Strange island

di LUcy__
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Risveglio. ***
Capitolo 2: *** Incontro in biblioteca ***
Capitolo 3: *** Che diavolo ha visto Louis? ***
Capitolo 4: *** La divina. ***
Capitolo 5: *** Spiegazioni. ***
Capitolo 6: *** Fantasmi e altre creature ***
Capitolo 7: *** La visione ***
Capitolo 8: *** La prova ***
Capitolo 9: *** La camera di Eve ***
Capitolo 10: *** Comprendere. ***
Capitolo 11: *** Pericolo ***
Capitolo 12: *** Partenza. ***
Capitolo 13: *** L'incanto ***
Capitolo 14: *** Disastro ***
Capitolo 15: *** Mostri marini? ***
Capitolo 16: *** Sirene ***
Capitolo 17: *** Memoria ***
Capitolo 18: *** Risveglio ***
Capitolo 19: *** Avviso. ***



Capitolo 1
*** Risveglio. ***


 

  CAPITOLO 1
  

 
-Liam
 
Ci svegliammo in una stanza sontuosa.
Mi chiesi subito chi diavolo poteva arredare una casa in quel modo.
Dove diavolo eravamo finiti?
Ricordavo poco di ciò che era successo. Un invito,mentre ancora eravamo in America. Dovevamo partire per una località semisconosciuta.
“Andiamo,che cosa mai potrebbe accadere in fondo?” aveva detto Louis.
All’aeroporto un signore in livrea da maggiordomo ci aveva avvicinati. Era molto  strano,usava termini antiquati. Ci aveva portato in una limousine nera,vetri oscurati.
Poi il vuoto. Ed ora ci trovavamo lì.
Mi affacciai all’ampio balcone di pietra e vidi un paesaggio meraviglioso. Spiagge bianche,palme e un mare azzurro stupendo. Dovevamo essere in una villa sicuramente,perché attorno c’era uno splendido parco in stile inglese,con splendidi fiori ,grandi alberi,prati verdissimi e più lontano anche una scuderia, a contrasto con l’area esotica dell’isola.
Solo in quel momento mi resi conto che non avevo indosso i miei vestiti. Come gli altri ragazzi avevo abiti davvero strani,sembravano usciti dal 1800!
“Cosa diamine è successo….”borbottò Louis,appena sveglio,gli occhi socchiusi.
“In un isola. Ricordami che devo ucciderti Lou. Cosa mai potrebbe accadere…ecco cosa poteva accadere!”risposi io,piuttosto irritato. Non era da me perdere la calma ma accidenti questo era troppo!
“Cosa ne potevo sapere che saremmo finiti…ma che posto è questo?”disse,guardandosi intorno con un espressione interrogativa sul volto.
In quel momento entrarono nella stanza due ragazze.
La prima era leggermente bassa,capelli biondi e mossi e occhi grigi, l’altra era alta,capelli castani e lisci e occhi color cioccolato al latte.
“Salve,il mio nome è Julia e lei è Rebecca, siamo qui per darvi il benvenuto a villa Grandfoel”disse la prima sorridendo.
“Benvenuto? Questo…questo è un rapimento, ve ne rendete conto?” urlò Harry.
Loro ci guardarono con sguardi pieni di apprensione e tristezza,poi ci fecero segno di seguirle.
Camminammo per corridoi eleganti,sempre in stile col resto della casa e presto si unirono a noi quel maggiordomo e altre due giovani, una era molto alta e aveva lunghi boccoli che le ricadevano sulle spalle e occhi neri e l’altra era bassa e aveva capelli lisci e biondi,un biondo molto scuro, e occhi castani. Appresi che la prima si chiamava Coraline e l’altra Mary.
Ci portarono davanti ad una porta,notammo che le ragazze avevano anche loro abiti in stile 1800, e lì ci fermammo.
“Vedete…è per nostra sorella Eve.” Cominciò Rebecca,abbassando la testa.
“E caduta in depressione e abbiamo chiesto a James di rintracciare della gente di terraferma.” Continuò Mary.
“Ah,quindi è stata una scelta del tutto casuale?”chiese Zayn e notai che non staccava gli occhi di dosso da Coraline. Alzai gli occhi al cielo,non voleva mica fare conquiste anche qui?
“Si lo è stata.”disse Julia,con l’aria di chi nasconde qualcosa.
Poi James il maggiordomo aprì la porta,rivelando una sala ampia,probabilmente una biblioteca vedendo la quantità di scaffali pieni di libri decisamente molto antichi a giudicare alla copertina. In un  angolo,accanto alla finestra, c’era una poltrona enorme e su di essa era seduta una ragazza. Era magrissima,aveva la pelle bianchissima,le labbra rosse, i capelli ricci e biondi e gli occhi verdissimi,con un espressione malinconica.
“Chi sarebbero questi?”chiese voltandosi verso di noi.
“Ecco Eve…James ha rintracciato questi ragazzi,vengono dalla terraferma.”rispose Rebecca avanzando verso di lei.
“Ho detto di non voler aiuto,vi prego…”sussurrò l’altra.
“Devi ascoltarla.”disse l’altra in risposta. Ma ascoltare chi?
Eve si alzò,tremante. Mi chiesi come facesse a respirare visto che il suo abito nero aveva un corpetto strettissimo.
“Signori,mi dispiace che le mie sorelle vi abbiano rapiti. Non era necessario, io credo. Ma ormai…è tardi.”disse. Con la mano fece segno di poter andare.
“Scusatela.”disse Mary,richiudendosi la porta alle spalle.
“Sappiate che potete fare come se questa sia casa vostra. Anzi,ora vi facciamo fare il giro della casa.” Fece Coraline.
“Si…potremmo dividerci. Liam…seguitemi pure.”disse Rebecca facendomi strada. Mi parve strano il fatto che mi desse del voi.
Julia si prese Harry, Coraline Zayn e Mary Niall. Notai che Louis era sparito,forse  per girovagare per i fatti suoi.
“Dimmi Rebecca…in che anno siamo?”dissi deciso.
“Ovvio, nel 1914 qui nell’isola.”rispose lei.
“Come? Starai scherzando spero!”dissi io,sconvolto.
“No. Non sto assolutamente scherzando. Perché mai dovrei farlo?”fece lei guardandomi interrogarita.
“Mmm…va bene. Quindi siete tutte sorelle?”chiesi,cambiando argomento.
“Oh no. Ci chiamiamo sorelle ma non lo siamo veramente.”rispose lei. Strano.
“Perché lo fate? E perché prima hai detto 1914 qua nell’isola? Che vuol dire?”chiesi,piuttosto confuso .Lei mi guardò attentamente prima di rispondermi.
“E molto complicato.”disse.
“Spiegamelo, abbiamo tempo.” 

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Capitolo 2
*** Incontro in biblioteca ***


CAPITOLO 2

 
-Louis
 
Il maggiordomo mi aveva mostrato la mia camera,io mi ci ero chiuso dentro subito. Era un'altra stanza sontuosa,elegante, con pesanti tendoni alle finestre,quasi come per voler nascondere la luce .Mi sentivo in colpa,dopotutto ero stato io ad insistere. Sentii bussare dopo un po’. Mi avvicinai alla porta e vidi nuovamente il maggiordomo che mi fece segno di seguirlo,dicendo che ero desiderato. Lo seguii,sospettoso,non capendo. Mi riportò davanti alla biblioteca,mi aprì la porta e la richiuse subito appena entrai,come per impedirmi di uscire.
“Sono lieta che abbiate accolto il mio invito.”disse una voce, che riconobbi come quella di Eve.
“Più che un invito mi è sembrato un ordine”replicai io,freddo.
“Mi dispiace. Questa incresciosa situazione…l’avrei volentieri evitata,davvero. Ma…le altre,poi lei…” disse,triste, tirando le spesse tende nella sala già buia e sedendosi sulla sua poltrona.
“Non importa,non importa.”
“Invece sì,avrebbero potuto evitare. Sono davvero dispiaciuta. Ma…sedetevi pure.”
“Dammi pure del tu.”
“Preferirei evitare,vi conosco appena.”
Quel posto era troppo strano. Mi disse di voler provare una specie di cura prescrittagli da chissà chi,non capii,e poi mi chiese di raccontarle del mondo esterno. Mentre parlavo scrutavo la sua espressione,sembrava sempre persa nei suoi pensieri,fissava il vuoto. Se non fossi certo che respirasse avrei pensato che fosse stata un cadavere.
“Interessante.”disse,l’unica cosa che disse quando ebbi finito. Poi si voltò e la porta dietro di me di aprì,cosa che presi come un invito ad andarmene. Quella ragazza era strana,troppo strana.
Tornai nella mia stanza,mi sdraiai sul letto a baldacchino,colpendo accidentalmente il pomolo. Mentre protestavo per il dolore sentii uno scatto. Mi girai e vidi una porta aperta,una porta che prima non c’era.
Incuriosito entrai nel corridoio buio su cui dava la porta,pieno di ragnatele e illuminato da lanterne di carta. Avanzai,seguendo una voce lontana che mormorava strane parole in una lingua sconosciuta. Quando vidi cosa si celava alla fine del corridoio mi stupii tantissimo.
Questa sì che era una sorpresa.
 
-Zayn
 
Seguii Coraline per il grande giardino,sempre osservandola. Era una bella ragazza,inizialmente schiva ma ora sembrava si stesse aprendo con me. Conosceva ogni dettaglio di quel luogo,mi raccontò la storia di ogni angolo.
“Interessante. Ma… dimmi,come è possibile che una villa inglese dell’800 si trovi su un isola?”chiesi interrompendola ,troppo curioso per aspettare ancora di fare quella domanda.
“Oh beh…presto scoprirete tutto. E per sfuggire alla guerra sapete?” rispose lei,vaga.
“Guerra?Quale guerra?”chiesi io,stupito. Non c’era nessuna guerra!
“Come? La guerra…la Grande Guerra,la chiamano.”disse.
Come? La prima guerra mondiale? Quella del 1914, anni fa? Quella ragazza mi stava prendendo in giro,sicuramente.
“Ma…quella è stata anni fa.”balbettai,sconcertato. Dove eravamo capitati?
“Oh,ci aveva avvertito.”sussurrò.
“Chi vi aveva avvertito?”chiesi.
“Ci sono molti segreti in questa casa sapete? Molti. Alcuni legati alla depressione di Eve,altri al perché tu parli come se la guerra non ci fosse mai stata. Il fatto è…che dopo l’avvertimento datoci siamo fuggiti tutti.”
“Fuggiti? E da dove? Che avvertimento…e da chi…ora sono davvero confuso Coraline! Non ci sto capendo nulla!”
“Capirete tutto a tempo debito. Posso dirvi che in questa casa…si nasconde una fonte di grande potere. All’inizio può sembrare una sciocchezza ma non lo è.” Disse semplicemente,prima di farmi strada nel roseto. La seguii lentamente. No,non avevo capito nulla. Come potevo? Era tutto così…enigmatico,ecco sì. Enigmatico. Non ci veniva detto nulla,il poco che ci dicevano era criptico.
“Ti prego..devi spiegarmi di più!” esclamai.
“Beh…dovete sapere che poco tempo fa,anni fa per come dite voi, la guerra scoppiò e non c’era modo di sfuggire alla sua disperazione. Anzi c’era. Un solo modo e anche quasi impossibile. Altro dirvi non posso.”
“Va bene,va bene. Ti prego. Dammi del tu. Mi sembra di essere diventato vecchio altrimenti” sospirai,la spiegazione aveva chiarito ben poco i miei tanti dubbi.
“Oh…va bene…Zayn. Sai..è per il rispetto.”disse.
“Vero,questo posto è il secolo scorso.”
Lei sorrise,ridacchiò ed avanzò.
“Allora..la casa è di vostro..ehm…tuo gradimento?”chiese.
“Sì. Strana ma…sì.”
“Zayn!Zayn!Zayn!” urlò una voce.
“Louis? Che cosa c’è?”chiesi voltandomi e vedendo Louis che correva verso di me,seguito da Liam che scuoteva lentamente la testa,alzando gli occhi al cielo.
“Aiutami a trovare gli altri!Presto!Devo mostrarvi una cosa..incredibile!”
“Che cosa Louis?”chiesi.
“Dovete vedere. Seguitemi,troviamo gli altri!”
Vidi Rebecca raggiungere Coraline e sussurrargli all’orecchio,preoccupate. Cosa aveva trovato Louis? Che aveva combinato? Accidenti perché non era capace a stare fermo?
  

