SCAMBIO D'IDENTITA' di Shan In_Saeko (/viewuser.php?uid=3906)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo I ***
Capitolo 2: *** Capitolo II ***
Capitolo 3: *** Capitolo III ***
Capitolo 4: *** Capitolo IV ***
Capitolo 1 *** Capitolo I ***
Scambio d'identità
-Ehi Hanamichi, senti qua..”.. circa ogni anno nel mondo avviene uno
scambio d’identità. Le trasformazioni possono avvenire tra uomini e donne, o tra
persone dello stesso sesso. Potreste ritrovarvi nel corpo del vostro vicino di
casa, del vostro peggior nemico, o addirittura del vostro animale
domestico..”.. ti immagini?!Ti svegli un bel giorno e guardandoti allo
specchio ti accorgi di non essere più tu!..”.. lo scambio di identità avviene per le
ragioni più svariate, e dura 48 ore..”.. accidenti, ben 2 giorni..”.. di solito le persone, anche se in un
corpo diverso, mantengono il proprio modo di pensare, di parlare, di agire.. ma
non le proprie capacità, la propria voce..”
-Non crederai a queste cavolate,
eh, Yohei?!
-Bhè, l’autore di questo articolo
è molto conosciuto e preparato in campo di fenomeni
paranormali..
-Ma dai!Piuttosto, smettila di
leggere quella rivista e torna alla realtà.. come faccio a superare ‘sto cacchio
di livello..?!Hai comprato un videogame davvero difficile!
-Ma no, è facilissimo!Basta
sfruttare quel vortice d’aria per arrivare sulla cima del palazzo.. lì ti
aspettano i tuoi nemici, quindi prima devi procurarti le
armi..
-Sì, sì, a quello ho già
pensato!
Hanamichi Sakuragi si trovava
dall’amico Yohei Mito. La serata trascorreva tranquilla, le ore sembravano non
passare mai, e il caldo estivo si faceva sentire. La finestra della camera in
cui i due si trovavano era spalancata, e questo permetteva alle timide folate di
vento di entrare di tanto in tanto, rinfrescando tutto ciò che
toccavano.
-E’ meglio che mi avvii.. o mia
madre brontolerà..
-Ti accompagno col
motorino?
-No, non ce n’è bisogno,
preferisco fare due passi..
Per tornare a casa sua Hanamichi
doveva passare davanti a quella del suo ex capitano Akagi, e forse è per questo
che quella sera aveva rifiutato il passaggio di Mito.. chissà, forse sperava di
incontrare l’amata Haruko. Ma la sua speranza si rivelò vana; la casa degli
Akagi sembrava disabitata, le luci erano spente, e non un rumore si udiva dal
suo interno.
“Forse dormono..”, pensò
Hanamichi.
Arrivato a casa sua, aprì il frigo
per cercare una bottiglia d’acqua fresca, e dopo aver bevuto, si diresse verso
le scale, per salire nella sua camera. Ma notò una tremante luce proveniente da
una stanza del piano terra. Pensò che sua madre aveva lasciato la televisione
accesa, e infatti avvicinandosi, cominciò a cogliere anche dei suoni, di passo
in passo più distinti. Infine vide la madre addormentata sul
divano..
“Voleva aspettarmi sveglia..”.
Spense la televisione, la prese tra le braccia, e, cercando di non fare rumore,
la portò in camera, adagiandola sul letto. Quindi salì in camera sua e dopo poco
si infilò sotto le lenzuola. Gli bastò poco per addormentarsi, la stanchezza
accumulata durante tutta la giornata si faceva sentire. Ma nel mezzo della notte
si svegliò di soprassalto, a causa di un incubo.
“Accidenti a Mito e alla sua
rivista!E ora quando mi riaddormento più?!.. Uffa..
Ma neanche questa volta il sonno
tardò, e Hanamichi tornò nel mondo dei sogni.
Le luci del giorno cominciavano a
filtrare attraverso la finestra della camera, e in poco tempo il viso di
Hanamichi fu ricoperto da un tiepido raggio di sole.
Sbadigliò.
“Mi sembra di non aver dormito..
oggi mi sente, Yohei.. anzi, gli racconto proprio il sogno, o meglio, l’incubo,
che ho fatto!”
Scese in cucina, si preparò la
colazione che consumò in fretta, vide un biglietto che la madre gli aveva
lasciato sul tavolo.
“Lavoro anche oggi. Non so se
torno per cena, tu arrangiati con quello che c’è in
frigo.
Sta attento in bagno, è caduto lo
specchio stanotte, e ci potrebbero essere ancora dei frammenti a terra .Ciao,
Mamma.”, lesse ad
alta voce.
“Oh no, porta sfortuna!”, pensò
poi, a proposito dello specchio.
Dopo una rigenerante doccia, si
vestì in fretta, uscì di casa e raggiunse l’amico Yohei.
-Ehi Mito!Esci fuori che ti devo
parlare!-gridò davanti a casa sua.
