Something's gotta give

di bonnie misa
(/viewuser.php?uid=114224)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'ultima lezione prima delle vacanze natalizie ***
Capitolo 2: *** Il molliccio e la punizione anticipata di Severus Piton ***
Capitolo 3: *** Incanto Patronus e racconti davanti al fuoco ***
Capitolo 4: *** Lacrime amare ***
Capitolo 5: *** Anche un cuore spezzato continua a battere ***
Capitolo 6: *** Ritorno a Hogwarts...l'inizio di noi. ***
Capitolo 7: *** Istinti ***
Capitolo 8: *** Ricatti e gelosia ***
Capitolo 9: *** Speranze distrutte ***
Capitolo 10: *** La leggenda del Ballo del Ceppo ***
Capitolo 11: *** Amore contrastato ***
Capitolo 12: *** Una fine. Un inzio. ***



Capitolo 1
*** L'ultima lezione prima delle vacanze natalizie ***


Premetto che il solo scopo di questa storia è far divertire,spero di riuscirci =)

Se vi va recensite^^

 

CAPITOLO 1: L'ultima lezione prima delle vacanze natalizie.

 

 

-Svegliati! Forza Nancy svegliati!- mormorò la sua amica dandole una poderosa gomitata.

-Certo certo,mi sembra giusto!- esclamò svegliandosi mentre scattava in piedi e guardandosi attorno,incerta su dove fosse.

-Sono contento di sapere che lei mi creda sulla parola quando spiego storia della magia,signorina Potter- disse acido il professor Rüf librandosi in aria a qualche metro di altezza.

La ragazza si sedette al suo posto mentre la rossa continuava a sghignazzare.

-Oh si,molto divertente Moon- disse ironica la Potter.

Finalmente la campanella suonò ed entrambe si diressero verso lo scantinato,per niente preparate per la lezione del professor Piton.

A metà strada però la ragazza dai capelli corvini si fermò.

-E adesso che ti prende?- chiese Moon Weasley alzando gli occhi al cielo

-Io non ci vengo- mormorò Nancy

-Cosa? Sei impazzita per caso?- strepitò la rossa guardando l'amica e giocherellando nervosamente con la tracolla consumata,tremando di paura all'idea di arrivare in ritardo e beccarsi una punizione con il più detestato professore di tutta Hogwarts.

-Io odio Piton. Odio il modo in cui mi guarda...- biascicò la mora arrossendo vistosamente

-Il professor Piton,Nancy- le interruppe Lupin,avvicinandosi alle due studentesse che bloccavano l'ingresso alla cantina.

-Professor Lupin!- urlò Moon accalorandosi e sistemandosi velocemente i capelli.

Lupin le sorrise timidamente poi tornò a concentrarsi su Nancy.

-Forza,devi sbrigarti o arriverai in ritardo.-

-Ma io- cercò di replicare la ragazza

-Niente ma Nancy. Dopotutto il professor Piton è una brava persona ed è un ottimo insegnante.-

Spinse le due ragazze fino all'ingresso dell'aula di pozioni poi se ne andò.

-Sono contendo di constatare che almeno vi degnate di venire alle mi lezioni,seppur in ritardo- disse Piton mellifluo mentre le ragazze prendevano posto.

Odiavano pozioni per diversi motivi: oltre ad essere una disciplina abbastanza complessa e forse un po' noiosa,il fatto di far lezione con i Serpeverde complicava la situazione,se poi il loro professore era Severus Piton,capo della casa Serpeverde, i guai raddoppiavano.

-Lupin stima Piton solo perché gli prepara la pozione antilupo- sbottò seccata Nancy facendosi scura in volto

-Non offendere Remus!- ribattè Moon lanciandole un occhiataccia.

Hermione,che,arrivata puntuale,si era già messa al lavoro le guardò perplessa poi,senza indugi continuò il suo operato,troppo concentrata per ascoltare le due ragazze.

Seduto alla cattedra,Piton non la smetteva di guardarle la ragazza dai capelli corvini.

Anche quando dal loro calderone uscì una grossa quantità di fumo denso e blu,gli occhi del professore di pozioni erano incollati su di lei.

-non mi piace come mi fissa Piton...- disse Nancy socchiudendo gli occhi e fissando con astio l'insegnante di pozioni.

-Credo che si sia innamorato di te- rispose la rossa ridendo senza far troppo caso a ciò che stava dicendo.

Da tempo questo pensiero le fluttuava nella mente,ma non l'aveva mai preso in seria considerazione.

Dopotutto sarebbe stato assurdo...perchè mai Piton,il professore che detestava di più in assoluto, si sarebbe dovuto innamorare di lei, Nancy Potter?

Scosse la testa incredula...no era impossibile, si disse.

Eppure...lui non staccava i suoi occhi neri da quelli verdi della ragazza.

Nancy prese a fissarlo con intensità.

Effettivamente Piton non era poi così brutto come dava per scontato...se lo si osservava bene,poteva apparire addirittura...attraente.

“ma a che diavolo sto' pensando?” si rimproverò mentalmente la ragazza.

Alla fine delle due ore,il professore di pozioni passò di calderone in calderone,per controllare i progressi.

Lasciò che quello di Nancy,Moon ed Hermione fosse l'ultimo.

Poi,come un pipistrello troppo cresciuto, si avvicinò,dando una leggere sbirciata al liquido azzurognolo che era una pallida e ben poco riuscita imitazione della pozione singhiozzante.

Ghignò soddisfatto dell'insuccesso delle tre studentesse di Grifondoro.

-A quanto vedo,hai ereditato da tuo padre anche l'ignoranza- disse perfido Piton

-Mi tolga una curiosità professore,il suo naso l'ha ereditato da suo padre o è frutto di una spontanea mutazione genetica?- chiese innocentemente Nancy.

Moon non riuscì a trattenere una risata mentre Hermione le tirava per la divisa,cercando di porre fine al battibecco.

-Molto bene signorina Potter,si è prenotata per una punizione il giorno di rientro dalle vacanze.

L'aspetterò qui alle sette.-

Nancy lo guardò torva poi,insieme alle amiche si diresse verso l'uscita

-Ah,signorina Potter! Non dimentichi di portare anche la signorina Weasley,sono certo che sarà felice di aiutarla durante la sua ben meritata punizione.- e così dicendo si accomodò alla cattedra,iniziando a leggere un complicato libro di pozioni.

-Non ci credo...ma che ho fatto per meritarmi questo?- sbuffò la rossa,passandosi una mano tra i capelli lunghi e arricciati.

-Se crede che me ne starò zitta e buona si sbaglia di grosso quel vecchio pipistrello puzzolente!- sbottò la Potter.

Hermione scosse la testa,contrariata dal loro atteggiamento poco responsabile

-Per favore ragazze! La volete piantare con queste stupide liti? Nel caso ve ne foste dimenticate tra pochi mesi avremo l'esame! E io non ho intenzione di farvi copiare ancora i miei appunti!- disse secca la Granger,allontanandosi da loro.

-Hey,dove vai? Tra poco si torna a casa!- le urlò dietro Moon

-Vado a fare un salto in biblioteca! Ci vediamo direttamente a Grimmauld Place!-

Salirono nei dormitori,su di giri.

Le vacanze di natale significavano ben due settimane senza scuola! Due settimane nella quali potevano pensare solo a divertirsi!

Gettando i vestiti alla rinfusa nel baule Nancy si sentì euforica come non lo era da tempo...stava per rivedere il suo adorato padrino!

 

 

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Il molliccio e la punizione anticipata di Severus Piton ***


Ringrazio Mitsuki91 per aver recensito e invito gli altri a fare la stessa cosa^^

Inoltre devo ringraziare coloro che hanno messo questa storia tra le ricordate^^

Buona lettura!

 

Capitolo 2: Il molliccio e la punizione anticipata del professor Severus Piton

 

Grimmauld Place era proprio come se la ricordava: una casa vecchia,buia e per niente accogliente.

Come se non bastasse il quadro all'ingresso, che sbraitava contro tutto loro non appena qualcuno entrava in casa e che ritraeva la madre di Sirius, nel corridoio che portava ai piani superiori c'erano appese una moltitudine di teste di elfo che sembrava ti seguissero con lo sguardo.

A Moon Weasley non piaceva per niente passare davanti a quelle teste mozzate...i loro occhietti iniettati di sangue la facevano rabbrividire ogni volta.

Velocemente entrò nel salotto,facendo il meno rumore possibile.

La cassapanca di cui avevano discusso era proprio davanti a lei.

Era nera e chiusa da un lucchetto.

Qualcosa si agitava al suo interno,facendola muovere.

La rossa sospirò,cercando di calmarsi e lentamente sfoderò la bacchetta.

“posso farcela” si disse.

In realtà aveva una gran paura.

La verità è che non era molto brava con gli incantesimi...tra di loro era Hermione Granger quella colta....e a dirla tutta non era neanche lontanamente coraggiosa come Nancy Potter.

Lei era l'anello debole.

Adesso però aveva l'occasione per dimostrare che era anche lei capace negli incantesimi.

Si concentrò,gli occhi fissi sul baule che nascondeva un semplice molliccio.

Con un leggero movimento della bacchetta riuscì ad aprire il lucchetto.

La cassapanca si aprì piano,cigolando.

Il rumore fece venire la pelle d'oca alla rossa.

Il viso di Remus Lupin comparve all'improvviso.

Con lentezza il molliccio dalle sembianze umane si alzò dalla cassapanca.

“è solo la mia immaginazione...solo la mia immaginazione...”

Lupin-molliccio continuava a guardarla con astio,con una freddezza che non apparteneva all'uomo reale.

Moon restò pietrificata. Non sopportava l'idea di vedere in Lupin quello sguardo carico di odio...odio nei suoi confronti.

L'idea che Remus potesse disprezzarla con tale intensità la paralizzò.

Poi,il Lupin-molliccio si accasciò a terra,privo di vita.

La bacchetta le sfuggì di mano,terrorizzata all'idea che Remus potesse essere davvero morto.

All'improvviso il vero professor Lupin si parò tra lei e la creatura,come uno scudo.

Immediatamente il molliccio cambiò forma.

Prima che potesse acquistare le totali fattezze di una luna piena, Lupin disse semplicemente -riddikulus!- e il molliccio svanì.

Moon singhiozzava impaurita,mentre l'uomo le accarezzava dolcemente i capelli.

Nella stanza accanto Nancy stava discutendo animatamente con il suo padrino.

-Deve proprio restare qui?- sbraitò lei

-Credi che mi faccia piacere averlo sempre a casa mia eh? Credi che mi diverta a stare con Mocciosus?-

-Ti avverto Sirius: o me o lui!- concluse freddamente Nancy incrociando le braccia.

Sirius sospirò,passandosi una mano tra i lunghi capelli scompigliati,poi le si avvicinò.

-Nancy,lo sai che Mocciosus fa parte dell'Ordine. Non posso cacciarlo via. Silente non me lo permetterebbe. Dovrai solo ignorarlo e andrà tutto bene,vedrai- le sussurrò il padrino stringendola tra le braccia.

Nancy sentì che il suo cuore accelerava i battiti.

Si strinse forte a Sirus,contenta di averlo ritrovato.

-Ma che scenetta commovente.- sibilò Piton entrando in cucina e sedendosi sulla sedia più lontana da loro,quasi temesse che fossero contagiosi.

-Puoi anche andartene se ti da fastidio- rispose il padrino della ragazza,continuando ad abbracciarla e guardandolo con freddezza.

Piton stava per ribatte quando,dal corridoio, si udì la signora Weasley che chiamava Sirius a gran voce.

-Forza cane,corri! La padrona ti sta' chiamando!-

-Sentì un po' Mocciosus,da quando fai parte della banda dei mangiamorte ti senti più potente vero? Bè, mi sa che un giorno di questi ti troverai appeso a gambe all'aria,così forse ti ricorderai chi comanda- minacciò Sirius uscendo dalla porta.

Nancy non riuscì a contenere un sorriso di soddisfazione nel vedere l'umiliazione di Piton.

Il professore estrasse la bacchetta e la puntò contro la porta dalla quale era appena uscito Sirius.

Poi fissò intensamente la ragazza.

Mentre la squadrava,alzò un sopracciglio.

-Che vuoi?- chiese Nancy a disagio,senza riuscire a guardarlo negli occhi.

-Non è così che ci si rivolge al proprio professore Potter- asserì lui mentre con una mano le sollevò il viso.

Senza staccare gli occhi da quelli verdi di Nancy,le mani dell'uomo iniziarono ad accarezzarle la schiena.

-Ma cosa diavolo?- esclamò la ragazza incredula.

-Sbaglio o dovevo punirti Potter? - disse gelido Piton,infilando una mano sotto alla maglietta per accarezzarla meglio.

Il contatto con la mano fredda di Piton la fece rabbrividire.

La sua mente era in subbuglio.

Non era possibile che,proprio Piton,la stesse accarezzando...non era possibile che Piton la facesse sentir così...completa.

Scosse forte la testa e gridò con tutto il fiato che aveva in gola il nome del suo padrino.

Il professore ghignò -credi davvero che sia stato così sciocco da non eseguire un semplice “muffilato”?-

La giovane andò nel panico.