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Capitolo 3
*** Che diavolo ha visto Louis? ***


CAPITOLO 4

 
Harry
 
Camminai accanto a Julia per un po’, mi aveva portato a vedere l’isola. Mi portò fino a un piccolo porto,molto carino. C’erano alcune barche,davvero belle. Ma mentre Julia parlava vedevo benissimo che mi nascondeva qualcosa.
Perché in quel posto tutti avevano dei segreti? Purtroppo per me ero troppo curioso.
“Julia…invece di parlarmi dell’isola perché non mi spieghi qualcosa in più sul nostro misterioso rapimento?”le chiesi e lei mi guardò negli occhi,dubbiosa, di certo stava decidendo come rispondere.
“Beh…ecco…possiamo dire che siete stati scelti.”mi rispose vaga,portandomi sulla spiaggia.
“E…da chi siamo stati scelti?” le chiesi ancora,avevo un assoluto bisogno di saperne di più su quella storia.
“Oh…lo scoprirete presto.” Disse.
“Perché non potete dirci nulla?Insomma..ci avete praticamente sequestrati e nulla ci dite,nulla! Dite che siamo vostri ospiti e va bene ma almeno avere l’accortezza di dirci che diavolo di posto è questo!”sbottai io,visibilmente arrabbiato e ne avevo motivo.
“Mi dispiace. Ma questi sono gli ordini che vengono dall’alto.”
“Che alto? Eve? O le altre? O qualcuno che ancora devo conoscere in questo posto?”
Lei scosse la testa e si allontanò, abbastanza offesa dal mio comportamento e forse sì,avevo sbagliato ad arrabbiarmi così.
“Non importa…non importa…”dissi,esasperato e proprio in quel momento venni raggiunto da Louis, seguito da Zayn e Liam.
“Harry!Harry! Devi venire a vedere anche tu!”urlò e vidi Julia avvicinarsi a Rebecca e Coraline,che ci avevano raggiunto da poco.
“L’ha vista,sicuramente. Lo dicevo che non dovevamo metterlo nella stanza collegata a lei…” sentii dire da Rebecca.
“Beh prima o poi l’avrebbero scoperta. E lei ci ha chiesto di farglieli conoscere quindi…”le disse Coraline.
“Io dico che sta andando tutto secondo i suoi piani.” Fece Julia.
“Peccato che i suoi piani siano…parecchio contorti.” Borbottò Rebecca.
Altro non sentii perché Louis mi trascinò via di forza,dicendo che dovevamo assolutamente trovare Niall.
 
Niall
 
Mary mi portò a vedere la villa,splendida. Era davvero interessante quel posto,stupendo.
Ma mille domande mi affollavano la mente,ero molto confuso. Stavo ancora cercando di ricordare cosa era successo dopo che eravamo entrati nella limousine.
“Mary? Come mai noi?”le chiesi mentre mi portava verso la scuderia.
“Io non ne ho idea. Non siamo state noi a scegliervi.” Rispose.
Nulla. Più di così non sarei riuscito a scoprire,di certo.
“Capisco. Non potete dirci di più.”dissi,scoraggiato.
“Si verrà a sapere tutto quando sarà tempo.” Disse e mi sorrise.
“Se lo dici tu….beh ti devo credere.” Feci io.
Mi sedetti e stetti immobile,perso nei miei pensieri. Lei si sedette accanto a me e sorrise.
“Vi piace l’isola?”chiese.
“Molto anche se…” risposi.
“Preferireste essere a casa vostra, con la vostra famiglia…mi dispiace molto che siate triste qui.”
“Non ho mai detto questo. Ma…almeno sapere perché siamo qui…prima voi avete detto che era per vostra sorella…perché è in depressione?”
“Saperlo sarebbe meraviglioso. Non dice nulla a nessuno,parla con noi a stento e quando lo fa…non dice mai tutto quello che dovrebbe dire. E questo ci intristisce.”
Poi non disse più nulla,si alzò e mi fece strada per tornare verso la villa. Io la seguii affranto,non ero riuscito a scoprire nulla di utile.
Mentre camminavamo in silenzio sentii una voce chiamarmi. Louis. Mi voltai e lo vidi correre dietro di me seguito dagli altri. Le altre ragazze comparvero poco dopo accanto a Mary e presero a confabulare tra loro.
“Niall!Finalmente ti trovo!Ho scoperto una cosa…troppo strana! Ho pensato di chiamarvi tutti perché dovevate assolutamente vedere!”disse Louis.
“Questo l’hai già detto mille volte,dicci cosa hai visto e basta!”disse Harry,con la faccia da chi non ne può più.
“Seguitemi!”disse semplicemente l’altro e cominciò a correre verso la villa,entrò e ci fece strada fino alla sua stanza.
“Vedete…quando sono tornato dalla biblioteca ho sbattuto contro questo pomolo…e si è aperta una porta”disse e ripeté il gesto. E straordinariamente la porta si aprì davvero.
Ci addentrammo là dentro, era un cunicolo pieno di ragnatele e buio ma il buio fu presto sostituito da lanterne che volteggiavano in aria. Non c’era silenzio,parole sconosciute riempivano l’aria.
In fondo al cunicolo c’era qualcosa che non mi aspettavo. Che non mi sarei mai aspettato.
“Chi osa disturbarmi?” chiese una voce profonda,sembrava una voce femminile.
La vista era offuscata da fumi colorati e c’era un forte odore di incenso.
Chi diavolo c’era lì? 

Che c'è là?
Lo scoprirete nel prossimo capitolo.
Vi dico che chiunque stia lì è sciroccato. Completamente

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Capitolo 4
*** La divina. ***


CAPITOLO 4

 
Liam
 
Di cose strane ce n’erano in quella villa ma questa…questa era la più strana di tutte.
“Rispondete!Chi osa disturbarmi?” continuò la voce.
La voce apparteneva a una donna,una donna molto particolare.
Aveva la carnagione scura,lunghi capelli lisci neri e un lungo naso adunco. Era vestita da zingara, con vesti colorate e bandana in testa. Era seduta davanti ad un tavolino di cattivo gusto e agitava le mani attorno a una sfera di cristallo. Sembrava in trance. Attorno a lei erano sparsi incensi accesi,tende colorate e pesanti appese ovunque nella stanza.
“Ecco…siamo…gli ospiti di questa casa!”disse Louis.
“Oh…i prescelti.” Sussurrò la zingara. “Io sono Uma,la divina.”
“Cosa?Una specie di maga…”cominciai io.
“Fattucchiera e veggente,grazie.”mi corresse lei.
“…in una casa ottocentesca?”finii io.
“Questo è un manicomio.”sentenziò Niall.
“No!Non manicomio…questa è la sacra villa dove lo spirito veggente ha preso forma. Lui mi guida.”disse lei.
“Questa è folle.”disse Harry
“Folle?Come osi!”ululò lei alzandosi in piedi.
“Si calmi!”feci io per tranquillizzarla,doveva essere davvero matta,meglio trattarla con cautela.
“E così…l’avete trovata.”disse una voce. Julia.
Mi voltai e la vidi,le altre dietro che trattenevano un risatina. Le nostre face sconvolte per loro dovevano essere comiche.
“Meglio non disturbarla. Uscite.”disse Mary. Uscimmo e la porta si richiuse dietro di noi.
“Ora ci spiegate perché c’è una zingara là dietro!”sbottò Harry. Quella storia stava mettendo a dura prova i suoi nervi. E anche i miei.
“Non è una zingara!E una veggente ed anche potente. So che all’inizio può sembrare una ciarlatana ma…quando va in trance,in vera trance, fa previsioni esatte! Aveva previsto la guerra e aveva ragione.”spiegò Coraline.
“Sarà ma continua a non convincermi.”disse Zayn,che fino a quel momento era rimasto in silenzio.
“Solo una cosa.”dissi io.
“Dì pure.”disse Mary
“E stata lei quella che ci ha scelto?”chiesi.
Lei annuii.
“Siamo a posto”sospirai,alzando gli occhi al cielo. Eravamo lì per colpa di una pazza. Ottimo.
“Credo che dovremmo darvi un bel po’ di spiegazioni.”fece timidamente Rebecca.
“Ma no?”chiese Harry sarcastico.
“Bene. Stasera a cene saprete tutto. Questo non è luogo per chiacchiere.”fece Julia in maniera molto sbrigativa.
“Ovvio. Sapere tutto ora impossibile.”fece scoraggiato Niall. E aveva terribilmente ragione. Ci dovevano assolutamente delle spiegazioni.
 
Louis
 
Sì,la veggente non era normale. Ma a me stava simpatica,era un po’ stramba. Quando lo dissi agli altri alzarono tutti gli occhi al cielo.
Dovevano essere ancora arrabbiati con me perché li avevo spinti io ad andare sull’isola.
E forse avevano ragione.
E poi volevo andarmene anche io via da lì,più di loro. Ero io quello alle prese con la capricciosa e depressa Lady Eve,come la chiamava quel maggiordomo.
Ma non c’era modo di andarsene,davvero.
Eravamo di certo arrivati in barca,barca che non si vedeva attraccata da nessuna parte. Non sapevamo neanche dove eravamo esattamente.
Fregati. Decisamente fregati. Pensai per la prima volta al mondo di fuori. Eravamo famosi accidenti! Mezzo mondo ci stava cercando,sicuramente! Le nostra famiglie disperate,fan impazzite!
E tutto per i capricci di una signorina che diceva di essere depressa. Che rabbia.
Mi vennero a chiamare per la cena. Andai solo perché ci avevano promesso spiegazioni altrimenti sarei rimasto chiuso lì.
“Uffa.”sbottai appena uscito.
“Cattivo umore?”mi chiese Harry avvicinandosi.
“Molto. Sono arrabbiato.”risposi.
“Prima o poi ce ne andremo,vedrai.”mi consolò lui. Ma non ero dell’umore,scossi la testa e mi avvia verso quella che doveva essere la sala da pranzo.
Buia,illuminata solo da candelabri, un lungo tavolo e alte sedie lugubri.
Ci sedemmo e lentamente arrivarono anche le ragazze.
Eve ovviamente non uscì dalla biblioteca. Alla fine pensai che vivesse lì.
“Bene…non ci dovevate spiegazioni?”chiese Zayn, seduto tra Liam e Coraline. Secondo me quella ragazza gli piaceva.
“Non credo che mentre si mangia sia consono…”iniziò Julia.
“Oh basta Julia. Basta. Ormai non è più tempo di trovare scuse. Prima o poi dovremo dirgli qualcosa.”la interruppe Rebecca.
“Si ma…ah non importa. Parleremo. Vi diremo tutto. Dall’inizio. Contenti?”disse stizzita Julia.
“Si,grazie.”dicemmo io e Harry.
“Bene. Ecco la vostra spiegazione. E cominciato tutto quando…” 

Suspence.
Suspence.
Sono cattiva non trovate?

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Capitolo 5
*** Spiegazioni. ***


CAPITOLO 5

 
Zayn.
 
