Cinque anni dopo ...

di SuperGirlFra
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Giornaliste impulsive, modelle egoiste, incubi la notte ... ***
Capitolo 2: *** L'arrivo a Tokyo ... ***
Capitolo 3: *** Sei una debole Heather ... ***
Capitolo 4: *** La notte ... ***
Capitolo 5: *** La pace e i segreti di Heather ***
Capitolo 6: *** Il momento della verità! ***
Capitolo 7: *** La vera natura di Heather e la seconda verità! ***



Capitolo 1
*** Giornaliste impulsive, modelle egoiste, incubi la notte ... ***


(Heather)
 
Ah! Che bella Tokio! Sissignore … Passeggiare per la città è molto bello. Si vedono persone di tutto il Mondo. Oggi ne vedo una italiana. Si sta avvicinando a me.
-Fa che sia una giornalista! Fa che sia una giornalista!- penso. Per sicurezza tiro fuori il rossetto. La ragazza mi tocca lievemente la spalla.

-Posso aiutarti?- chiedo.

-Ehm … sì … vorrei farle un’intervista!-

-Sìììììììì- penso tra me e me.

-Accetto volentieri.- dico, trattenendomi. Posso esplodere dalla gioia : adoro quando mi intervistano! Intanto che lei tira fuori una fotocamera, la osservo. Sì, è carina, ma sono meglio io. Ha i capelli castani liscissimi. Gli occhi marroni con sfumature verdi ed è abbastanza alta e magra.
-Dunque … mi racconti di lei …- inizia la ragazza, non appena trova la roba per l’intervista.

-Sono passati cinque lunghi anni da quell’orrendo Reality. Il milione era andato perduto per sempre, ma io, come al solito, non mi sono arresa. Ho fatto scattare una marea di denunce a Chris, che alla fine mi ha restituito i soldi. Alla fine sono tornata a Tokio. Tutti gli sguardi erano puntati su di me … Così, mi sono iscritta a una scuola per modelle e Voilà! - dico buttandomi alle spalle i miei lunghi capelli.

La ragazza annota su un taccuino velocemente, ma non fa un complimento. Dannazione! Perché non continua a domandare? Le mie foto compaiono su ogni rivista di moda, dovrebbe continuare! Finalmente riapre la bocca.
 
-Ora vive da sola?-
 
-Ovviamente! Sono talmente ricca che i miei genitori mi hanno mandato a vivere senza di loro. Ho messo tanti di quegli anti-furti!-
 
Quella ragazza mi guarda un po’ male.
 
-E … Alejandro Borrumerto? Quel concorrente super Sexy?-
 
Alejandro? HA DAVVERO PRONUNCIATO QUEL NOME?!
 
-Come scusi?-
 
-E Alejandro? Non ne eri innamorata?-
Scoppio a ridere.
 
-Ragazza! Sei ingenua … ALEJANDRO ES MUERTO!-
 
Mi volto e me ne vado. Ma la ragazza mi afferra la mano e mi costringe a fermarmi.
 
-Alejandro è vivo! E’ entrato in un Robot, ma ora è guarito e ti sta cercando … lui ti ama Heather! E poi, non hai i sensi di colpa?-
 

-Poverina … Ma tu non vuoi capire … SONO SOLO FANFICTIONS! E poi … COME FAI A SAPERLO?- le dico.

-Sono andata in Messico giusto per fargli un’intervista e lui, non lo vuole fare vedere, MA TI AMA! Dice sempre che ti sogna la notte e … Che comunque ha bisogno di vendetta!-
 
Me ne vado … SONO STUFA!
 
                                                                         ***

Mi stendo sul letto. E’ da cinque anni che non sento quel nome … Le parole della giornalista rimbombano nella mia mente.

“Alejandro è vivo! E’ entrato in un Robot, ma ora è guarito e ti sta cercando … lui ti ama Heather! E poi, non hai i sensi di colpa?”