Tentò di afferrare la bacchetta ma Piton,prevedendo la sua mossa,la precedette.

-Non ci siamo Potter. Non devi disobbedire al tuo professore-

-Da quando in qua i professori molestano le proprie alunne?-

-E' solo la tua più che meritata punizione.-

mormorò lui appoggiando le sue labbra gelide su quelle di Nancy,in un casto bacio.

Nello stesso istante in cui le loro labbra si sovrapposero, Nancy sentì la testa svuotarsi e farsi stranamente leggera.

Le dita del professore continuavano a sfiorarla delicatamente,quasi stesse accarezzando qualcosa di estremamente fragile e prezioso.

Poi,all'improvviso si allontanò.

Gli occhi di Piton le sembrarono intrisi di dolore,nostalgici...come se si sforzasse di immaginare qualcosa,o qualcuno, la cui perdita lo faceva ancora soffrire terribilmente.

Quando il professore si accorse dello sguardo indagatore della ragazza si ricompose,ritornando a indossare la solita maschera di fredda indifferenza.

-Bene Potter. Continueremo nel mio ufficio. Alle sette-

La ragazza cadde in ginocchio e lentamente sentì gli occhi riempirsi di lacrime...perchè?

Perchè nonostante la sua mente le ordinasse di scappare lontano, il suo corpo si sentiva attratto da quell'uomo che le aveva reso una vita un inferno già dal primo anno di scuola?

Perchè il viso sofferente di Piton le causava una fitta lancinante al cuore?

L'ultima cosa che vide prima di svenire fu il volto del suo adorato Sirius che rientrava in cucina e si precipitava verso di lei.

Appena la prese tra le braccia, Nancy ripensò alle dolci carezze di Piton e una lacrima le scivolò sul viso.

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Incanto Patronus e racconti davanti al fuoco ***


Grazie a chi ha recensito e grazie ha chi segue la mia storia :)

Questo capitolo è stato scritto solo perchè mi permette di collegarmi al prossimo dove ci sarà un piccolo colpo di scena ;)

Buona lettura! e recensite!



Capitolo 3: incanto patronus e racconti davanti al fuoco

 

-Svegliati! Oh per Merlino devi svegliarti Nancy!- disse Moon scuotendo l'amica

-Ma che succede?- domandò lei riemergendo da una montagna di coperte

-Ci vogliono di sotto. Sono tutti lì. L'ordine intendo- mormorò la rossa spostandosi una ciocca di capelli dal viso

Senza perdere altro tempo,Nancy inforcò gli occhiali e insieme all'amica, scese velocemente le scale,diretta in cucina.

Non appena varcarono la soglia,gli occhi di tutti i presenti si puntarono su di loro.

Moon arrossì lievemente e strinse la mano della mora.

Nancy li osservò tutti,uno ad uno.

L'ordine della fenice era davvero al completo.

Solo un nome mancava all'appello...solo la persona che in quel momento desiderava avere accanto...solo Severus Piton non era presente.

La Potter si sforzò di sorridere,mentre la tensione aumentava.

-Buon giorno mia cara!- le disse Molly Weasley abbracciandola e facendola accomodare.

-Sarai sicuramente affamata,ecco tieni.- e così dicendo le mise sotto al naso una grossa ciotola colma di porrige,una fetta di pane con marmellata d'arancia e dell'ottimo succo di zucca.

-La ringrazio signora Weasley...però prima vorrei sapere cosa sta' succedendo-

-Nancy cara,io non credo che...- iniziò la premurosa mamma Weasley

-Io credo che lei debba sapere- intervenne il suo padrino.

Nancy gli sorrise con gratitudine e Sirius le fece l'occhiolino.

-Sirius! E' ancora troppo giovane!- lo riproverò lei,contrariata.

-Ma Nancy deve sapere come stanno le cose,Molly. Le diremo solo ciò che è importante.- ribattè il padrino della ragazza

Molly diventò paonazza,sembrava un vulcano pronto ad eruttare lava bollente

-Le diremo solo ciò che le serve- lo corresse Lupin,alleggerendo la tensione.

La signora Weasley incrociò le braccia,corrucciata.

-Nancy,le cose non stanno andando bene ultimamente. I seguaci di colui-che-non-deve-essere-nominato si stanno riunendo.

Temiamo che questo significhi che il signore oscuro stia riacquistando il potere. - Lupin la guardò con intensità,pronto a cogliere il minimo segno di reazione.

-Quindi v...Voldemort è risorto?- chiese timidamente Moon

-Moon! Non devi pronunciare il suo nome!- urlò la signora Weasley impallidendo.

-Perchè no mamma? E' così che si chiama. Ed è ora che anche tu cominci a chiamarlo così-

Tutti i presenti rimasero immobili.

Non era da Moon quello slancio di coraggio.

-Ben detto rossa!- le disse affettuosamente Sirus dandole un leggero buffetto.

-Questo è davvero inaccettabile! Basta! Hanno saputo anche più di quello che era necessario!- sbraitò Molly fuori di sé. Nemmeno il povero Arthur Weasley riuscì a rabbonirla così le due ragazze furono spedite in camera.

-E' davvero assurdo. Perchè mai dovrebbero tenerci all'oscuro? Chi è che ha affrontato Voldemort il primo anno? E chi ha ucciso il basilisco? Chi ha superato la prima prova del torneo Tremaghi rischiando di essere arrostita da un lucertolone gigante?- sbuffò la Potter buttandosi sul letto e fissando intensamente il soffitto.

“Tutto questo è assurdo” pensò inviperita.

Aveva dovuto sopportare cose che al sol pensiero tutti i suoi compagni sarebbero scappati terrorizzati e adesso poteva morire in un dannatissimo torneo a cui era stata costretta a partecipare e nessuno la riteneva abbastanza grande per sapere cose di fondamentale importanza.

Lacrime di nervoso minacciarono di uscirle dagli occhi.

Strinse i denti cercando di trattenersi.

-Nancy...mi insegneresti ad evocare un patronus corporeo?- chiese inaspettatamente Moon lasciando basita l'amica.

-Io non so se....se ne sono in grado- si schernì Nancy alzandosi e guardando la rossa di sottecchi.

-Scherzi? Hai affrontato un centinaio di dissennatori l'anno scorso!- esclamò Moon

-Non ti garantisco niente però!- l'avvertì la Potter mettendosi difronte all'amica che la guardava fiduciosa.

-Ehm...per prima cosa...devi pensare. Scegli un ricordo felice. Davvero felice. Poi lascia che ti travolga. E poi devi dire la formula “Expecto patronum”....hai capito? Non so se mi sono spiegata bene...- mormorò Nancy titubante.

-Perfetto. Ci provo-

La rossa chiuse gli occhi per concentrarsi meglio.

Fece un respiro profondo e pensò ai suoi genitori,ai suoi fratelli e alla sua sorellina.

Poi aprì gli occhi e pronunciò la formula magica.

Non accadde nulla.

Provò di nuovo...ancora nulla.

Tentò diverse volte...ma i ricordi che sceglieva non erano abbastanza intensi.

La ragazza si fece prendere dallo sconforto.

-Non preoccuparti Moon...è solo questione di pratica...- la rincuorò Nancy abbracciandola.

-Un ultima volta-

-Forse è meglio non esagerare...- rispose la Potter preoccupata per il colorito pallido sul volto dell'amica.

-Posso farcela. Ti prego- aggiunse a mo' di supplica la rossa.

Nancy le sorrise,pronta a reggerla in caso di bisogno.

Moon lasciò che dentro la sua mente le scorressero le immagini della sua giovane vita...poi,proprio quando la Sua figura acquistò dei contorni ben definiti e sentì la Sua voce rimbombarle nella testa,Moon mormorò “Expecto patronum”.

Dalla sua bacchetta scaturirono una moltitudine di filamenti argentei che si intrecciarono gli uni agli altri,assumendo prima la forma di un jack russel per poi ingrandirsi e diventare un enorme lupo argenteo.

Nancy la guardò sbalordita.

Moon sorrise all'amica e il suo patronus scomparve,dissolvendosi nell'aria.

Proprio in quel momento Sirius entrò nella stanza.

-Ragazze,scusatemi-

Le due amiche lo guardarono interrogative

-Dev'essere deprimente restare chiuse in questa stra maledetta casa polverosa-

Nancy si avvicinò al suo adorato padrino e con dolcezza gli accarezzò una guancia

-Preferisco stare qui con te che in qualunque altro posto!- sussurrò la ragazza.

Moon abbassò gli occhi,in evidente imbarazzo.

-Chi l'avrebbe mai detto che avrei visto commuovere felpato? Ormai mi ero abituato all'idea che avessi il cuore di pietra- scherzò Lupin entrando nella stanza e guardando Sirius e Nancy con grande affetto.

-Sai Lunastorta,credo che appena potrò uscire di qui ti morderò la coda- lo sfidò Sirius sorridendo.

-Hey! Mi è venuta un idea!- esclamò Nancy all'improvviso

-Perchè tu e Lupin non vi sedete e ci raccontate un po' della vostra vita a Hogwarts? Sai...degli scherzi …e...di mamma e papà- sussurrò la Potter abbassando gli occhi.

Sirius si sedette su un piccolo divano nero,trascinando Nancy con se e stringendola forte tra le braccia,quasi temesse di perderla.

Moon si accoccolò su una poltroncina marrone scuro,rannicchiandosi e sorridendo contenta.

Lupin si accomodò sul bracciolo della poltrona,iniziando a raccontare...

 

-E' finita...questa volta li beccano di sicuro...sono spacciati...me lo sento...quante volte glie lo detto? Tante. E quante volte mi hanno dato ascolto? Nessuna.- brontolò Lupin torcendosi le mani,ansioso.

-E ti sei mai chiesto il perchè?- disse una voce alle sue spalle.

Non appena ebbe voltato lo sguardo,vide James Potter e Sirius Black sorridergli.

-Davvero credevi che ci saremmo fatti beccare? Mi deludi Lunastorta.- disse James ridendo e arruffando i capelli dell'amico.

-Non t'azzardare a farlo anche con me Potter o ti riduco le corna in mille pezzi- ringhiò Sirius

-Oh-oh...il cagnaccio ha le pulci e non vuole essere spettinato-

-Come mi hai chiamato cerbiatto dei miei stivali?-

-Cerbiatto??? Non mi faccio insultare da un cagnolino da salotto!- ruggì James catapultandosi addosso a Sirius e iniziando a tempestarlo di pugni.

-Ragazzi...fate piano...potrebbero sentirci..- mormorò Lupin guardandosi attorno

-Oh piantala lupetto!- rispose Sirius sorridendo.

Remus li guardò per un secondo...A James mancava qualche dente mentre Sirius sfoggiava un occhio nero.

Niente di grave...era normale per loro azzuffarsi.

Bastò solo un colpo un bacchetta per farli tornare come nuovi.

Ridendo e fregandosene del coprifuoco arrivarono nell'adorata sala comune di Grifondoro.

Stavano per sedersi nelle comode poltroncine quando una furia dai capelli rossi si precipitò verso di loro.

-James Potter e Sirius Black! Lo sapete che il coprifuoco è scattato da un pezzo!- ruggì Lily Evans guardandoli di traverso.

-Su su Evans...non è il caso di scaldarsi tanto. Dopotutto non è successo niente di grave no?-

-Non è questo il punto,Black! Il punto è che...-

ma non riuscì a terminare la frase che Potter la interruppe – il punto è che non mi hai ancora dato una risposta Evans-

-Credi forse che al mondo esista anche solo una remota possibilità che io esca con uno come te Potter?- commentò acida lei

-Oh andiamo...lo so che mi consideri irresistibile!-

-Avrai anche un bel faccino ,ma non mi sta bene quello che fai! Non ti preoccupi neanche di causare problemi agli altri!- gli ruggì in faccia facendolo arretrare di qualche passo

-Se ti riferisci a Mocciosus non sono io che...-

-Non mi stavo riferendo a Piton- sibilò tra i denti

-Ma allora non capisco di chi parli..- disse sinceramente il moro grattandosi la testa,confuso.

-Parlo,del povero qui presente Lupin che poteva beccarsi una punizione per colpa vostra!-

-Povero Lupin? Questo povero Lupin?- chiese Sirius indicando un Remus piuttosto rosso e in imbarazzo.

James Potter le scoppiò a ridere in faccia,lasciando Lily Evans di stucco.

-Oh andiamo Lily...io non...davvero.- sussurrò Lupin fissando intensamente il pavimento,come se la sua massima aspirazione in quel momento fosse sprofondare e non riemergere più.

A quella vista la Evans si addolcì.

-Sei preoccupato perchè ormai è quasi arrivato quel momento non è vero?...oh Lupin...tu sei quello che sei. Non devi odiarti. Non sei stato tu a scegliere. Il ragazzo con il quale sto parlando adesso è forse uno dei migliori che io conosca!- disse la rossa in uno slancio d'affetto, abbracciandolo.

-Se l'altro paragone è Mocciosus non credo che gli risolleverai il morale- sbottò James,geloso.

-Piton è uno dei ragazzi più in gamba che io conosca! Solo che...si lascia influenzare dagli altri! E poi io non ti permetto di...-

Non fece in tempo a finire la frase che il quadro della signora grassa si aprì,rivelando un Frank Paciock bagnato fradicio.

