-You are the only exeption- (rinnovato)

di imiberry
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** MESSAGGIO DI BENVENUTO ***
Capitolo 2: *** Eyes On Fire ***
Capitolo 3: *** Serial Killer ***
Capitolo 4: *** Every Body's Falls ***
Capitolo 5: *** Every Body's Falls II ***
Capitolo 6: *** Blue Jeans ***



Capitolo 1
*** MESSAGGIO DI BENVENUTO ***


CIAO A TUTTE CARISSIME LETTRICI!!!
rieccomi di ritorno dopo due anni di scomparsa, prima di tutto volevo scusarmi, a,che se so che non sarà sufficente!!! mi siete mancate tantissimo!! allora la mia storia, cioé la vecchia, l'ho riletta dopo aver perso ogni speranza e ho notato che mancava, come dire non era il risultato che volevo ottenere! cosi' mi sono rimessa a riscriverla modificando molte cooooose; prima di tutto c'é piu' azione!!! Suspens e ho aggiunto una piccola sorpresa che scoprirete in seguito!!!  E in piu' sono passata dai giovani e poveri adolescenti sperduti nell'amore alla vera e propria vita!! Buona Lettura e prima di dimenticare non dimenticate di recensire per favore, visto che mi aiuta molto ma sopratutto perché sono ancora indecisa tra STRAWBERRY/RYAN e STRWBERRY/KISSHU!!!! <3 <3

kiss imiberry <3

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Capitolo 2
*** Eyes On Fire ***


Era un pomeriggio speciale per la nostra eroina visto che era l’ultimo giorno di scuola: finiti i ritardi, i compiti a casa, ma sopratutto il sonno perduto; Benvenute Vacanze!!!!!

Finalmente la campanella suonò e straw si diresse verso l'uscita con Megan, che stavano già stavano sognando il mare, con i raggi di sole che accarezzano la pelle, il dolce fruscio del vento che procurava brividi di piacere, e ai gelati lungo la spiaggia..quando senti’ improvvisamente una voce famigliare chiamarla:

?: strawberry...strawberry...aspetta un attimo!!!

strawberry si girò di scatto, era Mark il suo fidanzato stavano insieme più di un anno e non si puo’ certo dire che la loro relazione era da invidiare in quest’ultimo periodo.

s:oh...ciao Mark, mi fa piacere vederti! ‘’perché menti a te stessa e agli altri?’’

M: è da prima che ti chiamo!! Va tutto bene piccola?

S: si si stai tanquillo é solo che sono un po’ stanca;

M: fa niente tesoro vuoi che ti accompagni a casa?

S: no non ce né bisogno, e poi sono in compania di Megan-che intento si era allontanata per lasciare un po’ d’intimità alla nostra giovane coppia.

M: dai straw non fare la modesta, e poi é da un po’ che non stiamo un po insieme!

S: senti Mark mi fa piacere che ti preoccupi per me ‘’bugiarda, fino a quando le tue bugie staranno in piedi hein,’’ pero’ veramente oggi non me la sento, voglio stare un po da sola per favore;

Marc ci rimase male dalla risposta di strawberry ma doveva ammettere che ultimamanete le cose tra di loro non andavono più cosi’ bene, la fiamma che alimentava il loro amore si era spenta dopo l’incidente, certo capiva bene la situazione in cui si trovava la sua amata, ma era sempre più difficile da sopportare.

M:okay... tu chiamo stasera allora?

S: certo! A stasera allora!

Si diedero un bacio, freddo, cinico quasi come se lo facessero per abitudine non per amore. E le due ragazze s’incamminarono verso casa.

Megan: strawberry cosa succede tra te e Mark?

S: Niente di speciale,sai com’é la nostra storia va di male in peggio! Tutto qui!-disse lei in modo sarcastico.

Megan: nooooo non mi dire, non avevo notato!!!! Fece lei in modo ironico, strawberry non riusci’ a trattenere il riso e scoppio’ a ridere! Fecero la strada insieme, parlarono di tutto e di niente rievocarono i loro ricordi d’ infanzia, i loro problemi, ma si sa che quando ci si diverte il tempo passa infretta, infatti Megan arrivo davanti alla porta di casa, le due ragazze, dovettero separarsi a malincuore si salutarono e strawberry si avvio’ verso casa da sola. Tanto ci si era abituata.

Arrivata a casa, guardo la finestra, nessun segno di vita, busso’, nessuna risposta, come al solito.’’ Mi sa che passeremo un altra serata a due mia cara strawberry!’’ non aveva voglia di mettere piede a casa, o puittosto in quell’edificio che oramai non rappresentava più niente per lei: freddo e pieno di tristezza, rievocava in lei ricordi dolorosi, quindi preferiva evitarli e come era al suo solito si diresse verso il parco Inohara uno dei rari luoghi dove ritrovava una pace interiore.

Arrivata si sedette sull'erba a fissare il vuoto pensando a come la sua vita era cambiata in una frazione di secondi, era passata da tre metri sopra il cielo all’ inferno vero e proprio. Lei era un angleo caduto qualcuno che non trovava pace e che non trovava il suo posto in quella misera esistenza, dove portava una maschera che non era la sua: sempre sorridente e solare, piena di vita, già, questa era la vecchia strawberry, perché quella che é qui seduta sulla tenera erba: é una creatura che ha perso la speranza e che ha smesso di credere nei lieti fine o nell’amore eterno, una ragazza che ha capito che la vita é una troia, che prima o poi ce la mette nel culo come ha fatto con lei. Persino la parola Amare non aveva più alcun senso, Mark era diventata una comparsa nella sua storia, é passato un anno da quando sono usciti la prima volta: quello si che era vera passione, quando non vedeva l’ora di vedrelo, di stare tra le sue braccia e sentire il suo profumo, vederlo durante i suoi allenamenti,e le notti passate insieme a fare l’amore con desiderio, dove i due amanti diventavano una sola cosa! Questo era tanto tempo fa! Questa era la vecchia Strawberry!!!!

S: eh già, la vecchia strawberry!

Fece per alzarsi e andarsene quando senti’ une voce a lei sconosciuta rispondergli:

?: se continui a parlare da sola, la gente finirà per crederti pazza!

Si giro’ di scatto e si trovo’ davanti un ragazzo più o meno di vent’anni, alto e muscoloso con dei capeilli biondi,anzi quasi dorati che facevano pensare: a quei campi di grano in piena estate, e i suoi occhi, di un blu cosi’ acceso che quando ti guardava avevi l’impressione di nuotare in un mare artico un colore speciale che nasconde pericoli infiniti come se fosse, una specie di terza dimensione. Doveva ammetterlo strawberry che quel ragazzo era veramente niente male.

S: nessuno a chiesto il tuo parere! E adesso con permesso! Disse lei con una smorfia, fece per andarsene ma il biondino le barro la strada.

?:come siamo sgradevoli... e io che ero venuto a parlarti! Non ti hanno insegnato le buone manire la rossa?

S: senti biondino, non ho tempo da perdere okay... adesso se non ti dispiace va a giocare da un altra parte! Ogni suo tentativo di sfuggire alla sua presa finiva per fallire.

?: il gattino graffia a quanto pare!!!! Continuava a guardarla cercando di capire ogni suo gesto, smorfia era una ragazza molto semplice e questo stranamente lo attirava, lo intrigava, per non parlare di quei capelli rossi come il fuoco e i suoi occhi color nocciola dei tratti unici, il suo carattere da intrepida combattente che non gliel’avrebbre reso le cose facili lo eccitava. Nessuna ragazza gli aveva mai tenuto testa fono ad ora, normalmente le femmine si gettano ai suoi piedi o per i il suo fascino o per i soldi. Lei era diversa!

?: com’é che ti chiami rossa?

S: non sono affari che ti riguardano chiaro!!??

?: quanto siamo scontrose, se vuoi giocare duro sappi che stai di fronte alla persona giusta! O mi dici come ti chiami o passiamo la serata al parco, deciditi!

S: o santo cielo, che cosa ho fatto per meritarmi tutto questo?

?: non lo so, se mi dicessi il tuo nome sarebbe tutto più facile credimi.

