazie per averlo almeno letto <3

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Capitolo 18
*** Capitolo 17 ***


Capitolo 17

 
MILEY
 
Sospirai preoccupata mentre restavo in piedi di fronte alla porta. Se prima i sensi di colpa non si erano minimamente fatti sentire, ora mi assalivano. Non ero pentita di quello che avevo fatto, ma solo del momento in cui l’avevo fatto. Justin ed io stavamo insieme da ormai 3 anni, il nostro rapporto si basava sull’amore e sulla fiducia ed ora, con l’arrivo di Nick, era tutto sparito. Io avevo smesso di amarlo come prima e tradendolo avevo distrutto pure la fiducia che si era creata tra noi. Quindi ero pentita solo di aver agito alle sue spalle, meritava di meglio, io volevo dargli di meglio, ma lo avevo deluso, anche se lui ancora non lo sapeva.
Feci per aprire la porta, ma prima che toccassi la maniglia, questa si aprì da sola. Mi tirai indietro, evitando al pelo che Justin mi venisse contro. Alzò lo sguardo e quando mi vide, mi abbracciò sorpreso.
-Dove diavolo eri finita?!- mi chiese quasi irritato.
Volevo dirgli la verità, dovevo dirgliela, ma in quel momento l’unica cosa che riuscì a dire fu -Perdonami, ho dormito da Demi e mi sono dimenticata di avvertirti-.
All’inizio sembrò non credermi, aveva ancora uno sguardo furente, ma poi si calmò e sospirò -Mi hai fatto preoccupare, sono il tuo ragazzo, viviamo insieme, dovresti avvertirmi quando non torni a casa-.
-Lo so, scusami, Demi aveva bisogno di me- in quel momento provai il disgusto più totale per me stessa, in tutti quegli anni non ero mai caduta così in basso. Avevo già mentito per amore, si, ma questa volta era diverso. Questa volta si trattava di un tradimento. L’ultima cosa che una persona meriterebbe dal proprio partner. Per la prima volta, ero io che stavo per spezzare un cuore.
Chiusi gli occhi per qualche secondo ed inspirai profondamente, stavo per rivolgermi a Justin nuovamente quando lui mi bloccò dandomi un leggero bacio sulla bocca.
-Ora devo andare amore, ci vediamo dopo- mi disse frettoloso.
-Ma Justin…- feci io, volevo dirgli la verità, stavo per confessare tutto, ma lui corse verso la sua auto ed andò al lavoro -mi dispiace- sussurrai poi quando ormai non c’era nessuno a sentirmi.
Entrai in casa con la testa china, ero distrutta dai rimorsi. Per Nick era tutto più facile, lui non aveva tradito Selena, perché tra loro non c’era nient’altro che un patto, non c’era amore, non c’erano doveri tra loro. Lui poteva stare con chiunque voleva, basta che lo faceva in segreto, non doveva avere a che fare con i sensi di colpa come me.
Feci velocemente colazione, dato che non ne avevo avuto il tempo, poi mi preparai per incontrarmi con Demi, almeno a lei dovevo raccontare tutto. Era la mia migliore amica e, nel bene o nel male, lei ci sarebbe sempre stata per me, come io d’altronde ci sarei sempre stata per lei.
Entrai in camera e per la prima volta dopo tanto tempo, notai quel peluche gigante a forma di koala che mi ero portata dalla mia vecchia casa. Ebbene si, conservavo ancora il koala che Nick mi aveva regalato al nostro primo appuntamento. Quando dovevo trasferirmi nella casa nuova, volli a tutti i costi portarmelo con me, mia madre si chiedeva perché ci tenessi tanto ma mai e poi mai le avrei rivelato l’importanza di quel peluche. Solo Demi sapeva da dove proveniva, e non ne aveva mai fatto parola con nessuno.
Lo fissai per qualche minuto, poi sbuffai -Avrei dovuto buttarti tempo fa- dissi minacciosamente al koala seduto su una sedia a dondolo in un angolo. Mi avvicinai a lui e lo girai. Nessuno sapeva che in quell’apparentemente insignificante peluche, custodivo il mio amore per Nick. Quando l’avevo portato in casa dopo il nostro primo appuntamento, mi ero messa a osservarlo e solo guardando bene avevo notato una specie di tasca segreta sulla schiena del pupazzo, da quel momento avevo conservato lì dentro tutte le cose che riguardavano me e Nick.
Sorrisi al ricordo e mi decisi ad aprirla, ne estrassi un biglietto del luna park, quello della prima volta che uscimmo insieme, una serie di foto dove c’eravamo io e Nick insieme, Nick che giocava a calcio, io che tifavo per lui. Le mie labbra si aprirono in un sorriso enorme. Più guardavo quelle cose, più i sensi di colpa svanivano, perché l’amore che provavo per quel ragazzo era più forte di qualsiasi altra cosa. Mi persi tra i ricordi per un po’ di tempo, poi mi resi conto dell’orario e mi preparai velocemente. Demi mi stava aspettando al nostro solito bar, dovevo muovermi.
Dopo dieci minuti raggiunsi Demi al locale e mi sedetti con lei a parlare, lasciai prima che fosse lei a raccontarmi della sua serata con Luke, mi disse tutto con un sorriso stampato sul volto. Sprizzava felicità da tutti i pori e io ero davvero contenta per lei. Poi venne il mio turno ed affrontai l’argomento con cautela, non sapevo come l’avrebbe presa Demi. Aveva desiderato più di qualsiasi altra cosa al mondo che io e Nick ci mettessimo insieme, ma odiava i tradimenti, li detestava troppo e non sapevo se sarebbe riuscita ad accettare che la sua migliore amica l’avesse fatto.
Quando finì di parlare, mi limitai a guardarla, aspettando una sua reazione. Lei non disse nulla, riuscivo però a vedere il suo viso passare dalla sorpresa alla preoccupazione, per poi trasformarsi in irritazione e stranamente alla fine, in felicità.
-Nonostante le circostanze non mi piacciano- disse arricciando il naso -sono davvero contenta che vi siate chiariti! Chi se l’aspettava che i nostri sospetti su Nick e Selena fossero più vicini alla realtà di quanto pensassimo-.
-Già- annuì io felice.
-Ora che hai intenzione di fare?- disse Demi mostrandosi preoccupata.
-Con Justin dici? Non lo so…cioè, devo dirglielo, merita di sapere la verità, ma sto aspettando il momento giusto- le confessai insicura.
-Capisco, ma sbrigati prima che sia qualcun altro a metterlo a conoscenza di tutto questo-.
Aveva ragione, non ci avevo minimamente pensato. Insomma, di certo né Nick e né Selena potevano parlare con Justin. Ma dovevo tenere presente la popolarità di Nick. Non era un calciatore discreto, era spesso seguito dai paparazzi.
Bastava una sola semplice foto per rovinare tutto.

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Aaaaalllora, prima di tutto vorrei ringraziarvi per la vostra infinita pazienza con me, ormai avrete capito che sono un caso senza speranza io. Non riuscirò mai a pubblicare un capitolo dietro l'altro velocemente >.< come avrete notato in questo capitolo non succede nulla di che, ma credo che ora cercherò di concludere la storia perchè non è neanche così eccezionale, anzi, fa schifo diciamo la verità su. Quindi penso che farò massimo altri 5-6 capitoli e basta, contente eh? xP Ok, tolgo il disturbo, grazie per aver letto <3

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Capitolo 19
*** Capitolo 18 ***


Capitolo 18
 

DEMI
 
Ero pronta da dieci minuti ormai e stavo aspettando che Miley mi venisse a prendere. Il pomeriggio, mentre ero al bar con lei, Joe l’aveva chiamata per invitarci a cenare da lui dato che era da un po’ che non stavamo tutti insieme e quindi mi ero preparata per andare da lui. Dovevo andare con Luke, ma dato che aveva avuto un contrattempo avevo chiesto a Miley di accompagnarmi, mentre lui mi avrebbe raggiunta dopo.
Stavo per chiamarla sul cellulare quando sentì bussare la porta e non mi presi nemmeno il disturbo di controllare chi era dato che solo lei poteva bussare in modo così poco fine. Aprì la porta e le dissi sarcastica -La prossima volta prenditela pure con calma eh-.
Lei rise e poi mi spiegò -Ho avuto problemi a convincere Justin a venire con noi, sai non è che gli vada molto a genio Nick-.
-Maddai?- dissi io -non vedo perché dovrebbe stargli antipatico Nick, non ha fatto nulla di male infondo-. Si, lo ammetto, adoravo punzecchiare Miley, la sua reazione alle mie frecciatine era una cosa spettacolare.
-Si si, parla pure, tanto non mi sento abbastanza in colpa- mi guardò male e mi fece salire in macchina. Appena vidi Justin entrai in una sorta di panico, come se fossi stata io a tradirlo. Non so perché ebbi quella reazione, lui nemmeno mi piaceva, ma l’idea di parlargli e stargli vicino mentre gli nascondevo qualcosa mi nauseava. Ma dovevo sforzarmi per Miley, quindi cercai di fare uno dei miei migliori sorrisi e lo salutai ringraziandolo per il passaggio.
Arrivammo a casa di Joe e Amanda ed iniziai ad innervosirmi ricordandomi ciò che era successo prima dell’appuntamento con Luke. Speravo vivamente che non avesse intenzione di dirmi nulla a proposito. Bussai alla porta, dato che Miley era impegnata a convincere Justin a uscire dall’auto, e mi ritrovai davanti Amanda con un enorme sorriso sul volto.
-Hey ragazze, entrate pure!- disse sorridendo.
-Ciao Mandy, grazie per averci invitate- rispose Miley cortese, io mi limitai a sorridere.
-Demi, il tuo ragazzo non è venuto?- mi chiese quasi dispiaciuta.
-Ha avuto un contrattempo- le dissi, poi ci spostammo tutti nel salotto nell’attesa che la cena fosse pronta. Non appena vidi Joe mi maledissi per aver accettato l’invito, probabilmente quella sarebbe stata la cena più imbarazzante della mia vita.
Ci accomodammo tutti nel salotto e notai subito che una certa tensione si era creata anche tra Nick, Miley e Justin. Justin beh, non sopportava Nick e non voleva trovarsi lì in quel momento, mentre Miley e Nick probabilmente morivano dalla voglia di saltarsi addosso, come al solito.
Guardai Nick e Selena, poi osservai Drew e cercai di fare attenzione a come quei tre si comportavano. Socchiusi gli occhi e mi voltai verso Miley -Hey Mils-.
Lei mi guardò curiosa -Dimmi-.
-Ma Joe sa che tra Nick e Selena è tutta una finta?- cercai di abbassare la voce il più possibile ma Miley mi guardò male comunque.
-Proprio qui e proprio ora dovevi chiedermelo tu?- mi disse controllando che nessuno mi avesse sentita, la solita paranoica.
-Mi è venuto ora il dubbio…- dissi alzando le spalle in segno di innocenza.
Miley sospirò e poi finalmente rispose -No, nessuno tranne noi due, e ovviamente Drew, lo sa, quindi stai attenta a cosa dici-.
Iniziammo a chiacchierare un po’ tutti insieme, poi appena fu pronta la cena, ci sedemmo a tavola a mangiare. Per mia fortuna, non fu imbarazzante come pensavo. Io e Joe ci sedemmo agli opposti del tavolo, quindi mi fu piuttosto facile ignorarlo.
Poco dopo aver finito la cena, sentimmo il campanello suonare. Nessuno stava aspettando qualcuno, quindi non sapevamo proprio chi fosse, poi quando Amanda andò ad aprire e sentì la voce dell’ospite inaspettato, mi alzai velocemente e corsi verso di lui.
Appena mi vide, sorrise e disse -Sono riuscito a liberarmi-.
Io lo abbracciai e mi voltai verso Mandy che ci stava guardando sorridendo, come al solito -Questo è Luke, il mio ragazzo-.
-E’ un piacere conoscerti!- disse lei porgendogli la mano, si presentarono, poi tornammo dagli altri.
Entrando nella stanza non riuscì a non notare lo sguardo sorpreso e quasi irritato di Joe, del resto come si fa a non notare una persona che sta per andare in escandescenza? Lo ammetto si, in quel momento riuscì solo a godere della rabbia di Joe così presi per mano Luke e mi sedetti con gli altri.
Avevo dimenticato che quella era la prima volta che presentavo Luke a miei amici, quindi ci ritrovammo involontariamente tutte le attenzioni su di noi. Anche i ragazzi, eccetto Joe ovviamente, erano interessati a conoscerlo e questo mi fece piacere, volevo che Luke si sentisse accettato, e non che venisse emarginato.
Improvvisamente però, l’atmosfera cambiò, Miley mi fece notare che Joe stava cercando la mia attenzione, e quando lo guardai mi fece segno di seguirlo, così un po’ spazientita mi alzai ed uscì dalla stanza con lui.
Mi portò in quella che credo fosse la sua camera da letto, era semplicemente la stanza più vicina, non pensate male, anche se ammetto che io a primo impatto lo feci. Appena chiuse la porta gli dissi -Che vuoi?-.
Lui sembrò aggredirmi -Cosa voglio? Mi chiedi cosa voglio?! Beh voglio sapere com’è possibile che dopo così poco tempo che lo conosci ora è già “il tuo fidanzato”- disse usando una vocina strana per le ultime tre parole.
Io lo guardai sorpresa -Scusami, quando ti ho detto che questi sono affari tuoi? No perché ora come ora non me lo ricordo- gli risposi scettica.
Lui sembrò senza parole, poi dopo vari tentativi di provare a giustificarsi disse la cosa più stupida che poteva uscirgli di bocca -Questi sono affari miei!-.
Lo guardai ancora più scioccata di prima e se prima ero solo nervosa, ora mi stavo infuriando alla grande -No scusa, cos’hai detto?! Questi sono affari tuoi?! E da quando eh? Da quando ti interessa cosa faccio?- mi avvicinai a lui minacciosamente e continuai -tu non ti sei mai importato di me, mai. Non mi hai mai davvero guardata quando tutto ciò che volevo eri tu, non ti sei mai accorto di quanto ti amassi ed ora che mi sono fatta la mia vita, ora che ho finalmente voltato pagina, inizi ad accorgerti che esisto? Vai al diavolo Joe!-.
Stavo per andarmene dalla stanza quando lui mi bloccò, mi ritrovai a pochi centimetri da lui e guardandolo negli occhi capì quali erano le sue intenzioni, mi voleva baciare, stava per farlo, ma io cosa avrei fatto invece? Non riuscivo a muovermi, non sapevo se avrei avuto la forza di scostarmi, anche solo di poco, anche solo per fargli capire che doveva allontanarsi. Lui si stava avvicinando sempre di più e io ci stavo capendo sempre meno.