-Per la barba di Merlino! Che ti è successo?- chiese la ragazza correndo dall'amico e facendolo sedere davanti al fuoco.

Mentre Paciock le raccontava di come alcuni ragazzi Serpeverde dell'ultimo anno lo avevano buttato nel lago,Potter,Black e Lupin ne approfittarono per sgattaiolare nel proprio dormitorio.

-Ragazzi! Finalmente!...vi ho sentiti litigare con la Evans...- mormorò un ragazzino piccolo,dagli occhi acquosi.

-Si Minus...e grazie per il tuo prezioso aiuto!- sbottò James di malumore.

Il ragazzino amorfo si fece piccolo piccolo e,silenziosamente di distese nel letto.

-Quella dannata Evans! Se domani mi sveglio con le occhiaie la mia immagine ne risentirà!- disse Sirus guardandosi un ultima volta allo specchio prima di infilarsi sotto le coperte.

-Io invece credo che sia una ragazza d'oro- rispose Lupin da sotto le lenzuola.

-Tu credi,povero Lupin?- rispose sprezzante Sirius prima di tirare le tende e addormentarsi.

Remus sorrise,convinto che,prima o poi, avrebbero sinceramente apprezzato la sua amica Lily.

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Lacrime amare ***


Eccomi qui con un nuovo capitolo...prima del bel colpo di scena ho provato a creare un pò di suspense...ma non so se ci sono riuscita appieno! xD

Fatemi sapere cosa ne pensate! =)

E grazie a tutti coloro che seguono e recensiscono!

Grazie anche a chi ha messo questa storia tra le preferite!!! :)





Capitolo 4: Lacrime amare

 

-Mi sembra quasi impossibile che mamma e papà si detestassero- disse Nancy ridendo

-Oh,tra di loro c'è sempre stato qualcosa di più.

Erano come due calamite...l'acqua che attrae il fulmine- mormorò Lupin con un sorriso tirato.

Erano tutti stanchi.

Le giornate si erano accorciate e i giorni passavano troppo velocemente.

Moon non riuscì a trattenere uno sbadiglio mentre guardava il cielo coprirsi di nuvole nere,presagio di un temporale.

-Per questa sera basta storie. Filate a letto- non era un ordine ma Moon si alzò ubbidiente e Lupin le sorrise,lieto che l'ascoltasse.

-Ma io voglio saperne di più!- borbottò la mora,imbronciandosi.

Sirius scoppiò a ridere.

-Sai,quando ti comporti così mi ricordi tua madre! Aveva un bel caratterino!-

La ragazza dagli occhi verdi sorrise,con aria di sfida – Sai Sirius...ho anche ereditato la testardaggine di mio padre....-

-Oh,sicuramente. Ma ricordati cara che sono pur sempre il tuo affascinante padrino e se ti dico che è ora di andare a letto,tu vai a letto.- Black sorrise,tranquillo,senza staccare gli occhi da una delle persone più importanti della sua vita.

-Dovrai portarmici con la forza-

Nancy sorrise trionfante,convinta di averla avuta vinta.

Sirius le si avvicinò lentamente e ghignò.

-L'hai voluto tu,streghetta- detto questo se la mise in spalla e,nonostante le proteste della ragazza,la portò dritta nella sua camera.

Moon si guardò attorno,nervosa.

Era rimasta da sola con Lupin.

-Forse è meglio che vada anche io...- sussurrò senza guardarlo in faccia.

Fu un attimo.

Lupin l'attirò a se,abbracciandola con forza.

La rossa,troppo sorpresa,non riuscì a far altro che spalancare gli occhi.

Dopo pochi secondi l'uomo la lasciò.

-Scusami- biascicò lui avvicinandosi alla finestra e osservando il cielo.

Mancava poco alla luna piena.

Molto poco.

Nemmeno una settimana.

Lupin sospirò,sconfitto.

-Io..Lupin se io posso fare qualcosa....-

Lo sguardo del professore si addolcì nel guardare quella ragazzina timida,dai capelli di fuoco.

-Sta' tranquilla. Quando sarà il momento,saprò cosa fare. Adesso è meglio che tu vada a riposare- le disse lui,sfiorandole una guancia con delicatezza.

Moon Weasley sorrise e, nonostante non comprendesse appieno il senso delle sue parole, si diresse verso la camera da letto,con un sorriso stampato in faccia.

Il giorno seguente Moon iniziò ad esercitarsi con gli incantesimi.

Doveva diventare brava...anzi la migliore.

Così forse avrebbe potuto aiutare Lupin.

Mentre la rossa provava e riprovava un incantesimo, Nancy guardava pensierosa fuori dalla finestra.

Non lo aveva detto a nessuno...ma la sera prima,quando erano tutti davanti al fuoco,lei aveva visto Piton spiarli dalla porta socchiusa,ascoltando il racconto di Lupin con un sorriso amaro stampato in faccia.

Si chiese perchè mai il professore di pozioni era interessato a delle storie sui suoi genitori..poi un pensierino le sfiorò la mente...e se fosse stato li per guardare lei? Le sue guance s'imporporarono e fu lieta che Moon fosse troppo concentrata nel suo operato per accorgersene.

Scese in cucina fiduciosa e allegra come non era da tempo...con un senso di leggerezza nel cuore che la faceva volare in alto,tra le nuvole.

Ma Piton non c'era. E non si fece vedere neanche a cena.

L'umore della mora precipitò a picco.

Fu nel cuore della notte di cinque giorni dopo che Moon spalancò gli occhi.

Si girò lentamente su un fianco e vide l'amica dormire docilmente.

Cercando di fare meno rumore possibile,la rossa si infilò una felpa e con passo titubante scese in cucina.

Odiava Grimmauld Place...e la terrorizzava andare in giro per quella casa,sopratutto di notte.

Eppure qualcosa l'aveva spinta ad alzarsi dal letto.

La luce della cucina era accesa.

Lentamente si avvicinò alla porta socchiusa,osservando Sirius e suo fratello Charlie discutere.

-Dannazione...vorrei poter uscire da questa maledettissima casa!- sbottò Black facendosi scuro in volto

-Non è pericoloso lasciarlo da solo?...insomma...pericoloso per i babbani...- mormorò Charlie sovrappensiero.

Moon si avvicinò di più,incuriosita.

-No. Non ancora almeno. La luna sarà piena solo tra due giorni. Quindi non si trasformerà.

Ma diventa terribilmente instabile.-

-E...adesso dov'è?-

-In un bosco a qualche km da qui...non gli piace vedere nessuno quando...bè quando manca poco alla trasformazione-

-E' più facile occuparsi di un drago- borbottò il ragazzo Weasley

-Oh si. Un drago è molto più docile di Remus in questo momento!-

Entrambi scoppiarono a ridere e bevvero un grosso sorso di Whisky Incendiario.

Il cuore della ragazzina batteva a mille.

Pensò a Remus,da solo nel bosco e represse a stento un singhiozzo.

Doveva raggiungerlo,doveva dirgli che sarebbe andato tutto bene.

Prese una scopa e silenziosamente spalancò la porta di Grimmauld Place,facendosi inghiottire dalla notte.

Nella camera da letto Nancy si agitava nel sonno.

Era da tempo ormai che gli incubi la perseguitavano.

E come protagonista sempre lui,Voldemort.

Più che sogni,a volte le sembravano vere e proprie visioni.

correva veloce,sfiorando le lapidi grigie.

Correva senza trovare una via di fuga da quel cimitero in cui l'oscurità sembrava perseguitarla.

Correva perchè da quello dipendeva la sua vita.

Veloce zigzagava tra le tombe,cercando di sfuggirgli.

Un cancello nero davanti. Chiuso. La sua fine.

Si girò lentamente pronta ad morire.

Un ombra scura si avvicinò.

Il signore oscuro urlò qualcosa e un lampo di luce verde l'avvolse.”

 

Nancy spalancò gli occhi,respirando affannosamente. Con lo sguardo cercò Moon ma della rossa non c'era traccia.

Ancora scossa dall'incubo si alzò per dirigersi lentamente verso la camera del suo padrino.

Solo lui riusciva a calmarla quando gli incubi avevano il sopravvento.

Ancora qualche metro e sarebbe arrivata da lui.

Qualcosa però la fece fermare.

Qualcosa di appena percettibile.

Singhiozzi.

Un uomo stava piangendo.

Silenziosamente si avvicinò alla porta dalla quale proveniva il rumore.

Il suo cuore perse un battito quando riconobbe la persona che era distesa sul letto.

Severus Piton era scosso da dei piccoli tremiti e grosse lacrime scivolavano copiose dai suoi occhi chiusi. Stava sognando.

 

Un passo dopo l'altro Moon si inoltrò sempre di più nel bosco.

Il suo fiato caldo creava nuvolette di vapore nella gelida aria invernale.

Si strofinò le mani,maledicendosi per la sua impulsività.

Cosa aveva pensato di fare?

Il rumore dei suoi passi sulle foglie la inquietavano.

Poi un ombra la sovrastò.

La rossa non riuscì a trattenere un urlo di puro terrore.

Ma davanti a lei c'era solo Remus Lupin.

La ragazza sospirò di sollievo e, ancora un po' scossa, osservò meglio il professore.

I capelli era trasandati,la barba cresceva incolta e il colorito era pallido,malaticcio.

I vestiti strappati,sporchi di fango e erba.

Gli occhi,due profondi pozzi scuri con le pupille dilatate.

-Cosa ci fai qui?- sibilò Lupin

Moon rabbrividì.

La voce di Lupin era rauca,bassa.

Sintomo di un imminente trasformazione.

-Io...io...ecco...ero solo...- tentò di giustificarsi la rossa

-Non dovresti essere qui. Vattene!- le ordinò prima di allontanarsi.

Grosse lacrime riempirono gli occhi azzurri della ragazza,

Poi,titubante,lo seguì nel folto della foresta.

-Sei sorda per caso? Ti ho detto di andartene!- le disse lui,voltandosi a guardarla.

La sua voce era fredda,dura,irriconoscibile.

Moon trasalì alla vista del suo volto privo di emozioni positive...privo della luminosità che aveva sempre ammirato sul volto di Remus.

Sembrava...inumano.

-Non me ne vado senza di te- sussurrò la ragazza,tentando di fermare il tremore che la scuoteva da capo a piedi.

-Non giocare con il fuoco,ragazzina. Potrei farti del male-

-Tu non mi farai del male Lupin- mormorò Moon facendo un timido passo verso il professore.

-Ne sei così sicura?-

La ragazza annuì convinta.

-Allora...benvenuta nel bosco...Cappuccetto Rosso- sussurrò Lupin esibendo un ghigno inquietante e fiondandosi sulla rossa.

La Weasley cercò la bacchetta.

In un attimo Remus le fu addosso.

L'ultima cosa a cui pensò prima di perdere i sensi fu che la sua bacchetta era al sicuro...riposta nel cassetto del suo comodino.

 

Cercando di fare il meno rumore possibile,Nancy si avvicinò al letto.

Piton aveva la fronte imperlata di sudore e le labbra contratte in una smorfia di dolore.

Cosa poteva turbare tanto l'anima del suo professore?

Nancy restò pietrificata a quella vista.

Avrebbe voluto fare qualcosa,qualsiasi cosa,per alleviare la sua sofferenza.

Non lo vedeva da sei giorni.

Sei giorni nei quali si era accorta di cercarlo,quasi inconsapevolmente.

Sei giorni nei quali aveva sognato il loro prossimo incontro.

Con leggerezza sfiorò la fronte del suo professore di pozioni.

Scottava.

Ecco perchè Piton non era venuto alla riunione..ecco perchè in quei giorni non si era fatto vedere.

In tutto il tempo in cui Nancy lo aveva cercato lui era sempre rimasto li,in quella stanza,in preda alle allucinazioni che gli procurava la febbre.

La ragazza si sedette sul letto,accarezzandogli i capelli.

Il suo cuore batteva all'impazzata...lentamente si avvicinò alle labbra dell'odiato professore...erano bollenti. In quello stesso istante Piton aprì gli occhi e le afferrò un polso.

La ragazza cercò di ritrarsi ma la stretta dell'uomo era ben salda.

La guardò per un istante e sorrise,mentre altre lacrime gli inondavano il viso.

-Lily- mormorò con affetto prima di chiudere nuovamente gli occhi.

Nancy sentì qualcosa dentro di sé spezzarsi.

Lily.

Quel nome le divenne all'improvviso estraneo.

Tornò in camera sua,dando libero sfogo alle gelide lacrime che le solcavano le guance.

Proprio quando aveva capito di essersi innamorata, Piton le aveva spezzato il cuore,ricordandole che in fondo, lei non era altro che una delle sue studentesse.

Era solo la pallida imitazione della madre.

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Anche un cuore spezzato continua a battere ***


Eccomi qui con un nuovo capitolo! Vi avverto che da qui in poi ci saranno alcune scene spinte quindi vi prego di continuare a leggere SOLO se siete maggiorenni.

Anche questo capitolo contiene quacosina,ma niente di troppo dettagliato per ora.

Ringrazio tutti coloro che recensiscono, seguono, ricordano e chi  ha messo questa storia tra le preferite!

Grazie davvero! :) E buona lettura!




