Eccomi qui con un nuovo capitolo! Vi avverto che da qui in poi ci saranno alcune scene spinte quindi vi prego di continuare a leggere SOLO se siete maggiorenni.
Anche questo capitolo contiene quacosina,ma niente di troppo dettagliato per ora.
Ringrazio tutti coloro che recensiscono, seguono, ricordano e chi ha messo questa storia tra le preferite!
Grazie davvero! :) E buona lettura!
Capitolo 5: Anche un cuore spezzato continua a battere
Quando riaprì gli occhi,Moon si accorse di non vedere nulla.
Il buio più fitto l'avvolgeva in una terribile morsa.
-L...Lupin?- chiese tremolante di paura
Nessuna risposta.
La rossa iniziò a tremare,terribilmente spaventata.
Spostò il braccio per circondarsi le gambe ma...c'era qualcosa accanto a lei.
Tastò meglio: era piccolo...lungo..di legno...come un bastoncino.
La ragazza afferrò la bacchetta e sussurrò “lumos” poco convinta.
Immediatamente la bacchetta si accese,rischiarando l'ambiente circostante.
Era in una grotta umida,le pareti fatte interamente di roccia non lasciavano filtrare l'umidità ma faceva comunque freddo.
Non era molto grande ne profonda...si accorse che,poco distante da lei, c'era un mucchietto di foglie,pelo e rametti spezzati: un nido.
La creatura che l'aveva creato doveva essere parecchio grande.
Uscì a gattoni dalla grotta e nell'oscurità più completa della foresta si mise in piedi,stringendo la bacchetta ancora più forte.
Le venne un terribile capogiro,tanto che dovette appoggiarsi ad un albero per non cadere.
Con cautela si tastò la testa...c'era qualcosa di viscoso...appiccicoso...
Portò la mano davanti alla luce della bacchetta.
Il sangue rosso le fece venire la nausea.
Con poca grazia si ripulì la mano,strusciandola addosso al pantalone.
Perchè era in un bosco?
Perchè perdeva sangue?
Troppe domande affollavano la mente della Weasley.
Poi,un flashback.
Lupin le si era gettato addosso e per lo spavento,la ragazza aveva perso i sensi.
Poco dopo riacquistò conoscenza.
Lupin era nella grotta accanto a lei e la fissava.
Gli occhi dell'uomo erano talmente neri da non riuscire a distinguere l'irride dalla pupilla.
Nessuna espressione sul volto pallido,era freddo...inumano.
Moon ripensò all'espressione del Lupin-Molliccio e i brividi la scossero da capo a piedi.
Poi scosse la testa.
-Remus io...- biascicò la ragazza allungandosi verso di lui per toccarlo.
Lupin si scansò,continuando a fissarla in silenzio.
-Ti prego- mormorò lei sull'orlo delle lacrime.
Non un singolo movimento da parte dell'uomo.
La rossa provò ancora a sfiorarlo e questa volta lui non si mosse.
Fiduciosa si strinse a lui,convinta che sarebbe riuscita ad aiutarlo...ma contro la bestia oscura nessuno poteva fare qualcosa...e questo lei l'avrebbe capito molto presto.
Al suo risveglio Nancy si sentiva intorpidita.
Le sembrava di aver dormito per anni.
Sbadigliò sonoramente e fissò il soffitto.
Mano a mano che la sua mente si risvegliava le venivano in mente tutti i ricordi della sera prima...
Un dolore lancinante al petto la costrinse a raggomitolarsi su se stessa.
Sentiva che il suo corpo si sarebbe spezzato.
Lacrime fredde iniziarono a scenderle dagli occhi.
-Strano...ero convinta di averle finite tutte,le lacrime- mormorò ridendo e sentendo che il panico l'assaliva.
Qualcosa dentro di lei si era irrimediabilmente rotto.
Non vedeva via d'uscita...era condannata a soffrire per sempre.
Molly Weasley entrò in camera,trafelata.
-Nancy cara,sei sveglia finalmente!-
Mamma Weasley l'abbracciò con forza,accarezzandole i capelli dolcemente.
