Semplicemente Lui.

di _IlaSwag_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Hi,I'm Charlie. ***
Capitolo 2: *** Quel lieve contatto ***
Capitolo 3: *** Io...Io,già ti conosco. ***
Capitolo 4: *** Mamma Pattie. ***
Capitolo 5: *** Scusa. ***
Capitolo 6: *** Lavoro. ***
Capitolo 7: *** Festa. ***
Capitolo 8: *** Perché? ***
Capitolo 9: *** Un nuovo inizio. ***
Capitolo 10: *** Perdonatemi Eh! ***
Capitolo 11: *** Oh,Ti Prego Basta. ***
Capitolo 12: *** Kidrauhl. ***
Capitolo 13: *** Qualcuno di Importante. ***
Capitolo 14: *** La Telefonata. ***
Capitolo 15: *** Gli Amici. ***
Capitolo 16: *** Dove,qui? ***
Capitolo 17: *** Il Tuo Talento. ***
Capitolo 18: *** Dovremmo davvero andare avanti? ***
Capitolo 19: *** No! ***
Capitolo 20: *** Addio. ***
Capitolo 21: *** No,non sto bene. ***
Capitolo 22: *** False Promesse. ***
Capitolo 23: *** Abbiamo Sbagliato Entrambi. ***
Capitolo 24: *** Fuck The Distance. ***
Capitolo 25: *** I'm Here. ***
Capitolo 26: *** Bho. ***
Capitolo 27: *** U Smile. (Part 1) ***
Capitolo 28: *** U Smile. (Part 2) ***
Capitolo 29: *** Happy Birthday. ***
Capitolo 30: *** My World 2.0 ***
Capitolo 31: *** MTV. ***
Capitolo 32: *** Emozioni. ***
Capitolo 33: *** Papà. ***
Capitolo 34: *** Alessandro. ***
Capitolo 35: *** Semplicemente Lui. ***
Capitolo 36: *** Look At Me Now. ***



Capitolo 1
*** Hi,I'm Charlie. ***


-Salve a tutti,sono Charlie ho diciassette anni-dissi timidamente al gruppo che si era formato all'interno di una sala del consultorio familiare. -Non mi piace parlare del mio passato,ma voi siete il mio unico sfogo.Arrivo subito al succo.Ero incinta.Sì ero fin quando il padre di quella creaturina che ora non c'è più mi ha violentata.Sì violentata.Nel modo più brutto che si possa fare,lo stesso in cui una mamma scopre di aver perso il proprio figlio e credetemi non lo augurerei neanche al diavolo. -Ohhh-Fu tutto quello che sentii provenire dalla sala nella quale mi trovavo. La seduta finì abbastanza presto,presi il mio cappotto,la mia borsa e mi incamminnai verso l'uscita.Stavo per uscire quando le mie braccia furono bloccate.E lì un flashback:Quella sera avevo litigato con Alessandro il mio ragazzo perchè non accettava il fatto che io fossi incinta.Decisi allora di scappare da lui.Sì proprio scappare;Non accettavo il fatto che lui non accettase nostro figlio.Non ci riuscivo proprio.Poi non ricordo nulla se non i fanali della sua auto che mi illuminarono prima che lui scendesse e mi prendesse con forza per poi trasportarmi all'interno della sua auto.Poi il buio.Ricordo di essermi svegliata su un letto che non era il mio,nè quello di un ospedale,ma di una casa abbandonata.Decisi di andarmene e di non raccontare niente ai miei genitori.Loro,infatti non sapevano niente neanche del bambino.Ma ero consapevole di che cosa avesse fatto quel mostro.Così chiamai il mio unico punto di riferimento per farmi accompagnare all'ospedale per controllare se tutto fosse a posto.Se almeno il mio piccolo stesse bene.Così chiamai Maddie,la mia migliore amica che arrivò subito e mi accompagnò all'ospedale.Lì tutto successe così lentamente,ho ricordi per niente chiari.Le uniche cose che mi tornano in mente sono le lacrime che scendevano sul mio viso dopo aver saputo che quel bambino non era più dentro me.Questa volta il mostro,il male aveva vinto.Mi ero giurata che non fosse mai più accaduto dopo aver fatto soffrire la mia migliore amica perchè l'avevo letteralmente abbandonata...

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Capitolo 2
*** Quel lieve contatto ***


Secondo Capitolo.


 
             QUEL LIEVE CONTATTO


Camminavo velocemente verso l’uscita,non so perché avevo quella velocità ma avevo voglia di sentirmi libera,di andare a prendere una boccata d’aria.
-Scusami…ma hai dimenticato la tua borsa nell’aula.- venni interrotta da una voce mentre pensavo. Ed anche da un lieve contatto. Mi girai di scatto. Vidi un ragazzo più alto di me con i capelli sul biondo né lunghi né corti,aveva con se un sorrisi bellissimo. E poi incrociai i suoi occhi. Quel nocciola che con il riflesso del sole si trasformava in un verde così profonda da potersi specchiare all’interno di essi.
-Oh Grazie,davvero!Qui dentro c’è tutta la mia vita,Grazie- dissi con poca timidezza.
-Non preoccuparti,prima non ho avuto modo di presentarmi:Sono Justin, vivo a due isolati da qui. Ti ho sentita mentre raccontavi la tua storia e sono scioccato dal comportamento di quel mostro.- mi disse.
-Quando hai bisogno io sarò sempre qui.- continuò poi a dirmi.
-Grazie. Se posso,vorrei sapere perché tu sia qui. Insomma apparentemente non hai problemi. Ripeto, apparentemente. Dissi sempre con poca timidezza. Strano perché ho sempre avuto vergogna a parlare con gli sconosciuti. Eppure con lui ero come dire…Aperta.
-Se ti dicessi, invece, che ho anche io dei problemi? I miei genitori si sono separati alla mia nascita. Ora vanno d’accordo, sono presenti entrambi e mio padre ha una nuova compagna ed anche due bellissimi bambini. Il problema? Non riesco ad accettarlo. Mia madre non sa che ne vengo a discuterne qui in questo strano posto. Comunque riguardo al mio problema in realtà non so perché non riesca ad accettarlo. Ho sempre desiderato vederli insieme, e quando lo sono so che in realtà lo fanno per far felice me non per altro. Ed è questo che mi rende ancora più triste.- disse tutto d’un botto. Come se si stesse sfogando.Forse lo stava facendo davvero.
-Credimi, non so cosa dirti. Non so cosa consigliarti. Sono una frana nel dare i consigli ma se ti può far stare meglio potremmo vederci qualche altra volta così entrambi potremmo sfogarci sul nostro passato e poi potremmo metterci una pietra sopra ok?- Questo era una sorta di “appuntamento” che gli avevo chiesto. Sì più parlavo con lui e più aveva un fascino che proveniva anche dall’interno di esso.
- Ok, ci vediamo qui fuori domani alle quattro e mezza. Per te va bene?- esordì.
-Si certo che mi va bene. A domani!- fu questo il modo con il quale avevo deciso di salutarlo.
-Ciao. –  e poi ci fu di nuovo quel lieve contatto quando con la sua soffice bocca mi diede un bacio sulla guancia. 

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Capitolo 3
*** Io...Io,già ti conosco. ***


Terzo Capitolo.
 
 
Io…Io, già ti conosco.
 
-A quanto pare il secondo giorno abbiamo già due assenti.-Affermò la consulente del consultorio. –Mi dispiace che il signorino Bieber e la signorina Fox non si siano trovati bene- Continuò l’assistente della consulente.
 
Justin’s Pov.
Eravamo lì,all’esterno della struttura a parlare da ormai parecchi minuti dei nostri problemi. Eppure lei, aveva un viso abbastanza conosciuto.
-Justin, ma a cosa stai pensando?- mi chiese improvvisamente.
-Ehm… Io?-chiesi,rispondendo senza pensare.
-Non vedo nessun’altro Justin a quanto pare…- mi rimproverò lei.
-Io…Io,già ti conosco. C’è pensavo al fatto che tu assomigliassi alla mia prima e forse unica ma che orai non vedo da tempo…-dissi con leggero imbarazzo.
-Chi Justin,arriva al succo!-disse con tanta curiosità
-Alla mia prima migliore amica. Si chiamava Charlie anche lei. Era piuttosto alta come te e aveva gli stessi tuoi occhi verdi e i tuoi capelli rossi… Era seduta al mio banco alle elementari ed eravamo abbastanza amici. C’eravamo promesso di non abbandonarci mai ma poi lei ha cambiato scuola e non ci siamo più rivisti.- le raccontai.

Charlie’s Pov.
Stava raccontando la mia storia. No,non può essere vero! Io non posso già conoscerlo.
-Come si chiamava la tua scuola elementare?- esordii incuriosita.
-Stratford High School-mi rispose.
-La tua classe?- continuai “l’interrogatorio”
-Ero nella sezione “C” terza fila,penultimo banco.-
-Mmh… credo di essere io quella ragazza, Justin.-ecco perché ero così aperta con lui. Sentivo una sensazione di averlo già conosciuto prima d’ora.
-Wow…- disse arrossendo. –E dimmi, dopo quella scuola dove sei andata?-
Ecco la domanda che vorrei non mi avesse mai fatto.
-In un’altra scuola… - dissi senza farmi accorgere che ero in imbarazzo.
-Quale?- chiese schiettamente Justin.
-In realtà non sono andata in nessun’altra scuola…-affermai. Lo avevo fatto davvero? Non avevo mai raccontato a nessuno questa storia se non alla mia vicina di casa nonché mia migliore amica di sempre, Christine.
-E dove sei andata?...Se posso sapere!- disse quest’ultima frase alzandosi il cappuccio della felpa.
-Certo,sei pur sempre il mio migliore amico ed è state dura lasciarti…-  sorrise. -Comunque non ho potuto più frequentare la scuola perché i miei genitori non mi pagavano più gli studi.- Eccole quelle maledette lacrime incominciavano a scendere.
-E la cosa ancora più triste è che non si sono mai impegnati a sacrificarsi per pagare i miei studi- continuai –E non sono più stata seguita, credo sia per questo che poi sono uscita incinta… Comunque ora ho un lavoro part-time e prendo lezioni private da una “nostra” ex compagna di scuola delle elementari per cercare poi di diplomarmi. Se vuoi anche sapere qual è il mio lavoro… bhè lavoro come commessa in un negozio di abbigliamento non troppo grande dietro l’angolo.-
 
Justin’s Pov.
Aveva una faccia da cucciolo, aveva già affrontato molte prove durante la sua vita, aveva così tanta voglia di essere felice, le si leggeva in faccia questa voglia matta…
-Vieni con me,devo portarti in un posto che non so se ricorderai…- l’aiutai ad alzarsi e poi ci incamminammo verso la mia auto. 

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My space:
Allora so che anche questo non è il capitolo più lungo che abbiate mai letto
ma spero che vi piaccia lo stesso. E' la mia prima fanfiction e spero che voi
la recensiate anche solo per correggere i miei eventuali errori di grammatica.
Ho visto che siete davvero in tanti a leggerlo...Mi fa piacere. Grazie.

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Capitolo 4
*** Mamma Pattie. ***


 Quarto Capitolo.
 
Mamma Pattie.
 
Scendemmo dalla sua ranger rover nera e ci ritrovammo davanti alla stessa casa nella quale io passavo intere giornate a giocare e studiare con il mio migliore amico. Riconobbi quella macchia di pittura ai lati della finestra che faci io a Justin per dispetto.Era un pomeriggio d’estate ed io passai per caso fuori casa sua. Passando caddi a terra e non potevo credere nei miei pensieri di essere così sbadata. Riuscii a girarmi appena in tempo per vede Lui,Semplicemente Lui che correva come un matto verso il retro della sua piccola abitazione. Mi decisi ad entrare e senza dire nulla a Pattie mi feci portare in camera dei barattoli di latta con all’interno di essi della pittura. Non era mia intenzione rovinare il muro esterno dell’abitazione,volevo solo macchiargli il poster di Beyoncè che lui tanto amava…chissà se ancora oggi l’ama…per un semplice dispetto. Ma Lui,Semplicemente Lui riuscì a bloccarmi un secondo prima lanciando il barattolo dal balcone facendo fuoriuscire molta pittura che si attaccò come la colla su dei fogli di carti,sul muro esterno…ben visibile a chiunque passasse. Ero consapevole di essere sul punto di morire e di non rimettere più piede in quella casa. Ma quella santissima donna di Pattie, magrolina,bassina ma con lunghi capelli non ci rimproverò o almeno per tutto il tempo che io fossi presente.
Intanto entrammo in casa.
-Mamma…sono a casa. urlò Justin
-Ma dov’eri finito?-sbucò dalla porta della cucina e poi senza che lo facesse parlare chiese: -Justin, chi è questa ragazza?-
Ma come?Non mi aveva riconosciuta. C’ero rimasta male per questo, lo ammetto ma potevo comprenderla…infondo erano anni che non ci vedevamo… all’incirca sei o sette.
-Mamma lei è Charlie…-affermò Justin.
-Sai assomigli tanto ad una vecchia amica di Justin che aveva lo stesso tuo nome…solo che non so perché, non l’ho più rivista. Justin hai più avuto notizie su di lei?So che ti fa male parlare di lei ma…-
-Okay mamma basta…Charlie ora è di nuovo qui difronte a te.-si affrettò a dire Justin. No,aspettate credo di essermi persa qualcosa…Perché a Justin faceva male parlare di me? Oh si certo io l’ho abbandonato improvvisamente. E allora perché mi aveva riportato in quello che sono sicura che fosse il luogo più bello per Justin?Perchè, Perché e perché?
-Charlie ma sei davvero tu? Oddio ma quanto sei cresciuta?Sei davvero Stupenda…ma raccontami perché non ti sei fatta più viva?- eccole lì quelle sfottute lacrime decisero di uscire di nuovo. Tutto questo mi stava accadendo mentre una normale signora mi stesse ponendo delle domande.
-Oh cielo ma cosa ho detto?- chiese Pattie.
-Niente mamma, niente… Charlie visto che conosci casa mia meglio di me non è che potresti aspettarmi di sopra in camera mia?-così me ne andai. 
 
 
Justin’s Pov
 
-Mamma,lei è stata praticamente abbandonata dai genitori ed ora non è per niente seguita. Pensa che ha già affrontato una gravidanza non portata al termine a causa di una violenza che ha subito dal padre di questo bambino… Non vorrei chiederti niente se non tenerla qui con noi…almeno tu potresti seguirla come non fa la mamma.-dissi tutto d’un botta senza riprendere fiato.
-Ecco vedi Justin…noi siamo in difficoltà economiche e non credo che io riesca a mantenervi entrambi…- mi disse mamma buttandomi in faccia la verità.
-Mamma cercherò un lavoro. Sono grande abbastanza per lavorare e anche se sarà lontano io ho già una macchina…devi solo acconsentire tu.-replicai trovando una soluzione al problema.
-Okay Justin da stasera può dormire qui al patto che tu entro una settimana trovi un lavoro…altrimenti dovrà andarsene.-chiuse il discorso mamma
Avevo intenzione di non farla soffrire più. Non volevo dirle niente del lavoro, non sarebbe rimasta sapendo che io e mia mamma avremmo dovuto sacrificarci per mantenerci.
 
 
Charlie’s Pov.
 
Erano già passati dieci minuti e sentivo un dolce bisbiglio provenire dalla cucina. Forse Justin le stava raccontando il mio passato e a Pattie non piacevo,evidentemente e ovviamente a quale mamma piacerebbe che suo figlio portasse a casa  una ragazza che a diciassette anni sia già stata incinta una volta.Ma un flash mi illuminò…insomma si accese una lampadina all’interno del mio cranio. Pattie era una ragazza madre, mi avrebbe capita in qualche modo. O forse no? Decisi di scendere e togliere il disturbo ma appena appoggia la mia mano destra sulla maniglia della porta,essa si aprì e a quel punto entrò Justin con un sorriso raggiante.
-Dove credevi di andare?Tu resterai qui a dormire.-disse con tono allegro come se fosse appena tornato da una festa.
-Come scusa? Non voglio assolutamente creare disturbo…-dissi con tono gentile.
-Tesoro ma tu non hai mai creato disturbo-affermò Pattie.
-No ora vado grazie comunque…- dissi.
-Senti tu resti qui senza alcuna contrapposizione.- disse Justin con tono abbastanza arrabbiato…forse anche infuriato.Tutto ciò mentre mi teneva stretto il polso.
-Justin uno: lasciami che mi stai facendo male. Due:Non sei di certo tu a decidere sulla mia vita.-replicai
-Senti se non vuoi uscire di nuovo incinta per colpa di uno sconosciuto che incontrerai per strada,devi restare qui.-
Di nuovo quelle maledette lacrime bagnarono il mio viso nudo…senza alcun trucco, ricco di imperfezioni.Come se fossi un animale, d’istinto presi la mia borsa…aprìì la porta e la chiusi alle mie spalle sbattendola.Perchè mi aveva detto quella cosa? Sapeva che mi faceva male parlarne e ricordamene.Glielo avevo appena detto. Com’era possibile che si fosse già dimenticato?
 
Justin’s Pov
 
Ma che cazzo mi era saltato per la testa? Mi ero ripromesso di non farla più soffrire e invece ne ero sicuro che l’avevo appena fatto.Girai il mio sguardo su quello di mia madre e aveva una faccia che non ti faceva capire niente.Mi guardò con quegli occhi blu bellissimi…
-Cosa stai aspettando?Vai, esci valla a prendere e farla tornare qui. Al sicuro!-mi consigliò mia madre.
Senza farmelo ripetere più volte aprii la porta di casa e lascia che si chiudesse da sola e poi incominciai a correre e a correre senza alcuna meta.
 
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My Space:
Vedo che le visualizzazioni
continuano a salire ma non
c'è ancora alcuna recensione
Mi farebbe proprio piacere sapere
cosa ne pensate.Accetto,ovviamente
commenti negativi e positivi.
With Love. Ila.

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Capitolo 5
*** Scusa. ***


     Quinto Capitolo.

 
Scusa.
 
Justin’s Pov
 
Senza farmelo ripetere più volte aprii la porta di casa e lascia che si chiudesse da sola e poi incominciai a correre e a correre senza alcuna meta.Cercai in tutti i luoghi di Stratford…non di certo a casa sua perché quando era piccola ed era triste o arrabbiata non amava tornare a casa…lei adorava andare nel parco con il laghetto anche se di notte non fosse il luogo ideale dove stare ma neanche lì c’era…Dov’era finita?Presi il mio cellulare e composi il suo numero ma niente…rispondeva solo una voce femminile fastidiosa che mi informava che il suo numero non fosse raggiungibile.Riposai il mio cellulare all’interno della mia tasca destra e proprio a quel punto iniziò a vibrare…credevo fosse lei ma leggendo la scritta sul display dissi:-Mamma che c’è?Se vuoi sapere se l’ho trovata…bhe no, non è così quindi scusami ma ora continuo a cercarla.- riattaccai.
Mi incamminai lungo il sentiero del parco e il mio cellulare continuò a vibrare…decisi di rispondere senza guardare lo schermo.Magari mi sarei illuso ma volevo e credevo che questa volta fosse Charlie.
-Pronto…-risposi di fretta.
-Justin, senti dobbiamo parlare urgentemente quindi torna a casa.-mi disse mia mamma infuriata che attaccò senza darmi il tempo di replicare.
Mentre tornavo a casa continuavo a cercarla, ma niente…non la trovavo. Ero sui gradini di casa mia e mi ero appena accorto di aver dimenticato le chiavi di casa con tutta la fretta.Così suonai e mia mamma mi aprì.
-Senti mamma sto una merda…so che devi farmi qualche cazziata ma ora non è il momento. So anche che in questo momento lei sta soffrendo per colpa mia e si trova in qualche parte di Stratford da sola e mi dispiace ma ora chissà dove è lontana da me…da noi.-avevo quasi l’affanno alla fine delle parole ma dovevo dirglielo…infondo mi avrebbe capito.
-Senti Justin,sono incazzata perché mi hai attaccato il telefono in faccia alla mia prima telefonata.Comunque lei è meno lontana di quanto tu possa immaginare…-disse con voce rassicurante.
-Mamma sai dov’è ora?Ti prego dimmelo perché le devo parlare.-le chiesi gentilmente.
-Sono qui…-sbucò dalla cucina.
-Oh Santissimo, menomale che tu sia qui mi hai fatto preoccupare…vieni andiamo un attimo in camera mia… ti devo parlare.-sentivo che le avrei detto la cosa giusta,sentivo che mi avrebbe capito,ma mentre andavamo in camera mia insieme incominciavo a chiedermi perché lei fosse di nuovo a casa mia…
 
Charlie’s Pov
 
Questo si chiama Orgoglio…so di esserne piena come so benissimo che Justin non era incazzato con me ma voleva proteggermi…Ricordo che da piccoli quando mi voleva proteggere da qualcosa di cattivo a volte si arrabbiava con me dicendomi a raffica e velocemente da che cosa volesse proteggermi… proprio come ha fatto prima con me.
-Senti Charlie,lo sai benissimo quanto io ti voglia bene,quanto tu per me sia importante, ed anche se non ci vediamo da tanto,credimi,ti voglio bene allo stesso modo di tanti anni fa.Scusa per quello che ti ho detto prima…non pensavo mentre parlavo.Scusa.-disse improvvisamente mentre ci eravamo seduti sul letto in camera sua.
-No Justin, quelle parole le pensavi davvero e sono felice che tu le pensassi.-gli dissi rassicurandolo –E comunque ti perdono.- continuai con voce abbastanza sicura.
-Grazie.Ma come,io non le pensavo quelle cose,davvero!- Justin si limitò a dirmi.
-Andiamo Justin, quando hai voluto proteggermi da qualcosa o da qualcuno ti sei sempre sfogato in questo modo…cacciando fuori tutti i tuoi pensieri.So che lo pensavi e sono felice che ti fossi preoccupato per me.-lo rassicurai ancora una volta.Credo che fosse in imbarazzo quel momento,forse credeva mi fossi dimenticata di come fosse fatto.
-Okay è vero,mi sono comportato sempre in questo modo e spero non ti dispiaccia se dimostro il mio bene anche in questo modo.Comunque posso chiederti perché sei tornata dopo che ti fossi arrabbiata così tanto con me?-mi chiese Justin.
-Ecco Justin,l’hai detto proprio tu…non voglio rimanere incinta di nuovo quindi sono passata per casa a prendermi il pigiama ed il ricambio e poi sono tornata.All’inizio ero incavolata nera con te ma poi percorrendo il tragitto di casa mia ho pensato e ricordato che tu sei sempre stato così.Ed è anche per questo che ti voglio bene. E poi sapevo che eri preoccupato per me…perciò sono tornata.-gli risposi facendogli un sorriso.
-Okay allora vai a cambiarti…intanto io sistemo il letto dove potrai dormire.-
Così feci…mi rifugiai nel bagno pensando a quanto non fosse cambiato e a quanto fossi fortunata ad averlo come amico.Mi lavai e uscii dal bagno con il mio pigiama.Ritornai nella camera di Justin dove avrei dormito anche io e lo trovai a dormire.Aveva dei lineamenti perfetti.Lui era perfetto.Mi misi sotto le lenzuola e poi mi girai sul fianco per spegnere la lampada.Mi accorsi che aveva ancora attaccato sulla bacheca la pandiera della pace che disegnammo insieme quando eravamo piccoli.Sotto di essa c’era una nostra foto di qualche anno fa.Era bellissima,ci abbracciavamo e mostravamo i nostri miglior sorrisi che io avessi mai visto.
 
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My Space:
Vi ringrazio per le vostre tantissime
Visualizzazioni ma se recensionasse
Mi farebbe davvero tanto piacere.
Vi Adoro. 

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Capitolo 6
*** Lavoro. ***


Sesto Capitolo.
 

 

Il Lavoro.
Ero lì seduta sul letto che la sera precedente Justin aveva preparato tutto per me.Ero lì tutta sola in una casa dove tutti dormivano.Ero lì perchè dopo poco più di un'ora sarei dovuta andare a lavoro.Io amavo il mio lavoro,era una piccola boutique e quel piccolo negozio mi rappresentava molto...infondo ho sempre amato la moda,ma quella mattina di presentarmi nel "mio mondo" non mi andava neanche un po'.Strano.Forse perchè era da tanto che non vedevo Justin e quindi per questo motivo avrei voluto passare più tempo con lui o forse perchè ero stanca per l'accaduto la sera precedente.Decisi di alzarmi per andare nel bagno.Dopo essermi preparata ero pronta per uscire ma una voce che non sentivo da tanto ma già così decisamente familiare mi bloccò.
-Buongiorno,dove stai andando?- mi chiese con tanta curiosità Justin.
-Ah Buongiorno Justin.Sto andando a lavoro.Ci vediamo stasera ok?- lo informai con molta fretta.
-Nono aspetta aspetta.Uno:Non fai colazione?Due:Lavori?E per quale motivo?E dove soprattutto?-Era davvero abbastanza curioso.
-Uno:No non ho fame,scusami.Due:Si lavoro per il semplice fatto che se non lavorassi morirei di fame perchè i miei genitori spesso si dimenticano della mia esistenza.E lavoro nella boutique di Arianna all'angolo dell'icrocio dell'Avon Theatre.- Gli risposi.
-Scusa se ti intrattengo ma a che ora esci da lavoro?- Mi chiese tranquillamente,senza rendersi conto che forse stava facendo troppe domande.Forse non ero abbastanza abituata a tutto quest'interesse nei miei confronti.Forse lo voleva sapere solo per curiosità o forse per vero interesse nei miei confronti.
-Alle Otto e un quarto sarò qui.Non preoccuparti Bieber...E trovati anche tu un lavoro,tua mamma non dovrebbe fare tutto da sola.- Gli risposi forse un po' fredda mentre chiudevo alle mie spalle la porta d'ingresso.

Justin's Pov.
Aveva perfettamente ragione.Dovevo trovare un lavoro per portare avanti questa "nuova famiglia".Andai in cucina,aprii il frigo e presi il succo d'arancia.Corsi in camera e la sistemai.Notai che il letto di Charlie era già sistemato.Mi lavai e in seguito mi vestii.
Uscii di casa e presi la mia macchina per andare verso il centro del paese.Parcheggiai la mia auto e mi incamminai verso tutti i negozi in cerca di lavoro.Tutti mi rispondevano "Ti faremo sapere" oppure "Il nostro personale è al completo.Grazie lo stesso." Sapevo che nessuno mi avrebbe minimamente preso in considerazione.Passai davanti all'Avon Theatre.Mi sedetti su quegli scalini abbastanza puliti per trovarsi in luogo pubblico.Incominciai a pensare dove potessi trovare un lavoro fino a quando non mi venne in mente una bella idea.O forse credevo che lo fosse.Mi alzai e mi incamminai verso l'incrocio.Lì c'era la boutique dove lavorava Charlie...mi avvicinai alla vetrina e senza pensarci molto spinsi la porta.Al mio ingresso Charlie aveva una faccia che era un misto di Sorpresa e Entusiasmo.
-Ciao Justin ehm...in che cosa posso esserti utile?- mi chiese abbastanza imbarazzata.
-Stamattina mi hai detto che avrei dovuto trovare un lavoro...- le risposi.
-Oh scusa,non volevo offenderti.-mi disse con ancora più imbarazzo di prima.
-Non mi hai offeso,mi hai spronato.Grazie.Ora posso parlare con il direttore o la direttrice di questa boutique?- le chiesi.Non potevo dirle che dovevo portare avanti una "famiglia".Si sarebbe sentita un peso che non lo è affatto.
-Scusa,ma vorresti lavorare qui?-mi chiesi con un espressione di disaccordo.
-Sempre che non ti dia fastidio...- affermai.
-No certo che no.Vieni ti porto nell'ufficio della direttrice al piano di sopra.- Mi rispose.
Salimmo le scale e Charlie bussò ad una porta di legno.
-Vieni Charlie,hai qualche problema?- Rispose con tono gentile una signora sulla quarantina.
-No nessun problema.C'è un ragazzo nonchè il mio migliore amico che vorrebbe lavorare qui.Ti posso assicurare che è un bravo ragazzo e che gli servirebbero dei soldi per portare avanti la sua famiglia che da ieri si è allargata...ma questa è un'altra storia.Comunque credo che nella pausa pranzo potrebbe venire e darmi il cambio anche solo per un'ora.- rispose Charlie.In quelle frasi mi aveva sorpreso più di una volta.Mi aveva chiamato migliore amico con tanta naturalezza.Da tempo aspettavo questo momento.E' stato strano.Manco fossi il suo ragazzo e mi avesse detto per la prima volta "Ti Amo".E poi aveva capito il motivo per il quale stessi cercando lavoro.Forse aveva origliato mentre parlavo con mia madre.O forse aveva un sesto senso.
-Sai Charlie mi fido abbastanza di te.Credo che tu abbia bisogno di una piccola pausa pranzo.Penso vada bene.Come ti chiami?Sei d'accordo anche tu?-Mi chiese guardandomi con un'espressione seria.
-Certo va benissimo.Ah,mi chiamo Justin.- affermai.
-Okay,da lunedì prossimo sarai qui alle 13.00 puntuale fino al Venerdì.- mi informò il mio nuovo datore di lavoro.
-Scusa,Angel,non potresti fare alle 13.30.Sai alle 13.00 esce da scuola e non credo possa venire.- Mi interruppe Charlie mentre stavo per dare la mia conferma.Aveva ragione la scuola.Quella ragazza ha ancora la testa sulle spalle come tanti anni fa.E mentre chiedeva questo favore alla direttrice del negozio le si leggeva in faccia la voglia matta di studiare ancora.
-Ah si certo.E tu Justin dammi del tu...infondo potrei essere tua madre.Ma nonostante ciò cerca di portare sempre rispetto.Comunque il tuo stipendio sarà mensile e si tratterà di circa 200 € Non posso darti di più.Mi dispiace.- Era davvero dispiaciuta ma a me andava bene.Avrei potuto pagare le bollette del gas e della luce.
-Non preoccuparti Angel.Va più che bene.-

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My Space:
Grazie,Grazie,Grazie per tutte queste visualizzazioni.
Se voleste scrivere una recensione sono qui e aspetto.
Mi farebbe davvero piacere sapere cose ne pensiate
sulla storia.
With Love.Ila.

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Capitolo 7
*** Festa. ***


Settimo Capitolo.
 

Festa.
Charlie's Pov.

