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di raawruhl
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** The end. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Sto mangiando nello stesso locale dove in questo preciso momento, a due tavoli distanti da me, sono seduti i One Direction.
Non so come comportarmi, la mia amica è qui, seduta vicino a me, che sta cercando di calmarmi, ma in fondo è agitata anche lei, lo so. Vorrei andare a chiedere un autografo, ma ho paura di disturbarli. Non voglio essere una di quelle ragazze sfacciate che li segue ovunque, e che li disturba anche mentre mangiano…
Sono andata al bancone, a prendere da bere, si avvicina Louis … a me sta per venire un infarto, ma cerco di far finta di niente.
Poi sento da dietro: “ Hei, stai bene? ”
Mi giro … LOUIS TOMLINSON STAVA PARLANDO CON ME!
Io: “ Oddio..si, perché? ”
Louis: “ Stai tremando, e ti sei bloccata con la mano sulla bottiglia ”
Io: “Ah … ”
Louis: “ Vuoi un autografo? ”
Io: “Se non disturbo, mi piacerebbe molto ”
Louis: “ Vieni, siediti con noi ”
 
Stavo quasi per morire. Feci un cenno alla mia amica che tornò a casa.

Quando mi fece sedere vicino a Niall per un istante mi manc ò il fiato.

Harry: “ Com ’è che ti chiami? ”
Io: “ Taylor”
Zayn: “ Harry, adesso che sai il nome, non inziare ”
Io: *ridendo* “Non penso che inizierà ”
Harry: “ Pensi male ”
Niall: “ Chi era quella ragazza che era seduta con te? ”
Io: “Ah... è una mia amica, anche lei è una Directioner, come me. Si chiama Jazmyn ”
Niall: “ Come la sorella di Bieber! ”
Zayn: “ Sapevo che avresti detto questo ”
 
Fino ad ora Liam non aveva aperto bocca. Aspettava solo …
Beh … amo Liam, anche quando sta zitto.   Non mi serve sentire la sua voce, è già tanto che posso guardarlo da una distanza piccolissima, e non attraverso un computer. Ovviamente, come tutti io ho un preferito nella Band. Il mio è proprio lui, per com ’ è dolce, tenero, simpatico, e con quel faccino da scimmietta. Lo amo.
Dopo presi un foglietto, il CD, e il libro che avevo in borsa. Li feci autografare tutti.
 
Ad un certo punto, giusto un po ’ prima di andarcene Niall mi disse: “ Mancano ancora cinque minuti, ed Harry ti chiederà il tuo numero ”
Io: “ Ah, grazie dell’informazione ”
Passarono quei cinque minuti e … Harry mi chiese il mio numero.
Ovviamente non potevo mica non daglierlo!
 
Io: “ E ’ stato il giorno più bello della mia vita. Grazie mille ”
Loro: “ Grazie a te, invece ”
Io: “ Adesso dovrei andare … ”
Liam: “ Sei a piedi? ”
Io: “ Si...non ho un ragazzo che mi pu ò portare a casa ”
Liam: “ Lo faccio io ”

Diventai rossa peggio di un peperone, presi il cappotto, salutai gli altri, e mi avviai verso l’uscita.
Liam mi prese per mano, e mi porto il un taxi.
Gli dissi dove abitavo, l ’ autista ci port ò il pi ù vicino possibile a casa mia. Liam mi apr ì lo sportello, e mi fece scendere. Poi mi prese per mano, e vide che tremavo. Si levò la giacca..
Liam: “ Tieni, prendila”
Io: “ No, sto bene, grazie”
Liam: “ Stai tremando, non stai bene ”
Prese la giacca e mi coprì. Non riuscivo più a distinguere sogno e realt à , ma era la pura e identica realt à .
Mi accompagn ò fino a casa.
Io: “ Grazie mille, davvero. Eccoti la giacca ”
Liam: “ Tienila, ne hai bisogno ”
Io: “ No, riprendila. Devi tornare a piedi fino all’hotel, ti servirà ”
Liam: “ Avrai un ricordo di questo giorno ”
Io: “Ti amo"

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Liam diventò rosso. Poi si girò, e iniziò ad avviarsi. Io intanto salivo sopra, quando mi prese per il braccio e in mano aveva i biglietti per il concerto della prossima settimana.
Liam: “Spero che non li hai già comprati”
Io: “No…stavo aspettando che mi davano lo stipendio, così potevo comprarli”
Liam: “Beh…adesso puoi usare il tuo stipendio per qualcosa di più importante, tieni”
Io: “Grazie, davvero. Non so più che dire”
Liam: “Risparmia la voce per urlare al concerto”
Io: “Sto già urlando…dentro di me”
Liam: “Riposa”
Io: “Anche tu”
 
Se ne andò, e io rimasi un attimo ferma, immobile. Non  potevo ancora crederci.
Quando entrai in casa c’era Jazzy che mi guardava come se già sapeva tutto quello che era successo, e dopo che ho cacciato i biglietti abbiamo iniziato ad urlare come due sceme.
 
La mattina dopo, appena sveglie, siamo corse a lavoro. Lavoriamo in un bar, più o meno vicino all’hotel dove adesso si trovano i One Direction, così c’è più possibilità che vengono a fare colazione da noi, anche se con tutti quei paparazzi non c’è uno spazio libero per loro.
Finito di lavorare siamo andate un po’ in giro, a fare spese.
Era da un po’ di giorni che avevano aperto il negozio dedicato esclusivamente ai 1D, così siamo entrate e abbiamo comprato un po’ di maglie, bracciali, borse…era tutto bellissimo.
 
