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di ek_directioner
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'ultimo saluto. ***
Capitolo 2: *** Saranno coincidenze? ***
Capitolo 3: *** Un'emozione inaspettata. ***
Capitolo 4: *** Hai già la tua principessa. ***
Capitolo 5: *** Beh, io ti ho aspettata. ***
Capitolo 6: *** Amerai sempre qualcuna un pizzico di più. ***
Capitolo 7: *** Hai fatto bene a tornare. ***
Capitolo 8: *** Il nuovo arrivato. ***
Capitolo 9: *** C'è qualcosa che dovrei sapere. ***
Capitolo 10: *** Il cuore sa uccidere a forza di martellate. ***
Capitolo 11: *** Sai cosa vuol dire non sentire il suo profumo per tre fottuti anni? ***
Capitolo 12: *** Sei tu quello che ha due ragazze. ***
Capitolo 13: *** il tuo profumo mi sta dando alla testa. ***
Capitolo 14: *** Lo sai che non si comanda al cuore? ***
Capitolo 15: *** Come dovrei chiamarti? ***
Capitolo 16: *** Al cuore non si comanda. ***
Capitolo 17: *** E' troppo tardi. ***



Capitolo 1
*** L'ultimo saluto. ***


CAPITOLO I
                                                                                                                                                                            L’ultimo saluto.

 
#12 giugno 2008
-Ragazzi l'avete sentita? sapete se viene?- chiesi impanicato.
Se non fosse venuta, non saprei cosa avrei combinato. Il pullman che mi avrebbe portato all'aeroporto sarebbe partito a momenti, e di Isabel non c'era ancora nessuna traccia.
-No, ieri sera non ho avuto tempo di chiamarla- rispose Suzanne guardando il cellulare.
-dai tranquillo Zayn- rispose Niall cercando il mio sguardo che era fisso altrove.
-Ragazzi, fatemela avere qui davanti, per favore!- scongiurai sentendo le lacrime che riempivano gli occhi.
-non ce la faccio a partire senza prima averla salutata- continuai.
-tranquillo, arriverà..- mi disse Niall posandomi una mano sulla spalla.
D'istinto, mi girai e l'abbracciai più forte che potei.
Sia Niall che Suzanne erano praticamente i miei migliori amici, ma come facevo ad ascoltare loro e a stare tranquillo, se stavo per partire per 5 anni senza il saluto della ragazza che desideravo da tempo?
 
*P.V. ISABEL*
-Eccoci ragazzi, siamo arrivati- disse papà cercando un posto vicino al parcheggio dei pullman.
-voi lo vedete?- chiese Louis guardando fuori dal finestrino.
-non ditemi che è già partito, per favore!- dissi mettendomi le mani tra i capelli.
-eccolo ragazzi, lo vedo, sta abbracciando Niall!- urlò Liam slacciandosi la cintura.
Spalancai gli occhi, aprii di colpo la portiera e senza dire parola iniziai a correre verso il moro, sentendo Louis e Liam che mi urlavano di aspettarli.
-Ragazziii- urlai con il cuore in gola.
Vidi Suzanne girarsi verso di me e sfoderare il suo solito sorriso, per poi rigirarsi verso Zayn e annunciargli il mio arrivo. Il moro si girò, buttò il borsone per terra e allargò le braccia, accogliendomi in tutto il suo calore.
-pensavo non venissi più- mi sussurrò nell'orecchio.
-come facevo a non venire?- gli dissi stringendolo ancora più forte.
-mi mancherai Zayn, troppissimo- continuai.
-dai, infondo 5 anni non sono lunghi- sciolse l'abbraccio e mi sorrise accarezzandomi la guancia con il pollice.
-tu corri così veloce solo per le cose che ti interessano eh?- urlò Liam poggiandosi sulle ginocchia dopo essere arrivato.
-hahah... mi mancherai Liam- disse Zayn dando al ragazzo un colpo sulla spalla, che fu poi seguito da un abbraccio... un solito abbraccio da 'uomo-macho'.
Mio fratello Liam e lui erano migliori amici da sempre. Si conoscevano dall'asilo, e non c'era pomeriggio in cui non passavano le ore uno a casa dell'altro.
-porca carota, sto per tirare fuori il cornetto ._. - urlò Louis poggiandosi sulla mia spalla
-ehi testa di carota, mi mancherai anche tu- disse il moro con le lacrime agli occhi, andando ad abbracciare il suo 'amico-pagliaccio'.
-A me mancheranno i nostri discorsi sulle carote!- rispose Louis cercando di sdrammatizzare.
-Pensava non venissi- mi sussurrò Niall all'orecchio sorridendo.
-lo so, me l'ha detto...- gli risposi facendogli una faccia da cucciola.
-che puccioso :3 – continuai.
 
*P.V. ZAYN*
-Hai visto, sono riuscito a portartela!- mi disse all'orecchio con aria soddisfatta Louis.
-Sei un vero amico- gli dissi sciogliendo l'abbraccio e mettendomi davanti a tutti gli altri che avevano quasi formato un semicerchio *-*
-mi mancherete ragazzi- dissi asciugando una lacrima che scendeva sulla mia guancia.
Scrutavo i loro visi, e ognuno di loro aveva una faccia diversa, uno sguardo diverso, un'aria diversa, ma tutti, pensavano la stessa cosa. Tutti, la stessa cosa.
-i-io non so che dirti Zayn... abbiamo passato degli anni stupendi e...-
-No Liam per favore non iniziare- gli dissi prima di vederlo scoppiare a piangere.
-se piangi tu, piangono tutti, poi piango anche io, e che facciamo, un saluto drammatico? Voglio avere un vostro ultimo ricordo di così come siete, felici e spensierati, con o senza un amico- continuai sentendo un'altra lacrima che scendeva sul viso.
In quel momento avevo bisogno di un abbraccio, di un vero abbraccio, ma a chi potevo chiederlo? Davanti avevo cinque ragazzi, cinque migliori amici ed era un po' impossibile abbracciare cinque ragazzi insieme senza abbandonare nessuno.
Vidi Isabel dare in mano a Niall la borsa che aveva e venirmi ad abbracciare senza dire niente, spalancando soltanto quegli occhioni verdi, che anch'essi stavano per straripare.
Nessuno si mosse, perchè per loro, un abbraccio di uno, valeva per tutti.
-Sai Niall, quella borsa ti dona u.u- sdrammatizzò Louis, provocando (fortunatamente) una risata generale.
-ah-ah-ah a te starebbe meglio!- rispose il biondo con una smorfiaccia.
In quel momento suonò il clacson del pullman, che annunciava la sua partenza.
-Ragazzi, non dimenticatevi che tra cinque anni sarete di nuovo in sei nel gruppo- dissi sciogliendo l'abbraccio e guardando negli occhi Isabel.
-e tu, mi aspetterai vero?- le chiesi asciugandole una lacrima che le bagnava il viso.
-sempre- mi rispose accarezzandomi i capelli.
-ciao ragazzi, ci vediamo nel 2013!- dissi sfoggiando un sorriso che non so con quale magia, riuscì a coprire le lacrime.
I ragazzi mi salutarono in coro mentre salivo sul pullman.
Dal finestrino vidi i loro visi, già malinconici.
Il mio ultimo, loro, ricordo.
 
 
******************************
Buongiooooooorno  *-*
Sono qui con una nuova ff :3
Allora, come vi sembra questo capitolo? :D
Vi avverto che questa storia è un po’ contorta: ci saranno moooolti intrecci :3
Anyway: chi ancora non mi segue, può passare dall’altra ff che sto scrivendo http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=993439
Ciaaaaaao belle <3

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Capitolo 2
*** Saranno coincidenze? ***


CAPITOLO II
                                                                                                                                                             Saranno coincidenze?
 

#28 dicembre 2011
Era una giornata qualunque, una di quelle giornate invernali dove si inizia ad annusare l'aria natalizia ed il profumo del freddo.
Anzi, ripensandoci non era proprio una giornata qualunque; quello era l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Capodanno.
La nostra scuola era talmente seria che il 27 e il 28 dicembre eravamo costretti ad andare a scuola ._.
Mi presento, sono Isabel, ho 15 anni, vivo a Londra e frequento il secondo anno di un college italiano in città.
-Sei prooooontaaa?!- sentii urlare dal piano di sotto. Era mio fratello Liam, con il quale avevo un rapporto speciale, anche se passavamo la maggior parte del tempo a stuzzicarci e a prenderci in giro.
-sii- gli urlai sbuffando, anche se lui sapeva meglio di me che in mezz'ora di prima mattina era praticamente IMPOSSIBILE trovarmi pronta u.u
-Dai Isabel che facciamo tardi! ho la McJurit alla prima ora e non mi va di prendere un'altra nota per colpa tua!- urlò nuovamente.
-oddio, ti ho detto che ho fatto!- urlai prendendo lo zaino. Scesi le scale e mi scontrai con lui.
-oh, finalmente!- mi disse spalancando le braccia.
-gnè gnè- dissi facendogli una smorfia.
-piuttosto, questi capelli? D: - continuai
-sono figo eh?!- mi chiese mettendosi in posa.
-si Liam, si ! - lo scansai e andai a prendere il casco nello sgabuzzino, visto che quel giorno il MIO FRATELLONE (lo chiamavo così quando faceva qualcosa di buono :3) mi avrebbe portato a scuola in motorino *O*
Chiudemmo la porta di casa alle nostre spalle e salimmo a bordo :3
-Allora oggi pomeriggio andiamo al nostro solito posto, così finalmente.. vabbè, niente- urlò per farsi sentire.
-così finalmente?-urlai di conseguenza.
-niente niente.. allora vieni, vero?- continuò.
-si si vengo, anche se non capisco tutta questa agitazione.. sono tre giorni che Louis mi chiama e mi chiede se sono sicura di venire!- gli dissi.
-ah.. davvero?- mi disse fermandosi ad un semaforo.
-si, davvero -.- - risposi girandogli la testa verso di me.
-Liam guardami, non è che mi state nascondendo qualcosa?- continuai.
-cosa dovrei nasconderti?- mi chiese rigirandosi verso la strada.
-bah..- risposi arresa.
Arrivammo a scuola e da lontano vedemmo Louis, Niall, Suzanne e Sam parlare nel parchetto di scuola, mentre aspettavano l'entrata, così decidemmo di raggiungerli.
Sam, era una ragazza che conobbi in primo superiore, praticamente ormai era diventata come la mia migliore amica.
-Buongioooorno!- urlò Liam dando una pacca sulla spalla a Louis.
- buongiorno principessa- continuò baciando dolcemente Suzanne che le rispose altrettanto dolcemente.
Stavano insieme da quasi due anni, erano così pucciosi *-*
-Good morning- dissi facendo un sorriso a 32 denti e mandando un bacetto via aerea (?) a Sam.
-ma buongiorno carotona!- mi urlò in faccia Louis.
-vieni oggi pomeriggio vero?- mi sussurrò essendo a conoscenza di avermelo chiesto per la quarta volta.
Alzai gli occhi al cielo, mi girai verso Liam e gli misi davanti la mia mano che segnava quattro dita.
-E con questa volta, stiamo a quattro giorni di seguito- gli dissi sbuffando.
Così mi girai verso Louis e gli annuii, facendogli capire che era un po' esagerata tutta quell'agitazione.
-vabbè era per sapere- mi rispose facendo la faccia triste, così mi girai e gli schioccai un bel bacio sulla guancia.
''Driiiiiin'' (?)
Suonò la campanella così entrammo ognuno nella propria classe.
Noi femmine andavamo nella stessa classe e io e Suzanne eravamo compagne di banco, Niall e Liam andavano in classe insieme, e Louis poverino era l'unico sfigato che andava in classe da solo :).
Durante l'ora di biologia, mi venne in mente del 'piano' che secondo me stavano attuando i maschi, così decisi di parlarne con Suzanne.
- Sù senti, devo chiederti una cosa- gli dissi avvicinandomi a lei.
-dimmi- mi disse avvicinando il suo orecchio alla mia bocca
-ma cosa gli sta prendendo a quelle teste di carote? Louis sono quattro giorni che mi chiede se oggi vengo al parchetto con voi, Liam fa finta di non sapere niente, e Niall ogni volta che glielo chiedo, cambia discorso, tu ne sai qualcosa?- gli sussurrai per non farmi sentire dal prof.
-te lo volevo chiedere anche io! Ieri ho chiesto a Louis cosa stessero combinando e lui senza nemmeno guardarmi in faccia ha iniziato a parlare del ciuffo delle carote, così mi sono arresa alla sua stupidità e me ne sono andata in camera- mi disse facendo una smorfia di disperazione.
Scoppiai in una risata di cuore, attirando l'attenzione del professore.
-Payne, Tomlinson, vorreste far ridere anche noi per favore?- urlò dall'altra parte del laboratorio.
-Scusi prof.- dissi abbassando la testa.
-comunque lo scopriremo oggi pomeriggio- urlò sussurrando Suzanne.
Le sorrisi e aspettai il suono dell'ultima ora per uscire da quell'inferno.
Suonata la campanella presi la mano di Sam e di Suzanne, e le trascinai a forza fuori dal cancello, mentre raccontavo quando accaduto a Sam.
-haahahahah il ciuffo delle carote aaaaaah io stimo tuo fratellooo! ahahahah- urlò la mora piegandosi in due dalle risate.
La guardammo entrambe con aria arresa, così lei si schiarì la voce e cercando di fare la seria, fece un cenno di continuare il racconto.
-YEEEEEEEEP 8 a chimicaaaa!- urlò Niall saltandomi addosso.
-il solito secchione, io invece ho preso 6 e sono orgoglioso delle mie capacità!- disse Liam assumendo una posa orgogliosa.
-forza forza, andiamo che facciamo tardi!- disse Louis prendendomi per un braccio senza filarsi niente e nessuno D:
Diedi una gomitata a Sam per farle notare il gesto e lei fece una faccia a punto interrogativo (?), per cercare di capire cosa stesse succedendo.
Tra le solite risate e le prese in giro arrivammo ad un parchetto desolato, che praticamente era il nostro punto di ritrovo.
Buttai la borsa su un tavolo da picnic e mi sedetti su di un muretto, incrociando le gambe.
-No no, tu oggi ti siedi qui davanti a me- disse Louis sedendosi al tavolino e battendo la mano sul posto di fronte a lui.
Feci una faccia confusa.
-Ma perchè scusa? sono quattro giorni che siete strani voi tre - dissi indicando Niall, Liam e Louis.
Seguì un attimo di silenzio che fu poi interrotto dalle mie nuove parole:
-prima mi chiedete tremila volte se sono sicura di venire oggi pomeriggio, se vi chiediamo cosa state attuando sviate i discorsi ed infine avete fretta di venire qui... cosa sta succedendo?- continuai, avendo l'appoggio di Sam e Suzanne che si avvicinarono a me.
-Vedete.. è che- iniziò a parlare Niall, ma fu interrotto subito da Liam.
-Niall!- gli urlò riprendendolo.
-ragazze è una sorpresa. Le sorprese non si dicono, quindi statevi zitte e fate quello che vi diciamo- continuò facendo segno di sederci.
Ci sedemmo tutti al tavolo, sviammo il discorso e prendemmo a parlare di cose inimmaginabili, anche perché con Louis in mezzo, è praticamente impossibile riuscire a fare discorsi seri.
-Ragazzi vado a prendere una bottiglia d'acqua. Sù mi accompagni?- chiese Niall alzandosi dal tavolo.
-Ok, tanto devo prenderla anche io- rispose Suzanne andando alla ricerca di qualche spicciolo nello zaino.
I due si allontanarono e ci lasciarono alla pazzia di Liam e Louis che saltavano uno addosso all'altro.
Dopo aver finito di 'uccidersi', si ricomposero.
Louis mi guardò e iniziò a tirare fuori un discorso insensato, mentre mi guardava dritto negli occhi.
Mi faceva paura.
Liam gli diede una gomitata per farlo smettere; il caroto si zittì e iniziò a fissare un punto sopra la mia testa. Non feci in tempo a girarmi per vedere cosa stesse guardando, che subito i miei occhi vennero coperti da un'ombra. Due mani.
 
*************************************
Salve bella genteee :D
Come la và (?)
Sono ancora a qui a rompervi le scatole con un’altra ff :3
Spero vi piaccia :)
Sciaaaao bele <3
 
 
 

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Capitolo 3
*** Un'emozione inaspettata. ***


                                                                                                                             CAPITOLO III     
                                                                                                                             Un’emozione inaspettata.

 
 
*P.V. SAM*
Louis iniziò a sparare parole a caso.
Non so se per lui avessero un senso logico quelle frasi, so solo che stava covando qualcosa.
Liam gli diede una gomitata e lui iniziò a fissare un ragazzo che stava arrivando alle spalle di Isabel.
Aveva un viso conosciuto, dei capelli familiari e una giacca uguale a quella che aveva Isabel, solo che era la versione maschile ovviamente.
Ma certo! La bionda mi aveva parlato più volte di quel ragazzo. Era partito 3 anni fa per l’America per colpa del lavoro del padre. Si erano sempre piaciuti, ma non erano mai riusciti a risolvere niente a causa dei problemi familiari che c'erano nelle due famiglie. Possiamo dire che erano quasi 'cuginastri' (?). Non ricordo benissimo il suo nome; Nayn, Zoy, Z-Zayn. Ecco, si chiamava Zayn.
-Liam, quello è Zayn-sussurrai nell'orecchio di Liam.
-shhh si si è proprio lui-mi sussurrò facendo un sorriso a 32 denti.
 
*P.V. LIAM*
-shhh si si è proprio lui-gli sussurrai sorridendo.
Aspettavo quel momento da esattamente due settimane, quando ricevetti la chiamata del mio migliore amico che mi diceva che sarebbe partito dall'America per ritornare a vivere a Londra.
In realtà aspettavo quel momento da più di tre anni, dal giorno in cui lui partì, e tra noi ragazzi regnò la malinconia per quasi una settimana intera, fino a quando non ci rendemmo conto che era inutile starci così male; la nostra tristezza non avrebbe cambiato niente e tantomeno l'avrebbe fatto tornare a Londra insieme a noi.
Ma la cosa più importante in quell'istante, era che mia sorella, la sorella alla quale avrei dato anche la vita per veder sorridere, avrebbe rivisto il 'suo' Zayn.
Si erano piaciuti fin da quando avevano capito cosa volesse dire la parola 'amore'.
Il loro 'rapporto amoroso' se così si può chiamare, era sempre rimasto nascosto a causa dei problemi che legavano le nostre due famiglie.
Io e Isabel stavamo rischiando di diventare parenti di Zayn, così, insieme, prendemmo la decisione di non dire a nessuno lo strano affetto che legava loro due, così da non scaturire altri problemi.
Conoscevo ogni singolo pensiero di mia sorella e in quel momento, l'unica sorpresa che non le passava per la mente, era quel gran pezzo di figo del mio migliore amico.
 