Era già passato un mese da quando Justin è venuto a lavorare nella Boutique di Angel,e proprio in quel momento stavo aspettando che arrivasse per darmi il cambio per la pausa pranzo.Intanto in questo mese il rapporto con i miei genitori è andato di male in peggio.Non si erano minimamente preoccupati che la loro figlia non stesse più vivendo sotto il loro stesso tetto.Non si erano minimamente preoccupati di sapere come io stessi sopravvivendo.Ormai facevo parte della famiglia Bieber.Una famiglia che accoglierebbe tutti,anche se la loro non è messa molto bene economicamente.Intanto ho rivisto Jeremy,il padre di Justin e negli occhi di quest'ultimo c'era tutto tranne che felicità.Non lo voleva dare a vedere,sapeva che poi i genitori ci sarebbero rimasti troppo male...ma io ho cercato di essergli sempre vicino.
-Ehi Charlie,ma a cosa stai pensando?- mi interruppe Justin dai miei mille pensieri.
-Ah ciao Justin,pensavo a...a tua madre!- mentii.
-Mmmh e perchè?- chiese incuriosito Justin.
-Vorrei tanto ringraziarla per l'ospitalità!- mi affrettai a rispondergli.
-Ancora con questa storia?Come te lo devo dire che ora fai parte della famiglia Bieber?- disse con un sorriso bellissimo.
-Grazie ancora...- gli risposi.
-Ma di cosa?Comunque voglio proporti una cosetta...!- disse.
-E sentiamo...cos'è questa cosetta?- gli chiesi incuriosita.
-Saresti disposta di venire ad una festa di un mio amico,stasera?- mi chiese.
-Lo conosco?E poi dov'è e chi c'è a questa festa?- Gli domandai incuriosita...anche se in realtà non mi è mai piaciuto andare alle feste,non mi piaceva essere osservata dal mio migliore amico...figuratevi da degli sconosciuti.
-Ehi calma,calma...E' il mio migliore amico,si chiama Ryan e ci saranno tutti i ragazzi che conosciamo di Stratford.- mi informò.
-Ad una condizione...!- gli risposi.
-Ovvero?- mi chiese incuriositò.
-Stasera sarai sempre con me...non conosco nessuno perchè sai dopo che ho lasciato la scuola sono stata quasi sempre chiusa in casa...tranne quando ero con Alessandro...- Gli chiesi un po' imbarazzata.
-Certo...non ti preoccupare.- mi rispose con un tono che trasmetteva tanta sicurezza.
-Di cosa state parlando cari?- ci interruppe Angel.
-Stasera andremo ad una festa.- si affrettò a rispondere Justin.Aveva ancora il vizio di raccontare tutto a tutti.
-Ahhh capisco...Charlie hai un vestito carino?- mi chiese Angel con un tono gentile.
-Veramente...No.Li ho buttati tutti perchè non avevano un bel ricordo...- risposi sincera.
-Bella allora voglio farti un regalo.Quel vestito in vetrina ti piace?- mi chiese.
No non poteva farmi un regalo del genere...era il più costoso di tutta la boutique.Aveva un tessuto nero ricoperto da Swaroski ed una fascia sotto il seno bianca ricoperta da altrettanti Swaroski.Era un vestito per una principessa,non per una come me.
-Si mi piace...ma non fa per me!- le risposi sincera.
-Chi lo ha detto?- intervenne Justin.
-Già chi lo ha detto?Tieni vallo a provare,io e Justin ti aspettiamo qui.- affermò Angel.
Andai nel camerino,mi cambiai e quel vestito sul mo corpo faceva uno strano effetto...mi piaceva...Uscii dal camenrino e mi posizionai davanti Angel e Justin.
-C-Charlie sei uno schianto.- balbettava Justin.
-Si ha ragione Justin,sei una meraviglia.Senti senza fare troppi complimenti prendilo,è un mio regalo.Ci tengo,davvero,quindi accettalo.- mi supplicò Angel.
-Se proprio insistete...- risposi con un filo di imbarazzo.-Allora lo prendo.Grazie Angel.- la ringraziai.
Intanto era già passata l'ora di spacco che avrei dovuto avere.
-Allora io vado,ci vediamo dopo a casa Charlie,Okay?- mi chiese Justin.
-Nono Justin ora Charlie viene con te e la porta da un parrucchiere perchè stasera dovrà essere davvero la più bella.- intervenne Angel-
-Ma come,dovrei lavorare ora,non andare a farmi bella!- le risposi anche se l'idea di Angel non era maluccia.
-No tu ora te ne vai con lui.Starò io qui,non preoccuparti Bella e divertiti stasera.- mi disse.Io adoravo Angel.
-Okay,allora a domani.- le risposi.




Justin's Pov.
Dio quanto le stava bene quel vestito che le aveva regalato Angel.Uscimmo dal negozio e lei aveva un mega sorriso stampato sul viso.
-Non vorrei far sparire quel sorriso magnifico che hai in questo momento ma mi spieghi perchè hai buttato tutti i tuoi vestiti?- Le chiesi.Forse le avevo fatto la domanda sbagliata nel momento meno opportuno ma volevo sapere perchè aveva buttato un qualcosa che si era guadagnata con i suoi sacrifici.
-Una sola parola:Alessandro.- mi rispose fredda.
-Erano i vestiti con i quali eri vestita quella sera...?- le chiesi.
-Si,proprio quelli.- mi rispose con un tono ancora più freddo.
-Vieni dai,andiamo dal parrucchiere.- cercai di cambiare argomento.
-Non ce n'è bisogno,davvero!- mi rispose.
-Hey guarda che dovrai essere la più bella stasera, l'hai promesso anche ad Angel.- le sorrisi dopo averle detto quelle parole.
-Okay...- mi rispose.Ed io sapevo cosa significasse quell'Okay... un po' freddo.Non voleva che io gli pagassi l'acconciatura.Questa ragazza si fa troppi problemi.
-Pagherò io e non voglio sentire nè ma ,  perchè!- l'assiccurai.
Entrammo dal parrucchiere.Li lasciai scegliere insieme.Intanto mi sedetti sul divanetto del salone e incominciai a sfogliare e leggere le riviste che erano appoggiate sul tavolino affianco alla cassa.Dopo quasi due ore era pronta.Wow! Era bellissima,i suoi capelli erano mossi e gli scendevano lungo le spalle.Mi avvicinai alla cassa pagai e uscimmo.
-Come stanno i capelli?- mi chiese.
-Sei una meraviglia,tu e i tuoi capelli.- dissi balbettando.Justin ma cosa sta succendendo?Perchè balbetti?Non sei mai stato così imbrazzato con Charlie.
-Andiamo a casa così mangiamo un po' che oggi non abbiamo mangiato e poi ci prepariamo.Approposito ma tu hai qualcosa da metterti stasera?- mi chiese un po' incuriosita e un po' con quell'aria che si assume quando si pensa che si è stati egoisti.
-Si Charlie andiamo...ho qualcosa da mettermi e non credere che tu sia egoista perchè ci siamo occupati di te oggi!- le risposi sincero.
-J-Justin...okay lo so che mi conosci molto bene ma ora mi leggi anche nel pensiero.- rispose con una fragorosa risata.Risi anche io e poi ci avviammo con la mia macchina verso casa.



Charlie's Pov.
-Mamma,siamo tornati!- esclamò urlando Justin.
-Ciao ragazzi...cosa ci fai già qui Charlie?E poi sei più bella oggi!- ci salutò Pattie e poi mi chiese un po' preoccupata.
-Mamma stasera io e Charlie andremo alla festa di Ryan.Angel ci ha dato il permesso di uscire prima per prepararci e non hai ancora visto quando sarà bella con il suo vestitino.- si affrettò a rispondere Justin,per poi prendermi per mano.Oggi si comportava proprio strano.Mi portò in camera sua e mangiammo un piccolo panino entrambi.Poi lui si alzò e prese i suoi vestiti per andare nel bagno.Ci stette all'inicirca un'ora fin quando io non presi l'iniziativa di andare a bussare per sentirmi dire:"Aspetta ho quasi finito,devo aggiustarmi i capelli." Ci stava mettendo più di una ragazza.Finalmente uscii ed entrai io con il mio vestitino e le scarpe tacco 10.Mi vestii e mi truccai.Per la prima volta in tutta la mia vita mi sentii Bella.
Intanto si erano fatte le 20.00 ed io ero pronta.Feci un lungo respiro e scesi le scale.Le facce di Justin e Pattie spruzzavano meraviglia da tutti i pori.
-Cosa guardate?Justin andiamo altrimenti facciamo tardi.- sorrisi.
-Certo,ciao mamma.- salutammo Pattie e ci avviammo verso la sua macchina.
-Dove abita questo Ryan?- chiesi incuriosita.
-Dietro al laghetto ma adesso è presto per andare a casa sua.La festa inizia alle 21.00 e non mi piace arrivare in anticipo.- mi disse tranquillamente.
-E perchè mi hai fatto fare quelle corse per prepararmi?- chiesi un po' incavolata.
-Semmai sei stata tu a farmi uscire velocemente dal bagno.Comunque voglio passare un po' di tempo con la mia migliore amica.Si può?- chiese sarcastico.Io sorrisi,lui sorrise.Che bella sensazione.
-Vieni,sediamoci su quella panchina.- mi disse mentre scendevamo dalla macchina.
Ci andammo a sedere e quell'atmosfera era magica.
-Noto una strana atmosfera,è...magica!- affermai ciò che stavo pensando.
-Non lo è ancora...tra un po' lo sarà.- mi rispose.Non capii,non capii che un secondo dopo mi avrebbe baciata.Ma cosa stava facendo?Noi siamo migliori amici.O almeno credevamo di essere.Forse entrambi non ci eravamo detti abbastanza sull'amore.Non ci eravamo dichiarati,evidentemente ad entrambi regnava un grosso imbarazzo grande quanto un igloo che si stava sciogliendo man mano con il calore di quelle nostre labbra unite.
-Justin,ma cosa stiamo facendo?- mi affrettai a chiedergli.
-Ci stiamo baciando.E' quello che volevamo entrambi.Lo so!- mi rispose come se stesse leggendo il mio pensiero.Sarebbero state le stesse parole che gli avrei detto se avessi preso io l'iniziativa.
-Justin sono le nove,andiamo a casa di Ryan.- gli ordinai.Avevo paura che potesse accadere quello che era già accaduto con Alessandro.Forse quell'igloo non si era ancora sciolto del tutto.
-Si ora andiamo...ma sappi che non mi comporterei mai come si è comportato Alessandro.- mi rispose di nuovo come se stesse leggendo nei miei pensieri.Mi incominciava a far paura.
Arrivammo a casa di Ryan che ci aprii la porta dopo che bussammo al campanello.Entrammo e Justin come promeso rimase incollato a me.Ci divertimmo molto.Ballammo molto fin quando il mio sedere non venne toccato da qualcuno.Non era Justin perchè aveva le sue mani su i  miei fianchi.Mi girai di colpo.Avrei fatto male chiunque mi avesse toccato,chiunque tranne Alessandro che si materializzò davanti i miei occhi.Non avevo il coraggio di guardarlo,abbassai lo sguardo e sussuraio nell'orecchio di Justin di abdarcene cortesemente.Justin acconsentì e mentre stavamo camminando verso l'ingresso mi sentii trattenere per il polso.Mi girai,di nuovo lui.Cosa voleva?
-Quanti altri bambini hai avuto in questo perieodo,eh puttanella?- Che schifo pensai mentre mi rivolgeva la parola.
-Scusa ma chi saresti tu?- intervenne Justin.
-Sono Alessandro,l'ex di Charlie.- rispose acidamente Alessandro.
-Ah quello che l'ha fatta soffrire molto.Quello che le ha fatto del male.- affermò Justin.
-E tu come ti permetti,eh frocetto?- alzò il tono di voce Alessandro.
-E Tu come ti permetti uomo di merda ad alzare un dito su una donna?- okay la situazione stava precipitando.Le mie lacrime stavano scendendo senza controllo e con tutta la mia forza trascinai fuori da quella porta Justin.
-Come si permette di parlarti così quel mostro?- mi chiese Justin.Avevo un fottuto bisogno di tranquillità così mi fondai sulle sue labbra e decisi ci avviammo verso la macchina.



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My Space:
Allora innanzitutto vorrei ringraziarvi per tutte
queste visualizzazioni.Se volete recensionare
per farmi sapere qual è il vostro parere sapete
dove dovete cliccare.
With Love. Ila.

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Capitolo 8
*** Perché? ***


Ottavo Capitolo.
 

Perché?
Charlie's Pov.

Continuo a chiedermi perché c'è stato quel bacio ieri.Insomma io sono la sua migliore amica e lui è il mio migliore amico.I migliori amici non si baciano.Ora lui è su che dorme.Dopo essersi addormentato ieri,ha iniziato a parlare nel sonno.Diceva ripetutamente:"Perché? , Perché? , Perché?" con un tono piuttosto arrabbiato.Sono seduta al tavolo della cucina e Pattie cerca di farmi tornare sul pianeta Terra ma non ci può riuscire:Ci sono infiniti pensieri che improvvisamente mi assalgono.E poi eccolo che entra.Lui,Semplicemente Lui si siede e inizia a far colazione sorridendomi.
-Buongiorno.- gli dissi.
-Buongiorno anche a te piccola.- "Cosa?Mi chiami piccola davanti tua madre?Può capire ben altro."Pensai.
-Mamma sai ieri abbiamo incontrato quel cretino di Alessandro alla festa.Ti giuro che lo stavo uccidendo.- confessò alla madre..Aveva quel vizio di raccontarle tutto che dovrò far sparire anche quello oltre la mia preoccupazione di disturbo in questa casa.
-Santo Cielo e che ti ha detto Charlie?- mi chiese tranquillamente Pattie.
-Non cose belle di sicuro.- risposi fredda.
-Justin puoi venire in camera che ti devo parlare?- gli chiesi gentilmente.
-Certo.- mi rispose.
Andammo in camera sua.Non potevamo continuare con quell'atteggiamento indifferente.
-Cosa è successo?- mi chiese come se non avesse capito il motivo di averlo fatto andare in camera.Forse era ancora assonnato?Bho poco importa.Ha la mente fresca e dovrà rispondere a tutte le domande che gli porrò.
-Justin,andiamo come fai a dire cosa è successo?Sai benissimo cosa è successo.Dopo un bacio le domande sono tante sai?Ti chiedi il perchè di quel bacio.Mi chiedo perché ti ho dato un bacio.Poi ti chiedo cortesemente di non parlare degli affari miei a tua madre senza il mio permesso.Infine voglio sapere stanotte cosa hai sognato.- gli feci troppe domande insieme,lo so.Ma devo togliermi dalla testa tutti questi pensieri che non mi hanno fatto dormire.


Justin's Pov.
Perché mi faceva tutte quelle domande?Era peggio di un interrogatorio.La signorina si è svegliata storta stamattina.O forse non ha proprio dormito.Quando non dorme ha un espressione simile ad una persona che ha appena smesso di piangere.
-Innanzitutto scusa.Se non vuoi che racconti nulla di tutto ciò che ti riguardi a mia madre bastava dirmelo,anche prima.Poi quel Bacio.Si quel Bacio te l'ho dato perché sentivo di dartelo.Non fraintendermi,eri attraente.E poi stanotte non ho sognato nulla.- gli risposi mentendo sull'ultima affermazione.
-Ma Vaffanculo Va.- mi disse sbattendo la porta.
Cosa altro ho detto che non andasse?Perché sono un coglione?Perché non le ho detto del sogno che ho fatto?Infondo le avrebbe fatto piacere sapere che nel sogno,come nella realtà,mi sto facendo delle domande su di lei.Sta diventando qualcosa di più di un'amicizia,ne sono pienamente consapevole.E allora perché non glielo dico?Perché?Perché?Perché?
-Mamma,Charlie?- le domandai.
-E' andata a fare la spesa.Ma è successo qualcosa?- mi chiese incuriosita.
-Mamma poi ti racconto.Ora vado a prenderla con la macchina.- le risposi frettolosamente.
-No,aspetta Justin.Perché continuate a litigare?Io penso di averlo capito.Qui dimezzo non c'è solo una semplice amicizia.Qualcosa di più e voi due lo sapete entrambi ma non volete accettarlo.E sai perché?Perché avete entrambi paura di rovinare un'amicizia non capendo che quest'ultima è la base di qualcosa che poi nascerà in futuro.Justin sai che il vostro rapporto potrebbe piuttosto "divertente" e non monotono come quello di tanta gente perché c'è in precedenza un'amicizia?Ora prendi la tua auto e la vai a prendere così potete parlare.- restai quasi stupefatto da quelle parole.Mi aveva chiarito in due secondi quelle stesse idee che erano confuse da un po' nella mia mente.
Scesi e presi l'auto.Stava uscendo dalla salumeria e così decisi di accostarmi.
-Charlie ascolta sono un coglione e tu hai bisogno di un passaggio.Sali.- le ordinai quasi.Lei non esitò a ribattere che già si era fiondata nell'auto.
-Senti Charlie io non ce la faccio più.Sei importante più di me stesso.Sei i miei pensieri e i miei sogni.Ieri notte stavo sognando te.Non volevo dirtelo per pura vergogna.Scusa ancora ma ho detto quello del bacio nascondendo la realtà.Quei baci mi hanno fatto impazzire.-Le dissi tutto d'un fiato.E lei cosa fa?Si fionda di nuovo sulle mie labbra.
-Non sono mai stata brava con le parole.Spero non ti sia offeso ma con questo bacio volevo farti capire i miei sentimenti.- mi rispose.Certo che l'avevo capito.
Ecco la risposta ai miei tanti "Perché"


Charlie's Pov.
Lo avevo fatto.Avevo dato la risposta ai miei tanti "Perché"
Prenderò la mia così come verrà.Me la goderò da oggi in poi.



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My Space:
Continuo a ringraziarvi per tutte quelle
visualizzazioni.Un grazie di cuore a chi
recensiona.Spero vi piaccia questo capitolo.
E' uno di "passaggio".
So che è corto,mi farò perdonare.
With Love.Ila.

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Capitolo 9
*** Un nuovo inizio. ***


Nono Capitolo.
 

Un nuovo inizio.
Charlie's Pov.

Cosa stesse accadendo alla mia vita non lo avevo ancora capito.Avevo tutto,la mia vita era perfetta.Avevo una nuova famiglia,un ragazzo d'amare ed un lavoro.
-Charlie io devo fare una commissione urgente perciò starai da sola alla boutique.- mi avvisò Angel.
-Okay non preoccuparti.Tra un po' dovrebbe arrivare anche Justin.- le dissi.
-A dopo allora.- mi salutò.
-Okay A Dopo.- la salutai.
Ero da sola in un negozio...eppure non avevo paura.Insomma qui a Stratford tutti si conoscono.Tutti tranne che io.Non sono mai uscita dopo la storia con Alessandro e del bambino se non per andare al consultorio che poi per colpa di Justin ho abbandonato dopo la prima seduta.
All'improvviso la porta d'ingresso si aprì.
-Ciao,Scusa posso chiedere a te?- mi rivolse la parola una ragazza che assomigliava ad una barbie con il colore della pelle più scuro.Era quasi una dea.Era alta e i capelli color castano chiaro e gli occhi color verde smeraldo e poi la sua pelle era davvero bella.
-Si certo dimmi!- le risposi cortese.
-Il mio ragazzo mi ha invitato ad una cena fuori e ho deciso di essere davvero elegante...cosa mi consiglieresti?- mi chiese con molta scioltezza.Mi avvicinai allo scaffale con i vestiti più eleganti e glieli mostrai.Immaginavo Justin in quella situazione e mi trattenevo dalle risate.La ragazza,intanto,indicò un vestito verde e con una cintura sulla vita nera.Quel vestito le risaltava di sicuro il colore degli occhi.Le porsi il vestito e lei si avviò all'interno del camerino.
Feci trascorrere qualche minuto e poi avvicinandomi al camerino le chiesi -Hai bisogno di una mano?-
-Si grazie,entra.- affermò la cliente.
Entrai e lei era in intimo.Ancora una volta provai ad immaginare la scena nella quale al posto mio ci fosse stato Justin.Ancora una volta mi trattenni dalle risate.L'aiutai ad infilarsi il vestito e poi la feci guardare allo specchio.Era uno schianto!Forse la più bella cliente che abbia mai avuto.
-Ti sta d'incanto.Sei Bellissima,davvero!- le dissi quasi se fosse mia sorella.
-Dici?Grazie!- mi rispose mentre eravamo ancora all'interno del camerino.


Justin's Pov.
Entrai nel negozio e dinanzi a me il vuoto più totale.Dove si erano cacciate?Andai nell'ufficio di Angel ma era vuoto.Mi sistemai dietro la cassa in attesa che qualcuno arrivasse ma proprio in quel momento la tenda del camerino si aprii facendomi prendere anche un grosso spavento.
-Okay allora il costo del vestito è di cento dollari.Ti va bene?- esordì Charlie ad una bellissima cliente.Si davano anche del "tu" forse si conoscevano.
-Si certo per il mio ragazzo questo ed altro...- cambiai immeddiatamente idea su quella ragazza.Le persone che lasciano le frasi in sospeso non andranno mai d'accordo con Charlie
-Ah Justin,Ciao...da quanto sei qui?E poi puoi fare uno scontrino da cento alla ragazza!- mi rivolse la parola Charlie.
-Si certo.Comunque sono appena arrivato...Ecco a lei,grazie e arrivederci!- servii la cliente e poi la squadrai tutta.
-Ho qualcosa che non ho?- mi chiese con tanta dolcezza Charlie.
-Sei Bellissima.- le dissi con imbarazzo,Nonostante fosse passato un po' di tempo da quando ci furono quei baci che poi sono stati susseguiti da molti altri.
-Grazie...- arrosii.
-E così quella ragazza farebbe di tutto per il suo ragazzo?- le chiesi incuriosito.
-Già che carina.- mi rispose.Decisi di abbracciarla.
-E tu cosa faresti per me?- le chiesi ancora più incuriosito.
-Darei a te il mio cuore.Non ho i soldi dei clienti che vengono a spendere qui ma il mio cuore potrebbe valere più di tutti questi vestiti messi insieme.- Mi rispose.Dio quanto era dolce quando diceva quelle frasi.Si meritava un bel bacetto.Glielo diedi.
-Senti che ne dici di venire a cena fuori stasera?- la invitai
-Okay,a dopo.- mi salutò.


Charlie's Pov.
Arrivò la sera abbastanza velocemente.Mi preparai e scendemmo per andare in macchina insieme.
-Dove stiamo andando?- esordii
-In un posticino carino.- mi rispose Justin.
Parcheggiò nel parcheggio del lago di Stratford.Lì sulla riva c'era un gazzebo illuminato da alcune candele.
-Wow tutto questo per me?!?- gli chiesi incredula.
-Si certo ma il meglio deve ancora venire.- mi rispose.
Sedemmo e mangiammo.Tutto era molto squisito.Poi Justin mi fece alzare e mi abbracciò.Perchè quell'abbraccio improvviso?
-You're beautiful,You're beautiful,You're beautiful it's True.- intonò la canzone di James Blunt.
-Grazie,hai una voce stupenda!- arrossii mentre ringraziavo per il complimento da poco ricevuto.
-Grazie,Ehm...V-voresti essere la mia ragazza?- mi chiese.Oddio avevo sentito bene?Io la sua ragazza?E poi quell'anello che aveva appena cacciato dal taschino della giacca era davvero bello.Stupendo.Brillava ed anche i miei occhi lo stavano facendo.
-Certo,Certo,Certo.- risposi davvero felice.
Dopodichè il bacio.No,non era un bacio ma il bacio.Il più bello della mia vita.Tanta passione,tanto amore.Io e Lui stavamo creando man mano un "Noi".

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Capitolo 10
*** Perdonatemi Eh! ***


Perdonatemi ma voglio davvero sapere se vi piace o meno la mia storia.
Se non vi piace siete pregati di dirmelo così la cancellerò e nessun'altro
si shockerà quando la leggerà.
Se vi dovesse piacere siete pregati lo stesso di dirmelo così potreste rendermi felici,almeno voi!
Perfavore e dico Perfavore ho bisogno che voi recensiate e mi diciate il vostro
parere su questa fanfiction.
Giuro di non incazzarmi.
Il fatto è che non capisco come ci siano molte visualizzazioni e solo due parere.Devo credere che in realtà questa storia piaccia solo a due persone?
Forse dovrei dire poche ma buone ma visto che il numero delle visualizzazioni aumenta ogni giorno sempre più voglio solo avere dei "commenti"...
TUTTO QUI!
Perdonatemi Eh!

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Capitolo 11
*** Oh,Ti Prego Basta. ***


Decimo Capitolo.
 

Oh,Ti prego Basta.
Charlie's Pov.

-Senti la vuoi smettere o mi devo incazzare?- rimproverai Justin.Perché?Semplice,non crede in sè stesso.
-Charlie,perfavore...non ne ho proprio voglia di discuterne.- mi rispose.Lo ammetto mi seccò quella risposta.
-Dannazione Justin...cosa pensi che te lo dica a fare,per avere delle delusioni?- ammisi.
-...NO!- la sua voce aveva cambiato tono.Ora era molto più alto.
-Senti Justin,io non so cosa ti stia passando per la testa;Ma so di certo che stai sprecando il tuo talento.- gli dissi tutto d'un fiato lasciando che la porta della sua camera sbattesse contro l'armadio.


Justin's Pov.
Merda,Merda,Merda.Lei ha come sempre perfettamente ragione.Io non devo sprecare il mio talento...male che vada cosa ci perdo?NIENTE!Anzi mi resta anche una bella voce...magarì la userò per cantarle canzoni come ho fatto ieri sera.
Andai in cucina,Charlie si stava preparando una camomilla...forse per calmarsi.
-Senti,come al solito hai perfettamente ragione...ma non so proprio da dove incominciare.Idee?- le chiesi.
-Oh,Ti Prego Basta Justin.- mi rispose fredda.Cosa significasse quella risposta non l'avevo capito ma dovevo scoprirlo.
-Come scusa?- le chiesi.
-No dimmi tu se è normale che ogni volta mi tratti una merda e poi ritorni e io devo perdonarti sempre.- mi rispose.
-Fai ciò che ti dice il cuore,semplice.- le dissi.Pensavo sempre a questo ogni volta che mi perdonava.
-Non te ne uscire con queste frasi già fatte Bieber.- mi rispose sempre più fredda.
-Perchè litigate?- intervenne Pattie.
-Fatti nostri.- le risposi acido.
-No ragazzi perfavore ma come si deve fare con voi?Sembrate dei bambini.Scommetto che il motivo del litigio è davvero molto stupido...o sbglio?- cercò di incuriosarsi mia madre.
-Se pensi che sprecare un talento sia una sciocchezza,Pattie,bhe si stiamo litigando per una scemenza.- rispose Charlie.
-Scommetto che centri qualcosa con la musica e il canto...o magari suonare la batteria...eh Justin?- mi chiese mia madre.
Non volevo risponderla.Stava entrando troppo nella mia vita privata.Oh,Ti Prego Basta!
Mi affrettai ad alzarmi e andare in camera mia ma mia madre mi bloccò e mi tirò uno schiaffo sulla guancia destra.Cosa avevo fatto ora?
-Esigo una risposta.Justin Drew Bieber,non credere che perchè hai quest'età,puoi fare quello che vuoi!- mi rimproverò mia madre.
-Eh Vabbè,Si sempre la solita storia della musica,della voce e della batteria o della chitarra.- affermai.
-Dovresti dare ascolto a Charlie...anche perchè non è la prima che lo dice.- mi rinfacciò mia madre.
Oltre a fare una figuraccia davanti a Charlie ora mia madre stava dalla parte sua.Non potevo più sopportare quell'aria quindi mi affrettai ad uscire di casa per immeggermi nei miei pensieri.


Charlie's Pov.
-Mi dici cosa è successo,precisamente?- mi chiese Pattie.Infondo cercavo di comprenderla.Suo figlio era arrabbiato per qualcosa ma lei non sapeva cosa. Magari mia madre facesse così quando ne sarebbe il caso.
-Niente,ieri mi ha cantato una canzone e gli ho consigliato vivamente di far qualcosa invece di starsene lì seduto su un divano impalato e a sprecare tempo.- le raccontai la vicenda.
-Perchè ti ha cantato una canzone?Lui lo fa soltanto con le ragazze che gli piacciono!C'è qualcosa sotto vero?- troppe domande insieme.
-In Effetti...ma questo non è il punto.Ho in mente di fargli caricare dei video su Youtube;Su un canale tutto suo che creerà lui e ci potrà entrare quando vorrà.Potrebbe fare delle cover di cantanti famosi.Ho visto molti ragazzi che lo fanno già.Poi magari potremmo metterci alla ricerca di una casa discografica.Che ne pensi?- raccontai a Pattie della mia idea.
-Sono Pienamente d'accordo...poi mi racconterai meglio dell'altro punto.- mi disse Pattie mentre faceva una faccina coccolosa.Era dolce quella donna.Invidiavo il mio ragazzo perchè l'aveva come madre.


Justin's Pov.
Tornai a casa dopo quasi due ore.Era orario di cena e mia madre e Charlie erano sedute a tavola.Quanto erano belle tutte e due?Io non saprei spiegarlo.Mi andai a lavare le mani e poi mi sedetti a tavola con loro.Pregammo come era nostro solito fare e sia mia madre che Charlie iniziarono a parlare della loro idea quasi come se non fosse successo niente.
-Perchè vi comportate così?- le interruppi.
-Così come?- risposero all'unisono
-Come se non fosse successo niente.- ammisi.
-Justin,non è successo niente.- affermo Charlie.
-Sentite io sarei anche d'accordo...ma,ma quando faremo tutto ciò?- chiesi loro.
-Molto presto.- mi rispose Charlie.

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Capitolo 12
*** Kidrauhl. ***


Undiesimo Capitolo.
 

Kidrauhl.
Justin's Pov.