Appena arrivate a casa, abbiamo acceso lo stereo, la loro musica, ad altissimo volume, dove nessuno rompeva.
Ad un certo punto mi arriva un messaggio da un numero sconosciuto:
“Ciao, sono Niall. So che Liam ti ha dato i biglietti per il prossimo concerto, solo un favore: puoi portare Jazmyn? PS: Harry ha dato il tuo numero a tutti xx”
 
Urlai, lei corse subito in camera, dov’ero. Prese il telefono e lesse il messaggio. Aveva perso la voce per quanto aveva urlato.
Non riuscivo a rispondere, così mi prese il telefono, e gli mandò un messaggio da parte sua, dicendo il suo numero, come una sfacciata.
Dopo circa un’ora mi arrivano altri due messaggi: “Sono Zayn ”, “Sono Louis”. Ho riniziato a urlare, ma pensavo che era solo una presa in giro, così li chiamai e…erano loro.
Ad un certo punto Harry mi invia il numero di Liam con scritto: “Si ‘vergogna’. Questo è il suo numero”
Da quel momento ero decisamente in paradiso. Il mio telefono aveva fatto un volo, che per fortuna era caduto sul letto.
Scrissi a Liam, dicendo che stavo odorando il suo profumo sulla giacca.
Mi rispose: “Ho fatto bene a lasciartela”
Io: “Ma adesso non hai più una giacca”
Lui: “Ho preferito darla a te”
Io: “L’avresti fatto a chiunque, tu sei così dolce”
Lui: “No, sei la prima persona a cui ho lasciato la mia giacca. Sei la prima persona a cui ho dato i biglietti del concerto”
Io: “Ti amo”
Lui: “E’ la seconda volta che me lo dici”
Io: “Lo so, perché è la verità”
Lui: “Ti amo anch’io”
Io: “*sviene*”
Lui: “No, non farlo”
Io: “*muore*”
Lui: “Ok, allora la smetto”
Io: “No, continua, sono viva”

E’ la persona più dolce che ho mai conosciuto.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Liam continuò a dirmi cose dolcissime, ma io dicevo sempre il contrario, così ad un certo punto mi arriva una sua chiamata, che per crederci l’ho fatto aspettare.
Liam: “Hey, sei bellissima”
Io: “Non è vero. Lo so, so che non lo è”
Liam: “Invece è il contrario. Non lascio la mia giacca a una Directioner qualunque, o le do il mio numero, o tanto meno la chiamo di mia iniziativa per dirle che è stupenda”
Io: “Grazie…ma per me è difficile crederci. Liam Payne che mi dice queste cose…è…impossibile”
Liam: “Dalla finestra dell’hotel ho visto che entravi nel bar…è lì dove lavori?”
Io: “Si…”
Liam: “Bene, allora questa sera ci vediamo lì”
Io: “Ma ci saranno milioni di fans, giornalisti…non credo sia il caso”
Liam: “Ok…allora chiamerò al proprietario, così chiedo se può chiuderlo, e lasciarlo solo a noi due. Per te va bene?”
Io: “Certo”
Liam: “Allora alle 20.30, ci incontriamo direttamente lì”
Io: “Ok, allora…a dopo”
 
Riattaccò. Corsi da Jazzy, a dirle tutto. Si è iniziata a fare dei film, come sempre, poi mi prese per il braccio, mi portò in camera, e mi fece provare tutti i vestiti più eleganti che avevo.
Ne scelsi uno bianco, che arrivava un po’ più sopra al ginocchio; poi presi delle scarpe bianche, di pelle, tacco di 4 cm, capelli un po’ mossi, e una collana con la scritta “Love”.
Ero pronta.
Mancavano solo 30 minuti, minuti che sembravano interminabili. Più cercavo di perdere tempo, e più il tempo non passava.
Iniziai a sentire la musica, era l’unico modo per farlo passare un po’ più veloce.
Alla fine ne mancavano solo 10 di minuti. Mi tremavano le gambe, il cuore batteva a mille, e non riuscivo a respirare.
Per molti è una brutta sensazione, ma per me era la più bella che una persona potesse provare.
Jazzy mi accompagnò fino al bar, dopo di che se ne andò, assicurandosi che non c’era nessuno.
 
Liam era davanti a me, ed io non riuscivo a crederci. Mi prese per mano e mi fece sedere sussurrandomi nell’orecchio che ero bellissima. Quel sussuro mi attraversò tutto il corpo.
Eravamo in un bar, ma Liam aveva preparato tutto, come se stavamo in un ristorante.
Era perfetto, lui, la cena, tutto.
 
Liam: “Adesso ci credi?”
Io: “No”
Liam: “Come posso farti capire che è realtà?”
Io: “Non lo so…dammi un pizzicotto”
Liam: “Preferisco fare altro..”
Io: “Cosa?”
Liam: “Questo”
 
*mi baciò* Le sue labbra sfiorarono le mie, non era un sogno. Ero in paradiso. Tutto dentro di me si fermò, il mio cuore iniziò a battere a mille, i miei occhi si chiusero, e contemporaneamente i suoi.
Continuò solo a baciarmi.
 
Mi abbracciò, e mi disse che mi amava e che tutto ciò non era uno scherzo, era la pura e semplice verità. La verità che amavo.
Iniziai a piangere e lui mi strinse forte, così forte che riuscivo a sentire i battiti del suo cuore.

Mi asciugò le lacrime, e continuò a ripetere di amarmi, mi baciò.
Liam: “Hey, guardami”
Mi alzò il viso, fino a portarlo ai suoi occhi, i suoi bellissimi occhi.
 
Liam: “Nei miei occhi c’è il riflesso della persona che amo, il tuo riflesso. Appena ti ho vista, quando ci guardavi, il mio cuore si è fermato, e sentivo le farfalle nello stomaco”
Io: “Io non ti amo perché sei Liam Payne dei One Direction, ti amo per Liam James Payne, un ragazzo normale, con una voce incredibile da farmi sognare, e per la tua immensa dolcezza. Per come sei”
Liam: “E io ti amo per Taylor, una fan che ho conosciuto in un bar, stupenda, e che mi ama”.
 
Mi baciò di nuovo, e poi mi riaccompagnò a casa. Si era fatta notte e per fortuna non c’era nessuno per la strada. Mi facevano male i piedi, così mi prese in braccio, salì a casa, e mi portò nel letto, sussurrandomi: “Chiudo io la porta, ricordati che non stai sognando”
Mi coprì e mi baciò per l’ultima volta, in quella serata.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Ormai ci eravamo fidanzati ufficialmente. Erano passati due giorni dopo quella sera.
Questa sera ci sarà il concerto.
Io e Jazzy ci preparammo per andare in uno studio radiofonico a Bradford, insieme ai ragazzi, prima dell’esibizione.
Quando ci hanno portato in radio chiesi a Liam di non far sapere della nostra relazione, per non far soffrire i fans ed essere criticata. Ci portò in una stanza dove riuscivamo a sentire quello che dicevano in radio.
 