*P.V. ZAYN*
Niall e Suzanne mi vennero a prendere fuori al cancello.
Suzanne appena mi vide mi saltò addosso e scoppiò a piangere; forse era per questo che Niall l'aveva portata con sé. Se fosse rimasta al tavolo avrebbe rovinato tutta la sorpresa.
Ci salutammo con le lacrime agli occhi e dopo aver parlato per qualche minuto degli anni trascorsi lontano da loro, mi portarono da Isabel.
La riconobbi da lontano, con i suoi capelli biondi e la sua risata.
Quella risata che avrei riconosciuto in mezzo a centinaia di persone.
Mi avvicinai alle sue spalle, con il sorriso che come si suol dire: 'faceva tre volte il giro della testa'.
Louis mi fissava ridendo; lo sapevo, era orgoglioso di me.
Le coprii gli occhi, e lei iniziò a fare un ragionamento contorto per capire chi fossi.
-Allora sorellina, chi è?-le chiese Liam con aria ironica.
-Volete fare la commedia?! e commedia sia!-rispose lei ridendo.
Accarezzò le mie mani.
-Alloooora, vediamo un po’, Che indovinello DIFFICILE che è questo. Iniziamo col dire che le uniche persone cretine che potrebbero farmi questo scherzo sono Suzanne e Niall che non ci sono al tavolo-disse affermando un ragionamento.
Andò a cercare l’anulare sinistro, che era sprovvisto di qualunque anello.
-Suzanne non può essere perchè non ha l'anello che le ha fatto Liam, e devo ammettere che non è così intelligente da farmi uno scherzo del genere togliendosi prima l'anello-continuò.
Nessuno parlava. Nessuno rideva.
Si sentiva soltanto, ogni tanto, qualche sghignazzo di Louis, che come al solito non riusciva a non ridere.
-L'unico che può farmi questa SORPRESA cretina sei tu Niall-disse impugnando le mie mani, che coprivano ancora i suoi occhi.
Mi era mancato il suo modo di accarezzare la mia pelle.
La dolcezza e la semplicità che erano racchiuse nei suoi movimenti.
-Sei sicura che questa sia una sorpresa cretina?-le sussurrai dolcemente, sfiorando con le labbra il suo orecchio.
Lei tacque.
Mi aveva riconosciuto, ne ero sicuro, la conoscevo troppo bene.
Rimase immobile per qualche secondo, incredula di quel momento.
Tolsi dolcemente le mie mani dai suoi occhi verdi in attesa di una sua reazione.
 
*P.V. ISABEL*
-Sei sicura che questa sia una sorpresa cretina?-mi sussurrò dolcemente una voce all'orecchio.
Rimasi ferma, immobile.
Non era possibile.
Quella voce l'avrei riconosciuta anche in mezzo a chissà quanta gente. Ma non era possibile.
Era la voce di Zayn, il Mio Zayn.
Le sue mani scoprirono dolcemente i miei occhi, che rimasero fissi in quelli di Louis che era davanti a me.
-Non dirmi che...-balbettai.
-eeeh già-mi rispose Louis con un'aria da intellettuale.
Mi girai velocemente, come una bambina frettolosa di scartare il suo regalo di Natale.
I suoi occhi color nocciola teneri e lucidi incontrarono i miei, verdi, impauriti, inconsapevoli di quanto stesse accadendo.
-Zayn...-sussurrai con un filo di voce coprendomi la bocca con la mano.
-I-Isabel-balbettò il ragazzo facendo scivolare una lacrima sul viso.
Non esitai. Lo strinsi a me, come in sei anni di amicizia non ero mai riuscita a fare.
Le sue braccia stringevano la mia schiena ed arrivavano a fare il giro intero del mio corpo.
Mi mancavano il suo profumo, il suo calore, la sua voce; mi mancava tutto di lui.
Lo sentii piangere e ridere allo stesso tempo e come da eco, seguii la sua reazione.
Iniziai a piangere come una bambina. Piansi lacrime di gioia mischiate a quelle di rabbia, quella rabbia che non ero stata capace di tirare fuori durante i tre anni della sua assenza.
Sciolsi l'abbraccio, guardai il suo viso e lo presi tra le mie mani, mentre le sue si posarono sui miei fianchi.
Lo scrutai in ogni singolo particolare; non era per niente cambiato.
I lineamenti erano rimasti sempre gli stessi; leggeri e marcati allo stesso tempo.
La sua pelle era setosa come quella di sempre, ed il suo odore; Dio, il suo miscuglio di tabacco e cannella era sempre riuscito a mandarmi in estasi.
 
 
 
***************************************
SBUBBULUBBE! (?) (ciao ragazze u.u)
Ok sono fumata.
Vi piaaaaace questa storia? :3
Tra qualche capitolo, comincerò a strapparvi qualche lacrimuccia, quindi tenetevi pronte :D
Anyway: ricordatevi di seguire anche l’altra ff! :3
Sciaaaaao bele <3

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Capitolo 4
*** Hai già la tua principessa. ***


  CAPITOLO IV
                                                                Hai già la tua principessa.
 

*P.V. ZAYN*
Ci abbracciammo fortissimo, come non avevamo mai fatto.
La sua pelle sapeva di vaniglia, un profumo che avevo portato sempre nella mia mente in quei tre anni.
Lo ricordavo come se ieri fosse l'ultimo giorno della vita a Londra.
Non riuscivo a decidere uno stato d'animo; ridevo e piangevo allo stesso tempo.
Ridevo perchè finalmente potevo stringere a me la mia vita.
Piangevo perchè capivo cosa ero riuscito a perdermi in tre anni di vita.
La bionda si staccò dall'abbraccio e prese il mio viso tra le sue mani:
'dimmi che stai per baciarmi, dimmi che stai per baciarmi'ripetevo tra me e me.
Non avevo il coraggio di fare io il primo passo.
-Tu, tu brutto bastardo dovevi tornare nel 2013!- urlò ridendo.
I miei pensieri si arresero, ma la mia faccia rimase sempre la stessa.
Forse anche io dovevo arrendermi insieme alla mia mente.
'Cazzo Zayn, sono passati tre anni! Non ti aspetterai mica che sia stata tutto il tempo ad aspettare il tuo ritorno, come l'arrivo del principe azzurro?!'mi ripeteva una voce nella mia mente.
Forse avevo ragione, ormai non c'erano più speranze di riaverla per me.
'Oh, Zayn ma stai dando di matto? Hai Jenny a Chicago, la tua fidanzata! Ti eri promesso di non pensare più a Isabel e ora che fai, ti rimangi tutto?!'mi ripeteva un'altra voce. Mi guardai intorno.
-Non ce la facevo a stare senza questa città, senza questo sole, senza quest'aria..-dissi accennando un sorriso.
-Ma sì dai, ammettilo che non riuscivi a stare senza cinque teste di carote. Lì a Chicago non se ne trovano tante, vero?-annuì Louis alzandosi dal tavolino, seguito da Liam.
-In effetti u.u-risposi ridendo.
 
*P.V. ISABEL*
Sentii una mano catapultarmi al lato di Zayn, facendomi quasi cadere.
-Liiiiiam -.- -urlai aggrottando la fronte.
-Scusa, devo abbracciare il mio migliore amico -mi rispose senza nemmeno guardarmi in faccia.
I due si unirono in un abbraccio. Un VERO abbraccio da VERI amici.
Quegli amici che anche se lontani per giorni, mesi, o addirittura anni, quando si rivedono si abbracciano, capendo che con il passare del tempo, il rapporto tra di loro, non è cambiato nemmeno di una semplice virgola.
Guardai alla mia destra, incrociando gli sguardi di Niall e Suzanne.
-Traditori!-dissi puntandogli l'indice contro.
-Io non centro niente!- urlò Suzanne con aria innocente .
-ho capito di che sorpresa si trattava, quando siamo usciti fuori al cancello; l'ho visto e gli sono saltata addosso- continuò pulendosi il trucco sbavato dalle lacrime.
-confermo-annuì Niall alzando le mani.
Gli sorrisi e mi girai verso Sam, che stava osservando Liam, Zayn e Louis che si abbracciavano.
Andai a sedermi accanto a lei, che mi accolse mettendomi il braccio intorno al collo.
Rimasi a guardarla per qualche secondo, facendole un sorriso da ebete.
-sei contenta eh? -  mi chiese accarezzandomi i capelli.
Non avevo una risposta adatta a quella domanda, così le sorrisi.
La mia testa urlava due sole parole: Zayn Malik.
-Zayn, lei è Sam, una nuova carota!-disse Louis, puntando la mano verso la mora.
Lei si alzò, gli andò incontro e gli porse la mano.
-Piacere, Sam!-gli disse timidamente.
-Piacere, Zayn!- le rispose stringendole la mano.
-Come se già non lo sapesse-disse Liam guardandomi con un sorriso malefico.
-Taci-lo zittì, sentendomi puntare addosso un leggero sorriso di Zayn.
Ero sicura avesse sentito, ma non mi importava più di tanto.
Ci eravamo sempre piaciuti, ed entrambi lo sapevamo.
Ci sedemmo tutti quanti al tavolo; da un lato c'eravamo io, Zayn e Sam, e dall'altro Niall, Louis, e Suzanne sulle gambe di Liam.
Iniziammo a parlare di quei tre lunghi anni passati senza del moro.
Dei problemi, delle emozioni e dei ricordi avuti.
Si fece sera, così decidemmo di andare tutti a casa mia e di Liam.
I nostri genitori si erano dovuti trasferire in un'altra città, a 100 chilometri dalla nostra a causa del lavoro.
Ci lasciarono vivere da soli perchè sapevano che eravamo ragazzi responsabili, facendoci visita ogni week-end.
Dal giorno della loro partenza, Liam, per lo stato divenne il mio tutore, dato che lui era maggiorenne ed io minorenne.
Aprii la porta con la mia chiave, Louis si fiondò sul divano seguito da Liam che gli saltò addosso, Niall e Zayn si fiondarono sulla play station e Sam e Suzanne si sedettero sugli sgabelli del piano bar osservando la scena.
Chiusi la porta alle mie spalle, ridendo alla vista degli 'amici' che avevo e raggiunsi le ragazze al piano bar.
 
******
 
*P.V. ZAYN*
-avanti, avanti, avanti, ed è GOOOOOOOAL-urlò Niall alzando le braccia in aria e buttandosi all'indietro.
-sempre il solito fortunato -.- -gli risposi facendogli una smorfiaccia.
Con la coda dell'occhio vidi Suzanne alzarsi e andarsi a sedere sulle gambe di Liam.
-io l'ho sempre detto che eravate fatti l'uno per l'altra!-dissi riferendomi a loro due.
-gnè gnè-mi rispose Liam accarezzando i capelli della ragazza.
-a proposito di amore.. non dirmi che a Chicago non hai fatto conquiste!?-mi chiese Louis inarcando un sopracciglio.
Questa era la domanda che odiavo sentirmi chiedere, soprattutto in quel momento.
Come avrei fatto a dire ai ragazzi che mi ero fidanzato?
Come avrei fatto a dirlo ad Isabel?
Nel girarmi incontrai lo sguardo della bionda.
Era strana, tesa. Come se avesse paura di sapere la risposta.
-tutte cozze-borbottai continuando a guardarla.
La sua espressione si fece più tranquilla e si alzò, dirigendosi in cucina.
-beh, tu hai già la tua principessa-sghignazzò Niall senza distogliere lo sguardo dal joystick.
Nessuno rispose, tantomeno io.
 
*P.V. ISABEL*
Mi diressi in cucina per prendere un bicchiere d'acqua.
Devo ammettere che con quella domanda ero riuscita a perdere cinque anni di vita ._.
Non avevo mai pensato al fatto che a Chicago si sarebbe potuto fidanzare, infatti questo pensiero, non mi diede mai disturbo.
Aprii il frigo e presi l'acqua.
Nel chiudere la porta sentii due mani ai fianchi che mi bloccarono ed un respiro che si posava sul mio collo.
-Che ne dici di parlare un po'?-disse avvicinando la bocca al mio orecchio.
Era Zayn.
 
 
*************************************************
Hola Chicos :3
Allora vi sta piacendo questa FF? :D
Hmmm, non avete fatto caso alla persona che manca? u.u

MUAHAHAAHAHAHAH (?)
Anyway: Cosa farà Isabel con Zayn ad un palmo di distanza dal suo viso?
Eh eh eh eh :3
 
Sciaaaaao bele<3

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Capitolo 5
*** Beh, io ti ho aspettata. ***


                                                                                                                                                             CAPITOLO V
                                                                                                                                                             ‘Beh, io ti ho aspettata’

Mi girai verso di lui, trovandomelo ad un palmo di distanza.
Riflettei; non potevo baciarlo.
Ero riuscita a non farlo essere il centro dei miei pensieri per tre anni, ed ora non poteva permettersi di tornare ad esserlo.
Feci un passo indietro e presi un bicchiere alla mia destra; iniziai a versarci dentro dell'acqua, sentendo i suoi occhi puntati addosso. Alzai lo sguardo, gli sorrisi e bevvi.
-Ok-gli risposi facendo spallucce dopo aver posato il bicchiere.
Lui mi prese la mano e senza dire una parola mi trascinò con sé.
Attraversammo il salone, sentendo gli occhi puntati soltanto sulle nostre due mani unite.
Salimmo le scale ed arrivammo nella mia cameretta.
Lasciai la sua mano e mi sedetti sul letto a gambe incrociate, mentre lui osservava orgoglioso, i particolari della camera che non erano per niente cambiati.
                                                                                                                                                                           
 
*P.V. ZAYN*
Osservavo ogni singolo particolare di quella cameretta; non era cambiato nulla.
I pupazzi riempivano la mensola sopra il letto, i cd straripavano nella libreria e le foto sul muro accennavano a vecchi ricordi.
-Vedo che non è cambiato niente!-commentai osservando le foto.
-Tutto questo rappresenta la mia vita, come posso cambiarlo?-mi rispose osservando fiera la sua stanza.
Le sorrisi a andai a sedermi sul letto accanto a lei, imitandola nell'incrociare le gambe e appoggiare la schiena al muro.
Entrambi guardavamo un punto sconosciuto difronte a noi.
-Allora dimmi, quante cose sono cambiate in questi tre anni?-chiesi ironico posando il mio sguardo sui suoi occhi.
-In realtà niente..-mi rispose quasi titubante
-non dirmi che non ci sono novità?!-le chiesi.
-che tipi di novità ti aspetti? Le solite cose; le litigate, le amicizie, gli errori.. sempre gli stessi errori.-mi rispose abbassando la testa e facendo spallucce; secondo il suo tono, fare gli stessi errori per lei era una cosa ormai ovvia.
-cosa intendi?-le chiesi cercando il suo sguardo.
Lei sospirò; tirò soltanto un profondo, lungo, sospiro.
-Tu invece, novità lì a Chicago?- mi chiese sviando il discorso e accennando un sorriso.
-nessuna- risposi seccamente.
-non dirmi che non ci sono novità?!-mi chiese riprendendo la mia frase precedente.
Sapevo cosa stava a significare quella frase: 'hai rimorchiato qualche ragazza lì a Chicago?'
D'istinto abbassai lo sguardo e sentii la faccia diventare rossa.
Era una paura mischiata alla vergogna.
Cosa dovevo fare, dirgli di essermi fidanzato e di conseguenza non riuscire ad avere più il rapporto di prima, oppure non dirgli niente e far finta di poter essere ancora tutto suo?
Amavo Jenny e amavo Isabel.
Avevo paura di farla soffrire dicendole che non ero più lo Zayn di una volta, che ormai mi ero fidanzato, ma allo stesso tempo avevo paura di farmi sembrare lo Zayn di sempre, che magari stava per prendere un due di picche.
Le sue parole 'sempre gli stessi errori' mi avevano fatto titubare. Cosa intendeva con quella frase?
Forse anche lei si era fidanzata e anche lei, come me, doveva capire se dirmelo o no.
Di sicuro era così, anche perchè era impossibile che una ragazza come lei avesse passato tre anni ad aspettare il mio ritorno.
Decisi di non dirle niente, l'avrei soltanto ferita.
Ma come potevo risponderle in quel momento senza farle accorgere niente?
 
*P.V. ISABEL*
Abbassò la testa ed arrossì di colpo.
Cosa gli era preso? non aveva mai reagito così ad una mia domanda.
Capii che c'era qualcosa di strano sotto, così decisi di non insistere, ma di riuscir a capire le cose attraverso i suoi discorsi.
Attesi ancora per qualche istante una risposta che non ebbi.
-Ti ricordi quando fuori al pullman, mi chiesi di aspettarti?-gli domandai fissando il suo sguardo che moriva in punto sul letto.
-Certo che me lo ricordo..-rispose girandosi verso di me e accennando un sorriso.
Sembrava quasi fosse contento del mio ricordo.
-beh, io ti ho aspettato.-gli risposi fissandolo in quei suoi occhi color nocciola.
Nuovamente non rispose.
In quel momento mi sentii un cretina; come avevo fatto a rendermi così ridicola dopo tre anni di rapporto nullo?
Perchè gliel'avevo detto, perchè?
 
*P.V. ZAYN*
In quel momento sentii una fitta al cuore.
Non risposi.
Stavo per morire dentro.
I suoi occhi impauriti, continuavano a fissare i miei agitati.
Non seppi cosa rispondere, così d'istinto, presi il suo viso tra le mie mani, e la baciai.
Non fu un bacio di quelli lunghi e appassionati, ma fu un bacio leggero e dolce, così da fargli capire la mia risposta senza nemmeno parlare.
Ci staccammo e lei mi fissò con aria confusa.
-Sei sicuro non ci siano novità a Chicago?-mi chiese nuovamente fredda.
-Questo bacio non ti è bastato a farti capire quello che mi passa per la mente?-risposi accarezzandole la guancia.
Lei sorrise e senza dire niente mi baciò a bordo labbro.
Le sorrisi e ricominciammo a parlare delle cose accadute in quei tre anni, con discorsi disturbati da baci e coccole *-*
 
*P.V. LIAM*
-Louis io ti ammazzo!-urlai dichiarandogli guerra.
Iniziammo a tirarci cuscinate fino a quando non ci ritrovammo per terra tutti scompigliati e decidemmo di prenderci una tregua.
-Spoooon, mi devi prendere le batterie del telecomando, non funziona più!-mi urlò Niall dall'altra parte del salone, cercando di far funzionare il telecomando della wii.
-Ti ho detto tremila volte di non chiamarmi Spoon -.- -gli risposi guardandolo con aria scocciata.
-Eddai, lo sai che scherzo u.u -disse
-me le prendi? :3-poi continuò
-Ora salgo e te le prendo -.- -risposi
-Ecco bravo, così mi chiami anche Isabel!-intervenne Sam che era rimasta ancora seduta sullo sgabello del piano bar.
Buttai il cuscino sulla pancia di Louis e salii le scale, alla ricerca delle pile, ma anche di mia sorella e il suo amore D:
Per andare in camera mia dovevo passare davanti alla sua, e nel camminare, vidi loro due che si abbracciavano.
-Ehi piccioncini scusate il disturbo- dissi bussando alla porta della sua cameretta.
-C'è Sam che ti vuole- continuai guardando Isabel.
Lei si girò verso il moro, gli sorrise, gli diede una pacca sulla coscia e andò giù per far parte di nuovo del gruppo.
 
*P.V. ZAYN*
Appena la bionda ebbe superato la soglia della porta, guardai negli occhi Liam e gli feci un mezzo sorriso.
-che succede?-mi chiese facendomi un sorriso a 32 denti :D
-l'ho baciata..-gli risposi a filo di voce, quasi come avessi fatto qualcosa di sbagliato.
Ma cosa stavo dicendo? IO AVEVO SBAGLIATO.
 
 
*******************************************
Salve bellagggente (?)
Alloooooora vi sta piacendo? :3

Ringrazio tutte quelle che stanno seguendo questa ff, almeno so che a qualcuno piace D:
Anyway: cosa succederà alla mente storta (?) di Zayn?
Hmmm, misteeeeero (?)
Sciaaaao bele <3

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Capitolo 6
*** Amerai sempre qualcuna un pizzico di più. ***


                                                              
                                                    CAPITOLO VI
                                                    Amerai sempre qualcuna un pizzico di più.