 

Capitolo 5: Anche un cuore spezzato continua a battere

 

 

Quando riaprì gli occhi,Moon si accorse di non vedere nulla.

Il buio più fitto l'avvolgeva in una terribile morsa.

-L...Lupin?- chiese tremolante di paura

Nessuna risposta.

La rossa iniziò a tremare,terribilmente spaventata.

Spostò il braccio per circondarsi le gambe ma...c'era qualcosa accanto a lei.

Tastò meglio: era piccolo...lungo..di legno...come un bastoncino.

La ragazza afferrò la bacchetta e sussurrò “lumos” poco convinta.

Immediatamente la bacchetta si accese,rischiarando l'ambiente circostante.

Era in una grotta umida,le pareti fatte interamente di roccia non lasciavano filtrare l'umidità ma faceva comunque freddo.

Non era molto grande ne profonda...si accorse che,poco distante da lei, c'era un mucchietto di foglie,pelo e rametti spezzati: un nido.

La creatura che l'aveva creato doveva essere parecchio grande.

Uscì a gattoni dalla grotta e nell'oscurità più completa della foresta si mise in piedi,stringendo la bacchetta ancora più forte.

Le venne un terribile capogiro,tanto che dovette appoggiarsi ad un albero per non cadere.

Con cautela si tastò la testa...c'era qualcosa di viscoso...appiccicoso...

Portò la mano davanti alla luce della bacchetta.

Il sangue rosso le fece venire la nausea.

Con poca grazia si ripulì la mano,strusciandola addosso al pantalone.

Perchè era in un bosco?

Perchè perdeva sangue?

Troppe domande affollavano la mente della Weasley.

Poi,un flashback.

Lupin le si era gettato addosso e per lo spavento,la ragazza aveva perso i sensi.

Poco dopo riacquistò conoscenza.

Lupin era nella grotta accanto a lei e la fissava.

Gli occhi dell'uomo erano talmente neri da non riuscire a distinguere l'irride dalla pupilla.

Nessuna espressione sul volto pallido,era freddo...inumano.

Moon ripensò all'espressione del Lupin-Molliccio e i brividi la scossero da capo a piedi.

Poi scosse la testa.

-Remus io...- biascicò la ragazza allungandosi verso di lui per toccarlo.

Lupin si scansò,continuando a fissarla in silenzio.

-Ti prego- mormorò lei sull'orlo delle lacrime.

Non un singolo movimento da parte dell'uomo.

La rossa provò ancora a sfiorarlo e questa volta lui non si mosse.

Fiduciosa si strinse a lui,convinta che sarebbe riuscita ad aiutarlo...ma contro la bestia oscura nessuno poteva fare qualcosa...e questo lei l'avrebbe capito molto presto.

 

Al suo risveglio Nancy si sentiva intorpidita.

Le sembrava di aver dormito per anni.

Sbadigliò sonoramente e fissò il soffitto.

Mano a mano che la sua mente si risvegliava le venivano in mente tutti i ricordi della sera prima...

Un dolore lancinante al petto la costrinse a raggomitolarsi su se stessa.

Sentiva che il suo corpo si sarebbe spezzato.

Lacrime fredde iniziarono a scenderle dagli occhi.

-Strano...ero convinta di averle finite tutte,le lacrime- mormorò ridendo e sentendo che il panico l'assaliva.

Qualcosa dentro di lei si era irrimediabilmente rotto.

Non vedeva via d'uscita...era condannata a soffrire per sempre.

Molly Weasley entrò in camera,trafelata.

-Nancy cara,sei sveglia finalmente!-

Mamma Weasley l'abbracciò con forza,accarezzandole i capelli dolcemente.

Senza farsi notare,la mora si pulì in fretta il viso.

Non voleva che la gente la vedesse piangere.

Si strinse comunque a quella donna che per lei era la cosa più simile a una mamma che avesse mai avuto.

Sentì qualche singhiozzo e la donna si tirò su,soffiandosi il naso.

-Signora Weasley che succede?- mormorò preoccupata la ragazza.

-Che sciocca che sono..non è niente cara...è solo che Moon è...Moon è...- non riuscì a completare la frase che scoppiò in un pianto disperato.

Ginny e Arthur Weasley entrarono nella camera...gli sguardi tristi.

Mentre l'uomo passava le braccia sulle spalle della moglie per farle forza,Ginny le fece un gesto con la testa,invitandola a seguirla.

La Potter uscì dalla camera silenziosamente,seguendo la rossa.

Aveva un bruttissimo presentimento.

Ginny si fermò nella stanza in cui dormiva beatamente Fierobecco.

-Nancy...Moon è sparita-

Qualcosa di gelido attraversò il corpo della mora.

Sparita...che voleva dire sparita?

-E' uscita ieri notte e...non è più tornata.-

Moon. Moon sparita.

Moon in pericolo,da sola,chissà dove.

Velocemente Nancy si catapultò giù dalle scale,diretta verso la porta.

Sirius la intercettò e le si piazzò davanti.

-Fammi uscire- disse piccata

-Non posso- mormorò lui,realmente dispiaciuto

-Ti ho detto di farmi uscire-

Mai nella sua vita aveva pronunciato una frase così fredda,dura.

Un ordine autoritario.

Black non si spostò di un millimetro.

La ragazza provò a passare ma lui la bloccò di nuovo.

Ci riprovò ancora e ancora senza nessun risultato.

-Dannazione Sirius spostati!- urlò lei

Iniziò a tempestare il petto del padrino di pugni...lui l'abbracciò,immobilizzandola.

Si sentiva completamente impotente.

L'uomo la portò in cucina dove le preparò una dolce tisana bollente.

Nancy continuava a fissare il vuoto.

Moon era sola.

Moon così fragile e indifesa...

Moon morta.

Scacciò dalla testa quel pensiero.

La sua amica stava bene..l'avrebbero trovata e quello stesso giorno sarebbero tornate a Hogwarts insieme.

Lanciò una fugace occhiata al calendario.

Le vacanze erano finite.

Si doveva tornare a scuola.

Si accorse ben presto di essere circondata da innumerevoli volti...tra cui quello di Piton.

Un dolore sordo al cuore la paralizzò.

Non riusciva a guardarlo in faccia.

-Bene,allora è deciso- stava dicendo il signor Weasley.

In poco tempo se ne andarono tutti.

L'intero ordine era andato a cercare la sua amica.

Mamma Weasley, Fred, George e Ginny erano tornati alla tana,nella speranza che Moon tornasse a casa.

Sirius,trasformato in un cane nero,si catapultò fuori dalla casa,diretto nel bosco.

Doveva avvisare Lupin.

La ragazza si sentì stranamente sola.

Mentre si guardava attorno notò che due occhi neri erano fissi su di lei.

Piton non se n'era andato.

Sostenendo il suo sguardo la ragazza gli passò affianco.

Lui l'afferrò per un braccio.

-Dove credi di andare Potter?-

-A cercare la mia amica- rispose risoluta lei

-Non credo. Rimarrai qui.- le ordinò il professore di pozioni.

-Da quando sei diventato il mio baby-sitter?- chiese acida Nancy,staccandosi dalla sua presa e dandogli le spalle.

-Non ti rivolgere a me così,stupida ragazzina-

In un momento si ritrovò semi-sdraiata sul tavolo della cucina.

Sentì Piton che le passava le mani sulla schiena,aderendo al suo corpo.

L'eccitazione dell'uomo era evidente.

Nancy cercò di muoversi ma il corpo del professore la bloccava.

Quando le mani dell'uomo le slacciarono frettolosamente i pantaloni sentì le budella attorcigliarsi.

Non era così che l'aveva immaginata,la sua prima volta.

Non era con lui. Non lì. Non in quel modo.

Qualcosa dentro di lei si ribellò.

Si voltò di scatto,guardandolo dritto in quei pozzi scuri che erano i suoi occhi.

Per la prima volta non la guardavano freddi,indagatori.

Erano caldi...come il carbone ardente.

Rimase spiazzata.

L'uomo sembrò calmarsi alla vista dello sgomento della ragazza.

La mano dell'uomo scivolò lentamente dentro i suoi jeans.

La mora trattenne il fiato quando il professore le accarezzò l'intimità.

Tutto questo era assolutamente impossibile.

Delicatamente,Piton sfiorava il corpo della ragazza nei suoi punti più sensibili.

A Nancy scappò un sospiro e si meravigliò di come il suo corpo rispondesse prontamente alle carezze dell'uomo.

Con leggerezza,ma senza penetrarla, Piton iniziò ad accarezzarla sempre più avidamente.

Gli occhi sempre fissi in quelli della ragazza.

Poi,Nancy si ricordò della sera prima.

Il dolore l'attraversò come un lampo.

E allora perchè si sentiva così...viva?

Perchè il suo cuore batteva all'impazzata?

Un rumore secco e la porta di Grimmauld Place si spalancò.

Immediatamente Piton si allontanò da lei,indossando una maschera di perfetto disgusto e freddezza.

Sirius stringeva tra le braccia il corpicino sottile di Moon.

Nancy si precipitò verso di loro.

La rossa era coperta di foglie e sporca di fango,ma sembrava stare bene.

-Manda un messaggio a tutti. Moon sta bene.- ordinò Sirius all'uomo.

Piton alzò un sopracciglio ma ubbidì.

Il suo padrino portò la ragazza di sopra e la fece distendere sul letto.

-Ciao- le disse la rossa sorridendo

Nancy l'abbracciò forte....aveva temuto davvero di perderla!

-Ma dove cavolo ti era cacciata?-

Moon sorrise rassicurante.

-Sto bene vedi? Non ho niente. Sono solo...sporca- sussurrò la Weasley allargando le braccia e esibendo un grosso sorriso.

Il sorriso più finto che Moon avesse mai fatto.

 

-Lupin,ci sono io adesso con te. Non devi avere paura- disse teneramente la rossa,accarezzando la schiena dell'uomo.

Poi,cercò di staccarsi la lui per guardarlo in faccia.

Le mani dell'uomo però erano serrate attorno alla sua schiena,in una morsa d'acciaio.

-Remus...Remus lasciami andare- sussurrò lei,lottando con tutte le sue forze per liberarsi.

Lupin sembrò non sentirla,anzi,aumentò la stretta che la imprigionava, mozzandole il fiato.

Poi la voce dell'uomo la raggiunse.

Roca e profonda,come un eco lontano

-Non voglio stare da solo-

Moon s'intenerì e prese ad accarezzargli i capelli

-Ma io non voglio andare via Remus.

Voglio solo guardarti negli occhi- disse dolcemente la rossa.

L'uomo la lasciò.

La ragazza si sistemò meglio davanti a lui,in ginocchio.

Appoggiò la schiena alla parete fredda e sorrise.

Una mano gli accarezzò la guancia,sfiorandogli le labbra...scendendo sul petto.

Sembrava che il cuore di Lupin volesse esplodere.

Batteva troppo veloce...come quello di un animale braccato.

Gli occhi azzurri della ragazza divennero tristi mentre guardava quell'uomo che era tutto per lei...e che soffriva terribilmente.

In uno slancio improvviso la ragazza premette le labbra su quelle di Lupin,facendo aderire i loro corpi perfettamente.

-Moon- sussurrò l'uomo

Quella voce le fece venire la pelle d'oca.

-Moon,allontanati.-

Ma la rossa rimase li,con il viso a pochi millimetri dalle labbra di Remus.

-Moon...sto per perdere il contollo- rantolò lui,come un animale mentre gli occhi diventavano famelici.

La ragazza si scostò leggermente,senza però allontanarsi.

-Tu non mi farai del male Remus- mormorò lei e premette ancora una volta le sue labbra su quelle dell'uomo.

Quando si staccò vide che sul volto di Lupin c'era un ghigno terrificante.

Sembrava che si prendesse gioco di lei.

L'uomo la prese tra le braccia e,con foga,tuffò la mano tra i capelli rossi,attirandola a sé.

Il bacio era violento,furioso.

Una mano di Lupin scese a palparle con forza il piccolo seno sodo mentre l'altra era ancorata saldamente ai suoi capelli.

La ragazza ricambiò il bacio dell'uomo con passione.

Lupin rimase interdetto.

Sembrava lottare contro qualcosa...contro chissà quale istinto.

-Vattene- riuscì a dire,senza però lasciarla.

-Io non me ne andrò da qui Remus-

-Io...potrei...io potrei...- non riuscì a terminare la frase e abbassò gli occhi,colpevole.

-Si,potresti. Ma io non me ne andrò comunque Remus. Resterò con te per tutto il tempo necessario. -

mai nella sua vita Moon era stata così decisa e sicura di sé.

Se se ne fosse andata non se lo sarebbe mai e poi mai perdonato.

-Tu non sai...la bestia..lei vuole uscire...e io non potrò proteggerti ancora per molto- mormorò lui,sforzandosi di mantenere il controllo.

-No Remus,non lo so. Ma ti lascerò solo quando ti trasformerai completamente. Fino a quel momento,io resterò qui- lo guardò negli occhi,decisa.

L'uomo le si avvicinò,lentamente.

La rossa sorrise incoraggiante e aprì le braccia.

Lupin le si gettò addosso facendole sbattere la testa contro la fredda parete di roccia.

Un dolore acuto la percosse.

