Grazie Zoro di Haruichan96 (/viewuser.php?uid=109438)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1 ***
Salve
a tutti! Allora ho deciso di pubblicare questa fic che ho in cantiere
già da un bel po' perchè in qualche modo voglio
farmi perdonare per
aver interrotto l'altra. Ma l'ispirazione proprio non viene e non so
che farci! Prima di iniziare conm il primo capitolo ki sembra giusto
dire che
-
Inizialmente
credevo di aver partorito una Zoro x Rufy ma poi mi sono ricreduta e
(per ora: si ho qualche capitolo pronto) ed è solo
d'amicizia: ma non un amicizia qualsiasi, ma quel rapporto che solo
Zoro e Rufy hanno, che chissà, potrebbe sfociare anche in
amore. Ma se voi ci vedete qualcos'altro fin da subito ditemelo.
-
La
storia è ambientata dopo i due anni, anzi direi 3 anni dopo
il salto temporale quindi 5 anni dopo la morte di Ace: i mugiwara hanno
raggiunto tutti il proprio obiettivo, ma continuano a solcare i mari in
cerca di nuove avventure.
-
Non
ci saranno altre coppie, su questo ne sono sicura.
-
Fin'ora
ho sempre scritto la storia su di un block notes che mi porto sempre
dietro, perciò devo copiare i capitoli già pronti
sul computer e poi postarli
-
I
capitoli saranno narrati per la maggior parte dal punto di vista di
Zoro, ma arrivati ad un punto della storia si passerà al pov
Rufy. Quindi ci sarà un altalena tra questi personaggi.
Direi
che le note sono finite e che posso dare l'inizio a questa fic, che a
mio parere non è nulla di speciale...
BUONA
LETTURA A TUTTI!!
Cap.
1
Pov
Zoro
Accidenti
a quella strega, cosa cavolo le è saltato in mente?
“Io
devo vedere i vostri villaggi, altrimenti non mi considererò
mai la
miglior navigatrice del mondo!”
Questo
cosa cavolo centra? Non faceva prima a dire che è una
ficcanaso che
non si fa gli affari suoi?
E
tutti le sono andati dietro, perfino il cuocastro si è
dimostrato
interessato. Ma sono proprio degli impiccioni! Ok, è vero
che
abbiamo tutti realizzato il nostro sogno, ma perchè fare la
rotta al
contrario? Lo abbiamo già fatto con Brook per arrivare alla
Reverse
Mountain ed è stata una faticaccia, ma adesso dobbiamo
addirittura
tornare nell' east blue: sicuramente ci metteremo un sacco di tempo!
“Ehy
Zoro, tu cosa ne pensi?” Ecco Rufy.
Non
lo ammetterò mai, ma sono un po' preoccupato per lui. Mi
è sembrato
molto turbato, anche se non lo ha dato troppo a vedere.
“Penso
che Nami dovrebbe farsi gli affaracci suoi!”
Lo
guardo di sottecchi mentre continuo a sollevare i pesi: ha abbassato
il cappello sugli occhi e incrociato le braccia al petto.
Istintivamente lo sguardo mi cade sulla cicatrice a forma di X che ha
sul petto e lì capisco tutto. Ace. La guerra di marineford.
Ecco
perchè era tanto turbato, ecco perchè era
così triste e
distaccato: non vuole tornare nel luogo che più gli ricorda
Ace.
Subito
mollo i pesi ed esco dalla vedetta*. Rufy mi guarda perplesso: in
fondo è risaputo che non mollo i miei allenamenti se non per
mangiare, dormire o combattere contro il nemico di turno.
Scendo
sul ponte della nave e mi fiondo dalle ragazze.
Ma
possibile che quelle due non abbiano nulla da fare? Stanno tutto il
giorno a prendere il sole, tutti i santi giorni: e poi dice che
quello sfaticato sono io, ma si è mai vista?! Comunque non
è il
momento di pensare a queste cose, ho un discorsetto da fare.
“Nami”
“Cosa
vuoi Zoro?” Nemmeno si gira per parlarmi quella...
“La
tua proposta è rifiutata, torniamo subito nel nuovo
mondo!”
Ora
mi sta guardando malissimo, è arrabbiata, oh se è
arrabbiata, ma
non mi farà cambiare idea.
Possibile
che sia così stupida da non capire che in questo modo
farà soffrire
Rufy, possibile che sia così cieca?
“Non
se ne parla nemmeno! Io ci voglio andare...e poi anche gli altri sono
d'accordo!”
“Hai
mai chiesto la nostra opinione a riguardo?”
Ora ho decisamente
alzato la voce, tant'è che sia Robin che Usopp mi stanno
fissando.
Anche loro sembrano confusi...ma possibile che nessuno capisce,
possibile che nessuno si sia accorto che Rufy in questi giorni
è
strano, taciturno, un po' giù di corda. Possibile che
nessuno se ne
sia accorto?
“Voi
non avete detto nulla”
“Perchè tu non ce ne hai dato il
tempo! Hai detto la cosa a tutta la ciurma e poi ce la sei venuta a
dire quando ormai era tutto organizzato, perfino la rotta era
già
stata invertita!
Ma
ora ho riflettuto non voglio!”
In
realtà per me non fa nessuna differenza: il mio nome
è già
arrivato in paradiso e Kuina sicuramente conosce ogni membro della
mia famiglia. Mi piacerebbe andarla a trovare, ma sono sicuro che lei
capirà quello che sto facendo. Rufy è il mio
capitano, il re dei
pirati e il mio migliore amico e io in quanto suo vice devo
proteggerlo...certo se lo dicessi a lui si arrabbierebbe moltissimo,
ma lo farò anche a costo della mia vita! L'ho già
fatto a Triller
Bark e lui non ne sa nulla ed è giusto così!
Fortuna che quel
stupido damerino non gli ha detto nulla, altrimenti non so cosa gli
avrei fatto...
“Noi
ci andremo fine della questione, che a te piaccia o no!”
D'accordo
Nami, se è il gioco duro che vuoi lo avrai! Mi dirigo a
passo
spedito verso il timone, fregandomene altamente degli sguardi
curiosi di Usopp, Robin e Nami. Una volta vicino lo prendo tra le
mani e lo giro velocemente.
La
nave sbanda di colpo, tutto cade per terra, alcune urla di paura si
alzano in cielo, velocemente la polena della nave gira nel verso
opposto a quello in cui era prima. Guardo soddisfatto il mio operato e
decido di tornare ai miei allenamenti: se qualcuno avesse osato
cambiare di nuovo la rotta avrebbe dovuto vedersela con me.
Controllo
che le mie spade siano in ordine e incomincio a salire per tornare
sulla vedetta, quando qualcuno mi prende per la collottola e
violentemente mi scaraventa sul duro legno del ponte.
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Capitolo 2 *** Capitolo 2 ***
Capitolo
2
“Si
può sapere cosa diavolo combini, Marimo? Ti rendi conto che
hai
rovinato un capolavoro di arte culinaria! Ci avevo messo tanto amore
per prepararlo e tu cosa fai? Me lo distruggi!”
Ora
lo prendo a fette, giuro che lo faccio! Se normalmente non lo
sopporto ora ho proprio voglia di ucciderlo! Mi alzo dal pavimento,
pronto a tirare fuori le mie spade e fargliela vedere a quel
sopracciglio a ricciolo, ma una mano sulla spalla mi blocca...
“
Zoro
fermati”
Quando
è sceso dalla vedetta? Non l'ho sentito arrivare. Il
cappello è
calato sugli occhi e una mano è stretta a pugno “
Sentite ragazzi,
voi volete andare nel villaggio mio e di Zoro, vero? Sappiate che
entrambi siamo d'accordo, per noi va bene non ci sono
problemi”
Guardo
Rufy, sconvolto: non capisco perchè abbia deciso di farsi
male da
solo, appoggiando questa maledetta idea! Che in realtà io
non abbia
capito nulla? Che mi sia fatto un film mentale?
Ora
sorride allegramente giocando con Chopper e Usopp; questa sua frase
ha scatenato l'euforia generale, facendo dimenticare a tutti quello
che avevo combinato. Che mi sia davvero sbagliato? Lo fisso ancora e
trovo la risposta: no, non mi sono sbagliato. Lui si sta sacrificando
per rendere tutti felici.
Lo
so.
Anche
se sembra sempre lo stesso: solare, allegro, mangione, pasticcione,
in realtà è turbato e, per quanto mi risulti
strano riferire questa
parola al mio capitano, ha paura.
