FiabOasi

di Haruka77
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 Capitolo ***
Capitolo 2: *** 2 Capitolo ***
Capitolo 3: *** 3 Capitolo ***
Capitolo 4: *** 4 Capitolo ***
Capitolo 5: *** 5 Capitolo ***
Capitolo 6: *** 6 Capitolo ***
Capitolo 7: *** 7 Capitolo ***
Capitolo 8: *** 8 Capitolo ***
Capitolo 9: *** 9 Capitolo ***
Capitolo 10: *** 10 Capitolo ***
Capitolo 11: *** 11 Capitolo ***
Capitolo 12: *** 12 Capitolo ***
Capitolo 13: *** 13 Capitolo ***
Capitolo 14: *** 14 Capitolo ***
Capitolo 15: *** 15 Capitolo ***
Capitolo 16: *** 16 Capitolo ***
Capitolo 17: *** 17 Capitolo ***
Capitolo 18: *** 18 Capitolo ***
Capitolo 19: *** 19 Capitolo ***
Capitolo 20: *** 20 Capitolo ***
Capitolo 21: *** 21 Capitolo ***
Capitolo 22: *** 22 Capitolo ***
Capitolo 23: *** 23 Capitolo ***
Capitolo 24: *** 24 Capitolo ***
Capitolo 25: *** 25 Capitolo ***
Capitolo 26: *** 26 Capitolo ***
Capitolo 27: *** 27 Capitolo ***
Capitolo 28: *** 28 Capitolo ***
Capitolo 29: *** 29 Capitolo ***



Capitolo 1
*** 1 Capitolo ***


C'era una volta
un piccolo pianeta chiamato Oasi.
La vita degli abitanti di questo pianeta trascorreva tranquilla, erano un popolo pacifico che amava molto il suo pianeta, ma in particolar modo amavano la loro principessa. Mary, era il suo nome.
Nonostante fosse una principessa un po' atipica, quando qualcosa non gli andava a genio rispondeva "Sti cazzi" senza badare a chi avesse davanti. Ma proprio questo suo modo di fare così spontaneo era quello che più piaceva agli abitanti di Oasi (*emu), perché mostrava quanto fosse sincera come persona (che popolo strano^^).
 
Mary, era circondata dai suoi amici più fidati, li conosceva da sempre, tanto che più che amici piaceva definirli la sua famiglia, perché le davano il calore che solo una famiglia è in grado di trasmettere. Ridevano sulle cose più strambe, si prendevano in giro ma senza mai offendersi l'uno con l'altro, anche perché ognuno di loro sapeva che qualsiasi cosa venisse detta era sempre detta con affetto. Avevano pure fatto un gioco, si erano immaginati come se fossero i protagonisti di uno dei loro anime preferiti di quando erano piccoli. Mary logicamente era Sailor Moon, also Principessa Serenity, poi c'era chi interpreteva le varie Guerriere Sailor (la più figa era Sailor Birba, e non c'è bisogno di dire il perché^^), chi il cristallo di luna, chi lo scettro lunare e chi, con molto disappunto, era Milord. Poi avevamo quelle che se la tiravano di più e che si erano autoelette Sailor Starlights, senza dimenticare i fidatissimi Luna & Artemis.
 
Ogni tanto, anzi anche troppo spesso (XDD), venivano a trovarli le loro amiche del Pianeta Hika, uno dei pochi pianeti con cui Oasi andava felicemente d'accordo. Nonostante fosse un pianeta pacifico, la sua prosperità attirava l’invidia degli altri pianeti che non aspettavano altro che un suo passo falso.
 
Insomma, la vita di Mary ad Oasi trascorreva tranquilla. Ma lei si sentiva come incompleta e sapeva bene a cosa era dovuta questa sensazione. Ogni sera, quando rimaneva sola nella sua camera, si affacciava alla finestra e con estrema tristezza guardava quel pianeta splendente distante anni luce da lei. Il pianeta Terra, era il pianeta che Mary amava più di ogni altro dopo Oasi.
Da piccola aveva avuto occasione di andarci in vacanza per un mese. Cioè per lei fu un vacanza, ma diciamo che i suoi genitori erano lì più che altro per questioni diplomatiche.
 
~ A quell'epoca aveva 6 anni, e rimase letteralmente affascinata dalla capitale di quel regno. Seoul era ai suoi occhi un posto meraviglioso, ogni cosa che vedeva le faceva brillare gli occhi. Il cibo, le tradizioni, la musica, i programmi televisivi, la loro lingua erano un qualcosa che le entrò dentro e che in qualche modo la completò. Rimase leggermente allibita dal loro modo di vestire, anche se aveva 6 anni capiva benissimo che il suo gusto della moda era anni luce più avanti del loro.
 
Ma ciò che colpi di più la principessa, fu il principe Kim (e chiamala scema^^). Il principe era un anno più piccolo di lei, Mary non mancava mai di fargli notare che lei era più grande e che quindi doveva fare tutto ciò che lei gli diceva senza neanche dargli la possibilità di replicare. Tra "Prendimi a cavaluccio"- "Comprami quello" - "Portami al cinema" - "Offrimi il pranzo", il principino, soprannominato Sunbae dalla piccola Mary (dato che conosceva poco la lingua aveva capito aglio per cipolla riguardo il significato della parola sunbae^^), ebbe il mese più duro di tutta la sua vita.
Ma, purtroppo, non aveva scelta. I genitori si erano raccomandati di essere molto gentili con lei e di assecondarla in tutto ciò che lei chiedeva. Mary non poteva sapere, non ancora e non in questa parte della storia (e non so neanche quando, dipende se mi tornerà la voglia di scrivere^^) che le raccomandazioni dei genitori erano state fatte ricattando il principino, e che in realtà il carattere del sunbae era tutt'altro che così accondiscendente. Ma il poveretto non aveva scelta, o faceva così o la madre avrebbe mostrato a tutto il pianeta le foto di lui vestito da bambina.
 
Nonostante questo loro ambiguo rapporto, i due strinsero una forte amicizia. Data la loro tenera età, forse non si accorsero che quello che provavano era un qualcosa che andava al di là dell'amicizia. Fatto sta che al termine di quel mese, si scambiarono gli indirizzi mail per poter così continuare a comunicare e a sentirsi. Quando si lasciarono, entrambi sentirono un vuoto immenso e Mary capì che una parte di lei era rimasta con lui su quel pianeta.
 
Zitta, zitta la nostra piccola principessa aveva imboscato nella sua valigia tanti piccoli regali da portare ai suoi amici, tante piccole cose che avrebbero reso la loro vita ancora più entusiasmente e la loro amicizia ancora più forte. Logicamente, mica gli aveva comprati. Buona parte lì rubo dalla stanza del principe e il restante costrinse il suo sunbae a comprarglieli. Tornò su Oasi con molta malinconia, ma era felice di poter rivedere i suoi amici e di raccontargli ogni singola cosa. ~
 
Affacciata a quella finestra, Mary ripensava ogni sera a quei giorni felici sulla Terra. I suoi pensieri erano più che altro rivolti al principe Kim, al suo sunbae che ormai non vedeva e non sentiva da 16 lunghissimi anni. Nonostante la sua giovane età, Mary aveva provato sulle sue spalle quanto l'invida sia uno dei mali più grandi al mondo. Quando 15 anni prima successe "Il Grande Guaio" Mary fu prima colta da un momento di sconforto, ma poi affiancata dai suoi fidati amici, si rimboccò le maniche e disse Sti Cazzi alla diplomazia. Ora, a 22 anni, lei e gli altri avevano finalmente tutti i mezzi e tutte le capacità per mettere in atto il loro Mefistofelico Piano. Nessuno avrebbe potuto fermarli. 


::Invidia??
::Grande Guaio???
::Mefistofelico Piano???

 

AIGOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!

 

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Capitolo 2
*** 2 Capitolo ***


~ Quando Mary rientrò a casa, prese il suo bottino dalla valigia e chiamò a raccolta tutti. Appena videro cosa la loro amica gli avesse portato rimasero senza parole. Per loro erano dei semplici CD e DVD. Cosa c'era di così magnifico in quegli oggetti? E pensare che Mary li aveva tartassati con le mail dicendogli che aveva fatto una bellissima scoperta e che non vedeva l'ora di mostrargliela. Non volevo in nessun modo anticipargli nulla e quindi non gli fece mai ascoltare un mp3 o vedere una puntata di un drama, nonostante loro continuassero a tartassarla di domande. Voleva essere con loro quando al play sarebbero tutti rimasti a bocca aperta. I bambini erano delusi, ma Mary non demorse, sapeva che quello che aveva tra le mani valeva oro. Prese un CD, lo aprì e lo inserì nel lettore. Appena schiacciò play, una musica iniziò a diffondersi nella stanza. I piccoli oasiani si bloccarono sul colpo. Quella musica era, era... fenomenale. Lo urlarono all'unisono. Non capivano un cazzo di quello che le parole dicevano, era una lingua totalmente diversa da loro, ma quella melodia, quei suoni, quel ritmo li catturò in un attimo e senza neanche accorgersene si trovarano tutti a saltare e a ballare come dei pazzi.
Ora Mary aveva uno splendido sorriso dipinto sul viso, non c'era cosa più bella per lei che rendere felici i suoi amici. Ben presto poi quel sorriso diventò un po' beffardo, perché non gli aveva ancora mostrato il pezzo forte della sua collezione.
 
Prese un DVD e cercò di attirare l'attenzione dei ragazzi, cosa alquanto difficile, visto che ormai erano in pieno delirio. Non le restò altro da fare che spegnere il lettore, anche se sapeva che andava incontro ad un ammutinamento di gruppo. E così fù. Appena non si sentì più nessuna musica che si diffondesse per la stanza, tutti si voltarano verso il lettore e quando capirono cosa la loro amica avesse fatto, l'atmosfera iniziò a surriscaldarsi. Erano come drogati, necessitavano ancora di quella musica, li faceva sentire vivi, quindi in un modo o nell'altro dovevano di nuovo premere quel play, anche a costo di passare sopra il corpo della loro amica (bel modo di ringraziare chi ve li ha fatti conoscere).
 
Mary si aspettava quella reazione e quindi si era già preparata. Quando vide l'armata avvicinarsi minacciosa a lei, da dietro le sue spalle prese un DVD e lo mostrò agli altri dicendogli che quella era una cosa ancora più bella e meravigliosa della musica che avevano ascoltato. Come dei pirla, rimasero imbambolati a guardare quel DVD cercando di capire cosa ci potesse essere di più bello di quella musica. Appena il video partì la sensazione che avevano provato prima ascoltando il CD si ripresentò, ma questa volta fu più intensa. Ora non solo sentivano la musica, ma potevano vedere chi la cantava. Quei cantanti si muovevano sul palco in un modo spettacolare, avevano la capacità di tenere incollate le persone su di loro, ogni loro singolo movimento non faceva altro che riscaldare il pubblico.
 
Lasciarono andare il DVD e si misero a cerchio ad ascoltare i racconti di Mary. Iniziò a raccontargli di Seoul, di cosa l'avesse colpita e che oltre alla musica aveva scoperto anche i Drama. Disse che non erano come i nostri telefilm, dove sembra che la gente reciti con un palo nel sedere e senza spessore nelle storie (anche se alcuni chi se ne frega se recitano male, guardiamo altro^^). E poi gli attori che ci recitano, aggiunse, non sono per niente male... diciamo che vale la pena vederli. Mostrò così anche alcuni DVD di drama che aveva rubato dalla stanza del sunbae.
I ragazzi rimasero perplessi perché avrebbero voluto vederli, ma un conto era ascoltare della musica e un conto era vedere qualcosa in una lingua che non conoscevano. Tutti si rabbuiarono.
 
Ma la piccola principessa non era fessa e aveva già pensato a tutto, non aveva mica passato un mese a Seoul solo schiavizzando il principe. In quel periodo si era impegnata su internet per capire come poter far vedere i drama ai suoi amici e anche a lei, del resto mica lo capiva la lingua di quel pianeta, e si era promessa che glieli avrebbe mostrati solo se avesse trovato la soluzione.
 
Pertanto, orgogliosa di se stessa, disse agli altrii che aveva trovato un Forum fatto da dei ragazzi del Pianeta Dark che si occupava di subbare quei drama nella loro lingua. Guardando nel loro sito aveva un po' capito come funzionavano le cose e come si poteva subbare un drama. Si era messo in contattato con loro e aveva preso accordi per scaricare le loro RAW e i loro sub.
 
Ora doveva capire come poter fare con la lingua. Avrebbero iniziato a studiare l'inglese (la lingua del Pianeta Dark se non si era capito^^) solo dalla 1 media, e ci volevano ancora troppi anni. Decise quindi che lo avrebbero studiato da autodidatti, per questo aveva comprato, cioè si era fatta dare dal sunbae, i suoi libri di grammatica (loro iniziavano a studiarli dalla 1 elementare) e lo aveva convinto ad aiutarli facendogli alcune lezioni. Il sunbae infatti sapeva parlare la loro lingua, dato che sua nonna era un'oasiana.
Anche se lontani, il sunbae non poteva cmq dire di no alla sua amica. Non più per via del ricatto dei suoi genitori ma semplicemente perché sua madre aveva regalato la sua foto vestito da bambina proprio a Mary il giorno prima della partenza. Ormai Mary lo teneva in pugno.
Ma il principe Kim sapeva benissimo, anche se non lo avrebbe mai confessato neanche sotto tortura, che anche senza quella foto avrebbe aiutato la sua amica. Gli piaceva vederla felice.
 
Quindi, Mary propose che anche loro avrebbero creato un loro Forum e che si sarebbero occupati di tradurre i drama. Ci sarebbe voluto del tempo, ma tutti insieme unendo le loro forze avrebbero portato a termine il loro progetto. Nel frattempo avrebbero cmq iniziato a diffondere attraverso il loro forum la musica che tanto gli piaceva. Nacque così il Cazzeggio Fansub. ~
 
 
:: Il Forum è stato creato, e ora???
:: Ma perché queste serie non le trasmettono nelle tv del pianeta Oasi?
:: Ma che genio di principessa abbiamo???
:: Ma non doveva esserci il Grande Guaio?
:: Ma che cazzo di capitolo hai scritto?

 

AIGOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
 

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Capitolo 3
*** 3 Capitolo ***


~ I piccolini si chiedevano come mai non avevano conosciuto prima questo mondo. Com’era possibile che erano totalmente all’oscuro della cultura del Pianeta Terra? Erano stracircondati dalla cultura del Pianeta AmericanIdol, i telefilm andavano in onda ad ogni ora, le loro soap opera tenevano incollati allo schermo migliaia di famiglie all’ora di pranzo. I bambini impazzivano se i genitori li portavano a mangiare al MCD e tutte le teenager svenivano dietro ad un certo Robertnonsocosa. Certo anche a loro non dispiacevano alcune cose di quel pianeta, certe serie erano davvero interessanti, la musica era da sballo, ma ora erano anche interessati a certi aspetti della cultura terrestre. Questo menefreghismo nei confronti di questa cultura rimase per loro un mistero, anzi decisero che dovevano proteggere ciò che avevano scoperto e che tutto ciò che avrebbero fatto girare sul forum sarebbe rimasto per pochi eletti.

I ragazzi dopo la scuola avevano ormai l’abitudine di ritrovarsi in camera di Mary e di studiare tutti insieme l’inglese. I libri che Mary aveva rubato al sunbae non servivano a niente, solo quando li aprì e vide degli strani ideogrammi, si ricordò che, anche se il sunbae sapeva parlare la loro lingua, andava comunque ad una scuola coreana. Con disappunto, mise il libro da parte e andò in libreria a comprare quelli scritti in una lingua più comprensibile.
Il principe Kim gli faceva lezione due volte a settimana tramite Skype. Quando i ragazzi lo videro per la prima volta si girarono tutti verso Mary e all’unisono, senza che il sunbae potesse vederli, alzarono il pollice all’insù. Fabula senza farsi sentire, le fece i suoi più vivissimi complimenti, non si era per niente punta l’occhio scegliendosi lo schiavetto. Mary sotto sotto ridacchiava ed era orgogliosissima di sé, ma non voleva darlo a vedere, aveva paura che il sunbae potesse capire qualcosa e a quel punto non avrebbe più avuto il coltello dalla parte del manico. E quella è una cosa che non sarebbe mai dovuta capitare.

Finite le lezioni, Mary spediva tutti a casa e si intratteneva su Skype con il principe Kim.  Rimanevano qualche ora a raccontarsi del più e del meno, di cosa avevano fatto a scuola e come andavano i loro hobby. Ma la nostra cara principessa non era sempre angelica con il suo bel principino. Con la foto di lui in versione femminile in mano, usata a mo di ventaglio, iniziava ad elencare quelli che erano i gruppi del K-Pop che le piacevano di più e costringeva il povero malcapitato a comprare i CD il giorno dopo, a convertirli in mp3 e ad inviargleli. Sapeva che poteva scaricarli da un sito che aveva trovato sul Forum dei Dark, ma volete mettere la soddisfazione di torturare quel piccolo ometto dotato di una bellissima faccia da schiaffi?

Mary lo teneva su Skype per ore e a lui non dispiaceva, anche se temeva il momento in cui apriva il cassetto della sua scrivania e tirava fuori quella maledettissima foto. Sapeva già che doveva prendere carta e penna e scrivere. A volte comprava veramente i CD, altre volte li prendeva in prestito dal suo amico Kim Sang Bum, prestiti diciamo a tempo indeterminato. In fondo lui e quella piccola streghetta non erano poi così diversi. Anche Mary aveva avuto occasione di conoscere il suo amico, ma il sunbae aveva avuto  l’impressione che a lei non piacesse tanto quel ragazzo, ogni volta che c’era anche lui, su sul volto compariva una sorta di ghigno omicida. Una sera nella sua testolina si accese una lampadina, aveva finalmente trovato il modo di rendere pan per focaccia.

I compiti all’interno del gruppo di amici erano stati più o meno distribuiti. Susy doveva attaccare il culo alla sedia e imparare ad usare i programmi di grafica e a capire come si crea un Forum, Luisa, Lucia e Deb trovavano interessante la parte inerente il timing e quindi si misero a cercare dei manuali su internet. Mary si mise alla ricerca delle Raw dei drama più interessanti sul sito dei futuri colleghi darkniani. Cele, Patata, Fra, Moko, Rita, Emilio e Ali occupavano il tempo libero approfondendo i loro studi della lingua inglese. Gli altri avrebbero curato le varie sezioni nel momento in cui Susy avrebbe capito come creare un Forum. Nel frattempo si grattavano le ascelle e stavano sempre a cazzeggiare su msn, scambiandosi foto e informazioni sul Pianeta Terra, cercando in tutti i modi di distrarre chi invece preferiva fare altro. Gli altri avevano provato in tutti i modi a non farsi coinvolgere in questo loro non fare niente continuo, ma la loro potenza cazzeggiante era troppo prorompente. In un modo o nell’altro, ogni sera si trovavano tutti su msn a parlare del nulla. Il bello è che riuscivano a parlarne pure per ore. ~
 
:: Ma cosa avrà in mente il principe Kim?
:: Ma quanto è adorabile il sorriso di Sang Bum?
:: Ma ti decidi a dire che cosa è questo Grande Guaio? Se lo sapessi….

 

AIGOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

   

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Capitolo 4
*** 4 Capitolo ***


Erano come sempre in camera di Mary pronti per la loro lezione d’inglese. Accesero Skype e rimasero in attesa che il principe Kim rispondesse alla loro chiamata. Poco secondi dopo qualcuno comparve sul video. Erano tutti pronti a salutare all’unisono il principino, come ormai facevano ogni volta che lo vedevano, ma rimasero con l’Hello troncato in gola quando si accorsero che dall’altra parte a salutarli non c’era il sunbae. Il 99% di loro non fu per niente dispiaciuto da quella visione, furono totalmente abbagliati dal quel suo sorriso. Ma un certo 1% esclamò tra sé e sé “E questo che cazzo ci fa qui”  e un ghigno omicida comparve sul suo viso.

Subito apparve anche il sunbae che presentò a tutti il suo amico Sang Bum. Spiegò ai ragazzi che visto che Bum aveva la mamma originaria del pianeta Dark sapeva parlare l’inglese e che quindi sarebbe stato meglio per loro se le lezioni le avesse tenute lui al suo posto. Chiese il loro consenso e logicamente quel 99% di persone presenti in quella camera, ingoiò la rimanente parte di Hello che non era uscita prima e risposero “Assolutamente sì”.  L’altro 1% avrebbe tanto voluto dire “Sti cazzi che si può fare, io quello se lo prendo gli tiro una capata in bocca così si leva quel sorriso del cazzo che ha stampato in bocca”, ma raccolse tutte le sue forze e disse che anche per lei era una buona idea e che si poteva fare. Aveva capito che quel farabutto di Principe aveva colto il suo tallone d’Achille e non voleva dargli alcuna soddisfazione.

Il sunbae ridacchiava tra sé e sé. Ormai aveva imparato a conoscere le espressioni del viso della principessina e aveva colto l’attimo in cui alla vista di Sang Bum sul suo viso era apparso quel sorrisetto non tanto benevolo. La sua idea aveva funzionato. Il sorriso di Sang Bum aveva mietuto vittime di tutti i sessi fin da quando era nato. Tutti quanti si scioglievano e facevano tutto quello che lui gli chiedeva, era un mostro faceva quasi paura, anche perché il principe sapeva benissimo che dietro quel sorriso angelico si nascondeva un vero demonio di bambino. Solo Mary non era cascata nella sua trappola, anzi a lei faceva l’effetto opposto. Pertanto, il suo amico era l’unico modo che aveva trovato per rendere pan per focaccia alla signorina che gli rendeva la vita un inferno.
Passarono i mesi. Susy aveva ormai capito come si costruiva un forum e l’aveva già messo su a grandi linee, mancavano giusto alcuni piccoli accorgimenti. I cazzeggianti che prima si grattavano dalla mattina alla sera, adesso erano impegnati nella costruzione delle sezioni.
Le ragazze che se la cavavano meglio con l’inglese avevano già iniziato a prendere in mano qualche sub e stavano per portare a termine il loro primo film. Il loro inglese era notevolmente migliorato anche perché avevano chiesto a Sang Bum di aiutargli nella traduzione. Avevano fatto una riunione straordinaria, senza Mary, e avevano deciso di mandare patata in prima linea a chiedere a “Sorriso killer” se li potevano aiutare. Confidavano negli occhi da cerbiatta di Silvia per far cedere Sang Bum. Il loro piano, incredibile ma vero, andò a buon fine. Sang Bum accettò la loro richiesta. Ancora oggi Bum si chiede come ha fatto a rispondere sì, quando non aveva proprio nessuna voglia di tenere una lezione straordinaria e per lo più gratis. Ma quando vide gli occhi di quella bambina, il sì uscì dalla sua bocca ancora prima che i suoi neuroni  sinaptizassero per dare vita al no.

Il grande giorno era arrivato. Tutto era pronto. Il forum era venuto benissimo, tutti abbracciavano Susy per il bellissimo lavoro fatto, la grafica era stupenda e spaccava alla grande. Mary era fiera di se stessa e ancora di più era fiera dei suoi amici. Il giorno seguente il forum avrebbe finalmente visto la luce. Questa sensazione la riempiva di gioia, una gioia che in qualche modo voleva condividere anche con il suo schiavetto.
Lo chiamò su Skype e per la prima volta si lasciò andare. Era un fiume in piena. Gli parlò del forum, del Pianeta Dark, del suo progetto e di come lui e anche quel mezzo elfo di amico suo gli avevano aiutati a dare vita a questo loro sogno. Il sunbae la guardava sorpreso. Era la prima volta che Mary si apriva con lui in quel modo e gli parlava dei suoi interessi. Non era più un “Voglio il CD di quel gruppo” – “Ma non ci stai mettendo troppo a mandarmi quella canzone, sti cazzi quanto sei lento”. Ora era un’esplosione di felicità, di gioia. Lui non preferiva parola, rimaneva ad ascoltarla incantato dai suoi bellissimi occhi e dalla sua vivacità. Anche se si maltrattavano a vicenda, anche se a prenderle era sempre lui, li legava una profonda amicizia e una sensazione a cui nessuno dei due ancora riusciva a dare un nome.

Mary, gli promise che gli avrebbe inviato la mail con il link del forum provvisorio così lui l’avrebbe potuto vedere in anteprima. Rispetto a tutte le altre notti in cui si auguravano a vicenda di fare dei bruttissimi incubi, quella notte si augurarono la Buona Notte.

Nessuno dei due poteva sapere che quella sarebbe stata la loro ultima conversazione e che quella mail sarebbe stata l’inizio del loro peggiore incubo.

:: Sta arrivando il Grande Guaio!!!!
:: Ma nessuno si è chiesto come fa il Sunbae a fare anche lui la 1 elementare quando è un anno + piccolo di Mary? 
:: Sang Bum, patata ti ha fottuto, mauahuahauua
:: Vado a continuare a scrivere, che è meglioooooo. Mi sto infilando in un vicolo cieco

AIGOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

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Capitolo 5
*** 5 Capitolo ***


 ~ Ogni giorno dopo la scuola, le piaceva recarsi al Palazzo Imperiale. Amava ogni cosa di quel posto. Il palazzo, anche se modernizzato, aveva ancora quel non so che di antico ed era impossibile non rimanere affascinati dai giardini che lo circondavano. Ma la cosa che amava di più era l’atmosfera che si respirava quando stava con la famiglia reale, un’atmosfera totalmente diversa da quella che respirava ogni giorno a casa sua. Guardare il modo in cui quella famiglia interagiva tra loro e con il resto delle persone che abitavano in quel posto, la faceva sentire come se in quelle ore si trovasse in una realtà alternativa. I loro sguardi e i loro gesti erano sempre amorevoli, anche i loro litigi erano poco credibili. Ogni volta che andava da loro, la Regina correva ad abbracciarla e prendendola in braccio, andavano insieme in cucina dove le preparava la cioccolata e si intratteneva con lei a parlare di cosa avesse fatto a scuola quel giorno. Si sentiva come una figlia per lei, forse proprio perché la Regina la trattava come tale.

Più che altro si sentiva una figlia. Quel sentimento di appartenenza a qualcosa, di far parte di un insieme nel quale se manca una parte e come se quell’insieme svanisse, lo provava solo in quella famiglia. Cercava di fare il pieno di tutte le splendide sensazioni che provava in quel luogo, sapendo benissimo che le sarebbero servite come forza per poter affrontare invece l’atmosfera della sua vera casa. Una casa, al contrario, fredda e dove la parola famiglia perdeva totalmente il suo significato.

Suo padre era il Primo Ministro del Governo Coreano, era sempre molto impegnato e poteva contare sulle sue piccole manine le volte che aveva potuto cenare con lui. La madre era sempre taciturna, sembrava un automa e non era mai presente a casa. La sua vita era praticamente organizzata dal personale di casa che aveva il compito di occuparsi del suo abbigliamento, della sua cura e dei suoi studi.  Le rare occasioni in cui la sua famiglia si vedeva riunita era quando bisognava andare a qualche pranzo, cena o festa di rappresentanza. Odiava quegli eventi, gli odiava da morire, perché tutti i gesti che i suoi le rivolgevano non le trasmettevano nessuna sensazione e lei, in un certo senso, si sentiva in colpa perché quelle persone in fondo erano i suoi genitori. Ma come si può definire un genitore una persona che in 5 anni della tua vita non ti ha mai rimboccato le coperte, non ti ha mai dato il bacio della buona notte e non c’era quando piangevi nella notte per via dei tuoi incubi?

Si sentiva sola. A scuola non riusciva a farsi molti amici, anche perché come sistema di difesa aveva messo su un caratterino alquanto egoista e presuntuoso e non faceva mai mancare agli altri che lei era di un livello più alto del loro in quanto figlia del Primo Ministro. Sapeva che non era il modo migliore di comportarsi, ma aveva paura, aveva paura che provando a dare affetto a qualcuno prima o poi sarebbe stata ferita nuovamente.

Solo con la Regina si lasciava andare e metteva via quella sua maschera di superiorità. Di fronte a lei era solamente una bambina di 5 anni che aveva bisogno di ricevere amore, e questo la Regina l’aveva capito benissimo. La Regina una volta le aveva confidato che avrebbe tanto voluto una bambina quando nacque il suo unico figlio. Le disse che le dispiacque tanto quando le dissero che era un maschietto ma che poi quando lo prese tra le braccia non poté che amarlo anche se oggi la fa disperare.

Il suo unico figlio era uno dei motivi per cui lei andava tutti i giorni a palazzo. Lui non le dava mai molta confidenza, la salutava con un “Ciao” e poi o andava in camera sua o si faceva accompagnare dall’autista a casa del suo amico o si rintanava sotto il suo albero di ciliegio preferito a guardare qualche anime sul suo DVD portatile (o dormiva la maggior parte delle volte). Era in quei momenti che lei rimaneva a guardarlo dalla finestra, avrebbe tanto voluto parlare e giocare con lui, ma ogni volta che lo incontrava la sua maschera da signorina “Prostati ai miei piedi” usciva fuori e gli si rivolgeva sempre in modo scorbutico, rovinando ogni tentativo di amicizia. Il principe Kim da canto suo non sopportava avere quella bambina attorno. Ogni volta che lei veniva a casa, lui si rinchiudeva in camera, o andava da Sang Bum o si rifugiava nel suo posto preferito a scaricare da internet qualche anime interessante.
La madre aveva provato a convincerlo a fare amicizia con lei spiegandogli che la sua era solo una maschera e lui ci aveva anche provato, ma i suoi modi di fare da “Principessina viziata”  proprio non riusciva a sopportarli, non gli andava a genio come lei trattasse gli altri come se dovessero sempre prostrarsi ai suoi piedi. Aveva provato e riprovato più volte, ma ogni volta era come se sbattesse contro un muro.

Non era come Mary. Anche se lei lo trattava come il suo asino personale, sentiva che il suo carattere era diverso. In fondo si comportava così soltanto con lui, mentre con tutte le altre persone era sempre sorridente e disponibile. E poi sapeva sorridere, altroché se sapeva sorridere e lo faceva in un modo contagioso. Solo a lui non sorrideva mai, sapeva solo dargli ordini, aveva sorriso anche a Sang Bum anche se in fin dei conti non era un sorriso positivo.

La figlia del Primo Ministro aveva conosciuto Mary due giorni dopo il suo arrivo. Come al solito aveva finito di bere la sua cioccolata e stava cercando il suo principe, quando ad un certo punto lo vide sotto l’albero di ciliegio che camminava a quattro zampe e che sulla schiena portava una bambina dai lunghi capelli biondi che faceva finta di avere un frustino in mano e lo faceva trottare. In quel attimo, la piccola sentì una profonda gelosia nei confronti della sua coetanea (e le cadde anche il mito del sunbae, e vorrei vedere^^) tanto che quando gliela presentarono, girò il viso e se ne andò a sedere sul divano senza proferire il suo nome. Sapeva benissimo cos’era la gelosia, ci conviva fin da piccola quando vedeva le madri dei suoi compagnetti che andavano a prenderli a scuola. Ma questa volta era un sentimento diverso, molto più forte.
E divenne ancora più forte quando nei giorni seguenti vide che quei due erano sempre insieme e che, anche se il sunbae era praticamente uno schiavetto, aveva una luce diversa negli occhi. E divenne ulteriormente più forte quando udì la Regina dire a sua suocera che la Principessa Mary e il Principino erano promessi, sempre se loro avessero acconsentito. Il suo mondo crollò, aveva sempre sperato che la Regina volesse lei come figlia e che prima o poi il Principino l’avrebbe sposata, del resto lei era la figlia del Primo Ministro.
Passò tutto il mese ad osservarli da lontano. Non sopportava la situazione, la gelosia e l’odio verso Mary crescevano ogni giorno di più che anche quando partì non si attenuò, perché sapeva che comunque loro erano promessi e che quindi lei prima o poi sarebbe tornata.
Nei mesi che seguirono, passò tutto il tempo a spiare ogni movimento del principe. Sapeva che era in contatto con Mary tramite Skype e che si scambiavano file tramite posta elettronica. Quando il principe non era in casa, lei entrava in camera sua e leggeva tutto quello che si erano detti. Era anche riuscita a scoprire la password della sua posta elettronica e ormai poteva tranquillamente aprirla dal suo pc.
Un giorno aprì una mail che il sunbae non aveva ancora letto. Salvò l’allegato e cancellò il messaggio.
Prese tutto il suo coraggio e andò da suo padre. Più volte l’aveva sentito parlare con altre persone di un modo per eliminare la Monarchia e di fare della Corea una Repubblica Presidenziale.  A lei questa cosa non piaceva molto dato che amava la Regina, ma ora che sapeva che non aveva un futuro in quella famiglia e che si sentiva tradita anche da loro, non le interessava più cosa le poteva capitare. Aveva origliato ogni loro singolo piano e quindi ora aveva ben chiaro cosa poteva fare.