X: “Liam, qualche giorno fa ti abbiamo visto con una ragazza. C’è qualcosa tra di voi?”
Harry: “Altro che..”
Liam: “No no, non c’è niente tra di noi, siamo solo amici”
X: “Allora perché Harry ha detto così?”
Liam: “Perché non sa che fare”
X: “Ok…E tu Niall?”
Louis: “Oh, Niall è innamorato!”
Niall: “Ma taci!”
X: “E’ vero?”
Niall: “Si, sono innamorato, ma ancora non faccio il primo passo con lei, perché ho paura di essere respinto”
 
Jazzy: “Ma come si può respingere una persona così?”
Io: “Jaz..è innamorato di te se non l’hai capito”
Jazzy: “E’ impossi…che hai detto?”
Io: “Si, sei tu che gli piaci”
Jazzy: “Domanda, no, sai com’è…MA TU QUANDO ME LO VOLEVI DIRE?”
Io: “Me l’ha detto Liam ieri, e ha detto che ne era sicuro, e che parlava quasi sempre di te. Quindi è possibile”
Jazzy: “Allora aspetto che faccia lui il primo passo, o io?”
Io: “Non saprei, io ho detto ‘Ti amo’ a Liam, e poi è successo tutto questo. Per Niall non so”
Jazzy: “Ok…”
 
Finì l’intervista e usciti, ci avviammo per lo stadio di Londra.
Il concerto doveva iniziare per le dieci, e noi eravamo dietro le quinte, assistendo alle preparazioni.
Prima che si affollasse tutto ci posizionammo in prima fila, e poi arrivarono tutti gli altri fans. Era il primo loro concerto che potevo vedere, e per lo più in prima fila. Era tutto magnifico.
 
Iniziarono con “Na na na”, come di solito fanno. Poi “What makes you beautiful”, e Liam quando cantava mi guardava. Era dolcissimo. Poi con “One Thing”, nella parte “Cause you make my heart race” mi indicò. Per fortuna i fans non si girarono verso di me, continavano a urlare e cantare.
 
Finito il concerto, dopo che si era sfollato lo stadio, Liam mi prese e mi baciò. Niall invece abbracciò Jazzy, ero felice per lei.
Tornando a casa Niall iniziò a suonare la chitarra, e lui e Jazzy cantarono “Never Say Never”.
 
Arrivati Liam salì in casa, con me, e gli altri andarono all’hotel. Rimase fino alle due di notte, poi se ne andò.
Passammo una serata bellissima, a vedere un film sul divano, stretti, uno affianco all’altro.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Andai a fare colazione da Liam, insieme agli altri. Dopo aver mangiato Niall mi portò in camera e mi chiese consigli su Jazzy.
Io: “Lei è innamorata di te, ma non sa se dirtelo o no. Credo che dovresti fare tu il primo passo”
Niall: “Non so come dirglielo”
Io: “Ci penso io”
Niall: “E come?”
Io: “Sorpresa”
Niall: “Come Liam?”
Io: “Si…più o meno uguale”
Niall: “E quando?”
Io: “Stasera, verso le nove e mezza. Sotto metterò dei biglietti con le indicazioni…tipo da ‘One less lonely girl’”
Niall: “Ah…capito, capito. Grazie mille”
Io: “Di niente”
*mi abbracciò*
Liam: “Scusa se te la rubo un attimo”
Niall: “Geloso il ragazzo…”
 
Io: “Non voglio creare queste cose tra di voi”
Liam: “Non sei tu a crearle, sono io”
Io: “Si, ma per colpa mia”
Liam: “Se mi dici che mi ami la smetto”
Io: “Ti amo più di chiunque altro”
Mi prese e mi baciò. So che è geloso, ma non voglio essere causa di litigi tra i suoi compagni, ormai siamo diventati tutti amici.
Gli dissi quello di cui avevo parlato con Niall per farlo stare tranquillo. Disse che voleva aiutarmi, e così fece. Lui scrisse i biglietti, e io li andai a mettere giù.
Andai a casa e dissi a Jazzy che doveva prepararsi. Mi fece mille domande, a cui non risposi, ma non sapevo cosa inventarmi.
Erano le nove, chiamai Niall e dissi che doveva scendere e seguire le tracce che avevo lasciato. Dopo un quarto d’ora dissi a Jazzy di fare lo stesso.
I biglietti conducevano da Nando’s.
 
Quando Jazzy tornò urlò peggio di una pazza. Disse che Niall era vestito con una camicia bianca, cravatta nera, e che era bellissimo.
Jazzy: “Aveva anche un mazzo di rose”
Io: “E com’è andata?”
Jazzy: “Mi disse che era molto innamorato di me”
Io: “E? Dai, non mi dire che non ti ha baciato!”
Jazzy: “No. Sono stata io a non baciarlo. E’ molto sensibile, e sia io, che lui, vogliamo conoscerci meglio”
Io: “Si, hai ragione”
Jazzy: “Mi ha chiesto se domani mattina potevamo andare al lago e fare un picnic”
Io: “Che dolce. Hai accettato, si?”
Jazzy: “Si, ma devi aiutarmi”
Io: “A fare cosa?”
Jazzy: “Voglio che sia speciale”
Io: “Ricordati che a me è stato Liam a organizzare tutto, quindi non ho tanta fantasia. Può darsi che preparerà lui qualcosa di speciale”
Jazzy: “Ok…comunque grazie mille. Non sarebbe stato tutto così fantastico senza il tuo aiuto”
Io: “Di niente. So che lui può farti davvero felice, e in qualche modo devo aiutarti”

Ci abbracciammo, e lei continuava a dirmi grazie.
 
Prima di andare a dormire Liam mi inviò un messaggio con scritto “Buona notte. Cerca di sognarmi, come io sognerò te. Ti amo”
Io: “Il mio sogno sei tu, non posso non sognarti. Ti amo anch’io”
 
Lo amo.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Sentii dei rumori, così mi svegliai e corsi in cucina. C’era la colazione pronta, una rosa al centro del tavolo e poi un biglietto: “Questo è per te. Ieri è stato un giorno fantastico, tutto grazie a te. Ti amo, Niall”. Era per Jazzy. Com’è dolce quel ragazzo.
Andai a casa di Liam, così la lasciai sola, per godersi quella sorpresa in pace. Dormiva ancora, e io per fortuna avevo la copia delle sue chiavi. Preparai la colazione, mi misi sul divano e guardai la televisione.
Sentii che stava scendendo dalle scale, così gli andai incontro. Con quei capelli arruffolati, le guanciotte rosse, e sempre con quel faccino dolce, è stupendo appena sveglio.
Rimase sorpreso, ma appena mi vide mi baciò.
 