-Non puoi neanche immaginarti cosa
io abbia dovuto soffrire stanotte per colpa tua e di quella rivista del
paranormale.. ho sognato che il mio bellissimo corpo era stato trasformato.. ed
io ero... Rukawa!!Capisci, RUKAWA!!
Mito si affacciò dalla finestra
della sua camera e lo guardò male.
-Hanamichi,mi hai svegliat…
RUKAWA?!!
-Sì, proprio così, io ero
Rukawa!.. che incubo..
-RUKAWA?!
-Ma che non ci senti, ti ho detto
di sì, mi ero trasformato in Rukawa..!Hai capito?!
-Vorresti dire che TU sei
Hanamichi..?
-Ma cosa.. dimmi un po’, Yohei,
che ti è preso oggi?!Mi sembri scemo.. Non vedi che sono
io?!
-Io vedo solo Kaede Rukawa..
con il modo di fare di
Hanamichi.. possibile che…?
-Insomma,Mito, ora mi hai proprio
stufato.. ma ci sei o ci fai?!Ti sei lavato la faccia
stamattina..?!
-E tu ti sei guardato allo
specchio..?!.. e poi
io mi sono appena svegliato..
-No, si è
rotto..
-E mi sa che ti ha portato
sfortuna.. insomma, non l’hai capito?!Ti sei trasformato in Rukawa.. e
probabilmente lui in te.. è successo ciò che è scritto in quell’articolo..
davvero.. da non credere..
E Hanamichi infatti non ci voleva
credere.. si portò le mani ai capelli, notò che erano stranamente lisci, se ne
staccò uno, e…
-COSA?!!?E’NERO!!
-Dai, vieni dentro.. prima che qualcuno ti veda
così..
***
Nello stesso momento, in una casa
a pochi isolati di distanza, Kaede Rukawa si era appena
svegliato.
“E’ meglio che mi alzi.. devo
andare al campetto ad allenarmi, prima che diventi troppo caldo.. ma soprattutto
prima che qualche rompiscatole mi preceda…”, pensava stiracchiandosi. Quindi si
lavò, fece colazione, si vestì.. il tutto senza notare la sua immagine riflessa
nello specchio.. o meglio, il tutto senza notare che quella riflessa nello
specchio non era la sua immagine. Ma la sua inconsapevolezza non durò a lungo,
perché, al momento di uscire di casa, passò distrattamente davanti allo
specchio.. all’inizio non ci fece neanche caso, uscì e chiuse la porta.. ma
aveva la sensazione di aver visto qualcosa che non andava, qualcosa di diverso..
rientrò dentro casa, e, specchiandosi, i suoi dubbi furono
confermati.
-Chi sei?
Rukawa non si era accorto della
presenza della sua sorellina.
-IO?Bhè, io sono.. un amico di
Kaede.. la porta era aperta e sono entrato per svegliarlo.. l’ho chiamato da
fuori, ma non mi ha sentito..
-Perché hai addosso i vestiti del
mio fratellone?
-Ah, questi?.. me li ha
prestati..
-Ti ha prestato anche la sua
sacca?
-.. Sì..
-Che buffi quei capelli
rossi!
Rukawa sorrise, ma il suo era un
sorriso un po’ forzato.. non ci trovava niente di allegro nella situazione in
cui si era cacciato..
“Ma perché poi?!Che ho fatto di
male per meritarmi questa disgrazia??”, pensava. Fece per uscire di casa, ma sua
sorella intervenne di nuovo:
-Non vai a svegliare
Kaede?
-Ehm.. no, ci ho ripensato, è
meglio lasciarlo dormire.. allora io vado.. ciao ciao..
Chiuse la porta. Aspettò qualche
secondo. Quindi prese la sua bici e si diresse a cercare..
“Sakuragi!Deve essergli successa
la stessa cosa!Deve avere il mio corpo!.. Il bello è che ieri in tv hanno fatto
un servizio sui fenomeni paranormali.. ma io mi sono proprio rifiutato di
credere a quelle cose, soprattutto agli scambi d’identità.. non starò ancora
dormendo..?! “
Ma dove fosse Hanamichi, lui non
lo sapeva. Lo cercò dappertutto, ma niente. Poi ebbe
un’idea.
“Forse è a casa di quel tipo,
Yohei Mito, ma dov’è che abita?!..”
-Ehi Hanamichi… Hanamichi…
HANAMICHI!!!!
Era normale che Kaede non si
voltasse, per un attimo si era dimenticato che lui in quel momento ERA
Hanamichi..
-Hanamichi, sei
sordo?
Takamiya, Okusu e Noma erano
dietro di lui.
-Emh.. stavo ascoltando la
musica.. con le cuffiette…
-Ah…ti abbiamo cercato a casa, ma
non c’eri.. abbiamo pensato che fossi da Mito e.. indovina.. a casa sua c’è
Rukawa!!!Diceva di essere te, ma ora che ti vediamo..
-Ci hanno fatto uno scherzo, quei
due..
-Ci eravamo quasi
cascati..
