Adolescence.

di newdirection_d
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Capitolo uno. (Buongiorno fratellino) ***
Capitolo 3: *** Capitolo due. (No, non fa per me questa festa) ***
Capitolo 4: *** Capitolo tre. (Zayn?) ***
Capitolo 5: *** Sorry. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


-Io... non posso.- disse Harry staccandosi delicatamente dalle dolci labbra di Lottie.
-Perché?- chiese lei dopo averlo guardato negli occhi.
Quelle iridi verdi erano il suo mondo ormai. 
Lo amava, ne era certa.
La sua migliore amica diceva che era solo una semplice cotta.
Ma avere le farfalle nello stomaco ogni volta che lo si guarda, sentire il cuore battere forte ogni volta che la sua voce sfiora i timpani, tremare quando semplicemente lo vedi passare, diventare rossa quando il suo sorriso accarezza i tuoi occhi, è semplicemente essere cotti?
Lottie era sicura che fosse amore, era sicura di essere innamorata di lui.
-Tu non...cioè, io... non mi piaci.- rispose lui staccando lo sguardo dai suoi diamanti azzurri.
-Guardami.- gli ordinò, ma lui sembrava non ascoltare.
Vigliacco. 
-E' per Louis, vero?- 
Gli occhi del ragazzo si ritrovarono a fissare il pavimento di quella camera che era ricca di ricordi.
Ricca di ricordi loro, di momenti che avevano vissuto insieme.
-Tu hai paura della sua reazione, hai paura di lui.- disse con voce tremanta la bionda, allontanandosi un po' da lui.
-Credi che non ci accetterà, vero?-
Scosse la testa, un po' delusa.
Harry non parlava e questo la feceva innervosire ancora di più.
Decise di rimanere zitta anche lei, in attesa di una sua reazione.
-Non puoi capire, Lottie.- si decise a rispondere lui, passandosi una mano tra i ricci.
-Cosa non posso capire, Harry?-
-Louis è il mio migliore amico e tu sei sua sorella. Per di più sei piccola per me, Louis mi ucciderebbe.-
-E' questa la tua preoccupazione? L'età?-
-Non solo.-
-Hai anche paura di lui.-
-Stare con te significherebbe perderlo e lui per me è importante.-
-E io, cosa sono?-
Harry deglutì rimanendo in silenzio per qualche secondo, ma la risposta non tardò ad arrivare.
-Sei solo la sorella del mio migliore amico.- disse uscendo dalla stanza.
Lottie rimase immobile.
Quella parole la ferirono.
Aveva davvero dimenticato tutto?
Harry Styles era davvero un pezzo di merda.
 
 
 
Autrice:
Eccomi qui con una nuova fanfiction.
Come avrete capito, i protagonisti sono Lottie Tomlinson e Harry Styles.
Non so voi, ma io li trovo carini insieme. u.u
Comunque, fatemi sapere se vi incurioscisce un po' e soprattutto, se posso continuare.
Tutto è nelle vostre mani(?).
Baci,D.

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Capitolo 2
*** Capitolo uno. (Buongiorno fratellino) ***


Ciao belle.
Ecco il primo capitolo.
Non è niente di che, più o meno è una presentazione.
Spero che la seguirete e che vi piaccia, ci sto mettendo il cuore per scriverla.
Beh, ci rivediamo alla fine del capitolo.