Fecimo colazione insieme, dopo lavai i piatti.
Liam: “Taylor Payne, suona bene”
Io: “Che?”
Liam: “Niente, ne riparliamo tra un po’”
Io: “Mi preoccupi!”
 
Chiamò Jazzy, e mi disse che andava al picnic. Dopo uscii e andai a fare la spesa. Liam mi accompagnò, anche se avevo un po’ paura dei paparazzi e dei fan, ma mi disse di stare tranquilla.
Arrivati, io andai a comprare qualcosa da mangiare, e lui andò in un negozio, al piano di sopra.
Per fortuna non c’era tanta gente, specialmente ragazzine, quindi potevo stare tranquilla.
 
Finita la spesa andai a cercarlo, poi mi chiamò e mi disse che stava andando a prendere la macchina. Lo raggiunsi. Arrivò da dietro e mi coprì gli occhi.
 
Liam: “Tienili chiusi, non li aprire”
Io: “Che è successo?”
Liam: “Sh, apri”
Aveva una busta in mano. La aprii. Era un vestito bianco, simile a quello della nostra prima serata. C’era una spilla “TP”.
 
Io: “Che significa?”
Liam: “Dimmi solo se ti piace”
Io: “E me lo chiedi? E’ stupendo”
Liam: “Lo indosserai domani”
Io: “Per cosa?”
Liam: “Andiamo dai miei genitori”
Io: “Che? No, aspetta, ripeti”
Liam: “Parliamone a casa”
 
In macchina eravamo in silenzio…
Liam: “Sei arrabiata?”
Io: “No, è solo che mi sento strana”
Liam: “Perché?”
Io: “E’ passato tutto così in fretta…è tutto così strano”
Liam: “Ormai è quasi un mese dal giorno in cui ti ho conosciuta e il mio amore per te non è cambiato, spero che non sia cambiato qualcosa per te”
 
Rimasi in silenzio perché non sapevo più che dire. Provavo un po’ di tristezza, e quando arrivammo lui se ne accorse. Mi abbracciò e mi disse che voleva fare di tutto perché tra noi durasse.
Ero triste, e non sapevo il perché. Sul mio viso scese una lacrima, lui mi disse che dovevo stare tranquilla, ma mi sentivo male, non so cosa mi stava succedendo.
Eravamo sul divano, lui cantava e mi accarezzava i capelli. Ad un certo punto il mio cuore iniziò a battere a mille, mi mancava quasi il respiro. Sentii solo la sua voce che urlava il mio nome. Dopo, buio.
 
Appena mi svegliai notai Liam che stava dormendo, con la sua mano nella mia.
Ero in ospedale. Non so cosa fosse successo, ma mi trovavo lì.
Cercai di chiamarlo, ma non avevo tanta voce, così scossi la mano per svegliarlo.
Appena mi vide sveglia scoppiò in lacrime. Mi disse che ero svenuta, ma i medici pensavano che poteva succedere qualcosa di più grave. Chiamò gli altri e i medici. Jazzy entrò come un razzo dalla porta e mi strinse.
Dopo i medici mi fecero dei controlli per vedere se ero apposto, ma parlarono con Liam. Passai solo la notte lì, dopo potevo uscire.
Fuori c’erano milioni di giornalisti, dato che avevano visto e saputo che i ragazzi erano all’ospedale, con me.
Liam cercava di coprirmi, ma i giornalisti ci assalivano.
Ormai “mi ero trasferita” a casa di Liam, ero sempre lì. Mi disse di andare nel suo letto e riposarmi, intanto stava chiamando Jazzy per farla venire.
 
Appena  arrivò mi raccontò quello che era successo con Niall.
Jazzy: “Appena arrivai lo ringraziai dell colazione e del biglietto. Poi guardammo il lago…lui che mi accarezzava, uno vicino all’altro…era magnifico”
Io: “Dai che qualche giorno facciamo una uscita a quattro”
Jazzy: “Io ci sto, però o prima ti rimetti, o ti obbligo a rimanere a casa”
Io: “E’ ovvio che devo rimettermi prima. Anche se già inizio a sentirmi bene”
Jazzy: “Meglio, comunque ha detto Liam che doveva parlarti, quindi vado”
Io: “Ok, poi se sto un po’ meglio torno a casa”
Jazzy: “Non ti preoccupare, resta qui”
Io: “Ok, ciao”
Jazzy: “Poi ti chiamo, ciao”
 
Liam salì sopra. Mi disse ciò che gli avevano detto i medici, cioè che quello svenimento era causato da una specie di shok e da tanti pensieri messi insieme.
Ero stanca, si stese vicino a me e ci addormentammo.
 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Appena mi svegliai andai a preparare del thè. Mi iniziavo a sentire meglio, così uscii in giardino, dato che Liam non voleva che andassi fuori casa quando lui dormiva o quando stavo male, dato che si preoccupa molto.
Quando si svegliò gli dissi che andavo un po’ a casa a fare le solite cose che facevo con Jazzy e tutto il resto. Andai da sola per prendere un po’ d’aria.
 
Appena arrivai rimasi tipo scioccata, chiusi la porta e poi la riaprii. Niall e Jazzy si stavano baciando. Richiusi la porta, ancora incredula. Non si erano accorti di niente.
 
Dopo due minuti feci finta di niente, bussai e Jazzy venne ad aprirmi. Tossii in modo ironico
Niall: “Perché tossisci in quel modo?”
Io: “Nah, niente, niente…”
Tossii di nuovo e andai in camera a cambiarmi. Mandai immediatamente un messaggio a Liam, non ci credeva nemmeno lui.
 
Mi cambiai e rimasi dentro finchè Niall non se ne andò. Entrò Jazzy e iniziammo a urlare come due sceme, peggio di quando mi fidanzai con Liam…no, era la stessa situazione.
 
Jazzy: “Sto per morire! È stato…indescrivibile”
Io: *risi* “Sono felice per te, davvero”
Jazzy: “Grazie *mi abbracciò* Come stai adesso?”
Io: “Benissimo, ho bisogno di uscire, quindi preparati”
Jazzy: “E dove andiamo?”
Io: “Che ne so…facciamo qualche cavolata”
Jazzy: “Tu stai male!”
Io: “Nah, voglio solo fare tutte quelle cavolate che facevamo nei negozi come qualche anno fa, ti ricordi?”
Jazzy: “Si, se ci ripenso scoppio”
Io: “Dai, muoviti”
 
Dopo cinque minuti uscimmo e andammo nel centro commerciale. Entrammo nel primo negozio che ci aveva attratto dalla vetrina. Ci provammo circa cinquanta vestiti e ne comprammo solo tre.
Poi entrammo in un altro dove c’era roba un po’ più sportiva, da mettere quando vuoi.
Io comprai un jeans e una maglia con la bandiera dell’Inghilterra, Jazzy lo stesso jeans e una maglia con quella dell’Irlanda. Voleva farla vedere a Niall.
 
