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Lista capitoli: Capitolo 1: *** Prologo-La nascita di una nuova famiglia *** Capitolo 2: *** 1°Capitolo-Verità e incubi *** Capitolo 3: *** 2° Capitolo-Nuovi Angeli *** Capitolo 4: *** 3°Capitolo-La battaglia si avvicina. *** Capitolo 5: *** 4° Capitolo-Operation Dedalus *** Capitolo 6: *** 5° Capitolo-Operation Giocasta *** Capitolo 7: *** 6° Capitolo-Operation Chirone (prima parte) *** Capitolo 8: *** 6° Capitolo-Operation Chirone (seconda parte) *** Capitolo 9: *** 7° Fratelli e Sorelle *** Capitolo 10: *** 8° Capitolo- Nuova Professoressa *** Capitolo 11: *** 9°-Riposo *** Capitolo 12: *** 10°-La fine è vicina *** Capitolo 13: *** passi finale *** Capitolo 14: *** Battaglia per la vita- prima parte ***
Capitolo 1 *** Prologo-La nascita di una nuova famiglia ***
Ho deciso, dopo molto tempo di riflessione nel cercare trama, come
iniziarla continuarla e finirla, di scrivere una fic su “Ev
Ho deciso, dopo molto tempo di
riflessione nel cercare trama, come iniziarla continuarla e finirla, di
scrivere una fic su “Evangelion”.
Prima di iniziare con un breve
prologo degli avvertimenti.
E’ una LAS in pratica dove Asuka e Shinji stanno insieme, il
perché di ciò è sono diverse cose:
La prima perché Shinji dopo aver scoperto cose in realtà Rei,un clone di sua madre, non penso che si vada a mettere
insieme a lei.
La seconda si vede lontano un
miglio che Asuka si comporta in malo modo nei confronto di Shinji e solo per
farsi notare da lui.
Terzo in “the end of evangelion” sono Shinji ed Asuka a risvegliarsi l’uno accanto all’altro.
Marco Massi/Franco e Asia sono dei miei personaggi chi volesse utilizzarli e pregato
di chiedermelo.
“Dio gioca a
dadi e lo
fa pure di
nascosto”
(StephenHawking)
Nella sua infinita bontà Dio non creo
solo un universo ma decine e decine fra questi il nostro nella anno domini 3008
un’ uomo si risveglio da 1000 anni di sonno criogenico.
A Lui venne affidata una
missionemolto importante: salvare le
umanità
Erano passati quasi sei mesi da third
impact ma tutto era tornato come prima, una coppia di sposi stava uscendo da
una chiesa appena ricostruita a Neo Tokio 3, la donna aveva indosso un
bellissimo vestito bianco lunghi capelli neri, e gli occhi castani
risplendevano di una luce nuova aveva al suo fianco l’amore della sua vita che
pensa perso per sempre.
L’uomo era a disagio nel completo nero che aveva messo per il
matrimonio, ma era meglio dello smoking che secondo alcuni indossava al suo
funerale dentro la bara, gia per riuscire a salvare le proprie ricerche sulla
NERV aveva dovuto farsi aiutare da un altro agente infiltrato che però non capi
chi era, ma doveva essere uno molto in alto, che aveva tirato fuori l’idea della
“morte”.
-Sei ancora arrabbiata per la mia dipartita, Misato?- chiese
l’uomo in tono scherzoso
-No, Kaji non lo sono.-
rispose la giovane donna
Due ragazzi,una ragazza e un ragazzo,
seguivano i due adulti, erano raggianti finalmente dopo tanto penare avevano
una vera famiglia, con un vero padre e una vera madre.
- Asuka, hai visto come sta bene Misato vestita da sposa?-
-Gia sembra un’ angelo nella vecchia
accezione del termine, ma nemmeno Kaji sta male caro,
mio Stupishinji -
-Sta solo cercando di respirare dentro quel
colletto e quella cravatta troppo stretti.- i due cominciarono a
ridere.
ormai la coppia di sposi era
all’esterno della chiesa e un mare di riso gli investi, sul selciato di quella
chiesa c’erano molti ex componenti della NERV, due soli erano gli assenti GendoIkari e KozoFuyutsuki che però stava osservando il tutto assieme
ad un altro uomo l’avvenimento su una collina poco distante.
-Bel matrimonio?- chiese l’uomo
-Certo sa mi chiedo ancora come hai fatto ingegnare il piano
per la falsa morte di RiojiKaji,
Franco?-
-Bè sai durante la seconda mondiale
per dare più credito ad una invasione della Francia da
parte degli Alleati invece che dalla Normandia a Calais, Hanno preso un’ uomo
morto ubriaco, l’anno vestito come un’ufficiale di marina inglese e lo hanno
lasciato su una spiaggia del sud della Francia, poi lo la stessa cosa lo poi
riletta su un libro di spionaggio.-
-Ha funzionato in entrambi i casi?-
-Sì, e anche molto bene. Kozo ti
ricordi della mi proposta? Vuoi essere il nuovo comandate
supremo della NNERV?-
-Come ti ho gia detto, devo rifiutare lo
sai sono troppo compromesso, e poi se non sbaglio hanno proposto te per questo
incarico?-
-Vorrà dire che accetterò.-
Detto questo Kozo si allontano e lascio solo l’uomo che finì di vedere gli
avvenimenti che si svolgevano all’esterno della chiesa.
Guardavatutto ciò attraverso
un binocolo.
Si soffermo sul ragazzo
e nel mentre ripensava alla sua scheda personale:
-Nome ShinjiIkari
Età 15 anni, il padre GendoIkari
è stato la causa primaria del third impact, per la
folle idea di rivedere sua moglie YuiIkari. Ormai era orfano di entrambi, adottato da MisatoKatsuraghi e RiojiKajii
due neo sposi-
quindi sposto su di loro due
- MisatoKatsuraghi,
30 anni, Orfana di entrambi i genitori e unica
superstite del secondimapct,
ferita gravemente durante l’assalto della SEEL al Geofront.
RiojiKaji 31 anni, ottima
spia anche se è stato scoperto, salvatosi a un tentato
omicidio grazie all’operazione denominata BloodComapny. Ex tutore legale del secondchildrenAsukaSoryouLangley.-
La famigliola stava per entrare in una RollsRoyce, ultima ad entrare
nell’auto e l’ultima ad essere osservata era la ragazza dai capelli rossi.
- AsukaSoryouLangley, Età 15 anni, Figlia di KyoukoSoryou Zeppelin e GuntherLangley*, ha visto all’età di
quattro anni il corpo della morta suicida, su cui io nutro dubbi come su quello
della madre della Dottoressa RitsukoAkagi, ha tentano il suicidio in seguito alla notizia della
“morte” di RiojiKaji, il
padre ha inutilmente tentato di riprendere la sua tutela e al contempo quella
di Sinhji, cosa sospetta su cui dovrò controllare,
adottata legalmente da i due neo sposi.-
La macchina era partita nel mentre pensava agli ultimi stralci
della scheda di Asuka.
-Gia le 11:00am, devo andare a quella
scuola superiore di Tokyo 2 per parlare con i tre nuovi children,
che dovranno aiutare i due “vecchi”children
superstiti.-
*Non sapendo il nome del padre
di Asuka me lo sono
inventato.
Franco si avvio lentamente all’interno del Liceo Yamamoto, aveva
preavvertito il Preside della scuola, il tono della voce era
Marco
si avvio lentamente all’interno del Liceo Yamamoto, aveva preavvertito il
Preside della scuola, il tono della voce era cambiato da cordiale a notevolmente
infastidito quando gli disse di essere il nuovo comandate supremo della NNERV,
aveva vanamente tentato di spiegargli che lui non centrava niente con l’ex
NERV, ma la stragrande maggioranza delle persone odiava praticamente tutti gli
ex appartenenti alla vecchia agenzia speciale, gli unici che non guardavano con
odio ma con rispetto ed ammirazione erano il second e il third children e la
loro famiglia.
Marco
era ormai davanti alla porta del preside e bussò, la voce del Preside con un
tono di voce scocciato lo invitò ad entrare.
-Buongiorno
preside Yoshimitsu, ha chiamato i tre ragazzi?-
-Certamente.-
disse con tono di voce seccato.
-Mi
scusi potrebbe uscire dalla stanza, sa questo è un colloquio privato dove si
parlerà di cose ancora coperte dal massimo riserbo militare.-
-Faccia
con comodo tanto noi civili saremmo sempre all’oscuro di tutto.- Detto questo uscì nel mentre entravano i tre ragazzi.
-No,
sempre la stessa solfa sul second imapct - disse il
ragazzo occhialuto.
-Bene,
sarà meglio che mi presenti, il mio nome è Franco Polo, sono italiano e sono il
nuovo comandante supremo della rinata NNERV.-
Ha
sentire quel nome i tre ragazzi che già lo guardavano con diffidenza passarono ad uno sguardo pieno d’odio.
-Forse
è meglio che comici ha spiegarvi il motivo per questo vi chiamati, voi siete
stati scelti come i tre nuovi children è…- Non riuscì
a terminare il discorso che il ragazzo al centro disse
-Così
avete bisogno d’altra carne da macello?- chiese il
ragazzo al seduto al centro.
-Senti
Suzuhara e se ti dico che il tuo incidente a
Matsushiro, è stato tutto un sabotaggio. Vedi l’ex comandante supremo, ha fatto
impiantare delle cellule del tredicesimo angelo all’interno del tuo EVA cosi
causando la sua venuta.-
Ha
queste parole i tre lo ritornarono guardare con
diffidenza, non si potevano ancora fidare ma lui aveva appena detto una cosa
spaventosa.
-Perché
la fatto?- chiese la ragazza seduta alla sinistra.
-Vedi
Horaki, lui voleva abbattere il morale del third children, lo voleva fuori dalla NERV. Sui i motivi di ciò ho solo teorie non
suffragate da prove.-
-Noi
cosa centriamo con la NNERV gli angeli sono stati
tutti sconfitti?- Disse il ragazzo occhialuto seduto sulla destra.
-Kensuke, Il problema sta nel fatto che solo ultimo angelo era
davvero pericoloso, gli altri ci dovevano salvare, tutto ciò e partito da un
grave errore di traduzione dei rotoli del mar morto, su quei rotoli c’è scritto
che il vero pericolo verrà da noi stessi e dalla venuta dei miti mitologici…-
A
quelle parole i tre sobbalzarono sulla sedia
-Sì
gli antichi greci e romani avevano ragione esistevano davvero questi esseri, ma
non erano figli degli dei, ma bensì di Satana, lui
vuole soggiogare l’umanità, e in modo particolare i progenitori della nuova
umanità.-
-E’ chi sono?- chiesero in
contemporanea i tre ragazzi
Franco
prese un profondo respiro e disse -Sono ShinjiIkari e AsukaSoryouLangley.-
I
tre lo guardarono sorpresi -Come fa essere così sicuro che sono
loro?- chiesero all’unisono
-Io ero ha capo di una sezione dell’U. N. C. I. A., il servizio
segreto del ONU. Grazie ad una delle mie spie più altolocate nella NERV ho
potuto trarre queste certezze-
-Se accettassimo di essere i tre nuovi childrencosa dovremmo fare?- Chiese Toji.
-Dovrete
presentarvi dopodomani al Km15 della strada per salire al monte Fuji lì vi accoglieranno dei tecnici, e comincerete
l’addestramento, e sarete graduati come sergenti dell’esercito.-
-Perché saremo graduati?- chiese Hikari.
-Vedi
è una decisione non mia, viene direttamente dal consiglio di sicurezza.-
Detto
questo i tre uscirono, dopo pochi passi cominciarono a parlare del dialogo che
avevano appena avuto con Marco.
-Cosa
facciamo?- chiese Toji.
-Io
direi di accettare, non lo so all’inizio ero diffidente, poi quando a detto di Asuka e Shinji,
mi sono detto loro hanno rischiato moltissime volte la propria vita, è ora di
contraccambiare.- Disse Kensuke
-E te Hikari, cosa farai?-
-Sono d’accordo con Kensuke.- Disse
Lei.
-Allora
e deciso andremmo all’appuntamento e inizieremo l’addestramento.- detto ciò entrarono in classe.
Marco
era uscito dalla scuola, con la sua auto si diresse verso Neo Tokyo3, una voce
lo richiamo.
-Hanno
accettato.-
-Perfetto Asia, gli EVA sono pronti?-
-Sì,
sono pronti, sai è incredibile che sia riuscito a procurarti tutto il materiale
che ci serviva in così breve tempo.-
-Il
merito va tutto ha te, Asia, tu mia suggeritogli angeli a cui prelevare i campioni, il quinto, il settimo e il nono.-
-Sono
i tre che rispondevano meglio alle caratteristiche che hai richiesto.-
-Il
mio EVA è quasi pronto?-
-Sì
l’EVA-14 è pronto.-
Detto
questo si fermò ad un semaforo rosso. Guardò l’orologio e impreco era in
ritardo per quell’appuntamento, e lui odiava i ritardi.
-Aoba ma era qui che dovevamo trovarci con quel uomo?- chiese Makoto in tono
annoiato.
-Sì,
a chiesto di vederci assieme qui. Speriamo solo che si sbrighi ho un colloquio
di lavoro fra due ore e voglio presentarmi in orario.-
-Sai
dal tono della voce quando mi ha chiamato mi sembrava che volesse proporci
qualcosa.-
-Gia
e sembrato anch…- Aoba non
riuscì a terminare la frase che un colpo di fucile di precisione gli fece
esplodere la testa, Moakoto si alzò di scatto, era
sporco di sangue e materiale celebrale, terrorizzato si guardo intorno per
vedere da dove fosse arrivato il colpo, quando un
secondo colpo lo colpi alla nuca uccidendolo.
Marco
era arrivato in prossimità del parco dove aveva dato quel appuntamento, si
trovo davanti a quello spettacolo racapriciante, la polizia era arrivata poco
prima di lui è stava interrogando i pochi testimoni presenti. Mostro il suo
tesserino e spiego la faccenda dell’appuntamento e chiese di essere tenuto
informato.
Ritornato
alla macchina cominciò ha piangere disperato Asia capiva il suo stato, Marco
era una persona con una sensibilità molto spiccata, e adesso si sentiva in colpa
per quello che era successo.
-Asia- dopo dieci minuti di disperazione Marco era di nuovo
in sé- trova le abitazioni di Ritsuko Akagi e Maya Ibuki, fai in modo che ci
siamo sempre 5 satelliti spia che le controllino e almeno 3 quando sono loro
due a spostarsi, non voglio avere altre sorprese mi bastano
solo due persone sulla coscienza.-
-Va
bene Marco, dovrò però mettere in orbita diversi satelliti e sfruttarne molti
di questa terra.-
-Fallo!-
Asuka e Shinjisi stavano baciando appassionatamente, dopo
esserne scambiati ancora si girarono verso un lato scuro della stanza, in un’ angolo tremanti di paura c’erano Misato
e Kaji, legati ed imbavagliati non capivano perché lo
avevano fatto, la loro paura aumentò quando Asuka
tiro fuori un coltello e si avvicino lentamente ad Kaji,
si mise alle sue spalle e con voce maliziosa ma al contempo carica d’odio gli
disse all’ orecchio
-Sai
credevo amarti, ma sei cosi diverso da me, che adesso
provo solo pena, hai scelto di stare con una manica di deboli. Mentre io e
Sinhji abbiamo scelto di stare con i più forti.- detto,
questo li taglio la gola da un’orecchio all’altro, Asuka pulì il coltello con
la lingua, nel frattempo Shinji si era avvicinato ad
una Misato tremante, la paura era cresciuta dopo che Asuka aveva ucciso Kaji
-Adesso
ci divertiremo un po’-gli disseShinji.
