Le disavventure di Cris

di Portos
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Le disavveture di Cris ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: Fuoco e fiamme part 1 ***
Capitolo 3: *** Fuoco e Fiamme (part 2) ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4: Scrivanie ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5: Fango ***
Capitolo 6: *** Aspirapolveri ***



Capitolo 1
*** Le disavveture di Cris ***


Le disavventure di...

Salve a tutti, mi chiamo Chrystal Taylor, Chris per gli amici e sono l'assistente personale del batterista dei Queen, Roger Taylor: io e lui ne abbiamo combinate insieme, quindi ho deciso di raccontarne un po' all'insaputa di Roger, eh, eh...in questo momento è davvero occupato, molto direi.

Ma scommetto che sarete impazienti di sapere qualcosa, iniziamo...

 

Il primo episodio, fu quello dell'armadio.

Oh sì, l'armadio...mi chiedo ancora come abbia fatto ad infilarcisi dentro...

Allora, tutto iniziò, per la solita lite su quale singolo doveva essere il B-Side di Bo Rhap, il Rog voleva che fosse la sua canzone “I'm in love with my car”, in cui dichiarava il suo “spropositato” amore per le macchine, anche io le adoro le macchine lo sapete?

Comunque i due a quanto pare si trovavano in camera d'albergo, discutendo della cosa ad un certo punto Rog si è alzato e ha detto: “Se non metti la mia canzone come B-Side, mi rinchiudo in un armadio e non esco più” e Freddie si è messo a ridere.

Deciso nel suo intento, Roger si è infilato nell'armadio e si è chiuso dentro! Incredibile!

Sono andati avanti parecchio con la discussione, ma non sapete quanto Roger ha sudato là dentro, altro che le sette proverbiali camice!

Alla fine, Freddie si è stufato e ha dato l'ok.

Quando Roger è uscito...non vi dico...be' insomma non è molto piacevole vederlo...

 

Il secondo episodio...come diventare i due Taylor più insulsi della terra.

 

Quando eravamo a Montreux, affittavamo un’enorme casa sul lago, con la vista della copertina di Made in Heaven. Il proprietario della casa ce l’aveva con le anatre perché erano dappertutto, caolino, porcellana, legno, plastica, le chiamavi e arrivavano, inutile dire che il posto fu battezzato Duckingham Palace.

 

Arrivare a Duckingham dalla strada voleva dire scendere per un’erta parecchio scoscesa, serpeggiare su uno scalone attraverso una giungla molto curata, non facile il più delle volte nel bel mezzo della notte.

 

E io me lo trascinai nel bel mezzo della notte in questo posto...

 

Una volta dentro DP, sulla sinistra c’era un’enorme sala, e sulla destra fatti due passi c’era un corridoio molto lungo dove erano tutte le stanze da letto, quella di Rog era proprio alla fine.

 

In una delle tante volte avevamo deciso di fare la gara più insulsa di tutta Montreux: volevamo prosciugarla di tutto l'alcool che la città possedeva...ma abbiamo perso su tutta la linea.

Lasciate che vi racconti come andò il viaggio di ritorno...

Saranno state le alle tre del mattino ed eravamo entrambi ubriachi persi ma Roger stava ancora peggio di me: non riusciva a stare in piedi incespicava ad ogni passo che faceva...con indosso i suoi occhiali da sole preferiti...sino a che il tipo non cade per terra come un sacco di patate?

Nonostante tutto continuava a ridere come un completo stupido e io pur essendo brillo...riusci ad aiutarlo ad alzarsi.

 

Così come perfetti idioti riuscimmo a tornare a casa. Grande impresa!

Prima ci siamo trascinati per tutto il giardino, come schegge impazzite.

Poi finalmente siamo arrivati alla porta d'ingresso.

Trovai le chiavi di casa nelle tasche dei jeans. Una trovate le chiavi, direte, trovata la serratura? Macché!

Così a tentoni tra uno sproloquio e l'altro, mi misi a cercarla.

Poi mi girai e vidi Roger: se ne stava poggiato contro il muro, con il naso per aria e i suoi occhiali caduti per terra, per fortuna me ne accorsi e li raccolsi.

Alla fine riuscimmo ad entrare, il primo ad entrare fu io. Roger rimase indietro senza smettere di ridere.

“Ehi vuoi i tuoi occhiali?” gli domandai.

Roger mi raggiunse, poi allungò la mano e prese il mazzo di chiavi.

“Grazie Chris!”

Poi si mise il mazzo di chiavi sul naso e s'allontanò da dove mi trovavo io in stile pallina da flipper, continuando a domandarsi se quelli erano i suoi occhiali o no.