Senza farsi notare,la mora si pulì in fretta il viso.
Non voleva che la gente la vedesse piangere.
Si strinse comunque a quella donna che per lei era la cosa più simile a una mamma che avesse mai avuto.
Sentì qualche singhiozzo e la donna si tirò su,soffiandosi il naso.
-Signora Weasley che succede?- mormorò preoccupata la ragazza.
-Che sciocca che sono..non è niente cara...è solo che Moon è...Moon è...- non riuscì a completare la frase che scoppiò in un pianto disperato.
Ginny e Arthur Weasley entrarono nella camera...gli sguardi tristi.
Mentre l'uomo passava le braccia sulle spalle della moglie per farle forza,Ginny le fece un gesto con la testa,invitandola a seguirla.
La Potter uscì dalla camera silenziosamente,seguendo la rossa.
Aveva un bruttissimo presentimento.
Ginny si fermò nella stanza in cui dormiva beatamente Fierobecco.
-Nancy...Moon è sparita-
Qualcosa di gelido attraversò il corpo della mora.
Sparita...che voleva dire sparita?
-E' uscita ieri notte e...non è più tornata.-
Moon. Moon sparita.
Moon in pericolo,da sola,chissà dove.
Velocemente Nancy si catapultò giù dalle scale,diretta verso la porta.
Sirius la intercettò e le si piazzò davanti.
-Fammi uscire- disse piccata
-Non posso- mormorò lui,realmente dispiaciuto
-Ti ho detto di farmi uscire-
Mai nella sua vita aveva pronunciato una frase così fredda,dura.
Un ordine autoritario.
Black non si spostò di un millimetro.
La ragazza provò a passare ma lui la bloccò di nuovo.
Ci riprovò ancora e ancora senza nessun risultato.
-Dannazione Sirius spostati!- urlò lei
Iniziò a tempestare il petto del padrino di pugni...lui l'abbracciò,immobilizzandola.
Si sentiva completamente impotente.
L'uomo la portò in cucina dove le preparò una dolce tisana bollente.
Nancy continuava a fissare il vuoto.
Moon era sola.
Moon così fragile e indifesa...
Moon morta.
Scacciò dalla testa quel pensiero.
La sua amica stava bene..l'avrebbero trovata e quello stesso giorno sarebbero tornate a Hogwarts insieme.
Lanciò una fugace occhiata al calendario.
Le vacanze erano finite.
Si doveva tornare a scuola.
Si accorse ben presto di essere circondata da innumerevoli volti...tra cui quello di Piton.
Un dolore sordo al cuore la paralizzò.
Non riusciva a guardarlo in faccia.
-Bene,allora è deciso- stava dicendo il signor Weasley.
In poco tempo se ne andarono tutti.
L'intero ordine era andato a cercare la sua amica.
Mamma Weasley, Fred, George e Ginny erano tornati alla tana,nella speranza che Moon tornasse a casa.
Sirius,trasformato in un cane nero,si catapultò fuori dalla casa,diretto nel bosco.
Doveva avvisare Lupin.
La ragazza si sentì stranamente sola.
Mentre si guardava attorno notò che due occhi neri erano fissi su di lei.
Piton non se n'era andato.
Sostenendo il suo sguardo la ragazza gli passò affianco.
Lui l'afferrò per un braccio.
-Dove credi di andare Potter?-
-A cercare la mia amica- rispose risoluta lei
-Non credo. Rimarrai qui.- le ordinò il professore di pozioni.
-Da quando sei diventato il mio baby-sitter?- chiese acida Nancy,staccandosi dalla sua presa e dandogli le spalle.
-Non ti rivolgere a me così,stupida ragazzina-
In un momento si ritrovò semi-sdraiata sul tavolo della cucina.
Sentì Piton che le passava le mani sulla schiena,aderendo al suo corpo.
L'eccitazione dell'uomo era evidente.
Nancy cercò di muoversi ma il corpo del professore la bloccava.
Quando le mani dell'uomo le slacciarono frettolosamente i pantaloni sentì le budella attorcigliarsi.
