Le tre donne di Derek

di starmoon
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Vuoi sposarmi? ***
Capitolo 2: *** Nuove amiche ***
Capitolo 3: *** Apri gli occhi ***
Capitolo 4: *** Buon compleanno ***



Capitolo 1
*** Vuoi sposarmi? ***


Vuoi sposarmi





http://www.youtube.com/watch?v=SOs1yLgUQ-A&feature=BFa&list=HL1335299371
 
Derek Tompson stava in piedi, ad osservare la lapide che si trovava di fronte a lui, il suo sguardo vuoto venne distratto da un rumore alla sua destra, ma non ci fece molto caso,tornò ad osservare la lapide, erano molte le domande che si poneva ogni santo giorno da quel giorno, era giusto? tutto questo dolore? era giusto soffrire, l'aveva lasciato solo, era andata via e questa volta per sempre, aveva imparato a convivere con il dolore,ma la consapevolezza che lei non sarebbe più tornata lo tormentava ogni giorno di più.
<< la tua ragazza? >> una voce alla sua destra lo distrasse dai suoi pensieri 
<< si >> disse con malinconia 
<< deve essere brutto >> disse, lui si voltò, era una ragazza, bella, occhi azzurri che emanavano felicità, capelli scuri che le risaltavano la carnagione chiara.
<> disse rimanendo sul vago 
<< sono Cristal >> prese l'iniziativa lei 
<< Derek >> disse lui con un sorriso forzato
 
<< credevo che oggi non venisse nessuno >> disse lei posando dei fiori su un vaso di cristallo.
<< lo credevo anch'io >> disse lui un po' dispiaciuto, avrebbe voluto continuare a restare da solo, con solo la sensazione di essere insieme a lei.
<< sembri un tipo di poche parole >>
<< solitamente al cimitero si va per ascoltare >> lei lo guardò sorpresa dalle sue parole 
<< ascoltare? >> chiese dubbiosa
<< ciò cha hanno da dirci >> disse lui indicando le lapidi 
<< beh direi poco, visto che non possono parlare >> fece una battuta,  che però non lo colpi molto << scusa sono stata un impertinente, volevo solo parlare, sai non conosco nessuno in questa città >> disse le ultime parole mordendosi un labbro e pentendosi, lui si voltò mostrando i suoi occhi azzurri.
 
<< no scusami tu e che oggi è una giornata brutta per me >> disse Derek sorridendo
<< sei un tipo strano sai >>
<< me lo dicono spesso >> 
<< allora ti va di raccontarmi di lei >>
<< è morta, un incidente stradale…scusa ma non mi va di parlare di lei >>
<< scusa ti capisco >>
<< e tu?…cosa ci fai qui? >>
<< mio fratello >> disse spegnendo quella luce che portava con se negli occhi 
<< mi dispiace >>
<< non andavamo d'accordo,ma sai com'è ci si vuole bene lo stesso >> disse lei fissando la lapide di fronte a lui  
 
<< mi stupisci >> disse lui sorridendo 
<< perchè? >> chiese lei mettendo le mani in tasca 
<< perchè riesci ad essere felice lo stesso >>
<< lo sono solo perché sono convinta che è quello che vuole lui, e poi lui non se ne andato, è sempre con me >> disse lei anche se il suo tono era molto più malinconico di quanto volesse fare apparire.
 
 
 
Tre anni dopo 
 
 
 
<< allora Dereketor si è deciso! niente più nottate sfrenate e niente più caccia insieme >> disse con fare teatrale Daniel 
<< ma piantala idiota…te la cavi benissimo anche senza di me latin-lover >> l'amico fece un sorriso beffardo e poi si sedette sulla poltrona di fronte a lui
<< ok parliamoci chiaro non è che dopo che ti sposi ci abbandon i>> disse seriamente il ragazzo 
<< scherzi vero? i migliori spassi sono con voi >> disse Derek facendo girare il cellulare nelle mani 
<< hai già preso l'anello? >>
<< non ancora vado dopo il turno >>
<< ok… >>
<< cos'hai combinato ieri? >> domandò il ragazzo notando l'amico distante 
<< niente ho incontrato una ragazza, e che ragazza, ma è di quelle che ti distruggono così ho cambiato direzione >>
<< tu invece non vuoi sistemarti vero? >> disse sarcastico il ragazzo 
<< mai e poi mai >> 
<< idiota >>
<< ho imparato dal migliore >>
 
 
Derek era appena uscito dal suo turno, le strade erano tutte bloccate
<< tesoro arrivo tra poco prima devo fare una cosa >> 
<< cosa? >> chiese Cristal dall'altro lato del telefono, la ragazza era indaffarata tra i vari piatti 
<< un cosa poi vedrai, comunque sono già arrivati i tuoi? >>
<< no…arriveranno tra poco >> 
<< meglio così, ci vediamo dopo >>
<< a dopo bacii >> disse lei staccando il telefono 
<< vedrai che sorpresa >> 
 
<< ne sono sempre più convinta >> disse Cristal 
<< tu ti fai troppi film >> disse un ragazzo moro
<< Nathan la smetti di rovinare i miei film >> disse lei tirandogli un po di farina 
<< e no mia cara Cristal questo non dovevi farlo >> disse lui tirandogli delle molliche 
<< ok ok smettiamola altrimenti non finisco più >> 
 
 
Derek aveva già notato quel negozio,ma non era mai entrato
<< le serve qualcosa? >> Derek alzò lo sguardo, una giovane commessa stava sfogliando un giornale, evidentemente era stata lei a parlare visto che quella stanza era isolata. 
<< cercavo degli anelli di fidanzamento >> la ragazza chiuse il giornale alzando il viso, mostrando gli occhi verdi penetranti.
<< certo >> disse aprendo una vetrina << spero che questi vadano bene >> disse lei facendo un sorriso forzato,ma pur sempre bello 
<< tu cosa mi consigli? >> disse lui, Derek notò un po' di stupore negli occhi della ragazza, che però si riprese subito
<< non saprei >> disse osservandoli prese un respiro e poi prese un anello <> disse osservandolo 
<< credo sia il più bello >> disse lui prendendolo, nel farlo sfiorò la mano della ragazza, si accorse di aver preso come una scossa, si sentiva strano.
<< credi nei colpi di fulmine? >> le chiese senza riuscire a distinguere pensiero con parole.
<< coma scusa? >>
<< rispondi >> 
<< vuoi la verità? credo che io non sia fatta per l'amore, quindi non ne ho idea forse si forse no >> 
Quelle parole colpivano sempre di più il ragazzo, era come vedere il riflesso della sua anima di fronte a lui.
<< e tu credi nel destino? >> chiese lei appoggiando le mani sulla vetrina
<< si…infatti ho conosciuto te >> disse prendendo il portafoglio, lei si mise a ridere 
<< un uomo che sta per fare la sua proposta flirta con la commessa dove compra l'anello dell'amata…mmm mi incuriosisci >> disse lei controllando il prezzo 
<< waoo davvero un bel po' di soldi >> disse lui mentre lei sorridendo gli mostrava il bigliettino del prezzo 
<< se sei innamorato >> disse lei divertita 
<< sei fregato >> Derek disse rassegnato 
<< esattamente >> 
 