*P.V. ZAYN*
Appena la bionda ebbe superato la soglia della porta, guardai negli occhi Liam e gli feci un mezzo sorriso.
-che succede?-mi chiese facendomi un sorriso a 32 denti :D
-l'ho baciata..-gli risposi a filo di voce, quasi come avessi fatto qualcosa di sbagliato.
Ma cosa stavo dicendo? IO AVEVO SBAGLIATO.
'Cazzo Zayn, sei fidanzato e ti baci con un'altra?'continuava a ripetere una voce nel mio inconscio.
-Davvero? *O*-mi rispose Liam scattando accanto a me.
-Aspetta, che c'è che non va?-continuò vedendo il mio sguardo.
-C'è che a Chicago mi sono fidanzato e ho paura a dirglielo-gli sbottai.
Lui mi fissò dritto negli occhi e da migliore amico, capii quello che stavo provando.
-E perchè hai paura?-mi chiese
-Perchè ho paura di farla soffrire, ho paura di cambiare il rapporto, ho paura di perderla-gli risposi sentendo le lacrime agli occhi.
-Tu chi ami?-mi chiese freddo.
Era strano dire che amavo Isabel, ma era così, e lui era l'unico a capirlo veramente.
-entrambe-risposi chiedendo aiuto con lo sguardo.
-Impossibile.C'è sempre qualcuna che amerai un pizzico di più, tu non lo sai, ma è così- mi rispose mettendomi una mano sulla spalla.
Lui sapeva meglio di me, quello che desideravo più in assoluto.
-questa volta non è così Liam, credimi.-gli risposi.
-Fidati, poi lo capirai. Intanto tu sai che dovresti dirglielo?-mi chiese togliendo la sua mano dalla mia spalla.
Mi sentii come se avessi perso un sostegno nel momento in cui stavo cadendo.
-Si, ma come faccio? la farei soltanto soffrire-dissi girando lo sguardo altrove.
-Zayn, lo sai quanto me che è meglio saper subito la verità, piuttosto che venirla a scoprire dopo.-mi rispose.
Sentivo ancora i suoi occhi fissi sul mio volto.
-Si, lo farò, ma non oggi-gli promisi girandomi verso di lui.
Mi sorrise e mi abbracciò come soltanto un vero amico sa fare.
-Il 31 facciamo la festa di capodanno qui a casa, cerca di dirglielo prima di quel giorno!-mi disse con aria seria.
-ci proverò-risposi sorridendo
Decidemmo di scendere giù, dove Liam ricordò il fatto che anche io quindi, avrei partecipato alla festa di Capodanno.
 
*P.V. ISABEL*
Corsi giù per le scale, presi Suzanne per un braccio e la tirai con me vicino a Sam.
-Mi ha baciata, mi ha baciata *O* !-sussurrai con un sorriso a 32 denti ed iniziai a spiegargli tutto.
-Bei ragazzuoooooli, a questo punto viene anche Zayn alla festa di capodanno!-annunciò Liam scendendo poco dopo, l'ultimo gradino delle scale con Zayn che lo seguiva.
-Non ce lo vogliamo-urlò Suzanne voltandosi verso di loro.
-Vuoi vedere che io ci vengo e tu rimani a casa da sola?-sghignazzò Zayn facendole un smorfiaccia.
-Oh, non trattare male la mia ragazza eh!-gli disse di petto Liam cercando di fare il serio.
-Perchè sennò che fai?-rispose Zayn avvicinandosi sempre più a Liam.
Scoppiarono in una 'litigata' amorosa finita poi in un abbraccio amichevole che non si sa come mai, comprendeva anche Louis D:
-Ragazzi oddio io mi sono dimenticato di dirvi che domani pomeriggio arriva il mio amico da Chicago!-urlò Zayn dandosi uno scappellotto sulla fronte.
-E chi è questo? D: -urlò confuso Louis
-io non ce lo voglio -continuò facendo il bambino capriccioso.
-ahahahh caro, mi ritiene il suo migliore amico. I suoi genitori sono morti due anni fa e ora vive nel college, pagato dall'orfanotrofio in cui dovrebbe andare se non frequentasse il college-rispose il moro scompigliando i capelli di Louis mentre gli si sedeva accanto.
-E' simpaticissimo credetemi, sono sicuro che ci farete subito amicizia u.u-continuò poi.
Passammo la serata tra risate e ricordi quando si fecero le 19:00 e ognuno tornò a casa propria.
Ci demmo appuntamento il pomeriggio successivo per le 16:00 davanti allo Starbucks che era a due minuti da casa, così da poter andare ad accogliere tutti insieme il nuovo arrivato all'aeroporto.
Verso le 21:00, mentre ero seduta sul divano a guardare la televisione con Liam, mi arrivò un messaggio.
-Chi è?-mi chiese curioso e geloso allo stesso tempo.
-Zayn, dice che domani mi passa a prendere verso le 14:00 non so per quale motivo-risposi, non distogliendo lo sguardo dal cellulare.
-Pff-rispose nascondendo un sorriso di fierezza.
-Beh, che c'è?-domandi confusa.
-Mi ha detto che vi siete baciati-disse addentando il suo hamburger, senza nemmeno guardarmi.
-ci avrei scommesso-risposi facendo una risatina soffocante.
-poi che ti ha detto?-continuai.
-niente, tutto qui-rispose deglutendo.
-sicuro?-gli chiesi nuovamente per accertarmi.
La sua espressione cambiò, ma non accennò ad un diverso movimento.
-si-rispose freddo
-ok-dissi facendo finta di niente.
Ora anche lui mi stava nascondendo qualcosa?
Anche mio fratello, della quale conoscevo ogni minimo pensiero non mi diceva la verità?
Di solito ci dicevamo tutto, anche la minima cosa, ma questa volta non mi sembrava fosse così da parte sua.
Decisi di andarmene a letto per schiarirmi le idee.
Il giorno dopo la sveglia suonò alle 11:00, così da avere il tempo di fare tuuuutto con caaaalma (?)
Diciamo che senza la sveglia sarei stata capace di svegliarmi anche dopo l'arrivo del nuovo ospite; ahahhaha ._.
Aprii gli occhi, mi poggiai sui gomiti a pancia in su e misi a fuoco la stanza.
La luce del sole che illuminava i muri lilla, era una cosa stupenda.
Con l'aria di una che è pronta a cambiare il mondo, presi il necessario e mi andai a fare una bella doccia calda, pensando a come sarebbe stato il nuovo compagno di avventure.
Misi un jeans stretto, una polo lunga sopra con il collo coperto da una sciarpa e Superga.
Misi un filo di trucco e mi feci una coda, lasciando un ciuffo bombato sulla testa (?)
Scesi giù e feci colazione, insieme alla solita musica di MTV.
Misi a posto casa e visto che mi avanzava tempo, preparai anche la colazione a Liam, da brava sorella :3
Alle 14:00 Zayn suonò al campanello ed io corsi ad aprire.
-Ma buongiorno bella bionda!-mi disse schioccandomi un bacio sulla guancia.
-Ma buongiorno! -gli risposi facendo un graaaaande sorriso *O*
Presi la borsetta, il cellulare, le chiavi e chiusi la porta alle mie spalle, sperando nel fatto che Liam avesse messo la sveglia (Y)
 
*********************************************
VUOVVOLOVVUO (?)
Cosa succederà tra Zayn e Isabel quando usciranno? :3
Misteeeero u.u
Avete visto che tra un po’ arriva Harry, contente? :D
Ciaaaaao bele <3

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Capitolo 7
*** Hai fatto bene a tornare. ***


CAPITOLO VII
Hai fatto bene a tornare.

 
*P.V.ZAYN*
-Allora, dove mi porti?-mi chiese sorridendo.
-Io direi di farci una passeggiata al laghetto, mi manca tantissimo :D-le risposi
-Vaaaa bien, basta che dopo ci prendiamo un qualcosa di caldo da Starbucks perchè fa freddo u.u-disse accucciolandosi sotto il mio braccio.
-D'accordo-risposi accettando le coccole.
Arrivammo ad un laghetto, il nostro laghetto.
Quel luogo era stato sempre stupendo, fin da quando il pomeriggio dopo l'asilo le nostre mamme ci portavano a giocare lì.
Mi ricordo che una volta giocando, le diedi un bacetto sulla bocca, come fanno i bambini piccoli quando si vogliono taaaanto bene.
Non era cambiato praticamente nulla, apparte i grandi pini cresciuti di chissà quanto, rispetto al giorno della mia partenza.
L'aria era silenziosa, dato l'orario, e ogni singola nostra parola, interrompeva il fruscio del vento tra gli alberi.
Ci sedemmo su un pontile, con i piedi che arrivavano ad un metro dall'acqua.
-Ti mancava questo posto eh?-mi chiese orgogliosa.
-troppo-le risposi osservando il paesaggio.
Quanto mi era mancato quel luogo.
-Sai un cosa? La vita lì a Chicago non è come questa a Londra. Lì ogni cosa si basa sul lavoro e sulla carriera, ed è difficile trovare persone che siano disposte a trascorrere un pomeriggio con gli amici piuttosto che stare sui libri ad imparare- le dissi tutto d'un fiato, facendole notare il mio odio verso quella città.
Mi ci ero dovuto trasferire a causa del lavoro di mio padre, ma ora che ero maggiorenne, potevo vivere da solo e quindi avevo deciso di tornare a Londra alla vita di sempre.
-Tutto il contrario di Londra- rispose accennando ad una risata.
-Per questo sono tornato- le dissi girando dolcemente il suo viso verso di me.
La guardai dritta negli occhi; era stupenda.
La sua pelle delicata profumava di vaniglia, i suoi occhi erano capaci di farmi incantare per minuti e il suo sorriso rallegrava le mie giornate.
Mi avvicinai a lei e la baciai; un bacio lungo e appassionato, come non avevamo mai fatto.
Ad un certo punto lei si fermò.
-hai fatto bene a tornare- mi sussurrò sfiorando le sue labbra alle mie.
 
*P.V. ISABEL*
Sentivo il suo respiro posarsi sulle mie labbra; era una cosa stupenda *O*
I nostri visi si allontanarono, ma i suoi occhi rimasero ancora fissi nei miei.
-allora, a cosa devo quest'uscita?-sviai ironica.
-devo farti una domanda-mi disse distogliendo il suo sguardo dal mio e fissando un punto in lontananza.
-dimmi-risposi continuandolo a fissare.
Cosa doveva chiedermi? forse era per questo che la sera prima era strano, doveva dirmi qualcosa e iniziava il discorso in modo contrario (?)
-Ma mi vergognooo-disse ridendo.
-ahahah fatti coraggio, sei un maschio!-risposi.
-Vuoi essere la mia ragazza?-disse girandosi verso di me e ricominciando a fissare i miei occhi.
Dio, era da quando l'avevo conosciuto che aspettavo quel momento ed ora che era arrivato..
'Oddio Zayn Malik mi ha chiesto di essere la sua ragazza'continuavo a ripetermi nella mente.
D'un tratto sentii il mio viso diventare tutto rosso.
-Pff, perchè me lo chiedi?-chiesi posando il mio sguardo altrove, con un tono di una che non doveva sentirsi fare quella domanda.
-Come se te lo chiedo?-mi domandò, giustamente confuso.
Lo rassicurai con un sorriso.
-Prima mi baci e mi fai le coccole, poi mi porti nel luogo più romantico di questa città ed infine mi chiedi se voglio essere la tua ragazza, secondo te è una domanda da fare?-gli chiesi cercando di trattenere le risate.
-Ma..io-balbettò spalancando gli occhi
-shhh- lo zittii avvicinandomi velocemente alle sue labbra.
Lo baciai dolcemente.
-E' un 'si'?-domandò ridendo
Annuii osservando le sue labbra carnose sapere ancora di miele.
Quanto mi era mancato.
 
*P.V.ZAYN*
Dio, ora avevo due ragazze e non sapevo quale amavo di più.
Con Jenny avevo passato quasi tre anni, stupendi. La amavo.
Con Isabel invece avevo passato quasi tutti gli anni della mia vita fino a quel momento.
Lei era, era stupenda.
Ogni singolo dettaglio mi faceva impazzire e ogni sua risata scaturiva un mio sorriso.
Arrivato a Chicago, devo ammetterlo, mi ero messo con la prima ragazza che mi venne dietro, ossia Jenny, per dimenticare Isabel; le raccontai di quest'ultima e lei capì qualcosa.
Da quel momento iniziò a conquistarmi più di quanto io non abbia fatto con lei e devo dire che ci riuscì.
Iniziai a cambiare il mio pensiero nei suoi confronti.
Nei miei pensieri passò da 'Jenny, la ragazza con la quale sto per dimenticare Isabel' a 'Jenny, la mia ragazza'.
Ma ora era cambiato tutto. Di nuovo.
'Hai fatto bene a tornare'; la sua frase mi aveva fatto pensare.
Forse era vero, in quei tre anni non si era fidanzata.
Decisi di aspettare e di parlarne con Liam, prima di raccontarle di Jenny.
 
Un'ora e mezza passò velocemente, così decidemmo di andare allo Starbucks.
Arrivammo e ordinammo due cioccolate calde, mentre continuavamo a parlare di tutti i discorsi possibili e immaginabili.
Ad un certo punto guardai il cellulare che fino a quel momento era rimasto dimenticato nella tasca del pantalone.
Due nuovi messaggi.
Uno di Liam: 'Zà, non voglio disturbarvi, quindi dì a mia sorella di mandare un messaggio a Zia Amy per l'onomastico. Grazie :) P.S. parlale.xx'
L'altro di Jenny: 'Amore mio, è caduto l'aereo o ti sei dimenticato di chiamarmi? Ti amo.xx'
Porca miseria era vero, mi ero dimenticato di chiamare Jenny quando ero arrivato!
Mi accorsi di aver cambiato espressione così misi apposto il telefono e sfoderai un sorriso.
-Beh, chi era?-chiese lei mentre sorseggiava la sua cioccolata calda.
-Tuo fratello, ha detto di mandare un messaggio alla Zia Amy per l'onomastico-le risposi.
La zia Amy la conoscevo, stavo per diventare anch'io parte di quella famiglia poi, vabbè, storia lunga.
-Uff.. poi lo farò-rispose sbuffando.
I minuti passarono velocemente, fino a quando non sentimmo bussare sul vetro che ci divideva dal mondo esterno.
Erano Liam e Suzanne che erano arrivati, così pagai il conto per entrambi ed uscimmo fuori dove trovammo anche Louis, Niall e Sam.
 
*P.V.LIAM*
Uscirono dallo Starbucks e ci salutarono con un 'Ciao' generale.
-Allora ragazzi andiamo?-chiese Louis felice.
Ci avrebbe portato con il suo furgoncino, nella quale saremmo entrati tutti.
-Andiamo-rispose Suzanne.
Entrammo nel furgoncino e iniziammo a mettere UP ALL NIGHT (il cd) a palla, mentre cantavamo tutti gasati.
Per fortuna dopo un po’, partì ‘More than this’ con la quale potemmo rilassarci un attimo e parlare del nuovo arrivato.
-Allora, com'è questo.. Harry?!-domandò Niall incerto sul nome.
-Si dai, raccontaci un po' di lui- disse Sam approvando l'argomento del biondino.
-Si Harry.. beh è simpaticissimo ed un po' matto, un po' come te Louis-rispose cercando lo sguardo del caroto nello specchietto retrovisore.
-Io l'ho detto, non voglio un nuovo caroto nel mio gruppo!-rispose mettendo il broncio in modo da provocare una risata generale.
-Si ma di fisico com'è?-domandò Suzanne
-E a te che interessa? -le domandai di rimando agitandomi accanto a Louis che guidava.
-Maddai è per sapere! Magari è meglio di te!-mi rispose mandando alla fine un bacetto.
-Beh, è alto quasi quanto me, ha gli occhi color smeraldo e ha dei ricci morbidissimi sulla testa-descrisse.
-Vedi?! hai già tradito le mie carote con i suoi ricci!-s'intromise Louis cercando attenzione.
-Naaah dalla descrizione non mi attira-disse Sam facendo una faccia arresa.
-Vedi che ora si mettono insieme!-rispose Isabel dando per certa la cosa.
-Tu stai zitta che vedo che voi due vi siete dati da fare -continuò Sam indicando i due piccioncini che si scambiavano coccole in continuazione.
Missà che il mio 'parlale' del messaggio, Zayn l'aveva appreso in modo sbagliato.
Decidi di parlargliene una volta scesi dal furgoncino.
La bionda non rispose e fece un sorriso da ebete innamorata, per far capire a Sam che quello che aveva appena pensato era giusto.
Arrivammo all'aeroporto quando eravamo a metà della track-list, così la fermammo e decidemmo di continuarlo dopo, insieme ad 'Harry'.
Mentre io, Zayn e Suzanne prendemmo gli ultimi giubbotti rimasti nel cofano, gli altri si incamminarono verso l'enorme aeroporto.
-Allora Zà?- le chiese Suzanne porgendole il giubbotto.
-Cosa?- chiese inarcando un sopracciglio.
-Le ho detto tutto, forza racconta, cosa le hai detto?- gli domandai chiudendo il cofano.
Ero sicuro non si fosse arrabbiato.
Nel nostro gruppo sapevamo tutti i segreti degli altri, quindi non era diverso confidarsi con l'uno o con l'altro.
-Le ho chiesto soltanto di mettersi con me- mi rispose abbassando lo sguardo.
-Lo sapevo.. e della tua ragazza? quando hai intenzione di parlargliene?- gli chiesi allacciando il giubbotto.
-Di Jenny? Non lo so, prima mi ha inviato un messaggio, mi sono anche dimenticato di chiamarla ieri.. -
-Forse faresti bene a parlare con entrambe, o rischi di trovarti nei casini!-
-Lo so.. ma come faccio a dirglielo a Isabel? - domandò incamminandosi con me e Su.
-Se vuoi provo a parlarle, vedo come la prenderebbe solo al pensiero di sapere che tu hai una fidanzata.. - s'intromise Suzanne
-Ok, ma cerca di non farle capire nulla-
 
 
 
***********************************************************
Buoooogiorno bedde (?)
 
Allora, questo capitolo è un po’ così, hmmm, BRUTTO.
Non mi ispira molto çç
comunque spero che la storia vi stia piacendo, dopo diventerà emozionaaaante :3

p.s. nel prossimo capitolo succederà una cosuccia alquanto strana u.u
Ciaaaao <3

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Capitolo 8
*** Il nuovo arrivato. ***


CAPITOLO VIII
Il nuovo arrivato.

 
*P.V.ZAYN*
In quel momento confidavo soltanto nell'aiuto di Liam e Suzanne; erano fondamentali. 
Mi vibrò il cellulare, era Jenny, con la quale messaggiai per tutto il tragitto fino al luogo dove ci saremmo trovati con 'Harry'.
Jenny: 'Vedo che non ti interessi più di tanto a me.. mi puoi dire almeno se sei arrivato? Ricordati
              che almeno io ti amo. xx'
Zayn: 'Amore scusami tanto, ma ho avuto il cellulare scarico fino a qualche ora fa.. sono arrivato,   
           tutto bene! Ora siamo all'aeroporto a prendere Harry Styles, ti ricordi il caposquadra di
          football? si fa un viaggetto a Londra e viene a stare da noi!'
Jenny: 'Oh che bello, almeno si distrae un po'! Cosa fai a capodanno?'
Zayn: 'Si, cambia un po' aria. Niente, una festa a casa di Isabel e Liam con gli amici, tu che fai?'
Jenny:'Non lo so ancora. Ricordati che avrai una sorpresa in questi giorni, ora devo andare a  
              danza, chiamami appena puoi! xx'
Zayn: 'una sorpresa, che sorpresa? :D Ti chiamo non appena arrivo a casa. xx'
Pensavo si trattasse di qualche cosa riguardante la danza. Stava diventando una ballerina molto cercata a Chicago, quindi pensavo dovesse darmi qualche notizia riguardo la sua carriera; almeno, speravo. (Y)
 
*P.V. SAM*
Arrivammo davanti l'entrata dell'aeroporto, aspettando l'arrivo di Liam, Suzanne e Zayn che erano rimasti indietro per chiudere la macchina.
-Ce l'avete fatta!-accennai prendendomi sotto braccio Louis che mi diede un colpettino sulla testa.
Seguimmo i cartelli delle indicazioni e arrivammo (chissà grazie a quale santo) nel luogo dove ci saremmo dovuti incontrare con il nuovo arrivato; mi sembra si chiamasse Harry.
-Lo vedi?-chiese Louis sbuffando.
-Nah-disse Zayn osservando oltre la folla.
-Allora, riccio, alto, occhi verdi..-dissi mettendomi sulle punte
-io mi arrendo-annuì Suzanne.
'Chissà come sarà' ripetevo in continuazione nella mia mente 'forse sarà il ragazzo giusto, o forse no'.
Intanto però notavo un certo di interesse da parte di Louis nei miei confronti, e la cosa non mi dispiaceva affatto.
Era sempre stato carino e simpatico con me, ma dall'inizio dell'anno scolastico a questa parte, era cambiato il nostro rapporto.
Eravamo diventati molto più amici rispetto all'anno passato, le risate e le prese in giro, si alternavano a sguardi dolci e battutine con altro scopo.
-Eccolo! Harry, Harry, Harry!-iniziò ad urlare Zayn, saltando come un matto e muovendo il braccio in aria come un tizio che sta per affogare.
-C'è troppa gente Zà, non ti sente!-gli disse Liam avvicinandosi a lui.
Decidemmo di iniziare a correre verso di lui, prima che entrasse in un' altra ala dell'aeroporto.
Corremmo come dei matti, facendo slalom tra la gente, e scontrandoci contro persone che ci dissero le peggio cose; nemmeno dovessimo andare incontro a Brad Pitt D:
Arrivammo davanti ad Harry, con il cuore in gola per la corsa.
Lui spalancò lo sguardo e scoppiò a ridere.
-Ragazzi ma.. perché avete corso?-domandò scrutando il viso di ognuno di noi.
Dio, era un angelo. Aveva un fisico bellissimo, delle fossette sulle guance pucciosissime, un sorriso perfetto e degli occhi stupendi, nel quale mi persi al primo sguardo.
-Eravamo dall'altra parte e avevamo paura ti perdessi!-disse Liam indicando il punto dove ci trovavamo 20 secondi prima.
-Non ho mai visto Niall correre così veloce-azzardò Louis poggiando le mani sulle ginocchia.
-Stai zitto, non ho le forze per risponderti!-rispose il biondino affannando e puntandogli l'indice contro.
Zayn tirò un respiro profondo e presentò il riccio agli altri.
-Ragazzi lui è Harry. Harry, loro sono Liam, Isabel, Louis, Suzanne, Niall e Sam-disse spostando ad ogni nuovo nome, l’indice che puntava le persone.
 