-Ma da quando Mito frequenta
quello là..?
Cercando di non dare troppa
importanza al “quello là” Rukawa domandò:
-Ragazzi.. mi accompagnereste da
Mito?
-Certo che sei strano oggi.. così
gentile, non sembri neanche tu.. come mai non dai in escandescenze per il fatto
che uno dei tuoi migliori amici frequenti una persona che neanche puoi
vedere?!
Rukawa seguì pazientemente i tre,
che, arrivati davanti a casa di Mito, gridarono, speranzosi di farsi sentire
attraverso la finestra della sua camera:
-Ehi, Yohei, guarda un po’ chi ti
abbiamo portato!
Mito si affacciò, e con lui
Hanamichi-Kaede.
-Ehi tu, ladro, ridammi il mio
corpo!-gridò Hanamichi dalla finestra.
Yohei intanto era sceso e ,uscito
di casa, corse verso gli amici, prese Kaede-Hanamichi per un braccio, lo
trascinò dentro con lui e chiuse la porta.
-Ma che sta
succedendo?-esclamarono insieme i tre.
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Capitolo 2 *** Capitolo II ***
-E’ meglio non dire più nulla a
quei tre-esclamò Mito una volta tornato nella sua camera-In neanche 20 minuti
tutta Yokohama sarebbe informata sull’accaduto!-Ma Hanamichi non stava
ascoltando il suo amico, troppo preso dall’attaccare briga con Kaede, che gli
aveva “rubato”il corpo.
-Ora calmati,Hanamichi.. non
ricordi cosa ti ho letto ieri?!Lo scambio d’identità può capitare a
tutti!
-E mi sai per caso dire per quanto
tempo dovrò rimanere in questo corpo?-domandò Kaede.
-Se quel giornalista non si
sbaglia.. bhè,rimarrai nel corpo di Hanamichi per 2 giorni.. 48 ore
precise..
Kaede
sbiancò.
-Ehi, non far sbiancare il mio
prezioso viso così facilmente, hai capito, Rukawa?!
-Finiscila, Hanamichi.. cos’hai,
ti senti male, Kaede..?
-No, sto bene.. è che.. domani..
ci saranno le selezioni..
-SELEZIONI..?!-dissero insieme
Yohei e Hanamichi.
-Sì, le selezioni.. per andare in
America!
-Oh cavolo..-esclamò
Mito.
-Vuoi dire che dovrò essere io a
farle al posto tuo?!E allora?Che problema c’è?!Anzi, ti farò fare anche una più
bella figura!Dovresti ringraziarmi!E’ una fortuna per te che all’improvviso ci
sia stata questa trasformazione.. Tu saresti stato scarso, non sono neanche
sicuro del fatto che ti avrebbero preso.. AH AH AH!Ma per fortuna qui c’è il
genio Sakuragi!!
Yohei e Kaede si guardarono,
sconsolati, per niente convinti del fatto che Hanamichi avrebbe potuto superare
le selezioni.. il rossino, che ora però era moro, continuava imperterrito, non
sembrava minimamente preoccupato, aveva preso la situazione che era capitata
loro come un modo per mettersi in mostra davanti a competenti
giudici.
-Un momento.. Rukawa.. e chi ti
dice che io abbia voglia di andare lì a faticare al posto
tuo..?!
Kaede stava per parlare, ma
intervenne Mito, che, conoscendo bene l’amico, sapeva che dalla risposta che
Rukawa avrebbe dato a quella provocazione
sarebbe dipeso la sua decisione di partecipare o meno alle selezioni. Non
voleva che quello scambio d’identità capitato proprio nel giorno sbagliato
rovinasse la grande occasione, il sogno di Rukawa. Anche se non erano mai stati
amici, anzi, Yohei aveva sempre appoggiato Hanamichi, forse per paura delle sue
micidiali testate, sapeva che quel ragazzo se lo meritava.
-Ehi, Hanamichi, non mi dirai che
hai paura di non farcela?!
-Stavo per dire la stessa
cosa..-aggiunse Kaede.
“Allora la mia gentilezza nei suoi
confronti è stata vana!”, pensò Mito.
-COSA?!Come osate?!Vi faccio
vedere io cosa è capace di fare il basketman Sakuragi, il mito
vivente!!
-..Senti, perché non vieni con me
al campetto di basket.. ti faccio vedere cosa ti faranno fare domani..
e ti alleni un
po’,schiappa!..
-Ma certo,tanto sono sicuro che
non avrò bisogno di allenarmi, AH
AH AH!
Si era ormai fatta ora di pranzo,
e un gradevole odore cominciava ad aleggiare nella stanza in cui i tre si
trovavano, proveniente dalla cucina della casa.
-Restate qui a pranzo?Dal profumo
mi sembra che mia madre stia cucinando una bella frittata a base di granchi.. e
come la fa lei..
-Io accetto volentieri l’invito!-,
esclamò Hanamichi, a cui la frittata di granchi piaceva da
impazzire.