 
 
 
Derek era di fronte alla porta di casa Davis, Cristal sicuramente stava ancora preparando, si decise a bussare.
<< amore >> disse lei saltandogli addosso per baciarlo 
<< ei  >> disse lui 
<< Derek >> disse alcune persone dietro la ragazza 
<< signori Davis >> disse porgendo una torta 
<< buon compleanno amore >> disse baciandola sulla guancia 
 
 
<< tanti auguri a te, tanti auguri a te..>> tutti nella stanza cantavano la canzone,mentre Derek era nervoso, ripensava a quella ragazza, ai suoi occhi, era riuscita a fargli dimenticare quel pensiero che lo assillava da anni solo con delle semplici parole, lo incantava e questo lo preoccupava, non doveva succedere, non ora che aveva deciso di sposarsi, non ora che aveva deciso di dimenticarsi. 
<< non spingere troppo >> disse correndo a togliere dalle mani della sua ragazza il coltello.
<< ma che ti prende? >> disse lei ridendo dalla scena buffa che le si presentava davanti, Derek cercava di tagliare la torna senza spingere troppo e lo rendeva un po' ridicolo. 
<< fatto >> disse prendendo la scatolina all'interno della torna
<< ma cos… >> Cristal guardava commossa la scena, Derek aveva un cofanetto blu in mano, le sue teorie erano vere, istintivamente pensò a Nathan e già si immaginava la sua faccia nel saperlo.
<< vuoi sposarmi? >> lui si inginocchio e le porse il cofanetto ora aperto che mostrava un meraviglioso piccolo diamante, intrecciato nell'anello insieme a piccoli swaroski.
<< si >> disse baciandolo,mentre i genitori commossi sorridevano 
<< finalmente >> esclamò il padre 
<< oh ma come sono adorabili >> disse la madre abbracciando il marito 
<< allora brindiamo alla futura Tompson >> disse il padre alzando il bicchiere.

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Capitolo 2
*** Nuove amiche ***


Nuove amiche



<< ancora non posso crederci >> disse euforica Cristal camminando avanti indietro per la casa 
<< ti dai una calmata >> sbuffò per l'ennesima volta, odiava doversi subire quei discorsi da migliore amiche 
<< Nathan si più felice per la tua amica >> obiettò lei mentre saltellava felice 
<< davvero ti fidi di lui? >> domandò improvvisamente lui 
<< che intendi? >> 
<< insomma è stato innamorato di quella ragazza per anni, cosa credi che gli abbia fatto cambiare idea? >> 
<< non saprei, ma una volta mi ha detto che l'avermi conosciuto era un segno del destino, come se Valery l'avesse spinto a conoscermi >>
<< che tipo romantico >> disse sarcastico 
<< ma perché lo odi tanto? >> 
<< non saprei, forse perché prende in giro la mia migliore amica >> disse serio
<< smettila di parlare male di lui >>
<< va bene ci vediamo domani >> disse dandole un bacio sulla fronte
Cristal osservava le spalle dell'amico allontanarsi, solo ora notava il fisico niente male del ragazzo, sorrise a quel pensiero e poi arrossi.
<< ma che vado a pensare >> 



<< Daniel si può sapere che stai facendo? >> domandò all'amico Derek 
<< cerco una ragazza >> disse con fare ovvio 
<< in una via di negozi per uomini? >> 
<< sapevo che lavorava in un negozio >>
<< non avevi detto che non ne volevi avere a che fare? >>
<< si,ma poi lo rivista e cavolo non ho resistito >>
<< che hai combinato? >> domandò preoccupato 
<< niente non ho fatto niente ho solo chiesto informazioni >>
<< e? >> 
<< e niente non so nulla su di lei, a parte il fatto che devo togliermela dalla testa >>
<< si può sapere che aspetto ha questa donna del mistero? >> disse scherzando
<< è bella, sexy, due occhi verdi che ti pietrificano e un fisico mozza fiato >>
la descrizione di Daniel gli fece ricordare quella commessa, ma credeva fosse impossibile che si trattasse di lei.
<< eccola >> disse indicando una ragazza, Derek la osservò, quando la vide fu sollevato dal non vedere quella ragazza.
<< ei bellezza >> disse il suo amico 
<< oh ma guarda chi si rivede >> disse la ragazza, Derek si voltò di colpo riconoscendo la voce.
<< tu >> disse guardandola, portava i capelli sciolti a differenza della prima volta che si sono visti, il cappottino nero copriva ben poco le gambe e il rossetto rosso la dava l'aspetto di donna vissuta. 
<< è piaciuto l'anello? >> domandò infine 
<< si molto grazie mille >> 
<< Derek stai per sposarti e cerchi già l'amante >> disse l'amico avvicinandosi e squadrando la ragazza 
<< ma zitto scemo >> la ragazza guardo Daniel, aveva gli occhi azzurri e i capelli biondi, ma il sorrisetto che si portava dietro non le andava per niente giù 
<< piacere Daniel >>
<< piacere mio >> disse scostandosi di poco
<< non mi dici il tuo nome? >>
<< non credo te ne importerebbe >> Derek li guardava divertito, già si odiavano e nemmeno si conoscevano
<< io posso saperlo? >> domandò lui 
<< non credo ti conviene…se la tua Cristal lo sapesse >> disse Daniel guardando fissa la ragazza
<< ok credo di essere di troppo >> disse facendo dei passi per avanzare 
<< aspetta seriamente posso saperlo? >> 
<< io non so il tuo quindi siamo pari >> disse voltando le spalle sorridendo vittoriosa 
<< sta giocando con te >> gli disse l'amico appena se ne andò 
<< ha qualcosa che mi colpisce,ma non so cosa >>
<< se parli del fisico si, quello si eccome >> disse alludendo a tutt'altro rispetto ai pensieri di Derek 
<< intendo come persona >>
<< ha un bel caratterino non lo nego,ma mi da sui nervi >>
<< ricorda che amore e odio sono divisi da un filo >>
<< a proposito di ricordare, non dovevamo guardare gli smoking? >>
<< giusto >>
<< aspetta ma il mio nome lei lo sa >> disse riflettendoci
<< Derek pensi troppo a quella ragazza, stai per sposarti >>
<< la smetti di ripetermelo sempre >>
<< lo faccio perché ogni volta che parliamo di quel peperoncino ti si illuminano gli occhi >>
<< ma che vai farneticando?? >>
<< va beh continuano la ricerca >>