Asuka nel frattempo gli era scivolata alle spalle, ed aveva
tagliato il reggiseno e le mutandine,
Sinhji
la violento a più riprese dopo di che si rivolse ad
Asuka con aria soddisfatta
-è tutta tua.-
-Grazie
shinji-chan- quindi anche Asuka la
violento, dopo un’ora di sevizie Misato svenne.
-Maledetta
Puttana volevo divertirmi ancora un po’, Shinji ammazzala.-
-Con
enorme piacere.- detto questo Shinji la sgozzo,
leccando anche lui il coltello sporco di sangue.
Asuka si sveglio di soprasalto. Non faceva
più incubi simili da diverso tempo, si guardo intorno non sembrava la
sua stanza da letto, poi si ricordo del viaggio di nozze di Kaji
e Misato, e lei con Shinji
era con loro.
Si
alzo e si diresse lentamente al bagno si diede una rinfrescata e quindi uscì
dalla casa che avevano preso in affitto, appena uscita dalla porta di entrata
udì dei suoni provenire dalla spiaggia che stava a pochi metri da lì.
Si
avvicino lentamente seguendo la musica, trovo seduto su una roccia Shinji che stava suonando l’Ave Maria di Schubert.
disseAsuka
facendo smettere di colpo Shinji
e al contempo facendolo girare di scatto
- Scusa Asuka – Disse lui bianco come un cencio – credevo di essermi
allontanato abbastanza dalla casa, così da non disturbare.-
-Piantala di dire scusa, e in
più è vero che non hai svegliato nessuno- disse
lei in tono arrabbiato.
Shinji allora riprese a suonare dal punto dove aveva
interrotto e Asuka si
sedete sulla sabbia davanti a lui.
Osservava le mani di lui che si muovevano veloci
e precise sul violoncello, ad ogni spostamento una nota di quella bellissima
melodia, stava quasi per finire quando Asuka
ricominciò a parlare.
-Vuoi sapere cosa mia ha svegliato?-
-Cosa?-
Chiese Shinji che si era interrotto un’altra volta.
Prese un profondo respiro e
disse
- Un’ incubo.-
-Di nuovo tua madre?- chiese Shinji
-No, stavolta peggiore ho
sognato che uccidevamoMisato e Kaji.-
-Come?- Chiese Shinji in un misto tra sorpreso e
il preoccupato
-Prima io tagliavo la gola ha Kaji, poi prima che tuuccidesiMisato…
-La violentavamo entrambi.- finìShinji.
-Come fai ha saperlo?- Chiese Asukasorpresa
-Ho fatto anch’io quel incubo, mi sono svegliato e
sono venuto fino a qui a suonare.-
-Cosa ci sta succedendo Shinji?-
-Non lo so,ma è strano che due persone facciano lo stesso sogno
nella stessa notte.-
Rimasero in silenzio per
diversi minuti, poi decisero di tornare in casa a vedere se riuscivano di nuovo
a dormire.
Misato si ritrovo in un luogo buio, si chiedeva come avesse potuto
finirci.
Stava ancora pensando ha ciò
quando poco a poco il luogo si riempi
di luce.
Una voce la saluto in una
lingua che non capì, sentì
confabulare sempre in questa lingua poi, comincio a capire cosa stava dicendo
l’essere
-Ave a te, angelo Misato!-
Misato rimase senza parole da quello che diceva
l’essere non sapeva cosa dire, ma l’essere continuo.
-Ti vedo sorpresa, ma è una
cosa che ci aspettavamo, forse e meglio che mi presenti io sono Tabris, quello che voi credevate
il 17° angelo, e lei e Lilth
Che voi credevate il 2° angelo…
-Io che distruggo l’opera più
grande dei Dio, siete degli
sciocchi, ma è stato ancora più oltraggioso che alcuni di voi abbiano
utilizzato delle mie parti per giocare a fare Dio, è stato fortunato che non mi
sono risvegliata prima perché l’avrei distrutto molto volentieri.- Disse
freddamente il secondo essere.
Intanto che parlavano la luce
si era fatta tale che si potevano
vedere i volti di entrambi.
Misato li riconobbe e in filo di voce disse
-Non è possibile Kaworu…Rei… voi siete morti… non
è possibile.-
-Per Dio nulla è impossibile- disseKowaru
-Anche fare un dono a quattro
uomini che non so lo meritano.- aggiunse Lilth*
-Che genere di dono?-chiese Misato
-Diventare un Angelo,un Angelo custode.- disse placidamente Tabris-dei
nuovi Adamo ed Eva.-
Misato
era rimasta dubbiosa dalle parole di Tabris
e Lilth, non capiva il
senso di tutto ciò, lei diventare un’angelo, e chi altri poi.
-Ti vedo dubbiosa Misato, ma fu così anche per
Maria madre del figlio di Dio.-
-Io non credo in Dio, se Dio esistesse non avrebbe fatto
soffrire me e tutta l’umanità in questo modo.-
-Invece tu credi in Dio, nel
profondo del tuo cuore credi in lui, per questo ti ha scelto, ha lui importa
quello che sta dentro al cuore
non quello che sta fuori-
Gli rispose Lilth in modo duro.
Detto questo incrociaronoTabris e Lilith
le braccia e le portarono al petto, chiusero gli occhi e un raggio di luce
scaturì dal loro cuore e colpì Misato
al cuore.
Si risveglio di soprassalto
quel sogno l’aveva turbata si guardo di fianco e vide che almeno Kaji stava dormendo
tranquillamente, si diresse in bagno per sciacquarsi la faccia per poi tornare
a dormire, ma appena si guardo allo specchio noto delle Ali Bellissime che gli
spuntavano dalla schiena, l’urlo che ne segui
sveglio Kaji che si
precipito in bagno.
-Misato che c’è?- chiese lui preoccupato
Con un tono di voce spaventato e balbettando
ogni sillaba Misatogli chiese di guardargli la
schiena.
-Oh Dio hai delle Ali che ti spuntano dalla schiena.- disse
lui, Kaji detto questo
senti un formicolio alla schiena e dopo un momento Misato ricomincio a balbettare
Kaji si giro verso lo specchio e rimase di stucco
anche a lui erano spuntate delle Ali d’angelo e mormoro
-Avevano ragione.-
Marco aveva tre metodi per
pensare e riflettere al meglio:
1° Leggere un libro di solito libri di spionaggio, era
un patito del genere preferendo quelli di TomCalncy,
poteva passare ore ha leggere i suoi libri, li adorava li ha scoperti
attraverso un film “Caccia a OTTOBRE ROSSO” comprando in seguito il libro, dopo
acquisto diversi altri libri fra cui quello dove aveva preso l’idea per salvare
Kaji “Nome in codice: RED
RABBIT” idea perfetta, gli uomini che dovevano giustiziarlo erano “suoi”
uomini, i proiettili erano soporiferi e quindi dopo averlo posto nella bara per
la cremazione, la sostituzione di quest
ultima con una piena di giornali.
Quando poco prima del third impact Gendo lo aveva scoperto si era infuriato come non
poche volte, aveva semi distrutto
il suo appartamento all’interno del geo-front.
2° Era ascoltare musica fino
allo sfinimento.
Musica di tutti i generi,
bastava che gli trasmettessero delle emozioni e sensazioni.
3° Era massacrarsi di lavoro
fisico, gli permetteva di focalizzare al meglio il problema che doveva
risolvere, ed in quel momento ne aveva
più di uno.
Doveva capire chi aveva ucciso
Makoto e Aoba, ma sapeva che strada
battere doveva essere un cecchino della ex
NERV, su questo non aveva dubbi, ma chi erano i mandanti questo era il problema.
Un altro era riguardante i
possibili sabotaggi subiti dagli EVA di Sinhji
e Asuka, chi aveva voluto
questi sabotaggi se ci sono stati e il perché, il terzo era il possibile
omicidio di NaokoAkagi, riteneva difficile che si poteva suicidare una donna
dalle sua capacità anche se innamorata di quel pazzo di GendoIkari.
Stava riflettendo su tutto ciò
utilizzando in contemporanea gli ultimi due metodi, ormai era arrivato 500 flessioni sulle due mani e stava per
farne altrettante solo sul braccio destro, nel mentre ascoltava “Auschiwtz” quelle parole lo
avevano aiutato molte volte.
Pero aveva pochi elementi su cui riflettere gli unici punti di contato
possibili erano: GendoIkari, LorenzKeel
e GhunterLangley,
“possibile che loro tre
potessero aver causato tutti quei casini?” era il pensiero che gli continuava a
girare.
L’unico di quei tre certamente
in vita era Ghunter, su di
lui i dubbi gli erano nati dopo il tentativo di prendere la tutela di Sinhji, oltre quella di Asuka che era sua figlia, ma gli altri due era
impossibile saperlo.
Pensando alla possibilità che Ikari e Keelfossero
sopravissuti al Third
Impact Marco si accorse che la musica era cambiata totalmente, non era
assolutamente quella che lo aiutava a pensare, smise di fare flessioni e si diresse
verso l’impianto stereo e controllo se non ci fosse stato un contato che aveva
tolto il CD e avesse inserito la Radio, non era quello, non essendo quello
spense e riaccese solamente l’impianto, si allontano quanto basta per capire
che non era più solo nella stanza, allora lentamente prese la pistola che
teneva nella fondina attaccata alla spalla.
La puntò dove sentiva la
presenza in più.
-Subito pronto ad esagerare?-
Disse una voce femminile.
Marco la riconobbe subito e
abbasso l’arma scuotendo la testa
-Ma voi due utilizzare le
porte come tutti troppo difficile?- chiese con fare seccato
-Noi siamo angeli e non
c’importa delle porte.- gli risposela
stessa voce
-Ma utilizzare altri metodi per farvi notare sarebbe
meglio.- Ribatte
- E’ colpa di Lilth non gli piacciono le
canzoni troppo impegnate-
Disse Tabris.
-Mi sembra strano che ad un
angelo non gli piacciono certe canzoni.- rispose Marco ironico
-Sta zitto uomo e tu Tabris la prossima volta chiudi
il becco- Lillth si era
arrabbiata per cosa aveva appena
detto Marco.
-Senti Viaggiatore- ripreseLilth –Ti abbiamo trovato i primi due alleati, spero
che siano di tuo gradimento.-
-Senti Lilth io avevo specificamente detto che non ho e
ripeto non ho bisogno di aiuti,
se ne ho bisogno mi faccio aiutare dai miei stessi obbiettivi.-
-Non ti preoccupare per
questo- fece Tabris- sono
dei tuoi obbiettivi,
secondari ma sempre dei tuoi obbiettivi.-
-Non vi prego non ditemi che
sono Misato e Kaji.-
-Perché qualcosa in
contrario.- Ringhio Lilth
-Sì perché se gli avete detto
di me, e della mia missione, tutto va a farsi friggere e questo a mi farebbe arrabbiare
notevolmente.-
-Non ti preoccupare per
questo- disse calmo Tabris
– Loro due sono allo scuro di tutto.-
-Bene, vorrei solo sapere che
sarebbero gli altri due alleati.-
-Perché dovresti saperlo?- chiese in tono alterato Lilth.
-Perché almeno gli preparo
allo shock di diventare angelo, non è da tutti giorni diventare angeli.-
-Sarà come dici te, ma ritengo che non sia
importante che tu lo sappia.- ribatte Lilth
con fare seccato
-Io invece si, ha ragione
bisogna prepararli a tale compito.- disse Tabris
-Allora chi sono?- chiese spazientito Marco
- RitsukoAkagi
e Maya Ibuki.- Lilith lo disse con un tono decisamente duro.
-Bene vi ringrazio.- disse sollevato Marco.
-Stai attento Viaggiatore che
i tuoi avversari sono molto potenti, e sappiamo che hanno già tentato di
ucciderti.-
Ha sentire quelle parole Marco
capì che lui era uno degli
obiettivi del Killer che aveva ucciso quella mattina Makoto e Aoba.
-In più cerca le nostre parti umane possono essere usate
contro i nostri comuni interessi.- disse Lilth
-Quindi dovrei cercare KaworuNagisa e Rei Ayanami?-
-Sì- Fu la risposta telegrafica di Lilith
-Sarà più semplice che
spiegare alla Dottoressa Akagi
e alla signorina Ibuki
della loro… come dire Evoluzione.-
- Chiamala come ti pare basta
che trovi le nostre parti umane.-
Detto questo Tabris e Lilithlasciarono
solo Marco, che decise che per quel giorno ne aveva avuto abbastanza e sé ne
andò ha dormire.
Tokaida era in quel magazzino del porto da circa tre
ore, si aspettava più puntualità dai suoi contatti, se ne stava quasi per
andare quando finalmente tre ombre si avvicinarono.
-Finalmente ce ne avete messo di tempo.- disse
seccato
-Colpa della polizia, ha istituito molti posti di blocco dopo il tuo
lavoro.- disse l’ombra a destra di Tokaida.
-Un lavoro fatto a metà.-
disse quella di centro
-Lo so ho mancato l’obiettivo
per voi più importante e mi aspetto dunque il taglio della metà del mio
compenso, ma avrei una proposta: so che volete eliminare altre due persone che
potrebbero darvi fastidio, datemi l’altra meta del compenso e farò il lavoro
senza tanti patemi d’animo.-
Le tre ombre cominciarono a parlare tra loro quindi si
girarono di nuovo verso di lui. Aprirono la ventiquattrore dove
erano posti i soldi e vi aggiunsero due
porta documenti. Gli è la consegnarono e sparirono come erano venuti.
Lo stesso fece Tokaida.
*Se voi pensate che Lilithsia fuori dal proprio carattere originale (quello di
Rei) vi sbagliate, per me quello e il carattere di Lilith.
Quello di Rei non è altro che
lo scontro tra quello di Yui
e quello di Lilith.
Rendendola così una persona fredda e apatica
Capitolo 4 *** 3°Capitolo-La battaglia si avvicina. ***
Marco si era ricordato dell’appuntamento che aveva con l’incaricato del
collegamento con l’ONU solo quando era entrato nel suo
Marco
si era ricordato dell’appuntamento che aveva con l’incaricato del collegamento
con l’ONU solo quando era entrato nel suo ufficio.
- E’
lei Franco Polo?- Chiese in modo cortese l’uomo.
-Certamente
e lei chi è, sa la mamma si è sempre raccomandata di non parlare con gli
sconosciuti.- Gli rispose Marco.