Io gli gridai se volesse i suoi occhiali o no...e lui rispose di sì, così mi ripresi le chiavi e lui, gli occhiali da sole.

 

Come se non bastasse, dovetti correre in bagno, perché me la stavo facendo sotto dal ridere.

 

Quell'altro disgraziato, svegliò la povera Dom poiché accese tutte le luci della camera e le disse: “Cara ce l'ho fatta!”

Non dico gli insulti che seguirono verso Roger...!

Comunque devo dire, che fu una grande conclusione per una nottata del genere.

 

Episodio 3 Il ragazzo dai capelli verdi.

 

Ehm...ehm...questa ve la racconterò sottovoce.

Nel lontano 1979, il nostro Roger si schiariva i capelli perché voleva un biondo più chiaro (quanto gli uomini sanno essere vanitosi, non nel mio caso) ma il barbiere sbagliò dosaggio.

Roger si ritrovò con un fantastico verde fosforescente in testa.

Purtroppo è dovuto andare, senza un cappello in testa in concerto e con il resto del gruppo che lo pigliava per il culo! É stato ad dir poco magnifico! Persino quella cara canaglia di Freddie lo ha presentato al pubblico “Ecco il fantastico Mr Taylor con i capelli verdi alla batteria!”

Non sapevo di lavorare per un pappagallo...

 

Episodio 4 Lo sgabello

 

Questo farà lo incazzare di sicuro.

Per la duemillesima volta i Queen avevano appena terminato di cantare we will rock you e co, quando...una sera, il nostro tecnico Robert Shag decise di togliere da sotto il culo di Rog lo sgabello proprio mentre lui era in piedi, pensando aihmé che non servisse.

Tanto per essere chiari, alla fine del concerto Roger si alzava per suonare i piatti freneticamente mentre con il piede destro suonava la cassa e Brian suonava gli ultimi accordi. Quando le luci si spegnevano Roger si siedeva e segnalava alla band il momento di finire, con due colpi di cassa e, dopo di questi, un potente e definitivo tocco di piatti...ma accadde tutto il contrario.

Così Bri suonò l'accordo più lungo della sua vita, Freddie correva come un folle scatenato urlando a sguarciagola, John non si capiva cosa gli passasse per la testa e nel frattempo Roger non se accorse così cadde per terra...sfiatato.

Per fortuna, si rialzò e diede il colpo finale.

 

Io dissi a Sahggy di nascondersi per un po'...ma nel frattempo, ebbe un malore così dovettero chiamare un'ambulanza e portarlo via.

Rog?

Come una furia scaraventò la batteria per tutto il palco, ma almeno fui contento di non metterla a posto.

Shag venne licenziato la sera stessa e di lui non ho saputo altro.

 

Episodio 5: Rog non ci provare...

 

Questa è bella, bellissima.

Ma lasciate che ve la racconti...

Visto che eravamo in studio di registrazione, avevamo bisogno ogni tanto di un massaggio...sapete la stanchezza di un lungo lavoro.

Quindi assoldammo una tipa sexy che portava sempre camice bianco e tacchi alti che lavorava come massaggiatrice.

Avevamo adibito una stanza dove mettere un lettino e poterci rilassare, naturalmente abbiamo lasciato anche i microfoni spenti, sapete per creare quel non so che di intimità.

Una volta tanto decidemmo di giocare, un brutto scherzo alle spese di Rog...lasciando i microfoni accesi.

Roger decise di farsi un bel massaggio dalla ragazza e come se non bastasse decise anche di provarci, ma lei lo respinse in un quattro e quattr’otto!

Noi, in un’altra stanza, io, Brian, Freddie e John, con la crew di roadies ad ascoltare tutta la conversazione...non vi dico quanto abbiamo riso. A dir poco diabolico.

 

Mmm, buongiorno.

Sto mangiando cornetto e cappuccino.

Li ho appena comprati al bar, prima di venire al lavoro...o forse dovrei dire parco dei divertimenti?

Non passa giorno che questi non se combinino una tra di loro.

 

 

Nota autore: Dopo aver lasciato la parola a moi.

No, scherzo...non credevo che fosse venuta fuori una ff del genere, premetto che le storie non sono di invenzione mia, ma sono fatti veri e propri.

Chissà se sono successi davvero o be' se così non fosse...qualcuno doveva portarli sappiamo dove...non faccio nomi.

Cmq Rog e il suo assistente appartengono così come le loro storie a loro stessi, senza scopi di lucro ma solo per puro sadico divertimento.

Be' adesso ci sono...purtroppo se mi capitasse di non esserci più...pazienza. Prima o poi riuscirò a tornare.