Quando uscimmo avevamo circa dieci buste ciascuna. Avevamo comprato tutto quello che ci piaceva.
Dopo io andai a casa di Liam, e Jazzy tornò a casa, per mettere apposto tutta la roba che avevamo comprato.
Quando entrai lo vidi di sfuggita, seduto a tavola. Appena mi avvicinai c’erano i genitori, non sapevo come comportarmi. Rimasi bloccata lì davanti, ferma, immobile.
 
Liam: “Hem…lei è Taylor…quella di cui vi parlavo prima, la mia fidanzata”
Mi prese e cercò di presentarmi ai suoi.
Io: “Ciao”
Non sapevo che dire, mi sentivo bloccata
Karen: “Ciao” *sorrise*
Ricambiai il sorriso, cercando di “rompere il ghiaccio”.
Geoff: “Allora, è una novità questa. Liam non ci aveva parlato di te”
Liam: “Si, perché volevamo aspettare il momento giusto”
Io: “Si…poi è quasi un mese che stiamo insieme, ma non volevamo dire niente a nessuno perché sennò la stampa veniva a saperlo prima che aprivamo bocca”
Karen: “Infatti è vero”
Liam: “Adesso però ci siamo. Vorrei che vi conosceste meglio”
Geoff: “Certo”
Karen: “Domenica potete venire a cenare a casa. Che ne dite?”
Io: “Si, per me va bene. Per te?”
Liam: “Certo, intanto volete rimanere per stasera? Così almeno iniziate a parlare un po’”
Io: “Si dai, cucino io”
Geoff: “Sai cucinare?”
Io: “Si, è da quando ero piccola, poi lavoro in un locale qui sotto”
Karen: “Bene, io ti aiuto, così intanto parliamo”
Io: “Ovvio, va bene”
 
Quando iniziammo a cucinare mi raccontò tutto quello che ha subito Liam da piccolo, e tutto quello che combinava. La sua storia la sapevo già, ma non sapevo tutte le parti, nei piccoli dettagli, e lei me le raccontò tutte. Io le dissi quello che ripeto quasi ogni giorno a Liam, e cioè che non lo amo perché è Liam Payne dei One Direction, ma per Liam James Payne, quello che è veramente.
A lei piaceva che qualcuno gli dicesse qualcosa del genere, e rimase anche colpita dal fatto che anche se stavo con Liam continuavo a lavorare perché i soldi volevo farmeli da me, e non farmeli dare da lui.
Dopo aver finito di preparare tutto cenammo e guardammo un film.

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Appena mattina mi ritrovai Niall di sotto, che aspettava che si svegliasse Liam, per dirgli del bacio. Mi raccontò cosa aveva provato quando l’aveva baciata, e tutto quello che aveva in piano per farla felice. Ero contenta che Jazzy avesse un ragazzo come lui al suo fianco, e lo stesso che Niall avesse Jazzy con sé.
Appena Liam scese Niall gli corse incontro
Liam: “Hei, hei, calmati”
Niall: “Devo dirti una cosa”
Liam: “Spara”
Niall: “Ieri…ho baciato Jazzy!”
Liam: “Che?”
Niall: “Si, l’ho baciata”
*si abbracciarono*
 
Amo la loro amicizia.
Noi gli raccontammo che erano venuti i gentiori di Liam, che mi avevano conosciuto e che stasera avevamo una cena con loro. Lui mi disse che erano persone davvero fantastiche, ma questo già avevo potuto notarlo.
 
Per le dieci andai al lavoro, dato che volevo comunque continuare quello che facevo prima, ed essere una ragazza normale, come tutte le altre.
Era già una settimana che io e Jazzy non ci andavamo, ma per fortuna avevamo dei sostituti, e quindi non ci furono problemi. Ci impegnammo molto, dato che i clienti erano aumentati.
Era divertente tornare “ai vecchi tempi”, e ci divertimmo un mondo. Amo quel lavoro, anche se è misero, ma lo adoro.
Alla fine mangiammo a casa nostra, così dopo potevamo mettere un po’ la musica a tutto volume e scatenarci, come facciamo quasi sempre.
Dopo aiutò a prepararmi per la cena, ero molto eccitata. Poi corsi a casa di Liam, dato che poi dovevamo andare a Wolverhampton, dove ancora oggi c’è la casa dove è nato e vissuto.
 
C’era una macchina che ci inseguiva, sicuramente era uno dei tanti paparazzi, ma fecimo finta di niente. Quando arrivammo c’erano fans e paparazzi. Cercammo di evitarli entrando dal retro, ma fu quasi impossibile.
Liam andò a fare gli autografi alle fans, dato che non riesce a ignorarle. Lo raggiunsi, e cercai di sorridere. Una fans venne vicino a me e mi disse: “Ciao, sei perfetta per Liam”. Rimasi scioccata.
Cioè…già avevano capito tutto.
Dopo Liam mi prese per mano ed entrammo.
 
Cenammo e parlammo di tutto. Liam mi portò a vedere la sua camera, di quando era piccolo e di tutti gli attimi che ha vissuto lì. È stato stupendo perché è come se mi ha fatto vivere tutto quello che mi diceva.
I suoi mi fecero mille complimenti e mi dissero che erano davvero felici nel vedermi al fianco di Liam.
Davanti a loro propose di trasferirmi a casa sua, e rimasi del tipo immobile, non sapevo proprio che dire. Mi disse che quando volevo tornare a casa mia potevo andarci sempre, ma che voleva avermi più vicino.
La mamma mi incoraggiò ad accettare,  e ovviamente lo feci.
Ero davvero felice.

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


La notte dormii a casa mia, per poi fare le valigie e trasferirmi da Liam. Mi mancava a morte la mia piccola casetta.
Appena mattina mi ritrovai i messaggi di tutti e cinque i ragazzi che mi dicevano che dovevo venire ad una festa che avevano organizzato per la sera, solo per divertirci e distrarci un po’.
Prima di andare a lavorare andai a comprare il giornale, cosa che faccio tutti i sabati per vedere le ultime notizie e pettegolezzi che mi perdo in Tv.
 
