Red Moon

di Angel666
(/viewuser.php?uid=76591)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 ***


Rosso scarlatto. Il mio primo ricordo è strettamente legato a questo colore. E ad una sensazione di caldo bruciante. Poi il buio più profondo.
Mentre guardo il sole tramontare dietro il Collegio Cross mi perdo nelle tinte del cielo.
Scarlatto: tutto è iniziato così e così è destinato a finire.
Ho ricevuto l’ordine da parte dell’Associazione Hunter tre giorni fa, e fino all’ultimo momento ho pensato di disertare. Ma è una vita intera che fuggo e di certo non ho bisogno di altri nemici adesso.
So che Lui si nasconde dietro quelle mura; che probabilmente ora mi sta osservando da una delle alte finestre del Dormitorio Luna. Aspettando.
Il mio odio cresce nel petto e preme sulle tempie, voglioso di uscire. Stringo la borsa, faccio un respiro profondo e oltrepasso il grande cancello di ferro. Non ho più intenzione di scappare.
 
“Tsukino Karen! Sinceramente non pensavo che avresti accettato l’incarico.”
Kaien Cross non è cambiato di una virgola dall’ultima volta che l’ho visto, nonostante ora abbia riposto la spada; dietro ai suoi occhiali tondi riesco ancora a intravedere il ‘Leggendario Cacciatore di Vampiri’.
“Ne è passato di tempo Cross. Sinceramente non credo che avessi altra scelta.” Butto uno sguardo annoiato nell’ufficio ordinato del Direttore del Collegio.
“Spiegami nel dettaglio quali sono i miei compiti.” Ordino poi.
“Prima voglio presentarti la persona che dovrai affiancare nel lavoro di Guardiana: lei è mia figlia Yuki Cross.” Indica una ragazzina minuta all’incirca di quindici anni accanto alla scrivania. Sembra così fragile mentre mi fissa con quegli enormi occhi nocciola. Si inchina leggermente presentandosi; noto che ha l’aria terribilmente triste.
“Il ragazzo che prima la affiancava in questo compito è stato morso 4 anni fa da una purosangue e ora sta per avvicinarsi al livello E. Io personalmente affiderei la mia vita a Zero Kiryu, ma la Presidentessa dell’Associazione non si fida di lui e ha preteso che ci fosse un guardiano mandato dagli Hunter.”
“Curioso: si rifiutano di far svolgere un compito simile ad un Kiryu e mandano una persona come me. Non lo trovi strano anche tu, Cross?”
Il Direttore mi fissa in silenzio.
“Quattro anni dici? Sono tanti per completare il livello di trasformazione….indubbiamente questo Zero Kiryu è una persona molto speciale. “ sussurro.
“Ultimamente è sempre più difficile per lui controllare i suoi istinti. Il suo corpo non riesce più ad assimilare le pasticche ematiche e la fame lo divora continuamente. In effetti la situazione non è delle più rasserenanti.”
“Capisco. Quindi il mio compito è subentrare al posto di questo Zero e non permettere che la Night Class e la Day Class interferiscano tra loro in alcun modo giusto?”
“Esattamente. Con l’aiuto di Yuki dovrai pattugliare durante la notte il territorio scolastico e assicurarti che nessuno infranga il regolamento.”
Sbuffo incrociando le braccia “Non posso credere che l’Associazione mi abbia affidato un compito tanto inutile: fare da baby-sitter ad un gruppo di ragazzini!” sbotto disgustata. “Se non sbaglio poi i vampiri della Night Class sono tutti moderati e non interferiscono mai in nessun modo con gli esseri umani.”
“Non sono loro il problema infatti.” La voce della ragazza è più decisa di quello che mi sarei aspettata “Sono gli alunni della Day Class che non rispettano mai il regolamento.”
“E’ naturale: anche se gli umani non sanno dell’esistenza dei vampiri il rapporto che li lega è identico a quello tra preda e cacciatore. Se da una parte esiste la paura dall’altra c’è un’attrazione fatale e irresistibile. Tutto quello che vedono sono le loro caratteristiche migliori contornate da un aurea misteriosa. Calcolando poi che sono un gruppo di adolescenti, saranno ancora più difficili da tenere sotto controllo.” Ribatto.
“Sono molto numerosi, per questo non ce la faccio da sola.” Si giustifica la ragazza.
“Ho capito.” Lamentarmi non servirebbe a nulla in fondo.
“Starai in camera con Yuki; lei ti spiegherà come funzionano le cose qui. Sei esonerata dalle lezioni mattutine, ma non da quelle pomeridiane né dalle normali attività scolastiche; voglio che gli altri studenti ti vedano in giro e prendano familiarità con la nuova Guardiana. Spero che tu possa trovarti bene Karen.” Conclude il Direttore.