Ha
paura che tutto quello che ha passato gli ritorni alla mente, ha
paura di sentire il rumore degli spari, la puzza della polvere da
sparo, le urla dei marine e dei pirati che incessantemente
combattevano intorno a lui; ma sopratutto ha paura di sentire il
sangue di suo fratello sulla pelle, di rivedere la scena della sua
morte, di precipitare di nuovo in quel baratro da cui a fatica
è
riuscito a riemergere. Lui continua a comportarsi come sempre, ma in
realtà sta soffrendo e nessuno lo capisce! Tutti continuano
a
credere che vada tutto bene. Eppure lo dovrebbero sapere che 5 anni
non bastano per chiudere una ferite del genere, la cicatrice
è
appena fatta, ma pronta a riaprirsi in qualsiasi momento e alla prima
sollecitazione.
Avvolto
nei miei pensieri non mi accorgo che Rufy mi si è avvicinato
e mi ha
appoggiato il cappello in testa. Lo guardo confuso e faccio subito
per rimetterglielo in testa, dove è giusto che stia, ma lui
si
scansa e dice “Grazie Zoro” per poi tornare a
giocare.
Rimango
lì per qualche minuto, ancora con il cappello tra le mani.
Sorrido,
me lo calco in testa e poi torno ai miei esercizi.
Mi
sono dimenticata di dire che i capitoli non sono molto lunghi e che
non aggiornerò spesso perchè dal block notes li
devo copiare sul pc
e non ho molto tempo, comunque farò del mio meglio!
L'immagine
non è proprio uguale, ma credo vada bene...
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Capitolo 3 *** Capitolo 3 ***
Capitolo
3
E'
da circa tre ore che mi alleno senza sosta. Il cappello ancora in
testa e un leggero sorriso sulle labbra. Sento il cuoco urlare che
è
pronta la cena e quasi immediatamente una porta che si spalanca. Rido
pensando che probabilmente Rufy si era appostato dietro, aspettando
solo questo momento.
Scendo
dalla vedetta e mi dirigo in cucina. Apro la porta e subito piazzo il
cappello sulla testa del mio capitano: è un gesto veloce,
che passa
quasi inosservato, tranne a lui che mi sorride e poi torna a
mangiare. Mi siedo al solito posto, di fianco a lui. Il cuocastro
appoggia appoggia un enorme vassoio di carne proprio di al centro
della tavola. Rufy ci si fionda letteralmente sopra, lottando contro
Usopp e Chopper. Io incomincio a prenderne uno, ma un lungo bastone
si mette tra la mia mano e il cibo. Alzo un sopracciglio, leggermente
irritato e poi fisso Nami.
Tutti
a tavola ci stanno guardando, tranne il gommoso che continua
imperterrito a mangiare, fregando da tutti i piatti. Nami mi guarda
con fare severo, allontana il bastone dalla mia mano e me lo punta in
gola. Riesco a sentire il freddo del metallo sulla mia pelle, ma
rimango impassibile.
“Mi
dispiace Zoro, ma tu non toccherai cibo finchè non chiederai
scusa
a tutti. Per la tua bravata al timone hai fatto cadere e quindi
stropicciare tutte le mie cartine, per non parlare dei libri di Robin
e delle ampolle di Chopper, hai distrutto il duro lavoro di Sanji,
hai distratto Franky e Usopp da un loro progetto e hai sparpagliato
tutti gli spartiti di Brook per terra. Delle scusa sono
necessarie.”
Non
ho proprio nulla di cui scusarmi, ho fatto solo ciò che
ritenevo
giusto. Non chiederò mai scusa per una colpa che non ho. Le
dico
esattamente queste parole e Nami si infuria come una matta. Carica il
suo climaattack e si prepara a tirarmi addosso un attacco di fulmini:
potrei schivarlo facilmente, ma non saranno certo quattro fulmini a
farmi del male, perciò impugno un cosciotto e incomincio ad
addentarlo, mentre mentalmente aspetto il momento dell'impatto: meno
tre, meno due, meno uno e...niente. Possibile che abbia deciso di
fermare l'attacco?
Alzo
gli occhi e noto che sono coperto dal corpo di Rufy: non sta coprendo
solo me, ma anche Robin, Sanji e Brook. Infatti anche loro sarebbero
stati coinvolti se non ci fosse stato il suo provvidenziale
intervento. Sicuramente lo ha fatto che perchè non voleva
che anche
loro venissero coinvolti nell'esplosione. Lo vedo ritornare alla sua
forma normale e avvicinarsi alla navigatrice. Delicatamente le sfila
il climaattack dalle mani. Stranamente Nami non fa alcuna resistenza.
Fa qualche passo indietro e appoggia l'oggetto sul tavolo, di fianco
al piatto di carne.
“Nami,
lo sai che avresti potuto fare del male a qualcuno con questo, vero?
Te ne sei accorta o hai attaccato senza controllare? Ti vieto di
usare il climattack sulla nave da oggi in poi e Zoro non deve
chiedere scusa proprio di nulla, non ha fatto nulla di sbagliato. Ora
scusatemi, ma non ho più molta fame”
Rufy
prende di nuovo il bastone ed esce dalla cucina, facendo cigolare la
porta alle spalle. Tutti sono decisamente confusi e frastornati: Rufy
che non ha fame è l'inizio dell'apocalisse, senza dubbio.
Fisso la
porta per un tempo che mi sembra infinito.
Che
gli è saltato in mente, difendermi così
apertamente? Pensa davvero
che io non ne sarei stato capace...no, forse sto correndo troppo;
forse non sopportava il fatto che io dovessi pagare per una colpa che
a suo parere io non ho. Si, sicuramente è così!
Nami
mi sta ancora fissando male, come se fosse arrabbiata. Lei
arrabbiata? Quello arrabbiato sono io!
Nessuno
capisce niente, hanno tutti delle fette di prosciutto sugli occhi...
e devono ancge essere belle spesse per non capire come stanno le
cose.
“Perchè
mi guardi male strega? Non ho deciso io e comunque i tuoi fulmini non
mi avrebbero fatto niente. Inoltre lo hai sentito, no? Ci andremo nei
nostri villaggi, va bene per entrambi”
No,
in realtà, non va bene per niente, ma è un ordine
e gli ordini non
si discutono, mai! Però...cavolo, sono pur sempre il
vicecomandante:
il mio compito è anche quello di aiutare Rufy, ma come
faccio?
Contro
la sua testardaggine nemmeno le mie spade possono fare qualcosa!
“Si
si, Rufy ha detto così ma si vede che a te non va
bene!”
Ecco
solo il biondino ci mancava!
“Sanji ha ragione, l'ho notato
anche io!”
Grande ora tutti annuiscono! Si, ok, dopo la sfuriata
di stamattina era palese, ma fa sempre un certo effetto sentirselo
dire. Decido di essere diretto, ma non dirò le cose come
stanno: se
lo facessi Rufy si arrabbierebbe molto. Con me non lo ha fatto solo
perchè sono stato io a capire: anche gli altri lo devono
fare.
Devono capire che non è davvero felice di ritornare
lì, dove il
ricordo è più forte. Sono proprio degli ottusi...
“Si
è vero a me l'idea non piace per nulla, ma sappiate che non
è per
me che mi preoccupo. Inoltre credo che ognuno di voi abbia bisogno di
un paio di occhiali”
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Capitolo 4 *** capitolo 4 ***
CAP.
4
Esco
senza nemmeno guardarmi indietro. Spero vivamente che abbiano capito,
io non ho voglia di fargli da balia o da mammina apprensiva! Sono
intelligenti, capiranno sicuramente.
Senza
nemmeno pensarci arrivo davanti alla polena dove vedo il mio
capitano: mi da le spalle e guarda l'orizzonte. Mi avvicino in
silenzio e mi appoggio alla balaustra della nave. Sto per parlare, ma
lui è più svelto e mi precede: “
Scusa Zoro, so che non sarei dovuto intervenire, ma non potevo
tollerare che tu prendessi una punizione a causa mia. Ti ringrazio
davvero, a quanto pare sei stato l'unico a capire e ti ringrazio
anche per la tua decisione di non aver detto niente prima agli altri.
So che forse ho intaccato il tuo orgoglio e me ne pento subito. So
che ora ti sembrerò un egoista, ma potresti starmi vicino
una volta
arrivato là? Non credo di riuscire a sopportare tutti i
ricordi che
mi verranno alla mente. Ti prego Zoro, anche se forse non ne ho il
diritto”
Cosa?
Cosa diavolo, quell'idiota, imbecille, stupido...mi prega?! No,
questo non posso tollerarlo!
“Ascoltami
bene zucca vuota, tu sei il re dei pirati e non devi pregare nessuno,
inoltre non ci devi nemmeno pensare: certo che ti aiuterò!
Fino alla
fine, capitano”
Ora
sorride, come non faceva da molti giorni a questa parte.