<< sei in ritardo >> disse un uomo anziano 
<< scusa nonno >> disse lei sedendosi sulla sedia di fronte a lui 
<< allora com'è il nuovo lavoro? >> domandò il vecchietto sorridendo 
<< bene,ma è un po' noioso >> si lamentò la ragazza 
<< dovresti essere felice, almeno qui puoi girare tranquilla >>disse l'anziano tentando di alzarsi da quel letto d'ospedale 
<< non sforzarti >>
<< ha chiamato tua madre…voleva sapere come te la cavi >> la ragazza abbassò lo sguardo
<< che le hai detto? >> domandò insicura 
<< bene,ma figliola lo vedo che non sei felice >>
<< nonno lasciamo stare >>

<< signorina credo che ora debba andare suo nonno deve riposare >> un'infermiera era entrata nella stanza.
<< certo, ci vediamo domani >> disse sorridendo e uscendo dalla stanza
La ragazza uscendo aveva scontrato con qualcuno, alzò gli occhi e si ritrovo di fronte una ragazza
<< ops scusami >> 
<< no scusami tu >> la ragazza portava lunghi capelli biondi, un sorriso allegro e due occhi azzurri.
<< l'orario delle visite è finito? >> domandò la ragazza bionda 
<< già >> disse lei osservando la porta 
<< uffa ci tenevo a vedere mio fratello >> disse l'altra sbuffando
<< se vuoi conosco un modo per entrare di nascosto >> disse la mora 
<< quale? >>
<< vieni >> disse entrando furtiva in una stanza << indossa questo >> disse porgendole un camice da infermiera 
<< sei sicura non è che ci rimproverano? >> domandò titubante la bionda 
<< tranquilla lo fatto un milione di volte >>

Le due ragazze sgattaiolarono via dallo stanzino, a passo sicuro si diressero verso un porta.
<< eccoci >> disse la bionda sprizzando felicità da tutti i pori 
<< entriamo >> disse la mora aprendo la porta, l'altra ragazza si precipitò vicino un lettino guardando felice il fratello che stupito e incredulo sorrideva, il ragazzo era biondo come la sorella, occhi azzurri, mostrava si e no diciotto anni.
<< che diamine ci fai qui? papà lo sa? >> disse preoccupato 
<< certo che no >> disse con naturalezza la ragazza, mentre l'altra era distante vicino la porta.
<< oddio >> disse la mora sobbalzando 
<< che succede? >> domandò la ragazza
<< dottore a ore 12 >> disse preoccupata 
<< che si fa? >> domandò preoccupata l'altra 
<< tu sotto il letto io mi infilò nell'armadio, veloce >> disse correndo verso l'armadio 
<< sei pazza? >> disse l'altra
<< solo un po' >> disse entrando,mentre l'altra si infilò sotto il letto 
<< allora come ti senti oggi Jake? >> domandò il dottore controllando la cartella 
<< meglio ma la gamba mi fa ancora male >> 
<< tranquillo un altro paio di giorni e poi puoi uscire, ma cerca di stare più attento la prossima volta >>
<< certo >> il dottore lasciò la sala.
<< via libera >> disse il ragazzo
<< scampata >> disse la mora uscendo << non respiravo più >>
<< almeno tu non eri sotto il letto >> si lamentò l'altra
<< comunque mi spieghi cosa ci fai qui, e lei chi è? >> disse soffermandosi sulla mora, prima non se ne era accorto,ma il ragazzino dovette ammettere che era davvero una gran bella ragazza.
<< una ragazza non vedi >> disse prendendolo in giro la sorella 
<< sono Jake! >> disse lui porgendo la mano, lei la strinse senza esitare
<< Amber >> fece un sorriso 
<< Valery >> disse la bionda, il ragazzo lo guardò sorpreso 
<< dicevate tutti i vostri nomi mancavo solo io >> tutti e tre scoppiarono a ridere 
<< piacere di conoscervi >> disse Amber 
<< forse è meglio se andiamo >> disse Valery
<< già ci si vede >> disse Amber salutando con la mano il ragazzo
<< ciao fratellino >>
<< salutami il mio cognatino >> disse lui divertito 
<< certo >> disse Valery 


Nathan era dietro il bancone del locale, riconosce dei volti che entrano sorridendo
<< guarda chi si vede >> disse Derek facendo un sorriso tirato, fra i due non c'è mai stato un buon rapporto
<< ciao >> disse Nathan a malavoglia 
<< mi porti una birra? >> 
<< certo >>
<< dai solo una birra? >> disse Daniel stupito
<< ei sto per sposarmi devo comportarmi bene >> 
<< a proposito, qui c'è una cosa che dobbiamo organizzare >>
Derek guarda l'amico,ma già si immagino cosa sta per dire 
<< addio al nubilato >> 
<< chissà perché lo sospettavo >> disse lui prendendo la birra
<< tu ci sarai vero? >> disse Daniel guardando Nathan che ancora più sorpreso non sa che dire 
<< non lo so..dipende >> 
<< siete due palle al piede, dobbiamo divertirci siamo uomini, tu tra poco sarai impegnato per sempre, mentre tu hai bisogno di una svegliata >> Nathan guardò Daniel male,mentre puliva il bancone.
<< ok ma qualcosa di semplice, niente donne nude o cose del genere, seriamente Daniel >> 
<< ok ok tranquillo serata in discoteca, per l'ultima volta…per te >> disse ridendo 
<< stronzo >> Nathan rise e poi si girò verso la porta,Cristal entrò contenta 
<< amore >> disse baciandolo 
<< ciao tesoro >>
<< ragazzi non davanti a me,mi fate venire il diabete >> disse pagando 
<< ci si vede >> disse prendendo la sua giacca e andando via
<< Nathan >> un uomo anziano lo richiamò
<< arrivo >> disse andando via
<< abbiamo un problema >> 
<< cosa? >>
<< l'anello…beh mi sta piccolo >> Derek la guardò stranito 
<< davvero? >> 
<< già >>
<< ok passo domani a farlo allentare >>
<< ok >>
Derek sente un starna sensazione dentro, una specie di felicità, non sa però a cosa è dovuta, se per il matrimonio o per il fatto di rivedere quella ragazza.