 
La sveglia quella mattina suonò più tardi del previsto e per Lottie una nota per il ritardo era assicurata.
Si precipitò giù dal letto dirigendosi verso l'armadio.
Odiava vestirsi come quelle vanitose della sua scuola, quella biondina dagli occhi azzurri adorava la semplicità. Niente di meglio che una felpa e un jeans abbianato con le sua amate converse di pelle.
In un batter d'occhio era pronta; aveva lasciato i suoi lunghi capelli lisci color miele sciolti, in modo che potessero svolazzare nel vento di quell'inverno interminabile.
Diede un veloce sguardo allo specchio per poi afferrare lo zaino e scendere giù.
La campanella sarebbe suonata tra quindici minuti. Se qualcuno era disposto ad accompagnarla, avrebbe avuto anche il tempo di fare colazione.
Per sua fortuna, Louis era in cucina insieme a Liam, un componente della sua band.
Sì, suo fratello aveva partecipato al programma televisivo X-factor, dove aveva conosciuto quattro ragazzi fantastici che oggi considera i suoi migliori amici. Insieme crearono una band:'One Direction' che, a dirla tutta, sta raggiungendo il fiore del successo.
-Buongiorno sorellina, dormito bene?-
Louis era sempre gentile con lei, l'amava.
Era la cosa più preziosa che aveva, avrebbe dato la vita per sua sorella.
-Sì, anche se ogni tanto venivo svegliata da rumori provenienti dalla tua stanza.-
Lottie lo guardò alzando un sopracciglio.
Liam rise dando una pacca sulla spalla al ragazzo-carota.
-E' venuta Eleanor, per caso?- chiese il moretto sorridendo maliziosamente.
-Liam, ti prego.- sussurrò.
-Okok, basta così. Louis, potresti darmi un passaggio?-
-Te lo do io, questo sta ancora in pigiama!- disse Liam alzandosi e prendendo le chiavi della sua macchina.
Quel ragazzo era davvero gentile.
E poi, i suoi occhi color cioccolata e il suo sorriso dolce, rendevano quel ragazzo davvero bello.
Salirono in macchina e per tutto il tragitto si fecero cullare dal loro primo album 'Up All Night' che sinceramente, Lottie adorava.
Arrivarono dopo cinque minuti, giusto in tempo.
La campanella era appena suonata.
Ringraziò Liam con un veloce bacio sulla guancia e scese dall'auto raggiungendo la sua migliore amica che l'aveva vista da lontano.
-Sbaglio o quello era Liam?- chiese la rossa avvicinandosi a lei.
-Sì Kim, era lui. Dai, andiamo in classe.-
Anche l'amica adorava quei ragazzi. Si considerava una vera e propria fan, nota come Directioner.
Li aveva anche già visti diverse volte a casa di Lottie, ma ogni volta era come se fosse la prima.
Inoltre, aveva una segreta cotta per Zayn Malik, il brunetto truzzetto della band. Non l'aveva mai detto, ma ogni volta che osservava il suo viso perfetto delle profonde scariche elettriche raggiungevano il suo cuore facendogli fare capriole.
 
 
-Ashley Smith.-
-Presente!-
-Brooke Watson.-
-Presente!-
Il professore di letteratura Inglese stava facendo l'appello prima di iniziare la lezione.
Quella mattina avrebbe interrogato quasi tutta la classe e Lottie era sicura che l'avrebbe chiamata.
Doveva recuperare il voto di una verifica andata male.
Non che non studiasse, ma quel giorno non aveva ripetuto e per di più, il professore non aveva avvertito nessuno.
Il classico 'compito a sorpresa'. Pff, quanto li odiava.
-Kimberly Lynn.-
-Presente!-
-Lottie Tomlinson?-
-Presente.- rispose moscia Lottie.
-Quanto entusiasmo.- scherzò Kim seduta accanto a lei.
La bionda si passò una mano tra i capelli e chinò la testa sul banco.
Era la prima ora ma era già stanca, come al solito.
Il proff iniziò ad interrogare e come previsto, chiamò Lottie.
Fortunatamente, aveva studiato ed andò piuttosto bene, dato che il professore le mise una A-.
 
 
 
 
 
Eccomi qui, di nuovo.
Cosa ne pensate? Mi farebbe piacere ricevere una vostra recensione.
Naturalmente accetto anche critiche. ;3

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Capitolo 3
*** Capitolo due. (No, non fa per me questa festa) ***