Neanche una settimana passò dalla discussione avuta con Charlie che già le due donne più importanti della mia vita avevano organizzato tutto ciò per caricare delle cover su Youtube,crearono il mio canale lasciandomi scegliere solo il nome:"Kidrauhl".Quel giorno era presente anche mio padre.Anch'esso era pienamente d'accordo con l'idea di mia madre e Charlie.Ero in ansia,insomma ora chiunque avrebbe potuto vedermi.Preparammo il video di So-Sick e lo caricammo.Dopo averlo postato mi sentii decisamente meglio.Andai in cucina e versai nel bicchiere dell'acqua freddissima.All'improvviso ebbi un contatto con delle mani calde.Mi girai...era Lei,mia madre.
-Hey Kidrauhl...Ora sei più calmo?- mi chiese.Era sempre carina e dolce con me...si preoccupava davvero molto per me.Mi dispiace tantissimo che Charlie non può provare,almeno per ora, la mia stessa senzazione.
-Si molto bene...In realtà no.So che ora i miei video potrebbero vederli i miei compagni di scuola e prendermi in giro.- le spiegai il problema.
-Justin Justin...chi ti prenderà in giro sarà solo per pura invidia.Diciamoci la verità hai talento e non poco.- si intromise mio padre.
-Staremo a vedere...- risposi.
-Qualsiasi cosa,noi saremo qui Justin.Io,Tuo Padre,I Tuoi Nonni e Charlie.- mi tranquillizzò mia madre per poi abbracciarmi.
-Dov'è Charlie?- chiesi.
-Ancora in camera.Voleva restare un po' a computer.- mi informò mio padre.
-Scusatemi ma vado da lei.- dissi loro.


Charlie's Pov.
Ero a computer e ascoltavo Rihanna...l'amavo.All'improvviso bussarono alla porta.Pensai immediatamente che fosse Justin e infatti la sua sagoma varcò la soglia della porta.Il suo volto pareva più tranquillo ma non era ancora svanita del tutto la preoccupazione per qualcosa.Lo si leggeva nei suoi occhi color nocciola.
-Hey Charlie...Grazie!- mi disse.Per cosa mi ringraziava non l'avevo ancora capito.
-Hey Bieber...Per cosa?- gli chiesi.
-Hey Picccola...Di tutto,tutto ciò che stai facendo per me.Mi rendi felice ogni giorno sempre più e ora mi stai aiutando a realizzare un sogno.- disse con voce abbastanza sincera,credibile.Era dolce.
-Hey Piccolo...Ne vogliamo davvero parlare?Okay.Se non mi avessi ospitato a casa tua,chissà ora che fine avrei fatto.Se non mi sorridessi ogni mattina,chissa ora che fine avrei fatto.Se non mi parlassi ogni momento,chissà ora il mio cuore come starebbe.Se non mi baciassi ogni sera prima di andare a dormire,chissà ora come sarebbe freddo il mio letto.- Gli dissi queste parole che mi erano uscite dal cuore.
-Sei Speciale,Sei Tutto.- mi rispose.
A quel punto ci fu un bacio a dir poco MAGNIFICO.La mia bocca sulla sua,le sue labbra si schiudevano sulle mie che sorridevano,la sua lingua che si intrecciava alla mia.Tutto così speciale in una frazione di secondo.
Mi rendeva felice e forse...anche io a lui.Ci si sente bene quando hai una piccola certezza su queste cose.Ti fa sentire "Importante" e non solo al tuo cuore per far si che cessasse di battere ma anche a qualcun'altro.Forse i nostri cuori si erano innammorati l'uno dell'altro.Forse erano come due fratelli separati alla nascita che dopo anni si sono ritrovati.Forse erano semplicemente il suo cuore e il mio.


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MY SPACE:
HO VOLUTO FARE UNA PROVA CON IL CAPITOLO
PRECEDENTE...SE VE NE SIETE ACCORTI NON HO
INSERITO IL "MY SPACE" PER VEDERE SE ANCHE
SENZA IL MIO SOLLECITO AVESSE RECENSITO MA
COME PREVEDEVO NON HA FUNZIONATO.
PER QUANTO RIGUARDA IL CAPITOLO...SCUSATE SE
E' TROPPO BREVE,MI FARO' PERDONARE.INTANTO
GODETEVI QUESTO E RECENSITE IN MOLTI OKAY?
VI AMO FAMILY.
WITH LOVE.ILA.

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Capitolo 13
*** Qualcuno di Importante. ***


Dodicesimo Capitolo.
 

Qualcuno di Importante.
Justin's Pov.
Ultimamente mi stavo concentrando parecchio nel caricare i video su "Kidrauhl" e le visualizzazioni aumentavano man mano ogni giorno sempre più.Molte persone dicevano che ero bravo,avevo talento.A scuola nessuno sapeva ancora niente o almeno fino al pomeriggio precedente visto che sotto ad un video c'era un commento di qualcuno che mi conosce;O almeno così disse.Chi sarà mai?Decisi di contattarlo.
-Ci conosciamo?- gli inviai un messaggio.
-Forse sì,Forse no.- mi rispose.
-Stiamo nella stessa scuola?- la domanda mi venne spontanea...avrebbe potuto sparlare di me e prendermi in giro.
-Tutto può essere...- fece il o la vago/a.
-Allora non mi conosci come dicevi di fare.- lo provocai.
-Certo,conosco tua mamma Pattie e tuo padre Jeremy meglio di te un altro po'.- mi rispose.A quella risposta mi misi a pensare.Chi conosce i miei genitori oltre me e Charlie?Ovvio Chaz,Ryan,Christian e Caitlin.Ma nessuno di loro ha un contatto su Youtube.
-Potresti esprimerti molto meglio sai?- gli dissi.
-Hai Talento,amico.Avresti dovuto dirlo prima.- Mi stava prendendo in giro,era ovvio.
Spensi il computer e visto che ero da solo a casa perchè sia mamma che Charlie erano a lavoro decisi di andare a casa di Ryan.
Bussai il campanello e mi venne ad aprire stesso lui.
-Hey Bro,Da quanto tempo che non vieni a casa!Con il tuo lavoro sei straimpegnato,vero?- mi chiese tutto gasato.
-No Ryan il lavoro mi occupa poco.- risposi freddo.
-Ah.Non è che hai trovato una ragazza che ti caghi e non me l'hai detto?- mi domandò tutto curioso.
-Tutto può essere amico.Tu che mi dici?A scuola riusciamo a vederci proprio poco per colpa dei corsi diversi e poi una volta usciti io devo scappare a lavoro.- Questa volta ero io quello curioso.
-Diciamo che ci sarebbero delle novità.Una sola parola:Cait.- mi rispose.Quasi stentavo a crederci.
-No aspetta...mi stai dicendo che Cait e tu state insieme?- Ero fin troppo gasato e impaziente di sapere la risposta.
-Non ancora...usciamo insieme,ci stiamo frequentando!- Gli si leggeva negli occhi che era fin troppo felice.
-Amico dovresti fare il primo passo.- gli dissi tranquillamente.
-E da quando sei esperto di ragazze,Bieber?- rispose con faccia incredula al mio consiglio.
-Perchè scusa?- risposi.
-Insomma Justin è dalla quinta elementare che non socializzi con una ragazza con quella ragazzina...come si chiamava?Charlotte?- fece lo spiritoso.
-Charlie,si chiama Charlie.- risposi un po' infuriato.
-Hey calmo Bieber...tanto ormai che ti importa,non la vedi dalla quinta elementare.- stavo perdendo la pazienza.Mi alzai e sbattei le mani sul tavolo intorno al quale eravamo seduti.
-Tu che ne sai Ryan?- forse avevo urlato troppo.
-C'è qualcosa che non so Bieber?- chiese.Avrei dovuto sfogarmi?Avrei dovuto non dirgli niente?Decisi la prima opzione.
-Non sai un cazzo di me Butler.- piangevo.Perchè cazzo stavo piangendo?
-Se mi raccontassi qualcosa,forse e dico forse,potrei aiutarti.- si alterò anche Ryan.
-Cazzo Ryan Lei è la mia ragazza!- mi uscì tutto così spontaneo.
-Come,Scusa?- incredulo mi chiese Ryan. -Scusami Justin,Scusa,Davvero.- continuò.
Lo abbracciai.Era quello di cui io avevo bisogno.
Ritornai a casa e dopo quell'abbraccio decisi di affrontare il problema con quella persona che diceva di conoscermi.
-Ora mi dici chi sei.- gli scrissi.
-Sono qualcuno che tu ritieni importante.- mi rispose.
Qualcuno di importante...Era Ryan,ne ero certo.Non ci pensai due volte che in poco tempo mi ritrovai di nuovo fuori casa sua,sulla soglia della villetta.Quella villetta che era dello stesso colore delle altre ma brillava di più perchè era stata riverniciata da poco.Bussai.Mi aprì lui,la persona che ritenevo importante.
-Qualche Problema?- mi chiese preoccupato.
-Ciao Persona che ritengo Importante.- mi sorrise.
-Non dirai a nessuno di me vero?-  gli chiesi implorando.
-No coglione,non dirò nulla.- ci sorridemmo.


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MY SPACE:
Ciao Belli,Vi è piaciuto il capitolo?So che non è
lunghissimo ma mi piace molto.Ci ho messo l'anima
per scriverlo e quindi mi aspetto qualche recensione.
With Love.Ila.

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Capitolo 14
*** La Telefonata. ***


Tredicesimo Capitolo.
 

La Telefonata.
Charlie's Pov.

Mi risvegliai in una Domenica soleggiata sola in una casa.Quella era la mia casa.O forse quella di Bieber.Ma Bieber non c'era.Non si era ritirato a casa e io sono rimasta sveglia tutta la notte ad aspettarlo.Pattie mi tranquillizzò dicendomi che,molto probabilmente,era andato a dormire a casa del suo migliore amico:Ryan.Dovrò chiederglielo?Si,appena tornerà.
Sistemai la casa e dopo aver dato il "Buongiorno" a Pattie mi fondai sul canale di Justin:Kidrauhl.Vidi che le visualizzazioni superavano il centinaio e i commenti iniziavano ad aumentare.Mi accorsi di una chiacchierata fatta da lui e qualche suo ammiratore o ammiratrice dove quest'ultimo gli ripeteva di conoscerlo.E se Justin fosse andato a cercarlo?No...Non volli pensare a nulla di tutto ciò.
-Charlie,Tesoro...devo andare a casa dei miei genitori.Vuoi venire con me?- mi chiese gentilmente Pattie.
-Scusa Pattie ma ho da fare.E poi aspetterò Justin.- le risposi.
-Okay a dopo.- mi salutò.
Appena chiuse la porta alle sue spalle inserii nello stereo il CD di Rihanna.Iniziai a rilassarmi fin quando non suonò il telefono.Il mio primo pensiero andò a Justin.Forse era lui che voleva avvisare la madre di dove avesse passato la notte.Forse era qualche poliziotto che l'aveva arrestato perchè aveva combinato qualche casino con il suo "Amico" Ryan.
"Ma a cosa stai aspettando...vai a rispondere" Pensai.
Alzai la cornetta e la mia voce ancora bassa emise -Pronto?-
-Pronto Buongiorno...Parlo con la famiglia Bieber?- una voce maschile rispose.
-Si certo,mi dica.- ormai facevo parte della famiglia Bieber,ne ero consapevole.
-Parlo con la madre di Justin Bieber?- mi domandò.
-No,non sono la madre.- mi affrettai a rispondere.
-Ah,allora sei la sorella?- mi chiese ancora più curioso di prima.
-Nemmeno.Ma lei chi è?- risposi.
-Sono Scooter,Scooter Braun e sono interessato a Justin.- mi informò.
-Sei Gay?- mi uscì spontaneo.Sapevo che Youtube fosse pericoloso ma non così tanto da ricevere telefonate da persone Gay che si interessasero del mio ragazzo.
-No signorina,come si permette?Comunque se è possibile vorrei parlare con la madre.- mi chiese speranzoso.
-Mi dispiace non è in casa.Ma è qualcuno della scuola?- chiesi ormai stufa.
-No chiamo per offrirgli un contratto.Almeno Justin è in casa?- mi chiese.
-Gliel'avrei già passato.- risposi secca.Ma cosa voleva?Un contratto?Lui aveva già un lavoro.
-A che ora rientreranno?- insistette.
-Non ne ho la più pallida idea,devo lasciare un messaggio?- chiesi annoiata.
-No,richiamerò io.- attaccò senza neanche salutare.Mi stava antipatico quel tizio.
Dopodichè andai in camera e rimisi il CD.Ma in quel momento la porta d'ingresso si aprì.
-Mamma,sono tornato!- urlò Justin...ma cosa aveva da urlare?



Justin's Pov.
-C'è qualcuno a casa?-
urlai...si sentiva la voce di Rihanna provenire dalla mia camera,era sicuramente Charlie.
-Senti Justin,Cazzo ti ur...- si bloccò guardando Ryan.
-Chà sei nervosa?- le chiesi.
-Fatti miei.- mi rispose.
-Hai le tue cose?- a quella domanda ricevetti una gomitata da Ryan.Che le avevo chiesto di sbagliato?Forse l'intera frase era sbagliata visto che ricevetti la porta della MIA camera in faccia.
Fortunatamente c'era Ryan.
-Mi dici che sta succedendo?- mi chiese con un punto interrogativo sul viso Ryan.
-Non lo so...- risposi freddo.
-Justin,siete distanti.Non potete essere fidanzati in questo modo!- esclamò Ryan.
-Non ti so rispondere.- affermai.


Charlie's Pov.
Delle mani si scontrarono ripetutamente sulla porta di legno,tinta di bianco.
-Justin,non mi va di parlare ora.Lasciami da sola.- urlai.
-Non sono Justin ma Ryan.- a quelle parole mi bloccai.Cosa dovevo fare?
-Ryan non vorrei essere scontrosa ma cosa vuoi?- chiesi controvoglia.
-So che non ci conosciamo o almeno non ti ricordi di me ma ora aprimi devo dirti una cosa importante.- obbedì come se fosse mio padre ad ordinarmi qualcosa.
-Dimmi.- esitai a dire mentre entrava nella camera di Justin che suppongo conoscesse a memoria.
-Forse di me non ti ricorderai ma ero con te e Justin alle elementari.Quella capoccia bionda che era seduta davanti a te era la mia e ricordo benissimo il fastidio che ti provocavo.Non ci sopportavamo,io non sopportavo il fatto che fossi la migliore amica del mio migliore amico.Ma ora ti rivedo e dico:WOW!Forse non mi sono mai accorto della tua bellezza,non riuscivo proprio a capire come Justin,sin dalle elementari fosse innamorato di te e in tutti questi anni che non vi siete rivisti,non si è mai messo con nessuna ragazza.Io credevo che fosse uno "sfigato" in questo campo ma ieri ho capito che è sempre stato qui ad aspettarti.Si è presentato a casa mia e quando abbiamo toccato il tasto dolente "Charlie" ha pianto.Mi ha spiegato che tiene a te in un modo pazzesco,ha paura di farti soffrire come ha fatto quell'Alessandro.E' stata la prima volta che ho visto piangere Bieber per una ragazza.- rimasi scioccata da quelle affermazioni che aveva appena fatto Ryan.Innanzitutto come facevo a non ricordarlo?Più mi sforzavo e meno mi veniva in mente.Ma da dopo il trauma della gravidanza che ho avuto la memoria scarseggiava...E poi lui Justin...aveva pianto per me davanti il suo migliore amico.Non ci pensai due volte che aprii la porta per andare da lui.Lo ritrovai seduto a terra con le mani tra i capelli che guardava fisso il pavimento.
-Justin,Scusa.- non riuscì a dire altro che quelle due parole.
I suoi occhi lucidi incontrarono i miei.Ci abbracciammo e poi per interrompere quel momento magico dissi:
-Ti sta cercando un gay,credo voglia parlare con tua madre.- mi sorrise non comprendendo quello che gli avevo appena detto.


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MY SPACE:
Una sola parola:Grazie.Vi ringrazio perchè
siete davvero tanti a leggere questa storia.
Un particolare ringraziamento va a chi recensisce.
Spero che questo capitolo vi piaccia più del precedente
ma meno del successivo che arriverà presto.
With Love.Ila.


 

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Capitolo 15
*** Gli Amici. ***


Quattordicesimo Capitolo.
 

Gli Amici.
Justin's Pov.

Quella sera dormimmo tutti a casa mia.Io,Charlie e Ryan.Io avevo un debito con lui...chissà cosa le avrà detto per farla venire da me e scusarsi.Ma scusarsi di cosa?Perchè avevamo litigato?Mentre pensavo queste cose ero ancora nel letto di mia madre con Charlie da un lato ed Ryan da un altro.Mi alzai di scatto perchè pensavo che dovessi andare a scuola ma dimenticai per un attimo che sarebbero iniziate le vacanze Estive.Guardai la sveglia,era presto...circa le otto.Mi rimisi a letto ma non riuscivo proprio a riaddormentarmi.Pensavo.A cosa pensavo?Ad una frase che mi aveva detto Charlie."Ti sta cercando un Gay" o una cosa simile.Mentre pensavo ero lì che la fissavo,guardavo il suo essere perfetta,il suo essere così sensuale anche quando dorme.Rimossi dalla testa il pensiero della frase di Charlie e iniziai a pensare come una persona così fantastica come lei potesse essere violentata ma soprattutto iniziarono a salire i sensi di colpa.Dov'ero io quando lei ne aveva davvero bisogno?Non riuscivo a sopportare quel pensiero tanto da alzarmi e andare in cucina.Trovai un post-it di mamma che mi diceva di aver preparato la colazione e di averla messa nel micronde pronta ad essere riscaldata.In quel momento pensai a quanto mia madre si preoccupasse per me e si sacrificasse per me.E' fantastica.Spero di ringraziarla come si deve,un giorno.
In quell'istante squillò il telefono.
-Pronto?- Risposi con voce assonnata.
-Ehm Pronto sono il signor Braun,ho chiamato ieri per parlare con Justin o sua madre sei tu?- mi chiese quell'uomo.
-Sei il tipo Gay?- risposi scortese.Come mi era saltato in mente di chiederglielo?Potevo benissimo pensarlo,ma non chiederglielo.
-Perchè ho una voce da gay?La tua famiglia mi reputa tale e anche tu a quanto pare,ma noi non ci conosciamo!- rispose con tono arrabbiato.
-No,mi scusi ma la mia ragazza mi ha detto che mi cercava un tizio gay,quindi...- risposi.
-Ah ma allora sei tu Justin?- mi chiese speranzoso.
-Si,sono io...lei è?- dissi.
-Ehm Piacere Justin,sono Scooter Braun,sono interessato a te per quanto riguarda la tua voce...diciamo che vorrei farti fare dei provini...- lasciò in sospespo la frase.In quel momento tante cose mi passarono per la testa.
Mentre parlavo a telefono con questo tizio vidi arrivare sia Ryan che Charlie.
-Per quale programma?- chiesi?I visi di Charlie e Ryan si illuminarono appena sentirono la mia domanda.
-Nessun programma...diciamo che vorrei portarti direttamente in una casa discografica.Di questo potrei parlare con tua madre?- in quell'istante non capì più niente.Io in una casa discografica?Mi sembrava tutto così surreale.
-In questo momento non è in casa,se vuole la faccio richiamare appena tornerà.- gli proposi.Mi diede il numero e attaccai.Charlie e Ryan erano stracuriosi di sapere cosa ci fossimo detti io e quel tizio.
-Buongiorno Ragazzi.- dissi e poi andai a baciare Charlie.
-So che voi volete sapere cosa ci siamo detti io e il "Gay".- affermai,loro annuirono.
-Bene,vuole propormi un provino in una casa discografica.- li informai.
-Bro,hai accettato vero?- mi chiese Ryan.
-Vuole parlare con mia madre.- gli dissi.
-Non le dire niente Justin,so come è fatta tua madre...non si fiderà così tanto facilmente di uno sconosciuto.- disse Charlie.
-Ma ho detto a quel tizio che lo farò richiamare non appena tornerà.- le risposi.
-Sveglia Justin,se lui vuole puntare su di te,non mollerà la presa così tanto facilmente.- mi fece aprire gli occhi.
-Hai ragione...Ryan ascolta,io vorrei parlarne con tutti:Chaz,Chris,Cait...ora mi sento pronto!E poi voglio farli conoscere a Charlie.- dissi.
-Erano compagni di classe nostra anche loro?- chiese Charlie.
-Si Chaz e Caitlin.Christian è il fratello minore di Caitlin.- intervenne Ryan.
-Comunque sono d'accordo.- affermò Charlie.Ormai erano mesi che ci eravamo rincontrati ma con i miei amici non ne avevo parlato.
-Ryan non è che potresti avvisare tutti per farli andare al parco alle 17.00 oggi pomeriggio?- chiesi insistente.
-Certo.- mi rispose.
-Grazie,Charlie tu puoi venire un attimo in camera?- chiesi ansioso.Mi avviai in camera e lei mi seguì.



Charlie's Pov.
Cosa voleva?Perchè mi ha fatto andare in camera?
-Dimmi tutto.- dissi.
-Mi spieghi perchè ieri eri incavolato con me?- mi chiese.Bella domanda Bieber,la prossima?
-Ehm...ho dubitato che avessi passato una nottata con un'altra ragazza e che con te ci fosse anche Ryan.- risposi imbarazzata.
-Cosa ti ha fatto cambiare idea?- mi chiese curioso.
-Le parole,il discorso di Ryan...e non ti dirò cosa mi ha detto.- gli dissi.Si alzò verso di me,mi baciò poggiando la sua mano sulla mia guancia.Poi si alzò e iniziò a farmi il solletico.Passammo la giornata a divertirci in questo modo insieme a Ryan.
Decisi che per presentarmi ai suoi amici non c'era bisogno che mi preparassi anche perchè lui voleva innanzitutto parlare dei suoi progetti futuri,di Kidrauhl perciò mi misi uno short e una T-Shirt gialla con uno smile nero.Ero semplicemente Charlie.Ci avviammo verso il parco mano nella mano e incominciai ad essere anziosa vedendo un gruppetto di ragazzi vicino al muro...Si salutarono quasi non si vedessero da una vita.
-Bieber hai trovato una ragazza anche tu?O è solo una tua amica come dici spesso?- ironizzò un ragazzo carino dai capelli lunghi e castani.
-Si è la ragazza che sto aspettando da Sette anni.- lo disse guardandomi.I suoi occhi brillarono fu lì che capii che era innammorato di me.
-Aww Bieber innamorato.- intervenne una ragazza bellissima dagli occhi chiari e i capelli lunghi mossi e castani.
-Piacere sono Charlie.Ehm mi fa davvero piacere conoscervi.- intervenni.
-Ma sei di qui?- mi chiese il più bassino dei tre.
-Si è di qui ma lei non preferisce parlarne.Sono qui per dirvi che sto molto probabilmente per intraprendere la strada del mio sogno...oggi quando tornerete a casa accendete il vostro computer e scrivete su Youtube "Kidrauhl" .Forse questo mio sogno diventerà realtà visto che sono stato contattato da un signore che vuole puntare su di me facendomi fare dei provini per  una casa discografica.- intervenne Justin per proteggermi.Sapeva che a me faceva male parlare del mio passato ma avrebbe potuto farlo dire a me.So che lo fa per non farmi soffrire.Intanto riuscì ad esporre il suo "Problema" ai suoi amici.
-Senz'altro andrò a vedere e sappi che io sarò sempre dalla tua parte qualunque sia la tua ragazza,qualunque sia il tuo sogno...- disse Caitlin.
-Bro e quando aspettavi a dirmelo,il giorno per la partenza negli Stati Uniti?Magari mentre andavi a cantare per il presidente?- disse Chaz sorridendo.
-Sei un grande.- si limitò a dire Christian.



Justin's Pov.
In quel preciso istante capì quanto fossero importanti per me e che ci sarebbero sempre stati...TUTTI. Anche Charlie era orgogliosa di me per esser riuscito a dire la verità ai miei amici i quali non l'hanno presa per nulla male come temevo.Sperano che io ce la faccia a realizzare il mio sogno.
-Amore voglio dirti una cosa.- mi disse Charlie mentre stavamo per metterci a letto.
-Cosa?- le chiesi.
-Never Say Never.- e mi baciò.Lei era pur sempre la mia migliore amica se non anche la mia ragazza.



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MY SPACE:
Belli vi è piaciuto?Mi fate sapere cosa ne pensate
almeno questa volta?Lo sapete che ci tengo quindi
mi fareste un bel regalo.
With Love.Ila.

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Capitolo 16
*** Dove,qui? ***


Quindicesimo Capitolo.
 

Dove,Qui?
Justin's Pov.

La mia vita stava cambiando,troppo velocemente.Riuscì a malapena a spiegare cosa stesse accadendo ai nonni che mi ritrovai su un aereo diretto ad Atlanta.Con me c'erano mamma,Charlie e Ryan.Quest'ultimo sarebbe rimasto per poco,due giorni probabilmente.Ero così felice di essere su quell'aereo che non riuscivo nè a stare fermo nè a smetterla di parlare in continuazione.Tutto mi sembrava così irreale...insomma mia madre si stava fidando di un perfetto sconosciuto.Non era da:Pattie Mallette.
-Preghiamo i signori passeggeri di allacciare le cinture.Siamo in fase di atterraggio.- si sentì dall'altoparlante.
Guardavo il finestrino.Era un paesaggio bellissimo.Grattacieli ovunque,Gente ovunque.Non era il mio Canada.Non era la mia Stratford...ero pronto ad abbandonare tutto questo?Pensai di non avere questi tormenti,non era ancora sicuro che potessi avere un contratto.Niente era sicuro se non che all'esterno dell'aereoporto ci stava il "famoso" Scooter.Non era solo...Non potevo crederci che lui ci fosse venuto a prendere con una macchina viola.A Stratford non ce ne sono di questo colore...l'unico più "acceso" è quello giallo dei taxi.Qui tutto aveva vita.
-Finalmente ci conosciamo!- esclamò Scooter entusiasto nel vederci.
-Già finalmente!- risposi.
-Questa macchina è tua?- intervenne Ryan.
-Si bella vero?- ci chiese.
-Altrochè.- rispondemmo io e Ryan.
-Ora andiamo alla casa discografica?- chiesi piuttosto eccitato.
-No,ora vi farò conoscere i miei genitori per farvi capire che con voi sto facendo sul serio.Poi vi andrede a sistemare in albergo.Alla casa discografica andremo domani,è un po' distante da qui.- ci informò Scooter.
-Okay Scooter.- rispose mia madre.
-Non chiamatemi Scooter,ormai ci conosciamo nonostante sia la prima volta che ci vediamo.Per voi sono Scott!- Disse con tono gentile.Probabilmente lo era veramente.Ci fece accomodare nella sua bellissima auto e ci condusse dai suoi genitori.Spostai lo sguardo su Charlie prima, e su mia madre dopo,erano entrambe pensierose mentre osservavano quella città così diversa dalla nostra.



Charlie's Pov.
Mentre andavamo dai genitori di Scott osservavo tutto ciò che ero abituata a guardare attraverso un computer.Era magnifico!La cosa che lo rendeva ancora più fantastica era Justin.Lui mi ci aveva portata perchè voleva il mio sostegno e perchè non voleva che stessi a casa da sola visto che i miei genitori non mi hanno mai "seguita".Nella macchina tutti parlavano con tutti...tranne me.Non volevo interferire.In quel momento mi sentivo come una sconosciuta eppure ero la ragazza del ragazzo grazie al quale mi ritrovo qui,in questo paradiso.
-Hey tu ragazza...sei quella che mi chiama gay?- mi rivolse la parola Scott.
-In effetti si sono io.Scusami per come ti ho chiamato..- Mi scusai e iniziai a dialogare con quello che era uno sconosciuto.Non mi era mai capitato in tutta la mia vita.Iniziai a raccontargli tutto quello che c'era da sapere su di me,da quando sono nata a quando ho conosciuto Justin a scuola,a quando ho subito quelle violenze,della gravidanza,dell'incontro che ho avuto con Justin dopo tanti anni, a come l'avessi convinto a postare delle cover su Youtube,il mometo del primo bacio e quello dove mi chiedesse di essere la sua ragazza ma anche le numerose litigate e incomprensioni che abbiamo avuto.Tutti ascoltavano il mio racconto come se fosse la prima volta che lo dicessi in giro,anche Justin.Mi era vicino in quel momento.Aveva intrecciato la sua mano con la mia mentre io mi sfogavo.Quel tizio,Scott,mi trasmetteva tanta sicurezza.In lui riuscivo a vedere la figura di mio padre che non c'è mai stato nonostante fosse giovane.Era strano pensarlo perchè era appena un'ora che  lo conoscevo.
-Sai Charlie,guarda la parte positiva...ora hai una nuova famiglia che si prende cura di te,hai una seconda mamma sulla quale puoi sempre contare,hai un fidanzato che c'è sempre stato e che è il tuo migliore amico perchè ti è vicino quando ne hai bisogno e per lui sei importante...basta vedere da come ti guarda.Ora siamo arrivati,scendete.- mi rispose.Apprezzai moltissimo il modo in cui mi ha risposto.Mi aveva fatto capire tante cose in una piccola frase.Ora quella che ritenevo "vita da schifo" si stava trasformando in "questa che sto vivendo,è la mia vita.Me la godo e l'amo!"
Scendemmo dall'auto ed entrammo in una villetta azzurrina.Una signora sulla cinquantina ci fece accomodare e iniziammo a parlare del più e del meno.Scott spiegò la delicata situazione nella quale diceva che io mi trovassi ma ci tenni a sottolineare che io ero una ragazza comune con un passato difficile,tutto lì.Non volevo essere trattata in modo diverso perchè non avevo mai avuto una vita perfetta...in quel momento cercavo di costruirmela da sola la mia vita "perfetta".Se volevo essere ottimista potevo benissimo dire che avevo tutto dalla vita,proprio come mi aveva detto Scott poco prima,non mi mancava proprio nulla.
La sera tornammo in albergo e mangiammo e poi stremati io,Justin,Ryan e Pattie andammo in albergo.
-Amore,sei stata forte oggi.Sono orgoglioso di te.- quella frase era tutto ciò che avevo bisogno il suo Sostegno era importante per me ma non volevo essere sempre io quella al centro dell'attenzione.Ora di "sostegno" ne aveva bisogno lui.
-Cerca di esserlo anche tu domani.- gli dissi e poi lo baciai.
-Se sei tu a chiedermelo,lo sarò senz'altro.- mi rispose con voce provocante.
-Buonanotte Justin.- lo liquidai.Ero in imbarazzo ad essere dolce davanti sua madre e il suo migliore amico.
-Buonanotte Piccola.- mi baciò.


Justin's Pov.
ore 07.30.