<< mamma te lo detto sto bene >> Valery continuava a ripetere le stesse cose da più di un ora
<< se tuo padre lo venisse a sapere… >> 
<< mamma smettila ho 21 anni posso fare le mie scelte >> disse furiosa la ragazza
<< lo so ma dopo quello che ti è successo… >>
<< non riprendiamo questo discorso >> disse sedendosi sul divano 
<< come sta? >> cambiò discorso la madre
<< bene >>
<< e tu? >>
<< bene ho conosciuto una ragazza, è simpaticissima, ti giuro non hai idea di cosa abbiamo fatto per entrare da Jake >>
<< sono contenta che finalmente ti sia trovata un amica >>
<< lo conosciuta solo oggi >>
<< Valery sei stata distante dal mondo per troppo tempo, credo che un'amica ti faccia più che bene >>
<< se lo dici tu >>
<< ne sono sicura >> << buona notte >> << notte >>





Derek scese dalla macchina, cammina piano, ha quasi paura, da lontano la vede, stava per aprire il negozio 
<< ei buongiorno >>
<< buongiorno >> disse lei incredula <>
<< l'anello è grande >> disse tutto d'un fiato 
<< a capisco >> disse, dentro di lei si sentì un po' vuota
<< vieni dentro >> disse lei sorridendo 
<< eppure è strano >>
<< tieni >>
<< allora credo che potrai riprenderlo domani >>
<< grandioso >> Derek continuava a fissare i suoi occhi verdi, mentre lei cercava di non guardarlo 
<< dovresti smetterla >> disse lei 
<< di fare che? >>
<< questo >> disse indicandolo, lui sorride 
<< allora posso sapere il tuo nome? >> 
<< lo stai facendo di nuovo >>
<< ma cosa? >>
<< stai flirtando con me…riconosco un uomo quando flirta e tu decisamente ci stai provando >>
<< sei furba >>
<< diciamo che ho una certa esperienza >> disse senza sorridere 
<< allora? >>
<< sei testardo >> 
<< lo so >>
<< Amber >> disse sorridendo 
<< mi piace >> disse con naturalezza 
<< tu sei fuori >> disse lei ridendo 
<< scusi >> una signora entra nel negozio e li interrompe 
<< devo andare, ci vediamo domani >> disse Derek, quelle parole erano state dette con entusiasmo.





<< allora? >> domandò Cristal sdraiata sul letto 
<< domani passo a prenderlo >>
<< stupendo >> disse lei mettendosi seduta
<< quindi che ne dici di dedicarci solo a noi due? >> disse lui mettendo le ginocchia sul letto e avvicinandosi per baciarla 
<< dico che hai perfettamente ragione >> disse lei baciandolo e trascinandoselo.





Amber stava per tornare a casa, ormai erano le nove di sera,ma New York erano ancora sveglia. Camminava per le vie della città tranquilla, in fondo non c'era nessuno che l'aspettasse a casa. Prese le chiavi quando intravide il suo appartamento.
<< Amber >> si sentì chiamare con entusiasmo, si voltò e vide Valery 
<< Valery? >>
<< esatto >>
<< coma mai da queste parti? >> domandò Amber 
<< mi annoiava a casa quindi ho deciso di fare due passi >>
<< capisco >>
<< senti io non ho ancora cenato ti va di prenderci qualcosa? >> Valery stava seguendo il consiglio della madre, forse un amica le avrebbe fatto bene, Amber sembrò titubante, ma poi annuì sorridendo
<< conosco un buon ristorante italiano >> disse la mora riposando le chiavi 




http://www.youtube.com/
watch?v=xSbhWy9yFKc&feature=related

Amber poggio la borsa sul tavolo, accese le luci della casa, era così vuota ed Amber si sentiva come essa, vuota, poi sorrise al pensiero di quel ragazzo buffo che continuava a stupirla.Spostò lo sguardo dal divano al telefono, che risultava avere due messaggi.
""Amber ogni tanto potresti rispondere"" la ragazza sorrise divertita gli uomini non cambiano mai 
<< mai >> disse lei mentre entrava in bagno per sciacquarsi la faccia.
<< Amber sono io… >> Amber alzò subito il voltò e corse nel salotto, sentire la voce della madre la stupiva visto che non si parlavano da anni,ma sentirla piangere era ancora più strano << tua sorella… >> Amber istintivamente chiuse le mani a pugno << è morta >> Amber si sentì pesante, le ci volle un po' per capire le parole della madre, come se il suo sub inconscio non volesse ammetterle. 
<< un incidente Brenda e Tom sono morti >> disse la donna al telefono piangendo, Amber continuava a fissare il telefono, non aveva la forza ne di rispondere ne di fare un passo, se ne stava li immobile e silenziosa,

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Capitolo 3
*** Apri gli occhi ***


Ecco un nuovo capitolo, spero che la storia vi stia interessando :)





 

Apri gli occhi 





http://www.youtube.com/watch?v=7Dp4xIDmfvE&feature=fvst
Amber fissava quella lapide di fronte a se, era come rivivere un dejavù, chiuse gli occhi, non voleva piangere, non ancora, aveva imparato a chiudersi in se e lasciare il dolore in un angolo di se stessa, ma qui non si trattava di lei, si trattava di sua sorella, se n'era andata, questa volta per sempre…
Aprì gli occhi piano, notò delle persone che nemmeno conosceva, Brenda era sempre stata la sorella solare, bella e brava, aveva tanti amici e tante persone che le volevano bene, mentre si perdeva nei suoi pensieri, vide delle figure familiari, i suoi genitori erano in prima fila.
-Amber-la madre la prese dal braccio 
-nessuno qui a la forza per parlare, ti prego fallo tu-disse la madre facendola arrivare vicino al microfono.
-non credo sia una buona idea-si difese Amber 
-era tua sorella glielo devi- quelle parole uscirono rudi, quasi a volerla ferire.
Amber prese il microfono, era agitata, ma non lo dava a vedere…
-bene…- fece una pausa - sappiamo bene perché siamo tutti qua, non servono altre parole, potrei raccontarvi di mia sorella! ma cosa c'è che voi non sappiate, era fantastica,addirittura io la invidiavo- disse ridendo malinconicamente 
-lei così bella, semplice, tutto quello che avrei voluto essere io, lei riusciva a amare tutti, riusciva a rendere orgogliosi chiunque di lei- disse queste parole guardando in direzione dei genitori.
-quindi non posso dirvi che c'era un ottimo rapporto fra di noi, ma era mia sorella e io le voglio bene, gli ne vorrò sempre, perché in fondo per me lei c'era sempre, ricordo ancora quando se ne andata, ero arrabbiata con lei, credevo che mi avesse abbandonata, in realtà ero io a non volere che mi sfuggisse, avrei voluto averla vicina ancora, ma non mi rendevo conto che era ora che spiccasse il volo, non parlo con lei dal giorno che se ne andata, non conosco i suoi figli, già non conosco i miei nipoti- disse facendo un sorriso malinconico - ma so già che sono fantastici come i loro genitori…ho visto solo una volta nella mia vita Tom, ma lui era una di quelle persone dove basta uno sguardo per capire che è quello giusto, la persona perfetta per una donne come lo era lei, e adesso non so più che dirvi, fa male essere qui, parlare normalmente quando in realtà si vuole spaccare tutto, mandare tutti a quel paese e restare soli- disse con forza - tutti vi starete chiedendo chi è quella pazza che parla? beh sono la sorellina minore di Brenda che nessuno di voi conosce, perché io ero la sua ombra e sono la persona sbagliata per ricordare una persona così importante, credo che le parole non servono a niente.
Dalla folla si sentono delle mani sbattere, tutti si allontanano e una figura appare, continuava a battere le mani, poi tutti lo seguirono, la figura si avvicinò al microfono sotto gli occhi sbalorditi di Amber e quelli arrabbiati dei genitori.
Amber si scostò e lo guardava, non sapeva descrivere cosa provava in quel momento, se felicità o dolore. 
-la mia sorellina ha ragione- aveva la voce rauca, di quelle suadenti, ma il tono con cui lo disse era tutt'altro, era triste, guardava la lapide di fronte a se e poi si rivolse alla gente
-voi conoscevate nostra sorella molto di più di quanto i due piccoli di casa Allen potevano conoscere, quindi perché non venite voi a parlare, perché non evitate che le persone che le volevano bene continuino a soffrire, e no noi siamo i pagliacci del quartiere, eravamo e siamo i perduti,i cattivi ragazzi, ma vi sbagliate non ci umilieremo ancora- finito di parlare prese il polso della sorella e se la trascinò lontano sotto gli occhi sbalorditi di tutti