Vide gli occhi preoccupati del professore che fissava la grossa macchia rosso scuro allargarsi sul pavimento della grotta.

Chiuse gli occhi,tentando di trattenere la nausea.

Il respirò di Lupin accelerò sempre di più.

Quando aprì gli occhi,il professore esibiva ancora il ghigno che l'aveva fatta tremare poco prima. Questa volta la bestia non si fermò.

Senza molti preamboli se tolse la tuta,lasciandola in intimo davanti ai suoi occhi.

La roccia era fredda e la rossa rabbrividì.

Con un gesto fulmineo le tolse quella debole barriera che era l'intimo,strappandolo.

Mentre la osservava la bestia si leccò le labbra,soddisfatta della sua preda.

Con urgenza si slacciò i pantaloni.

Moon spostò le gambe,permettendo all'uomo di posizionarsi meglio.

Non sapeva cosa la spingesse a farlo.

Non sapeva come mai il suo cuore,spezzato dal dolore adesso era leggero.

Voleva solo stargli accanto.

Lupin entrò in lei violentemente e Moon non riuscì a contenere un urlo di dolore.

Questo sembrò scatenare di più la bestia che aumentò il ritmo,spingendosi sempre più affondo dentro di lei e beandosi di quella sensazione di calore che il corpo della giovane emanava.

Con un gemito animalesco l'uomo venne,riversando in lei tutto il suo seme.

Moon,sudata e stanca sentì gli occhi chiudersi.

Vide Lupin sorridere,esibendo dei denti bianchi e leggermente appuntiti,una tagliola mortale.

Senza la forza di reagire la ragazza chiuse gli occhi.

Un lungo ululato fù tutto quello che sentì prima di svegliarsi.

 

 

 

Vorrei precisare che,nella mia immaginazione, i personaggi della mia storia sono tutti maggiorenni. Quindi la mia storia non segue affatto la "scaletta" del libro.

Questo perchè,come mi ha fatto giustamente notare Zackaide (che ringrazio ancora), non si può scrivere storie a sfondo sessuale tra minorenni e maggiorenni.

Quindi vi chiedo di considerare i miei personaggi come ragazzi/e di diciasette anni (la maggiore età del mondo magico) nonostante la storia sia svolga durante il torneo tremaghi.

Grazie dell'attenzione. Ci vediamo al prossimo capitolo ;)

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Ritorno a Hogwarts...l'inizio di noi. ***


Scusate per il ritardo! Eccomi di nuovo qui con un brevissimo capitolo che serve da collegamento per il prossimo.

Spero vi piaccia! Grazie a coloro che mi seguono/recensiscono/ricordano.. spero di riuscire ad essere più puntuale :)

Buona lettura ragazzi!

 

Capitolo 6: Ritorno a Hogwarts...l'inizio di noi.

 

Un raggio di sole penetrò dalla finestra,accarezzando il dolce profilo della ragazza che dormiva placidamente sul letto a baldacchino.

Aprì lentamente gli occhi e si guardò attorno.

Era nella familiare camera del dormitorio degli studenti di Grifondoro.

I cinque letti a baldacchino erano tutti vuoti..tranne il suo.

Si alzò di malavoglia e,dopo una veloce doccia, scese nella sala comune.

Cercò tra tutti quei ragazzi la sua amica dai capelli rossi..ma di Moon non c'era traccia.

Da quando la Weasley era tornata a Grimmauld Place tra le braccia di Sirius, la mora non la perdeva più di vista.

A grandi passi,si avvicinò a una ragazza dai capelli cespugliosi,sorridendole inquieta.

-Ciao Hermione-

La Granger sorrise di rimando

-Stai cercando Moon vero?- chiese comprensiva mentre con gli occhi guardava di sfuggita il lungo foglio di pergamena sul quale aveva scritto il compito della professoressa Vector

-Si,l'hai vista?-

Anche Nancy fissava la lunga pergamena,ringraziando mentalmente il cielo per aver scelto di non frequentare artimanzia.

-E' in biblioteca. Ovviamente io lo so perchè mi sono svegliata all'alba per studiare. Sai,non sarebbe una cattiva idea se anche tu ci passassi un po' più di tempo lì..ti aiuterebbe a migliorare i tuoi voti-

-Grazie mille Hermione ma mi preoccupa molto di più restare viva in questo torneo tremaghi-

Senza altri preamboli la mora di diresse in biblioteca.

Ma,arrivata lì, di Moon non c'era traccia.

-Non avrei mai pensato di vederti da queste parti,Potter-

Una delle voce che detestava di più la colse di sorpresa.

Si girò lentamente fronteggiando il più irritante,egoista e prepotente di tutti i serpeverde: Draco Malfoy

-Che diavolo vuoi Malfoy?- chiese innervosita la ragazza,continuando a cercare Moon.

-Oh andiamo Potter,come mai così di pessimo umore? E' successo qualcosa alla Weasley? Non che mi interessi...dopotutto non sarebbe una grave perdita- disse sprezzante il biondo ghignando.

Il pugno di Nancy lo colpì in pieno viso e con un sonoro crack, spezzò il naso del giovane purosangue biondo.

-Pensa un po'..ero convinta che voi serpi aveste buoni riflessi...ma evidentemente sei solo una viscida anguilla con qualche problema al cervello-

E soddisfatta,andò verso la sala grande,quasi a passo di marcia,sentendo da lontano la voce di Malfoy che imprecava contro di lei e minacciava di fargliela pagare.

"Fa' pure” pensò la mora,senza smettere di sorridere.

Fu proprio mentre andava nella sala grande che si ritrovò faccia a faccia con Piton.

Nancy s'impose di stare calma e di non guardarlo negli occhi. Iniziò a sentire terribilmente caldo...sopratutto nella sua parte più intima.

-Potter. Ti ricordo che questa sera sei in punizione. E ne aggiungerei una domani sera visto che, a quanto pare, ti diverti a infrangere le regole-

La mora strinse i denti...perchè si rivolgeva e lei con quel tono freddo e distaccato?

-non so di che parla professore-

-Il naso di Malfoy è rotto. Ti viene forse in mente il perchè?- chiese malevolo lui sorridendo.

-Certo. Perchè è uno stupido idiota,proprio come il professore della sua casa- rispose sibilando la ragazza.

-Complimenti Potter. Dieci punti in meno a Grifondoro e una settimana intera di punizione,ti aspetterò nel mio ufficio alle 20.00-

Detto ciò,Piton le fece cenno di andare e la ragazza lentamente si diresse il più lontano possibile da lui.

Gli occhi le bruciavano, sentiva le lacrime minacciare di inondarle il viso.

Fece un profondo respiro,cercando di calmarsi.

Era evidente che lei lo amava.

Ma perchè lui la trattava in quel modo?

Eppure,nonostante tutto,era convinta che,quella sera durante la punizione,lui le avrebbe riservato un trattamento davvero speciale.

A questo pensiero sorrise e con trepidazione guardò l'orologio.

 

La rossa stava guardando lontano,verso la foresta.

Non riusciva a parlare...non con lui.

Più e più volte Lupin l'aveva cercata,ma lei era sempre scappata via.

Non voleva sentirsi chiedere scusa.

Per lei non c'era nulla da scusare.

Lo amava. E per lui avrebbe fatto tutto...avrebbe anche sacrificato la sua vita se necessario.

Ma questo Lupin non lo capiva.

La Weasley fissò accigliata il grosso tronco di un albero,quasi volesse spostarlo con la sola forza del pensiero.

Un leggero venticello le scompigliava i capelli,facendoli sembrare delle fiamme danzanti.

Un leggero colpo di tosse la fece voltare.

Il cuore battè all'improvviso più forte,mozzandole il respiro.

Lupin si mantenne a una certa distanza senza però lasciarle alcuna via di fuga.

-Moon. Io...sono davvero dispiaciuto- iniziò l'uomo ma la rossa non lo fece continuare

-Non dirlo. Ti prego Remus. Non dire che ti dispiace, anzi non dire proprio nulla- mormorò lei abbassando lo sguardo.

-Lo so che hai paura a stare da sola con me...ma ti prometto che non ti farò più del male-

La Weasley guardò interrogativa il suo professore,chiedendosi di che accidenti stesse parlando.

Paura? Di lui? Roba da non credere!

-Io non ho affatto paura di te Remus!-

-E' normale Moon,non devi vergognarti...anzi...sono io quello che...-

Ancora una volta la ragazza lo interruppe,gettandosi su di lui e facendogli perdere l'equilibrio.

Si ritrovò a cavalcioni su Lupin,il viso a pochi millimetri di distanza.

-Non ho paura. E non chiedermi scusa. Io ero d'accordo. La decisione di non andarmene è stata mia Remus. Solo mia.-

Vide all'improvviso un guizzo neglio occhi dell'uomo che invertì le posizioni,bloccandola a terra.

Lupin avvicinò il viso all'incavo del collo di lei e respirò profondamente,inalando il suo dolce profumo.

L'odore della ragazza stava mettendo a dura prova il suo autocontrollo.

-Che ti succede?- chiese preoccupata lei

-Da quando...nella grotta. Ogni volta che ti vedo lui....vuole uscire. Non puoi più starmi vicina. Sono un pericolo per te. -

La rossa scosse la testa,contrariata mentre le lacrime iniziavano a bagnarle il viso.

Lupin ne leccò una,sentendo il suo corpo rispondere eccitato a quella provocazione.

Due paia di occhi scuri come il carbone li stavano spiando da un cespuglio.

Occhi neri ricolmi d'ira verso l'uomo che aveva sempre creduto fragile e dolce.

 

Poco dopo un urlò disumano rimbombò nella foresta e Nancy si strinse istintivamente al professor Piton con il quale stava scontando la sua dolce punizione.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Istinti ***


Ed eccomi qui con un nuovo capitolo che però non svela ancora nulla xD

Ma che è l'inizio. Solo l'inizio ;)

Spero che vi piaccia! Ringrazio tutti quelli che seguono/ricordano/recensiscono.

Se avete qualche perplessità non esitate a farmelo sapere! :)

Buona lettura!

 

Capitolo 7: Istinti

 

Nancy si guardava intorno,inquieta.

Era nei sotterranei del castello,nel suo ufficio.

E lui era in ritardo.

Aveva aspettato con una tale ansia quel momento che non aveva neppure cenato!

Ma adesso, da sola in quell'ufficio buio, rimpiangeva la sua decisione.

Il suo stomaco brontolava scontento e sentiva la testa girarle terribilmente.

Per non pensarci si avvicinò con cautela a un grosso armadio nero.

L'odore acre della pittura le fece arricciare il naso.

Scostò leggermente le ante e sbirciò all'interno.

Rimase inorridita.

Molti barattoli di vetro contenevano vari pezzi di animali che galleggiavano in un liquido puzzolente, altri, che sembravano contenere pipì di gatto, erano aperti e lasciavano defluire un odore davvero insopportabile.

Chiuse di scatto l'armadio e respirò profondamente l'aria pulita.

Credeva che sarebbe svenuta se avesse dovuto respirare anche solo per un altro secondo quegli odori così sgradevoli.

-Nessuno ti ha insegnato che non si deve ficcanasare nelle cose altrui Potter?- chiese il professore alle sue spalle,alzando un sopracciglio e guardandola di sbieco.

La ragazza si girò e sorrise,carica di aspettative.

Aspettative che furono spazzate via quando il professore le porse dei guanti e una bacinella colma di piccoli esserini chiusi in un bozzolo.

-Sventrali. Tutti.- disse secco sedendosi alla sua scrivania e trafficando con dei rotoli di pergamena.

La ragazza rimase per qualche momento spiazzata,con in mano i guanti e la bacinella,senza sapere cosa fare.

-Allora Potter ti vuoi muovere?- borbottò acido Piton facendole gesto di accomodarsi ad un grosso tavolo di legno,accanto alla scrivania.

Non era affatto così che si era immaginata la sua punizione.

Mentre con un misto di disgusto e pena,tagliuzzava quegli esserini senza faccia ne un corpo vero e proprio, con la mente ripensava a quella sera a Grimmauld Place...quando aveva finalmente capito cosa lei provasse per il professore.

-Sei troppo lenta Potter- le soffiò in un orecchio l'uomo,facendola sobbalzare.

Uno di quegli animaletti chiusi nel bozzolo le scappò di mano e cadde rovinosamente a terra,schizzando tutto intorno di un urticante liquido verdognolo.

Il professore sospirò e con un colpo di bacchetta pulì tutto.

-Sei un disastro- le disse attirandola a se e accarezzandole dolcemente la schiena.

Il cuore della giovane stava volando in alto,oltre il campo di Quidditch,sorvolando la foresta proibita e ancora più su,tra le nuvole candide del cielo azzurro che faceva risplendere le acque del lago.

Un urlo terrificante rimbombò per tutto l'ufficio.

Nancy si strinse istintivamente al suo professore.

-Ti credevo più coraggiosa Potter- sibilò lui,ghignando.

-Lo sono infatti! Sono in grado di affrontare tutto!- asserì lei convinta

-Oh ma davvero?- disse ironico Piton alzando un sopracciglio.

-Vediamo come te la cavi allora-

Detto questo, il professore la fece sedere sul tavolo,facendo scomparire la bacinella e il suo contenuto con un semplice colpo di bacchetta.