Le costò molto chiamarlo “Papà”, era da anni che non lo faceva, ma non era il momento di essere orgogliosi. Il padre si girò verso di lei guardandolo stupito. La bambina prese il suo pc e gli fece vedere l’allegato. Il padre non capiva e la piccola allora gli spiegò. Il Primo Ministro la guardò allibito, quella piccola bambina che avrebbe compiuto presto 6 anni, era riuscita dove loro potenti uomini politici stavano fallendo. Si girò verso di lei, la prese in braccio e la fece sedere sulle sue gambe. Accarezzandole la testa le disse “Sono orgoglioso di te, Jessica”.
 
:: Elisa di Candy Candy le fa un baffo a questa qui, mauahuahauhau
:: E ora avete capito cos’è il Grande Guaio? No? E quindi mi tocca continuare a scrivere T_T?
:: Cessika, hai visto che papà ti vuole bene? Ma solo papà perché io ti odio! Molla chi so io!


Aigoooooooooooooooooooooooooooooooooooo

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Capitolo 6
*** 6 Capitolo ***


Finalmente la campanella suonò. Misero i libri e i quaderni nei loro zaini e si avviarono tutti insieme a casa di Mary. Oggi era il grande giorno, il giorno in cui la loro creazione avrebbe preso definitivamente vita. Il progetto al quale avevano lavorato per un duro anno e per il quale avevano sacrificato preziose ore di gioco e di sonno, si staccava dall’essere un qualcosa che solo loro conoscevano e veniva immesso nel mondo di internet. Erano euforici. Tutto era pronto e incredibilmente perfetto. Erano orgogliosi di quello che avevano creato.

Arrivarono a casa nel tardo pomeriggio, buttarono gli zaini nel primo posto che gli capitò a tiro e si catapultarono al PC. Lo accesero e i secondi in cui caricava il sistema sembrarono un’eternità. Avviarono il browser e caricarono il forum. Ora rimaneva solo di premere il tasto per l’invio. I ragazzi volevano dare a Mary l’onore di farlo, del resto l’idea era stata sua ed essendo la capa gli sembrava giusto che fosse lei a premere il tasto. Ma Mary si oppose, quel forum era di tutti loro. Mary mise la sua mano sopra il tasto, pronta per premerlo con il suo dito medio, ma a sorpresa chiamò i suoi amici ad uno ad uno e gli fece mettere la loro manina destra sulla sua. Quando ci furono tutti, iniziarono il conto alla rovescia: 10, 9, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2, 1 e allo zero tutti insieme premettero INVIO.

Cazzeggio Fansub aveva preso vita.

Ce l’avevano fatta. Si buttarono tutti per terra, l’ansia e la stanchezza di quel periodo iniziava a salire tutta di colpo. Come dei pirla, ma forse più come dei bambini della loro età, si addormentarono con un sorriso stampato in faccia.   

Mary fu la prima a svegliarsi, aprì la mail per vedere se il sunbae aveva risposto. Niente. Era arrivata solo la notifica di lettura del messaggio. Provò ad aprire Skype per vedere se era in linea ma niente. E il niente durò per una settimana. Sti cazzi disse. Se mi vuole parlare sa dove trovarmi, ma se non mi risponde entro 3 giorni pubblico la sua foto e voglio vedere se si fa vivo. Questo era quello che provava a dire a se stessa, ma il suo cuore le faceva male e le diceva tutt’altro.

La piccola principessa non poteva sapere che anche il suo principino stava vivendo in un certo senso la stessa situazione. Il primo giorno ricevette una mail di Mary in cui gli chiedeva cosa ne pensava di quello che le aveva inviato il giorno prima; il secondo gli chiedeva se era tutto ok perché non aveva  ancora ricevuto una sua risposta. Il terzo gli scrisse se era stato colto da un attacco di diarrea che lo teneva incollato al cesso e non gli permetteva di rispondere. Il quarto giorno gli chiese se il cesso lo avesse ingoiato e se doveva provare a sentire le Tartarughe Ninja per andare a recuperarlo nelle fogne.  Il quinto giorno e il sesto giorno i toni furono più accesi e alla fine il settimo giorno ricevette la mail che più temeva “Non vuoi farti sentire? Bene, cazzi tuoi. Lo sai cosa ti aspetta. Hai tre giorni di tempo. Ricordati chi comanda tra noi due. Sono stata anche troppo buona in questa settimana, ma sti cazzi la pazienza ha un limite”.

La cosa bella di tutto questo era che il principe Kim non aveva mai ricevuto nessuna mail con l’allegato e che lui continuava a rispondere alle sue mail e quindi non capiva cosa diavolo stesse succedendo. Anche quando provava a chiamarla su Skype lei non rispondeva mai. Dopo l’ultima mail tirò fuori tutto il suo coraggio ed esclamò “Sti cazzi a lei, se la vuole pubblicare che la pubblichi. Me ne fotto altamente le balle, tanto ero figo anche vestito da bambina!” Lo urlò con tutta la voce che aveva in corpo e poi spense il Pc. Ma una strana sensazione di apprensione forte e persistente iniziò ad impadronirsi di lui. Il sunbae attribuì questa sensazione alla paura che ben presto il mondo avrebbe conosciuto la sua versione femminile, non capì invece che quella sensazione era più che altro dovuta al fatto che aveva paura di aver perso la sua migliore amica e forse qualcosa di più.

Nessuno dei due poteva immaginare che l’account Skype del Principe Kim e la sua posta elettronica erano ormai sotto il controllo del Primo Ministro e del suo staff, così come lo era anche il Cazzeggio Fansub. E nessuno dei cazzeggianti poteva sapere che la loro creatura era in realtà una bomba ad orologeria.


I tre giorni dell’ultimatum erano scaduti. Quel principe irrispettoso della gerarchia non aveva dato nessun segno di vita. Ora la principessina si era proprio rotta le balle. Aprì il cassetto, prese la foto, la mise nello scanner  e la caricò sul sito nel post  “La Principessa del Regno Coreano”. Stava per premere il tasto invio quando all’improvviso cadde la connessione. Riprovò a connettere, ma niente. “E che cazzo, ho appena cambiato il modem!”, fu il suo primo pensiero. Stava cercando di capire come risolvere il problema, quando ricevette un sms di gruppo da Susy che le diceva che aveva problemi a connettersi ad internet. Subito risposero anche tutti gli altri destinatari che anche loro non riuscivano a connettersi a nessun sito.

Accesero la Tv e il Tg stava facendo un’edizione straordinaria. Mary mandò un sms a tutti dicendogli di venire immediatamente a casa sua, era un’urgenza. Ascoltarono più e più volte quello che il giornalista diceva, cambiavano canale alla ricerca di un notiziario diverso nella speranza di aver capito male. Ma tutte le notizie davano la stessa informazione, Internet era morto.

Ora il giornalista stava leggendo il comunicato ufficiale rilasciato dal FBI - l’Agenzia Investigativa Interplanetaria

“A causa di un virus molto potente che sta cercando di prendere il controllo di tutti i siti dei più importanti organi politici ed economici dei vari Pianeti, l’FBI ha deciso di chiudere internet fino a quando il virus non sarà debellato definitivamente dalla rete. Stiamo portando avanti le indagini per identificare chi ha immesso il malware nella rete e tiene in mano le sorti del Sistema Solare. È un duro attacco alla stabilità del nostro Sistema, appena prenderemo il colpevole sarà immediatamente giudicato dalla Corte Interplanetaria.”


:: E senza internet come facciamooooo????
:: Maledetta FBI, pure qui ti ci mette a rompere???
:: Forse l’ho raccontata troppo grossa… forse
 

AIGOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

 

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Capitolo 7
*** 7 Capitolo ***


Sentenza della Corte Interplanetaria:

In base all’art. 5 della Legge 207/12, che disciplina i rapporti tra i vari Pianeti, giudichiamo il Pianeta Oasi colpevole di aver tentato un colpo di stato con il preciso obiettivo di sostituirsi all’attuale Governo del Sistema Solare.
Data la gravità dell’atto commesso, condanniamo il Pianeta Oasi a 10 anni di isolamento dal Sistema Solare. Nello specifico:
-          Non potrà avere nessun contatto con l’esterno
-          Il Governo Solare passerà le informazioni che riterrà opportune
-          Non potrà importare ed esportare alcun tipo di prodotto
-          I mezzi di comunicazioni saranno limitati al solo Pianeta Oasi.
Il provvedimento avrà validità dalle 12.00 di questo pomeriggio.
Alla fine dei 10 anni, questa Corte deciderà se prolungare o meno la condanna.

 

Tutto si era svolto in pochissimi giorni. Nessuno avrebbe mai pensato che le cose di sarebbero evolute in questo modo. Il giorno stesso che l’FBI aveva rilasciato il primo comunicato, ne arrivò un secondo  nel quale comunicava che grazie al valido contributo dei Servizi Segreti Coreani erano riusciti a trovare l’artefice dell’attacco alla stabilità del Sistema Solare. Inoltre, affermavano che il lancio del virus era partito da un sito del Pianeta Oasi. Il sito, ad insaputa dei suoi amministratori, era stato usato come mezzo per diffondere il malware a 10 giorni esatti dalla sua creazione. Il Governo Coreano inoltre aveva messo a conoscenza l’FBI dei suoi dubbi sull’onestà di Oasi e del fatto che già da tempo lo stavano tenendo sotto controllo e avevano delle prove che lo incastravano ancora di più.
La notizia provocò stupore in tutto il Sistema Solare. Nessuno osava e voleva credere a quel comunicato. Oasi era conosciuto per essere un pianeta pacifico e per la sua diplomazia, ma le prove che il Governo Coreano aveva mostrato erano inconfutabili. Oasi era colpevole e la Corte Interplanetaria non poté far altro che emettere la sentenza.
Il Pianeta Oasi inizialmente fu preso dallo sconforto, sconforto che la Famiglia Reale e il governo placarono con un annuncio sulla prima rete televisiva:
Siamo sempre stato un popolo pacifico. Come Re ho sempre cercato di portare avanti quelli che per me sono i miei valori fondamentali.  Il rispetto per gli altri, l’amore verso il prossimo e verso l’ambiente, l’onestà sono solo alcuni dei principi che regolano ogni giorno il mio comportamento e che ho cercato di insegnare a mia figlia e di trasmettere al mio popolo. Io credo nel mio popolo, credo che possiamo affrontare insieme questi 10 anni e continuare a camminare a testa alta consapevoli di non avere alcuna macchia. Ma se anche solo uno di voi non crede in me, nella mia famiglia e nel Governo, sono pronto a rinunciare al mio titolo e ad ogni mio avere. La mia famiglia è con me in questa scelta.

Per la Famiglia reale non ci fu alcun bisogno di rinunciare al titolo. La popolazione aveva una fiducia immensa nel suo Re e sapeva che senza di lui non sarebbe stata in grado di affrontare il futuro, perché la Famiglia Reale era il loro futuro e la loro guida.

Ma non solo il Pianeta Oasi stava attraversando un bel momento e soprattutto una Famiglia Reale non ricevette lo stesso trattamento da parte del suo popolo. Dopo la sentenza da parte della Corte Interplanetaria, la Famiglia Reale Coreana, andando contro il suo stesso Governo, aveva espresso  di essere contraria alla condanna e di credere fermamente nell’innocenza del Pianeta Oasi. Affermava anche di non essere mai stata messa al corrente da parte dei Servizi Segreti dei sospetti verso il loro paese alleato e che quindi riteneva opportuno che fossero condotte delle indagini più approfondite.
In seguito a queste dichiarazioni, il Governo Coreano prese in mano la situazione e mise alle strette la i Reali minacciandoli che se non ritiravano quelle affermazioni li avrebbero dovuto denunciare per alto tradimento nei confronti del loro stesso paese e di conseguenza lasciare immediatamente il Palazzo Imperiale. La Famiglia Kim, continuò fermamente a portare avanti la sua opinione, sapendo benissimo cosa questo le sarebbe costato. Ma a loro non interessava, contava più il loro pensiero della loro posizione. Il giorno dopo la sentenza della Corte, la Korea divenne una Repubblica Presidenziale e la Famiglia Reale fu allontanata da Seoul.

Ma i nostri piccoli eroi come presero la notizia? Oltre al fatto che avevano capito che avrebbero dovuto dire addio al loro mondo doramico e K-Popparo appena scoperto e ai relativi manzi, avevano anche intuito che il virus era partito dal loro sito. Susy aveva notato qualcosa di strano un attimo prima che il tutto si spegnesse e poi da alcuni discorsi sentiti a palazzo avevano ricevuto la conferma che era proprio CazzegiOasi l’origine di tutto. Ma chi poteva essere stato?
Ci pensarono per giorni e poi con l’arrivò del secondo comunicato del FBI a Mary si accese una lamapadina. “Cazzo, i Servizi segreti coreani rispondono al Primo ministro” fu la sua esternazione. Gli altri inizialmente non capirono e così Mary spiegò la sua stramba teoria. Gli raccontò di come avesse mandato il link del Forum il giorno prima della messa in rete al sunbae e di come avesse ricevuto la conferma di lettura. Disse che da quel giorno non aveva più sentito il sunbae ma che comunque aveva sempre una strana sensazione al riguardo. Non era dal sunbae comportarsi in quel modo, anche perché sapeva benissimo che scomparire così senza avvisare la sua padrona significava solo la sua fine. Doveva essere successo qualcosa.

Quindi raccontò ai ragazzi che nel mese in Corea aveva conosciuto la figlia del Primo Ministro e della reciproca antipatia che provarono l’una per l’altra. La principessa mise al correnti i suoi amici di tutte le volte che aveva visto Jessica spiare lei e il principe Kim quando giocavano e cosa ancora più strana l’aveva vista due/tre volte uscire dalla stanza del principino. Inoltre gli fece notare come tutta la situazione fosse andata a vantaggio proprio del Ministro Coreano, dato l’esilio della Famiglia Reale. Quando nominò la famiglia Kim a Mary li si strinse il cuore. Avevano creduto in loro e avevano rinunciato a tutto pur di difenderli. Cosa stava facendo il principe Kim in quel momento? Anche lui credeva nell’innocenza del suo popolo come la sua famiglia?

Tornò in sé. Lo sapeva benissimo che era un’idea strampalata, che era molto fantasiosa ma pensò che chi altro poteva conoscere il loro sito? Avevano ricevuto delle visite ma non così tante e nessuna da fuori il Pianeta. Sapevano benissimo che nessun oasiano avrebbe mai potuto fare una cosa del genere, quindi l’attacco doveva per forza venire dall’esterno. Quindi rimaneva solo quella soluzione. I ragazzi si trovarono perfettamente d’accordo con la loro principessa, anche se metà di loro non aveva capito una mazza, ma tanto dopo avrebbero rapito Rita e si sarebbero fatti spiegare tutto con più calma.
Al solo pensare una cosa del genere la Principessa provava un moto di incazzamento di dimensioni stratosferiche e avrebbe voluto usare tutto il potere della luna per ridurre in cenere quella piccola stronzetta viziata. Fu in quell’esatto momento che un’idea prese forma nella sua mente, ma prima di mettere al corrente gli altri voleva articolare bene il progetto. “Sti cazzi se gliela farò pagare” fu il suo ultimo pensiero prima di chiudere gli occhi.
 
Alle 12.00 del giorno X, Oasi iniziò i suoi anni di isolamento. Ma poco prima di quell’ora fatidica, gli oasiani ascoltarono l'ultima notizia dal mondo esterno:

       Ci giunge ora notizia che l’aereo che trasportava la Famiglia Reale Coreana si è schiantato contro una montagna.

 

Non ci sono superstiti.

:: Il sunabe non c'è più T__T
:: Sto Primo Ministro lo prendo e lo riduco in polpette insieme alla figlia
:: Ma quanto fa schifo sto capitolo? Colpa dello SFB

                                                                                                                 AIGOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

 
 

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Capitolo 8
*** 8 Capitolo ***


Erano passati cinque anni da quando Oasi era rientrata a pieno diritto nel Sistema Solare. Al termine dei 10 anni la Corte Interplanetaria aveva ritenuto che la condanna era sufficiente dato anche l’ottimo comportamento del Pianeta in quel periodo. Più che altro la scelta di non prolungare la condanna fu guidata da interessi di tipo economico e politico. Nonostante la forte opposizione da parte del Governo Coreano, gli altri pianeti non avevano la che minima intenzione di rinunciare alle scoperte tecnologiche che Oasi aveva fatto in quegli anni.
Mentre tutti gli altri pianeti avevano il problema della povertà, dell’inquinamento, del buco nell’ozono, della mancanza di alberi e dello smaltimento dei rifiuti, Oasi ai loro occhi si mostrò come un Paese che solo nella loro utopia era possibile. E quel risultato l’aveva raggiunto con le sue sole forze. Le barriere furono subito aperte. Molti ingegneri, geologi, economisti e altri profili furono invitati ai vari convegni negli altri pianeti  per cercare di spiegare come avessero fatto a raggiungere quei risultati e per condividerli con il resto dei loro coplanetari. Gli Oasiani erano il centro dell’attenzione del Sistema Solare, erano usciti dai quei 10 anni nel migliore dei modi. Come promesso dal loro Re, potevano continuare a camminare a testa alta orgogliosi della loro nazione.

E i nostri piccoli eroi?

I ragazzi erano radunati al Pub. Dovevano discutere di una cosa importante e avevano ritenuto opportuno che non era un argomento che si poteva continuare su Facebook. Bisognava affrontarsi a quattr’occhi e risolvere una volta per tutte la questione.

- Ma come puoi pensare che JB sia più bello di Si Woo? Ok anche quest’ultimo non è male, ma l’hai visto bene JB? E poi assomiglia a Henry e ciò me lo fa piacere ancora di più. E cmq prima di Si Woo ci sarebbe JR.

- Ritols ma solo tu e Luigi vedete questa somiglianza con Henry e ciò mi fa presupporre che abbiate grossi problemi di vista. Infatti Jin Woon è molto ma molto più bello di JB, vero ciccia pasticcia?
- Cazzo come ti do ragione Ross, questi non capiscono proprio una mazza e tanto lo sappiamo che il drama andrà a finire come diciamo noi  e che lei sceglierà chi so io.

- Comunque, Jin Woon è fuori dai giochi Ross e Fra, quindi mettetevi l’anima in pace. La sfida finale è solo tra JB e Si Woo. Ora chi osa pensare che JB sia più bello di Si Woo sappia che quaglierà con l’idol che sopporta di meno nel prossimo capitolo della mia FanFiction.

E fu così che secondo la legge della democrazia, Emilio ottenne anche l’ultimo voto da parte di Luigi per portare alla vittoria il suo candidato. I supporter di JB non poterono fare a meno di lanciare uno sguardo assassino a Luigi, il quale però preferì dover sopportare per giorni le loro torture piuttosto che pensare di dover leggere un capitolo di una storia con lui e alieno. Al solo pensiero rabbrividiva.

Risolto questo dilemma fondamentale che turbava i loro pensieri cazzeggianti da quando era iniziato il drama, si misero a parlare del nuovo singolo dei BAP, di come spaccava alla grande e fosse diventata la loro droga quotidiana. Come al solito, finirono presto di parlare della canzone e si concentrarono principalmente sulle qualità manziche di ogni singolo componente del gruppo. Era più forte di loro, di qualsiasi cosa iniziavano a parlare finivano sempre con il discutere di manzi. Bastavano parole come membri, torri, banane, avambracci, pomi d’adamo e vene a far divergere totalmente il discorso. Erano irrecuperabili.

Mary li osservava. Era sia felice sia triste perché era conscia di tutti gli sforzi e rinunce che avevano fatto in quei 15 lunghi anni. Per portare avanti il loro piano avevano sacrificato molto della loro gioventù ma non aveva mai sentito nessuno di loro lamentarsi della cosa, anzi ne erano fieri. Agli studi dell’inglese, qualche anno dopo affiancarono quelli del coreano e dei programmi informatici. I progressi che Oasi stava facendo nel campo informatico erano enormi e loro dovevano assorbire il più possibile, consci che quel settore era uno dei punti centrali del loro piano. Diciamo che lo studio del coreano non lo videro molto come un sacrificio, soprattutto quando all’apertura delle barriere ebbero occasione di riprendere contatto con il mondo popporo e doramico. E soprattutto quando si resero conto che i coreani non solo erano migliorati dal punto di vista musicale e della recitazione ma anche dal punto di vista della specie maschile. Furono tutti d’accordo nell’affermare che la generazione dei loro coetanei coreani era cresciuta nel migliore dei modi. L’esclamzione che fecero tutti in coro fu più o meno la seguente “Sti cazzi” e il loro odio verso il Primo Ministro crebbe ancora di più perché gli aveva proibito per ben 10 anni una tale visione. La vendetta sarebbe stata tremenda.
Mary ripensò a quando ebbero l’idea di riprendere la loro vecchia attività di subber e di ridare vita al loro Forum. Non avevano più bisogno dei sub dei Dark, ormai il coreano lo conoscevano bene. In quegli anni non so quante volte si erano rivisti i drama e ascoltato le canzoni che avevano scaricato prima del Grande Guaio. Con il tempo il forum prese sempre più forma e gli iscritti aumentarono velocemente tanto da farli diventare uno dei forum più accreditati in quel settore.

All’improvviso i pensieri di Mary furono interrotti dallo squillo del cellulare. La principessa prese il telefono e prima di premere il tasto verde si raccomandò con gli altri di non comportarsi come al solito. Schiacciò il tasto e mise in vivavoce in modo che anche gli altri potessero sentire. La voce squillante prima di Fabula e poi di Barbara li salutò calorosamente ma le raccomandazioni di Mary non servirono a niente. Ci fu la bolgia più totale, come del resto succedeva a partire da 3 anni a questa parte quando chiamavano. Qualcuno si preoccupava di come stavano, qualcun’altro di cosa stessero mangiando ma la maggior parte di loro gli domandava il numero di manzi che avevano visto quella settimana.

Fabiola e Barbara dopo il diploma avevano vinto la borsa di studio per Psicologia del Lavoro presso l’Università di Seoul e il da poco avevano conseguito la Laurea con il massimo dei voti. Ora erano in attesa di sapere se la loro domanda di tirocinio presso il Ministro della Difesa fosse stata accettata. I ragazzi erano orgogliosi di loro, durante la settimana erano università e casa e nei week-end lavoravano per mantenersi. Non che il lavoro li pesasse, del resto facevano le doppiatrici di personaggi di anime, un lavoro che gli calzava a pennello. Un giorno un tipo ad un bar le sentì mentre imitavano dei personaggi di cartoni e le invitò a fare un provino presso la sua agenzia. Inizialmente erano titubanti perché avevano paura che si trattasse di anime erotici, ma poi decisero di presentarsi comunque che tanto non avevano nulla da perdere, al massimo avrebbe rifiutato. Il loro coraggio fu premiato. Anche se qualcuno dei loro amici ci rimase male e avrebbe preferito che si trattasse di anime hentai.

Dopo un po’ Mary chiese se avevano avuto informazioni di Susy perché era da un paio di giorni che non si faceva sentire neanche su Skype. Fabula la mise al corrente che la loro socia aveva fatto incazzare il suo maritino il quale aveva pensato bene di staccargli internet per vendetta e di prendergli il suo cellulare. Tutti si misero a ridere perché erano sicuri che anche questo mese Susy aveva prosciugato la carta di credito del suo adorato marito. Si erano conosciuti l’estate dopo l’apertura delle barriere, lui era venuto per andare a trovare sua nonna che non vedeva da 10 anni. Per lui fu amore a prima vista mentre Susy fu più ostile all’inizio. Insomma i suoi canoni di bellezza erano più elevati, gli piacevano i ragazzi muscolosi, con i capelli biondo ossigenato e che sapevano ballare. Lui praticamente non aveva niente di tutto questo. Però pian pianino il suo sorriso e la sua dolcezza conquistarono la nostra piccola grafica che però non si arrendeva all’idea di avere un vero e proprio manzo coreano come ragazzo. Quindi gli fece un out-out: la prossima volta che si sarebbero rivisti avrebbe dovuto corrispondere perfettamente ai suoi canoni, solo così lei lo avrebbe accettato nella sua vita. Lui non poteva sapere che comunque Susy aveva già preso la sua decisione e che il lui era già parte della sua vita, perché quel suo sorriso e quel suo sguardo, che riflettevano un carattere dolcissimo, valevano più di un corpo perfetto.

Si presentò a Natale e a sorpresa di tutti chiese la mano di Susy. “Seeeeeeeeeeeeeeeeeeeee, ma questo è fuori come un melone” urlarono tutti in coro per poi urlare ancora più forte “Ma tu sei fuori come un melone” quando la loro amica corse ad abbracciarlo dicendogli di sì. L’esclamazione di Mary logicamente fu più contenuta, diciamo che si potrebbe immaginare come un susseguirsi infinito di puntini. Non era diventato il suo ragazzo ideale, doveva ancora fare molta strada. Però si era tinto i suoi amati capelli di biondo e si era iscritto in palestra. E poi come avrebbe mai potuto dire di no a quegli occhi? L’estate successiva Susy si sposò con una bellissima cerimonia in spiaggia e poi tra le lacrime salutò i suoi amici invitandoli ad andare a trovarla in Corea. Non si sentiva sola, sapeva che presto Fabula e Baba l’avrebbero raggiunta e poi aveva il suo amore vicino. Dopo 4 anni rimanevano ancora tutti allibiti quando quel ragazzo mingherlino che corteggiava Susy in modo così buffo si era trasformato in un idol che mandava in estasi una miriade di ragazze ogni volta che saliva sul palco.

Erano tutti invidiosi della loro amica. Aveva raggiunto quello che era l’obiettivo di ognuno di loro  e cioè conoscere un idol e farsi mantenere da lui, anche se Susy diceva sempre che lei non era una mantenuta ma una pittrice, ma Mary amava rispondergli “Sti cazzi, non mi sembra che quel maglioncino te lo sei comprato con i soldi del tuo ultimo quadro”.

Il piano in un modo e nell’altro stava procedendo. Fabula, Baba e Susy erano già in Korea. Susy ci era finita per culo, ma l’importante è che fosse lì, per le altre due invece fu proprio una scelta legata al piano iniziale. Tutto sarebbe stato perfetto se la loro domanda di tirocinio sarebbe stata accettata.

Anche Mary era pronta a partire. Miro aveva vinto un concorso per una sceneggiatura grazie ad una sua FF che aveva scritto anni prima. La storia narra di 4 amiche che per fortuna di due di loro e per sfortuna delle altre due conoscono dei ragazzi che sono in realtà dei vampiri e che renderanno la loro vita a volte piacevole e altre volte terrificante. La FF era talmente piaciuta ai produttori del concorso tanto da pregare Miro di collaborare con loro al progetto. Lei aveva accettato ma aveva posto la condizione che l’attrice protagonista l’avrebbe scelta lei. Entrambe, con un forte senso di deja-vu come se avessero già vissuto tutto quello che le stava succedendo, furono sorprese quando la proposta di Miro venne accettata.

Il giorno X Mary salutò i suoi amici e insieme a Miro si diresse verso i controlli di sicurezza al di là dei quali le aspettava l’aereo che le avrebbe portate in Korea. La principessa aprì il biglietto che le avevano dato i ragazzi prima di salutarla, e dopo averlo letto si mise a ridere mentre una lacrima scese sulla sua guancia

Gli faremo conoscere i criceti mannari a quei due.
Sti cazzi ci mancherà tanto sentirtelo dire ogni giorno.
Ti vogliamo bene.

 :: Io, Fabula e Susy siamo in Korea, prrrrrrrrrrrrrrrrrrr
:: o.O ma con chi è sposata la socia?
:: Mary e Miro vi aspettiamo

AIGOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

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Capitolo 9
*** 9 Capitolo ***


Fabula e Baba erano all’aeroporto aspettando che il volo di Mary e Miro arrivasse. Erano sedute sulle poltroncine dell’area Arrivi quando la loro attenzione venne catturata da un poster.

-    Hai visto che occhi? Disse Baba
-   Sì. Rispose Fabula
-   Ma guarda che sorriso.
-  Già…
-  È sempre un gran figo.
-  Non posso darti torto.
-  Ma quegli avambracci?
-  Cosa mi farei fare da quelle braccia.
-  E poi le sue fossette
-  Fossette???
-  Sì quelle sue fossette assassine.
-  Ma Baba guarda che quello è Woohyun.
-  Ma sei scema? Quello è Binuccio, lo riconoscerei lontano un miglio.
-  Ahahaha, tu sei fuori quello è il Principe, ti pare che io non riconosco il MIO Woohyun.
-  Fabula ti ricordo che domani hai l’appuntamento dall’oculista.
-  Ma solo per una visita di controllo! Ci vedo benissimo e ti dico che quello è Woohyun.

Erano ancora lì a discutere se fosse il Principe o Hyun Bin, quando un ragazzo che era seduto nelle panchine dietro di loro, divertito dalla loro discussione, si girò e rivolto a Fabiola disse:

-  Secondo me ha ragione la tua amica. Non ho molta memoria, ma sinceramente non ricordo di aver posato per quella foto, però posso provare a chiedere al mio manager, magari ricordo male.

A quell’affermazione, le due amiche si bloccarono di colpo. O qualcuno le stava prendendo per il culo o il ragazzo che aveva appena parlato era Woohyun in carne ed ossa. Purtroppo quando si girarono capirono in meno di 2 secondi che avevano fatto la più grande Fabulata della loro vita, “Cazzo” esclamarono all’unisono in oasiano! Il ragazzo rimase perplesso perché non capiva la lingua, ma Barbara prendendo il controllo della situazione gli spiegò che “Cazzo” in oasiano significava semplicemente “Ciao”.

-   Piacere io sono Barbara, sai che anche dal vivo assomigli molto a Hyun Bin, anche se Hyun Bin dal vivo non l’ho mai visto. Comunque, questa è la mia amica Fabiola.
-   Cazzo Fabiola, piacere di conoscerti. Disse WooHyun.

Fabula non poté trattenere una risata, ma dopo aver ricevuto più o meno 180 gomitate da parte di Baba, riprese possesso di se stessa e strinse la mano al principe “Piacere di conoscerti”. Rimasero a parlare del più e del meno fino a quando non sentirono una voce familiare alle loro spalle

-  Ok che ci siamo viste il mese scorso, ok che ci vediamo ogni giorno su Skype, ma vi siete dimenticate che siete venute ad Incheon per prendere noi e non per sbavare dietro a qualcuno? Guardate che quello con cui state parlando non è Hyun Bin, ma uno che si spaccia per lui. Ma c'è bisogno che ve lo dica io?

Fabula penso che l’aereo di Mary e Miro sia atterrato e penso che la nostra principessa sia proprio dietro di noi. Ora cerca di mantenere la calma, lo sai che con lei è una battaglia persa per quanto riguarda gli Inpinite, quindi metti a posto gli artigli e corri a salutarla alfonseggiamente. Al mio tre ci giriamo e poi corriamo ad abbracciarla, ok? Fabiola guardò la sua amica e si complimentò con lei per la sua illuminante deduzione, poi al suo tre si girò e con il suo sorriso più bello corse ad abbracciare Mary e Miro.