Derek era nel suo ufficio, girava su quella sedia da un quarto d'ora. 
-Derek c'è la tua mogliettina al telefono- a parlare era stata la segretaria, quella ragazza non faceva altro che salire e scendere le scale tutto il giorno per dare informazioni. 
Derek prese il telefono 
- ey cosa è successo?
-niente sono solo un po' stanca 
-credevo che avevamo deciso di fare tutto insieme?
-lo so ma non ci sto più nella pelle, insomma stiamo per sposarci-disse euforica nel telefono
-lo so ma devi stare calma ok? ci penseremo dopo al matrimonio, adesso riposati 
-d'accordo ci vediamo dopo, buon lavoro amore
- a dopo amore 
Derek spinse la testa dietro la sedia
-problemi in paradiso?-Daniel entrò senza bussare, ma Derek era ormai abituato alle abitudini del ragazzo 
-nulla del genere, sai Dani se non ti conoscessi direi che tu sia contrario a questo matrimonio 
-vuoi la verità?
-ovvio 
-no, non sono contrario, non mi piace il fatto che sposi una donna che non amerai per sempre- disse alzandosi dalla sedia lasciando l'amico incredulo dalle sue parole, Derek fissava la porta, non poteva credere che proprio lui gli avesse detto quelle parole,ma allo stesso tempo non riusciva ad obbiettare, si sentiva ferito si,ma non per l'insulto,ma perché era consapevole che l'amico probabilmente è colui che lo conosce e che potrebbe avere ragione. 




http://www.youtube.com/
watch?v=Xy1mAkT-L3E
Cristal era seduta sul letto, teneva la testa bassa
-quanto ancora dovrò combattere con il suo fantasma- disse fra le lacrime, piangeva, quando era sola, quante volte avrebbe voluto che lui fosse con lei, ma non sapeva cosa dirgli, era per lui che piangeva, voleva avere Nathan vicino,ma avrebbe significato dargliela vinta e questo lei non lo voleva. Si ripeteva di non piangere,ma era pi forte di lei, tutto quel peso che si portava dentro le faceva male.


http://www.youtube.com/
watch?v=DF0zefuJ4Ys
-cosa ci fai qui?- Amber continuava a fissare la figura del fratello 
-era anche mia sorella-disse lui continuando a trascinarla 
-vuoi fermarti un attimo- Amber scansa il polso, si volta per vedere quanto erano lontano.
-dove sei stato? tutti questi anni- Amber era arrabbiata,ma allo stesso tempo felice di rivederlo,anche se le circostanze erano pessime.
-in giro per il mondo e tu dolcezza?-fece un sorriso tirato 
-oh andiamo dove sei stato 
-in prigione
Amber sgrana gli occhi 
-mi hanno arrestato due anni fa
-che hai fatto?
-niente ok? mi hanno incastrato, ti ricordi dei tuoi amichetti
Amber si irrigidì 
-non erano miei amici 
-ma frequentavi quel ragazzo…come si chiama..- il fratello fece finta di fare mente locale -a si Lenny 
-non nominarlo-disse furiosa la ragazza, il fratello fece un passo indietro 
-comunque non sono qui per parlare del passato, sono qui solo per lei-disse facendo cenno dietro di lei - nonostante tutto 
-c'è l'hai ancora con lei 
-è colpa sua se la nostra vita è un inferno- lei vorrebbe prendere le sue difese,ma le parole le muoiono in bocca per quanto possa negare sente anche lei gli stessi sentimenti del fratello, ricorda ancora tutte le umiliazioni prese per non essere all'altezza di sua sorella.
-dove andrai adesso?-disse lei cambiando discorso 
-non lo so forse a Boston o in Europa chi può saperlo- Amber sorrise, aveva sempre amato la forza di volontà di suo fratello, fra i due lui era quello forte, quello che non si lasciava abbattere da niente.
-questa volta non sparire-disse lei 
-sai ti ho sempre ammirata
Amber guardò curiosa il fratello 
-non ti sei mai arresa nonostante tutto lotti ancora contro di loro
Amber capì al volo il significato di quelle parole 
-no hai ragione tu, l'hai sempre avuta è una battaglia persa
Improvvisamente i due sentirono un rumore, si voltarono di colpo e un bambino in lacrime stava correndo, Amber aveva riconosciuto il bambino, era in mezzo a tutta quella gente sconosciuta.
-ei!! piccolo-Amber lo afferrò da un polso
-dove corri da solo?-domandò abbassandosi 
Lui si strofinò gli occhi 
-cerco la mia mamma 
-sarà da qualche parte in giro
-Amber- il fratello la richiamò, a quel punto Amber si sentì morire,si tirò una ciocca di capelli dietro le orecchie e schiarii la voce
-la tua mamma è in un posto sicuro, vedrai che tutto si sistemerà 
-palle- a parlare era stato un ragazzo, Amber alzò lo sguardo, era arrabbiato si vedeva.
-è un bambino-disse Amber 
-non per questo bisogna raccontargli delle cazzate 
-smettila-disse al quel punto il fratello di Amber 
-Peter lascia stare
-già lascia stare 
-Simon- una ragazza arrivò correndo -che succede?- aveva il viso ancora segnato dalle lacrime e il fittone per via della corsa
-niente torniamocene a casa 
-quale casa?-disse il piccolo 
-dalla nonna altrimenti dove?-disse furioso il ragazzo 
-ASPETTATE-Amber aveva perso la pazienza
-chi sei tu?-domandò la ragazza, aveva visto Amber parlare e forse anche in qualche foto sparsa in casa,ma non l'aveva mai vista di persona 
-Amber vostra zia-disse senza esitare 
-Amber lascia che se la vedi la megera-disse Peter 
-vuoi davvero che crescano come noi?-si voltò di scatto per guardare il fratello negli occhi 
-no ma cosa vuoi fare portarli con te? so benissimo che vita fai 
-ci deve essere un'altra soluzione