-Io
sono Jonh Carrey, sa credevo che fosse una persona più “anziana”.- Dichiarò
Jonh.
-Con
gli uomini ”anziani” al comando di SEELE e NERV si sono causati solo casini
immensi.- Ribatte Marco.
-Si
ma 25 anni mi sembra eccessivo, lei è molto più giovane di molti Tecnici di quest’agenzia.-
- E’
con questo, sono l’unico che aveva le conoscenze adatte per questo incarico.-
-Mi
scusi ha ragione, lei ha fatto una carriera sfolgorante nell’UNCIA, proprio
indagando sulla NERV e sulla SEELE, era logico che il comando della Nuova NERV
andasse a lei.-
-Scusi,
ma vorrei sapere il perché di quest’appuntamento che ho dovuto concedergli.-
Chiese Marco con un tono deciso.
-Vede-
comincio Jonh –il consiglio di sicurezza a deciso, i candidati per il posto di
direttore scientifico della NNERV. Sono:…- Stava per cominciare a dire i nomi
quando Marco lo interruppe con fare brusco.
-Ho
già deciso a chi dare quel posto. E’ Ristuko Akagi.-
-Ma
lei è responsabile d’alcuni fatti poco chiari…- Jonh fu nuovamente interrotto
da Marco.
-Questi
fatti sono stati lavati dalla distruzione dei cloni di Rei Ayanami e dal
tentativo di bloccare Gendo Ikari durante il Third Impact, secondo me c’è
qualcos’altro, non è vero Jonh?- la domanda era stata posta con un tono di voce
molto deciso.
- E’
vero. Vede la signorina Akagi è…- stava cercando una balla ma Marco s’è n’era
accorto
-è?
La finisca di cincischiare e mi dica la verità.-
-è…omosessuale.-
Jonh aveva detto una delle cose che a Marco dava maggior mente fastidio,
l’omofobia.
-Non
sapevo che nel 2016 esistesse ancora questa malattia, il ritardo mentale da
pregiudizio, unica cura essere massacrati di botte.- disse a voce molto decisa
specialmente l’ultima parte della frase.
-Lo
vada a dire a quelli del consiglio di sicurezza non è colpa mia se hanno scelto
questi nomi.- rispose in modo spaventato Jonh.
-Vada
a dire a quei “benpensanti” che prenderò in considerazione quei nomi solo se il
mio candidato rifiuterà l’incarico, un’ultima cosa chi sarebbe la sua
compagna?-
-La
signorina Maya Ibuki.-
Marco
alzò quindi il telefono premette un tasto che lo mise in contatto con il
centralino della compagnia telefonica cittadina, nel mentre Jonh usciva con la
coda fra le gambe dalla stanza.
-Qui
è l’operatrice Akane, che numero devo cercale?- Chiese
gentilmente la signorina.
-Sto
cercando il numero di AkagiRitsuko e quello di Ibuki Maya.-
Rispose Marco
-Un
attimo d’attesa… ecco c’è un unico numero ha nome di AkagiRitsuko: 5555-6985, c’è
altro signore?-
-No,
Grazie mi è stata d’enorme aiuto.- chiuse la telefonata, Senti
bussare alla porta ed invito ad entrare questa persona.
-Comandate,
abbiamo trovato qualcosa di importante nel Magi
System. Sembra che i tre Super computer avessero al
loro interno un’ altro Super Computer che abbiamo chiamato Artaban*- Il tecnico
aveva portato una notizia che dire solo importante era un efunismo.
-Siete
riusciti ad entrarci?- Chiese Marco
-No,
ha bisogno di una password, e facendo dei controlli più approfonditi sembra che
la password non sarà la sola nostra sola complicazione.- Il tecnico aveva
tarpato le ali della felicità di Marco
-Senta
e possibile che la password la conoscaRitsukoAkagi? Lei è pur sempre
la figlia di NaokoAkagi
l’inventrice di questo sistema?- Marco lo chiese con
speranza.
- E’
una possibilità, anzi direi una che è una certezza.-Il tecnico aveva dato la risposta voluta.
-Non
fate nessun tentativo di penetrare il sistema, non voglio che si possano
perdere i dati contenuti all’interno di Artaban. In liberta.-
-Sissignore.-
Il tecnico uscì e Marco compose il numero che gi avevano
dato, mentre aspettava che qualcuno rispondesse pensò a cosa dire alle due
donne: La verità su di lui e la sua missione, e conseguentemente della loro
“Evoluzione” oppure la solita balla di essere Franco Polo.
-Pronto, qui casaAkagi con chi
parlo?- disse una voce femminile.
-Pronto
parlo con RitsukoAkagi o
Maya Ibuki? Sono il comandate
della NNERV Franco Polo.- Rispose Marco.
-Sono
Maya Ibuki, Signor Polo. Cosa desidera?-
La voce di Maya era insicura e spaventata.
-Vede
devo parlarvi di cose molto importanti entro oggi, perciò comincerò a spiegarlo
a lei, Mi serve la vostra conoscenza sugli EVA per una nuova battaglia. Molto più pericolosa ed impegnativa di quella appena
finita.- Marco disse tutto ciò con sicurezza.
-Mi
scusi ma noi non vogliamo più ha che fare con la NERV o chi per essa…- Maya venne interrotta da Marco.
-Senta
ho bisogno di voi per far luce su alcuni fatti avvenuti molti anni fa, ma per
essere più precisi e per avere più tranquillità vorrei vedervi ha quattrocchi.-
la voce di Marco era sempre sicura
- Ve
lo dico di nuovo n… - Maya si accorse che Ritsuko era
rientrata –Senta le passo la dottoressa Akagi.-
Richiamo Ritsuko e le passo Marco.
-Pronto
con chi parlo?- La voce di Ritsuko
era fredda più del ghiaccio del polo stesso.
Marco
decise di parlare dei suoi dubbi sulla morte diNaoko.
-Buongiorno
dottoressa Akagi come le avrà
riferito La signorina Ibuki il mio nome è
Franco Polo, e sono il comandante della NNERV. Devo dirle una cosa molto
importante pensò che sua Madre sia stata uccisa.-
Marco risalto molto questa questione.
-Io
non ci posso credere. Mia Madre non si è suicidata,
allora chi la uccisa, me lo dica.- La voce schoccata
di Ritsuko risuono nelle orecchie di Marco.
-Non
so chi la uccisa, ma sembra correlata alla questione
di possibili sabotaggi sui gli EVA 01 e 02, ma per il resto vi riferirò
solamente a quattrocchi.- Ritsuko ci penso un momento
poi disse di incontrarsi tutti e tre in un ristorante vicino a casa loro verso
mezzogiorno
Asuka e Shinji era distesi tutti e due sulla spiaggia a godersi il sole, dopo quel
sogno non avevano più dormito, cosi la mattina avevano deciso di andare i
spiaggia provando a portare anche Misato e Kaji ma non vi erano riusciti.
I
due erano rimasti chiusi in camera a pensare come dire ai due ragazzi cosa gli
era successo, il silenzio della stanza venne rotto dai
passi di due persone, erano Tabris e Lilith, Misato accortasi di loro
si avvento su di loro come farebbe un Leone con la sua preda.
-Maledetti cosa ci avete fatto.- Grido Misato
che venne trattenuta ha stento da Kaji che riusciva a
stento a tenere il self-control.
-Solo
quello che ci ha ordinato nostro signore.- disse Tabris
Calmo e risoluto- Ma siamo qui per insegnarvi come si nascondono
le ali, e per chiedervi sei i nuovi Adamo ed Eva si sono detti del loro
reciproco amore.-
Misato e Kaji rimasero basiti da
questa domanda, sospettavano già da tempo che Shinji provasse qualcosa per Asuka
ma che non fosse corrisposto.
-Noi
non lo sappiamo, ma non credo che si siano detti niente di tutto ciò.- Kaji lo disse in modo duro.
-Allora
ci penseremo noi. Finito l’allenamento per nascondere le ali.- Disse Lilith.
In
un’ora riuscirono a spigare e a far imparare la tecnica per nascondere le ali,
quindi Lilith e tabris si
diressero verso la spiaggia dove erano Asuka e Shinji.
Shinji era disteso sulla spiaggia ad ascoltare il suo SDAT
mentre Asuka si stava facendo una nuotata, mentre era
al largo gli venne in mente uno scherzo da fare a Shinji,
torno ha riva andò da una famigliola che si era messa vicina a loro, chiese al
bambino se gli imprestava il secchiello che stava usando per fare un castello
di sabbia, lo riempi d’acqua e lentamente si avvicino
ha Shinji è gli rovescio il contenuto in testa.
Il
povero ragazzo che era mezzo addormentato balzo in piedi e si volto di scatto, e vide Asuka che
stava raggomitolata per terra a ridere.
Shinji non sapeva cosa dire o che fare allora decise di
stendersi di nuovo sulla sabbia per asciugarsi.
-Sei
proprio senza colonna vertebrale.- Asuka si era
ripresa dal ridere e si era infuriata per la non risposta di Shinji.
-Scusa…-
Disse solo Shinji
-E Piantala di dire scusa, è proprio un vizio che non vuoi
perdere.- Gli rispose dura Asuka.- Senti Baka, perché non cucini pesce oggi a pranzo?- Gli chiese Asuka.
-Bisogna
vedere cosa dicono Kaji e Misato,
ma si può fare.- Disse Lui.
-Venendo
in qua stamattina o visto al porticciolo dei piccoli pescherecci che partivano,
forse sono già arrivati e possiamo comprarne un po’ di fresco.- Asuka cosi dicendo si alzo ma uno strano torpore
la prese barcollando si ristese di nuovo.
Shinji invece era rimasto addormentato prima che lei
finisse il discorso.
Asuka comincio a sognare quasi subito all’inizio sembrava
l’incubo di quella notte, ma a differenza di questo Shinji
non c’era, ad un certo punto si senti osservata si volto verso il punto dove
sentiva a presenza
-Ave
ha te Nuova Eva.- La voce era femminile si disseAsuka
-Chi
sei?- gridò
-Chi
sono? Sono chi chiamavi L’allieva
modello.- Gli rispose dura Lilith facendosi vedere.
-Non
è possibile sei morta…- disseAsuka
-Io
sono qui per aprire i tuoi occhi, e farti sentire la voce del tuo cuore. Tu
dici a Shinji che è uno stupido ma l’unica stupida
qui sei te, chiudi le tue orecchie alla voce del tuo cuore che palpita per quel
ragazzo. Il tuo egoismo te lo farà perdere ma Dio non vuole ciò.-
-Io
innamorata di quel pervertito, non è possibile, stai
dicendo un pazzia, come è una pazzia tutto ciò che hai detto su Dio perché questo
solo un sogno.- Disse dura Asuka
Lilith allora si avvicino e diede
uno schiaffo ad Asuka, e ricomincio a parlare.
-Dio
esiste, via ha fatto sopravivere al Third Impact, lo
sai perché mi ha fatto chiedere a Shinji se voleva
che l’umanità tornasse a lui?- Asuka annui soltanto
massaggiandosi la guancia dolorante.
-Perché
sapeva dell’amore profondo che provava per te, lui è da sempre innamorato di
te, da quello che voi credevate l’ottavo angelo.- Detto questo si allontano da lei lasciando Asuka
sola ha pensare ha quando c’era ancora Rei “Allora era veramente gelosia quella
che provavo nei suoi confronti. Sì e cosi e ciò messo moltissimo tempo a
capirlo.”
Anche per Shinji l’inizio del
sogno era simile a quello dell’incubo della notte precedente. Ma Tabrissi fecce subito vedere.
-Ave
a te nuovo Adamo.- Tabris saluto unShinji visibilmente stupito per il saluto.
-Kowaru sai come mi chiamo, perché mi hai chiamato Adamo?-
-Perché
tu sei il nuovo Adamo, ma non sono venuto a parlati di ciò, sono venuto a
parlarti dei tuoi sentimenti per Asuka, questi tuoi
sentimenti sono bloccati dal tuo At-field, hai ancora
paura delle sua reazione.-
Shinjirimase senza parole, Tabris aveva centrato in pieno i suoi problemi.
-Digli
dei tuoi sentimenti e la renderai felice.- disse alla
fine Tabris prima di sparire.
La
prima svegliarsi fu Asuka che diede un bacio sulle
labbra a Shinji, il bacio lo ridesto.
-Perché mi hai baciato?-Chiese Shinji
rosso come un pomodoro.
-Perché mi andava di farlo?- Rispose Asuka.
Shinji rimase un’attimo
in silenzio poi decise di rilevargli i suoi sentimenti.
-Asukaascolta io sono…-
-Avanti
bakadillo.- Lo incalzoAsuka
-Sono inninna
innamorato di te, da moltissimo tempo.- lo disse sottovoce.
-Ripeti
non ti ho sentito.- Gli rispose Asuka
Allora
Shinji prese un profondo respiro e concentrò tutto il
suo coraggio e gridò.
-Sono innamorato di te Asuka.- Finito di
dirlo divenne più rosso di prima.
-Anche io Shinji.- Disse Asuka maliziosa. -Vedi quando tu parlavi con Rei ero gelosa.- questo lo disse una punta di tristezza.
Detto
questo si alzarono si diedero un piccolo bacio sulle labbra, quindi si
diressero verso il porticciolo dove comprarono il pesce per il pranzo.
Arrivati
a poca distanza dalla casa dove alloggiavano, Shinji
gli venne un dubbio
-Senti
Asuka come faremo dire a Kaji
e Misato di noi due?-
-Semplice
non gli e lo diremo.- Rispose lei
-Come
non gli diremo niente?- Shinji alla risposta di Asuka rimase turbato
-Baka, sarà una sorpresa per entrambi.- Gli rispose in tono
arrabbiato Asuka
Shinji ci pensò un attimo poi si disse
d’accordo con lei.
Marco
arrivò al ristorante con 5 minuti d’anticipo, chiese alla Hall
dove erano i sedute Ritsuko e Maya quindi si diresse
verso di loro.
Le
due donne vedendolo sedersi al loro tavolo si chiesero se non avesse sbagliato
tavolo ma rimasero stupite quando gli comunicò che era Franco Polo.
-Credevate
di vedervi arrivare un vecchio cariatide?- chiese
Marco in tono divertito
-Be in effetti ci aspettavamo una
persona unpo’ più adulta.- Disse Maya
-Capita signore ma le sorprese non sono finite, vedete ho
bisogno di voi per la vostra conoscenza sugli EVA, ma adesso ho bisogno anche
perché i tecnici della NNERV hanno scoperto qualcosa di nuovo all’interno del
Magi system.-
-Cosa?-chiese
Ritsuko
-Un
sottosistema che abbiamo chiamato Artaban.
Non sappiamo cosa ci sia all’interno ma è possibile che ci siano prove che
confermino la mia teoria sui sabotaggi agli EVA 01 e 02.- Ritsuko
e Maya rimasero di sasso.
-Signor
Polo, non ci sta predendo in giro?- Chiese dura Ritsuko
-No,
assolutamente-
-Marco-
La voce di Asia rimbombo nella testa di Marco.