Dopo i saluti, le ragazze presentarono Woohyun a Mary e Miro

-  Cazzo Mary e Miro, piacere di conoscervi. Io sono Woohyun, benvenute in Korea.
-  Sti cazzi, ma chi è questo? Ma è fuori di testa?
-  Ehm, scusa la nostra amica Woohyun, il viaggio deve averle fatto perdere la buona educazione. Mary alle persone più grandi si dice “Cazzo” non “Sti cazzi” per salutarle. Sei anche una principessa, dovresti conoscerle le buone maniere. Comunque Woohyun loro sono Mary e Miro.

Barbara aveva recuperato in extremis la situazione lasciando perplesse le due nuove arrivate e il principe convinto di aver imparato un altro termine oasiano. Mary e Miro erano talmente stanche per via del viaggio che non replicarono più niente, tanto sapevano che quando in giro c’erano Baba e Fabula le cose non potevano essere normali.

Le ragazze salutarono Woohyun non prima di essersi fatte fare l’autografo. Mary le guardava stupite e cercava di capire se le loro amiche si fossero fatte talmente tanto di Praivasi da farsi fare l’autografo da una copia di Bin. Erano proprio peggiorate in quest’ultimo mese, pensò.

Fabiola era alle stelle, aveva finalmente incontrato il suo futuro marito. Non le importava che la sua amica non avesse riconosciuto uno dei membri degli Infinite, ormai ci aveva fatto il callo. Per lei erano tutti sconosciutit, solo di uno ricordava il nome anche se faceva sempre finta di non saperlo, ma nessuno ha mai capito il perché.

Arrivarono a casa di Susy dove avevano appuntamento per pranzo. Era sola, perché la sua dolce metà era alle prove per il Music Bank, ma le aveva detto che sarebbe arrivato il prima possibile. Dopo pranzo si collegarono su Facebook per vedere cosa stavano combinando gli altri. La situazione era nella norma. Erica era entrata in modalità colonna sonora, Cele aveva pubblicato il nuovo capitolo della sua FF per la felicità di Susy che la stava tartassando da due giorni. Rita impazziva perché non riusciva a vedere un drama perché i sub erano sballati e Francesca pubblicava link a cose di cui molti di loro stavano ancora cercando di capirne la natura. Mancavano tutti gli altri, ma alcuni erano al lavoro, altri a dormire e altri ancora a studiare per gli ultimi esami prima della laurea o per i concorsi a cui volevano partecipare.

Verso le 16.00, Mary e Miro dissero che erano molto stanche e che avrebbero voluto andare a riposare un pochino prima dell’uscita che avevano organizzato per la sera. Appena Baba e Fabula avevano saputo che Miro e Mary sarebbero arrivate in Korea, si erano mosse per cercare un appartamento per loro quattro e alla fine avevano trovato quello che faceva per loro.

-  Vi accompagno anche io, disse Susy
-  E scusa dove vorresti andare in ciabatte e senza giubbotto? Le chiese Miro
-  Nel vostro appartamento, rispose Susy non capendo la domanda di Miro

Fabiola disse a  Susy che non le aveva informate del fatto che il loro appartamento si trovava nella porta affianco a quella di Susy. Mary ne fu molto felice perché non aveva più la forza peri portarsi dietro il suo bagaglio, “Sti cazzi, che faccio preparare a Luigi i miei bagagli la prossima volta” pensò mentre si trascinava le sue due valigie più lo zaino e il Beauty.

Finalmente erano a casa. Ognuna aveva la propria stanza con il proprio bagno, la cucina era piccola ma molto accogliente mentre la sala era grandissima con un due bellissimi divani e un TV a 52’’ collegato a internet. Erano in paradiso. Mary e Miro si fecero una doccia e poi raggiunsero le altre in sala.

Fabiola consegnò a Miro un plico che avevano lasciato per lei a casa il giorno prima. Era la sceneggiatura provvisoria del drama e l’elenco degli attori scelti per la parte.

-  Bene la storia la sappiamo già, quindi passiamo al succo della questione
-  Brava Baba, ogni tanto dici qualcosa d’intelligente. Miro partiamo da Second Male Lead. Chi hanno scelto?
-  Pensavo volessi partire dall’attore protagonista Fabi, rispose Miro
-  Nooo, lasciamolo ad ultimo.
-  Allora come second lead… oh cazzo.
-  Oh cazzo cosa? Baba era molto curiosa ora
-  Choi Jin Hyuk.
-   Lo sapevo io che non dovevo studiare Psiologia, perché ho dato retta a Fabula?. Recitazione dovevo  studiare, recitazione cazzo!!!
-   Io te lo dicevo di venire a scuola di teatro con me ma tu preferivi rimanere a casa a guardare drama. Hai visto? Ora IO reciterò con la TUA proprietà. Mary rideva mentre diceva queste cose alla sua amica e rideva proprio di gusto.
-  Baba non ti preoccupare vuol dire che andremo molto spesso a trovare Mary sul set
-  Tu che vuoi? Sei sposata ormai, devi avere occhi solo per tuo marito.
-  Ma io ho occhi solo per mio marito… quando è vicino a me. Ma quando non c’è che faccio guardo il muro?
-  Non dovresti dipingere per camparti? Le chiese Mary

Susy le fece la linguaccia. Le ragazze si misero a ridere. Poi tornarono serie e ripresero la loro discussione. Era ora di sapere chi era il Male Lead. Miro guardò il foglio, poi guardò Mary e poi guardò di nuovo il foglio.

-  Mary…
-  Sì?
-  Il Male Lead è…
-  Ho come la sensazione che potrebbe essere il Nishikido, affermò Mary
-  Non è il Nishikido
-  E allora chi è Miro? Chiesero le altre
-  Kim Hyun Joong.
 
:: E oggi abbiamo imparato un po’ di linguaggio oasiano
:: Comunque Binuccio è più bello di Woohyun
:: Ma allora il sunbae è vivoooooooo? Ma anche no!!!


AIGOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

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Capitolo 10
*** 10 Capitolo ***



Kim Hyun Joong.

Ogni volta che Mary sentiva quel nome provava una forte fitta al petto ed era come se il cuore si fermasse per dieci secondi. Gli assomigliava, gli occhi e il sorriso erano dannatamente uguali a quelli del suo principe. Un giorno di quattro anni prima stava QC una puntata di un drama quando sentì una canzone nuova trasmessa dalla radio di Cazzeggio. La canzone la colpì, aveva una bella sonorità e un bel ritmo, ma ancora di più la colpì la voce di uno dei cantanti, non sapeva il perché ma le dava calore. Pensò che se quella persona aveva quella voce doveva per forza essere un manzo che valeva la pena conoscere. Quindi andò sul forum guardò il titolo della canzone e del gruppo. Erano gli SS501. Come cazzo ho fatto a farmi sfuggire il debutto di questo gruppo fu il primo pensiero di Mary quando digitando il loro nome su GooglOasi comparvero le loro foto.

Stava facendo lo scanner di ogni singolo componente del gruppo, quando arrivò alla descrizione e alla foto di Kim Hyun Joong.  All’improvviso iniziò a sentire una fitta al petto e delle lacrime iniziarono a rigarle il volto. Il suo principe era vivo. Quegli occhi, quel sorriso e quell’espressione da Dio dell’Universo appartenevano al suo sunbae. Ma allora perché il nome era diverso? Perché la data di nascita era diversa? Perché la sua storia personale non era come quella che conosceva lei? Le lacrime aumentarono quando Mary tornò in sé e realizzò che quella persona non era il principe Kim, non poteva essere lui, perché quella persona non era più con loro ormai da ben 11 anni.

Le ragazze guardarono Mary. Sapevano cosa quel nome facesse scaturire in lei. Quindici anni prima l’avevano aiutata ad uscire dal dolore della morte del suo principe. Si era chiusa in se stessa e non parlava più con nessuno, non mangiava e non voleva neanche andare più a scuola. Alla fine i ragazzi decisero che non potevano continuare a vederla così, quindi le diedero uno scopo, un qualcosa che almeno la aiutasse ad uscire dall’isolamento che si era creata.
Un giorno arrivarono da lei con un pacchetto. Mary riluttante lo aprì e dopo aver visto il contenuto si girò verso di loro e gli chiese se la stavano prendendo per il culo. Rita preso il contenuto del pacco e rivolgendosi a Mary gli disse che quella bambola vodoo sarebbe stata la sua amica e che avrebbe accolto tutto il dolore e l’odio che lei stava provando. Doveva solo tenerla vicina a se e sfogarsi con lei. Mary li guardò come a dire se aveva degli amici o degli emeriti rincoglioniti, poi si alzò andò alla scrivania, prese un cacciavite e si sedette ai piedi del suo letto e iniziò a infierire su  quella bambola con il cacciavite e ad ogni colpo urlava sempre più forte “Sti cazzi, sti cazzi, Jessica. Sti cazzi se non ti faccio il culo.” I ragazzi  si guardarono tra loro e se ne andarono lasciando Mary a sfogarsi sulla loro nuova mascotte, l’obiettivo era stato raggiunto.

Dopo che Mary aveva ridotto praticamente a colabrodo la povera Mascotte, decise di leggere il biglietto che gli avevano lasciato i ragazzi

Pensiamo che tu ci sia arrivata da sola, comunque se ancora non hai capito
come sfogare la tua rabbia, attaccato al coperchio trovi un cacciavite.
Ti vogliamo bene.

Per la prima volta da quando aveva saputo della morte del Principe Kim, Mary iniziò a ridere e poi pian pianino quella risata si trasformò in un pianto liberatorio. Pianse tutta la notte e l’indomani si presentò ai ragazzi più forte che mai, con il suo bel progetto di vendetta stilato e rilegato per ognuno di loro. Ognuno prese la sua copia e un sorriso apparve sui loro volti leggendo la copertina

Il Piano Mefistofelico.
 

Ora a 15 anni di distanza, Mary conviveva con il dolore della perdita del suo amico. Quando pensava di averlo superato, le bastava vedere o sentire Kim Hyun Joong per farle tornare tutto più che vivo che mai. Amava e odiava quella persona, e il motivo era sempre lo stesso. Lo amava perché le ricordava il suo principe e l’odiava perché le ricordava il suo sunbae.

Le ragazze cercarono di riportare Mary da loro e distoglierla dai suoi pensieri.

-   Ok ragazze è ora di andare a farvi conoscere un po’ della vita notturna di Seoul – disse Fabiola
-   Tu le vuoi portare a conoscere la vita notturna? E scusa quand’è che l’avresti conosciuta? – le chiese Baba
-   Su Baba non infierire su Fabula, manco tu sei uscita molto in questi anni. Vi porto io che invece conosco la maggior parte di tutti i locali più manzosi della capitale.
-   Susy guarda che stasera c’è anche Eun con noi ed essendoci lui, da quanto hai detto, i tuoi occhi non potranno vedere altro – le disse Miro ridacchiando
-   Simpatiche, veramente simpatiche. Vuol dire chi io mi accontenterò di spupazzarmi mio marito che è uno dei SuperJunior quando invece voi vi limiterete a PENSARE di spupazzare uno dei manzi che vedrete.


Susy le lasciò lì tutta soddisfatta della sua affermazione e si diresse verso il suo appartamento, quando si sentì urlare contro “Mantenuta!!!”. Lei si girò e mostrando il dito medio rispose che la loro era tutta gelosia e poi corse via sapendo che altri due secondi in quella casa avrebbero significato la sua fine.

Le quattro amiche rimaste da sole si guardarono e in coro disserro “Ma quanto cazzo ha ragione?”

Mary e Miro avevano stavano finendo di prepararsi quando furono raggiunte dalle voci di Barbara e Fabiola. Mary si mise a ridere, da quando avevano ripreso a seguire entertainment coreano, la discussione tra le due era sempre la stessa. Miro chiamò Mary e raggiunsero le due litiganti con l’idea di troncare la discussione, ma ormai era troppo tardi:

-  Dillo che ti sei voluta vendicare del fatto che dico sempre che il MIO principe è più bello del tuo – disse Fabula con la foto di Woohyun in mano
-  Il Tuo principe è meno bello del MIO ed è il TUO principe che assomiglia al MIO – replicò il nemico
-  Non penso proprio. Prima hanno fatto la prova con Binnino e visto che non era uscito male l’hanno migliorato ed è stato creato il mio bellissimo Principe
-  Se, se, se e ancora seee. L’importante è crederci
-  Ma infatti io ci credo Baba, sei tu che te ne devi fare una ragione
-  Ma io me ne sono fatta una ragione. Ho ragionato sul fatto che Binuccio è più bello.
-  Te ne sei fatta una ragione sbagliata
-  Cara Fabula, non sono io che ho confuso il MIO principe per il TUO.


Fabula si girò a cercare qualcuno che le desse ragione ma quando vide chi aveva intorno capì che doveva andare in ritirata, Miro era allo stesso livello di Baba e Mary… Mary manco sa chi è il Principe. Ma quando arrivano gli altri, fu il suo ultimo pensiero prima di uscire di casa.

La serata trascorse tranquilla, fu una bellissima serata. Ma come si sa bene dopo la quiete arriva sempre la tempesta. Le ragazze si erano dimenticate un piccolo particolare

Second Female Lead: Jessica.

:: Ohhh, ma sta Jessica ora ha veramente rotto
:: Avete capito come è nata la mascotte Oasi? *emu
:: Kim Hyun Joong, fai il bravo con Mary mi raccomando

 

AIGOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

 

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Capitolo 11
*** 11 Capitolo ***


Miro era appena rientrata a casa. Era uscita la mattina perché doveva incontrarsi con i produttori e gli sceneggiatori per definire gli ultimi particolari. Era rimasta male del fatto che il Kim Hyun Joong che avrebbe interpretato il primo lead non era il suo Kim Hyun Joong. Fu in quel istante che avrebbe convinto gli autori a cambiare il finale inserendo la bellissima scena in cui Hyun Joong muore per salvare la vita della protagonista. Perfetto, quello sarebbe stato un finale veramente perfetto.

Peccato che gli autori non la pensavano come lei. A loro piaceva molto il finale originale e non avevano nessuna intenzione di cambiarlo. Potevano al massimo decidere di cambiare il finale delle altre tre storie. Le proposero di cambiare la storia di Baba e di farla finire tragicamente con lei che sarebbe morta per mano di uno dei vampiri che le davano la caccia. Tra tutti i personaggi è quello che ci sembra più facilmente attaccabile dato che nessuno dei vampiri coreani, giapponesi e non so cosa non avevano nessun interesse a proteggerla. “In fondo è il personaggio più insignificante nella FF”, le disse uno degli autori. Miro nonostante affermò che quello di Baba non era il personaggio più insignificante, non trovò modo di replicare alla loro affermazione e anzi le piacque l’idea di quel finale per lei. Si chiese perché non ci avesse pensato prima.

Finita la riunione, Miro decise di gustarsi il bel panorama che le offriva la terrazza di quel palazzo. Sperava che la visuale di Seoul l’avrebbe fatta calmare, l’incontro le aveva messo addosso un’ansia non indifferente. E così fu. Vedere Seoul dall’alto di un grattacielo di 80 piani, le permise di rilassarsi e di riacquistare le forze per affrontare il resto della giornata. Ma quella sensazione durò poco. Quando se ne stava per andare notò un ragazzo in piedi sul cornicione del terrazzo. Pensando quello che avrebbero pensato tutti in quell’occasione, Miro prese il suo cellulare e compose il numero della polizia. Ma poco prima di avvicinare il cellulare all’orecchio, il ragazzo le prese il cellulare da mano e le disse

-          Guardo che non ho nessuna intenzione di buttarmi giù
-          Ah, mi fa piacere – rispose Miro
-          E poi anche se fossi caduto, a meno di due metri c’è la terrazza del Ristorante
-          Ah, mi fa piacere
-          Ci tengo alla mia vita, solo che mi piace l’altezza
-          Ah, mi fa piacere
-          Sono contento che tutto ciò ti faccia piacere. Spero che ti faccia altrettanto piacere che io mi presenti
-          Ah, mi fa piacere
-          Piacere Kim Hyun Joong
-          Ah, piacere
-          Bene allora ci vediamo.

Ma sono pirla, fu il pensiero di Miro quando prese coscienza di sé. Aveva finalmente incontrato il Kim Hyun Joong che voleva lei e, meravigliandosi di se stessa, non era riuscita ad aprire bocca se non per dire piacere. Andò dritta all’ascensore nella speranza di poterlo incontrare di nuovo, ma lui non c’era. Prese il pulsante e quando le porte si aprirono lei entrò, quando si girò si trovò Pazzo davanti che le chiese se era giunto il momento di dirgli il suo nome, perché era strasicuro che lei non si chiamasse Piacere.
Stava rientrando a casa tutta alfonseggiante pronta a raccontare il tutto alle amiche. Quando aprì la porta la situazione all’interno non era delle più rosee. Barbara era a braccia conserte seduta per terra che dava le spalle a Mary:

-          E dai Baba, è solo una FF – le diceva Mary
-          Lo so che è solo una FF, ma cosa ci posso fare se non lo sopporto?
-          Ma tu hai Donguccio, non posso farti lasciare lui per Binuccio
-          Ma io non voglio lasciare Donguccio bello, solo che…
-          Solo cosa?
-          Solo che se non posso averci una storia io con lui allora lui non deve esserci nella FF, ecco!
-          Sti cazzi, la FF è mia e ci faccio quello che voglio
-          Maryyyyyyyyyyyy, ti prego. Guarda che mi metto a scrivere anche io una FF e faccio diventare il tuo primo in classifica il predestinato di una di noi.
-          Io ci sto – Rispose Susa
-          Ma poi Bin l’hai nella FF di Susa, cosa vuoi?
-          Sì ma Susa non si sbriga a farmi quagliare con lui
-          Uè, io sono presa con la pittura in questo momento e non ho il tempo necessario per scrivere
-          Non mi sembra che in questo momento tu abbia dei pennelli in mano – le disse Baba
-          Sto cercando l’ispirazione.
-          Sti cazzi, è da quando siamo noi qua che cerchi l’ispirazione
-          Baba… sappi che stai rischiando la quagliatura con fossetta
-          Tzè, fate come volete. Tanto lo so che sono predestinata ad incontrarlo.
-          Certo tu sei destinata ad incontrarlo per poi presentarlo a me – le disse Miro.

Per fortuna che Fabiola le chiamò per il pranzo. La discussione non continuò per il semplice motivo che quando Barbara si trova davanti al cibo non esiste nessun manzo in grado di distrarla. Miro raccontò la sua mattinata e chi aveva incontrato lasciando le altre ragazze di stucco. Logicamente la furbetta tralasciò il piccolo particolare di come era rimasta imbambolata appena l’aveva riconosciuto e passò direttamente a quello che si erano detti in quei 60 secondi che l’ascensore ci aveva messo per portarli al piano terra. Era in quel palazzo perché aveva un incontro con i produttori del nuovo drama a cui avrebbe preso parte e per somma sorpresa di lei lui le disse che sarebbe stato proprio il drama tratto dalla sua sceneggiatura. Miro era contenta perché sarebbe stato lui il male lead e si chiedeva perché avevano subito escluso quella possibilità, Mary invece provò un tuffo al cuore.

Dopo pranzo Miro era andata a riposare perché la mattina si era alzata veramente presto. Susy era andata a casa sua dicendo che le era venuta l’ispirazione mentre Baba e Fabula erano al PC ridendo della discussione che avevano iniziato Francesca e Ritols riguardo SungMin e Ryewook:

-          Tu stai zitta che a te piace minnie lui è molto più bello di minnie, sia di faccia che di fisico, e soprattutto quando inizia a cantare diventa un angelo, mentre invece quando canta minnie comincia a    piovere – aveva appena scritto Fra
-          ‎:-O ma dove sarebbe più bello di Minnie??? Patata senti che eresie che diceeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee ahahahahahah
-          O________O cioè questa me l'ero persa!!! non ci posso credere... topino è caruccio ed ha una voce stupenda, ma minnie... non c'è paragone proprio!! XD
-          NON C'é PARAGONE BRAVISSIMA!!! ! Perchè minnie è orrendooooo!!!!!!

Barbara e Fabula non capivano il senso di quel discorso, per loro non si poteva scegliere tra loro due perché erano cessi tutti e due. Ma le tre ragazze erano ormai andate per la tangente. Stavano continuando a commentare su Facebook, quando Barbara ricevette una chiamata. Quando Baba chiuse la chiamata, andò ad abbracciare Mary e guardandola negli occhi le disse che poteva congratularsi con loro perché la domanda di tirocinio era stata accettata. Fabula fece il segno della vittoria e Mary sorrise, poi rivolgendosi alle altre le disse che quella non era l’unica buona notizia della giornata. Mary prese la sceneggiatura, andò alla pagina degli attori e fece vedere chi avrebbe interpretato la loro Susy nel drama.  Non avrebbero mai sperato di potersi avvicinare a Jessica così presto. Tutto stava procedendo per il meglio, anche se in largo anticipo con i loro piani.
 
Il giorno dopo, Barbara e Fabiola erano nella sala d’attesa dell’Ufficio del loro futuro Responsabile. Erano state chiamate per firmare alcune carte e per avere maggiori dettagli sugli orari. Erano sedute aspettando che le chiamassero quando Baba richiamò l’attenzione di Fabula

-          No, ma hai visto la nuova firma di Miro?
-          Sì.
-          Che brava la mia socia. Quella foto di Hyun Bin è bellissima
-          Tu sei fuori di testa.
-          Se come se tu non facessi la stessa cosa con il tuo Principe
-          Ehm… quando mai?
-          Cmq se Susy non si sbriga a farmi quagliare con lui, dico ad Eun come passa le sue giornate
-          Mi dispiace quel ricatto non lo puoi usare
-          E perché?
-          L’ho già usato io per farmi quagliare con il principe
-          Fabulaaaaaaaaaaaaaa!
-          Ma scusa se vuoi quagliare con lui scriviti la tua FF. Stai attenta che non la scriva prima Miro
-          Tzè, te l’ho già detto io con lui ci quaglierò nella realtà. Primo o poi lo incontrerò.
-          Seee, e io ci sto credendo
-          Manco io… per quello ho iniziato a scrivere la mia FF.
 
Le due ragazze iniziarono a ridere, quando si sentirono chiamare dalla segretaria. Entrarono nell’ufficio, Barbara si girò per chiudere la porta quando si scontrò con il ragazzo che era entrato dopo di loro e di cui non avevano notato la presenza. Il Responsabile li fece accomodare e presentò le due ragazze all’ultimo entrato. Dottoresse vi presento la persona che farà il tirocinio insieme a voi, anche se penso che le presentazioni non siano necessarie, almeno per voi:

-          Piacere Kim Tae Pyung, ma tutti mi conoscono come Hyun Bin
-          Piacere Fabiola
-          Piacere Barbara

La riunione durò una mezzoretta. Il Responsabile li salutò raccomandandoli di essere puntuali almeno il primo giorno di lavoro. I tre tirocinanti ringraziarono e lasciarono l’ufficio. Barbara era sulle nuvole, avrebbe lavorato fianco a fianco al suo Binuccio, non vedeva l’ora di tornare a casa e dire a Mary che poteva scrivere quel cazzo che le pareva nella FF e a Miro che col cazzo glielo avrebbe presentato . Fabula cercava di riportarla sulla terra in qualche modo ma non riusciva, era già partita con le sue fantasie mentali. Fu Hyun Bin a riportarla con i piedi per terra

-          Allora quando e come vorresti, come hai detto, “quagliare” con me? Sappi che la proposta mi sembra interessante. Non dico mai di no ad una bella ragazza. Pensaci, ci vediamo fra due settimane.

Barbara non solo atterrò sul Pianeta Terra ma finì direttamente sottoterra, non solo aveva sentito tutto ma glielo aveva pure fatto capire e ci stava provando gusto. Barbara fu solo capace di esclamare “Cazzo Hyun Bin, che figura di merda”. Il ragazzo che stava prendendo le sue cose, si girò e si avvicinò di nuovo a loro

-          Mi stavate chiamando?
-          No, la mia amica ti stava semplicemente salutando in oasiano, voleva dire “Ciao Hyun Bin, ci vediamo ” – Fabula cercò di recuperare la situazione
-          Che strano – disse Bin
-          Cosa?
-          Mio nonno paterno era oasiano, e mi ha insegnato la sua lingua e sinceramente non ricordo che ci si saluta così! Cara Barbara, penso che hai fatto un’altra figura di merda, oggi sei a quota due.

Il suo sogno di incontrare Hyun Bin si era avverato, ma in quel momento avrebbe preferito che quella fosse stata una semplice FF, perché il suo Hyun Bin non poteva essere così stronzo nella realtà. Aigoooooooooo in che guaio si era cacciata?
 
:: Ho incontrato Binuccio che culo...
:: Ma chi sarà il male lead del drama
:: Cazzeggianti muovetevi ad arrivare

AIGOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO


   

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Capitolo 12
*** 12 Capitolo ***


Mary e Miro stavano facendo colazione. Si erano alzate presto perché quella mattina avevano l’incontro con gli autori e gli altri protagonisti del drama per le presentazioni e per decidere i vari aspetti inerenti le riprese.  Dopo un po’ un fantasma si sedette a fare colazione con loro e dopo aver scaladato la sua tazza di latte e averci imbevuto più o meno 10 gocciole, si alzò mise il tutto in lavapiatti e si diresse al divano e, come faceva da due giorni a questa parte, si mise a fissare il soffitto.
Ogni tanto la si sentiva borbottare ipotesi strampalate su quello che avrebbe detto a Hyun Bin il giorno che si sarebbero rivisti. Le ragazze la guardavo e ridevano, perché conoscendola sapevano benissimo che tutto quello che sarebbe venuto fuori dalla sua testa non avrebbe avuto alcun senso logico. Prima di uscire Mary la sentì dire “Ma se io gli dico che per quagliare intendevo andare ad osservare le quaglie, ci potrebbe credere?”e chiudendo la porta le urlò “Sti cazzi! Hai voluto la bicicletta? Pedala! Buona giornata”.

Arrivarono agli studi di produzione. Miro era eccitata avrebbe finalmente rivisto Pazzo, mentre Mary era un po’ delusa perché non era il Kim Hyun Joong che pensava lei. Tutte e due cmq erano tese per altri motivi. Quel giorno avrebbero conosciuto Jessica, anzi Miro l’avrebbe conosciuta mentre per Mary si trattava semplicemente di una vecchia conoscenza. Dovevano riuscire a mantenere la loro solarità e cercare in tutti i modi di non far trapelare i loro veri sentimenti nei suoi confronti, altrimenti avrebbero mandato a monte il piano. Presero fiato ed entrarono nella sala.

Lei era già arrivata. Era già bella da piccola ma crescendo era diventata ancora più bella, peccato che la sua bellezza esteriore riflettesse in toto la sua bruttezza interiore. A sentire dai vari gossip, a quanto pare il suo carattere non era cambiato negli anni, anzi il fatto che il padre avesse salvato il Sistema Solare, le aveva fatto peggiorare quel cazzo di complesso di superiorità che provava verso gli altri.
Miro presentò Mary agli autori e questi a loro volta presentarono le due ragazze agli altri attori. Come ci si sarebbe aspettato Jessica non si alzò neanche al momento delle presentazioni, al contrario di quanto fecero gli altri.
Mary era talmente presa dallo studiare il nemico che non si accorse di una voce che la chiamava. Dopo 10 secondi iniziò a sentire uno strano piacere e più sentiva quella voce più quel piacere aumentava e più quella voce si avvicinava più quel piacere era intenso. “Piacere Mary, io sono Jin Hyuk” le disse il ragazzo porgendogli la mano. Mary alzò il viso e si trovò davanti la persona a cui apparteneva quella voce, una voce in grado di far provare ciò che certi uomini non riescono neanche a fare con tutto il loro impegno. “Piacere Mary”, rispose. Rimasero a chiacchierare un po’ del più o del meno, così come fecero anche Miro con Pazzo, avevano tempo, tanto stavano aspettando l’ultimo attore che avrebbe ritardato in seguito ad un guasto alla macchina.

-          Allora ti è piaciuta la mia FF?
-          Assolutamente, altrimenti non avrei mai accettato la parte.
-          Sai io sono una tua fan. Adoro il drama White Christmas e la parte del tuo personaggio.
-          Anche a me è piaciuto molto recitare in quel drama, anche se so che alcune fan da allora mi hanno soprannominato Pazzo e a dire la verità non è una cosa che mi piaccia.
-          Ah, davvero? Non lo sapevo. Queste Fan non sanno proprio come comportarsi. Comunque, sono contenta che sia tu il protagonista principale del mio drama – provò a cambiare discorso Miro
-          Protagonista princi…

Ma la loro conversazione fu interrotta dall’arrivo dell’ultimo attore.  “Scusate il ritardo”, disse un imbarazzato Kim Hyun Joong. Il regista gli disse che non c’era alcun bisogno di scusarsi, il suo manager aveva avvisato che avrebbe ritardato. “Bene ora che anche il protagonista principale è arrivato, possiamo iniziare la riunione. Rimandiamo a dopo le ultime presentazioni”, disse il produttore e face accomodare Hyun Joong nella sedia affianco a Mary. E mentre Miro si stava letteralmente mordendo la lingua per aver vinto la fabulata del giorno “Cazzo, ma leggermi bene i componenti del cast, no? - Sono contenta che sei il protagonista principale -, ma starmi zitta ogni tanto!!!”, Mary provava i suoi soliti sentimenti contrastanti nei confronti di quella persona, ampliati al massimo data la vicinanza. Si girò per salutare il nuovo entrato e per un attimo i loro occhi si incontrarono e le sembrò che all’interno di quella stanza esistessero solo loro due. Era identico, doveva essere lui, era per forza il suo sunbae. Era il suo cuore a dirglielo.

La riunione iniziò e si protrasse per un’ora. Poi il regista salutò e se andò con gli autori perché aveva un incontro con i finanziatori. Jessica fu la prima ad avvicinarsi e presentarsi a Hyun Joong, poi pian pianino si presentarono tutti gli altri mentre Mary rimaneva in un angolo ad osservarlo incapace di muovere un solo dito. Fu lui ad avvicinarsi a lei:

-          Piacere Kim Hyun Joong, tu sei Mary, giusto?
-          Sì, piacere mio.
-          Com’è non dover fare le audizioni per la parte perché si è amica della sceneggiatrice?

Mary rimase sbigottita da quella affermazione, ma almeno le servì per ritornare in sé e riconnettere i neuroni al cervello e la risposta non tardò ad arrivare 

-          Non mi sembra che tu abbia fatto un’audizione per la parte. Sei qui solo per la tua bellezza
-          Quindi mi trovi bello
-          Non sono io a trovarti bello ma chi ti ha scelto e le tue fan urlanti che spingevano per un tuo nuovo drama
-          Quindi tu non sei una mia fan?
-          Assolutamente no! Se fosse stato per me io avrei scelto Eui Chul per la parte del protagonista
-          Davvero?
-          Assolutamente, lui almeno sa recitare e non sembra uno stoccafisso.

Kim Hyun Joong stava per ribattere quando Miro chiamò Mary. Avevano ricevuto un sms da Fabiola che le diceva di andare a casa il prima possibile, avevano una sorpresa per loro. Mary si scusò con il suo interlocutore, lo salutò e si avviò alla porta. Poco dopo si sentì chiamare e quando si girò, Hyun Joong le lanciò il suo portafoglio “Ti è caduto questo disse”.
Quando arrivarono a casa, le due amiche non solo trovarono Fabula, Barbara e Susy ma insieme a loro a chiacchierare c’era anche Emilio. Mary come lo vide gli corse subito incontrò e l’abbraccio e poi pianse. Miro spiegò loro quello che era successo la mattina:

-           Ahahaha, Miro grande. Ti sei praticamente giocata Pazzo –le disse Baba
-          Penso che tu hai poco da ridere, quaglia! – le rispose Miro

Al solo sentire la parola quaglia, Baba ritornò alla sua forma spiritica e andò a sdraiarsi sul divano. Questa volta invece di cercare di inventarsi cose senza senso che di solito le vengono benissimo, si mise ad ascoltare il racconto di Emilio.
Emilio raccontò che una sera era uscito con gli altri per andare a bere qualcosa in un bar. Erano nel locale chiacchierando del più o del meno quando iniziò a sentire come se qualcuno lo stesse fissando. Si girò in cerca della persona che le stava trasmettendo quella sensazione e quando la vide un sorriso apparve sul suo volto. Gli altri ragazzi stavano parlando quando ad un certo punto si resero conto che Emilio era scomparso

-          Ecco ci risiamo – disse Luigi
-          Ogni volta la stessa storia – affermò Carmy
-          Quanto scommettete che è in bagno con qualcuno? – propose Francesca
-          Io non scommetto perché so già che perderei
-          Ritola cosa te lo fa pensare? Magari stavolta è andato direttamente all’Hotel Zucchino – disse ridacchiando Rita
-          Se, se, se… all’Hotel Zucchino ci va quando i bagni sono occupati, ma oggi non c’è molta gente in giro
-          Vabbé ragazzi, è tardi io direi che possiamo anche levare le tende
-          Luigi ha ragione, andiamo che ho sonno e domani ho un colloquio
-          Rita è vero che domani hai il colloquio, ma non ne ha uno anche Emilio? – chiese Lucia
-          Un colloquio sicuro lo sta facendo in questo momento – disse Rossella
-          Ross!!!!
-          Che ho detto?
-          Comunque sì, domani ha il colloquio per entrare nello staff di un politico.
-          Speriamo bene per entrambi. Sarebbe un ottimo colpo per il piano.