S: okay lo faccio solo perché sono in ritardo e devo tornare a casa sappilo!! Prese un lungo respiro, mise il suo orgoglio da parte e disse: mi chiamo Strawberry Momoyima; ora levati dai piedi!

?: finalmente,vedi non sei micca morta io sono Ryan Shirogane; piacere;

S: posso andare adesso?

R: si ma prima, ti rivedro’?

S: non penso prorpio dopo quello che mi hai fatto passare oggi!

S’incammino’ verso l’uscita del parco, stranamente l’incontro con il biondino, o dovrei dire Ryan, era stato piuttosto divertente. Per non parlare di quel bel corpo che nascondeva sotto la maglia..

S:’’ma a che cavolo pensi straw.?? No hai un ragazzo e lui é solo un maniaco, torna in te straw, torna in te’’.

Strawberry rientro’ a casa lasciandosi dietro un altro anno scolastico terrible, sperando che le vacanze gli riservino qualcosa di positivo, o almeno che gli rimonti il morale. Lo sperava dal profondo del suo cuore.

Intanto il nostro Play boy si diresse verso un piccolo caffé che aveva appena aperto, vicino al parco Inohara, entro’ dalla porta di servizio, fu accolto da un uomo alto con dei capelli lunghi e mori:

?: allora Ryan, cosa ne pensi?

R: devo dire Kyle, che il luogo é molto bello, abbiamo fatto un ottima scelta!

K: ne ero sicuro, l’innaugurazione del caffé Mew Mew, si farà fra tre giorni, il solo problema manca il personale.

R: non ti preoccupare che penso di avere già qualcuno in mente.

K: di già??? Come hai fatto?

R: diciamo che é stato il destino ad averci fatto incontrare!

K: sono curioso di vedere chi é allora!

R:’’spero solo di ritrovarti, strawberry’’

 

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Capitolo 3
*** Serial Killer ***


lunedì mattina, un giorno tragico per strawberry ma non oggi visto che era in vacanza, fece tutto con calma, prima di tutto ando’ a vedre se sua madre era rientrata ieri sera, entro di soppiatto nella camera per non scegliarla: era li’, distesa sul letto, ancora con i vestiti da lavoro,la guardo’ con aria addolorata ma ormai era uno scenario che si ripetava quasi sempre; Con cura prese le lenzuola e la copri’ poi gli parlo’ con dolcezza mentre raccoglieva gli oggetti un po’ sparpigliati dappertutto:

S: sai mamma é una situazione dura per tutti e due ma non puoi continuare cosi’, hai una casa e una figlia, se papà ti vedesse in questo stato non penso che ne sarebbe tanto fiero! Va’ vé tanto lo so che le mie parole entrano da un orecchio e escono dall’altro... io scendo giù ,se ti scegli troverai la colazione ,se no il pranzo é nel frigo, bastera’ scaldarlo;

chiuse la porta dietro di lei, come se il sipario si fosse chiuso e si diresse verso il bagno, entro’ a fare la doccia un momento di pausa, che la allontanava dal mondo esteriore, : l’acqua cosi’ tiepida scendeva lungo il suo dolce corpo, come un abbraccio il suo solo pensiero era quello di godersi quel momento di tranquillità, ma sopratutto lavare via tutta la tristezza e i pensieri negativi che la tormentavano. Usci’ si vesti’ e scese in cucina per preparare la colazione, mangio’ si giardo’ intorno:

S: uffa....già mi annoio dal primo giorno, sai cos’é chiamo Megan, sperando che non stia dormendo!

Prese il suo cellulare rosa, con il suo pupazetto preferito che aveva chiamato Mash, non si perché e compose il numero della sua amica, il telefono squillava:

M: Pronto!

S: Pronto Megan; tutto bene??

M: Benissimo!

S: senti che ne dici di andare a fare colazione fuori stamattina?

M: mmmmh... si penso che non ci sia nessun problema, ci vediamo verso le dieci davanti al parco?

S: nessun problema, a dopo!

M: a dopo, ciao straw!!!!

le due amiche si ritrovano davanti al parco Inohara, e s’incamminarono verso il solito bar quando Megan ebbe una brillante idea:

M: sai straw c’é un nuovo caffé che dovresti vedere é magnifico, tutto in rosa, sai tipo i castelli che sognavamo quando eravamo piccole, sfortunatamente non ha ancora aperto!

S: fa lo stesso andiamo a vedere lo stesso!

Le due ragazze s’incamminarono verso il caffé, si ritrovarono di fronte er veramente come Megan l’aveva descrtitto: ra grande in roa e rosso con delle finistre in forma di cuore, sembrava una torta di san valentino alla regina di cuori di alice nel paese delle meraviglie!

S: WOW; questo si’ che é un vero caffé!!!! Non vedo l’ora che apra, aspetta un attimo c’é una porta, vieni andiamo a vedere!!!!!

M: ma ti é dato di volta il cervello o cosa?

S: ti prego dai solo un’occhiatina all’interno sono sicura che é stupendo la’ dentro!!!

M: no straw ci letteremo nei guai!!!

S: okay io ci vado da sola tu stai qui e fai la guardia se c’é qualcuno che arriva fischia!

M: no straw!!!!!!! Dai andiamocene!!!

Ma le parole di Megan, non servirono a niente visto che strawberry aveva gia’ scalato il portno e si avviava verso la porta di servizio, la apri’ e s’intrufolo’ dentro, come una ladra, si ritrovo’ nei camerini, si guardo intorno, e vide una porta aperta che probababilmente conduiva al cuore del locale, si avvio’ sulle punta dei pide, quando iprovvisamente fu placcata con le spalle al muro, era Ryan!!!

R: bene, bene guarda chi si rivede!!!!

S: Ryan???? Ancora tu?

R: gia’! a quanto vedo non ti hanno insegnato le buone manire strawberry!!

S: le conosco le manire e le uso con chi voglio!!

R: e hai ancora il coraggio di parlare, io al tuo posto mi zettirei, visto che ti sei messa in un bel guaio!

S: senti non stavo facendo niente di male, voleva solo dare un’occhiata all’interno...e poi chi sei tu per dirmi cosa devo o non devo fare, levati dai piedi!

R: chi sono io, penso che cambieresti tono se lo sapessi, ma non importa e per tua informazione lo sai che potresti andare in prigione per questo??

S: in prigione? Oddio che paura!!!! Ma chi prendi per il culo? ‘’ okay starwberry é il momento di usare la tua astuzia femminile per uscire da quesot guaio!!!!’’

Fece i suoi grandi occhioni da gatto, e con un dito gli accarezzava il petto dall’alto in basso e con voce sensuale comincio’ a mettere in atto il suo piano:

S: senti Ryan, non c’é veramente nessuna maniera di farti ragionare?

A Ryan piaceva giocare con le sue prede, sopratutto quando queste si trovavano in gabbia!

R: non lo so, sai com’é, vorrei tanto,pero’, non lo so!

S: non c’é veramente nessuna, nessuna, maniera di farti cambiare idea?

R: una forse ci sarebbe;

S: sentiamo!

Gli atti rimpiazzarono le parole, ora era straw a guidare il piccolo gioco che si era instaurato tra i due, fatto di carezze e di labbra che si cercano desesperatamente, ma che non s’incontrano, straw cambio’ posizione era lei sopra di lui, era lei che dominava

R: ‘’ dai rayan reagisci non vedi che ti stai facendo manipolare da una ragazzina,’’ impossibile resisterli, era come un cobra manipolato dal suo incantatore, infatti straw approfitto del sui momento di debolezza per sfuggire alla sua presa, corse verso l’uscita con tutte le sue forze, ma evidentemente non era il suo giorno fortunato, a quasi pochi centimetri dall’uscita, alla liberazione s’imbatté in qualcosa, o puittosto qualcuno.

S: ahiaaaaaaa!!!

Levo’ gli occhi per guardare colui che l’aveva ‘’condannata a morte’’, era un ragazzo alto con dei capelli mori e lunghi raccolti in una coda, con un sorriso cosi’ dolce, che era sicura di non poterli dire di no.