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Ok, ormai immagino che per voi non sia una novità che pubblico un capitolo con così tanta distanza dall'ultimo, per farmi perdonare volevo scriverne direttamente due, ma avendo finito di scrivere questo alle 3.00 di ieri notte/mattina, non mi sembrava il caso di restare sveglia ancora per scriverne un altro, anche perchè scommetto che ne sarebbe uscito uno scempio più scempioso (?) di questo capitolo...quindi, perdonatemi per l'orrendo capitolo che ho postato e beh, se volete recensire non mi dispiace v.v anche se dovete offendermi, va bene lo stesso, almeno non mi fate sentire forever alone çç

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Capitolo 20
*** Capitolo 19 ***


Capitolo 19

 

DEMI
 
Joe era ancora a pochi centimetri dal mio viso, sentivo il suo respiro sulle mie labbra, stava per baciarmi quando improvvisamente la porta si spalancò.
-Joe dovresti...- Amanda ci guardò immobile mentre noi cercammo di allontanarci il più velocemente possibile.
La guardai imbarazzata e mi dileguai dalla stanza, infondo non era colpa mia se il suo ragazzo non sapeva frenare gli ormoni. Tornai dagli altri a testa bassa, non volevo rischiare di avvampare incrociando lo sguardo di qualcuno, soprattutto di Miley, che sembrava capire tutto ogni volta che mi guardava.
Mi strinsi a Luke e lo guardai sorridendo -Andiamo via?-.
Lui socchiuse gli occhi -Sicura? Sono appena arrivato…-.
Io rivolsi uno sguardo furtivo verso Joe -Si, è meglio se andiamo- mi accorsi che Miley mi stava guardando curiosa e allora gesticolai facendole capire che le avrei raccontato tutto il giorno dopo. Salutammo cortesemente gli altri e ce ne andammo.
-Andiamo a casa tua? Non l’ho ancora vista e sono curiosa- gli dissi una volta entrati in macchina.
Lui mise in moto e mi guardò velocemente -No ehm, non è il caso…- disse con fare sbrigativo.
Io lo guardai senza dire nulla e quando lui se ne accorse mi chiese -Che c’è?-.
-Perché no?- chiesi a mia volta io.
Lui all’inizio sembrò non volermi rispondere e diventò un po’ nervoso, poi sospirò e disse -Perché non vivo da solo-.
Sussultai sbalordita, mi aspettavo la classica scusa del disordine, non una cosa del genere. Avevo il sospetto che fosse troppo bello per essere vero, ed avevo ragione. Un ragazzo come lui completamente solo era impossibile trovarlo -Hai già una ragazza vero? Lo sapevo, sono alquanto sfortunata in amore…-.
-Demi!!- mi bloccò lui sorridendo divertito.
-Cosa c’è da sorridere? E’ una cosa seria Luke!- gli dissi spazientita.
-Sorrido perché hai una fervida immaginazione signorina Lovato. Non ho una ragazza- rise -oltre a te, ovvio-.
Diventai rossa per l’imbarazzo e gli dissi quasi scocciata -E allora con chi convivi, sentiamo-.
A quel punto fu lui a sentirsi in imbarazzo e sussurrando rispose -Con i miei genitori…-.
Scoppiai immediatamente a ridere, non riuscivo a fermarmi. Questo era ancora più strano dell’avere un’altra ragazza. Insomma, un ragazzo come lui non poteva vivere ancora con i genitori, non riuscivo proprio a crederci. Quando finalmente riuscì a calmarmi e smetterla di ridere lui mi spiegò che in realtà viveva momentaneamente con i genitori perché casa sua era in ristrutturazione. Gli sorrisi teneramente e improvvisamente mi venne un’idea che però preferì non dirgli. Io abitavo da sola e non mi sarebbe dispiaciuto avere un coinquilino, all’inizio vivevo con Miley, ma poi lei andò a convivere con Justin e nonostante lei mi chiese se volessi andare con lei, preferì rimanere in casa mia. Non è mai bello dividere la casa con una coppietta, specialmente poi, se uno dei partner lo detesti da anni.
Luke però lo conoscevo da poche settimane, quindi era molto azzardata la mia idea, mi ero ripromessa che non avrei corso questa volta e avrei aspettato ancora qualche settimana per fare un passo in più nella nostra relazione.
Arrivammo a casa mia e ci mettemmo seduti sul divano del salotto a parlare della nostra giornata, non ci vedevamo da quella mattina e ammetto che mi era mancato. Lo guardai ipnotizzata mentre mi parlava di com’era andato il lavoro, ogni volta che lo guardavo sentivo una strana sensazione allo stomaco e non riuscivo a non sorridere ogni volta che pensavo a lui, era il momento di essere onesti, io mi stavo innamorando. Mi stavo follemente innamorando e forse, anzi, ne ero sicura, lui era quello giusto per me e non l’avrei lasciato andare per nulla al mondo.

 
JOE
 
Se n’erano andati via tutti, io ed Amanda eravamo rimasti soli e l’atmosfera tra noi si era fatta glaciale quanto il polo nord. Lei non mi parlò per tutta la serata, non volle incrociare nemmeno il mio sguardo. La vidi uscire dalla nostra stanza con una valigia e mi prese il panico, cosa stava facendo? -Mandy…- la bloccai.
Lei chiuse gli occhi sospirando, poi li aprì -Joe non credo ci sia molto da dire-.
-In che senso? Cosa diavolo ci fai con quelle valigie?- le chiesi quasi spaventato.
-Smettiamola di prenderci in giro, è meglio se torno a Los Angeles- disse abbassando lo sguardo.
Io entrai totalmente in panico -No, perché dici così? Non ti trovi bene qui? Non staremo ancora per molto, te lo prometto, poi torniamo a casa-.
Lei scosse la testa e mi guardò -No Joe, torno a Los Angeles senza di te, tu rimani qua. Non possiamo stare insieme se pensi ancora a lei-.
Per la prima volta mi resi conto di quello che stavo facendo da quando ero tornato a Houston, stavo facendo soffrire Amanda, non era giusto che la trattassi in quel modo, meritava di meglio -scusami Mandy, ti prego non lasciarmi, ti amo- provai a supplicarla.
Lei sorrise, ma fu un sorriso triste, che mi spezzò il cuore, sapevo che quel finto sorriso non portava nulla di buono, poi disse -Lo so, ma ami di più lei-.
-Ma lei chi?- le chiesi come uno stupido.
Lei fece un passo indietro e mi guardò confusa -Demi! Di chi vuoi che stia parlando? Tu sei innamorato di Demi, lo vedo-.
Io scossi la testa -Non è vero, Demi è un’amica, soltanto un’amica- dissi nervoso.
-Se è solo un’amica, perché ogni volta desidero ardentemente che tu mi guardi nel modo in cui guardi lei? Perché mi sento un vuoto dentro ogni volta che sorridi parlando con lei? Joe non fingere ti prego. Non sono arrabbiata se è questo che ti preoccupa, voglio solo che tu sia felice- vidi i suoi occhi riempirsi di lacrime. No, non poteva farmi questo, non poteva lasciarmi, io l’amavo e lei mi stava spezzando il cuore.
-Io sono felice!- le dissi quasi urlando.
Lei si avvicinò a me, ancora con quel sorriso triste sulle labbra, mi diede un leggero bacio, mi disse -Smettila di mentire a te stesso- ed uscì di casa lasciandomi solo con il cuore spezzato. Perché mi ha lasciato? Come ha potuto pensare che non l’amassi abbastanza? E quel ‘smettila di mentire a te stesso’, io non stavo mentendo a me stesso, io l’amavo e Demi era solo un’amica. O almeno era questo che cercavo di ripetermi da quando ero tornato in Texas. Mi bloccai e sentì il sangue gelarsi nelle vene, avevo appena pensato a Demi e il mio cuore aveva mancato un battito, significava qualcosa? Certo che significava qualcosa, stupido Joe. Forse Amanda aveva ragione, forse stavo davvero mentendo a me stesso, forse avevo sempre amato Demi, ma non me n’ero mai reso conto, infondo mi sentivo sempre bene in sua compagnia anche quando eravamo ragazzini, solo che allora pensavo fosse perché era la mia migliore amica e mi capiva più di chiunque altro. Ora invece so per certo che non era quello il motivo, io amavo Demi.
-Wow- dissi tra me posandomi la mano sul petto. Essere lasciati dalla propria ragazza e capire di amarne un’altra in un solo momento era una cosa che nemmeno il mio cuore poteva sopportare, ma ormai era tardi per tornare indietro, dovevo affrontare le conseguenze, che fossero positive o negative.

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Capitolo 21
*** Capitolo 20 ***