Mi fermo sulla soglia dello studio “Ho saputo che anche Toga Yagari si trova in questa scuola al momento.” Lo sento annuire dietro le mie spalle.
“Ma che bella riunione di famiglia!” scoppio a ridere mentre lo lascio solo ai suoi pensieri, seguita da sua figlia.
 
I nostri passi risuonano lungo i corridoi bui della scuola. Mentre i ragazzi normali dormono quelli della Night Class probabilmente stanno facendo lezione. Ho sentito che conducono programmi di ricerca scientifica molto avanzata e sono un valido aiuto per la società. Il Collegio, sogno di pace di Cross, è un esperimento perennemente sul filo del rasoio. Se non altro tutti stanno recitando bene la loro parte. Per il momento.
La ragazza si ferma davanti ad una grande porta in mogano. “Questa è la nostra camera. Ti lascio sistemare le tue cose con calma, io vado in perlustrazione. Sarò di ritorno entro un paio d’ore.” Sparisce senza aggiungere altro, inghiottita dal buio del corridoio. Il suo tono non è stato ostile, ma è ancora intriso da quella tristezza che avevo percepito anche prima. Probabilmente è dispiaciuta per la sorte toccata al suo amico.
Mentre sistemo le mie poche cose penso a quanto Lui sia stato in grado di sorprendermi ancora una volta. Se mi trovo in questo luogo assurdo, a svolgere un compito ben al di sotto delle mie capacità, è solo per il suo volere; eppure non si è presentato ad accogliermi. Meglio così, più ritardo il momento del nostro incontro, più facile per me sarà mantenere il controllo.
Non ho molta voglia di uscire dalla mia stanza; ma è appena calata la notte e non so bene cosa fare.
Il silenzio nel dormitorio Sole è rassicurante: non godevo di un po’ pace da troppo tempo ormai. Mi aggiro per la scuola senza una meta precisa, memorizzando classi e saloni che si alternano progressivamente, l’uno uguale all’altro. Le immense vetrate filtrano la luce della luna illuminando debolmente gli ambienti.
Questa sarà la mia casa nei prossimi mesi. Casa…
Immagini sfocate si affollano nella mia mente: un sotterraneo, una stanza buia piena di armi appese alle pareti e poi un tramonto scarlatto: la prima volta che ho percepito il vento sulla mia pelle.
Mi manca l’aria, devo uscire subito. Senza rendermene conto mi ritrovo nel cortile interno della scuola, una meravigliosa fontana zampilla allegramente al centro del prato. Mi avvicino lentamente e mi siedo sul bordo, gustandomi la tranquillità della notte. Solo in quel momento mi accorgo di non essere sola: sento distintamente lo sguardo di qualcuno puntato addosso.
Mi volto di scatto, e davanti a me trovo un ragazzo dai capelli d’argento che brillano sotto la luna. I suoi occhi ametista mi scrutano con diffidenza; vedo che indossa la divisa della Day Class. “Dunque saresti tu la mia sostituta.”
Il disprezzo nella sua voce mi fa quasi ridere.
“Ti sorprendi che l’Associazione Hunter abbia mandato una come me?”
Il suo sguardo si indurisce “Sei una di loro?”
“Non essere sciocco Kiryu. Piuttosto tu dovresti dire ‘una di noi’ ormai.” Le mie labbra si incurvano in un sorriso crudele, mentre l’orrore si dipinge sul suo viso. In fondo mi fa pena.
“Sai, devo ammettere che sono sorpresa del tempo impiegato per la tua trasformazione. Non avevo mai visto qualcuno in grado di resistere tanto a lungo; deve essere stata un’atroce sofferenza. So che il tuo corpo sta iniziando a rifiutare le pasticche ematiche: tra poco dovrai passare al sangue vero, oppure la fame ti porterà alla follia.”
“Non farò mai una cosa del genere!” urla disgustato.
“Questo lo vedremo. Di certo mi assicurerò che non venga torto un capello agli studenti di questo collegio.” Gli do nuovamente le spalle e fisso il mio riflesso nella fontana. Effettivamente per chi è a conoscenza dell’esistenza dei vampiri è facile scambiarmi per una di loro: pelle di un candore innaturale, capelli di un biondo così chiaro da sembrare bianco. Ma forse la parte peggiore sono gli occhi: uno grigio e l’altro rosso fuoco. Si dice che gli occhi siano lo specchio dell’anima; infatti essi riflettono la mia doppia natura perfettamente.
“Qualcosa mi dice che anche se sei stato sollevato dall’incarico di guardiano non ci libereremo facilmente di te.” Sussurro.