*P.V.ISABEL*
Zayn ci presentò ad Harry.
Ci scambiammo una stretta di mano, ma quella tra lui e Suzanne , fu più di un semplice saluto.
Da parte della ragazza, non ci fu uno sguardo diverso da quello di un'amica, ma del ragazzo, ci fu un vero e proprio fulmine.
La stessa cosa non era invece con Sam.
La mora provava qualcosa per quel ragazzo, ci avrei messo la mano sul fuoco.
Niall e Zayn presero due valige, mentre Harry portò un borsone che aveva a tracolla sulla spalla.
Louis non volle portare niente perché, apparte gli scherzi, non gli piaceva il fatto che qualcuno di nuovo entrasse nel gruppo.
Caricammo i bagagli nel furgoncino e ci stringemmo più di quanto non avessimo già fatto nel viaggio di andata.
-allora, questo cd lo vuoi far partire o no?- urlai da dietro il furgone a Louis e Niall che tenevano il controllo della radio.
Non so per quale motivo nel viaggio di ritorno Liam volle sedersi dietro insieme a noi, lasciando il posto al biondino.
Partì la musica a volume normale, era strano. Louis era strano.
-ma tipo alzare il volume?-sussurrò Suzanne a Liam.
-Da dietro chiedono il volume più alto!-urlò il biondo per farsi sentire.
Louis, non accennò a movimento, così Niall si girò verso di noi, fece una faccia di approvazione e alzò il volume quasi al massimo.
Iniziammo a cantare a squarciagola, mentre Harry ci guardava ridendo.
Alla fine sembrava un ragazzo simpatico; ogni tanto accennava a battutine e a commenti, ma i suoi occhi rimasero puntati su quelli di Suzanne praticamente per tutto il viaggio.
Quella cosa non mi quadrava; forse era per questo che Liam si era messo dietro, doveva osservare per bene quello che succedeva.
Ad un certo punto, partì 'Same mistakes' con la quale ci rilassammo.
Harry iniziò a parlare con Zayn di come fosse andato il viaggio e iniziò a raccontare un po' di ricordi riguardo il nostro gruppo.
Nel parlare, mi girai verso Liam, che aveva lo sguardo perso oltre il finestrino.
Ragionai; Suzanne per tutto il viaggio aveva cantato e riso con gli altri, ma in fondo che c'era di male, sarebbe dovuto essere Liam ad integrarsi un po' nel gruppo, come anche Louis d'altronde.
Ci fermammo ad una pompa di benzina, dove chiesi a Sù, che era seduta accanto a Liam, ma che praticamente era rimasta girata sempre dietro, di fare cambio di posto.
Ripartimmo e notai che Liam si era messo le cuffie nelle orecchie, nonostante la musica a palla che si sentiva a centinaia di metri.
*P.V. LIAM*
Misi le cuffie nelle orecchie con la musica a palla, anche se quest'ultima veniva sormontata da quella della macchina; ma non mi importava, l'unica cosa che non desiravo in quel momento era sentire le voci degli altri che ridevano e scherzavano.
Avevo notato l'occhiata che aveva tirato Harry a Suzanne, e non mi era per niente piaciuta.
Per lo più, per tutto il viaggio non mi aveva degnato di una frase, così per non peggiorare la situazione mi isolai con la musica nelle orecchie che riusciva a coprire soltanto le loro voci.
Sentivo le musiche del cd della macchina; devo ammettere che non riuscivo a sopportare neanche quelle.
In quel momento non riuscivo ad ascoltare nessuna cosa che mi legasse a loro in qualche modo.
Una volta ripartiti dal benzinaio, notai che Isabel si era seduta accanto a me, ma non ci feci caso, così chiusi gli occhi e mi lasciai ai pensieri che mi affliggevano.
Partì “Everytime we touch”, Cascada. Quella canzone riusciva a farmi rattristare anche nel momento più bello della giornata.
Sentii toccarmi un braccio; ma non ci feci caso, dato l'euforia che si sperperava dietro il mio sedile.
Sentii nuovamente toccarmi il braccio, e poi la cuffietta che scivolava via dal mio orecchio.
Aprii gli occhi e accanto trovai mia sorella che mi guardava con uno sguardo di compassione.
-Che c'è?-le chiesi sedendomi composto e sfilandomi anche l'altra cuffietta.
-Cosa hai?-mi domandò di rimando.
-Niente-risposi dando uno sguardo alle grasse risate che si udivano dietro.
-Senti, non ho niente, per favore-le risposi guardandola negli occhi e chiedendole tregua.
Sapevo che non mi avrebbe creduto, così le accertai la situazione prima che potesse farlo lei stessa.
Non rispose. Si risedette per bene, mise la testa tra i due sedili avanti e non parlò per tutto il resto del viaggio.
Lo so non dovevo dirglielo, ma non avevo il coraggio di dirle cosa pensavo in quel momento.
Ci eravamo sempre detti tutto, ma veramente non stavo sopportando niente e nessuno in quegli istanti.
 
 
******************************************
Eeeeccoci qui :3
È finita ‘love changes people’ ma spero che questa sia lo stesso di vostro gradimento :3
Ciao bedde <3

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Capitolo 9
*** C'è qualcosa che dovrei sapere. ***


CAPITOLO IX
C’è qualcosa che dovrei sapere.

 
*P.V. ISABEL*
Finalmente arrivammo a casa e penso che il desiderio di non voler essere più su quel furgoncino non fosse soltanto mio.
Louis non aveva spiccicato parola per tutto il viaggio mentre Liam si era isolato dal mondo.
Mi avevano ferito le sue parole, veramente.
Ci eravamo sempre detti tutto, sempre problemi o ostacoli, ma questa volta sembrava non trattarmi come normalmente faceva.
Scendemmo dal furgoncino. Louis lasciò le chiavi in mano a Zayn, e si avvicinò alla porta di casa senza guardare in faccia a nessuno, Liam scese, prese il giubbotto dal cofano e si avviò con Louis, lasciando a me e agli altri la responsabilità dei bagagli e del furgoncino. Io uscii dal lato destro del furgoncino, Zayn uscì dal lato sinistro e ci incontrammo davanti al cofano.
-Hei-mi sussurrò accarezzandomi la guancia. Io gli sorrisi perplessa e lo baciai a bordo labbro, senza poi degnarlo di uno sguardo e dirigendomi verso la porta.
Non ce l'avevo con lui, volevo soltanto abbracciare mio fratello.
Arrivai davanti alla porta dove c'erano Louis e Liam che parlavano.
-Già mi sta antipatico quello lì-disse Louis appoggiandosi alla porta.
-Non dirlo a me-rispose mio fratello appoggiandosi alla ringhiera del terrazzo.
-hai visto come ha guardato Suzanne?-continuò non facendo caso al mio arrivo.
Sapeva che non tolleravo questo tipo di discorsi.
Sapeva perfettamente come la pensavo riguardo a questi ragionamenti.
Lui doveva fregarsene delle occhiate che aveva tirato Harry, doveva fidarsi solo e soltanto della sua ragazza.
Passai accanto a Louis che mi sorrise, arrivai dietro Liam e lo spostai con il braccio, facendogli capire i miei pensieri nei suoi confronti.
Aprii la porta, buttai la borsa sul piano bar, lasciai entrare tutti e li informai che mi sarei andata a cambiare in cameretta.
 
*P.V. SUZANNE*
Entrai in casa dietro Niall e seguita da Zayn che parlava con Sam ed Harry.
-Vado a cambiarmi-disse Isabel salendo le scale, senza preoccuparsi del pensiero degli altri.
La vedevo strana, così decisi di andarle a parlare, anche per il fatto di Zayn.
Il moro venne da dietro e mi disse all'orecchio di ricordarsi di quello che dovevo fare.
-Ci sto andando.. tranquillo-gli sorrisi e mi diressi su per le scale, seguita da Liam.
Arrivai al piano di sopra e mi girai, aspettando il suo arrivo.
-amore-gli sorrisi dolcemente.
-che c'è?-mi rispose senza degnarmi di uno sguardo.
-come che c'è?-domandai stupita.
-ah.. non ti sei proprio accorta che durante tutto il viaggio non mi hai degnato di una parola e sei stata a parlare con quel riccio?-mi rispose iniziando ad urlare.
-prima cosa abbassa la voce-risposi.
-seconda cosa, che cambia? ora farà anche lui parte del gruppo, bisogna farlo integrare! E poi dai.. lo sai che io amo te-continuai avvicinandomi alle sue labbra.
-per favore lasciami stare-mi scansò e si diresse in bagno.
Lo guardai attraversare tutto il corridoio senza nemmeno pensare a quello che aveva fatto e a quanto mi aveva ferito.
Non tolleravo la gelosia nei confronti degli amici e lui lo sapeva benissimo.
Mi girai,  entrai in camera di Isabel senza nemmeno bussare e chiusi velocemente la porta alle mie spalle, vedendola in intimo.
-Ah.. sei tu-mi disse mettendosi la maglietta.
Appoggiai la schiena alla porta e scivolai fino a sedermi per terra.
-Che hai fatto?-mi chiese spalancando gli occhi.
-Liam...-risposi buttando la testa tra le mani.
-E' geloso di Harry e si è arrabbiato perché in macchina non gli ho parlato-continuai.
-Porca puttana ora quello se la vede con me-rispose infilandosi velocemente il pantalone.
-no no dai ferma.. è geloso lo sai-la fermai.
-ho capito, è geloso con te, ma non può essere incazzato con tutti per un motivo sconosciuto, non lo sopporto quando fa così- disse inginocchiandosi davanti a me.
-dai, dopo ci parli.. ora voglio parlare un po' io con te..-dissi accennando un sorriso.
-Hmm, cosa vuoi sapere?-disse facendo una faccia dolce.
-boh.. di Zayn che mi dici? :3-
Si accomodò davanti a me incrociando le gambe.
-E' stupendo *-*-accennò con un sorriso da ebete.
-Ma ti ha chiesto di mettertici insieme?-domandai.
-certo, oggi quando siamo usciti..- rispose con gli occhi che le luccicavano.
-questo vuol dire che non ha avuto ragazze a Chicago?!-domandai retoricamente.
-beh, sembra di no u.u-
-e se ce l'avesse avuta?-domandai seria.
-che discorsi sono? se ce l'avesse avuta non si sarebbe messo con me e tantomeno io con lui-mi rispose ovviando la cosa.
-beh, ma tu ci saresti stata male!-
-certo, ovvio.. non so nemmeno se sarei stata felice di vederlo tornare-commentò seriamente.
Le sorrisi e l'abbracciai
 
*P.V. ISABEL*
- mi prometti di non arrabbiarti con Liam?- mi sussurrò all'orecchio
-non posso promettertelo, lo sai-risposi sciogliendo l'abbraccio.
Le porsi la mano e l'aiutai ad alzarsi, per poi aprirle la porta e vederla scomparire giù per le scale.
Mi voltai alla mia sinistra e vidi Liam che si specchiava in bagno.
Mi guardai intorno per assicurarmi che nessuno potesse ascoltare e mi avvicinai al bagno.
-Liam..-sussurrai.
Lui aveva le mani appoggiate al gelido marmo che rivestiva il lavandino.
Guardava riflessa nello specchio l'immagine del suo viso bagnato dall'acqua.
Lo guardai non accennare risposta, così chiusi la porta alle mie spalle e mi ci appoggiai.
-Liam mi dici cos'hai?-domandai cercando un suo sguardo.
-Cosa dovrei avere?-rispose senza distogliere gli occhi dalla sua immagine.
Le gocce d’acqua attraversavano tutto il suo viso e cadevano, morendo sul marmo del lavandino.
-Riguarda Suzanne?-domandai.
-domanda retorica-annuì lui ritornando alla realtà.
Non risposi, la situazione stava diventando sempre più tesa.
Prese l'asciugamano alla sua destra e si asciugò il viso girandosi nel mio lato.
-Che me lo chiedi a fare se sai già la risposta?-domandò senza ancora degnarmi di uno sguardo.
-Vorrei sentirmelo dire da te, invece che da lei in lacrime!-risposi freddamente.
-Pensi che io stia meglio?-
-Pensi che io invece stia meglio di te se mi tratti in questo modo?-chiesi di rimando.
D'un tratto i suoi occhi si posarono nei miei; non li avevo mai visti così freddi e spenti.
-Non puoi capire Isabel, è inutile-borbottò lanciando l'asciugamano sul lavandino.
-cosa non posso capire? sono anche io una ragazza, sono fidanzata con il tuo migliore amico e per lo più sono tua sorella, cosa pensi che io non capisca?-risposi sgranando gli occhi.
-Ora che sei fidanzata con il mio migliore amico ti senti importante? E poi il fatto che tu sia mia sorella non cambia il pensiero che in certi momenti tu debba farti i fatti tuoi-disse senza dare peso alle parole.
-Sei solo geloso-borbottai abbassando lo sguardo.
-Non sono geloso, è solo che tu non hai ancora capito che tipo è Zayn. Non pensare che con lui sia tutto rose e fiori..-
-che intendi?-chiesi confusa.
Lui cambiò espressione e si rigirò verso di me.
-Niente.. intendo solo che arriverà il momento in cui vi conoscerete meglio. Tutto qui-
-tu non sei normale.. me lo stai mettendo soltanto contro-dissi aprendo la porta del bagno per dirigermi fuori.
-no cara, sei tu che non sei ancora abbastanza matura.-
In quel momento non capii più nulla.
-Scusami Liam proprio non ti capisco-dissi cercando di essere il più tranquilla possibile.
-Prima di comporti in modo strano, poi di punto in bianco ti isoli dal mondo e inizi a fare l'incazzato con tutti. Non puoi sempre fare la vittima, devi anche imparare a vivere in mezzo alla gente e a fidarti degli altri- poi sbottai.
Lui intanto continuava a non degnarmi nemmeno di uno sguardo.
-ora mi dici cosa cazzo hai?-gli chiesi continuandolo a fissare.
Lui finalmente girò il suo sguardo verso di me.
-Fatti i cazzi tuoi-mi disse spostandomi poi con una botta sul braccio e uscendo dal bagno.
-Sei proprio un ragazzino; impara a collegare la lingua al cervello, prima di parlare. Hai proprio esagerato-dissi.
Rimasi ferma impalata sull'uscio della porta, guardando lui scomparire dietro l'angolo delle scale, senza un minimo di sentimento.
Perché si comportava così? non lo capivo.
Mi aveva sempre detto tutto senza che io gli chiedessi nulla; ora però era tutto diverso e non capivo il motivo.
Poi perché aveva tirato fuori il discorso di Zayn? In quel momento non centrava nulla.
Stavamo parlando della sua ingenuità e di Suzanne, e lui mi tira fuori il discorso di Zayn con frasi insensate.
Stava covando qualcosa; qualcosa che io non sapevo ancora.
Qualcosa che non dovevo sapere.
 
***************************************************************
Salve beddeee (?)
Nel prossimo capitolo ci sarà il ritorno delle scene dolciose :3
*YEEEEEP* :’)
Ma, una cosa: PERCHE’ LIAM HA DETTO QUESTO? D:
BOOOOOH çç
Anyway, vi sta piaceeeeeeeeeeeendo? :3

Lo voglio sapere u.u
Ciao tesori <3
p.s. continuo a quattro recensioni :D

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Capitolo 10
*** Il cuore sa uccidere a forza di martellate. ***


CAPITOLO X
Il cuore sa uccidere a forza di martellate.
 

 
*P.V. ZAYN*
Tra scherzi e risate si erano fatte le otto.
Vedi Liam scendere inferocito le scale e catapultarsi in cucina, sviando il mio corpo che gli stava davanti.
Suzanne mi raccontò del discorso con Isabel  e di quello che era successo, così decisi di salire su e parlare con la bionda.
Arrivai in cima alle scale e trovai la porta della sua cameretta chiusa.
-Tesoro, posso?-dissi bussando.
Aprii la porta senza attendere risposta e vidi lei sdraiata sul letto che singhiozzava.
Tirai un respiro profondo, chiusi la porta e mi sedetti sul letto accanto a lei.
-Isabel, cos’ è successo?-le chiesi accarezzandole i capelli.
Lei si girò verso di me, bloccando i suoi occhi pieni di lacrime nei miei.
D'un tratto sentii una stretta al cuore.
Perché stava piangendo così incessantemente?
Non l'avevo mai vista così. In un attimo la mia mente si affollò di colpe.
'La reazione che sta avendo ora per un motivo sconosciuto, potrebbe essere la stessa di quando io le dirò che ho una fidanzata a Chicago?'continuavo a chiedermi.
In quel momento mi sentii un verme; capii che poteva stare così non solo in quel momento, ma anche in un secondo momento, nel quale le avrei raccontato di Jenny.
Non riuscì a dire parola, tantomeno io riuscii a formulare altra frase.
I suoi occhi rimasero fermi nei miei fino a quando non sentì il bisogno di stringersi a me.
La abbracciai fortissimo, scaricando tutta la rabbia e il rancore che portavo dentro.
Mentre l'abbracciavo sentivo il profumo dei suoi capelli entrarmi in testa.
Tremava. Il mio corpo aveva paura di spezzare il suo, debole e fragile.
Le sue lacrime bagnavano la mia spalla, riempendomi di dolore.
Spostai il suo viso in modo che i nostri nasi si sfiorassero.
Avevo capito che era successo qualcosa con il fratello, ma non sapevo cosa.
- Ti va di raccontarmi cos'è successo?-le domandai, sentendo il suo respiro affannato sulla mia pelle.
Lei fece cenno di no con la testa.
-Tranquilla, me lo spiegherai quando ti sentirai meglio-le sussurrai baciandola a bordo labbro.
Mi sdraiai sul letto a pancia in su, e la feci mettere sul mio corpo, stringendola a me il più possibile.
Il suo naso e le sue labbra sfioravano il mio collo, facendomi percorrere un brivido lungo la schiena.
Sentivo il suo cuore martellare il suo corpo.
Singhiozzava ancora; il suo petto ad ogni singhiozzo entrava nel mio, provocandomi come una pugnalata al cuore per il dolore che stava provando.
 