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Valery girava quella forchetta nel piatto da più d'un ora, sentì un rumore provenire dall'altra stanza 
-Valery?- si sentì chiamare 
Valery lasciò cadere la forchetta e corse nell'altra stanza 
-sei venuto?- disse andandogli incontro e baciandolo 
-non potevo lasciarti sola per troppo tempo chissà che danni combinavi-disse scherzoso 
-stupido…sono felice che tu sia qui
-anch'io-lui sorrise e la prese in braccio, lei rise e poi lo baciò nuovamente -mi sei mancato 
-anche tu ma non iniziamo con le smancerie che poi diventiamo quelle coppiette da diabete - Valery osservò il suo ragazzo, era felice di rivederlo, era la sua allegria, solo lui riusciva a renderla felice e completa.
Valery lo baciò con passione, le erano mancati i momenti passati insieme, lui la trasportò verso la camera da letto 
-adesso non mi scappi più- disse lui prima di farla cadere delicatamente sul letto, lei rise felice
-e chi vuole scappare 



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-dove stiamo andando?-domandò Cristal 
-a prenderci l'anello no?
-a vero
-che hai?-domandò Derek preoccupato 
-niente te lo detto sono solo un po' stanca 
-se lo dici tu- Derek sapeva benissimo che non era così,ma non se la sentiva di chiedere, era ancora scosso dalle parole del suo amico.Scesero dalla macchina, Derek camminava avanti, Cristal lo osservava, in quel momento gli sembrava irraggiungibile, non l'aveva mai pensato, ma si rese conto di quanto lui fosse distante. 
-eccoci-disse lui, entrarono 
-Amber?-chiamò il ragazzo 
-oggi non c'è-disse una donna anziana
-capisco, avevo portato un anello per allargarlo
-oh certo mi aveva accennato qualcosa…aspetti-disse cercando qualcosa nei cassetti- ah ecco la ricevuto, Mary!!- chiamò la donna, da dietro il bancone spuntò una ragazza dai capelli corti e rossi, due occhi verdi e un sorriso beffardo in volto, squadrò il ragazzo e poi Cristal, che si senti infastidita da quello sguardo gelido.
-si mamma 
-prendimi l'anello numero 117 



-quel numero non mi piace!-affermò Cristal appena rientrarono in macchina 
-che vuoi dire?
-17!! non mi piace, andrà qualcosa storto ne sono sicura 
-sei troppo superstiziosa 
-e tu troppo lupo solitario, chi è questa Amber?
-la ragazza del negozio-disse con fare ovvio 
-andiamo ora in qualsiasi negozio vai chiedi il nome delle ragazze??-disse guardandolo negli occhi
-ma si può sapere che ti prende, non sei mai stata gelosa 
-c'è sempre una prima volta 
Derek la guardò stupito, era davvero arrabbiata, ma lo era anche lui, quella giornata si stava trasformando in un incubo
-basta chiudiamo la discussione qui 
-certo perché tu fai sempre così 
-ma hai voglia di litigare 
-no voglio solo la verità 
-non c'è niente tra me e lei
Cristal si voltò dall'altro lato e Derek mise in moto la macchina arrabbiato.





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Valery aprì gli occhi, aveva la testa appoggiata al petto di Ryan, sorrise, sembrava tutto così perfetto, si alzò dal letto e prese la sua roba si vestì lentamente.
-che fai?-domandò lui ancora insonnolito, evidentemente si era svegliato sentendo i suoi movimenti 
-è quasi sera qualcuno dovrà pure cucinare no?-disse lei avvicinandosi e dandogli un bacio a stampo - tu torna a letto
-ma solo mi annoio- fece il broncio
-andiamo, dopo cena secondo round ok?-disse maliziosa 
-non mi ricordavo che fossi così
-così come?- disse baciandolo 
-così gatta in calore-disse prendendola dai fianchi e baciandola con passione, iniziarono una danza di lingue, Valery non seppe resistere e lo trascinò sul letto,salì a cavalcioni su di lui ridendo, poi continuo a baciarlo…
-ok ok adesso basta seriamente devo cucinare-disse lei in un momento di lucidità 
-uffa c'ero quasi riuscito- Valery scoppio a ridere vedendo la faccia sconfitta del fidanzato
-vieni a farmi compagnia?- gli domandò e lui sorrise annuendo 
-ti aiuto 
-no no no l'ultima volta hai mandato a fuoco la cucina 
-non è vero 
-si sei uscito persino nei giornali " uomo incapace manda a fuoco la sua cucina"
-non c'era scritto così 
-allora vedi che è vero
-malefica- lei gli fece la linguaccia e si precipitò nell'altra stanza
-non mi scappi-disse lui inseguendola.





Amber era in macchina la musica a tutto volume,era buio, guardava la strada davanti a lei con sguardo apatico, c'erano molte domande a cui non riusciva a trovare risposta: aveva fatto la cosa giusta? no in realtà aveva solo scelto ciò che le faceva più comodo,forse Peter aveva ragione, lei non poteva aiutarli, la sua vita era troppo sbagliata per dei ragazzini, ma in fondo lei aveva solo 23 anni, cosa ne poteva sapere, come faceva a sapere che il mondo le sarebbe crollato addosso un'altra volta?? frenò di colpo la macchina e fece retromarcia, questa volta avrebbe fatto la cosa giusta.




Cristal posò la borsa sul tavolo con forza e poi si dileguò nella stanza accanto, mentre Derek posava la giacca e le chiavi sul mobile.
-Cristal- Derek entrò in camera da letto
-cosa vuoi adesso?
-puoi ascoltarmi un attimo?-domandò un po' seccato 
-spara 
-so che sei arrabbiata e mi dispiace per la reazione esagerata di prima,ma sono sotto pressione quanto te, non pensi che anche lo sposo può essere stressato??-disse sarcastico 
-lo sposo non si deve preoccupare delle ninfomani che girano in giro-disse mettendo il broncio 
-andiamo non insultare le ragazze solo perché mi guardano, insomma sono un bel vedere-disse pavoneggiandosi
-ma dove devi andare- disse lei dandogli una cuscinata 
-allora pace?
-solo se domani mi prepari la colazione- lo minacciò lei 
-affare fatto- disse lui avvicinandosi e dandole un bacio a stampo.
 