La baciò con leggerezza,senza forzarla.

Lentamente una mano scese a sfiorarle il corpo...per poi passare al seno prosperoso e morbido.

La lingua dell'uomo giocava con la sua,era lento,senza fretta...la torturava dolcemente.

Con calma,le slacciò i bottoni della camicia bianca che portava addosso lo stemma sgargiante della sua casa.

Un bottone alla volta...sembrava quasi che volesse farla impazzire.

La guardò e Nancy temette di non piacergli.

Forse era troppo diversa dalla madre...forse non era come se la immaginava lui.

Ma, a dispetto dei suoi pensieri, il professore iniziò ad accarezzarle il seno,giocando con lei,facendole venire i brividi.

L'altra mano,quella che le accarezzava la schiena, si spostò placidamente,raggiungendo la gonna della ragazza.

Quando Piton le sfiorò l'intimità, Nancy gemette e si strinse di più a lui.

Sentiva qualcosa premerle ai confini della mente...qualcosa che non riusciva a comprendere.

Qualcosa di cui,almeno per il momento, non voleva occuparsi.

Si concentrò solo sull'uomo che adesso si era fermato e stava estraendo la bacchetta,puntandola contro di lei.

Con un rapido movimento di essa l'uomo fece comparire nella sua mano qualcosa che fece eccitare ancora di più Nancy.

Senza tanti preamboli il professore la bendò con una piccola fascia che aveva fatto comparire con estrema facilità.

Sentì il corpo della giovane Potter rispondere eccitato a quel giochetto.

La fece stendere supina sul tavolo,ancora bendata.

Il cuore della ragazza batteva talmente forte che le sembrava di sentirlo rimbombare nella testa.

Davanti a lei,solo il buio più totale.

Poi,sentì qualcosa, all'estremità del su fianco...qualcosa di freddo...la sua mano.

Le stava accarezzando la pancia...per poi giocherellare con il suo reggiseno.

L'altra mano le accarezzava l'interno delle gambe...e fu proprio quando il professore la penetrò leggermente con le dita che Nancy credette di svenire.

Convulsamente strinse i bordi del tavolo con le mani,talmente forte da farle sbiancare le nocche.

La bocca dell'uomo,stava gentilmente esplorando il suo collo,lasciando una scia di baci umidi mano a mano che scendeva verso il seno.

La benda sugli occhi non le permetteva di vedere, ma amplificava le sue sensazioni e,doveva ammetterlo, la eccitava parecchio.

Era completamente nelle mani dell'uomo.

Quando la bocca di Piton le succhiò un capezzolo Nancy inarcò la schiena,offrendogli tutta se stessa.

Sentì Piton sghignazzare soddisfatto e in un istante,si ritrovò sbendata.

-Bene Potter,per questa sera direi che abbiamo finito-

La ragazza spalancò gli occhi,sorpresa.

Finito? Finito un corno! Lei ne voleva ancora e ancora! Ne voleva fino a impazzire!

Con gli occhi ancora spalancati per lo stupore la mora si risistemò la divisa.

Un passo dopo l'altro si avvicinò alla grande porta che conduceva all'uscita del l'ufficio dell'uomo.

Fu con grande rammarico che l'apri.

Il cigolio della porta le sembrò quasi un lamento di protesta...come se la stanza non avesse voluto che tutto finisse.

Fu con estrema insoddisfazione che si addormentò quella sera,sognando però il giorno dopo..e quello dopo ancora,quando la sua punizione sarebbe continuata.

 

Lupin la fece alzare,i sensi di lupo più vigili che mai.

Con un gesto fulmineo la prese tra le braccia,correndo nel folto del bosco.

Un urlo,il più straziante che Moon avesse mai udito, risuonò tra gli alberi.

-Co...cos'è stato?- chiese tremolante stringendosi all'uomo.

-Niente di cui preoccuparti adesso- disse lui,gli occhi neri come la pece e le pupille estremamente dilatate.

Si fermò poco dopo,depositandola con mal grazia a terra.

-Bene,adesso siamo soli- disse rudemente alzandole il mento e ghignando soddisfatto.

-Remus...che ti succede?-

-L'hai voluto tu rossa. Sei tu che mi costringi a fare questo. Non è colpa mia. Sei tu che insisti.-

La Weasley lo guardò confusa.

Lei? Lei non voleva affatto questo!

Era ben altro che il semplice sesso quello che voleva lei!

Poi sorrise,comprensiva.

-Si,sono io che lo voglio- mormorò dolcemente

Si sentì un lieve fruscio e il professore la spinse a terra.

Un lampo di luce rossa li mancò di pochi centimetri.

Un perfetto schiantesimo.

-Devo riportarti al castello. Ma tornerò a riprenderti rossa- le disse Lupin molto poco umano e in preda agli istinti del lupo.

Quando furono davanti alla quadro della signora Grassa la Wealsey gli sfiorò delicatamente la mano.

-Remus- sussurrò

Lui si voltò,dandole le spalle e scuotendo la testa,depresso.

-Ancora una volta stavo per...basta! Devo lasciare il castello,non ho alternative- disse mesto

-Remus...non torturarti così. Io ti aspetterò.

Domani sera. Vicino al platano picchiatore.

Ci sarai?- chiese timidamente Moon fissandogli la schiena.

In quello stesso istante arrivò un prefetto.

Era alto,i capelli biondi ricci e scompigliati lo facevano assomigliare a un bambino troppo cresciuto.

-Professor Lupin! Stavo giusto venendo a rimproverare la ragazza perchè era fuori dal letto oltre l'orario! Ma se lei è qui sono certo che le darà la giusta punizione-

Così dicendo incrociò le braccia,in attesa della sentenza.

-Si. Certo. Ti aspetto domani. Per la punizione- e senza un altra parola se ne andò.

Il biondo la guardò serio

-Visto cosa succede a non rispettare le regole?- disse secco.

Moon gli saltò al collo,ringraziandolo felicemente e saltellando oltrepassò il quadro della Signora Grassa,dirigendosi nel dormitorio.

-Non pensavo che si fosse già pentita. Sono contento che abbia capito la lezione. Sempre detto io che le punizioni servono!- mormorò il biondo sorridendo e continuando il suo giro di perlustrazione.

"Si. Certo. Ti aspetto domani.” quelle cinque parole, pronunciate con poca convinzione,erano per la Weasley un'ancora di salvezza.

L'avrebbe rivisto.

Forse per l'ultima volta...ma l'avrebbe rivisto.

Con un sorriso sulle labbra si distese nel suo soffice letto,fissando il soffitto.

-Dove sei stata?- le chiese all'improvviso Nancy,nel letto accanto a lei.

-Scusa,non volevo svegliarti- sussurrò lei

-Questo non risponde alla mia domanda-

La rossa borbottò qualcosa di incomprensibile e Nancy sospirò

-Se hai bisogno io ci sono,lo sai. Spero solo che tu non ti stia cacciando in un grosso guaio-

-Direi che lo stesso vale per te Nancy-

La mora chiuse gli occhi.

Forse non era la persona giusta per farle una paternale...dopotutto era lei e non la sua amica ad avere una relazione ambigua con un professore.

Nel letto vicino, Moon pensava la stessa cosa.

 

 

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Ricatti e gelosia ***


Chiedo davvero scusa per il ritado! Ma la scuola è agli sgoccioli...e credo che possiate capirmi! xD

Bene,eccomi tornata con un nuovo capitolo :)

Spero vivamente che vi piaccia! E grazie a tutti coloro che seguono/ricordano e sopratutto recensiscono! =D

 

Capitolo 8: Ricatti e gelosia

 

-Svegliati! Oh per la barba di Merlino Moon!

Se non ti sbrighi arriverai in ritardo!-

La rossa si stropicciò gli occhi confusa e guardò interrogativa la Granger.

-Vuoi startene li impalata ancora per molto?-

-Che cavolo succede Hermione?- biascicò la Weasley coprendosi la faccia con un cuscino

-Succede che tra 5 minuti devi essere nello studio di Lupin per scontare la tua punizione!- sbottò la riccia incrociando le braccia

-Ti sbagli. E' domani sera che devo andare. Adesso lasciami dormire!-

-Ho un ottima memoria io! E mi ricordo benissimo che è proprio mercoledì sera che tu...-

-Appunto Hermione! Mercoledì sera! Cioè domani!-

La Granger scoppiò a ridere

-Sciocca mercoledì è oggi! E per la cronaca sei già in ritardo di 7 minuti-

Moon guardò scettica il piccolo calendario colorato sul comodino e...per tutti i gargoyle!

Era davvero mercoledì!

La rossa si catapultò fuori dal letto e cadde a terra...le lenzuola attorcigliate attorno alle gambe.

Quando entrò nell'ufficio del professor R. J. Lupin era in ritardo di una buona mezz'ora.

-Sei in ritardo signorina Weasley- sussurrò lievemente una voce.

Moon sbarrò gli occhi sorpresa.

Al posto del professor Lupin davanti a lei c'era una donna dai lunghi capelli corvini e dagli occhi neri come l'ebano.

Con dolcezza la donna puntò la bacchetta contro la porta e Moon sentì la serratura scattare...era chiusa li dentro.

-Chi sei?- chiese titubante

Gli occhi della donna si riempirono di odio tanto intenso che la ragazzina indietreggiò di qualche passo.

-La domanda non è quella corretta mia cara- disse ghignando perfidamente

Un brutto presentimento attanagliava lo stomaco di Moon,stringendole le budella in una morsa d'acciaio.

-La domanda giusta è: secondo te...cosa succederebbe al professor Lupin se si venisse a sapere del vostro rendez-vous nel bosco?-

La rossa tremò impercettibilmente.

-Io non so davvero di che parli- disse distogliendo lo sguardo dalla donna.

La mora scoppiò a ridere -Oh mia cara,non puoi fingere con me. Io vi ho visti.- un lampo d'odio le balenò negli occhi e per un attimo Moon ebbe la tentazione di scappare via.

-Adesso ascoltami. Sta alla larga da Lupin.-

-No! Non voglio!- urlò la ragazza dai capelli rossi fiondandosi verso la porta.

-Crucio!- urlò la donna,la bacchetta puntata contro la Weasley che prese a contorcersi in agonia.

-Non vogliamo che il povero professore si faccia male vero mia cara?- chiese soave la donna,aiutandola ad alzarsi e bloccandola contro la parete.

Per un attimo nella mente della rossa comparve l'immagine del Lupin-molliccio steso a terra...morto.

Le lacrime iniziarono a sgorgare copiose.

-Farò tutto quello che vuoi...ma lascialo fuori da questa storia.-

-Non preoccuparti cara. Mi prenderò cura io del tuo bel professore- disse la donna ridendo e allontanandosi da lei.

Con un altro colpo di bacchetta,la donna spalancò la porta.

-E' stato un piacere parlare con te-

Moon si asciugò in fretta le lacrime mentre nel corridoio rimbombavano i passi di qualcuno che si avvicinava.

Quando il viso di Lupin si affacciò alla porta Moon strabuzzò gli occhi,incredula.

Al posto della donna dai capelli neri e gli occhi impenetrabili c'era una ragazza dal viso a forma di cuore,gli occhi gentili color caramello e i capelli rosa shocking corti e disordinati.

-Dora!- esclamò l'uomo abbracciando la ragazza dagli strani capelli

-Ciao Lupin. Vorrei potermi trattenere di più ma...il dovere mi chiama- disse sorridendo dolcemente poi,quasi a passo di danza, si allontanò.

-Quella...lei...chi è?- chiese Moon pensando di essere impazzita

-Ninfadora. Ma preferisce essere chiamata Tonks. Sai,è un'amica di famiglia...-

-Ma lei...i suoi capelli...io...- mormorò la ragazza sempre più confusa.

Il professore scoppiò a ridere.

-Non preoccuparti,adesso ti spiego- la rassicurò lui

 

-Piton- sussurrò

-Professor Piton- la corresse lui,cingendole la vita con un braccio e sfiorandole le labbra.

-Piton ti devo confessare una cosa- disse titubante Nancy arrossendo visibilmente

-Sono il professor Piton- ribadì lui giocando con una ciocca dei suoi capelli corvini.

Dei passi interruppero il loro discorso e con uno scatto repentino l'uomo si allontano dalla Potter, assumendo un espressione di disgusto quando dalla porta del suo ufficio fece capolino il povero,tremante Neville.

-Scusate..i-io...ecco...i-io...- balbettò il ragazzo impaurito dallo sguardo del professore.

-Che vuoi Paciock?- chiese lui seccato.

-Ecco io...volevo...s-solo...i-insomma...-

Piton alzò un sopracciglio,spazientito.

-Che ti è successo Neville?- gli chiese gentilmente Nancy,posandogli una mano sulla spalla.

-La professoressa McGranitt ti cerca...si tratta del ballo del ceppo- disse tutto d'un fiato il ragazzo poi,troppo velocemente per dare a Nancy il tempo di rispondere,si defilò.

Nel corridoio rimbombarono le eco dei suoi passi frettolosi.

-Bene. Vai pure. Per oggi finisce qui.- disse secco Piton,voltandosi.