Per un secondo sento una sensazione orribile …

Ho un groppo in gola …

Ma che sto dicendo? Quelle sono solo … Stupide … Fanfictions …

Sì … Fanfictions e basta …

Forse …. 
                                                                   ***
-Ciao Heather!-
 
No ... Non puo’ essere ... Non può essere lui!
 
-Ahahahaha, ammettilo, ti stai spaventando … -
 
-Non è vero!-
 
Oh no! Si sta avvicinando. Cosa … vuole fare …?
 
-Chica …-
 
-Che vuoi?!-
 
Mi fissa, ma non dice altro. Le sue labbra si appoggiano sulle mie. Cerco di liberarmi dal suo bacio, ma lui mi stringe e continua. Si stacca un secondo.
 
-Dai, scappa!- mi dico, ma non ci riesco. Quel cretino mi ha legata mentre mi baciava.
 -SLEGAMI SUBITO!- gli urlo. Alejandro si avvicina e prende un coltello abbastanza affilato. Mi fissa e mi solleva il mento dolcemente. E col coltello mi colpisce la gola.
                                                                          
                                                             ****
Mi sveglio di botto, sudata. Non mi capita mai di avere incubi, non ne sono abituata. Il mio respiro è affannoso. Mi alzo da letto e corro in bagno. Continuo a faticare nel respiro. Mi lavo un secondo la faccia e mi osservo allo specchio. Inevitabilmente scoppio a piangere e non riesco a fermarmi.

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Capitolo 2
*** L'arrivo a Tokyo ... ***


(Alejandro)
 
Ho visto quell’intervista in TV. Ottimo. Ora non devo fare altro che passare all’Azione. Per colpa di quella stupida di Heather, i miei genitori hanno dovuto vendere i propri beni e la loro casa, pur di curarmi. Per fortuna mi sono trovato un lavoro. Ma ora, sto viaggiando. Per andare a Tokyo ovviamente. Devo scoprire dove abita quella stronzetta. Poi so già cosa devo fare.
 
                                                        ******
 
E’ ormai giorno. Ho dormito in un albergo da una stella. Ok, ora posso andarmene. Senza pagare ovvio! Scappa Alejandro, scappa. Esco velocemente dall’albergo. Per non farmi riconoscere mi metto un paio di occhiali da sole. Sono o non sono FIGO? Mi incammino. Tokyo è davvero bella. Veramente molto bella. Ma comunque, anche se è solo l’alba, c’è un sacco di gente in giro. Chissà, magari c’è anche lei.
Eccola lì! Oh, mio dio, ma … E’ stupenda! No, non devo lasciarmi ingannare. Corri, Corri! Ora …

(Heather)
 
Mi sento abbastanza osservata e la cosa non mi fa piacere. Che strano che lo dica. Prima adoravo quando tutti mi fissavano con invidia e gelosia. Adesso mi danno fastidio quelle facce.  Aspetta, come mai quella folla di gente è tutta in un angolo? Mi avvicino e … NO! Non può essere! E’ … Grr …. ALEJANDRO! Sta facendo il cretino e si sta mettendo in tutte le pose … A TORSO NUDO!!! E tutte quelle ragazze che gridano:

-Alejandro! Alejandro! Alejandro!- CHE FASTIDIO! Basta, me ne vado!
 
(Alejandro)
 
Perfetto … Si è ingelosita! Ora devo soltanto seguirla.
 
-Perdonatemi meravigliose fanciulle, ma devo andare.-
 
Quelle impazziscono! Si gettano addosso a me e urlano:
 
-Non ci lasciare, noi siamo meglio di quella stupida di Heather, che ti ha gettato da uno stupido vulcano! Noi non lo faremmo mai!-
 
No … Questa non dovevano dirlo!