K: tutto bene signorina? Gli tese la mano per poterla aiutarea sollevarsi da terra.

S: bene é una parola grossa in questo momento! Disse lei guardando verso la direzione di Ryan che si godeva lo spettacolo.

K: potresti presentarci la signorina Ryan.

R: Strawberry ti presento Kyle, il nostro pasticciere, Kyle ti presento Strawberry la nostra nuova cameriera!

K: piacere di conoscerti strawberry!!!! Vedrai che fare,o una formidabile squadra!!!

S: aspetta un momento, io cameriera, se ne parla nemmeno!!! Chi ti ha dato il permesso?

R: o questo o il commisariato! Scegli tu!

S: ti prego dimmi che scherzi?

K: credimi strawberry, lo vorrei tanto per te; pero’ é lui il capo, gli ordini vengono eseguiti!

S: ehm.... capo....ti prego ditemi che é uno scherzo!

E megan?? Credevate che l’avessi dimenticata? Eh no la nostra carissima amica era fuori, aspettando con ansia il ritorno di strawberry, e di lei nemmmeno l’ombra!

M: dove cavolo sei strawberry, é da mezz’ora che sei sparita; e se qualcuno l’avesse trovata e rapita? O peggio uccisa?? No non posso aspettare, vado a cercarla!!!!

Scavalco’ il portino, Si precito’ verso la porta di servizio, passo’ attraverso il camerino e corse verso la grande sala, per sua grande sorpresa si trovo’ difronte strawberry con due sconosciuti che stavano bevendo thé e pasticcini.

S: Megan, scusami ti avevo completamente scordata!!!!!

M: scordata?? Sai la paura che mi hai fatto venire??? Pensavo che ti avesso rapita o peggio molestata!!!!!!

R: ehm, guisto per precisare che i criminali qua dentro siete voi!!!!

M: cosa e voi chi sareste?

S: Megan ti presento Ryan e il nostro pasticciere Kyle!!!

R: ehm; ehm non stai dimenticando qualcosa strawberry?

S:....il mio capo.

M: capo??

S: si lavorero’ qua da ora in poi!!! Fece lei con un aria non molto entusiasta!, mentre Kyle faceva conoscenza con Megan, Ryan invece dava le ultime istruzioni alla sua nuova cameriera:

R: per ricapitolare strawberry si apre alle nove, tu devi essere qua un ora prima, sii puntuale non acceto i ritardi, se no sarai punita, riceverai la tua paga a fine mese, la divisa é obbligatoria!!! Ultima cosa non tollero i ritardatari!!!!!

S: va bene cerchero’ di essere puntuale!!!!

R: un ultima cosa,mi dave dare il tuo numero di telefono

S:cosa???

R: si nel caso ti succeda qualcosa o tu non riesca venire, dovro’ contattarti! É per lavoro.

S: lavoro? Mah.. va bene te lo scrivo sul foglio anche se la tua ruchiesta é un po ambigua!

Prese il suo numero di telefono, lo guardo’ poi fece un sorriso malizioso,

R: te l’avevo detto che saremo finiti per rincontrarci, la prossima volta, mettiti in testa che la curiosità é un diffetto molto brutto!

S: ma come ti permetti, sei solo...

R: io al tuo posto non lo farei, ricordati ora io sono il tuo Capo e tu devi obbedirmi da adesso in poi!

S: ma guarda tu, su tutte le persono del mondo proprio da lui dovevo capitare!

R: che vuoi di piu’ un capo sexy come me non é male =p!

S: straw arrosi’ e non reagi’, si dirisse verso la porta senza una parola; era felice anche se non voleva ammetterlo, ora aveva un lavoro, un’altra scusa per poter stare il più possibile lontano da casa, da sua madre e dall’incubo che sta vivendo ad occhi aperti.

 

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Capitolo 4
*** Every Body's Falls ***


Una giornata movimentata si termina per la nostra eroina, ha trovato un nouvo lavoro per occupare la sua estate, ha un capo niente male, un locale da favola, cosa voleva di più? voleva essere di nuovo se stessa, ritrovare la sua vecchia vita precedente/ nella sua piccola sfera quasi perfetta, degli amici stupendi, una faliglia unita e un ragazzo che amava, e che d’altronde non si attardo’ per farsi sentire. Il cellulare di strawberry stava suonando, mentre preparava la cena, per lei e il suo gatto. Era Mark.

S: pronto?

M: ciao strawberry, sono Mark, tutto bene?

S: si tutto bene!

M: sei sicura? Hai una voce molto strana.

S: stai tranquillo, senti Mark ho pensato molto alla nostra relazione e..

M: vuoi che la finialo qui non é cosi’?

Straw non sapeva cole reagire, lasciare il suo ragazzo per telefono non era molto gentile sopratutto che la sua voce al telefono era triste, arrabbiata. Fece un respiro e prese una decisione, una brutta se possiamo definirla in questo modo.

S: senti Mark é meglio se non ne parliamo adesso, domani mattina passi da me se vuoi?

M: NO! Ho già aspettato abbastanza!!!!!! Non posso ancora aspettare, tu non ne hai idea di quanto io soffra! Meglio farla finita oggi, vediamoci tra dieci minuti al parco Inohara!

S: adesso ma sono le dieci di sera, e poi se mia madre..

M: ma non dire cazzate per favore!!!!! Lo sappiamo benissimo che a tua madre non gliene frega un cazzo di te!!! (ndme: scusate le parolacce, pero’ é l’unico modo per dare a Mark un’aria arrabbiata =) se veramente vuoi avere una spiegazione, verrai!

Riattacco prima che potesse dire una sola parola, era indecisa, c’era una voce in lei che le diceva di lasciare perdere che non ne vale la pena di andarlo a trovare visto il modo con cui le ha parlato, ma il suo cuore la contraddiva, c’erano rimosri in lei che la divoravano, pensava che fosse l’ultimo gesto ‘’buono’’ da fare nei suoi confronti, dopo tutto era il suo ragazzo e che in passato si sarebbe messa contro il mondo pur di difenderlo;

Riuni’ il suo coraggio si mise una giacca, spense i fornello e si avvio in quella tarda e buia notte, verso il parco Inohara, ignaradei pericoli che avrebbe corso. Perché la piu’ parte delle volte sono le persone di cui ci fidiamo ciecamente che ci feriscono di più! Arrivata al parco, diede un occhiata intorno a se, il vuoto totale regnava, cosi’ s’incammino’ verso il loro punto di incontro, l’albero che si trovava in fondo al parco, dove di erano scambiati i primi baci e passavano i pomeriggi insieme, l’uno tra le braccia dell’altro-i pensieri di strawberry furono interrotti dalla voce di Mark

M: Allora sei venuta, credevo che non l’avresti fatto!

S: e invece eccomi qua, ti ascolto!

M: senti io non sopporto piu’ la nostra relazione tra alti e bassi, non so cosa fare, ho l’impressione che tu non mi ami!

S: ecco io penso che il meglio sarebbe che ci lasciassimo, sono stanca e sei un ragazzo adorabile, sono sicuro che trov...

M: CAZZATE!!!! Ti sei presa gioco di me dall’inizio io per te ero solo il piccolo pupazzo che si mette nel cassetto e che lo usi quando ne hai bisogno!! Sono sempre stato vicino a te, fin dall’inizio e tu mi hai usato come un oggetto,hai la minima idea di quello che ho dovuto soffrire? Pero' sai una cosa adesso é il tuo turno, quello di sapere cosa vuol dire essere trattato come un oggetto!!!!

la voce di Mark era sempre piu' violenta e addolorata, nei suoi occhi non riusciva a ritrovare il suo caro Mark, i suoi occhi buii e pieni di dolore, si avvicino' minacciosamente, e un ghigno maligno sulle labbra, il cuore di Strawberry batteva all'impazzata, le gambe gli tremavano mentre continuava a indietreggiare fece per girarsi ed andarsene quando si sentì afferrata per un braccio e strattonata verso di lui con una violenza impressionante, obbligandola a guardarlo negli occhi.