Capitolo 20
 

 
MILEY

Era passata una settimana dalla cena a casa di Joe e da allora non avevo più visto nessuno tranne Demi. Ci eravamo viste il giorno dopo e mi aveva raccontato ciò che era successo con Joe, la cosa però non sembrò importarle molto perché in quel momento le interessava solo Luke, era sicura di essere innamorata di lui ed io ero felice di vederla sorridere di nuovo dopo tanto tempo.
Ma ero allo stesso tempo triste per me stessa, perchè non vedevo Nick da sette giorni e mi mancava da morire. Era dovuto tornare a Los Angeles per incontrare il suo manager ed era stato così impegnato che non eravamo riusciti nemmeno a sentirci per telefono. Io, comunque, non ero ancora riuscita a lasciare Justin, non riuscivo mai a trovare il momento giusto e i sensi di colpa iniziavano a crescere sempre di più, non riuscivo nemmeno a baciarlo, ogni volta che provava ad avvicinarsi io trovavo una scusa per allontanarmi. Era come se non volessi tradire Nick, anche se non era lui ad essere tradito.
Justin era al lavoro, ed io mi ero presa una settimana di ferie, così provai a chiamare Nick.
-Miley!- rispose al primo squillo, sembrava felice.
-Nick! Mi mancava sentire la tua voce- gli dissi malinconica.
-Solo la voce?- scherzò maliziosamente lui.
Risi e poi gli chiesi -Quanto torni?-.
-A dir la verità sono appena arrivato a casa, Selena non c'è, vieni?- mi chiese speranzoso.
-Arrivo subito- dissi frettolosamente. Mi preparai in fretta mettendomi i primi vestiti che mi capitarono sottomano, tanto, molto probabilmente, una volta arrivata lì sarebbero finiti sul pavimento. Presi l'auto e mi diressi a casa sua, parcheggiai a qualche isolato di distanza, così da non destare sospetti e mentre scendevo dall'auto mi sentì un po' in colpa. Quelle sono cose che solo gli amanti fanno e beh, dovevo ammettere che era ciò che stavo diventando io. Scossi il capo come per scacciare via i brutti pensieri ed andai a casa di Nick, non feci nemmeno in tempo a suonare il campanello che la porta si spalancò e ritrovai le labbra di Nick incollate alle mie. Lo strinsi immediatamente e resi più profondo il bacio, mi tirò dentro e chiuse la porta alle mie spalle, poi si staccò da me e sussurrò sulle mie labbra -Mi sei mancata-.
-Anche tu- dissi quasi senza fiato e lo abbracciai forte. Mi staccai lentamente da lui e rimasi ferma a guardarlo, soffermandomi ad osservare il suo viso. Quanto mi era mancato perdermi in quegli occhi color nocciola, vederlo sorridere o sentire il sapore delle sue labbra mentre mi baciava, facendomi sentire la ragazza più felice del pianeta.
-Tutto bene?- mi disse guardandomi curioso.
Io gli sorrisi felice -Ti amo- dissi poi con tutta la sincerità possibile.
-Ti amo anch’io- rispose lui, poi si avvicinò a me e mi prese dolcemente per i fianchi, avvicinò la sua bocca al mio orecchio e sussurrò -ora lascia che te lo dimostri- poi, sorprendendomi, mi prese in braccio in modo da avere le mie gambe attorno alla sua vita e mi portò in camera da letto.
Finimmo di ‘dimostrarci amore’ e mi accoccolai a lui, guardandolo affascinata. Come faceva ad essere così dannatamente bello? Rimanevo senza fiato ogni volta che lo guardavo, aveva una bellezza sovrannaturale, e ammetto che il mondo del calcio gli aveva solo fatto bene.
Lui si accorse che lo stavo fissando e mi sorrise -Ti vedo appagata Cyrus, deduco che con Justin non ti divertivi così tanto- e rise scherzando.
Io risi, ma poi il mio sorriso si spense, ecco la mia coscienza che si sveglia -Nick...questa situazione non mi piace, mi sento sporca- abbassai lo sguardo.
Nick sembrò non capire, perché rispose -Andiamo a farci una bella doccia allora-.
Stava per tirarsi su, ma io lo bloccai -No, non hai capito. Intendevo dire che non riesco più a vivere così. Tutti questi sotterfugi per stare insieme, tutte le bugie che devo dire a Justin…e poi ogni volta che ci incontriamo è solo per fare sesso!- sbuffai.
Nick mi guardò severamente -L’amore Miley, noi facciamo l’amore. Se usi la parola ‘sesso’ togli tutto il romanticismo alla cosa, e noi ci amiamo-.
-Si, ma questo mi fa sentire comunque una…poco di buono- dissi mettendo il broncio proprio come una bambina.
-Saresti una poco di buono solo se continuassi ad andare a letto con lui…- disse pensieroso, poi si bloccò e mi guardò preoccupato -lo fai?-.
Mi alzai a sedere e lo guardai furiosa -Mi prendi in giro?! Non faccio più nulla con lui! Non riesco nemmeno a guardarlo!-.
Nick sembrò sollevato, mi prese per i fianchi e mi spostò su di lui -Miley a me va bene che tu stia aspettando il momento giusto per parlare con lui, ma se stai così male, perché non lo lasci e basta?-
Io sospirai e gli spiegai come avessi provato più di una volta a parlargli, ma ogni volta Justin faceva qualcosa che mi sorprendeva e allora non riuscivo a lasciarlo. L’idea di farlo soffrire uccideva, non era nella mia natura spezzare il cuore a qualcuno intenzionalmente. Però io ormai non provavo più nulla per Justin, gli volevo bene certo, ma non riuscivo più ad amarlo come un tempo, non ora che stavo dando sfogo alla mia felicità con Nick. Ora che finalmente potevamo stare insieme, non riuscivo nemmeno a pensare di poter amare qualcun altro. Anche se mi dispiaceva poter stare con lui solo di nascosto. Come avevo detto a Nick poco prima, mi disgustava il fatto che andavo da lui solo per entrare nel suo letto. Io volevo stare con lui sempre, volevo uscire con lui, andare al cinema, cenare in un ristorante. Insomma, volevo vivere la mia storia con lui alla luce del sole e più volte lui mi aveva ripetuto amaramente che per ora non era possibile. Non voleva mettere nei guai Selena e non poteva rischiare di farsi vedere in giro con me mettendo a repentaglio la relazione che c’era tra lei e Drew, anche se così facendo poteva danneggiare la nostra.
Smettemmo di discuterne e io gli chiesi di raccontarmi com’era andato il suo ritorno a Los Angeles. Mi disse che si era particolarmente annoiato e che aveva sentito molto la mia mancanza, poi disse una cosa che mi sorprese.
-Ho anche incontrato Amanda- disse quasi desolato.
Io aggrottai la fronte confusa -Amanda? E’ tornata a Los Angeles con Joe?-.
Ora sembrò Nick quello confuso -No…Amanda e Joe si sono lasciati da una settimana ormai, non lo sapevi?-.
-Cosa?! Come mai?- Com’era possibile che Demi non mi avesse detto nulla? Forse nemmeno lei lo sapeva, altrimenti sicuramente me l’avrebbe detto. E questo comunque spiegava perché Joe non si fosse più fatto vivo, probabilmente era triste per la rottura, o magari era stato lui a lasciarla e non sapeva come dirlo agli altri. Ma la cosa più importante non era chi avesse lasciato chi, ma il perché.
-Non lo so, Joe ha farfugliato qualcosa riguardo a Mandy che dubita del suo amore…credo abbia anche nominato Demi. Ma non so dirti di preciso cosa sia successo, non ho voluto insistere più di tanto- disse tranquillo lui.
Io sorrisi -Te lo  dico io cos’è successo. Amanda si è resa conto che Joe è innamorato di Demi, è così evidente!-.
-Può essere, ora possiamo concentrarci su di noi?- mi disse Nick maliziosamente facendomi nuovamente sdraiare.
Lo guardai sorridendo, gli misi le mani sul petto e lo tenni fermo -No! Devo assolutamente dirlo a Demi!-.
Lui mi ignorò, fece pressione sulle mie mani con il suo corpo facendo in modo da farlo aderire perfettamente con il mio, iniziò a baciarmi il collo e tra un bacio e l’altro disse -Lo fai dopo, ora sei tutta mia- e facemmo di nuovo l’amore.

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Saaaaaalve gente, ok, dovete ammettere che questa volta vi ho fatto aspettare meno tempo dal precedente capitolo u.u e dato che non parlavo di Niley da qualche capitolo, ho deciso di riprenderli, perchè li amo troppo *-* spero vi sia piaciuto, se volete recensire non mi arrabbio <3

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Capitolo 22
*** Capitolo 21 ***


Capitolo 21

 
MILEY
 
Il giorno dopo mi svegliai tardi e Justin era già andato a lavorare, sospirai, quasi sollevata di non doverlo affrontare e mi alzai. Andai a trovare Demi, era da un po’ che non passavamo un po’ di tempo tra amiche e chiacchierammo del più e del meno, poi lei però dovette andare a lavorare, così chiamai Nick per chiedergli se aveva da fare. Mi disse che aveva l’intera giornata libera e così andai da lui.
Appena arrivai mi fece entrare in casa e mi baciò dolcemente, poi si mise a guardarmi sorridendo e a quel punto mi venne un dubbio.
-Perché sono ancora davanti alla porta?- di solito non mi faceva nemmeno entrare che mi aveva già trascinata in camera da letto.
-Perché oggi c’è un cambio di programma- disse ancora con quello splendido sorriso sul volto.
-Ma avevi detto che eri libero…- dissi confusa, che senso aveva farmi andare lì se poi aveva da fare.
-Il cambio di programma ce l’ho con te Miley, hai detto che eri stanca di venire qui solo per un motivo, quindi ho deciso di uscire con te, nel vero senso della parola- disse avvicinandosi a me e prendendomi i fianchi.
Io lo guardai sorpresa, non pensavo che sarebbe arrivato questo giorno, ho realmente pensato che saremmo stati costretti a nasconderci in eterno. Ma come al solito, Nick era capace di stravolgermi quando meno me l’aspettavo -Davvero?- dissi incredula.
-Davvero- rispose lui eccitato.
Lo abbracciai felice, finalmente stavamo per avere un appuntamento normale come le coppie normali, non riuscivo a crederci -Aspetta, ma come facciamo coi paparazzi?- anche se Nick era ‘solo’ un calciatore, era comunque oggetto di gossip e più volte, anche in Texas, si era ritrovato a dover ignorare dei giornalisti che lo fotografavano.
-Tu fidati di me- disse prendendomi la mano.
Ed io lo feci, mi fidai pienamente di lui. Mi portò verso l’uscita sul retro, di cui scoprì l’esistenza solo in quel momento e mi fece entrare nella sua macchina, una Mustang Cobra, che a quanto pare amava più di qualsiasi altra cosa al mondo, eccetto me, almeno spero. Mi guardai attorno e mi voltai verso di lui -E se ci vedessero?-.
-Miley tranquilla- disse lui appoggiando la mano sulla mia -i finestrini sono oscurati, non ci vedrà nessuno-.
-Va bene- dissi rilassandomi sul sedile -a proposito, dove stiamo andando?-.
Come da copione, Nick mi rispose semplicemente -E’ una sorpresa- ed uscì dal garage senza ulteriori indugi.
-Ma perché voi uomini dovete sempre fare i misteriosi?- dissi mettendo il broncio.
Lui rise, una di quelle risate che ti sciolgono il cuore, e disse -Perché ci viene naturale- e mi fece l’occhiolino.
A quel punto risi anch’io e smisi di assillarlo con le mie preoccupazioni, mi limitai semplicemente a guardarlo, non potevo farne a meno, ogni volta che lo guardavo rimanevo incantata. A un certo punto si fermò, ed io mi guardai attorno disorientata -Dove siamo?-.
-All’aeroporto- disse lui correndo ad aprirmi la portiera.
-Nicholas, ti devo confessare una cosa- gli dissi sforzandomi di essere seria -per ‘voglio uscire con te’ non intendevo ‘portami in un posto completamente a caso giusto per prendere una boccata d’aria’-.
Lui fece finta di ridere e mi guardò -Miley, non è un posto a caso questo, lo vedi quel jet?-.
Io mi voltai verso il punto in cui stava indicando Nick e vidi un jet su una piattaforma di decollo, annuì e tornai a guardarlo, lui sorrise e disse -sta aspettando che saliamo per portarci a New York-.
-Cosa?!- urlai voltandomi verso di lui.
-Non ti ho mai portata a mangiare fuori, adesso voglio farlo- disse fiero di sé, mi trascino sul jet e mi fece sedere, si diresse verso la cabina del pilota e dopo qualche minuto tornò da me, si sedette e l’aereo iniziò a decollare. Non potevo credere che il mio bellissimo ragazzo mi stava portando a mangiare a New York. A New York, capite?! Non ci ero mai stata, ricordo che quando eravamo ragazzi gli dicevo sempre di volerci andare, e lui mi stava accontentando.
Ci mettemmo meno di quanto previsto e quando scesi dal jet vidi una di quelle macchine che usano le guardie del Presidente degli Stati Uniti parcheggiata a pochi metri da noi. Quello che doveva essere l’autista era in piedi davanti al muso dell’auto e ci stava guardando. Quando Nick mi prese la mano e si avvicinò a lui, capì che era lì ad aspettare noi. Mi voltai verso Nick -Non badi a spese tu eh?-.
-Non per le persone che amo- mi prese per la vita e mi strinse a lui.
Salimmo in macchina ed ebbi il dubbio che quella fosse proprio una delle auto usate per il Presidente, aveva gadget di tutti i tipi, alcuni non sapevo nemmeno dire a cosa servissero. Ma per fortuna non rimanemmo lì dentro a lungo, perché l’auto si fermò proprio davanti ad un locale. Nick mi aiutò a scendere e mi ci portò dentro, era una fusione tra un bar e un ristorante, da una parte aveva dei tavoli apparecchiati per mangiare, mentre dall’altra c’era un bancone, dietro al quale lavoravano due baristi, e un paio di tavolini da caffè con al centro un menù. Ai lati di ognuno vi era uno di quei televisori a schermo piatto appesi alla parete, per ora accesi entrambi su un canale di gossip.
Nick mi portò verso la zona ‘ristorante’ e mi fece sedere ad un tavolo appartato, ormai era già ora di pranzo, quindi ordinammo subito da mangiare e finalmente ci comportammo come una coppietta normale. Era bello poter stare con lui in pubblico, speravo che l’avremmo fatto più spesso. Mangiammo tutto lentamente e proprio quando stavamo per iniziare il dessert qualcosa richiamò la mia attenzione, qualcosa che era appena stata detta da un uomo alla tv. Mi girai per ascoltare attentamente e quando mi accorsi di ciò che stava succedendo dissi a Nick -Nick dobbiamo tornare a casa-.
Lui si voltò a guardare la tv e dopo neanche due secondi mollò qualche grossa banconota sul tavolo e mi trascinò via dal locale.