Fabiola chiese ad Emilio di andare dritto al punto, che non le interessavano i suoi racconti sulle sue avventure notturne, perlomeno non in quel momento. Ma Emilio le disse che quello era il succo di tutto il racconto perché in un certo senso Rossella ci aveva azzeccato. Il politico con il quale aveva il colloquio ero lo stesso che aveva incontrato al locale

-          Sti cazzi Emilio, tu sei sempre avanti
-          Lo so Mary, lo so.
-          Ma quindi sarai il suo stagista? Ohohohoh – disse Fabiola

Tutti scoppiarono a ridere. Ora anche Emilio si trasferiva da loro, i cazzeggianti pian pianino si stavano riunendo. “Ma scusa Emilio, chi è l’uomo politico per il quale lavorerai?”. Il ragazzo le guardò, gli fece un sorriso e poi gli disse “Doo Joon”. E tutte in coro risposero “E chi cazzo è?”

:: Doo Joon è resuscitato pure qui?
:: Quanto è acido sto primo male lead
:: E io che mi invento? Qualcuno mi consigli

AIGOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

 
 
 
 
 
 

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Capitolo 13
*** 13 Capitolo ***


Kim Hyun Joong prima di aprire la porta della sala riunioni prese un lungo respiro. Lei sarebbe stata in quella sala, lei che non vedeva da ben 16 lunghi anni, lei che era la sola in grado di farlo sentire vivo, lei per la quale si sentiva in colpa per tutto il dolore che le aveva fatto passare.
Quando la sua famiglia fu costretta a lasciare il Palazzo Reale, i suoi genitori decisero che non sarebbe finita lì e che i veri colpevoli sarebbero stati smascherati. Portare avanti il loro piano non sarebbe stato facile, dovevano prima di tutto scomparire, altrimenti non sarebbero mai sfuggiti al controllo del Governo Coreano. Rimaneva solo una possibilità, anche se comportava delle scelte che avrebbero fatto soffrire loro stessi e i loro cari. Ma la scelta del padre era la soluzione migliore.

I suoi genitori furono portati in un luogo sicuro ma avrebbero dovuto vivere sotto stretta sorveglianza. Siccome non volevano che il figlio rinunciasse alla sua vita per il loro progetto, decisero di affidarlo ad una famiglia sostenitrice dei reali. Andò ad abitare in un paesino sperduto della campagna coreana, gli fu creata una nuova identità e un nuovo passato. Non sarebbe più stato il Principe Kim Chang Sun ma un semplice bambino di 7 anni dal nome Kim Hyun Joong, i cui genitori erano morti in un incidente stradale e che fu affidato alle cure dei loro zii materni. Logicamente non sarebbero mancate le occasioni di incontrarsi e di vedersi con i suoi genitori, ma la sua vita familiare non sarebbe stata più come quella di una volta.

Al pari dei suoi genitori, anche lui voleva la sua vendetta e prima o poi avrebbe trovato il modo di averla e di aiutare la sua famiglia a riavere non il titolo, che non gli interessava, ma a cancellare la nomea di traditori del Paese. Si dedicò allo studio delle lingue, delle leggi e dell’economia con l’intenzione di entrare in politica. Ma poi qualche anno dopo una notizia gli fece cambiare percorso. Iniziò a girare per varie agenzie e a fare dei provini. La sua bellezza, il suo fisico e in un certo senso anche la sua voce gli furono d’aiuto a superare un’audizione e a permettergli di entrare in un gruppo che avrebbe debuttato qualche mese dopo. Il principe Kim entrò a far parte degli SS501 e il giorno del suo debutto cantò pensando a lei. Sperava che riconoscesse la sua voce e che capisse che quella canzone era per lei, voleva raggiungerla, voleva farle capire che lui era vivo e che pensava a lei.

Quando Oasi finì l’isolamento aveva avuto la tentazione di rimettersi in contatto con lei, ma aveva il timore che avrebbe buttato all’aria tutti i sacrifici che lui e la sua famiglia avevano fatto in quegli anni. Voleva, ma non poteva, anche se la tentazione ogni volta che apriva il forum era sempre più forte. Si iscrisse al forum sotto il nick di Schiavetto e seguiva ogni post e ogni discussione a cui partecipava Mary. Si commosse quando scoprì che lui era al primo posto della sua classifica, anche se non capiva come mai non occupava anche le restanti posizioni “Chi cazzo sono questi altri? Come osa pensare a qualcun altro che non sia io?”. Ogni volta che era sul forum o pensava a lei, provava dei sentimenti contrastanti. Era felice che lei adorasse Kim Hyun Joong ma era triste perché lei amava Kim Hyun Joong non sapendo che era lui.
Aprì la porta e la vide. Sentì un tuffo al cuore. Era bellissima, ancora più bella di come se l’era immaginata in tutti quegli anni. Stava parlando con un ragazzo e sorrideva e la cosa non gli andava molto a genio, avrebbe voluto andare là, interromperli prendere il suo viso tra le mani e baciarla. Ma non poteva, non poteva maledizione. Doveva ritornare in sé e portare avanti il suo piano, purtroppo non era lei il motivo per cui lui aveva costretto il suo manager a supplicarlo di farlo riprendere a fare drama. Il suo obiettivo era quella ragazza che sola in un angolo non parlava con nessuno e che aveva uno sguardo di sufficienza. Quella donna doveva cadere ai suoi piedi, niente e nessuno lo avrebbe fermato dall’ottenere la sua vendetta. Dato che la presenza di Mary gli causava dei forti dubbi, decise che doveva tenerla il più lontano possibile da lei, doveva trattarla con durezza anche se il farlo gli procurava ogni volta una ferita al cuore. “E poi guardala come civetta con quello lì, sembra che ogni volta che lui apra bocca lei abbia un orgasmo, Brutta stronza” fu il suo pensiero prima di andare a presentarsi.

Finita la riunione lei se ne stava andando quando lui si accorse che le era caduto il portafoglio. Quando lo prese in mano lo aprì e vide una cosa che lo pietrificò ma che al tempo stesso gli diede un calore immenso. Ora sapeva cosa lei provava, ora sapeva che non poteva più provare sentimenti contrastanti. Ora sapeva che nel suo cuore lei aveva solo il Principe Kim. Però ora sapeva che non poteva correre da lei, non ora e forse non mai.
 
Fabiola e Barbara erano al loro primo giorno di lavoro e mentre Fabula era strafelice per l’inizio della loro nuova attività, Baba era ancora in forma spiritica. Aveva passato gli ultimi giorni coricata sul divano ma a quanto pare non aveva trovato nessuna soluzione e oggi sarebbe stato il grande giorno in cui avrebbe incontrato Hyun Bin.

- “Bene sono pronta”, disse ad un certo punto. Dopo svariati ragionamenti ho trovato il piano perfetto.
- “Sti cazzi”, pensò l’amica. “Tu quando ipotizzi fai solo danno e quando metti in pratica le tue idee non so il perché ma finiamo tutti nella merda”
- Collega, fidati di me per una volta tanto. Mauhauahuahauah

E così facendo si sedette alla sua scrivania senza accorgersi che il suo Mauahuahuahauh era stato percepito forte e chiaro dalla persona seduta davanti alla sua postazione che però non fece altro che salutarle e continuare a lavorare al suo PC. Per fortuna sua non percepì il mezzo sorriso che comparve sul volto di Bin.

La mattina passò tranquilla, il loro Responsabile gli spiegò di cosa dovevano occuparsi e gli diede dei fascicoli da studiare contenenti l’organigramma dell’azienda, la suddivisione delle funzioni e il regolamento interno. Arrivarono le tre in un colpo, il tirocinio durava solo la mattina così poi avevano il resto della giornata per occuparsi del loro lavoro. Dato che avevano la sera libera avevano deciso di aumentare le ore di lavoro, in modo tale anche da poter star dietro all’aumento dell’affitto e potersi godere di più la vita a Seoul.

Stavano per andare via, quando Barbara qualcuno la chiamò

- Dottoressa, Dottoressa… non penserà che io abbia dimenticato vero?
- Dimenticare cosa, collega? – prese coraggio Baba
- Sa quel quagliare di cui ha parlato la volta scorsa
- Ah quello, certo. È ancora interessato?
- Assolutamente – Bin rispose, ma rimase un attimo allibito, non si aspettava quella reazione, avrebbe preferito stuzzicarla ancora un po’, non sapeva il perché ma ci provava gusto a farlo
- Uhm, bene… allora se è ancora interessato che ne dice di passarmi a prendere alle 8 di sabato mattina a casa mia? – Fuori cercava di mostrare autocontrollo ma in realtà stava tremando come una foglia e pensava “Barbara non è la cosa giusta, lo sai che è una stronzata quello che stai pensando”, ma non trovava altra soluzione
-Alle 8 di questo sabato? Certo che è proprio mattiniera, oppure le piace quagliare tutta la giornata
- Il quagliare implica farlo se non tutta la giornata, almeno per tutta la mattina – Ahaahah come sono contenta di me stessa, col cazzo che te la do vinta, presuntuoso. Prendi e incassa. Ora ti voglio proprio vedere cosa mi rispondi.
- Va bene, allora a sabato alle 8. Ah è Mauahuahuahau cosa significherebbe in linguaggio oasiano?
- Buona giornata, non lo sapeva suo nonno? Forse ha lasciato troppo presto il Pianeta e non era aggiornato con il nuovo slang. Ah è la prossima volta è pure pregato di rispondere al mio saluto, grazie e ora se mi permette dovrei proprio andare. A domani. – Yatta, sono un genio, ho una mente troppo geniale, si disse quando lasciò Bin dietro di sé.

Lui la vide andar via ed era totalmente senza parola. Sapeva benissimo che stava mentendo e che aveva provato la più grande arrampicata sugli specchi che nessuno avesse mai osato fare, ma aveva deciso di stare al suo gioco. Voleva vedere fin dove sarebbe arrivata.
 
Si ritrovarono la sera tutte a casa riunite per la cena. Susy stava raccontando loro di come avesse passato il suo Valentino con il marito. Gli disse che aveva deciso di creare un’atmosfera a lume di candela  e di farsi trovare cosparsa di panna e fragole nel loro letto. Le ragazze però non capivano perché mentre Susy raccontava la sua faccia non era felice ma triste e quando lei continuò il suo racconto capirono il perché. Quando Eun era tornato a casa e aveva seguito il percorso di candele, era arrivato dalla sua amata mogliettina. Si era avvicinato a baciarla, quando improvvisamente corse in bagno e iniziò a rimettere. Susy si era dimenticata che Eun non sopportava l’odore della panna e che ne era allergico. La loro notte d’amore fu una notte passata uno in una stanza e uno in un’altra perché neanche dopo 10 docce a Susy era andato via quel odore nauseabondo al naso di Eun.

Le ragazze stavano ridendo pensando alla scena di Susy che cercava di avvicinarsi al marito e lui che le diceva di starle lontana, quando la loro risata fu interrotta da una chiamata di Sonia su Skype

- Ciao ragazze come state?
- Noi tutte bene – risposero Mary e le altre
- Bene allora mettetevi comode perché ho una notizia bomba per voi

Le ragazze si sedettero davanti alla televisione e dopo che Sonia diede loro la notizia iniziarono ad urlare e a saltare per tutta la casa. Emilio entrò in casa e chiese il motivo di tale frastuono e Susy di tutta risposta gli urlò "Le SVAMP hanno firmato il contratto con la SM Entertainment."
 

:: Ma quanta tenerezza mi fa il Principe Kim
:: o.O ma quindi è vivo! L’avevate immaginato per caso?
:: Andiamo tutti a quagliare!!! Ah no quella è la FF di Susy
:: Ma chi sono queste SVAMP?


AIGOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

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Capitolo 14
*** 14 Capitolo ***


Emilio non vedeva l’ora di rientrare a casa. Ormai era una settimana che aveva iniziato il suo stage nell’entourage di Doo Joon e i ritmi di lavoro erano veramente alti. Iniziava la mattina alle 9 e avrebbe dovuto terminare alle 18.00, ma solitamente si intratteneva fino alle 19.00. I suoi colleghi erano molto orgogliosi di lui, fin dal primo giorno si era mostrato una persona capace e molto sveglia. Gli piaceva la dedizione che mostrava per il lavoro e il fatto che rimanesse in ufficio oltre l’orario per approfondire alcune tematiche e portare a termine le ultime pratiche. Chissà se i colleghi sarebbero altrettanto fieri di lui se sapessero il reale motivo della sua permanenza. Appena rimaneva da solo, il suo interno squillava e la persona all’altro capo del telefono gli ordinava di raggiungerlo immediatamente.
Emi entrò nel suo studio e andò a sedersi sul divano. Quel giorno la lezione privata sarebbe stata sulla comunicazione non verbale. Doo Joon iniziò a spiegare ad Emilio l’importanza della Comunicazione nella politica e come gestirla a seconda del suo interlocutore.

- Tutto è comunicazione, non si può non comunicare, ogni comportamento che mettiamo in atto è volto a comunicare qualcosa. Anche tu adesso mi stai comunicando qualcosa – disse Doo Joon
- Ma io non sto parlando in questo momento – rispose Emilio
- La comunicazione non avviene solo sul piano verbale. Tu non stai parlando ma con il tuo corpo mi stai mandando un messaggio.
- Ma davvero? Non mi sembra.
- Che strano eppure pensavo che l’esserti presentato senza vestiti fosse un chiaro messaggio rivolto a me.
- No, semplicemente mi concentro meglio quando sono nudo, mi sento libero e apprendo meglio.

Doo Joon, si alzò e iniziò la sua lezione sulla Comunicazione non verbale spiegando ad Emilio che quel tipo di sistema comunicativo comprende tutti gli aspetti dello scambio comunicativo che avvengono con modalità diverse da quella verbale. Uno degli aspetti di questa comunicazione è la prossemica che analizza i messaggi inviati con l’occupazione dello spazio. Doo Joon gli disse che ora era a 4 metri da lui ed era quindi nella sua zona pubblica quella delle occasioni ufficiali, poi si avvicinò di un metro e gli disse che stava entrando nella sua zona sociale dove si svolgono tutte le attività che prevedono interazione con persone sconosciute o poco conosciute. Fece un altro passo e gli disse che sotto il metro di distanza entrava nella sua zona personale, dove sono ammessi gli amici stretti. Infine si avvicinò a lui e lo baciò e gli disse che ora è nella sua zona intima dove vengono accettati solo i familiari e i partner. “Mi sa che preferisco la zona sociale” gli disse Emilio cercando di stuzzicarlo, “le attività con gli sconosciuti sono quelle che preferisco”.

“Forse non hai capito che non ti è concesso esprimerti con le parole stasera. Oggi devi imparare a gestire il non verbale” fu la risposta di Doo Joon e mentre glielo diceva, si avvicinò al suo orecchio e iniziò a mordicchiarlo e a stuzzicarlo con la lingua. “Ora entriamo nel campo del Sistema Cinestesico che comprende i movimenti del corpo”. Si staccò dal suo orecchio e iniziò a fissarlo negli occhi

- Il contatto visivo è molto importante nella comunicazione e dato che stai mantenendo il mio sguardo presumo che tu mi stia sfidando
- Sei qui davanti a me, non vedo dove altro potrei guardare a meno che non accenda la TV e cerchi qualcosa di più interessante

Doo Joon sempre mantenendo il contatto con lui, iniziò a muovere la sua mano sulla schiena di Emilio percorrendola dall’alto verso il basso con movimenti lenti e superficiali fino a soffermarsi all’inizio del bacino per stuzzicarlo un po’ e poi risalire di nuovo verso l’alto. “ Questi sono i gesti manuali che fanno parte sempre della sistema cinestesico e che servono a rafforzare il messaggio che vogliamo trasmettere o che possono esprimere un qualcosa di non conforme a ciò che esprimiamo a parole”. Emilio stava per rispondere quando il suo partner lo bloccò baciandolo con arroganza, e stringendolo sempre più a sé avvicinò il suo corpo a quello di lui. Poi lentamente si staccò dalle sue labbra e iniziò a scendere verso il collo baciandolo e dandogli dei piccoli morsi tanto da far emettere ad Emilio dei gemiti di piacere “Ti ho già detto che non ti è concesso parlare oggi”. Doo Joon continuò a scendere, prima verso il petto e pian pianino arrivò ai capezzoli divertendosi a stuzzicarli sia con la mano sia con la lingua. Ad un certo punto alzò lo sguardo e riprese il contatto con Emilio, questa volta aveva gli occhi chiusi e aveva iniziato a mostrare emozioni di piacere. “Bene vedo che sei già alla fase della mimica facciale, ultima componente del sistema cinestesico, anzi ce ne sarebbe un’altra che riguarda la postura ma su quella ti vedo già preparato”.

Doo Joon decise di passare all’ultimo sistema della comunicazione non verbale, quello Paralinguistico e cioè quello verbale ma non verbale. Con la sua mano scese verso l’intimità di Emilio e iniziò a provocarlo facendogli aumentare l’eccitazione che non riusciva più a trattenere e iniziò a emettere dei gemiti di piacere.

- Vedi Emilio in questo sistema è importante il Tono, la Frequenza della voce e il ritmo con cui ci esprimiamo, grazie a questi aspetti siamo in grado di capire ciò che il nostro partner vuole dirci, e ora mi sembra che il tuo messaggio sia molto chiaro
- A me sembrava che il mio messaggio fosse chiaro fin dall’inizio, senza il bisogno di tutta questa lezione – rispose Emilio cercando di riprendere il controllo di sé.
- Penso che ora ti impongo l’ultimo aspetto del sistema paralinguistico, è cioè il Silenzio. Dato che non vuoi smettere di parlare allora ti dovrò costringere a farlo a modo mio.

Non ci fu dato sapere che metodo decise Doo Joon per zittire Emilio, anche se tutti abbiamo un’idea. Le sere successive non furono diverse dalla prima. Il giorno dopo, la lezione fu sempre sulla Comunicazione dato che ad Emilio non entrava bene in testa la questione del silenzio. Poi il quarto giorno fu il giorno delle Tecniche di Colloquio e di Intervista, la lezione durò solo un giorno perché Emilio a quanto pare se la cavava bene in quel campo.

Ad oggi non sappiamo quali altre lezioni Doo Joon avesse in mente per il nostro Emilio, e forse è meglio non saperle, del resto la nostra è una Fiaba, quindi non è il caso di addentrarci in campi che non ci competono, che è megliooooooo.

Stavamo dicendo che Emilio stava rientrando a casa. Appena aprì la porta, rimase perplesso e in un attimo capì che poteva dire addio alla tranquillità di quella casa.

Le SVAMP al completo con il loro staff erano arrivate e già si facevano sentire. Ritola, Fra, Carmy, Laura e Silvia si catapultarono ad abbracciare Emi. Una volta liberatosi dalla loro presa si avvicinò a salutare Luigi, Sonia e Rossella. Ancora si chiedeva come la SM avesse potuto fare un contratto a quel branco di casinisti, stava cadendo proprio in basso o Sonia doveva aver fatto una sorta di lavaggio di cervello ai piani alti. Non era proprio andata così. Le ragazze si stavano esibendo in un locale sul Pianeta Oasi come facevano ogni fine settimana, quando furono avvicinate da una persona che le disse che sia loro sia la loro canzone gli era piaciuta molto e che voleva che gli mandassero una Demo il prima possibile in modo da farla sentire ai colleghi.
Tutto ebbe iniziò quel giorno, Sonia prese in mano la situazione, mandò la Demo e prese i successivi contatti, poi non si sa come ne tornò con il contratto non solo per le SVAMP ma anche per Luigi come stilista del gruppo e per Ross come Truccatrice. Fra una settimana avrebbero debuttato al Music Bank e la paura e l’ansia era tanta. Più che altro gli amici avevano paura per tutti gli altri artisti che sarebbero stati presenti quel giorno alla registrazione, perché le ragazze alla vista di un manzo perdevano totalmente la ragione, che già nella normalità era poca, non a caso il loro nome è SVAMP.

Certo non potevano dire che SVAMP era il nome che gli aveva affibbiato Mary e che era il diminutivo di “Svampite”, non avrebbero fatto una bella figura e non potevano neanche dire che SVAMP stava pure per “Se Vedete un Asiatico Manzoso Presentatecelo”, come gli diceva sempre Baba. Quindi Fabula alla fine ebbe la brillante idea che il nome del gruppo stava semplicemente per “Sexy Voice and Music Power”. Il mondo del KPop avrebbe presto conosciuto la sua fine, una fine tristissima e i vari Idol avrebbero conosciuto l’inferno. 

:: A chi serve una lezione sulla Comunicazione non verbale?
:: Addio FabiOasi, per un capitolo ti ho abbandonata ma ora torno
:: Ma le SVAMP sono veramente forti *emu

AIGOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO


 

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Capitolo 15
*** 15 Capitolo ***


Era finalmente arrivato il fine settimana, il tanto atteso weekend dell’assoluto relax e riposo. In casa regnava la pace, le SVAMP erano state sistemate in un dormitorio della SM mentre Luigi, Sonia e Rossella avevano preso in affitto un appartamento, indovinate un po’ dove? Ok, neanche lo scrivo. Vi dico solo che buona parte delle valigie del Betella dovettero arrivare per posta nei giorni successivi perché il tassista non era riuscito a caricarle tutte.

Solo per una persona quel sabato non era un sabato di relax. Alle 8 iniziava la sua giornata da incubo con l’uomo dei suoi sogni ma che avrebbe preso volentieri a badilate nei coglioni. La settimana era proseguita bene sial al tirocinio sia al lavoro, Bin dopo il lunedì non aveva fatto altre allusioni, solo venerdì quando la salutò le disse “”Ci vediamo domani per la quagliatura, fatti bella mi raccomando”. Non era riuscita a rispondergli perché il maledetto se l’era filata subito.

Per fortuna non sarebbe stata sola, Fabiola sarebbe stata con lei. Neanche nominata che Fabula arrivò in cucina channanando* {\a6}*[alfonseggiando]. Due giorni prima aveva ricevuto una chiamata da Woohyun che le chiedeva se le andava di passare il sabato con lui perché doveva andare su Oasi per partecipare ad una trasmissione televisiva e voleva avere da lei delle informazioni riguardo al suo Pianeta. Anche se non le piaceva il motivo per il quale l’aveva cercata, a Fabiola non sembrò vero di andare ad un appuntamento con il suo principe. Solo che c’era un piccolo problema, lei quel sabato aveva promesso a Baba di andare con lei e, anche se sapeva che l’amica gli avrebbe detto di andare al suo appuntamento, non se la sentiva di tradirla all’ultimo minuto. Spiegò la situazione a Woohyun che, a sorpresa, le rispose che non c’era problemi, lui sarebbe stato dei loro.

E così mentre Barbara era in preda ad una crisi d’ansia, Fabula era in preda ad un attacco di pura felicità.  Tristezza e Felicità si presero a braccetto ed uscirono di casa, i loro due accompagnatori erano già arrivati e le aspettavano all’ingresso.

-  Cazzo Fabiola – la salutò Woohyun con uno dei suoi sorrisi più belli
-  Cazzo Woohyun - toccò rispondere a Fabiola.
-  Non dirmi che lui ci ha creduto – chiese Hyun Bin a Barbara
-  Non tutti hanno nonni oasiani come te. E comunque buongiorno – rispose lei
-  Muahauhuahua a te, così va bene? – gli chiese
-  Cosa significa Mauahuahauahu? – chiese Woohyun
-  Buongiorno in oasiano, è il nuovo slang – gli rispose Bin
-  Ahh, figo. Così so come salutare il mio pubblico quando sarò su Oasi
-  Lo sapete che avete creato un mostro , vero? E lo sapete che dovete dirglielo prima che si rovini la carriera, vero?
-  Ormai anche tu sei nostro complice, quindi ora zitto e offrici la colazione - gli disse Barbara mentre prendeva posto nel sedile affianco al guidatore
-  Ai suoi ordini Dottoressa. Mi piacciono le donne che comandano, sei così anche quando quagli?

Ma Barbara fece finta di non sentire, e accese la radio in modo tale da cercare di conversare il meno possibile con lui. Arrivarono al bar e ordinarono la loro colazione. L’ultima ad arrivare al tavolo fu proprio Baba, anzi quello che si intravedeva di lei da dietro il suo vassoio. Aveva gli occhi lucidi e non sapeva da dove iniziare, anzi sì che lo sapeva. Avrebbe iniziato da quella, da quella bellissima torta a 8 piani cioccolato, caramello e riso soffiato. Ne aveva voglia da quando aveva letto la FF di Susy “Maledetta socia, sapendo quanto mi piace l’ha fatta prendere solo a Cele, vabbé la perdono solo perché mi ha fatto quagliare con Bin”.

- Hai detto qualcosa? – le chiese Bin
- No, niente. Stavo semplicemente pensando da dove iniziare – rispose lei
- Ma sei sicura di riuscire a mangiare tutto senza sentirti male?
- Ehhh, altroché. Il mio stomaco è di ferro. E poi mi servono le energie per affrontare al meglio la giornata
- Hai ragione, ti servono molte energie oggi. E siccome servono anche a me questa me la prendo io.

Barbara sentiva la rabbia nascergli dentro. Quell’uomo aveva rubato ciò che di più prezioso c’era per lei in quel momento. Con stizza si alzò e andò a prendersi un’altra fetta di torta. Presto Hyun Bin avrebbe vissuto l’inferno, perché senza saperlo si era appena mangiato l’ultima fetta di torta a 8 piani disponibile. Tornò al tavolo quasi piangendo, si sedette e iniziò a mangiare gli altri 5 dolci che aveva preso, ma ormai l’euforia era passata e il suo sorriso svanito. Ma non sapeva che il peggio non era ancora arrivato

- Quindi anche voi due dovete quagliare oggi? Chiese Hyun Bin rivolgendosi a Fabiola e al suo accompagnatore
Sia a Baba che a Fabula andò di traverso quello che stavano bevendo. In che casino si erano messe? E come potevano uscirne?
- Quagliare? – Chiese il principe
- Sì, sai quella attività che di solito si fa in due persone, ma che a quanto pare oggi faremo in quattro – affermò Hyun Bin
- Woohyun, Hyun Bin vuole semplicemente dire che oggi andremo a fare Bird Watching. Nello slang oasiano noi lo chiamiamo quagliare, da quaglia che è appunto un uccello. – Cercò di recuperare la situazione Baba
- Ahh, quindi oggi andiamo a fare Bird Watching – ripeté Hyun Bin
- Non avevi capito? Avevi pensato a qualcos’altro? No, perché se non se più interessato puoi sempre non venire.
- Ma stai scherzando? Io adoro il Bird, anzi quagliare come lo chiamate voi. Solo che da come ne parlavate l’altra volta non mi sembrava vi stesse riferendo a quello. Cioè la tua amica qui presente aveva pure ricattato una certa Susy per farla quagliare con un certo principe
- Assolutamente. Per noi il Bird Watching è un hobby importantissimo a livello nazionale. Ogni sabato o domenica ci si organizza con i propri fidanzati per andare a quagliare. È un momento molto romantico. Sai quanti uomini hanno chiesto la mano della propria donna durante tale attività? – rispose celere Fabula, ormai stavano camminando su un piano minato.
- Prendo appunti anche su questo così quando sarò su Oasi sarò preparato – disse Woohyun euforico
- Io continuo a dire che state buttando al cesso la carriera di questo ragazzo – disse ridendo Bin all’orecchio di Baba

Avevano recuperato la situazione in extremis. Mentre Baba ormai aveva già fatto tante figure di merda e perso completamente la sua faccia, ora l’importante era che Fabula salvasse la sua di faccia con il principe e per fortuna Bin si zittì e cambiò di discorso. Forse non era così stronzo come faceva credere. 

Baba e Woohyun si allontanarono un attimo per andare una al bagno e uno a prendere una bottiglietta d’acqua.

- Quanto ti ha pagato per partecipare a questa messinscena? – chiese Hyun Bin a Fabiola
- Non mi ha pagato, mi mancava fare del sano quagliare qui in Korea – rispose Fabula cercando di mantenere seria la sua espressione
- Ti do il doppio di quello che ti ha dato lei
- 300000 mila won {\a6}*[Più di 200 €].
- Affare fatto! E divertiti con il tuo principe, spero per te che il tuo quagliare non sia come quello che si prevede per me. – Gli disse Hyun Bin dandogli i soldi.

Quando Baba tornò, al tavolo c’era solo Bin che la mise al corrente che Woohyun aveva ricevuto una chiamata dal suo manager e che era dovuto andare via portandosi con sé anche la sua amica. Pagò il conto, le aprì lo sportello e una volta sedutosi in macchina le disse

- Allora fin dove vuoi portare avanti questa messinscena?
- Io non ho messo su nessuna messinscena. È tutto vero.
- Ma vuoi veramente andare ad osservare degli uccelli? Ma hai la più pallida idea di quanto possa essere noioso?
- Noioso? Guarda che stai offendendo l’hobby nazionale del Pianeta del tuo nonno. Abbi rispetto. E ora destinazione  Baikal Teal! Go!!!

Hyun Bin non poté far altro che accendere il motore e assecondarla in quel suo piano. Voleva l’osservazione degli uccelli? Bene, l’avrebbe accontentata, anche se a modo suo!

:: o.O cosa intenderà mai Binuccio?
:: E Fabula mi ha venduto per 200 euro
:: Tutti a fare Bird Watching

AIGOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

 
 

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Capitolo 16
*** 16 Capitolo ***


Mary era rimasta a casa quel sabato, voleva studiare bene il copione. Lei era quella più inesperta tra gli attori che prendevano parte al drama e in più tutti pensavano che fosse solamente una raccomandata, quindi doveva impegnarsi con tutte le forze per dimostrare il suo valore. “Sti cazzi, pure l’oscar mi porterò a casa con questa interpretazione” pensò aprendo il copione. Dando una lettura alle prime pagine si rese conto di come rispetto alla FF, quella del drama fosse una versione molto più soft “Maledetti Coreani mi hanno tagliato tutte le scene di sesso con Hyun Joong, e pure i baci sono stati ridotti al minimo. E secondo loro come la posso concepire Hee Mi senza neanche sfiorarlo?”, disse a voce alta. “Vedo che sei subito andata al sodo del drama” le disse Emilio che si era appena alzato. Mary rise e lo raggiunse in cucina dove si misero a fare colazione insieme e dove poco dopo li raggiunse anche Miro

- Certo che se spingevi per delle scene un po’ più Hard ti si seccava la lingua – le disse Mary
- Se il protagonista fosse stato Kim Bum a quest’ora mi staresti implorando di togliere tutti i baci dal copione
- Se il protagonista fosse stato Kim Bum a quest’ora ti starei implorando di far morire il mio personaggio il prima possibile, così da evitarmi tale supplizio.

I ragazzi risero. Si accordarono che nel pomeriggio sarebbero usciti per svagarsi un po’ e per fare un giro a Seoul e approfittarne per fare delle compere. Prima sarebbero passati all’appartamento di Sonia, Luigi e Ross per vedere se si erano sistemati, visita che logicamente sarebbe stata fatta in orario pranzo, dato che il loro frigo era totalmente vuoto e Susy a casa non c’era perché era fuori per due giorni con Eun.
 