 

S: ma ti é dato di volta il cervello o cosa? Lasciami andare subito!!!!!

 

marc aveva uno sguardo crudele e freddo qulacuno che é stato ferito e voleva vendicarsi, furono i sentimenti che riusci’ a leggere nei suoi occhi marroni. Ci fu un lungo silenzio tra i due, quasi quasi potevano sentire i loro cuori battere all’impazzata.

Prese le sue braccia con una violenza incredibile, volle baciarla, ma lei glielo impedi’, non era più se stesso la rabbia aveva preso il controllo di lui!

 

S: ti prego marc lasciami mi stai facendo male, LASCIAMIII!!

 

Marc la sbatté contro ad un albero ed iniziò a baciarla sul collo, il suo petto, tutto ma con una violenza mai vista prima d’ora. Strawberry piangeva, ma non poteva lasciarli fare, gli diede una ginocchiata allo stomaco , ma nonostante tutto lui non si mosse di un solo centimetro, anzi quel calcio aveva aumentato la sua insaziabile voglia di farla sua! Ansimava come un animale e con dei baci violenti soffocava le sue urla!

 

S: ti prego Mark lasciami andare!!!!!! Isse lei tra le lacrime che rigavano il suo dolce viso.

 

M: adesso mi preghi, se tu non sarai mia, nessun altro ti avra’!!!!!!

 

Strawberry era immobilizzata per i polsi, era troppo forte per lei, eppure non smetteva di opporre resistenza, ma i suoi sforzi non servivano a un gran ché, pensava che se avesse rallentato le cose qualcuno, passeggiando avesse potuto salvarla.

Ma mano a mano che i secondi passavano straw cominciava a perdere le speranze.

Marc stanco delle sue urla che cercava di soffocarli con baci violenti, le diede un pugno allo stomaco e la rispinse brutalmente contro l'albero.

Ormai strawberry era al limite, non aveva più forze, a casua del colpo preso si senti’ svenire. In quell istante comincio’ a pensare alle persone amate, a suo padre che se fosse stato la, gli avrebbe impredito di uscire, di trovarsi in quel groso guaio, ma sopratutto stava pensando sua madre, chi si sarebbe preso cura di lei?? Le lacrime scendevamo come un fiume che ha rotti gli argini, era l’unica cosa che poteva fare in quel momento. Improvvisamente strawberry sentì l'erba fresca sulla schiena, Marc l'aveva fatta sdraiare per terra,ormai non c'era più speranza per lei! L’unica cosa da fare era aspettare che Mark finisse cio’ che aveva cominciato. Sentiva la sua lingua lambirle i seni, il collo, le orechie, tutto! Era un mostro disgustoso, il peggio é che da lui non se la sarebbe mai aspettata, dov’era finito il docile Mark, quello che l’avrebbe protetta da tutto, ma apparentemente non da se stesso! Continuava a dimenarsi ma il suo peso le bloccava ogni movimento, non c’era nessuno intorno, il vuoto totale come cio’ che provava in quel momento, le mani di Mark stavano esplorando sotto la gonna, con una frenesia mai vista!

S: ‘’ci siamo straw, é la fine!!!!! apparentemente sei destinata a soffrire nella tua vita, ma cosa ho fatto per meritare tutto questo? Niente gia’ nulla, la colpa é tutta mia, non avrei mai dovuto fidarmi di lui dall’inizio, pero’ a che serve piangere sul latte versato, tanto é troppo tardi! Tanto so come finira’: o con il suicidio o l’omicidio! É chiaro come il sole!!’’

Quando pensieri cupi s’impossesarono della mente della nostra eroina, improvissamente sneti’ che Mark lascio’ la presa, l’unica cosa che riusci’ a intravedere tra le lacrime era una sagoma nera che la teneva tra le braccia e che continuava a ripeterle:

?: ehi rossa, svegliati, apri gli occhi!!!!!! Andra’ tutto bene ci sono io qua!!!!!

Strawberry fece un live sorriso e si lascio’ andare tra le braccia di colui che l’aveva salvata dalla grinfie di quel mostro. Forse una speranza per la nostra eroina c’era ancora, perché in fondo a un tunel nero c’é sempre una luce, e che fortunatamente ci sono ancora persone buone sul pianeta!

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Capitolo 5
*** Every Body's Falls II ***


Buio totale. Fu la prima impressione che strawberry ebbe quando riapri’ gli occhi, ci vollero dieci minuti prima che si abituasse all’oscurità che l’avvolgeva. Si trovava distesa in un letto, una stanza semplice, a prima occhiata di un ragazzo, non era molto arredata ; c’erano pochi mobili una scrivania, un armadio e un computer, e una grande finesta con un balcone, che permettava ai raggi della luna di penetrare nella camera.

Mentre stava cercando di capire dove si trovava, un flash-back percorse la sua mente, e improvvisamente Strawberry fu sommersa dall’emozione, si ricordo’ di tutto: Mark, i suoi baci violenti che le toglievano la respirazione, le botte e la tristezza! Era cio’ che il suo pianto riusciva ad esprimere; visto che non riusciva piu’ a parlare, strani pensieri cominciarono a percorrere la sua mente: tanto la sua vita faceva schifo, perché continiare a vivere, era meglio mettere un fine a tutta questa sofferenza una volta per tutte!! Si diresse verso il balcone, giro’ la serrura e avanzo tremando, il chiarore della luna risplendeva su i suoi capelli rosso lampone, mentre il gelido vento della notte la faceva rabbrividire.

La sua ora si avicinava sempre di piu’, Sali con dei passi indecisi sul bordo del balcone e guardo’ in basso, era circa all’ultimo piano di un palazzo, si vedeva bene la periferia uno di quei quartieri bassi, da cui bisognava stare alla larga! C’era una grossa distanza da dove si trovava lei a terra, un piccolo passo, e tutto sarebbe cessato una volta per tutte. Chiuse gli occhi e si getto nel vuoto! Si aspettava a un colpo, o qualcosa e invece niente, le sole parole che le sua orecchie udirono furono:

?: SI PUO’ SAPERE CHE DIAVOLO STAI FACENDO??

Riapri’ gli occhi, che incrociarono due sfere ambrate, che per l’istante di un seconde le fecero dimenticare tutto, prima di fondere in larme tra le braccia dello sconosciuto.

?: stai tranquilla, va tutto bene!!!

S; non, che non va affatto bene, era il mio ragazzo, IO MI FIDAVO DI LUI!!!! E..HA..APPROFFITTATO DI ME!!!!!!

A quelle parole il nostro salvatore, si petrifio’ non che lui fosse il ragazzo modello, che trattava le donne come qualcosa di sacro anzi, ma a quelle parole senti’ una morsa al cuore, sapeva che lo stupro era qualcosa di brutto, sopratutto se si tratta del tuo ragazzo! I singhiozzi della rossa, gi facevano male, quasi pena, tutto cio’ gli fece riscoprire delle vecchie emzioni, che non provaa ormai da molto, troppo tempo.

L’impatto era forte, quasi doloroso ma sopratutto faceva tanta paura!! Si stacco freddamente da lei per poter guardarla negli occhi: era li seduta nel balcone con i vestiti ridotti quasi a brandelli, che lasciavano intravedere quel dolce e liscio collo, desiderava con tutto il suo cuore di poter posare le sue gelide labbra su di lei. Giovane e bellissima, occhi nocciola che ricordano una cioccolata calda in inverno, e quei capelli rosso fuoco, emanava dolcezza, calore. Il misterioso uomo, la contemplo’ per alcuni minuti, mentre lei continuava a piangere rannichiatta nell angolo come una povera creatura senza difesa.

?: Senti, ecco, so che é una situazione difficile per tutti e due, pero’ faresti meglio a entrare, fa freddo qui.

Strawberry si limito’ ad annuire e a cercare di rialzarsi, le tese la mano che rifiuto’ bruscamente e si diresse verso l’interno, saguendolo in silenzio.

Si ritrovo’ nella cucina, non fece bada all’arredamento o quant’altro, si fermo’ vicino al lavandino osservando il suo salvatore che cercava meticolosamente qualcosa tra i cassetti vuoti, e il frigo spento. Era alto, con dei capelli neri che ricadevano sulla sua fronte, una pelle color marmo, quasi bianca che metteva i suoi occhi ambrati in valore.