Finalmente cominciarono a spiegarci tutto.
“E iniziato tutto quando Uma ebbe una previsione,anni fa.”cominciò Julia “Diceva che la guerra sarebbe presto scoppiata. All’inizio noi non le credevamo ma..ci siamo dovute ricredere. Quindi siamo fuggite qua,su quest’isola. James l’ha trovata anche se non era sulle cartine del mondo conosciuto.”
“Grazie ad Uma abbiamo spostato la casa dove non potevano trovarci,dove la guerra non poteva trovarci. L’isola non ha una postazione fissa…viaggia. E non passano gli anni. Siamo sempre rimaste nel 1914 qua. Fuori il tempo potrebbe essere scorso anche di millenni.”aggiunse Mary.
“Poi Eve…cadde nel suo stato attuale. Diceva di sentirsi intrappolata qua, voleva vivere,sapere cosa accadeva fuori…e poi sta male,sempre male.”disse Rebecca “ Avete visto quanto è magra?”chiese.
In effetti era molto magra,sguardo sempre perso nel vuoto. Stava male e si vedeva molto.
“E Uma ebbe un'altra visione. Vide voi. Disse che dovevate arrivare qui e mandammo James con la carrozza.”fece Coraline.
“Quale carrozza?Io ricordo una limousine…”chiesi molto perplesso.
“Merito di Uma. Vi fa vedere ciò che volete. Comunque James ci mise tempo a trovarvi.”
“Per l’esattezza dieci anni sono rimasto là fuori ad aspettare. Poi vi ho visti.” Precisò lui,apparso improvvisamente alle spalle di Julia.
“Quindi siamo qui perché?”domandò Harry scocciato.
“Per lo scopo scelto da Uma.”rispose Julia. “Bastano come spiegazioni?Se avete domande dite pure…”
“Che scopo ha detto la pazza?”chiese Liam.
“Oh lo sa solo lei.”rispose Rebecca.
Ottimo, pensai e sprofondai nella sedia. Gli altri mi guardarono comprensivi. Eravamo tutti confusi allo stesso modo.
“Quindi quella là…” domandò Louis “ Avrebbe veri poteri?”
Le ragazze annuirono.
“Perché vi fingete sorelle,se non lo siete?”chiese invece Niall.
“Ma non capisci? E una specie di sorellanza.”dichiarai io.
“Bella storia,davvero. Peccato che non mi piaccia per niente.”dichiarò Harry.
Da un po’ era nervoso,questa storia non gli piaceva e si vedeva molto.
“Beh,sono mortificata.”fece fredda Julia. Poi si alzò e se ne andò.
Vidi Coraline alzare gli occhi al cielo e sussurrarmi un: “E fatta così”
Le altre ragazze la seguirono. I ragazzi decisero di andare a dormire.
“Coraline?”chiamai.
“Si Zayn?Dimmi pure.”disse.
“C’è altro che dovrei sapere?”chiesi.
“Ecco…qualcosa che accade di notte…”
“Spiegami tutto.”
 
Harry
 
Sempre più arrabbiato. Le spiegazioni non avevano chiarito tutto come speravo. Poteva andare decisamente meglio. Camminai verso la mia stanza che condividevo con Niall,visto che Louis era l’unico in una stanza singola.
“Ehi Harry…ancora arrabbiato?”mi domandò il mio compagno di stanza.
“Si,Niall….troppo!Voglio tornare a casa mia. Non stare nell’isola-manicomio.”risposi.
“Rilassati Hazza. Torneremo.”mi consolò lui e si mise a letto.
Come faceva lui a dormire non lo so proprio. Mi rigirai nervoso nel letto per ore finché non decisi di farmi un giro. Mi alzai e feci per uscire.
“Mmm…Harry…vuoi uscire in boxer?”mi chiese il biondo alzandosi anche lui.
“Cos-…No!”dissi sorpreso e infilandomi i vestiti che avevo prima. “Ti ho svegliato?”chiesi poi.
“No…ero sveglio. Dove vai?”
“A fare un giro.”
“Vengo con te.”
E si alzò e mi seguì. Scendendo le scalinate e percorrendo corridoi si sentiva una strana musica.
“Però…che quadri…strani.”sussurrò Niall. Io annuii. In effetti erano inquietanti. Sembrava ti volessero fissare.
“Ah!”urlò Niall di scatto facendomi venire un colpo.
“Cosa succede?Non urlare!”esclamai io.
“Ho…visto un fantasma.”sussurrò spaventato guardando nel vuoto con occhi smarriti.
“Cosa?”chiesi io esterrefatto.
“Un ombra…bianca…c’era qualcosa!”
“Starai scherzando spero!
“No…l’ho visto…davvero…”
“Niall…”
“Credimi!”
Io lascia perdere il discorso. Anche se a pensarci bene in quel momento in un posto come quello potevano anche starci i fantasmi. Non c’era più nulla che potesse stupirmi in quel luogo. Credevo.
Scendemmo sempre di più. Quella musica era sempre più forte.
“Ma cos’è sta musica?Sembra roba di centinaia di anni fa…”mormorai. E poi vidi. Niall aveva ragione.  

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Capitolo 6
*** Fantasmi e altre creature ***


CAPITOLO 6

 
Niall
 
Mi sarei aspettato di tutto. Ma non questo.
Fantasmi. Anzi un ballo fantasma. Decine di fantasmi per il salone,alcuni raccolti il gruppetti che chiacchieravano,altri che ballavano allegramente. Non sembrarono accorgersi di noi.
Guardai Harry. Aveva l bocca talmente spalancata che  sembrava che la mascella volesse cadergli a terra.
“Avevamo intenzione di parlarvene.”fece una voce. Mi voltai leggermente e vidi Mary che sorrideva un po’ imbarazzata. “Mi dispiace che voi l’abbiate scoperto così”
“Fantasmi .Questa è nuova. Questo posto non finisce mai di stupirmi. Ne riparliamo domani mattina,ora mi è venuto sonno.”disse Harry e tornò in stanza.
“Sono strani. Non sono morti il giorno del ballo eppure continuano a tornare qui ogni notte.”disse Mary.
“Davvero?”feci io avanzando fra gli spiriti che neanche mi vedevano.
“Esseri particolari,gli spiriti, non trovi?”
“Già…hai ragione.”
Poi lei si immobilizzò,ferma come se l’avessero pietrificata.
“Tutto a posto?”chiesi preoccupato. Non ebbi risposta. Lei guardava nel vuoto. Poi si riprese e si allontanò.
“Mary!Mary!”chiamai ma lei scomparve. Non la seguii. Restai ancora a vedere i fantasmi che continuavano la loro festa e tornai a dormire. La mattina seguente ci dovevano altre spiegazioni,sicuro.
Mentre salivo le scale sentii dei bisbigli venire dal muro,come se ci fosse qualcuno al di là di esso. Appoggiai l’orecchio. Riconobbi le voci di Mary e Rebecca.
“Non sta funzionando. Dovrebbe funzionare invece!”diceva quest’ultima.
“E…è solo il primo giorno. Sono appena arrivati. Ci vuole tempo.” Diceva Mary. La sua voce pareva stanca,affranta.
“Non possiamo tenerli contro la loro volontà per anni. Lo sai.”
“Non poteva funzionare il primo giorno. E impossibile. E poi devi anche convincere Eve,è lei il problema maggiore.”
“Convincere Eve?Starai scherzando spero….lo scopo di Uma è ben chiaro,che Eve lo voglia o no uno di loro…”
Stavo per scoprire li scopo che aveva “previsto” la folle. Ma non era destino.
“Tu stai origliando!!”disse una vocetta snervante. Mi voltai di colpo ma non vidi nessuno.
“Abbassa lo sguardo,spilungone!”continuò la vocetta. Io abbassai lentamente il viso e mi trovai davanti un'altra cosa che non mi aspettavo. Un lepricauno.
“Oh!Finalmente!Che c’è,non ti arriva abbastanza ossigeno al cervello?Perchè diavolo origliavi?”disse.
“Io…io non origliavo affatto!”risposi
“E io sono uno gnomo! Per questa volta passi ma se ti becco ancora…”
“Non succederà mai più!Ma tu…chi sei?”
“Il guardiano notturno.”rispose. Poi svanì.
Io decisi di tornare a dormire,troppe emozioni.
 
Liam
 
Quando mi svegliai mi ritrovai tutti davanti a fissarmi.
“Che…che c’è?”borbottai.
“Aspettavamo che ti svegliassi.”rispose Zayn. Se mi ero svegliato dopo Zayn doveva essere tardi.
“Dobbiamo raccontarti tutto!”disse Niall.
Quando finirono di dirmi cos’era accaduto la sera prima rimasi basito.
“Ballo fantasma. Un lepricauno.”ripetei. Mi lasciai ricadere sul letto.
“Assurdo vero?”domandò Harry.
Annuii. Poi mi alzai,mi rivestii e scendemmo per la colazione.
“Immagino che tutti voi vogliate sapere di più sul…ballo di ieri sera”fece la voce di Julia alle nostre spalle.
“Sì!”esclamò Harry. Quel giorno sembrava più felice e meno teso.
“Bene. Non è una storia lunga. I fantasmi sono fermi a una sera di qualche tempo fa. Quella sera venne proclamata la guerra. Per questo è importante. Poi loro sono morti tutti e sono tornati qui. E ogni notte si comportano come quella notte.”spiegò Coraline.
“Accidenti.”bofonchiò Zayn. Già. Accidenti. Più stavo lì più scoprivo che non c’ davvero limite alle pazzie di quel luogo.
“E….il lepricauno?”domandò Niall.
“Oh. Ci segue dal viaggio in Irlanda. Controlla la casa di notte e noi in cambio non gli prendiamo la pentola d’oro.”rispose Rebecca.
“Ah. E irlandese. Ora mi sta più simpatico.”
“Ho bisogno di una boccata d’aria.”annunciai ed uscii.
“Allora Liam.”mi dissi “ rimettiamo in ordine le idee…questo posto è una villa…su un isola…nel 1914…ci sono fantasmi,veggenti e lepricauni…non ha senso!”
“Io dico che ce l’ha invece. Poi…è questione di punti di vista.”
“Rebecca?Mi ha seguito!”esclamai voltandomi e vedendola.
“Si,scusami. Volevo solo vedere se funzionava.”
“Funzionava…cosa?”
“Nulla. Tanto non funziona. Si vede.”
Eppure qualcosa stava cambiando. Lo sentivo.



 
Storia che diventa più folle man mano che vado avanti….
Ora il simpatico(proprio)lepricauno!(Niall Horan like this!)
Sto decisamente andando fuori di testa se scrivo ste follie.
Vabbè,accade. xD
Al prossimo capitolo,o voi che vi ostinate a leggere sto delirio. 

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Capitolo 7
*** La visione ***


CAPITOLO 7

 
Louis
 
Più restavo in quel luogo più mi sembrava che fosse pazzo anche per me.
Mentre mi facevo tranquillamente una passeggiata sulla spiaggia ripensai alle spiegazioni della sera prima. Eve era caduta in depressione per colpa dell’isola,perché non poteva andarsene. E se fosse accaduto anche a noi? Il mio obiettivo da quel momento divenne andarmene da lì al più presto.
Mi sedetti in riva al mare. Eravamo arrivati lì in carrozza dicevano le ragazze. Ma doveva per forza esserci una nave da qualche parte,ormeggiata in qualche parte segreta della foresta lussureggiante al centro dell’isola.
Sentii dei sussurri,come se qualcuno stesse confabulando esattamente dietro di me.
Mi girai ma non vidi nulla. Le voci continuarono.
“Chi parla?”chiesi.
“Oh…siamo davanti a te ma non puoi vederci,siamo troppo piccoli.”rispose una vocina. In effetti se guardavi bene vedevi dei minuscoli bagliori ma senza alcuna forma definita.
“Chi siete?”
“Esseri del bosco.”
Mi schiaffai una mano sulla fronte. Cosa non c’era in quell’isola di strambo?
“E lui vero?”chiese un'altra voce.
“Si,è lui.”rispose la vocina che mi aveva risposto.
“State parlando di me o cosa?”domandai curioso.
“Di te. Sei quello di cui parlava Uma…interessante.”
“Cosa?Perché quella là avrebbe dovuto parlare di me?E che ha detto?”
Non ebbi risposta,quegli esseri probabilmente se n’erano andati. L’unica cosa che capii e che Uma aveva predetto qualcosa che mi riguardava. E chissà cosa aveva detto da incuriosire così tanto quegli esseri!
Decisi di finire la passeggiata sulla spiaggia e camminai per un bel po’.
Poi vidi una figura in lontananza. Aveva lunghi ricci biondi ed era magrissima.
Eve. Non pensavo che uscisse dalla biblioteca,mi sembrava abbastanza asociale.
Stava immobile sul lungomare,come una statua a fissare l’orizzonte. Mi avvicinai di più. Tremava,come se stesse facendo un enorme sforzo.
“Eve?”chiamai. Lei si voltò con estrema lentezza.
“Bella giornata per una passeggiata,non trovate?”mi chiese lei fissandomi con quegli occhi verdi così spenti e tristi che un tempo dovevano essere così belli,luminosi e allegri.
“Ecco…io…sì ma…”balbettai. Lei chiuse gli occhi. Poi la vidi cadere a terra. L’afferrai prima che potesse sfiorare la sabbia. Era svenuta. Dovevo riportarla dentro. Subito. Corsi all’interno della villa e la portai in biblioteca. C’era una porta aperta che prima non avevo visto. Era l’entrata della stanza di Eve. Entrai e la depositai sul grande letto a baldacchino. La stanza era davvero…particolare.
 