Non era così che l'aveva immaginata,la sua prima volta.
Non era con lui. Non lì. Non in quel modo.
Qualcosa dentro di lei si ribellò.
Si voltò di scatto,guardandolo dritto in quei pozzi scuri che erano i suoi occhi.
Per la prima volta non la guardavano freddi,indagatori.
Erano caldi...come il carbone ardente.
Rimase spiazzata.
L'uomo sembrò calmarsi alla vista dello sgomento della ragazza.
La mano dell'uomo scivolò lentamente dentro i suoi jeans.
La mora trattenne il fiato quando il professore le accarezzò l'intimità.
Tutto questo era assolutamente impossibile.
Delicatamente,Piton sfiorava il corpo della ragazza nei suoi punti più sensibili.
A Nancy scappò un sospiro e si meravigliò di come il suo corpo rispondesse prontamente alle carezze dell'uomo.
Con leggerezza,ma senza penetrarla, Piton iniziò ad accarezzarla sempre più avidamente.
Gli occhi sempre fissi in quelli della ragazza.
Poi,Nancy si ricordò della sera prima.
Il dolore l'attraversò come un lampo.
E allora perchè si sentiva così...viva?
Perchè il suo cuore batteva all'impazzata?
Un rumore secco e la porta di Grimmauld Place si spalancò.
Immediatamente Piton si allontanò da lei,indossando una maschera di perfetto disgusto e freddezza.
Sirius stringeva tra le braccia il corpicino sottile di Moon.
Nancy si precipitò verso di loro.
La rossa era coperta di foglie e sporca di fango,ma sembrava stare bene.
-Manda un messaggio a tutti. Moon sta bene.- ordinò Sirius all'uomo.
Piton alzò un sopracciglio ma ubbidì.
Il suo padrino portò la ragazza di sopra e la fece distendere sul letto.
-Ciao- le disse la rossa sorridendo
Nancy l'abbracciò forte....aveva temuto davvero di perderla!
-Ma dove cavolo ti era cacciata?-
Moon sorrise rassicurante.
-Sto bene vedi? Non ho niente. Sono solo...sporca- sussurrò la Weasley allargando le braccia e esibendo un grosso sorriso.
Il sorriso più finto che Moon avesse mai fatto.
-Lupin,ci sono io adesso con te. Non devi avere paura- disse teneramente la rossa,accarezzando la schiena dell'uomo.
Poi,cercò di staccarsi la lui per guardarlo in faccia.
Le mani dell'uomo però erano serrate attorno alla sua schiena,in una morsa d'acciaio.
-Remus...Remus lasciami andare- sussurrò lei,lottando con tutte le sue forze per liberarsi.
Lupin sembrò non sentirla,anzi,aumentò la stretta che la imprigionava, mozzandole il fiato.
Poi la voce dell'uomo la raggiunse.
Roca e profonda,come un eco lontano
-Non voglio stare da solo-
Moon s'intenerì e prese ad accarezzargli i capelli
-Ma io non voglio andare via Remus.
Voglio solo guardarti negli occhi- disse dolcemente la rossa.
L'uomo la lasciò.
La ragazza si sistemò meglio davanti a lui,in ginocchio.
Appoggiò la schiena alla parete fredda e sorrise.
Una mano gli accarezzò la guancia,sfiorandogli le labbra...scendendo sul petto.
Sembrava che il cuore di Lupin volesse esplodere.
Batteva troppo veloce...come quello di un animale braccato.
Gli occhi azzurri della ragazza divennero tristi mentre guardava quell'uomo che era tutto per lei...e che soffriva terribilmente.
In uno slancio improvviso la ragazza premette le labbra su quelle di Lupin,facendo aderire i loro corpi perfettamente.
-Moon- sussurrò l'uomo
Quella voce le fece venire la pelle d'oca.
-Moon,allontanati.-
Ma la rossa rimase li,con il viso a pochi millimetri dalle labbra di Remus.
-Moon...sto per perdere il contollo- rantolò lui,come un animale mentre gli occhi diventavano famelici.
La ragazza si scostò leggermente,senza però allontanarsi.