Aveva un jean molto scuro e un t-shirt nero che lasciava intravedere, un corpo scolpito, perfetto era la parola giuta da usare, avrebbe detto quasi quello di un atleta professionista!

Si diresse verso di lei lentamente con una cassetta del prontosoccorso, anche se quello di cui aveva bisogno, in quel momento era uno psicologo. Si avvicino’ a lei,continuava a tremare e a indiettreggiare fino a ché non fosse con le spalle al muro.

?: senti, non ti faro’ del male voglio solo aiutarti ok?

Le tese la mano, strawbery la contemplo’ per dei lunghi secondi non sapeva se era simbolo di aiuto o piuttosto una trappola visto che dopo quello che successe non poteva piu fidarsi di nessuno,ma qualcosa la spinse ad accettare la sua richiesta, forse quel poco di buon senso che le restava, o un briciolo di follia.

La fece sedere sul tavolo mentre cercava di trovare delle ferite gravi.

?: te la sei cavata proprio bene, hai solo qualche livido e piccoli graffi.

Inizio’ a pulirle la fertita che si trovava nel labbro destro, che era un po gonfio, quelle labbra cosi’ carnose, da cui una piccola goccia di sangue colava dolcemente, voleva un bacio, uno solo per poter spegnere la sete di desiderio che gli provocava, ma la situazione difficile non glielo permise, si limito’ a farle un sorriso beffardo.

Si poso’ contro al lavadino, osservandola, diciamo che lui non era l’uomo che l’avrebbe presa tra le sue braccia, sussurandole parole dolci per tranquillizzarla, lui era cosi’ uno Stronzo, uno di quegli uomini che non esitano a ricordare alla donna che il suo posto é a letto o in cucina niente di piu’, o quello che non esita a sputare in faccia a una prostituta dopo un servizio misero, o semplicemente non si ricorderà mai il tuo nome!! Non lui era Diverso e Solitario!

S: senti, ecco ti ringrazio per quello che hai fatto....pero’ adesso devo tornare a casa.

?: non c’é nessun problema, pero’ devo avvertirti che fuori piove, sono all’incirca le tre di notte e siamo lontani dal tuo quartiere tanto carino e sicuro, Vanessa.

A quelle parole lo sconociuto si pietrifio’, era come se fosse perturbato poi si corresse.

?: cioé, rossa... o quello che sei insomma!

S: la rossa ha un nome ed é Strawberry!! Fulminandolo con lo sgurado;

anche dopo una situazione cosi’ delicata, la nostra eroina non perse il suo carattere d’accaio, che non passo’ indifferente agli occhi del nostro amico.

?: Strawberry, ma che razza di nome hai? Cioé tu chiami Fragola in inglese? Ma che é sta roba?

Era allibita, una situazione cosi’ difficile e critica e sto cretino si mette a fare commenti sul suo nome, ma come diavolo si permetteva?

S: sta roba é il mio nome, e approposito io non so il tuo!

?: cuiriosa la nostra amica, non serve conoscere il mio nome, prima che tu possa conoscermi o parlarmi ti dimenticheresti di me, non serve, é uno spreco di tempo!

S: voglio almeno sapere il nome di colui che mi ha salvata, mi sembra il minimo.

Doveva ammettere che non poteva rimanere indifferente alla sua richiesta, era anche maleducato.

?: se ci tieni tanto, sono Kisshu, contenta adesso?

S: Kisshu..... e prendi in giro il mio nome ma ti sei sentito?

K: be meglio che essere un frutto!

Straw fece scappare un piccolo sorriso, il primo della giornata, era veramente buffo, aveva notato che quando si sentiva offeso faceva una smorfia e guardava altrove come per dire non ti ho sentito o tu non esiste, un po’ come i bambibni all’asilo.

K: Coraggio non piove piu’, si torna a casa! Detto questo prese una giacca di pelle, raccolse le chiavi e si diresse verso la porta, straw lo segui’ automaticamente, a due passi dalla porta si fermo’ bruscamente e fece dietro front dirigendosi verso la porta della camera, spari’ per venti minuti e ritorno con qualcosa alla mano che la getto, in faccia a Strawberry.

S: che cos’é?

K: non lo vedi e una giacca, é un po’ grande, non ho trovato altro, andiamo?

S: perché?

Si giro’ sbuffando, si vde che non era un tipo a sangue freddo, la guardo’ dritto negli occhi e gli rispose:

K: andiamo in moto, fa freddo e in piu’ hai visto come sei conciata?

Straw si diede un occhiata, la sua camicia, o quello che ne restava era ridotta a brandelli, lasciando intravedere in suo corpo. Arrosi’ e tiro’ la camicia per cercare di coprirsi, non sapeva se arrabbiarsi per il suo carattere si Merda per avergli fatto ricordare cio’ che aveva dovuto subire, o ringraziarlo di averla salvata, si limito’ a stare in silenzio.

K: adsso che l’interrogatorio é finito possiamo andare?

Strawberry lo fulmino’ con il suo sguardo, aveva voglia di dirgliene quattro, si limito’ a urlarlo nella sua testa:

S:’’ Razza di imbranato, di cretino, cervello da maschilista rammollito, ma chi credi di essere per parlarmi cosi? Stronzo, Stronzo,Stronzo, Cinico!!!!!!!!’’

K: se hai finito di insultarmi possiamo andare?

Strawberry si pietrifico’, non poteva crederci, no non l’aveva sentita, era una casualità la stanchezza le stava giocando brutti scherzi, sicuramente!

S: come...cosa.. io non ti stavo insultando!!!!

K: come no, i tuoi occhi parlano non lo sapevi? Si avvio verso l’uscita, chiudendo la porta.

Era n palazzo veramente enorme e lugubre, c’era puzza di pipi’, e alcool, i muri con delle scritte del tipo ‘’fuck the police’’ e cose di questo genere, sicuramente non era il genere di posto da frequentare! Si avviarno verso l’ascensore e si misero ad aspettare che salise al piano 26, quando le porte si aprirono, straw sobbalzo’, quello non era un ascensore ma un buco, una cantina o qualcosa di questo genere! C’era un odore acre di puzza e di chiuso, un odore cos’i’ l’aveva sentita alle elementari durante la gita scolastica al porcile! Il peggio doveva ancora venire, c’erano siringhe per terra,e alcune bottiglie di birra rotte; e laluce che era sensata illuminare quell’ascensore o quello che ne resta era stata colorata con una bomboletta di colore scuro! Al limite era un locale a luci rosse!! Kisshu la guardava con aria divertita e le fece cenno di entrare.

S: non preferisci prendere le scale piuttosto?

K: certo mi faccio 26 piani in discesa perché la signorina é claustrofobica! Ma andiamo!

La spinse dentro, in una frazione di secondo l’odore assali’ le narici di Strawberry che si tappo il nasodi colpo, era veramente insopportabile!

K: é una quetione di abitudine credimi, e oggi ritieniti fortunata, é pulito sai! Incrocia le dita perché nessuna salga!

L’ascensore comincio’ a scendere 26/25/24.......21......12 e la si fermo’!

K: Cazzo.. questa non ci voleva, senti se qualcuno sale tu non dire una sola parola! Niente? Ok?

Le porte si aprirono, due uomini sulla trentina entrarono, erano molto piu’ grandi e grossi’ di Kisshu, un po come i mafiosi di Gomorra, ecco a cosa assomigliavano. E quasto non promettev niente di buono!! Uno di loro si avvicino’ a Strawberry guardandola con aria maliziosa e parlo’ a Kisshu senza toglierle lo sguardo di dosso.uno sguardo da perverso, maniaco!

?: e Kisshu le vecchie abitudini non si perdono, pero’ picchiarla, mi sembra un po’ esagerato! Anche se é una puttana resta una donna!!!! Lui e il suo amico scoppiarono a ridere, e lui continuo’il suo dicosrso.