Zayn
 
Rimasi solo con Coraline.
“Proprio non ci direte nulla dello scopo di Uma?”chiesi dopo un lungo silenzio.
“No. Ma puoi chiederlo a lei!”rispose e una speranza di fare più chiara la questione si accese.
“Ottimo!Anche subito!”esclamai. Lei mi prese per un braccio e mi porto in un salottino adiacente al salone da festa. Apri un’ altra porticina segreta.
“Vai avanti finché non trovi l’antro!”mi disse poi se ne andò.
Io avanzai guidato dalle solite cantilene della veggente.
“Chi c’è là?”domandò alzando lo sguardo dalla sfera di cristallo.
“Sono Zayn. Vorrei chiederle qualcosa a proposito del perché siamo qui.”risposi io avanzando ancora un po’.
“Mmm…aria e malaria…rito e prurito…io a rivelare ciò che è ignoto io ti invito!”esclamò lei.
“Cosa?”chiesi spaventato. I suoi occhi si chiusero e si riaprirono di scatto. Alla riapertura erano bianchi.
“Ciò che qua succederà non è cosa semplice. Prima l’amore che a imperar sarà,poi qualcuno di voi di abbandonar deciderà. Al suo ritorno insperato ormai si uniranno sortilegi e guai!”urlò. La testa le ricadde all’indietro e gli occhi tornarono normali.
 Avevo appena assistito a una predizione. Ancora confuso,e forse più di prima, uscii e mi richiusi la porta alle spalle.
“Tutto a posto?”chiese Coraline apparendo dietro di me.
“No. Mi ha fatto una predizione e poi più nulla. La situazione non mi è molto chiara.”
“Oh. Beh le visioni non possono essere chiare. Sarebbe strano.”
“Forse hai ragione.”
Tornai nella mia stanza e mi sedetti sul letto,presi un foglio e una penna dal comò, non una biro ma una vera piuma d’oca con tanto di calamaio,e riscrissi la profezia parola per parola.
Prima l’amore a imperar sarà
Qualcuno di voi di abbandonar deciderà
Al suo ritorno,insperato ormai
Si uniranno sortilegi e guai.
Più la leggero più mi sembrava una grossa cavolata. Sentivo ancora la vecchia pronunciare quelle parole,l’odore forte dell’incenso sparso per la stanza che mi stava nauseando.
Scoprire cosa volevano dire in realtà quelle parole sarebbe stata una vera impresa.
 
Saaaaaaaaalve.
Che capitolo strano.
Cioè,la previsione stramba(aria e malaria gente!)e quella là che mi sviene….
E molto strana come storia questa e sta diventando sempre peggio.
Comunque volevo fare un ringraziamentuccio a itscactus che legge e recensisce SEMPRE questo delirio <3
Ciao  :)

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Capitolo 8
*** La prova ***


CAPITOLO 8

 
Harry
 
 
Spariti tutti. Svaniti nel nulla. Mi ritrovavo solo. Quelli si muovevano allegramente per quell’allegra villa degli orrori e mi mollavano lì.
Restavo solo e non sapevo che fare.
Uscii dalla villa e presi una stradina laterale che credevo portasse al giardino. Invece scoprii presto che portava alla foresta al centro dell’isola.
Foresta enorme. Alberi altissimi,uccelli variopinti e forse anche qualche scimmia. Decisi allora di farmi un giro già che c’ero.
Solo che più avanzavo più la vegetazione era fitta. Arrivai al punto si dover scavalcare rami grossi come alberi normali e scostare foglie più grandi di me.
Era come se la foresta non volesse farmi avanzare. I rami più piccoli mi graffiavano,le radici mi facevano inciampare e cadere sopra arbusti appuntiti.
Poi arrivai in una radura e fu uno spettacolo stupendo. Una fantastica cascata troneggiava al centro di essa,un unico raggio di luce illuminava l’acqua del laghetto dove cadeva l’acqua.
“Stupenda e pericolosa, la fonte.”
Mi voltai di scatto. Julia era dinnanzi a me,il volto sorridente e…più giovane?
All’inizio pensai fosse impossibile.
“Questa fonte è il perché l’isola si sposta,perché non vanno avanti gli anni. Eppure…per brama di potere puoi morirci dentro…Sai se vuoi usarla per il potere essa rilascerà in te cattiveria e solitudine…fino a portarti al suicidio. Non vuole essere usata per scopi cattivi.”spiegò,girando intorno al lago,osservando il muoversi delicato dell’acqua come se fosse qualcosa di temibile.
“Che simpatica.”feci io sarcasticamente. Non mi sembrava così spaventosa quella fonte.
Mi sedetti sulla riva a osservare l’acqua. Era limpida e azzurra.
“Bevine un po’. In poche ore metterà a posto i graffi.”Julia mi si avvicinò lentamente.
“Come mai tu sei integra?”domandai.
“L’isola sa che non ho scopi malvagi.”rispose semplicemente lei. “Invece deve ancora imparare a fidarsi di te. Sai…la fonte comanda tutto. E di conseguenza fare del male alla fonte fa del male all’isola. Con questa tutto è possibile. Ogni desiderio più recondito. Se si è pronti a rischiare.”
Io bevvi l’acqua come mi disse lei e in effetti mi sentii meglio. Lei si sedette accanto a me.
Se la fonte poteva fare tutto…poteva anche farci andare via?Fui tentato di provare ad esprimere questo desiderio. Ma non lo feci. Non mi sembrò giusto.
 
Niall
 
“Mary?Posso parlarti?”
Quando quei due grandi occhi castani si posarono su di me capii che stavo facendo una cazzata.
“D-dimmi Niall.”
“Volevo solo sapere….che ti è successo…ieri sera….”sussurrai.
Lei distolse lo sguardo da me.
“Ho visto un fantasma che preferirei non vedere spesso.”disse semplicemente. Poi prese la strada per il giardino e io la seguii.
“Era un uomo…un uomo coraggioso,potente…odioso. Hai presente i matrimoni combinati?”
Io annuii. Continuai a seguirla. Lei mi portò dentro una specie di labirinto.
“Puoi immaginare allora perché non lo sopportassi.”
Si appoggiò leggermente ad una siepe,alta due metri circa,e mi guardo. Sorrise tristemente.
“Tutto a posto?”chiesi con un fil di voce. Quel posto non mi piaceva.
“Non volevo portarti qui. Questo labirinto è pericoloso. Uma me l’ha chiesto e io ti ci ho portato. Ma non avrei voluto. Te lo giuro. E per metterti alla prova. Anche gli altri sono messi alla prova ora.”rispose addolorata,
E la siepe si richiuse dietro di me.
“Fai una scelta. Ed uscirai.”disse. E la siepe si richiuse anche lì,impedendomi di vederla.
Due immagini di proiettarono dinnanzi a me. Una era l’isola,la villa…Mary.
L’altra rappresentava una visione distorta di un nostro concerto. I fan più che felici sembravano zombie.
Restare o tornare. Dunque quella era la prova. Se tutti noi eravamo in prova forse non tutti avremmo fatto la stessa scelta.
Fui davvero tentato di scegliere di tornare a casa mia,davvero.
Ma non lo feci. Scelsi l’isola. Non so perché,forse non mi fidavo e basta.
La siepe si riaprì e Mary mi abbracciò.
“Hai…hai scelto di restare!Lo sapevo!E Uma che non si fidava si te!”
“Mary….anche gli altri sono in prova vero?”
“Si!”
“Non sono pericolose…no?”
“No. Non preoccuparti.”
Si,non mi preoccupai. Eppure seppi che stava finendo male…

 
Prove?Si lo so che ve lo chiedete anche voi.
Complico la vita,ecco tutto.
Quindi,se non l’avete capito: Niall prova del labirinto,Harry della fonte, Zayn della profezia,Liam devo ancora scriverla e Louis presto avrà un problemino con Eve….
E poi basta anticipazioni muahahahaha!
Grazie a itscactus e a Sabriz_ per la bella recensione<3 

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Capitolo 9
*** La camera di Eve ***


CAPITOLO 9

 
Liam
 
“Non capisco,ma immagino non sia tra i miei diritti.”dissi,sedendomi sul bagnasciuga.
“Te ne andresti ora?”chiese ad un tratto,fermandosi di scatto,dritta in piedi a fissarmi,spiazzandomi.
“Te ne andresti ora se ti dicessi come fare?”ripeté. Mi guardò dritta negli occhi,mi stava mettendo alla prova.
Scrutai l’orizzonte. Tornare a casa?
“Nuotando fino al punto in cui la magia dell’isola finisce ti ritroveresti sulla giusta riva.”sussurrò,sedendosi accanto a me.
Allettante,dovetti ammetterlo. Eppure,nonostante lo sguardo sincero di Rebecca,non mi fidai. Avevano fatto di tutto per farci venire in quell’isola e ora mi dava una possibilità di andarmene?Che senso aveva?
“No.”no dissi secco. Se lo facevo sarebbe successo qualcosa di male,stavolta ne ero certo.
“Lo sapevo!”esultò e mi abbracciò,borbottando qualcosa a proposito di profezie,prove e roba che non capii completamente.
“Presto,aspettano solo noi!”mi esortò a seguirla e mi prese per un braccio, tirandomi dietro a sé.
Una riunione. Sì,i ragazzi,tranne Louis stranamente, erano seduti in un salottino,le altre ritte in piedi dinnanzi a loro ad aspettarci. Una riunione. Evidentemente era così. Tutti mi fissarono come se fossi un sopravvissuto,manco fossi tornato dalla guerra.
“Uma ha avuto un idea,come avrete capito. Vi è stata posta davanti una prova. Ora lei si fida di voi. Zayn,è contenta di aver ricevuto una tua visita e spera che le sue parole diventeranno chiare presto,ed è anche lieta ce tu non sia impazzito come aveva previsto. Harry,siamo contente che tu abbia scelto  di non desiderare nulla o,come già detto,ti avrebbe portato al suicidio. Niall,scegliere quell’apparente fama ti avrebbe fatto perdere ogni cosa a cui tieni. Liam…nuotare per chilometri e chilometri non sarebbe stato intelligente anche per colpa degli squali. Quindi…grazie.”disse Julia senza prendere fiato. Dietro di lei le ragazze avevano smaglianti sorrisi. Io non trovai che ci fosse tanto da sorridere. Volevano portarci alla disperazione! Io e Harry avremmo potuto morire,Niall e Zayn impazzire. La pazzia imperava in quel luogo,non era accettabile un comportamento di questi tipo.
Alzai gli occhi al cielo e me ne andai,sbattendo la porta.
“Liam!Liam!Aspetta!”gridò Rebecca voltandosi di scatto e tentando di fermarmi.
“No…Rebecca…”sentii una voce dirle questo ma lei non la ascoltò e mi corse dietro.
 
Louis
 
La stanza di Eve era…particolare.
Il letto a baldacchino aveva tendaggi neri con decorazioni argentee e brillanti,così come tende,moquette e le pareti. Lugubre. A ricoprire due delle quattro mura c’erano due librerie gigantesche e piene,come se quelle della biblioteca non bastassero. I titoli erano strani,non erano più libroni storici o vecchissimi romanzi d’epoca. No,erano libri d’occulto,di astronomia. Cinque scaffali erano occupati dalle opere di Shakespeare e altri famosi scrittori,che sembravano essere stati sfogliati innumerevoli volte. In un angolo c’era un enorme mobile di legno scuro pieno di apparecchi strani,alcuni sembravano versioni più complicate,e più utili, di bussole e telescopi,altri non capii proprio cos’erano. Alcuni sembravano in argento o altri metalli preziosi,sono sicuro di aver visto una specie di binocolo,credo fosse un binocolo, in oro bianco. L’ultimo ripiano era invece pieno di boccette piene d’acqua trasparente e colorata.
Il soffitto era dipinto come un cielo stellato,con costellazioni ben dipinte e con al centro un dragone bianco che spalancava le fauci,rabbioso e imponente. Decisamente  inquietante.
Alle pareti erano appesi quadri di albe,tempeste,mari in bufera e notti senza luna o con luna piena.
Non era una persona allegra.
Non c’era molta luce,le tende erano tirate e l’unica illuminazione erano le candele sparse per la stanza.
Anche quando era svenuta sembrava triste e sofferente. Mi chiesi perché stesse così male.
Mi avvicinai a lei e notai qualcosa di strano. Nella testiera del letto era incastonato un enorme cristallo nero. Particolare.
Lo sfiorai. Fu come far scattare un meccanismo speciale. La stanza tremò e il soffitto si mosse. Il dragone prese ad ondeggiare tra stelle e nuvole e poi uscì dal soffitto,diventando quasi trasparente.
Ciò svegliò Eve che mi guardò terrorizzata.
“No…lui no….prendi me,prendi me!”urlò,lanciandosi in mezzo a me e il dragone che si era avventato su di me. Lui la lanciò a terra e lei lo fulminò con lo sguardo,mormorando qualcosa che non capii.
E il dragone si fiondo sul mio petto,entrandoci. Sentii dolore poi tutto divenne buio e io caddi a terra.
 