Fabiola aveva portato fuori Woohyun dalla caffetteria prima che Barbara uscisse dal bagno. Anche se l’amica l’avrebbe odiata in un primo momento, era convinta che poi l’avrebbe ringraziata, in fondo era quello che aveva sempre voluto. Prese i soldi che le aveva dato Bin e li diede ad un mendicante augurandoli una bellissima giornata, poi si girò verso il suo accompagnatore e gli disse “E ora Cinema, poi pranzo e poi, e poi ci penseremo”. Woohyun la guardò e sorrise. Era contento di essere rimasto solo con lei e di aver l’opportunità di passare la giornata insieme.
Da quando l’aveva vista sorridere all’aeroporto, salutare felice le amiche le era rimasta impressa in mente e non riusciva a smettere di pensarla. Quel giorno non era riuscito a chiederle il suo numero di telefono, sia perché non aveva trovato il coraggio sia perché non c’era stata l’occasione giusta. La sua unica pista per poterla rintracciare era un biglietto caduto ad una delle sue amiche con l’indirizzo di una casa di produzione. Aveva smosso mari e monti per rintracciarla, aveva convinto il suo manager a chiamare quella casa di produzione e chiedere se avevano assunto o stavano collaborando con una ragazza proveniente da Oasi. In pochissimo tempo ebbero il numero di Miro con la promessa che avrebbero collaborato alla Ost del drama che stavano producendo. E così il nostro principe degli Infinite riuscì ad avere il tanto agognato contatto di quella ragazza. Ahhh, cosa non si fa per amore!!!

E ora sarebbero stati soli in una sala del cinema a vedere un bel film del terrore, così lei per la paura si sarebbe stretta a lui. Woohyun ridacchiava tra sé e sé al solo pensiero, era fiero del suo piano geniale. Piano geniale che andò a monte quando nell’elenco dei film che stavano trasmettendo non c’era neanche un film horror. Con disappunto del Principe dovettero optare per un film americano del 59 “A qualcuno piace Caldo”. Comprarono i biglietti, una pila di popcorn, due cole e si recarono alla sala. 5 minuti dopo il film iniziò.
Ma dopo 15 minuti dall’iniziò, qualcosa non ritornava. Dov’erano Marilyn Monroe e Tony Curtis? E perché quella ragazza che di sicuro non aveva niente a che fare con la Monroe si stava spogliando? Quando videro che anche l’uomo che era con lei si era spogliato e che lei si stava avvicinando per stuzzicare con la lingua il suo membro, capirono che forse, ma forse avevano sbagliato film. Woohyun era nel panico, prese Fabiola per la mano e la trascinò fuori e si fermò solo quando era sicuro di essere almeno 500mt lontano da quel posto. Poi prese fiato, si girò verso Fabula cercando di dire qualcosa quando lei l’anticipò “Perché ce ne siamo andati sul più bello? Il film iniziava a farsi interessante”. Lui rimase senza parole, ma quando vide che lei stava ridendo capì che lo stava solamente prendendo in giro e che era il suo modo per stemperare l’atmosfera, perché anche lei era in imbarazzo.

Poi si accorsero che erano ancora mano nella mano. Fabula d’istinto lasciò la presa, ma Woohyun le riprese la mano e si mise a camminare “Andiamo alla ruota panoramica, lì non dovremo incappare in situazioni ambigue, ma prima andiamo a mangiare qualcosa” le disse. La loro mattinata trascorse tranquilla, ridevano e scherzano, Fabula gli raccontò di come aveva conosciuto la musica K-Pop e della sua passione per questo paese. Lui invece gli parlò di come era entrato negli Infinite e del suo rapporto con gli altri membri del gruppo. Poi dopo pranzo si recarono alla ruota panoramica, sperava che Fabula avesse paura dell’altezza in modo da stringersi a lui. Il giorno prima aveva chiesto strategie per conquistare una ragazza a Dong Woo, che a quanto pare era un vero e proprio genio in queste cose. Peccato che così come fallì il piano del cinema fallì anche quello della ruota “Mi devo ricordare di non chiedere più consigli a Faccia di Cavallo, ora ho capito perché è ancora single”.

Fabula non soffriva di vertigini, anzi non stava ferma su quella cabina, si girava da una parte all’altra per cercare di ammirare il panorama. Più lui cercava di metterle ansia dicendole che la cabina si stava muovendo e il bullone si stava staccando, più lei si muoveva e gli mostrava che la cabina era bella solida “Guarda, vedi? Non succede niente”, gli disse facendo dondolare la cabina. Chi era nel panico totale invece era lui, non sapeva più che fare per far capire a quella ragazza che era il caso che si stesse un attimino ferma, in modo tale che lui le avrebbe potuto prendere le mani, avvicinare il suo viso e baciarla. Ma cazzo quella era un fiume in piena e non decideva a fermarsi.
Alla fine decise di mandare affanculo il romanticismo, mentre Fabula era girata ad osservare la Seoul Tower, si alzò, la prese per la vita, la girò verso di sé e la baciò. Fabula era stupita e stava perdendo le sue forze, tanto che quando lui si staccò da lei cadde come un sacco di patate sul sedile della cabina. Lui si inginocchiò per vedere se stava bene, ma lei lo sorprese prendendo il suo viso tra le sue mani e poggiando le sue labbra alle sue. Fu un bacio dolce e passionale, ma soprattutto lungo, erano appena a metà giro quando avevano iniziato a baciarsi. Se il controllore non li staccò a forza uno dall’altro, penso che sarebbero ancora su quella ruota.

Sempre tenendosi mano nella mano, decisero di andare a casa di Fabula. Aveva ricevuto una chiamata da Mary se li raggiungeva per cena perché erano tutti a casa. E solo loro tre non erano in grado di gestire tutto quell’ambaradan di gente. Miro disse a Fabiola di dire a Baba che non le conveniva portare Bin a casa perché lei non avrebbe avuto problemi a quagliarci nel senso che intendeva lui. Fabiola gli disse che Baba non era con loro e gli raccontò come si erano lasciati.

Quando arrivò a casa presentò Woohyun agli amici

- Cazzo a tutti . disse l’ignaro ragazzo
- Cazzo anche a te – risposero tutti in gruppo. Ormai ci stavano prendendo gusto.

Si erano fatto le 8 di sera e di Baba ancora nessuna ombra. Alcuni iniziavano ad essere preoccupati

- Dove cazzo è? - esclamò Ross
- Starà quagliando, di che vi preoccupate. Anzi beata lei. – rispose Emilio
- Spero che tu abbia ragione, altrimenti rimane la soluzione che dopo la 180 figura di merda abbia deciso di buttarsi nel fiume Han – affermò Miro

Il Principe verso le 21 ringraziò tutti per l’ospitalità ma si era fatto tardi e doveva tornare al dormitorio.

- Come si dice Buonanotte in oasiano? - chiese
- Vaffanculo – rispose prontamente Francesca
- Allora Vaffanculo a tutti
- Vaffanculo anche a te – risposero in coro

Fabiola lo accompagnò alla porta e lo salutò con un bacio. Poi tornò in sala

- Prima o poi ti dovrai decidere a dirgli la verità. Fra meno di un mese andrà su Oasi – le disse Sonia
- Ora come ora ancora non posso
- Perché?
- Perché mi giocherei l’opportunità di quagliarci. Quindi prima ci quaglio e poi glielo dico – rispose Fabula ridendo

Fabulaaaaa!!! Le urlarono in coro. Ma sapevano che la loro amica stava solo scherzando e che avrebbe risolto l’inghippo il prima possibile, anche se risolvere avrebbe implicato far capire a Woohyun il vero significato della parola quagliare. “Arghh, se prendo Baba, me la mangio viva. Lei mi ha messo in sti casini. Hanno ragione Mary e Susy quando dicono che i suoi piani fanno acqua da tutte la parti”.

A Baba fischiò l’orecchio. “6, fu il primo numero che le venne in mente. Fabula mi sta pensando, probabilmente è preoccupata per me. Prese il suo cellulare e mandò un sms”. Poi si diresse verso il letto e si addormentò tra le braccia di Hyun Bin.

 
:: E brava Fabula, di’ la verità che tu sapevi che era un porno!!!
:: Qualcuno salvi la carriera del principe
:: Mi sa che Binuccio ha vinto la battaglia, mi sa…

 

AIGOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

 
 

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Capitolo 17
*** 17 Capitolo ***


- Mi spieghi dove cazzo è Baikal Teal? -  chiese Bin a Barbara prima di accendere il motore.
- E io che ne so. Sei tu della Korea, non io.

Ok, doveva tenere il controllo altrimenti il suo piano di farla cadere ai suoi piedi non sarebbe riuscito e non poteva permetterselo. Non aveva faticato mai così tanto per portarsi una donna a letto. Di solito bastava un suo sguardo o un suo gesto per far capitolare la ragazza di turno. Appena l’aveva vista era rimasto affascinato dalle sue labbra tanto da volerla baciarla in quell’esatto momento. Non riusciva a staccare gli occhi da lei e stava già pensando alla tattica da mettere in atto per conquistarla e aggiungere una nuova tacca alle sue conquiste, quando sentì che pronunciò il suo nome affiancato alla parola quagliare, “Bene a quanto pare la cosa non sarà poi così difficile, è una mia fan” pensò tutto soddisfatto. Sti cazzi invece si trovò a pensare quel sabato mattina, quella ragazza gli stava dando filo da torcere e lo stava facendo uscire fuori di testa e il bello che lui invece di mollare la presa, si era intestardito e ora era diventata una questione di orgoglio. Chissà se quando lui capirà che il motivo di tale persistenza nel volerla conquistarla non era una semplice questione di orgoglio ma molto di più, lei sarà in grado di accettarlo di nuovo tra le sue braccia.

Impostò le coordinate del navigatore per scoprire che per raggiungere quella località ci volevano ben due ora di viaggio. “Ma quando ho scelto la località, guardare anche dove si trovava era troppo faticoso? Ah Barbara sempre le cose a metà fai!” pensò Baba mentre si stava girando per prendere la cintura di sicurezza. Ma Bin l’aveva anticipata e ora era a 10 cm di distanza da lei e i suoi occhi puntati sul suo viso. “Oh cazzo quanto è vicino e Oh cazzo quanto è bello. Ok tieni il controllo, tieni il controllo Barbara, razionalizza razionalizza. Ma come cazzo faccio a razionalizzare quando ho Binuccio e le sue labbra così vicino a me?”

- Penso che dovresti stare più attento all’alimentazione. Hai un brufolo qui e uno qui – disse alla fine indicando con un dito sul suo viso due brufoli inesistenti.

Bin stava per rispondergli quando Barbara gli starnutì praticamente in faccia. Non uno, non due ma ben tre volte. Lui rimase praticamente immobile mentre sentiva lei che si scusava ripetutamente e con un fazzoletto cercava di pulirgli il viso. Poi gli prese il fazzoletto, si asciugò il viso e riprese la sua posizione corretta alla guida. Accese il motore e appena vide che anche Barbara si era allacciata la cintura partì.

Rimasero in silenzio per i primi 20 minuti del viaggio, una che se la rideva sotto i baffi e ringraziava la sua allergia per averla tolto da quel pasticcio mentre l’altro pensava che la prima parte del piano non aveva portato ai risultati sperati non totalmente almeno e che quando avevo pensato allo scambio di liquidi corporei non avevo mica pensato a quello.

A Baba quel silenzio in auto iniziava a farla sentire a disagio. Lui non parlava ed era totalmente assorto nella guida. Aveva il gomito sinistro appoggiato sullo sportello e teneva il volante con una mano. Non poteva fare a meno di pensare a quanto fosse bello anche mentre guidava, il suo profilo era tremendamente sexy. Però non poteva permettersi di pensare a quelle cose, doveva distrarsi in qualche modo, altrimenti avrebbe finito per dargliela vinta. Cercò la custodia con i CD, ne scelse uno e lo inserì nel lettore. La musica dei Dire Straits si diffuse e lei iniziò a rilassarsi. Lui finalmente parlò e si congratulò con lei per la scelta, quello era uno dei suoi CD preferiti. L’atmosfera iniziò a farsi più piacevole, iniziarono a parlare di psicologia, delle teorie che ritenevano più strambe e degli esperimenti che li avevano colpiti di più. Alla fine il tempo volò e arrivarono alla loro meta.

“Bene, che il Bird Watching abbia inzio”, disse Barbara scendendo dalla macchina e andando verso il cofano per prendere lo zaino. Preso il necessario iniziò ad addentrarsi nella foresta senza sapere cosa cazzo doveva fare. Aveva letto che il Bird Watching consiste nell’osservazione degli uccelli in natura, sentirli cantarli, osservarli prendere il volo e soprattutto riconoscere le varie specie. Riconoscere la varie specie? Bene aveva letto qualcosa il giorno prima, se lui avesse chiesto lei avrebbe tirato a caso, tanto manco lui ne capiva un cippalippa come lei.
Lui la seguiva a distanza e sorrideva. Quella ragazza era arrivata fino a quel punto, l’aveva veramente portato a fare Bird Watching, ma non faceva prima ad andare a letto con lui senza fare tutto questo giro? Il resto della mattinata trascorse tranquillo, Baba lo chiamava ogni tre secondi per fargli vedere scoiattoli, volpi, tassi, cervi

- Ma non siamo venuti qui per osservare gli uccelli? Sei due ore che mi chiami e mi fai vedere tutte le specie animali tranne che gli uccelli. Ma che guida da quagliare sei?
- Scusa, è che mentre cerco qualche specie interessante la mia attenzione viene catturata da questi animali pucciossissimi. – rispose lei guardando verso il basso in segno di scusa

Si avvicinò a lei, la nascose dietro ad un albero e la fece girare nella direzione dove stava guardando prima lui. Tenendola tra le sue braccia, si abbassò all’altezza delle sue spalle e affiancando il suo viso al suo, le indicò un punto con la mano davanti a loro. Il cuore di Baba iniziò a battere fortissimo, poteva sentire il suo respiro, il suo calore e poi le braccia di lui la tenevano stretta in vita. Non riusciva a muoversi e neanche a dire una parola. Ora neanche la sua allergia la poteva salvare da quella situazione. Poi mise a fuoco il punto che lui le stava indicando

- Hai visto? Quella coppia ha capito il vero senso della parola quagliare. Ora la vuoi finire con questa messinscena e ti decidi a fare quello che hai sempre voluto fare con me nella FF della tua amica Susy?

Le prese il viso, lo girò verso di lui e la baciò. Baba presa dall’intensità di quel bacio, si stava girando per abbracciarlo quando il canto di un uccellino la riportò alla realtà. L’abbraccio da parte di lei non ci fu anzi lo spinse con tale forza da farlo cadere per terra e poi a passi svelti si allontanò. Lui si rialzò e la raggiunse

- Cosa cazzo vuoi da me? – le chiese lui
- No, cosa vuoi tu da me – le rispose lei
- Lo sai quello che voglio. Io voglio te, altrimenti non sarei qui e anche tu mi vuoi altrimenti non saresti qui
- Non è vero! Io sono qui solamente perché non riesco a tenere la bocca chiusa e non sapevo come uscirne da questa situazione, ma credimi in questo momento vorrei essere a casa con i miei amici
- Non mi sembrava che la tua lingua la pensasse così, anzi si trovava bene a dialogare con la mia
- Quello è stato solo un riflesso. Hai studiato anche tu il Comportamentismo, ad ogni stimolo corrisponde una reazione
- Io sono più per il Cognitivismo, e quindi sono sicuro che tu abbia voluto corrispondere a quel bacio
- Lo sai che mi piaci, non c’è bisogno di nasconderlo. L’hai sentito chiaramente il giorno della riunione. Ma quello che cerco io non sei tu. Io voglio un uomo per cui essere speciale, un uomo di cui poter essere l’ultimo pensiero prima di chiudere gli occhi e il primo quando si sveglia la mattina. E tu non sei quella persona. A te piace conquistare più donne possibili, ogni sera hai un appuntamento con una donna diversa, non sei un tipo da legarsi a qualcuno nel modo in cui intendo io.
- È vero io sono così e mi piace come sono. Non amo i legami e non credo nell’amore eterno. Sono tutte cazzate. Non mi sono mai svegliato la mattina tenendo tra le braccia la donna con la quale ho fatto sesso la notte prima, sono cose che non mi appartengono. Ma ciò non toglie che tu sei qui perché vuoi me.
- Io sono qui per una stupida questione di orgoglio così come lo sei tu, e forse anche perché ho sempre questa sorta di speranza che dentro le persone ci sia qualcosa di buono e che magari…
- Pensavi di redimermi? Pensavi che mi innamorassi di te e cambiassi il mio modo di vivere?

Il silenzio di lei  fece capire a lui che lei ci sperava veramente. Delle lacrime iniziarono a rigarle il viso. Non l’aveva mai vista piangere e sapere che in un certo senso lui ne era la causa lo fece sentire in colpa. Era la prima volta che provava quella sensazione, anche se aveva ferito molte donne non aveva mai provato nessun senso di colpa. Era sempre rimasto tranquillo e continuato per la sua strada. Ma ora vederla così le faceva provare una fitta al cuore, voleva avvicinarla e abbracciarla, ma come lui faceva un passo avanti lei ne faceva due indietro. Ma non poteva lasciarla andare, la voleva tra le sue braccia e la voleva ora, ma come si avvicinò ancora, lei si allontanò tanto da non sentire lui che le gridava di fermarsi immediatamente.
Poi lei scomparve alla sua vista. Anzi non è che proprio scomparve, diciamo che quella intelligentona di Baba a forza di indietreggiare senza guardare dove stava andando non si accorse che dietro di lei c’era un lago. Bin nonostante le sue resistenze la prese in braccio, la fece sedere in macchina, gli diede la sua giacca e poi partì per fermarsi 10 minuti dopo presso un hotel.

Nonostante lei chiedesse di essere accompagnata a casa e che non voleva più vedere la sua faccia, lui si fermò in un motel, la fece scendere a forza, si fece dare le chiavi di una stanza e la lasciò lì dicendole di farsi una doccia calda. Poi lui scomparve per ritornare solo mezz’ora dopo con del cibo e delle bevande.

Barbara aveva solo l’asciugamano addosso quando uscì dal bagno. Lui era lì seduto nella poltroncina e non le toglieva gli occhi di dosso. Si alzò, le passo vicino e poi entrò in bagno. Dopo un po’ si senti l’acqua della doccia scendere. Barbara cercò i suoi vestiti ma non c’erano e anche se ci fossero stati non li avrebbe potuti indossare perché erano fradici. Dopo un po’ lui uscì dal bagno con indosso solo l’asciugamano. Chiamò la Receptionist chiedendogli di venire a prendere i loro abiti per portarli in lavanderia.

Poi sentì lo stomaco di lei brontolare. Ok che erano le due ma come cazzo faceva ad avere fame con tutto quello che aveva ingurgitato la mattina a colazione? Si avvicinò a lei che si era seduta sul letto dandogli le spalle e mettendosi in ginocchio davanti a lei le chiese scusa per prima, non per quello che pensava ma per il modo in cui si era espresso. Poi le prese una ciocca di capelli e gliela mise dietro l’orecchio. “Tu mi piaci, mi piaci tantissimo, ma io non sono fatto per avere quel tipo di relazione, scusami.”
Lui notò che lei stava cercando di trattenere le lacrime e che non riusciva a guardarlo in viso. L’abbracciò, d’istinto l’abbracciò e notò che lei non stava facendo resistenza e allora la strinse ancora di più tra le sue braccia, fino a quando non la sentì piangere. Per un attimo a lei sembrò che il cuore di lui avesse accelerato il battito quando anche lei ricambiò l’abbraccio, ma poi si disse di non essere sciocca e di non farsi strane idee. Se solo avesse saputo che il cuore di Hyun Bin aveva veramente aumentato il suo ritmo a causa sua, forse lei avrebbe persistito e ora le loro strade non correrebbero su due binari paralleli destinati a non incontrarsi.

Rimasero così fino a quando lei non si calmò. Quando smise di piangere, si staccò leggermente da lei, prese il suo viso tra le mani e la baciò. Aveva voglia di lei e non riusciva più a trattenersi mentre Barbara non aveva più le forze per resistere a quell’uomo, tutte le sue difese stavano crollando, soprattutto perché come cazzo poteva resistere a Binuccio con addosso solo un asciugamano e che la baciava e esplorava con le mani il suo corpo in quel modo tremendamente eccitante? “Fanculo all’orgoglio e al mio ideale di uomo. Quando cazzo mi ricapita quest’occasione?” furono gli ultimi pensieri di Barbara prima di cedere completamente a Hyun Bin.      

:: Binuccio hai vinto una battaglia ma non la guerra, sappilo!!
:: L'importante è crederci
:: Lo so che voi nn ci siete in questo capitolo, ma che volete mi sono fatta trascnare dal racconto

AIGOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO    

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Capitolo 18
*** 18 Capitolo ***


Per tutto il resto del giorno non uscirono dalla stanza. Erano presi l’uno dall’altro e non riuscivano a staccarsi. Dopo aver fatto l’amore rimasero abbracciati senza dirsi niente.
Barbara da un certo punto di vista si sentiva speciale perché lui stava rimanendo lì con lei, ma sapeva di non doversi illudere perché lui aveva espresso in modo chiaro e preciso le sue intenzioni. Sapeva che la scelta che aveva fatto le avrebbe causato sofferenze in futuro anche perché lo avrebbe visto tutti i giorni in ufficio e ci avrebbe lavorato fianco a fianco, ma aveva deciso di vivere quel giorno senza rimpianti. Ora era con lui e quello contava, poi domani avrebbe pianto tra le braccia delle amiche.
Hyun Bin dal canto suo era la prima volta che si trovava a gestire una situazione del genere, rimanere abbracciato ad una persona dopo averci fatto l’amore non era nelle sue corde, ma la sensazione che lei le trasmetteva non riusciva a farlo andare via.

Poi il brontolio dello stomacò di Barbara interrumpe i loro pensieri. Era dalle 8 e mezza che non metteva in corpo qualcosa e ora che erano le 15 il suo fisico richiedeva energie. “Ok che hai mangiato per un esercito stamane ma è anche vero che hai appena consumato molte energie e che molte altre ne consumerai fra poco. Quindi ora è meglio se mangiamo qualcosa” e così dicendo le avvicinò il sacchetto con le cibarie che aveva comprato e Baba riprese il suo sorriso.
Dopo aver svuotato metà sacchetto e lasciato qualcosa al suo compagno, si sdraiò e disse “Ora sono veramente soddisfatta”. Poi di colpo si trovò Hyun Bin sopra di lei “Sei sicura di essere soddisfatta?” le chiese, “No” furono le parole di Barbara prima di baciarlo e iniziare a stuzzicarlo.

Era sdraiata nel letto e parlava con Hyun Bin quando le fischiò un orecchio. Allora si alzò, prese il suo cellulare e mandò un sms dicendo che sarebbe rientrata prima dell’alba, di non preoccuparsi per lei. Poi tornò nel letto e si addormentò tra le sue braccia. Almeno era quello che voleva far credere a lui. Verso le 2 di notte aprì gli occhi e fissò il viso della persona che aveva davanti, lo accarezzò e gli diede un lieve bacio sulle labbra. Poi si alzò, si vestì e uscì. Alle 4 e mezza era a casa, nel suo letto e stringendo forte a sé il suo cuscino iniziò a piangere. Aveva giurato a se stessa che avrebbe pianto solo quella notte e poi l’indomani avrebbe ripreso a sorridere come sempre. La giornata trascorsa con lui sarebbe rimasta per sempre nel suo cuore così come il sapore delle sue labbra e il profumo della sua pelle. Gli mancava di già e il solo pensiero la faceva stare ancora più male.

L’indomani quando si alzò erano già le dieci del mattino, gli altri erano svegli e stavano pensando come organizzare la giornata. Quando la videro con gli occhi rossi, corsero tutti ad abbracciarla. Mary la fece sedere sul divano e le teneva la mano, Miro le suggeriva vari tentativi di vendetta, Emilio era sceso al Bar a prendere i cornetti e Fabula era in cucina che preparava la colazione. Ora stava bene, aveva i suoi amici vicini e si sentiva più forte e inoltre presto avrebbe mangiato.

Sarebbe voluta rimanere a casa, ma Emilio le disse che le era assolutamente proibito chiudersi in casa, anche perché erano state invitati alle prime prove delle SVAMP agli studi della SM “Per dimenticare una gran quagliatura, ricordati che ne serve una ancora più grande, quindi alza il culo, vai a prepararti che oggi si va alla ricerca di manzi asiatici” le disse Emilio. Ha sempre la capacità di dire la cosa giusta al momento giusto, pensarono gli altri dopo aver ascoltato quella sagge parole.

Passarono a prendere Susy che era rientrata in anticipo dal suo viaggio con il marito, Ross, Luigi e Sonia e tutti insieme si diressero alla conquista della SM. Eun che sapeva che tutto il gruppo sarebbe venuto da loro quel giorno e sapendo di cosa erano capaci aveva provato a convincerli ad andare a fare delle prove all’aperto oppure di lasciar perdere il tutto e di andare a vedersi un bel film al cinema, Fabiola gli aveva consigliato un bellissimo film americano del 59 con Marilyn. Purtroppo i ragazzi non li diedero retta. Volevano rimanere a provare perché il tour era ormai alle porte e poi avrebbero voluto andare a conoscere il nuovo acquisto della SM durante la pausa.

Tutto il gruppo arrivò alla SM. Rossella e Luigi erano incontenibili, sembravano fatti totalmente di Praivasi da quanto erano euforici. Gli altri si tenevano a debita distanza facendo finta di non conoscerli. Raggiunsero le ragazze nel loro camerino. Eccole lì le SVAMP al completo. Silvia la vocalist, Carmy alla chitarra, Francesca al basso, Laura alla batteria e Ritols alla pianola.

- Ma vi rendete conto che quelle cinque stanno coronando il loro sogno? – disse Rossella
- Ma vi rendete conto che quelle cinque andranno ai concerti insieme ai Suju? – disse Luigi
- Ma vi rendete conto che grazie a quelle cinque diventerò ricchissima? – disse Sonia
- Ma vi rendete conto che cazzo avete combinato portando quelle cinque qua? – dissero tutti gli altri in coro

Stavano tutti ridendo, quando le ragazze furono chiamate in sala prova. Ci provavano gusto  a prenderle in giro e inoltre non era molto difficile prendere i giusti spunti dati i soggetti. Silvia era sempre tra le nuvole e aveva un senso dell’orientamento da far invidia a Ryoga però era un tesoro di Patata; Francesca era la negazione fatta a persona, per lei ogni idol doveva essere rinchiuso in una cassetta di sicurezza ma le bisognava dare il merito di aver inventato la parola manzo ; Laura era totalmente dramadipendente, se fosse per lei subberebbe ogni drama esistente; Ritols era la Cacciatrice di Pacchi, aveva un occhio incredibile ad individuarli; Carmy viveva in una sorta di doppia realtà, in una è la moglie di Donghae e nell’altra quella di Kinnino, per fortuna è sempre riuscita a gestire bene la sua doppia vita.

Queste 5 ragazze così fuori di tes… ehm particolari quando salivano sul palco si trasformavano ed erano capaci di coinvolgere il pubblico con la loro musica. Come facessero a cambiare dal giorno alla notte, rimane ancora un mistero. Le prove si protrassero fino alle 18, non avrebbero neanche mangiato se i loro amici non fossero andati a comprare del Kimbap. Anche i SJ che inizialmente volevano andare a conoscerle nella pausa pranzo non ne ebbero occasione perché furono trattenuti in sala prove fino a tardi, comunque mandarono a dire tramite Susy che sarebbero stati loro ospiti quella sera e le diede l’indirizzo del locale.

Giunta la notizia agli oasiani… fu il caos. Quello che loro furono capaci di creare in tre secondi si può riassumere nel seguente modo “Stato di completo disordine volto a sovvertire l’ordine esistente e dalle conseguenze imprevedibili e irregolari”. Ciò che preoccupava Emilio, Mary, Fabiola, Baba, Miro e Susy era ciò che poteva racchiudere la parola imprevedibile. Aigoooooooo, si trovarono ad esclamare in coro. Erano contenti ed eccitati dell’invito, solo che sapevano già che dovevano essere pronti a tutte le possibili conseguenze di quell’incontro.

Luigi prese per mano Rossella e Fabiola dicendogli che dovevano andare con lui per consigliargli cosa indossare, ma appena iniziò a camminare si dovette bloccare perché Ross non lo stava seguendo. Povera Rossella non è che lei non volesse seguirlo, semplicemente le SVAMP avevano preso possesso dell’altra sua mano e non volevano lasciarla andare “Tu sei la nostra Make-up Stylist non puoi abbandonarci”, le dissero in coro e con gli occhi imploranti. Mary arrivò, staccò prima Luigi e poi le Svamp “Sti cazzi, oggi è Domenica ed è il suo giorno libero, quindi arrangiatevi e poi anche lei deve prepararsi!” poi si avvicinò all’orecchio dell’amica “Appena sei pronta non è che passeresti a casa per caso?”

Le SVAMP tornarono al loro dormitorio afflitte ma non sconfitte, anche senza l’aiuto di Rossella quella sera sarebbero state perfette. Rimaneva solo da capire doveva avevano messo i loro trucchi in tutto quel casino.

Tutti gli altri tornarono a casa. Luigi prese Fabiola e la portò in camera sua, aprì il suo armadio a 4 ante

- Cosa mi consigli di mettere?
-  Una camicia e un jeans
- Ah, ah che simpatica che sei. Ma quale?
- E secondo te io come cazzo faccio a scegliere tra 80 camicie, 100 pantaloni e non so quanta altra roba contiene questo armadio che secondo me ha pure una stanza segreta.

Alla fine Fabula, prese una camicia e un pantalone e li diede a Luigi. Lui sorrise e le disse “Ottima scelta, si vede che hai gusto”. Se solo avesse saputo che per scegliere quei capi di vestiario aveva fatto Ambarabacicicocò, non sarebbe stato altrettanto euforico. Uscendo dalla stanza, aprì il cassetto ne estrasse un paio di mutande e di calze e gliele lanciò “Non dimenticare la biancheria intima, mi raccomando”.

Erano le 19.30 ed erano tutti pronti, quasi tutti. Luigi come al solito era in ritardo, ma ci avevano fatto l’abitudine. Arrivarono all’appuntamento con le altre e poi si diressero al locale. I ragazzi erano straeuforici, quel giorno avrebbero conosciuto i SUJU. Nonostante Eun avesse sposato Susy, non avevano mai avuto occasione di conoscerli. Fabula e Baba avevano incontrato Donghae e Siwon in qualche occasione, ma quando Eun non era al lavoro preferiva passare tutto il suo tempo con la sua mogliettina. Prima di entrare Fabiola si girò verso gli amici “Mi sono dimenticata di dirvi che ci saranno anche gli Infinite al completo oggi”. Poi entrò per prima nel locale ridacchiando tra sé e sé.

I Suju erano lì al completo ad attenderli. Non vi racconto la corsa ai posti a sedere perché penso che nessun scrittore sarebbe in grado di descrivere un tale pandemonio. Vi basti sapere che il povero Topo Ragno stava per essere sbattuto fuori dal tavolo se non fosse stato per Fabiola che per pur di non sedersi vicino a Siwon lo riprese al volo e lo mise tra lei e il prete mancato. Dopo 10 minuti dove non si capiva più nulla arrivò il Principe

- Cazzo a tutti – urlarono in coro gli Infinite

Eun stava per dire qualcosa quando Susy gli diede una gomitata per zittirlo. Siwon chiese cosa voleva significare e Susy gli spiegò il modo di salutarsi sul Pianeta Oasi e a quel punto anche tutti i restanti SJ si rivolsero verso i nuovi arrivati

- Sti cazzi anche a voi – risposero educatamente i Suju
- Bene ora sedetevi con noi che brindiamo all’ingresso delle SVAMP nel mondo del K-Pop – disse Leetuk

Il principe chiese molto cortesemente a Siwon se gli cedeva il suo posto vicino a Fabiola, lui molto gentilmente si alzò e andò a sedersi vicino a Susy “Sti cazzi se prendo Woohyun, lo meno”  pensò la socia.