“Grazie,
miglior spadaccino del mondo”
Rido.
Ormai ho quel tipo da un anno, ma mi fa sempre un certo effetto
sentirmelo dire.
“Ehy,
Rufy” Lo chiamo con un ghigno divertito “tieni!”
Gli
lancio un cosciotto che prende subito al volo, lo sta per mangiare,
quando...
“Ma
io avevo detto che non aveva fame”
“No,
tu hai detto che non hai più MOLTA fame, perciò
ancora un po' vuol
dire che ce l'hai”
Il
mio capitano scoppia a ridere, ingoiando il cosciotto tutto intero:
“Zoro,
sei il migliore!”
Finalmente
ce l'ho fatta ad aggiornare.
(Salta
di gioia)
Ciao,
a presto (spero)
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Capitolo 5 *** Capitolo 5 ***
Niente...niente!
Ormai
è da 8 mesi che viaggiamo e quegli idioti non hanno capito
nulla! Ho
una voglia matta di urlargli contro, ma possibile che tutti si siano
già dimenticati di Marineford? Cavolo! Tutti i giornali lo
riportavano a caratteri cubitali! Ok, sono passati 5 anni, ma non
possono davvero esserselo dimenticato...è impossibile!
Inoltre
hanno anche deciso di visitare il villaggio di Nami, Usopp e il
ristorante del cuoco.
Anche
se devo ammettere che al Baratie mi sono diverto e non poco. Vedere
Paty e Carne che prendevano in giro quel cuoco da strapazzo e Zeff
che si divertiva come a dargli corda...inutile dire che mi sono unito
al gruppo senza nemmeno pensarci. Quando hanno tirato poi la storia
della taglia, Chopper lo ha dovuto portare in infermeria, si era
pietrificato sul luogo.
“Forse
se chiamo Hancock lo può mettere a posto?”
“Noooooooooooooooooo!!
Poi perde troppo sangue!”
Povero
Chopper deve sempre curarsi di tutti...non che io lo abbia mai
ascoltato, però..
Dopo
siamo passati a Coconaut village: dire che ci hanno accolti come
degli eroi è dire poco!
Tutta
l'isola era lì. Nami è subito corsa da sua
sorella Nojiko e poi si
è diretta alla tomba di sua madre. Il villaggio di Coco ha
festeggiato esattamente come quella volta di 5 anni fa.
Genzo
ha voluto che Rufy rinnovasse la promessa che gli aveva fatto e lo ha
minacciato (ancora) di morte sicura se non l'avesse adempita; ma si
sa, Rufy mantiene sempre le promesse.
E
infine siamo andati a Shiropp: Kaja, Merry e i tre amici di Usopp ci
sono venuti subito incontro.
Kaja
si è buttata tra le braccia di Usopp in lacrime; a quanto
pare sta
studiando per diventare un ottimo medico.
Usopp,
per una volta nella sua vita, non ha raccontate delle frottole alla
sua amica: ha solo ingigantito i fatti, ma conoscendolo, è
già un
passo avanti.
Ed
ora ci stiamo dirigendo a Sheltz Town, il mio villaggio Natale.
Secondo
Nami ormai mancano pochi giorni di navigazione se il vento rimane
favorevole.
Sarà
bello rivedere il sensei dopo tutto questo tempo. Rufy invece mi fa
preoccupare: se normalmente è sbadato e con la testa fra le
nuvole,
in questi giorni lo è ancora di più e se
normalmente è un pericolo
pubblico adesso è proprio una calamità naturale e
se prima mangiava
tanto, ora mangia anche il triplo e, come ciliegina sulla torta: non
sta un attimo fermo!
Cavolo
ma sembra che debba andare a all'inferno e non nel suo villaggio
natale!
Gli
devo parlare e subito. Mi alzo dalla balaustra e lo acchiappo per un
braccio.
Lo
trascino fino alla coffa e lo lancio sul pavimento, di fianco ai miei
strumenti d'allenamento.
Allora,
salve a tutti.
Un
paio di chiarimenti: 1) Ci mettono poco perchè conoscono
già la
rotta e inoltre non combinano tutti i guai che normalmente in OGNI
isola combinano.
-
E' giusto il nome
del villaggio di Zoro? Sul manga c'è scritto
così, ma a me sembra sbagliato...
-
E voi vi
chiederete...e Robin? Almeno lei non può non aver capito!
Aspettate e tutto vi verrà rivelato...( fa tanto cosa
mistica -.-)
-
Dovevo pubblicarlo
prima, ma sono uscita e sono tornata alle 11,30 ( non era una cosa
programmata ;))
-
Spero vi piaccia e
se c'è qualcosa che non vi è chiaro, non vi
piace, vi fa vomitare...ditemelo!
Ringrazio
Cola23, Temari_Ace e Neko che hanno avuto il coraggio di leggere e
commentare, Jeo 95 che l'ha messa tra le preferite e lady marion, che
l'ha messa tra le seguite: ALIGATOU!!!
Bene,
auguro una buon a notte a tutti...sarà meglio che ci vada
anche io!
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Capitolo 6 *** capitolo 6 ***
Lui
in tutto questo tempo non ha mosso un muscolo.
Come
pensavo ha la testa fra le nuvole!
“Rufy,
mi dici cos'hai?”
Sussulta
al suono della mia voce e mi guarda in volto, come se non mi avesse
notato fino a quel momento.
“Come?”
“Ti
ho chiesto cosa diavolo ti succede? Lo so che tornerai nel luogo dove
hai passato l'infanzia con tuo fratello, ma non ti sembra una
reazione eccessiva?”
Si
toglie il cappello e incomincia a girarselo tra le mani.
“Si,
insomma, in effetti c'è dell'altro, ma, bhe, ecco, io, non
so...”
“Cosa?”
Non mi risponde. D'accordo proverò io. Cosa potrebbe turbare
Rufy
così tanto?
“Una
ragazza?” Più che un affermazione è un
pensiero che faccio ad
alta voce: subito scuoto la testa; non ci riesco a vedere Rufy con un
ragazza, ne con chiunque altro: spero ardentemente in un no da parte
sua...che poi dico TRA TUTTE PROPRIO QUESTA MI DOVEVA VENIRE IN
MENTE?!
“Eh?
Ma va! Non è affatto quello il problema!”
Mi
sento stranamente sereno e a stento trattengo un sospiro di sollievo
e, calmandomi, gli chiedo: “E allora cosa
c'è?”
“Sa..Sa..Sabo”
Non
finisce nemmeno di pronunciare quel nome che come un fulmine scappa
via.
Sabo?
E chi è? Non l'ho mai sentito nominare.
Però
mentre lo pronunciava sembrava triste, ma allo stesso tempo
arrabbiato.
Improvvisamente
mi accorgo che tutto quello che so sul suo passato l'ho scoperto da
altri: tranne la storia del cappello, è l'unica cosa che ha
voluto
raccontarci:.Tutta la ciurma ha sentito almeno una volta la storia e
ogni volta che la raccontava era possibile vedere nei suoi occhi una
luce particolare, quella che ha solo per il suo mito, per l'uomo che
gli ha salvato la vita.
Rufy
conosce la storia di tutti noi, ma noi non sappiamo nulla su di lui:
Ace e Garp li abbiamo conosciuti per caso e la storia di Dragon non
la sapeva nemmeno lui, perciò...
Si,
ma poi?
Nessuno
si è mai posto il problema...forse perchè ci ha
catturato con il
suo sorriso e ci ha dato la speranza e la voglia di andare avanti,
chissà...
Mi
dirigo in cucina e prendo un bicchiere d'acqua.
“Ehy
marimo, cosa ci fai nella mia cucina?”
“Prendo
solo un bicchiere d'acqua, sopracciglio a bersaglio.”
“Non
mi sembri particolarmente felice di tornare nel tuo villaggio”
“Non
mi fa ne caldo ne freddo”
“Tsk, il solito insensibile”
“Si,
si, fatti gli affari tuoi!”
Ma quello lasciarmi in pace mai?
Lo
faccio a fette, giuro che lo faccio!
Ciao
a tutti!! Ce l'ho fatta ad aggiornare, visto che domani non ho un
tubo a scuola, apparte una verifica di inglese che però il
prof ha
detto che non conta, perciò nessuno si è sognato
di aprire il libro
di inglese ^_^
E
visto che avevo un po' di tempo..TADAN!
Ringrazio
tutti di cuore e il prossimo capitolo sarà a Sheltz Town
Zoro:
Era anche ora che arrivassimo!
Io:
Ciao Zoro, aspetta...come ci sei finito qua? No, aspetta...ti sei PERSO?
Zoro:
Io non mi perdo mai!
Io:
-.- Se, come no! Tieni, questo è il gps, torna indietro,che
è
meglio!