 

A presto, P.


 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2: Fuoco e fiamme part 1 ***


Capitolo 2: Fuoco e fiamme parte 1

 

Finalmente sono tornato!

Non sapete, quanto sono stanco...uff. Tra l'altro ho dovuto pulire la batteria piena di sputi e di catarro di Roger, perché purtroppo questo fa parte anche di un compito ingrato di un assistente.

Perché oggi non parliamo di incidenti di macchine o qualcosa che si avvicina molto all'argomento?

 

Episodio 6: Faith!

Il primo riguarda Fred e il suo assistente Ratty.

Una sera, tutti quanti erano al Manor, quando Freddie ricevette una telefonata da Mary, la sua ex: le

era presa un'infezione all'orecchio.

Quella specie di ansiolitico vivente di Fred, cominciò ad agitarsi continuando a ripetere in continuazione che doveva andare da Mary, per vedere come stava.

Ratty si offrì di dargli un passaggio, sul suo vecchio furgone Wolkswagen, ma Freddie rifiutò, non avrebbe mica messo il suo culo su una cosa vecchia cosa come quella!

Quindi pensarono bene, di prendere un'altra macchina, scoprendo che tra le altre cose che i freni erano troppo morbidi...

Decisero a loro rischio e pericolo di andare comunque.

Mentre percorrevano la A40, che conduceva a Londra, i freni smisero di funzionare, Santo Cielo, la macchina cominciò a sbandare, sino a finire contro una pila di tubi!

Per pura fortuna, i due se la cavarono bene.

All'improvviso qualcuno bussò al loro finestrino: si trattava di due zingari che spesso lasciavano le loro roulotte lì in quel tratto di strada.

I tizi consigliarono di filaserla se ne fossero stati ubriachi, se no, la polizia gli avrebbe arrestati...ma loro non erano ubriachi.

Freddie decise di prendere il comando: sarebbe andato lui a cercare lui stesso aiuto!

Uscì dalla macchina, con indosso gli zoccoli bianchi, jeans sdrucidi e un kimono nero, regalo di un fan.

Non si faceva la barba da due giorni, non si era nemmeno nemmeno pettinato i capelli...quindi c'è da immaginarselo! Ah! Ah!

Freddie decise di andare alla ricerca di un telefono per poter chiamare Derek il suo autista e un carro attrezzi...in una delle abitazioni poco lontano lasciando Ratty da solo.

Da qui incomincia il bello...

Quindi armato di coraggio, bussò alla prima porta della casa.

Gli inquilini della casa lo riconobbero all'istante quindi gentilmente gli fecero usare il telefono e gli offrirono una tazza di the, che Freddie accettò.

Ad un certo punto, la corrente elettrica era saltata per via di una bolletta non pagata, quindi gli inquilini furono costretti a chiedere al vicino qualcosa per avere un po' di corrente ma sfortunatamente avevano finito il latte per il the, quindi furono costretti a loro volta a chiedere a qualcun altro il latte.

E Freddie dopo essere stato nuovamente riconosciuto, si era unito a tutta la combricola e finalmente

presero sto' the del cavolo tutti insieme...

Poi finalmente Freddie ritornò dal povero Ratty, il quale era rimasto ad aspettare per un'infinità di tempo!

Freddie rassicurò a Ratty che sarebbe venuto il carro-attrezzi mentre lui avrebbe rifatto ritorno a Londra.

Ratty si mise a fumare durante l'attesa, la quale durò un'altra mezzora bella e buona...

Nel frattempo, Freddie ci venne incontro.

Era trafelato e agitatissimo.

Lo facemmo sedere, quando lui ci raccontò l'incidente...il resoconto fu alquanto spaventoso, una tragedia immane, dalle parole di Freddie: fuoco e fiamme e lamiere accartocciate!

Alla fine John, Roger e Brian, l'intera crew dei roadies, i fonici e l'intero personale dello studio decisero di andare sul posto preoccupatissimi.

Insomma pensavamo, che fosse successo qualcosa di terribile al povero Ratty e qualche altra tragedia!

Tutta la carica arrivò, aspettandosi di trovare chissà quale disastro...e invece!

Ci trovammo un Ratty pallido e alquanto stupito, il carro-attrezzi che caricava la macchina distrutta, cioè niente di niente della tragedia descritta da Freddie!

Si scoprì che i freni della macchina erano difettosi...e persino Fred lodò Ratty per essere stato così calmo.

Senza perdere occasione quel cr...di Freddie lo raccontò in un'intervista, descrivendo il fatto in toni da dramma, tutta la vita gli era passata davanti, chi si sarebbe preso cura dei suoi gatti?