-Tu non mi farai del male Remus- mormorò lei e premette ancora una volta le sue labbra su quelle dell'uomo.
Quando si staccò vide che sul volto di Lupin c'era un ghigno terrificante.
Sembrava che si prendesse gioco di lei.
L'uomo la prese tra le braccia e,con foga,tuffò la mano tra i capelli rossi,attirandola a sé.
Il bacio era violento,furioso.
Una mano di Lupin scese a palparle con forza il piccolo seno sodo mentre l'altra era ancorata saldamente ai suoi capelli.
La ragazza ricambiò il bacio dell'uomo con passione.
Lupin rimase interdetto.
Sembrava lottare contro qualcosa...contro chissà quale istinto.
-Vattene- riuscì a dire,senza però lasciarla.
-Io non me ne andrò da qui Remus-
-Io...potrei...io potrei...- non riuscì a terminare la frase e abbassò gli occhi,colpevole.
-Si,potresti. Ma io non me ne andrò comunque Remus. Resterò con te per tutto il tempo necessario. -
mai nella sua vita Moon era stata così decisa e sicura di sé.
Se se ne fosse andata non se lo sarebbe mai e poi mai perdonato.
-Tu non sai...la bestia..lei vuole uscire...e io non potrò proteggerti ancora per molto- mormorò lui,sforzandosi di mantenere il controllo.
-No Remus,non lo so. Ma ti lascerò solo quando ti trasformerai completamente. Fino a quel momento,io resterò qui- lo guardò negli occhi,decisa.
L'uomo le si avvicinò,lentamente.
La rossa sorrise incoraggiante e aprì le braccia.
Lupin le si gettò addosso facendole sbattere la testa contro la fredda parete di roccia.
Un dolore acuto la percosse.
Vide gli occhi preoccupati del professore che fissava la grossa macchia rosso scuro allargarsi sul pavimento della grotta.
Chiuse gli occhi,tentando di trattenere la nausea.
Il respirò di Lupin accelerò sempre di più.
Quando aprì gli occhi,il professore esibiva ancora il ghigno che l'aveva fatta tremare poco prima. Questa volta la bestia non si fermò.
Senza molti preamboli se tolse la tuta,lasciandola in intimo davanti ai suoi occhi.
La roccia era fredda e la rossa rabbrividì.
Con un gesto fulmineo le tolse quella debole barriera che era l'intimo,strappandolo.
Mentre la osservava la bestia si leccò le labbra,soddisfatta della sua preda.
Con urgenza si slacciò i pantaloni.
Moon spostò le gambe,permettendo all'uomo di posizionarsi meglio.
Non sapeva cosa la spingesse a farlo.
Non sapeva come mai il suo cuore,spezzato dal dolore adesso era leggero.
Voleva solo stargli accanto.
Lupin entrò in lei violentemente e Moon non riuscì a contenere un urlo di dolore.
Questo sembrò scatenare di più la bestia che aumentò il ritmo,spingendosi sempre più affondo dentro di lei e beandosi di quella sensazione di calore che il corpo della giovane emanava.
Con un gemito animalesco l'uomo venne,riversando in lei tutto il suo seme.
Moon,sudata e stanca sentì gli occhi chiudersi.
Vide Lupin sorridere,esibendo dei denti bianchi e leggermente appuntiti,una tagliola mortale.
Senza la forza di reagire la ragazza chiuse gli occhi.
Un lungo ululato fù tutto quello che sentì prima di svegliarsi.
Vorrei precisare che,nella mia immaginazione, i personaggi della mia storia sono tutti maggiorenni. Quindi la mia storia non segue affatto la "scaletta" del libro.
Questo perchè,come mi ha fatto giustamente notare Zackaide (che ringrazio ancora), non si può scrivere storie a sfondo sessuale tra minorenni e maggiorenni.
Quindi vi chiedo di considerare i miei personaggi come ragazzi/e di diciasette anni (la maggiore età del mondo magico) nonostante la storia sia svolga durante il torneo tremaghi.
Grazie dell'attenzione. Ci vediamo al prossimo capitolo ;) |