-Sì,
Asia- Rispose nella Mente Marco
-Un
uomo armato è appena entrato nel ristorante è possibile che sia l’assassino di Makoto e Aoba.-
In
quel momento Tokaida si stava guardando in torno per
vedere se vedeva i suoi obbiettivi Maya e Ritsuko, vedendole assieme a Marco pensò subito che avrebbe
guadagnato il doppio.
-Signore-
disse a sottovoce Marco –guardate verso l’uscita quel uomo
che appena entrato.-
-e
allora?-Chiese dura Ritsuko
-è armato e sta cercando voi due, adesso
Maya si alzi e vada verso il bagno, lei Ritsuko vada
verso la balconata.- Le due donne un po’ dubbiose fecero come disse Marco, dopo
pochi secondi Tokaida si trovò
dietro Marco.
-Salve, signor Polo lo sa è un bel giorno per morire.-
-Non
credo io.- Disse lui che aveva puntato la sua pistola nella pancia di Tokaida che lo spinse giù dalla sedia e cominciò a
scappare, maledicendosi per non aver messo in conto che lui fosse armato.
Marco
si rialzo di scatto e gli grido di fermarsi, Lui si girò di scatto e sparo tre
colpi di pistola, Marco si abbasso per sfuggire hai
colpi di pistola. Quindi rispose al fuoco colpendolo ad un braccio nel
frattempo che succedeva tutto ciò all’interno del locale esplose la paura la
gente comincio a scappare e fu chiamata la polizia che
arrivo troppo tardi per fermare Tokaida.
Marco
allora racconto l’accaduto allo stesso ispettore di polizia che indagava sulla
morte di Makoto e Aoba.
Dopo
pochi minuti che era lì la radio gracchio di un uomo ferito
aveva preso in ostaggio degli uomini in un magazzino al Porto.
-è lui-disse l’ispettoreè
-Allora
vengo con voi.- Disse Marco
Ma
in quel momento nel magazzino Tokaida era stato
circondato dalle tre figure che gli avevano dato le missioni
-Hai fallito di nuovo Tokaida e per
questo morirai.- Detto questo Tokaida cominciò
a contorcersi dal dolore il suo corpo poi brucio come delle sterpaglie.
Lo
stesso capito agli ostaggi, solo uno riuscì a sopravivere e continuava a
ripetere che erano stati i demoni a fare ciò.
Marco
era tornato, insieme a Ritsuko e Maya, al suo ufficio
alla base sotto il monte Fuji. Le due donne ora
dovevano affrontare la verità su la loro Missione.
Marco
si sedette sulla sedia della scrivania adesso doveva dire la verità, invito le
due donne a sedersi e comincio a parlare
-Oggi
non sono stato del tutto sincero con voi.- Esordi Marco
-Dove
ci ha mentito, signor Polo.- Chiesero indispettiteRitsuko e Maya.
-Sul
mio nome, Io non sono Franco Polo ma Bensì Marco Massi.- Le due donne se avessero
potuto lo avrebbero fulminato, ma Marco non noto
quello sguardo perche guardava verso un punto della
stanza.
-Signore,
non ci crederete ma ho 1025 anni, vedete io sono un essere umano di un’altra
dimensione, proveniente dal futuro di quella dimensione essatamente
dall’anno 3008.-
-è lei pensa che noi possiamo crederle.-
Disse una Ritsuko sempre più
furibonda.
-Se
non crede ha ciò che ho detto fino adesso, non crederà neppure ha ciò che le dirò adesso.- Disse duro Marco.
-Lei
ci ha mentito sul suo nome è ci viene a raccontare una pazzia simile per
verità.- Contro ribatte Maya
Marco
scosse la testa, poi ricomincio a parlare.
-La
verità è che voi due siete destinate a diventare degli angeli custodi.
Per
la precisione due dei quattro angeli custodi destinati ai
nuovi Adamo ed Eva che sono Shinji e Asuka.-
-Lei è più pazzo di Gendo, mi
scusi ma me ne vado.- Disse Ritsuko seguita da Maya.
-Non
le importa più scoprire la verità su sua madre?- Disse
Marco.
-Per
me ha raccontato una fandonia anche su di lei.- Disse
facendo per aprire la porta, ma non vi riuscì.
-Apra
questa dannata porta signor Polo o Massi, ho come diavolo si chiama.- gridò Ritsuko
Maya
intanto aveva notato delle ombre che uscivano dal punto che Marco osservava, e
comincio a tremare e ha dire-Non è possibile.-
-Se non credete ha me, crederete ha loro.- Disse Marco
alzandosi dalla sedia.
-Quindi
non sei riuscito a prepararle.- Disse Lilith
Sentendo
quella voce Ritsuko si voltò le
parole gli morirono in bocca.
-Vi
presento anche se li conoscete già gli angeli Tabris
e Lilith.-
Le
due donne rimasero zitte non sapevano più che dire, forse quello che aveva
detto Marco era vero.
-è il momentodi fare ciò per cui siamo venuti.-
Disse Tabris
Marco
capì di essere di troppo è usci dalla porta, Ritsuko
e Maya rimasero paralizzate dalla paura, la loro mente
non credeva più in Dio ma il loro cuore sì.
Tabris e Lilith con rifecero a MayeRitsuko, ciò che fecero a Kaji e Misato.
Quando ebbero finito la paura svanì dalla mente di Maya e Ritsuko, ora la battaglia poteva cominciare.
* I tre Computer che formano il Magi
System si chimano: Baltasar,
Melchior e Gaspar
Marco stava ripensando agli avvenimenti di quegli ultimi mesi, il primo
incontro con gli angeli, la paura per aver fallito la
Marco
stava ripensando agli avvenimenti di quegli ultimi mesi, il primo incontro con
gli angeli, la paura per aver fallito la missione, la nuova missione più
difficile della prima e altri fatti che lo avevano fatto rimanere su quella
terra più a lungo del previsto.
I
suoi pensieri furono interrotti dall’arrivo della cena per lui, per Ritsuko e
Maya.
Prese
il vassoio dove erano posti i piatti e lo portò verso
il suo ufficio.
-Buonasera
signore, come procede il lavoro- Chiese Marco con un ampio sorriso sul volto,
per tutta risposta ricevette un’occhiataccia da parte di Ritsuko.
-La
perdoni ma sua Madre oltre aver messo diverse chiavi d’acceso, sembra che abbia
messo tutti i dati alla rinfusa.- disse dolcemente
Maya.
-Sarà
anche in questo caso un livello di sicurezza in più.- disse
dubbioso Marco. -Adesso basta guardare quel computer, e ora di mettere qualcosa
sotto i denti o domani non riuscirete a stare i piedi.- Disse
Marco calmo.
-Non
ho fame, prima voglio riuscire a capire quali sono i dati giusti e quali sbagliati.-
La risposta di Ritsuko era di un tono di voce acido, ma un brontolio venne fuori dal suo stomaco.
-Il
cervello pensa una cosa, ma lo stomaco sembra che non sia d’accordo.- Il viso
di Ritsuko arrossì, -Forse ha ragione lo stomaco, allora cosa ci hai portato di
buono.- chiese Maya.
-Un
pasto abbastanza leggero: Pasta con Pomodoro, carne hai ferri con contorno di insalata verde e una macedonia come dessert.-
-Speravo in qualcosa di più tradizionale.- Ritsuko non era
molto convinta del mangiare portatogli.
-Vede
si dice che esistano solo tre cucine: L’italiana, la messicana e la giapponese.
Ma solo una è davvero buona: L’italiana.- Marco disse
questo con una punta d’orgoglio.
-Va
be, proviamo ad assaggiare.- Ritsuko prese una forchettata di fusilli e la mise in bocca.
-Ottimo.-
-Visto che le dicevo.-
-Marco
vorrei sapere una cosa.- Maya interruppe il dialogo
sul pasto tra Lui e Ritsuko
-Dimmi
Maya-
-Vorrei
sapere come a fatto a conoscere Kowaru e Rei.-
-Vorrai
dire Tabris e Lillith.-
-Ehm…Sì,
proprio loro.-
Marco
chiuse gli occhi un momento per far riaffiorare i ricordi di quella terribile
giornata, per lui era il fallimento della missione impostata in un certo modo,
per l’umanità quella giornata rischiava di essere
l’ultima.
Dopo
un breve momento prese un profondo respiro e cominciò a raccontare.
-Dovete
sapere che io non sono stato assorbito nel mare di LCL, forse per che sono un
essere umano di una altra dimensione o forse per
altro. Fatto sta che stavo per scappare a gambe levate, avevo fallito nella mia
missione, evitare il third impact.-
-Quindi
all’inizio lei non doveva salvare Asuka e Shinji.- La
voce di Ritsuko ruppe il discorso di Marco.
-Sì,
all’inizio il mio obiettivo era di salvare l’umanità evitando il Third impact,
ma..- qui , Marco si interruppe per osservare il suo
bicchiere pieno di un vino rosso, quel rosso gli ricordava il cielo del Third
impact.
-Ma…-Lo incalzo Maya.
-Ma
l’uomo ha il libero arbitrio donatogli da Dio, il suo disegno era chiaro fin
dall’inizio e io sciocco non lo capito, l’umanità si
sarebbe salvata lo stesso anche se avveniva il Third
impact, ma evitarlo sarebbe stato compito di questa umanità, non mio.- Marco
era dispiaciuto nell’ammettere di aver fallito per la stupidita di qualcun
altro.
-E’ chi non la evitato?- la
domanda di Ritsuko cadde a proposito.
-Provi
ad indovinare, chi vi ha attaccati, chi vi a quasi
uccisi tutti. Gli stessi per cui state lavorando
adesso, prima ci lavoravate attraverso la SEELE adesso direttamente.- La voce
di Marco risuono nella stanza in cerca di risposta.
-ONU.-
La risposta fu data
-Sì,
loro non mi hanno creduto, cadendo nella trappola tesagli da LorenzKeel, far credere che Gendo stesse tentando di distruggere l’umanità, pazzia,
anche se non del tutto falsa entrambi volevano il
perfezionamento, chi prima chi dopo.- lo sguardo era cupo nel ricordare quei
fatti.
-Proprio
quando stavo per dire ad Asia di tele-trasportarmi fuori da
lì incontrai Tabris, devo ammetterlo mi sono sentito
del tutto impotente di fronte ad un angelo, e poi che angelo, ha sacrificato la
sua vita terrena per salvare l’umanità, pensandoci bene ha seguito solo
l’esempio di Cristo, sacrificarsi per noi tutti.
Mi
sentivo a disagio di fronte a lui, un disagio che si è placato subito essendo
lui un angelo, inoltre mi impedì anche di sentirmi
affranto.
Anche se credo in Dio ebbi paura di lui, è chi non l’avrebbe
avuta, anche Maria madre di Gesù ebbe timore di
Gabriele l’arcangelo messaggero di Dio.- Marco chiuse un’altra volta gli occhi
per ricordarsi il dialogo avuto con lui.
-Allora
sei tu, l’anomalia nelle anime.-
-Chi
sei?- Il volto di Marco era incrinato dalla paura,
paura di morire. Molte volte durante le sue missioni era
andato vicino a ciò ma questa volta era prossimo a questa eventualità.
-Sono
Tabris, angelo di Dio, mandato dall’altissimo per far
nascere in nuovi prescelti.- La voce di Tabrisera dolce e calma, come si addice ad un angelo.
-Dimmi
come ti chiami te, uomo di un’altra umanità.-
-Il
mio nome è Marco Massi, Tabris, è
sono venuto qui per tentare di salvare questa umanità da quello che chiamano Third Impact, ma ho fallito- La voce si andava spegnendo da
orgoglioso si era fatto uno squittio di topo.
-Quindi
tu saresti il famoso Viaggiatore, e incredibile pensavo che non esistessi,
l’umanità da cui provieni e terribilmente evoluta, nel
senso tecnologico, anche se ha perso molte volte di vista l’altissimo ha cerca
di salvare le altre umanità, una nobile intenzione da parte vostra.-
-Hai
ragione ma ho fallito, e la cosa mi rattrista.-
-No,
non è vero non hai fallito la tua missione, si
evolverà soltanto, sai di Shinji e Asuka. Loro sono destinati a…-
-Diventare
i nuovi Adamo ed Eva, si lo so. Ma speravo in modo
diverso, col Third impact si distruggerà l’intera
umanità.- La voce di Marco era triste
-Tu credi, Marco non sai i progetti di Dio in
questo senso, aspetta e vedrai.-
-Aspettai
e vidi ciò che avvenne, la scelta di Shinji, la
rinascita degli uomini e il ritorno delle condizioni al presecond
impact.- La voce di Marco era sempre cupa nel ricordare anche i fatti che lo
avrebbero potuto tirare su.
-Devo
però ammetterlo, se Tabris non mi avesse
fermato, ora sei nei guai fino al collo.-
-In
quali guai?-Chiese Ritsuko
-Giudiziari-
-Nel
senso-
-Nel
senso che Asia, mi informò del cambiamento di
obbiettivi missione: salvare Asuka, Shinji, e se ci riuscivo pure Misato
e Ryoji, avevo le conoscenze giuste per avere questo
posto visto che ci sarebbero stati grossi casini dopo il Third
impact.-
-Così
ha conosciuto Tabris, invece Lilth
come ha fatto a conoscerla.- Maya era impaziente di
conoscere.
“E’
proprio un’ottima scienziata, pensa che ogni vita sia importante ed ha una grande voglia di capire e conoscere”. Penso Marco
-Anche
io vorrei sapere del tuo primo incontro con Lilith.-
chiese Ritsuko
-Con
lei non fu un bel incontro come quello con Tabris, Lei è arrogante, ha una leggera antipatia verso
parte del genere umano, me specialmente. Dovuto forse dal fatto che Gendo abbia giocato con i suoi geni, Fatto sta che con lei
mi sono incontrato poco dopo il Third impact…-
Chiuse
di nuovo gli occhi per ricordarsi anche di quel avvenimento.
-Tabris dopo avermi fatto assistere, da lontano al
risveglio di Asuka e Shinji, mi porto su una collina poco distante, li trovammo
ad attenderci Lillith.-
-Tabris chi è quell’uomo?-La voce
dura e fredda di Lillith fece tremare le gambe a
Marco.
-E’ il viaggiatore- Rispose lui calmo
-Perché
lo hai portato qui, sai bene che non abbiamo finito il nostro compito a causa
di questa umanità.-
-Lo
so Lillith, ma lui ci può dare una grossa mano, può
distruggere i figli di satana grazie agli eva, è in
più ha gli stessi nostri obbiettivi.-
-Anche
se fosse non mi piace.-
-Cosa
non ti piace di me?-La voce di Marco era un misto tra
l’arrabbiato e l’impaurito.
-Per
prima cosa non sopporto la tua falsità.-
-è colpa mia se devo, avere una falsa
identità per fare le mie missioni?- lo chiese con un certo disappunto.
-Certo,
seconda cosa, non mi piace che per riuscire a salvare RyojiKaji hai dovuto inscenare la sua morte.-
-Erano
le circostanze ha richiederlo, la sua “morte” lo ha salvato, e se mi chiedi
perché lo fatto è perché volevo fare uno sgarbo al
caro Gendo.- La voce di Marco si era fatta alquanto
dura
-Terzo
non mi piace che mi rispondi così.- fece quindi
partire un raggio di luce che colpi Marco, scaraventandolo a due metri di
distanza.