-Dai Justin,svegliati.- mi svegliò mia madre.Mi alzai velocemente dal letto.Quello sarebbe stato un giorno importante per me.
ore 07.35.
-Amore alzati.Tra un'ora Scott ci verrà a prendere.-
dissi debolmente a Charlie.Le accarezzai delicatamente il viso e la baciai.Quel bacio fu magico anzi elettrico.Prendemmo una scossa la quale ci fece ridere.
-Qualcuno qui è negativo...io penso che quel "qualcuno" sia proprio tu.Non preoccuparti,andrà tutto bene!- mi baciò.Adoravo quando si comportava così con me.Adoravo quel suo essere dolce sin dal mattino.
-Dai,preparati.- le "ordinai".Lei annuì.

ore 07.41.
-Dormiglione svegliati.Hai un'ora di tempo quindi cerca di sbrigarti!-
cercai di svegliare Ryan urlando e lanciandogli cuscinate.
-Mi spieghi per quale motivo tu non sveglio in questo modo la tua ragazza?- mi domandò assonnato Ryan.
-Lei è una principessa,tu sei un barbone che sta dormendo in un letto di una mia camera...noti la differenza?- scherzai.
-Ma Vaffanculo Justin.- mi disse.Era la sua dimostrazione d'affetto più comune.

ore 07.59.
Stavamo facendo colazione quando vedemmo entrare dall'ingresso dell'hotel Scooter.Era già qui.
-Ragazzi menomale che siete svegli e pronti.Dobbiamo partire ora.L'appuntamento è stato anticipato di 15 minuti.-  ci informò Scott.
-Okay andiamo ragazzi.- disse mia madre.

ore 08.16.
-Amore,so che sei preoccupato ma andrà tutto bene,vedrai.Qui con te ci siamo noi e noi crediamo in te.-
sentì quelle dolci parole e mi girai per sorriderle.Lei ricambiò.Ero pronto.
ore 08.22
Scendemmo dall'auto e ci dirigemmo verso l'ingresso.Avevo la mia mano ben salda con quella di Charlie.Tutto sembra non potesse esser vero.Scooter ci fece strada e bussò ad una porta.L'ansia saliva,sudavo.Sentì la mano di mia madre scivolare su e giù per la mia schiena.Mi tranquillizzai o almeno credevo di esserlo.
ore 08.24.
-Justin mi raccomando non parlare.Non dire nulla,okay?-
disse un po' anzioso Scott.Questo non mi faceva bene.Quando sono in ansia ho bisogno di parlare.Annuì.
Entrammo in quello studio.Non potevo credere di avere davanti LA REID e USHER
Qualche secondo e sarei svenuto.Incrocia gli occhi chiari di Ryan.Mi fece un occhiolino.Tutto,mi stava rendendo nervoso.La presenza di Ryan in primis e non sapevo perchè.
-Ragazzino ho saputo che sai cantare molto bene.Prima o poi ti ascolterò.- intervenne LA REID.
-Sì,se vuole le faccio sentire qualche canzone.- lo dissi spontaneamente.Scooter mi fulminò con gli occhi.Ero ben consapevole che dovevo restare in silenzio.
-D'accordo!- esclamò Usher.Iniziai a cantare,Sudavo,Tremavo,Fissavo la telecamera che aveva in mano mia madre.Non riuscivo a guardare nessuno negli occhi.Avevo paura di essere ad un passo dal sogno e non farcela.
-Okay,Okay basta così potreste attenderci fuori,nella sala d'attesa?Scooter tu resta con noi.- annuimmo e ci andammo a sedere sulle sedie scomode di un rosso scambiato.

ore 08.47.
Andavo avanti e indietro,nervoso.Inutili furono i continui rimproveri di mia madre che mi dicevano di stare fermo.Incrociai gli occhi verdi di Charlie.Sorridevano,sì gli occhi sorridevano.Ero comunque felice di stare lì con loro ma non avrei sopportato il peso di perdere quest'opportunità.Per la testa mille pensieri avevo.Sapevo di non essere stato brillante e perciò molti furono i sensi di colpa.Forse non ero portato per queste cose.Avevo fatto un provino e tremavo tutto.Chissà come sarebbe stato un concerto.Un disastro,mi risposi da solo.
ore 09.00.
Quella maledetta porta si aprì e ne uscì Scott che chiamava mia madre.Riuscì a sedermi tra Charlie e Ryan.Entrambi mi stringevano la mano.Sarei rimasto per ore in quella posizione se non avessi avuto un'adrenalina addosso quasi fossi sulle montagne russe.
ore 09.03.
Finalmente potemmo entrare anche noi;per un secondo ho pensato che si fossero dimenticati di me.
-Allora Justin,senza fare troppi giri di parole,ora fai parte della Island Jem.Benvenuto.Ora puoi firmare.- avevo sentito bene?Io avrei inciso un disco.Forse,e dico forse,sarei diventato famoso?Il mio sogno si stava realizzando.
-Dove,qui?- indicai una parte del foglio.LA REID annuì.Abbracciai Usher,mi venne spontaneo e poi baciai Charlie.
-Avevi ragione...Never Say Never.- mi rivolsi a quello splendore di ragazza,la MIA ragazza.


 

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My Space:
Che ne dite?Vi piace?
Dai
RECENSITE che
non vi costa niente
dirmi
cosa ne pensate,
voi lo sapete che ci tengo
taaaanto taaaanto.

With Love.Ila.
 


 

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Capitolo 17
*** Il Tuo Talento. ***


Sedicesimo Capitolo.

Il Tuo Talento.
Charlie's Pov


La mia vita mi piaceva.Era quasi normale,ma soprattutto ero felice.Ciò che stava succedendo sia a me che a Justin era bellissimo.Sembrava di vivere in una favola.Da quando Justin firmò il contratto erano già usciti quattro singoli: One Time,
One Less Lonely Girl,Favourite Girl,Down To Earth.Le prime tre le aveva scritte lui,con le sue dolci manine per me.Diceva che le canzoni erano adatte a me e a noi,l'ultima l'aveva scritta per i suoi genitori.Ricordo,di averlo sorpreso mentre si emozionava durante la scrittura del testo.Ci stava ancora male,ma incominciava ad abituarsi.Pensavo sempre queste cose nell'utlimo perieodo e in quel momento mi ritrovavo in una delle tante stanze d'hotel che stavamo visitando ultimamente a causa dei continui inviti che Justin riceveva dalle radio.Ero lì,sola a ballare perchè quando sono felice ballo,quando sono triste ballo,quando devo sfogarmi ballo.Avrei voluto ricevere lezioni se solo avessi avuto più soldi ma questa possibilità non c'è mai stata.
-Charlie,Hai Talento!- mi girai.Era Lui.La persona che stavo pensando.Da quanto mi fissava?Non lo so...ero solo consapevole di non aver fatto una bella figura.
-Smettila,penso che tu sappia molto bene il significato della parola "Talento".Chi meglio di te?- gli feci notare.
-Ecco brava...Chi meglio di me?Sono consapevole che tu abbia talento.- ammise.
-Perchè sei venuto?- dissi un po' scontrosa...quasi fossi scocciata della sua presenza.
-Per informarti che Scooter ha deciso di farmi incidere altre quattro canzoni e poi potrà uscire il CD- disse tutto felice.Come biasimarlo?Quella sì che era una favola a lieto fine e questa volta non parlava solo di un principe e di una principessa ma anche di come entrambi riuscirono a realizzare il proprio sogno:Il mio è avere lui con me,Il suo lo stesso aggiungendogli anche quello di diventare famoso!
-Ma è fantastico!Quando andrai ad incidere le altre canzoni?- chiesi curiosa.
-Nel giro di questo mese!- Lo disse quasi come se avesse vinto alla lotteria.Anzi quello era molto meglio di vincere dei soldi alla lotteria.
-Sono felice per te.- Iniziai a dirgli ma lui mi interruppe.
-Se il Cd andrà bene nel giro di un anno ne iniciderò un altro e poi potremmo partire per un tour mondiale...il quale  avrà anche un corpo di ballo di cui farai parte.C'è qualcosa che non ti è chiaro?- il suo tono era piuttosto scherzoso e ogni volta che lo assumeva mi rendeva felice,mi faceva ridere.
-Sì signor Professore...L'ultima frase non mi è chiara.Volevo informarle che non potrò mai far parte di un corpo di ballo...sa com'è non ho mai preso lezioni!-
dissi con tono ironico dentro al quale c'era un pizzico di verità
-Ed è per questo che sceglierò i ballerini su Youtube...proprio come Scoot ha fatto con me!- mi rispose felice.

Justin's Pov.
In
realtà volevo che anche lei realizzasse il suo sogno,non era giusto che lo dovessi fare solo io.Quand'era piccola adorava accendere la radio e improvvisare balletti che solo io avevo il diritto di guardare.Ricordo ancora quando da bambina mi disse che un giorno sarebbe riuscita a diventare qualcuno o anche solo una volta sarebbe riuscita a ballare davanti ad un pubblico.Forse era ad un passo dal sogno...forse avrei dovuto dirle tutto quello che mi diceva lei quando ce n'era bisogno.
-Hey devo dirti una cosa...- le dissi mentre lei stava percorrendo il tragitto per andare in bagnò.Si bloccò e si girò verso di me.
-Sì?- la sua voce era debole...quasi avesse paura di quello che gli stessi per dire.

-Never Say Never- le
sorrisi.Mi sorrise.Tutto quello che ci completava erano i nostri sorrisi.Si avvicinò lentamente e ci baciammo.Sembrò il primo bacio che ci demmo:Perfetto.
Dopo poco mi suonò il cellulare.Sul display apparve il nome di Ryan.

-Hey Bro,come va?- risposi felice di risentirlo.
-Non bene...devo darti una brutta notizia:Caitlin è in ospedale.- ero dinanzi a Charlie...e la sua faccia era un misto tra preoccupazione e di non aver compreso  ciò che stava accadendo.
-
Oddio,cosa le è successo?- chiesi preoccupato.Il viso di Charlie sbiancò improvvisamente.
-Un incidente...I suoi genitori e Christian stanno bene ma lei è in prognosi riservata.- rispose freddo.Forse era sul procinto di piangere.
-Statele vicino,appena possiamo arriviamo!- riattaccai.
-Cosa è successo?- mi chiese precocemente Charlie.
-Caitlin è in ospedale,ha avuto un incidente ed ora è in prognosi riservata.I suoi genitori e Christian,fortunatamente stanno bene.Dobbiamo tornare in Canada al più presto.Io avviso mamma e Scooter mentre tu prepara tutto okay?- le dissi.Nonostante si conoscessero da poco vidi sul volto di Charlie scendere una lacrima.Non mi avvicinai a lei perchè ero certo che sarei scoppiato anche io in lacrime.
-D'accordo Amore.- Mi baciò.
Avevo appena subito una batosta e incominciai a pregare.Mia madre mi ha sempre detto che per andare avanti nella vita bisogna affidarci a Dio.Dopo aver avvisato sia Scott che mia madre dell'accaduto pregai per Caitlin.Lei in quel momento aveva bisogno del mio sostegno e di quello di Charlie.


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MY SPACE:
Perfetto questo capitolo non è molto
lungo ma spero vi sia piaciuto lo stesso.
Avete visto Bieber cosa ha intenzione
di fare pur di far realizzare il sogno della
sua ragazza?
Questo è un capitolo di passaggio perchè nel
prossimo capitolo,successivamente all'incidente
di Cait succederà qualcosa.

Se vi è piaciuto scrivete anche soltanto un commento
Breve del tipo:Bello.
Davvero,mi basta così poco e mi potreste rendere felici.

Ps:Scusate per i troppi colori ma ho avuto un piccolo
problema che ho dovuto risolvere con i colori.

-

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Capitolo 18
*** Dovremmo davvero andare avanti? ***


Diciassettesimo Capitolo.
 

Dovremmo davvero andare avanti?
Justin's Pov.
Dopo essere arrivati all'ospedale,tutto iniziò ad essere più triste,cupo.Fuori la stanza di Caitlin regnava il silenzio,nonostante lei stesse molto meglio.Durante il viaggio si era risvegliata e tutti mi avevano detto che non faceva altro che chiedere di me.Con il consenso di Charlie decisi di farle una "sorpresa" e perciò entrai da solo in camera con un mazzo di fiori che le avevamo appena comprato.
Bussai alla porta ma non ebbi nessuna risposta.Decisi di entrare lo stesso.
-E' permesso?- chiesi a bassa voce per non disturbare.
-Justin,sei tu?- non si era neamche girata che mi aveva riconosciuto.
-Sì,sono io!Tieni questi sono per te!- le dissi.
-Oh,grazie!Sono bellissimi ed hanno un bellissimo odore...Justin potresti poggiarli tu sul tavolino?- mi chiese.Era debole,aveva bisogno di forze e tutto ciò che in quel momento poteva dargliele era la flebo attaccata al suo braccio.
-Certamente.- le poggiai i fiori dove lei poco prima mi aveva indicato.
-Justin ma sei ritornato qui a Stratford solo per me?- mi chiese dolcemente.Aveva bisogno di tanto conforto.
-Sì Cait,solo per te.- le risposi sincero.
Poi tutto successe in modo veloce.Le sue labbra erano finite sulle mie ma non sapevo come potesse essere accaduto.Io non mi distaccavo perchè le mie labbra erano come una calamita sulle sue e combaciavano perfettamente.La sensazione mi piaceva ma poi tutto d'un tratto mi venne in mente che dall'altra parte della parete c'era Charlie,la ragazza per la quale il mio cuore impazziva,per la quale non riuscivo a dormire,per la quale avevo scritto delle canzoni.Eppure quella strana emozione che stavo provando in quel momento credevo fosse proprio la Nostalgia.Quello non era il primo bacio che ebbi con Caitlin e quel sapore delle sue labbra era buonissimo.
-Cait,ti ho portata un succ...- Un assordante rumore di vetro si percepì dopo che quest'ultimo cadde sul liscio pavimento dell'ospedale.Quella era una voce fin troppo familiare.



Charlie's Pov.
Stavo sognando vero?Il mio ragazzo,quello che mi aveva scritto addirirttura delle canzoni d'amore,quello che mi era sempre stato vicino e quello che mi aveva confortato,si stava baciando con un'amica di entrambi.Più sua che mia,questo è vero,ma pur sempre una persona con la quale avevo parlato benissimo di lui.La prima cosa che mi venne in mente fu quella di uscire da quel viscido ospedale,evadere da quel "suo" strano mondo.Forse era davvero arrivato il momento di tornare a casa mia,quella nella quale non ricevevo attenzioni e quella dove potevo vivermi la mia vita da sola.Quella stessa vita che mi faceva schifo,quella che credevo facesse parte del passato,stava tornando.
Bussai alla porta di casa Bieber.Quella donna santissima non meritava di ospitarmi in casa sua,Pattie non meritava che facessi parte della famiglia.
-Charlie,ma cosa ci fai qui?Justin?Siete già tornati dall'ospedale?- I suoi grandissimi occhi blu erano felici ma anche preoccupati.Aveva capito benissimo che c'era qualcosa che non andasse bene.
-Pattie,prendo le mie cose...Torno a casa mia.Non mi va di raccontarti il motivo,chiedilo a tuo figlio.Un'ultima cosa:Non farmi cambiare idea,potrebbe essere quella sbagliata.- risposi in modo freddo alla persona meno indicata,a quella che meno se lo meritava.
Andai in camera mia,quella che avevo condiviso per tanti mesi con Justin.Incominciai ad aprire i cassetti,a raccogliere e infilare nella mia valigia tutto ciò che mi apparteneva.Ormai la mia storia con Justin,non poteva avere alcun senso.Lui amava Caitlin,ed io ero lì solo perchè lui doveva dimenticarla.Chiunque avrebbe potuto dire:"Sarà stata colpa della situazione!" ma la situazione non giustifica il comportamento del mio ragazzo,anzi ex-ragazzo.Lui doveva distaccarsi.Eppure erano passati una decina di secondi prima che il mio bicchiere cadesse a terra  ma il distacco non era avvenuto dalla parte di entrambi.A tutti e due piaceva quella situazione,io in quel momento non contavo.Dopo aver chiuso la cerniera della valigia,salutai Pattie ringraziandola per tutto quello che aveva fatto per me e prima che mi dimenticassi le diedi il mio anello che mi aveva regalato Justin.
Una volta chiusa la porta alle mie spalle mi resi conto di due cose:La prima era che Justin non aveva neanche avuto il coraggio di venirmi a cercare per darmi una spiegazione,ma ormai non doveva importarmi più nulla.Ero talmente abituata alle delusioni che neanche una goccia rigò il mio viso.La seconda era che da quel momento in poi dovevo ricostruirmi una vita,e quello che mi aspettava era tutto piuttosto difficile.
Pensai a tutto quello mentre percorrevo il tragitto per andare a casa mia.Non era cambiata per nulla,nonostante fossero passati tanti mesi.Bussai e l'ansia incominciò a salire,le mie mani sudavano,io sudavo tutta.
-Charlie,cosa ci fai qui?Ho saputo che Justin è sul procinto di diventare famoso.- mi aprì mia madre.Lei era a conoscenza che io fossi partita con la famiglia Bieber.
L'abbracciai,mi venne spontaneo.
-Mamma,sono tornata.E poi sempre quel Justin,Justin e Justin.BASTA.Non ne voglio sapere più.- ero seria,triste,infuriata.Mi sentivo non rispettata da nessuno.
-Scusa mamma ma ora devo fare una telefonata.- dovevo chiamare Angel,speravo mi desse una seconda disponibilità per lavorare da lei.
-Pronto?- mi rispose con il suo classico tono gentile.
-Angel,sono Charlie...scusa il disturbo.- le dissi.
-Charlie come va?E Justin?E' riuscito ad incidere?- mi chiese.Non avevo voglia di risponderle a quelle domande.Non in quel momento.
-Posso tornare a lavorare da te?Poi ti spiego tutto.- le chiesi quasi la stessi supplicando.Se non mi avesse accettata nella sua boutique io mi sarei  ritrovata a vivere sotto ad un ponte nel giro di pochi giorni.
-Certo,domattina alle otto fuori la boutique,gli orari sono sempre quelli,okay?- sia lodata quella donna.
-Grazie.- conclusi la telefonata.


Justin's Pov.
Per l'ennesima volta avevo sbagliato io.La cosa ancora più errata è stata quella di non muovermi dall'ospedale,dalla stanza di Cait,fin quando l'orario delle visite fosse concluso.Ritornai a casa,distrutto.Sapevo che Charlie era lì a fare una chiacchierata,dinanzi una camomilla,con mia madre.
-Mamma sono a casa.- dissi con tono normale,nè troppo alto,nè troppo basso.
-Justin,cos'è successo questa volta?- neanche un saluto.Che bell'accoglienza.
-Charlie non ti ha detto nulla?- speravo di cavarmela con quel modo.
-No!Suvvia va in camera tua,guarda che scena bella che c'è.- non comprendendo a fondo la frase di mia madre mi avviai in camera.I suoi cassetti aperti e vuoti,gli armadi lo stesso.Non c'erano neanche le nostre foto attaccate al muro,tutte stracciate a terra.Il suo anello,quello che le avevo regalato con tanto amore,era lì sulla scrivania;Neanche dei ladri avrebbero combinato tutto quel casino.Io ero in lacrime,mia madre era lì sull'uscio della  porta che mi osservava.
-Sai perfettamente di aver sbagliato,o sono io quella che sta sbagliando in questo momento?- mia madre mi avrebbe capito anche se ci fosse stato un oceano a separarci.
-Mamma,ho combinato un casino:Ho baciato Caitlin.Lei ha preso l'iniziativa,ma io non ho rifiutato.Non ho avuto neanche il coraggio di rincorrerla e chiederle scusa.Ero estremamente convinto di ritrovarla qui.Ma così non è stato.- mi stavo sfogando.Lei mi avrebbe detto sicuramente quale fosse stata la strada giusta da seguire in quella situazione.
-Justin,è andata a casa sua.Non aspettare ancora,corri da lei.- mi disse,mia madre era speciale,se qualcuno le avesse fatto del male non so cosa sarei diventato.
Mi incamminai verso casa sua,poi bussai.


Charlie's Pov.
-Mamma,non preoccuparti,vado io ad aprire.Devo essere io ad affrontare i miei problemi.-
Sì sapevo benissimo che fosse Justin dietro quella porta e sapevo benissimo che dovevo affrontare quel problema.Le numerose brutte esperienze della mia vita mi avevano insegnato di affrontare qualunque problema e di non piangere mai sul latte versato.
Aprii la porta.Lui era in lacrime,ma a me non faceva tenerezza.A qualunque ragazza farebbe tenerezza un ragazzo che piange per lei ma a me no perché in quel momento quella che avrebbe dovuto piangere dovevo essere io.
-Cosa vuoi Justin?- gli chiesi scontrosa.
-Te,scusa per prima,non so cosa sia successo!- piangeva,altrochè se piangeva.
-Te lo dico io cosa è successo:Tu e Caitlin vi siete baciati,come è stato,bello?Non so se in quel momento ricordavi di avere una ragazza ad un passo da te.- mi sfogai,infondo non potevo tenermi tutto dentro.
-Scusa,dovremmo andare avanti dimenticandoci di quello che è accaduto perchè io ho bisogno di te e tu di me.- in quella frase c'era tutta la verità del mondo.
-Secondo te,dovremmo davvero andare avanti?- gli chiusi la porta in faccia.Volevo che riflettesse su quello che gli avevo detto.


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MY SPACE:

Bene Bellezze,vi piace?
Sinceramente vi dico che ci ho messo
l'anima per farlo uscire così.
So che non è bellissimo ma spero
che almeno un pochino,vi piaccia.
Recensite se vi piace o meno oppure
se avete bisogno di un chiarimento.
Anche se ci sono errori di grammatica
mi fareste un favore a segnalarli.

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Capitolo 19
*** No! ***


Diciottesimo Capitolo.
 

No!
Charlie's Pov.

Quella fu la nottata più lunga della mia vita.Non avevo chiuso occhio.Volevo sfogarmi con qualcuno...ma con chi?Non avevo amici e l'unica che potevo ritenere tale aveva baciato quella sottospecie del mio ragazzo.Bene.La mia vita assomigliava tanto a quella di alcuni mesi prima."Dovrai solo far finta di esserti appena svegliata da un brutto sogno,Charlie" suggeriva il mio cervello.Magari fosse stato così semplice.Magari al Mondo ci fosse stato qualcuno che mi avrebbe capita almeno una volta,nella mia stupida vita.Quella notte che era da poco trascorsa feci tante domande al mio cuore.Lui non rispondeva mai positivamente.Era rotto,spezzato se non sbriciolato.Non poteva accettare ancora altro dolore,sarebbe scomparso nel nulla.Ormai per riattaccare tutti quei pezzetti,quasi fosse un vaso rotto,ci voleva tanto tempo.Il mio cuore ha sempre sofferto a lungo di "Delusioni" una malattia incurabile che non augurerei neanche all'uomo più cattivo del Mondo.Eppure io,ne avevo ricevuto un altro attacco,un'altra dose.Perché?Ancora una volta devo essere io quella a rimetterci,Perché?Perché essere sinceri,Perché amare fa soffrire così tanto?
-Mamma,vado a lavoro.- abbandonai la mia postazione per poi infilarmi il cappotto.
-Ci vediamo a pranzo,Ciao.- mi salutò mia madre.Era stata comprensiva con me,come non mai.Forse questo distacco che abbiamo avuto,le ha fatto capire qualcosa se non tante cose.
Quando arrivai nella Boutique mi resi conto che ero pronta per iniziare da capo la vita che svolgevo prima.Quella che non cambierà mai più.
-Ciao Charlie...sei già qui?Sai che non aspettavo la tua telefonata ieri sera?Mi avevi detto che dovevi andare fuori città con Justin per un po' a causa del contratto!Come mai sei di nuovo qui?- Già la curiosità è pura intelliggenza diceva la mia maestra alle elementari.In quel momento non avrei voluto stare lì,sul un posto di lavoro ma bensì seduta dietro un banco di scuola,dove forse,ci saranno state persone con le quali potevo avere un briciolo di fiducia e sfogarmi con loro.Angel era una zia per me.Sapeva tutto ciò che avevo affrontato e mi ha sempre sostenuta,forse,avrei dovuto parlare con lei come ho sempre fatto.Alla fine di ogni nostra chiacchierata,mi sono sempre sentita meglio.
-Angel,Buongiorno!Sì volevo essere puntuale quindi sono arrivata cinque minuti in anticipo.In questo momento non dovrei essere qui ma ad Atlanta.Ieri ci hanno chiamato dicendoci che una nostra amica aveva avuto un incidente e quindi siamo corsi qui.- mi fermai.Forse non ero pronta per dirle cosa era accaduto dopo.O magari a lei non avrebbe importato.
-Ed hai ripreso a lavorare?C'è qualcosa che non mi torna...Charlie sicura sia solo questo?- "fregata" pensai.Lei mi capiva ogni volta che qualcosa non andava.
-Io e Justin ci siamo lasciati.- mi bloccai.Era vero quello che avevo appena detto?Questa volta era stato il mio cuore a lasciarlo,non la mia testa.Se lo avesse fatto anch'esso non l'avrei pensato.
-Cosa?Come?Perché?- mi chiese Angel;Era agitata,fin troppo agitata...voleva tanto bene sia a me che a Justin.
-Ho sorpreso Justin baciarsi con la ragazza dell'incidente.- mi sbloccai.Quanto mi faceva schifo ripensare a quella scena.
-Oh santissimo!E non pensi che lui lo stava facendo di controvoglia,o magari era stata la ragazza a baciarlo?- ero pronta a rispondere come si doveva.Su questo avevo fatto tanti pensieri la notte precedente.
-Angel,sei più grande di me,dovresti saperlo che le cose come queste si fanno in due.Io quando li ho sorpresi mi sono shoccata e solo dopo una decina di secondi un mio muscolo è riuscito a muoversi facendo cadere il bicchiere che avevo in mano.Loro dopo dieci secondi erano ancora lì che si baciavano.Justin,di tempo per staccarsi,ne ha avuto!- le risposi.Ho sempre ammesso un mio errore ogni volta che ne avevo commesso uno.Lui in questo caso era dalla parte del torto.Io dalla ragione.
Angel aveva uno sguardo distrutto,quasi stesse passando lei quello che stavo passando io.Ecco perchè riuscivo a parlare con lei.
-Ora lo chiamo e gliene dico quattro!- disse con tono irritato mentre componeva il numero.Quel gesto mi era indifferente.A me non avrebbe fatto cambiare idea.
-E' occupato!- si limitò a dirmi.
-Starà parlando con la nuova fidanzata:Caitlin.- dissi io sarcastica.
-No,sta chiamando te.Guarda il tuo telefono.- mi informò Angel.
-Dovrei rispondere?- chiesi in consiglio ad Angel.
-DEVI- tenne a sottolineare con il tono di voce,Angel.
Schiacciai il tasto verde.Stavo affrontando ancora una volta un mio problema.
-Pronto Justin cosa vuoi ancora?Ieri non sono stata chiara?- dissi con voce irritata con all'interno di essa un pizzico di delusione.
-Voglio Te!- si limitò a dire con non so quale coraggio.
-No!- risposi fredda.
-Almeno incontriamoci.- implorò Justin.
-No!- il ghiaccio?Non era niente in confronto a me in quel momento.
-Posso Spiegare?- mi chiese.Non me ne facevo niente delle sue spiegazioni,io ho assistito ai fatti,quello hanno mostrato il contrario di ciò che mi aveva sempre detto.
-No!- Angel mi guardava strano quasi mi volesse chiedere se quella fosse l'unica sillaba che sapessi pronunciare.
-Cosa devo fare?Sto impazzendo!- disse arrabbiato.
-Non fare la vittima,ora.Cosa devi fare?Andare a fanculo e lasciare stare me qui.Sai perché?Perché ho avuto già troppe delusioni,troppi dolori e tu questo lo sai ma credo che tu ti diverta a vedermi stare qui.Sai cosa?Io non piangerò neanche un po' per te!Non meriti le mie lacrime,brutto stronzo!- avevo sopportato troppo quella situazione.Stavo avendo un altro sfogo.Se avessi continuao l'avrei mandato al dialvolo.
-Come puoi pensare che a me faccia bene vederti così?Se non piangi è meglio,davvero non merito le tue lacrime hai ragione, ma tu non meriti le mie spiegazioni a questo punto.- stava davvero dicendo quelle cose?Voleva farmi passare a me dalla parte del torto?
Non reggevo più quella conversazione,gli attaccai il telefono in faccia.



Justin's Pov.
Perfetto!Prima mi chiude una porta in faccia,poi una telefonata.Poteva andarmi peggio di così? NO!
-Justin,vai a farti due passi così ti rilassi.So che cosa ti sta passando per la testa,distraiti un po' anche perchè tra due giorni si riparte!- mia madre.Lei e la sua voce in quel momento non erano le benvenute.Avrei dovuto fare qualcosa per Charlie piuttosto che starmene lì a perdere tempo ma niente riusciva a venirmi in mente per farmi perdonare.
-Mamma tra due giorni dobbiamo partire?Davvero?Come faccio a sistemare tutto questo con Charlie?- le chiesi disperato,ormai.
-Il tempo,Justin,Il tempo sistemerà le cose!- Sì certo mamma proprio il tempo.E quando?Ormai avevo combinato un casino.
Mi chiusi alle spalle la porta della mia abitazione.Destinazione?Non lo sapevo.Casa di Ryan?Perfetto.
Bussai alla porta sperando che mi aprisse lui.Avevo bisogno del suo aiuto da ragazzo saggio.
-Bro,tutto bene?- Ryan ma ci vedi?Il mio viso potrebbe descrivere la storia di un ragazzo appena tornato da una guerra.
-Se per te il "tutto bene" è anche stare una merda,bhe sì sto bene!- risposi sincero.
Mi abbracciò.Un abbraccio vero!Quello che per un secondo mi fece stare molto meglio.
-Ryan,tra due giorni devo partire.Lei è mia ma così come stanno le cose la perderò.- dissi triste.Il pensiero di non vederla nè sentirla mi faceva stare male.Dovevo rinunciare alla partenza...se devo andare a incidere dei CD senza di lei non credo che io debba salire su un aereo.E' una mancanza di rispetto nei confronti suoi.
-Bieber,mettiti bene in testa che da ieri sera non è più tua...e bhe sì la stai già perdendo.Devi riconquistartela e in due giorni non sarà per niente facile.- mi rispose facendomi aprire gli occhi.La verità era quella.Non era più mia,la stavo perdendo e il tempo per riconquistarla era davvero poco.
-Già hai ragione...cosa dovrei fare?- chiesi sperando mi sapesse dare un consiglio.
-Un'idea ce l'avrei...- rispose.Speravo infinitamente che anche questa volta mi avrebbe aiutato.Un giorno lo ringrazierò facendolo diventare il re del Mondo.