Poi ognuno prese un bicchiere, lo alzò e Woohyun rivolgendosi alla sua ragazza gli chiese come si diceva CinCin in oasiano e lei non poté far altro che dire “Merda” e allora tutti in coro urlarono “Merda alle SVAMP!!!”

Gli oasiani si girarono a guardare Baba con aria minacciosa, lei aveva creato tutto ciò e lei doveva porvi rimedio prima che l’intero K-Pop fosse invaso dal loro slang del cazzo, proprio per rimanere in tema.

“Oggi non è la mia giornata. Mi sa che è la volta buona che smetto di essere astemia” pensò Baba e così facendo ingurgitò il suo bicchiere di Soju.

:: Addio Binuccio, è stato bello ma non può funzionare T_T
:: Ma le SVAMP spaccano di brutto
:: Beviamo che è meglio, stiamo rovinando il K-Pop

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Capitolo 19
*** 19 Capitolo ***


Tra un “Merda ai Suju”, un “Merda agli Infinite” e vari altri merda fatti in onore dei loro ospiti oasiani, la serata proseguiva tranquilla. Fabiola era insieme al suo Woohyun e stava bene anche se lui ogni tanto chiedeva qualche termine oasiano e Barbara, ormai al suo sesto bicchiere di Suju, lo assecondava con termini sempre più assurdi che il povero principe si segnava su un fazzoletto “Ma è troppo figo il modo in cui vi dite Ti voglio bene, cioè Levati dai coglioni suona così romantico” disse il povero malcapitato. Fabula avrebbe preso volentieri Baba e fatta a pezzettini, invece di migliorare la situazione la stavo solo peggiorando, ma non riusciva ad odiarla più di tanto perché sapeva quanto stava soffrendo in quel momento.

- Ohhh, Fabula mi fischiano le orecchie, dimmi un numero – le disse l’amica
- Otto – le rispose il Principe
- Otto, otto… A,B,C,D,E,F,G,H… Hyun Bin. Cazzo Woohyun, ho chiesto a Fabula non a te
- Ma perché mi saluti? Stai andando via? – le rispose lui

Poi si accorse che lei si era zittita e aveva iniziato a guardare il basso. Vide delle lacrime che le bagnavano i jeans e allora d’istinto le prese la mano e gliela strinse forte. Fabiola in quel momento lo guardò, si avvicinò a lui e gli diede un bacio sulla guancia “Grazie” furono le parole che gli sussurrò all’orecchio.

Emilio riceveva e mandava sms in continuazione, strano che ancora non fosse scomparso per andare in bagno. D’altronde non aveva molta scelta, a quanto pare gli unici gay quella sera erano Shindong e Ryewook, cosa che aveva mandato totalmente in depressione Luigi, il quale era oggetto delle attenzioni di Shindi.
Carmy stava ricevendo occhiate furiose dalla maggior parte delle sue amiche e anche da Luigi perché Donghae non le levava gli occhi di dosso e non faceva altro che farle domande su di lei e su quello che le piaceva. Non per ultimo si scambiarono i numeri di telefono.
Se Ritola invece di fissare l’amica in modo maligno avesse prestato attenzione alla sua sinistra forse si sarebbe accorta che anche lei era oggetto di interesse di qualcuno.
Francesca dopo aver mandato più o meno 180 fulmini nella direzione di Carmy, decise che era giunto il momento di prestare attenzione all’altro manzo per eccellenza della serata, ma non capiva perché il destino le avesse fatto sedere vicino Shindong invece di L “Forse è la giusta punizione per aver guardato prima Dongolo di lui, cazzo me lo sono meritato” pensò.
Silvia d’altro canto stava chiacchierando con i ragazzi seduti vicino a lei “Che culo, ho fatto bene a sedermi per ultima. Guarda Fra che ha messo gli sgambetti a tutti vicino a chi è finita ”. Lei invece gongolava con Sungmin da una parte e Hoya dall’altra, come facesse a gongolare per Sungmin rimane un altro mistero, ma si sa l’amore è cieco, molto cieco.

Mary che a quella tavola conosceva solo i SJ e si stava ancora chiedendo chi fossero quelli che si erano aggregati a loro, era seduta tra Kyu e Yesung “Perfetto! Il Serial Killer da una parte e l’Uomo delle Tenebre dall’altra. Oggi penso che la mia sarà una serata molto loquace. Sti cazzi, vediamo se il Serial Killer è in vena di cercare una vittima stasera” e dicendo così Mary provò a fare conversazione con Kyu. Ci mise un po’, tipo 45 minuti, ma alla fine riuscì ad avere una conversazione con lui, su cosa non ci è dato sapere.

Rossella aveva totalmente preso in ostaggio Yeol e gli stava dicendo che secondo lei si doveva far crescere un po’ i capelli e legarli dietro, in quel modo molte persone lo avrebbero trovato molto più attraente.
Sonia e Laura chiacchieravano insieme a Leetuk e gli altri di quanto fosse faticoso stare dietro a tutti i loro impegni. Le due ragazze erano molto interessate perché volevano essere preparate a quello che le aspettava. Per fortuna anche tra le oasiane c’è qualcuno con i piedi per terra non come tutto il resto del gruppo che tra Soju e manzi ormai aveva detto addio ai suoi neuroni.

- Vaffanculo a tutti. Figura di merda! – Fu il saluto di Woohyun quando lasciò il locale insieme agli amici
- Vaffanculo anche a te – risposero i SUJU + OASI in coro.

La serata era giunta al termine. Anche se stavano ancora cercando di recuperare i vari neuroni dispersi di alcuni di loro, l’unica messa male era Baba. Emilio la prese e se la caricò sulle spalle “Ti avevo promesso una quagliatura per dimenticare la precedente, ma tu ti sei ubriacata prima. Eppure c’era un bel ragazzo che non ti ha levato gli occhi di dosso in quel locale, anche se non era seduto al nostro tavolo. Ma quello non sarebbe stato un problema. ” Baba l’abbracciò e si addormentò ormai senza energie.

I SUJU si offrirono di accompagnare le SVAMP al dormitorio che non era distante dal loro, ma gli altri opposero un po’ di resistenza legata al fatto che conoscevano le loro amiche, ma l’insistenza di Donghae fece capire loro che non dovevano rompere più di tanto i coglioni.
Al momento dei saluti, Luigi provò un brivido che nulla aveva a che fare con il piacere e quando Rossella gli disse che Shindong aveva chiesto il suo numero a lei, capì a cosa era dovuto

- Tu non glielo hai detto vero????? Rossella rispondimi, dimmi che non glielo hai dato!!!!!

 
:: Ah quanto è buono il Soju, anche se forse forse non lo reggo
:: Luigi io se fossi in te un pensierino lo farei
:: Mary ma poi hai visto se Kyu è andato via insieme agli altri o ti ha seguito?

 

AIGOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

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Capitolo 20
*** 20 Capitolo ***


Il lunedì avevano tutti ripreso la loro vita normale.

Emilio avrebbe ripreso la sua quotidiana attività di stage e di lezioni private da Doo Joon, nel weekend non aveva avuto la possibilità di ripassare e quindi ora doveva ricominciare le lezioni daccapo, na tortura… ma anche no, chi non vorrebbe partecipare a quel tipo di lezioni?

Ross, Luigi e Sonia sarebbero stati presi dai vari impegni delle SVAMP, e la cosa non è alquanto facile dato i soggetti con cui dovevano trattare.
Carmy era stata costretta a dormire per terra quella notte, era la vendetta delle ragazze per averle rubato Donghae, ma lei non gli dava importanza “Io dormirò per terra ma sappiate che prima o poi per terra o chissà dove dormirò con lui” le disse a tutte quante prima di essere sbattuta fuori dalla stanza. Francesca stava escogitando come avere un appuntamento con L “Stavolta ci divento io la sua sua scopamica, sti cazzi” fu il suo pensiero prima di andare tra le braccia di morfeo.
Patata stava sgranocchiando la sua busta di lattuga e cercando di capire chi puntare tra Hoya e Sungmin, cosa ci fosse da pensare non ci è dato sapere, e la cosa non può che farci piacere. Laura chiuse gli occhi con l’adrenalina a mille perché la sua vita stava cambiando, il timore di non poter più stare tanto con i suoi amici le metteva ansia che però era direttamente proporzionale alla gioia di sapere che avrebbe conosciuto il meglio dei manzi coreani in circolazione. Carmy era già nel mondo dei sogni e dato che aveva passato la serata con Donghae, per par condicio, la notte sarebbe stata di Kinnino. L’unico che ebbe gli incubi quella notte fu Luigi e tutti sappiamo il perché e non possiamo che fargli tanti patpat.

La loro fu una settimana piena di impegni, tra prove, incisioni, scelta abiti, accordi pubblicitari i ragazzi non ebbero molto tempo per loro stessi. Però si stavano divertendo, del resto era il loro sogno. Donghae e Shindong andavano molto spesso a trovarli quando non erano impegnati con le loro prove per la felicità di Carmy e per la gioia incontenibile di Luigi. Sungmin invece non si era mai fatto vivo, quindi Patata decise che Hoya sarebbe stato il suo obiettivo. Ringraziamo tutti Sungmin di essersi preso un virus intestinale e quindi di non aver mai potuto accompagnare i suoi amici anche se avrebbe tanto voluto rivedere Silvia. Cosa ci possiamo fare quando il destino decide per noi?

Ritola aveva ricevuto una chiamata da Fabiola dove le diceva che uno degli amici di Woohyun voleva incontrarla. Purtroppo gli impegni di Ritola quella settimana non le permisero di incontrarsi con Dongwoo, quindi per ora i due ragazzi decisero di scambiarsi soltanto i contatti telefonici. Ogni sera prima di andare a dormire era diventata abitudine sentirsi per darsi la buonanotte, che teneri, talmente teneri che mi si sta cariando un dente solo a scrivere. Peccato che anche Faccia da… ehm Dongwoo si sia preso la woohynuite e quindi l’ultima cosa che diceva a Ritola prima di chiudere la chiamata era “Vaffanculo”.

Finalmente avevano una mattinata libera entrambi, venerdì! Woohyun uscì con Fabiola. Lei era decisa più che mai a chiarire sta cosa del linguaggio oasiano perché così la cosa non poteva continuare, era stanca che ogni sms del suo ragazzo si concludesse con “Levati dai coglioni”, sinceramente rovinava l’atmosfera anche se capiva il vero messaggio che il principe le voleva mandare. Quindi prese tutto il suo coraggio e, nonostante i rischi, decise di affrontare l’argomento

- Woohyun, vedi il giorno all’aeroporto ci hai trovate impreparate e quindi la genia della mia amica…
- Levati dai coglioni Fabiola

Era la prima volta che glielo diceva dal vivo, e anche se le stava per partire uno schiaffo d’istinto non potè fa a meno di avvicinarsi a lui, abbracciarlo e dopo averle scoccato un bellissimo e dolcissimo bacio ricambiò la sua dichiarazione “Levati dai coglioni Woohyun”

Ma quanto sono dolci? Comunque dopo uno sbaciucchiamento interminabile, Fabula riprese il controllo di sé e decise che doveva chiarire. Pian pianino e cercando le parole giuste spiegò al Principe il loro fraintendimento e di come la cosa avesse preso una piega che non riuscivano più a gestire, soprattutto dopo che Baba nel pieno della sua intelligenza gli aveva dispensato ogni sorta di frase oasiana dai termini non tanto gentili. Il principe rimase un attimo allibito. In tre minuti gli passarono davanti tutte le figure di merda che aveva fatto in quelle settimane e si trasformò in un cipollino totalmente assente. Poi realizzò la sua dichiarazione e si incupì ancora di più. Fabiola lo prese tra le sue braccia e le disse che non importava il modo in cui glielo avesse detto ma che ciò che contava era il messaggio che lui voleva trasmetterle.

Poi dopo un po’ iniziò a fare due più due e pensò a quel sabato mattina e alla discussione di Binuccio. Prese per mano Fabiola

- Ora si va a quagliare, tesoro
- Vedo che hai capito benissimo il senso di questo termine, tesoro

E così i nostri due innamorati si diressero a casa di Fabiola dove si dimostrarono il loro amore, per fortuna il linguaggio corporeo in questo caso è uguale in tutti i paesi! Però forse, forse prima Woohyun si sarebbe dovuto ricordare di avvisare la persona a cui aveva dato consigli il giorno prima per dichiararsi ad una ragazza.
 
Dongwoo e Ritola erano finalmente insieme, dopo 4 giorni di chiamate interminabili e di sms si erano incontrati. Lui aveva organizzato il tutto nei minimi particolari. La sua idea iniziale era quella di portare Rita in ascensore o in punti alti per spaventarla in modo tale che si aggrappasse a lui, ma avevo lo strano presentimento che non avrebbe funzionato e poi Woohyun l’aveva già provata con Fabiola e non era andata a buon fine. Allora, sotto consiglio del suo amico, decise di organizzare un bellissima giornata facendo Bird Watching. Il principe gli aveva spiegato che ad Oasi i ragazzi usavo dichiararsi il loro amore mentre quagliavano e a lui la cosa era piaciuta moltissimo.

Arrivarono in un bosco, lui la prese per mano e la fece sedere sopra una coperta poi le diede un binocolo

- E con questo cosa dovrei farci?
- Quagliare
- Quagliare? Ma voi lo fate con questo?
- Scusa con cosa li vorresti osservare gli uccelli
- Ah uccelli… - maledetta Baba, hai fatto tutto sto casino allucinante per sfuggire a Binuccio e poi ci sei finita a letto comunque e ora hai rovinato pure il mio primo appuntamento
- Senti Ritola, io non so come dirtelo, ma dalla prima volta che ti ho visto non sono riuscito a staccarti gli occhi di dosso
- Da,davvero? Anche io?
- Sicura? Perché a me sembrava che guardassi Donghae
- Ahh, no. Lui lo guardavo solo per non farti capire che in realtà ero interessata a te – emu

Lui le prese le mani, la fece girare verso di sé e guardandola negli occhi si confessò “Ma perché non vai a farti un giro e la smetti di fracassarmi i coglioni?”

D’istinto le partì uno schiaffo e poi d’istinto partì anche il ritorno. Poi iniziò a razionalizzare la cosa, Dongwoo si era appena dichiarato in quel linguaggio oasiano del cazzo e lei gli aveva risposto con due schiaffi. Lui guardava in basso, era fermo ed immobile, allora lei le prese le mani abbassò la testa e avvicinò le sue labbra alle sue. Lui inizialmente era stupito, ma poi il sapore di lei e la dolcezza di quel bacio lo fecero sciogliere e continuando a baciarla la strinse tra le sue braccia.

- Perché mi hai dato due schiaffi? – gli chiese lui
- È il nostro modo di rispondere alla dichiarazione del ragazzo che ci piace. Prima il dolore poi il piacere, ci piace così
- Ah… il linguaggio oasiano mi piace ma queste usanze le trovo alquanto strambe
- E non sai che usanze abbiamo quando dobbiamo vendicarci di qualcuno. Usanza che qualcuno di mia conoscenza conoscerà ben presto 

Baba era al lavoro quando le fischiò l’orecchio

- Fabula dimmi un numero  
- 11
- R, uhm Ritola, che vorrà da me?

Poi Baba si ricordò che Fabula quel giorno non era venuta in ufficio, quindi alzò lo sguardo per vedere chi le avesse risposto e quando vide l’uomo che aveva davanti, un sorriso immenso le comparve sul viso.


:: O.o ma chi è quest’uomo?
:: Ma che dolci i nostri infinite, non trovate?
:: Ritols, cosa vuoi farmi? Guarda che ti faccio mettere con Topo Ragno


AIGOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

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Capitolo 21
*** 21 Capitolo ***


Le riprese erano cominciate. Mary e Miro erano entrambe impegnate sul set ed entrambe emozionate. Per la prima sarebbe stata la sua prima e si spera non ultima FFiction adattata a drama e per la seconda era la prima esperienza come attrice e per lo più come protagonista principale, mica la principessa poteva iniziare come secondo e terzo lead, stiamo scherzando???

La sera prima stavano discutendo con Baba su un possibile prosieguo della FF

- Ooooohhh, mi piace, mi piace così magari è la volta buona che vengo vampirizzata pure io e mi passo l’eternità con il Tama – disse Baba
- Ma io a questa le parto ora e la vampirizzo a modo mio. Prima rompe i coglioni e fa gli occhi lucidi per non farle morire il Tama, l’accontentiamo e poi rompe perché non è stata vampirizzata. E io che ho sacrificato me stessa per farla stare con il Tama. Ma che cavolo vuole? – esclamò Miro
- Eccola ora che entra in modalità vittima. Fra un po’ dirà che lei è la più sfigata perché è una strega mezzacalzetta, che il suo Vampiro non era uno di quelli tosti perché ha solo subito, che non ha quagliato abbastanza e che al massimo ci potrà vivere per 25 anni assieme perché poi lui la mollerà per una più giovane
- Parla quella che non ha fatto un benemerito niente durante tutta la FanFiction e si è beccata la storia con il finale più bello. Se pensiamo che poi tutto è iniziato a causa del suo vampiro pedofilo…
- No, ma Mary lo senti quello che dice? Pure la parte grossa si vuole prendere
- Ma scusa prova tu a vivere ogni tuo compleanno non come una festa ma come un segno che la separazione dall’uomo che ami è più vicina, mica quello rimane con me quando avrò la pelle decrepita.
- Oh Baba, sti cazzi. Accontentati e non rompere – le disse Mary – Guarda me che bella eternità che mi aspetta, veramente sono talmente contenta che sto channanando da mattina a sera
- Va beh, troverò un modo per farvi tornare umane, del resto sono una strega
- Io preferisco rimanere vampiro piuttosto che essere la cavia dei tuoi esperimenti stregoneschi – le disse Susy
- A te appena posso ti trasformo in un rospo
- A te appena posso ti faccio fuori il Tama e così la questione è chiusa

Rimasero a fare a pezzetti la povera Baba per tutta la sera. Da narratore oggettivo posso dire che secondo me Barbara ha ragione, come sempre del resto. E poi ricordatevi che bisogna portare rispetto per le persone più grandi, e che cazzo!
 
Sul set erano tutti abbastanza gentili e cordiali, tranne una. Lei, sempre lei non dava confidenza a nessuno. Più Mary e Miro provavano ad avvicinarsi più lei alzava le barriere di superiorità nei loro confronti, solo ad una persona permetteva di avvicinarsi e di parlarle. Hyun Joong era l’unico, infatti, che riusciva ad avere un dialogo con lei, ad ogni pausa li trovavi sempre a parlare tra loro e a sorridersi come se stessero girando la pubblicità della Mentadent. Erano in molti a credere che tra loro prima o poi sarebbe nata una relazione, soprattutto Jessica sembrava molto presa, mentre a Mary il comportamento di Hyun Joong a volte sembrava molto forzato.
Per fortuna gli altri protagonisti erano tutti molto simpatici e poi, il direttorino era il direttorino e ogni volta che parlava era un vero e proprio “piacere” ascoltarlo. Miro invece era sempre alle prese con Pazzo, alle prese nel senso che ormai si facevano la guerra perché lui si era offeso con lei per averlo scambiato per il protagonista principale e le aveva dato dell’incompetente e lei d’altro canto aveva ammesso lo sbaglio aggiungendo il piccolo particolare che forse avrebbe dovuto capirlo che lui non poteva essere il protagonista data la sua inesistente carriera e che il nome di Pazzo era perfetto per lui visto come stava sbraitando. Da allora furono fulmini e saette, colpi bassi da ambo le parti. Ahh, l’amore non è bello se non è litigarello, disse un saggio un giorno.

Mentre Miro era intenta ad inventare un nuovo attacco nei confronti di Pazzo, Mary sfruttò la pausa per andare a riposarsi sotto un albero. Aveva appena discusso con Jessica riguardo gli spazi nel camerino che condividevano, di cui Mary riusciva ad usare a malapena la sua sedia. “Sti cazzi che è la figlia del premier, sti cazzi che fa parte delle Girls Generation, sti cazzi che è una donna, ma io a quella le do una passata di schiaffi in un modo che se lo ricorderà per tutta la vita. E che cazzo, inizio a pensare che se da piccola gli avessi tirato qualche sberla magari ora sarebbe un pochetto più docile ” disse Mary senza accorgersi che il suo pensiero non era rimasto interiore ma era stato espresso a voce alta e soprattutto qualcuno aveva sentito tutto

- Bene, bene… vedo che ad Oasi le Principesse hanno un linguaggio molto fine
- Perché mi chiami Principessa? – chiese Mary stupita dato che non avevano pubblicizzato la sua appartenenza alla famiglia reale. Dopo l’isolamento i suoi genitori avevano preferito non farla apparire in pubblico e lei aveva usato un cognome falso quando era arrivata in Korea
- Mi informo sempre sulle persone con cui devo lavorare, soprattutto quando cercano di nascondere la loro origine – rispose in fretta Hyun Joong capendo che aveva fatto un passo falso
- Sti cazzi come ti fidi delle persone
- Io se fossi in te ora mi preoccuperei più di questo che della mia onestà – le disse lui facendole sentire la registrazione di quello che aveva appena detto

Mary sbiancò, era nella merda più totale, almeno era quello che pensava dato che il peggio doveva ancora arrivare. Hyun Joong si avvicinò a lei e in modo molto dolce

- Ciao Schiavetta
- Sti cazzi che ti farò da schiavetta
- Allora penso proprio che questa registrazione sarà presto diffusa su internet e che potrai dire Bye Bye Carriera di Mary, quasi quasi ci invento pure un Gruppo su Facebook
- Stronzo
- Principessa, non ci si rivolge così al proprio padrone. Da oggi in poi e per tutto il resto delle riprese mi dovrai chiamare Sunbae
- Sti cazzi alla mia carriera, non sarò mai la tua schiavetta
- Allora mi toccherà aprire anche il gruppo Bye Bye Carriera di Miro, sai del resto è lei che ti ha raccomandato
- Bastardo
- Ti ho detto che mi devi chiamare Sunbae e per ogni volta che non obbedirai subirai una punizione a mia scelta
- Bastardo
- Guardala come mi sfida la piccola principessa – e dicendolo si avvicinò a lei, le spostò i capelli e le diede un bacio sulla fronte. - Per ogni volta che non obbedirai ai miei ordini, ti darò un bacio e ogni volta sarà sempre più in basso.
- Coglione
Lui si avvicinò e le diede un bacio un po’ più in giù rispetto a dove l’aveva baciata prima
- Vuoi subito arrivare al punto, quindi?
- Sti cazzi – Mary prese il viso di Hyun Joong tra le mani e gli diede un bacio sulle labbra – ora penso proprio che il tuo giochetto delle punizioni sia finito

Hyun Joong era sorpreso, non si aspettava da lei una simile reazione e non si aspettava quel bacio ma soprattutto il problema ora era che non doveva far capire a lei quanto quel bacio gli fosse piaciuto e quanto il suo cuore avesse accelerato. Riprese il controllo di sé

- Principessa, pensi che sia così stupido? Quando ho detto che sarei sceso sempre più giù non ho mai detto che mi sarei fermato alla bocca. Vuoi continuare a disubbidire e iniziare a toglierti la camicia o preferisci arrenderti?
- Non chiamarmi principessa – aveva già deciso di cedere per non mettere in pericolo la carriera di Miro ma non voleva dargliela vinta così facilmente
- Va bene, Mary
- Ok, sunbae – era da tanto che non pronunciava quel nome e le faceva male, si sentiva come se stesse tradendo il suo principe Kim
- Bene, vedo che hai capito. Ora puoi anche andare a prendermi un bel cappuccino non molto caldo mentre io mi rilasso qui al sole

Guardò Mary allontanarsi e approfittò di quel attimo per cercare di rilassarsi e far riprendere al suo cuore un battito normale. “Sunbae”, era da tanto che lei non lo chiamava in quel modo e cavoli quanto gli era mancato. Più cercava di tenerla lontana più la voleva vicina, ogni volta che parlava con Jessica il suo corpo e la sua mente volevano essere vicino a lei, stringerla forte e dirle tutta la verità. Ma non poteva, proprio non poteva, la sua vendetta in quel momento era la priorità. Chiuse gli occhi pensando che finalmente avrebbe ricambiato l’anno di schiavitù che lei gli aveva dedicato con tanta passione, ma subito gli riaprì perché si senti un liquido caldo scorrerli tra i capelli

- Tu brutta piccola… lo sai cosa ti tocca ora, vero?
- Non mi tocca assolutamente niente. Tu mi hai chiesto un cappuccino e io un cappuccino ti ho portato. La prossima volta specifica anche come lo vuoi servito. E senza dargli il tempo di replicare corse via da Miro che la stava cercando.

Il povero sunbae iniziò a ridere. La sua principessa gli avrebbe dato del filo da torcere e doveva stare attento che la cosa non gli si rivoltasse contro prima o poi.

:: Io se fossi il Sunbae isserei bandiera bianca
:: Voglio diventare un pempaioooooo
:: Vi aishiteru tutti, tranne Mary e Susy mauahuahauhaua

AIGOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

 
 
 

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Capitolo 22
*** 22 Capitolo ***


Una domenica Fabiola aveva deciso di invitare Woohyun a pranzo a casa, voleva organizzare un bel pranzetto solo per loro due, visto che gli altri dovevano incontrarsi per andare a fare un giro turistico in un posto imprecisato della città. Poi all’improvviso sentì qualcuno aprire la porta di casa con le chiavi, corse in sala e immediatamente capì che la sua giornata romantica e quagliosa era andata a farsi fottere. Non solo erano rientrati i suoi coinquilini ma pure le Svamp e Sonia, Luigi e Rossella “Perfetto, come sempre hanno un tempismo del cazzo”. Poco dopo suonò il campanello

- Cazzo a tutti – dissero gli Infinite al completo e pure in sincronia
- Cazzo anche a voi – risposero gli altri

Mary si avvicinò a Fabula, ormai pensava che con il suo chiarimento quel saluto fosse una cosa morta e sepolta

- Ma il tuo Principe ha capito quello che gli hai detto o ha capito solo la parte della quagliatura?
- Diciamo che la parte della quagliatura è quella che ha capito meglio e, cazzo, come l’ha capita bene – un sorriso comparve sul volto di Fabula – ma mi era sembrato che avesse capito anche il resto
- A me sembra proprio di no, sarà un po’ lento di comprendonio?
- Se il suo essere lento di comprendonio è inversamente proporzionale al suo quagliare, mi sta bene. Ma, voi che cavolo ci fate qui? Mi avete rovinato i miei piani romantici
- Baba non sta molto bene e poi fuori ne sta scendendo l’aria, quindi abbiamo pensato di ritornare a casa, ma se sapevamo dei tuoi piani andavamo da un’altra parte, pensa quanta voglia ne ho io di stare in casa con tutti questi sconosciuti, fossero i 2pm tanto quanto.

Woohyun che aveva visto le due confabulare si avvicinò

- Ciao Fabula e Mary
- Allora hai capito come si saluta? – gli chiese Mary
- Certo! Solo che se lo dico anche agli altri finirò per essere preso per il culo a vita, quindi preferisco che anche loro maturino una bella dose di figure di merda così poi non potranno prendermi in giro. Dongwoo ad esempio è già fuori gioco – disse soddisfatto il principe
- Mi sembra più che giusto, ottima soluzione. Però hai tralasciato un piccolo particolare mio caro genio del male. Hai pensato che Dongwoo quando lo saprà ti restituirà con gli interessi tutti i colpi che nel frattempo sta prendendo da Ritola? – le disse Fabiola
- Certo che se il suo quagliare è direttamente proporzionale alla sua furbizia sei proprio messa male – disse bisbigliando Mary a Fabula
- Per fortuna anche lì il rapporto è inversamente proporzionale – rispose Fabula all’amica prima che li lasciasse soli

Woohyun stava spiegando a Fabula che stava venendo da solo quando nell’attimo prima di salire in macchina si è trovato anche tutti gli altri componenti. Dongwoo, L , Hoya e Yeol dovevano andare insieme a Ritola e alle altre, ma dato il cattivo tempo si era deciso di andare tutti a casa di Mary e gli altri. Alla fine si sono aggiunti anche gli altri due che non avevano un cazzo da fare e che a quel punto colsero al volo l’occasione di un pranzo gratis.

Finalmente il pranzo era pronto e ognuno prese posto a tavola. Francesca stavolta non si lasciò scappare l’occasione e andò a sedersi vicino a L, Rossella vicino a Yeol e Silvia si trovò Hoya alla sua destra. Al pranzo mancavano solo Emilio che era andato ad una lezione supplementare e Carmy che era al suo appuntamento con Donghae.

Ormai erano 2 settimane che si vedevano. Ogni pausa e ogni loro momento libero era un’occasione per vedersi e stare insieme. Tre giorni dopo che si erano conosciuti, Donghae le aveva chiesto un appuntamento e Carmy non si era di sicuro fatta sfuggire l’occasione. Nonostante tutti i tentativi di boicottamento da parte delle restanti SVAMP come nasconderle vestiti, scarpe e trucchi, Carmy riuscì lo stesso a prepararsi e ad uscire con il suo Dongolo.
E la giornata fu meravigliosa, nonostante alcune piccole pecche. Avevano organizzato un picnic per pranzo. Il sole splendeva, il cielo era liberissimo dalle nuvole, gli alberi di ciliegio erano in piena fioritura e gli uccelli cinguettavano. Misero il telo sotto l’albero e apparecchiarono. Carmy con le sue bacchette prese una fetta di Kimbap, l’avvicinò alle labbra di Donghae quando una cosa bianca, puzzolente e fumante ci cadde sopra. I ragazzi non si scoraggiarono, del resto erano immersi nella natura e stavano sotto un albero, era normale che potesse accadere. Carmy prese un’altra fetta e in contemporanea arrivò un altro bel fumante prodotto della natura, questa volta sulla sua mano “E che cazzo, ma che è l’ora di punta?” esclamò la ragazza alquanto schifata.

Dopo la terza cacca di uccello che mancò per poco la testa di Donghae, decisero di spostarsi e di mettersi al di fuori dell’albero, il sole del resto non era così forte e poi meglio il caldo del sole che il caldo prodotto della digestione di un uccello. Finalmente riuscirono a pranzare, imboccandosi dolcemente l’uno con l’altro. Volevano aspettare ancora un po’ prima di mangiare il dolce, quindi si sdraiarono uno fianco all’altro e si misero ad osservare il cielo. Poi Carmy sentì Donghae prendergli la mano e il suo cuore iniziò a mancare qualche colpo. Ricambiò la presa. Qualche secondo dopo Carmy si trovò il viso di Donghae a pochi centimetri dal suo. Mentre la fissava intensamente negli occhi, con la mano iniziò ad accarezzarle i capelli, con il pollice delineò il contorno delle sue sopracciglia e poi le accarezzò la guancia fino ad arrivare alla labbra.
Carmy era persa dietro ai suoi occhi e assaporava ogni singolo carezza che lui rivolgeva al suo viso. Quando arrivò alle sue labbra, d’istinto chiuse gli occhi e si preparò a ricevere quelle di lui. Anche lui chiuse gli occhi e si chinò a baciare la ragazza che gli aveva fatto perdere la ragione dalla prima volta che l’aveva vista. Le loro labbra fecero conoscenza e quando anche le loro lingue stavano per presentarsi, Carmy allontanò di botto Donghae

- Ah che schifo, cos’è?– urlò Carmy
- È la lingua cosa pensavi che fosse? Ad Oasi baciate in altri modi che io non conosco?
- Scemo, lo so benissimo come si bacia. Solo che sento qualcosa di viscido scorrermi sulla gamba.

Donghae abbassò lo sguardo verso la gamba destra di lei e si paralizzò. Una biscia stava passeggiando beata e felice sul polpaccio di Carmy. La biscia si sa è innocua, ma per uno che schifa i rettili può essere anche l’animale più innocuo del mondo, sempre ribrezzo fa. Però la sua bella era in pericolo e lui doveva fare l’eroe e salvarla. Pensarlo è facile il bello è metterlo in pratica

- Ok, stai ferma non ti muovere. Non è niente, è solo un piccolo ed innocuo animaletto. Ora ci penso io.