Non potevo crederci. In prima pagina c’era una foto mia e di Liam a casa dei genitori, dell’altra sera, che ufficializzava tutti i sospetti che avevano avuto sulla nostra relazione.
Chiamai Liam per avvisarlo che ormai avevano scoperto tutto, e mi disse che era meglio così, che non potevamo continuare a nasconderci, e infatti era la verità.
Dopo io e Jazzy andammo a lavoro, e il locale era dieci volte più affollato, tutto pieno di fan. Quando andai a chiedere cosa dovevo servirgli mi chiesero come stavo, mi fecero mille complimenti e  mi dissero che ero perfetta per Liam. Non me l’aspettavo, ma ero contentissima di tutto ciò.
Jazzy rimase scioccata per come le notizie vanno e vengono in soli dieci minuti.
Dopo aver finito di lavorare alcune fans erano fuori ad aspettare che finissi per salutarmi. Era davvero bello sentirsi apprezzati anche da fans del tuo ragazzo, che poi anche io lo ero.
 
Iniziai a fare le valigie, e quando uscii dalla porta mi trovai Niall davanti, che voleva parlare un po’ con Jazzy, e mi fece un gesto come per dire “poi ti chiamo”. Ormai mi raccontava quasi tutto, perché vuole confidarsi con una persona che è sempre accanto a Jazzy e che sa cosa prova.
Andai da Liam, e lì c’era anche Zayn. Iniziammo a parlare, e gli raccontammo che le fans sapevano tutto e che conoscevo i genitori di Liam.
 
Zayn: “Liam, mi stai abbandonando”
Liam: “Mai”
Zayn: “Ohhh, e tu attenta”
Io: “Sissignore”
Liam: “E’ geloso, non farci caso”
Zayn: “Ricordati che sei mio, ciao”
Liam: “Ciao, a dopo. Ti amo”
Zayn: *da lontano* “Ciao, ti amo anch’io”
 
Scoppiai a ridere. Non avevo mai assistito agli Ziam dal vivo. Era emozionante.
Il resto del pomeriggio lo passai a dormire con Liam che mi accarezzava i capelli, eravamo stanchissimi, e pure non avevamo fatto niente.
Alle sette di sera mi chiamò Harry per dirci che dovevamo iniziare a prepararci, dato che poi la festa era fino a tardi…molto tardi.
 
Ci preparammo, andammo a prendere Jazzy e Niall e andammo.

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Appena arrivati alla discoteca iniziai a parlare con Niall, dato che poi non mi aveva più chiamato.
Mi disse che tra lui e Jazzy andava tutto benissimo, ma voleva avere dei consigli per sorprenderla e farle qualche sorpresa. Ne dissi mille, e se le annotò tutte. È davvero un ragazzo d’oro.
Dopo un po’ andai da Liam, dato che era solo e tutti gli altri che si stavano ubriacando, quando lui non poteva a causa del suo rene. Iniziammo a parlare, ma poi la musica era altissima, e non sentivamo niente, così ci unimmo agli altri e ballammo.
 
Persi di vista Jazzy, poi non c’era nemmeno Niall, così pensai che erano insieme. Dopo due minuti venne Louis per chiedermi se avevo visto Harry. Erano praticamente scomparsi.
Avvisai gli altri per dirgli che andavo a cercarli.
Salii al piano di sopra, per vedere se erano lì. Non c’era nessuno. Poi vidi Niall girato, stava fissando qualcosa. Mi avvicinai, lo vidi piangere. Guardai subito avanti…Jazzy e Harry si stavano baciando.
Non poteva essere possibile. Niall mi abbracciò e scoppiò in lacrime. Poi salii Liam, e ci vide abbracciati.
Quella festa era diventata un casino.
Ci corse incontro, e che si stavano baciando. Subito lo abbracciò e lo portò di sotto.
Avvisai gli altri per dirci che ce ne stavamo andando, e volevano seguirci, dato che avevano visto Niall in quello stato. Non avevano capito niente, ma era meglio così, anche se li avevamo lasciati con una faccia sconcertata.
Prima di uscire dalla discoteca guardai di sopra e c’era Jazzy che ci guardava. Corse di sotto, ma ormai noi già eravamo in macchina e ce ne stavamo andando.
La vidi da dietro, con Harry dietro. Non potevo ancora crederci.
 
Era ultra furioso e aveva una voglia di voler rompere tutto. È stato orribile. Poi sentimmo il campanello, ed era diventato ancora più arrabbiato. Per fortuna erano Louis e Zayn che erano venuti a vedere cosa era successo. Gli raccontammo tutto, e logicamente erano rimasti sconvolti.
Non l’avevano mai visto in quello stato, forse perché era la prima ragazza che amava veramente.
Non riusciva nemmeno a parlare. Cercammo in tutti i modi di calmarlo,  ma non c’era verso.
 
Presi la macchina e andai a trovare Jazzy, anche se me lo aveva impedito, ma sapevo che non poteva mai fare una cosa del genere, doveva essere successo qualcosa per forza.
Era seduta fuori, su una panchina a piangere, con Harry che era tristissimo.
Erano sbronzi. Già si poteva capire tutto.
 
Mi dissero che era colpa di entrambi perché avevano bevuto troppo, ed era la verità, si vedeva lontano un miglio.
Io: “Niall non vuole vedervi…”
Harry: “In qualche modo devo spiegargli tutto. Non posso vederlo in quel modo, e tanto meno la band non può sciogliersi per colpa mia”
Jazzy: “Ti prego, portaci da lui”
Io: “Vi spaccherà qualcosa in testa, è sconvolto”
Jazzy: “Non mi interessa, devo vederlo, per favore”
Io: “Ok, dai, muoviamoci”
 
Appena arrivati a casa entrai prima io per vedere come stava. Si era calmato, così dissi che c’erano loro due fuori, ma non voleva vederli.
Poi mi chiese di far entrare solo Jazzy, così la andai a chiamare. Uscimmo tutti fuori, per farli stare soli, e poi iniziammo a parlare con Harry.
 