Bene,
ora vado, bye bye!
|
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Capitolo 7 *** capitolo 7 ***
Siamo
arrivati! Caspita quanti ricordi che mi tornano alla mente: gli
allenamenti duri ed estenuanti, tutti i combattimenti contro Kuina e
contro tutti gli altri ragazzi del Dojo. Chissà come stanno
ora...
E
chissà come sta il sensei. Ma si, una visitina gliela posso
fare!
“Ehy
Zoro, dove vai?”
“Al
Dojo”
“Ma
ti perderai di sicuro!”
“No, so dov'è!”
“Allora
da qualche parte sai orientarti”
Possibile
che quella non si faccia mai gli affari suoi?!
“Spadaccino,
possiamo venire anche noi?”
Mi
fermo. Possono venire anche loro? Bhe, non credevo che me lo
avrebbero chiesto: direi di si. Che problema dovrebbe esserci?
“Certo
Robin”
Non
finisco nemmeno la frase che Rufy, Chopper e Usopp incominciano a
correre; guardo Rufy.
Sorride,
fa il cretino come suo solito, scherza con Usopp e Chiopper...a prima
vista può sembrare tutto normale, ma in fondo io so che
è molto
turbato e poi quel nome...Sabo...continua a tornarmi in
mente...chissà chi è?
“Zoro,
ma che sorpresa!”
Il mio maestro non è cambiato in questi anni,
solo un po' invecchiato.
“Maestro,
ha visto: sono diventato il miglior spadaccino del mondo, sono sicuro
che anche Kuina lo sa”
“Senza dubbio! Ma mi chiedo come mai tu
abbia deciso di diventare un pirata: sapevo che eri un famoso
cacciatore di taglie”
“A
dire il vero non lo so, ma non me ne pento, anzi ti presento il mio
capitano, nonché re dei pirati, vero Rufy?!” Mi
giro, ma non lo
trovo: eppure era qui fino ad un minuto fa.
“Ragazzi
sapete dov'è Rufy?”
“Si,
si è diretto verso quel boschetto”
Sanji
mi indica un piccolo boschetto sulla destra: lo riconosco subito.
Quel sentiero porta al cimitero dove è presente anche la
tomba di
Kuina. Senza pensarci lo seguo e lo trovo subito.
E'
seduto in silenzio vicino alla tomba della mia amica: è
serio e
sembra che stia ascoltando qualcuno, poi...
“Si
hai ragione, Zoro è il migliore amico che si possa
desiderare: mi
aiuta sempre anche quando lo faccio arrabbiare e non è
affatto vero
che è scarso: adesso è il miglior spadaccino del
mondo. Ha battuto
Mihack occhi di falco e si è guadagnato di diritto quel
titolo!”
Ancora
silenzio: lo vedo annuire con il capo e poi scoppiare a ridere. Le
questioni sono due: o Rufy è pazzo, oppure sta parlando con
Kuina.
“Ah,
ma allora stavi scherzando, sapevi già tutto! Non devi farmi
questi
scherzi! Comunque lo sai, abbiamo incontrato una ragazza che Zoro
dice di essere uguale a te e non ci vuole mai combattere
contro.”
Sta parlando di Tashigi “Kuina tu non sei arrabbiata,
vero?”
Arrabbiata? E di che cosa?
“Cioè
non ti dispiace se Zoro è diventato un pirata?”
Ma
che domande le fa? Cosa gliene può fregare a lei? E
poi...come
cavolo fa a a parlarci?
“Evviva!!
Grazie!! Ora vado, così puoi parlare con Zoro, ciao
Kuina!”
Si
alza e se ne va, saltellando. Rimango fermo per qualche secondo, poi
decido di avvicinarmi.
Salve
a tutti. Ho deciso di pubblicarne un altro perchè durante la
settimana avrò poche possibilità di farlo,
così sfrutto il
week-end il meglio che posso.
Fatemi
sapere cosa ve ne pare. Inoltre volevo modificare una cosetta che
avevo scritto nel primo chappy: avevo detto che non ci sarebbero
state altro coppie, ma alla fine un'altra mi è venuta lo
stesso.
Quale?
Provate a indovinare. Chiedo alla persona che mi ha ispirata (che
ringrazio) di non dire nulla, altrimenti addio sorpresa.
Bye
bye e buona notte!! :)
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Capitolo 8 *** Capitolo 8 ***
Per qualche secondo fisso la bara e poi mi siedo a
gambe incrociate vicino ad essa, esattamente dve prima era seduto Rufy.
Sto fermo per qualche minuto, in silenzio.
Cavolo, ma cosa sto facendo? Non posso parlare ad
una lapide e se poi passa qualcuno...penserà sicuramente che
sono matto! Però io volevo venirla a trovare...al diavolo la
razionalità!
“Ciao Kuina, è da molto che non ci
vediamo. A quanto vedo hai già conosciuto il mio capitano,
nonché re dei pirati. Credo che tu abbia capito che
è un tipo un po' strano, ma è il migliore amico
che si possa desiderare. E' stato lui a spingermi a diventare un
pirata...spingermi...diciamo che mi ha ricattato, ma in fondo ho subito
accettato la sua proposta: forse perchè aveva un sogno
più pazzo del mio, perchè non mi aveva preso in
giro, perchè...perchè Rufy è Rufy, non
c'è nient altro da dire!
Anche gli altri sono simpatici, si anche il
cuocastro e la strozzina ma non glielo dirò mai, ma con loro
non ho lo stesso rapporto. Lo sai Kuina, ho pensato molto a te in
questi anni, mi sei mancata molto e quando mi sono ritrovato davanti
Tashigi, la ragazza che è uguale a te mi è venuto
un colpo, le ho persino spaccato gli occhiali. Lo sai non sono ma
riuscito a combattere contro di lei, ogni volta mi tornavi in mente e
mi bloccavo. Ora mi odia: al nostro primo incontro non le avevo detto
di essere un pirata e quando lo ha scoperto è andata su
tutte le furie; ha subito detto che un pirata non è degno di
impugnare una spada come la tua Wado Ichimoji e ha giurato di rubarmela.
Non le ho mai permesso nemmeno di toccarla: su
questa spada ho giurato sia a te che a Rufy che sarei diventato il
migliore, perciò è importantissima. Ora sono il
migliore, perciò credo che questa debba tornare al suo
legittimo proprietario”
Mi tolgo la spada dal fodero e l'appoggio sulla sua
tomba. Mi dispiace molto doverla lasciare, ma ho adempito alla mia
promessa e deve tornare dalla sua pedrona.
Mi giro e incomincio a camminare in direzione del
Dojo, ma un colpo di vento mi fa fermare. Senza un apparente motivo mi
volto e vedo che la spada piano piano si avvicina a me, come spinta da
qualcuno.
Com'è possibile?
“Zoro” Questa voce...non è
possibile: è la voce di Kuina. Non può essere,
è un sogno, non ci sono alternative, aspetta...Ahy! Si sono
sveglissimo, ma allora...
“Zoro, questa spada ormai appartiene a te, vuole
stare con te perchè vuole vivere nuove avventure.
Non sai quanto sono felice che tu ce l'abbia fatta.
Continua a seguire la via della spada, non importa se sei un pirata o
un marine. Ora ti saluto Zoro e grazie di tutto.”
Così come è apparsa, allo stesso modo
è scomparsa. Ormai la spada è ai miei piedi e
continua a muoversi verso di me.
La prendo e la rinfodero. Il vento si calma e tutto
torna silenzioso come prima.
Non so se è stato vero o un sogno, ma
non mi importa. Sorrido e raggiungo i miei compagni.
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Capitolo 9 *** Capitolo 9 ***
E'
passato un mese da quando abbiamo lasciato Sheltz-Town:
il maestro mi ha detto le stesse cose che mi ha detto Kuina. Abbiamo
anche allenato i ragazzi del dojo: specialmente io e Brook
poiché
siamo due spadaccini, ma anche gli altri si sono dati da fare,
mostrando
le loro
tecniche e il loro stile di combattimento. I
bambini erano semplicemente entusiasti: come dargli torto vedevano i
loro “eroi” (la prima volta che ci hanno
chiamato così a tutti è venuto un colpo e Rufy se
l'è risa della
grossa) all'opera. Anche se si sono spaventati non poco quando hanno
visto Nami
arrabbiata: io e Sanji ci eravamo messi a litigare, ma è lui
che se
l'è cercata!
Ora
ci stiamo
dirigendo al villaggio Foosha e sono tutti eccitatissimi...tranne
Rufy. No, forse dire tranne è sbagliato; da una parte sembra
aver
paura, ma dall'altra è anche felice: la cosa non
è poi così strana
visto che torna al suo villaggio natale come re dei pirati. E' sempre
sulla polena con lo sguardo perso nel vuoto.