-Lillith, sei impazzita lo potevi uccidere.- grido Tabris.
-Non
ho scagliato quel lampo di luce ad una intesità tale da ucciderlo, volevo solo zittirlo. E poi guarda si sta già riprendendo.-
Marco
si rialzò a fatica sorretto da Tabris.
-Tutto
bene.- gli chiese.
-Sì,
nella mia ultima missione ho dovuto affrontare di peggio.-
disse lui.
-Tabris andiamocene lo contatteremo
poi noi.-
-Ehi
non fatemi perdere la copertura prima del tempo.- Gridò
Marco.
-Sta tranquillo non lo faremo, speriamo.- disse lui.
-Con
Lillithè stato un incontro
caliente.- Disse Maya.
-Più
che caliente Luminoso.- disse ironica Ritsuko.
-Già
molto illuminante.- Disse ridendo Marco.
Ha cena conclusa decisero di andare trovare Toji, Hikari e Kensuke.
I
tre ragazzi stavano seguendo il programma stilato da Marco nei giorni
antecedenti.
A quel ora era stabilito che dovevano studiare, i tre
saputolo avevano cominciato sbuffare, Marco aveva capito il perché e gli spiegò
che era meglio aver la coltura che non averne.
-Che palle! Non pensavo che la storia fosse così noiosa.-
Disse Toji
-Allora
la matematica, non ti scordare la matematica.- fu la risposta di Kensuke.
-Piantatela
di dire stupidaggini e studiate.- Hikari aveva
ripreso il so compito di capoclasse.
-Ma
scusa Hikari, non sei stufa, oggi appena arrivati
subito test di sincronia, quindi studio, dopo pranzo di nuovo test e dopo cena
di nuovo studio.- Toji si era
disteso sulla sedia e cominciò a dondolarsi.
-Tutte
le materie che facciamo di solito ma molto più
approfondite.- Aggiunse Kensuke.
-Sì,
ma siamo appena arrivati…-
-E già vi lamentate, dai ragazzi è il primo giorno dovrete
solo abituarvi.- Disse Marco finendo la frase cominciata da Hikari.
-E
poi ricordatevi che Shinji non a
avuto tempo nemmeno di fare un test, voi ne avete fatti due, e Toji ne ha fatto un po’ di più.- Disse Ritsuko.
-Su ditemi cosa c’è che non va?- Chiese Marco
-Per
me la storia, il vecchiaccio ci ha parlato solo di Second
impact, tralasciando tutto il resto.- Toji si era rimesso
seduto composto appena Marco, Ritsuko e Maya erano entrati.
-Per
me la matematica.- Disse Kensuke.
-Io avrei sempre avuto delle difficoltà in chimica.- la voce di Hikari era velata di vergogna.
-Allora
non sei perfetta.- La canzonoToji.
-Bene
allora vi daremo una mano,io ti darò una mano in
storia Toji, KensukeRitsuko ti darà una mano in matematica, invece Maya Hikari ti darà una mano in chimica.-
Detto
questo i tre si sedettero vicino hai ragazzi e li
aiutarono a studiare.
La
luce nell’ufficiodel dottor Maive era ancora accesa, la stragrande maggioranza dei suoi
pazienti era stata dimessa dopo il third impact, ma
due ragazzi di quindici anni un ragazzo e una ragazza continuavano ha essere ricoverati lì, la ragazza era stranamente
ricoverata lì da dopo il Third impact.
Non
sapeva che pesci pigliare: aveva provato a curarli per l’autismo, ma la cura
aveva fallito miseramente, per l’afasia da shock ma anche lì un buco
nell’acqua.
Per
lui era un fallimento come medico ma non si dava per
vinto, stava studiando tutte le possibili cause quando la porta si apri.
-Ancora
qui, dottore?- Chiese l’infermiera
-Sì
sto ancora cercando una cura per quei due ragazzi.-
-Ha
preso a cuore la loro situazione.-
-Già,
continuo a chiedermi cos’anno, ci dovrà pur essere una soluzione.- la voce del
dottor Maiveera frustrata.
-Andrà
a vederli anche stasera?-
-Sì.-
Detto questo si alzò dalla sedia e andò verso le stanze dei suoi unici
pazienti, aprì la prima porta e vi trovo una ragazza dai capelli a caschetto neri, era seduta rannicchiata su una sedia, la
osservo un momento, poi le si avvicino cautamente poi
dolcemente le disse che era ora di dormire,la risposta fu un mugolio.
Quindi
la ragazza si alzo è andò distendersi nel letto, dove
le vennero rimboccate le coperte.
Passo
quindi verso l’altra stanza dove stava un ragazzo dai capelli biondi,* come la ragazza stava seduto però a differenza di lei non
era rannicchiato ed osservava la finestra che dava sul mare.
Anche per lui era l’ora di dormire, il dottor Maive fece la stessa cosa che fece in precedenza con la
ragazza, lo chiamo e gli rimbocco le coperte.
Fatto
ciò uscì tristemente dalla stanza è ripenso alla vita
che facevano, passare tutto il giorno su una sedia ad osservare l’indefinito.
Era
passata circa una settimana da quando Marco aveva parlato del suo primo
incontro con Lillith e Tabris.
La
base si era, fra tanto, trasferita nel vecchio Geo-front,
i tre EVA di Kensuke, Toji
e Hikari erano nelle loro gabbie
pronti per i test di attivazione.
-A
che livello è lo stress dei Piloti?- chiese Marco.
-Dal
battito cardiaco, sudorazione e respirazione, è alto.-
rispose Maya.
-Ritsuko secondo lei, è meglio abbassarlo?-
-Per
la buona riuscita dei Test, direi di sì.-
Marco
ci pensò un momento poi aprì le comunicazioni con gli
EVA.
-Allora
ragazzi, vi vedo un po’ agitati.-
-Bè insomma.- disse Toji
–l’ultima volta ciò rimesso una gamba e un braccio.-
-Noi
abbiamo po’ di paura.- dissero al unisono Kensuke e Hikari.
-D’accordo, allora fate così, chiudete gli occhi, inspirate
profondamente e quindi pensate ad una cosa rilassante poi espirate.-
I
ragazzi fecero quello che gli disse Marco e la un po’ migliorarono, ma non
abbastanza.
-Bene,
ci siamo quasi, allora per premiare chi fa il punteggio più alto nel Test di oggi, avrà a cena pizza, ehi dovete sapere una cosa
quando io ero piccolo, circa due anni, i miei dovevano sempre darmi da mangiare
prima se volevano fare la pizza se no rompevo le scatole finche non me la
davano, anche se mangiavo prima rompevo le scatole per assaggiarla.-
I
tre scoppiarono a ridere nel sapere questo.
Chiuse
la comunicazione, e si giro verso Maya.
-Livelli
di stress.-
-Notevolmente
abbassati signore.-
-Bene
dare via al test di attivazione.-
JesonKayn era un giovane
sergente dei marine assegnato all’ONU, doveva
monitorare il possibile arrivo dei figli di satana su Neo Tokyo 3. Sembrava un
giorno come un altro, senza sussulti, quando all’improvviso, dal monitor del
radar si notò una macchia.
Aumento la risoluzione, così facendo l’allarme risuono nella
base.
-Sergente
Kayn, che succede.- Gridò il
colonnello a capo del turno di sorveglianza.
-Sembra
che ci sia un problema.- gli rispose Kayn
Il
colonnello controllo la lunghezza d’onda della macchia
su radar, Nera.
-Allarma la NNERV, primo figlio di Satana in avvicinamento,
cominciare il fuoco di sbarramento.
-Che
succede.- I ragazzi stavano per completare i test
quando l’allarme risuono nel Central Dogma.
-Ragazzi
dovete rientra subito negli EVA, si comincia.- Fu la
risposta di Marco.
-Maledizione
ed io che mi pregustavo già la pizza.- Toji
disse con un po’ di disappunto.
In
pochi secondi, i ragazzi furono di nuovo nelle gabbie.
-Situazione obbiettivo, localizzazione e specialmenteche cosè.-
-L’obbiettivo è oggetto di un
forte fuoco di sbarramento, localizzato presso la zona dell’autostrada Neo-Tokyo 3-Neo Kyoto2 ed è un… Minotauro- disse un degli
operatori
-Sentito
ragazzi, andate.- Gridò Ritsuko.
-Sì.-
-L’operazione e denominata: Dedalus,
d’accordo?-
-nessuna
obbiezione.- Fece Ritsuko.
-Nemmeno
Io.- Disse Maya.
-Ehi
ragazzi tutto ha posto.- La voce di Misato risveglio Auka e Shinji.
-Più
o meno, siamo già arrivati a casa?- Chiese Shinji.
-No,
mi dispiace ma siamo bloccati.- disseKaji.
-Allora
perché ci avete svegliati?-Chiese arrabbiata Asuka.
-Perché volevo rompervi le scatole.- Fece Misato con un largo sorriso.
-Infantile.-
contro ribatte Asuka.
-Però
strano, che ci sia cosa su questa autostrada.- detto
questo alcune persone cominciarono a fuggire, verso di loro, gridando come
forsennati.
Kensuke comincio a sparare con il pallet gun, ma non gli fece niente.
-Maledizione
non lo nemmeno scalfito.- protesto lui.
-Vedete
se ha un at-field, in ccaso
affermativo provate a disattivarlo.- Ordinò Marco.
-D’accordo proverò ad avvicinarmi
e a colpirlo con il progressive knife.- Hikari detto questo si getto contro il Minotauro, ma fu
fermata prima di poterlo colpire, rimbalzo e ricadde con violenza a terra.
Nel
mentre si rialzo, il Minotauro l’attaco
provocando una profonda ferita al fianco dell’EVA.
-Hikari.- Grido Toji.
-Maledizione.-
Intervenne Kensuke
-Contrastate
il Minotauro con il vostro At-Field.- Maya lo grido nei microfono.
-D’accordo, maledetto ti farò vedere per chi osa toccare la
mia capoclasse.- E si avvento sul Minotauro, disattivando l’At-field,
spezzando le corna del Minotauro.
-Perfetto
Toji, adesso bisogna finirlo.- Le
voci del central dogma risuonarono nell’entry plug dello 03.
-Va
bene.- DisseToji, ma quando
provò a rialzarsi il Minotauro lo colpì con una ginocchiata.
-Bastardo,
ora ti distruggo.- Kensuke ricomincio a sparare con
il pallet gun, e distrusse
un piccolo ciondolo che il Minotauro portava al collo, fermandolo
definitivamente.
-Ragazzi
siete stati straordinari, scusate se ve lo chiedo
adesso ma i colori dei vostri EVA vanno Bene?- grido Marco.
-Ma il Grigio metallizzato, non è il mo colore preferito ma
va bene così.- Fu la risposta di Toji.
-Il
verde è il colore della speranza è perfetto.- Disse Hikari.
-Il
Giallo e il mio colore preferito è il colore del
sole.- disse Kensuke.
-Allora
è deciso, i colori saranno quelli.- Disse sorridendo Ritsuko.
-Adesso
basta cianciare, portate a casa quelle chiappe troppo cresciute su cui siete seduti.- Ora Marco parlò seriamente
-Sissignore.-
Gridarono all’unisono.
I
tre Eva passarono, di fianco alla pezzo di strada dove
erano fermi i Katsuraghi, li videro rimanendo di
stucco.
-Non
è possibile…-
-Esistono
ancora…-
- C’è ne sono di nuovi.-
-Chi
saranno i piloti.-
Furono
i commenti della famiglia.
Le
tre ombre vedendo la loro sconfitta sparirono, ma nel loro sguardo si poteva
capire che sarebbero tornati alla carica presto.
Marco stava aspettando che i diversi monoliti si accendessero, odiava
aspettare ma odiava ancora di più render conto di cose c
Marco
stava aspettando che i diversi monoliti si accendessero, odiava aspettare ma
odiava ancora di più render conto di cose che faceva. Dopo un momento 5
immagini si accesero davanti a lui, erano gli
ambasciatori degli stati membri permanenti del consiglio di sicurezza, Francia,
Inghilterra, USA, Cina e Russia. Come avrebbe voluto che queste cose vecchie di
70 anni potessero sparire, ma lì era così che ci
poteva fare.
Dopo
un breve attimo di silenzio il membro americano prese la parola.
-Comandate,
lei doveva dare il posto di direttore scientifico a persone di cui noi potevamo
fidarci, la persona a cui ha affidato l’incarico è
totalmente inaffidabile.- L’inizio non premetteva niente di buono, ma Marco
sapeva cosa rispondere.
-per
mancanza d’affidabilità voi non siete da meno, signori, io vi avevo avvertito
delle manomissioni da parte di Keel, ma voi ciechi ci
siete caduti, la persona che ho scelto è l’unica con le conoscenze adatte per
svolgere questi compiti.-
I
diversi membri rimasero zitti, ma il silenzio fu rotto dal membro russo.
-Lei
ci sta dicendo che noi siamo degli inetti?- Il tono della voce era arrabbiato e poco diplomatico, il membro russo non era
famoso per la sua calma.
-Io
non l’ho detto, è lei ad affermarlo.- un’altra
stoccata era stata data. Poi il membro della Franciacominciò a parlare, il tono era freddo, ma al
contempo si capiva che era d’accordo con le cose dette da Marco.
-signor
Polo, vorrei sapere perché non ha ancora trovato un vice
comandate e capo della sicurezza, si spera che accetti dei consigli
almeno su di loro.-
-I
consigli sono sempre ben accetti, ma non devono essere imposizioni.- rispose lui.
-Noi
vi consigliamo i Katsuraghi, spero che li abbia già contatati.- Ha parlare fu il membro cinese, sicuramente il più strano della combriccola
fu il pensiero di Marco.
-No,
non li ho ancora contattati…- Marco fu interrotto
dalle urla di rabbia del Membro inglese.
-Lei
non ha ancora contattato gli eroi della prima guerra.
E’ inammissibile. Dovrebbe dimettersi solo per questo.- Marco rimase un attimo
in silenzio lasciando che si sfogasse, decisamente
poco self control aveva quel inglese, pensòMarco, poi riprese a parlare.
-Prima
che il membro inglese mi interrompesse, stavo per dire
il perché non li ho ancora contatati, loro da quanto si sono sposati?- chiese
Marco
-Circa
una settimana.- Rispose con non curanza il membro
russo.
-Ecco
ha risposto, una settimana, io li volevo lasciare
stare per almeno una settimana, il tempo di un viaggio di nozze. E in più
adesso dovranno fare da genitori VERI hai due Children.-
I
vari ambasciatori si consultarono fra loro, erano rimasti sempre fregati dalle
risposte di Marco, poi il membro americano riprese la parola.
-L’attacco del primo figlio di satana è stato contrastato
al meglio, ma c’è una cosa che vorremo sapere.-
-Dica
pure l’ascolto-
-Vorremo
sapere perché ha eliminato dallo 01 e dallo 02 il Dummyplug, è perché non lo ha installato sulle unita EVA
03, 04 e 05?-La domanda era posta, la risposta non tardo
ha venire.