-Grazie, ma io preferisco
tornarmene a casa..-, disse Kaede.
-A casa?Sì, e cosa dirai ai tuoi
parenti?.. Ti prenderanno per pazzo se gli racconti tutto.. e se gli nascondi
tutto, come la prenderanno, ad avere a pranzo un estraneo al posto del
figlio?!.. Ti conviene restare..
Così Mito convinse Rukawa, andò ad
avvertire sua madre degli ospiti e poco dopo eccoli tutti intorno al tavolino a
gustare la buonissima frittata. Finito di mangiare..
-La ringrazio, Signora, per il
pranzo.. era davvero tutto squisito, lei è un’ottima cuoca..-disse
Kaede.
-Grazie Hanamichi, ma perché ora
mi dai del”lei”?Hai sempre utilizzato il “tu”, con me.. in fondo ci conosciamo
da così tanto tempo.. e poi te ne sei stato tranquillo durante tutto il pranzo..
c’è forse qualcosa che non va?
-No mamma, Hanamichi sta
benissimo.. è solo un po’ stanco, e nervoso..
-E perché mai.. se posso
saperlo..
-Veramente, mamma.. bhè.. è una
faccenda piuttosto delicata, vero, Hanamichi?
-..Sì, proprio così..-confermò
Kaede.
-..E tu ..hai gradito il
pranzo?-domandò la madre di Yohei ad Hanamichi.
-Certo, buonissimo come
sempre!
-Come
sempre..?
-Sì, mamma.. anche se non lo
conosco poi da tanto, Kaede ha assaggiato i tuoi piatti già più volte.. sai,
quando porto il pranzo a scuola..-intervenne nuovamente Mito per risolvere le
cose.
-Ah…
Salirono quindi di nuovo in camera
di Yohei, e quest’ultimo cominciò a parlare.
-Ragazzi, se non volete combinare
pasticci, vi conviene comportarvi veramente come la persona di cui avete
provvisoriamente il corpo.. cioè tu, Hanamichi, come se fossi davvero Kaede, e
viceversa-, terminò, guardando Rukawa.
-In fondo vi conoscete, siete o no
compagni di squadra?!Dai, fate una prova.
Fu proprio Rukawa a parlare per
primo..”in fondo,non ci vuole poi molto ad imitare Sakuragi”,
pensò..
-COSA?!Come ti sei permesso di
rivolgerti in questo modo a me, Sakuragi, che sono il mito, il genio, il
giocatore di basket numero 1 al mondo, il re dei rimbalzi, il duro&puro…
eccetera,eccetera..-esclamò Kaede.
-COSA (appunto ^^) ?!Rukawa, mi
stai per caso prendendo in giro?!Prendere in giro me, che
sono…
-Dai, Hanamichi.. pff.. imitazione
perfetta!.. ora tocca
a te.. ih
ih!..
-Yohei, stai forse
ridendo?!
-Non mi permetterei mai..
pff..
Effettivamente Rukawa era stato
divertente, a Yohei parve davvero di vedere il suo amico
Sakuragi.
-Ora lo rovino io quel volpino..
guardatemi, sono Rukawa, lo vedete come gioco bene a basket?!Sono troppo bravo,
e me ne frego se durante le partite, al momento dei tiri liberi, rubo la palla
ai miei compagni, soprattutto a Sakuragi, che avrebbe fatto un tiro davvero
notevole, uno slam dunk coi fiocchi, visto che lui è il mito vivente, ed è
superiore a me (NOTA: Hanamichi si sta riferendo alla partita contro il Miuradai
)
-Sì, vabbè..
-Dai ragazzi, calmatevi!.. Ora c’è
un altro problema che dobbiamo cercare di risolvere.. quando tornerete a casa,
dopo essere stati al campetto di basket.. cosa farete..?Insomma,io penso che la
cosa migliore.. anche se sembra assurda.. sia che tu, Hanamichi, vada da Rukawa,
mentre tu, Kaede…
-Devo andare a casa di
Hanamichi..
-Già..
-COSA?!Non se ne parla!Io a casa
sua non ci entro.. non so neanche come sia fatta sua madre, o suo
padre..
-O mia
sorella..
-Hai una sorella?!Vedi, Yohei, non
sapevo neanche che avesse una sorella!Come posso fingere di essere suo fratello,
o figlio dei suoi genitori?!
-Hanamichi….. tu sei un
genio…….!
Ormai Yohei sapeva che per
convincere Hanamichi bastava stimolare il suo orgoglio.. e poi questa era
l’unica soluzione. I due parlarono tra loro, scambiandosi informazioni utili,
dopodichè salutarono Mito e si recarono verso il campetto di Street Basket,
l’uno in bici, l’altro che lo seguiva correndo, e in questo modo scaldandosi,
pronto a cominciare l’allenamento che l’indomani lo avrebbe portato a
partecipare alle selezioni per l’America.