“Ora ci penso io? E che cazzo faccio? Quella cosa viscida con quella lingua biforcuta mi guarda in modo minaccioso. Ha già capito che la temo e se la gode alla grande, guarda come fa avanti e indietro sul suo polpaccio,  ci sta proprio prendendo gusto sto stronzo. Tanto è maschio lo so visto il modo in cui chiude gli occhi ogni volta che si struscia. Maschi, anche in natura siamo tutti uguali”

- Per quanto tempo hai intenzione di stare lì senza fare niente? È da 10 minuti che la osservi e a meno che tu non sia uno Jedi, non penso che riesci a mandarla via solo così – le disse Carmy dopo che si era stufata di non sapere cosa cavolo si divertisse a strusciarsi addosso a lei

Prese la biscia e se la levò dalla gamba, poi si avvicinò a Donghae e lo baciò con la speranza che lui si riprendesse. Quando finalmente anche le loro lingue fecero amicizia, Carmy capì che il ragazzo si era ripreso e si era pure ripreso alla grande.

- Spero che tu non temi pure le formiche – gli disse Carmy ridendo
- Perché? – chiese lui
- Perché il mio eroico e temerario cavaliere deve salvare il mio dolce dall’attacco di un gruppo di fameliche formiche rosse.
- Non ti preoccupare, con le formiche ce la posso fare.
- Ci mancherebbe, comunque sei proprio un Dongolo.
- Cosa sono? – chiese lui
- Niente lascia stare, meglio che tu non sappia.
 
Francesca aveva occhi solo per L che ricambiava i suoi sguardi. Yeol e Rossella andavano d’accordissimo e Hoya ormai era stato soprannominato Patato perché sembrava proprio l’anima gemella di Silvia. Dopo pranzo stavano cazzeggiando in vari modi. Questo bel gruppo aveva dato vita a tre squadre e si stavano sfidando con la Playstation; Gyu e la Donna dopo aver scroccato il pranzo decisero di tornarsene al dormitorio; Mary, Laura e Miro si misero ad angstare dietro a Park Shi Hoo e presto le raggiunse anche Susy; Luigi doveva scegliere i nuovi abiti per le SVAMP, in teoria gli serviva l’aiuto di Rossella ma quella lì era persa dietro a Yeol quindi doveva fare tutto da solo e nel frattempo il suo cellulare aveva preso a squillare, per fortuna sua lui non lo sentì. Fabiola e Woohyun erano scomparsi ma tutti sapevano dov’erano e Baba era sul divano che pensava a cosa tutto fosse successo in quelle 2 settimane quando ricevette un messaggio. Andò in camera sua, si preparò e poi salutò tutti  “Ci vediamo stasera”.
- Vedo che si è ripresa alla grande - disse Sonia che si era aggiunta alla visione del drama con le altre
- Penso che solo lui in questo momento sia in grado di farla riprendere, speriamo, sono stanca di verderla così - disse Mary
- Ma di chi parlate? Con chi è uscita Baba? - chiese Luigi
- Con l'uomo del suo destino - rispose Miro

:: Dongolo sei il nostro eroe! Che la forza sia con te
:: Uhm quelle tre non me la raccontano giusta
:: o.O L'uomo del mio destino??? Yatta, era ora!
:: Stavolta aishietru pure Mary e Susa
:: Preparatevi alla Baba's Family, sta per arrivare la Oneshot!!!

AIGOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

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Capitolo 23
*** 23 Capitolo ***


2 settimane prima

Il lunedì mattina Baba si alzò con un mal di testa fortissimo. Non era abituata a bere così tanto, dire tanto poi era una parola grossa, per una astemia come lei bastarono 4 bicchierini di sakè per metterla ko. Il problema era che quella mattina doveva andare al lavoro e che al lavoro avrebbe incontrato Hyun Bin. Al solo pensiero iniziò a batterle forte il cuore e a tremare, non sapeva come poterlo affrontarlo.

Scese giù e per sollevarsi l’umore fece la sua solita colazione con 10 gocciole, anzi decise per 12, le servivano maggiori energie quel giorno. Fabula le si avvicinò e abbracciandola le disse “Devi semplicemente essere quella che sei sempre e io sarò con te a farti forza”.

Essere quella di sempre…

Dalla prima volta che l’aveva visto alla riunione il suo cuore aveva aumentato i battiti. Era ancora più bello di come appariva nelle foto e nei drama e aveva quelle fossette che ti facevano venire voglia di prendere il suo viso e baciarlo. Lavorando a stretto contatto con lui durante la settimana aveva capito che la sua infatuazione da fan si stava trasformando in qualcosa che le faceva paura. Ogni cosa di lui era a suo modo perfetta, adorava le sue mani e il suo sorriso. Le piaceva lo sguardo che faceva quando non capiva qualcosa o il suo sospiro di rassegna quando lei non capiva ciò che lui cercava di spiegarle. Ma la paura era tanta, tanta perché aveva già capito che tipo d’uomo fosse, non che ci volesse un genio per capirlo dato il modo in cui si era presentato il primo giorno. Non voleva innamorarsi di lui, cedergli avrebbe comportato soltanto soffrire e lei non voleva soffrire, lei voleva vivere una storia d’amore romantica e dolcissima.

Ma lui non mollava la presa e lei ormai si era imbottigliata in quella cosa del Bird Watching. E poi il tutto degenerò e lei perse ogni capacità di resistergli. E ora doveva affrontarne le conseguenze.

Essere quella di sempre… Allegra, spensierata, sparare cazzate ogni tre secondi e far sorridere i suoi amici, quella era lei e quella doveva tornare, fanculo a Binuccio!

Quando arrivò in ufficio lui era già seduto alla sua scrivania e si stava bevendo un caffè. Si guardarono per 5 interminabili secondi prima di salutarsi, 5 secondi dove Baba stava per perdere tutta la sua convinzione se non fosse stata per Fabiola che le accarezzò la schiena e la fece tornare alla realtà. Andò a sedersi alla scrivania, accese il suo pc e iniziò a lavorare. In quei giorni si rivolsero la parola solo per questioni di lavoro, Barbara cercava di tenere le distanze ma a volte capitava che dovessero lavorare a stretto contatto e ciò era per lei un vero e proprio inferno, perché soltanto il suo profumo la riempiva di ricordi.

Poi bastavano gli sms e le chiamate che lui riceveva a farla tornare con i piedi per terra. Ogni giorno era una donna diversa e ogni giorno aveva un appuntamento e ogni chiamata era per lei come una pugnalata al cuore perché le rendeva chiaro che lei era stata soltanto un’altra tacca nella sua cintura.

Per fortuna a pranzo non andava mai con loro, nonostante le insistenze del Responsabile che provava a convincerlo ogni volta, Hyun Bin preferiva lavorare in quelle ore per uscire prima dal lavoro in modo da tale da essere libero tutto il pomeriggio per gli altri suoi impegni. Così quando rientrava dalla pausa pranzo, Barbara poteva respirare e lavorare più tranquilla, inoltre sia lei che Fabula avevano così l’occasione di impegnare le loro ultime 2 ore nella ricerca delle prove dell’implicazione del Primo Ministro nel complotto contro Oasi.

Il venerdì il Responsabile del loro ufficio gli comunicò che sarebbe andato in pensione e che lunedì sarebbe arrivato il nuovo Responsabile per l’affiancamento “Questa volta non accetto scuse, lunedì sarai dei nostri a pranzo, questo è un ordine”, disse rivolgendosi a Hyun Bin che non poté fare a meno di accettare l’invito.
 
1 settimana prima


Barbara era china sulla scrivania, immersa nel suo lavoro. Stava organizzando la parte inerente il role-playing nel corso di formazione che avrebbero tenuto a brave quando si accorse che qualcuno si era seduto davanti alla sua postazione. Quando alzò lo sguardo rimase prima un attimo allibita e poi un sorriso immenso comparve sul suo volto. Si alzò e corse ad abbracciarlo, lui la prese tra le sue braccia e la strinse forte a sé

- Ti sei fatta donna ormai, eh?
- Hai visto? Sono cresciuta e come ti avevo detto sono diventata una bellissima ragazza – disse Barbara, anche se non era per niente convinta della sua affermazione
- Sì, avevi ragione. Avrei dovuto crederti quando mi volevi far firmare il contratto di fidanzamento da piccola. Ho perso un occasione, ora avrai una schiera di uomini che ti stanno corteggiando data la tua bellezza – disse lui cercando di provocarla
- Certo! Ho una schiera immensa, devo solo scegliere – mentì lei – Ma se vuoi, lo sai che tu sei il primo della lista, oppa!
- Penso proprio che ci penserò – rispose lui ridendo e scompigliandole i capelli.

Quando percepì la mano di lui sulla sua testa si sentì felice, era da tanto tempo che lui non faceva quel gesto nei suoi confronti e le era mancato tantissimo.  Aveva due anni quando aveva conosciuto Joon Hyuk, il figlio di amici di famiglia che si era appena trasferito dalla Korea. Dal primo momento che lo vide decise che quel bambino di 5 anni più grande di lei, sarebbe diventato il suo futuro marito, niente e nessuno poteva fermarla.

Ma questo non fece demordere la nostra piccolina che in breve tempo divenne la sua ombra, ci mancava solo che lo seguisse anche in bagno. La prima cosa che fece quando imparò a scrivere fu quella di stilare un contratto dove lui si impegnava a prenderla in moglie appena lei avrebbe compiuto 18 anni “Non te ne pentirai oppa, diventerò una bellissima ragazza, la base è buona. Anche se ora sembro un maschiaccio appena svilupperò sarò iperbellissima” le disse quando gli porse il foglio da firmare. Ma lui si rifiutò sempre nonostante lei usasse ogni subdolo modo per farglielo firmare, tipo ricattarlo per foto sue di nudo o mettergli un registratore sotto il cuscino che ripeteva in continuazione “Firma quel foglio, firma. Non te ne pentirai”.
Nonostante la sua assidua presenza, Joon Hyuk trovava quella bambina adorabile e instaurò con lei un bellissimo rapporto, fu lui a soprannominarla Birba perché ogni volta che si avvicinava una bambina a lui, lei tirava fuori le unghie come un gatto per difendere il territorio. Ma quella bambina che veniva sempre confusa per un maschiaccio era per lui come la sorellina che non aveva mai avuto.

Purtroppo poco prima dell’isolamento di Oasi, Joon Hyuk e la sua famiglia dovettero tornare in Korea e da allora persero i contatti. Lei aveva provato a cercarlo quando si era trasferita per l’Università ma ogni suo tentativo era fallito. Ora lui invece era davanti a lei, ed era ancora più bello di come se lo era immaginato. Spinta da un moto di nostalgia, lo abbracciò di nuovo fortissimo “Oppa” disse con un tono di voce dolcissimo e con le lacrime che le solcavano il viso.

“Bene vedo che la Dott.ssa ha già fatto la conoscenza del nuovo Responsabile” disse il futuro pensionato entrando nella stanza. A quelle parole, Barbara si staccò, si ricompose e facendo un inchino chiese scusa per il suo comportamento. La settimana trascorse tranquilla, Joon Hyuk era sempre molto impegnato con l’affiancamento, ma la sua sola presenza fece tornare a Barbara la sua solarità.
Ogni pranzo ormai era diventato un modo per ricordare i vecchi tempi, e il tutto faceva ridere il vecchiaccio perché trovava quelle storie molto spassose, tanto che lui stesso chiedeva sempre nuovi racconti. Barbara non ne usciva mai bene da quelle storie, tra Joon Hyuk e Fabiola furono messe a nudo tutte le sue fabulate per conquistare il suo principe, anche quando lei gli diede il primo bacio a 6 anni

- Pensavo che stessi dormendo – disse Baba
- Mi hai svegliato
- Quindi ti era piaciuto, confessa!
- Veramente pensavo mi avesse punto una zanzara – rispose lui, scompigliandole di nuovo i capelli
- Scemo, se ti bacio ora ti innamori di me all’istante, non lo faccio solo perché siamo in pubblico! – rispose lei mettendo il broncio appena il vecchiardo si allontanò per andare in bagno
- Provaci e vediamo cosa succede. Ti passo a prendere alle 20 stasera, fatti trovare pronta. – e avvicinandosi al suo orecchio le sussurrò – I miei genitori hanno una gran voglia di rivederti, pure la nonna.
- Ok, per le 20 sarò prontissima!
- La finite di fare i piccioncini voi due? Da lunedì Joon Hyuk sarà il tuo capo Baba, su cerca di essere professionale – le disse Fabiola facendole l’occhiolino
- Da lunedì e solo negli orari di ufficio, per il resto lui è il mio vecchio amico d’infanzia – rispose Baba
- Nonché il tuo primo amore  - le disse l’amica

Già, il suo Joon Hyuk, il suo primo amore sarebbe stato il suo Responsabile. Questo era un chiaro segno del destino, anche se il suo cuore continuava a battere forte ogni volta che incontrava lo sguardo della persona seduta accanto all’amica. Ma lei preferiva credere nel destino e decise di buttarsi i suoi sentimenti per Hyun Bin alle spalle. Grazie al suo ritrovato amore infantile, presto avrebbe ritrovato la felicità.
 
:: È arrivato il mio primo amore!  
:: Addio Binuccio, è stato bello!
:: Cmq ho una professionalità pari allo zero

AIGOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

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Capitolo 24
*** 24 Capitolo ***


2 Settimane prima

Era sempre il primo ad arrivare, arrivava in ufficio almeno 15 minuti prima in modo tale da potersi bere un bel caffè fumante e leggersi il giornale prima di buttarsi a capofitto nel lavoro. Era la sua routine.
Ma quella mattina non riusciva a godersi il suo caffè, quella cavolo di acidità di stomaco che lo stava tartassando dal giorno prima non gli faceva gustare al meglio la sua bevanda mattutina. Poi alle 7.55 sentì la voce di lei arrivare dal corridoio e la sua mente tornò a quella domenica mattina.

Si era svegliato cercando il suo corpo per abbracciarla, voleva riempirsi di quella sensazione che provava quando la teneva tra le sue braccia. Ma lei non c’era, era andata via, “Mi ha anticipato” pensò Hyun Bin. Non che l’avrebbe lasciata da sola in quell’albergo, ma entrambi sapevano che una volta che lui l’avrebbe accompagnata a casa, la loro storia sarebbe finita. Lui non era fatto per una relazione duratura, l’amore eterno non esiste, per lui è solo routine e falsità.
E allora cos’era quella strana sensazione di vuoto, come se gli mancasse qualcosa che lo stava attanagliando da quando aveva capito che lei era andata via? “Sarà la fame, del resto Barbara si è praticamente traccagnata tutto lei lasciandomi solo le briciole” fu la sua giustificazione, ed in effetti dopo che ebbe fatto un’abbondante colazione la sensazione si attenuò. Anche se a quella sensazione si sostituì una forte acidità di stomaco. Dopo aver fatto colazione era rientrato in città, aveva sbrigato alcune commissioni e poi la sera era uscito con degli amici per svagarsi. Era tornato alla sua vita di prima, contento di aver vinto la sua battaglia contro quella piccola e testarda oasiana, in più il tutto si era rivelato ancora più piacevole di quanto si aspettasse.

La voce di lei si sentiva sempre più forte fin quando non la sentì più. In quell’attimo, alzò gli occhi e incontrò il suo sguardo. Si fissarono per 5 interminabili secondi. Non la riconosceva, la guardava e non vedeva la ragazza con la quale era stato quel sabato. Il suo sguardo era triste, aveva perso la sua solarità e gli occhi erano gonfi. Sapeva che stava così per colpa sua, ma non poteva farci niente, nell’attimo esatto in cui lei aveva corrisposto il suo bacio in quella camera d’albergo, era consapevole di quello a cui sarebbe andata incontro. Ma perché lui stava male per lei e avrebbe voluto stringerla fra le sue braccia?

Poi lei parlò “Buongiorno” disse, e staccando lo sguardo da lui si diresse alla sua scrivania e iniziò a lavorare. Lui ricacciò indietro quei pensieri confondendoli per compassione e si alzò per andare a prendere qualcosa di caldo, iniziava a provare un dolore fortissimo allo stomaco “Maledetta acidità, eppure ho fatto una colazione sana e leggera” pensò. Ahhh sti psicologi sono bravi ad analizzare gli altri, ma quando si tratta di loro si dimenticano anche le nozioni elementari.

Durante quella settimana, avevano avuto occasione di lavorare a stretto contatto ed entrambi erano sempre stati molto professionali, insieme a Fabiola erano un bel team di lavoro. Però si rendeva conto che ogni volta che il suo cellulare squillava o riceveva un sms, lei si irrigidiva anche se cercava in tutti i modi di non farglielo notare. Decise di non andare a pranzo con loro, nonostante le insistenze del Responsabile. In un certo modo voleva lasciare a lei uno spazio dove lui non fosse presente e con la scusa del suo lavoro, disse che preferiva non fare la pausa e uscire prima.

I giorni passarono, la mattina svolgeva il tirocinio, il pomeriggio era impegnato con le riprese e la sera la passava con una donna diversa. Ma qualcosa non andava. Il mal di stomaco era sempre più forte, ogni volta che si trovava a cena con qualcuna, non riusciva a mangiare, qualsiasi cosa gli provocava nausea. Anche nel dopo cena la gastrite non gli faceva godere appieno della compagnia della sua chiamiamola dama, tanto da dover arrivare ad accompagnarla sotto casa per poi fuggire al suo appartamento a riempirsi di malox e camomille. Il venerdì doveva andare dal medico per fare una gastroscopia per cercare di risolvere il problema

-Quali sono i sintomi? – chiese il medico
- Ho bruciore di stomaco, difficoltà a deglutire, nausea e a volte dei dolori fortissimi allo sterno.
- Quando si sono presentati per la prima volta?
- Domenica scorsa
- Ha subito qualche evento stressante ultimamente?
- No, nessuno
- Sicuro?
- Sì
- Ci sono momenti della giornata in cui questi sintomi sono più forti?
- Si calmano un po’ la mattina e ritornano fortissimi la sera

- Dalla gastroscopia non risulta nessun alterazione, ma è meglio aspettare il risultato della biopsia. Per esperienza posso dire che la gastrite è principalmente di natura nervosa, causata da una serie di eventi che ci mettono sotto stress, conflitti interiori che preferiamo non affrontare e quindi tendiamo a somatizzarli. Non penso ci sia bisogno di approfondire la cosa, dato il suo titolo di studio. Io le consiglio di cercare di capire cosa le provoca questo stato. Probabilmente quando il dolore si attenua, il suo corpo si trova a suo agio e quando invece aumentano il suo corpo le sta dicendo che in quella situazione si trova a disagio.

Hyun Bin prese le ricette, salutò e ringraziò il dottore. “Cazzate, ok che sono psicologo ma io poco ci credo in questa storia dell’inconscio. Appena arriveranno gli esami si vedrà che di sicuro c’è qualcosa che non va a livello fisico, altro che mente”. Accettare che il tutto era riconducibile ad un conflitto interiore, avrebbe significato per lui accettare che quel sabato aveva avuto anche per lui un significato che andava al di là delle sua immaginazione e che il non averla trovata al suo fianco la mattina lo aveva ferito come lui non avrebbe mai pensato. Rimosse il tutto, prese il suo cellulare e chiamò il suo amico per organizzare un’uscita per la sera.

1 settimana prima

Come sempre era il primo ad arrivare in ufficio ed era anche abbastanza incazzato. Il mal di stomaco era peggiorato e di conseguenza aveva passato il week end a casa “Penso che sia ora di cambiare medico” aveva pensato dato che la cura prescritta non aveva dato alcun risultato. Ma poi iniziò a rifletterci meglio e si rese conto che quello che gli aveva detto il medico aveva un senso. Tutto tornava. Quando non era vicino a lei stava male, quando era con un’altra donna il dolore e il fastidio aumentavano, quando pensava al fatto che l’avesse fatta soffrire, la nausea si presentava più forte che mai. Il dolore si calmava solo quando lavorava a stretto contatto con lei e aveva occasione di parlarle, solo in quei momenti il suo corpo tornava in perfetto equilibrio per poi riperderlo quando lei non era con lui. Quella settimana avrebbe cercato di verificare se effettivamente era così e poi avrebbe cercato di capire come comportarsi, forse era giunto il momento di provare a cambiare vita e di dare fiducia a quella persona. Fiducia, per Hyun Bin quella parola non aveva alcun senso quando si parlava di donne.
 
Arrivarono le colleghe e quando vide Barbara il suo dolore si attenuò leggermente “Ecco, come non detto. Forse non è il caso che cambi medico” si disse.

Poi si mise ad osservarla, era presa dall’organizzare la parte del role playing. Ad un certo punto, un uomo si sedette davanti alla sua postazione. Quando lei si accorse della sua presenza, dopo un attimo di smarrimento, un sorriso immenso comparve sul suo volto. Era da una settimana che non la vedeva sorridere così. Provò dapprima una sensazione di calore che si tramutò subito dopo in un forte dolore al petto, proprio vicino al cuore quando prese consapevolezza che non era lui la persona a cui quel sorriso era rivolto e non era lui la persona che lei stava abbracciando in quel momento. Si sentì perso.
Rimase ad ascoltare il loro discorso

- Ti sei fatta donna ormai, eh? Perspicace il ragazzo, pensò Bin
- Hai visto? Sono cresciuta e come ti avevo detto sono diventata una bellissima ragazza – Modesta lei, però come darle torto? Del resto ho degli ottimi gusti io!
- Sì, avevi ragione. Avrei dovuto crederti quando mi volevi far firmare il contratto di fidanzamento da piccola. Ho perso un occasione, ora avrai una schiera di uomini che ti stanno corteggiando data la tua bellezza Non vedi la fila fuori dalla porta?
- Certo! Ho una schiera immensa, devo solo scegliere – Ma se vuoi, lo sai che tu sei il primo della lista, oppa!-  Oppa??? A me non mi ha mai chiamato OPPA!! E poi il primo della lista? E io? Sta piccola viscida strega
- Penso proprio che ci penserò. Prova solo a toccarla ancora e sei un uomo morto

“Come cazzo osa scompigliarle i capelli in quel modo? E perché lei lo lascia fare?” Si rese conto che gli dava tremendamente fastidio il loro modo di interagire. Poi la vide abbracciarlo di nuovo, questa volta lo fece in un modo dolcissimo e Hyun Bin si accorse che nell’esatto momento in cui l’aveva chiamato oppa delle lacrime erano scese sul suo viso. Iniziava a provare un forte senso di nausea, cercò di tornare al suo lavoro, quando il vecchiardo entrò e presentò quell’uomo come il loro futuro Responsabile lasciandolo di stucco e con un senso di nausea sempre più forte.

In quella settimana lei aveva ritrovato la sua solarità, aveva ripreso a sorridere e a fare le sue solite battute senza senso. Nei giorni seguenti, decise che anche lui sarebbe andato a pranzo con loro con la scusa di socializzare con il nuovo arrivato, ma in realtà voleva tenere sotto controllo quei due. Pertanto si sorbì tutti i discorsi su come si erano conosciuti e anche i suoi tentativi per conquistare il suo cuore. Provava un senso di fastidio a sapere che lei aveva fatto di tutto fin da bambina per fidanzarsi con quella persona, addirittura baciarlo di nascosto

- Pensavo che stessi dormendo – Se e io ci credo
- Mi hai svegliato – Come se non lo eri già, bugiardo
- Quindi ti era piaciuto, confessa! – Se ti ha baciato come ha baciato me, non può non essergli piaciuto… anche se forse a 6 anni non baciava così, almeno spero
- Veramente pensavo mi avesse punto una zanzara – Sti cazzi
- Scemo, se ti bacio ora ti innamori di me all’istante, non lo faccio solo perché siamo in pubblico! – Io non mi sono innamorato di lei all’istante quando mi ha baciato, anche se forse fin dal primo momento…
- Provaci e vediamo cosa succede. Ti passo a prendere alle 20 stasera, fatti trovare pronta. – Che cazzo sta succedendo?
- La finite di fare i due piccioncini voi due? Da lunedì Joon Hyuk sarà il tuo capo Baba, su cerca di essere professionale – Ecco brava collega, richiamali all’ordine!
- Da lunedì e solo negli orari di ufficio, per il resto lui è il mio vecchio amico d’infanzia – Perché hai veramente intenzione di vederlo al di fuori dell’ufficio?
- Nonché il tuo primo amore  - Primo amore? Che cazzo, aveva solo 6 anni, manca si sa cos’è l’amore a quell’età

Ora il dolore al petto era più forte che mai. Si scusò e si alzò. Lei neanche lo guardò e ciò non fece altro che aumentare il suo dolore. Lui non esisteva più per lei, era scomparso. Ora c’era solo Joon Hyuk nel suo cuore “Donne, tutte uguali. Cambiano i loro sentimenti a seconda di come gira il vento. E io che avevo pure pensato di chiederle di darmi una possibilità”. Non voleva darlo a vedere ma era ferito. Aveva di nuovo aperto il suo cuore ad una donna ed era di nuovo rimasto ferito. “Mai più, cazzo. Bin torna te stesso. Nessuna donna merita la tua fiducia” disse a se stesso. Prese il cellulare compose un numero “Ci vediamo stasera alle 21.00” e riattaccò. Poi si girò per rientrare quando la vide.

Lei aveva visto che si era sentito male ed era andato a vedere come stava, e senza volerlo aveva sentito la sua chiamata. Sospirò e rientrò ancora più convinta di aver fatto la scelta giusta.

Lei non notò Hyun Bin che aveva allungato la mano per fermarla e lui non notò la lacrima di lei.
 
:: Bye Bye Baba, mi sa che stavolta hai veramente toppato!
:: Cmq, per la gastrite vi consiglio una buona alimentazione senza fritti e alcool XDDD
:: Ma perché Binuccio non ha fiducia nelle donne? O.O

 

AIGOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

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Capitolo 25
*** 25 Capitolo ***


Susy osservava la tela bianca. Era totalmente assorta. Poi all’improvvisò arrivò l’ispirazione “Trovato!!!”. Appoggiò i pennelli e uscì di casa, le serviva il necessario per dare vita alla sua creazione. Dopo un’ora rientrò a casa, totalmente soddisfatta dei suoi acquisti. Eun sarebbe rientrato a breve a casa.

Iniziò a posizionare le candeline e a creare un percorso che conducesse il marito dall’ingresso di casa fino alla loro camera da letto e poi al bagno.  Lei sarebbe stata lì, dentro la vasca piena di schiuma, con petali di rosa sparsi per tutto il bagno, una bottiglia di vino e due bicchieri. Un’atmosfera assolutamente romantica. La serata sarebbe stata perfetta. Susy era totalmente contenta della sua idea. Pertanto si fece una doccia veloce, si profumò, sentì Eun che le disse che fra 5 minuti era a casa, accese le candeline, spense tutte le luci e si infilò dentro la doccia, pregustando il momento.

Quando Eun entrò in casa, capì immediatamente che la sua mogliettina aveva organizzato una delle sue solite serate. Ripensando all’ultima volta, un brivido gli percorse la schiena, ma sapeva che Susy aveva buona memoria e che quindi non poteva essersi cosparsa di panna. Però anche se non era di panna, un odore colpì il suo naso. Poi si girò e vide del fumo uscire dalla camera da letto.

Corse immediatamente nel loro nido d’amore e nell’esatto momento in cui entrò in camera partì il sistema antincendio della casa. In 10 secondi si trasformò in Spongebob da quanta acqua aveva assorbito. Appena entrò in bagno Susy lo accolse con tutto l’amore del mondo “Oppa, Sarang…”, ma il Ti amo rimase sospeso a mezz’aria quando la nostra oasiana si accorse che qualcosa non era andato come lei sperava. Eun la guardava in un modo che lasciava presagire che quella sera non si sarebbe battuto chiodo, anzi. Piccola Susy, la prossima volta ti consiglio di controllare che la sigaretta sia ben spenta prima di gettarla nel cestino. Il Fumo fa maleeeeeeee, hai visto? Stanotte niente quagliatura.

Fabiola stava per andare a letto quando suonò il campanello. Susy avrebbe dormito con lei quella sera “Io l’ho sempre detto che tu non sei portata per la pittura, ogni volta che hai un pennello in mano fai solo danno” le disse l’amica prima di darle la buona notte.
 
Francesca si stava innervosendo. Era da due settimane che messaggiava con L, ma lui ancora non le aveva chiesto un appuntamento. La cosa non andava bene. Rossella quel venerdì sarebbe dovuta andare ad un appuntamento con Yeol e Francesca colse al volo l’occasione e pregando la sua ciccia pallina le chiese se era possibile organizzare un appuntamento a quattro, solo per l’inizio poi si sarebbe tolta dalle palle che anche lei voleva stare da sola con L. E così fu.

Andarono a vedere un film. Le due amiche erano rimaste che dopo il cinema le loro strade si sarebbero divise e ognuno sarebbe andata con il proprio boys. La serata era iniziata benissimo, i due ragazzi furono dei perfetti gentleman, offrirono il cinema, il popcorn e pure le bibite “Lasciali fare Ross, loro sono star già ben avviate, noi siamo appena all’inizio, chi lo sa se avremmo successo in futuro, quindi teniamoci ben stretti i nostri soldini” disse Francesca all’orecchio dell’amica quando la vide prendere il portafoglio dalla borsetta. Durante la visione misero in pratica tutte le tattiche di avvicinamento imparate nella visione doramica, per poi scoprire che solo nei drama funzionano. L e Yeol avevano comprato ben 4 confezioni di pop corn, quindi addio tattica di toccare la mano di lui per sbaglio mentre prendeva il cibo dalla confezione.
Però Rossella non si buttò a terra e decise di far accidentalmente cadere il suo pacchetto di pop corn per terra in modo tale da costringere Yeol a dividerli con lui. Ma lui era troppo gentleman, gli diede il suo e andò a comprarne un altro “Sti cazzi a lui e alla sua gentilezza” pensò Rossella.
Francesca, vedendo che quella tattica a cui aveva pensato anche lei non era andata a buon fine, decise di ingurgitare il suo sacchetto in un tempo record e poi di fare gli occhi dolci a L chiedendogli se poteva prenderne un po’ anche dei suoi. Sarebbe sembrata una che non mangiava da anni, ma il tutto valeva la candela. Finì il suo pacchetto che praticamente erano passati circa 10 minuti, si girò verso L per chiedere se poteva mangiare un po’ dei suoi popcorn e lui gentilmente prese il sacchetto di lei e gliene verso un po’ dei suoi “E che cazzo! Sti due ci sono o ci fanno?”. Fra ingurgitò anche quelli e poi anche lei accidentalmente ruppe il suo sacchetto, si girò verso di lui ma con sua immensa sorpresa vide che aveva finito tutti i popcorn. Rassegnata decise di godersi il film e di rimandare a dopo le sue tattiche di conquista.
 
Con la scusa che Rossella voleva mangiare Cinese e Francesca Giapponese, si divisero. Finalmente ognuna di loro avrebbe avuto la sua occasione, sperando che quei due si svegliassero un pochino “Sti infinite, sono un pochetto lenti di comprendonio” disse Francesca all’amica mentre la salutava.

L non era di molte parole, parlava solo se Francesca gli faceva delle domande. Lei iniziava a sentirsi a disagio e a pensare che lui si trovasse lì perché costretto dal suo amico. Però alcuni gesti che lui le rivolgeva le facevano pensare al contrario e le davano speranza. Soprattutto quando sulla strada di casa lui le prese la mano e se la mise nella sua tasca. Poi arrivarono sotto casa

- Vaffanculo – le disse lui
- Vaffanculo – rispose lei “Ma vacci proprio e non come lo intendi tu. E che cavolo mi prendi la mano e poi mi molli così sotto casa? Adesso mi ha rotto, vediamo un po’ se riesco a smuoverti!”
- Mi piaci – gli disse Francesca quando lui si voltò per andarsene

L rimase fermo ed immobile per 10 secondi, poi si girò verso Francesca e, guardandola negli occhi, gli assestò uno schiaffo sulla guancia destra e senza darle tempo di dire Ahia gliene assestò un altro sulla guancia sinistra.