“Non lascerei mai Yuki da sola.” Risponde brusco.
“Yuki…quella ragazza ha qualcosa che non riesco ad afferrare.” Dico tra me e me, prima di voltarmi e alzare la voce “Allora forse dovresti affrettarti, perché si trova in perlustrazione tutta sola in questo momento. Io entro in servizio ufficialmente da domani quindi…goditi pure la tua ultima notte da Guardiano con lei.”
Percepisco la sua frustrazione a distanza; mentre si avvicina il suo bel viso si scurisce per la rabbia “Sappi che anche se non avrò più la fascia al braccio ho intenzione di tenerti d’occhio. Non mi fido di te, quindi stai molto attenta a non commettere passi falsi.”
Il ragazzino ha fegato da vendere non c’è che dire, ma la minaccia non mi sconvolge più di tanto. Lo fisso intensamente prima di incamminarvi verso i dormitori. “Sei la prima persona in questo posto con cui sento di avere qualcosa in comune. Ci vediamo in giro Zero Kiryu.”
 
 
 
 
Fiamme altissime avvolgo la stanza: non ci sono finestre da aprire per far uscire il fumo, solo una piccola porta di legno che sta bruciando. L’odore acre mi entra nei polmoni e mi blocca l’aria nella gola. Devo affrettarmi ad uscire ma non so dove andare e la mia pelle inizia a scottare. Poi sento due braccia forti che mi afferrano da dietro e mi trascinano via da quell’inferno. Delle scale, il sapore dell’aria che sta cambiando e finalmente la luce.
Il sole sta tramontando dietro una collina tingendo il cielo di rosso. E’ la prima volta che vedo il sole in vita mia.
 
 
Il rumore secco delle tende mi fa aprire gli occhi di scatto “Buongiorno Karen, o forse dovrei dire buon pomeriggio?” I miei occhi si abituano lentamente alla luce intensa nella stanza. La ragazza che mi sta di fronte è la stessa della scorsa notte, eppure il suo atteggiamento è completamente cambiato. Sembra tranquilla e felice. “Ti ho portato la divisa della Day Class e anche qualcosa da mangiare, non appena sarai pronta ti farò fare il giro della scuola e ti presenterò ai capi classe e agli insegnanti.”
Mi cambio in fretta, mentre l’occhio cade su un vassoio colmo di cibo. Non mi ero accorta di essere così affamata. Yuki mi guarda sorridendo “Spero davvero che tu riesca ad inserirti in fretta, nonostante l’anno sia già iniziato da un po’.”
Sono dubbiosa al riguardo: una ragazza nuova arrivata a metà anno, che non frequenta i corsi mattutini e per di più con un aspetto strano come il mio…non sarà facile ambientarsi, ma di certo non è quello che voglio. “Il mio compito è semplicemente quello di Guardiana notturna Yuki; tutto il resto è superfluo.” Sembra sorpresa, e leggermente delusa dalla mia risposta, ma il sorriso non tarda a rispuntare sul suo giovane viso “Capisco, e ti ringrazio per il tuo lavoro. Adesso andiamo.”
Nei corridoi, proprio come mi aspettavo, la gente si scosta al nostro passaggio. Sento i loro bisbigli dietro le spalle, ma oramai ho fatto l’abitudine a questo tipo di accoglienza ovunque vada. In fondo li capisco: sono troppo diversa da loro. Dopo il giro di presentazioni forzate mi ritrovo nello stesso chiostro con la fontana. Ora che ci penso non ho visto Kiryu da nessuna parte.”Il tuo amico non frequenta le lezioni?” chiedo a Yuki.
“Zero? A dire il vero fa un po’ come vuole, ultimamente passa molto tempo chiuso nella sua stanza…ma comunque lo capisco. Teme di costituire un pericolo per gli altri.”
“E tu che cosa pensi?”
“Zero è una brava persona. Lo conosco da molti anni, è come un fratello per me: so che i suoi genitori sono stati uccisi da dei vampiri, e il fatto che ora lui stesso si stia trasformando in un mostro sanguinario lo sta distruggendo. Per questo tenta con tutte le sue forze di resistere e di non creare problemi ma…” la suo voce è velata dal pianto “Se solo potessi fare qualcosa per aiutarlo, qualunque cosa, la farei senza esitare.”
La ascolto con lo sguardo fisso dove il getto infrange la superficie della fontana, increspando l’acqua perfettamente liscia “Vedi Yuki, la natura umana non c’entra niente con l’essere trasformati in vampiri. Anche se l’uomo migliore di questo mondo venisse morso non potrebbe contrastare un processo naturale come la sua trasformazione. Il fatto che Zero stia impiegando tutto questo tempo a completarla è dovuto solo in minima parte dalla sua forza di volontà…c’è un motivo più profondo, che risiede nel suo organismo a livello cellulare. Prima o poi diventerà un livello E, e nessuno può fare assolutamente nulla per questo.”