***Ciao a tutti! Spero il secondo capitolo vi sia piaciuto!! Ringrazio
Hinao, Jarychan e KH per aver commentato! Hinao, come puoi vedere ho
risolto i problemi di formattazione! ^^'' Mi scuso con tutti coloro che hanno
avuto difficoltà nella lettura! Spero anche i dialoghi siano più chiari!!
Ad ogni modo, grazie per gli incoraggiamenti! Al prossimo capitolo!***
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Capitolo 3 *** Capitolo III ***
Arrivarono.
-Chissà, magari abbiamo conservato
le nostre potenzialità.. voglio dire, se io adesso sono te.. non dovrei riuscire
a fare questo..-Rukawa cominciò a correre verso il canestro, palleggiando, poi
saltò in alto ,e in men che non si dica mise a segno una stupefacente
schiacciata all’indietro.. e il tutto sembrava fatto da Hanamichi!E questo è
proprio quello che vide Haruko, che passando di là, si era fermata a dare
un’occhiata dietro la rete del campetto, nascosta da una folta
siepe.
“Wow.. non sapevo che Hanamichi
fosse diventato tanto bravo.. cioè, è migliorato moltissimo durante l’anno
scolastico, ma non pensavo proprio che fosse a questi livelli.. ma.. c’è
anche RUKAWA!Si allenano
insieme?!.. bhè, meglio non disturbarli.. per ora..
-Cosa vorresti dire, che io non
sarei in grado di fare una schiacciata del genere?!-, gridò il vero Hanamichi
dopo che Kaede tornò a terra dal salto.
-Ti faccio vedere io, guarda e
impara, Rukawa!
Haruko non riusciva a sentire i
due parlare.
“Adesso tocca a Rukawa!!”,
pensava. Ma quello che vide fu alquanto sconcertante.. almeno in parte, perché
sul salto non si poteva dire nulla.. ma sulla botta che Rukawa, cioè Hanamichi,
prese contro il tabellone per aver calcolato male il tempo per assumere la
posizione all’indietro.. bhè.. forse qualcosina da dire
c’era.
Hanamichi cadde a terra e Kaede
gli si avvicinò.
-Guarda e impara,
eh..?!
Quel pomeriggio fu estenuante per
il nostro Sakuragi, che, nel corpo di Rukawa, dovette allenarsi su palleggi,
passaggi (di nuovo i fondamentali.. poverino..!^^ ) , tiri liberi, tiri a
canestro col terzo tempo (il tiro dei poveri!^^ ) , rimbalzi, tiri da tre punti,
slam dunk ecc. , e così il tempo passò.
“Ma perché Hanamichi sta allenando
Rukawa.. si è per caso rivoltato il mondo..?”, pensava Haruko che ci capiva
sempre meno. I due stavano per andarsene, lei fece finta di passare lì per caso
e…
-Hanamichi!-chiamò..
-Harukina cara!!-Hanamichi agitò
in aria la mano, e corse verso di lei.
-Rukawa sta venendo da me.. non ci
credo..
-Haruko, come
stai?
-I……io…-Haruko non riusciva a
parlare.
-Io sto bene, R..cioè, Kaede.. ti
allenavi?Con Hanamichi..?
-Come “con Hanamichi”..?Harukina,
non vedi che.. AHI!
Kaede li aveva raggiunti,e aveva
dato un calcio nel sedere ad Hanamichi prima che lui potesse terminare la
frase.
-..
imbecille..
-Ma.. Hanamichi.. perchè l’hai
fatto?!
“Hanamichi”non rispose, prese per
il braccio “Kaede” e..
-Noi dobbiamo andare.. ciao..
ehm.. Hariko..
-.. Hariko?Ma che gli
prende?!
Kaede si era già allontanato
trascinando Hanamichi, che come al solito si lamentava.
-Lasciami, bastardo!Devo tornare
da Haruko.. LASCIAMI!!..
-Dì un po’, ti sei forse già
dimenticato che TU ORA SEI ME??!Ti devi comportare come me, anche davanti alla
tua amichetta, se non vuoi destare sospetti..
-E allora tu?Visto che sei me
potevi anche dirle qualcosa di carino..
-Me ne frego di
quella..
-COSA HAI
DETTO?!!
Hanamichi stava già per sferrare
un pugno a Kaede, ma si ricordò che quello era il suo
corpo..
-Per stavolta passi, ma la
prossima.. quando non avrai più il mio corpo.. te la faccio
pagare..