 
-Nessuna di voi può superare Heather!- urlo. Le ragazze ammutoliscono. Cazzo! Cosa ho detto! Basta, devo andarmene! Scappo via, lasciando quelle sceme. Oh, no! E ora dov’è Heather?! Eccola lì! Sta girando in una stradina buia e solitaria. Perfetto. Raggiungila Alejandro. Raggiungila!

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Capitolo 3
*** Sei una debole Heather ... ***


(Heather)

Fiu … Qui sono sola. Sono sicura che qui non mi raggiungerà mai Alejandro … Hey … Ma cos’è questo rumore? No … Non è lui … Non è LUI!
 
-Hey Chica … -
 
CAZZO! Ma perché PROPRIO LUI?! Fra tutte le persone di sto mondo, proprio lui doveva esserci? Mi andava bene anche uno stupratore a questo punto.
 
-Cosa vuoi?-
 
Non dice una parola. Si avvicina e mi dice:
 
-Sei gelosa vero?!-
 
-Per nulla!-
 
Non aggiunge una parola. Sorride. Sghignazza. Quanto lo odio quando fa così! Adesso che cosa vuole fare? Mi prende e mi fa un casche’ e poi mi sussurra in un orecchio:
 
-Io dico proprio di sì!-
 
-N-n-non è vero!- balbetto. E’ inquietante quando fa così. Sorride ancora una volta e … Lascia la presa, facendomi cadere in una pozza di fango!
 
-Cretino! Vaffanculo che è meglio Alejandro!- Cazzo! Mi sono sporcata il vestito per causa sua! Oddio! E adesso che cosa fa? Mi afferra per i fianchi e mi sussurra:
 
-Poverina … Ammettilo, mi ami ancora … Ma tu non lo vuoi ammettere …-
 
-MA COSA VUOI DA ME?!- gli urlo. Sorride e sghignazza di nuovo.
 
-Voglio te …-
 
Non aggiunge altro e mi bacia. Devo reagire, devo reagire! Non ce la faccio, mi tiene troppo forte.

-Sei una debole Heather … Non ricordi cosa ti vuole fare?-
 
La mia mente ha ragione … Mi sta tornando in mente  … NO! IL SOGNO CHE HO FATTO STANOTTE! Butto l’occhio sui suoi pantaloni e vedo che nella tasca c’è … Un coltello … Oddio! Gli do un calcio e lo becco lì … Alejandro cade a terra.
 
-Questo no! QUESTO NO!- urlo e scappo via.
 
-Heather!- cosa vuole ancora? Non lo voglio ascoltare! E’ soltanto un coglione!
 
(Alejandro)
 
Devo seguirla e in fretta anche! Devo scoprire dove abita! Sennò è un casino! I miei passi si fanno molto veloci, Heather è troppo veloce. E’ arrivata in quella casa. Vedo un cartello con su scritto (ovviamente in giapponese):
 
“Viale Kung Fu n°98”

Così Heather abita lì! Ora sta per entrare in casa ... Ma non ho tenuto conto di un particolare. Come faccio a entrare?! Idea … Mi tolgo una scarpa.

-Oh Heather!-

La cattivella si volta e mi dice:
 
-Cazzo c’è?! Ouff!-
 
Non è riuscita a dire un’altra parola. Ho una mira eccellente, ho colpito Heather con la scarpa e lei è svenuta! Ah-Ah! Beccati questa. La prendo in braccio e le prendo le chiavi di casa. Meno male che nessuno mi ha visto. Posso passare all’azione.
 
(Heather)
 
Ahi! Ma che succede …? Cosa?! Sono legata … Al mio DIVANO! Questo significa che …
 
-ALEJANDRO!!!-
 
Il ragazzo si avvicina.
 
-Ben svegliata Heather.- dice scherzando.
 