-Perché sono semplicemente inutili, signori, il dummyplug è un computer che
toglie la fantasia dal campo di battaglia. Il fattore umano da maggiori
garanzie di successo di una macchina.-
Il
membro russo ricomincio ad urlare come un’aquila.
-E
lei ci viene a dire che le macchine sono inaffidabili?-
-Dico
solo che le macchine sono costruite dagli uomini, e l’uomo come si sa è
stupido. Poi vorrei precisare che il Dummyplug è stato modificato e verrà
reinstallato nelle varie unità EVA.-
A
quel punto il membro francese fece la domanda.
-Che modifiche sono state approntate?-
-Il
programma farà in modo di portare alla base automaticamente gli EVA e i piloti
in caso di gravi danni. Se volete saperlo, già che ci sono, su tutte le unità è installato l’elemento S^2.-
Ormai
ha quella riunione si era detto tutto e quindi si
chiuse.
Marco allora si alzo dalla sedia della scrivania e si
diresse verso un piccolo frigo, lo apri e dallo scomparto per il ghiaccio ne
prese un po’, quindi andò verso un piccolo armadio a da
lì trasse una borsa per il ghiaccio, vi infilo il ghiaccio e quindi si sedette
di nuovo alla scrivania reclino leggermente lo schienale e si poso in faccia la
borsa del ghiaccio, voleva rilassarsi, doveva rilassarsi dopo aver avuto lo
scontro col figlio di satana e quel colloquio con gli ambasciatori dell’ONU. Ad
alcuni di loro si sarebbe dovuto togliere l’incarico, ma come sempre in quei
casi si era trovato il capro espiatorio, AlexRed Capo del UNCIA era stato il
capo espiatorio di quei cinque, aveva provato a difenderlo, ma lui gli disse si
non farlo era meglio così per tutti.
Nel
laboratorio di ricerca Maya, intanto, stava tentando di penetrare l’ultimo
sistema di sicurezza posto dalla madre della sua compagna di vita.
Erano
diversi giorni che ci provavano ma fino a quel punto sembrava che nessuna delle
due fosse riuscita a venire a capo della faccenda
Ritsuko
allora comincio a massaggiargli le spalle delicatamente quando li cadde
l’occhio su un file che non aveva visto nei giorni antecedenti, il nome eraGrandson nipote.
-Perché
ti sei fermata?-chiese Maya leggermente sorpresa da questo stop
improvviso
-Aprì
il file dal nome Grandson.- Maya fece quello che
aveva chiesto Ritsuko.
Apertolo
la faccia tirata e nervosa di NaokoAkagiapparve sullo schermo del computer,
dopo un momento cominciò a parlare.
“Ciao Rit-Chan, se
vedrai questo video vorrà dire che io sarò da qualche parte, scusami
se non sono stata una buona madre.
Ma ti chiederai il disordine in cui o messo i file di questo sottosistema.
L’ho fatto come sicurezza aggiuntiva, adesso
per arrivare hai dati che ti interessano devi disporre
i dati per data e poi rinominarli in modo che il nome del primo va al posto
dell’ultimo e viceversa così per tutti i file.
Fatto ciò apri il
terzo file della terza fila di sinistra partendo da destra della seconda riga.
Lì troverai il file con i dati relativi alla produzione di energia da parte degli EVA.
Se poi apri il quarto file della prima fila
di destra partendo questa volta da sinistra della prima colonna
troverai i dati relativi ai piloti.
E per ultimo nel secondo file di sinistra di
nuovo partendo da destra dell’ultima riga troverai i dati relativi
alla forza sprigionata dagli EVA quando erano in Berserk.
Un’ ultima cosa ti chiederai
perché ho chiamato questo File così, per una ragioni perché non potrò mai
vederlo.
Addio Rit-chan.”
Detto
questo il filmato si concluse e Maya comincio a fare
come aveva detto Naoko.
-Guarda
qua...Rit-chan tutto bene?-chiese Maya vedendolo assorta nei suoi pensieri
-Sì,
tutto bene-guardo i dati contenuti nel file, e si sorprese –guarda i dati che
hanno dato alla commissione d’inchiesta mia madre gli ha definiti veri, quelli
poi pubblicati dalla commissione sono falsi, va al secondo
che ha detto mia madre.-
-D’accordo.- Quando Maya lo aprì lo stupore fu molto
maggiore per entrambe.
-Se
questi dati sono veri, la verità che fin qua conosciamo
era solo una punta dell’iceberg.- disse Maya.
-Gia
ma questi dati non vogliono dire niente, possono pero dare delle possibili
motivazioni per i sabotaggi.-
-dobbiamo portarli subito a Marco sarà lui a deciderlo.-
Stamparono i dati ottenuti.
-Ma non guardiamo il terzo File.- Chiese Maya.
-Non
penso che possa servire, gia con questi sia un bomba.-
risposeRitsuko
Misato e Ryoji entrarono nella
base avevano sperato di ritornare mai più in quel luogo carico di dolore, non avrebbero voluto tornarci ma la vista degli EVA gli convinse
che era meglio esplorare quello che pensavo le rovine del geo-front.
Ma
arrivati ha una delle tante entrate videro che c’erano dei soldati di
guardia,pensarono di scappare, ma i
soldati si avvicinarono
-Cosa
facciamo?- domandò preoccupata Misato.
-Non
lo so, proviamo a stare calmi e vediamo cosa vogliono.- rispose Ryoji
Ormai
il soldato era davanti al cristallo laterale e vi busso
sopra.
-salve,
potete favorire i documenti?- Chiese gentilmente ma
con una certa forza.
Misato e Ryoji si guardarono un
attimo poi gli consegnarono le loro carte di identità.
Il
soldato in un primo momento sembro che gli le volesse
restituire, ma poi le aprì e fece cenno al suo collega di avvicinarsi.
Misato e Ryoji erano in preda
alla confusione adesso cosa gli poteva accadere essere arrestati o peggio
ancora uccisi.
I
due cominciarono a confabulare, poi entrambi si avvicinarono
e gli fecero il saluto militare.
-Comandate
Katsuraghi, Signor Katsuraghi,
benvenuti al GeoFront, posso
scortarvi fino al Quartier generale?-Chiese il maggiore in grado tra i due
soldati.
-No,
grazie dovremmo ricordare la strada.- Misato e Ryoji erano rimasti esterefatti
dalla affermazione del soldato.
-D’accordo vi auguro una buona
permanenza.- con quest’ultimo saluto la macchina riparti.
Dopo
un breve viaggio arrivo al parcheggio, dove scesero e si diressero con
sicurezza verso l’ufficio del comandante supremo.
Bussarono è una voce femminile gli invitò ad entrare.
-Voi
siete il nuovo comandante supremo.-
La
giovane donna cominciò ha ridere, poi riprese la
calma.
-No,
io sono sola la sua segretaria.- Misato e Ryojirimasero di sasso, Gendo non aveva mai avuto una segretaria.
-Vorremo
vedere il comandante, se è possibile.- Chiese calmo ma
risoluto Ryoji.
-Vediamo
se è ancora in riunione.- mentre diceva questo schiaccio il pulsante
dell’interfono.
-Comandante.-
Marco si risveglio di soprassalto sentendo la voce
della sua segretaria.
-Sì,
Akane che c’è?- La voce era
ancora era ancora pastosa a causa del sonno.
-Ci sono i cognugiKatsuraghi,
gli faccio passare?- Marco penso subito di cogliere l’occasione al
balzo. –sì, gli faccia passare.- Adesso Marco doveva
trovare le parole per fargli entrare nel NNERV.
Misato e Ryoji si trovarono
davanti ha un ragazzo poco più alto di 1,70 ma molto
ben proporzionatocome muscolatura dai
capelli castano scuri e occhi azzurri. In più si ritrovarono in una stanza
molto diversa da quella che conoscevano. Ben illuminata con appesi hai muri immagini di una vallata alpina.
-Buongiorno,
Lei signora deve essere MisatoKatsuraghi.
Lei invecedeve essere
RyojiKaji.-
Marco
strinse vigorosamente ad entrambi la mano poi si presentò.-Il
mio nome è Franco Polo, è sono il Comandante supremo del NNERV, ma prego
accomodatevi.- Disse lui facendoli sedere su due sedie
poste davanti alla sua scrivania.
-Vorremo sapere-cominciò Misato -Cosa
state facendo con gli EVA?- Marco rimase un attimo in silenzio poi
comincio a parlare in modo freddo è distaccato soppesando al massimo le
parole.
-Vedete,
in questi anni avete lottato, come sapete, per una causa all’apparenza giusta.
Questa causa è stata sfruttata dai KeelLorenz e da GendoIkari per riuscire ha portare a termine il Progetto
di perfezionamento dell’uomo. Ma queste due persone
non hanno tenuto in debito conto di vari errori che si sono verificati, il
primo è un errore di traduzione nei rotoli del mar morto, il secondo è stato
scegliere come piloti ShinjiIkari
e AsukaSoroyuLangley.-
-Cosa
le sta dicendo che scegliere Asuka e Shinji è stato un errore?- La voce stizzita di Misatoecheggio –Sono le due
persone che ci hanno salvato, e lei dice che è stato un errore scegliere loro.-
Marco
lascio che Ryoji e Misatofinissero di sbraitare. Poi riprese la parola.
-Signori
forse avete frainteso le mie parole, è stato un errore
benevole perché se avessero scelto altri
Children, a quest’ ora saremmo
morti. Vedete l’errore primario è stato contrastare gli angeli, vedete i vari
angeli sono stati mandati per distruggere Adam oppure Lillith
così da impedire la distruzione del genere umano.- Marco scrutava
attentamente negli occhi Misato e Kaji
per vedere se riusciva a capire se lo credevano oppure No.
-Lei
ha conoscenze molto approfondite riguardanti la NERV, ma non ha risposto alla
nostra domanda a cosa servono gli EVA, ma specialmente ci dica
chi è il VERO comandante supremo! –
Le
parole di Ryoji erano pesanti come una mazza ma Marco
non si curo di ciò.
-Io
sono il vero comandante supremo, al dispetto della mia giovane età, sono uno
dei pochi che aveva le conoscenze adatte per portare a
buon fine la missione che la NNERV si è prefissa.
La
salvezza dell’uomo. Dovete sapere che la NNERV si serve degli EVA per la
distruzione dei figli di satana, e voi se lo vorrete
potrete partecipare a ciò.- Misato e Riojilo guardarono
con aria dubbiosa. -In che veste?- Chiese Misato.
–Lei Misato è stata designata, se accetterà, ha
essere il nuovo vice-comandante supremo, mentre lei Ryoji
è stato designato, sempre se accetterà, ad essere il
nuovo capo della sicurezza. Avrete libero accesso a tutte le strutture della
NNERV tranne, per ora, al Terminal Dogma e ha tutte le informazioni segrete che
abbiamo ha disposizione tramite la UNCIA di cui ho
fatto parte.- Misato e Ryoji
cominciarono a parlare tra loro. -Così facendo potremmo difendere al meglio Shinji e Asuka non credi?- Ryoji non era molto sicuro
sul da farsi.
-Ho
paura che sia una fregatura, non mi piace questo uomo,
una parte di me dice che dice la verità, un’altra dice che mente. Poi vorrei
sapere chi mi ha salvato forse lui può dirmelo.- Ryoji
guardo un’ attimo Marco poi chiese –Se lei era alla
UNCIA, può dirmi chi mi ha salvato.- Marco rimase stupito della domanda, ma era
meglio dirglielo. – Io, signor Katsuraghi, io lo salvata. Non direttamente è ovvio ma io ho dato l’ordine
di far partire l’operazione denominata Blood Company.-
Ryoji rimase un attimo frastornato da quelle parole stava
per parlare di nuovo quando furono interrotti da Ritsuko
e Maya.
-Voi che ci fate qui?- Chiese con prepotenza Misato.
–Ci lavoro Misato, è dovresti farlo anche te.-
Le
rispose con calma Ritsuko, che si stava avvicinando
alla scrivania dove depose una cartella con i dati estrapolati da Artaban. –Comandate…Polo, qui ci sono i dati relativi alla sua ipotesi di sabotaggio a danni degli EVA 01
e 02. Devo essere franca all’inizio la pensavo campata in aria, ma i dati la
confermano.- Marco osservo con attenzione i dati i suoi occhi si spalancarono
sui dati relativi allo stato fisico delle madri di Asuka e Sinhji. Poi alzò gli
occhi verso Ryoji. –Se accetterà la mia proposta devo dargli subito un ordine di importanza
basilare, trovare Rei Ayanami e KowaruNagisa.- Ryoji rimase
perplesso- Ma lei sta scherzando, sono entrambi morti.- -Ho i miei dubbi,
signor Katsuraghi.- Misato
e Ryoji si guardarono un attimo in faccia poi
accettarono i loro nuovi incarichi.-Allora dovrete conoscere i nuovi children.- -Altri ragazzi per la mattanza.- Disse dura Misato -Lo sa potrei
decidere di lasciare l’incarico, ma così sbaglierei di grosso, ed io errori non
voglio più commetterne.- Marco la guardo un po’ accigliato, poi schiaccio
l’interfono –Akane chiama i children
ha rapporto da me.- -D’accordo commandante.-
Nel mentre aspettavano Misato, Ryoji
e Ritsuko cominciarono a discutere fra loro –Potevi
avvertirci che lavoravi per questa NNERV- Disse delusa ed amareggiata Misato. –Non potevo, ordine del comandante supremo. Non
voleva disturbarvi.- Si girarono verso Marco che stava osservando l’interno
della base.
-Lei
ha ordinato questo signore?- Chiese dubbioso Ryoji -Certamente.- fu la risposta telegrafica di
Marco. Poi sentirono bussare alla porta. –Avanti.- La porta si apri e itre children
sbucarono da dietro di essa. -Ci ha chiamati,
comandante- Chiese docilmente Hikari. –Ragazzi,
vorrei presentarvi, anche se li conoscete già…- Venne
interrotto dalle grida di gioia di Toji e Kensuke. –Maggiore, che ci fa qui?- Hikari
alla vista di Misato grido di gioia.- Maggiore allora
se lei e qui, vuol dire che anche Asuka è tornata.-
Ma Misato non sembrava, per il momento ricambiare la
loro stessa gioia era impaurita per loro, è infuriata verso Marco.-Ragazzi mettevi sull’attenti, da oggi sono un vostro
superiore.- I tre si rizzarono sull’attenti e gli
fecero il classico saluto militare. Marco li fisso un attimo
poi li rimise in liberta.
-Lei
è gran bastardo, sa signor Polo.- Grido Misato ancora più arrabbiata di prima.-Non sol tanto ha
preso dei ragazzi, per pilotare gli EVA. Ma amici di Shinji e Asuka per giunta.-
continuo.
-Sa
una cosa prima la ritenevo solo uno stronzo, ma adesso vorrei, anche se mi ha salvato,
ucciderla signor Polo.- la rabbia era esplosa pure in Ryoji.