Stavolta l'ho pubblicato subito, siete contenti? In realtà dovete ringraziare x11nightsinJune se sto continuando a postare i capitoli, perchè mi sta facendo venire voglia di scrivere recensendo sempre :') quindi fare un salto da lei a leggere le sue splendide storie non vi farebbe male u.u comunque, ho deciso di finire in fretta questa FF e non postare più nulla perchè vedo che sono calate tantissimo le visualizzazioni (sempre se vi interessa e.e) e non ha senso scrivere per il nulla (?) quindi dopo questa storia vi prometto che non dovrete più subire alcuno scempio scritto da me. Beh spero che il capitolo vi sia piaciuto, anche se me l'ero immaginato moooolto meglio >.<

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Capitolo 23
*** Capitolo 22 ***


Capitolo 22

 

MILEY

 
Tornammo in fretta al jet che ci riportò subito a Houston, dovevo arrivare a casa il prima possibile, dovevo assicurarmi che fosse tutto a posto.
Cercai di mantenere la calma, ma anche Nick si era accorto che ero agitata e mi sorrise premurosamente.
-Miley stai tranquilla- mi disse spostandosi dal sedile di fronte a me e mettendosi al mio fianco.
-Come faccio Nick? E se l’ha visto qualcun altro?- gli chiesi preoccupata.
-Non credo, sono tutti al lavoro a quest’ora- anche se cercava di nasconderlo, notavo un po’ di insicurezza nella sua voce. Tra i due, chi rischiava di più era lui, probabilmente ci avrebbe rimesso la reputazione.
-Si ma…- non riuscì a finire la frase che mi Nick mi zittì con un bacio. Si staccò e feci un respiro profondo, mi aveva appena calmata con un semplice bacio -grazie- gli dissi appoggiandomi a lui.
Rimanemmo in silenzio per tutto il viaggio, era inutile parlare, dovevamo solo sperare di essere gli unici ad aver visto quel servizio. Appena arrivammo all’aeroporto, salimmo nell’auto di Nick e ci precipitammo a casa mia. Uscì di corsa dalla macchina ed entrai in casa lasciando la porta aperta.
-Justin!- urlai sperando di non sentire una risposta. Provai a richiamarlo girando per la casa e quando sentì solo silenzio e non lo trovai mi sentì sollevata. Stavo per tornare da Nick quando mi accorsi che Justin aveva lasciato le chiavi di casa sul tavolo della cucina. Erano lì da stamattina? Non mi era sembrato di vederle quando ero uscita. Mi avvicinai al tavolo e solo allora notai che sotto le chiavi c’era un giornale, lo tirai su e mi impietrì quando vidi ciò che c’era in prima pagina. Forse Justin non aveva visto il notiziario in tv, ma aveva letto la stessa notizia sul giornale, con tanto di foto. Non potevo nemmeno provare a giustificarmi perché quella foto diceva tutto. Era stata fatta davanti casa di Nick, il giorno in cui era appena tornato da Los Angeles. Nick mi aveva baciata prima di farmi entrare e qualche paparazzo era riuscito a scattarci una foto in tempo. Come facevamo a rimediare a una foto simile? Si vedeva benissimo che io e Nick eravamo in atteggiamenti troppo intimi per poterlo nascondere, ormai non potevamo fare nulla. Sentì le gambe molli e mi attaccai al bordo del tavolo, lasciai cadere il giornale per terra e iniziai a piangere. Piansi per aver fatto soffrire Justin, per non aver gestito la cosa nel modo giusto, piansi anche perché così Nick sarebbe finito nei guai e magari sarebbe successo qualcosa al nostro rapporto. Il solo pensiero di poterlo perdere mi fece piangere ancora di più. Mi voltai verso la porta e trovai Nick fermo a guardarmi, probabilmente mi aveva visto dall’auto ed era venuto a controllare, quando notò la mia espressione sbiancò totalmente, anche lui aveva capito cos’era successo. Si avvicinò velocemente a me e raccolse il giornale, lo guardo per un po’, forse stava leggendo l’articolo, poi lo mollò sul tavolo e mi prese tra le braccia cercando di tranquillizzarmi. Mi sorpresi della sua calma, era lui quello che ci stava rimettendo di più, io avevo solo perso la possibilità di lasciare il mio ragazzo senza umiliarlo, lui si stava giocando la reputazione. Non era una novità che un calciatore tradisse la sua ragazza, questo è vero, ma Nick, Nick non avrebbe mai fatto una cosa simile nemmeno se fossi stata io la sua ragazza sin dall’inizio. Non era capace di una cosa simile, era cambiato fisicamente, ma dentro era sempre il solito premuroso ragazzino di Houston.
Mi baciò dolcemente la fronte e pian piano smisi di piangere, lo guardai con gli occhi gonfi e rossi e dissi con voce spezzata -Mi dispiace-.
Lui scosse la testa e mi sorrise leggermente -Non dirlo, non è colpa tua- mi abbracciò poi prese il giornale -vieni, andiamo a casa mia- uscimmo di casa e buttò il giornale nel cassonetto lì vicino, mi fece salire in macchina e guidò fino a casa sua senza mai lasciarmi la mano.
Appena arrivammo trovammo Selena davanti alla porta a litigare con dei giornalisti.
-Andatevene per l’amor del cielo!- disse quasi urlando.
Gli uomini non l’ascoltarono e rimasero lì a tempestarla di domande.
Nick si girò verso di me, si tolse la sua felpa, rimanendo con una maglietta a maniche corte e me la porse -Mettitela- mi disse porgendomela.
Io la misi e lo guardai confusa -Perché me l’hai data?-.
-Mettiti il cappuccio, non voglio che ti vedano- mi disse aiutandomi, quando notò la mia insicurezza sospirò e mi prese il viso tra le mani -non è colpa tua Miley, è questo ciò che capita quando frequenti uno come me, ora però copriti bene, se posso proteggerti da tutto questo, stai sicura che lo faccio-.
Detto questo uscimmo tutti e due dall’auto e andammo da Selena, appena i paparazzi ci videro iniziarono con le domande, Nick provò più di una volta a liquidarli gentilmente, ma non gli diedero ascolto.
Io cercai di coprire il viso ma così riuscì solo ad attirare l’attenzione di uno di loro che si avvicinò ancora di più a me e mi chiese -Come si sente ad essere l’amante del signor Jonas?-.
-Miley non rispondere!- disse Nick spostandomi dietro di lui.
-Quindi lei si chiama Miley?- insistette il paparazzo.
-Hey no! Lasciala in pace!- gli urlò contro lui, ma quando vide che il paparazzo continuava con le domande gli urlò -Ti faccio licenziare se non la smetti! Questa è una proprietà privata, andatevene tutti!- poi prese me e Selena e ci fece entrare in casa.
Mi levai subito la felpa e gliela porsi, Nick la prese e la gettò sulla poltrona nell’atrio, poi guardò Selena preoccupato che in quel momento era su tutte le furie.
-Diamine Nick! Cosa facciamo ora?- Selena continuava a camminare avanti e indietro nel panico -non avremmo mai dovuto iniziare questa farsa-.
Nick la fermò -Sel non importa, risolveremo tutto, stai tranquilla-.
-Come faccio a stare tranquilla Nick?! Ci vorrà poco prima che qualcuno capisca che non stiamo insieme!- Selena si mise le mani tra i capelli, sembrava la più turbata tra noi.
-Va bene stai calma, stai calma! Risolveremo tutto- disse Nick convinto -infondo basta solo che tuo padre non venga a sapere nulla no?-.
Improvvisamente sentimmo un cellulare suonare -Oddio!- urlò Selena, prese il suo telefono e guardò Nick nel panico -è lui-.


Ormai non è una novità che io pubblichi un capitolo in ritardo D: ma questa volta era merito delle poche visualizzazioni, mi stanno davvero demoralizzando çç infatti è già tanto se troverò la voglia di finire questa storia, comunque, non vi dico nemmeno che spero vi sia piaciuto perchè fa davvero schifo sto capitolo, quindi vi ringrazio solo per averlo letto, bye <3

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Capitolo 24
*** Capitolo 23 ***


Capitolo 23
 

NICK
 
-Lui chi?- chiesi spaventato.
-Mio padre!- rispose Selena completamente nel panico –ha letto la notizia, sta venendo qui-.
Mi guardai attorno in cerca di una soluzione, poi dissi -Sel, dì a Drew di non venire qui, tuo padre non deve vederlo, altrimenti capirà tutto-.
-Nick no…- disse con un filo di voce Selena.
Io la guardai confuso, cosa aveva intenzione di fare? Mi avvicinai a lei e le chiesi cosa volesse dire, lei sospirò e io capì tutto. Era stanca, stanca di doversi nascondere per stare insieme al ragazzo che amava, stanca di dover mentire a suo padre, stanca di fingere di avere una relazione con colui che in realtà era solo il suo migliore amico. E come biasimarla poi, dato che ero stanco anch’io.
La guardai negli occhi, feci un respiro profondo, mi voltai verso Miley velocemente poi ritornai a concentrarmi su Selena –Sicura?- le dissi semplicemente.
Lei annuì, se era pronta lei, allora potevo esserlo anch’io. Quando sarebbe arrivato a casa suo padre, gli avremmo detto tutta la verità, sperando in una buona reazione. Anche se da quell’uomo ci si poteva aspettare solo il peggio, era il tipo di persona che doveva avere il controllo di tutto, uno di quei genitori che deve comandare sui figli, nonostante siano adulti, quindi Selena non aveva mai avuto tutta la libertà che voleva e meritava, ed era ora di dargliela.
-Nick, mi spieghi che succede?- sentì Miley chiedere. Mi ero quasi dimenticato fosse lì, ero stato preso dal panico anch’io con tutto ciò che era successo.
Mi voltai verso di lei e le spiegai ciò che stavamo per fare, ovviamente anche lei doveva fare la sua parte, perché ormai in quella storia era coinvolta anche lei, purtroppo per la maggior parte del mondo lei era ‘la ragazza con cui Nick ha tradito Selena’.
Verso sera, Selena ricevette un’altra chiamata del padre in cui la avvisava che era arrivato all’aeroporto, nel giro di mezz’ora sarebbe arrivato a casa nostra. Feci venire da noi anche Drew e Miley e ci mettemmo d’accordo su cosa dire e fare, bastava una parola o azione sbagliata e la carriera di ognuno di noi sarebbe stata distrutta. Ah si, ho dimenticato di dire che quell’uomo era anche uno dei più influenti di Los Angeles e aveva contatti in tutta l’America.
Suonò al campanello ed andai ad aprire io. Quando lo vidi sentì lo stomaco stringersi, quell’uomo mi incuteva angoscia e anche un po’ di terrore. Al suo fianco vi erano due uomini, uno alla sua destra e uno alla sua sinistra, le classiche guardie del corpo di chi sa di avere un determinato numero di nemici.
-Signor Gomez- dissi io con un tono così sicuro che mi chiesi se fossi stato io a parlare.
-Nick- rispose apatico come sempre.
Non dissi nulla e lo feci entrare accompagnandolo in salotto, si guardò attorno e vide Drew –signor Bieber, che diavolo ci fa lei qua?!- iniziò ad innervosirsi.
Vidi Drew deglutire, tra lui e il signor Gomez non c’era mai stato altro che astio e Drew non aveva mai esitato a rispondergli, questa volta però, data la gravità della situazione, rimase in silenzio e non disse nulla.
Selena, che aveva trattenuto il fiato tutto il tempo, finalmente si rilassò, e si avvicinò al padre dandogli un leggero bacio sulla guancia, con un tale distacco che sembrava non esserci nessun legame tra i due.
-Ciao papà- disse poi lei, forzando un sorriso -posso offrirti qualcosa da bere?-.
Il padre fece un leggero cenno col capo alle sue guardie che dopo qualche secondo uscirono di casa senza fiatare, poi guardò la figlia e con il suo solito tono privo di emozioni disse -sono a posto così-.
Senza ulteriori indugi, ci sedemmo tutti sui due divani della sala, tranne il signor Gomez che ovviamente prese posto sulla poltrona. Ci scrutò per qualche secondo, poi si decise a parlare -Sapete perché sono qui-.
Annuimmo tutti, anche Drew e Miley, provai poi a parlare, ma il padre di Selena mi fermò.
-Nicholas, mio caro, mi devi una grossa spiegazione sai? Non solo hai ferito moralmente mia figlia, ma l’hai anche umiliata- disse tenendo il suo sguardo su di me, i suoi occhi non persero mai di vista i miei, e potrei anche giurare di non averlo visto mai sbattere le palpebre.
Stavo di nuovo per aprire bocca, ma per la seconda volta venni fermato. Stavolta però era Selena quella ad avermi preceduto, si schiarì la gola e con ogni briciola di coraggio che le era rimasto disse -No, te la devo io una spiegazione.-
A quel punto successe qualcosa che non mi ero minimamente aspettato, e notando lo sguardo di tutti gli altri, anche loro erano stati presi in contropiede. Udimmo una risata, una di quelle risate capaci di farti gelare il sangue nelle vene, non la classica risata malefica da personaggio cattivo dei film, ma una risata amara, la risata del signor Gomez.
Non l’avevo mai visto sorridere, figurati ridere. Ci fu un attimo di silenzio, poi parlò -Lo sapevo…- annuì -ecco perché c’è qui quel mascalzone di Bieber-.
-Non parlare così di lui!- gli urlò contro Selena.
Il padre non si scompose, si aspettava questa reazione dalla figlia, aspettò che si calmasse, poi le chiese le spiegazioni che tanto aveva atteso.
Da quel momento in poi, io, Miley e Drew sembravamo non esistere, potevamo anche alzarci e andarcene e non avrebbe fatto alcuna differenza. Da quel momento c’erano solo padre e figlia. Il signor Gomez e Selena.
Selena spiegò al padre tutta la storia, partendo da un punto che il padre conosceva già e procedendo fino a quel momento. Non tralasciò nulla, non si preoccupò nemmeno di trovare scusanti per come aveva mentito al padre, erano cose di cui non si pentiva, dato che nemmeno lui aveva mai provato rimorso per ciò che aveva fatto per separare la figlia dal ragazzo che amava.
Non so dire esattamente quanto tempo passò dalla fine del racconto alla reazione di quell’uomo, ma parve un’eternità per tutti.
-Chiedimi scusa- disse infine il padre senza battere ciglio.
Selena lo guardò sbalordita -Non ho intenzione di farlo-.
In quel momento mi sembrò di vedere il padre sorprendersi, ma essendo una cosa mai vista prima, non ne fui sicuro, si alzò lentamente e poi sistemandosi il cappotto che non si era mai tolto disse -Bene, non abbiamo altro da dirci allora-.
-Cosa? Papà!- disse Selena ancora più sorpresa, le stava davvero dicendo addio?
-No, non osare pronunciare quella parola nei miei confronti! Io per te non sono più ‘papà’, ma Fernando Gomez. E io non ho più una figlia-.
Rimanemmo tutti shockati dalle sue parole, Selena tentò di fermarlo un’ultima volta, era pur sempre suo padre, ma lui non sembro darci conto, si voltò ed uscì di casa senza aggiungere altro.
Nella stanza calò un assoluto silenzio che sembrava opprimere tutti quanti, si udivano solo i singhiozzi per il pianto di Selena mentre Drew l’abbracciava forte cercando di consolarla.
Io e Miley non sapevamo cosa fare, cosa dire, alla fine l’unica ad averci rimesso era stata Selena, quella sera aveva perso suo padre, anche se fino ad allora non si era mai veramente comportato come tale.
-Cosa succederà adesso?- mi chiese poi Miley a bassa voce.
L’abbracciai e sospirai, poi dissi -Non lo so, staremo a vedere- non avevo la minima idea di cosa sarebbe successo. Probabilmente avremmo dovuto raccontare tutta la storia anche alla stampa, o almeno le parti più salienti, giusto per non mettere in cattiva luce nessuno.
-Staremo a vedere- ridissi poi, cercando un sostegno in quelle parole che io stesso avevo detto con insicurezza, anche se alla fine era vero, l’unica cosa da fare era stare a vedere.