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MY SPACE:
Me le fate
2-3 recensioni,vero?Ho voglia di conoscervi!
Sapete di essere più di
seicento a seguire questa FF,
sì avete letto bene:
SEICENTO!
Vi volevo dire una cosa:
Grazie!
Il capitolo vi piace?Che ne pensate?

Voglio sapere u.u
With Love.Ila.

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Capitolo 20
*** Addio. ***


Diciannovesimo Capitolo.
 

Addio.
Justin's Pov.

Dovevo riacquistare la sua fiducia prima che ripartissi.Lei doveva essere mia e di nessun'altro.Mi ritrovavo fuori casa sua a spargere petali di rose in modo da creare un percorso.Ryan è stato a consigliarmi di fare tutto questo con il rischio di prendere anche una multa,ma per lei avrei rapito anche la luna per poi regalargliela.Avevo intenzione di organizzare una caccia al tesoro,diversa dal solito.Sarebbe stato il momento della verità,avrei capito se a lei importava o meno ancora qualcosa di me.Disegnai il percorso in modo perfetto,tutto doveva essere speciale o almeno lo speravo.Chiesi a Ryan la cortesia di portare a casa di Charlie una busta.Avevo chiesto a lui perchè nessuno della famiglia di Charlie l'aveva mai visto e così non avrebbero potuto far capire alla loro figlia di chi si trattasse.

Charlie's Pov.
-Buongiorno mamma.-
dissi con tono abbastanza assonnato.Quella mattina non avevo voglia di far nulla ma dovevo andare a lavoro.
-Ciao Charlie,vieni la colazione è pronta.- mi rispose.Non che i nostri rapporti si fossero sistemati del tutto ma la situazione era sicuramente migliorata da quando l'avevo lasciata.Pensavo seriamente che la distanza le avesse fatto bene.
Mi sedetti a tavola e affianco trovai una busta fucsia ed una rosa.Non avrei mai osato aprirla se non ci fosse scritto il mio nome sopra.Il mio primo pensiero?Justin.Era inutile che ci provava tanto,non avrei cambiato idea.
Aprii la busta e all'interno di essa c'era un bigliettino con scritto: "Che aspetti?Esci e vieni qui.Anonimo."

-Maaaaaaaaaaammaaaaaa,chi ha scritto questo biglietto?- chiesi nervosa.Che poi nervosa di cosa?Bho,ero nervosa.
-Ah sì giusto,è venuto un ragazzino biondino dagli occhi chiari, e non era Justin,che mi ha detto di consegnartelo.- mi spiegò.Perfetto chi era questo ragazzo?Ne conoscevo uno solo:Ryan.
Mille pensieri iniziarono a girovagare per la mia testa.Alla fine le cose potevano essere solo due:O Ryan voleva chiedermi un appuntamento,visto che con Bieber avevo chiuso oppure era stato Bieber a incaricare il suo migliore amico a portare questa lettera.
Non sapevo perchè,ma sperai vivamente che non fosse stata la prima...come mi sarei comportata in quel caso?Sarebbe stato tutto un casino da evitare.
Cosa dovevo fare?Queste cose non mi erano mai piaciute,ma questa volta qualcosa mi spinse a farlo.Mi lavai e mi vestii velocemente in modo da poter arrivare a lavoro in orario.Come ogni mattina aprii la porta ma non ritrovai affatto ciò che mi appariva ogni mattina.Petali di rose sparsi ovunque,era tutto così bello ma di certo quello non mi avrebbe fatto cambiare idea,sempre se era stato organizato da Bieber.Trovai una lettera,questa volta arancione con scritto il mio nome.All'interno di essa un altro bigliettino: "Finalmente ti sei decisa ad uscire...ora cosa stai facendo lì impalata?Segui il percorso dei petali."
Decisi di seguire il percorso.Durante il tragitto mi accorsi che quella era la stessa strada che percorrevo per andare a lavoro.Forse si trattava di uno scherzo visto che terminava all'esterno della boutique,dove trovai un altra busta,quest'altra volta ancora era azzurra.
"Certo che sei proprio lenta!Entra,dai!"

-Buongiorno Angel.- esclamai con finto entusiasmo dato che quello che si era appena concluso uno stupido scherzo fatto da qualcuno anonimo.
-Ti stavo aspettando!Qualcuno mi ha incaricato di darti questa busta.- mi porse una busta bianca.Okay,lo scherzo non era ancora concluso.
-Chi è questo "Qualcuno"?- chiesi sperando che Angel cadesse nel mio trabochetto.
-Bha un ragazzino biondino e con gli occhi chiari.- descrisse.Si trattava ovviamente della stessa persona che aveva visto mia madre.
"Oggi non lavori,quindi scegliti un vestito...il più bello e provalo.Non ti preoccupare non lo devi pagare."
Quello era il contenuto della busta bianca.Cercai lo sguardo di Angel,che,come se sapesse già il contenuto della busta,annuii e sorrise.A quel punto iniziai a cercare l'abito più bello.Il mio occhio cadde sull'ultimo arrivato,a mio avviso elegante e delicato allo stesso tempo.Era di un colore verde non appariscente con una sola spallina la quale era decorata con piccoli diamantini.Il colore dei miei occhi è abbastanza simile alla tinta del vestito.Lo andai a provare,la situazione iniziava a piacermi.Uscì dal camerino perchè volevo un consiglio da Angel.

-Oddio Charlie,sei bellissima...questo vestito ti sta d'incanto.- affermò Angel.
-Grazie.Io vado.- la ringraziai.
-Aspetta,c'è un'altra busta per te.- mi porse un ulteriore busta ma di colore diverso:Era grigia e glitterata.
"A quanto pare ce l'hai fatta.Che ne dici,continui il percorso?"
Uscii dal negozio e mi accorsi che,dove prima non c'era nulla,ora il marciapiede era ricoperto da altri petali,ma questa volta bianchi.
Chiunque avesse organizzato questa "Caccia al tesoro" aveva un tempismo perfetto.Proseguii e mi ritrovai nel luogo dove diedi il primo bacio a Justin.L'albero che quella sera,oltra alla luna,ci aveva fatto compagnia faceva pendere dai suoi maestosi rami tanti specchi ed una busta,verde questa volta.
"Ti sei stancata?Spero di no.Dai prosegui verso il chiosco."
Ormai eseguivo tutti gli ordini che mi davano quei bigliettini.Mi incamminai verso il chiosco e camminando utilizzavo una mano che alzava il vestito e un'altra che teneva stretto tutte le buste ricevute sino ad allora
.
-Salve.-
dissi al barista del chiosco.
-Sei Charlie?- mi chiese.Da quel giorno tutta Stratford mi conosceva.
-Sì.- affermai.
-Tieni.- mi porse una busta rossa.L'aprii.
"Credo che tu ora sia stanca,bevi qualcosa di fresco."
Richiusi la busta e vidi che il barista stava versando in un bicchiere un succo di frutta.Lo bevvi e di conseguenza mi rinfrescai.

-Grazie,arrivederci.- salutai il barista.
-Aspetta,quest'altra busta è per te.- me ne porse un'altra,color mattone.
"Ora che ti sei rinfrescata,prosegui per il laghetto."
Sorrisi alla lettura di questa busta.Nessuno aveva mai organizzato una cosa simile per me.Mi ritrovai subito sulla riva del laghetto.Lì c'era un enorme mazzo di fiori per me con una busta gialla.
"Ti piacciono i fiori,vero?Questi sono per te.Gira lo sguardo verso sinistra...la vedi l'altalena?Appoggiali lì...non preoccuparti qualcuno di cui ho abbastanza fiducia li recupererà e poi te li restituierà"
Seguii anche quella volta gli ordini.Trovai l'ennesima busta...era blu.
"Il campo di girasoli ti aspetta."
Era tutto bello sì, ma lo stavo prendendo per un gioco,non per una cosa seria.Justin era un ragazzo speciale che ha sbagliato e non meritava una seconda chance a mio parere.Ero convinta che dietro quelle buste si nascondesse lui, perchè, mi aveva spesso confessato che se in caso mi avesse perso,avrebbe fatto di tutto per riconquistarmi.Ci stava riuscendo,ma io non ero pronta ad iniziare di nuovo.
Arrivai al campo di girasole che era bello come sempre.Era uno dei luoghi dove potevi notare delle coppiette in atteggiamenti teneri.
Trovai una busta viola.
"Sai di essere arrivata?Fai qualche passo a destra."
Eseguii ciò che mi era stato scritto.Trovai una busta lilla.
"Sei troppo impegnata a leggere,alza lo sguardo."
Feci anche quello.Non so come abbia fatto ma mi ritrovai davanti Justin,bello come il sole che stava sicuramente scoppiando all'interno di quello smocking.Lo guardai e lui abbassò lo sguardo quasi non avesse avuto il coraggio di guardarmi negli occhi.


Justin's Pov.
Charlie era bellissima.Non avevo il coraggio di guardarla,mi sentivo uno schifo.Si dice che ti accorgi di quanto tu possa tenere ad una persona solo dopo averla persa.Sì,avevo appena capito che l'avevo persa.E quello non poteva essere che un addio.Il mio viso fu rinfrescato dalle infinite lacrime che lo percorrevano.Fu lei ad alzarmi il viso.
-Sai che non si piange sul latte versato?- mi chiese fredda.
-Sai che sono uno scemo,un coglione,un bambino che non merita di essere amato da una persona così speciale come te?- risposi con un'altra domanda.
-Sì,ne sono consapevole.- affermò.Sapeva che stava soffrendo dentro,sapevo che lei si stava sentendo la stessa nostalgia che avevo anche io,sapevo che non mi avrebbe perdonato.
-Scusa,mi sono fatto trasportare dalla situazione.- le dissi.
-Non me ne faccio niente delle tue scuse.Justin,non c'era nessuna situazione...lei si era appena ripresa da un incidente.Seppure fosse stata lei a prendere l'iniziativa,tu non ti sei staccato.- mi rispose.Era infuriata,ma non lo dava a vedere.
-Sì è vero,hai ragione.- affermai.
-Posso andare adesso?- mi chiese.No che non se ne poteva andare,dovevo dirle la cosa più importante.
-No!- esclamai mentre lei stava già tornando indietro.Si bloccò di colpo.
-Che altro c'è?- mi chiese stufa.
-C'è che domani sono obbligato a partire,e questo significa che non possiamo vederci fino a non so quando.Ti prego vieni con me,sei pur sempre la mia migliore amica.- forse avevo sparato la cazzata dell'anno.Vidi che alla notizia sbiancò,quasi non se l'aspettasse.
-Non credo all'amicizia dopo un fidanzamento.- disse fredda.
Poi si avvicinò e appoggiò le sue dolci labbra sulle mie.
-Addio.- mi rivolse la parola prima di girarsi e andarsene.




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My Space:
Bella gente come va?Vi piace questo capitolo?
A me,se devo essere sincera,piace tanto
anche perchè ci ho messo due ore a scriverlo.
Aspetto le solite
2-3 RECENSIONI
e poi pubblicherò il continuo.
With Love.Ila.

@_IlaSwag_

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Capitolo 21
*** No,non sto bene. ***


Ventesimo Capitolo.
 

No,non sto bene.
Charlie's Pov.

Perché quando siamo arrabbiati non pensiamo alle conseguenze?Perché ora sono costretta a star male solo per averlo lasciato andare?E lui,ne vogliamo parlare?Se ne andato lasciandomi qui,da sola,proprio come successe da piccoli,anche se quella di volta fui io ad andarmene.Dal giorno della sua partenza non sapevo quanti giorn,se non mesi,fossero già passati e la situazione era cambiata.Andava in giro per le radio,spesso Canadesi ma soprattutto Americane a cantare le sue canzoni che aveva dedicato a me.Come dovrebbe sentirsi una ragazza al posto mio?Non saprei,sapevo solo che non stavo bene.Ovunque andassi,sentivo parlare di Lui,il ragazzo che arrivava dalla stessa città nella quale vivevo.Ormai,per me ,credevo che fosse stato meglio trattarlo come uno sconosciuto.Ci stavo male quando appariva in TV e dedicava le sue canzoni alle ragazze presenti,stavo male quando si avvicinava alle ragazze,accarezzandole il viso,e cantava "One Less Lonely Girl" .Credevo che lui si fosse già dimenticato di me,in così poco tempo,che in realtà sembrava un'infinità eppure l'ultima volta che ci eravamo visti,aveva un'espressione equivalente a quella di un cane bastonato,a quella di un ragazzo che stava soffrendo,a quella di un ragazzo il cui amore non è corrisposto.E allora perché ora era così sorridente,così allegro,così pieno di vita?Forse non gli importava nulla di me.Potevo essere comprensiva nel pensare che era agli inizi di una sua,a dir poco promettente,carriera e quindi incominciava a ricevere tanti complimenti,tante attenzioni,perciò come biasimarlo...era normale che lui fosse felice ma,d'altro canto,come poteva essere possibile che nei suoi bellissimi occhi non ci fosse neanche un velo di tristezza dopo aver concluso una relazione?

Justin's Pov.
Credevo che il tempo avesse sistemato la situazione,ma a quanto pare mi sbagliavo.Stavo trascorrendo i giorni peggiori e vuoti più brutti della mia vita.Incominciavo a pensare che avrei dovuta portarla con me pur contro la sua volontà.Lei non era niente senza di me come io non ero nulla senza di lei.Sembravamo un puzzle incompleto dove i piccoli tasselli che mancavano erano: Justin e Charlie.
L'unica persona che è riuscita a starmi vicino durante questi lunghissimi giorni era stata Mamma.Mi diceva che avrei potuto sistemare le cose iniziando con lei tutto da capo,quasi fossimo degli sconosciuti...pensandoci bene lo stavamo diventando.Io stavo conoscendo tante ragazze,assumendo in loro presenza,la maschera del ragazzo spensierato e felice che sta rincorrendo il suo sogno,quando poi il suo vero sogno l'ha lasciato andar via.E' possibile che l'amore faccia questo effetto a degli adolescenti?
Mi convinsi che dovevo provare a riallacciare i rapporti,sì,almeno ci dovevo provare.
A: Amore.
Ti sto pensando.

Avevo il suo numero memorizzato ancora con quel nome,non ne avevo avuto ancora il coraggio e la forza nè di eliminarlo nè di cambiarlo.
-Justin,veloce...la diretta sta iniziando.- mi interruppe Scott.Lasciai il cellulare sulla scrivania,sperando che al mio ritorno avessi trovato una sua risposta.
-Salve,siamo in compagnia con un giovane artista...Lui è:Justin Bieber.- e partirono degli applausi.Ero convinto che la stragrande maggioranza di quella gente non mi avesse mai visto.
-Allora Justin,sappiamo che non è la tua prima volta in radio,e quindi sappiamo che non sei molto agitato ma questa volta ti faremo parlare di qualcos'altro oltre al CD che uscirà il prossimo mese.Le canzoni a chi sono dedicate?- mi chiese.Ma i cazzi suoi no,eh?Infondo dovevo rispondergli...ero io quello che avevo accettato questa vita.


Charlie's Pov.
Da: My Life.
Ti sto pensando.

Avevo ricevuto un messaggio da Justin.Avevo il suo numero memorizzato con un nome che avrei dovuto cambiare ma non ne avevo ancora trovato il coraggio,nè la forza.Dovevo essere arrabbiata ma sorridevo come un ebete,tenendo stretto stretto il cellulare al petto.E sapete cosa stavo facendo?Ascoltavo una stazione radio dove era stato invitato.
-Allora Justin,sappiamo che non è la tua prima volta in radio,e quindi sappiamo che non sei molto agitato ma questa volta ti faremo parlare di qualcos'altro oltre al CD che uscirà il prossimo mese.Le canzoni a chi sono dedicate?- chiese lo speaker.Ricevetti un tonfo al cuore,poi quest'ultimo iniziò a battere velocemente.Ero curiosa di sapere cosa avesse risposto.
-Bhe...Ehm...Sono dedicati ai miei fan ma ho avuto una musa ispiratrice.- rispose imbarazzato.
-Chi é?- chiese insistentemente lo speaker.
-Nessuno di importante,solo la mia ex ragazza.- la sua voce tremava nel pronunciare quella stupida frase.Non poteva essere vero,ma lo era.Successe tutto così velocemente che ora ci ritroviamo a soffrire a distanza,senza che nessuno potesse aiutare l'altro.
Decisi di spegnere la radio,avrei sofferto ancora di più.
A: My Life.
Non credo che mi stia pensando,perché non sono nessuno d'importante,solo la tua ex ragazza.

Inviai il messaggio insicura.Forse avevo commesso un altro errore perché ero consapevole che lui non voleva parlare di ciò che lo faceva star male.Aveva sempre assunto questo atteggiamento sin da piccolo e quindi,era certo,quello fu un altro errore.
Da: My Life.
Ti sto pensando.

Già,era quello che stavo facendo anche io.
A: My Life.
Anche io.

Questa volta inviai il messaggio sicura.Era passato fin troppo tempo prima che lo risentissi e la voglia era enorme quanto l'intero pianeta o forse universo.


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MY SPACE:

Ciao Splendori *-* Come state?Io...meglio
che non ve lo dico!
Siamo arrivati a
SETTECENTO visualizzazioni,
Vi rendete conto?Grazie,Grazie e ancora GRAZIE!
Spero che il capitolo vi piaccia.RECENSITE,sapete 
 che mi fa piacere,quindi vi aspetto in molti.
With Love.Ila.
@_IlaSwag_

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Capitolo 22
*** False Promesse. ***


Ventunesimo Capitolo.
 

False promesse.
Charlie's Pov.

-E' mai possibile che dopo tutti questi mesi non avete avuto nè il coraggio nè il tempo di chiarirvi?- chiese Angel dopo aver servito una cliente.
-Non voglio chiarire con lui...erano solo false promesse.- affermai.Non c'era una cosa falsa nella frase che avevo appena pronunciato.
-False promesse?- chiese Angel con un'espressione interrogativa.
-Sì,solo false promesse quelle fatte sia prima di quel bacio che dopo.- affermai.Tremavo ogni volta che ripensavo quella scena orrenda in uno stupido ospedale.
-Dopo?- chiese ancora una volta Angel mentre cercava di capirci qualcosa.
-Quando venne a bussare alla porta o quando mi ha organizzato quella caccia al tesoro.- cercai di rinfrescare la memoria ad Angel.Era passato molto tempo da quei due episodi:tre,quattro,forse cinque mesi.Non ci eravamo più sentiti dopo quei messaggi che ci inviammo quel giorno nel quale lui fu invitato in una radio e si ritrovò a parlare di me.
-E quali sarebbero le promesse non mantenute?- insistette Angel.Era strano come il mio corpo non avesse ancora versato una lacrima dall'accaduto,ma incominciavo ad esserne stufa a tenerle dentro.
-Tieni.- le porsi una rivista di Stratford sulla quale ogni settimana c'era almeno un articolo su di lui per omaggiare il piccolo talento della nostra cittadina.
-E' solo in compagnia di una ragazza...sarà una sua fan,guarda ha anche dei cartelloni dedicati a lui.- disse mentre leggeva e sfogliava la rivista.Magari fosse stata una semplice fan.
-Lei è...la ragazza dell'ospedale.- affermai.Eccole le lacrime che non si facevano sentire da mesi se non anni.Era giusto che uscissero,non ero abbastanza forte come credevo.Riuscii a bagnare buona parte dell'articolo su di Justin.Angel mi abbracciò,lei conosceva entrambi molto bene e non credeva al gesto che aveva appena compiuto.
-Vedrai che le cose si sistemeranno.- disse.Non potevano andare peggio di così.Lui si era rifatto una vita ed io ero ancora lì a piangere sperando che qualcosa fosse tornata "normale".
-Non si sistemeranno mai e poi mai.E sai perché?Perché lui mi aveva fatto delle false promesse,perciò non ha avuto bisogno di molto tempo per rifarsi una vita migliore di quella precedente con una ragazza che ha meno problemi di me.- scacciai dalla mia testa tutto ciò che pensavo.Dovevo rifarmi anche io una vita?Non ci sarei mai riuscita,avrei mentito a me stessa.


Justin's Pov.
-Merda!-
esclamai.
-Justin che c'è ora?- mi chiese mia madre.
-Non sono pronto.- affermai.Non ero pronto a tornare a casa per un po' di riposo.Lì avrei avuto continui flashback di me e Charlie e a quanto pareva quella era una storia chiusa anche se di controvoglia.
-Sì che lo sei.Non siete obbligati a vedervi.- disse mia madre.Certo che non eravamo obbligati ma io volevo farlo.
-E poi c'è Caitlin,potresti vedere lei.- continuò l'unica persona che era presente con me sull'aereo.
-No mamma,Caitlin non voglio nè posso vederla.Lei è una mia amica niente di più.Mamma io continuo a pensare Charlie e non dovrei.Lei come starà ora?Si starà frequentando con qualche ragazzo?Lavora ancora?Vive ancora con i suoi genitori?- erano dubbi che non potevo di certo risolvere.Eppure la voglia di averla lì accanto a me era enorme.
-Potreste vedervi in qualità di amici.- affermò mia madre.Quanto mi sarebbe piaciuto farlo,ma ero consapevole che non potevo.
-Mamma non siamo amici,non potremmo più esserlo.- risposi triste.
-E chi può dirlo?- disse mia madre ma non diedi alcun peso a quello che aveva appena detto perchè il mio cellulare iniziò a vibrare..
Era un messaggio.
Da: Amore.
Vedo che rifarti una vita così velocemente è stato piuttosto semplice.

Mostrai il messaggio a mia madre.
-Ecco chi può dirlo.- le dissi.Lei rimase in silenzio.
-Cosa le rispondo?- le chiesi un consiglio.Sapevo che mi avrebbe aiutato.
-Sinceramente non ho capito a cosa si riferisse!- esclamò mia madre,io invece avevo capito benissimo.
-Io sì,in quest'ultimo mese sono stato molto attaccato a Caitlin quando è venuta a trovarci con Christian,Ryan e Chaz.- dissi con sguardo perso nel vuoto.Avevo sbagliato di nuovo,ne ero consapevole.
-Rispondi come ti suggerisce il cuore.- mi fece l'occhiolino.Cosa stava dicendo il cuore in quell'istante?Cerca di non peggiorare le cose...Lei è parte di te.L'hai persa per troppo tempo,non puoi perderla per tutta la vita.
Decisi di risponderla.
A: Amore.
Sono uno stronzo,ma non mi sono rifatto una vita.So che ti riferisci a Caitlin ma con lei ho cercato di dimenticarti solo che il tentativo non si è concluso come speravo.Mi manchi,sto per morire.

Inviai il messaggio sperando che lei credesse dalla prima all'ultima parola che avevo scritto.Mamma mi guardava con sguardo rassicurante quasi volesse dirmi che avevo fatto la cosa giusta.


Charlie's Pov.
Era stata Angel a convincermi di inviare quel messaggio a Justin.Mi aveva detto che non potevo andare avanti senza sapere se a lui interesavo ancora o niente.Infondo aveva ragione.Dopo la sua risposta al mio messaggio restai per circa dieci minuti a pensare alla mia di risposta.
A: My Life.
Come faccio a crederti?

Non ci riuscivo...nè il mio cuore nè la mia testa ci riuscivano.Aspettai con ansia la sua risposta.
Da: My Life.
Ascolta il tuo cuore.

Fosse semplice.Nè il mio cuore nè la mia testa riuscivano a crederlo.O forse era il giudizio della mia testa che influenzava quello del cuore?Sapevo che avevo bisogno di aria ma non potevo visto che ero a lavoro.
-Charlie,ha ragione lui...ascolta il tuo cuore.Io so benissimo che quell'organo non vede l'ora di stare insieme al suo di cuore proprio come qualche mese fa.Ti conosco da un anno ormai e so che ora vorresti evadere da qui.Perciò vai,e ascolta il tuo cuore.- Angel interruppe le mie sessioni con il cuore e con la testa.Andai nel parco,lì su quella panchina dove ci sedemmo la stessa sera del bacio,quasi volessi farmi del male da sola.
Sapevo che stavo male,ma che avevo una voglia matta di rivederlo,di riabbracciarlo,di baciarlo.Volevo che lui fosse stato mio per sempre ma la promessa "falsa" non era stata mantenuta,ovviamente.Inizia seriamente a pensare di rifrequentare il consultorio familiare,proprio dove lì iniziò tutto ma quello era lo stesso luogo dove delle persone capici di capirmi mi avrebbero aiutato.
Mi stesi sulla panchina e chiusi gli occhi.Iniziarono a passarmi per la testa i ricordi più belli che avevo con Justin,da quando andavamo a scuola insieme allo stesso giorno di quando lui firmò quel maledetto contratto.Durante tutti quei mesi era uscito il suo primo CD.L'avevo comprato,l'ascoltavo ogni sera prima di addormentarmi,quasi come se avessi voluto avere la sua presenza nella mia piccolissima camera.
Mi sentii sfiorare delicatamente.Non aprii immediatamente gli occhi,avevo paura di chi fosse comparso dinanzi a me.Avevo paura perché lo stesso tocco lo ricevetti quella sera nella quale fui violentata da Alessandro.Una lacrima cercò di scacciare quel ricordo dalla mia testa,affollata ormai,ma non ci riuscì... fu del tutto inutile.
Sentii quel tocco ancora una volta.Ricordai che la mia vita mi aveva insegnato ad affrontare i problemi,perciò decisi di aprire gli occhi.
Era lui,Justin.La persona della quale avevo più bisogno,la persona che non sapevo,in quell'istante,se sarebbe mai riuscita a ricevere un misero perdono da me.La stessa persona che mi aveva fatto soffrire per tutti quei mesi.
Eppure mi alzai e lo abbracciai,quasi volessi tenerlo stretto a me tutta la vita.


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My Space:

Eccoci qui!Come va?Avete festeggiato bene il
compleanno di Justin?Siamo state delle grandi
a riuscire a superare il
Guinnes World Record.
Comunque,vi piace il capitolo?
Recensite,fatelo anche se non vi piace.Acceetto,
ovviamente,anche le critiche.

With Love.Ila.
@_IlaSwag_

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Capitolo 23
*** Abbiamo Sbagliato Entrambi. ***


Ventiduesimo  Capitolo.
 

Abbiamo Sbagliato Entrambi.
Justin's Pov.

Non avrei mai immaginato che avesse avuto quella reazione.Mi sarei immaginato tutto tranne che un abbraccio.Quanto mi era macata?Non sapevo descriverlo.La strinsi forte a me,sapevo che era difficile ma lei doveva essere mia e di nessun'altro.Le accarezzai la schiena,poi le scompigliai un po' i capelli.Gli stessi movimenti li stava svolgendo Charlie.Le spostai il ciuffo che le cadeva dinanzi agli occhi e solo ad allora riuscii a vedere i suoi occhi verdi.Le accarezzai il viso,mi stavo godendo ogni secondo che trascorreva.
-Scusa.- le sussurrai all'orecchio.Se prima di incontrarla cercavo le parole giuste per farmi perdonare,in quel momento ero sicurissimo di me stesso e che quella parola avrebbe calmato gli animi.
-Abbiamo sbagliato entrambi.- affermò.Non credevo a quelle parole.Stavo parlando con la stessa Charlie che avevo lasciato a Stratford qualche mese prima?
-Quello che ha sbagliato sono stato io a baciare Caitlin.Hai tutta la ragione del Mondo ad essere arrabbiata con me.- le dissi.Più parlavo di quell'episodio più stavo male.Non potrò mai dimenticarmi la sua faccia distrutta dal dolore in quell'istante.
-E vogliamo parlare di me?Non ti ho dato neanche il tempo di spiegare.Ero arrabbiata,ma tu avevi diritto ad una spiegazione.Scusami ma quando sono irritata divento impulsiva.- si scusò.I ruoli quasi si stavano invertendo.La situazione era strana.
-Perché sei tornato?Negli Stati Uniti stavi così bene con Caitlin.- si voltò dall'altro lato.Era gelosa e potevo capirlo ma lei doveva capire che nei miei pensieri c'era solo lei.
-Sono tornato per una pausa e se proprio vuoi saperlo,Caitlin è tornata qui più di un mese fa.- ammisi.
-Ah okay.- sospirò.Eravamo in imbarazzo e sapevo che sarebbe successo.
Presi il cellulare e cercai di svolgere quello che avevo in mente in un battibaleno.Le scrissi un messaggio.Forse poteva essere un gesto banale ma fu il primo che mi venne in mente.
A: Amore.
Guardami.

Non appena il suo telefono suonò si girò verso di me e mi sorrise.
Da: Amore.
Sorridimi,ti prego.

Feci quello che mi aveva chiesto.Le sorrisi.Vidi in quella frazione di secondo il suo viso illuminarsi.Mi abbracciò di nuovo.
-Non farlo più,ti prego.Non farmi più soffrire.- mi supplicò guardandomi negli occhi.
-Promesso,e se lo dovessi rifare sei autorizzata a non parlarmi più e a mandarmi a fanculo.- le risposi.Lei sorrise.
La guardai negli occhi e le incominciai a cantare "One Less Lonely Girl."