-Sentite,
io faccio ciò che è meglio per tutti, se loro erano stati designati per gli EVA
già prima del Third Impact non posso farci niente,
punto e con questo la discussione children è
conclusa, anzi no prima che abbiate da arrabbiarvi con medevo avvertirvi. La possibilità
che Shinji e Asuka siano
richiamati in servizio è tremendamente alta, la loro esperienza potrebbe
farci vincere la guerra.- adesso anche Marco si era messo a gridare, mentre Ritsuko guardava impietosa la scena. -Ora se non vi
dispiace la Dottoressa Akagi
vi porterà ha vedere le nuove unita EVA.- La voce di Marco zitti in maniera
sorprendente Misato e Ryoji
che seguirono Ritsuko che si era avvicinata alla
porta alla fine della sua sbraitata.
Appena
all’esterno dell’ufficio Misato comincio a parlare
con Ritsuko.
-E’solo
un bastardo. Addirittura peggio di Gendo. Quel Polo è meglio tenerlo d’occhio.- Misato era
ancora inviperita con Marco. –Se avessi avuto con me la pistola
lo avrei ammazzato con gran piacere.- Ryoji era più
nero di Misato. –Vi consiglio di riconsiderare le
vostre idee su di lui. E’ molto intelligente, bravo stratega e sa il fatto suo
sulla NERV.- Rispose calma Ritsuko.
-Non dirmi che vai ha letto con lui, come facevi con Gendo.-
A queste parole di Misato, Ritsuko
rispose con uno sonoro schiaffo, Ryoji
si stava avventando contro Ritsuko ma fu fermato da
Maya che gli aveva puntato contro la sua pistola d’ordinanza. –Ti sbagli Misato, io non ci vado ha letto, perché primo non è il mio
tipo, secondo io adesso convivo.- -Con chi?- Chiese Misato
che si stava alzando sorretta da Ryoji, Ritsuko si volto verso Maya, che ad
suo cenno del capo rispose. -Con lei.- Ryoji e Misatorimasero a bocca aperta.
–Ora se non vi spiace vi porto a vedere le unita EVA.-
E si avviarono verso le gabbie degli EVA.
Asuka e Sinhji alzarono gli occhi
da i loro libri quando sentirono che la porta si
apriva, capirono subito che i loro “genitori” erano neri per colpa di qualcosa
–E’ successo qualcosa?- chiese timidamente Shinji, Misato sospiro e poi li guardò preoccupata –Misato, dicci cosa avete?- La incalzo Asuka.
Ryoji allora si sedete su una sedia del tavolo seguito
da Misato. –Allora ragazzi.- Disse sospirando Misato –Vi ricordate quando abbiamo visto quegli EVA.- -Eh,
chi se lo dimentica, era come ripiombare in incubo- Shinji era ancora scosso. –Gendo
vuol fare u nuovo Third
impact.- Chiese Asuka. –No Asuka,
Gendo è morto, almeno spero, ma ci sono dei nuovi
EVA,nuovi children
e nuovi nemici. Almeno è quello che abbiamo scoperto
dalla nostra visita al GeoFront.-
Asuka e Shinji rimasero allibiti
alla notizia. –Il GeoFront è stato completamente
ricostruito, è noi abbiamo accettato una proposta che ha voi non farà piacere.-
Disse intristito Ryoji. –Quale proposta?- chiese leggermente alterata Asuka.
-Io
sono il vice comandate supremo della Agenzia suprema
NNERV, questo è il nome di chi combatte i nostri nuovi nemici, mentre Ryoji ne è il capo della sicurezza.- Shinji
stava boccheggiando mentre Asuka scoppio.- Cosa avete
fatto.- la rabbia di Asuka aveva raggelato la stanza
di colpo. -Se non l’avessimo fatto non potremmo proteggervi come vi abbiamo
promesso alla fine dell’udienza per l’adozione.- -Sarà come dici te ma vorremo sapere chi comanda questa NNERV è contro, chi
cavolo utilizzanogli EVA e chi sono i
piloti.- Anche Shinji si era messo gridare, Ryoji guardo verso l’alto in cerca di un’aiuto.
–Be il comandante supremo, è uno straniero Italiano
dal nome, Franco Polo. Per ironia della sorte è quello che indirettamente mi ha
salvato la vita, gli EVA gli utilizza contro degli esseri chiamati Figli di
Satana, mentre i piloti non c’è li ancora presentati.-
Ryoji fu solo parzialmente sincero, ma questo i due
ragazzi non lo notarono.
-Li
vorrei conoscere comandate supremo e piloti- disse
ancora inviperito Shinji . –StupiShinji
ha ragione, dobbiamo conoscere quei dementi, che hanno osato toglierci i nostri
EVA.- Asukasembrava ansiosa
di menar le mani. Il brontolio di stomaco dei quattro però interruppe la loro
discussione. -Ehm…A chi tocca preparare cena stasera?-
Domandò Ryoji.-A me.- La voce divertita di Misato fece raggelare il sangue ai tre presenti nella
stanza. -Che avete da guardarmi con quello sguardo, non vi piaccio come
cucino.- Chiese amareggiataMisato.
–No, è che pensavamo toccasse a Shinji.- Asuka aveva paura di ferire Misato.-Ed
io pensavo che fossi diventata un’ottima donna di casa.- la voce intristita di Misato sembrava aver fatto breccia nel cuore ancora di
ghiaccio di Asuka.-Io non
volevo ferirti Misato…- la frase si blocco quando si
sentirono le fragorose risate di Misato, e dallo
–STUPIDA- conseguente di Asuka..
Le
tre ombre nere stavano aspettando qualcuno, poi un essere alto poco piu di due metri colle gambe da leone, corpo e braccia di uomo e testa di serpente si presento al loro cospetto
–Allora, Minzeg, il secondo Figlio di Satana è pronto
per la battaglia?- Chiese il primo da sinistra. –Certamente miei signori, ma
vorrei avvertivi che essa è una delle Figlie
dell’oscuro signore delle Tenebre.- I loro sguardi compiaciuti caddero su
l’essere apparso alle spalle di Minzeg. –Spero per
te, che riuscirà nell’impresa di distruggere gli EVA e conseguentemente i nuovi Adamo ed Eva.-
Minzeg, li guardò un po’ sorrise ironico
–miei signori, non c’è nulla di scontato contro i nostri avversari, voi sapete
che sono ben protetti.- I tre lo guardarono infuriati, ma lasciarono cadere il
discorso.
Una
settimana era passata da quella serata, ed era giunta l’ora, per Shinji ed Asuka di conoscere
Marco, erano ormai giunti davanti alla porta del suo ufficio. Shinjiprese un breve respiro è
aprì la porta.
Marco
era seduto alla scrivania, quando li vide entrare andò
subito ha stringergli la mano. -Salve ragazzi, il mio
nome è Franco Polo, è come saprete sono il nuovo comandate supremo NNERV.-
I
due ragazzi rimasero impassibili al suo saluto un salve fu
la loro unica risposta. –Vorrei sapere che fine a fatto il mio EVA?- chiese spiccia Asuka. –E’ stato
recuperato e completamente riparato, così come l’EVA 01, ma non sono stati
destinati ha nessuno dei nuovi piloti, per loro ne sono stati costruiti di
nuovi.- -Vorreste che noi ci salissimo di nuovo a bordo?- Shinjiera cambiato più sicuro di se, più maturo. -Non è mia intenzione fare ciò.- -Allora per che li ha rimessi a posto.-
Shinji cominciava ad innervosirsi, Marco non
gli piaceva gli ricordava in qualche modo suo padre Gendo.
–Ti ho risposto prima c’è qualcuno che vi vuole di nuovo a bordo degli
EVA,io personalmente preferire di no.- Asuka non era del tutto convinta
della risposta ma lascio correre.
-Vorrei
vedere i tre stupidi che hanno osato prendere i nostri posti, ma specialmente
il mio- Marco capì subito che l’arroganza è l’egocentrismo di
Asuka non erano calati dopo il mancato Third Impact.
-Questo
ve lo posso…- La frase di Marco fu interrotta dal suono della sirena di allarme.-Li conoscerete dopo
ora verrete con me, nella sala comando.- Dopo pochi secondi erano lì che osservavano i tre nuovi EVA pronti per la battaglia. –Avete
individuato il nemico?- Chiese Misatoa il primo operatore. -Certamente si trova a sud di qui,
precisamente sopra il quartiere 5.-
Subito
Asuka e Shinji si
preoccuparono. –Ma quello è il nostro quartiere.-
gridò Shinji.
Asuka era invece imbambolata di fronte hai
tre EVA pronti a dare battaglia.-Nostalgia.-Chiese
Marco. –Certo che no, io ASUKA SORYU KATSURAGHI non prova
nostalgia, nemmeno per gli EVA.- disse gridando lei. -Mi pareva, allora ragazzi
pronti.- la voce dei tre ragazzi sfortunatamente conosciuti da Shinji e da Asukarisuono nella sala comando. –Si, comandate.- -Cosa è quel essere?- Chiese Toji
–E’ una sfinge, baka.- Gli rispose Hikari.- Kensuke cominciò ridacchiare
nervosamente
-Ed
io pensavo che fosse un micio troppo cresciuto.- Marco riporto alla realtà i
tre ragazzi con il nome dell’operazione:” OPERATION
LAIO” –Perché operazione laio?- Chiese Ryoji –Visto che ci troviamo di fronte ad una sfinge è gli
antichi greci hanno inventato il mito di Edipo, il nome potevano essere diversi
da Edipo per arrivare a Laio.- Ryoji
ci penso un’ attimopoi sin trovo
d’accordo con lui. –Io avrei preferito Giocasta. Ma è lei il comandante.- disse seccata Misato.
–Se vuole Giocasta, Giocasta avrà. Allora ragazzi nome operazione sarà
OPERATION GIOCASTA.-
- L’obbiettivo si muove verso gli EVA.- Grido il secondo
operatore.
-Cominciare
il fuoco di sbarramento.- Fu la risposta di Misato
Gli
EVA cominciarono a sputare fuoco con i pallet gun, ma
la sfinge era protetta da un formidabile AT-Field. La
sfinge era nel frattempo era avanzata fino ad essere sopra all’EVA di Toji, che venne attaccato con una
zampata è scaraventato contro un gruppo di case, Kensuke
corse per tirarlo suo ma fu colpito da dei raggi che partirono dagli occhi
della sfinge, Hikari allora fece uscire il
progressive Knife ma un ullulato
la blocco.
-Gli
eva sono tutti gravemente danneggiati,
pericolo di morte per i tre piloti.-
Marco
rimase di sasso, non voleva ricorre al suo EVA, ma
nemmeno a Shinji
ed Asuka.
-Devo
insegnarli a combattere a quei tre.- Asuka aveva
tirato fuori le unghie –Lo sai che se sali di nuovo sul tuo EVA, il consiglio
di sicurezza mi imporrà anche te nella squadra.- Marco
sapeva bene ciò che diceva, aveva paura per loro, sapeva cosa avevano provato a
bordo di quei robot
-Dobbiamo
salvarli, non mi importa delle conseguenze.- Shinji fece rimanere di sasso tutti con queste parole.
Intanto
gli EVA rimanevano inermi a terra, nel frattempo che la sfinge stava scavando
per entrare nel GeoFront.
-Shinji, Asuka siete ancora in
tempo per tirarvi indietro.- Gracchio Misato
dall’interfono,-Vi prego scendete- Insiste Ryoji.
-Misato, Ryojisiamo sicuri di ciò che facciamo.- -Facciamo
fuori quel bastardo e poi torniamo.-
Asuka e Shinji non gli
ascoltarono e si lanciarono fuori dalle gabbie con i
loro due Eva.
-eccolo
laggiù quel bastardo, Shinjicoprim
i le spalle.- Asuka cominciòa correre verso la sfinge che venne presa di sorpresa dal suo attacco, Shinji
aveva cominciato a far fuoco poco dopo il primo colpo di progknife di lei. Quel colpo disabilito
l’AT-Fild di quel figlio di Satana, ed i colpi lo
indebolirono molto ma rimaneva, molto pericoloso, infatti con la coda riusci a colpire Shinji, ma Asuka con salto distrusse il suo punto debole, un diadema
che aveva in testa.
-Siete due cretini siderali- L’urlo di Marco si sarebbe potuto sentire
anche all’esterno del GeoFront,
-Siete
due cretini siderali- L’urlo di Marco si sarebbe potuto sentire anche
all’esterno del GeoFront,
-Mi
chiedo come cavolo posso adesso trarvifuori da questo impiccio- Marco continuava a urlare ed ad
osservare inviperito Asuka e Shinji.
–Noi, adesso cosa possiamo fare?- chiese impauritoShinji
-Lo
hai sentito prima che scendessimo in battaglia stupishinji,
saremo costretti a combattere di nuovo- disse
infuriata Asuka. –Silenzio, non voglio sentirvi
fiatare, ho già mal di testa e probabilmente questo aumenterà
nel sentire anche i vostri genitori che mi insulteranno, è questo volevo
evitarlo.- questo zitti i due ragazzi che cominciarono a guardare il pavimento
dell’ufficio di Marco, intanto lui schiaccio il pulsante dell’interfono e diede
degli ordini alla sua segretaria, in poco tempo arrivarono degli uomini.
–Adesso questi uomini vi prenderanno le vostre misure…- -per le nostre Bare-
chiese Asuka con fare ironico –Se vuoi possono farlo,
ma io essendo un’ottimista ho dato ordine di prendere le misure per delle
divise.- Asuka e Shinji
rimasero di stucco nel sentire le parole di Marco –Può ripetere, non ho capito
bene, ha detto divise?- Asuka era tornata ad avere una certo nervosismo.
Marco
la guardo dritta negli occhi –Certo divise, divise militari, da oggi visto che
avete fatto la cavolata disalire di
nuovo a bordo degli EVA, sarete graduati dell’esercito come tenenti, dovrete
fare tutti i soliti test di sincronia e di attivazione,
ed inoltre parteciperete alle riunioni dello staff.- Intanto che Marco diceva
questo Asuka e Shinji finirono
di farsi prendere le misure. –Lei cosa vuol dire con staff?- ChieseAsuka –Il mio staff è composto dal direttore
dell’operazioni scientifiche e da il suo vice, dal capo della sicurezza e dal
vice comandante supremo, persone che voi conoscete già.-
-Sì,
ma noi cosa centriamo.- Chiese Shinji –così almeno
sappiamo cosa capita, stupishinji e così comandante.-
gli rispose Asuka tra l’arrabbiato e il dubbioso.
–Sì, è cosi- disse Marco.
-Ora
se volete potete andare a vedere come stanno i vostri amici.- Asuka e Shinji a quelle parole si
alzarono di colpo e fuggirono fuori.
Conoscevano
fin troppo bene quel percorso, fatto fin troppe volte, sia
per essere curati sia per andare a trovare qualcuno.