 
La risposta è SI,VI LASCIO COSI.
Sul più bello.
Amo la suspence…
E sono cattiva,lo so…
Ho aggiornato prestissimo,dovreste ringraziarmi!
Ah,a proposito…itscactus,Sabriz_....salite sul palco per il vostro momento di gloria.(Ste qua recensiscono sempre il mio delirio,rischiando di impazzire anche loro come la sottoscritta…)
Aspetto taaante recensioni,così mi dite un bel.Sei un vera ****** a mollarci così!
xD.
  

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Capitolo 10
*** Comprendere. ***


CAPITOLO 10

 
Zayn
 
Decisi di curiosare un po’ per la villa per distogliermi dal pensiero della profezia che mi stava assillando.
I corridoi della villa erano labirintici e immensi. E i quadri appesi ti seguivano con lo sguardo. Non era che sembrava…ti seguivano davvero con lo sguardo.
Me ne accorsi perché se stavi tanto a fissarli vedevi che respiravano,ma non dicevano una parola. Semplicemente facevano piccoli movimenti,come respirare e muovere gli occhi.
Notai poi una porticina bianca,a contrasto con lo scuro dei corridoi,da cui proveniva un gran rumore.
Incuriosito entrai e mi trovai davanti le cucine. Più che cucine erano…un circo.
Un cuoca lanciava verdure in aria come un abile giocoliere,un altro faceva il mangiatore di spade con i coltelli. Alcuni cuochi e camerieri facevano i trapezisti e un tizio faceva scomparire e riapparire conigli e pollame.
Avanzai nella sala ma loro non sembrarono notarmi. Come se fossi invisibile o poco importante per loro.
Le cucine erano in pietra bianca,di un bianco accecante che faceva ben risaltare i colori delle divise dei circensi – cuochi,che sembravano delle maschere carnevalesche.
Una serie di finestre in pietra mostrava un orto davvero ben curato.
“Sono strani ma mettono allegria dopotutto, no?”
“Coraline!”
Quella ragazza mi appariva sempre alle spalle. Mi chiesi se mi seguisse.
“Proprio io. Vieni…lasciali lavorare…se ti vedono saranno poco felici…”mi tirò fuori e chiuse la porta.
“Non sembra gente cattiva.”aggrottai le sopracciglia,curioso. No,cattivi non sembravano. Erano solo…bizzarri.
“No. Solo…permalosa. E sei con me….”
“E tu che gli hai fatto?”
“Ho dato fuoco alla cucina per sbaglio. Una volta…è stato un errore. Ho tirato un tagliere di legno a un cameriere e ho sbagliato mira…è caduto sul fuoco. Puoi immaginare il resto.”
Perché mai avrebbe dovuto tirare un oggetto contundente ad un cameriere? Avrei dovuto chiederlo al tempo. Ma non ci pensai.
“Se tieni ad avere tutte le dita stai lontano dalla cucina!Piuttosto…la profezia come va?”
“Male. Non capisco nulla!Va bene ancora che qualcuno se andrà…che ritorni e che accadano come dice la pazza “sortilegi e guai” ma ora spiegami cosa centra tutto questo con l’amore!”
“Non lo so…devi capirlo tu. Se Uma ha visto quelle cose in tua presenza vuol dire che solo tu puoi decifrarla.”mi sussurrò. Si voltò verso di me poi capii. Tutto.
E la baciai.
 
Harry
 
Julia evitava poco gentilmente di parlarmi ora che eravamo rimasti soli nel salottino. Mi evitava e si vedeva bene. E quando le chiesi spiegazioni rispose molto sbrigativa.
“Non si conviene che una donna e un uomo rimangano soli.”sussurrò.
Ah,era quello il problema?
“Ma…non è la prima volta che rimaniamo soli!”protestai.
“Si ma prima non…”si interruppe prima di finire la frase.
“Va bene,rimaniamo nel criptico. Piuttosto…c’è altro che dovrei temere di questa casa?”
“Temere?Perché bisognerebbe temere questo luogo?”
“Non lo so…c’è una veggente isterica chiusa in cantina,un lepricauno con problemi di gestione della rabbia e fin troppo rompiscatole,una fonte che voleva uccidermi…c’è altro?”
“Ho un consiglio.”
“Spara!”esultai. Lei mi guardò interdetta,come se non avesse capito ciò che volevo dirle.
“Volevo dire…parla pure.”dissi imbarazzato. Mi ero dimenticato che molti termini erano cambiati e avevano assunto nuovo significato nel mondo.
“Hai presente la biblioteca,no?”io annuii. Non capii dove voleva arrivare.
“Ecco. Non entrarci mai se non sei con noi. Porta alla stanza di Eve e…”
“Che c’è”la interruppi “Se ci entro per sbaglio mi ammazza?”
“Lei no. E il drago…quello potrebbe essere pericoloso.”
“Ha…un drago?In camera?”strabuzza gli occhi poco convinto. Non ci potevo credere,un drago era troppo irreale.
“L’isola è buona con noi. Ma troppi suoi terribili e malefici figli abitano in questa dimora.”
“Traduzione:state attenti o schiattate. Qualsiasi cosa qua dentro potrebbe rivelarsi mortale,perfino l’abat-jour.”
“Tu scherzi. Ma è la verità.”
Quindi c’era davvero qualcosa che poteva ucciderci tutti? Le chiesi perché continuassero a vivere lì. Rispose che a loro non era successo mai nulla fino ad ora. E che era sempre meglio del mondo esterno,consumato da dolori e guerre.
“A me non sembra tanto male il mondo.”dissi. Lei sorrise amaramente.
“Perché lo vedi con sguardo troppo superficiale.”
Mi strinse la mano,continuando a sorridere. Sorrisi anche io.

 
Ma ehilààààààààà!(Bel saluto,complimenti.)
Per chi non lo conosce stò qua è Fred,vive nella mia testa e mi critica SEMPRE.(Non è vero!)Si..come no!
Comunque..che capitolo sgalfio!(Voi neanche immaginate che cosa accade nella sua testa quando scrive!E terrorizzante!)Ma piantala!(No) Devo fare i ringraziamenti!(Falli)AAAAAAAALLORA….(Normalità 0 tu) STAVO DICENDO....ringrazio: itscactus, Sabriz_,Prosciutto,annamilloni.
GRAAAAAZIE.(Mi fai paura sai?) Meglio per me!
Saluti da quella cretina di Lu(Ehi!)
E anche da Fred. (Così va meglio!)

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Capitolo 11
*** Pericolo ***


CAPITOLO 11
 

 
Niall
 
“Mi dovrei fidare di te?”
Mary mi era piombata davanti,pendendomi per il polso e trascinandomi in giro per i corridoi.
“Perché?”
“Mi hai portato in un labirinto pericoloso l’ultima volta”
“Te l’ho detto,è stata una decisione di Uma. E da lei che ti sto portando.”
“Ma perché?”protestai. Non volevo vedere assolutamente quella folle.
“Vuole vederti.”disse. Mi portò in un altro salottino e lì aprì una porta nascosta,posta all’interno del muro.
“C’è un collegamento all’antro di quella in ogni stanza della casa.”chiesi. Lei annuì,sussurrando un “più o meno” e facendomi entrare.
“Io non vengo. Vuole te.”
Balbettai un “va bene” soffocato ed avanzai.
“Pericolo.”ripeteva di continuo la pazza,quasi come in trance. Mi pentii subito di aver seguito Mary ed essere sceso lì.
“Mio giovane irlandese…il tuo amico dagli occhi color del cielo è in pericolo!”
Ci misi un po’ ad assimilare la notizia.
“Cosa?Louis…pericolo…come?Siamo in una villa su un isola…dov’è il pericolo?”
“Ci sono cose che neanche puoi immaginare ragazzo mio.”
Poi si alzò,facendo tintinnare la paccottiglia che portava, e si avvicinò a un tendone scuro,che scostò.
Mi si mostrò un immagine, rappresentava un dragone e una figura indefinita,quasi come se fosse fatta di luce.
“Il mio spirito veggente”indicò la luce “e lo spirito suo nemico. Il tuo amico ha risvegliato il dragone e ne pagherà le conseguenze!”
Per me tutto ciò era un enorme concentrato di pazzia. Mi risultò impossibile credere a qualsiasi cosa lei avesse detto.
Eppure,risalendo il corridoio, decisi che era meglio controllare.
“Che ha detto?”domandò Mary appena mi vide. Le raccontai tutta la storia.
“Oh. Meglio avvertire i tuoi amici,no?”
“Si…”la preoccupazione cominciò a crescere in me “Se dovesse succedergli realmente qualcosa…”
Mi abbracciò,dicendomi che sarebbe andato tutto bene. Poi si stacco,leggermente imbarazzata e ci mettemmo a cercare gli altri.
Trovammo Zayn e Coraline ed ebbi subito l’impressione di aver interrotto qualcosa. Ma non ci pensai e raccontai tutto anche a loro.
 
Liam
 
Perché Rebecca si ostinava a seguirmi?
Non lo sapevo e forse non lo sapeva neanche lei. Rimanevamo spesso da soli e forse,anche se lo negavo più volte a me stesso,mi piaceva.
“Perché mi segui?”
“Stai impazzendo temo.”
“Non è una risposta.”
“Non voleva esserlo.”
Enigmatiche,le nostre conversazioni. Lei parlava poco e in modo vago.
“Rebecca…dimmi un po’,quando prima dicevi che doveva accadere qualcosa…centra con la previsione che Uma ha fatto a Zayn?”
“Te l’ha detta?”
Non rispondeva mai direttamente alle mie domande,o almeno non subito.
Annuii e lei rispose: “Si,centrava.”
“Con quale verso?”chiesi ancora.
“Credo…il primo…”
Mi avvicinai lentamente a lei quando sentii il mio nome.
“Liam!Eccoti!”
Mi allontanai di scatto da lei,vedendo Niall,Zayn e Harry venire verso di me.
“Liam…Louis…pericolo…visione…”ansimò quest’ultimo.
Dietro di loro spuntarono Coraline,Mary e Julia che ci guardarono preoccupate.
“Cosa è successo?”chiesi,in ansia.
“Louis è in pericolo.”disse Zayn.
Andammo verso la biblioteca che era deserta. Rebecca aprì una porta che portava in una stanza,probabilmente quella di Eve.
E lì,a terra,giaceva Louis.
“Lou!”urlò Harry,correndo verso di lui “Svegliati!Svegliati!”
“Louis svenuto ed Eve scomparsa…temo il peggio.”sussurrò Mary alle altre,dietro di me.
“Cosa è successo qua?”chiesi ma la domanda mi si strozzò in gola.
“E davvero a rischio..”disse Rebecca.
“No!No!Perché?”urlò ancora Harry.
“Qualcosa di cattivo lo ha attraversato. Al suo risveglio la situazione sarà…imprevedibile. Potrebbe fare qualunque cosa.”sussurrò Julia.
In quel momento Louis aprì gli occhi. Era strano,aveva un espressione triste e gli occhi spenti.
“Cosa è successo?”chiese,mentre si rialzava barcollante.
“Credo che nessuno di noi possa spiegarlo. Sai dirci dov’è Eve?”
“Io…ricordo solo che l’avevo portata qua dopo che era svenuta e poi…il vuoto.”
“Finirà male.”disse Julia con tono grave.
 
Capitolo sconclusionato e senza senso.(Sono d’accordo)
Ma dovevo aggiornare o qualcuno,non faccio nomi,mi ha tempestato di messaggi per aggiornare!xD
E grazie a itscactus,Prosciutto e Elle98 <3
Ma solo tre recensioni?Il capitolo non è piaciuto?Forse. Questo comunque è più”movimentato”non so se mi spiego xD(O magari la tu robaccia fa schifo a qualcun altro oltre che a me!) 