*P.V.SUZANNE*
Rimasi tutta la sera in salone, cercando un contatto con Liam, che non ebbi.
Ad un certo punto lo vidi andare in cucina e lo seguii, sgattaiolando tra le risate degli altri.
Finalmente Louis era riuscito a dire una frase ad Harry, ma non penso l'avesse ancora accettato nella sua vita.
Varcai la soglia della cucina e lo vidi bere un bicchiere d'acqua, come se stesse sorseggiando un bicchiere di Whisky.
-Liam..-sussurrai appoggiandomi con la spalla allo stipite della porta.
-Dimmi-rispose senza distogliere lo sguardo dal suo 'Whisky'
-Scusami-dissi abbassando lo sguardo.
D'un tratto sentii i suoi occhi posarsi su di me e poi fissare un punto per terra.
-Senti, non sono in vena di litigate o discorsi seri, quindi per favore lasciami in pace per un po'-disse girandosi di spalle.
Non esitai altro istante; mi girai e uscii dalla cucina, con le lacrime che iniziavano a riempirmi gli occhi.
Sam mi vide passare nel salone e mi seguì su per le scale, mentre mi dirigevo in bagno per isolarmi dal mondo.
-Sù-la sentii urlare mentre si alzava dal divano.
Non ebbi la forza di girarmi e aspettarla, così l'attesi sulla soglia della porta del bagno nel piano superiore.
-Sù che è successo?-mi chiese prendendomi il viso tra le mani.
-Liam.. è geloso di Harry-dissi, poi deglutii e continuai:
-Ora è arrabbiato con me perché non gli ho parlato per tutto il viaggio-
-Oh ma stai tranquilla, lo sai quant'è geloso e sai anche che entro poco gli passerà tutto-mi disse accarezzandomi la guancia.
-No Sam non è così. Non so per quale motivo ce l'ha anche con Isabel e in macchina l'ha trattata malissimo.-le risposi.
-Sarà un momento di rabbia- disse facendo spallucce.
-Piuttosto, è ora di andare. Isabel dov'è?-continuò.
-Boh, sarà in cameretta-risposi asciugandomi gli occhi con la manica.
Ci avvicinammo alla porta della sua camera, dalla quale non usciva altro che silenzio.
Aprimmo la porta e vedemmo Zayn sdraiato sul letto e Isabel addormentata su di lui, come un neonato nelle braccia della mamma.
Zayn si girò verso di noi, continuando ad accarezzarle i capelli.
'Che è successo'chiesi con il labiale.
'Boh. Liam. Piangeva'rispose a gesti.
Capii al volo, così gli feci il gesto che noi stavamo andando a casa e lui mi salutò con un gesto di mano.
-Vedi?! Ha pianto per Liam!-dissi allargando le braccia.
-non so che dirti Suzanne, aspettiamo, forse è solo rabbia per il fatto di Harry- rispose scendendo le scale.
Com’ erano carini insieme Zayn e Isabel, ma se solo lei sapesse la verità, non lo tratterebbe in questo modo.
-Ragazzi, andiamo? si è fatta una certa ora!-annunciò Sam prendendo la borsa.
-Ok, allora aspetto Zayn che scende e preparo la mia roba-disse Harry alzandosi dal divano.
Io e Isabel ci tirammo un'occhiataccia di panico.
-Ehm.. missà che dovrai andare a dormire da.. da.. NIALL!-dissi puntando il dito contro il biondino.
-Perchè?! Zayn dov'è?- mi chiese confuso.
-Ehm.. si sente male eh.. eh.. e SI E' ADDORMENTATO DA ISABEL-dissi cercando di farmi capire il più possibile.
Niall capì al volo e accettò la richiesta.
Salutammo Liam che si buttò subito sul divano e uscimmo dalla casa.
 
*P.V. LIAM*
Uscirono di casa. Finalmente.
'Ma cosa dici Liam? sono i tuoi migliori amici!'ripetevo nella mia mente.
Era vero, erano i miei migliori amici, ma in quel momento volevo spaccare tutto.
Lo sguardo che aveva tirato Harry a Suzanne mi aveva fatto imbestialire. Sapevo che Suzanne non mi avrebbe mai tradito, ma solo il pensiero che lei potesse essere nella mente di qualcun altro apparte me, mi mandava in bestia.
Stavo esagerando, lo sapevo benissimo, ma anche il fatto che Zayn stesse prendendo in giro mia sorella, mi faceva impazzire.
Lei piangeva sempre davanti a me quando parlavamo di lui, e soltanto pensare che Zayn stesse giocando con i suoi sentimenti, mi spezzava il cuore.
Non vedevo Isabel gironzolare per casa da ormai quasi un'ora, così decisi di andarmene anch'io in camera per farmi una bella dormita.
Spensi la televisione e lanciai il telecomando sul divano, tirando un profondo sospiro di coraggio.
Mi alzai dal divano e salii le scale, stropicciandomi gli occhi con una mano.
Passai davanti camera di Isabel, dove la porta era socchiusa.
Non arrivava nessun rumore da quella stanza, così aprii la porta e vidi lei che dormiva su Zayn, anche lui addormentato.
Rimasi a guardarli per qualche secondo.
Vederla felice, sapendo che la sua felicità molto presto non sarebbe stata più la stessa, mi dava ai nervi.
 
 
 
***********************************************************
Saaaalve bella gente :3
Hmmm, perché Liam si sta comportando così?
MISTEEEEEERO ahhahaah

Liam e Suzanne si lasceranno, oppure faranno pace? :)
ARI-MISTEEEEEERO (?)
Ok, basta D:
Ma, avete letto che dolce Zaaaayn ? :3
Si però, ha anche due piedi in una scarpa, oppure un piede in due scarpe..
hmmm D:
ahahahaha ok la smetto di sparare inutilità (?) e me ne vado u.u
Prossimo capitolo a cinque recensioni? :3
Ciaaaaao <3

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Capitolo 11
*** Sai cosa vuol dire non sentire il suo profumo per tre fottuti anni? ***


CAPITOLO XI
Sai cosa vuol dire non sentire il suo profumo per tre fottuti anni?

 
 
 
*P.V. ISABEL*
Era ormai mattina e il calore di un raggio di sole sul viso mi svegliò.
Mi guardai intorno e misi a fuoco la stanza, ripensando a quello che era successo la sera prima; ero rimasta sola in camera.
Mi alzai dal letto e scesi le scale, drogandomi dell'odore di caffè che inondava la casa.
Arrivai in salone e mi sedetti sullo sgabello del piano bar, dove Zayn mi aveva lasciato la colazione pronta.
C'erano un cornetto, un cappuccino, e una foglia tagliuzzata a mo’ di cuore.
Mi scappò un sorriso.
-Ma buongiorno piccola-disse il moro uscendo dalla cucina con una tazza di caffè in mano.
-Buongiorno-dissi lasciandomi stampare un bel bacio sulla fronte.
-dormito bene?-mi chiese sedendosi sullo sgabello dall'altra parte del piano bar.
-piuttosto bene, devo dire.- annuii addentando il mio cornetto.
Non ricordavo nulla di come mi ero addormentata.
L'unico ricordo che avevo, era la sua mano che accarezzava i miei capelli.
Continuava a fissarmi sorridendo, mentre io consumavo la mia colazione.
-Beh che c'è?- gli chiesi inarcando un sopracciglio.
-sei stupenda-commentò semplicemente
Gli sorrisi, poi presi il vassoio con il resto della colazione e l'andai a posare in cucina.
Mi guardai intorno e realizzai di non aver visto nè la porta chiusa di mio fratello, che stava a significare che stava ancora dormendo, nè lui girare per casa.
-Dov'è mio fratello?-chiesi tornando in salone.
-Non so, mi sono svegliato e già non c'era-rispose.
Fece spallucce e si andò a sedere sul divano.
-Meglio così-commentai andandomi ad accucciolare tra le sue braccia.
-senti, mi vuoi raccontare cosa è successo?- mi chiese mettendo le mie gambe sulle sue.
-ma niente, è solo che gli rode e se la prende con me.-dissi.
-Si è incazzato perchè Suzanne parla con Harry e perchè non se l'è filato in macchina-continuai.
-ma è pazzesco!-commentò .
-si infatti è tutta gelosia.. e poi non so, mi ha iniziato a fare tutto un discorso strano su di te..-dissi spostandomi per guardarlo negli occhi.
-Del tipo?-chiese cambiando espressione.
-non so. Diceva che ancora non ho capito veramente che tipo sei, che non sei tutto rose e fiori e che arriverà il momento in cui ci conosceremo meglio. E come se non bastasse mi ha detto che devo maturare-dissi quasi sclerando.
-ti ha detto veramente questo su di me?-mi chiese avendo quasi paura di sapere altre cose.
 
*P.V. ZAYN*
-Si..-rispose abbassando lo sguardo
Cosa gli era preso a Liam? Non aveva mai fatto così.
Per una semplice gelosia stava litigando con tutti e stava quasi per svelare il mio 'segreto'.
Avevo deciso, dovevo lasciare Jenny.
-Quando torna ci parlo io-la rassicurai avvicinandola a me.
-va bene-rispose sorridendomi.
Eravamo soli soletti (?), per la prima volta in quei giorni.
Mi avvicinai a lei e le iniziai a dare dolci baci vicino le labbra, che finirono con un bacio luuuuuungo e appassionato. *o*
Ad un certo punto lei si staccò e mi sorrise, sfiorando le mie labbra.
-Lo sai che ti amo?-le sussurrai dolcemente.
-Hmmm io no u.u-rispose allontanandosi.
Non fece nemmeno in tempo a guardare la mia faccia che subito si ritrovò le mie mani sui suoi fianchi che le facevano il solletico.
-Ok, basta basta! TREGUA-urlò tra le risate.
-Così impari u_u-risposi provocando una sua risata.
Dopo qualche minuto decisi di tornare a casa mia, con la scusa di dover preparare la casa per l'arrivo di Harry.
'Piuttosto dov'è Harry?'mi chiesi spalancando gli occhi mentre camminavo per strada.
Presi il cellulare e lo chiamai; mi disse che aveva dormito da Niall, e che si sarebbe fatto accompagnare nel pomeriggio a casa mia.
Attaccai e mi sedetti su una panchina, raccogliendo coraggio per chiamare Jenny.
Preferivo chiamarla, piuttosto che mandarle un messaggio.
Composi il numero e aspettai qualche secondo prima che iniziasse a squillare.
-Tuu. . . Tuu. . . Tuu. . . Risponde la segreteria telefo..-il telefono fece un bel po' di squilli per poi far scattare la tanto odiosa segreteria telefonica. La ignorai.
L’unica cosa che volevo fare in quel momento era chiamare Jenny e lasciarla.
Probabilmente mi avrebbe preso per uno stronzo e per un coglione, ma non mi sarebbe importato nulla; io amavo Isabel.
Ricomposi il numero e schiacciai il tasto verde per avviare la chiamata.
Iniziò a squillare per poi risultare occupato. Aveva rifiutato la chiamata.
-Zà-una voce mi chiamò da poco lontano.
Mi girai e vidi Liam che stava per sedersi dall’altra parte della panchina dov’ero seduto io.
-Lì-gli dissi sorridendo.
Era arrivato al posto giusto, nel momento giusto.
Avevo bisogno di parlare con qualcuno che mi conoscesse veramente.
-Dormito bene stanotte?-mi chiese con un sorrisetto sarcastico. Annuii.
-Tu invece a che ora sei uscito di casa stamattina?- domandai sviando.
-Stanotte; alle quattro-rispose girandosi per fissare un punto sconosciuto davanti a lui.
-Avevo bisogno di riflettere-continuò.
-Cosa è successo?-chiesi imitando lo sguardo nel vuoto.
-Mi da al cazzo il tuo amichetto, Harry. Tira delle occhiatacce pazzesche a Suzanne e lei talaltro non mi si fila nemmeno-commentò.
Lo vedevo stringere i pugni uniti sulle sue gambe, stava impazzendo per quel motivo.
Non commentai; mi sentii in colpa per aver portato Harry a Londra.
Per colpa mia ora una storia stava per andare in fumo.
-E sai cos’altro mi da al cazzo?-
Non risposi, aspettai solo il suo continuo.
-Che stai prendendo in giro mia sorella-continuò puntando il suo sguardo sul mio viso.
Abbassai la testa.
Aveva ragione, praticamente la stavo prendendo in giro.
Ma io l’amavo, l’amavo davvero.
-Lo so-mi limitai a rispondere per non combinare altri casini.
-Ah lo sai? Allora perché non provi a risolvere qualcosa?-domandò con tono quasi furioso.
-Io ci sto provando-dissi con un filo di voce.
-non mi sembra-controbatté.
-Io amo tua sorella Liam!-risposi fissandolo negli occhi e tirando un pugno alla panchina.
-E tu prendi in giro le persone che ami?! Che fai ragioni al contrario?!-obiettò nuovamente.
Era pazzesco, era capace di obiettare ogni parola che mi usciva dalla bocca.
-Liam, ti giuro, ho chiamato due volte Jenny. Alla prima è scattata la segreteria e alla seconda mi ha attaccato- dissi incredulo.
-E io dovrei crederti?- chiese.
Sembrava quasi non avere un minimo di sentimento nelle sue parole.
-E’ pazzesco Liam, non credi nemmeno più a me!-sbottai spalancando gli occhi.
-Tu dimmi perché dovrei crederti? Stai prendendo in giro mia sorella e stai facendo mettere la MIA ragazza con un altro tizio. TU DIMMI PERCHE’ CAZZO DOVREI CREDERTI!-disse marcando particolarmente l’ultima frase.
-Ma tutto questo è ridicolo!-borbottai con la rabbia che mi saliva al cervello.
-Senti, se sei venuto per litigare allora torna indietro. Puoi anche dire che sto prendendo in giro tua sorella, ma credimi, non è così facile non poter abbracciare la ragazza che vorresti fosse tua per tre lunghissimi anni. Non sai cosa vuol dire non poter sfiorare la sua pelle o poter sentire semplicemente il suo profumo per tre fottuti anni Liam. Non puoi nemmeno immaginare!-sbottai con le lacrime agli occhi.
Ci fu un attimo di silenzio. Un attimo lunghissimo.
Non so quanto durò quel momento, so soltanto che mi ferì duramente.
-Scusami- sussurrò a voce rauca.
Lo guardai dritto nei suoi occhi che stavano per straripare. Mi avvicinai a lui.
-Credimi Liam, appena riesco a sentirla, la lascio! Non farei mai soffrire tua sorella in questo modo-gli dissi mettendogli una mano sulla spalla.
Lui mi sorrise e mi abbracciò forte, come se in quel momento avesse bisogno dell’affetto di qualcuno.
-Scusami davvero Zayn-sussurrò sciogliendo l’abbraccio.
-E’ che questa cosa di Suzanne ed il ricciolino, insieme a mia sorella, mi sta dando alla testa- continuò mettendosi una mano nei capelli.
-Tranquillo ti capisco. Altrimenti che ci sono a fare gli amici?-mi sorrise e si alzò dalla panchina.
-Io vado a casa, altrimenti mia sorella mi da per disperso- disse porgendomi una mano per aiutare ad alzarmi dalla panchina.
-Ah penso che in questo momento non gliene freghi niente- commentai accettando l’aiuto.
-Lo so.. infatti devo chiederle scusa-mi rispose.
Mi avvicinai a lui e gli diedi una bella pacca sulla spalla.
-Vai, corri!-dissi.
Ci salutammo e ci dirigemmo in due lati opposti.
Sentii vibrare il cellulare in tasca: Era Jenny.
                ‘Hei amore, scusa se ti ho attaccato ma questi giorni non potremo sentirci perché sono a
                fare le prove con un nuovo programma. Ricordati che avrai una sorpresa e non
                dimenticare che ti amo tanto. xx’
Mi scappò un ‘porca puttana’.
Mi girai per vedere se ci fosse Liam ancora prima dell’angolo dove doveva girare, ma probabilmente, l’aveva già fatto.
 
*******************************************************************
Salve bella gente :3
Eeeeh questo capitolo è moooolto lungo :D
‘sai cosa vuol dire non sentire il suo profumo per tre fottuti anni?’
questa frase mi piace moltissimo; è un ricordo di vita :’)

Ma vabbè, non interessa a nessuno la mia vita (?)
Quiiiiiindi, prossimo capitolo a sette recensioni? :3

Ciaaaao <3

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Capitolo 12
*** Sei tu quello che ha due ragazze. ***


CAPITOLO XII
Sei tu quello che ha due ragazze!

 
 
*P.V. LIAM*
Mi era dispiaciuto salutare Zayn. In quel momento l’ultima cosa che volevo fare era entrare in casa e far finta che non fosse successo niente.
Arrivai davanti la porta d’ingresso e tirai un sospirone.
Frugai nelle tasche del giubbotto, ma delle chiavi di casa nessuna traccia.
‘Dio no, devo bussare’pensai.
Presi coraggio e suonai il campanello.
-Arrivoo!-urlò una voce lontana.
Sentii il rumore dei passi sulle scale, attesi qualche secondo e la porta davanti a me si spalancò.
-Ah, sei tu-disse delusa tornando indietro.
-Si.. chi aspetti?-chiesi cercando di aprire un discorso, mentre buttavo il giubbotto sul divano.
-Sam e Suzanne-rispose fredda iniziando a salire le scale.
-E dove andate?-domandai cercando un continuo.
-Cosa ti può interessare?-si fermò e mi fulminò con lo sguardo.
-Niente…-sussurrai. Mi buttai sul divano e iniziai a fissare il soffitto.
Riuscivo a pensare a tutto, ma non riuscivo a risolvere niente. Impossibile.
Dopo qualche minuto sentii Isabel scendere le scale.
-Ciao amore-disse al telefono.
Mi scorsi per vederla, nello stesso momento in cui mi arrivò il telefono sulla pancia.
-Tieni, ti vuole Zayn- disse con tono acido senza nemmeno guardarmi in faccia.
La seguii con lo sguardo fino a quando non scomparì dietro l’angolo delle scale.
-Zà, dimmi-dissi avvicinando la cornetta all’orecchio.
-Appena ci siamo salutati mi è arrivato il messaggio di Jenny-disse agitato.
-e che dice?-chiesi sedendomi sul divano.
-che non mi ha potuto rispondere perché era alle prove, e ci sarà per questi giorni, perciò non potrò chiamarla. Mi ha ricordato che avrò una sorpresa a capodanno e che mi ama… -raccontò.
-Bella situazione di merda-commentai passandomi una mano sul viso.
-Ora come faccio?-
-Non lo so. Mi devi soltanto promettere che lo dirai a Isabel-sussurrai per non farmi sentire.
-Glielo dirò quando avrò lasciato Jenny, non voglio sembrare quello che ha due ragazze contemporaneamente-disse senza badare alle parole.
-caro mio, tu SEI ‘quello’ che ha due ragazze contemporaneamente-commentai.
-dettagli.. ti chiamo quando ho notizie-
-Ok, sciao belo-
 
*P.V. ISABEL*
Salii in camera, non mi andava minimamente di sentire parlare mio fratello.
Mi rituffai nuovamente con la testa nel cuscino.
Cosa stava succedendo?
Non ci eravamo mai comportati così tantomeno per una cavolata del genere.
Era mio fratello, non sopportavo trattarlo così, ma dovevo farlo, altrimenti avrei ceduto e lui non avrebbe capito l’errore che aveva commesso.
Sentii suonare il campanello, cosi presi la borsa, ci misi dentro cellulare e portafoglio e uscii di casa per distrarmi un po’.
Diciamo che mi vestii moto semplicemente: Jeans, con una maglia che ricadeva su una spalla, superga, un filo di trucco e capelli sciolti, tanto per darmi un po’ di libertà.
Decidemmo di andare al centro commerciale per distrarci un po’ dalla vita monotona.
-Sei riuscita a parlare con Liam?-mi domandò ad un certo punto Suzanne, mentre ci accomodavamo al tavolo di un bar.
-No. Diciamo che lui è entrato in casa e ha provato ad aprire un discorso ma non gliel’ho permesso-risposi.
-Ma perché si sta comportando così?-domandò Sam, spaesata non essendo completamente al corrente della situazione.
-Non lo so Sam, non lo so. Non si è mai comportato così in quindici anni. Questo ritorno di Zayn, l’arrivo di Harry, gli ha dato tutto alla testa-risposi con aria scocciata.
Ordinammo da mangiare e passammo il pomeriggio lì al bar; un pomeriggio che davvero ci voleva.
Tra risate e discorsi anormali, si fecero le sette, così decidemmo di tornare ognuno a casa propria.
Arrivai a casa, mi avvicinai alla mia porta e prima di chiuderla, urlai a Liam che era chiuso in camera sua a fare non so cosa, che io me no sarei andata a dormire.
Mi sdraiai sul letto. I miei occhi mi diedero giusto il tempo di ripensare a quello che era successo, prima di chiudersi dalla stanchezza.
 