Lottie aprì la porta di casa bruscamente, aveva troppe borse in mano.
Da quando viveva con suo fratello, ogni scusa era buona per farla andare a fare la spesa. 
-Ma cosa sta succedendo qui?- disse, dopo aver visto quelle tante decorazioni che avvolgevano la camera da pranzo.
Diverse persone che non conosceva, giravano avanti e dietro per la stanza.
Fortunatamente vide Louis in lontananza, così gli si avvicinò.
-Tutto questo caos?-
-Oh,Lottie. Portato la roba che ti ho chiesto?- le chiese scendendo dalla scala.
-Sì. Ho dovuto fare tante storie perché non volevano lasciarmi prendere le due bottiglie di vodka. Sono ancora minorenne,sai?-
-Sì, lo so. Ma hai detto che eri mia sorella?-
-Che diavolo c'entra?-
Louis distolse l'attenzione dalla bionda, posandola su qualcuno che credeva fosse un altro organizzatore.
-Nono, fermi. Il divano rimane dov'è.- disse, avvicinandosi a lui.
Lottie sospirò portando le buste in cucina.
Come al solito ci trovò Niall, che stava disperatamente affondando il cucchiaino nel gelato al cioccolato.
-Hey, biondino. Sei mica depresso?-
-Hey biondina. Giusto un po'.- disse rivolgendole un sorriso dolce.
Niall era un altro componente della band.
Forse era il più tranquillo. Anzi, senza forse.
Lo conosceva meglio di tutti, dato che era il suo migliore amico.
Quell'irlandese era davvero dolce e bello. Certe volte le veniva da chiedersi cosa avrebbe fatto se lui non fosse esistito.
Lottie si sedette accanto a lui e gli accarezzò una spalla.
Aveva qualcosa, era troppo malinconico.
-Tranquilla, non ho nulla.- disse prima che la ragazza potesse chiederglielo.
-Niall, guardami.- 
I grandi occhi azzurri del ragazzo si posarono su quelli di Lottie. 
Non c'era segno di disperazione, di malinconia, di panico... insomma, era davvero bravo a nascondere quello che gli succedeva.
Non volle insistere, però. 
Niall gli diceva sempre tutto, evidentemente non aveva voglia di parlarne.
-D'accordo, ti credo. Per qualsiasi cosa..-
-Ci sei, lo so. E lo stesso vale per te.-
Il biondo le fece il solletico facendola ridere a crepapelle.
Quando si calmò, gli chiese cosa avrebbero dovuto festeggiare.
-Siamo famosi, ogni tanto dobbiamo fare qualche festicciola ed invitare tutte le persone possibili, anche se non li conosciamo.-
-Ah, ho capito. Quindi dormire sarà impossibile, giusto?-
-In un certo senso...-
Lottie rise guarando la strana faccia che fece quel ragazzo.
Un altra sua potenzialità, era che sapeva sempre come far ridere le persone.
Era davvero un ragazzo d'oro.
-Va be' dai, andrò da Kimberly.-
-Oh, ma se vuole venire... cioè, puoi invitare quelli della tua scuola.-
-Sisi, così invece di andare in un altro quartiere di Londra, andrò in Italia. Niall, quelli della mia scuola?!- richiese, ricordando al biondo quanto odiasse quei ragazzi che tutti i giorni le gironzolavano intorno.
-No, hai ragione.- disse tra un boccone di cioccolata e un altro.
Lottie prese un cucchiaino e insieme al ragazzo, si immerse in quella delizia marrone.
 
 
 
 
 
 
 
 
-Che diavolo, gli One Direction organizzando una festa e tu ti rifiuti di andare?- le chiese la rossa, dando un pugno al cuscino incredula della stupidità dell'amica.
-Senti, odio vedere come delle puttane si strusciano addosso a loro. Non hanno il minimo rispetto.- ribattè sedendosi accanto a lei sul letto.
-Kim, se vuoi andare vai. Posso rimanere da sola a casa tua, non è mica la prima volta che succede!- esclamò poi, rendendosi conto del desiderio dell'amica.
-No, lasciamo stare. Hai ragione, non sopporterei mai di vedere Zay...i ragazzi, con delle cretine.- farfugliò un po' imbarazzata.
Lottie rise scuotendo la testa.
-Cosa abbiamo in programma per stasera?- chiese poi.
-Film. Il tempo delle mele ti piace?-
-Visto cento volte ma sì, mi farebbe piacere rivederlo.-
-Bene, allora vado a fare i papcorn.- 
Kim sorrise lasciandola da sola in camera.
La bionda si avvicinò alla finestra per osservare quel magnifico paesaggio che la finestra ritraeva.
Londra non era una brutta città, anzi, il contrario.
Ogni volta che un turista la visitiva voleva rimanere lì in eterno.
Era abbastanza fiera di abitare lì. 
Il clima in genera non era dei migliori, ma lo spirito dei cittadini era sempre fanfastico.
Tra i pensieri, si ricordò di aver dimenticato qualcosa di molto importante a casa sua: il cellulare.
-Occazzo!- pronunciò mettendosi il cappotto e scendendo a tutta furia dalle scale.
Non avvertì nemmeno l'amica, ma le aveva scritto un bigliettino che aveva lasciato sulla scrivania.
Arrivò fuori casa e un frastuono esagerato faceva ballare anche l'abitazione.
Bussò diverse volte, ma nessuno sembrava sentire. Allora, decise di entrare dalla porta sul retro, era sempre aperta.
Passò dal giardino e in diverse zone, c'erano ragazzi che parlavano, fumavano, si baciavano ed è meglio non continuare ad alencare.
Fece poco caso a quella gente e, ringraziando il Cielo, varcò la soglia dirigendosi al piano di sopra.
-Scusate, permesso. Scusate, permesso.- ripeteva intrufolandosi.
C'era un casino anche nelle camere.
Ma anche questa volta, si preferisce non descrivere.
Fortunatamente la porta di camera sua era chiusa: segno che nessuno era entrato.
Invece, si sbagliava.
Afferrò la maniglia aprendo la porta e alzando lo sguardo, trovò sul suo letto una sgualdrina in intimo che baciava un altro componente della band, Harry.
Il ragazzo dagli occhi verdi era senza maglia sopra di lei, inutile dire che in poco tempo si sarebbero trovati nudi sotto le coperte.
-Ma che diavolo state facendo qui?- urlò Lottie, a bocca spalancata.
I due sobbalzarono puntando gli sguardi sulla ragazza che li guardava schifata.
-Oddio.- disse la sgualdrina cercando di coprirsi.
Il riccio invece, come al solito, non disse niente e si limitò ad arrossire.
 