Il suo Roadie aveva persino urlato!

Santo Cielo, non ho altro da aggiungere.

 

Nota da autrice: Eh, chota che gabron!

Non parlo spagnolo (la parola deriva da uno dei personaggi dello stra-mitic S. Andreas! Adoro quel giochino). Questo non è di mia invenzione, se Freddie era di tale drammaticità perché non ha fatto l'attore di teatro?

Comunque anche il fatto che Crys dovesse pulirsi la batteria di Rog, è vero! Bleah...

Be' ho altri incidenti stupidi da raccontare...alla prossima volta. Ciao, a presto Portos.


 

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Capitolo 3
*** Fuoco e Fiamme (part 2) ***


Capitolo 3: Fuoco e fiamme parte parte (Under Pressure) 2

 

Oddio. A momenti non rovescio la birra a furia di spanciarmi dalle risate.

Ho un paio di cosucce poco carine da raccontarvi sul mio adorato batterista...sempre, speriamo che non mi senta.

 

Episodio 7: Spioni

Uah! Uah!

Questa è la cosa più cretina che abbia mai sentito! Freddie è un autentico spione!

Allora un giorno stavano registrando Under Pressure, quando Bowie decise di andare a cantare i pezzi improvvisati.

Freddie andò ad origliare alla porta della cabina e dopo averlo ascoltato, cercando di capire cosa stesse cantando commentò che David era molto bravo.

Quando Mack fece notare a Freddie che non era molto educato spiare la gente...Fred rispose con un “ma che cazzo...!”.

Naturalmente, David ripeté il comportamento di prima: andò ad ascoltare alla porta, quello che Fred cantava a sua volta!

Che gente...

 

Episodio 8: Incidentiamoci ancora!

 

O quella della Bentley?

Quando comprò la sua prima Ranger Rover affermò: “Puoi parcheggiarla su una moneta da sei penny.”

Abbiamo dovuto trainarlo fuori da un fosso.

La sua Ferrari scoppiò in fiamme sulla strada per il sud della Francia, e anche la sua Aston Martin è scoppiata in fiamme.

Aveva a malapena guidato la Bentley, era la mia bambina, l’amavo e non aveva mai avuto problemi.

Dominique decise di unirsi alla nostra piccola gita sciistica e stava arrivando a Gstaad, ora non capite male, amo Dom, una donna meravigliosa, lo è ancora, è solo che non avevo voglia di guidare per un’ora per scendere dalla montagna e poi un’altra ora sull’autostrada per l’aeroporto.

Il giorno del suo arrivo Rog mi sorprese dicendo che stava andando a prenderla, e quanto a me, mi avrebbe lasciato alla seggiovia e avrebbe fatto buon viaggio.

Trascorsi un piacevolissimo pomeriggio sulle piste, così quando tornai a casa ero pronto per qualche sciocco gioco al computer, e nel mezzo della sparatoria con alcuni alieni il telefono squillò ed era Dominique che chiedeva dove fosse Roger visto che non era all’aeroporto a prenderla.

La sola cosa che potevo dire a lei, era di resistere, perché lui era partito abbastanza in tempo quindi doveva essere già là, e sono tornato a salvare il mondo.

Ore più tardi la porta si spalancò con Roger che stava sproloquiando e farneticando e dicendo qualcosa sulle “Fottute macchine”.

Qual era il suo problema? Guardai fuori dalla finestra e nel vialetto c’era una VW golf, così la domanda ovvia era: “Dov’è la Bentley?”.

Quando sua signoria, finalmente si calmò, mi spiegò che quando era sull’autostrada ci fu una tempesta di neve, così aveva i tergicristalli pieni, ma quello dal lato del guidatore si è staccato, così ha fermato la macchina e ha provato a cercarlo nella neve, e l’ha trovato e l’ha rimesso a posto. Per ora tutto bene a parte che dopo un paio di miglia dopo si staccato ancora, e questa volta volta non c’era nessun posto dove potesse essere trovato.

Ora provate a immaginare la situazione.

Autostrada Svizzera, un sacco di neve che cadeva, una costosissima Bentley nera e una famosissima pop star sporta fuori dal finestrino mentre guidava così poteva pulire la neve dal parabrezza in modo da poter vedere. Fortuna zero. Sfiga a 10 punti!

Quanto avrei voluto vedere Roger spalare la neve!

All’arrivo a Ginevra portò la macchina nella concessionaria Rolls Royce per farla riparare e non molto tempo dopo dissi il mio addio finale a una fedele amica. Roger d’altra parte disse con sollievo “Che fottuta liberazione!”.