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Salve a tutti :3 da quanto tempo eh? Per vostra sfortuna non sono morta v.v Ma per mia fortuna questa volta non è colpa mia se ho fatto tardi :'D avevo prestato la chiavetta con su tutti i capitoli ad un mio compagno e me l'ha riportata solo in questi giorni, quindi vi chiedo perdono da parte sua v.v Ora, questo capitolo fa schifo come tutti gli altri, lo so v.v ma preparatevi perchè gli altri faranno ancora più schifo, ho intenzione di finire questa storia in 4-5 capitoli, quindi quasi sicuramente rovinerò il finale facendolo troppo in fretta, ma ormai la sto finendo per rispetto, perchè non mi va di lasciare la storia inconclusa, vabbè...spero sia stato almeno dignitoso, ciau...uh, e grazie a chi comunque continua a leggere e a quelle poche persone che recensiscono, grazie mille <3

 

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Capitolo 25
*** Capitolo 24 ***


Capitolo 24

 
DEMI

Erano passati tre mesi e da allora le cose erano migliorate. Nick e Miley stavano insieme a tutti gli effetti, Miley dopo l’incontro con il signor Gomez aveva chiarito con Justin, riuscendo a mantenere un buon rapporto con lui. Poi Nick e Selena avevano deciso di raccontare tutto alla stampa, accettando di fare un’intervista per E! News, e sembrò andare piuttosto bene. Purtroppo, o per fortuna, il padre di Selena non si fece più sentire, aveva del tutto rotto tutti i legami con sua figlia e l’unico lato positivo della faccenda era che le carriere di tutti i ragazzi erano salve, anche se dovettero subirsi gli insulti di alcune fan che ‘si erano sentite tradite da loro’. Almeno però Selena e Drew, finalmente non dovevano più tenere la loro relazione nascosta. Mentre io beh, ero più felice che mai. Le cose con Luke andavano alla grande, erano ormai quattro mesi che ci frequentavamo e Luke era venuto a vivere da me, forse sembrava che stessimo correndo un po’ troppo, ma non per noi, nessuno dei due si sentiva costretto a fare o non fare qualcosa.
Preparati per stasera’mi aveva detto Luke poco prima di uscire per andare a lavorare. La mattina si era svegliato tutto allegro e quando gli avevo chiesto spiegazioni, lui si era limitato a dirmi che quella sera mi avrebbe fatto una sorpresa. Ovviamente, da vera ragazza paziente che sono, lo avevo tartassato tutta la mattinata per avere almeno una piccola misera anticipazione, ma niente. Quel ragazzo non si era fatto sfuggire niente. Così mi ero ritrovata a metà del pomeriggio seduta sul letto a scervellarmi per capire quale potesse essere la sorpresa, non ne avevo la più pallida idea.
Poco prima dell’ora di cena, Luke tornò a casa, e si meravigliò vedendomi ancora seduta sul letto in jeans e maglietta.
-Demi- mi chiamò.
Io mi voltai a guardarlo tranquilla -Si?-.
-Vuoi uscire così stasera? Sai, pensavo di portarti in un ristorante, ma se preferisci il McDonald’s basta dirlo- disse lui quasi ridendo.
Io mi guardai, in effetti non ero vestita in modo adeguato per una serata al ristorante -Hai ragione, scusa, mi cambio al volo e usciamo!- detto fatto, mi alzai, presi uno dei pochi vestiti da sera che avevo e lo infilai di corsa, non preoccupandomi minimamente dello sguardo divertito di Luke. Mi truccai e mi pettinai velocemente e tornai da lui, ormai senza fiato per le corse tra il bagno e la camera.
-S-sono pronta- riuscì a dire.
Luke mi sorrise e finalmente uscimmo di casa, non osai nemmeno chiedergli dove stessimo andando, tanto mi avrebbe risposto ‘è una sorpresa’, come sempre, quindi restai zitta zitta sul sedile e aspettai di capire da sola quale fosse la destinazione.
Arrivammo ad un ristorante poco fuori città.
Benché io fossi più tipo da McDonald’s, da quando stavo con Luke, non mi dispiaceva andare ogni tanto a mangiare in un vero ristorante e lui era felice quando gli chiedevo di portarmi fuori.
Entrammo nel locale e un uomo ci venne subito in contro.
-Signor Morgan, la stavamo aspettando- disse poi sorridendo.
Lo conosceva già, ovviamente.
Mike, così si chiamava l’uomo, ci accompagnò subito verso il nostro tavolo, in una saletta privata, in cui c’erano si altri tavoli, ma sorprendentemente vuoti. Apparentemente, quella saletta sembrava prenotata interamente per noi.
Luke mi fece sedere a un tavolo posto al centro della stanza e si sedette di fronte a me. La serata stava procedendo normalmente, iniziai anche a chiedermi se Luke avesse cambiato idea e non ci fosse più alcuna sorpresa per me.
Solo quando arrivammo al momento del dolce vidi Luke innervosirsi, forse era arrivato il momento.
-Ti amo- mi disse poi guardandomi negli occhi.
Io sorrisi, e sentì gli occhi farsi lucidi, proprio come ogni volta che me lo diceva e risposi -Anch’io-.
A quel punto si alzò -Ti avevo detto di avere una sorpresa per te- disse mettendosi una mano all’interno della giacca. Estrasse qualcosa ma sfortunatamente non riuscì a vedere cosa, si avvicinò a me e prendendomi la mano mi aiutò ad alzarmi, ora mi stavo innervosendo anch’io, volevo assolutamente sapere cosa stava succedendo.
-So che ci conosciamo solo da pochi mesi- iniziò lui -ma sento di amarti come non ho mai fatto prima d’ora e per questo ho deciso di chiederti una cosa-.
A quel punto sentì qualcosa stringermi lo stomaco, come se avessi capito cosa stava per dire, ma non lo volevo ammetterlo a me stessa. Che fossimo già arrivati a quel punto?
Luke fece un profondo respiro, si vedeva che era agitato.
-Luke tutto bene?- gli dissi quasi preoccupata.
Lui annuì, poi fece un altro bel respiro e disse -Demetria Devonne Lovato…-.
No, non stava per succedere. Non era possibile.
Si inginocchiò.
Stava per succedere eccome, lo stava facendo davvero.
E proprio mentre pronunciava il fatidico -vuoi sposarmi?- aprì la mano che aveva infilato pochi momenti prima nella giacca e mi mostrò una scatoletta blu aperta, al cui interno vi era uno degli anelli più belli che avessi mai visto. Semplice, ma comunque splendido, con un diamante circondato da tanto piccoli zaffiri blu.
Guardai l’uomo inginocchiato davanti a me sbalordita e mi resi conto di non aver ancora detto nulla, il fatto era che non ci riuscivo. La gola si era improvvisamente seccata e la voce sembrava completamente sparita.
Un misto di emozioni mi stava attraversando il corpo e non sapevo di quale appropriarmi.
-Demi ti prego, dì qualcosa- disse Luke spaventato, il silenzio in momenti come quello, non è mai ben accetto.
Sospirai e provai a parlare -Io…io…- 


E per la prima volta in tutta la mia vita, posto due capitoli in una settimana! :') L'avrei postato ieri, ma non funzionava internet D: comunque, per vostra (s)fortuna, il prossimo capitolo è in costruzione e non so nemmeno quando riuscirò a pubblicarlo dato che da settimana prossima inizio lo stage con la scuola çç comunque, spero vi sia piaciuto, come avrete notato non ho dato ulteriori problemi alle due coppiette Nick/Miley e Selena/Drew perchè mi sembrava sia scontato che troppo lungo da fare poi e dato che voglio finire questa storia in fretta, li ho lasciati stare v.v Spero di riuscire a mettere presto il prossimo, bye <3

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Capitolo 26
*** Capitolo 25 ***


Capitolo 25

DEMI

-Io…- provai nuovamente a dire.
-Demi ti prego..- mi supplicò lui.
Lo feci alzare e lo guardai negli occhi, ne avevo bisogno, per capire quale risposta dargli.
Fu allora che notai uno strano luccichio nei suoi occhi. Stava forse piangendo?
Mi amava, ne ero sicura. Forse era l’unica cosa di cui fossi stata veramente sicura in tutta la mia vita. Mi amava e quella sera mi aveva completamente donato il suo cuore e chi ero io per spezzarglielo?
-Si- dissi senza neanche rendermene conto. Per quanto potesse essere possibile, quella parola mi uscì dalla bocca senza averla nemmeno pensata e non provai nemmeno a rimangiarmela.
-Cosa?- mi chiese lui sbalordito. Si aspettava sicuramente un no.
-Si Luke! Voglio sposarti!- dissi per poi fiondarmi tra le sue braccia.
Lo strinsi forte e continuai a ripetergli -voglio sposarti- mentre delle lacrime mi bagnavano le guance.
Lui si staccò solo per mettermi l’anello al dito, poi tornò a stringermi a sé. Ero felice, lo ero davvero. La mia vita stava diventando perfetta.
-Lo devo assolutamente dire a Miley!- dissi presa dall’entusiasmo.
Lui si staccò leggermente da me -Ora? Non puoi farlo domani?-.
Io ci pensai -Hai ragione- dissi, poi mi guardai l’anello -questa sera sarà tutta per noi-.
 
Il giorno dopo mi svegliai raggiante, non vedevo l’ora di uscire e raccontare a tutti della proposta. La prima persona a cui dovevo dirlo era Miley, lei era la mia migliore amica sin dai tempi dell’asilo, non c’era nulla che non le dicessi, così decisi di andare prima da lei.
-O mio Dio!!- esclamò Miley portandosi la mano alla bocca dall’incredulità.
Io sorrisi e le mostrai l’anello -Già- dissi semplicemente.
-O-MIO-DIO!- ripeté di nuovo scandendo bene le parole.
-Si Miley, ho capito- le risposi ridendo, sapevo che non aveva ancora davvero iniziato ad esultare.
-Ok, calma, tranquilla, dimmi solo per quando avete fissato la data, io ovviamente sarò la tua damigella, poi dobbiamo vedere i fiori, la chiesa in cui ti vuoi sposare, la musica….- iniziò ad elencare una serie di cose che dovevamo organizzare, a quel punto avevo smesso di fare attenzione a quello che diceva, la guardavo parlare tutta eccitata a proposito del mio matrimonio come se fossimo in estremo ritardo e dovessimo preparare tutto di corsa.
Mi chiese di raccontarle com’era successo e le dissi tutto per filo e per segno, ogni volta che dicevo qualcosa di particolare, Miley se ne usciva con un altro ‘o mio dio!’ ed io ridevo. Poi però mi riportò coi piedi per terra, tutta la storia della proposta e del matrimonio era meravigliosa, ma dovevo anche affrontare qualcos’altro, o meglio, qualcun altro: Joe.
Miley mi consigliò di dirglielo, ma io non volevo, non era affar suo. Ogni volta che capitava qualcosa di bello nella mia vita, doveva arrivare lui a rovinarlo, ed ero stufa.
-Demi potrebbe arrabbiarsi, devi dirglielo tu- riprovò Miley.
-No! Non mi interessa se si arrabbia, è la mia vita- le dissi ponendo fine alla questione.
Lei si arrese e tornammo a fantasticare sul mio matrimonio, mangiammo insieme ed andammo a lavorare. Per fortuna non appena diedi la notizia a Kevin, lui decise che per quel giorno avremmo potuto festeggiare con l’azienda, per un giorno non si sarebbe lamentato nessuno.
 