?: eh.. Kisshu ce la passi stasera la tu amichetta?? Ti giuro che me ne prendo cura, e lo sa bene che ho un debole per le rosse, sono eccitanti, delle cagne in calore!

A quelle parole Kisshu si mese davanti a strawberry, come uno scudo per difenderla. Lo sconosciuto , sfortunatamente riusci’ a prendere tra le mani una ciocca di capelli ,stava per annusarla quando Kisshu gli si scaravento’ adosso con una forza incredibile, quasi sovraumana per un ragazzo di vent’anni, incollandolo contro all’ascensore che per l’impatto si fermo’.

K: NON si tocca sono stato chiro?????

?: ma che cazzo ti prende, non é la prima volta che ci divertiamo con delle prostitute?? Che hai gia’ dimenticato il buon vecchio tempo? Non mi dire che ti sei fatto suora?!

K: ma capisci quello che ti dico o NO? Ti ho detto che non é roba ne tua ne mia chiaro???? ADESSO ESCI DA STO CAZZO DI ASCENSORE E CHIEDI SCUSA CHIARO? I suoi occhi erano come fuoco, e l’atmosfera era elettrica, faceva paura.

?: okay, calmati!!! Scusa rossa!!

Le porte dell’ ascensore si aprirono e Kisshu ne approfitto per scaraventare l’uomo fuori che fu subito raggiunto dal suo complice. Prima che le porte si fermarono Strawberry riusci’ a udire solo le parole del tipo

?: ME la pagherai sanguisuga del cazzo, me la pagherai? MI HAI SENTITO?

Il silenzio’ ricadde, oramai Strawberry non faceva caso all’odore era felice, di sentirsi accanto a lui, ‘’forse era una Ragazzo cattivo, Stronzo o qualcos’altro, ma sapeva che infondo era Buono e Gentile anche se cercava di nasconderlo.’

Kisshu nello stesso istante si giro’, le fece un sorriso innocente;

K: piano terra, si torna a casa Vane... ehm Strawberry!

Uscirono dal quel palazzo infernale, e si diressero verso il parcheggio quando videro due figure, in lontananza. Man mano che si avvicinavano, le sagome diventarono piu’ chiare. Erano due gemelli un po hippy, con dei capelli Rasta e una magliatta con scritto ‘look like barbie, smoke like bob marley’’ seduti su una moto.

?: Kisshu!!! Che ci fai qui?

K: gemelli Medusa! Vedo che state comodi, volete un caffé gia’ che ci siete?!!.... non toglietivi dalle palle, quante volte vi ho detto di non sederti sella moto?

G: si lo sappiamo, la moto, la tua donna.. e le tu storie del cazzo, piuttosto non avevi detto che avevi smesso di andare a puttane tu? Finirai per avere l’Aids se continui cos’i’!!!!

K: ma stai zitto non é una troia, é un amica!

G-M: conciata cos’i’....(G-M sta per gemelli medusa, =p)

Incredibile era la terza persona che la scambiava per una prosituta oggi! Era troppo!!!

S: non sono una prostituta okay? non é perché ho i capelli rossi che devo per forza esserlo!

K: ha ragione, noi dobbiamo andare!! A dopo!

Kisshu Sali’ sulla moto e prese il suo casco per darlo a Strawberry.

G-M: ci dispiace signorina, sai com’é delle brave ragazze qui non ce ne sono!

S: fa niente; capisco.

G-M: com’é che ti chiami?

S: Strawberry!

G-M: piacere noi siamo i gemelli medusa, io non joe e lui é joy!

S: piacere mio!

K: finite le presentazioni, anidamo strawberry!!!!!

Mise il casco, senza fare troppe domande, era meglio, ormai non capiva piu’ niente, guardava la citta’ che stava ancora dormando, con le sue luci notturne, e il silenzio, la voce della citta’ e poi lui, Kisshu, il suo odore era dappertutto: profumo di sigaretta ma allo stesso tempo di dopo barba o deodorante maschile, non era forte, ma era piacevole; quasi riconfortante, il tragitto si termino’ davanti alla casa Momoyima!

Strawberry scese dalla moto, invece kisshu ci rimase, un silenzio imbarazzante cadde tra i due, metre il nostro eroe accendeva una sigaretta per rilassarsi, aspettando che strawberry dicesse una parola, per poter andarsene. Eri li in piedi, con i capelli un po arruffati, un espressione buffa, era sicuro che sarebbe stata bellissima se avesse sorriso, il peggio é che non riusciva a capirla, a ‘’catalogarla’’, con le altre ragazze era semplice bastava uno sguardo per capire, se era una troia,che aveva l’aspetto di una santa! Per lui le donne, o le persone erano un libro aperto, uno sguardo per capire chi erano o cosa valevano davvero! Ma lei, era un mistero, era come un muro di cinta, impossobile sapere quali terribili o meravigliosi segreti nascondeva, era una ragazza che lo intrigava.

K: bella casa! Fece lui per rompere il ghiaccio, anche se sperava che lo invitasse ad entrare in casa.

S: Grazie, anche il tuo appartamento non é male sai,

K: eh?? Mi prendi per il culo? Perché se é il caso ci sei riuscita!

Si scambiarono un sorriso innocente, simbolo che il loro incontro giungeva al suo termine, sfortunatamente;

K: Bene, é stato un piacere fare la tua conoscenza Momoyima, pero’ il lavoro chiama, sai com’é, so che muori dalla voglia di trattenermi, pero’ sara’ per la prossima volta;

S: come vuoi, per il fatto di trattenerti non direi! ‘’bugiarda’’! com’é che sai il mio cognome?

Mise il suo casco, gli si avvicino’ guardandola dritto negli occhi, gli fece un sorriso beffardo e aggiunse:

K: sai c’é scritto sulla cassetta delle lettere, non ci vuole un genio. Fai piu’ attenzione la prossima volta, e smettila di andare in giro di notte da sola, per quanto riguarda il tipo ci pensero’ io, ci penserà due volte prima di comportarsi come un porco.

Detto questo si giro’ fece ruggire la moto, sotto gli occhi perplessi di Strawberry, che non sapeva cosa dire, si limito’ a stare in silenzio e a sussurrare un grazie coperto dal sottofondo del bolide.

K: di niente, a presto Strawberry!!! Perché penso che non sia l’ultima che mi verrai, sfortunatamente per te;

Se ne ando’ come era venuto, in silenzio, avvolto dal mistero, era di nuovo sola piu’ che mai, ma questa volta con una ferita in piu’ quella del tradimento, e della sofferenza, perché nessuno poteva sentire le urla di dolore che stavano rendendo a brandelli il suo cuore, o almeno quello che ne resta; fu cos’i’ che la nostra eroina rientro’ in quella casa, che ormai non era piu’ sua, chiudendo la porta dietro di se, lasciando fuori quel mondo di cui ormai aveva smesso di far parte, e che continuava ad avvelenarle l’esistenza, e oggi ancora una volta glielo dimostro’, gliaveva dimostrato che non bisognava piu’ fidarsi di nessuno, ma che forse c’era ancora un po’ di speranza, forse qualcuno di buono, dall’animo puro, come ‘’Kisshu’’. Il suo nome gli passo nella mente come un fulmine, poi il suo sguardo si abbaso’ sulla giacca di pelle che gliel’aveva prestato,la strinse forte al suo petto, e pianse, come al solito, cio’ che non poteva piu’ esprimere.

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Capitolo 6
*** Blue Jeans ***


La sveglia continuava a suonare, a suonare e ancora a suonare. Strawberry non ne voleva sapere di alzarsi, era stanca, e in piu’ il tempo non la scoraggiava visto che stava piovendo. Avrebbe dato tutto, pur di poter stare in quel morbido letto, ma il lavoro chiamava, e arrivare in ritardo il primo giorno non era carino da parte sua, anche perché infondo infondo ci teneva, perché secondo lei questo nuovo incarico era una maniera di occupare il tempo, invece di starsene a casa da sola, e un buon modo di farsi dei soldi, ed essere indipendente. A quelle parole la rossa fu motivata si alzo’ dal letto, e si diresse verso il bagno, a volte si stupiva, dopottutto quello che ha passato riusciva ancora a trovare la motivazione, di poter andare avanti.