Charlie's Pov.
Non riuscivo ad essere arrabbiata con lui.Ero stata aperta con lui,quasi non mi riconoscevo in quello che gli avevo appena detto.
Iniziò a cantare "One Less Lonely Girl."
Quelle lacrime di gioia che non avevo mai avuto l'occasione di assaporare,stavano scendendo lungo la mia guancia lasciando una scia-guida per le altre.
-Quando partirai?- gli chiesi curiosa e preoccupata per il poco tempo che ci sarebbe stato per ristabilire un buon rapporto.
-Tra una settimana e tre giorni.- affermò.Il tempo per chiarirci e per vedere come sarebbero andate le cose c'era ma forse non era abbastanza.A quella risposta sbuffai.
-Verrai di nuovo con me,vero?- mi chiese Justin.
-Non credi di correre troppo?- gli chiesi premurosa.
-No,non stiamo correndo.Tu Charlie hai passato dei mesi spensierati senza di me?Te lo chiedo perché per me nessuno di questi giorni non è stato semplice.Ti ho già detto che ho provato a distrarmi,a dimenticarmi di te con Caitlin ma niente é servito a nulla.- disse in modo velcoe mentre gesticolava agitato.Sapevo che quello che diceva era vero ma non potevo accettare di andare negli Stati Uniti con lui.Ci sarebbero stati molti problemi:Il lavoro,il rapporto che si stava ristabilendo tra me e la mia famiglia.
-Justin,non sono stati mesi tranquilli e facili senza di te,lo ammetto,ma in questi mesi sono successe tante cose.Io e la mia famiglia stiamo ristabilendo un rapporto tale di quello di due genitori e la loro figlia.Sono tornata a lavorare da Angel e andarmene di nuovo potrebbe essere interpretata come presa in giro.- lo informai.Era quello che pensavo davvero.Forse Justin sottovalutava tutte queste cose.
-Charlie,io penso che tu abbia paura di essere giudicata dalla gente qui di Stratford.Conosco Angel,ti confesso di aver parlato a lungo con lei mentre ci eravamo "separati" e abbiamo valutato quest'eventuale soluzione per chiarire le cose tra noi e lei è d'accordo.I tuoi genitori?Lascia che ci parli io con loro.- quel ragazzo mi aveva appena sbattuto la verità in faccia.
Io avevo terribilmente paura di quello che la gente avesse potuto pensare di me.Ero la semplice commessa della Boutique più carina e costosa del paese,per molti non potevo essere alla sua altezza e di questo ne ero consapevole.
-Ascolta Justin,facciamo le cose con calma.Posso sempre prendere un aereo appena mi sentirò pronta e venire da te.- gli dissi certa.Forse quella era la soluzione migliore.
-Ora vieni con me?- mi chiese.Io annuii


Justin's Pov.
-Stiamo andando a casa tua,vero?- mi chiese riconoscendo il tragitto che stavamo percorrendo.
-Sì.- affermai.
-Non sono pronta.- disse mentre passeggiavamo.L'abbracciai,mi venne spontaneo e intrecciai la sua mano alla mia.Lei non fece nulla per staccarsi da quel tocco così ravvicinato.
-Ora lo sei.- mi sorrise.
Entrammo nella vecchia casa,quella dove Charlie ha vissuto per molti mesi.
-Mamma sono a casa.- la avvisai urlando.
Corse velocemente verso di me e alla vista di Charlie si bloccò,poi guardando le nostre mani intrecciate sorrise.Passammo il resto della giornata insieme,giocando e scherzando come due migliori amici sanno fare.Non si volle fermare per cena.Credo che il motivo fosse stato quello di non correre troppo.La riaccompagnai a casa.
-Allora io vado,a domani Justin.- mi salutò.Da una parte la mia testa diceva di andare da lei e salutarla come si doveva,dall'altra parte c'era il cuore che mi supplicava di salutarla in modo apparentemente normale,come due amici,per non peggiorare le cose.
Lasciai lo spazio all'istinto.Quello che sarebbe accaduto l'avrei fatto per la troppa indecisione.
-Sì,ciao Charlie.- mi avvicinai a lei e le baciai la sua liscia e morbida guancia.Lei sorrise e successivamente arrossii,poi entrò in casa.
Tornai anche io a casa.Ero pensieroso...quanto mi sarebbe piaciuto che lei si convincesse di venire con me.Nessuno dei due sapeva vivere senza l'altro,e tutto quello mi faceva uno strano effetto.Entrai in casa e non salutai a mia madre.Non avevo voglia di parlare con lei.
-Justin...mi dici cosa é successo oggi?Non ci sto capendo niente!- esclamò mia madre.
-Credimi mamma,neanche io.- affermai.
-Eravate mano nella mano...- iniziò una di quelle sue frasi che sapevo dove voleva terminare.
-Mamma,non è successo nulla...nessun bacio.Solo tanti abbracci e scuse reciproche.- la interruppi.
-Okay...ora vai a dormire e riposati.- mi consigliò.Accettai il consiglio,forse il giorno successivo sarebbe stato migliore di quello che era appena trascorso.Forse avrei convinto Charlie a partire con me.


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My Space:
Ciaaaao a tutti!How are You? I'm Fine.
Dopo questa perla d'inglese,spero vi piaccia il
Capitolo.Recensite in molti anche perché siete
in tantissimi a seguirla.
Oggi volevo ringraziare in particolare chi ha aggiunto
questa storia tra le preferite,le seguite e quelle da recensire.
Vi volevo informare che Lunedì partirò e tornerò Mercoledì
sera,quindi non so quando potrò scrivere il prossimo capitolo.
With Love.Ila.
@_IlaSwag_

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Capitolo 24
*** Fuck The Distance. ***


Ventitresimo Capitolo.
 

Fuck The Distance.
Charlie's Pov.

Volete un esempio di scemenza?Bhe,é semplice:Basta nominarmi.Credevo che dovevo rifletterci su per ritornare ad Atlanta con Lui,Credevo che la distanza avrebbe rafforzato i nostri rapporti,ma non é stato così,Credevo che restare qui sarebbe stata la cosa migliore per entrambi.E allora qual era il problema?Io.Quello era il problema.
Non ero partita con lui perché tutte quelle cose che pensavo,credevo si trasformassero in realtà.E ancora una volta mi ero sbagliata.Perché la mia vita é caratterizzata da sbagli?Un famoso detto recita:"Sbagliando si impara" eppure io non imparavo mai la lezione.Sono testarda,ma infondo lo facevo per nascondermi dietro ad una maschera.Il motivo?Ho sempre creduto che,dopo l'incidente della gravidanza,io fossi diventata più forte,ma quello era vero in parte.C'erano cose nella mia vita che mi distruggevano completamente e una di quelle aveva un nome tatuato,impresso,inciso sia nel mio cuore che nella mia mente:Justin.
Se ne era riandato per continuare ad incidere il suo secondo CD ed io,nonostante lui mi assillasse,decisi di non partire.Ero ancora confusa,la ferita non era del tutto chiusa,e non riuscivo a fidarmi di Lui.Di certo non volevo che il nostro rapporto scomparisse nel nulla,di certo non volevo finirla lì,ma c'era qualcosa che mi ostacolava a partire;Sentivo che tutto ciò che era successo,poteva riaccadere da un momento all'altro e al solo pensiero,la mia pelle rabbrividiva dalla rabbia.Sarà stata rabbia nei confronti di Justin e per il suo modo di comportarsi,sarà stata una rabbia nei miei confronti,che anche dopo aver messo da parte l'orgoglio,non riuscivo a convincermi a partire.
-"Ci vediamo Presto,Ti aspetto."- mi aveva detto Justin prima di partire.Era speranzoso,credeva in ciò che stava pronunciando ma se fossi stato in Lui non ci avrei messo una mano sul fuoco perché molto probabilmente mi sarei solo bruciata.


Justin's Pov.
Essere lì senza di lei mi faceva venire in mente solo bei ricordi.I nostri bei ricordi.Ero ancora lì ad aspettare una sua telefonata nella quale mi avrebbe avvisato che sarebbe partita per venire ad Atlanta.Quella città stava attendendo il suo arrivo quanto me,forse più di me.Per le strade non c'era nessuno che urlava quanto Lei per la gioia di essere negli Stati Uniti,in quella città così affollata mancava il Suo profumo,in quella città così piena di anime era assente la Sua,la stessa che sprizzava gioia da tutti i pori,la stessa che si faceva viva soprattutto quando Lei accendeva lo stereo ed iniziava a ballare.Il nostro ultimo saluto non fu come quello precedente,perfortuna.Le avevo detto che l'aspettavo,ma,dopo una settimana,avevamo parlato poco e ancor di meno di una sua eventuale partenza.Era così strano non assaporare un suo abbraccio,un suo bacio.Lei mi completava ed io in quel momento ero a metà,incompleto.Tutto sarebbe stato perfetto se solo Lei,in quel momento,fosse stata vicino a me.Dovevo convincerla a farla tornare,sapevo che Lei voleva essere lì con me,ed io proprio non comprendevo il motivo per il quale lei non fosse partita con me.
Da:Amore.
Sì lo so,ti disturbo mentre lavori ma ho bisogno di parlarti.

Quel messaggio,improvviso,mi aveva sorpreso.Non pensavo che Charlie mi avesse scritto un messaggio di sua iniziativa.
A:Amore.
Non disturbi mai e lo sai.Non sono in studio adesso e voglio sapere cosa c'è che non va.

Le inviai quel messaggio quasi insicuro.E se avesse voluta finirla lì per sempre?E se si stava frequentando con qualcun'altro?
Da:Amore.
Ecco vedi,non credo sia la cosa giusta venire lì.Non so il perché ma credo che non sia giusto.

Non sapeva neanche Lei cosa volesse e da quel messaggio era piuttosto semplice comprenderlo.Era confusa ed evidentemente ancora infuriata per l'accaduto.
A:Amore.
Charlie,non sai neanche tu cosa vuoi.Hai paura di venire qui e rovinare quello che non c'è più tra noi.Sarò più fedele di quanto lo fossi sempre stato e ti prometto che non accadrà nulla.

Ero sincero.Le avevo detto quello che stavo pensando cercando di convincerla.Era difficile ma dovevo farcela.Io senza di Lei non vivevo,non vivo e non vivrò.
Vibrò il cellulare.Ebbi quasi paura ad aprirlo.
Da:Amore.
Senti,io non lo so.

Fu quello il contenuto del messaggio.Le avevo confuso ancora di più le idee?Decisi di chiamarla.
-Pronto,non chiedermi cosa sto pensando perché non lo so.- rispose alla telefonata senza neanche darmi il tempo di salutarla.
-Ehm,Come stai Charlie?- le chiesi.Solo dopo averle posto la domanda mi accorsi che non era quella adatta in quel momento.
-Justin non lo so.- silenzio.
-Charlie vieni qui,ti prego.- la supplicai e lei mi attaccò il telefono in faccia.Quasi non volevo credere a quella reazione.


Charlie's Pov.
La mia vita mi aveva insegnato ad affrontare i problemi e in quell'istante che feci?Scappai dal problema.
"Complimenti Charlie,sei stata davvero brava." si fece sentire anche la mia coscienza.Volevo sbattere tutto per l'aria ma non ne avevo neanche la forza.
Dovevo richiamarlo?Sì,No,Forse.
Più che altro dovevo dare una risposta definitiva a Justin.Stava aspettando una conferma o un rifiuto per andare lì da Lui.
-Charlie posso entrare?- mi chiese mia madre dall'altra parte della porta.
-Sì,mamma.- le risposi con voce flebile,fragile.
-Charlie,non puoi startene qui,chiusa in camera senza nè uscire nè mangiare.- mi rimproverò mia madre.Aveva pur sempre un sorriso bellissimo sulle sue labbra.Iniziavo quasi ad innamorarmene.
-Sì lo so mamma.- risposi fredda.
-Charlie a me puoi dire tutto.So che si tratta di Justin.- intervenne mia madre intromettendo quell'argomento.
Volevo fidarmi di mia madre,ormai restava solo lei.Dopo la rottura con Justin pensavo di essere sola ma non era così.Sono questi i momenti nei quali mi chiedo che fine avesse fatto Maddie,quella che qualche anno fa,quando la mia vita era perfetta,era la mia migliore amica.Dopo l'incidente non si fece più sentire,quasi le facesse schifo avere un'amica che aveva subito tutto quello.
-Sì mamma,é partito ed io sono rimasta qui.Ed ora riesco a mandare solo a fanculo la distanza.- la informai.
-Sei consapevole che in questo momento il tuo cuore sta parlando e tu non lo stai ascoltando?Lo riesco a sentire perfino io.- mi disse mia madre.Riflettetti su quello che mi era stato riferito.Lo sentiva lei e non io che lo avevo all'interno.Evidentemente mi stava urlando la cosa giusta da tanto tempo,così forte da accorgese anche uno sconosciuto.
-Ah sì,e cosa sta dicendo?Non riesco a sentirlo!- dissi con sarcasmo ed ironia.
-Prepara le valigie e parti.- si alzò e se ne andò dalla mia camera,lasciandomi sola con i miei pensieri.



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My Space:
Bellezze,come va?Vi piace il capitolo?A me un po'.
Volevo scusarmi con voi per aver postato il capitolo
con netto ritardo ma sono partita e sino ad oggi
non ho avuto abbastanza tempo.
Vi piace?Non vi piace?
Fatemelo sapere in una recensione,vi aspetto.
With Love.Ila.
@_IlaSwag_

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Capitolo 25
*** I'm Here. ***


Ventiquattresimo Capitolo.

I'm Here.
Charlie's Pov.


L'orologio segnava le tre e un quarto ed io mi ritrovavo a girovagare per Atlanta.Justin?Non sapeva nulla ed io avevo quasi timore se non vergogna a chiamarlo.Da una parte ero felice di rivedere e di risentire quel casino di quell'enorme città,dall'altra non sapevo se stavo facendo la cosa giusta.L'unica persona che potevo chiamare in quel momento era Scooter e avrei benissimo capito se mi avesse riattacato il telefono in faccia perché per tutto quel perieodo in cui io fui distante da Justin non lo avevo minimamente considerato.Il telefono suonava ma nessuno rispondeva, così per due o tre volte.Poi una voce attraversò quell'apparecchio tecnologico e arrivò al mio orecchio.
-Pronto?- eccola la voce che non sentivo da molto tempo nonostante ciò era sempre la stessa calda e tranquilla.
-Ciao Scott.- mi limitai a dire aspettando che fosse lui a riconoscermi.
-Sei tu?- mi chiese.Non sapevo se si riferisse a me o a qualcun'altra persona.
-A chi ti riferisci?- le chiesi fredda,distante.
-Charlie sei tu,vero?- rispose.Sia ringraziato il Signore.Non sapevo il motivo,o forse sì,ero felice che dopo molto tempo mi avesse riconosciuto.
-Sì,sono io!- esclamai.
-Ti serve qualcosa?- a quella domanda mi limitai a pensare come fossero diverse le conversazioni da quelle che eravamo abituati a fare di solito e quella che stavamo facendo.
-Un favore:mi verresti a prendere?- chiesi sperando di ricevere una risposta positiva.
-Charlie mi dispiace ma sono impegnato e non potrò venire in Canada.- affermò e a quel punto feci una fragorosa risata.
-Scott sono ad Atlanta!- esclamai continuando a ridere.Neanche io potevo crederci di aver affrontato quel viaggio solo perché mia madre me l'aveva suggerito.
-Charlie ma che bella notizia!Se mi dici dove ti trovi precisamente ti passo a prendere subito.- disse felice.Il problema,però,era che non sapevo dove in quel momento mi trovassi.Panico.
-Ehm Scooter non saprei dove mi trovo.- lo informai cercando di trovare un'insegna o un cartello che mi indicasse il nome della strada.
-Charlie chiedi a qualcuno.- mi consigliò ed io sorrisi come un'ebete pensando a quanto fossi stata sciocca a non averci pensato prima.
-Scusi,mi può dire il nome di questa strada?- chiesi alla prima persona che si trovava a passare per quella strada.
-No,mi dispiace ma sono un turista.- affermò.Bene,anzi no male.Proprio quando ti serve qualcuno non c'è mai.
-Hahaahah,entra in qualche negozio.- mi suggerì dall'altro lato del telefono quel buon uomo di Scooter.
Feci ciò che mi era stato appena detto.
-Mi scusi,mi può dire il nome di questa strada?-chiesi alla commessa.
-Certo,questa é: Kennedy Street.- mi informò ed io soddisfatta uscii dal negozio.
-Scott hai sentito?- chiesi gentilmente.
-Non ti muovere,sto arrivando.- mi avvisò e prima che riattaccassimo mi venne in mente un'ultima cosa.
-Ah Scoot,perfavore non dire niente a Justin,poi ti spiego.- dissi e lui acconsentendo riattaccò.
Aspettai sui gradini del bar accanto al negozio in cui ero appena entrata.



Justin's Pov.
Finalmente Scooter uscì dal bagno.Non era di suo alzarsi all'improvviso per poi andarsene e tornare dopo un quarto d'ora.
-Justin devo andare a fare una commissione importantissima,tu continua,ti vengo a prendere tra una manciata di minuti.- mi disse Scott.Eravamo nello studio di registrazione a farci venire in mente qualche canzone per il nuovo album e mai prima di allora aveva assunto un atteggiamento simile a quello.
-Dove vai?- chiesi curioso.Dal suo sguardo capii che non aveva intenzione di dirmelo.
-Non preoccuparti,torno subito,vedrai.- non mi permisi di insistere anche perché,forse,me lo avrebbe detto in privato.
-A dopo.- lo salutai.
-Cinque minuti di pausa?- chiesi ai presenti,evidentemente avrebbero accettato solo perché non mi conoscevano.
-Okay.- risposero tutti all'unisono.
Presi il cellulare,ormai avevo un obbiettivo:Convincere Charlie a tornare,lì,ad Atlanta.
A:Amore.
Voglio Te.

Forse quel messaggio non aveva più di tanto senso ma era ciò che stavo pensando.
Da:Amore.
Ed io voglio Te.

Non mi aspettavo assolutamente quella risposta.Forse sarebbe mancato poco e l'avrei convinta.
A:Amore.
Vieni qui,ti prego.

Ogni messaggio che inviavo aveva con sè un briciolo di speranza,l'unica cosa in cui potevo contare.
Da:Amore.
Bho.

Che razza di risposta era quella?Era ancora sommersa da dubbi?Se solo avesse oltrepassato quel maledetto confine già da molto tempo non avrebbe di certo risposto in quel modo.
A:Amore.
A volte non ti capisco.Sappiamo entrambi che tu in questo momento dovresti essere qui ma non ci sei.

Inviai il messaggio con l'umore alterato.
Da:Amore.
Fatti qualche domanda.

Era incomprensibile quella conversazione,forse sarebbe stato molto meglio se non avessimo continuato.
A:Amore.
Le farò,stanno certa.Ora starei in studio,ci sentiamo bella.

Cosa c'entrasse quell'aggettivo alla fine non lo sapevo,ma ero consapevole che mi mancava dirglielo.


Charlie's Pov.
Finalmente Scooter era arrivato,mi aiutò a caricare le valigie nella sua macchina viola e mi accomodai sul sedile comodo affianco al suo.
-Sei consapevole che mi devi raccontare molte cose?- mi chiese Scott.
-Senza farla troppo lunga Justin mi manca e sono venuta qui solo ed esclusivamente per Lui.Spero che sarà felice quando mi vedrà,altrimenti non avrò soldi per tornare a casa.- dissi schietta.Scooter mi fissava e quasi con espressione ovvia mi fece un sorriso.
-Non ci sarà bisogno di alcun soldo perché a Lui manchi talmente tanto che é sempre distratto in studio.- un po' mi sollevò quell'affermazione ma se l'aveva detto per farmi tranquilizzare?
-Dove siamo diretti?- chiesi cambiando discorso.
-In studio.- disse.A quel punto si fece viva la famosa "ansia" quasi non fossi stata pronta psicologicamente a rivederlo.
Scendemmo da quell'auto poco dopo e entrando nello stesso studio in cui Justin fece il provino,ci incamminammo al secondo piano.Vidi Scooter bloccarsi dinanzi una porta ed io,involontariamente,annuii dando il consenso a Scott di aprire quella maledetta porta.
-State lavorando?- entrò Scooter,io rimasi fuori a sentire.
-Scott abbiamo fatto una pausa,sei arrivato prima del previsto!- esclamò Justin.In quell'istante mi fece star bene sentire la sua voce.
-Allora prima che iniziate di nuovo,Justin vorrei dirti una cosa.- si addentrò ancora di più.Stare lì fuori mi metteva una sensazione di angoscia.Ormai tutto era fatto e la voglia di abbracciarlo era maggiore di quanto pensassi.
-Con Charlie,come va?- chiese ancora Scooter.
-Bene,Male,Bho.- rispose confuso Justin.Se ci fossi stata io al suo posto credo che avrei risposto allo stesso modo.
-Justin,ti manca?- chiese Scott.Non capivo l'utilità di quelle parole,domande.Decisi di entrare lentamente e di affiancarmi al manager.
L'espressione di Justin era un misto tra sorpresa,felicità e commozione.Mi saltò letteralmente addosso,mi strinse a sè come se avesse appena ritrovato una cosa persa da molti anni,e poi iniziò a baciarmi in modo dolce le guance.Sapevo che se gli avessi dato il consenso di baciarmi per come si deve,Lui lo avrebbe fatto.A quel punto mi convinsi di sorprenderlo.Senza neanche dargli il tempo di pensare,lo baciai a stampo.Durò poco,o forse molto,giusto il tempo di assaporare quelle dolci labbra che non facevo mie da molti mesi.
-Charlie sei qui?- mi chiese con voce rotta dall'emozione.Io sorrisi.
-Sì,Io sono qui.- risposi.


-------------------------------------------------------------
MY SPACE:

Bellllllliiiiiiiiiiiiiiiiiiiii,come state?So di non esserci stata a lungo ma
il computer si é rotto e sto usando quello di mio padre.
Per farmi perdonare ho scritto questo capitolo con tutto il cuore
e ho cercato di fallo abbastanza lungo da soddisfarvi.
Riuscite a farmi sapere se vi piace o meno con qualche recensione?
Daaaai,che quando riavrò il pc,vi farò una bella sorpresa a tutti :3

With Love.Ila.
@_IlaSwag_

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Capitolo 26
*** Bho. ***


Venticinquesimo Capitolo.

Bho.
Justin's Pov.



Era lì con la sua perfezione che mi abbracciava.Avevamo entrambi bisogno di quell'abbraccio,del calore dei nostri corpi e di completarci l'uno con l'altro.Mi aveva preso alla sprovvista,ed io,ero in imbarazzo.Per la testa mi girava solo un pensiero:Affianco a me avevo una ragazza,che si potrebbe definire donna per il modo in cui riusciva a superare le difficoltà della vita,lo stesso modo che dopo una caduta riusciva a farla rialzare più forte di quanto già lo fosse prima.Mi sentivo così piccolo,insulso e stronzo nei suoi confronti.Non riuscivo a guardarla fissa negli occhi.
-Ragazzi,per oggi abbiamo finito...se volete,andate.- ci disse Scooter.Ed ora cosa avrei fatto?Ancora una volta avrebbe fatto il primo passo Lei,quella situazione mi stava facendo impazzire.
-Andiamo fuori di qui?- mi sussurrò Charlie all'orecchio.Io riuscii solo ad annuire.
Percorremmo i corriddoi degli studi in perfetto silenzio,eravamo distaccati,e,come se non fosse bastato,avevamo lo sguardo di molte persone puntate su di noi.Forse Charlie aveva fatto caso a quello dato che aveva abbassato il capo.Uscimmo dall'edificio e la situazione non era per niente cambiata:Tensione e distacco da parte di entrambi.Forse avrei dovuto fare l'uomo e non essere così vigliacco da scappare,anche se non fisicamente,da Lei.
-Charlie,cosa stiamo risolvendo?- le chiesi.Forse non era la domanda adatta ma dovevo fargliela.
-Stiamo pensando Justin,stiamo pensando agli errori che abbiamo commesso e a come iniziare un discorso sensato.- disse.Mi leggeva nella mente per caso.Cosa stava succedendo a Justin e Charlie,i due migliori amici che infondo non hanno mai smesso di volersi bene,perché la loro era una promessa che neanche la fine del Mondo avrebbe potuto sciogliere?
-Charlie,qui l'unico che ha sbagliato sono stato io.- ammisi continuando a non capire il motivo per il quale si desse delle colpe inesistenti.
-Justin tu hai sbagliato con quell'episodio,é vero,ma io ho sbagliato a non farti spiegare,ho sbagliato ad esserti stata lontana per tanti mesi proprio quando tu ne avevi più bisogno.Ho sbagliato tutto.- mi aveva spiazzato di nuovo.Mi sembrava così forte a darsi delle colpe,si stava incolpando senza motivo,lo stava facendo pur di stare con me.
-Senti Charlie vorrei farti una domanda.- le dissi.La sua espressione divenne serissima e il suo colorito si fece ancora più chiaro.Chissà cosa stesse pensando.
-Dimmi.-  mi rispose con un tono di voce abbastanza flebile e basso.
-Cosa siamo ora Charlie?- non so con quale coraggio mi sia uscita quella frase ma l'importante era che fosse uscita.
-Bho.- fantastico,era la risposta che mi ha chiarito le idee in un secondo.

Charlie's Pov.

Ero venuta per porgli la medesima domanda.Dovevo chiarire le mie idee ma quella risposta che avevo da poco dato,le aveva confuse ancora di più,e forse avevo fatto lo stesso a Justin.
-Scusa.- gli dissi,volevo tornare in Canada tutto d'un tratto.Forse sarebbe stato meglio finirla lì.
-Charlie sei consapevole che ci stiamo comportando entrambi come due bambini che non sanno affrontare le situazioni?Sei venuta qui per me ed io non so come ringraziarti.Vuoi farmi un regalo?Sorridimi.Sai perché ti chiedo di farlo?Perché per me sei la donna con più forza su questo pianeta e potresti trasmettermene un po'.Sono ingenuo,ma non tanto da non capire che io e te ci vogliamo.- aveva davvero detto quelle cose?Non stavo capendo niente,d'istinto lo abbracciai.
-Sai Justin,a volte non vorrei essere così monotona da abbracciarti sempre.- cosa diavolo stava sparando la mia bocca?
-Fa ciò che ti senti Charlie.- mi disse tranquillo mentre continuavamo a girare per le strade di Atlanta.
-Vorrei ma non penso sia la cosa giusta.- ammisi.Sapevo che ora avrebbe sprecato energie per farmi cambiare idee.
-Fallo Charlie,Fallo cazzo.- mi supplicò.Ah l'amore e cosa non si farebbe per esso.Mi bloccai e di conseguenza fece lo stesso anche lui,lo baciai per poi staccarmi.Sorrisi.
-E se stessimo sbagliando tutto?- chiesi piuttosto seria.Stavo formulando la frase successiva ma non ebbi tempo,mi baciò.Quello fu un po' come il nostro primo bacio,desiderato e che sembrasse non volesse arrivare mai.
-Sorridi,Ti prego.-  mi chiese.Feci ciò che mi aveva chiesto e vidi i suoi occhi illuminarsi.
-Cos'hai?- gli chiesi mentre lui cambiava espressione del viso.
-Ti ho mai detto che sei la mia musa ispiratrice?- mi chiese.Giuro che non ho capito nulla in quel ragazzo ma forse era quello che mi attirava a stare con Lui.
-Sì,in quell'intervista radiofonica.Ricordi?- dissi con tono modesto.
-Ah e così mentre facevi la parte dell'offesa e incazzata,ascoltavi le mie interviste.- disse con tono ironico.Fossi stata in lui non avrei giocato così tanto col fuoco su quell'argomento.
-Non facevo finta,ma la curiosità di sapere come te la saresti cavata senza di me era enorme.Sono stata più volte sul punto di comprare un biglietto per venire qui a darti una mano.- ammisi,non sapevo nenache io perché lo avessi fatto,o forse sì, ma non mi andava di sfogarmi con nessuno su questo argomento.
-E perché non lo hai fatto?- mi chiese mentre rientravamo nello studio di registrazione.Forse aveva dimenticato qualcosa.
-Perché non ci sentivamo più di tanto e quindi ho pensato che ti fossi già dimenticato di me e che,soprattutto,non avessi bisogno di me.- affermai.Continuavamo a salire scale ma in silenzio.Sentii il mio telefono vibrare:Era un messaggio
Da:My Life:
Non ti ho mai dimenticato,dalla prima elementare ad oraAvrò sempre  bisogno di te,anche ora.

Possibile che lui a un metro di distanza mi dimostra la sua dolcezza in questo modo?E' possibile che fossi tanto scema da non capire la seconda parte del messaggio?
Mi girai verso di Lui e lo vidi sorridere,poi mi fece cenno di entrare in una stanza e sedermi attorno ad un tavolo con dei fogli bianchi e degli spartiti su di esso.Cosa stava succedendo?


--------------------------------------------------------------
My Space:

Buongiorno,come va?A me bene,e sapete cosa devo dirvi?
GRAZIE
.Abbiamo raggiunto e superato le mille visualizzazioni
e sono felicissima.Spero
 
che questo che questo capitolo vi piaccia
almeno un po' e se ci tenete a rendermi
felice di più di quanto già lo

fossi,vi basterebbe recensire e farmi sapere cosa ne pensiate.
With Love.Ila.
@_IlaSwag_

 

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Capitolo 27
*** U Smile. (Part 1) ***


Ventiseiesimo Capitolo.

U Smile.
Justin's Pov.


Quando entrammo nello studio,mi diressi subito verso la scrivania,la quale custodiva tanti fogli e spartiti.La mia intenzione?Scriverle,dedicarle un'altra canzone.Solo in quel modo riuscivo a farle capire quanto fosse importante per me.Era così strano non riuscire a trovare mai le parole adatte durante un dialogo mentre, per scrivere una canzone, la mia mente si trasformava in un dizionario.
-Fallo ancora.- incitai Charlie.Sul suo volto comparve un punto interrogativo.
-Cosa?- mi chiese non comprendendo ciò che stava accadendo.
-Sorridi Charlie,sorridi.- le ordinai.Doveva farlo perché era la cosa che mi era mancata di più.
Mi obbedii e guardandola iniziai a scrivere sul foglio bianco.

I wait on you forever
in a day hand and foot
your world is my world,
aint a way you ever gun’ get
any less than you should
Cuz baby ..
U smile, i smile
you smile, i smile

 

-Mi sei mancata.- le dissi mentre regnava un grosso silenzio.
-Anche tu.- si era limitata a dire.
-Sai di avere le labbra più belle di questo universo?- le chiesi squadrandole le labbra,erano bellissime,perfette per me.
-Justin,cosa stai facendo?- cambiò discorso.
-Una cosa.- risposi vago.

Your lips my biggest weakness
Shouldn't have let you know
I'm gonna always gonna do
what they say


-Mi spieghi perché sto sorridendo da mezz'ora?- mi chiese impaziente.
-Prima o poi lo scoprirai.- adoravo essere misterioso con lei,adoravo vederla innervosirsi e la sua tecnica per non mostrarlo a nessuno,la conoscevo da troppo tempo per riuscire a farmi sfuggire qualcosa.
-Mi farai leggere quello che stai scrivendo.- affermò quasi fosse stato un ordine che avrei dovuto seguire.
-Deciderò...- mi piaceva fare il vago con Lei.
-Io davvero non ti capisco.- si stava innervosendo,che bella che era.
-Comunque volevo risponderti per quanto mi hai detto prima:Io ho avuto bisogno di te e non c'eri ma scommetto che anche tu hai avuto il bisogno di me e non c'ero,perciò scusami.- era tutto vero.Io non c'ero stato e le avevo promesso di non lasciarla mai.Non lo farò mai più.
 

If You need me
I'll  come running
From a thousand
miles away.
When You Smile,I smile.
You Smile,I smile.