Erano passate quasi due settimane ormai, i preparativi erano già a buon punto, Luke aveva insistito perché non ci sposassimo troppo tardi e così avevamo imposto un tempo limite di due mesi e quando Miley l’aveva saputo mi aveva implorato di farle organizzare tutto.
-Organizzare un matrimonio non sarà poi così difficile no?- mi aveva detto cercando di convincermi, ed io avevo accettato, le avevo dato carta bianca su tutto tranne che ovviamente sull’abito da sposa, quella era una decisione che volevo prendere io ed io soltanto.
Eravamo nel negozio di abiti da sposa per scegliere sia il mio vestito che quello delle damigelle, dato che non avevo uno stretto rapporto con molte ragazze, avevo deciso di chiedere a Selena di farmi da damigella insieme a Miley e lei felicissima aveva accettato. Come sempre, i vestiti delle damigelle devono essere uguali e per questo Miley e Selena non riuscivano a mettersi d’accordo, Miley aveva scelto un vestito corto all’altezza del ginocchio, di color azzurro chiaro senza spalline e con un fiocco in vita di lato, mentre Selena ne aveva scelto uno lungo che arrivava a terra, di color rosso anch’esso senza spalline con delle decorazioni all’altezza della vita. Erano davvero belli tutti e due, ma nessuna delle due voleva rinunciare alla sua scelta.
-Miley diamine sembriamo dei confetti con quel vestito addosso! Io non me lo metto- le disse esasperata Selena.
-Si ma non stiamo mica andando ad una sfilata! Il tuo è da passerella non da matrimonio!- rispose indispettita Miley.
Sospirai, smisi di cercare il mio abito ed andai da loro -Basta voi due! Miley il tuo mi piace ma preferisco quello di Selena…-.
-Ma..- provò a dire Miley.
-Ma niente. Io sono la sposa, io scelgo se voi non siete capaci a farlo- mi girai e chiamai la commessa –scusi, le damigelle hanno scelto il vestito, se capita che una delle due provi a convincerla a impacchettare un altro abito, la ignori semplicemente- le dissi porgendole due abiti rossi.
-Ora lasciatemi trovare il mio abito da sposa per cortesia!- dissi esasperata tornando a vedere gli abiti.
Ce n’erano di vari tipi, lunghi con il velo, corti fino al ginocchio o poco più su, con le maniche lunghe o senza spalline, con le decorazioni con le perline, li guardai tutti e quando stavo perdendo la speranza finalmente trovai quello giusto, quello che volevo indossare nel giorno più bello della mia vita, si trovava in disparte dagli altri, proprio come se fosse stato messo via per me, mi avvicinai e lo guardai quasi incantata. Era semplice, non aveva perline o decorazioni varie, era semplicemente fatto interamente da pieghe, era senza spalline, tutto bianco ed era lungo, quasi fino a toccare terra, con due strati di velo nella parte inferiore.
-Ragazze l’ho trovato!- urlai senza staccargli gli occhi di dosso, le sentì avvicinarsi -me lo provo, che dite?-
Guardai Miley e Selena annuire entusiaste, così presi il vestito e lo portai nel camerino, mi tolsi i vestiti e mi infilai l’abito senza problemi, il tessuto aderiva perfettamente al mio corpo e ciò metteva in risalto le mie curve che col tempo avevo imparato ad accettare ed anche un po’ amare. Aprì la tenda del camerino e tornai dalle ragazze, un po’ insicura dissi -Allora?-.
Al suono della mia voce, si voltarono verso di me e appena mi videro spalancarono gli occhi e insieme urlarono -E’ perfetto!-.
-Sicure? Va bene? E’ che…guardate come si vedono le curve- così dicendo mi avvicinai allo specchio al centro della sala e misi le mani sui fianchi, come per nasconderli.
Miley si mise dietro di me ed appoggiò le sue mani sulle mie, che erano ancora sui miei fianchi, e mi disse -Le tue curve sono bellissime, tu sei bellissima. Smettila di trovare mille difetti, sei perfetta e sarai la sposa più bella che sia mai esistita, compra questo vestito- la guardai attraverso lo specchio e dopo quelle parole, non potei trattenere le lacrime, mi voltai e la abbracciai forte, poi guardai Selena e le feci segno di unirsi a noi e quindi ci unimmo in un commovente abbraccio di gruppo.
-Non ci credo che stai per sposarti!- disse felice Miley.
-Già, nemmeno io!- le risposi sorridendo.
-Allora è vero, ti stai per sposare- sentì una voce alle nostre spalle, mi voltai e lo vidi, era lì a pochi metri da noi e mi guardava con un misto di rabbia e dolore, cos’avevo combinato?

Buonsalve! (?) No, non è un miraggio, la qui presente pigrona di prima categoria ha davvero postato il capitolo dopo anni e anni, scusate :'D oggi non so perchè mi è improvvisamente venuta ispirazione e quindi mi sono ritrovata a scrivere anche di più di quanto pensavo, soooo eccovi il capitolo, spero vi piaccia, l'altro proverò a postarlo a breve dato che il mio problema era capire come andare avanti, ora che lo so, dovrebbe essere tutto più facile. Anyway, non l'ho mai fatto prima perchè mi piaceva che immaginaste tutto voi a vostro piacimento, ma se volete, qui vi metto i tre abiti a cui mi sono ispirata per il capitolo: 
L'abito scelto da Miley: http://cloud8.lbox.me/images/x/201210/una-linea-senza-spalline-in-raso-al-ginocchio-damigella-d-onore---vestito-da-festa-di-nozze--hsx042-_fddhge1350629332769.jpg
L'abito scelto da Selena: http://img.trovaofferte.net/td/lightinthebox/leotie-abito-da-damigella-in-raso_2284610.jpg
Per quanto riguarda il vestito di Demi invece, ho scelto proprio uno tra quelli da lei indossati: http://userserve-ak.last.fm/serve/_/69171736/Demi+Lovato+Unbroken+Photoshoot.png
Okey, ora torno a scrivere uu alla prossima! <3

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Capitolo 27
*** Capitolo 26 ***


Capitolo 26
 

DEMI
 
-Joe…- sussurrai, aveva ragione Miley, avrei dovuto dirglielo.
-Non ci credo- disse lui voltandosi pronto ad andarsene.
-No Joe aspetta!- in quel momento non mi importò di avere ancora addosso l’abito, alzai l'orlo della gonna per non sporcarlo e mi precipitai dietro di lui, provai a chiamarlo più volte, ma lui non mi ascoltò ed uscì dal negozio. Gli corsi dietro ignorando che stavo uscendo da un negozio senza pagare, quando vidi che non mi dava retta mi fermai e urlai -JOE!-.
E solo allora lui si fermò e si girò verso di me infuriato, si avvicinò piano e finalmente parlò -Ero venuto a casa tua per scusarmi, perché avevo capito di aver sbagliato, ma quando sono arrivato c’era solo Luke e mi ha detto che ti avrei trovata a provare il tuo abito da sposa. Non potevo crederci, mi sono detto ‘è impossibile, Demi me l’avrebbe detto’ e sono venuto qui sperando di non trovarti, ma mi sono sbagliato, come hai potuto?!-.
A quelle parole abbassai lo sguardo, mi sentivo in colpa, Joe era sempre stato importante per me e nascondergli una cosa del genere era ingiusto -Mi dispiace Joe- gli dissi guardandolo poi negli occhi.
-Ti dispiace? Beh, non me ne faccio nulla delle tue scuse- rispose duro lui.
Lo guardai sconvolta, da quando in qua mi rispondeva così? Non era da lui -Cosa vuoi da me Joe? Non so più che fare, che diavolo vuoi?!-.
-Voglio che non ti sposi- disse improvvisamente.
Sentì le mie ginocchia cedere, non potevo credere a ciò che aveva appena detto, non poteva davvero aver detto una cosa del genere, non sapevo cosa dire, stavo cercando un modo per rispondergli ma non sapevo nemmeno io cosa dire e così me ne uscì con un semplice -Perché?- e probabilmente scelsi la cosa più sbagliata perché senza che me ne rendessi conto, mi trovai con le sue labbra incollate alle mie. Una parte di me si disse subito di allontanarlo, ma lui mi teneva il viso tra le mani e mi persuadeva dal lasciarlo andare. Solo dopo qualche secondo, la mia coscienza si svegliò e riuscì a dargli uno spintone ancora sopraffatta da ciò che era appena successo -che ti è preso?!- gli urlai contro.
-Mi è preso che ti amo Demi! Non lo capisci? Io non voglio che ti sposi perché ti amo!- mi rispose anche lui alzando la voce.
-Tu non puoi farti vivo così all’improvviso dicendomi che non devo sposarmi! Non puoi!- gli diedi un altro spintone pieno di rabbia.
Questa volta lui non reagì, mi guardò freddo e disse -Ti sposerai comunque?- quando vide che non gli rispondevo mi rivolse un sorriso triste e sussurrò -Addio Demi-.
Spalancai gli occhi -Cosa?! Joe aspetta!- ma lui non mi diede retta, si voltò e se ne andò senza più calcolarmi.
-Demi..- sentì una voce alle mie spalle, la riconobbi subito, era Miley, mi prese per mano e mi fece tornare nel negozio senza chiedermi nulla. Non so se aveva assistito a tutta la scena o se era semplicemente arrivata proprio in quel momento, ma comunque non me la sentivo in quel momento di parlare dell’accaduto. Chiesi scusa alle commesse per essere uscita in quel modo e dopo essermi sfilata l’abito ed essermi rivestita, pagai il tutto ed uscimmo senza proferire parola. Anche Selena sembrava aver capito che non avevo voglia di parlarne e quindi non mi fece domande.
Una volta tornata a casa però, mi toccò subire l’interrogatorio di Luke che voleva sapere se avevo trovato l’abito perfetto e soprattutto, avendo detto lui a Joe dove mi trovavo, cosa volesse quel ragazzo. A quel punto andai in panico, ero sempre stata sincera con Luke, ma sentivo che raccontandogli della sua visita l’avrei fatto star male, probabilmente avrebbe iniziato a dubitare del mio amore per lui e mi avrebbe chiesto se ero sicura di volerlo sposare. No, non potevo permettere che succedesse, così finsi un sorriso e gli risposi con un semplice ‘niente di che’ e lui sembrò crederci poiché si stampò in volto un sorriso magnifico e tornò ad occuparsi delle sue faccende.
 