Una doccia in dieci minuti, vestita e pettinata si diresse di corsa con il suo ombrellino rosso, verso il caffé Mew Mew; arrivata davanti alla porta di servizio, fece un grande respiro e entro’, si diresse verso i camerini dove incontro’ una giovane ragazza piu’ o meno della sua età con dei capelli verdi e occhi azzurri, che aveva l’aria timida.

 

?: ciao!!! Tu devi essere Strawberry?

S: ciao, si sono io e tu saresti...

L: mi chiamo Lory, e saro’ la tua collega =)

S: piacere mio!!! Allora da dove si comincia?

L: allora la buona notizia é che abbiamo delle divise molto carine, la brutta é che ci sono dei clienti che fanno la coda da stamattina, quindi la giornata si annuncia molto dura; e per finire Ryan é furioso, perché sei in ritardo e l’apertura si farà cinque venti minuti di ritardo.

S: venti minuti che vuoi che siano, non ti preoccupare ci penso io a Ryan vedrai che capirà!!

 

******

S: cooooosa??? Come sarebbe a dire che sono punita?

R: proprio cosi’ Strawberry, ti ho ripetuto mille volte che io non tollero i ritardi e il primo giorno potevi fare uno sforzo!

S: Senti non l’ho fatto apposta ho avuto veramente una nottata difficile, ti ripeto che non si riproduirà piu’!!!

R: no ti ho detto che starai qui, a fare gli extra, punto! Gli ordini non si discutono! Addeso fila a lavorare che i tavoli non si apparecchiano da soli!

S: ricordati che sei il mio capo solo all’interno del caffé aspetta solo che ti metta le mani adosso fuori Shirogane, ti giuro che me la pagherai!!!

Il servizio fu lungho e interminabile, c’erano molti clienti o dovrei dire molte, visto che la piu’ parte di loro venivano ad ammirare il biondino tanto Sexy, che non esitava a pavoneggiarsi indrieto e avanti dando il benvenuto alla clientela, la nostra amica intanto correva da un tavolo all’altro prendendo gli ordini, sparecchiando.. una vera tortura, ma fortunatamente c’era Lory con cui poteva scambiare una parola ogni tanto tra un tavolo all’altro:

 

S: ma lo vedi, si pavoneggia indietro e avanti; mentre noi siamo qui, correndo come delle pazze tra un tavolo e l’altro!

L: sai com’é, il locale é il suo, quindi penso che lo possa gestire come vuole, in piu’ ha tutte le qualità del tipico Play Boy americano: ricco, bello famoso!

S: aspetta un attimo, famoso? Ricco? Penso che ho perso un episodio.

L: ma come? Non conosci la storia della famiglia Shirogane?

S: no mai sentito parlare di sti Shirogane.

L: Strano..comunque non importa ; allora da quello che ho letto sui giornali e da quello che ho sentito, i suoi genitori sono morti in circostanze misteriose, quello che ritrovarono era la loro casa in fiamme e l’unico ad aver sopravissuto era Ryan. É un grande scienziato sai, anche se dalle apparenze non si nota, ha fatto i suoi studi in america, ma non capisco perché sia venuto qui in giappone per aprire un caffe in un parco;

Strawberry era assupita nei suoi pensieri, pensando a quel povero bambino, sofferente che sta piangendo con la casa in fiamme, cresciuto da solo, in balia al mondo esterno, es oggi eccolo qui davanti a lei, nascosto sotto una carapace per forse nascondere il suo vero ‘’Io’; infondo loro non erano tanto diversi, anzi..

Mentre la nostra amica vagava tra i suoi pensieri e paragondando la sua di vita e quella del suo capo, fu immediatamente interrota da una voce che la stava apparentemente sgridando.

R: Momoyima, possibile che non riesci a lavorare cinque minuti seriamente?

Strawberry si giro’ di scatto incorociando il suo sguardo, quello sguardo freddo e cerco’ di studiare la sua reazione, cercando un segno di dolore che potesse apparire alla superfice, niente, vide solo il vuoto.

R: possibile che non mi ascolti? PROOONTo! Terra chiama strawberry ci sei?

S: ehm...cosa..? si lo so il lavoro lavoro ho capito! Si mise a lavare la superficie del tavolo con una frenesia mai vista prima. Ryan scoppio’ a ridere, e se ne ando’.

Lory incorcio’ lo sguardo di Strawberry, ancora confuse della reazione del biondino.

L-S: mah...uomini!

La giornata giunse finalmente al suo termine e le due ragazze erano esauste, e c’era ancora molto lavoro da fare, rimettere i tavoli, spazzare, lavare per terra... si presero una piccola pausa prima di riprendere il lavoro;

S: FIIINITOOOOOOOOOOOOO!!!!

K: sei gia’ sfinita? Lo sai che é solo il primo giorno di lavoro?

S: perché devi sempre rovinare tutto, come un celebre filosofo dice: vivi la vita all’istante presente.

Nei camerini , Tolta la divisa, Strawberry si diresse verso la porta di servizio pensando già alla calda doccia che avrebbe preso, e al dolce letto che la stava aspettando quando una voce, la richiamo’ su terra.

R: dove credi di andare Momoyima?

Si giro’ di scattoe incrocio’ lo sguardo freddo di Ryan che se ne stava in piedi con le mani incrociate.

S: ‘’merda... avevo dimenticato che dovevo rimanere va be si passa al piano B!’’

Fece gli occhi da cane bastonata e si giro verso di lui con aria innocente :

R: allora??- disse lui con uno sguardo di sfida!

S: ho finito, me ne vado.

R: mi prendi in giro spero? Lo sa benissimo che devi rimanere qui stasera a causa dei tuoi ritardi!

S: dai Ryan, sono stanca ti prego!!! ti giuro che non saro' mai piu' in ritardo! S.o.n.o s.t.a.n.c.a!!

R: Gli ordini sono ordini Strawberry, stai qui punto e basta!

S: no ma tu scherzi!!!! ti ho appena detto che sono stanca!

R: e a me che me ne importa!

S: che te ne importa? CHE TE NE IMPORTA! Sei un egoista ecco cosa sei!!!! un cinico che non sa fare altro che dare ordini e pavoneggiarsi tutta la giornata mentre io faccio delle accrobazie per servire i tavoli:!!!!

R: hai finto? Bene perché invece di rimanere un ora qui al caffé, ci resti due ore, va bene?

S: COOOSAAA?

R: esattamente, a causa della tua insolenza, e per non aver rispettato il tuo capo- disse lui in tono calmo e approvatorio.

S: il mio capo ti ricordo che mi obblighi a lavorare per te!

R: dovevi pensarci due volte prima di intrufolarti nel mio locale, adesso vai a lavorare perché mi fai perdere tempo.

Fece per girarsi ma Strawberry lo interpello con aria di sfida

S: perché se no, cosa fai?

Quelle parole non rimasero indifferenti al Biondino, che si diresse verso di lei con un aria molto seria, si fermo' a due centimetri dal suo viso, e ad un tratto il cuore di Strawberry si mise a battere cosi' forte, che ebbe paura che lo senta, ma cio' che la disturbava erano i suoi occhi di ghiaccio, che sembravano non avere fine.

R: non mi tentare... potresti pentirtene;

S: hai paura?

R: lo hai voluto tu!

Ryan si avvicino sempre di piu' alle labbra di Strawberry, poteva sentire il suo respiro sul viso...

R: ti sei appena guadagnata un ora di piu' al locale- sussuro' lui.

Non sapeva se era 'impatto della notizia o della loro vicinanza, ma Straw indietreggio' violentemente

S:COOOOOOSA???? ma tu sei proprio scemo!!!!

le fece un sorriso malefico, piu' che gentile si giro' come al suo solito e si diresse verso l'uscita

R: Ti avevo avvertito..

S: io ti ODIO SHIROGANE!!!! TI ODIO!!!

 

…....................