-Come sarebbe? Io ti stavo facendo un discorso importante e...-

-Sei sorda per caso? Ti ho detto di andare! - urlò furioso il professore.

Con uno sguardo ferito la ragazza gli volse le spalle e un passo dopo l'altro lasciò i sotterranei.

Piton si accasciò sulla sedia.

Che diavolo gli era preso?

Possibile che lui,proprio lui,fosse geloso di quella piccola arrogante?

 

-Capisci adesso?Ecco perchè può trasformare il suo viso a piacimento!- disse Lupin sorridendo.

Poi la guardò accigliato.

La rossa era pallida e il suo corpo era scosso da piccoli tremiti

-Stai bene?- chiese preoccupato avvicinandosi

Moon annuì debolmente poi appoggiò la testa sul petto dell'uomo.

-Io non...- cominciò il professore

-Solo per un po'. Ti prego Remus- gemette

Un po' titubante Lupin la strinse a se,borbottando qualcosa di incomprensibile.

 

-Cosa?- esclamò Nancy

-Signorina Potter,queste sono le regole. La nobile casa di Grifondoro...-

-Lo so lo so professoressa ma...io non sono capace di ballare! E poi...non c'è nessuno con cui...-

-Basta Potter. Queste sono le regole. E' la mia ultima parola. Dovrai trovare qualcuno che ti accompagni -

Nancy spalancò la bocca,mentre un idea le balenava nella mente...in un attimo vide davanti a se l'immagine di lei e Piton che ballavano vicini,poi veloce come un lampo,l'immagine svanì,lasciandole l'amaro in bocca.

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Speranze distrutte ***


Eccomi di nuovo qui^^

Grazie a tutti coloro che leggono,ricordano,seguono e recensiscono questa storia :)

Questo capitolo non doveva esistere perchè inizialmente volevo passare direttamente alla scena del ballo...ma poi ci ho ripensato e quindi...ecco qui il nuovo capitolo! xD

Buona lettura!^^

 

 

 

Capitolo 9: speranze distrutte

 

Tutto sbagliato.

Nemmeno una cosa che fosse andata nel verso giusto.

E adesso non poteva far altro che osservare gli occhi neri dell'uomo che amava mentre la guardava con un profondo disprezzo che era come una pugnalata al cuore.

 

-Non ne ho idea Moon!- disse seccata Nancy

-Ma insomma! Sei uno dei campioni! Non puoi non sapere chi invitare al ballo!- rispose Moon guardandola incredula.

La mora sbuffò poi si guardò attorno,incerta.

-Ci sarà pur qualcuno in tutta Hogwarts disposto ad accompagnarti!- sbottò Hermione

-Si,ma nessuno è neanche lontanamente come lui!- urlò la Potter spazientita

-Lui chi?- chiese curiosa Hermione esibendo un sorrisetto compiaciuto

-Adesso devo andare! Se non mi sbrigo la McGranitt come minimo mi mette in punizione per tutto l'anno scolastico!- disse la ragazza allontanandosi in fretta da Hermione.

-Tu ne sai qualcosa Moon?- chiese la riccia ma la Weasley era troppo occupata a guardare il professor Lupin che stava parlando con il bulgaro Viktor Krum.

-Ah-ah! Ti piace!- esclamò la Granger sorridendo euforica

-No no no! Affatto! E poi è troppo grande per me!- Moon iniziò a sudare mentre giocherellava nervosamente con il mantello guardando di sottecchi Lupin.

-Ma scherzi! Secondo me siete una coppia perfetta! Perchè non lo inviti al ballo? Dopotutto noi donne siamo ormai emancipate e possiamo benissimo prendere l'iniziativa!- esclamò tutto d'un fiato con una nota d'orgoglio.

-Invitarlo al ballo? Ma sei impazzita! Pensa che scandalo! Parlerebbero tutti di noi! E se Silente lo venisse a sapere...-

-Silente apprezzerebbe soltanto. Dopotutto tu non ti meriti niente di meno di uno come Krum!-

Moon si strozzò con la saliva.

-Chi?- sussurrò riprendendo fiato e tossicchiando.

-Viktor Krum. Il più grande cercatore di Quiddich del mondo,almeno così sostiene Nancy.-

La rossa sbattè le palpebre confusa.

Ecco perchè Hermione non era contrariata...perchè lei non si riferiva a Lupin!

Mentre continuava a fissare il suo adorato professore di difesa contro le arti oscure il suo sguardo si soffermò per un secondo sul bel bulgaro e nell'istante in cui i loro sguardi si incrociarono il ragazzo sorrise e lei arrossì lievemente.

 

-Scusami!- disse Anthony Goldstein raccogliendole la tracolla che era rovinosamente caduta a terra rovesciando al suolo il suo contenuto.

-Non importa- borbottò Nancy mentre raccoglieva velocemente le sue cose,desiderosa di andare nella sala comune di Grifondoro.

-Tu sai chi sono io?- le chiese a sorpresa

-Certo. Sei Anthony e fai parte dei Corvonero...frequentiamo insieme le lezioni di storia della magia e incantesimi-

Sul viso del ragazzo biondo si dipinse una strana espressione di trionfo -Esatto!-

-Beh, è stato bello vederti...adesso scusa ma vado di fretta-

-Aspetta! Senti...tu hai già un cavaliere per il ballo?-

Quella domanda lasciò Nancy spiazzata.

Il suo cervello ci mise un po' di tempo per registrare l'informazione e formulare una risposta decente...alla fine tutto quello che disse fu un “no” borbottato lievemente.

A grandi passi si diresse verso la sala comune di Grifondoro,desiderosa di sprofondare in quelle morbide poltrone situate davanti al camino.

-Molto bene signorina Potter. Sono contento di constatare che al mondo ci sia qualcuno in grado di trovarla anche solo lontanamente “carina”-

Nello stesso istante in cui sentì quella frase il senso di colpa la travolse come un onda,mentre il cuore si spezzava.

Gli occhi del professore di pozioni la guardavano pieni di disgusto.

-Piton io non avevo scelta! Dovevo pur invitare qualcuno! E da quando in qua mi parli in quel modo?- stepitò la mora in preda alla rabbia

-Quello che fai Potter non mi riguarda. Non mi dirai che credevi forse che io provassi qualcosa per te?- Alzò un sopracciglio poi esibì un sorriso strafottente -Per l'amor del cielo Potter,io non potrei mai innamorarmi di una mocciosa a cui piace pavoneggiarsi nel castello!-

CRAK

Il cuore della giovane si spezzò in pezzi ancora più piccoli.

-Va al diavolo!- urlò Nancy,scomparendo dietro il dipinto della Signora Grassa.

Il professore di pozioni s'avvio velocemente nel suo studio e si richiuse la porte alle spalle.

Lacrime silenziose gli rigavano le guance.

 

-Allora tu dire si?- chiese Krum guardandola con interesse crescente.

Le orecchie di Moon divennero scarlatte dall'imbarazzo -Veramente io non...-

L'arrivo di Lupin la fece sobbalzare.

-Ragazzi,è meglio che entriate al castello. Sta per scoppiare il temporale-

-Moon?- chiamò Krum sventolandole una mano davanti al viso.

Il professor Lupin li guardò entrambi, sorridendo

-Scusate,vi ho interrotto?-

-No. Io Folefo solo chiedere lei di venire ballo con me!-

-Ma è fantastico!- esclamò l'uomo davvero entusiasta della notizia.

Moon rimase di stucco.

Come cavolo poteva dire una cosa del genere?

Ad occhi bassi la rossa annuì e il bulgaro sorrise,felice.

Dopo un veloce inchino Krum si diresse quasi di corsa alla nave ormeggiata nel grande lago nero.

Poco dopo si ritrovarono soli,all'aperto,nel bel mezzo di un temporale.

Lupin era stranamente pallido,gli occhi neri riflettevano chiaramente la sua inquietudine e i capelli erano in completo disordine.

La rossa si torceva le mani a disagio,fissando un punto imprecisato oltre la spalla del professore e sbattendo le palpebre a causa della fitta pioggia.

Il vento le penetrava nei vestiti,facendola rabbrividire.

Quando la sua attenzione tornò all'uomo davanti a lei,notò un grande cambiamento.

Lupin sembrava più rilassato,quasi a suo agio.

Gli occhi stavano tornando del loro colore naturale e il pallore stava via via affievolendosi.

Lo guardò interrogativa lieta però che stesse meglio.

-Il tuo odore è meno intenso sotto la pioggia- si giustificò lui sorridendo timidamente.

-Capisco...senti Remus...io mi chiedevo se...se tu andavi al ballo con qualcuno-

Lupin scoppiò a ridere.

-No,i balli non fanno per me,ma sei gentile a preoccuparti. E poi chi vuoi che voglia andare ad una festa con un lupo mannaro?-

-Io- rispose lei istintivamente,pentendosene subito dopo.

Lupin le accarezzò lievemente una guancia poi sospirò.

-Va' con Krum e divertiti. Io non sono l'uomo giusto per te. Tra di noi...non potrà mai nascere niente-

La rossa rimase immobile,come se fosse pietrificata,incapace quasi anche di respirare.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** La leggenda del Ballo del Ceppo ***


Salve a tutti^^ Eccomi di nuovo qui con un nuovo capitolo...siamo quasi alla fine della storia ormai =)

(Vi avverto già da ora che nel prossimo capitolo ci sarà qualche scena un pò...piccante^^)

Grazie a tutti coloro che seguono-ricordano e recensiscono e anche a coloro che hanno messo questa storia tra le preferite!

Buona lettura ragazzi =)


 

Capitolo 10: La leggenda del Ballo del Ceppo

 

Calma,respira. Non devo guardare nessuno...devo fissare un punto davanti a me...forza...posso farcela...ma devo restare calma” si ripeteva la rossa cercando di non inciampare mentre attraversava un corridoio di ragazzi per raggiungere il centro della pista.

Non le era mai piaciuto stare al centro dell'attenzione.

Si sentiva insicura e decisamente in imbarazzo.

Per di più, Lupin non le toglieva gli occhi di dosso.

La rossa fissava con intensità l'abito rosso sangue di Krum,facendo dei respiri profondi.

 

 

Non era la prima volta che Nancy si trovava al centro dell'attenzione...e forse per una volta era bello esserci per qualcosa di carino...senza che tutti la guardassero come una pericolosa pazza omicida dalla quale bisognava stare alla larga.

Certo,non si poteva dire che era totalmente a suo agio... Anthony Goldstein invece era particolarmente...spumeggiante.

Sorrideva radioso e faceva cenni di saluto a chiunque incontrasse.

Non era un cattivo ragazzo ma...inutile negarlo,non era con lui che voleva ballare.

Eppure non degnò il professore di pozioni nemmeno di uno sguardo.

Era troppo orgogliosa per cercarlo e non avrebbe ceduto per nulla al mondo.

Quando arrivarono al centro della pista, la mora guardò di sottecchi la sua amica Weasley.

I capelli lunghi e mossi le danzavano attorno come fiamme ardenti e non nascondevano del tutto la profonda scollatura che metteva in mostra la sua schiena candida.

L'abito viola scuro si intonava perfettamente con il rosso acceso dei suoi capelli.

Poi la mora guardò se stessa.

Il lungo abito blu elettrico le faceva risaltare gli occhi verdi e le fasciava perfettamente il suo corpo snello.

Si sentiva bella....si sentiva libera....e per un attimo dimenticò Anthony, Piton, Hogwarts e tutto il resto.

 

Dopo solo due balli, la rossa andò a sedersi sulle scale,scocciata.

Lì, trovò Nancy che si massaggiava i piedi doloranti.

-Non sono affatto abituata a portare le scarpe con il tacco- si lamentò la mora

-Almeno non sei stata scaricata dal tuo cavaliere- borbottò la rossa facendosi sempre più scura in volto.

Nancy strabuzzò gli occhi,incredula

-Krum preferisce ballare con Hermione...e in effetti credo che formino una bella coppia-

La Potter annuì convinta continuando a massaggiarsi.

-Senti Nancy...io faccio una passeggiata...qui fa troppo caldo..-

-Ti seguo...almeno sul prato posso fare anche a meno delle scarpe-

Così,le due ragazze si diressero verso il lago nero,tenendosi per mano e guardando il cielo blu coperto dalle stelle.

-Nancy...tu la conosci la leggenda del ballo del Ceppo?- chiese titubante la rossa,fissando la superficie liscia del lago nero che rifletteva l'immagine leggermente mossa del quarto di luna.

-No,non la conosco- le rispose dolcemente l'amica mentre guardava incantata il firmamento che brillava come non mai.

-Sai,si dice che durante il ballo del Ceppo nascano molte coppie,favorite dalla posizione di Venere nel cielo...e chiunque si scambi il bacio del vero amore, resterà insieme per tutta la vita.-

-Non ti credevo così romantica Moon- scherzò la mora,facendo arrossire la sua amica.

-Nancy,Moon!-

Il professor Remus J. Lupin le raggiunse,sorridendo.

-Lupin!- esclamò la mora abbracciandolo felice.

La Weasley non riuscì a guardarlo negli occhi e si limitò a borbottare qualcosa che suonava come uno sgarbato “ciao”.