Rossella che quella notte avrebbe dormito dalle altre, stava rientrando anche lei accompagnata da Yeol. Quando assistette alla scena fu presa da un momento di furia. Avevano picchiato la sua ciccia pasticcia!!! Lasciò la mano di Yeol e si diresse spedita verso L. Quando lo raggiunse gli assestò un pugno in pieno stomaco, anticipando di poco lo schiaffo di Francesca.

- Rossella, quindi ti piace L? – chiese Yeol guardandola stupefatto e con gli occhi tristissimi
- Ma sei scemo? – rispose lei
- Allora perché l’hai picchiato?
- Lui ha picchiato la mia amica, cosa dovevo fare stare ferma lì a guardare?
- Ma lui stava solo rispondendo alla dichiarazione di Francesca

Le due ragazze si guardarono e capirono che erano nella merda, anzi Barbara era nella merda e insieme a lei il Principe, la ragazza del Principe e Ritola. Francesca si avvicinò ad L che nel frattempo stava per morire lasciando gli infinite senza un componente. Lo tirò su e gli diede un lieve bacio sulle labbra per farlo riprendere “Scusa la mia amica ha frainteso” gli disse lei. Lui la prese per mano e si allontanò con lei, girarono l’angolo e la baciò appassionatamente

- Non riuscivo a pensare ad altro stasera – disse L
- Eppure te ne stavi andando solo dicendomi Vaffanculo
- Perché non trovavo le parole giuste per confessarmi
- Mi sembra che hai trovato il gesto giusto per rispondere alla mia
- Scusami, ti ho fatto molto male? Ma Dongwoo mi ha detto che rispondete così ad una dichiarazione
- Tranquillo, sto bene, però sto meglio se penso ad altro

E i due ripresero a baciarsi, giusto il tempo necessario per far dimenticare del tutto a Francesca il dolore che provava.

Nel frattempo Yeol era abbattuto, non credeva che Rossella avesse agito così solo perché aveva frainteso la situazione

- Ma come te lo devo dire che non mi piace L?
- Ma sei partita come una furia, si vedeva che eri gelosa
- Sti cazzi
- Vai via?  
- No, non sto andando via. Voglio stare con te
- Davvero?
- Assolutamente

Questa storia del linguaggio oasiano stava degenerando sempre di più. Dovevano fare qualcosa prima che Silvia si dichiarasse a Hoya, altrimenti avrebbero dovuto cambiare il suo soprannome da Patata a Peperone

- Ti posso chiedere un favore?
- Cosa?
- Io ora mi dichiaro a te, ma tu per favore puoi solo mirare al mio viso e lasciare stare il mio stomaco?
- Non ti preoccupare, sarò gentilissima ma solo se ti dichiari nella tua lingua e non nella mia, la nostra rimane un po’ grezza
- Davvero? Io invece la trovo dolcissima
- Sti cazzi
- Aspetta non andare via, prima devo dichiararmi!

Rossella, aveva perso tutta la pazienza. Quel discorso non stava portando a nulla di concreto. Si avvicinò a Yeol e lo baciò

- Se non ti sbrighi mi dichiaro prima io – gli disse
- Mi piaci – rispose lui, abbracciandola e lasciandola senza fiato con un bacio dolcissimo.

Quando arrivarono al dormitorio erano in un brodo di giuggiole, anche se Francesca dovette mettersi quintale di Aloe per cercare di far passare il rossore dalle sue guance. “Patata non dichiararti ad Hoya, qualsiasi cosa accada, tu aspetta che sia lui a dichiararsi” disse Francesca alla sua compagna di stanza mentre si rimboccava le coperte. Peccato che Silviuzza stava ascoltando Paradise e non aveva sentito un beato accidente. E canzone più adatta non poteva esserci, ben presto anche lei avrebbe conosciuto il Paradiso!!!

:: Susy mi sa che la pittura non fa per te
:: Stiamo rovinando gli Infinite
:: Temo per Hoya, o devo temere per Patata?
:: Ma che pugno che ha Rossella?
AIGOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

    

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Capitolo 26
*** 26 Capitolo ***


Dopo il viaggio aereo era alquanto stanca. Aveva ritirato le valigie e ora si accingeva a raggiungere l'area del Taxi.
Si era seduta sul taxi e stava per dire all'autista la sua destinazione, quando all'improvviso un'altra persona entrò nel taxi e ordinò all'autista di mettere in moto il più veloce possibile e di andare a non so quale posto, che lo avrebbe ripagato profumatamente.
 
- Mi scusi, ma sarei salita prima io sul taxi e lei autista se permette dovrebbe andare dove le ho chiesto io - disse la nostra passaggera
- Mi scusi sig... - stava dicendo l'autista quando fu interotto
- Autista non si preoccupi di quello che le dice la signorina, lei mi porti alla destinazione che le ho detto io, le pagherò tre volte la corsa e due volte quella della signorina - disse il ragazzo misterioso
- Va bene - rispose l'autista
- Va bene, un cazzo - disse Lei
- Non mi sembra il caso di usare questo gergo poco educato - disse lui
- Userei un gergo educato, se la persona con cui parlo fosse meritevole della mia buona educazione, ma visto che non lo è posso dare libero sfogo alla mia conoscenza dei termini poco formali del coreano
- Cosa le fa pensare che io sia una persona che manca di educazione?
- C'è bisogno che glielo dica? Torni un attimo indietro nel tempo e analizzi il suo comportamento degli ultimi 10 minuti. Poi si guardi anche allo specchio, non si parla alle persone con indosso gli occhiali da sole, è maleducazione. E non ha caldo con tutto quello sciarpame addosso? E quel berretto è proprio brutto.
- Il mio comportamento di poco fa è dettato da cause di forza maggiore e per quanto riguarda gli occhiali, ho una forte congiuntivite e non posso toglierli. Cappello e sciarpa sono per darmi un tono
- Boom Shaka Laka - le sfuggì
- Boom Shaka Laka? - che significa, che lingua è?
- "Che figo!" È un modo di dire del mio pianeta - provò a recuperare lei. Non poteva certo dirgli che Boom Shaka Laka stava per "Che Gran Coglione".
 
Finalmente arrivarono a destinazione, lui pagò la sua corsa e con un sorriso splendido salutò la sua compagna di viaggio
 
- Grazie per la compagnia e poi mi hai dato un'idea geniale senza volerlo - disse lui
- Figurati, se avrà successo, verrò a riscuotere i diritti- disse lei
- Se avrà successo, capirari anche dove cercarmi per riscuotere il conto. È stato un piacere.
 
Chiuse la portiera, guardò il taxi andar via e solo in quel momento si rese conto che non le aveva chiesto come si chiamava, e la cosa lo lasciò con l'amaro in bocca.
 
Era passata una settimana da quando era arrivata, il lunedì successivo avrebbe iniziato il suo nuovo lavoro. Aveva faticato tanto per ottenere quel posto, ma dopo 5 prove tra test psicoattitudinali, assessment e colloqui aveva finalmente raggiunto il suo obiettivo. Il ruolo di traduttrice presso il Governo Coreano era suo! Yatta!
 
Ora era in casa con gli altri aspettando con ansia il rilascio della nuova canzone della sua Band preferita. Erano tutti lì davanti alla tv quando i Big Bang comparvero sullo schermo. E poi partì la canzone. Mamma quanto era figa, il suono, il ritmo e poi loro. Tutti i presenti si fecero contaggiare da quel ritmo e iniziarono a ballare insieme ai Bigghi, la canzone spaccava di brutto, era già una droga
 
Wow fantastic baby
Dance i wanna dan dan dan dan
Dance fantastic baby
Dance i wanna dan dan dan dan
Dance wow fantastic baby
Boom Shaka Laka
Boom Shaka Laka
Boom Shaka Laka
Dan dan dan dan
 
I ragazzi si bloccarono tutti di colpo e fissarono ammutoliti lo schermo, e poi ancora
 
Dance
Boom Shaka Laka
Boom Shaka Laka
Boom Shaka Laka
Dan dan dan dan
 
Avevano sentito bene. Top aveva appena urlato "Che Gran Coglione" su una rete nazionale. I ragazzi erano perplessi. Quello slang era loro personale, l'avevano inventato da piccoli quando volevano prendere in giro i fighetti della loro scuola senza farsi notare. Quando ne vedevano uno, usavano rappare "Boom Shaka Laka". E ora il loro modo di dire era finito dritto dritto in una canzone dei Bigghi, come cazzo era successo. 
 
Tutti si girarono a guardare Baba per cercare di capire cosa avesse combinato stavolta, ma lei fece spalucce e disse che ne aveva dette tante al Principe ma quella se l'era dimenticata.
 
- Oh cazzo, vuoi vedere che sono stata io?
- Tu? - urlarono in coro
- E come avresti fatto? Quando? - le chiese Mary
- Il primo giorno che sono arrivata in Corea. Vi ricordate lo strano tipo che ho incontrato in taxi? Ecco gli ho dato del Boom Shaka Laka quel giorno e gli ho detto che significava "Che Gran Figo". Ora che ci penso dal cappello si intravedevano dei ciuffi blu. Cazzo, vuoi vedere che era TOP?
- Punto Primo se era Top ti cancello dalle Top Sisters perché non capisco come tu non possa averlo riconosciuto. Punto secondo dopo gli Sconosciutit, i Super junior abbiamo rovinato pure i Big Bang. Cazzo siamo venuti in Korea per far fuori Jessica e suo padre e invece stiamo ridicolizzando tutte le band coreane. Che gran bel piano del cazzo - disse Mary
- Ora finalmente la smetterete di prendervela solo con me. Posso dividere questo grande onore del vocabolario oasiano con Rita ora - disse Baba
- Grazie Baba, ma avrei preferito che le figure di merda rimanessero una tua prerogativa - le rispose Rita
- Guarda che con le mie figure di merda abbiamo fatto grandi cose. Fabiola ha conosciuto il Principe, io ho quagliato con Binuccio e gli Infinite sono tutti praticamente fidanzati con qualcuna di noi
- Sti cazzi, io mi sono presa due schiaffi in pieno viso - le rispose Francesca
- Però poi ti sei beccata i suoi baci e anche qualcos'altro mi sa
- Grazie Baba, davvero non so come ringraziarti. Senza di te sarei suora mo!
- Figurati Fra, è un piacere. Qualcun'altro vuole il mio aiuto?
- No grazie - urlarono in coro!
- Peggio per voi, non sapete cosa vi perdete.
- Sti cazzi, ce ne faremo una ragione - disse Mary

Poi andarono sul tubo, scaricarono la canzone e rimasero tutta la sera a cantare e a ballare quella canzone.
Non si accorsero neanche del campanello che stava insistentemente suonando.
Fuori dalla porta Alice e Lucia si guardavano perplesse e si domandavano quando qualcuno sarebbe arrivato ad aprire quella porta e il perché continuassero ad urlare "Che Gran Coglione" a squarciagola.

:: Che Gran Coglione, Che Gran Coglione, ballate e cantate con me
:: Rita ricordati che devi riscuotere i diritti
:: Qualcuno apra a quelle due poverette!!!!

 
Aigooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo

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Capitolo 27
*** 27 Capitolo ***


 
Finalmente anche lei aveva un agente! E la sua agente era speciale, perché era la sua Twin! Oggi sarebbe stato il loro primo giorno insieme sul set. 
 
La sua allegria si smorzò quando vide lui. La settimana precedente l'aveva visto impegnato con la promozione della sua ultima canzone e quindi non aveva potuto partecipare alle riprese. Ma da quella settimana la sua presenza sarebbe stata fissa e la cosa non piaceva molto a Mary. Sti cazzi, il signorino avrebbe ben presto capito che renderla la sua schiavetta era stato l'errore più grosso che lui aveva fatto nella sua vita!
 
Come al solito era lì a pavoneggiarsi con Cessika, e diciamo che si pavoneggiava abbastanza bene, anche perché se lo poteva permettere. Era perfetto! Ogni volta che Mary lo vedeva non poteva far altro che pensare a quanto fosse perfetto, sembrava un Dio dell'Universo!!! Peccato che fosse uno stronzo di prima qualità, e quindi il suo interesse calava quando tornava con i piedi per terra. E poi aveva un piano da portare avanti! E forse era pure il caso di fare qualcosa per questo piano, dato che il tutto stava prendendo una piega alquanto strana.
 
Jin Hyuk si avvicinò a lei e la salutò e poi si presentò ad Alice. Ecco su chi doveva continuare a puntare gli occhi, non su quel bastardo ma su quel ragazzo con due braccia e un petto da far venire i migliori pervert pensieri. Stavano amabilmente conservando e secondo Alice facendo sesso immaginario tra loro due mentre si parlavano, quando a loro si aggiunsero i due pavoni. Il Sunbae salutò tutti e scusandosi disse che doveva parlare un attimo in privato con la prima donna del dramma. Prima di poter dire qualcosa, Mary si sentì presa per un braccio e si trovò in un angolo con lui
 
- Buongiorno, schiavetta. Ti sono mancato?
- Sì, mi sei mancato quanto un dente cariato... sunbae.
- Vedo che in questa settimana il tuo umorismo non è cambiato. Però noto con piacere che ricordi i ruoli.
- Cosa vuoi da me, sunbae? 
- Il mio solito cappuccino e gradirei non averlo sulla mia testa e neanche nel resto del mio corpo.
- Ok, aspetta che te lo porto.
 
Il Sunbae la guardò stupito. Non gli tornava quel modo così arrendevole, si aspettava una maggiore resistenza da parte di lei. Di sicuro aveva qualcosa in mente, ma tanto lui si era parato specificando il modo in cui le doveva dare il cappuccio. Poi lei arrivò e gli diede il cappuccino in un modo talmente gentile che lo lasciò ancora di più stupito. Prese la tazza caldissima e iniziò a berlo. Nell'istante in cui la schiuma toccò le sue labbra, capì il piccolo particolare che aveva omesso e notò il sorrisino malefico di lei. Mary se ne andò tutta soddisfatta ma prima di girargli le spalle gli disse "La prossima volta ti conviene specificare se lo vuoi caldo o freddo... sunbae!"
 
Da allora il sunbae ogni volta che doveva ordinare un cappuccio doveva recitare una poesia "Gradirei un cappuccino caldo, con 1 cucchiaino di zucchero, 1 terzo di caffé e il restante latte, servito senza buttarmelo addosso e in una tazza dove possa berlo senza dover usare una cannuccia". Se solo di dimenticava una parte di quella cantilena era fritto!
 
Nonostante il loro rapporto conflittuale al di fuori del set, durante le riprese erano in perfetta sintonia e raramente le loro scene dovevano essere rifatte. La recitazione di Mary stava iniziando a colpire il regista e il resto del cast che ormai le portavano un maggior rispetto. Poi con l'arrivo di Alice, molti iniziavarono a provare timore solo a pronunciare una parola negativa nei confronti della prima protagonista. Dovevano solo riuscire a trovare il modo di entrare in rapporto con Cessika, ma il fatto che il Sunbae a volte prendesse in privato Mary non faceva altro che complicare ulteriormente le cose.
 
Bisognava cambiare il piano e bisognava farlo in fretta. Ma quale sarebbe stato il nuovo piano degli oasiani?

 
Come terminò la frase alzò lo sguardo dal libro e notò che i bambini si erano addormentati. Dopo 27 capitoli avevano finalmente ceduto. Giusto in tempo perché stava per crollare dal sonno anche lui. Proprio in quello non avevano preso dalla madre che invece accanto a loro aveva ceduto dopo il 4 capitolo, in pratica manco il tempo di appoggiare la testa al cuscino.
Poi si mise a fissare la sua famiglia e si sentì il cuore riempire di gioia. Avevano sofferto e passato dei bei guai per arrivare fin lì, ma ora era uniti più che mai. 
Posò il libro sul comodino, si alzò e diede un bacio ai suoi due piccolini. Poi si diresse verso l'altra parte del letto e prese tra le sue braccia la donna che amava. Lei aprì leggermente gli occhi, lo baciò lievemente sulla guancia e gli cinse le braccia al collo "Ti amo" gli disse e "Ti amo" si sentì rispondere.
 
:: Bye Bye FiabOasi
:: Grazie per avere seguito la mia fiaba. 
  
AIGOOOOOOOOOOOOOOOO  

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Capitolo 28
*** 28 Capitolo ***


- E dai Maryyyyyyyyyyyyyyyyy!!!!
- Ti ho detto di NO! Anche se metti il muso e punti i piedi la mia risposta sarà sempre la stessa!
- Ma non è giusto!
- La vita non è mai giusta, abituatici Baba. E poi fai Pollyanna e cerca il lato positivo della cosa
- Ahahah simpatica. Uffa, anche io voglio essere una pischelletta di 10 anni e non una 26enne, cioè mi hai fatto più vecchia di quello che sono
- Ma non è colpa mia se nel sogno dal quale ho preso spunto per questa FF tu avevi 34 anni, eri sposata e aspettavi pure un Babino
- Non me la bevo. E poi la fai facile tu che ne hai 17 di anni, furba
- Sti cazzi, io sono l’autrice
- Allora vuol dire che diventerò Amministratrice del gruppo FanFictioniamo e avrai la foto di chi so io a vita in Copertina
- Oh che paura, sto già tremando. Pirla, mi faccio un nuovo gruppo e ciccia
- La volete finire voi due? E da ieri sera che andate avanti con questa storia. Baba arrenditi, sarai la vecchietta del gruppo, ahahahahahah – ridacchiò Fabula.
 
Barbara mise il muso e si diresse in cucina, dritta dritta verso la dispensa dei dolci. Voleva affogare il suo dispiacere nel cibo, e in particolar modo aveva voglia di banane al cioccolato. Aprì lo sportello del mobile e rimase delusa “Ecco Emilio ha già fatto manbassa, manco comprate che sono già finite. Uffaaaaaaaaaaaaaaaa qui dentro complottano tutti contro di me, sono sicura che questo è un piano mefistofelico di Susy, il sogno me ne aveva messo in guardia. Freud non ha sparato solo cazzate, mi sa”.
- Tu hai bisogno di andare da uno Psicologo, urgentemente – le urlò Mary dalla sala.
 
Era passato ormai un altro mese dall’arrivo di Alice e Lucia e a loro nei giorni precedenti si erano aggiunte anche Erica e Deborah, pian pianino il gruppo si stava riunendo.
Erica grazie alla sua alfa Alice aveva iniziato la sua carriera cinematografica, ma per ora si doveva accontentare di fare la stuntwoman per un film d’azione alla Kill Bill. Non si sa il perché ma quando il resto del gruppo andò a trovarla sul set e la vide armeggiare con la spada ebbero tutti la sensazione che Erica fosse nata per usare quell’arma. A dire la verità la vera motivazione per la quale erano tutti andati a trovarla sul set non riguardava certo la loro voglia di vedere la loro amica in azione, diciamo che il fatto che il primo lead era Mister Quanto Sono Figo Eric era il nobile motivo che li aveva spinti ad alzarsi alle 4 del mattino di domenica. Solo una persona non era molto felice di quella geniale trovata del resto degli amici. In primis l’avevano svegliata nel cuore della notte e le avevano tolto una delle cose per lei più preziose al mondo e cioè il “Dolce Dormire”, in secondo luogo l’avevano trascinata fuori dal letto per andare a vedere Eric, il suo nemico di lunga data. Però non potevano lasciarla a casa solo soletta, anche qui per due semplici motivi. Il primo è che avevano paura che si sarebbe traccagnata tutto ciò che avrebbe trovato in dispensa e avevano appena fatto rifornimento, in secondo senza di lei non sarebbero mai potuti entrare perché Joon Hyuk era amico del regista e senza Baba non si sarebbe mosso neppure lui.

E già il rapporto tra Baba e il suo uomo del destino si era evoluto nelle ultime settimane e ormai si poteva dire che fuori dall’ufficio si frequentavano quasi ogni giorno. Lui si vedeva lontano un miglio che era preso da lei, ma Baba preferiva ancora mantenere le distanze. In compenso, grazie a lui, sembrava aver ritrovato la sua serenità e la sua ironia, e quindi aveva pure iniziato a rompere le balle un po’ a tutti “Quasi quasi la preferivo in depressione mode, almeno non avrebbe rotto le balle con la storia dei pischelletti” aveva detto Mary un giorno.

Deb aveva invece trovato un posto di lavoro in un’agenzia che produceva Drama come aiuto regista. E già la nostra amica stava facendo carriera. Girare dei cortometraggi quando era ad Oasi le aveva dato notorietà e ora le avevano prospettato questa possibilità alla quale non poteva di sicuro dire di no. Pensava di essere la donna più fortunata del mondo ma si dovette ricredere quando seppe che uno dei protagonisti di quel drama sarebbe stato Shindong. Non vi dico quanto gli altri ragazzi la presero in giro quando uscì la notizia

- Che culo Deb, mi puoi prendere come tua assistente? – le disse Fabula
- No Deb prendi me, Fabula non merita di stare a stretto contatto con Shindi, lui è troppo per lei – affermò Patata
- Weeeeeeeeeee???? Ma stiamo scherzando? Dove c’è Shindi non posso non esserci io! – disse Luigi
- Ahahahahaah, che simpatici, veramente simpatici. Quasi quasi ci faccio un pensierino e propongo una stella nascente come second lead femminile, tanto mi hanno chiesto un opinione in merito, quindi Patata stai attenta – rispose Deb ridacchiando
- Ma se poi fossi in loro non riderei così tanto dato che ancora si deve sapere il nome del primo lead, e chissà mai chi sarà, anche se io ho qualche idea in merito…
- Nuuuuuuuuuuuu, Lucia farabutta tu sai di sicuro qualcosa,vero???? Hanno contattato qualcuno della tua agenzia e non ci vuoi dire niente. Vuoi dirci che sarà un altro della SM? – chiese Carmela
- No, non sarà nessuno della SM, ma una ragazza che conosco di un’altra agenzia mi ha fatto un probabile nome e penso proprio che quel nome farà felice qualcuno di noi – e terminando la frase si girò a guardare la persona interessata
- Ahhhhh, che culo!!! – urlarono tutti in coro.
 
E anche la nostra pittrice aveva finalmente capito che la pittura non faceva per lei. Cioè non che non fosse brava, anzi era molto dotata. Solo che un giorno per scherzo aveva mandato un curriculum in risposta ad un annuncio e la cosa era poi andata avanti in maniera positiva. Quindi dato che si prospettava la possibilità di poter contribuire anche lei alle spese familiari aveva accettato la proposta

- Sti cazzi che lo fai per contribuire alle spese, ti è sempre piaciuto fare la mantenuta. Era il tuo sogno – le disse Mary
- Non è vero. Ultimamente il ruolo di mantenuta mi va stretto – rispose Susy
- Seeee e noi ci stiamo proprio credendo. Come faccia ad andarti stretto quando sei sempre in giro a spendere ogni centesimo che hai sulla carta di credito. – disse Baba ridacchiando
- Ma non è vero, anzi ultimamente ho anche ridotto le mie spese perché mi sentivo in colpa
- Ultimamente hai ridotto le tue spese perché Eun ti ha ridotto il budget della carta – disse Mary
- E comunque ho deciso che era giunto il momento di lavorare, mi annoiavo a casa, ecco
- E comunque hai deciso che mettere le mani sotto le magliette dei componenti degli MBLAQ per sistemargli il microfono era meglio che stare a casa a fare danni – affermò Luigi
- Soprattutto senza dire niente al marito – disse sottovoce Fabula
- Sì che glielo ho detto
- Gli hai detto che hai trovato un lavoro e che quel lavoro consisteva nella nobile arte di restauro di manufatti antichi – disse Erica
- Beh, sempre di restauro parliamo in un certo senso e in fin dei conti maneggio cose preziose, no?
- Qui non ti posso dare torto- le disse Baba

La loro discussione venne interrotta dal suono del campanello. Era Eun. Ora c’erano proprio tutti e si poteva finalmente dare inizio al pranzo di quella domenica. Il principe alzò il bicchiere e fece il suo brindisi

- In culo alla Balena a tutti
- Speriamo che non caghi – risposero tutti gli altri in coro

Gli oasiani ormai erano abituati alle uscite del Principe il quale ci stava pure prendendo gusto e a volte si metteva con Baba ad inventare nuovi modi di dire. E cosa avrà mai voluto dire questa volta il nostro amato Woohyun?
Semplice “Buona Pasqua a tutti!!!”

:: Buona Pasqua Oasiani, vi lovvo
:: La FiabOasi è tornataaaaaaa
:: Vi sono mancata? Ma anche no XDD

 

Aigoooooooooooooooooooooooooooooo

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Capitolo 29
*** 29 Capitolo ***


- Muahuahauhauahuahuauha

- Eccola che riinizia
- Alice, la uccidi tu o io? – chiese Carmy
- Pari o dispari?
- State scherzando? Date a me questo onore – disse Mariarì
- Decidiamo la modalità, le opzioni sono varie – affermò con gli occhi lucidi Alice
 
- Mauahuahauhau, la Principessa non c’è e finalmente il forum è sotto il mio comando. Ora faccio la RIVOLUZIONEEEEEE. Mauahuahauhauahua
 
- Io opterei per una morta lenta e dolorosa, con 10 coltellate non nei punti vitali. Guarda penso di avere pure il coltello giusto da qualche parta nell’armadio. Me lo regalò proprio lei, quindi non può esistere arma migliore – disse Alice cercando di ricordare dove l’aveva conservato.
- Io invece opterei per un’accidentale caduta del phon mentre è immersa nella vasca da bagno
- Uhm Carmy, non so. Poi rimane l’odore di carne bruciata in giro per casa, mentre con la soluzione di Alice potrebbe rimanere macchiato il parquet.
- Ha ragione Mariarì, io opterei per un accidentale caduta dalle scale. La chiamiamo mentre è in pantofole al piano di sopra e le diciamo di venire urgentemente che stanno trasmettendo il dietro le quinte di Dong Wook docciaro – disse Vale
 
- Muahauhauahuahau. Oasi diventerà il forum con il sottotitolo più figo “L’Oasi a luci rosse”. Basta con questi drama casti e puritani, dove se si baciano sembra che stia per nascere un bambino. Ora vogliamo sesso selvaggio, slinguazzate a gogò, toccatine e palpatine, giochi erotici con banane, menagè a tre, dos, four. Sììììì!!! Forum a me!!!! Potere della Luna sei mioooo!!! Sailor Chibi alla riscossa!!!! Yatta!!!
 
- State tranquille, perché sprecare i vostri preziosi neuroni pensando come uccidere quella fastidiosa mosca. In primis non può fare nulla perché lo scettro lunare del forum sono IO e quindi prima di fare qualcosa dovrebbe passare sul mio cadavere e deve solo azzardarsi ad avvicinarsi. Per quanto riguarda l’omicidio basta contare fino a tre. 1,2 e

- Ma vaffanculo che male!!!

- Ecco, ci è mancato poco e andava a sbattere giusta giusta con il collo sullo spigolo del tavolino. Riprendiamo il discorso sulle modalità, dicevamo? – disse Susy

- Chi cavolo ha lasciato in giro l’aspirapolvere??? Fra un po’ mi rompo l’osso del collo, per fortuna ho degli ottimi riflessi. Se lo prendo lo faccio fuori. E voi che avete da ridere? Pensate che non vi abbia sentito mentre cercavate il metodo per far fuori il personaggio più figo di tutta Oasi? Susy, Susy… scettro lunare, mauhauahuah. Vuoi che parli al tuo maritino del tuo nuovo lavoro? Vuoi che gli dica quanto trovi “divertente” mettere il microfono a Lee Joon?

- Ok, io opto per la morte lenta proposta da Alice. Vale tu prendila per le braccia, Mariarì tienile ferma le gambe, Alice prendi il coltello e un telo di plastica e io inizio a guardare su internet qual è il modo migliore per farla soffrire senza ucciderla subito – affermò con estrema lucidità Susy.

E fu così che trascorsero una buona mezz’ora ad inseguire Baba mentre scappava dalle sue attentatrici urlando a squarciagola “Non mi avrete mai!!!!! Muahahaahahahah”. Alla fine stanche e rotte di balle, capirono che stavano usando la tecnica sbagliata. Carmy entrò in cucina prese una confezione di Patatine e di Ringo. Andò a sedersi sul divano e insieme alle altre iniziò a sgranocchiare il tutto.

Quando Baba sentì il rumore e il profumo si fermò. Appena si girò, vide che il suo amato cibo veniva consumato voracemente e che non era il suo stomaco quello che si stava gustando quei sapori. Non le rimase altro da fare che alzare bandiera bianca e subire le conseguenze.

{\a6}*[Per l’alto tasso di violenza, la descrizione di quello che successe a Baba non verrà riportata]
 
Le cinque ragazze passarono il resto della serata guardandosi un bel film. Erano tutte un po’ di malumore, chi per un motivo chi per un altro non era potuta andare a passare il week-end fuori con gli altri. Carmy ad esempio l’indomani sarebbe partita per il suo personale week-end romantico con Donghae, Alice aveva impegni con il suo nuovo gruppo a cui fare da manager, Baba doveva lavorare ad un progetto di formazione che avrebbe preso piede la settimana successiva.

Voi direte ma anche Fabula sarebbe dovuta rimanere allora? In teoria Sì, ma… Diciamo che mentre la nostra eroina incompresa era intenta a guardarsi un bel drama con Songiadongi protagonista, Fabula iniziò un discorso con lei

- Certo che è proprio figo questo ragazzo Baba
- Assolutamente. Ma hai visto che sguardo?
- In realtà sto notando gli addominali, visto che è a petto nudo.
- Già gli addominali, sbaviamo insieme. Altro che Eric, vero??? Quel pel di carota non capisco come faccia a piacere.
- Questa settimana c’è il contest Eric vs Jin Wook, giusto?
- Yessa, mauhauahauhaua. Second lead alla riscossa. Vincerò di sicuro.
- Lo penso anche io. Senti facciamo un patto.
- Dimmi collega.
- Io voto il tuo sogiocoso, se tu mi prometti che fai anche la mia parte del progetto formativo. Non rimane molto, solo l’organizzazione del role playing. Il resto l’ho già fatto
- Ok ci sto!!! Per il sogiocoso questo e altro. Tanto ci lavorerò questo weekend.
- Perfetto! Diamoci la mano. Ahhh… acqua in bocca con Erica, mi raccomando.
- Fidati, sarò muta come un pesce.

Così quel weekend tra alti e bassi, tra lavori e cazzeggiamenti vari passò. Le ragazze si sentivano tremendamente sole senza il resto di tutta la combriccola. La casa era vuota, niente Mary che urlava sti cazzi di qua e sti cazzi di là, niente Erica che impazziva dietro Eric e lo incitava nella sua guerra contro la Bora. Niente KYAAAAAAAA di Luigi ad ogni manzo che compariva da qualche parte. Niente odore di patatine fritte cucinate da Ritola. Niente chiamate per andare a recuperare Patata in qualche parte di Seoul. Niente Rita-Love che piangeva ogni volta che si nominava Saichon e niente Lucia che litigava son Giusy sulla bellezza di Siwon. Twitter era un deserto senza Rossella e Baba non provava più gusto a denigrare Sukkino visto che Elisa era assente. Nessun risposta da parte di Gelsi riguardo ad una cessione di Pino. Niente fabulate giornaliere e niente cuoricini da parte di Fra sul proprio Facebook. Niente discussioni di cibi e gusti senza Eli e nessun gusto a prendere in giro Rain dato che Cele non poteva replicare. Niente Miro e i suoi tentativi di educare Emilio nelle FF e soprattutto niente Emi e i suoi doppi sensi, anzi tripli se non quadrupli con salto mortale all’indietro.

Poi arrivò domenica sera e come le altre sentirono la porta aprirsi capirono che i loro amici erano tornati e in coro urlarono BENTORNATI A CASA!!!


:: Ma quanto mi siete mancati? Manco un po’ (finger)
:: Ma questo capitolo ha senso secondo voi?
:: Vabbè, il prossimo cercherò di andare avanti con la trama *emu
:: Se ho dimenticato qualcuno, scusate. È la vecchiaia…

 

AIGOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

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