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Capitolo 12
*** Partenza. ***


CAPITOLO 12

 
Louis
 
Mi sentivo un terribile senso di vuoto. Era come se il passaggio di quell’essere mi avesse tolto la voglia di vivere.
Mi alzai barcollante,non curandomi degli altri che ancora mi chiedevano cosa fosse successo,e feci per andare nella mia stanza.
E poi…chiamatela idea,folgorazione…come volete.
Io so era una necessità. Dovevo andarmene. Mi voltai di scatto. E vidi il vecchio maggiordomo,James.
“Volete andarvene?”chiese molto gentilmente.
“Beh…ecco…io…”balbettai.
“Lady Eve può certo aiutarvi.”
“Dov’è ora?”chiesi speranzoso.
“Dall’altra parte dell’isola.”
Corsi fuori dalla villa e percorsi la spiaggia fino a quando non la vidi sul promontorio.
“Quindi ve ne andate?”chiese appena la raggiunsi. Io annuii. “Strano. Ha funzionato con tutti ma voi…sarà per colpa di ciò che è accaduto prima.”
“Non credo di capire.”
“Oh,non è più importante ormai.”E mi diede le spalle,come offesa. “Potrete partire ma il senso di vuoto nel tuo cuore non svanirà mai.”
“Io sento che devo farlo. Devo andare. Piuttosto…perché ti sei messa fra me e la creatura prima?”
“Oh…lui toglie la voglia di vivere…e farlo a una persona così gioiosa come voi sembrava un crimine…ma ho fallito,purtroppo. Ciò dimostra ancora una volta quanto io mi sbagli a considerare poco la magia.”
“Capisco. Ma io…”sussurrai,ma le mi interruppe.
“Volete sapere come andarvene…seguitemi.”
Si girò e si mise a camminare. Vagò per la spiaggia e per la foresta,nella quale mi presi non pochi rami in faccia.
Poi davanti a me vidi un enorme veliero. Non credo di averne ma visto uno così grande. Completamente in legno,vele bianche,enorme.
“Ecco,salite su questo e dite chiaramente dove volete andare.”disse.
Salii. Il veliero sembrava deserto.
Chiusi gli occhi e sussurrai:
“Voglio tornare a casa.”
Le vele si spiegarono e sentii la nave muoversi. Funzionava! Mi voltai a salutare Eve ma lei era svanita.
“Uh,allora te ne vai eh?”disse una voce.
Erano gli stessi esseri che avevo sentito sulla spiaggia,solo che ora li vedevo chiaramente. Erano bianchi e sembravano libellule,solo molto più piccole.
“Si,siamo noi.”disse l’essere.
“Beh,almeno avrò compagnia durante il viaggio.”sbuffai e mi sedetti a prua.
E la nave partì.
 
Zayn
 
Louis se n’era andato senza spiegarci nulla E noi stavamo provando a capirci qualcosa della faccenda.
E poi apparve Eve. In piedi,diritta,che ci scrutava preoccupata.
“Signori…vi avverto che il vostro amico è appena partito.”
Il silenzio che piombò nella stanza fu terribilmente pesante. La seconda parte della profezia si era avverata. Qualcuno doveva andarsene. E quel qualcuno era Louis.
“E uno scherzo vero?Vero?”chiese Harry,sul punto di piangere. Niall lo abbracciò,per consolarlo un po’.
“No.”scosse la testa. “A questo punto sarà già quasi al confine dell’isola.”la sua voce si affievolì. Noi uscimmo e lei si chiuse in stanza.
Quando arrivammo sulla spiaggia vedemmo un veliero in lontananza.
“E…laggiù?”chiese Liam con voce flebile,appoggiato sulla mia spalla.
“Sì. Ormai è andato. Ha fatto la sua scelta.”disse Julia con tono grave.
“Louis!Louis!”urlammo,fino a quando la nave non sparì all’orizzonte…
Andato,svanito,perduto.
“Perché non l’ha fermato?Poteva farlo!!!”urlò Harry.
“Non poteva farci nulla invece.”
Mi sedetti a terra,frustrato. E in quel momento arrivò Uma. Non l’avevo mai vista uscire dall’antro.
“Svanito. Avevo detto che sarebbe accaduto qualcosa…”
“In realtà non ci hai detto proprio niente!”sbottò Niall,evidentemente alterato come poche volte nella sua vita.
“No,non è vero. L’ha detto nella profezia. Io lo sapevo e non ne ho fatto parola. Quindi è colpa mia.”
Li guardai,addolorato e me ne andai. Da lontano sentivo Uma blaterare ancora di profezie. Ero stufo e affranto.
“E inutile piangersi addosso.”
“Coraline perché mi segui?”
“Se vuoi me ne vado.”sembrava offesa.
“Non ho detto questo.”
“A me sembrava di sì.”
Ed ora dovevo stare a litigare?No,non ero dell’umore.
“Scusa.”
 
VI SUPPLICO,NON UCCIDETEMI!
Lo so che ora lo vorreste fare ma…pietà!(Dai,se la uccidete potrò avere la sua stanza!Andate con i coltelli!)
Fred,ci manchi solo tu guarda!Non infierire!
Dovevo farlo partire!E l’ostacolo narrativo!(Ma non sparare corbellerie!)
Perché parli come nel secolo scorso?Vivi forse con Julia e company?
Piuttosto…solo due recensioni T.T Stan diminuendo a vista d’occhio!(Io direi che ti impedisco di pubblicare finchè non ce ne sono almeno 4!)Sarebbe un idea!Perchè scrivo per me stessa,ma soprattutto perché ciò che scrivo venga letto!(Hai detto una cosa seria!Sono commosso!)

  

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Capitolo 13
*** L'incanto ***


CAPITOLO 13

 
Harry
 
“Dimmi che è tutto uno scherzo. Dimmi che ora lui uscirà da dietro una palma,prendendomi in giro perché ci sono cascato in pieno…”
“Mi dispiace.”
Eravamo io e Julia,sulla spiaggia. Ero disperato,neanche sapevo dov’era finito Louis,come stava,che cosa gli stava succedendo…nulla.
“Voglio parlare con Eve.”decisi e mi alzai.
“Sei…sicuro?Perchè?”chiese lei,avvicinandosi lentamente.
“Lei è l’unica che sa cosa è successo veramente.”
Mi avviai dentro la villa,diretto in biblioteca. Non poteva che essere lì.
Infatti la trovai seduta sull’enorme poltrona,come sempre. Fra le mani aveva un libro e gli occhi erano rivolti a guardare il mare dalle grandi finestre.
“Perché l’hai lasciato partire?”le chiesi avanzando nella stanza. Le si voltò e tutta la mia sicurezza sparì. I suoi occhi mi scrutarono gelidamente.
“Non era in mio potere.”rispose con un fil di voce.
“Ma…ci doveva essere un modo…per farlo restare!Ti prego spiegami perché se n’è andato…”
“E accaduto qualcosa,qua…qualcosa che gli ha tolto un po’ della sua voglia di vivere. Pensava che andandosene avrebbe risolto tutto. Si sbagliava.”
“Potevi fermarlo.”
Si,la stavo accusando e forse non era neanche colpa sua. Sembrava più afflitta di me in quel momento.
“Non potevo. Se fosse rimasto qui senza inseguire la voglia di riempire il vuoto avrebbe rischiato di divenire…depresso,malinconico…”
“Proprio come te.”dissi. Forse con un po’ di cattiveria,ma al quel tempo non ci pensai affatto.
“Già. Ma io non ho subito la sua stessa sorte.”fece fredda. Forse la stavo facendo arrabbiare,sembrò irritata. “Volete la verità?Non me la sono sentita proprio di rovinare la vita al vostro amico.”
“Neanche lo conosci. Che ti importa di lui?”
Lei mi ghiacciò con lo sguardo,facendomi intuire che avrei fatto meglio ad uscire. Quando richiusi la porta dietro di me e mi allontanai di qualche passo vidi James entrare da dove ero uscito ed uscirne qualche minuto dopo scuotendo la testa,gli occhi alzati al cielo.
“Meglio lasciarla sola…chissà stavolta per quanto continuerà a piangere…”borbottava,senza accorgersi della mia presenza.
Ciò risvegliò non pochi dubbi in me. Piangeva?Perchè?Mi chiesi se la colpa era mia o di altro…
 
Niall
 
“Come faccio a farlo tornare indietro?”
Avevo lasciato Mary vicino al giardino ed ero corso da Uma,ritornata nel frattempo al suo antro.
“E la seconda volta che vieni da me a chiedere aiuto…non sembro più così pazza?”
“Non è il momento del sarcasmo. Devo sapere ora come farlo tornare indietro.”
“Ora lui…è sulla nave…ma un modo c’è…”disse,afferrando un librone. “Con questo incanto lui tornerà ma…”
“Ma?”chiesi io. Fremevo dalla voglia di sapere.
“Ma non si conosco tutti gli effetti collaterali!Potrebbe accadere…qualunque cosa!”
“Ma lui ritornerebbe?”domandai ancora e lei annuì. “Procedi.”
Lei prese delle polveri strane e le pestò in un mortaio,canticchiando canzoncine tribali ed incomprensibili. Continuò così per qualche minuto fino a quando un ombra quasi invisibile si alzò dal mortaio ed esplose davanti ai miei occhi,liberando minuscoli pulviscoli brillanti.
“E questo…aiuterebbe?”chiesi scettico.
“L’ha già fatto.”rispose lei.
Io uscii da lì con le idee confuse. Aveva detto che gli effetti collaterali non erano conosciuti…e se avessi fatto una grande idiozia a dirle di farlo?Non volevo che a Louis accadesse qualcosa di male.
“Tutto bene?Hai una faccia stravolta!”esclamò una voce…Mary. Era davanti a me,viso preoccupato.
“No. Ho paura in questo momento.”dissi. E le spiegai tutto ciò che era accaduto là sotto.
“Vieni,ti accompagno in camera…”
Mi face salire le scale e stendere sul mio letto. Rimasi un po’ a fissare il soffitto e lei stette lì accanto a me.
“Non ti capisco. Perché stai così tanto con me?”le chiesi.
“Non lo so. Forse mi piaci,chi lo sa?”
“Tu dovresti saperlo.”
Aveva detto che le piacevo o sbaglio?Lei era molto bella,davvero ma dubitavo che uno come me piacesse a lei.
“Già. Hai ragione. Allora faccia che lo so.”
“Mi stai prendendo in giro?”
“No!Perché dovrei?”
Davvero,mi stava prendendo in giro sul serio,negare non serviva. Ridacchiò.
“Quindi….io ti piacerei?”le sussurrai all’orecchio.
 
Eccomi qua,con un cazzo da dire.
Ho avuto mooolte lamentele perché Louis se n’è andato e davvero…manca anche a me!
Ricomparirà presto,ve lo giuro!
Vi accontentate di questo misero capitoletto?*occhioni dolci*
Devo fare i ringraziameeeeenti!*sclera*
Alloooora…xkryptoniallx(Che è ancora viva!*balla*)Prosciutto, AaBbCc, stopthetraffic, Elle98 <3
Che ne dite,facciamo altre 4 recensioni?ù.ù
Scaaaappo,adios babies! xD 

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Capitolo 14
*** Disastro ***


CAPITOLO 14

 
Liam
 
Semplicemente mi rifiutavo di credere che Louis ci avesse abbandonati. Mi ero chiuso nella mia stanza e non volevo più uscire. No,Louis tornava. Non ci abbandonava,non poteva,non era da lui,non l’avrebbe mai fatto,per quanto pazzo avrebbe potuto diventare.
“Lo so,è brutto perdere un amico.”disse una voce. Veniva dall’altro lato della porta.
“Rebecca?”chiamai. La voce mi sembrava la sua. Avanzai verso la porta velocemente e mi appoggiai a essa.
“Proprio io. Comunque,dicevo,mi dispiace.”
“Dite tutti così. Che vi dispiace. Ma non potete capire.”
Aprii la porta lentamente. Lei mi guardava addolorata. Sbuffai,seccato. Mi mancavano solo i lamenti di Rebecca.
“Credo sia meglio che me ne vada.”disse,vedendo il mio sguardo freddo. Girò i tacchi e se ne andò.
“Aspetta!Rebecca,io…”chiamai,invano. Lei non mi ascoltò. Scomparve dalla mia vista,camminando a passo spedito.
“Eh amico…proprio non ci sa fare con le donne!”disse una voce. Mi guardai intorno,spaesato.. “Accidenti,non un altro ce non mi vede!Devo mettermi un cartello?Si vede che a stare lì in alto si diventa scemi!”continuò la voce. Abbassai lo sguardo,temendo ciò che avrei visto.
Il lepricauno stava lì a fissarmi male,scuotendo la testa. Proprio l’unica cosa che non volevo incontrare,visto che,dai racconti di Niall, mi era risultato saccente e abbastanza antipatico.
“Tu. Oh,fantastico. Ora devo prendere consigli da un essere che in teoria non dovrebbe esistere!”sbottai.
“Primo ne so molto di più di donne di un ragazzino,perché ho 2000 anni. Secondo…insomma,dopo aver visto una veggente e un veliero che s muove da solo ti stupisci avvero della mia esistenza?”mi disse lui. Bene,ora mi faceva anche la predica,come se non bastassero tutte le emozioni della giornata!
“Che cosa vuoi?”sospirai,incrociando le braccia e appoggiandomi al muro.
“Conosco bene Rebecca. Le piaci ragazzo!E si vede!Non trattarla male,corri da lei!”
“Ma…”
“Eccolo lì che contesta ancora…seguila!”disse e poi svanì.
Rimasi indeciso sul da farsi per un po’. Forse il…coso aveva ragione. Forse no. Sta di fatto che decisi di ascoltarlo.
 