 

 

 

 

 

 

iIl caffé Mew Mew di sera era molto tranquillo e calmo, diversamente dai pomeriggi scatenati dove i clienti affluiscono da tutte le parti, Strawberry aveva finito da un pezzo di mettere in ordine, visto che Kyle e Lory lo avevano già fatto precedentemente. La nostra eroina se ne andava per i tavoli, per cercare di passare il tempo, che andava a passo di Java, cosi', presa da un certo languorino, decise di avviarsi verso la cucina ; apri' il frogorifero e prese un Muffin al cioccolato.

I minuti passavano e non sembravano passare cosi' decise di andare a vedere Ryan per convincerlo di tornarsene a casa, visto che rimanevano due ore, si faceva tardi e si annoiva da morire, piccolo problema, non sapeva dov'era, vista che non conosceva bene i luoghi, si presento' davanti alle scale.

S: allora le scale che scendono giu' deve essere la cantina, quindi tecnicamente sopra dovrebbe esserci, almeno che... al diavolo salgo sopra !

Detto fatto, sali' le scale e si trovo' davanti un lungo corridoio con una sola porta infondo, e si diresse verso essa ; si avvicino alla porta, busso', ma non ci fu nessuna risposta cosi' decise di entrare visto che la porta era aperta ; entro' in una stanza abbastanza grande ma molto semplice, quasi fredda, c'era un letto a due piazze, una scrivania con un Neetbook, alcuni fogli ;

ma cio' che attiro' l'attenzione di Strawberry fu una cornice, unico oggetto di decorazione : si avvicino' e la prese fra le mani, all'interno una foto nella quale raffigurava la famiglia Shirogane ; ma anche Kyle, c'era una bellissima donna con dei lunghi capelli biondi e gli stessi occhi di Ryan .

S:'' adesso so da dove viene quello sguardo freddo anche se quello di sua mamma era molto piu' caloroso''

(scusate l'interruzione della nostra eroina, dove eravamo... ah si ecco la mamma di Ryan); nella foto c'era anche il papa', a dire il vero erano tutti una copia perfetta di ciascuno, occhi blu, biondi , e al centro un piccolo ragazzino dall'aria sorridente e solare molto differente dal Ryan che conosciamo, dopotutto é normale ha perso i suoi genitori in un incendio, non erano cosi' diversi dopotutto lei nascondeva il suo dolore dietro ad una felicità falsa, e lui dietro ad una corazza, o almeno é quello che crede. Mentre Strawberry era assorta dai duoi pensieri, una porta che non aveva notato, si apri' di scatto dietro a lei ; si giro' e quello che vide sarebbe rimasto inciso nella sua memoria, Ryan era appena uscita dalla doccia (Ndme : lo so scena classica delle Mew Mew ma la adoro !), era li in piedi con un asciugamano che gli cingeva il bacino, il suo corpo era perfetto, tutti i suoi muscoli contratti in un solo movimento, mentre le goccie d'acqua scorrevano attraverso i suoi pettorali fino a scomparire sotto l'asciugamano, mentre Strawberry ammirava i dettagli di quel corpo maleddettamente perfetto, una voce la riporto' alla realtà.

R: hai finito ?

S: Eh.. cosa ?? - ritorno violento alla realtà

R: hai finito di mangiarmi con gli occhi ? So che sono irresistibile per te... ma devo cambiarmi !

S: Ehm..... COSA ? No ma tu sei prorpio fuso !! e poi non stavo guardando !!

R: Nooo veramente ? Cosa facevi ?

S: senti !... sei proprio un maleducato !!! te ne stai qui davanti a una signorina nudo e ti permetti di rimettere in questione quello che dico !

R: ma guarda tu che sfacciata !! vieni in camera mia senza permesso, ti metti a frugare nella mia roba ? Per non aggiungere che mi hai stuprato con lo sguardo !!

il visto di strawberry divenne rosso peperone, era stata presa in flagrante delitto, ma non poteva lasciarlo fare ! Dopo tutto quello che gli ha fatto subire !

S: ti signalo che tutto questo non sarebbe capitato se tu mi avessi lascaita andare a casa mia !!

R: bé la prossima volta imparerai a sfidarmi !

Ancora una volta Ryan si giro' di spalle, a grande sorpresa della nostra eroina, comincio' a togliersi l'asciugamano.

S: che...che . Diavolo stai facendo ?

R: come non lo vedi mi cambio non penserai che rimarro' in asciugamano ! Almeno che tu non voglia rimanere, in quel caso...

S: sei uno schifoso pervertito !!!

R: parla lei !

Strawberry si giro' di scatto' arrabbiata con se stessa per non aver controllato i suoi occhi un po' troopo curiosi, ma anche con Ryan !!! per il fatto di presentarsi in quel modo e pretendere che sia tutta colpa sua!!scese le scale e si diresse verso il caffé e si sedette aspettando che il principino finisse di prepararsi, mentre la sua mente non smetteva di rivivere l'immagine di quel corpo, cosi', maledettamente perfetto ; Ryan sbuco' come nella sua abitudine dal nulla, interrompendo il suo dolce sogno ''involontario piu' che altro''.

R: allora ?

S: cosa allora ?

R: ti infiltri come una spia in camera mia, frughi nei miei affari...vedi tu !

Si installo sulla sedia davanti a lei osservando i suoi occhi da innocente ; era davvero buffa sopratutto quando lo aveva visto uscire dalla doccia, si era talmente vergognata che il colore del suo viso era diventato dello stesso colore dei suoi capelli. Era da tanto che non vedeva una ragazza arrossire, risale probabilmente alle medie. Eh si aveva marcato un altro punto forse dieci, non sapeva se lo faceva impazzire la sua sfacciataggine o la sua innocenza.

S: ecco......ho finito il lavoro !!! - disse lei con un grande sorriso !

R: complimenti ! Tutto qui ?

S: no cioé... visto che ho finito prima, me ne posso andare ?

R:No.

S: aspetta un attimo....mi hai appena detto no ?

R: esattamente !

S: no ma tu sei prorpio un Bastardo di prima classe !!

R: C..cosa ?? - nessuna ragazza fino ad ora non lo aveva mai insultato in quella maniera di meno non di faccia.

S: esattamente ! - fece lei mimendolo – e adesso buona serata signor Shirogane. Si alzo', e si diresse con furia verso i camerini, per raggiungere la porta di servizio, era a due passi dall'uscita quando senti' una mano tirare il suo braccio, facendola girare e incrociare lo sguardo del suo capo.

R: Ti ho appena detto che rimani qui !

S: e io me ne vado !

R: No !

S: Si' !!!! - provo' a liberarsi della sua presa ma era maledettamente piu' forte che lei, inizio' ad indiettraggiare, ma lui non ne voleva sapere di lasciare la presa !

Avrebbe voluto dirle che se fosse stata una persona qualunque l'avrebbe lasciata partire, ma gli piaceva passare con lei del tempo era come una sfida, dove ogni volta che aveva l'illusione di aver raggiunto il traguardo, costui si allontava ancora di piu'.

Sentiva il suo respiro sulla pelle, non poteva piu' resistere ! Quelle labbra erano come il Vino Veritas, un ossessione, solo un bacio e avrebbe potuto appagare la sua voglia. Ma al tocco del muro Strawberry ebbe un flash Black che la riporto' a quella maledetta serata al parco con quel mostro. Non poté trattenere le sue lacrime, e se ando' correndo verso l'uscita dopo aver sussurrato un '' scusa, non é colpa tua !'' Ryan rimase perplesso, non capiva dove aveva sbagliato. E come era venuta se ne ando', lasciandolo ancora piu' confuso e maledettamente affascinato da lei.

Corse via dal caffé, quando giunse fuori dalle cinta, si lascio' cadere contro al muro piangedo, si malediva quella notte per il fatto che non sapeva controllarsi, ma sopratutto di aver mostrato un momento di debolezza a Ryan, tanto era troppo tardi per rimpiangere cio' che é successo. Mentre cercava una soluzione sul come si sarebbe giustificata l'indomani, senti' una voce famigliare accanto a lei.

?: sempre a piangere te ?

Sollevo' la testa di scatto e incrocio' due grandi occhi albrati che brillavano la notte.

S: Kish !!!

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