 

-Sei strano Justin.- sbottò.
-Lo so.- ammisi.Ero strano perché le stavo preparando una sorpresa che,quasi sicuramente,le sarebbe piaciuta.
-Non mi fare impazzire già il primo giorno.- mi disse.Non l'avrei mai fatta impazzire,solo resa felice.Era ciò che si meritava.
-Piccola,non ti farò impazzire...semplicemente ti sto ridando il mio cuore.Solo tu riesci a prendertene cura per come si deve.- i suoi occhi a quell'affermazione brillarono.Si alzò e mi baciò a stampo.Era un bacio breve ma dolce,inaspettato e dato quasi di nascosto...come se fosse stato meglio se nessuno ci avesse visto.

Baby,take my open heart
and all it offers.
Cause this is as unconditional as
it'll ever get
You ain't seen nothing yet
I won't ever hesitate to give
You more.
Cause Baby,
You Smile,I Smile.
You Smile,I Smile.
Hey Hey Hey
You Smile,I Smile
I Smile,I Smile,I Smile.
You Smile,I Smile.
Make me Smile Baby.

A quel punto prese il foglio e iniziò a leggerlo,lacrime di gioia scorrevano lungo il suo viso e mille sorrisi li succedevano.
-Ora continuo io...- si impossessò anche della penna che avevo in mano.

------------------------------------------------------------------
MY SPACE:
Ciaaaaao Bellezze,come va?A me così e così
ma ho voluto lo stesso scrivervi il capitolo.
Spero infinitamente che vi piaccia,e al più presto
spero di postarvi la seconda parte di questo capitolo.

Aspetto qualche recensione con un vostro parere.
With Love.Ila.
@_IlaSwag_

 

 

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Capitolo 28
*** U Smile. (Part 2) ***


Ventisettesimo Capitolo.

U Smile.
Charlie's Pov.



-Voglio dirti una cosa.- affermai.Forse quelle frasi scritte su quel foglio mi avevano convinta a parlargli con coraggio.
-Ti ascolto.- disse fissandomi,aspettando che io iniziassi a parlare.
-Innanzitutto sorridi.Fallo perché il tuo sorriso illumina le mie giornate anche quando c'è un temporale.Poi volevo dirti che fino ad ora hai fatto tanto per me,per dimostrarmi il tuo amore,per dimostrarmi quanto tu ci tenga a me e per questo motivo ti chiedo di fermarti,non merito più di questo.Grazie.- chissà comne sia riuscita a fare un discorso così profondo.Non mi era semplice esprimere ciò che provavo.
-Non puoi chiedermi questo,non la smetterò mai a dimostrarti il mio amore nei tuoi confronti.Ti Amavo alle elementari,Ti Amo Oggi,Ti Amerò quando sarai vecchia ed io con te.- mi rispose.Che amore!Cose come quelle non me le aveva dette nessuno.
-Ormai sei la mia ragione di vita,tu fai parte di me ed io di te.Non c'è via di mezzo,siamo "incatenati" l'uno con l'altro.- a quelle parole si alzò,si avvicinò e,accarezzandomi la guancia,mi baciò.

 

Baby, you won't ever work for nothing.
You are my ins and my means now.
With You there's no in between.
I'm all in.

-Queste parole,sono bellissime.Canterò questa canzone ogni volta che sarai triste,canterò questa canzone pensadoti sempre.- disse Justin.Era ufficiale,lo amavo e non avevo mai smesso di farlo.
-Non puoi cantarla se non la finisco...e voglio dirti un'altra cosa:Non voglio i diritti di autore,non voglio che tu dica in giro che abbiamo scritto questa canzone insieme e non perché io mi vergogni di questa "dote" che ho ma per il semplice fatto che questa canzone descrive il nostro amore e non voglio essere al centro dell'attenzione per questo,perciò preferisco che sia tu a dedicarmela e far finta di non conoscere le parole ogni volta che lo farai.- gli spiegai.Mi sorrise e mi strinse a sè.
-Non preoccuparti piccola,questo sarà il nostro segreto.- mi sussurrò nell'orecchio facendomi rabbrividire.
-Credo che questo sia il momento giusto per dirti che per te ho rischiato,ho messo in gioco tutte le carte che possedevo e non te lo dico per rinfarciarti ma per dimostrarti che tra me e te,non é mai cambiato nulla.Sei diventato per me come una sorta di capo al quale eseguirei tutti gli ordini,perché,cosa non si farebbe per amore?- chiesi nonostante conosceggi già la sua risposta.Quella giornata ero in vena di dirgli tutto ciò che provavo.Ero tornata lì ad Atlanta proprio per quel motivo.

Cause my cards are on table
and i'm willing and i'm able.
But i fold to your wish.
Cause it's my command.
Hey,Hey,Hey.
You Smile,I Smile.

-Credo sia perfetta!- mi disse Justin fiero del lavoro svolto e piegando i due fogli sul quale avevamo scritto quella canzone.
-Lo penso anche io.- affermai.
-Volevo ringraziarti per essere tornata,volevo ringraziarti per avermi detto queste cose.- mi disse con tono serio.
-Justin ci amiamo,é questo il punto.- ci baciammo.Eravamo in macchina e il tragitto percorso dallo studio di registrazione fino al parcheggio fu piuttosto fastidioso.Ci osservavano tutti con faccia sorpresa,sarà stato perché io e Justin ci sorridevavamo a vicenda proprio come avevamo promesso poco prima,forse perché ci tenevamo per mano.
-Verrai a dormire da me,vero?- mi chiese speranzoso.La risposta era ovvia ma non avevo chiesto a Pattie.
-Non ho detto nulla a Pattie.- affermai.
-L'avrà avvisata Scooter.- mi disse per tranquillizzarmi.
E se Pattie non avesse voluto che io andassi a vivere,di nuovo,a casa sua?Ecco che iniziavano di nuovo i primi problemi di coppia,quelli che sembrano possano renderti la vita difficile e,invece,sono solo scemenze alle quali é possibile trovare una soluzione.
-Mamma,sono a casa...ed ho una sorpresa per te!- urlò Justin non appena varcammo la porta d'ingresso.In quella casa c'erano dei leggeri cambiamenti.
-Vieni Justin,sono in cucina.- in effetti c'era un odorino squisito.Iniziavo ad aver paura della reazione di Pattie.Percorremmo il corridoio ed entrammo nella prima porta a sinistra.La figura di Pattie era riconoscibile ovunque e in quell'istante era indaffarata ai fornelli.
-Justin come é andata a lavoro?- chiese ancora di spalle.Era evidente che non si fosse ancora accorta della mia presenza.
-Se solo ti girassi,potresti saperlo.- la donna bassina dai lunghi capelli neri e gli occhi color mare si girò nella direzione di suo figlio accanto al quale ero posizionata.Avevo ancora la mia mano intrecciata alla sua.
-Oddio Charlie,sei qui.Che bello vederti!- esclamò.Ecco il motivo perché amavo quella donna.

---------------------------------------------------------------------
MY SPACE:

Ciao belle,come va?Io bene,dai.
Ho notato che siete
davvero in tante a seguire
questa storia
e mi fa tanto piacere.
Ovviamente,
se voi mi lasciasse qualche recensione
nella quale
é espresso un vostro parere o qualche
critica,
io ne sarei più che felice.
Spero
che questo capitolo vi piaccia e che continuiate
a
seguire la storia.
With Love.Ila.
@_IlaSwag_

 

 

 

 


 

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Capitolo 29
*** Happy Birthday. ***


Ventottesimo Capitolo.

Happy Birthday.


 

Charlie's Pov.

-Justin,Charlie...scendete dai.-  ci chiamò Pattie dal piano inferiore.Dormivavamo nella stessa stanza ma non nello stesso letto.Mi sembrava abbastanza esagerato per due persone che si sono riavvicinati da solo un giorno.
Ero a stiracchiarmi nel mio letto quando vidi Justin avvicinarsi al mio letto.
-Buongiorno.- gli dissi sorridendo.Mi ero riposata abbastanza per non essere stanca a causa del viaggio.
-Buongiorno Piccola.- mi rispose per poi avvicinarsi e baciarmi.Quanto mi erano mancati quei contatti fisici?
Scendemmo al piano di sotto e ci sedemmo al tavolo della cucina.
-Come va Charlie?- mi chiese apprensiva Pattie.Con Lei e il figlio al fianco andava troppo bene.
-Benissimo,grazie.Grazie anche per l'ospitalità,di nuovo.- la ringraziai.Era il minimo che potessi fare.
-Ti ho sempre detto che tu fai parte della famiglia BIEBER.- intervenne Justin,che carino che era stato.
-Grazie.- risposi guardando sia Pattie che Justin.
-Chi di voi due va a prendere la posta fuori mentre vado a fare la lavatrice?- chise.Ecco un altro motivo per il quale amo quella donna:Nonostante suo figlio fosse famoso in tutta l'America e in tutto il Canada,lei preferiva svolgere la stessa vita di prima.Spostai lo sguardo su Justin che stava litigando con i cereali perchè non riusciva a rovesciarli nella tazza senza buttarli sul tavolo.
-Vado io Pattie.- risposi.Mi alzai e mi incamminai verso la porta d'ingresso.Ero ancora in pigiama,ma non mi importava.Aprii la porta e dopo aver percorso il vialetto dell'abitazione mi recai vicino alla cassetta dove,dalla quale,presi la posta per poi rientrare in casa.C'erano tante lettere per Pattie e due per Justin.Evidentemente la maggior parte di quelle erano bollette.
-Tua madre?- chiesi a Justin.
-Ancora di sopra.- mi rispose ingoiando ciò che stava mangiando.
-Queste due sono per te.- gli porsi le due buste con sopra il suo nome.
-Le potresti aprire tu,perfavore?- sapevo che mi stava dimostrando che non aveva nulla da nascondere dopo l'episodio acccaduto con Caitlin.
-Certo.- risposi.Iniziai ad aprire la prima nella quale c'era un invito.Era ad un Red Carpet.Non potevo credere a quello che stavo leggendo.
-Quella faccia?- mi chiese Justin.Ero sicura che se fosse stato Lui a leggerlo avrebbe fatto la stessa faccia.
-Ho appena letto Red Carpet.- lo informai.Si alzò di scatto dalla sedia,facendo scomparire nel nulla tutto il sonno che aveva.
-Dammi qui.- mi strappò la lettera da mano.La lesse per poi sorridere.
Mi abbracciò teneramente stringendomi ogni istante sempre più,e poi,mi sollevò da terra facendomi girare.
-Oddio Charlie,non ci credo.MTV mi ha invitato perchè sono candidato come miglior nuovo artista dell'anno!- esclamò urlando.Ebbene sì,il mio forse-ragazzo era candidato come miglior nuovo artista dell'anno.Non potevo che essere felicissima.


Justin's Pov.

Io quel ragazzo del Canada ero stato candidato ad un premio così importante?Io?Davvero?Ricordo ancora quella frase che mi disse Charlie prima di andare a fare il provino:Never Say Never.
-Sono felicissima per te.- esclamò Charlie.
-C'è un problema...- le dissi rileggendo il foglio che la busta conteneva.
-No Justin,non voglio storie,TU CI ANDRAI.- mi disse Charlie interrompendomi.Che carina!Peccato non fosse quello il problema.
-Ehm,no Charlie...ci sono solo due posti e non tre.- la informai con tono abbastanza serio.Quello sì che era un problema.
-Non vedo alcun problema:Tua madre sarà al tuo fianco.Lei è quella che ti ha sempre sostenuto,sin dall'inizio.Io me ne starò qui a casa a guardarti in tv.Non devi preoccuparti.- mi rispose come se fosse stata la cosa più ovvia,ma io non l'avrei mai lasciata da sola,non in una grande città come Atlanta.
-Dopo chiamiamo Scooter e ci informiamo meglio.- le dissi facendole l'occhiolino.
Charlie prese l'altra busta e l'aprii per poi iniziarla a leggerla ad alta voce:
Caro Justin,
sei tu vero?

Okay,a parte gli scherzi volevo che tu sapessi una cosa:Sono una di quelle ragazze che ti scriveva quei bei commenti nel canale "Kidrauhl" e sono emozionata a scriverti una lettera.Ti ho sempre adorato ed ora che è uscito il tuo CD,sono orgogliosa di te e della strada che hai fatto per raggiungere un primo traguardo,quello del disco.
Volevo darti un piccolo consiglio:Dovresti aprire una tua pagina di Twitter per stare in comunicazione con noi,fans sparse per il mondo.
Un grosso bacio.
Una tua piccola,grande fans.


-Credo che tu debba seguire il consiglio di questa ragazza.- mi disse Charlie.Era una buona idea alla quale non avevo pensato minimamente.
-Lo farò,e quelle altre lettere?- le chiesi.Probabilmente erano per mia madre,ma non avevano un aspetto di una bolletta da pagare.

-Sono per tua madre.- mi rispose.
Le lessi e notai che c'erano su di esse degli auguri di compleanno.

-Charlie,ma oggi che giorno è?-   le chiesi sperando non mi avesse dato la risposta che immaginavo.  
-Oggi è il Due Aprile.- eccola,la risposta che non volevo.
-Cazzo Charlie,oggi è il compleanno di mia madre,vestiti e andiamole a comprare il regalo,dopo ne parliamo del Red
Carpet e di MTV.- le dissi ansioso,non avevo mai dimenticato il compleanno di mia madre,e non avrei mai festeggiato con lei senza un regalo.
Ci vestimmo di fretta e furia,avvisammo mamma che saremmo usciti e che sul tavolo in cucina c'erano delle lettere per lei.


Charlie's Pov.

Uscire con Justin era divertente,ma questa volta dovevamo sbrigarci.Decidemmo di comprarle un mazzo di rose rosse e una cornice di argento dentro alla quale inserimmo una foto di tutti e tre insieme scattata al compleanno di Justin.
-Sai di essermi mancato tantissimo,vero?- gli chiesi.Ero curiosa della sua risposta.
-Sai che non ti lascerò più andar via?- mi rispose con un'altra domanda.
-E chi mi dice che sarà così?- quello era il mio turno di porgli una domanda.
-Una canzone.- bene,ne stava scrivendo ancora un'altra?Quel ragazzo ne aveva composto una il giorno precedente ed ora era già a lavoro per la successiva?Era ufficiale,per me,meritava il premio di MTV.
Ritornammo a casa esausti.

-Mamma,siamo tornati.- urlò,come al solito,Justin.Gli era stato detto mille volte che non avrebbe dovuto esporre la sua voce a grossi sforzi,ma lui non rispettava questa regola,MAI.
-Mi spiegate questa lettera?- sbucò Pattie con un sorriso a trentadue denti e l'invito di MTV in mano.
-Happy Birthday!- le rispose Justin,abbracciandola.
-Tanti Auguri Pattie!- le dissi replicando lo stesso gesto d'affetto che aveva da poco svolto Justin.
Le demmo la cornice.Pattie,si emozionò molto a vedere quella foto.
Justin le diede il mazzo di rose.

-Mamma,oggi sarai la mia "One Less Lonely Girl."- le disse,sorrisi a quell'affermazione.
-Amori,GRAZIE.Ma quest'invito?- ci chiese.
-Ne riparliamo domani,oggi è la tua giornata...non ci sarà alcun problema per te.- le rispose Justin.
Il resto della giornata fu divertente.Io e Justin avevamo promesso a Pattie che ci saremmo scambiati i ruoli solo per quella giornata,e difatti,
pulimmo,cucinammo,sistemammo i panni e annaffiammo le piante mentre Pattie andò a festeggiare con le sue nuove amiche di Atlanta.

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MY SPACE:

Belli,come va?Io bene.
In questo capitolo ho voluto "omaggiare"
quella santissima
donna di Pattie Mallette perchè è il suo compleanno.

Spero che gli auguri di tutte noi Beliebers,siano ben accettate
da lei e che se li tenga
stretti al cuore come quelli degli anni
precedenti.

Che dirvi,vi piace il capitolo?Cosa ne pensate?
Spero che con qualche recensione
mi facciate sapere
il vostro parere.

With Love.Ila.
@_IlaSwag_

 

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Capitolo 30
*** My World 2.0 ***


Ventinovesimo Capitolo.

My World 2.0.

Charlie's Pov.

Tre mesi dopo il mio ritorno,la situazione era cambiata completamente in modo positivo.Justin aveva lavorato tanto in quel perieodo e non mi aveva svelato nulla perchè voleva che quella fosse una sorpresa tutta per me.
-Buongiorno Piccola.- mi disse Justin.Non mi ero resa conto che fosse sveglio.
-Buongiorno.- attendevo quel giorno da settimane.Quel giorno sarebbe uscito il suo nuovo cd: My World 2.0
-Sai che giorno è oggi?- disse con tono entusiasta.Era felice allo stesso modo in cui lo fossi anch'io.
-Sì,lo so.- affermai.Poi mi baciò e si alzò dal letto.Avevamo ripreso a dormire nello stesso letto,di nuovo.
Mentre Justin si cambiava,bussarono alla porta,ed io convinta che fosse Pattie andai ad aprire incurante dell'abbigliamento.
-Justin?- era Scooter.La prima reazione fu quella di chiudergli la porta in faccia.Avevo solo una coulotte e una canotta,e per me era un abbigliamento scurrile che non osavo far vedere neanche a mio padre.
Mi rivestii in fretta sotto lo sguardo divertito di Justin,il quale non si degnava di andare ad aprire la porta nonostante sapesse che la persona dietro di essa aspettava Lui.
-Scusami Scott.- riaprii la porta.
-Justin è qui,entra.- indicai la camera e li lasciai da soli.Erano affari lavorativi ai quali io non mi sarei dovuta intromettere.



Justin's Pov.
-Allora,per te va bene?-  mi chiese Scott.
-Chi organizzerà tutto?- volevo preparare una sorpresa a Charlie,una di quelle che non si sono mai viste in giro,una di quelle da far restare a bocca aperta.
-Io e tua madre,ovviamente tu portala fuori...quando avremmo finito ti chiamerò sul cellulare.- ero estremamente felice di quello che avevo in mente e non vedevo l'ora di farle quella sorpresa.
-Okay,grazie Scott.- lo salutai e poi lo accompagnai alla porta.
-E se accendessi la radio?Le trasmetteranno già le tue canzoni?- non gliel'avrei permesso,avrebbe rovinato la sorpresa.
-E tu preferisci ascoltarmi alla radio piuttosto che uscire con me?- dissi con tono da finto offeso.Lei rise di gusto.
-Certo che no,dove mi porti?- chiese curiosa.
-Shopping?- le risposi facendole un'altra domanda.Lei come tutte le ragazze che si rispettino,ama andare a fare compere.
-E vada per lo shopping.- rispose entusiasta.Ero certo che non si aspettava minimamente quello che le stavo organizzando.
Girammo per il centro di Atlanta entrando e uscendo continuamente dai negozi.Le avevo comprato molti costumi carini per l'estate e lei mi aveva comprato parecchie cinture.Diceva che se non le avessi indossate,molte ragazze avrebbero guardato il mio sedere e questo a lei non andava bene.Erano passate due ore e non c'era alcuna traccia di una chiamata di Scott o mia madre.Buon Segno:La sorpresa sarebbe stata magnifica e sorprendente anche per me.
-Torniamo a casa,sono stanca.- disse con affanno Charlie.Quale scusa avrei potuto inventarmi per farla restare ancora fuori?
-E se ti offrissi un buon gelato alla panna?- era il suo gusto preferito,avrrebbe sicuramente accettato.
-Ci sto.- lo disse con voce sensuale,quasi volesse provocarmi.Ci riuscì.La baciai davanti tutta Atlanta,fregandomene se qualcuno della stampa ci avrebbe visti.
Ordinammo i gelati e ci sedemmo al tavolino quando finalmente il cellulare vibrò:Era un messaggio.
Da:Sccccccccccccoooooooooooooooooter.
Bro,è tutto pronto.QUANDO VUOI,LA CASA E' TUA.

Per non far capire a Charlie che stavo leggendo un messaggio,le feci una foto e poi gliela mostrai.
-Ora andiamo a casa,okay?- le chiesi il consenso sperando che approvasse,e difatti,annuì.
In macchina non le diedi il permesso di accendere la radio,e,sbuffando se ne stette tutto il tragitto a guardare fuori dal finestrino.
Scendemmo dalla macchina e intrecciai la mia mano alla sua.Lentamente presi le chiavi e allo stesso modo le inserii nella serratura.


Charlie's Pov.
Aveva appena aperto la porta e c'era un buio da far paura.Era strano che Pattie si fosse chiusa in quel modo in casa,non era da lei.Mentre percorrevamo il corridoio Justin si girò e mi sorrise.Avevo sempre detto che non era normale e quella era la conferma.
Dal salone provenivano delle luci soffuse di lampadine enesistenti in quella villa.C'era qualcosa che non mi tornava e spinta dalla curiosità mi avviai nel salone.Stavo assistendo ad uno spettacolo.Era realtà,vero?
-Cosa sono?- chiesi mentre la curiosità mi stava uccidendo.
-Esplora.- fu quella la risposta di Justin.Stavo per morire.
Dal soffitto pendevano dei fogli di carta,dieci per precisione e poi alcune nostre foto.Mi avvicinai al primo foglio sul quale c'era scritto:

My World 2.0 [Justin Bieber]
A quella scritta sorrisi.In quel momento capivo perchè non voleva che io accendessi la radio.Voleva presentarmi il suo lavoro da solo,con le sue emozioni.
Mi avvicinai al secondo foglio sul quale c'era scritto:

Baby
You Know,You Love Me
I Know you care
We shout whenever,and I'll be there.
You are my love,you are my dream

-E questa?Perchè l'hai scritta?Quando?- lo tartassai di domande.Essere curiosi non so se è un pregio o un difetto.
-Ho iniziata a scriverla in Canada,quando per la prima volta ti ho chiamata piccola.Perchè l'ho scritta?Sei la mia piccola,il mio tesoro.- mi rispose.Lo baciai.Avevo troppa voglia di sentire quella canzone.
Continuai a camminare fino a quando non trovai un secondo foglio che pendeva dal soffitto sul quale c'era scritto:

Somebody To Love.
For You I'd write a symphony
I'd tell the violin
It' time to sink or swim
Watch him play for ya.

-Su questa cosa mi dici?- chiesi abbracciandolo.
-Che l'ho scritta in quel perieodo tutto strano della nostra vita.- mi rispose serio.
-Avevi bisogno di qualcuno d'amare,non me.- lo corressi.
-Te.- si limitò a dire.
Sempre camminando per il salone,c'era un terzo foglio appeso sul quale c'era scritto:

Stuck in the moment.
With You.
Wirh You.
I wish we had another time,
I wish we had another place.

-Questa invece l'ho scritta non appena te ne sei andata.- mi precedette prima che io iniziassi a porgli domande.Sorrisi,e lo baciai,con passione,foga,amore.
Continuando il percorso mi ritrovai dinanzi un testo di cui conoscevo le parole,ma fu sempre un'emozione rileggerle:

U Smile.
-Qui non c'è nulla da dire.- intervenni.Conoscevamo il motivo di ogni singola parola e non c'erano domande da fare.

Il percorso,a quanto pareva,era ancora lungo,difatti mi ritrovai un'altro foglio dopo poco:

Runaway Love:
You see my baby up and hit the road
Where She's going that's what nobody knows
I need to find her before another man does
I wouldn't want him to steal my love.

-Questa l'ho scritta dopo un mese che te ne eri andata,cosa ne pensi?- mi chiese.Cosa pensavo di quella canzone?Tante cose.
-Sei stato male,eh?Scusa.La canzone,anzi il testo,è bellissimo.- gli dissi con gli occhi lucidi,mi ero emozionata a leggere quel testo.
Continuai a camminare sempre con Justin al mio fianco.L'ennessimo foglio era comparso davanti agli occhi:

Never Let You Go.
They Say that hate has been sent
So let loose the talk of  love
Before they outlaw the kiss
Baby give me one last hug.

-Oddio,ma è bellissima.Quando l'hai scritta?- era una delle più belle che mi avesse mai dedicato.Piangevo e non riuscivo a bloccare le lacrime.Ogni lacrima era un suo abbraccio,una sua coccola,un suo bacio.
-Appena sei tornata.- mi informò.Ero felice che io,una persona inesistente,potessi fargli quell'effetto.
Camminnammo,e trovai altre canzoni:
Overboard,Eenie Meenie,Up,That Should Be Me.
-Sono bellissime,Ti Amo.- lo ringraziai.Ogni canzone mi aveva fatto capire quanto lui avesse sofferto per me,e per la lontananza.
Mi regalò il CD con una dedica speciale:TO MY BABY,I LOVE YOU SO MUCH.
L'avrei tenuto sempre con me,avrei ricordato tanto momenti,belli e brutti ascoltando semplicemente nove canzoni contenute all'interno di quel cd.


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My Space:
Buonasera (: Come va?Io bene.
Ho scritto questo capitolo con tutta l'anima,
perchè mi sono resa conto che quelli precedenti facevano
pena.Spero che questo vi piaccia e spero che mi facciate
sapere cosa ne pensate.
With Love.Ila.
@_IlaSwag_

 

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Capitolo 31
*** MTV. ***


Trentesimo Capitolo.
 

MTV.
Justin's Pov.



Ero emozionatissimo,era la mia prima candidatura ad un premio così importante.Scooter era riuscito a farmi una sorpresa:Convincere gli addetti di MTV a riservare un altro posto per Charlie.Ero già vestito:Avevo un pantalone nero a vita bassa, una camicia bianca aperta e sotto di essa una canotta bianca.Avevo al collo un ciondolo che mi avevano regalati i miei nonni da piccolo come portafortuna.Stavo aspettando le mie due donne in cucina insieme a Scott.Era teso anche Lui,lo si capiva da come si tormentava le mani.Erano in bagno che si preparavano ed erano chiuse lì dentro da un'ora ormai.Decisi di andarle a chiamare,ero impaziente.
Bussai alla porta del bagno.
-Justin se sei tu non siamo ancora pronte,se sei Scooter,scusaci ma ci stiamo facendo belle per un evento importante.Non siamo in ritardo,vero?- era la voce di mia madre.Parlava velocemente,segno che avesse fretta e che fosse agitata.
-Mamma sono io.Quanto vi manca?- chiesi disperato ormai,avevo bisogno di aria,avevo bisogno di uscire da quella casa.
-Una trentina di minuti e siamo pronte.- chissà come si stavano conciando.Ero stramaledettamente curioso di vederle.
Avvisai Scott che ci avrebbero messo ancora un pò di tempo e uscii fuori di casa.Mi appoggiai al muro e incominciai a esplorare il cielo di Atlanta.Esplorai tutti i palazzi e le case del vicinato.Mi sentivo come Dora l'esploratrice.
All'improvviso lla porta d'ingresso si aprì e,finalmente,riuscì a vedere mia madre e tutta la sua bellezza.Dovevo tenermela stretta,chiunque le avrebbe messo gli occhi addosso.
-Mamma,sei una meraviglia.- le dissi.Era semplicemente la verità.Indossava un abito nero e lungo che le lasciava le spalle scoperte e una buona visuale del suo decoltè.
-Non guardare me,questa è la tua serata,goditela.- mi raccomandò.Era mia intenzione godermi la serata ma anche controllare mia madre e chi la guardasse.
-Charlie?- chiesi.
-Uscirà a momenti.- mi informò mia madre.Ero eccitato solo all'idea di vederla.
Andavo avanti e indietro nel cortile dell'abitazione.Ero in ansia,ero agitato e per di più non vedevo l'ora di abbracciare la Mia Charlie.Non appena finii di fare quei pensieri uscì da quella porta madre natura.Era più bella che mai.Indossava un abito lungo e semplice di color turchese che andava in contrasto fra i suoi capelli rossi e mossi e i suoi occhi verdi.Aveva delle scarpe argentate e con il tacco.Sembrava Cenerentola.Le andai incontro per aiutarla a scendere le scale.
-Sei una principessa.- le sussurrai all'orecchio riuscendo a vedere gli angoli della sua bocca allargarsi.
Entrammo in macchina.Io ero seduto indietro,insieme alle mie donne,avanti c'erano Scott e Kenny,la mia guardia del corpo.
Dopo un'ora di viaggio arrivammo.
-Kenny,tu sarai il primo a scendere,poi scenderai tu Justin e infine le due donne.- ci indicò Scooter.
-E tu Scott?- chiese mia madre.
-Parcheggio e arrivo.- ci informò.
Facemmo come ci era stato detto;Scese prima Kenny che mi aprì la porta in modo tale che potessi scendere anch'io.Non appena appoggiai i piedi sull'asfalto ci fu un boato dal pubblico:Non mi aspettavo così tanta gente,nè tanto meno che venisse qui solo per me,difatti c'erano gruppi di ragazze con interi cartelloni dedicati solo ed esclusivamente a me.
Andai all'altro lato della macchina ed aiutai a scendere prima mia madre,e poi Charlie.
-Ora mi darete la mano entrambe.- urlai alle due donne della mia vita a causa del troppo casino.Arrivammo sul tappeto rosso e tanti,infiniti fotografi,iniziarono a farci foto.Ognuno di loro voleva che io guardassi il loro obbiettivo,ma era impossibile.Camminavamo ed ogni metro incontravamo personaggi famosi con i quali facevamo le foto.Ogni tanto rilasciavo un'intervista.
-Ciao Justin,sei contento di essere arrivato fin qui?- mi chiese un giornalista di MTV. E me lo chiedeva pure?!?!
-Non dovresti chiedermelo,ti darei una risposta fin troppo ovvia...ma se non fosse stato per queste due donne di fianco a me,io non sarei qui ora.- sorrisi,sorrisero anche mia madre e Charlie.
-Chi sono?- mi chiese il giornalista.
-Dovresti saperlo,lavori per la stampa.- ero consapevole che anche lui ne era a conoscenza perchè Scott mi aveva avvertito che era il solito tranello dei giornalisti nel quale ti fanno cadere per dare loro delle spiegazioni.
-Sono rimasto indietro,allora.- mi informò il giornalista.E poi perchè non avrei dovuto dirglielo.Io ne andavo fiero di avere quelle due donne al mio fianco,perchè non farlo sapere a tutto il Mondo?
-Mia madre e la mia ragazza.- dissi.Entrambe sorrisero,forse tese,forse perchè erano felici che lo avessi detto.

-Quale delle due è tua madre?Sembrano coetanee.- Il giornalista iniziava a farmi arrabbiare.E' vero,sono giovani entrambe ma si poteva capire benissimo chi fosse mia madre.