Liam: “Ma che sei scemo?”
Harry: “Scusate, ho bevuto, scusate”
Zayn: “Ma l’hai visto come sta?”
Harry: “Vi giuro, scusatemi”
Io: “Non iniziate a litigare. Harry ha bevuto, e anche Jazzy era abbastanza sbronza. La colpa è stata di entrambi, adesso serve solo chiarire tutto con Niall”
Louis: “Secondo me è meglio che ce ne andiamo”
Liam: “Lou, la casa è mia!”
Louis: “Giusto”
Zayn: “Che ore sono?”
Io: “Le tre”
Zayn: “Io vado…torno domani mattina”
Liam: “Torna qui che non lo faccio tornare a casa”
Louis: “Vado anche io, è tardi. Poi torniamo domani. Ciao”
Tutti: “Ciao”
 
Cercammo di spiare dalla serratura, ma non si vedeva completamente niente. Dopo cinque minuti ci vennero ad aprire.
Jazzy era tristissima e scoppiò a piangere, disse che tra loro era finita. Harry prese Niall per un braccio, lui subito disse di togliersi e Liam fece segno di parlare domani.
Rimasi fuori a cercare di consolare Jazzy, ma non c’era modo. Tutto per una stupida festa.

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Ormai si era fatto tardi e non potevo lasciar andare Jazzy in quelle condizioni a casa. Aspettai che Liam mi venisse a chiamare dopo che Niall si addormentò, per portare Jazzy dentro. Intanto Harry era andato a casa mia, dato che era un più vicina.
Appena ci svegliammo Jazzy ancora dormiva. Inziai a parlare con lui, dato che si vedeva che l’amava ancora.
 
Io: “Guardala, ha ancora le lacrime in faccia. Era ubriaca, e quando lo sei non ragioni su quello che stai facendo. Credo che anche tu, almeno una volta, ti ci sei sentito in quello stato, e non dirmi di no perché non ti credo”
Niall: “Si, ma non giustifica quello che è successo tra di loro”
Io: “Come no? Erano ubriachi, e poi era solo uno stupido bacio!”
Niall: “Ma l’hai visto almeno come si sono baciati? Non era un semplice bacio”
Io: “Bene, allora perché non provi a  fare tu di meglio?”
Niall: “Perché…”
Io: “Stai soffrendo anche tu, e si nota, molto. Si vede già dal semplice modo in cui la guardi, e se hai voglia di andarla a svegliare, fallo e basta”
Niall: “Non voglio”
Io: “Niall?”
Niall: “Ok si, vorrei, ma…”
Io: “Ma che? Fallo e basta. Io vado a svegliare Liam”
 
Andai a svegliare Liam e poi per sbirciare un po’ ci eravamo nascosti. Le accarezzava i capelli e le cantava “More than this” a bassa voce. Era una scena bellissima.
Appena si svegliò e vide che era Niall si abbracciarono, e prima che aprisse bocca Niall la baciò.
Guardai Liam e capì che dovevamo lasciarli un po’ soli, così andammo di sopra.
 
Quando dovevo entrare in camera mi prese per il braccio e mi baciò.
Io: “Non sei originale”
Liam: “Ah no?”
Io: “No, per niente”
Continuò a baciarmi, per ogni cosa che dicevo.
Il mio amore per lui cresceva ogni volta di più, anche se a volte, quando ero impegnata a fare altro, e non lo contavo, lui ci rimaneva male e faceva le facce dolci, o cercava di attirare la mia attenzione.
 
Dopo dieci minuti riandammo di sotto, a vedere cosa stavano facendo. Si erano addormentati sul divano. Erano dolcissimi.
Mi inviò un messaggio Louis, per chiedermi se Harry era lì e come stava Niall. Gli dissi che Niall stava bene e che erano tornati insieme, ma Harry non c’era, e era un po’ preoccupante, perché aveva detto che sarebbe venuto subito, o almeno ci avrebbe chiamato per chiederci se  poteva venire a chiarire tutto.
 
Andammo a casa mia per vedere se era lì e per fortuna stava ancora dormendo. Liam per farlo svegliare gli urlò nell’orecchio “HARREEEE” e lui saltò come un fulmine dal letto.
Dopo che si riprese da quello stordimento gli dissi che era tutto apposto e che erano tornati insieme, ma che comunque loro dovevano ancora parlare per chiarire.
Provai ad inviare un messaggio a Jazzy, per vedere se si erano svegliati e mi rispose. Così tornammo a casa con Harry.
 
Arrivati a casa non avevano il coraggio di guardarsi, ma subito dopo si abbracciarono. Harry gli disse tutto quello che ormai sapeva, e promise che cercava di non prendersi più una sbronza quando c’era una di noi due ragazze.
Per fortuna era risolto, era tutto tornato alla normalità, se non meglio.

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


Passò un mese. Un mese di tranquillità e felicità, passato quasi sempre a casa dei genitori di Liam.
 
Doveva iniziare il tour, ed eravamo molto tristi, perché dovevamo dividierci.
Era la prima volta che ero davvero triste che i ragazzi partissero, dato che prima potevo incontrarli una volta ogni tanto, e quando partivano non cambiava quasi niente. Adesso si, cambia molto.
Volevano portarci con loro, ma avevamo un lavoro qui a Londra, e poi non sapevamo come dovevamo comportarci in tour.
Decidemmo che qualche volta potevamo prendere l’aereo e raggiungerli, ma la nostra vita per tre mesi non era più la stessa.
Liam qualche giorno prima di partire mi comprò un cagnolino,  per ricordarmi di lui durante la sua assenza. Lo chiamammo Lilo.
 
Fecimo una cena con tutte le famiglie unite, e Niall presentò Jazzy ai genitori. Quella era l’ultima volta che potevamo vederli, poi, una volta ogni tanto, potevamo raggiungerli.
 
La mattina successiva ci svegliammo prestissimo, dato che dovevano partire.  Cercai di passare tutto il tempo con Liam, perché sapevo che poi sarebbe stata molto dura per me.
Quando partirono e presero l’aereo c’erano così tanti fans che il saluto fu rapidissimo.
 
Ripresi la maggior parte che avevo a casa di Liam, e la riportai da me, dato che ormai quella casa era piena di ricordi.
Sapevo che tornavano, e prima o poi li avremmo rivisti, ma basta un giorno senza loro, e subito cambia tutto.
Ritornammo alla vita quotidiana che avevamo prima: casa, lavoro, casa, e poi qualche volta una festa.
Liam mi chiamava quasi sempre e ci mandavamo messaggi ogni minuto, ma si sentiva che  era lontano.
Lo stesso fece Niall con Jazzy, e anche gli altri ci chiamavano quasi sempre per sapere come stavamo, cosa stavamo facendo e quello che succedeva in città.
Le fans continuavano a mandarmi messaggi su twitter con cose carine, ma c’erano anche alcuni che ti odiavano per essere la ragazza di uno dei One Direction. In fondo sono la fidanzata di una persona semplice, normale, ma famosa.
 