 

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Capitolo 4
*** Buon compleanno ***


Buon compleanno 




Il giorno dopo...
Amber era davanti alla porta di casa Moore, era grande, ma non di quelle che davano un impressione cattiva, già dall'esterno sembrava accogliente, fece un sospiro e poi suonò il campanello, aspettò due minuti prima che qualcuno aprisse la porta
-signorina Allen?- un'anziana signora aveva aperto la porta, stranamente non era turbata nonostante alla porta avesse la ragazza che ha rovinato il funerale del figlio
-posso aiutarti?-domandò gentile 
-in effetti vorrei parlarle
-vieni dentro 




Valery si stava vestendo di fretta, era il suo primo giorno di lavoro
-dove vai?
-a lavoro 
Ryan la guardò stupito
-da quando hai un lavoro?
-lo trovato qualche giorno fa e se oggi arrivo in ritardo mi licenziano il mio primo giorno 
-ma non c'è bisogno che lavori
-andiamo se voglio restare qui devo farlo, appena mio padre scoprirà che me ne sono andata taglierà le carte di credito 
-ti dimentichi di me
-tu!? un giorno lavori e l'altro devi partire
Ryan rise e poi si rigirò nel letto 
-comunque in bocca a lupo
Valery guardava il ragazzo attraverso lo specchio, sorrise, mise l'orecchino e poi si voltò
-grazie 




La donna porse del succo ad Amber, non le piaceva,ma le sembrava scortese rifiutare, fece un sorriso tirato
-allora di cosa hai bisogno cara?
-i ragazzi, non credo sia una buona idea che restino con i miei
la donne fece uno sguardo strano, evidentemente capiva le parole della ragazza, si sedette sul divanetto di fronte a lei e suo marito entrò dalla cucina 
-vorremmo tenerli noi…
-ma…-disse Amber 
-ma non possiamo…vedi mio marito è molto malato e non credo che i tuoi c'è li lascerebbero andare senza una causa
-lo so-disse sospirando Amber rigirando il bicchiere tra le mani
-cosa avevi in mente?-disse la donna 
-non saprei, potrei prenderli in custodia,ma con la vita che faccio e conoscendo i miei non me li darebbero mai
-sono stupita! sei ancora molto giovane e sei pronta a prenderti delle responsabilità 
-ho imparato a dovermela cavare da sola
-so la tua situazione, credi che Brenda non me ne abbia parlato, in fondo ti voleva bene.
-lo so, non in colpo lei, anche se ha volte mi passa per la testa,ma sono i miei genitori e io non voglio che crescano come me e mio fratello






Derek esce da casa erano le otto del mattino e lui ancora era sulle scale di casa, questo volta lo avrebbero licenziato se non fosse arrivato in tempo. Aprì velocemente lo sportello della macchina, salii e mise in moto, dopo un quindicina di minuti scese dalla macchina e si diresse verso la porta principale. Nella fretta fini per sbattere contro qualcuno che però nemmeno si fermò e Derek non viste il suo volto. Ebbe una strana sensazione,ma non ci fece molto caso e di fretta si diresse verso la porta.


Valery entrò nel negozio, aveva il fittone per via della corsa
-eccomi- disse mettendo il cappotto sull'attaccapanni 
-cinque minuti più tardi e sarebbe stata licenziata
Valery sentì un brivido percorrerle la schiena, una signora entrò nel negozio 
-ecco la tua prima cliente vediamo come te la cavi. 


Amber era in viaggio verso casa,non era riuscita a convincere i Moore per l'affidamento dei nipoti,ma non si sarebbe arresa tanto facilmente.



Cristal entrò nel locale
-cosa posso offrirle vecchietta?-la voce di Nathan le arrivò dalle spalle, si girò di colpo, era a pochi centimetri di distanza, istintivamente fece un passo indietro e Nathan la guardava incuriosito
-tutto bene?
-si…si- si affrettò a dire lei 
-vuoi qualcosa?
-no..ero passata solo per salutarti
-per dove vai?
-da nessuna parte,non posso salutare un mio amico??
-sei stranamente di ottimo umore…c'è qualcosa che dovrei sapere?
-solo che è tutto apposto-disse dandogli un bacio sulla guancia e uscendo salutandolo con la mano.
Nathan rimase li immobile,non si aspettava quel gesto inaspettato, tra loro non c'erano mai state carezze o roba simile.



-finalmente-Daniel si alzò dalla poltrona di Derek 
-mi aspettavi
-oh andiamo non ti ricordi che giorno è oggi?
-no…-disse confuso 
-Derek Derek Derek
-vuoi dirmelo al posto di fare l'indovino??
-è il tuo compleanno
Derek fece mente locale 
-hai ragione 
-io ho sempre ragione
-allora?
-allora quest'anno festeggi con tutti noi amici, visto che i futuri anni che verranno verrai rapito da cristallino-disse riferendosi alla fidanzata
-non prenderla in giro 
-non lo faccio ma sai che io odio i matrimoni 
-tu odi ogni relazione che non implichi solo sesso
-esattamente…-disse andando verso la porta- ah buon compleanno-disse uscendo dalla stanza.



Quella giornata era passata velocemente, ormai erano le 6 di pomeriggio, Amber era appena tornata a casa, scese dalla macchina,ma sentì dei strani rumori
-forse ho guidato troppo, ci mancava la macchina rotta
controllò sia davanti che di dietro,ma nessun problema, eppure continuava a sentire quei rumori, fino a quando non divennero più chiari e poté capire da dove provenissero.Aprì il cofano della macchina e un sorrisino colpevole fu la prima cosa che notò
-e tu che ci fai qui?
-volevo venire con te-disse il piccolo uscendo dalla macchina e guardandosi attorno 
-che grande qui!
-Ricky giusto?-il bimbo annui
-sai che passeremo un mare di guai?-disse abbassandosi per arrivare alla sua altezza - e poi quando ti saresti intrufolato? sei stato tutta la notte li dentro?
-no sta mattina ti sei fermata dalla nonna 
-non ci voleva-disse guardandosi attorno - andiamo dentro-disse prendendogli la mano
Presero l'ascensore e arrivarono al terzo piano
-siamo arrivati-disse spingendo il piccolo a entrare in casa
-adesso chiama la vecchiaccia e ti faccio prendere
-per favore no!-disse il piccolo abbracciandosi a una sua gamba -non ci voglio tornare, la nonna è cattiva e Mia e Simon non mi aiutano, litigano solamente. 
Amber guardò il piccolo negli occhi, vide la stessa espressione che avevano lei e suo fratello da piccoli.



Cristal girava per i negozi 
-uffa non trovo niente che possa piacergli 
-mi hai chiesto aiuto! ma non mi sembra che mi ascolti molto
-Hanna non so che fare, a lui non piace niente di quello che c'è 
-un cd? portachiavi? orologio?
-negativo 
la ragazzina sbuffo 
-aaa compragli dei box
-HANNA…comunque che ne dici di un libro?
-seriamente? un libro? se lo regalassi al mio ragazzo se ne scapperebbe
-hai un ragazzo? come è possibile? non sapevo che mia sorella avesse un ragazzo…
-tranquilla era solo per farti un esempio-disse scettica 
-siamo in giro da questa mattina e ancora non ho trovato nulla
-questo perché non ti piace niente 
-non è colpa mia se è così complicato
-se lo dici tu
Cristal guardò la sorella, camminava piano quasi si annoiasse, avevano gli stessi occhi chiari,la gente notava subito che erano sorelle,ma caratterialmente erano molto diverse, Hanna era molto più simile al fratello, si ritrovò a pensare Cristal,ma subito dopo si rattristi al pensiero che lui non c'era più.Le succedeva sempre quando la guardava.