E
io non ho ancora capito chi è questo Sabo!
Ho
provato a cavargli qualcos'altro altro da bocca, ma è stato
tutto
inutile, così ho rinunciato, sperando di capire una volta
arrivati.
Inoltre
sembra che qualcuno abbia incominciato, finalmente, a capire: Nico
Robin.
Ci
ha messo un po', ma a quanto pare ha capito: ovviamente,
però, non
si può fare più nulla, ormai mancano solo poche
ora all'arrivo,
però almeno li tiene a bada e fa in modo che Rufy non sia
sempre
tartassato di domande.
Decido
di andare a farmi un pisolino vicino ai mandarini di Nami,
uno dei pochi posti tranquilli della nave.
Salgo
la scaletta della cucina e mi stendo sotto l'ombra delle piante:
finalmente sto per cadere tra le braccia di Morfeo, quando una voce
mi fa cambiare idea: “Zoro, dovrei parlarti”
Robin?
E quando è arrivata? Forse era qui già da prima
ad annaffiare i
fiori e io non me ne sono accorto...sarà così!
“Cosa
c'è Robin?” Sono leggermente irritato, stavo pur
sempre per
addormentarmi.
“Volevo
parlarti di Rufy e poi volevo anche scusarmi, si scusarmi, per non
essermi accorta prima del dolore di Rufy. Ma sai, quando Nami ha
proposto l'idea mi sono fatta prendere dalla curiosità e non
ho
pensato troppo alle conseguenze: forse perchè ho provato a
dimenticare quei due anni di lontananza”
Robin
ha ragione. Ognuno di noi ha provato a dimenticare e forse è
proprio
quello il nostro errore: non volevamo ricordare le lacrime che
abbiamo versato per la lontananza, per il rimorso di non essere con
lui quando aveva più bisogno e anche le lacrime per aver
perso un
amico: perchè anche se lo abbiamo conosciuto per poco la
simpatia di
Ace è entrata nei nostri cuori.
Anche
Robin, Franky e Brook, nonostante non lo abbiano mai conosciuto,
erano pronti ad andare ad aiutarlo: perchè era, ed
è il fratello di
Rufy e questo bastava.
Ma
noi non c'eravamo ne a Marineford, ne a Impel Down. Ha dovuto
affrontare tutto da solo: certo aveva molti alleati tra i quali anche
Bagghie e Crocodile, nostri vecchi nemici, Jinbe, ex membro della
flotta dei sette, l'imperatrice Boa Hancock e persino il capo
rivoluzionario, Ivankok; ma non aveva la sua ciurma, non aveva
noi...io non me lo perdonerò mai e continuerò a
seguirlo anche
all'inferno se necessario.
“Sicuramente
è triste per quello, ma c'è dell'altro. Un po' di
giorni fa mi ha
detto un nome che però non avevo mai sentito. Ha menzionato
un certo
Sabo: sembrava triste e...”
“Sabo
hai detto! Che strano...questo nome l'ho già sentito..si,
quando
sono stata con i rivoluzionari: Sabo è un rivoluzionario, ne
sono
certa.
“Cosa?
Ma Rufy non sapeva nemmeno cosa fossero i rivoluzionari prima che tu
glielo spiegassi, figurati se lo sa”
“Lo
so, ma sono sicura di non sbagliarmi...anche se non l'ho mai visto in
faccia visto che indossava sempre un mantello scuro, ma ora che ci
penso mi ricordo che mi faceva sempre delle domande su Rufy, ma
credevo me le facesse perchè Rufy ha dichiarato guerra al
governo
mondiale sia per salvare me, sia quando ha tirato quel pugno a qual
drago celeste. Inoltre potrei anche sbagliarmi, potrebbe essere solo
una coincidenza che io abbia incontrato un ragazzo con questo
nome.”
“Io
non lo so, ma credo che dobbiamo parlarci”
“Si,
lo credo anche io”
Mi
alzo e subito ci dirigiamo verso la polena, ma non riusciamo ad
avvicinarci che si sente una voce...
“Ma
quella è la nave di Rufy!”
“Cosa
Rufy?!”
“Ma
proprio il nostro Rufy?”
“Si,
si è proprio lui”
Siamo
arrivati: è possibile vedere i paesani che si sbracciano per
salutare Rufy.
Lui
si alza sulla polena e manifesta uno dei suoi sorrisi migliori.
“Forse
è meglio più tardi, Robin”
“si,
sono d'accordo”
Eccomi
sono tornata!!!!! Scusate il ritardo, ma sono stata rimandata in
greco, per tutto giugno sono stata in letargo e a luglio avevo il
corso di greco indetto dalla scuola e ultimo, ma non ultimo, sto
giocando a One piece gigant battle 2: un gioco stupendo,
ma...COMPLETAMENTE in giapponese, perciò mi sto scervellando
per
riuscire a fare il massimo.
Bene
detto questo, spero che il prossimo aggiornamento sia più
veloce.
Grazie
a tutti.
haruichan96
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Capitolo 10 *** Capitolo 10 ***
Pov.
Rufy
Wuao,
mi stanno salutando tutti! E ci sono anche Makino e il sindaco: che
bello rivederli, mi sono mancati davvero molto. Quanti
ricordi...troppi...Questo posto dove mi trovo adesso...è qui
che
Sabo è stato colpito da quella palla di cannone lanciata da
quel
drago celeste...io quella volta non c'ero e non ho potuto vedere il
volto di quel uomo, ma il pugno che ho dato alle Sabaody era anche
per lui, per la sua morte: quel giorno, quando ho visto Hacchi
colpito da quel proiettile, subito mi è tornato alla mente
il volto
di mio fratello; vane sono state le parole di Hacchi e di
Pappagù,
il sorriso di mio fratello era l'unica cosa che riuscivo a vedere. A
quel punto non sono riuscito a trattenermi e l'ho colpito, ho colpito
quel bastardo con tutta la mia forza, con tutta la mia rabbia e con
tutto il mio dolore e non mi pento, ne mi pentirò mai del
mio gesto.
Alle Sabaody ero arrabbiato solo per Sabo: ora quando penso a quegli
individui, mi arrabbio per Sabo, per Hancock, per Marigold, per
Sandersonia, per Hacchi e per tutti gli schiavi che continuamente
subiscono le loro angherie.
Automaticamente
la mia mente pensa ad Ace: le immagini della guerra galoppano davanti
ai miei occhi, una più frenetica dell'altra, mentre come
sfondo ho
la morte di mio fratello davanti agli occhi. Sono passati due anni,
ma nonostante ostenti felicità, di notte sono attanagliato
dagli
incubi.
Ma
c'è una nota di...orgoglio: infatti ripenso anche a quando
ho
battuto Barbanera.
Era
la sfida decisiva, la sfida che avrebbe decretato il futuro re dei
pirati: e io l'ho battuto, ma non solo per me. Mentre combattevo
pensavo ad Ace ed a Barbabianca. Quando vidi che aveva rubato il
potere del vecchio Barbabianca, mi ero infuriato come un matto: so
bene quanto Ace ci tenesse a quel vecchio e io non potevo permettere
che la sua memoria venisse infangata così.
Freneticamente
scuoto il capo e lo alzo verso il cielo: sono sicuro che Ace e Sabo
sono orgogliosi di me...e loro che dicevano che non ce l'avrei mai
fatta! Hai visto Ace? Ora sono il re dei pirati e lo sono anche per
te, come ti avevo promesso. Sabo sei orgoglioso anche tu, vero? Non
sono un piagnucolone, ora sono un uomo che combatte per difendere i
propri compagni e la propria libertà.
Finalmente
siamo arrivati a terra e subito salto giù, mentre i miei
amici
ancorano la nave: tutti mi vengono ad abbracciare, congratulandosi
con me: tra tutti quegli abbracci mi scappa l'occhio su uno strano
cartello: sembra abbastanza vecchio e spicca una scritta:
“ISOLA
SORVEGLIATA- VICE AMMIRAGLIO DEL QUARTIER GENERALE DELLA MARINA-
Sorrido.
Il nonno ha subito pensato al villaggio.
“ Non
chiamerete il quartier generale per arrestarmi, vero?”
“Non
pensarlo nemmeno Rufy!”
“Rufy!
Alla fine sei diventato un criminale! Sappi che io non approvo! Hai
capito!”
Scoppio
a ridere: al sindaco non è mai andata giù la mia
idea di diventare
pirata; credo proprio che non mi perdonerà mai!
“Ciao
Rufy, scommetto che hai fame, perchè non vieni a mangiare
qualcosa?”
“Makino!”