Si separarono. Hanamichi diretto a
casa di Kaede, quest’ultimo a casa di Sakuragi. Per Rukawa la cosa non risultò
poi troppo difficile, la madre di Hanamichi infatti non tornò per cena, e lui,
dopo una veloce doccia, andò subito a dormire, non avendo così modo di
incontrarla neanche al suo ritorno. La camera di Hanamichi era grande, più della
sua, le pareti di un celeste che infondeva tranquillità.. tuttavia Kaede non
riuscì a prendere sonno facilmente. Era agitato. Troppo. Pensava a cosa sarebbe
successo l’indomani, pensava alle selezioni a cui non poteva partecipare
personalmente. Dunque il successo non era garantito. Tutto dipendeva da
Hanamichi. Non si sarebbe mai immaginato che il suo destino sarebbe stato un
giorno nelle mani di quel ragazzo, che all’inizio dell’anno non reputava che un
idiota, un esaltato che provava a giocare a basket, e di cui però non aveva
potuto fare a meno di notare con grande sorpresa i veloci progressi, di partita
in partita, di allenamento in allenamento. Ce la farà?Non ce la farà?Forse
quello che gli era capitato era una sorta di punizione: lui, che aveva sempre
privilegiato il gioco individualista, che aveva contato sempre e solo su se
stesso, si ritrovava ora ad affidare il suo sogno ad un'altra persona. I dubbi,
le incertezze, le enormi preoccupazioni che aveva cercato di nascondere
nell’arco della giornata, si tramutarono man mano in stanchezza, e Kaede
sprofondò nel sonno.
***
Ma ritorniamo ad Hanamichi, che
abbiamo lasciato diretto a casa di Rukawa.
-Sono
tornato!
-Ciao
fratellone!
Hanamichi si trovò davanti una
bambina di sei anni, i capelli scuri, una t-shirt bianca che le faceva da
vestito, forse del fratello. Lo abbracciò.
-Ciao,
Akachan!
-Akane!!Chi
è?!
-Mamma, è
Kaede!
-Finalmente ti sei deciso a
tornare, dove sei stato?!E’ tutto oggi che non ti vedo!
La mamma di Rukawa. Una signora
che aveva passato la quarantina, ma che non aveva perduto ancora la sua
bellezza, che riusciva a darle ancora un’aria giovanile e
spensierata.
-Ero.. ad
allenarmi..
-Oh, Kaede, ancora non ti sei
stancato?!Quanta energia hai?!Tale e quale a tuo padre!Ah, menomale che domani
ti togli questo peso, non posso vederti sempre così
agitato!
In realtà Hanamichi era agitato
per altri motivi, e non aveva visto ancora suo padre.. o meglio, quello di
Rukawa!Doveva domandare?
-..emh.. papà
dov’è?
-Ancora al lavoro.. anche oggi fa
tardi.. ci conviene mangiare..
Hanamichi conosceva fin troppo
bene quel problema.. anche sua madre tardava spesso, e lo lasciava a mangiare da
solo, o con Mito, se lui era disponibile, o se la madre era così gentile da
invitarlo a cena. Si sentiva sempre a suo agio da Yohei. In fondo, si
conoscevano da così tanto tempo, che avrebbe potuto essere suo fratello. Ed era
così che lo considerava. Un fratello.
Akane gli prese la
mano.
-Lo sai, fratellone, che
stamattina è venuto un tuo amico?Voleva svegliarti, ma poi ci ha ripensato. Era
strano, portava i tuoi vestiti, ed aveva anche la tua sacca. Mi ha detto che tu
glieli hai prestati, ma perché?Forse è povero e non ha i
vestiti?
-Bhè.. no.. è che.. anche lui mi
ha dato i suoi, vedi?Abbiamo fatto a scambio..
-Perché?
-Così, ci andava.. anche tu porti
la mia maglia, no?!
-Ma che dici, questa è di
papà!!
-Ah già.. eheh!E’ che ne ho
anch’io una molto simile…
-Comunque, era buffo, aveva i
capelli rossi!ah ah!
Hanamichi non ci fece caso. Ormai
era abituato ai commenti sui suoi capelli, e poi, Akane era una bambina di sei
anni!
-Allora, venite a mangiare, sì o
no?!
Akane corse in cucina, e “il
fratello”la seguì.
Mangiarono, quindi Hanamichi
usufruì della doccia del bagno (“bleah, qui si lava Rukawa, non ci posso neanche
pensare!!”->il suo commento) , e andò a dormire. Prima, però, guardò un po’
la tv, che Kaede aveva in camera, un privilegio di cui lui non godeva. Ma se i
suoi occhi erano puntati sullo schermo, la sua mente era da tutt’altra parte.
Cominciava a preoccuparsi. E se l’indomani non ce l’avesse fatta?.. No,era
impossibile!.. Ma se non avesse superato quelle selezioni.. Rukawa gliel’avrebbe
fatta pagare?.. Ma non era giusto, la colpa non era la sua!Lui era Hanamichi,
anche se nel corpo di un'altra persona, e poteva giocare solo da.. Hanamichi.
Non poteva diventare bravo come Rukawa. Ecco, l’aveva ammesso. L’aveva sempre
pensato, fin da quelle prime volte, in cui il Gorilla non lo faceva giocare in
partita, durante gli allenamenti, perché lui doveva concentrarsi solo sui
fondamentali.. e così aveva avuto modo di vedere Rukawa in quelle sue
spettacolari giocate. Non lo aveva mai ammesso, per orgoglio, invidia e gelosia, soprattutto, per gelosia. Ma lo
ammirava. E si era prefisso, fin da quei primi tempi al club, di diventare come
lui. E domani, l’avrebbe dimostrato. Avrebbe dimostrato i suoi miglioramenti, la
sua voglia di mettersi in gioco, la sua.. bravura. Perchè anche lui era bravo,
su questo non c’erano dubbi. E se voleva, poteva esserlo come Rukawa. (dai Hanamichi, adesso non
esagerare!!^^)
Ce l’avrebbe fatta, non poteva
fallire. Per lui,e per il sogno di Rukawa.