*P.V.LIAM*
Mi svegliai con il sole che illuminava tutta la stanza. Era la vigilia di capodanno *-*
Mi stropicciai gli occhi e uscii dalla camera. Passai davanti a quella di mia sorella, che aveva la porta chiusa, segno che stava ancora dormendo.
Scesi giù e mi preparai la colazione, accendendo la musica a palla.
Iniziai a cantare come un matto, sulle note di ‘Glade you came’ The Wanted.
Quella canzone era capace di farmi scatenare nel bel mezzo del silenzio.
Quella stessa sera, ci sarebbe stata una supermega festa (?) per festeggiare il capodanno, così iniziai a preparare il cibo e le decorazioni generali.
Si erano fatte quasi le dodici, quando FINALMENTE sentii Isabel scendere dalle scale.
-Buongiorno-dissi cercando di essere il più cordiale possibile.
Ebbi come risposta un semplice cenno con la testa, prima di andarsi a sedere sullo sgabello del piano bar.
Decisi di non dirle nulla e le porsi semplicemente la colazione sul piano davanti a lei.
-Cornetto e cappuccino, come piace a te-commentai porgendole il vassoio.
Lei lo guardò, lo scansò con un dito e senza spiccicare parola andò a sedersi sul divano, spegnendo la mia radio e accendendo la televisione su ‘Real Time’.
La fissai scioccato e contai fino a dieci per riuscire a mantenere la calma.
-Zayn dovrebbe essere qui a momenti-commentai freddo.
-hm, quindi?-rispose lei con la stessa freddezza con la quale le avevo porso la frase, senza distogliere lo sguardo dalla televisione.
-niente, era per dirtelo-risposi arreso.
Avevo cercato di aprire un discorso, ma tutti i tentativi sembravano andare in fumo.
Dopo pochi minuti suonarono il campanello. Sapevo che appena sveglia non si sarebbe alzata velocemente ad aprire, così corsi giù e feci entrare Zayn, che aveva portato il cambio per la sera, e un po’ di roba da mangiare.
 
*P.V. ZAYN*
-Ma buooooongiorno-
urlai dopo aver aspettato che la porta si aprisse davanti ai miei occhi.
-Per favore, dimmi che hai portato qualcosa da mangiare, QUI ANCORA NON SI VEDE ARIA DI CIBO-mi disse Liam rimarcando le ultime parole, quasi dovesse farglielo pesare alla sorella.
-dai-gli sussurrai per sorvolare la cosa.
Entrai in casa e posai la roba che avevo portato sullo sgabello del piano bar, sul quale c’era ancora un vassoio con la colazione intera, andandomi poi a sedere accanto a Isabel che era seduta sul divano.
-Buongiorno piccola- dissi baciandola dolcemente.
Lei mi sorrise e mise le sue gambe sulle mie, poggiando la testa sulla mia spalla.
-Come va?-chiesi accarezzandole la guancia.
-Apparte il fatto che mi chiede con chi devo uscire, che mi dice che stai per arrivare, che mi prepara la colazione e che me la porta al piano bar, BENE DEVO DIRE.-rispose lei ironicamente.
-Forse sta cercando soltanto di chiederti scusa-le dissi in modo premuroso.
-Lo so, ma deve avere il coraggio di venire in faccia e dirmi ‘scusa’-
-Non è facile, credimi-dissi cercando di appoggiare i pensieri di Liam.
-Lo so, ma anche lui deve imparare-.
Non le risposi, aveva ragione.
Dopo esserci scambiati un po’ di coccole (salfkhwrlkg *-*) le si andò a vestire e io andai in cucina per aiutare Liam a preparare il pranzo per noi tre.
-Allora bel macho, cosa vogliamo cucinare?-gli chiesi entrando in cucina.
-Io direi una bella Carbonara-mi rispose porgendomi la ‘parannanza’ (?)
-Carbonara?!-domandai scrutando la vesta che mi aveva dato.
-Si, è un piatto italiano e LEI lo ama-spiegò riferendosi a Isabel.
-Ok! So-no-un-cuo-co-fi-go ?! SCUSAMI?!-esclamai leggendo la scritta sulla parannanza.
-ahahaha Taci e aiutami piuttosto!-commentò ridendo.
Ci mettemmo a lavoro, e in meno di mezz’ora portammo il piatto a tavola.
 
 
*******************************************
Salve belle :3
Hmm, sono rimasta un po’ male che il capitolo scorso ha avuto solo tre recensioni çç
Vabbè, me ne farò una ragione .__.
anyway, volevo ricordare l’altra ff: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1014136
spero vi piaccia :3

Il prossimo capitolo, sarà un po’ pieno (?) di scene dolciose e con un LITTLE (?) colpo di scena :3
CIAAAAAAO CARE <3

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Capitolo 13
*** il tuo profumo mi sta dando alla testa. ***


CAPITOLO XIII
Il tuo profumo mi sta dando alla testa.

 
-Isaaaa c’è la carbonara a tavolaaa-urlai per farmi sentire fino al piano di sopra.
Dopo nemmeno 3 secondi sentii i suoi passi correre giù per le scale e fiondarsi sul tavolo della cucina.
La guardai con questa faccia : O_O?!
-Peggio di Niall!-commentai andandomi a sedere affianco a Liam.
Lei era davanti a noi, ma l’unica persona che guardava era me.
-Allora, che ti metterai stasera?-domandò Liam, cercando di avere un tono il più amorevole possibile
-non lo so-rispose fredda.
-Mi devi dare una mano a trovare qualcosa di bello per me.. devo chiedere scusa a Suzanne- disse lui cercando lo sguardo della sorella.
-Pff-sussurrò lei, quasi come se quello fosse un pensiero passato nella sua mente e uscito per sbaglio dalla bocca.
-Lo so, non sarà facile-rispose lui ricominciando a mangiare.
-Io invece mi metto una semplice maglietta bianca con il pantalone nero- risposi cercando di troncare il discorso, altrimenti avremmo rischiato di usare commenti e parola inappropriate.
Nessuno mi rispose, forse era meglio così.
Sparecchiammo e lavammo i piatti, dopo di che, Liam uscì con Niall per andare a comprare qualcosa per la sera e io e Isabel ci sdraiammo sul divano uno accanto all’altro.
-Hai visto come fa?-mi chiese facendosi spazio accanto a me.
-Stai tranquilla-le dissi iniziando ad accarezzarle i capelli.
Capivo a cosa si era riferita.
Mise le sue labbra appoggiate al mio collo, facendomi percorrere un brivido lungo la schiena, ogni volta che tirava un respiro.
La mia guancia era appoggiata alla sua fronte, con il profumo dei suoi capelli che mi entrava in testa.
Mi stringeva a sé per non cadere dal divano, e io la stringevo a me per farle sentire il battito del mio cuore.
-Riesci a sentire il mio cuore che batte?-le sussurrai all’orecchio, per paura che si fosse addormentata.
-Mi sono messa così proprio per questo-mi rispose
-E lo sai perché batte così veloce?-le chiesi avvicinando le mie labbra alle sue.
-Perché ci sei tu vicino a me-continuai.
Mi sorrise e iniziammo a baciarci.
-Il tuo profumo mi sta dando alla testa-sorrise, rompendo il silenzio che regnava in quella casa.
-E il tuo sorriso mi sta facendo morire-risposi accarezzandole le labbra con le mie.
Mi addormentai tra le sue braccia senza nemmeno rendermene conto.
 
*P.V. ISABEL*
Avevo le sue labbra che sfioravano le mie e i suoi occhi che seguivano ogni mio movimento.
Provavo a chiudere gli occhi, ma non riuscivo a non guardarlo.
Era bellissimo.
 I suoi occhioni marroni si guardavano intorno quasi impauriti di quanto potesse succedere da un momento all'altro.
Il suo sorriso era la cosa più bella che avessi mai visto e il calore delle sue braccia mi cullava insieme al silenzio che regnava quel momento.
Una mano era sul suo petto, con la quale riuscivo a sentire il battito del suo cuore, un'altra era intorno al suo collo e finiva nei suoi capelli, che stavo dolcemente accarezzando.
I suoi occhi ad un certo punto si chiusero, abbandonandosi ad un sonno profondo.
Lo osservavo dormire; sembrava un bambino.
Il suo respiro leggero si poggiava sulla mia pelle, senza nemmeno accorgersi del brivido che mi provocava lungo tutto il corpo.
Un suo braccio era sotto il mio collo, come da un soffice cuscino, con la mano che tornava indietro e si posava sulla mia spalla.
L'altro suo braccio invece si posava sul mio fianco, con la mano che mi accarezzava la schiena.
Alzai delicatamente la testa per non svegliarlo e osservai l'orologio sul muro; segnava le quattro.
Decisi di andare a continuare i preparativi per la festa, così da non doverli continuare insieme a Liam.
Spostai delicatamente il suo braccio poggiandolo sul divano, e mi sfilai dalla presa dell'altro suo braccio che mi cingeva il collo.
Scesi dal divano e tirai un sospiro; quel ragazzo era una cosa stupenda.
Presi una coperta che si trovava su una poltrona e gliela poggiai addosso rimboccandogliela.
Dopo di che gli diedi un leggero bacio sulla fronte e mi diressi in cucina.
Indossai il grembiule da cucina, accesi la radio con le note di ‘’Just the way you are’’ Bruno Mars, talaltro la mia canzone preferita, e iniziai a ‘cucinare’.
Passò il tempo senza che io me ne accorgessi.
 
D’un tratto sentii due mani cingermi i fianchi.
-Mi hai lasciato da solo e ti sei messa a cucinare!-
Era Zayn.
Il suo respiro si posava sul mio collo, appena sotto l’orecchio.
-Eri talmente dolce che non mi andava di svegliarti-risposi voltandomi verso di lui.
Ci ritrovammo ad un palmo di distanza. Vidi che si era già vestito per la festa.
-Ben svegliato-continuai con un tono dolcissimo, accarezzandogli i capelli.
 Lui mi sorrise e iniziò a baciarmi, come se non mi vedesse da chissà quanto tempo.
Dopo qualche minuto mi staccai, guardai l’orologio e notai che si erano fatte le 19:30.
-Cavolo bel moro, tra mezz’ora arrivano tutti-dissi sciogliendomi il nodo che mi legava il grembiule dietro la testa.
-Maddai, mi lasci così per andarti a cambiare?-mi chiese spiazzato.
-Vuoi che la tua ragazza sia brutta alla festa di capodanno?-domandai ironica.
-Ma tu sei bella anche con il grembiule da cucina-rispose indicando il grembiule che stavo togliendo da dosso.
- ah-ah-ah cretino! Corro su!- dissi, per poi scomparire dietro la porta.
Per le scale incontrai Liam, appena tornato.
-Ti conviene andarti a cambiare, tra mezz’ora arrivano tutti!-mi disse fermandosi su un gradino.
Né lo guardai negli occhi, né mi fermai.
In quel momento provavo soltanto indifferenza nei suoi confronti.
-E’ quello che sto andando a fare-risposi con tono freddo.
Entrai in camera e chiusi la porta alle mie spalle, iniziando a pensare a cosa potevo indossare.
 
Provai vestiti su vestiti, fino a quando non mi decisi ed indossai un vestito come questo:
http://weheartit.com/entry/19843251
Sentii suonare il campanello, prima ancora di sentire degli urli di gioia ed euforia provenienti dal piano di sotto.
Mi affacciai dalla porta del bagno dove ero appena andata a lavarmi.
-Le ragazze sono pregate di raggiungere la cameretta, grazie-urlai per farmi sentire.
Dopo nemmeno un minuto si fiondarono in camera senza nemmeno bussare.
-ma siete stupende!- esclamai, ed era vero.
Suzanne indossava un vestito simile a questo:
http://weheartit.com/entry/20600761
Mentre Sam indossava uno simile a questo:
http://weheartit.com/entry/17620354
-E’ ufficiale, siete delle figone!- annuì Sam buttandosi sul letto.
-siete?! SIAMO delle figone mia cara!-replicò Suzanne sedendosi accanto a lei.
-Tesoro, tu stasera conquisterai quel ricciolino!- dissi avvicinandomi allo specchio per truccarmi.
-Non ne parliamo! Hai visto che occhi che ha?! E poi quel sorriso.. ma da dove è uscito quel ragazzo?!-esclamò con gli occhi che le luccicavano.
-Insomma, complimenti alla mamma!-commentai posando i trucchi nel beauty-case (?)
Scoppiammo in una risata, per poi aprire la porta e dirigerci giù dagli altri.
 
*P.V.ZAYN*
Dopo aver aperto agli altri, accendemmo la musica e iniziammo a buttarci uno sopra all’altro, fino a quando non sentimmo un rumore di tacchi provenienti dalle scale.
-Pare che stanno scendendo dei cavalli!-urlò Louis saltando sopra Liam.
-Oooh caroto levati che mi ammazzi!- replicò lui.
Mi avvicinai a Niall e gli diedi una gomitata, per fargli notare la bellezza che stava per scendere da quelle scale.
Per prima, si intravide Suzanne, con un vestito che le stava veramente bene.
Mi voltai verso Liam, che si stava ricomponendo dallo spappolamento di Louis.
La fissava con degli occhi dolcissimi.
Sembrava quasi stesse capendo lo sbaglio che stava commettendo.
La ragazza scese l’ultimo gradino e si diresse verso Niall, aiutandolo a consumare un po’ di cibo.
Dopo di lei scese Sam, che indossava un vestito celeste che risaltava la sua carnagione.
Mi sorrise e poi si avvicinò a Harry, iniziandolo a farlo integrare nello spirito della festa.
Gli ultimi rumori di tacchi, furono quelli di Isabel.
 
 
*********************************
‘Gli ultimi rumori di tacchi, furono quelli di Isabel.’
EHEHEEH vi ho lasciate sulle spine u.u
MUAHAHAAAHAH

Come sarà Isabel, per Zayn? (?)
TRALALALA BOOOOH :D
anyway: spero vi stia continuando a piacere (?) la storia :3

Ciaaaaao care <3
 

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Capitolo 14
*** Lo sai che non si comanda al cuore? ***


CAPITOLO XIV
Lo sai che non si comanda al cuore?
 

Girò l’angolo delle scale, dalla quale si intravedevano le gambe ed un pezzo del vestito.
Scese l’ultimo gradino e sfoderò un sorriso a 32 denti, come solo lei sapeva  fare.
Indossava un vestito stupendo, che insieme ai suoi capelli biondi e boccolosi, lunghi fino al seno, la rendevano ancora più bella di quanto già non lo fosse.
- smettila di fissarla che la consumi! -urlò Louis dall’altra parte del salone.
-Taci caroto!-lo zittii.
Mi avvicinai a lei e le tesi la mano, per poi trascinarla a me.
-Sei stupenda-le sussurrai accarezzandole i capelli.
-Grazie -mi rispose, per poi baciarmi dolcemente sul labbro.
Adoravo quei suoi baci così leggeri e dolci.
Mi sorrise e iniziò a parlare con gli altri.
 
Grazie ai balli e alle risate, le nove e trenta arrivarono in un lampo.
Mi diressi in cucina per prendere un bicchiere d’acqua, dove trovai Liam.
-hei amico-mi disse vedendomi entrare.
-hei fratello!-risposi dandogli una pacca sulla spalla.
-Rimasto ipnotizzato da mia sorella?!-ironizzò.
-E tu da Suzanne?-risposi di rimando.
Tacque.
-Sto sbagliando..-riprese abbassando la testa.
-Allora cerca di rimediare!-replicai sorseggiando la mia acqua.
-Le chiederò scusa dopo, verso mezzanotte–
-per fare una scena da film?-ironizzai.
-No, per far iniziare perfettamente un nuovo anno!-rispose ridendo.
-come vuoi, basta che le chiedi scusa!-
-lo farò- rispose.
-Tu invece con Isabel?-continuò curioso.
-Beh, Jenny non l’ho sentita. Non le manderò  nessun messaggio stasera. In quanto a Isabel, beh.. non so cosa succederà –risposi misterioso.
In realtà sapevo benissimo cosa volevo accadesse quella sera.
-Se deve succedere qualcosa, falla succedere nel modo giusto!-mi rispose guardandomi negli occhi.
‘Cavolo mi capisce al volo’ pensai.
Non risposi facendo capire le mie intenzioni, per poi andare in salone dagli altri.
Mi sedetti sul divano accanto a Isabel, che mi sorrise appena mi vide.
-Guarda Harry; è completamente ubriaco!-mi fece notare.
-E balla con Sam!-risposi.
-Quei due si metteranno insieme, me lo sento!- commentò con un sorriso malefico
-Secondo me al riccio, piace Sù-
-Non gliela dobbiamo far piacere, lei è di Liam!- replicò.
-lo sai che non si comanda al cuore?-domandai sorridendo.
Devo ammettere che quella mia frase aveva avuto anche un altro scopo!
-Lo so benissimo-rispose.
Le sorrisi e la baciai, per poi portarla a ballare in mezzo agli altri.
 