Il rumore dell’acqua corrente è il nostro unico sottofondo per un po’. “Tu sei una Hunter vero?” chiede d’improvviso Yuki.
“Esattamente.”
“Ieri ho avuto l’impressione che conoscessi bene il Direttore.”
“In effetti abbiamo svolto molti incarichi insieme, quando tuo padre era ancora considerato il Leggendario.”
“Mi chiedo come sia possibile…”
“Che cosa?” faccio divertita.
“Tu non dimostri più della mia età, eppure mio padre non è più un Hunter da almeno 10 anni.”
“Io non ho la tua età Yuki. Penso che ti sarai accorta dal primo sguardo che sono diversa da te.”
“Si, ma…tu puoi stare benissimo al sole e ti ho visto mangiare con gusto prima in camera, inoltre so che i vampiri non possono assolutamente far parte dell’Associazione Hunter, e il direttore mi ha assicurato che non lo sei. Non capisco.” Mi guarda sconsolata e devo ammettere che mi fa quasi tenerezza.
“Vedo che mi hai analizzato per bene! Le tue osservazioni sono corrette, ma permettimi una domanda: tu quanto conosci del mondo dei vampiri?”
Nei suoi occhi intravedo un lampo di paura, ma sparisce subito rimpiazzato dalla curiosità. “Non molto a dire il vero. Solo le informazioni basilari e i metodi che mi permettono di tenerli lontani dagli esseri umani.”
Mi viene da ridere “Incredibile…la figlia adottiva di Kaien Cross che ignora quasi completamente queste cose.”
La ragazza stringe i pugni con forza, ma prima che possa ribattere la blocco “Se sei davvero interessata ti insegnerò quello che so sui vampiri, ma non qui e non adesso. Siamo in pieno giorno e qualcuno potrebbe sentirci; non è prudente.” Mi incammino verso la biblioteca.
“Risponderai alle mie domande questa notte?” chiede alle mie spalle.
“Se saprai pormi quelle giuste, non farò obiezioni.”
“Bene. Ci vediamo al tramonto alle porte del dormitorio Luna.”
Si prospetta una nottata interessante.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


“Sinceramente non ne vedo il motivo, Cross.” Sbotto scocciata.
Il Direttore è venuto a prelevarmi poco prima del tramonto, con la ferma intenzione di presentarmi gli allievi della Night Class. “E’ giusto che tu li incontri Karen. Tra l’altro si può sapere per quale motivo hai rifiutato l’Artemis che ti avevo offerto?”
“Ho già le mie armi Kaien, non preoccuparti.”
“Ti ricordo che sei qui in veste di Guardiana, non di Hunter. Devi provvedere all’incolumità di tutti, soprattutto dei nobili vampiri.”
“Sta tranquillo; non è mio interesse cacciarmi nei guai. Sai che non odio davvero i vampiri.” – Non tutti, almeno.- aggiungo pensando.
Il Dormitorio Luna si trova in una zona piuttosto tranquilla ed isolata rispetto al complesso centrale; l’unico che incontriamo è un vecchio incappucciato che funge da usciere, il quale ci fa passare senza porci domande. Sono nervosa: anche se ho avuto a che fare coi vampiri fin dalla nascita, questo ristretto numero di aristocratici non può essere classificato nel gruppo di quelli comuni: loro sono un’elite. Eppure dovrò imparare a conviverci per parecchio tempo.
L’interno è meno sfarzoso di quanto mi aspettassi: sono tutti riuniti a sorseggiare i loro fluidi ematici e mi scrutano in silenzio, con aria disgustata.
Mi sarei aspettata strane battute sulla mia natura e invece nessuno apre bocca; evidentemente sono stati istruiti per bene.
“Lei è  Tsukino Karen e ricoprirà il ruolo di Guardiana al posto di Zero Kiryu per i prossimi mesi a venire. Spero che possiate andare d’accordo.” Esordisce il Direttore con entusiasmo. Né da parte mia né dalla loro c’è un minimo segno d’intesa. Mi fissano immobili come tante meravigliose statue di cera. “Bene…si…ecco, andate adesso o farete tardi a lezione!” mentre iniziano ad uscire, Cross si volta verso di me “Sembra un inizio incoraggiante, non trovi?” chiede imbarazzato.