-DEMI ALZATI IMMEDIATAMENTE!- mi svegliai di colpo e mi guardai attorno per vedere chi era stato a urlare e vidi Miley in piedi davanti al mio letto con un sorriso smagliante che mi aspettava, senza perdere troppo tempo presi il cuscino dietro di me e glielo lanciai addosso, per mia fortuna non se l’aspettava e la presi in pieno.
-Si può sapere che ti prende?! E poi che ci fai davanti al mio letto, sei inquietante- le dissi confusa.
Lei si mise a ridere -Demetria alzati immediatamente, abbiamo tantissime cose da fare oggi e non intendo rinunciare a nessuna di esse perché sei troppo pigra per alzarti- disse seria.
Io la guardai ancora più confusa -Ma di che stai parlando?- proprio in quel momento entrò nella stanza anche Nick e anche se ero completamente vestita, mi nascosi sotto le coperte.
Miley mi guardò sbalordita e poi guardò lui -Si è dimenticata!-
-Cosa mi sono dimenticata?- le chiesi.
-Cosa si è dimenticata?- ripeté Nick curioso, si avvicinò a Miley e mi guardò.
-Che oggi festeggiamo il suo addio al nubilato e mi aveva promesso che sarebbe stata tutta mia- disse offesa Miley.
Io balzai dal letto spaventata, come poteva essere già arrivato quel giorno? Presi il telefono in mano e guardai il calendario, per quel giorno era vuoto, ma il giorno dopo era segnata una nota e c’era scritto ‘MI SPOSO!
-Domani mi sposo- dissi ancora sorpresa.
-Demi stai bene?- disse Nick ridendo.
Lo fulminai con lo sguardo e mi alzai noncurante della sua presenza nella stanza -Ho completamente perso la cognizione del tempo- aprì l’armadio per cercare qualcosa da mettermi, poi pensai -Nick ma tu che ci fai qua? Devi venire con noi?-.
-No, lui organizzerà l’addio al celibato con Luke- mi voltai e la vidi diventare seria tutto ad un tratto, poi continuò a parlare -sperando che il signorino non si diverta troppo, guai a te se ne approfitti-.
Nick allora le sorrise e la baciò -Tranquilla, non farò nulla che possa compromettere il nostro rapporto, promesso, ora vi lascio sole- e se ne andò.
Da quanto mi disse Miley, Luke aveva deciso di festeggiare l’addio al celibato con Nick e Drew per legare un po’, avevano invitato anche Joe, ma per qualche misteriosa ragione aveva declinato l’invito. Ovviamente io sapevo il motivo, ma decisi di non dire nulla. Appena ebbi finito di prepararmi salutai Luke, dato che l’avrei visto soltanto il giorno dopo, al nostro matrimonio ed uscì con Miley. Prima di iniziare a festeggiare andammo a prendere Selena con il taxi che Miley aveva prenotato per l’intera giornata, poi come prima cosa andammo in centro benessere. Le ragazze probabilmente si erano date alla pazza gioia quando avevano prenotato, perché uscimmo da lì al pomeriggio.  Avevamo fatto di tutto, dai massaggi rilassanti, alle saune e anche ovviamente manicure e pedicure. Insomma, ero già pronta per sposarmi. Andammo poi a mangiare in un locale lì vicino abbastanza tranquillo, poi mi portarono in un negozio a fare shopping, ma mi fecero comprare un solo vestito, piuttosto sexy e quando chiesi loro il motivo, mi dissero solo che dovevo indossarlo per la prossima tappa. Così feci, lo indossai e a quel punto mi dissero che il resto era una sorpresa e quindi dovevo indossare una benda. Per quanto tentai di convincerle a non farlo, non mi diedero ascolto, appena fuori dal negozio mi misero una benda sugli occhi e per il resto del tragitto non vidi niente.
A un certo punto mi aiutarono ad uscire dal taxi e non appena misi piede per terra, sentì centinaia di ragazze urlare attorno a me.
-Dove diavolo siamo?- dissi alzando la voce.
-Tra poco vedrai- disse Selena, ero più che sicura di averla sentita ridere.
Mi fecero camminare, poi sentì un uomo dire -Siete in lista?-.
Iniziai a sentire anche della musica e a quel punto era difficile capire cosa stesse succedendo intorno a me, ma riuscì a sentire Selena dire -Si, siamo qui per un addio al nubilato-.
A quel punto immagino che il ragazzo ci fece passare perché riprendemmo a camminare e la musica si fece sempre più alta, eravamo in un locale, ma quale?
-Ragazze ora volete dirmi dove mi avete portata?- chiesi esasperata.
-Non ancora- disse ridendo Miley.
Mi fecero sedere e solo allora mi dissero in coro -Pronta?-
Io annuì e queste mi tolsero finalmente la benda, ciò che vidi in quel momento, mi fece quasi morire sul colpo.
-O mio dio ragazze!- mi coprì all’istante gli occhi e dissi ridendo -non posso crederci che l’avete davvero fatto!-
Scoppiarono entrambe a ridere, ancora imbarazzata levai le mani dagli occhi e guardai davanti a me. Eravamo sedute proprio sotto al palco, un ragazzo a pochi metri da me stava ballando semi nudo facendo eccitare centinaia di ragazze, ebbene si, mi avevano portata in un night club e quello che si ‘dimenava’ davanti a me era proprio uno spogliarellista.
-Dovevo immaginarmelo! Cos’altro potevo aspettarmi da voi due?- Mi misi a ridere anch’io, ero imbarazzata come mai prima d’ora e benché non potessi vedermi, ero sicura di essere rossa come un peperone in quel momento. Passò qualche minuto in cui le ragazze mi prendevano in giro per la mia goffaggine davanti a quelle scene, poi ordinarono da bere e credo che quella fu la mia salvezza perché bevendo riuscì a sciogliermi e finalmente a divertirmi.
Passammo la serata a bere drink, ballare con gli spogliarellisti e si…anche ad infilare qualche banconota nei loro perizomi, infondo eravamo lì proprio per quello.
Quando ormai il locale stava per chiudere, andammo via e dato che a casa con Luke non potevo stare decidemmo di andare a dormire a casa di Miley, eravamo parecchio ubriache e quindi appena toccammo il letto crollammo in un sonno profondo. 

Buon salve :3 dai questa volta ho fatto passare meno tempo uu chiedo scusa se il capitolo è venuto troppo lungo, ma ho lo facevo di mezza pagina o così...e dato che poi anche se facevo mezza pagina avreste dovuto aspettare un altro anno :'D ho deciso di mettere tutto insieme, sarete felici di sapere che il prossimo capitolo sarà l'ultimo *^* finalmente eh? Beh spero vi sia piaciuto questo e cercherò di mettere il prossimo davvero in fretta perchè non voglio farvi aspettare oltre xD

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Capitolo 28
*** Capitolo 27 ***


Capitolo 27

 
DEMI

Il grande giorno era arrivato.
Mi ero svegliata con un mal di testa allucinante e non sapevo nemmeno da che parte cominciare a prepararmi, da lì a qualche ora mi sarei ritrovata all’altare di fronte all’uomo che amavo, pronta a promettergli di passare il resto della mia vita con lui.
Ora però dovevo solo capire come liberarmi dei postumi della sbronza, il che era tutto dire. Mi guardai attorno e vidi Sel e Miley dormire ancora, così provai a svegliarle, emisero qualche strano verso, poi finalmente si tirarono su.
Mi alzai a fatica ed andai ad aprire le tende, a contatto con la luce del sole, sentì la testa pulsare ancora di più e decisi di richiudere le tende -Come non detto- sussurrai.
-Ragazze ho un mal di testa pazzesco- disse Selena tenendosi la testa.
-Non dirlo a me- sbuffai io.
-Dicono che per rimuovere i postumi di una sbronza devi bere l’ultimo drink che hai bevuto la sera precedente- disse pensierosa Miley.
Io la guardai -Si, ma…cosa diavolo abbiamo bevuto ieri?- avevamo mischiato qualsiasi tipo di drink ed era difficile ricordarsi quale fosse stato l’ultimo.
Miley fece spallucce -Beh allora proviamo con una bella doccia fredda, di certo non puoi presentarti all’altare in queste condizioni-.
Sbuffai ed andai a farmi una doccia, non cambiò molto la situazione, ma almeno adesso non sembrava più che mi fossi fatta un bagno nell’alcol. Ci volle un’ora per far si che tutte e tre apparissimo almeno presentabili, il miracolo l’avrebbero fatto poi le truccatrici che avevo assunto per questa giornata.
Facemmo un’abbondante colazione per riprenderci, o almeno loro due, io avevo troppa ansia per riuscire a finire anche un solo cornetto, poi raggiungemmo la chiesa dove mi sarei sposata. All’interno era stata allestita una stanza apposta per la sposa e le sue damigelle ed era lì che ci saremmo dovute vestire e truccare. Prima di tutto ci sistemammo i capelli, all’inizio avevamo pensato tutte di raccoglierli, ma avevamo già mal di testa per conto nostro, e legandoli avremmo solo peggiorato la situazione, quindi rimanemmo tutte con i capelli sciolti. Passammo poi al trucco, e lì ci volle più tempo perché non era facile far scomparire del tutto le occhiaie, ma Miley aveva rintracciato la miglior truccatrice della zona e questa riuscì, come avevo sperato io, a fare un vero e proprio miracolo. Ci infilammo i vestiti e poi ci guardammo tutte e tre allo specchio, fino a qualche ora prima sembravamo degli zombie usciti da un film horror mentre ora potevamo passare per delle vere principesse.
-Wow- riuscì a dire.
-Già- parlò Selena.
-Siamo stupende- Miley sorrise e ci guardò, poi si rivolse a me -come ti senti?-
Io respirai profondamente, chiusi per qualche secondo gli occhi e quando li riaprì dissi -Nervosa, parecchio nervosa-.
Miley stava per parlare ma sentimmo bussare alla porta ed andò ad aprire, era Nick ed era già vestito di tutto punto.
Appena vide Miley si bloccò e spalancò gli occhi -Amore sei bellissima…cioè, siete tutte bellissime- aggiunse poi.
Miley gli diede un leggero bacio sulla bocca, evitando di lasciargli il segno del rossetto, poi gli chiese -Che ci fai qui?-.
Nick fece spallucce -Volevo solo vedere come state, Drew non è ancora arrivato e mi annoiavo ad aspettare da solo-.
Alle parole ‘da solo’ sentì un vuoto allo stomaco, significava che Joe non si era proprio fatto vedere. Ma cosa potevo aspettarmi? Mi aveva chiaramente detto addio e di certo non avrebbe assistito al mio matrimonio come se nulla fosse successo.
Stavo per chiedere a Nick se aveva avuto sue notizie quando squillò un cellulare, proveniva dalla giacca di Nick quindi aspettammo che rispondesse.
-Pronto?- rispose.
Ci fu qualche minuto di silenzio, si sentiva la voce di una donna ma non capivamo cosa diceva, provammo a decifrare il messaggio della chiamata dal volto di Nick ma cambiò espressione durante la telefonata e mi preoccupò.
Nick sbiancò di colpo ed attaccò la chiamata, sussurrò qualcosa a Miley poi uscì dalla stanza lasciandoci sole.
-Miley cos’è successo?- le chiesi preoccupata.
Lei abbassò lo sguardo per un po’ -Non so se è il caso che te lo dica…-.
-Miley, dimmelo- la implorai.
-Ma ti devi sposare…-sentì un tremolio nella sua voce e questo mi spaventò seriamente.
-Cosa c’è Miley? Chi era al telefono? Riguardava Joe? E’ successo qualcosa a Joe?- lei non disse nulla e io capì -cos’è successo a Joe? Ti prego dimmelo-.
-Lui…ha avuto un incidente…ora è all’ospedale, devono operarlo d’urgenza- mi disse trattenendo le lacrime.
Mi portai una mano alla bocca e non riuscì ad impedire alle lacrime di scendere lungo il mio viso, non potevo crederci, quello che doveva essere il giorno più bello della mia vita si era trasformato in un incubo. Come potevo sposarmi sapendo che Joe era ricoverato in ospedale? E se era grave? No, non potevo, non riuscivo.
-Miley devo avvisare Luke…io non posso sposarmi così- le dissi con voce tremante.
Lei annuì -Nick è già andato ad avvisarlo, dovrebbe arrivare a momenti- non appena finì di parlare, la porta si spalancò ed entrò Luke preoccupato. Era bellissimo, ma non era una cosa a cui riuscivo a pensare in quel momento, riuscivo solo a pensare a Joe, a cosa gli fosse successo.
-Demi non importa se non ci sposiamo oggi, andiamo da Joe- disse abbracciandomi.
Mi strinsi a lui e piansi ancora più forte -Sicuro?- gli chiesi poi.
Lui annuì e così avvisammo velocemente il parroco e i familiari, poi andammo in ospedale dove incontrammo Nick che cercava di avere informazioni sul fratello.
L’infermiera continuava a dire che doveva aspettare ma Nick non voleva darle ascolto, ci avvicinammo a lui e ci disse disperato che non sapeva dove fosse Joe e che l’infermiera non era in grado di aiutarlo al momento.
Luke allora si avvicinò all’infermiera e gli chiese calmo -Mi scusi, potrei avere un’informazione? E’ una cosa veloce…-.
L’infermiera gli sorrise -Certo mi dica-.
-Un nostro amico è stato portato qui d’urgenza questa mattina, il suo nome è Joseph Jonas, può dirci dove possiamo trovarlo?- le sorrise cercando di sembrare il più gentile possibile e ciò sembrò funzionare, l’infermiera controllò sul computer e poi ci diede il numero della stanza di Joe.
Appena la raggiungemmo trovammo un dottore lì davanti così Nick si avvicinò per chiedergli se sapeva qualcosa al riguardo, il medico gli spiegò che Joe aveva avuto un incidente d’auto, il suo veicolo era stato travolto da un camion che andava troppo veloce, l’avevano operato in tempo ed ora doveva solo stabilizzarsi.
-Possiamo vederlo?- chiese alla fine Nick.
-Si, ma uno alla volta, potrebbe comunque svegliarsi a momenti- il dottore fece un piccolo sorriso a Nick e poi se ne andò.
Nick si voltò verso di me, come per chiedermi se volessi andare io, ma gli feci segno di non preoccuparsi, era suo fratello ed era giusto che entrasse prima lui, così entrò nella camera e noi rimanemmo fuori ad aspettare.
Anche se il dottore aveva chiaramente detto che Joe era ormai fuori pericolo, non riuscivo a smettere di piangere. Il solo pensiero di poterlo perdere, di non poterlo più vedere, mi faceva stare male.
Dopo qualche minuto la porta si aprì e Nick uscì, ci sorrise e disse -Si è svegliato!- poi si soffermò su di me e continuò -ha chiesto di te-.
 