Louis
 
Eravamo fermi. Niente vento. Completamente immobili..
“Basta!”urlai. Non ottenni risposta. Il vento non riprese a soffiare solo perché io non ce la facevo più.
“E anormale questa situazione.”disse uno degli esserini che volteggiavano intorno a me. “Come una magia.”
Mi stavano impedendo di andarmene. Ne ero certo,erano loro che non volevano lasciarmi andare. Peccato che io avessi già oltrepassato il confine magico dell’isola.
“Portatemi a casa.”sussurrai,con un fil di voce. Mi sentivo sempre peggio,divorato dentro.
Ad un certo punto il vento ricominciò a soffiare. Io lancia un gridio di giubilo,mentre la nave avanzava spedita.
Stavo tornando a casa,o almeno così speravo.
Ben presto le grida di velocità si trasformarono in urla di paura.
Mi voltai di scatto. Stavamo andando dritti verso uno scoglio. A prua,un gruppo di esseri stava tentando disperatamente di muovere il timone.
“E bloccato!”urlò uno.
“Moriremo tutti!”gridò un altro.
“Lo colpiremo!”fece un altro ancora. Ovunque tutti urlavano,disperati. Non c’era modo di invertire la rotta,come se qualcosa ci stesse bloccando…
“Uma.”sibilai,irato.
Era una corsa verso la nostra morte.
L’impatto fu tremendo. Si aprì un enorme falla,con un boato. Imbarcammo subito acqua. Gli esseri della foresta saltarono in aria e presero a volare verso l’isola,come lucciole attirate dalla luce.
La nave affondava sempre più lentamente ed io con lei. Non potevo salvarmi,non c’era modo. Ad un certo punto crollai in acqua,insieme alle macerie della nave.
In mezzo all’oceano,non sapevo dove andare,da quale parte. Nuotavo disperatamente in cerca di un appiglio,che non trovai.
Scivolai lentamente sott’acqua,perdendo presto i sensi.
Andavo sempre più giù,l’aria che mancava,la mente in confusione.
Mi aspettavo già di morire. Non avrei mai più rivisto i ragazzi.
L’ultima cosa che ricordo prima di svenire del tutto furono due braccia che mi afferrarono,portandomi sempre più in basso…
 
 
La risposta è sì,concludo così il capitolo.
L’ho fatto di nuovo,lo so.
H messo Louis in pericolo.
Ora mi odierete, me lo sento.
Le cose si metteranno presto molto meglio!Magari…
Ok,sto zitta e vado con i ringraziamenti:xkryptoniallx,Elle98,stopthetraffic,lidja24
 
AVVISO:Questo sarà l’ultimo capitolo che pubblico per un po’ di tempo. Avendo un esame io non potrò aggiornare,non ne ho il tempo materiale. Appena finito tutto(Che dovrà essere il 20 circa) riprenderà la normale pubblicazione.
 
Baci,Lu. 

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Capitolo 15
*** Mostri marini? ***


CAPITOLO 15

 
 
Zayn
 
 
Non volevo parlare con Coraline perché avevo paura che mi chiedesse del bacio,quando neanche io sapevo cosa risponderle. Non avevo idea di perché l’avessi fatto,sul serio.
Ero confuso e avevo bisogno di parlare con un amico.
Trovai Harry che camminava sulla spiaggia,mi raccontò che aveva appena parlato con Eve e che lei aveva pianto,quando lui era uscito.
“Non la capisco,quella ragazza.”disse,esasperato. Neanche io la capivo. Dicevano che era per lei che eravamo qui,ma con lei neanche avevamo parlato. Una piccola presentazione,qualche scambio di parole e basta. Nessuno entrava nella barricata che si era costruita.
“Non è che ti piace?”chiesi io.
“Lei?No…”
“Vero. A te piace Julia!”
“Stai zitto Zayn. Stai zitto.”
Avevo colto nel segno. Harry si era innamorato di Julia. Si vedeva,da come la guardava di sottecchi.
“E tu?Coraline,eh?”chiese. Rimasi spiazzato. Non sapevo cosa provavo realmente per lei. Forse mi piaceva e me ne ero innamorato. La conoscevo da poco ma avevamo legato molto.
“Chi tace acconsente.”proclamò il riccio.
“Non dire cavolate.”lo ammonii io. Ma non ero assolutamente convinto di ciò che dicevo.
“Non le dico. Ho ragione e lo so.”disse lui,semplicemente. Aveva sempre ragione,quello là.
E,in quel momento, su quella spiaggia vedemmo la cosa più strana di quel posto.
I lontananza appariva una figura,sdraiata sul bagnasciuga,sembrava proprio…
“Louis!!”esclamò Harry,correndo verso il nostro amico,con una gioia che era sparita da quando se n’era andato. Non riuscì neanche ad avvicinarsi che dall’acqua uscì la creatura più perfetta che avessi mai visto…
 
Harry
 
La creatura era…una ragazza.
Si vedeva solo dalla vita in su ed era perfetta. Aveva lunghi capelli biondi e lisci con ciocche azzurre,lo stesso colore dei suoi occhi. Il petto era coperto dalle alghe e la pelle era diafana.
Lei mi guardò,diffidente,per un attimo. Accanto a lei apparvero altre due ragazze,la prima mora con occhi verdi e la pelle scura,l’altra aveva occhi neri e capelli castani con ciocche rosa.
Solo in quel momento notai con orrore che avevano una coda da pesce,che si agitava sott’acqua nervosamente.
Sirene.
Rimasi paralizzato a fissarle e loro,acquistando improvvisamente ferocia,afferrarono Louis e lo portarono sott’acqua,sparendo alla vista.
“Dimmi che hai visto anche tu.”sussurrai a Zayn,guardando il punto dov’erano spariti i quattro.
“Vorrei dirti di no,lo sai?Merda,anche delle sirene!”sbottò lui,mettendosi le mani tra i capelli. “Cosa non c’è qua?”
“Hanno preso Louis. L’avevo ritrovato…e l’hanno portato via.”
Volevo delle spiegazioni. Non ci avevano detto che c’erano delle sirene sull’isola,non ci avevano detto nulla.
Ci spiegavano a malapena cosa succedeva,non ci aiutavano. Noi non sapevamo nulla dei pericoli dell’isola,ci spuntavano davanti e noi non sapevamo cosa fare!Non potevamo reagire,sarebbe stato inutile.
Tornai alla villa correndo come una furia,sentendo le lacrime che pungevano il viso.
“Tutto a posto?”chiese la voce di Julia,la quale s piazzò davanti a me.
“Ti sembra tutto a posto?Eh?Ho appena visto la cosa più brutta del mondo,che mi ha sconcertato!”sbottai. E le raccontai di ciò che era accaduto sulla spiaggia.
“Loro?Allora temo che dovrai rinunciare al tuo amico. Dubito che te lo ridarebbero con facilità.”
“Ma…ma….”
“Sono dei mostri. Mostri marini. E amano collezionare…trofei.”
“Louis non è un oggetto!”
“Per loro sì.”
“Voglio delle spiegazioni!E che siano sensate,una volta per tutte!Sono stufo di tutto questo,stufo!”
 
 
No,sono viva!!!!
E sono pure impazzita per gli esami.
I-M-P-A-Z-Z-I-T-A.
Tutta colpa delle invalsi. Sto odiando il paese di Pittulongu. E vogliamo prenderci un attimo per parlare dell’inserzionista????O del biglietto del treno,della foto del gattino,del Partenone e della scavatrice?
Eppure…sono viva.
Quindi…ci sono rimasta male perché ho avuto solo 2 recensioni lo scorso capitolo.
Cioè…ne son successe di cose!!!
Ne voglio 4,come sempre,per questo ù.ù 

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Capitolo 16
*** Sirene ***


CAPITOLO 16

 
Niall
 
“Cioè…sirene?”
Era decisamente il colmo.
Non bastava già che mi sentissi enormemente in colpa perché ero stato io a chiedere a Uma di far tornare Louis e lui aveva naufragato. No,dovevano aggiungersi anche le sirene rapitrici.
“Non contate su di me per riprenderlo. Le sirene vivono in acqua. E io non nuoto.”annunciò Zayn,sbuffando. Sembrava che questa situazione non lo toccasse per nulla. Sembrava che a nessuno importasse di lui. No,era impossibile. Louis era nostro amico. Eppure…
“Ragazzi!Insomma!Che avete?”sbottai. Loro si girarono verso di me lentamente. Io sbuffai,afferrai Zayn,che mi sembrava il più svogliato,e lo feci alzare di forza dalla poltrona,incitando gli altri a seguirmi.
“Ma cosa fai?”mi chiese. Io lo ignorai,andando invece dritto verso Mary.
“Mary?”chiamai. Lei si voltò verso di me. “Dove vivono le sirene?”domandai. Ero pronto ad affrontare qualsiasi cosa per tornare tutti riuniti.
“Dall’altra parte dell’isola ma…potresti non tornare,è pericoloso!”mi rispose lei. Io sospirai,guadandola dritta negli occhi. Era venuto il momento di non fare più il cretino codardo.
“Oh beh…Louis è mio amico e noi andiamo a riprendercelo. Quindi…ti amo e addio.”dissi tutto d’un fiato,per poi baciarla a stampo sulla bocca. Poi mi girai e,ancora trascinando Zayn e gli altri dietro di lui,uscii dalla villa.
“Cosa vuoi fare Niall?”chiese Harry.
“Non lo so!Riportarlo indietro. No?”risposi,abbastanza seccato. Li trascinai in mezzo alla foresta,continuando a graffiarmi completamente. Ma ero più deciso che mai. Louis tornava da noi. Punto e basta.
Sentivo delle risate,in lontananza. Continuai a camminare in avanti,deciso più che mai ad arrivare laggiù.
E poi…eccola,la radura delle sirene.
 