“Se lo dici tu.” Sorpasso il gruppo e li guido verso l’uscita del dormitorio; riesco a sentire le urla eccitate degli studenti della Day Class, sovrastati dagli ordini di Yuki.
“Ragazzi!! Per favore state indietro, avanti fate i bravi!”
Scuoto la testa sconsolata: abbassarmi a questo livello…quelli dell’Associazione me la pagheranno di certo!
Non appena si aprono le porte esco fuori con l’aria più minacciosa che conosco; Yuki sembra sorpresa di trovarmi lì e gli altri studenti ammutoliscono in fretta “Statemi bene a sentire branco di ragazzini in piena crisi ormonale: da questa sera in poi mi occuperò di mantenere l’ordine in questa scuola quindi vi consiglio caldamente di collaborare, se non volete che inizia ad usare le maniere forti.” Con un gesto fulmineo estraggo il mio yari e sfodero la lama. Alcune ragazze urlano e tutti fanno un salto indietro, mentre traccio una linea nel terreno. “Siete autorizzati a guardare se lo volete, ma se anche solo uno di voi si azzarda a fiatare o ad oltrepassare questa linea dovrà vedersela direttamente con me; e vi assicuro che ho l’autorizzazione per farlo da parte del Direttore.” Li fisso ancora per un lungo istante, in cui nessuno osa muovere un muscolo; poi mi faccio da parte e lascio passare gli studenti della Night Class, che non si mi degnano neppure di uno sguardo.
Yuki mi fissa orripilata “Non ti sembra di aver esagerato un po’?”
“Sei tu che sei troppo morbida con loro, così se ne approfittano.”
“Che cosa ci facevi al dormitorio Luna con il Direttore?” chiede curiosa, mentre gli altri studenti iniziano a dileguarsi.
“Voleva che mi presentassi prima di iniziare il lavoro.”
“Strano però.” dice Yuki.
“Cosa?”
“Kaname non c’era questa sera.”
Fisso le sagome dei vampiri che spariscono nell’edificio scolastico. “Infatti.”
 
 
“Avevi promesso che avresti risposto alle mie domande.” Abbiamo appena finito la prima ronda di perlustrazione; la luna è alta nel cielo e tutto sembra essere tranquillo. Mi siedo al bordo della solita fontana e sospiro “Che cosa vuoi sapere?” chiedo incrociando le braccia.
“Chi sei e perché ti trovi qui.”
“Sono Tsukino Karen, sono una Hunter e mi trovo qui per farti da balia.” Rispondo sprezzante.
La ragazza si siede accanto a me “Adesso dimmi la verità.” Il suo sguardo è fermo, i suoi enormi occhi mi tengono incollata al suo viso.
“E’ la verità.”
“Perché l’Associazione dovrebbe rinunciare ad una cacciatrice del tuo livello per un lavoro così inutile? Ho fatto delle ricerche questo pomeriggio e il tuo nome compare in molti registri di mio padre.”
Alzo le spalle “E’ una cosa che mi sono chiesta anche io non credere. Sono certa che c’è qualcosa dietro tutta questa storia, ma ti assicuro che al momento non so di cosa si tratti; anche se ho una mezza idea.”
“Si tratta di Zero vero?” sussurra.
Stringo i pugni: in realtà non ne ho la certezza. “E’ molto probabile. Kiryu fa parte di una famiglia di spicco all’interno dell’Associazione, ed il fatto che si stia trasformando è una cosa molto grave. Lui stesso è un Hunter, lo sapevi? Non gli sono state ancora affidate missioni ufficiali, ma sono certa che non tarderanno ad arrivare; e la cosa mi preoccupa.”
“Per quale motivo?”
“Quando nasci in una famiglia di Hunter non puoi scegliere il tuo destino: nel sangue ti scorre l’istinto puro del cacciatore e sei obbligato a servire l’Associazione e a proteggere il genere umano. Forse perché non esistono molti Hunter si ricorre a questo metodo, fatto sta che quando ti arriva un ordine devi eseguirlo per forza altrimenti rischi di essere processato e giustiziato. Non sei padrone della tua vita, capisci? Solitamente gli Hunter sono ben felici di rendersi utili alla società, ma nel caso del tuo amico non credo le cose siano altrettanto semplici. Lui è si un cacciatore, ma si sta trasformando in una preda; e questo lo porta ad un conflitto interiore non indifferente. Per quanto lui possa odiare i vampiri non ha più l’istinto naturale che lo porta ad ucciderli; adesso si rispecchia inconsciamente in loro e li compatisce. E questa è una debolezza che un cacciatore non può permettersi. L’Associazione non può esiliare o processare un Hunter senza un valido motivo, quindi l’unica ragione è che stanno aspettando che il tuo amico compia un passo falso. Molto presto sono certa che gli ordineranno di eliminare un livello E, o qualcosa di simile, e si aspettano che fallisca. Se ciò non dovesse accadere sperano comunque che la fame lo porti ad attaccare qualche studente di questa scuola. In un modo o nell’altro Kiryu sembra condannato.”