-Lei.- indicai mia madre per poi andarmene.Iniziava a starmi antipatico.
-Mi stava antipatico quello.- spiegai sia a Charlie che a mia madre prima che avessero iniziato a farmi domande.
Arrivammo nella sala dove si sarebbe svolta la cerimonia delle premiazioni.Scooter era già seduto ai nostri posti.
L'ansia iniziava a farsi sentire.Iniziavo a sudare,e quello non andava bene.

Charlie's Pov.
Appena prendemmo posto,Justin mi strinse ancora di più la mano.Lo guardai e gli sorrisi per rassicurarlo,poi gli feci segno di avvicinarsi.
-Anche se non vincerai,sei già da ora il mio vincitore,quello di tua madre ed anche quello di Scooter e Kenny.- lo tranquillizzai.Mi diede un bacio davanti a centinai di persone.Stavo per morire,adoravo quando faceva quelle cose.
-Benvenuti alla cerimonia degli MTV's Awards.- un uomo sulla quarantina ci salutò dal palco.
Quella serata fu bellissima,ci divertimmo un sacco e mancava una sola categoria,ormai:Quella di Justin.
-Siamo giunti all'ultima categoria:Miglior nuovo artista.- disse il presentatore.La mano di Justin era sudata e incollata alla mia e a quella di sua madre.Partii il video-clip nel quale era possibile vedere i candidati.Appena pronunciarono:Justin Bieber sia io parte della sala iniziò ad urlare.Justin si girò prima verso di me e sorrise,poi verso la madre facendo la medesima mossa e infine verso il pubblico al quale fece un cenno con la mano.
-Il vincitore è:....JUSTIN BIEBER.- a quel punto urlai,urlai e urlai.A zittirmi fu un bacio inaspettato che Justin mi diede a stampo dopo aver abbraciato fortemente sua madre.Ero così felice che avesse vinto,ero così felice che mi avesse baciato in diretta tv davanti a milioni di spettatori.Era una sorta di prova d'amore per me,e l'aveva superato alla grande.


Justin's Pov.

Avevo appena vinto il mio primo premio.Non era possibile.Salii sul palco dopo aver ringraziato sia mia madre che Charlie nel modo migliore che potessi fare.
A premiarmi fu Katy Perry.Mi inchinai appena mi diede il premio.
-Volevo ringraziarvi TUTTI.Questo è il mio primo premio e lo terrò sempre con me,promesso.Se non ci foste stati voi,miei Fans che credete in me,io non sarei qui,con voi su questo palco.Avete creduto in me sin dall'inizio,sin da quando avete visualizzato i miei video su Youtube e credo che siamo una famiglia meravigliosa,ormai.Credo anche che io vi debba attribuire un nome perchè siete solo miei e,scusate l'egoismo,non voglio condividervi con nessuno:Penso che BELIEBER,sia il nome perfetto;E' un misto tra BELIEVE,cosa che voi sapete fare molto bene e il mio cognome.Vi piace?- a quel punto la folla come segno di approvazione iniziò ad urlare.Posai lo sguardo alla mia vera famiglia:
-Infine,datemi la possibilità di ringraziare le mie donne della mia vita:Mamma e Charlie.Se sono qui è anche grazie al loro sostegno.Vi Amo.Un saluto al resto della mia famiglia e ai miei migliori amici che non vedo da tanto.Scooter,tu sei l'artefice di tutto e non smetterò mai di ringraziarti.GRAZIE.- terminai salutando il presentatore e Katy Perry la quale mi abbracciò.
Ritornai al mio posto e ricevetti tanti abbracci.Mi sentivo Dio.
-Posso essere una Belieber anche io?- mi chiese Charlie.
-Tu sei la Belieber migliore che io potessi mai desiderare.- la baciai.
-Ed io?- mi chiese con tono da finta offesa mia madre.
-Tu sei la Belieber numero uno,quella che c'è sempre stata e so che non se ne andrà mai.- mi abbracciò.Sapevo che quell'abbraccio poteva essere tradotto:Tu sei il mio bambino e non ti lascerò mai solo.Ti Amo,non dimenticarlo.


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MY SPACE:

No,ma vi rendete conto?Io ho ricevuto 61 recensioni a
questa storia.E' incredibile come vi stiate affezionando a
questa storia proprio come me.
GRAZIE,GRAZIE,GRAZIE.
Il capitolo vi piace?A me sì,o almeno mi soddisfa.
Fatemi sapere cosa ne pensate con le recensioni,mi raccomando.
Se vi va di conoscermi,potreste contattarmi su Twitter.
With Love.Ila.
@_IlaSwag_


 

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Capitolo 32
*** Emozioni. ***


Trentunesimo Capitolo.

Emozioni.
Charlie's Pov.


Quella sera,la stessa delle premiazioni,Justin era fin troppo felice.Mi baciava continuamente e non faceva altro che dimostrarmi affetto.Amavo quando faceva così,aveva la capacità di capire il momento migliore durante il quale io desidero sentirmi amata.
-Ragazzi,io passo la notte da Amanda.Venite anche voi?- ci chiese Pattie.Amanda era una donna che Pattie aveva conosciuto lì,ad Atlanta.
-No mamma,siamo stanchi.- la informò Justin.
-Okay,fate i bravi.- rispose Pattie.Ovvio che avremmo fatto i bravi,eravamo stanchi.
Se ne andò subito ed io mi chiusi in bagno per struccarmi e cambiarmi.
-Amore apri un attimo?- disse Justin dall'altra parte della porta.Mi preoccupai,perchè in casa c'erano due bagni e,perciò,mi decisi ad aprire subito.
-Che succede?- chiesi preoccupata.
-Niente.- disse metre mi sbatteva contro la porta e bloccandomi,mi baciò con foga.
-Ti Amo.- gli dissi sulle labbra.Sorrise e instintivamente gli diedi un morso.
-Sei Bellissima così.- già,mi ero dimenticata di avere solo un pantaloncino e un reggiseno.
-Scusami,mi metto subito una maglia.- ero in imbarazzo,nonostante quella non era la prima volta che un ragazzo mi vedeva in intimo.
-No.Sei sexy.- sorrisi a quello che aveva detto.Noi ragazze siamo terribilmente strane:Non amiamo farci vedere in intimo,ma se poi un ragazzo ci fa un complimento,potremmo essere capaci di spogliarci e restare nude.
-Anche tu lo sei.- gli feci un complimento.In parte era verità,ma in quel momento era ancora vestito allo stesso modo delle premiazioni,mentre io ero quasi svestita.
-Ed ora?- chiese con il suo sorriso malizioso.Lo stesso che mi ha sempre fatto impazzire.In quel momento aveva tolto la camicia.Perfetto,Charlie era sul procinto di morire.
-Ora di più.- affermai con voce sensuale.Dannazione,stavo perdendo il controllo di me stessa.
-Sai che ti adoro quando fai così?- mi chiese Justin.Porca puzzola,stavamo entrambi perdendo il controllo.
-Così come?- era chiaro che lo stavo provocando e nè il mio cuore,nè la mia testa sapeva il motivo.
Iniziò a baciarmi il collo,il naso,il corpo,le mani,tutta.Cosa diavolo stavamo combinando?Bho.Sapevo solo che era un continuo susseguirsi di emozioni.
La situazione stava precipitando,completamente.Ero ormai dentro la vasca,con lui su di me.Eravamo entrambi in intimo ed eravamo entrambi istintivi,ma tutto ciò che stavamo facendo,era con amore.
I minuti passavano,eravamo bagnati fradici,un po' per sudore,ma soprattutto a causa del rubinetto che Justin aveva aperto involontariamente.I mille sorrisi,i mille gemiti,i mille contatti,i mille baci,erano un continuo insieme di emozioni e niente o nessuno avrebbe dovuto interrompere quei momenti così infinitamente speciali.
Quasi avessimo fretta a scoprirci,spogliarci,esplorarci,ci impigliavamo spesso con i ganci dei nostri indumenti.Ancora tanti sorrisi.Eravamo nudi,con acqua fredda sui nostri corpi e essendo stata,quella,la nostra prima volta insieme,per acconsentire l'altro ad andare avanti,preferivamo dare dei baci piuttosto che parlare o annuire semplicemente.
Le mie esperienze passate,mi rendevano abbastanze tese.Non volevo rivivere la brutta esperienza di una gravidanza.Qualunque altra donna farebbe di tutto per uscire incinta,io ne avevo il terrore.
-Amore,non ti preoccupare.Ho le precauzioni.- mi disse,quasi fosse stato nella mia testa e avesse conosciuto tutti i miei pensieri.Se aveva già le preucazioni,significava che aveva organizzato tutto,e Pattie ne sapeva qualcosa.Ma non mi importava,ciò che contava in quel momento erano le mille sensazioni,emozioni che mi stavano facendo morire.
Stemmo tanto tempo in quella vasca.Fu un qualcosa di infinitamente bellissimo.
-Che ne dici se andiamo a dormire?- chiesi sfinita.
-Dopo,ora voglio stare con te.- rispose mentre usciva dalla vasca.
Più lo guardavo,più mi rendevo conto di quanta perfezione era dinanzi ai miei occhi,quasi mi vergognavo ad essere la sua ragazza.Infondo le ragazze dai capelli rossi sono sempre state categorarizzate come quelle più cattive,quelle con meno sentimenti,quelle senza un cuore perchè il colore di quest'ultimo si è sciolto sui capelli.
Davvero meritavo lui?Justin quella sera era diventato mio,di mia proprietà,non avrei proprio potuto sopportare un ulteriore allontanamento da Lui,non in quel momento nè mai.
-Piccola,Ti Amo più del primo giorno ma meno di domani.- mi disse improvvisamente.
Non essendo mai stata brava con le parole,preferii baciarlo.Ancora una volta io gli trasmisi le mie emozioni,lui le sue.Tutto ciò era indescrivibile.
-Ho paura che tutto questo finisca.- gli dissi improvvisamente.
-Ricordi?I'll Never Let You go.- ogni sua frase mi sorprendeva.Lui mi sorprendeva con il suo essere dolce e romantico.
-Cos'hai?- mi chiese mentre io ripensavo a tutti i momenti magnifici trascorsi insieme.
-Emozioni,Justin,Emozioni.- lo informai con un sorriso formidabile.Ero felice,non si notava?



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My Space:

Seriamente,vi piace?Ho scoperto che non è
per nulla facile descrivere le cosiddette

"Emozioni" e ringrazio sin da ora tutti voi
che avete letto questo capitolo,immedesimandosi.
Ringrazio chi ha messo questa storia tra le preferite

le seguite e quelle da recensire.
Mi raccomando non dimenticatevi di farmi sapere
cosa ne pensate e ovviamente se avete qualche critica
non esitate a scrivermela.

Grazie,Grazie,Grazie.
With Love.Ila.
@_IlaSwag_

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Capitolo 33
*** Papà. ***


Trentaduesimo Capitolo.
 

Papà.
Justin's Pov.

Quella fu la notte più bella della mia vita,e tutto grazie a Charlie.Ormai una cosa nella mia vita era certa:Niente avrebbe avuto senso senza di lei.Qualunque ragazza direbbe che stare abbracciati con il proprio fidanzato la fa sentira al sicuro,protetta.E' quello che mi succede a me quando è lei ad abbracciarmi.Venni interrotto quando il cellulare di Charlie iniziò a vibrare.Mi alzai facendo attenzione che non si svegliasse.Presi il cellulare dal comodino e vidi che sullo schermo era comparso il nome di Angel.Era da tanto che non la sentivo.
-Pronto?- bisbigliai uscendo sul balcone per non farmi sentire da Charlie.
-Oh,mi scusi.Credo di aver sbagliato numero.- disse frettolosamente.
-Angel!- esclamai.Se ora mi ritrovavo in quella situazione con Charlie era anche merito di quella donna.
-Ci conosciamo?- a dir la verità ci rimasi male quando non riconobbe la mia voce.
-Sono Justin.- le dissi con tono triste,davvero mi dispiaceva che non mi avesse riconosciuto,infondo era stata importante per me quella donna.
-JUSTIN?!?!?- urlò letteralmente.
-Sì?- sembrava così strano il fatto che avessi risposto dal cellulare di Charlie?
-Oddio Justin,non ti avevo riconosciuto.Sembra che tu abbia cambiato voce.- mi disse.Ecco il motivo,sinceramente me ne ero reso conto che la mia voce stesse mutando e maturando.
-Ah sì,può essere.- risposi poco sicuro.
-Comunque volevo farti i complimenti.- mi disse.
-Per cosa?- mi ero appena svegliato e non connettevo.
-Ma come per cosa?Per la tua carriera.Ho comprato entrambi i CD e sono bellissimi e poi per come sta andando con Charlie,vi ho visto sai alle premiazioni di MTV.- ah giusto.Quel giorno avevo imparato una nuova lezione:Mai rispondere a telefono appena ci si sveglia.
-Grazie mille,davvero.- mi ero appena connesso e quei complimenti che mi erano stati fatti,erano importanti per me
-CHARLIE?- accidenti quella donna aveva il brutto vizio di urlare a telefono e per di più a prima mattina.
-Sta dormen...- qualcuno mi tolse il cellulare da mano.Mi girai e vidi una dea:Charlie avevo solo l'intimo ed era perfetta,solo che stavamo fuori ad un balcone.
-Pronto?- disse con voce rauca,anche lei si era appena svegliata.
-Entra dentro,non voglio che tu stia qui fuori in queste condizioni.- le sussurrai all'orecchio mentre parlava al telefono.Lei sorrise e fece come dissi,la seguii ed iniziai a prepararmi.A momenti sarebbe arrivata mia madre e quindi le feci segno di prepararsi.
-Sono a casa!- urlò dal piano inferiore mia madre.Ero seduto sulla poltrona ad infilarmi le scarpe.
Sentii i tacchi di mia madre avvicinarsi alla mia camera.Non era un rumore che sentivo spesso in quanto mia madre odiava indossare scarpe eleganti.
-Justin,devo dirti una cosa.- disse seria.A quel punto calò silenzio,quasi fossimo stati in un cimitero.Gli occhi di Charlie si spostavano da mia madre a me in continuazione.
-Magari vado di là.- disse Charlie.Evidentemente si sentiva il terzo incomodo.
-No Charlie,resta.- l'assicurò mia madre.Lei obbedì.
-Justin,oggi verrà tuo padre.- mi disse.Mio padre non si era mai importato di me e,guardacaso,proprio quando incomiciavo ad avere qualche soldo in più e proprio quando il Mondo iniziava a conoscermi grazie al mio talento,Lui si rifaceva vivo.Mi faceva solo schifo.
-Uh che bello.- disse Charlie sorridendo,poi,quando incontrò il mio sguardo spento,si rattristì anche Lei.
-Esco a fare due passi.- dissi freddo.Sapevo che mamma ci restava male quando mi comportavo così,ma sono istintivo e non penso alle conseguenze.
Uscii di casa e misi le mie amate cuffie nelle orecchie.Iniziai ad ascolare Michael Jackson.Quando mi sarebbe piaciuto avere un padre come Lui.Uno che ha sempre il sorriso sulle labbra,uno che non è mai cresciuto,uno che spruzzava amore e felicità da tutti i pori,uno che amava i bambini,uno che mi sarebbe piaciuo avere come padre.
Mentre camminavo mi sentii tirare.Mi girai subito sulle difensive.Era Charlie.
-Justin,fermati.- mi disse.Aveva l'affanno,segno che avesse corso per raggiungermi.
-Dimmi.- non ero arrabbiato con lei perciò cercai di essere il più dolce possibile.
-Perchè scappi?Non sei stato tu a dirmi in continuazione che i problemi si affrontano?Ed ora?Ti stai rinnegando?- già,cosa stavo facendo?Perchè mi comportavo in quel modo?
-Sono stato io come quando ti ho detto anche qual è la situazione con mio padre.- le ricordai.
-So qual è la situazione ma sai che le situazioni spesso e volentieri cambiano.Prendi il mio rapporto con i miei genitori,ricordi?Loro non mi seguivano,a loro non importava di me ed è bastato non vedermi per alcuni mesi che hanno capito di aver sbagliato.Tuo padre ci ha messo molto di più,ma ora,forse,ha capito di aver sbagliato.- mi disse tranquilla.Forse aveva ragione,forse no.
-Non credi che se ne voglia approfittare?- chiesi preoccupato.
-E tu credi che tua madre glielo lasci fare?- rispose seria.Già, mia madre non glielo avrebbe mai permesso.
-...No.- risposi sincero.
-Bene,quindi ora torni con me a casa e ti comporti da ragazzo educato tale tu sei.- oltre ad essere la mia ragazza,la mia migliore amica era anche una seconda mamma.Non potevo chiedere una persona migliore di Lei al mio fianco.
-Okay.- dissi.Ci incamminammo mano nella mano verso casa.Lo ammetto,ero in ansia.Il tutto peggiorò alla vista dell'auto parcheggiato dinanzi casa mia.Guardai Charlie e con un sorriso mi tranquillizzò.
-Siamo a casa.- urlai.Mi affacciai dalla cucina e vidi mio padre.Era solo,non aveva portato con sè i miei fratellini.
-Ciao Justin.- mi abrracciò.Rimasi fermo,immobile.Non sapevo come reagire.
-Ciao.- dissi con tono freddo.
-Come stai?- mi chiese.Perchè si preoccupava di me solo ora.Non mi aveva fatto quasi mai quella domanda.
-Bene,tu?- chiesi.
-Bene.- mi rispose.Poi silenzio totale.Aspettavo che fosse stato lui a proferire parola,se era venuto a casa mia,c'era un motivo.Passarono una manciata di secondi,ed io,già non sopportavo quel silenzio.
-Dimmi una cosa:Sei venuto qui per approfittarti di me?Avresti davvero questo coraggio?- chiesi.Ero un misto tra rabbia e preoccupazione.
-Non ne avrei mai il coraggio.E' stata tua madre a convincermi e credo che noi dobbiamo riallacciare i giusti rapporti.- Mia madre?La guardai e lei annuì.M stava confermando quello che mi era stato appena detto.Perchè lo aveva fatto?
-Justin,sia io che Charlie sappiamo quanto tu ci stia male e non sopportando questa situazione ho deciso di convincerlo senza parlartene.-  sapevo che infondo lo aveva fatto per rendermi felice.
Mi ero convinto,avrei perdonato mio padre,proprio come aveva fatto Charlie con i suoi genitori e,forse,avemmo avuto un bel rapporto.



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My Space:

Buonasera a tutte *-* Come va?
A me bene :3
Cosa ve ne pare di
questo capitolo?
Diciamo che ne
ho scritti di migliori,
ma anche di
peggiori.
Sono molto curiosa di
sapere cosa
ne pensate e se ci sono
degli errori.Perciò recensite in molti,
Vi Aspetto.Ah,sapete che abbiamo
raggiunto e superato
le 1500
visualizzazioni?
GRAZIE,GRAZIE,GRAZIE.
With Love.Ila.
@_IlaSwag_

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Capitolo 34
*** Alessandro. ***


Trentatresimo Capitolo.
 

Alessandro.
Charlie's Pov.

L'incontro di Justin con il padre gli aveva sicuramente tolto un pensiero dalla testa.Ogni giorno che trascorreva,il loro rapporto si stava man mano solidificando e,Jeremy,ha potuto dimostrare che nei confronti del figlio c'è amore e non voleva approfittarsi.Era spensierato,e anche io.Sentivo i miei genitori ogni giorno più di una volta e la situazione stava diventando normale.E' bello sentirsi amare dai propri genitori.Forse ho dovuto aspettare fin troppi anni per sentire questa bella sensazione,ma ne è valsa la pena.
-Hai impegni oggi?- chiesi curiosa a Justin.
-No,andiamo a fare un giro?- chiese.L'idea era la stessa che avevo avuto io.
-Volentieri.- uscimmo di casa immediatamente.Decidemmo di non usare l'auto,volevamo girare da soli a piedi.
Ci dirigemmo verso il grande parco di Atlanta.Quella città era magnifica,e per di più,vi ci abitavano molte celebrità e di conseguenza avevi la possibilità di incontrarli un pò ovunque.Quella mattina incontrammo Usher.Era in compagnia di un mio mito:Chris Brown.
-Justin!- esclamò felicemente Usher.Lo considerava suo figlio,ed era normale che avesse avuto quella reazione quando lo vide.
-Hey Bro.- si salutarono con un cenno d'intesa.Erano carini quei gesti,ma difficili sia da inventare che da riprodurre,poi.
-Ti presento Chris.- disse Usher.Credo che in quel momento stavo morendo letteralmente.Si salutarono con un abbraccio.
-Ed io vi presento Charlie,è la mia ragazza.- Usher mi conosceva già,Chris invece no.Tremavo.
-Hey Amico,la tua ragazza trema.- lo informò Chris.
-Penso sia normale visto che è una tua grandissima fan.Succede a tutte le nostre fan,o sbaglio?- mi sentivo completamente esclusa da quel discorso,perchè non avevo potuto provare quella sensazione.
Non a caso nei dintorni c'era un gruppo di Beliebers che notò la nostra presenza e,urlando e saltando,si avvicinarono a noi notando oltre Justin anche Chris e Usher.I due dopo poco si dileguarono,Justin invece,continuava a firmare autografi e scattare fotografie.Io,invece,feci gli segno che sarei andata a sedermi su una panchina poco distante da lì.
Quel parco era dannatamente enorme e affollato,ma nonostante ciò,potevi rilassarti.Era quello che stavo provando a fare io,ma qualcuno disturbò la mia quiete.
-A quanto pare hai cambiato casa.- quella voce non mi era sconosciuta,anzi,mi ci volle un attimo per riconoscerla.
-Ciao.- dissi fredda.Lo salutai solo per educazione,con la quale io ero abituata a convivere.
-Che c'è,Bieber ti ha lasciata sola?- mi chiese con un sorriso sghembo sul viso.Come faceva a non vergognarsi di vivere?Aveva ucciso una creatura indifesa,con quale coraggio continuava ad avere quel carattere?
-E' quello che dovresti fare anche tu.- ero più fredda dell'affermazione precedente.
-Accetta la realtà,amore.- iniziava a toccarmi.Tutta questa confidenza con le parole e le mani,dove l'aveva acquisita?
-Amore un cazzo,vai via.- risposi.L'educazione di cui parlavo poco fa?Era andata a farsi fottere.
-Che c'è?Ora ti credi potente e superiore solo perchè ti conosce il Mondo intero?- non lo sopportavo,mi alzai.Volevo andarmene di lì.
-Lo vedi come ti sei ridotta?Giri le spalle alle persone.- scherzava vero?D'altro canto aveva ragione,però.Gli avevo girato le spalle da perfetta maleducata.
-Scusa.- mi avviai verso Justin.
-Che ne dici se vieni con me?- mi chiese tappandomi la bocca con una mano e tenendomi stretta con l'altro braccio.Mi dimenavo.Riuscii a staccarmi da Lui.
-Sei uno schifo di persona.- affermai.Avrei voluto sputargli in faccia proprio come Rose fece sul Titanic al suo ex fidanzato.
-Che ti piaceva fino a qualche anno fa.- affermò Lui.Non aveva capito proprio niente,non aveva capito neanche il motivo per il quale lo lasciai.
-Mi piaceva la tua maschera,la parte finta di te,quella che non esiste.Fortunatamente ho capito che persona sei,ma non in tempo.A quest'ora tra le mie braccia avrei una creatura da curare e nutrire.- urlai.Attirai l'attenzione dei passanti compresa quella di Justin.
-Che succede qui?- chiese preoccupato Justin.
-Niente.- mi limitai a dire.Ricordo ancora il loro ultimo incontro,e non fu uno dei migliori.Tiravano pugni e volava sangue.
-No Charlie,o tu o Lui mi dite cosa sta succedendo.- era serio e si stava infuriando,il suo colorito iniziava ad essere più rossastro.
-Parlavamo di cosa è successo nel passato.- risposi vagamente.
-E' meglio che tu te ne vada di qui,perchè sai molto bene cosa potrebbe succederti.- lo avvertì Justin.Alessandro senza proferire alcuna parola,se ne andò.
-Credo che dobbiamo denunciarlo.E' uno stalker.Non sarei tranquillo quando non sarò con te.- era dolce nei miei confronti,ma io avevo già sporto più di una denuncia nei suoi confronti.
-Lo sai che ci sono già delle denunce nei suoi confronti.- gli ricordai,lui annuì.
-Okay ma ora sono "qualcuno" e posso provvedere io.- non mi stava bene che io avessi dovuto avere dei privilegi solo perchè ero la fidanzata di un cantante.
-Ti Amo,ma grazie,non voglio.- lo rassicurai.
-A te,com'è andata l'incontro con le Beliebers?- chiesi piuttosto curiosa.Purtrtoppo non avevo potuto seguirlo a causa di Alessandro.
-Bene,sono troppo carine!- rispose entusiasta.Ero così felice per Lui.
-Devo essere gelosa?- chiesi ironicamente e con il sorriso sulle labbra.
-No,Tu sei la Belieber number one,ricordi?Ti Amo Piccola.- ogni volta che me lo diceva,rischiavo l'infarto.Il mio cuore iniziava a corrre verso l'infinito ed oltre insieme al suo,ed era una sensazione bellissima.
-Ti Amo anch'io.- risposi.


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My Space:

Buonasera,come butta? (?)
Stasera sono particolarmente felice.
Vi piace il capitolo?Spero di sì,
ma voi fatemi comunque sapere
con le recensioni,
Vi voglio bene,lo giuro.

With Love.Ila.
@_IlaSwag_

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Capitolo 35
*** Semplicemente Lui. ***


Trentaquattresimo Capitolo.
 

Semplicemente Lui.
Potevo mai immaginare che Justin fosse potuto arrivare dove si trova in questo momento?Lui,quel ragazzo dai problemi in famiglia,Lui,quel ragazzo che mi ha atteso per interi anni,Lui,quello che grazie al suo lavoro emoziona milioni di persone,Lui che ha conosciuto così tante celebrità perchè quest'ultime lo ritenevano adorabile,Lui,che aveva vinto centinaia di premi in pochi anni,meritava qualunque cosa.
-Charlie andiamo,dobbiamo entrare in scena!- esclamò aprendo la porta del mio camerino.Vi starete chiedendo perchè parla al plurale?Ebbene sì,Justin aveva realizzato anche il mio sogno:Esibirmi davanti a migliaia di persone facendo la cosa che mi è sempre venuta meglio:Ballare.Nella sua crew i ballerini erano tutti maschi,ma io,ero l'eccezione che confermava la regola.
-Andiamo.- dissi sicura del fatto che anche quella sera mi sarei divertita.
Ogni concerto aveva la stessa scaletta,ma il calore della gente era sempre diverso.Il fatto che mi avessero accettata come la ragazza del loro idolo,mi riempiva di gioia,davvero.Dicevano che se il padre delle Beliebers fosse Justin,io dovevo essere la madre,e che una famiglia la ci si forma sempre in due.Erano carine quando dicevano cose del genere,dimostravano tanta dolcezza e tenerezza.
-Hey Beliebers,voglio presentarvi il mio corpo di ballo.- annunciò Justin,così,come previsto da scaletta,partì dai ragazzi.
-Ed ecco a voi Charlie,la più importante,come sapete.Non ve la prendete voi ragazzi là dietro.- mi presentò,poi rivolgendosi ai ballerini dietro di noi,ironizzò con l'ultima frase.Non appena Justin mi nominò,le urla si fecero sentire nell'arena.
-BuonaNotte New York.- salutò la folla Justin,poi il buio.
Anche quella volta Justin aveva superato sè stesso:Aveva riempito il Madison Square Garden per la seconda volta facendo un sould-out nel giro di venti minuti.
-Sei stata grande anche questa volta.- disse Justin entrando nel camerino.
-Anche Tu Justin.- gli risposi,poi mi baciò.
-Sai,tu mi piaci proprio così come sei.- affermai.
-In che senso?- chiese Justin sorridendo.
-Nel senso che sei perfetto,e a me piaci proprio così come sei.- affermai.Non ero la tipa da questi discorsi,ma se c'era bisogno di farli,non mi ponevo il problema.
A me piaceva quando si faceva carico dei miei problemi,delle mie angoscie e gioie.Il giorno che lo rincontrai capii subito che sarebbe entrato nella mia vita e non sarebbe più uscito,capii che con il suo modo di fare mi avrebbe fatto innammorare di Lui:Quell'esserino alto,dagli occhi nocciola e i capelli perfetti.Quell'esserino dai mille sorrisi,carezze,e dimostrazioni d'affetto.Lo stesso esserino che aveva creato una famiglia con me e le sue Fans.Lui era il ragazzo che amavo per la sua semplicità.
-Ti Amo.- sussurrò al mio orecchio.
-Che hai?- mi chiese poco dopo perchè si accorse della mia non presenza in quella stanza.
-Sto semplicemente Pensando.- affermai.
-A cosa stai pensando così semplicemente?- mi chiese col sorriso sulle labbra,evidentemente già conosceva la risposta alla domanda posta di proposito.
-A te.- risposi.
-A cosa precisamente?- mi chiese dolcemente.
-Semplicemente a Te.- risposi.Se avessi elencato tutto ciò che mi stava passando per la testa,sarebbero trascorsi dei mesi.
-Sei perfetta,Amore.- dichiarò.Ogni volta che faceva complimenti del genere io arrossivo,e il cuore iniziava a battere.

Lui,era Semplicemente Lui.


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My Space:
Tatà,è finita.Vi dispiace?A me tantissimo.
Cosa ne pensate di questa fine?Fatemelo
sapere,mi raccomando.
Sappiate una cosa:Sto preparando una FF
ancor più strepitosa di questa e pubblicherò
un altro "capitolo" nel quale scriverò il
link e il nome della successiva storia.
Intanto,però,se vi sentirete soli,potreste
leggere l'altra storia che ho su Justin:
"The Forever Exists".
Se non riuscite a trovarla,cliccate sul mio
profilo.
Infine,ne approfitto per ringraziarvi tutti
per avermi fatto compagnia in questi
quattro mesi,e volevo ringraziare per chi
ha recensito,ma soprattutto chi ha mostrato
interesse nei confronti di questa storia.
GRAZIE.
With Love.Ila.
@_IlaSwag_

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Capitolo 36
*** Look At Me Now. ***


Look At Me Now:
Volevo semplicemente RINGRAZIARVI TUTTI,
e invitarvi a leggere la mia nuova FF.
Non accetto che mi diciate che è copiata,perchè sì,è ispirata al film,ma tutto tratto dalla mia ispirazione.
Il suo titolo è:
Like Titanic,
e questo è il link: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1039424&i=1



Spero mi facciate visita,e GRAZIE ANCORA A TUTTI,per l'attenzione prestata in questi mesi,sia a me,che alla mia FF. 





 

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