Corro e quasi le volo addosso, proprio come facevo da bambino, e la
abbraccio. Sento che anche lei mi stringe e posso sentire anche
qualche lacrima sulla mia pelle.
Quando
ci stacchiamo qualche lacrime le scende ancora, ma mi mostra un
sorriso bellissimo e io non posso fare altro che ricambiare.
“Caspita
Rufy, come sei cresciuto, sei persino più alto di me
ora!”
“Shi
shi, ora non sono più un bambino! Ah, Makino, ti voglio
presentare i
miei nakama!”
PEPEPEPEPEPE,
PEPEPEPEPE! EHILA' BELLA GENTE HARUICHAN E' QUA PRESENTE!
HO
PASSATA L'ESAME DI GRECO E MI STO DANDO ALLA PAZZA GIOIA!
ANCHE
PERCHE'...PARTO
PER LA GRECIA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Bene
dopo questo sfogo, mi volevo scusare con tutti: infatti in questo
periodo non ho aggiornato niente. Ma penso che aggiornerò
più
questa storia per un semplice motivo: ho un po' di capitoli pronti,
mentre nell'altra mi sono impappinata e non so come andare avanti,
ma non la mollo a costo di finirla quando avrò 90 anni ( se
sarò
ancora viva, si intende!)
Tornando
al discorso Grecia (PEPEPEPEPE PEPEPEPEPE!!! n.d. cuore TORNA
SERIA!!! n.d. cervello! D'accordo...(passa 1 secondo) PEPEPEPEPE
PEPEPEPEPE!! n.d. cuore Ragazzi lasciate perdere il cuore di questa e
parlate con me...il criceto (non Hamtaro) presente nel cervello di
Haruichan!
Haruichan
sarà assente dal 14 Settembre fino al 22 Settembre: in
questo
periodo di tempo non potrà ne aggiornare ne leggere
niente!!!
Inoltre credo che al suo ritorno non aggiornerà per un po':
causa l'inizio della scuola. Inoltre spera di non essersi sentita male
sul
traghetto...si mai andata per nave ;))
Detto
questo mi ha detto di dirvi che proverà ad aggiornare prima
della
data di partenza!
Bye...il
criceto nel cervello di Haruichan
Non
è stupenda questa immagine???
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Capitolo 11 *** Capitolo 11 ***
Pov
Zoro
Tutti
i paesani lo stanno stritolando e abbracciando, tranne il vecchietto
che sembra infuriato e gli sta sbraitando contro, mentre Rufy ride
come un matto. Ora sta abbracciando una donna: è abbastanza
giovane
e sembra conoscere Rufy molto bene: che sia sua madre?
“Shi,
shi, Makino ti presento i miei compagni”
Subito
mi volto e ora ho la possibilità di vedere la donna in
faccia: ha
lunghi capelli verdi e un sorriso solare sul volto; in una mano ha un
cestino coperto da un telo azzurro, da cui proviene un delizioso
profumino...direi di torta.
“Loro
sono i miei compagni: i migliori amici e compagni che avessi mai
potuto desiderare. Lui è Zoro: sai, è il miglior
spadaccino del
mondo, dorme sempre e non ha senso dell'orientamento...è
peggio di
me!”
Ecco
mi ha fatto fare una figuraccia davanti a tutti!
“Lei
è Nami! E' la navigatrice e anche tesoriera..e anche un po'
tirchia!”
“Cosa
hai detto?”
“Invece
il ragazzao con i capelli biondi è Sanji: è un
cuoco eccezionale! E
i suoi calci fanno davvero male!”
“Buongiorno
madame, è un onore conoscere un tale splendore”
“Ecco che
incomincia a fare il cascamorto!”
“Cosa
ne vuoi sapere tu di galanteria, Marimo?”
“Niente,
ma so fatti a fette quando vuoi!”
“Cactus!”
“Soppracciglie
a ricciolo”
“Navigatore
rotto!”
“Dai ragazzi smettetela”
“Come
vuoi tu, o dolce archeologa del mio cuore”
Ma
possibile che quello debba sempre fare il cascamorto! Cosa gli passa
per la testa?
“Il
nasone è Usopp: è un cecchino bravissimo ed
è anche molto
coraggioso!”
“Modestamente
ho una flotta di 80.000 uomini al mio seguito!”
“Il
procione è Chopper! E' il miglior medico del
mondo!”
“Oh,
grazie, IO NON SONO UN PROCIONE, ma grazie, grazie, troppo
gentile”
“Poi
c'è Nico Robin, che è un archeologa, Franky che
è un super cyborg”
“Super
fratello”
“E
il miglior cantante del mondo: Brook!”
“Yoyoyoyoyo,
mi scusi signorina, potrebbe farmi vedere...”
“INSOMMA
DACCI UN TAGLIO!!!”
Forse
l'ho già detto, ma Nami fa davvero paura!
Nel
frattempo Rufy si è avvicinato a Nami, con una certa
cautela: parla
sommessamente e parla guardando per terra, come avesse paura a
parlare.
Strano
perchè di solito non ha peli sulla lingua.
“Nami,
ascolta, potresti prestarmi un po' di soldi...devo saldare un
debito”
Nami
alza un sopracciglio, leggermente scettica a riguardo, ma prima che
potesse proferire parola, la donna con i capelli verdi gli mise una
mano sulla spalla e sorridendo disse “Patto
annullato!”
“Ma
Makino, io te l'ho promesso!”
“ Ho
detto patto annullato e ora venite a mangiare, avrete sicuramente
fame!”
“Ma..”
“Niente
ma! Forza!”
“Quella
donna ha preso Rufy per un braccio e con foga lo sta trascinando
dentro una piccola locanda.
Certo
che è strano...Rufy, che si fa trascinare, per mangiare?
Ora
si, che sono preoccupato!
Ciao
a tutti! Capitolo corto, ma lo scritto in fretta!
Spero
di poter trovare qualche recensione, anche negativa al mio ritorno:
ne sarò felicissima!
Se
ci sono degli errori, annotatelo, che appena torno li correggo, in
teoria dovrei rileggere il capitolo, ma sono le dieci e devo andare a
letto...domani sveglia alle 5,00!
(In
pratica sarò uno zombie...si, come quelli di thriller bark,
ma senza
carta igienica addosso!)
Allora
alla prossima, ciao!!
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Capitolo 12 *** Capitolo 12 ***
POV RUFY
Che ricordi! Se chiudo gli occhi riesco a sentire la risata di Shank, i balli della ciurma, Yasopp che mi racconta di suo figlio e Benn che guarda il tutto con sguardo divertito. Mi ricordo che mi chiamava marmocchio e io mi arrabbiavo sempre e poi aggiungeva che non sarei riuscito a diventare mai un pirata e invece ora sono in vetta. Se ripenso a quando ho incontrato Shank subito dopo aver ottenuto il titolo di re dei pirati non posso fare altro che sorridere: ricordo le lacrime di Usopp nel riabbracciare suo padre, ricordo il sorriso di Shank e le parole che mi rivolse: “Bravo, ce l'hai fatta, hai mantenuto la tua promessa: credo sia arrivato il momento di mantenerla del tutto”
A quella frase diventai un po' triste: mi tolsi il cappello dal capo e lo guardai con attenzione: quel cappello mi aveva accompagnato in mille e più avventure, mi era stato sempre vicino. Con un ultima fugace occhiata glielo porsi e in quel momento sentì del gelo nel mio cuore: come se una parte di me fosse andata via con quel cappello. Mi nascosi dietro la frangetta per non mostrare il mio dispiacere, ma dovetti subito ricredermi; neanche un secondo dopo la familiare paglia era tornata a posarsi sul mio capo accompagnata da fragorosa risata di Shank: alzai lo sguardo, confuso e felice allo stesso tempo. Lui di rimando disse la cosa più spontanea di questo mondo: “E poi come ti chiamano?” E tornò a ridere.
Lo guardai e poi mi unì a lui: in quel momento mi sentivo come tanti anni prima: un bambino che sa di aver appena ricevuto un tesoro prezioso.
Spesso penso che se questo cappello potesse parlare mi riempirebbe di insulti: con tutte le volte che l'ho rotto e che Nami lo ha dovuto aggiustare!
A volte penso, anzi, è proprio così: questo cappello è stato il mio primo compagno come lo diventeranno la Merry prima e la Sunny dopo. Anzi, non è un semplice compagno: questo cappello è il capitano e io il suo vice.
Rido da solo. Se esponessi questa teoria a qualcuno mi riderebbe in faccia, ma non ho bisogno di un parere degli altri, perché io lo so e tanto mi basta.
“Rufy tieni; spero ti piaccia ancora la carne”
L'odorino della carne mi distrae dai miei pensieri: cosa ha detto? Se mi piace ancora la carne?