Lilo mi perseguitava, infatti quando dovevo andare a lavoro non potevo lasciarlo a casa, ma per fortuna lì c’è una  terrazza dove poteva rimanere, e i clienti già ci avevano fatto amicizia.
Quel cagnolino, ogni volta che lo vedevo, con quel musetto dolce mi ricordava le facce che faceva Liam per attirare la mia attenzione.
 
Il pomeriggio, quando tornavo a casa, facevamo com i vecchi tempi: musica, divano e tv.
Non riuscivo a capire ancora come questa vita che era ricominciata, mi sembrava una vita orribile, monotona e scocciante, quando prima era “uno sballo”.
Senza Liam niente è più come prima.
 
Eravamo tristissimi, tutti. Karen mi chiamò per chiedermi come stavo e se volevo venire a casa loro per passare un po’ di giorni lì, a Wolverhampton. Accettai, perché tanto a Londra non c’era quasi niente da fare, tranne il lavoro.
 
Quando arrivai da loro la prima cosa che feci fu quella di andare a rivedere la camera di Liam. Era solo un giorno e già mi mancava a morte.
Dopo un po’ mi chiamò e gli dissi che ero dai suoi, e poi parlò con loro.
 
Rimasi circa una settimana lì, e poi tornai a casa di Liam, per fare un po’ di pulizie e rimanerci.
La mattina era bruttissimo svegliarsi senza Liam nel letto, e sapere che non era nemmeno di sotto.
Eravamo tristi, ma dovevamo farci l’abitudine.

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


Passò un mese. Un mese di tranquillità e felicità, passato quasi sempre a casa dei genitori di Liam.
 
Doveva iniziare il tour, ed eravamo molto tristi, perché dovevamo dividierci.
Era la prima volta che ero davvero triste che i ragazzi partissero, dato che prima potevo incontrarli una volta ogni tanto, e quando partivano non cambiava quasi niente. Adesso si, cambia molto.
Volevano portarci con loro, ma avevamo un lavoro qui a Londra, e poi non sapevamo come dovevamo comportarci in tour.
Decidemmo che qualche volta potevamo prendere l’aereo e raggiungerli, ma la nostra vita per tre mesi non era più la stessa.
Liam qualche giorno prima di partire mi comprò un cagnolino,  per ricordarmi di lui durante la sua assenza. Lo chiamammo Lilo.
 
Fecimo una cena con tutte le famiglie unite, e Niall presentò Jazzy ai genitori. Quella era l’ultima volta che potevamo vederli, poi, una volta ogni tanto, potevamo raggiungerli.
 
La mattina successiva ci svegliammo prestissimo, dato che dovevano partire.  Cercai di passare tutto il tempo con Liam, perché sapevo che poi sarebbe stata molto dura per me.
Quando partirono e presero l’aereo c’erano così tanti fans che il saluto fu rapidissimo.
 
Ripresi la maggior parte che avevo a casa di Liam, e la riportai da me, dato che ormai quella casa era piena di ricordi.
Sapevo che tornavano, e prima o poi li avremmo rivisti, ma basta un giorno senza loro, e subito cambia tutto.
Ritornammo alla vita quotidiana che avevamo prima: casa, lavoro, casa, e poi qualche volta una festa.
Liam mi chiamava quasi sempre e ci mandavamo messaggi ogni minuto, ma si sentiva che  era lontano.
Lo stesso fece Niall con Jazzy, e anche gli altri ci chiamavano quasi sempre per sapere come stavamo, cosa stavamo facendo e quello che succedeva in città.
Le fans continuavano a mandarmi messaggi su twitter con cose carine, ma c’erano anche alcuni che ti odiavano per essere la ragazza di uno dei One Direction. In fondo sono la fidanzata di una persona semplice, normale, ma famosa.
 
Lilo mi perseguitava, infatti quando dovevo andare a lavoro non potevo lasciarlo a casa, ma per fortuna lì c’è una  terrazza dove poteva rimanere, e i clienti già ci avevano fatto amicizia.
Quel cagnolino, ogni volta che lo vedevo, con quel musetto dolce mi ricordava le facce che faceva Liam per attirare la mia attenzione.
 
Il pomeriggio, quando tornavo a casa, facevamo com i vecchi tempi: musica, divano e tv.
Non riuscivo a capire ancora come questa vita che era ricominciata, mi sembrava una vita orribile, monotona e scocciante, quando prima era “uno sballo”.
Senza Liam niente è più come prima.
 
Eravamo tristissimi, tutti. Karen mi chiamò per chiedermi come stavo e se volevo venire a casa loro per passare un po’ di giorni lì, a Wolverhampton. Accettai, perché tanto a Londra non c’era quasi niente da fare, tranne il lavoro.
 
Quando arrivai da loro la prima cosa che feci fu quella di andare a rivedere la camera di Liam. Era solo un giorno e già mi mancava a morte.
Dopo un po’ mi chiamò e gli dissi che ero dai suoi, e poi parlò con loro.
 
Rimasi circa una settimana lì, e poi tornai a casa di Liam, per fare un po’ di pulizie e rimanerci.
La mattina era bruttissimo svegliarsi senza Liam nel letto, e sapere che non era nemmeno di sotto.
Eravamo tristi, ma dovevamo farci l’abitudine.

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Capitolo 14
*** The end. ***


Ogni tanto tornavano a Londra per fare un concerto, ma erano sempre impegnati. Io e Jazzy lasciammo il lavoro e partimmo con loro. Ci divertimmo un mondo.
La relazione tra me e Liam durò e continua a durare. Jazzy e Niall si erano lasciati per un mese, ma adesso sono di nuovo insieme.
 
Sono tre anni che siamo fidanzati e abbiamo già proggetti per il futuro, ma non vogliamo affrettarci.
Questo è tutto, siamo felici e contenti, anche con alcuni litigi, ma stiamo bene,  in tranquillità.
 
Non avrei mai immaginato di poter arrivare fino a questo punto, è tutto così perfetto.

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