Yuki balza in piedi, l’orrore dipinto sul suo viso “Oh no! Dobbiamo fare qualcosa per scongiurare che questo avvenga!”
“L’Associazione mi ha chiesto resoconti settimanali dettagliati. Non vuole tenere sotto controllo solo il tuo amico, ma anche i vampiri, pare che stiano tramando qualcosa. Ora, anche se lavoro per loro, non è che io sia una grande fan dell’Associazione.”
“Hai intenzione di falsare i rapporti?” chiede incredula.
“No, ma finché riesco a tenere la situazione sotto controllo da sola non vedo il motivo di essere troppo dettagliata. Voglio prima scoprire che cosa si nasconde dietro a tutta questa storia. Tre dei più famosi Hunter della storia riuniti nello stesso posto, non può essere solo una coincidenza.” Aggiungo pensierosa.
Yuki si sporge verso di me e mi prende delicatamente le mani tra le sue “Grazie. Non sapevo se potevo fidarmi di te; ma quello che stai facendo, anche se rischioso, di certo è la soluzione migliore per Zero. Non so davvero come mostrarti la mia gratitudine.” La fisso attonita mentre calde lacrime le scorrono sul viso.
“Non lo sto facendo per te o per il tuo amico.” Voglio suonare brusca, ma non ci riesco davvero. Non sono abituata a tanta gentilezza, e la cosa mi mette in imbarazzo. “E comunque, che cosa ti lega davvero a Kiryu?” chiedo per cambiare discorso.
Vedo il viso di arrossire leggermente, eppure sembra ancora più triste di prima “Vedi, una notte di quattro anni fa il Direttore lo portò a casa nostra dicendo che la sua famiglia era stata sterminata dai vampiri. Se all’inizio è sempre stato chiuso in se stesso e consumato dall’odio verso questa razza, pensavo che con il tempo si sarebbe aperto almeno con me: in fondo ho sempre pensato che le nostre storie fossero simili, anche se io non ricordo nulla del mio passato. Ma mi sbagliavo. So che Zero mi vuole bene, eppure non riesco a penetrare la sua corazza, affronta sempre tutto da solo, portandosi tutto dentro. Per questo io voglio aiutarlo: per fargli capire che non è davvero solo.” Conosco molto bene la vicenda dei Kiryu: è una notizia che ha sconvolto profondamente il mondo dell’associazione, rovinando un delicato equilibrio che si era venuto ad instaurare tra vampiri purosangue e cacciatori. Di certo è una storia molto triste e non deve essere stato facile conviverci ogni giorno. Ammiro questa ragazza, se all’inizio mi era sembrata così fragile, adesso riesco a percepire la sua forza attraverso il suo dolore: è disposta a tutto per aiutare le persone che ama, si vede.
 
“Piccola Yuki, che cosa succede? Questo sudicio essere ti ha fatto piangere?”
Entrambe ci voltiamo di scatto verso la foresta “Hanabusa, che cosa stai dicendo?” Yuki sembra sorpresa, ma non mi lascia andare le mani.
Il vampiro sbotta a ridere “Sei proprio ingenua Yuki Cross; fossi in te sarei molto più selettivo con le mie amicizie.”
Sento le mani della mia compagna tremare nelle mie. “Le mie amicizie non sono affari che ti riguardano, hai capito? E poi si può sapere che cosa ti ha fatto?”
Lui mi guarda con sguardo maligno “E’ più per il fatto che esiste, non so se mi spiego.”
“Smettila! Come ti permetti di parlarle così? Dopo quello che ha fatto per voi oggi al dormitorio.” Adesso Yuki è davvero arrabbiata. Torno finalmente in me e mi alzo, sfilando le mani dalle sue così calde. “Non preoccuparti Yuki.” Mi volto verso Aidoh “Vedo che lontano dal padrone i cani sono disubbidienti…forse non è stato abbastanza persuasivo?”
Il vampiro arrossisce di rabbia “Come osi sporca…” si lancia fulmineo verso di me, ma io sono più rapida e lo blocco col bastone.
Sento Yuki che urla, mentre al fianco di Aidoh sono apparsi altri due vampiri a bloccarlo.
“Hanabusa calmati.” Intima Kain, afferrandolo per un braccio.
“Cugino! Hai sentito come ha osato rivolgersi ad un nobile?”