*P.V. LIAM*
Erano quasi tutti a ballare, quando vidi Sam, seduta su un gradino che si toglieva le scarpe.
-Sei inutile (?), non reggi nemmeno i tacchi!-le dissi sedendomi accanto a lei.
-Prova a ballarci, poi mi dici!- mi rispose.
Perché non rideva?
La mia era stata una semplice battuta, e lei aveva risposto davvero acidamente.
-che hai fatto?-le chiesi rimanendo con gli occhi fissi sulla ‘coppia’ Harry-Suzanne.
-diciamo che mi rode per il solo fatto che Harry sta sempre con Suzanne-rispose.
-benvenuta nel club-
-oh ma sta zitto –mi rimproverò.
-tu e Su siete fidanzati, lei non ti tradirebbe mai-continuò.
-ma se l’hai detto anche tu che stanno sempre insieme!-ribattei.
-no! Io ti ho detto che lui sta sempre con lei. Liam sentimi: Suzanne non ti tradirebbe mai, tantomeno con uno sbronzo del genere- rispose indicando Harry.
I due stavano ballando vicinissimi. S
Suzanne, poco più alta di lui per colpa dei tacchi, muoveva il viso da una parte all’altra, facendo disperdere il profumo dei suoi capelli nell’aria.
Harry invece si muoveva in modo freddo, quasi come volesse osservare i movimenti della ragazza.
I suoi occhi erano puntati sul corpo di lei, con uno sguardo perso ma allo stesso tempo di cattura; se la stava spogliando con gli occhi.
-E se lo facesse?-domandai senza distogliere lo sguardo dalla situazione.
-Fare cosa?-
-Se la baciasse. Se riuscisse a conquistarla più di quanto io non abbia già fatto?-domandai nuovamente.
-Cazzo Liam, ma che pensieri ti fai?!-rispose.
-E poi sono sicura che se Harry la baciasse lei gli mollerebbe un bello schiaffo!-  continuò fiera dell’amica.
-Non ne sarei così sicuro-
 
*P.V. ZAYN*
Io e Isabel stavamo ballando come mai avevamo fatto e tutto quello che accadeva intorno a noi, sembrava non toccare minimamente i nostri pensieri.
Le sue braccia cingevano il mio collo, le mie mani si poggiavano sui suoi fianchi e la tiravano a me ogni volta che i nostri sguardi si incrociavano.
Per l’ennesima volta ci guardammo, ma questa volta decisi di baciarla, con un bacio molto appassionato. Uno ‘woooo’ degli altri ragazzi ci costrinse a fermarci, sorridendo per quanto appena successo.
-Vado un attimo di sopra-mi urlò nell’orecchio, visto che la musica che usciva dalle casse proprio accanto a noi, sembrava stesse per far crollare le mura di casa.
La sorrisi e la baciai a bordo labbra, vedendola poi scomparire dietro l’angolo della scale.
Vidi Sam e Liam seduti su un gradino e decisi di raggiungerli.
-che fate qui?-gli domandai sedendomi accanto a Liam.
-facciamo i forever alone-commentò Sam sorridendo.
-io invece osservo quei due-rispose Liam, indicando Harry e Suzanne con un cenno del capo.
-tranquillo, Harry è sbronzo, qualunque cosa faccia, sappi che sarà solo colpa sua-lo rassicurai.
-non ne sarei tanto sicuro- replicò senza distogliere lo sguardo dalla scena.
-piuttosto: Isabel?-domandò Sam guardandosi intorno.
-boh, ha detto che saliva un attimo su!-risposi osservando gli altri che ballavano.
-e tu stai ancora qui?-sbottò Liam guardandomi in faccia.
-che dovrei fare scusa?-domandai confuso.
In realtà sapevo benissimo cosa fare, ma avevo bisogno dell’appoggio di qualcuno che la pensasse come me.
-Zayn! Forza vai su!-rispose Liam.
-oooh, avantii!-seguì da eco Sam.
-ok, ok! Rompiscatole!-borbottai.
Mi alzai e mi diressi al piano di sopra.
Arrivato alla fine delle scale, vidi difronte a me la porta del bagno aperta e la luce spenta, quindi Isabel sarebbe potuta essere soltanto in camera sua.
Bussai alla porta della cameretta, aspettando una risposta.
-avanti!-
Aprii la porta.
-Sei qui!-le dissi con tono dolce.
-stavo controllando i messaggi di mamma e papà, fanno gli auguri a tutti- rispose posando il cellulare sulla scrivania.
-ringraziali- risposi.
Si avvicinò a me e mi accarezzò i capelli.
-te l’ho già detto che sei stupendo?-domandò dolcemente.
-hmm, boh-
-vabbè, ora lo sai!-rispose.
Le diedi un bacio, dal quale poco dopo lei si staccò.
-Forza scendiamo, non facciamo i piccioncini isolati!- disse avvicinandosi alla porta.
-E se io non volessi scendere? –le domandai facendole capire le mie intenzioni.
-Allora rimani qui come un forever alone-rispose facendomi una smorfiaccia.
-Sicura?-le chiesi avvicinandomi a lei.
Un passo facevo io verso il suo corpo ed un passo faceva lei indietreggiando.
-Sicurissima!-
 
 
********************************************
HOOOOOOLA CHICHE (?)
Come la và? :3
finalmeeeeente (:D) sono riuscita a pubblicare il nuovo capitolo :)
eheheheh ci sono due personaggi un po’ zozzoni eh u.u
AHAHAHAHAH cosa combineranno nel prossimo capitolo? :D
MISTEEEEERO!
ciaaaaao care <3

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Capitolo 15
*** Come dovrei chiamarti? ***


CAPITOLO XV
Come dovrei chiamarti?

 
 
Un passo facevo io verso il suo corpo ed un passo faceva lei indietreggiando.
-Sicurissima!-rispose.
-Lo sai che potrei anche farti morire di solletico?!- dissi arrivando a farle poggiare le spalle alla porta.
-o di baci..-continuai.
-Beh, preferisco la seconda-rispose cingendomi il collo con le braccia.
 
*P.V. SAM*
Zayn era ormai salito da un paio di minuti, e io e Liam eravamo ancora fermi lì, ad osservare ‘la scena’.
D’un tratto vidi Harry avvicinarsi sempre più al corpo di Suzanne e prendere il viso della ragazza tra le sue mani.
Si fermarono entrambi, e si guardarono negli occhi.
Fermi.
Immobili.
Le labbra del ragazzo si posarono su quelle della ragazza.
-Li-Liam, si s-sta..-
-si stanno baciando-commentò freddo, quasi come stesse aspettando da tempo quel momento, e fosse già pronto a quella reazione.
-e-e tu-balbettai.
-io cosa Sam? Dimmi cosa cazzo devo fare di fronte ad una scena del genere!-urlò voltandosi verso di me.
-i-io-balbettai di nuovo.
Ero rimasta più esterrefatta di lui.
Il biondo mi guardava ancora, con i suoi occhi color nocciola colmi di lacrime.
Ma come faceva a restare così impassibile?
Ora il suo corpo stava dando le spalle alla ‘pista da ballo’, e non aveva visto lo schiaffone che aveva lanciato Suzanne a Harry dopo essersi riuscita a staccare.
Guardai Liam, per dirgli quanto accaduto, ma subito lui scoppiò in lacrime, e si poggiò sulla mia spalla.
Singhiozzava come non aveva mai fatto.
-Li-Lia, ascoltami-dissi cercando di togliere la sua testa dalla mia spalla.
Volevo dirgli di Harry che era andato fuori in terrazzo, e di Suzanne che ora si ritrovava in cucina, dalla parte opposta della casa.
La scena che aveva visto Liam, non era andata avanti!
Finalmente, tra un singhiozzo e l’altro, riuscii ad alzargli la testa e a fissarlo negli occhi.
-Liam, ora si trovano ai due lati opposti della casa-
-E cosa dovrebbe cambiare eh?-singhiozzò.
-Suzanne gli ha tirato uno schiaffo e ora sono così!-risposi sorridendo.
Devo ammetterlo, ero fiera di una delle due mie migliori amiche.
Lui non rispose, facendomi capire che non arrivava a fine del mio ragionamento.
-forza va’ lì e parlale-dissi staccandomi da lui e indicando la cucina.
-e cosa dovrei dirle ‘complimenti, ora sei la sua ragazza. Congratulazioni davvero!’ ?!-domandò isterico.
-non so. Dille la prima cosa che ti passa per la mente. Anzi, dille tutto quello che ti passa per la mente, una volta per tutte- risposi mettendogli apposto i capelli.
Non rispose.
Si alzò, si aggiustò la camicia, mi diede un bacio sulla fronte e mi sorrise.
 
*P.V. LIAM*
Mi diressi in cucina, dove trovai Suzanne seduta su uno sgabello.
-Ora sarà contento no?-dissi entrando in cucina.
Non la degnai di uno sguardo.
-Non credo-rispose.
Stava piangendo, le si sentiva dalla voce.
-Quando lo vedi fagli i miei complimenti, è riuscito ad ottenere ciò che voleva-dissi prendendo un bicchiere d’acqua dal frigo.
-Ripeto: non credo-ribattè.
-Suzanne, lui aspettava soltanto questo da quanto ti ha stretto quella fottuta mano in aeroporto- commentai.
Il suo viso si spostò verso il mio e mi fissò.
-Perché mi hai chiamato ‘Suzanne’?-domandò.
Sentivo i suoi occhi puntati sui miei.
-come dovrei chiamarti?-domandai freddo.
-Come mi chiami sempre-
-‘Cucciola’? ‘Piccola’? Credo che in questo momento ‘Suzanne’ sia il ‘soprannome’ giusto-risposi posando il bicchiere sul piano.
-Li-Liam io e te non ci..-
-O forse si. –la interruppi freddo.
Sapevo cosa volesse dire, ma non volevo sentirmelo dire.
‘Liam, io e te non ci stiamo lasciando, vero?’
Questo voleva domandare.
-Cazzo Liam ma tu proprio non capisci?!- sbottò.
-Cosa dovrei capire, scusami?-domandai cercando di essere il più acido possibile.
-Siamo insieme da due anni, abbiamo affrontato INSIEME migliaia  di problemi. Ci siamo detti SEMPRE TUTTO, e ora che arriva un fottuto riccio che nemmeno conosciamo TU, LIAM PAYNE, sei geloso di un ragazzo del genere? Cazzo non mi conosci proprio. –continuò.
-Forse tu non hai notato che tipo di ragazzo è- dissi sospirando.
-E’ soltanto un ragazzo solo, al quale bisogna dare un po’ di amicizia!-
-mi sembra che tu glien’abbia data un po’ troppa!-
-io Liam?! E’ lui che mi ha baciata!- rispose con occhi increduli.
-intanto ti sei lasciata baciare- commentai.
-‘ti sei lasciata baciare’? ‘TI SEI LASCIATA BACIARE’? Cazzo Liam l’hai visto?!- rispose istericamente.
-E’ sbronza anche l’ultima punta dei suoi ricci e sinceramente non c’è tanto da essere gelosi di un tizio del genere con tre bottiglie di birra nella testa-ribatté.
-Ritorniamo sempre al punto che ti sei lasciata baciare- ripetei.
- tu forse non l’hai visto, ma gli ho mollato uno schiaffo talmente forte, che mi ha fatto male anche solo vedere i suoi occhi esterrefatti-
Il suo discorso fu interrotto dal suono del campanello della porta di casa.
I miei occhi erano fissi nei suoi, fino a quando non capii che dovevo ritornare alla realtà.
Lasciai la cucina senza degnarla nemmeno di un commento o di uno sguardo.
Il suo discorso mi aveva fatto ragionare, davvero.
Non si erano baciati.
Era lui che aveva baciato lei. Cosa molto diversa.
Arrivai davanti alla porta e guardai dall’occhiello.
Vidi una ragazza bionda, con i capelli lisci che arrivavano poco sopra la spalla e un sorriso a 32 denti che avvolgeva il suo viso.
-Chi è?-urlò Niall addentando un panino.
-Non lo so!-risposi richiudendo l’occhiello.
Aprii la porta, ritrovandomi una mano davanti che chiedeva ‘piacere’.
-Buona sera, sono Jenny!-
 
 
***************************************************
‘Buona sera, sono Jenny!’
AHAHAHAHAHAHAAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHA.
Ok, basta; era per dire che sono stata mooooolto crudele a finire così un capitolo :3
Ma io vi voglio beeeeeeene u.u <3 AHAHAHAH
Anyway: JENNY?! E se scopre Zayn e Isabel? E se fosse venuta con un altro scopo? E SE SI INNAMORASSE DI QUALCUN ALTRO?!
misteeeeeero :D
Se vedèm (?) al prossimo capitolo :3
Ciao tesori <3

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Capitolo 16
*** Al cuore non si comanda. ***


CAPITOLO XVI
Al cuore non si comanda.

 
-Buonasera! Sono Jenny-.
Una voce stridula ma sicura di sé.
-Auguri a tutti!-  
Le strinsi la mano a bocca aperta, senza spiccicare parola.
Avanzò un passo e si fece spazio oltre la porta di casa.
Si guardò attorno, osservando la scena.
-C’è Zayn?-domandò voltandosi verso di me.
-E-Ehm..-
-ah comunque piacere a tutti, sono Jenny. – si presentò agli altri, sormontando con la sua voce il rumore della musica.
-voi dovreste essere..-
-Sam, Niall, Harry che sta entrando dalla porta di casa, Suzanne che.. eccola, è lei che sta uscendo dalla cucina, e IO SONO LOUIS-presentò Louis.
-Piacere Jenny, la ragazza di Zayn- si presentò lei stringendo la mano ai quattro.
Un pezzo di panino volò dalla mano di Niall, che iniziò a tossire.
Louis rimase esterrefatto, mentre Sam e Suzanne, squadravano la nuova arrivata da capo a piede.
Le solite ragazze!
Mi costrinsero ad andare a chiamare Zayn al piano di sopra.
Feci le scale in un attimo, pensando al corpo esile che aveva appena varcato la soglia di casa.
 

*intanto al piano di sopra*

 
*P.V.ISABEL*
Zayn si avvicinò al mio viso e mi sorrise, accarezzando le mie labbra con le sue.
Sapevo cosa stava per accadere, ma non sapevo se quella fosse la cosa giusta da fare.
Alzò le mie braccia e le fece sbattere alla superficie sulla quale era appoggiata anche la mia schiena e iniziò a baciarmi.
Il suo respiro affannava sulle mie labbra e le sue mani stringevano sempre più forte le mie.
-aspetta, aspetta un attimo- balbettai ostacolata dalle sue labbra.
-cosa c’è?-domandò confuso.
Abbassai la testa.
-Vedi, i-io, non so s-se..-
-tranquilla, cioè se non..-disse lasciando la presa alle mani.
-no! p-perché tu ora n-non… Dio, i-io-balbettai, per poi sbuffare, lasciandomi cadere una ciocca davanti al viso.
-ehi,ehi, aspetta.-disse spostandomi la ciocca bionda dietro l’orecchio.
-stai tranquilla. Io non mi sono messo con te per fare certe cose, ma PER STARE CON TE!- continuò alzandomi il viso.
-Si, ma..- dissi lasciandomi scendere una lacrima sul viso.
-Niente ‘ma’ Isabel, io ti amo perché sei stupenda, amo il tuo sorriso, i tuoi occhi.. le tue lacrime!-m’interruppe sorridendo.
Dio, non avevo mai trovato un ragazzo più dolce di lui.
Tutti i miei ex, si erano messi con me soltanto ‘PER’ (capiamoci) e una volta averlo capito, li avevo lasciati tutti, uno ad uno. O meglio, loro avevano lasciato me, uno ad uno.
Ma mai nessuno, davvero, mi aveva fatto capire, come aveva appena fatto Zayn, quanto mi amava.
Alzai nuovamente il viso e lo fissai negli occhi.
Asciugai una lacrima che scendeva su una guancia, sentendo il mio viso avvolto nel calore delle sue mani.
-Mi ami ancora?-gli domandai ridendo.
-hahaah, certo che ti amo ancora!-rispose.
-Anzi, più di prima!-continuò.
-E perché?-domandai facendo una faccia tipo ‘O.o’
-Perché TU sei una ragazza seria. TU sei la MIA ragazza!-rispose sottolineando quelle parole.
Gli sorrisi e lo baciai.
Le mie braccia si strinsero intorno al suo collo, e le sue mani, si dileguarono dietro la mia schiena.
Ci accarezzavamo l’un l’altra, fino a quando la porta alle mie spalle, non si rigonfiò di botte.
-Zayn! Zayn cazzo giù c’è Jenny- urlò Liam dall’altra parte della porta.
Il moro in un nanosecondo si staccò dalle mie labbra e spalancò gli occhi.
-Jenny?-urlò fissando il suo sguardo nel mio.
-Si cazzo, J E N N Y ! –ribattè Liam.
Il moro mi prese per un braccio e mi spostò, aprì la porta e si fiondò giù per le scale.
‘Chi cazzo è ora Jenny?’pensai.
Mi sistemai un po’ e scesi, attirando l’attenzione di tutti.
-Perché avete spento la musica?-domandai scendendo l’ultimo scalino.
Niall mi guardo e mi fece il gesto di osservare alla mia destra.
Davanti alla porta, una ragazza dal corpo esile, si era buttata in braccio a Zayn, e ora..
Dio, ora lo stava baciando MOLTO appassionatamente.
Diciamo che non sono le labbra si stavano toccando, e questo si dava molto a vedere.
Mi girai alla mia sinistra dove vidi le facce degli altri sei, schifate da quello che stavano vedendo.
Non che baciarsi con la lingua sia una cosa da anormali, anzi è una cosa normalissima, ma non così davanti a tutti e soprattutto facendo vedere.. Dio, lasciamo stare.
‘ha detto che è la sua ragazza’mi spiccicò Louis con il labbiale.
Sembrava quasi che lei lo stesso stringendo a sé, non lasciandogli spazio per staccarsi.
Diedi un colpo di tosse per attirare l’attenzione dei due.
-Ah, si ehm, scusate.-commentò la ragazza pulendosi le labbra.
Il silenzio circondava la casa.
-Tu, saresti?-domandai cercando di essere il più cordiale possibile.
-Piacere Jenny, la ragazza di Zayn-rispose con una voce stridula, porgendomi la mano.
La strinsi senza guardarla nemmeno negli occhi, dato che il mio sguardo era posato sul capo chino di Zayn.
-Penso che vi abbia parlato di me!-domandò retoricamente.
-Si certo-risposi sarcastica.
-Davvero? -commentò la ragazza entusiasta nel sentirsi dire che il suo ragazzo aveva parlato di lei agli amici.
Gli altri stavano per scoppiare a ridere, ma stranamente, anche Louis trattenne le risate.
-Pure cretina te la sei presa-commentai guardando Zayn.
 
*P.V. LIAM*
-Si, ehm.. tu invece come ti chiami?-domandò la nuova arrivata.
-Isabel-rispose fredda.
-Insomma sei la sua ragazza..-continuò mia sorella.
-si!-rispose mettendo il braccio dietro la schiena di Zayn.
-e da quant’è che state insieme?-domandò la bionda.
-da quan..-stava per commentare Zayn, ma lo interruppe subito Isabel.
-Zitto. Parla lei-disse freddamente indicando Jenny.
-Beh, da due, tre anni.. Da quando è venuto a Chicago. –rispose fiera del loro rapporto.
-E ti ha mai parlato di noi?-chiese Isabel.
-si si certo!-
-Beh, almeno qualcosa dice-commentò guardando il moro.
Isabel porgeva una domanda a Jenny, lei le rispondeva mentre Isabel la continuava a fissare, e commentava la risposta osservando Zayn e le sue reazioni, riportando infine il suo sguardo sulla biondina, per porgerle una nuova domanda.
-Perciò ti ha parlato anche di me-chiese retoricamente Isabel.
-Beh-cercò nuovamente di commentare il ragazzo.
-Stai. Zitto. –lo interruppe.
-insomma?-continuò rivolgendosi verso Jenny e sfoderandole un sorriso a 32 denti.
-Ah, si è vero, tu sei Isabel! Si si certo!-rispose.
-Benissimo, quindi sai anche..-
-NO!-rispose interrompendola Zayn.
I suoi occhioni marroni, chiedevano pietà.
Isabel fu troppo buona.
Sospirò, evitando l’ennesima figuraccia che poteva far fare al moro.
-Ti ha mai tradita?-domandò infine. 
-No-
-Bravo-rispose guardando Zayn che si asciugò una lacrima.
-Complimenti, siete bellissimi insieme. Io vado di sopra.-continuò Isabel, per poi scomparire dietro le scale.
-Jenny, io..- disse Zayn girandosi verso la ragazza.
-Ti sono mancata vero?!- urlò di gioia Jenny.
-Si, è solo che.. vieni, parliamone fuori-continuò portandola fuori e lasciandoci con un solo sguardo.
 