***Voilà! Concluso il terzo capitolo, non mi resta che terminare con il
quarto.. ho già un'idea, che però ancora non mi convince (^^'') , quindi
perdonatemi se dovessi metterci un po' di più ad aggiornare! Spero che
la storia continui a piacervi!
Ringrazio ancora tutti coloro che commentano, Yumi, Hinao, Hotaru_Tomoe,
kuroihikaru! A presto!***
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Capitolo 4 *** Capitolo IV ***
La tensione aumentava. I
partecipanti alla selezione si trovavano davanti al banco dei giudici,
aspettando di sentire il loro nome per fare un passo avanti, aspettando “il
responso”, quello che avrebbe fatto avverare i propri sogni, o al contrario
generato la delusione.
Anche Akira Sendoh era là, pronto
per l’America; come Hanamichi, nei panni di Rukawa, aveva affrontato gli
esercizi e l’incontro, durante il quale i due avevano giocato insieme, per la
prima volta compagni di squadra. E fu proprio Sendoh ad essere chiamato. Fece il
passo avanti. Il presidente della commissione pronunciò le parole - Akira
Sendoh… Lei ha passato la selezione. -Un applauso si levò dai ragazzi rimasti,
Sendoh strinse la mano ai giudici, ricevendo complimenti e auguri, e fece per
andarsene. Ma si fermò. Voleva sapere se anche quel timido ragazzo sarebbe
volato in America al suo fianco. Quel ragazzo che tante volte aveva affrontato
in un uno contro uno, o durante gli incontri tra il Ryonan e lo
Shohoku.
- Kaede Rukawa!-.. Hanamichi fece
un passo avanti. Il suo cuore batteva forte, ce l’aveva messa tutta. Il vero
Rukawa aspettava al di fuori della palestra, poiché non gli era stato permesso
di entrare. Sapeva che il momento della verità si avvicinava.
-Kaede Rukawa, Lei.. ha passato le
selezioni - Hanamichi non poteva crederci. Rimase impalato,
tremante.
-Può
andare…!
-Eh, sì, grazie.. grazie,
davvero!
Andò incontro ai giudici,
stringendo le mani di tutti…
-Anche se devo rimproverarla un
po’.. oggi non mi sembrava al massimo della forma fisica.. ma il suo valore è
ben noto a noi per…
Il presidente della commissione
non aveva fatto in tempo a finire la frase. Qualcosa di strano stava accadendo.
I capelli di Rukawa stavano cambiando colore, acquistando un rosso acceso..
Hanamichi si accorse che qualcosa non andava, la commissione lo guardava in modo
strano, tutti erano a bocca aperta, persino Sendoh, che fino ad un attimo prima
gli sorrideva, sembrava ora sbalordito. Hanamichi si portò una mano ai capelli,
e sentì che erano tornati voluminosi..
-Cavolo!-esclamò, correndo verso
la porta d’uscita..
-Ehi, Rukawa, dove sei?!
Rukawa!RUKAWA!
Hanamichi si svegliò
improvvisamente. Per un attimo non riconobbe la stanza in cui si trovava, poi
tutto gli tornò alla mente.
-Era solo un
sogno..
Diede uno sguardo alla sveglia che
si trovava sul comodino, accanto al letto..
-Le 9.37! Cavolo, alle 10 devo
stare in palestra! Perché questa cosa non ha suonato?!
Si vestì in fretta e furia, e
passando in cucina notò che la madre di Rukawa aveva lasciato la colazione sul
tavolo. La prese, pensando che un po’ di energie gli sarebbero
servite.
Uscendo dalla casa notò la
bicicletta di Rukawa su cui il giorno prima era tornato.
“Prendo questa, forse arriverò in
tempo”, pensò.
Le strade erano quasi deserte, non
ci mise molto ad arrivare nella palestra che Rukawa gli aveva indicato, dove si
sarebbero svolte le selezioni.
“Almeno sono già caldo!”.. diede
un’occhiata all’orologio.. le 10.05. Aveva solo cinque minuti di ritardo. Entrò
nella palestra, vide i ragazzi, a cui stavano spiegando gli esercizi che
avrebbero dovuto svolgere, vide un uomo guardarlo con severità, forse il
presidente della commissione, vide… Rukawa. Rukawa?! Ma se Rukawa era là, questo
significava che.. si passò una mano tra i capelli, proprio come poco tempo prima
si era visto fare nel suo sogno.. e li riconobbe. I suoi capelli rossi e folti.