“Non peggiorare la situazione, se Kuran lo venisse a sapere si arrabbierebbe di certo.” Sussurra l’altra ragazza.
Abbasso l’arma “Avete bisogno di essere scortati fino al dormitorio?” chiedo tranquillamente.
“Ti ringrazio, ma conosciamo la strada.” Risponde freddo Kain, trascinandosi via il cugino, che continua a lanciarmi occhiate di fuoco.
“Non so proprio che cosa gli sia preso; di solito Hanabusa è gentile con tutti, specialmente con le ragazze.”
“Tranquilla, è una reazione che mi sarei aspettata prima o poi. Comunque volevo ringraziarti per aver preso le mie difese, è stato molto gentile da parte tua.” Le accenno un sorriso e la vedo arrossire violentemente sotto la luna.
“Forse è meglio fare un ultimo giro prima di ritirarci.” La sorpasso e mi incammino verso la scuola.
“Ehi aspetta! Non ho ancora finito con le domande.” Mi raggiunge correndo.
“E’ solo la nostra prima notte Yuki; sono certa che domani troverai altre risposte.”
 
 
E’ già passata una settimana da quando mi sono trasferita al Collegio e sento di essermi abituata pienamente ai ritmi. Dopo la prima notte non ho avuto molto tempo di parlare con Yuki, ma posso affermare che andiamo abbastanza d’accordo. Non ho mai avuta un’amica, non so bene come ci si debba comportare, eppure con lei le cose mi vengono del tutto naturali. Se di giorno studio con Yuki e la sua amica Yori  in biblioteca, lontano dagli sguardi indiscreti degli altri studenti; la notte pattuglio la zona intorno ai dormitori. Nessun vampiro si è più avvicinato a me, né mi ha rivolto la parola, e di questo posso solo che esserne felice.
In compenso tutte le notti sento un sguardo fisso su di me, che mi accompagna ovunque vada. Se all’inizio poteva sembrare fastidioso, adesso la percepisco come una presenza rassicurante. Non ho più parlato con Zero Kiryu dopo la mia prima notte; ma so che sta mantenendo fede alla sua promessa di seguire ogni mia mossa.
Questa notte sembra particolarmente tranquilla; si sta avvicinando l’inverno e il vento gelido taglia la pelle delle mani e del viso. Mi piace il freddo: mi piace la sensazione di bruciore nei polmoni quando faccio respiri profondi. Mi tiene sveglia durante queste lunghe notti di pattuglia.
Sono abituata a vivere di notte, il sole troppo forte mi da fastidio, per questo non esco mai prima del pomeriggio dalla mia stanza. Ricordo che primi tempi, quando ancora vivevo nei sotterranei con il mio Maestro, mi chiedevo spesso quale fosse la sensazione del calore del sole sulla pelle.  Ero gelosa delle poche persone intorno a me che potevano uscire durante il giorno. Solo molti anni dopo ho capito che quello che era considerato la fonte di vita per la terra, per me era solo estremamente dannoso. Ho imparato ad accettarlo come ogni altra singola stranezza del mio essere; come ogni singola cosa che mi rende più simile a loro.
Senza rendermene conto sono finita sulla terrazza sotto l’aula dove sta facendo lezione la Night Class. Riesco a vedere la flebile luce delle candele riflettersi sui vetri delle finestre. Mi sento
sempre a disagio vicino a loro, come se fossi io quella sbagliata.
Mi siedo sul cornicione appoggiata al mio yari, e mi perdo nei ricordi delle mie innumerevoli notti di appostamento per catturare e uccidere vampiri. Chi avrebbe mai pensato che un giorno mi sarei trovata a difenderli?
Uno spostamento impercettibile nell’aria e mi volto di scatto sfoderando la lama.
Quasi mi cade il bastone quando me lo trovo finalmente davanti.
“Noto con piacere che i tuoi riflessi sono sempre pronti, Tsukino.”
Non è affatto cambiato dall’ultima volta che ci siamo incontrati: adesso indossa la divisa della Night Class, ma la sua perfezione è sempre palpabile.
“Cominciavo a credere che non ti saresti più fatto vivo, Kuran.” Stringo i denti.
“Devi perdonarmi se non sono venuto ad accoglierti la sera del tuo arrivo; ma ho pensato che la cosa avrebbe potuto metterti in difficoltà. Ho voluto lasciarti qualche giorno per ambientarti. Stai facendo uno splendido lavoro, davvero. Gli studenti della Day Class non sono mai stati così mansueti.” Il suo tuono è calmo e melodioso come sempre.
Non abbasso il bastone che ci divide “Che cosa vuoi che siano dei ragazzini in confronto a vampiri di livello E?” sbotto. “Dimmi piuttosto per quale motivo mi trovo qui.” So che solo lui può darmi questa risposta.