-Non è il momento di scherzare, slegami subito!-
 
-Col Cavolo!-
 
-Oh! Insomma, sei ancora arrabbiato con me per quella storia del Robot? Ancora non ne capisco il motivo …-
 
Oh oh … Adesso s’incazza …
 
-MA TU PROPRIO NON VUOI CAPIRE?! Sai cosa ho perso per causa tua? Ho perso quasi tutti i miei soldi, ho perso il mio fascino per tre lunghi anni, ho perso tutto E SOPRATTUTTO HO PERSO TE!!!- inizia a urlare. Poi si tappa la bocca. Arrossisce pesantemente. Non so perché, ma per la prima volta in vita mia … Ho un senso di colpa inconfondibile. Non riesco a reagire. Lui non riesce a reagire.
 
-Liberami Alejandro, subito.-
 
-Non posso.-
-Liberami ORA!-
 
-Per quale motivo? Fuggiresti, ne sono sicuro! Ti conosco bene ormai!-
 
-Sta volta non fuggirò. Promesso.-
 
-Heather …-
 
-E’ la mia parola …-
 
Alejandro cede. Prende un coltello e mi slega. Ora o mai più. Gli sfodero un calcio nei gioielli. Mi do alla fuga velocemente. Ma che … Quel coglione mi è saltato addosso! Argh … Non riesco a fermarlo … E’ troppo forte …

 
-Sei una debole Heather … SEI UNA DEBOLE!- mi sussurra. Ha con sé il coltello. Mi tiene ferme le braccia e le gambe. Prende quell’arma e la punta al collo, ma … Si ferma. Ma che fa?!

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Capitolo 4
*** La notte ... ***


ATTENZIONE: CAPITOLO NON CONSIGLIABILE A PERSONE IPER SENSIBILI!

(Alejandro)

 
Non … Riesco … Ad … Ucciderla. Io … La … Amo … No, ma che sto dicendo! Io non la amo! Lei … Oh cazzo …
 
Lascio andare il coltello.
 
-Heather … Uccidimi.-
 
-COSA?-
 
-Uccidimi …-
 
-Ma dico stai bene?-
 
-Mai stato meglio.-
 
Heather prende il coltello. Mi fissa. Fissa di nuovo l’arma. Poi abbassa lo sguardo. Poi lo getta a terra.
 
-Se ti senti bene in questo modo … Io non ti uccido. Amo farti sentire male.- dice stronzetta.
 
-Senti, facciamo un patto … io e te lo facciamo e poi ti lascio in pace!-
 
-Facciamo cosa?-
 
-Avanti, tu sai cosa …- sorrido malignamente …
 
-MA SEI IMPAZZITO?!-
 
-No …-
 
Heather ci pensa su. Poi mi salta addosso e mi getta sul divano e inizia a spogliarsi. Lo prendo come un sì.
 
(Heather)
 
E’ mattina. Mi sono svegliata sul petto di Alejandro. Oddio! E se fossi incinta?! E se Alejandro mi abbandonasse con un bambino?! No! Questo no!

-Svegliati cascamorto!- gli dico.
 
Apre un occhio e mi abbraccia.
 
-Avanti, voglio continuare ancora un po’.
 
Va be’ … Dopotutto è anche divertente … Poco dopo mi dice:

-Sei brava a letto.-
 
-Vaffanculo …- gli dico. Ci rialziamo e ci rivestiamo. Alejandro sta per andarsene ma lo fermo.
 
-Belloccio, aspetta ad andartene!-
 
-Per quale motivo?-
 
-Dammi il tuo numero di cellulare … Se sono incinta devi tornare subito! Sennò denuncia!-
 
Alejandro alza le spalle, ghigna e poi mi bacia. Resto imbambolata per un po’, poi mi stacco. Mi sorride e se ne va.
 
E’ passato un mese ormai. Oggi dovrebbe venirmi il ciclo. Sono agitata. Basta! Prendo il cellulare e poi prendo un appuntamento.
 