-Che ci fate qui? Dovreste essere dentro a divertirvi!-

-Non fa per noi...c'è troppo caos. Anzi,adesso che ci penso...credo che andrò a rifugiarmi nella sala comune. Ho bisogno di tranquillità.- mormorò la Potter lasciandoli soli.

-Tu non vai con lei?-

-Non sono il suo cagnolino- rispose acida la rossa.

Lupin era totalmente imbarazzato,non ti sarebbe mai aspettato una reazione simile dalla rossa.

-Io non ho mai detto che tu lo sia. Solo che so quanto siete affezionate l'una all'altra e quindi mi domandavo se...-

-Balla con me- disse all'improvviso la Weasley.

Lupin s'interruppe per fissarla negli occhi.

Si guardò attorno...non c'era anima viva o morta.

-Qui?- mormorò incerto sul da farsi.

Lei annuì convinta poi,lentamente,iniziarono a ballare.

Lupin non era proprio un ballerino eccezionale; si limitava a dondolare sul posto,stringendola a sé.

-Non riesco a rinunciare a te- le soffiò in un orecchio.

Gli unici testimoni del loro bacio furono il vento impetuoso che scuoteva gli alberi e la luna che,benevola,sorrideva a quell'amore che,forse,iniziava a decollare.

 

Non sapeva con certezza cosa l'avesse spinta ad andare lì,davanti al suo ufficio.

Aveva voglia di vederlo,parlargli,accarezzarlo.

Voleva stare un po' con lui.

Accostò l'orecchio alla porta,tentando di ascoltare qualcosa; nulla,nemmeno il più piccolo movimento.

La Potter spalancò la porta,credendo di essere sola.

-Non ti hanno insegnato a bussare ragazzina?- chiese acido Piton avvicinandosi a grandi passi alla giovane.

Nancy ci mise un po' a rispondere,troppo sconvolta nel ritrovarselo così vicino e così all'improvviso.

-Mi sei mancato-

Quelle parole gli uscirono di bocca senza che la ragazza potesse fermarle.

Si maledisse mentalmente abbassando lo sguardo.

-Oh ma davvero?- chiese lui,piegando le labbra in una smorfia di trionfo.

In pochi istanti annullò la distanza tra loro,tuffando il volto tra i capelli lisci della mora;

-Anche tu mi sei mancata-

Nancy credette di aver udito male...non poteva essere vero...Piton che diceva a lei una cosa simile?!?! Pazzesco!

Eppure lo abbracciò lo stesso,stringendosi forte a lui.

Piton le accarezzò lievemente i capelli poi,con estrema dolcezza,premette le sue labbra contro quelle della giovane in un bacio pieno d'amore e di tormento.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Amore contrastato ***


Salve ragazzi =)

Veloce come un lampo, ecco il nuovo capitoletto =D

Vi avviso che ci sono scene spinte...comunque siamo quasi alla fine!!!! E voglio assolutamente ringraziare tutti per aver letto/recensito/seguito o aver messo tra le preferite questa storia!

Grazie davvero!

Buona lettura ^.^



 

Capitolo 11: Amore contrastato

 

Era felice.

Immensamente felice.

Stingeva forte a sé la schiena dell'uomo che amava e per un attimo sentì che nulla avrebbe mai potuto rovinare quel momento.

La mano fredda del professore le sfiorò l'interno coscia,facendola rabbrividire piacevolmente.

Il cuore le batteva forte dall'emozione.

Ormai erano entrambi al limite.

La ragazza avvertì il sesso gonfio dell'uomo premerle contro l'intimità e istintivamente allargò le gambe.

Il professore si posizionò meglio su di lei,facendo aderire perfettamente i loro corpi.

Con un cenno del capo della ragazza,l'uomo iniziò a entrare dentro di lei,delicatamente.

La ragazza gemette di dolore e il professore la baciò,cercando di rimanere immobile per farla abituare alla sua presenza.

Solo quando la sentì rilassarsi iniziò a muoversi lentamente.

I sospiri della giovane erano musica per le sue orecchie e,a mano a mano, aumentò la velocità, fino a quando la ragazza urlò di piacere e lui,esausto e appagato,crollò sul suo seno,sentendo il cuore della giovane battere all'impazzata e sorridendo,felice del loro amore.

 

Quella stessa notte,in un'altra ala del castello, un altro professore stava torturando dolcemente un'altra ragazza,facendola gemere di piacere.

Stava giocando con la sua intimità,sorridendo quando la ragazza gemeva un po' più forte e,imbarazzata,arrossiva.

Ma anche lui era quasi al limite e sentì che non avrebbe potuto resistere ancora a lungo.

La voleva,e subito.

Senza tanti preamboli l'uomo entrò in lei con una sola,poderosa spinta;che mozzò il respiro della giovane.

I movimenti del professore erano piuttosto violenti,come se avesse atteso quel momento da troppo tempo.

Non l'avrebbe mai ammesso ma...si era innamorato di lei.

Quando la ragazza gli graffiò la schiena l'uomo aumentò la velocità delle spinte e lei non potè far altro che aggrapparsi alla sua schiena,artigliandola.

Le girava incredibilmente la testa e faticava a respirare...ma mai nella sua vita si era sentita così incredibilmente bene...così dannatamente felice.

Raggiunsero insieme l'apice del piacere,stringendosi l'una all'altro in un bacio appassionato,contenti del loro amore.

 

Sapeva che adesso sarebbe stati guai.

Guai grossi,enormi come un gigantesco calderone pieno di distillato della morte vivente.

Li avevano scoperti. Era la fine.

Era fuori dall'ufficio del preside e non riusciva a far altro che torcersi le mani in preda all'ansia.

L'avrebbero espulsa da Hogwarts.

Ma sopratutto, era terrorizzata all'idea che potesse succedere qualcosa al suo amato professore.

Che la espellessero se necessario!

Era anche disposta a finire ad Azkaban per lui.

Quando la porta dell'ufficio del preside Albus Percival Wulfric Brian Silente si aprì,la ragazza sentì le lacrime minacciare di cadere e il cuore le si strinse in una dolorosa morsa d'acciaio non appena si scontrarono contro gli occhi di una delle persone che amava di più al mondo.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Una fine. Un inzio. ***


Ed eccoci all'ultimo capitolo della mia storia.

Mi scuso per l'immenso ritardo...e ringrazio infinitamente tutti coloro che mi hanno seguito-recensito-ricordato e messo questa storia tra le preferite.

Siete stati fantastici!

Buona lettura e spero ci rivedremo alla prossima storia ;)

 

 

Capitolo 12: Una fine. Un inizio.

 

Camminava lentamente,tra le macerie.

Era finalmente finita.

Aveva uccido Voldemort ed ora sarebbe tornato tutto alla normalità.

Certo,ci sarebbe voluto tempo...ma non aveva fretta.

Il respiro era ancora affannoso e il cuore le batteva forte.

Doveva vederlo. Doveva abbracciarlo.

Le era andata bene.

Il preside aveva deciso di non espellerla e il suo adorato professore non aveva perso il posto.

Ovviamente avevano dovuto interrompere immediatamente la loro relazione...ma a lei erano bastati quei piccoli gesti,quei fugaci sguardi.

Poi,lui,la persona che amava,aveva ucciso Silente.

O almeno,questo è quello che credeva all'inizio.

Ma adesso era tutto chiarito.

E poteva tornare dal suo amato Piton.

Le balenò in mente l'immagine dell'uomo che veniva attaccato da Nagini.

Ringraziò mentalmente il cielo di essere arrivata in tempo per salvarlo.

Mentre camminava si guardava attorno.

Le persone erano tutte riunite in piccoli gruppi e si abbracciavano festosi.

Ci sarebbe stato tempo per piangere le persone scomparse...ora però,bisognava solo sorridere per i vivi e per la grande vittoria ottenuta.

Poi lo vide. Era appoggiato ad un pilastro che,stranamente,non era crollato nella battaglia.

Con una mano si tamponava la ferita al collo da cui usciva ancora del sangue,con l'altra usava la bacchetta cercando di velocizzare il processo di guarigione.

Sorrise raggiante e si precipitò su di lui.

Le loro labbra si incontrarono e,nonostante fosse passato molto tempo dal loro ultimo bacio,l'amore e la passione non erano minimamente diminuiti.

Poco importava che lei lo avesse ritenuto responsabile della morte di Silente.

Poco importava se lui l'avesse odiata in passato.

Adesso erano insieme.

-Ti amo- sussurrò l'uomo baciandole la fronte con dolcezza.

-Ti amo che io Severus- mormorò Nancy.

 

 

Era serena.

Tra poco l'avrebbe rivisto.

La rossa sorrideva,la bacchetta ben salda tra le mani.

Ripensò a quanto tempo era passato,a quante cose erano successe.

Lupin aveva rassegnato le dimissioni,non perchè lo volesse il preside,ma perchè si sentiva tremendamente in colpa per ciò che aveva fatto.

Lui era fatto così.

E Moon non lo aveva trattenuto.

L'aveva guardato preparare la valigia e non aveva detto nulla.

Non una parola. Non una lacrima.

Poi era dovuta fuggire insieme a Nancy e Hermione.

E li,aveva saputo.

Lupin e Ninfadora si erano sposati.

Alla fine Tonks aveva vinto,o almeno così credeva lei.

La rossa sapeva che l'uomo non aveva smesso neanche un secondo di amarla.

Aveva sposato la metamorfomagus per lasciarla libera.

Lei però non voleva la libertà.

Voleva solo stare con Lupin.

La foresta proibita era silenziosa e piena di ombre,ma la ragazza sapeva esattamente dove andare.

Era quasi arrivata.

In un lampo, nella mente vide tutti i ricordi che la legavano all'uomo.

Il loro primo incontro a scuola,i loro primi approcci,così timidi e goffi, il loro primo bacio, la loro prima discussione.

Eccolo lì. Bello come sempre.

Lupin era sdraiato a terra,gli occhi vitrei fissavano un cielo che non avrebbe mai più rivisto.

La pelle pallida fece rabbrividire la ragazza.

Con dolcezza posò le labbra su quelle di lui.

Erano ancora calde.

Gli si sdraiò accanto,stringendosi all'unico uomo che avesse mai amato.

Sapeva perchè era morto.

L'aveva protetta. Aveva protetto Tonks.

Ma anche questo la fece sorridere.

Lupin era davvero fatto così...disposto a dare la vita per gli amici.

-Ti amo Remus- sussurrò lei.

Aveva portato di nascosto il cadavere dell'uomo nella foresta.

Lentamente pronunciò l'incantesimo e un gigantesco lupo argenteo comparve.

Il patronus si diresse senza indugi da Nancy.

Nancy,troverai il mio corpo accanto a quello di Remus,nel cuore della foresta proibita. Ho deciso di rimanere con lui,per sempre. Io lo amo Nancy. Perdonami,so che ne soffrirai. Ma ricorda tutti i bei momenti passati insieme...Il nostro primo incontro sul treno,la fuga sulla macchina volante di mio padre...Hermione trasformata per metà in gatto! E quando abbiamo tirato giù i pantaloni di Malfoy? Indossava delle mutande a cuoricini veramente ridicole. E ti ringrazio infinitamente per questi momenti e per tutte le volte che mi sei stata vicino...anche quando vomitavo le lumache al secondo anno! E la Umbrige poi! Quante risate alle sue spalle...chissà che fine ha fatto quella vecchia rospa...adesso è giunto il momento di andare. Seppelliscimi accanto a Lupin. Nancy,ti voglio bene. E ricorda: vivi. Per me,per i tuoi genitori,per Sirius,per Remus e per tutte le persone che hanno perso la vita. Vivi e continua a sorridere. So per certo che Piton si prenderà cura di te. Addio Nancy.”

Nel bosco ci fu un lampo di luce verde,poi tutto tornò alla normalità.

 

19 anni dopo...

 

-James!- urlò l'uomo acciuffando il bambino dai capelli corvini appena in tempo.

-James Sirius! Quante volte ti ho detto che devi lasciare stare tuo fratello?-

Il bambino dai capelli corvini sbuffò sonoramente,roteando gli occhi al cielo.

Erano alla stazione di King Cross.

La locomotiva rossa era già arrivata e tutti si apprestavano a salire...di li a poco sarebbero state le undici.

Nancy si avvicinò a uno dei suoi figli,spettinandogli i corti capelli castani.

-Dai mamma!- protestò lui,arrosendo d'imbarazzo.

-Albus Lupin, cerca di stare attento. E non far disperare Neville. -

-Il professor Paciock volevi dire,mia cara- la corresse Piton,passando un braccio attorno alla vita della moglie.

Nancy sorrise,alzando gli occhi al cielo in modo identico a come suo figlio aveva fatto poco prima.

Abbracciarono i due ragazzi poi,stringendo la mano della piccola Lily Moon, si diressero verso il cimitero.

Li,la donna si soffermò per diverso tempo davanti a due lapidi.

Erano entrambe di marmo bianco e brillavano alla luce del sole.

In caratteri elaborati erano incise questa parole:

Qui riposano Remus Lupin (10-03-1960/ 2-05-1998) e Moon Weasley ( 17-10-1978/ 2-05-1998),che ci hanno insegnato cos'è la forza,il coraggio,la lealtà, ma sopratutto ci hanno insegnato che l'amore non si ferma davanti a niente,neanche davanti alla morte.

 

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1042321