 
 
 
 
 
Ecco qui il secondo capitolo.
Scusate se non l'ho postato prima, ma in questo periodo ho molto da fare.
Voglio ringraziare tutti coloro che hanno recensito e che seguono questa storia.
Io veramente, non mi aspettavo di ricevere così tanto.
Siete meravigliose, grazie di cuore.
Comunque, spero vi piaccia.
xx,D.

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Capitolo 4
*** Capitolo tre. (Zayn?) ***


Lottie era rimasta a letto tutta la giornata.
Aveva un mal di testa troppo forte e per sua sfortuna, in casa c'era ancora un gran chiasso.
-Sorellina cara, potresti anche aiutarci.- disse Louis, aprendo la porta della sua camera insieme a Zayn che si era piazzato davanti allo specchio per aggiustarsi il ciuffo.
-Aiutarci? Ma se avete chiamato una truppa per far pulire casa!- esclamò la bionda sollevando il busto.
-Anche noi ci stiamo dando da fare, sai?- domando Louis andandosi a stendere accanto a lei.
-Sì certo, vedo.- 
Rise scuotendo la testa, quei ragazzi erano unici.
Unicamente belli, unicamente bravi e unicamente idioti.
Però li amava, erano la sua famiglia.
-Come mai non sei andata a scuola, piccoletta?- le chiese Zayn, posando lo sguardo su di lei.
-Ho un mal di testa terribile e tutto a causa vostra.-
-Ma scusa, non eri a casa di Kimberly?-
-Sì, ero andata da Kim solo che mi sono resa conto di aver dimenticato il cellulare qui, così sono venuta e poi è stato impossibile uscire.- spiegò alzandosi e afferrando qualcosina dall'armadio.
-Oggi fa caldo.- sbottò all'improvviso il moro, uscendo dalla stanza.
-Siamo a dicembre.- dissero insieme i due fratelli.
Lottie scosse ancora la testa e roteò gli occhi facendosi una piccola risata.
Prese i vestiti e uscì dalla stanza andando in bagno.
Lungo il breve tragitto squillò il cellulare che la bionda aveva portanto con sé.
-Buongiorno stella.- disse, sapendo già chi era.
-Mi dici che fine hai fatto?!- urlò una voce dall'altra parte del telefono.
-Non dirmi che non hai ricevuto il messaggio?-
-No, non ho ricevuto nulla.-
-Ah, bene.- sbuffò posando i panni sul marmo del lavandino.
-Cavolo, dovevo essere da te ieri sera.- la rossa iniziò ad agitarsi.
Emise uno strano verso talmente potente, che l'amica dovette spostare il cellulare dall'orecchio.
-Ma che diavolo?!- chiese poi la ragazza confusa.
-Lottie, chi cazzo è Perrie?-
-Chi?!-
-Non hai ancora acceso il computer, vero?-
-No, e con il mal di testa che ho non lo farò. Mi dici cos'è successo?-
-A quanto pare ieri, Zayn ha baciato una ragazza.-
-E questa ragazza si chiama Perrie, giusto?-
-Sì, esatto. Chi è questa cretina?-
-KIMBERLY! Ma che ti prende?- gridò Lottie per farla calmare.
Certe volte quella ragazza era esagerata.
-Niente. Adesso devo staccare, ci sentiamo.- la rossa chiuse la chiamata, facendo rimanere perplessa l'amica che cercava una spiegazione per la sua reazione.
Sì vestì velocemente e scese giù, sarebbe andata a casa sua nonostante il fottuto mal di testa.
Prima di uscire però, avrebbe mangiato qualcosa. 
Andò in cucina e come al solito ci trovò Niall, che però era circondato dagli altri quattro.
-Guarda chi si vede.- scherzò il biondo abbracciandola e lasciandole un bacio sulla guancia.
-Giù le mani, lei è mia!- esclamò Louis, porgendole dei biscotti.
Tutti risero tornando con lo sguardo fisso sul cibo.
-Lottie, dovrei parlarti.- disse all'improvviso il riccio alzandosi da tavola.
-D'accordo.- lo imitò andando nella stanza accanto, sotto gli occhi confusi di tutti.
La bionda scrutò il ragazzo, rendendosi conto che era nudo, coperto solo da un boxer.
-Non ti vesti mai, eh?- scherzò provocando una risatina di Harry.
-Perché dovrei? Sto così comodo.-
-Hai ragione.-
-Comunque, volevo chiederti scusa per ieri, sono stato un idiota.-
-Non capisco, aspetta. Ti riferisci a quella scopata che ho interrotto?- sbottò Lottie, un po' infastidita dal pensiero di quella scena.
-S-sì.- balbettò torturandosi le mani.
-Va be', tranquillo.-
-Solo una cosa, non dirlo agli altri.-
-Okay.-
Il riccio fece per andarsene, ma si fermò guardando con i suoi occhi verdi la ragazza che si era girata, intenta ad uscire di casa.
Sorrise richiamandola.
-Grazie.- mormorò.
-Niente.- gli fece l'occhiolino lei, varcando la soglia della porta.
 