(Alejandro)
 
Ho avuto la mia vendetta. Che bellezza vendicarsi! E il mese è passato. Heather non ha ancora chiamato. Meno male! Non sarò padre. Mi metto a leggere, quando suona il cellulare.
 
-Pronto?-
 
-Alejandro … Sono io, Heather …-
 
-Ciao Chica …-
 
-Senti … Io … -
 
-Dimmi …-
 
-Oggi non mi è venuto il ciclo …-
 
COSA?! Non è possibile! NON è possibile …

 
-Sono incinta …- continua. Cado a terra svenuto e faccio cadere il cellulare.

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Capitolo 5
*** La pace e i segreti di Heather ***


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(Heather)
 
-Alejandro! ALEJANDRO! AL!- urlo. Poi sento qualcuno alzarsi.
 
-Ok Heathy! Arrivo subito! Col primo aereo … Ma …-
 
-A me serve solo che mi aiuti finche` non nasce! Senno TI DENUNCIO!-
 
-Ok, ok, ciao Heathy!-
 
Metto giù la cornetta. Heathy … E’ carino come soprannome … Argh! Ma che sto a dire!
 
(Alejandro)

Sono passati due giorni da quella telefonata e sono a suonare da Heather. La ragazza mi apre. La vedo pallida, pallida, come se avesse vomitato. Ma perché è dimagrita?! Va be’, una cosa per volta. Non appena mi vede barcolla e cade a terra, col respiro in affanno.
 
-Heather …-
 
-Aiuto … non mi sento bene …-
 
-Hai vomitato?!-
 
-Sì … Ma …-
 
La abbraccio un attimo. Oddio! Che mi succede?! Perché sono così dolce e mieloso proprio in sto’ momento con lei! Pensa alla vendetta, pensa alla vendetta!
No, non ci riesco.
 
-Alejandro … Sto meglio ora, mollami!-
 
Ok, è tornata la vipera di prima. Sta bene, posso anche non preoccuparmi.
 
                                       ***
Sono passati due mesi e mi inizio a preoccupare davvero. Mangia sempre poco. E poi è dimagrita troppo. La pancia non cresce. Ma non era incinta? In questi due mesi, comunque … Abbiamo fatto pace … Una sera … La prima  ….

FlashBack

Heather cucinava un minestrone per la cena. Entrai in cucina e la fissai.
 
-Cazzo c’è?- sbottò la calcolatrice.
 
-Devo chiederti una cosa.-
 
-Avanti va.-
 
-Perché sei stata così cattiva nel Reality?!-
 
-Cazzi miei!-
 
-No invece!-
 
Heather si fermò e … Gli occhi le luccicarono …
 
-Non voglio parlarne …-
 
M’avvicinai e le chiesi:
 
-Ne hai mai parlato con qualcuno almeno?!-
 
-No … E la cosa …-
 
-Ti pesa …-
 
L’ afferrai per un braccio e la portò in salotto. Poi le sussurrai
 
-Allora dimmela.-
 
-Io …-
 
-Avanti …-
 
Heather respirò a lungo.
 
-I miei genitori si sono separati quando avevo due, tre anni e mio padre è morto in un incidente stradale. Mia madre comunque, era talmente dispiaciuta, che morì dal dolore … Io sono cresciuta in un orfanotrofio …-
 
Gli occhi le luccicarono. Poi disse:
 
-Ma a te che te frega? E ora vado in bagno! E comunque, sei perdonato per la vendetta.-
 
FINE FLASHBACK
 
Ora è di nuovo tornata in bagno. C’è qualcosa che non quadra. E’ come se … Si sforzasse di vomitare … Devo provare a scoprire il suo secondo segreto!
 