Uno dei giudici gli parlò, lo invitò ad avvicinarsi, gli chiese se doveva
partecipare alle selezioni.. ma Hanamichi non sapeva più cosa fare, come
comportarsi.. Rukawa parlò al suo posto al giudice, poi si avvicinò, e gli
disse:
-Ma cosa ci fai qui.. non ti sei
guardato allo specchio stamattina?! E’ tornato tutto normale! Io sono io e tu
sei tu! Ora va.. che
mi disturbi..
Hanamichi si voltò, ancora
frastornato.. non riusciva più a distinguere il sogno dalla realtà. Forse stava
ancora dormendo… Uscì dalla palestra, ma decise di non andarsene. Voleva
comunque sapere se Rukawa avrebbe passato o meno quelle
selezioni.
Si sentiva sollevato, il futuro di
Rukawa non gli gravava più sulle spalle..
Ma era anche dispiaciuto, in
fondo.. gli sarebbe piaciuto affrontare quelle selezioni.. forse un giorno le
avrebbe affrontate anche lui, forse un giorno sarebbe partito per l’America..
forse.
-Rukawa!
Mito si stava avvicinando.
-Hanamichi è già entrato o è in
ritardo come al solito…?!
-COSA HAI DETTO?! Io non sono mai
in ritardo!!
-Hanamichi??!
-Sì, proprio io.. è tornato tutto
normale, io sono venuto qui senza neanche accorgermene.. Rukawa è
dentro..
-Incredibile! Che
fortuna!
-Come sarebbe a dire “che
fortuna”?!
-Eh.. no.. volevo dire.. credo che
contatterò quello studioso di fenomeni paranormali in qualità di testimone di
uno scambio d’identità.. e gli dirò che si sbagliava, che in realtà lo scambio
ha una durata di 24 ore, non di 48.. una bella differenza, eh,
Hanamichi?!
-Cambi discorso,
eh?!
-.. eheheh
Hanamichi sorrise, felice di avere
in quel momento accanto a sé l’amico.
Passarono più di due ore..
finalmente Rukawa uscì. Il suo volto come al solito non tradiva emozioni.
Hanamichi domandò:
-.. Allora?
E dopo un attimo di silenzio,
Rukawa rispose:
-Allora sono passato, cosa
credevi?! Mica l’hai fatta tu, la selezione!
-COSA??! Come osi rivolgerti così a me,
che sono il mito vivente, il basketman Sakuragi, il genio, il re dei rimbalzi!
Me la sarei cavata molto meglio di te! Anzi, sai che ti dico?!.. se ci fossi
stato io al tuo posto ai giudici sarebbe bastato solo guardarmi, per stabilire
che potessi partire,senza neanche farmi cimentare in tutte quelle prove.. la NBA
è già là che mi aspetta! Mica mi possono far sforzare più di
tanto!!!
-Nh..
“E’ tornato davvero tutto come
prima. Hanamichi e la sua orgogliosa sicurezza, Rukawa e le sue poche parole..
chissà, però… forse questi due potranno cominciare a comprendersi, dopo questa
esperienza.. hanno vissuto 24 ore l’uno nei panni dell’altro.. forse si
aiuteranno.. forse un giorno giocheranno ancora insieme, in NBA.. forse in fondo
questa esperienza gli ha fatto bene..”, così pensava Mito.
-E non mi rispondere in quel modo,
stupido volpino! Potevi almeno farmi uno squillo, stamattina, per dirmi che non
serviva che venivo in palestra..!!!
-E come facevo io a sapere che
esistono idioti che la mattina non si guardano allo
specchio…?!
-Cosa?! Non ho avuto tempo, andavo
di fretta!
-Il solito
ritardatario..
-COSA!!?? Tu,
brutto…
“Forse no” ^^’’ . Mito osservava i
due allontanarsi. Hanamichi si voltò verso l’amico,
gridando:
-Allora Yohei ti vuoi muovere?!
Non voglio restare con questo essere più del dovuto! Dai, che andiamo al
pachin……. NOMA?? Che ci fai tu qui?! E Mito che fine ha
fatto??
-Ma che stai dicendo Hanamichi!
Noma?? Dove sarebbe Noma? ……. oh
no… non mi dire che..
Mito si portò una mano alla
bocca.. ed eccoli lì, gli immancabili baffetti di Noma.
-Non ci posso
credere..
Hanamichi e Kaede proruppero in
una sonora risata.
-Vorrei sapere cos’è che vi rende
tanto allegri!! Non c’è nulla da ridere! Oh no! Ma cosa ho fatto io di
male???
E fu la volta di
Mito-Noma!
FINE
***E'
finita!! ='( Ci stavo prendendo gusto! .. eheheh.. =P
Comunque, spero che la
storia vi sia piaciuta..
Ringrazio
tutti coloro che hanno letto e coloro che mi hanno incoraggiata con i
commenti! Hinao, Jarychan, kuroihikaru, Yumi, Hotaru_Tomoe! Fatemi
sapere se l'ultimo capitolo vi è piaciuto! ^^ A presto! Shan
In_Saeko***
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