Derek entrò a casa, erano ormai le sette di sera.
-buon compleanno amore- Cristal corse ad abbracciarlo, lui la strinse forte facendola sollevare da terra
-ho qualcosa per te-disse lei staccandosi dall'abbraccio
-grazie tesoro ma…
-niente ma vieni-disse costringendolo a seguirla
-non vedo niente-disse un po' scettico
-ma dove si è cacciato-disse Cristal cercando ovunque persino sotto il letto 
-scusa ma non riesco a trovarlo
Derek si guardava intorno, quando si sentì strofinare nella gamba e per poco non saltò in aria 
-eccolo!-urlò di gioia la ragazza 
era una piccola palla di pelo, due occhioni azzurri e il pelo grigio 
-un micio?-disse felice lui prendendolo in braccio 
-sapevo che amavi i gatti e che per colpa dell'allergia di tua madre non ne hai mai avuto uno quindi ho pensato che…- Derek non le diete nemmeno il tempo di finire la frase che la baciò
-grazie-disse appoggiando la sua fronte alla sua 
-no grazie a te…per esistere-disse lei sorridendo e lui sorrise a sua volta


Alle nove di sera Daniel si era presentato a casa dell'amico 
-ti raccomando non ubriacarti-disse la sua ragazza 
-non sei sua madre lascialo respirare- disse Daniel 
-zitto solo solo perché è con te che non mi fido 
Daniel alzò gli occhi al cielo
-smettila di giocare con quel gatto e muovi le chiappe-disse Daniel avvicinandosi alla porta 
-ok ok 



Amber era intenta nei fornelli, non era abituata a cucinare, solitamente era lei sola quindi preferiva uscire in qualche locale,ma di certo non poteva portarlo con se visto il viaggio che si era fatto
-che cucini?
-pasta…spaghetti ti vanno bene??-chiese titubate 
-sono i miei preferiti-disse lui entusiasta e prese posto il più vicino a lei 
-perchè non vuoi tornare dai tuoi fratelli?
-Simon mi tratta male, mentre Mia piange sempre
-capisco, quasi pronto-disse prendendo due piatti - però io domani lavoro e non ho idea a chi lasciarti
-vuoi che vada via vero?-disse il bimbo dispiaciuto, Amber non riuscì a negarlo, sapeva di non poter crescere un bambino,ma sapeva anche cosa significata riportarlo a casa
-no non voglio,non sono pronta a questa responsabilità…ma cosa puoi saperne tu sei solo un piccolo bricconcello-disse toccandogli il nasino e lui sorrise 
-farò di tutto per farti stare bene-disse Amber sorprendendosi delle sue stesse parole.



Simon era sdraiato sul divano, quella casa non gli piaceva, tranquilla e accogliente come quelle dei film horror, si girò e rigirò, fin quando si alzò di colpo, prese una foto che portava in tasca, ritraeva tutta la sua famiglia, non riusciva a piangere e questo gli faceva corna più male, sapeva benissimo che la sua famiglia era stata rovinata, sapeva anche che aspettava a lui portarla avanti, Mia era ancora troppo giovane per avere tutto quel peso sulle spalle e nonostante le loro litigate non voleva dargli un simile peso, si alzò dal divano dirigendosi al piano di sopra, aprì una piccola fessura alla porta, la stanza era piena di poste e cose degli anni 90, sicuramente era di Amber e sua madre,guardò sua sorella, dormiva,anche se si vedeva perfettamente che non erano sogni tranquilli.



Ormai erano le 11 di sera e sia Daniel che Derek, insieme a tutti gli amici suoi erano ubriachi fradici. Erano andati al localo dove lavorava Nathan,ma non era di turno.
-ragazzi guardate quella-disse un ragazzo 
-io gli do un 10 
-ma che dieci quell'altra lo è- indicò Daniel
-io preferisco quella bionda 
-ma che bionda quello mora è una bomba-disse Derek ormai perso 
incominciarono a ridere senza sosta
-andiamo al vecchio campetto?
-buon'idea-disse Daniel battendo le mani

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Uscirono dal locale barcollando, Derek si voltò sia a destra che sinistra, non riusciva a tenersi in piedi e il pensiero che la sua ragazza potesse vederlo lo spaventava,ma ciò che vide fu qualcos'altro o meglio ancora qualcun altro, era pietrificato, non poteva sbagliarsi, eppure era sicuro di essere vittima di qualche allucinazione dovuta alla sbronza.


Valery cammina piano, era stanca, la giornata era stata pesante e il suo capo richiedeva troppo per una ragazza al suo primo giorno di lavoro, ad un certo punto si sentì osservata e si voltò verso la sua destra, vide un ragazzo che la fissava, era un ò inquietante,ma non riusciva a distogliere lo sguardo, provò una strana sensazione, come quando si ha l'impressione di aver già vissuto un momento, eppure Valery era sicurissima di non averlo mai visto, erano stati solo pochi secondi che i loro sguardi si erano incrociati, ma per entrambi sembrò un eternità.




Amber fissava l'orologio, 00:00
sospirò e si voltò verso il divano, aveva messo i cartoni animati per Ricky, si avvicinò al bambino e lo trovò nel divano che dormiva, senza esitare prese il bimbo in braccio e lo portò nel suo letto, lo coprii e poi si sedette vicino a lui, lo osservò, aveva i lineamenti di sua sorella, un visetto dolce, ma aveva anche quel sorrisetto che sicuramente aveva preso da lei, Amber. Si appoggiò vicino a lui,ma in quello stesso momento il campanello suonò, si alzò di scatto per aprire.
Sgranò gli occhi appena vide la figura che aveva davanti
-Simon?



Derek era appena tornato a casa, appena mise piede il gattino era corso verso di lui, Derek si buttò sul letto e fisso la finestra, non credeva che ciò che aveva visto potesse essere reale, lei era morta, non poteva essere lei, eppure in cuor suo ci sperava, sperava che succedesse qualche magia come nei film, risa a quel pensiero così stupido, per poi tornare serio, era un bel po' che non ci pensava, ormai era sicuro di amare Cristal, ma ogni volta che si soffermava a ricordare anche solo il viso di lei, quel sentimento accantonato per anni riusciva fuori dal suo nascondiglio, istintivamente si alzò e aprii la finestra fissando la luna, pensa a lei, sperava che stesse bene, in qualunque posto sia, se sia il paradiso o un altro mondo, se vivesse un'altra vita, voleva solo che fosse felice, i suoi amici incominciano a prenderlo per pazzo ogni volta che gli parla di lei, ma lui a volte crede di sentire, la sente vicino, sente che quel sentimento che ha il lui la mantenga viva.

-se tu fossi ancora qui tutto questo non sarebbe successo

Cristal che si era svegliata appena era entrato sentì quelle parole, si sentii come se qualcuno le avesse pugnalato al petto, sapeva che lui amava lei,ma non credeva che potesse rovinarle la vita ancora, dopo tre anni di giorni felici, non poteva essere vero.

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