“Ho bisogno di qualcuno capace di difendere Yuki.”
Le sue parole mi fanno quasi cadere il bastone dalle mani. Sgrano gli occhi e lo fisso decisamente sorpresa. “Yuki? Che cosa c’entra la figlia di Cross adesso?”
I suoi occhi si induriscono per un momento “Tutto.”
“Non hai bisogno di me per un compito simile. Hai già a tua disposizione il Direttore e Yagari; vuoi forse dirmi che non ti bastano?”
“Di questi tempi è meglio essere prudenti, dico bene?” so che non ha intenzione di rivelarmi più di così. Il suo sguardo si perde all’orizzonte, per poi riallacciarsi al mio.
“Abbassa la tua arma Tsukino. Hai ancora paura di me?” sembra triste.
Un brivido mi corre lungo la schiena. “E’ meglio essere prudenti, Kuran” gli faccio il verso. “Piuttosto, non dovresti essere a lezione con i tuoi compagni adesso? O forse il tuo ruolo di superiorità ti assolve da questi compiti banali?” sputo acida.
Sembra divertito “Ti ho visto sulla terrazza e non ho saputo resistere. Piuttosto ti chiedo scusa per l’increscioso incidente della prima sera. Posso assicurarti che ho preso i miei provvedimenti e che non ricapiterà più una cosa del genere.” Il nobile Kuran si scusa con me.
“E’ nella loro natura disprezzarmi…” sussurro.
“Io comando la loro natura.” Risponde fermamente. Fa un passo indietro, sottraendosi alla luce della luna. “Ora ti prego di scusarmi Tsukino, ma devo andare. E’ stato bello rivederti.”
Solo molto tempo dopo che ha lasciato la terrazza decido di abbassare finalmente il mio yari.
 
“Tsukino! Tsukino! Scappa…bisogna portarla via, bisogna nasconderla!” Urla feroci, rumore di colpi…odore di sangue.
 Mi appoggio alla parete del corridoio, con il cuore che batte forte nelle orecchie e un nodo di paura nella gola. Kaname Kuran…non pensavo che rivederlo mi avrebbe sconvolto così. Maledetto! Davanti a lui sono un essere inerme in grado solo di covare rabbia e paura. Scivolo lungo il muro…mi sento così piccola.
“Karen!” sento delle braccia forti che mi sollevano e mi trascinano via. Le porte del corridoio si alternano l’una dopo l’altra, finché non mi ritrovo in un’aula vuota, sdraiata su un banco.
Mi impongo di calmarmi; solo dopo che il respiro è tornato regolare decido di mettermi seduta.
Mi gira ancora la testa: un forte conato mi assale e mi aggrappo al banco con tutte le forze.
So che lui è davanti a me mi sta fissando con il suo unico occhio, aspettando pazientemente che mi riprenda.
“Yagari…” sussurro.
“Immagino che Kuran abbia finalmente deciso di apparire.”
Solo il suo nome mi urta…”Non può essere sempre così.” Sputo rabbiosa.
“Cerca di calmarti adesso. Che cosa ti ha detto?”
“Niente di rilevante, voleva solo darmi il benvenuto.” Mento.
“Io lo sto tenendo d’occhio da un po’. C’è qualcosa che non mi piace in questa scuola.” Incrocia le braccia sul petto, pensieroso.
“Anche io ho questa sensazione. Cross che diavolo sta combinando in tutto questo? Possibile che non si renda conto di nulla?”
“Non è così. Ha deciso di non agire direttamente, per questo sono qui. Lui ha già molte cose di cui occuparsi e non può permettersi di attirare troppo l’attenzione di Kuran su di se.”
“Lui si fida di quel bastardo!” balzo giù dal banco accecata dalla rabbia.
“Adesso calmati. A quanto pare Zero ha ricevuto la sua prima missione dall’Associazione. Devo chiederti di ricambiare il favore che ti ha fatto lui tutti questi giorni.”
Improvvisamente la rabbia lascia il posto allo sconcerto. “Vuoi che lo segua?”
Toga annuisce gravemente “Io darei troppo nell’occhio, tu sei brava in questo genere di cose. Ovviamente devi astenerti dall’intervenire se non è strettamente necessario.”
Finalmente un po’ d’azione, penso. “Quando?”
“Domani al tramonto. E’ più che scontato che Kuran manderà anche qualcuno dei suoi quindi vedi di stare attenta e non farti scoprire.”
“Non c’è bisogno che tu mi dica come fare il mio lavoro. Ti ricordo che ho più esperienza di te.” Mi avvio verso l’uscita dell’aula.
 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1033474