*P.V.ISABEL*
Li sentii uscire di casa, e io mi lasciai al pianto più totale.
Mi buttai sul letto con la testa immersa nel cuscino.
Non c’erano parole per descrivere il dolore che provavo.
E’ come per i bambini piccoli essere al parco e trovare un giocattolo, giocarci e affezionarcisi e poi scoprire che quel giocattolo era di un altro bambino.
Una sensazione indescrivibile.
Ti senti presa in giro. Usata.
Ti senti come una marionetta alla quale è stato tolto un braccio o una gamba.
Una marionetta con la quale si è fatti i giochi più belli, ma che poi così, per magia, non vale più a nulla.
Le lacrime scendevano come un fiume.
Ma neanche una lacrima, nemmeno una, era capace di descrivere il vuoto che si era creato dentro di me.
‘Ti prego, torna da me’.
Era l’unico pensiero che occupava la mia mente.
Bussarono alla porta chiusa a chiave.
-Isa, sono Liam, apri-
In quel momento non aveva voglia di vedere nessuno, tantomeno una persona che poco tempo prima mi aveva trattato così male.
-Vattene Liam, ti prego-
-No, ora tu mi apri. Ti prego ci sono solo io, ho mandato tutti gli altri giù. Non sopporto vederti così, ti prego!- continuò.
Mi alzai e aprii la porta.
Trovai lui difronte a me con gli occhi lucidi, fermo, immobile.
Scoppiai di nuovo in lacrime e mi buttai su di lui, con le lacrime che gli bagnavano la camicia nuova.
Mi prese e mi fece sdraiare sul letto accanto a lui, come facevamo  ogni volta che piangevo  per qualche motivo.
Ormai era come una sorta di rituale.
Ogni volta lui mi accarezzava i capelli e io piangevo e piangevo.
Piangevo  fino a morire dentro.
Ma in quel momento, il mio ‘io’ era già morto.
Il silenzio di quella camera era rotto soltanto dai miei singhiozzi.
Lo sentii prendere un bel respirone.
-Scusami-dopo un po’ mi disse.
-Non fa niente-risposi.
Sinceramente in quel momento le ultime cose che mi passavano per la mente erano le scuse di Liam.
-No, non intendo per quello-
-E per cosa?-chiesi confusa.
-Scusami, anzi scusaci, io e Suzanne sapevamo dell’esistenza di Jenny-
In quel momento mi cadde tutto il mondo addosso.
Tutto.
Il fratello per cui darei tutto e la mia migliore amica, sapevano dell’esistenza della ‘ragazza del mio ragazzo’ e non mi avevano detto niente?
-Cioè, voi due sapevate tutto e non mi avete detto niente?-domandai.
Non rispose.
-E tu hai ancora il coraggio di stare su questo letto accanto a me, di accarezzarmi i capelli e di consolarmi, quando anche tu sapevi che quel pezzo di merda mi stava soltanto usando?-
-lui non ti stava usando- ribattè.
-ah no? E secondo te cosa stava facendo?-domandai.
-un ragazzo che lascia la ragazza in una città dall’altra parte del mondo, arriva nella nuova città e se ne prende un’altra, secondo te non la sta usando?-continuai.
-Lui la voleva lasciare Isabel, credimi-
-Non dovresti essere tu a dirmi questo. Tu dovresti essere quello che dovrebbe dirmi perché non mi hai detto che sapevi chi fosse Jenny-obiettai.
-Ma perché sia io che Suzanne aspettavamo che Zayn lasciasse Jenny per dirtelo! Che cazzo ne potevo sapere io che quella stasera veniva qui e gli faceva la sorpresa!-spiegò.
-Vattene Liam-
-Ma io-obiettò.
-Liam, ho detto vattene-lo interruppi.
Mi scavalcò senza che io accennassi mossa e uscì dalla camera, lasciandomi un ultimo sguardo prima di chiudere la porta.
 
*P.V. ZAYN*
Dopo essere uscito dalla casa, iniziai a parlare con Jenny del mio rapporto con Isabel.
-Jenny, ti ricordi quando ti raccontavo di Isabel?-
-Si certo-
-Ti ricordi il rapporto che c’era tra di noi prima che io venissi ad abitare a Chicago?-
-Si-
-beh, il rapporto di prima è tornato insieme a me- spiegai abbassando il capo.
Mi stavo sentendo un vero mostro.
-Cosa intendi?- domandò ovviamente, confusa.
-intendo che quando sono tornato a Londra, non ho visto in Isabel la mia ‘cuginastra’ o la mia migliore amica. Ho visto in lei una ragazza, dolce, sensibile, premurosa, come te l’ho sempre descritta-risposi.
-Ma mi avevi promesso che l’avresti vista sempre come una ‘cuginastra’ da quel giorno!-replicò.
-Lo so Jenny, ma tu lo sai meglio di me che al cuore non si comanda-
-Questo che vuol dire?-chiese con le lacrime agli occhi.
-Mi dispiace Jenny. Non voglio farti soffrire, credimi. Fino al giorno della mia partenza io ti ho amata veramente. Ma sono tornato qui, sono tornato alle mie vecchie abitudini, ai miei vecchi amici, alla mia vecchia vita. Sono tornato qui e ho trovato tutto com’era quando l’avevo lasciato. Ho trovato sempre le stesse abitudini, sempre gli stessi amici e sempre la stessa vita. La mia VERA vita- spiegai.
Scattò la mezzanotte.
Si capì perché il campanile iniziò a risuonare e i fuochi d’artificio iniziarono ad illuminare il cielo buio.
Quello, si era trasformato nel capodanno più brutto della mia vita.
Guardai in alto, e vidi Isabel dietro il vetro della finestra, che osservava il cielo illuminato.
Come l’avevo ridotta.
Gli altri uscirono fuori, rimanendo comunque lontani da noi.
Non festeggiarono. Si scambiarono semplicemente gli auguri e un ‘cin cin’ con il bicchiere, ma non erano quelli di sempre.
-Zayn, non puoi lasciarmi così-mi disse.
-Jenny-la interruppi prendendole il viso tra le mie mani.
-Guarda questo cielo, queste strade, questo silenzio. Questa è la mia vita. Non quella a Chicago, dove gli obiettivi di ogni persona sono concentrati tutti sulla carriera. Qui la vita è una e va vissuta con le persone a cui tieni di più-
-E tu non tieni a me?-domandò.
-Non come tengo a Isabel.-
Rimase pietrificata.
 La stavo facendo soffrire come in due anni e mezzo di fidanzamento non avevo mai fatto.
-Ti prego ora non farmi stare male più di quanto io non lo stia già. Sto lasciando la ragazza che ho amato per tre anni e credimi, non è una cosa facile. Perciò ti scongiuro, vattene di qui e cancellami dalla mente. Sono un cretino, un bastardo, uno stronzo. Lo so. Ma dimenticami-continuai.
Dopo queste parole, mi diede un leggero bacio sulla guancia e si diresse dal lato della strada che portava al centro, nel quale sicuramente avrebbe trovato un taxi.
Tirai un respiro ed entrai dentro, dato che anche gli altri, si erano già ritirati al caldo.
Avrei voluto festeggiare la mezzanotte con loro, davvero, ma quello era veramente il momento meno adatto per lasciare Jenny da sola e andarmene con loro senza continuare le spiegazioni.
Appena chiusi la porta alle mie spalle, scrollai  il giubbotto pieno di neve e mi andai a sedere sul divano dove c’erano gli altri.
Nel salone regnava il silenzio più totale.
 
********************************************************
WOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO E’ lunghissimo questo capitolo :3
Mi meraviglio di me stessa u.u
Anyway, ve l’ho fatto così lungo perché quello che pubblicherò stasera, sarà l’ultimo, e sarà lungo quanto questo :D
Avrei voluto farvi rimanere un po’ più sulle spine, ma dato che lunedì parto, non volevo lasciarvi una settimana senza capitoli :)
BEEEEEEEEEENE, fatemi sapere se vi piace, eh ^^
Ciao tesori <3

 
 
 

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Capitolo 17
*** E' troppo tardi. ***


CAPITOLO XVII
E’ troppo tardi.

 


 
http://www.youtube.com/watch?v=f2AzaOQllBQ

*P.V. LIAM*
-Insomma Jenny?-
-Perché non ci hai detto niente?-
-Dov’è ora?-
-Ragazzi, calma- ci fermò.
L’avevamo riempito di domande in soli 2 secondi.
-Come avete capito, è la mia ragazza, o almeno, la mia ex-ragazza- continuò lui.
-L’hai lasciata?- domandò Suzanne.
-Appena lasciata-
-Ragazzi, Liam e Suzanne lo sapevano già. Scusate se non ve l’ho detto prima, ma avevo intenzione di raccontare tutto dopo aver lasciato Jenny. Però Liam mi capisce troppo in fretta, e ho dovuto dirlo almeno a lui. Poi ha fatto la spia e l’ha detto a Sù-si scusò Zayn.
Io e Suzanne sorridemmo al moro, fieri di quanto avesse appena fatto.
Aveva ‘tradito’ gli amici e ora gli aveva chiesto scusa.
-Dai tranquillo, questo non è il momento delle scuse per noi. Io ti perdono-disse Niall.
-Anche io-risposero Louis e Sam.
A Zayn gli si leggeva in faccia: amava quei ragazzi.
Sorrise per ringraziarli.
-Posso farti una domanda?-gli chiese Niall.
-Dimmi-rispose Zayn.
-Chi ami?-continuò il biondino.
Mi guardò.
Fui felice di quella domanda.
Zayn non doveva farlo capire solo a me chi amava, doveva dirlo a tutti.
Era in questi momenti che non mi sentivo il suo migliore amico, ma uno dei suoi migliori amici.
-Isabel. Davvero.-rispose.
Gli sorrisi; ero fiero di lui.
-E gliel’hai detto?-domandò Sam.
-No-risposi io al posto suo.
Continuavamo tutti a fissarlo, cercando in qualche modo una soluzione.
-E perché?-chiese Louis.
-Perché volevo prima lasciare Jenny, e poi raccontare a Isabel della storia con lei-rispose il moro.
-Se ora la ami veramente perché non glielo dici?-consigliò Niall.
-Perché non è così facile-commentò abbassando la testa.
Lo capivo; e come se lo capivo!
Vidi Suzanne alzarsi dalla poltrona e avvicinarsi a Zayn.
-Zayn, non eri tu quello che diceva sempre che se una persona vuole una cosa a tutti i costi, riesce ad averla?- disse mettendogli una mano sulla spalla.
-Esatto-l’appoggiò Louis.
-Ragazzi, ma non è..-
-Avanti!-lo interruppi prima che dicesse un’altra frase.
-Falle vedere che la ami, che quello di Jenny è stata solo una semplice svista e che tu vuoi soltanto lei-continuò Sam.
-E come faccio? Cosa le dico?-domandò agitato.
-Entra in camera sua e dille tutto quello che ti passa per la mente, tutto.- dissi.
Finita la frase guardai Sam, che mi fece l’occhiolino e mi sorrise.
Esattamente, quello era stato un modo per ringraziare Sam dell’aiuto che mi aveva dato.
-Grazie ragazzi, senza di voi non so cosa farei-
Ringraziò per poi fiondarsi su per le scale.
Quel discorso aveva fatto ragionare anche me.
Mi mancava Suzanne.
Mi mancava la MIA Suzanne.
-Suzanne, posso parlarti un attimo?-le domandai dopo aver aspettato che si ristabilisse la pace.
Annuì con un cenno di testa ed andammo in cucina, per isolarci dagli altri.
Attraverso le mura si sentivano le loro voci che urlavano e che ridevano, come era giusto che fosse.
-cosa devi dirmi?-mi chiese fredda.
Era giusto quel suo tono di voce; era più che giusto.
-Scusami.-sussurrai abbassando la testa.
Ci fu un attimo di silenzio.
I suoi occhi fissavano la mia testa china nella quale circolavano milioni di pensieri.
-Cosa dovrei fare ora secondo te?-domandò nuovamente.
-Non lo so..-
La mia frase fu interrotta dal continuo della sua domanda.
Aveva soltanto ripreso fiato.
-Perdonarti? Pensare che è tutto risolto?- concluse.
-Io..-
-Liam, ti rendi conto di come mi hai trattata?- domandò.
Non risposi, ovviamente.
Sospirai soltanto, facendole capire la mia rassegnazione.
-Ti chiedo soltanto di perdonarmi Sù. Soltanto questo- sussurrai.
-Liam, io amo te più di qualsiasi altra cosa al mondo. Ma il fatto che debba essere sempre io a perdonarti e che debba sempre sorbirmi i tuoi discorsi in cui mi tratti male, beh, questo non lo sopporto-
Si avvicinò a me e mi accarezzò i capelli.
-Io amo il vero Liam, non quello geloso e scorbutico- continuò puntandomi l’indice sul petto.
-Non lo farò più-borbottai ancora a capo chino.
-Quante volte me l’hai detto?-chiese sicura di sé.
Sentii una lacrima solcare la mia guancia.
-Tante-
-Troppe-puntualizzò.
-Questo non vuol dire che io non ti ami Sù-la interruppi.
-Anzi, dopo ogni volta che te l’ho detto, il mio amore per te non è cambiato, se non cresciuto!-sbottai guardandola.
La premurosità trafilava dai suoi occhi.
-Suzanne, ti prego-accennai asciugandomi una lacrima.
Il suo viso si avvicinò al mio.
-Dimmi soltanto che sarai sempre al mio fianco, anche se esageratamente geloso-mi disse facendo sfiorare le mie labbra con le sue.
-te lo prometto Suzanne-
La baciai.
Le mie labbra avevano bisogno delle sue in questo momento come non mai.
Mi mancava quel sapore, quelle carezze.
Mi mancava tutto.
Davvero tutto.
 
 

*Nel frattempo*

 
*P.V.ZAYN*
Salii le scale in meno di 3 secondi. (?)
Arrivai davanti alla porta della sua cameretta e mi misi a riflettere.
Liam aveva detto di dire tutto quello che mi passava per la mente, ma il problema era: cosa mi passava per la mente?
Tutto.
Tutto e niente.
Pensavo alla partenza per Chicago, al ritorno a Londra, alle ore di aereo, alla sorpresa, ai sorrisi, alle risate, ai baci rubati.
Tutto.
Pensavo a quello che poteva rimanere del nostro rapporto nell’arco di due minuti.
Niente.
Esattamente: tutto e niente.
Presi un gran respiro e bussai alla porta.
-Chiunque tu sia vattene- rispose una voce dall’altra parte della porta.
Bussai nuovamente, ma in modo diverso.
 
‘Un battito, tre battiti vicini e un ultimo battito’
 
Ce lo ripetevamo sempre quando giocavamo da piccoli alle spie.
 
‘Un battito, tre battiti vicini e un ultimo battito Zayn, altrimenti non ti posso aprire’
 
Così feci.
Un battito, tre battiti vicini e un ultimo battito.
Avrebbe capito, ne ero sicuro.
-Vattene Zayn, ti prego-disse singhiozzando.
Un sorriso riempi il mio viso.
Aveva capito. Feci pressione sulla maniglia, ma la porta era chiusa a chiave.
-Non me ne vado di qui finché non apri questa maledetta porta- urlai cercando di aprire inutilmente la porta con la maniglia.
-Zayn, te lo chiedo PER FAVORE-ripeté marcando il ‘per favore’.
-No Isabel, ho bisogno di vederti, di parlarti-obiettai.
-mi stai già parlando-
-non è abbastanza-urlai.
-Ti prego Isabel, apri- continuai.
Ci furono pochi attimi di silenzio in cui pensai tutte le cose possibili immaginabili.
‘Cosa sta facendo?’
‘Perché non apre?’
‘Perché non sento nessun rumore?’
‘Non singhiozza nemmeno più’
‘Non parla’
La porta si aprì.
-Isabel-rimasi fermo, pietrificato, con le lacrime agli occhi.
-Zayn-sussurrò.
Rimanemmo fermi, sulla soglia della porta per attimi, secondi, minuti, ore, giorni.
Non so, davvero.
-Insomma?-domandò dopo essersi asciugata l’ennesima lacrima che le accarezzava il viso.
-Io n-non so, davvero Isabel..-
-Non sai cosa Zayn? Dovresti sapere TUTTO meglio di me-obiettò senza farmi finire la frase.
-Non so cosa mi sia passato per la mente- continuai.
-Io invece lo so benissimo!-ironizzò.
-Isabel non è come pensi-
-Ah si? E come dovrebbe essere, spiegami un po’?-obiettò.
-Io non-
-Parti per Chicago e lasci Londra dove c’era la ragazza che ti piaceva, Isabel-mi interruppe.
-Arrivi a Chicago e te ne trovi un’altra, Jenny. Facile il sistema no? Vai a Chicago c’è Jenny. Vai a Londra c’è Isabel. Nessuna delle due l’avrebbe mai scoperto. Entrambe ci fidavamo di te, entrambe ti amavamo alla follia. Devo ammettere che sei stato molto furbo Zayn, ma non abbastanza. E’ capodanno, come puoi pensare che la tua ragazza non ti venga a trovare dopo che viene a sapere che torni a Londra?-continuò.
Non so per quale motivo non ebbi il coraggio di risponderle.
Non parlammo per altro tempo; ancora non so quanto.
Le lacrime dai suoi occhi uscivano a fiumi.
L’avevo ridotta io così?
Ero davvero diventato così cattivo?
-Mi sento un mostro-esclamai rompendo il silenzio.
-Tu sei un mostro-commentò lei.
-Però un mostro che ama la sua ragazza, Isabel- continuai.
-La tua ex-ragazza- puntizzò lei.
-Ragazza, o ex che sia, io ti amo-
-ah davvero?-commentò sarcastica.
-Si Isabel, davvero. Ti amo veramente, come non ho mai amato nessuno in vita mia. Ho appena lasciato una ragazza per te. Ora un’altra ragazza nel mondo è da sola e piange perché il suo ragazzo l’ha appena lasciata. Una ragazza? Mille ragazze! Migliaia di ragazze nel mondo ora stanno piangendo per un ragazzo-
-e cosa centra ora?-m’interruppe.
-centra che ho lasciato Jenny per te. Centra che migliaia di ragazzi al mondo in questo momento hanno lasciato le loro ragazze per un’altra ragazza. L’hanno lasciate perché hanno finalmente capito chi amano veramente-continuai.
Una lacrima scappò dai miei occhi, traversandomi il viso.
Feci un discorso al plurale.
-Forse l’hanno capito tardi-commentò asciugandosi gli occhi.
-Troppo tardi Isabel, troppo-
Riuscivo a vivere quel momento soltanto attraverso i suoi occhi e le sue lacrime, perché?
In quella casa, nient’altro mi distraeva, nient’altro attirava la mia attenzione, apparte che lei, perché?
Perché l’amavo, ecco perché.
-Liam e Suzanne lo sapevano.- commentò abbassando la testa.
-Hanno solo cercato di aiutarmi Isabel. Prenditela con me quanto vuoi, ma ti prego, non te la prendere con loro- risposi.
-Non lo farò. Avrei fatto la stessa cosa anche io al posto loro.- rispose asciugandosi una lacrima.
Tirai un sospiro di sollievo.
Almeno non avevo messo in mezzo a questa situazione altre due persone innocenti.
Almeno non soffrivano anche loro per colpa mia.
-E ora?-domandò paurosa.
Le si leggeva in faccia che voleva al più presto finire quella discussione e sapere la fine.
-Isabel, molto probabilmente non mi crederai, e mi riterrai uno stronzo e un coglione, ma ti prego, perdonami. Ho lasciato Jenny dicendole che dovevo stare con le persone a cui tenevo, lei mi ha chiesto se tenessi a lei e io le ho risposto ‘non quanto tengo a Isabel’. Se n’è andata piangendo e fidati, non è stata la migliore delle cose. Sono arrivato qui su e vedo te in questo stato, con questi occhi gonfi di lacrime che chiedono aiuto-mi avvicinai a lei e le accarezzai una guancia.
-Zayn, come faccio a perdonarti? Come faccio a sapere che in futuro non mi userai di nuovo?- mi chiese.
-Isabel io non ti ho usata, altrimenti non sarei qui in questo momento a chiederti scusa con le lacrime agli occhi- risposi.
Non commentò.
-Io ti amo Isabel, ti amo come non ho mai amato nessun’altra. Per nessuna ragione al mondo ti farei star male, tantomeno per colpa di un’altra ragazza- continuai.
-Eppure l’hai fatto, mi hai fatto stare male- m’interruppe.
-Ma sono cambiato Isabel. La vita a Chicago mi ha fatto cambiare. Il ritorno a Londra mi ha fatto cambiare. Vedere te mi ha reso un’altra persona. Rivedendo il tuo sorriso dopo tre lunghissimi, esasperanti anni, mi ha reso finalmente felice, e mi ha fatto capire cos’è che desidero più al mondo-continuai.
-E cos’è che desideri?-mi chiese morendo nei miei occhi.
-Il tuo sorriso-
-Ma se sei tu che hai provocato queste lacrime-commentò sorridendo.
Dio, mi mancava il suo sorriso.
-non lo farò più-
-E’ una promessa?-
-E’ una promessa.-
Mi avvicinai al suo viso e sfiorai le mie labbra alle sue.
-Mai più una lacrima uscirà dai tuoi occhi per colpa mia; Isabel. Mai più.-
 
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BEEEEEEEEEEEEEEEEEEEH E’ arrivata anche questa fine çç
Oook, devo dire che sono curiosissima di vedere le vostre facce, ma non posso D:
Quiiiindi, ditemi come vi è sembrato questo finale ‘strappalacrime’ (?) :D
Anyway: anche se questa storia non è stata seguita da tutte le persone che seguivano quella vecchia, sono felice per chi mi ha seguito fino alla fine :’)
Grazie tesori, vi voglio bene <3

 

 
 

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