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Capitolo 6
*** Il momento della verità! ***


(Heather)

Caccio nel cestino della spazzatura del bagno il foglio del medico. Alejandro non deve vederlo! Mi guardo nello specchio e mi fisso. Sono la solita. Forse sono dimagrita. Ma non ci posso fare nulla. Esco dal bagno velocemente, ma all’improvviso mi sento cadere e non riesco a rialzarmi. Dov’è Alejandro?! Ouf che male!!! Caccio un urlo, uno strillo d’aquila. Mi scende una lacrima. Eh? Ora che succede? Delle braccia mi stanno portando sul divano.
 
-Heathy, va tutto bene! Tranquilla!-
 
-Heathy? E’ carino come soprannome …-
 
Alejandro mi fissa con occhi sbarrati. A quel punto mi dice:
 
-Heather! Non ragioni!-
 
-Invece ragiono eccome. Alejandro … Fammi un favore … Vai in bagno e cerca nel piccolo cestino della spazzatura un foglio …-
 
Il messicano mi fissa e dolcemente mi solleva la testa. Mi fa cenno di sì con la testa. Si dirige verso il bagno. Passano lunghissimi minuti, pieni di ansia. All’improvviso inizia a urlare. Torna velocemente e mi salta addosso.
 
-HEATHER! CHE SIGNIFICA CIO’?!-
 
Rido amaramente e poi sorrido.
 
-Non sono mai stata incinta, mi sono inventata tutto …-
 
Lui mi guarda. Gli metto una mano sul viso e lui la stringe.
 
-Allora sei …-
 
-Sono anoressica … Ma ho fatto tutto questo per TE! Volevo che tu …-
 
-Volevi tenerti in contatto con me?-
 
-Ehm … Sì … Perché … -
 
Ansia. Dolore. Col fatto che perdo sempre più peso fatico a reggermi. Non so perché.
 
- Non ho mai visto una cosa del genere prima
Non guardarmi così
Tu mi affascini
-
 
-Heather! Cosa stai dicendo?!- mi chiede. Non è più incazzato. Incredibile.
 
-In poche parole io TI AMO!- gli urlo.
 
Inizio a piangere. Sono una debole ora. Alejandro non dice nulla, mi prende il viso e mi asciuga dolcemente le lacrime.
 
-Ti amo anche io.- sussurra. Mi bacia. Il bacio dura cinque minuti, lunghissimi, interminabili, ma meravigliosi. A un tratto si stacca.
 
-Quanti chili hai perso?-
 
-Cinque …-
 
-Quanto pesavi prima?-
 
-Settanta chili.-
 
Mi guarda e mi chiede di nuovo:
 
-Allora, non sei proprio anoressica. Gli hai persi tutti ad un botto e questo spiega i motivi per cui svenivi. Ma ora smettila.-
 
Limoniamo per un po’, poi lui mi stende sul divano, ma io lo fermo e gli dico:
 
-Ale … Il motivo per cui … Ho tentato di perdere peso è un altro …-
 
Alejandro mi ri-fissa e mi chiede:
 
-Quale?!-
 
-Ecco … Vedi .. Io …-

ANGOLO AUTRICE

Aoh! Ragazzi! Scusate se ci ho messo un po', ma la scuola uccide -.-'' Ora che c'è l'estate finirò la storia il prima possibile!! Questo capitolo mi sa che è leggermente OCC ... Finalmente si sono baciati eh?! XD In ogni caso:

QUAL'è L'ALTRO MOTIVO PER CUI HEATHER HA TENTATO DI DIVENTARE ANORESSICA?

Amo tenervi in ansia!

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Capitolo 7
*** La vera natura di Heather e la seconda verità! ***


(Alejandro)
 
Heather si prende il viso tra le mani e scappa in camera.Sento la porta sbattere. Salgo lentamente le scale. Apro la porta della camera da letto e mi metto vicino a lei.
 
-L’ altro motivo è che … Quelli del mio lavoro … Per fare le foto … Hanno detto … Che … Mi avrebbero licenziato se … Non fossi dimagrita di almeno trenta chili … -
 
Cosa?! Heather è già un frusciello! E’ una statua di porcellana, come possono farle questo?!
 