“ CERTO! ITADAKIMAS!*” Sono passati un bel po' di anni, ma la cucina di Makino è sempre ottima!
“E voi ragazzi? Non entrate?”
POV ZORO
Quella donna ci sta invitando ad entrare: ci guardiamo tutti in faccia, spaesati su cosa fare. Un altro incitamento e ci convinciamo ad entrare.
Il bar non è molto grande, ma accogliente: ci sono vari tavolini sparsi e alcune sedie vicino al bancone. Rufy è seduto su una di quelle e sta mangiando tutto quello che ha sotto mano.
Ci sediamo su un tavolino vicino a lui e ci guardiamo in faccia. Regna un silenzio quasi di tomba: ma cosa ci succede? Noi siamo sempre casinisti a tavola, perchè ora non parliamo nemmeno?
La donna sembra essersi accorta del nostro imbarazzo e lascia due grandi piatti di carne e un vassoio di frutta sul nostro tavolo.
“Grazie mille signora” Nami bisbiglia, stranamente, un grazie che però si sente comunque bene.
“Makino. Il mio nome è Makino. Mi fa davvero piacere conoscere i nakama di Rufy. E lo sai, tu sei davvero carino”
“No, non è vero, non devi, ma grazie come sei gentile”
Makino guarda con tenerezza Chopper per poi rivolgersi a Rufy: “Rufy, perchè non mangi vicino ad i tuoi amici?”
Rufy smette subito di mangiare e ci guarda perplesso, poi sorride: “Scusa, abitudine. Questo è lo sgabello in cui mi sedevo sempre da bambino, ma ora arrivo!”
Allunga le braccia e...cosa vuole fare, non vorrà mica? Non finisco nemmeno il pensiero che ci piomba addosso ridendo come un matto: e dire ce eravamo quasi riusciti a non fare brutta figura, come nostro solito. Perché quella zucca vuota non pensa mai prima di agire?
“Rufy” Ovviamente Nami non gliela farà passare liscia “BAKA!”
“Scusa Nami, scusa!”
“Adesso ci tocca pagare i danni, se ti acchiappo!”
“No...aspetta...aiuto!”
Mi sembrava troppo tranquillo, ma ora direi che siamo nella norma.
“Rufy scappa”
“Vai fratello”
“Yohoho, vai Rufy-san”
“Nami-san acchiappalo!”
“Navigatrice non fargli troppo male”
“Rufy...”
Ora si sono anche messi a fare il tifo, come tutte le sante volte.
Ora che guardo con più attenzione....LE STANNO DISTRUGGENDO IL LOCALE!
Tralasciando questi dettagli...mi aspettavo che Rufy fosse più triste e invece sprizza di felicità: probabilmente i ricordi maggiori non sono qui, ma allora dove? Qui intorno c'è una grande città e per il resto è tutto foresta.
“Rufy” Stranamente Makino non sembra preoccupata per il pandemonio creato da quei due, anzi è divertita “credo che dovresti andare a rovare Dadan: era molto preoccupata per te”
Dadan?
Chi è?
Rufy sentito questo nome ferma l'acchiapparello con Nami e si rabbuia...che questa Dadan sia collegata ad Ace e a questo Sabo?
“Si mi piacerebbe andarla a trovare. La strada me la ricordo. Ragazzi volete venire con me?”
Mi fissa. Quelle iridi nero pece mi fissano con forza e paura: è come se mi volesse dire che è lì che ha paura di non farcela. Subito mi tornano alla mente le parole di quella volta sul polena.....
“Allora? Dove si va?”
Rufy sorride e fa segno di seguirlo, nonostante prima provi a pagare la proprietaria che gli risponde che non gli deve niente.
“Ma le abbiamo distrutto il locale” Chopper timidamente si sporge dalle gambe di Nico Robin.
“Tranquilli, metterò tutto a posto io”
“NO! Non posso tollerare che una donna metta a posto tutto questo da sola. Dolce Makino metteremo a posto tutto noi, ora siediti e pensa solo a rilassarti, ovviamente questo vale anche per Robin e Nami. VOI BUZZURRI, INVECE, AL LAVORO!”
Per una volta sono d'accordo con il cuocastro, anche se pure Nami dovrebbe partecipare ai lavori.
Ciao a tutti! Sono tornata!
Itadakimas, per chi non lo sapesse, è “buon appetito” in giapponese.
Sono finalmente tornata e ho deciso di unire due capitoli per farne venire uno più lungo.
Per chi non l'avesse capito, in effetti non sono stata molto chiara: nello scorso capitolo Rufy chiede dei soldi a Nami perché vuole pagare il debito che a con Makino: avete presente la promessa che Rufy fa davanti a Shank che pagherà tutto con la sua quota del tesoro e il rosso ribatte che in questa maniera la deruba? Bene, io mi riferisco proprio a quel pezzo.
Ovviamente Makino non li voleva quei soldi, ma Rufy, si sa, mantiene sempre le promesse e anche questa volta non voleva essere da meno.
Alla prossima, ciao!
P.S. Mi scuso con Cola23 se non ho ancora recensito i suoi due aggiornamenti e anche con Milady silvia, li me ne mancano un sacco di recensioni.
Perdonatemi!
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Capitolo 13 *** Capitolo 13 ***
POV RUFY
Dobbiamo pulire tutto il locale...e mettere a posto la gamba di una sedia...e riparare un tavolo...ah, fortuna che c'è Franky, altrimenti...
Mentre pulisco il parque mi avvicino ad un tavolo: ovviamente è ribaltato, così lo metto a posto e l'occhio mi cade su un simbolo inciso sul legno: una Y con una piccola pistola vicino. Sorrido, ripensando all autore di quel disegno.
“Usopp”
Cosa c'è Rufy?” Usopp sta aiutando Franky a riparare la gamba del tavolo: ha in mano un martello e in bocca due chiodi.
“Credo che questo ti piacerà”
“Ma di cosa parli?”
“Dai vieni!”
Lo tiro per la collottola, mentre lui prova a dimenarsi affermando di saper camminare anche da solo
“Guarda”, continuo a tirarlo e quando lo mollo è sul punto di avventarmisi contro, ma alla fine, sospirando, ci rinuncia e volge tutta la sua attenzione sul tavolino. Chissà perchè ha fatto quel sospiro di sollievo, non mi sembra di aver fatto nulla di male. Bha!
Alza un sopracciglio, pensieroso e poi mi guarda: gli sorrido e affermo che quella è la firma di suo padre.
“Ma allora mio padre è stato qui, in questo stesso locale!”
“Si insieme a tutta la ciurma. Shank si sedeva sempre qui e io ero di fianco a lui; Benn invece stava qua e controllava tutto; Lucky e Yusopp stavano qui. Lo sai, tuo padre mi parlava sempre di te: era orgoglioso ed era sicuro che saresti diventato un grande pirata. E infine lì c'era lo scrigno”
“SCRIGNO! Quale scrigno? Conteneva tesori?”
“Ecco, la solita...”
“Ti ricordo che mi devi ancora un bel po' di Berry!”
“Te li ho ridati tutti fino all ultimo centesimo!”
“Si ma...ti sei scordato gli interessi del 40%”
“TU...”
“Zoro calmati!”
“ IO TI FACCIO A FETTE! MOLLAMI CHOPPER! MOLLAMI!”
“Shi, shi, Nami e zoro sono troppo forti, vanno proprio d'accordo!”
“Si, si, ma quello scrigno, cosa conteneva? Oro? Argento? Diamanti?”
“No! C'era il frutto del diavolo che mi sono pappato quando ero piccolo! A Shank è venuto un mezzo infarto quando lo ha scoperto”
“Vero, pure io mi sono molto spaventata, ma ora è meglio che andiate!”
“Si, hai ragione”
Quasi me ne stavo scordando. Mi fa davvero piacere andare a trovare Dadan e gli altri, ma quel luogo, quella baracca, quel bosco...tutto mi fa ricordare Ace e Sabo.
Cominciamo a incamminarci verso la foresta, la foresta del monte Corbo.
“Rufy-san, ma chi è Dadan?”
“Te lo spiego mentre andiamo Brook”
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Capitolo 14 *** Capitolo 14 ***
Finalmente cominciamo ad incamminarci, ma non ci dirigiamo verso la città che si staglia in alto, al contrario ci infiltriamo in una fitta foresta: è quella che avevo visto fin dall'inizio, ma non credevo che ci saremmo andati. Una volta dentro è possibile sentire i rumori tipici della foresta: ruggiti di animali feroci, piccoli movimenti tra le foglie, versi striduli e armoniosi degli uccelli.