Liam
 
Niall ci aveva trascinati in un posto paradisiaco.
Era una radura,con al centro un lago alimentato da piccole cascatelle. Dentro le sirene sguazzavano tranquille.
Al centro c’era quella che doveva essere il capo. La pelle era abbronzata,gli occhi erano due pozzi neri,come i capelli che erano contornati da lunghe ciocche dorate. La coda,dorata anch’essa,si agitava cheta nell’acqua. L’espressione era strafottente,il portamento regale.
Erano serene,ridacchiavano tra loro. O almeno finché non ci videro. La maggior parte si rifugiò sott’acqua,la capa invece parlò a noi.
“Cosa volete?”chiese. La voce,nonostante l’aspetto giovane,era di un essere millenario.
“Il nostro amico. Louis. Ora.”fece deciso Niall. Dimenticava che questo era il loro territorio e che potevano farci del male.
“Molto divertente,ma non penso sia possibile.”rispose lei,ridendo cristallina. La rabbia crebbe in me.
“E perché?”continuò il biondo,combattivo. Finisce male,pensai. Difatti…
Due sirene uscirono dall’acqua,immobilizzandolo. Altre fecero lo stesso con me e con Harry e Zayn,tentando di portarci sott’acqua.
“Andatevene. O finire…male!”gridavano tutte,come automi,tutti insieme. Continuarono a spingere per portarci nell’acqua,pronte ad affogarci. Mi voltai a guardare gli altri. Harry si stava agitando,dimenandosi e tirando calci ovunque,lasciandosi scappare urli soffocati. Niall stava in silenzio,ponendo resistenza rimanendo immobile. Zayn era quello messo peggio. Paralizzato dalla paura,si lasciava trascinare giù incapace di muoversi.
Provai a raggiungerlo per aiutarlo,ma nulla. Quei mostri mi tenevano strettissimi.
Poi la “regina” sibilò come una serpe.
“Tu…”sussurrò. Non capii a chi si riferisse,oltre a noi non c’era nessuno. O forse no. “Vattene!Non sei la benvenuta!”urlarono tutte insieme le sirene,mollandoci di botto. Io mi tirai su a riva,aiutando Zayn. Così fecero anche Niall e Harry. Mi misi ad osservare la scena: la regina era scesa dal trono,le altre sirene si erano chiuse a cerchio intorno a lei,come per proteggerla.
E,da dietro un albero,con l’aria dell’essere più innocuo del mondo uscì Eve.
Sembrava impossibile che una come lei potesse fare del male a qualcuno. Era troppo debole. Si vedeva,guardandola.
Avanzò incerta,appoggiandosi ai tronchi degli alberi per tenersi su. Le sirene indietreggiarono.
“Vattene. Te lo chiedo con le buone.”disse la regina,cercando di nascondere la paura.
“Liam…guarda…”mi fece Zayn,indicando un angolo del lago.
In quell’angolo vidi Louis,incatenato alla roccia,petto scoperto,l’aria di chi si è appena svegliato dopo essere stato svenuto per molto.
 

 
Tatatadaaaaaaaaaaaaan!
Ok,la smetto.
Anzi no.
Sirene del cazzo,so che lo state pensando!!
 
Alor….
Stopthetraffic,perfume,MarsTwixMrsMalikLove1Dgrazie(per la recensione è.è)
 
So che state leggendo!
Allora perché non recensite?Eh?Eh?
Ciao xD
 
Approposito:Se siete su Twittah seguitemi è.è 
https://twitter.com/_OoLucyoO_


 

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Capitolo 17
*** Memoria ***


 

CAPITOLO 17

 
Louis
 
Quando mi risvegliai fu puro panico. Non conoscevo il luogo in cui mi trovavo. Senza contare che non conoscevo neanche il mio nome. Non ricordavo assolutamente nulla. Tutto nebbioso,nella mia mente.
Provai a muovermi a ero incatenato ad una roccia con catene che sembravano più delle alghe.
Davanti a me la visione più surreale che ci fosse:le pericolose sirene spaventate da una giovane,debole alla vista.
“Vattene!”urlò quella che sembrava la regina.
“No. Consegnate il ragazzo e poi vedrò di andarmene.”ordinò decisa lei.
“Basta!Non ci ascolti?Peggio per te. A morte.”annunciò le regina,dando inizio a una scena da dimenticare.
Le sirene,così stupende,incantevoli,si trasformarono in mostri dalle lunghe zanne,con artigli affilati e l'aria di essere tutt'altro che docili.
“Proprio quello che volevo...prendete la mia mano,”disse,rivolta a me. Io la guardai confuso. “Perdita di memoria...come previsto. Sono io,Eve...oh,lasciamo perdere.”
Mi liberò velocemente e mi tese la mano,che afferrai subito,anche se neanche la conoscevo. Mi tirò su con insperata forza.
“Presto!Scappate!”urlò ai cinque ragazzi all'altra riva. “E voi seguitemi,insomma!Questo luogo dovrà restare nascosto,troppo pericoloso!”
Cominciai a correre dietro di lei,sentendo gli urli e i ringhi delle sirene che evidentemente non potevano lasciare l'acqua.
La vidi cadere a terra,ad un certo punto.
“Cosa...stai bene?”domandai,preoccupato.
“No. Ho sprecato troppe energie.”sussurrò. “Lasciatemi qui,andate avanti senza me.”
Io scossi al testa,prendendola in braccio,portandola verso una villa in lontananza.
Vidi un vecchio in livrea da maggiordomo venire verso di noi e sostituirmi a portare Eve,sparendo dentro una biblioteca.
Mi accasciai in un angolo,attaccato dall'emicrania e persi i sensi,sentendomi prelevare e portare chissà dove...
 
Zayn
 
Perdita totale della memoria aveva diagnosticato Uma, evidentemente anche medico della casa. Da più di un ora stava tentando qualsiasi tipo di contro incantesimo,quando il problema era stato causato da una semplice botta in testa.
Stanco di vedere tutte quelle cavolate uscii,sbuffando forte.
“Coraline...tu devi ascoltarmi!”fece una voce,facendomi sobbalzare.
“Mai!Vattene,vattene!”urlò lei. Mi avvicinai al punto dove venivano le voci,nascondendomi dietro.
“Sei stata tu che hai creato il problema...se tu non mi rifiutassi per  quel tipo...Zayn..”
Il ragazzo che parlava non l'avevo mai visto. Sembrava un giovane maggiordomo e stava tentando in tutti i modi di avvicinarsi sempre più a lei,che lo guardava furente. Stava decisamente per scoppiare, lo stava fulminando con lo sguardo.
“Zayn non centra nulla!”
“Lo ami?”
“N-no...”
“Allora non ti dispiacerà se gli accade qualcosa...”
“No!”
“Dunque lo ami!”
“Anche se fosse?”
Rimasi ad ascoltare la conversazione,esterrefatto. Coraline provava qualcosa per me o no?E cosa diamine mi stava nascondendo?
Ero confuso,ecco.
“Vai via!”ordinò lei,al limite della sopportazione. Lui sbuffò e si allontanò,non dopo averle rivolto uno sguardo pieno di risentimento. “Oh…lo so che hai sentito tutto Zayn. Esci pure fuori.”
“Non era mia intenzione…chi era quello?”
“Ti ricordi la storia dell’incendio in cucina?”
“Era lui?”
Lei annuì,gli occhi spaventati.

 
 
Mi rendo perfettamente conto che ora mi odiate e mi dispiace davvero tanto.
Avrei dovuto aggiornare prima.
Ma sono partita per tre giorni con dietro il notebook con cui era impossibile pubblicare. I giorni prima ero da mia nonna e il pc di mio zio non legge la chiavetta. Oggi è il primo giorno di tregua,o quasi.
Mio zio è all’ospedale con un calcolo nella cistifellea e mia nonna ha la broncopolmonite.
Diciamo che faccio del mio meglio per tenere il passo…
 
Comunque….ecco il capitolo che mi fa schifo anche a me….
Chissà come lo vedete voi,allora!
 
Eccovi i link….
 
Twittah:
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One Shot LiLo:
http://www.efpfanfiction.net/viewstory.php?sid=113256&i=1
Le avventure della Mafia e del povero Alberto(Originale Comica):
http://www.efpfanfiction.net/viewstory.php?sid=1112808&i=1
You and I
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1147938
  

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Capitolo 18
*** Risveglio ***


CAPITOLO 18

 
 
Harry
 
 
“Svegliati!”
“Harry…non ti può sentire.”
Niall aveva ragione. Ma io non mi rassegnavo. Non sapevo che fare. Aspettavo solo che si svegliasse e mi prendesse in giro per essermi preoccupato così tanto. Che ridesse come un idiota al pensiero di quanto ci eravamo preoccupati, che ci dicesse che eravamo davvero stati sciocchi, che se la sarebbe sicuramente cavata….
Che si ricordasse di me.
“Va a prenderti una boccata d’aria. Ti farà bene.”mi disse il biondino. Sospirai e lo ascoltai senza protestare. Ero esausto, stavo lì dentro da ore e non ottenevo risultati, se non un emicrania agghiacciante e un grosso accumulo di stress. Uscii dalla stanza con la testa tra le mani  ma mi sentii quasi meglio. Niall era la voce della ragione, purtroppo.
“Tutto bene?”chiese Julia, spuntando fuori da un angolo. Sembrava quasi che ci controllassero ovunque. Sbuffai, quella domanda era davvero inopportuna, in quella situazione.
“No che non va bene, come potrebbe? Louis è lì, non si sveglia e neanche sa chi siamo!”esclamai, sull’orlo di scoppiare. Ero arrabbiato nero e nulla avrebbe potuto calmarmi in quel momento.
“Eppure ci siete davvero riuscito. Non pensavo avrebbe funzionato…”
“Cosa stai dicendo Julia?”
“Per favore, non sprechiamo il poco tempo rimasto con inutili spiegazioni. Avete fatto ciò che dovevate e vi saremo eternamente grate. Davvero, non so come avremmo fatto senza di voi.”
Lei mi sorrise e mi abbracciò forte, per poi andarsene. Non capii. Qualcosa stava per succedere. Mi appoggiai alla porta chiusa, sperando di sentirmi meglio.
La testa sembrava volermi scoppiare e io volevo solo che tutto finisse.
E poi…
Fu come un lampo di genio. Le parole di Julia, il suo modo di fare…
Era iniziato un conto alla rovescia.
 
Niall
 
“Grazie, davvero.”
La frase di Mary mi stupì. Mi girai e la vidi in piedi davanti alla porta, un sorriso tirato in volto.
“Grazie di cosa, scusa?”chiesi. Lei sorrise e si sedette accanto a me. Louis mugolò nel sonno, biascicando parole senza senso. Sospirai, non accennava a volersi svegliare.
“Di tutto ciò che avete fatto. E importante, per noi.”rispose. Sembrava quasi… triste.
Sorrisi ma lei non ricambiò. Mi guardò triste  e se si alzò.
“Ciao Niall.”sussurrò e richiuse la porta dietro di sé. Era triste, quando non avevo mai visto che allegria sul suo volto. Doveva essere successo qualcosa, per forza. La gente non perde il sorriso per bazzecole, dopotutto.
“Ma… cosa…”mormorai, quando Louis aprì gli occhi.
“Niall? Dove sono gli altri?”chiese. Mi aveva riconosciuto e chiedeva dei ragazzi, la memoria gli era tornata!
Corsi fuori chiamando gli altri, che si radunarono tutti nella stanza e lo tempestarono di domande.
“Ricordi davvero tutto?”
“Stai bene?”
“Hai riportato danni gravi?”
Rispose di stare bene, ma sembrava quasi assente. Guardava fuori dalla finestra con aria malinconica.
“Louis… sei sicuro che è tutto a posto?”domandò Liam. Lui scosse la testa.
“Credo di aver qualcosa di importante da fare.”annunciò. Si alzò e scese di sotto di corsa, senza dare ulteriori spiegazioni. Era notte fonda ormai, dove poteva voler andare?
Aveva in mente qualcosa, o forse sapeva cose che noi non conoscevamo.
Una cosa era certa: stava per accadere una cosa che non ci aspettavamo.
 
 
NON SPARATE ALL’AUTRICE!
Vi supplico, so del mio ritardo VERGOGNOSO ma le idee sono finite!
All’inizio ho pensato di sospenderla ma, visto a che punto siamo, ho deciso di sforzarmi e di finirla.
Perché questo e il PENULTIMO capitolo, mi dispiace. E l’or che la vicenda si chiuda definitivamente.
Il finale sarà abbastanza sconvolgente. Ci ho riflettuto su molto e ho deciso che sarà quello che vi rifilerò nell’epilogo.
A quando il prossimo capitolo?
Più presto che potrò, lo giuro.
 

Twitter-https://twitter.com/MaTellMeWhy
Australia(long LiLo, mi farebbe molto piacere se gli deste un occhiata e recensiste)http://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1166661
 
 

 

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Capitolo 19
*** Avviso. ***


So che oramai sono odiata da tutti quelli che mi leggono, e fate bene. Non aggiorno questa fanfiction da troppo, ma non posso proprio cancellarla. E troppo importante per me. Odio lasciare le cose incomplete, e forse l'ispirazione  sta anche tornando.
Nel frattempo, vi invito a vedere le mie nuove fanfiction, che hanno aggiornamenti abbastanza regolari.
Scusatemi per la pena che vi sto dando. Questa storia finirà, avrà ancora un  capitolo e l'epilogo.
Grazie, 
-Lu.

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