-Tu … tieni alla carriera … Vero?-
 
-No, per nulla …-
 
-Allora … Perché non hai reagito?- chiedo.
 
-Se mi licenziano, cosa penserà la gente di me?! Cosa?! E i miei genitori?-
 
-Ma non hai detto che sei vissuta in orfanotrofio?!- chiesi.
 
-Solo perché i miei non avevano tempo per badarmi … Erano poveri … Inizialmente, a me piaceva fare la modella, ma poi, da qualche mese ho iniziato a detestare questo lavoro, solo che se mi licenzio, i miei genitori … Mi rovineranno la vita mandandomi lettere minatorie e a me non mi va … Tutto qui … -
 
Sospiro e poi dico:
 
-Questa non sei tu Heather! La Heather che conosco, avrebbe reagito, non sarebbe stata qui a piangere. La Heather che conosco, se ne frega di ciò che pensa la gente.-
 
Mi fissa  negli occhi. Poi sospira:
 
-Hai ragione.-
 
Poi il suo sguardo cambia. Da dolce diventa cattivo poi afferra il MIO cellulare, con rabbia e lo graffia anche un po’.
 
-HEATHER! IL MIO GALAXY!-
 
Non mi ascolta, lo stringe, digita velocemente un numero e poi si mette a parlare velocemente in giapponese.
 
-Pronto Mamma? MI LICENZIO!-
 
-Cosa? Ma … Come … Faremo Tesoro?!-
 
-Ve la caverete DA SOLI! TIE’!-
 
Poi comincia a urlare in giapponese e velocissimamente. Mi preoccupo: fino a dieci minuti fa era sensibilissima, piangeva, cantava la traduzione di “Monster” di Lady Gaga e diceva cazzate e adesso? Forse, perdendo peso, ha perso …. Anche la testa … Heather afferra il MIO cellulare e digita il numero dell’agenzia. Si chiude in cucina. Si sentono urla, schiamazzi. Alla fine Heather, dopo un quarto d’ora, ritorna in camera e dice:
 
-Questa è la mia vita belli! Heather è tornata quella di prima!-
 
Ok … Ha scoperto una pianta di marijuana … O magari ne coltiva una in casa …
 
-Tutto ok chica?-
 
-Ovvio! Sono semplicemente tornata quella di prima!- dice felice come non mai.
 
La fisso negli occhi e le sussurro:
 
-Ti ricordo che noi due siamo fidanzati e che … Devi farmi anche la ricarica del cellulare … -
 
-Perché?-
 
-PRIMA HAI CHiAMATO CON IL MIO E MI HAI CONSUMATO I SOLDI!- le dico. Heather mi fissa malissimo e poi dice:
 
-Nossignore, te lo paghi te!-
 
Ok, è andata sul serio. Forse non dovevo essere così incoraggiante.
 
-Ehi Ciccio! Non guardarmi così! Non siamo ancora fidanzati! Io la metterei così …-
 
-Così come?!-
 
-Dunque, io e te, andiamo in Messico e rimaniamo là per sempre! Io me ne vado da questa sfottuta città e da questo fottutissimo paese!-
 
-Io …. E … Te?-
 
-Esatto!-
 
La fisso di nuovo e la bacio. Arrosisce pesantemente e poi … Embè … Il resto è storia …

Angolo Autrice

Ultimo capitolo! Ringrazio col cuore, tutti coloro che hanno seguito sta storia di merda (XD). :D Vi voglio un casino di bene! Presto farò una nuova fanfictions. Non sarà AxH, ma forse sarà dedicata o alla Jock o alla Duncney. Se volete ammazzarvi, seguitemi pure! 

Il mio sogno è quello di pubblicare un libro, e con questa storia, credo di aver fatto un bel passo avanti, perché questo, un po', è un libro, IL MIO LIBRO. 

Grazie per la visione :D

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