Mi guardo intorno, come fanno anche i miei compagni: mi soffermo su Rufy.
Per terra non c'è niente: ne un sentiero, ne una strada, eppure lui sembra che sappia perfettamente dove sta andando: mantiene lo sguardo dritto davanti a se e talvolta sorride. Un sorriso triste e pieno di malinconia.
Camminiamo ormai da dieci minuti: il territorio è in salita e non accenna a diminuire, fino a quando non ci fermiamo. Davanti a noi c'è un albero un po' più basso degli altri: questa foresta sembra molto antica, come si può notare dal' altezza degli alberi, ma questo è diverso, come se fosse stato tagliato artificialmente. Il nostro capitano lo tocca con una mano, quasi lo accarezza “Che ricordi” sussurra, poi si accarezza il cappello, in un gesto meccanico che ormai ripete spesso.
“Tutto bene capitano?” Mi stupisco della mia voce; di solito così decisa e autoritaria e stavolta leggermente tremante e insicura. A dire il vero mi stupisco di me stesso. Chissà, stare con questa gabbia di matti mi ha davvero cambiato come affermano tutti: una volta ero “Roronoa Zoro, il cacciatore di pirati”: un lupo solitario che non aveva amici e non aveva famiglia; ora sono “Roronoa Zoro, il miglior spadaccino del mondo” che ha una famiglia che adora e un capitano fantastico.
“Si è solo...sapete, quest albero l'ho rotto io, quando ero piccolo”
“Lo hai rotto tu?”
“Si Usopp. Vedete, avevo sette anni e Shanks se ne era andato da poco. Il nonno era venuto a trovarmi e appena visto il cappello era andato su tutte le furie: così decise di portarmi via dal villaggio: mi prese per la collottola e mi trascinò su questa montagna: nel mentre continuava a ripetere che io sarei diventato un grande marine. Io non volevo ne diventare un marine ne andarmene dal villaggio, così mi sono attaccato a questo albero con tutte le mie forze. Solo che ne io ne nonno ci arrendevamo così...l'albero è caduto sulla sua testa. Shi, shi, shi, inutile dire che il vecchiaccio non si è fatto niente.”
“Yohohoho, ma ora ci dici chi è Dadan?”
“Certo, ci stavo arrivando” ricomincia a camminare e noi lo seguiamo: “ Garp mi stava portando proprio da Dadan: è il capo dei banditi del monte Corvo ed è stata proprio lei a crescere me e Ace: per me è un po'...un po' come una mamma, anche se non so proprio che cosa sia...a dire il vero.”
“Ca...capo dei banditi? Oh no! Ragazzi, lo so è triste, ma il grande capitano Usopp vi deve lasciare, mi sono appena ammalato di “meglio-filarsela-sulla-Suny-al-più-presto!”
“Non fare il fifone e cammina” Sanji gli tira un poderoso calcio che lo spedisce qualche metro più avanti.
Io invece penso alle sue parole: un bandito di montagna come “mamma adottiva” e uno come Garp come nonno; forse ora capisco perché è diventato così pazzoide...
“Non preoccuparti Usopp, Dadan non è forte anzi... Provava sempre a prenderci, ma noi tre scappavamo sempre: ci conoscevano tutti, sia nel grey terminal, sia nella città alta. Bhe, tre marmocchi che riescono a battere chiunque osi mettersi sulla propria strada non passano certo inosservati.”
“Fratello, perché tre?”
Si ferma di botto e io lo guardo subito: si sta sicuramente riferendo a Sabo. Era partito a ruota libera, raccontando il proprio passato, come mai aveva fatto in vita sua. Stava rivivendo tutti quei ricordi che gelosamente aveva tenuto nel cuore, non mostrandoli a nessuno, nascosti da un sorriso luminoso e bellissimo che ti abbaglia e ti conforta allo stesso tempo.
Si gira “Volevo dire due, che scemo che sono!” e ricomincia a camminare.
Questa bugia non ha incantato nessuno, lui non è capace a raccontare le bugie, non ne è mai stato capace. Gli altri lo seguono senza proferire parola, ma tutti sanno che ha appena raccontato una frottola.
Io e Robin ci guardiamo con uno sguardo complice, andando avanti.
Il sole sta ormai calando, ma continuiamo a camminare: la curiosità è palpabile nell'aria, ma nessuno proferisce parola. Arriviamo ad un bivio: Rufy da una fugace occhiata verso destra e poi gira a sinistra: Qualcosa mi dice che devo ricordarmi questo particolare, non so perché.
Ancora qualche metro e siamo arrivati: davanti a noi c'è una casetta. E' modesta e in alto c'è una vedetta che si volta proprio verso la strada che abbiamo appena percorso.
Subito si sentono dei piccoli passi e un ometto, sarà alto poco più di Chopper, esce con un carico di legna in braccio.
“Ciao Dogura, è da molto che non ci vediamo!”
“E?”
“Non mi riconosci, sono Rufy!”
“......Ru....Rufy!?”
“Sono venuto a salutarvi!”
“Tu sei QUEL Rufy, il re dei pirati...il bambino che si cacciava sempre nei guai?”
“E chi altri?”
Il piccoletto fa cadere tutta la legna raccolta e si fionda nella baracca, sbattendo la porta e urlando “capo”.
Continua ad urlare, fino a quando la porta non viene spalancata da una donna: è abbastanza robusta, rovinati capelli arancioni abbastanza lunga, un faccione...non proprio amichevole e un cosciotto stretto in mano
“Ciao Dadan, da quanto tempo”
“Rufy”
La donna lo guarda, poi rivolge una fugace occhiata anche a noi e poi torna a concentrare la sua attenzione solo su Rufy: lo guarda, come se lo stesse passando sotto una scanner. Il suo sguardo si sofferma sulla X che copre il suo petto: un brivido le percorre la schiena.
Subito molla il cosciotto, che con un tonfo si riempie di polvere, e si fionda da Rufy. Lo abbraccia e qualche lacrima incomincia a scenderle dagli occhi.
Rufy rimane fermo e, poi, piano posa le sue braccia attorno al corpo della donna. Prima piano, poi sempre più forte, fino a stringerla a se.
Chiude gli occhi e si stringono a vicenda.
Sia noi sia i banditi guardiamo la scena: loro piangono felici e tristi, noi stiamo in silenzio, sentendoci di troppo.
Lentamente la donna si allontana da Rufy e lo fissa in volto, ancora in lacrime: “Brutto marmocchio! Non sai nemmeno quanto mi hai fatto preoccupare 5 anni fa: prima a impel down e poi a Marineford.
Sia te, sia Ace...vi ho sempre tenuti d'occhio e ho sempre fatto il tifo per voi. Ma dopo quel giorno...lo sai, ero furibonda. Credevo fossi morto anche tu; ho picchiato anche Garp, sai, davanti a tutti, al villaggio.
Ma in quel momento non me ne fregava niente.
Stupido marmocchio, sempre a cacciarti nei guai insieme ai tuoi amici” Dadan si allontana e ci fissa. Ci sentiamo strani di fronte a quello sguardo “noto con piacere che non sei cambiato!”
Il suo sguardo ritorna su quello di Rufy, sta per dire dell altro, ma mai avrei pensato dicesse parole simili...
“Sai” la sua mano si stringe a pugno “quando alle Sabaondy hai picchiato quel drago celeste, hai pensato a Sabo, vero? Al giorno in cui lui....è morto, vero? Sei il solito imprudente, ti sei cacciato in una mare di guai, ma” la voce le muore in gola, per un attimo “io avrei fatto la stessa cosa, moccioso!”
E adesso? Rufy non aveva mai detto a Zoro che lui pensa che Sabo sia morto! Come andrà avanti? Come dirà a Rufy la verità il nostro marimo preferito?
Zoro: Ehy!
Io: Ops, scusa! Però io non volevo offenderti!
Zoro: Si si, ora ho da fare...ma dopo ti affetto
Io: Non mi hanno ucciso i Maya e ci penso tu? E che cavolo!
Intanto, prima di morire, ringrazio tutti per la pazienza dimostrata, veramente siete dei santi!
Visto che ci sono, anche se in ritardo...
BUON NATALE A TUTTI!
Inoltre volevo chiedere una cosa che non ha a che fare con la storia, ma se potete rispondermi mi fate un favore.
Ci sono delle storie che ho scritto che mi sono venute in mente guardando un immagine, mi è bastata un occhiata e avevo in mente la storia di una fanfiction: è possibile creare una raccolta di questo tipo?
Magari chiamandola “guardando un immagine...”
Se si mi piacerebbe, perché sono tante storie che in comune non hanno molto: tranne che sono tutte su one piece e che sono tutte nate allo stesso modo.
Grazie alla prossima!
Ciao!
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