E io naturalmente lo spedii al diavolo!

 

Episodio 9: Lacca

 

Una volta in un camerino pieno di fumo, Roger ha spruzzato in piena faccia della lacca a Brian, be' i due sono quasi venuti alle mani a momenti!

Naturalmente Freddie e John li hanno divisi, ah che spasso...uah! Uah!

 

Nota autore: Roger il distruttore di macchine davvero fantastico...! Ne ho qualcun altra carina ancora da raccontare, ma sarà per la prox volta...avete presente il lavaggio da fango? Oh sì...

Chota non chota.

Altro che Grand Thief Auto!

Forse non tornerò più questa volta. Sarà l'ultima pubblicata, mi spiace tanto.

Addio Portos.  

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Capitolo 4
*** Capitolo 4: Scrivanie ***


 

Capitolo 4: Scrivanie

 

Un giorno afoso di agosto, Roger e Freddie erano rimasti soli soletti in studio, Brian e John erano per i fatti loro.

Visto che i due s'annoiavano a morte, Roger pensò bene di procurarsi due ditali da cucito, se l'infilò nelle dita e si mise a mimare un ballerino di tip-tap, con Freddie che faceva il verso della tuba con la bocca.

Io assistetti alla scena pensando di essermi trovato all'asilo.

E da lì nacque una delle loro canzoni più canzoni più strane...

Poco tempo dopo, Freddie disse che avrebbe fatto mettere a Roger le scarpe rosse alla Ginger...alla tip tap, ma cosa gli passava per la testaccia?

 

Nota autore: non pensate male ok? 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5: Fango ***


 

Capitolo 5: Lavaggio da fango

 

Episodio 11 Fango non fa rima con tango, ma tanfo

Oddio.

Ma che schifo...preferirei infilarmi dentro ad un lavatrice e poi passare all'asciugatrice.

Qualche giorno fa eravamo a Rio de Janeiro e siamo investiti in pieno da del fango.

Penserete che bell'annuncio vero?

Ebbe io e quel disgraziato eravamo in giro, come al nostro solito a rimorchiare ragazze ( devo dire che li si trovavano bellezze locali a tutto spiano).

Allora stavo dicendo...

Roger, John e io avevamo deciso di affittare una macchina e andare in una città di circa 100 miglia di distanza per andare a farci un giro, (John, d'altro canto, era più intelligente e ha deciso di prendere una limousine, invece).

Cosa successe?

Un bel temporale ci colse! Proprio quello che ci voleva! Così fummo costretti a fermarci, sfiga volle che anche la macchina cominciasse a fare capricci così fummo costretti ad uscire a controllare.

Purtroppo nelle vicinanze si era verificata una bella colata di fango e l'acqua in strada era marrone. Così mentre guardavamo il motore, un camion passò e ci schizzò in pieno di fanghiglia...merda!

Dopo un po' quella stupida auto volle ripartire.

Roger era incazzato nero.

Quindi fece una scenata tale...che al noleggio non dovemmo pagare l'auto...urgh!

 

Episodio 12: Frasario stupido

Quando i Queen sono stati a Budapest, Freddie ha dichiarato: "Tutti gli appartamenti dell'hotel sono uguali". Ma Freddie quando ha visto Roger la stanza d'albergo nell Intercontinental Hotel Duna ha detto, "Il tuo è fottutamente più uguale del mio!"

 

Episodio 13: Sputare (non siamo lama)

In un concerto dell'86, Roger ha dovuto sputare uno stecchino, che è finito in testa a Brian, il quale non se minimamente accorto...che schifo!

 

Nota autore: basta...davvero...per favore... 

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Capitolo 6
*** Aspirapolveri ***


 

Episodio 15: Aspirapolvere...

 

Una volta a Monaco, dopo aver trincato Roger e io, il mitico sottoscritto, come due ubriaconi...finimmo al tavolo con una simpatica coppia sposata.

Quando ci chiesero che facessimo nella vita, noi rispondemmo che noi eravamo venditori di aspirapolveri!

Non potevamo inventare una stronzata più grande di questa...però!

Passammo mezz'ora a a parlare di tutte le funzionalità dell'aspirapolvere, della scopa elettrica e stronzate simili...alla fine la coppia si è congedata e ci ha salutato, andando a dormire.

Oh, ma certo! Noi sapevamo cosa fare nella vita di sicuro!

 

Nota autore: Dopo aver compiuto gli annetti, sono tornata! Evvai! Sapete cosa fece quella volta Fred con il nastro? Lasciamo perdere...
 

A presto P.  

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