Heeey, stavolta l'ho postato più in fretta visto? Ma solo perchè ce l'avevo già pronto :'D come potete aver notato, mi sono sbagliata, questo non era l'ultimo capitolo, credo che lo sarà il prossimo. Non voglio sembrare cattiva, ma date le scarse visualizzazioni, credo che il prossimo lo metterò solo se avrò almeno due recensioni, non mi va di continuare a postare capitoli sapendo che non interessa a nessuno, spero possiate capirmi =/ vabbè, spero vi sia piaciuto c:

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Capitolo 29
*** Capitolo 28 ***


Capitolo 28

 

DEMI
 
Ha chiesto di te’ al suono di quelle parole, il mio cuore saltò un battito. Joe aveva chiesto di me, mi alzai immediatamente e sorrisi a Nick -devo entrare?-.
Lui ricambiò il sorriso -Vuole te, per poco non mi cacciava dalla stanza, vai- mi fece entrare e mi chiuse la porta alle spalle. Feci un respiro profondo, poi mi voltai verso il letto - con la paura di non riuscire a sopportare la vista di Joe in quelle condizioni - e lo vidi. Era ridotto meglio di quanto pensavo, aveva una gamba ingessata ed una fasciatura alla testa, ma la cosa che mi spaventava di più erano i fili che aveva legati al braccio, mi venne da piangere in quel momento, poi però spostai lo sguardo sul suo viso e quando notai che mi stava sorridendo, riuscì a provare solo una gioia immensa, perché comunque era ancora vivo.
-Hey Demi- mi disse sempre con quel sorriso mozzafiato.
Cercai di sorridere anch’io e mi avvicinai a lui -Joe..- presi una sedia e mi sedetti vicino a lui -che ti è successo?-.
-Incidente- disse lui, quando notò che continuavo a spostare lo sguardo dalla sua testa fasciata, alla gamba e poi al braccio su cui mi soffermavo sempre più a lungo, continuò -nello scontro mi sono ferito alla testa e ho perso molto sangue, ma sto bene ora, tranquilla-.
D’istinto gli presi la mano e gliela strinsi -Quando Miley mi ha detto che eri in ospedale, mi sono spaventata tantissimo, avevo paura di perderti..- confessai poi.
Lui sorrise, poi mi squadrò e il suo sorriso sembrò svanire -Ti sei sposata?- chiese insicuro, non so dirlo con certezza, ma mi sembrò di vedere i suoi occhi farsi lucidi.
Io abbassai lo sguardo -No, abbiamo interrotto la cerimonia e siamo corsi qui- gli risposi.
-E Luke non ha detto nulla?- mi chiese scettico, quando poi mi vide scuotere la testa, sospirò e disse -Demi io ti amo-.
Lo guardai per un po’ cercando di capire cosa rispondergli, poi decisi di affrontare la verità -Anch’io- dissi quasi in un sussurro. All’inizio credette di non aver sentito bene, poi quando si rese conto di aver capito le parole giuste sorrise ma non disse nulla, così continuai a parlare -Credo di non aver mai smesso di amarti- abbassai lo sguardo -volevo solo avere una relazione stabile, volevo stare con qualcuno che mi dimostrasse con sicurezza il suo amore…e Luke era lì, pronto a darmi tutto ciò- mi alzai dalla sedia e mi sedetti sul bordo del letto, accarezzai i suoi capelli ancora un po’ incrostati dal sangue e gli sorrisi.
Lui mi guardò -ti sposerai?-.
-No, almeno non con Luke- mi avvicinai al suo viso e lo baciai dolcemente. Quello era il nostro primo vero bacio, il primo voluto da entrambi e non dato di sorpresa. Fu un bacio dolce e lento, ma pieno di tutto l’amore che avevo conservato per lui in quegli anni ed ora ero pronta a darglielo.
Mi staccai contro voglia e dissi -Devo parlare con Luke- lui annuì e così uscì dalla stanza. Appena mi videro, i ragazzi si alzarono e mi vennero incontro -Allora?- mi disse poi Miley.
Le sorrisi, in un modo che solo lei poteva capire e risposi -sta bene- poi mi voltai verso Luke -dobbiamo parlare- luì non disse nulla e si allontanò con me.
Stavo per iniziare il discorso, ma lui mi precedette e guardandomi negli occhi disse -Tu lo ami- non era una domanda, ma un’affermazione. Non me lo stava chiedendo, stava anticipando le mie parole.
Abbassai lo sguardo colpevole e dissi -Mi dispiace…-.
Lui mi prese il mento e mi alzò il viso facendo sì che lo guardassi negli occhi -Non importa, credo di averlo sempre saputo, solo che preferivo credere alle tue parole-.
-Non sei arrabbiato?- gli chiesi confusa.
Lui sorrise, anche se debolmente -No, voglio solo che tu sia felice e non importa se non lo sarai con me-.
-Grazie Luke- gli sorrisi per poi abbracciarlo -sarà fortunata la ragazza che riuscirà ad amarti come non ho potuto fare io-.
Mi abbracciò un’ultima volta, poi andò via lasciandomi sola con gli altri che subito ne approfittarono e vennero da me e a chiedermi cosa fosse successo in quella stanza con Joe. Gli raccontai tutto ed ignorando quanto detto dal medico prima, entrammo tutti nella stanza di Joe a festeggiare.
Era finito tutto per il meglio, Nick e Miley erano riusciti a mettersi insieme senza rovinare la carriera di Nick e idem per Selena e Drew, che non erano più costretti a nascondersi e a mentire. Mentre io e Joe finalmente ci eravamo dichiarati ed eravamo pronti ad iniziare una vera relazione.
 

ATTENZIONE: SE AMATE I FINALI CLASSICI, POTETE CONSIDERARE LA STORIA APPENA FINITA, SE ANDATE AVANTI VEDRETE LA FINE DELLA STORIA IN MANIERA DIVERSA E POTREBBE NON PIACERVI, A VOI LA SCELTA ;)
 

MILEY
 
-Miley?! Miley muoviti! Dai Miley!!- mi svegliai di colpo e notai Demi vicino a me.
-Demi? Cosa diavolo ci fai a casa mia?- le chiesi turbata.
-Miley hai perso la memoria per caso? Ho dormito qui da te, hai pianto tutta la notte per la partenza di Nick- mi disse lei preoccupata.
-COSA?!- esclamai.

Per chi ha continuato a leggere, probabilmente avrete capito già cos'è successo e probabilmente siete rimasti delusi ma tranquilli, per voi non è ancora finito, il prossimo sarà l'ultimo capitolo in assoluto e lo posterò già domani così non dovrete aspettare molto =)

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Capitolo 30
*** Capitolo 29 ***


Capitolo 29
 

 
MILEY
 
-COSA?!- esclamai nel panico, guardai meglio Demi e solo allora notai che era diversa dal solito, sembrava più giovane, molto più giovane. Mi alzai dal letto e le andai davanti, la guardai attentamente e poi dissi -Demi perché sembra che hai sedici anni?-.
Lei mi guardò in modo strano -Mi dici sempre che sembro più grande, ma io non vedo questa differenza- si mise davanti allo specchio e si guardò.
Sembro più grande’ ma di che diavolo parlava? Lei era più grande! Poi realizzai una cosa, mi girai e mi guardai attorno, quella non era camera mia, o almeno non quella della mia nuova casa. Quella era la stanza che avevo da adolescente, quando avevo tredici anni. C’era qualcosa che non quadrava, perché io ero nella mia vecchia stanza con Demi?
-Aspetta, prima hai detto qualcosa a proposito di Nick che partiva, di che parli?- le dissi preoccupata.
Lei si voltò verso di me -Ok, ora mi spaventi- si avvicinò -pronto? Miley ci sei? Nick parte stamattina per Los Angeles ricordi?-.
A quel punto mi bloccai, com’era possibile? Mi avvicinai allo specchio di corsa e mi guardai, Demi non era l’unica a sembrare giovane, anch’io sembravo proprio una…tredicenne.
-Era solo un sogno..-sussurrai -tutto un sogno, com’è possibile?- mi voltai verso Demi.
-Hai dormito davvero molto, mezza giornata si può dire, avrai sicuramente fatto un sogno intenso- disse mentre si vestiva.
-Che ore sono?- le chiesi ignorando ciò che diceva.
Lei guardò l’orologio -Quasi Mezzogiorno…Miley, Nick sta per partire, sicura di non voler correre da lui?- mi chiese poi insicura.
Andai nel panico più totale, mi cambiai alla svelta e le dissi -Demi dobbiamo raggiungere Nick e Joe prima che partano! Non possiamo lasciarli andare…ho fatto un sogno, era così reale, muoviti!-.
-E io che c’entro?- mi guardò confusa.
-Se lasci partire Joe, lui incontrerà un’altra ragazza e tu quasi ti sposerai con un altro uomo prima di capire che sbagli- dissi tutto così velocemente che dubito Demi avesse davvero capito le mie parole, ma non c’era tempo, se avevo davvero sognato tutto, dovevo correre da Nick per evitare di fare lo stesso errore due volte.
-Cosa? Di che parli?- mi chiese spaesata.
-Niente, muoviti dobbiamo andare all’aeroporto, se andiamo dai Jonas non li troveremo mai- le urlai, corsi da mia madre a chiederle di accompagnarci ma mi disse che l’auto ce l’aveva mio padre, proprio come nel sogno così recuperammo due bici e io e Demi ci mettemmo a correre verso l’aeroporto sperando di fare in tempo. Continuavo ad urlare di muoversi, lei non sapeva nulla del sogno, non sapeva quanto era importante che anche lei si dichiarasse a Joe. Appena arrivammo all’aeroporto buttai giù la bici e corsi verso l’entrata, a quel punto non importava se arrivavo prima io di Demi, una delle due bastava per fermarli. Guardai gli orari dei voli e appena trovai quello per L.A. corsi verso il gate segnato sul tabellone, speravo con tutto il cuore di vedere uno dei Jonas, avevo già perso Nick nel mio sogno, non potevo permettermi di perderlo nuovamente.
Corsi verso il check-in e mi guardati attorno cercando qualcuno che assomigliasse anche lontanamente a un membro della famiglia Jonas, non trovando nessuno iniziai ad urlare il nome di Nick, mi spostavo tra le persone continuando a urlare, quando capì di aver fallito miseramente, mi avvicinai alla sala d’attesa con lo sguardo abbassato, ormai era troppo tardi.
-Miley!- sentì per qualcuno chiamarmi alle mie spalle, mi voltai e vidi Nick con le valige ai piedi mentre mi guardava curioso. Gli sorrisi come non avevo mai fatto prima e mi precipitai tra le sue braccia, lui mi strinse a se non capendo cosa stava succedendo.
-Ti amo- gli dissi poco prima di baciarlo.
Lui ricambiò il bacio, poi però mi allontano confuso -Tu…-.
-Si Nick, ti amo e non potevo permettere che te ne andassi senza saperlo, voglio stare con te, non importa se saremo distanti, io voglio stare con te- appena finì di parlare mi abbracciò nuovamente.
-Ti chiamerò tutte le sere e ti verrò a trovare nei week end, d’accordo?- mi disse sorridente, annuì e lo baciai di nuovo.
Poco dopo ci raggiunse Demi col fiatone -Ti ho cercata ovunque!- mi urlò, poi notò Nick al mio fianco e sorrise -finalmente gliel’hai detto!-.
-Demi ti prego, parla con Joe- le dissi implorandola.
Lei mi guardò pensierosa, poi annuì -dov’è?- chiese a Nick che le indicò un punto dietro la sua schiena. Joe ci aveva viste e si era avvicinato ed ora si trovava dietro a Demi, la quale si girò e senza neanche parlare lo baciò, Joe non sembrò respingerla, anzi, la strinse ancora più a se.
-Molto meglio del sogno- dissi appoggiando la mia testa sul petto di Nick.
-Cosa?- mi chiese lui.
-Niente tranquillo- poi mi ricordai di Selena e Drew e con malinconia sperai che Nick li avrebbe incontrati, anche se era stato tutto un sogno, mi ero davvero affezionata a loro e chissà che alcune delle cose che avevo sognato non potessero diventare realtà.
Rimanemmo ancora qualche minuto con Nick e Joe, poi li lasciammo partire, sapendo di poterli sentire una volta arrivati a Los Angeles, tutto grazie ad un sogno, il miglior sogno della mia vita.


Ora è finito davvero :') spero non vi abbia deluso il finale D: comunque, vorrei ringraziarvi per aver letto questa storia ed aver (im)pazientemente aspettato tra un capitolo e l'altro >.< e soprattutto ringrazio le pochissime persone che hanno sempre recensito in ogni capitolo, grazie mille <3 oooora, avevo pensato di ripostare una mia vecchia storia che avevo pubblicato su youtube e anche qui, ma poi avevo deciso di eliminarla, si chiama 'Stay With Me' non so se l'avete già sentita (?) comunque, dato che le visualizzazioni alla mia precedente storia man mano sono andate a calare, se questa storia non avrà abbastanza visualizzazioni e recensioni, credo proprio che poi smetterò di postarla, quindi fatemi sapere se volete che la pubblichi o pensate che sia uno spreco di tempo, io domani parto per la gita e tornerò tra tre giorni, quindi avete un po' di tempo per farmi sapere, se non riceverò recensioni non pubblicherò la storia, non ha senso per me...grazie di nuovo a tutti =)

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