 
 
 
 
 
-Mi spieghi perché sei così agitata?- chiese la bionda, osservando con confusione l'amica che camminava avanti e dietro per la stanza.
-E' una puttanella, quella.-
-Ti riferisci a quella Perrie di cui mi hai parlato stamattina?-
-Esatto. Quella biondina crede che con la sua falsa bellezza, ha conquistato il cuore del MIO Pakistano?-
-Ma di cosa stai parlando?! Si è divertito ieri sera, come hanno fatto tutti. Perché reagisci in questo modo?-
Kim non rispose e velocemente si sedette sulla sedia della scrivania eliminando la causa della sua agitazione, cioè la foto, che da ora ricopriva il desktop del suo portatile rosa.
-Ti piace Zayn.- concluse Lottie, sicura della sua affermazione.
L'amica rimase ancora in silenzio, ma dopo un po' scoppiò a piangere gettandosi fra le sue braccia.
Come aveva fatto a non capirlo? Un po' lo sospettava, ma non credeva fosse davvero così presa da quel ragazzo.
La strinse forte, ascoltando ogni suo singhiozzo, ogni sua parole soffocata dalle lacrime. 
Le si spezzava il cuore a vederla così.
Lasciò che si sfogasse per un po', per poi farla accomodare sul lettino.
-Sai cosa facciamo stasera?-
-Cosa?- la guardò la rossa, con degli occhi dello stesso colore dei capelli.
-Vieni da me e ci vediamo un bel film.-
-Zayn esce?-
-No, ma sarà una buona occasione per farti notare.-
-Charlotte Tomlinson, cos'hai in mente?-
La bionda sorrise maliziosa, passandole un dito su una lacrima appena caduta sul volto.
 
 
 
 
Ciau cuoricini(?).
Ecco il capitolo tre.
Dal prissimo cambieranno molte cose, quindi preparatevi.ewe.
Volevo ringraziere tutti per le recensioni e per aver messo questa storia tra le ricordate/seguite/preferite.
Vi adoro, sul serio.
xx,D.

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Capitolo 5
*** Sorry. ***


AVVISO.

Ciao ragazze.
Da come avrete potuto capire, non c'è nessun capitolo, ma bensì un avviso.
Non continuerò questa storia per il momento. 
Mi dispiace davvero tanto, ma me lo impedisce sia il tempo, sia la mente priva di idee.
Questo però, non significa, che l'abbandonerò.
Siete fantastiche e mi avete appoggiato tantissimo, quindi non ho intenzione di deludervi. 
Non so quanto tempo ci vorrà... forse un mese, tre settimane o magari domani sono di nuovo qui, chi lo sa! Ahahahah. 
Ma ci tenevo a dirvelo.
 
 
 
Adesso implorando il vostro perdono(?), vado via.
Arrivederci.
xx,D.

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