-Se
stanno bene quei tre gli voglio far prendere un
colpo.- Asuka guardo Shinji
con fare malizioso, lui rispose con uno sguardo preoccupato –Cosa vorresti
dire?- -Ma sei stupido, voglio che mi baci davanti a loro.- Asuka
si era irritata alla totale mancanza di intuito dimostrata, per l’ennesima
volta, dal suo ragazzo.
Gli
diede un schiaffo e si allontano.
La
scena era stata intravista da Ritsuko che si
avvicino, -Allora Shinji, non riesci
a tenerla ferma?-
Shinjisobbalzo –Signorina Akagi, lo sa mi ha fatto prendere un colpo.-
Ritsuko sorrise –Scusa, ma sembrava un litigio fra
innamorati- Shinjiarrossi
di colpo. Ritsuko non poté che esplodere a ridere.
Poco
lontano una scena simile si stava consumando tra Maya e Asuka.
-Asuka sai dovresti trattarlo con più gentilezza il
tuo ragazzo.- Asuka, alle parole di Maya, arrossi in
maniera sproporzionata –Io, che sto assieme a quel
pervertito. Ma dico sei impazzita.- Grido. –Dai non
credere che non ti abbia sentito, volevi che ti
baciasse.- A queste parole, il rossore di Asuka
peggioro di colpo. –Sai se adesso avessi indosso la
tua Plagsuite, non saprebbero riconoscerti.- Asuka stava per esplodere, anche se si trattava di Maya non
gli piaceva essere tratta così –Maya vattene, se non lo fai non so cosa ti
possa capitare.- Maya capì l’antifona e si avvicino a Ritsuko
e Shinji che intanto si stavano aggregando a loro
due.
-Come
stanno Toji, Hikari e Kensuke?- Shinjiera davvero preoccupato per loro.
-Bene,
per fortuna. Li terremo sotto osservazione per questa notte. Poi potranno essere dimessi.- Gli risposeRitsuko
con fare freddo e distaccato.
Ormai
erano giunti alla porta della stanza si sentivano gli schiamazzi da parte dei
tre, che si stavano lanciando i cuscini.
La
stanza era ormai piena delle piume fuori usciti da essi.
Ritsuko e Shinji rimasero basiti
di fronte al disordine provocato dai tre, Maya stava trattenendo a stento le
risate mentre Asuka perse definitivamente le staffe.
-Allora
volete che completi l’opera del Figlio di Satana, o vi calmate.- Grido lei.
Toji e Hikari si accorsero di
lei, tranne Kensuke che col suo ultimo lancio colpi Asuka in pieno.
Il
colore gia di un bel rosso acceso divenne viola dalla
rabbia.
Kensuke stava recitando le sue ultime preghiere
aspettandosi da un momento all’altro un ceffone da parte di Asuka. Che gli piombo in faccia seguito
da anche qualche pugno, che lo lasciarono disteso per terra per un buon quarto
d’ora.
-Allora
si è ripreso quello stupido.- Chiese Asuka con aria
da finta innocente.
Ritsuko annui sconsolata, ormai aveva rinunciato a capire Asuka.
-Adesso
che siete tutti sulla Terra io e StupiShinjidobbiamo farvi vedere una cosa.- quindi prese per il bavero
della camicia di uno spaesato Shinji e gli diede un
lunghissimo bacio. –E se provate a rompere le scatole vi giuro che vi utilizzo
come sacco per gli allenamenti di Karate.- detto
questo si avvicino a Hikari.
Lei
era rimasta abbastanza di sasso da quella scena, ma del resto se l’aspettava
che prima o poiAsuka e Shinji si mettessero assieme. –Hikari,
come stai? Spero, che dopo questa batosta capisca che
gli EVA sono fatti per i migliori.- Asuka la guardava
con uno sguardo torvo. –Lo so Asuka, ma io non cedo. Ho
fatto una promessa e voglio mantenerla.- Hikariaveva abbassato lo sguardo verso un punto imprecisato sul
pavimento. –Hikari, i migliori forse se non lo hai
capito siamo io, te e Stupishinji.- Asuka si era messa a sorridere e
poi si sedette sul letto occupato dalla sua amica, abbracciandola. Hikari rispose all’abbraccio e poi si mise ha piangere ringraziandola come non mai.
Dall’altra
parte della stanza Shinji osservava pensoso i suoi
due amici –Ehi, shinji- spezzo il silenzio Toji –Come l’ha presa la signora Misato
del vostro ritorno sugli EVA.- Shinji non sapeva cosa
risponderli, Misatoera sparita
subito prima del loro ritorno al GeoFront. –Boh, probabilmente la sentirò stasera, e mi sorbirò la
paternale pure dai Kaji, ma sapete che vi dico sono
contento di subirla.- Toji e Kensuke
si guardarono in faccia increduli. –Ma
abbiamo sentito la voce del Comandante Polo, ve la già fatta lui se non sbaglio.-
Kensuke sembrava sicuro di ciò che diceva.
-Già-
disse divertito Shinji –e per fortuna che non era mio
padre se no ha quest’ora
sarei in cella o peggio ancora.- -Dai, non pensarci, ah e scusaci se non siamo
riusciti a venire al Matrimonio ma la scuola non ci ha dato il permesso e i
nostri genitori ci hanno fatto controllare a vista.- I due erano inviperiti con
loro ma adesso avevano altro a cui pensare.
Poi
la voce di un’infermiera che avvertiva che l’orario delle
visite era concluse, riporto sulla terra i cinque amici. –Allora ci si vede domani.- SalutaronoShinji e Asuka. –Ehi portate dei dolci.- chiese Kensuke
che purtroppo non fu sentito dai due ragazzi.
Misato stava cercando qualcosa attorno alle rovine di
quella che era la casa sua e della sua neonata famiglia, niente non c’era
rimasto niente. Il figlio di Satana aveva distrutto tutto, con
riluttanza prese il cellulare e telefono a Kaji.
–Pronto,
Sei tu Misato, dimmi la casa è
ancora in piedi?- Chiese lui con una finta speranza.
-No,
mi dispiace. Il figlio di Satana a distrutto tutto, adesso come facciamo? Dove andiamo?- Si chiese lei al limite dell’esasperazione.
-Calmati
Misato, chiederemo a Maya e Ritsuko
se ci possono ospitare, ma per adesso torna qua al GeoFront. Per mia sfortuna devo parlare
ancora con il comandante supremo.- Rioji tento,
con la sua voce calda e sicura di tranquillizzare Misato,
-Va bene.-
Rioji ora doveva comunicare a Marco che Rei e Kowaru si trovavano in un ospedale psichiatrico a Hiroshima.
Si
stava avvicinando alla porta quando sentì bussare.
-Scusate
ragazzi, devo andare dal comandante supremo e poi dovrò parlarvi- Rioji non sapeva come dire che la
casa dove abitavano era andata completamente distrutta. –Possiamo venire con
te?- Chiese Asuka in largo sorriso.
-Sì,
penso che il comandante non abbia nulla in contrario- detto questo chiuse la
porta dietro di se e si diresse verso l’ufficio di
Marco.
Nell’anticamera
dove c’era la scrivania di Akane,
li aspettava Misato il volto era tirato, la sua casa
era stata distrutta come molte altre del quartiere, il figlio di Satana aveva
fatto un bel casino e non solo lui, anche gli EVA avevano contribuito anche se
indirettamente a quel casino, ma in un guerra ci si dovevano aspettare danni
collaterali e questo lo sapeva bene.
Appena
entrati nel Ufficio Marco alzo la testa da delle
scartoffie che stava analizzando, guardo un attimo Rioji
e capi che la faccenda riguardava Kowaru e Rei. –Asuka, Shinji mi dispiace ma dovete
lasciarci soli.- I due ragazzi rimasero stupiti dall’ ordine
di Marco. –Perché?- Grido Asuka.-Perché non siete
ancora Ufficialmente entrati a far parte della NNERV, questo avvera solo domani
alle 12:00, se volete i vostri genitori vi diranno ciò
che ci siamo detti.- Detto questo i due ragazzi uscirono decisamente neri in
volto.
-Allora
li ha trovati?- Rioji si schiarì la voce e comincio a
parlare –Signor Polo, dalle informazioni che sono riuscito a raccogliere sono giunto alla conclusione che Rei Ayanami
e KowaruNagisa, siano gli
unici pazienti della struttura psichiatrica di Hiroshima, sono seguiti dal Dott.Meive luminare in questo
campo.- Marco cominciò a riflettere doveva parlarne a Tabris
e Lillith, doveva organizzare un trasferimento al più
presto da quella struttura.
-Se
è cosi perché non gli andiamo a prendere subito?- Chiese Misato,
-Per due motivi primo siamo sicuri che siano loro,
secondo dovrò parlare con questo dott. Meive.- Misato non sebrava troppo
convinta delle affermazioni fatte da Marco –C’è altro che dovete riferirmi?-
–Sì, Signore vorrei chiedervi se ci sono stanze libere all’interno dello GeoFront.- Marco trasalì alla richiesta di Misato –Cosa?- Misato riprese con
voce seria –Vede la nostra casa è andata distrutta durante l’attacco del Figlio
di Satana.- Marco abbasso lo sguardo.-No, mi dispiace,
ma c’è un’altra soluzione, vedete GendoIkari, aveva la possibilità di
stabilirsi con la sua famiglia all’interno di una villa, adesso ci abito io ma
è troppo grande, e mi chiedo se vorreste venirci ad abitare.-
Rioji e Misato si guardarono un attimo
negli occhi.
Minzeg lo sapeva che erano ben protetti ma non si aspettava
certo che partecipassero direttamente allo scontro, quella possibilità non la
riteneva possibile, ma era successa Adamo ed Eva erano scesi in campo e come se
non bastasse non avevano subito danni.
Camminava
ormai da diverso tempo all’interno di quella stanza totalmente oscura, dopo
breve tempo si occorse di non essere più solo.
-Abbiamo
preso una decisione, per adesso non abbiamo più bisogno della tua assistenza Minzeg, il tuo fallimento è stato
giudicato provocato da un evento totalmente imprevedibile.-Disse la prima ombra.
-Per
questo non sarei eliminato, come avvera per le due parti umane di Tabris e Lillith.- Minzeg rimase senza parole da quello
detto da quell’ombra –Non volevate renderli vostri
succubi?- chiese lui ancora senza parole –Sì, è vero-disse la terza ombra- ma
abbiamo constatato che non sarebbero stati veramente sotto il nostro
controllo.- A Minzeg comparve un sorriso diabolico, i
suoi tre capi erano davvero spietati.
-Allora
che ne pensate?-Chiese Marco davanti alla imponente
villa davanti a se.
-Ci
viveva da solo?-Chiese incredula Misato
-Sì,
noiosamente aggiungerei.-
L’entrata
era come quella di una qualsiasi casa giapponese con una piccola scarpiera
sulla sinistra e comodino sulla destra dove Marco poso
le chiavi.
-Scusate
ma non ciabatte da imprestarvi, dovrete utilizzare delle pattine.- La famiglia Katsuraghi lo guardo in un modo stranissimo.
-Scusi
signor Polo.- Fece per iniziare Misato –Mi chiami
Franco quando siamo qui, tutti quando siamo in questa casa
dovete chiamarmi Franco, non mi piace utilizzare i formalismi anche qui.
Ne ho basta del lavoro a casa voglio amicizia, non scontro.-
Interruppe Marco precisando alcune cose, i quattro
annuirono, ma Asuka riprese il discorso lasciato
cadere da Misato.
-Allora
cosa sono queste pattine?- Marco prese da terra quattro rettangoli di stoffa e glie
li mostro.
-queste
sono le pattine, servono da mettere sotto le scarpe quando si entra in casa, ma
io utilizzando le ciabatte non ne ho mai avuto bisogno.- Detto questo entrarono nell’anticamera, rimasero stupiti dalla grandezza
di quella stanza pari al soggiorno della casa dove abitavano prima, In fondo ad
essa c’era la scala per salire al piano superiore mentre sulla destra c’era un
quadro con una scena di vita agreste ed una porta e di fronte ad essa vi era
un’altra porta.
-Oltre
a quella a destra-indico Marco - C’è studio, non lo utilizzo mai, ma se vi
serve utilizzatelo pure.- -Di sicuro non lo faro,
visto che non lo utilizza mai sarà senz’altro pieno di polvere.- Marco a quella
uscita di Asuka scoppio a ridere vista anche l’espressione
vergognata di Shinji, divertita di Rioji e leggermente alterata di Misato.
–Tranquilla, le pulizie le fanno tutti i giorni anche nelle stanze in cui non
vado.- Tranquillizzo lui, poi indicò la porta a sinistra quella conduce alla
sala da pranzo che faceva anche da soggiorno, entrati videro che era grande
quanto il doppio dell’intero loro vecchio appartamento -Non oso
immaginare le altre stanze- Fece incredula Misato, li
condusse in cucina e nel bagno del piano inferiore che erano debitamente proporzionati
alla sala da pranzo.
Infine
li condusse al piano superiore dove vi era un ampio salone da dove che
conduceva alle camere e ad un secondo bagno.
Le
varie stanze si affacciavano su “piccolo” soggiorno, -Allora ci sono due stanze
doppiee due singole, una doppia e
certamente occupata da Misato e Kaji
l’altra doppia una singola e occupata da me, sono disponibili una doppia e una
singola, cosa fate ragazzi?- chiese gentilmente Marco,
ad
Asukasi illuminarono gli occhi
–Prendo quella matrimoniale.- -Io prenderò l’ultima libera.- Shinji non si era accorto dello sguardo pieno di malizia
che Asuka gli lanciava.
-Dove
sono le stanze?- Misato era rimasta impalata e voleva
sapere dove si potessero sistemare. –Ah, gia che
sciocco, allora davanti a noi c’è il bagno, alla nostra destra c’è una stanza
matrimoniale libera, a sinistra c’è la mia stanza – quindi entrarono nel
soggiorno e si girarono verso la parete di fondo- la porta di sinistra porta
alla stanza matrimoniale, mentre quella a destra porta a quella singola.-
Sentendo questo Asuka salto
su-Allora io e Shinji prendiamo quelle due.- Shinji fece un sorriso di circostanza, mentre Misato e Rioji fecero finta di
niente, Marco sembronon interessato a
questo, -Va bene, domani arriveranno le divise,penserete dopo a sistemarvi ora fatevi una doccia e poi mangeremo.- I
due si fondarono verso i due bagni, lasciando soli i tre adulti.
La
cena fu frugale e veloce, subito dopo i quattro “ ospiti andarono ha dormire
lasciando solo Marco, che uscì in giardino a osservare
il cielo è noto il volo di quello che sembravano due uccelli, sorrise è
rientro.
Sul
tetto di un edificio le due figure notate da Marco si
appena posate. –Allora sono già a dormire.- Maya ruppe il silenzio e si accoccolo tra le braccia di Ritsuko,-Già,
meglio così sarà di tutto riposo questa notte.- le due si guardarono e si
baciarono scaldate dalla Luna.
Da
quella notte era passata una mese la vita fra la nuova
famiglia e Marco scorreva in modo “tranquillo”, i battibecchi fra Shinji e Asuka, più di Asuka che di Shinji, le
discussioni per avere delle serate libere, concesse da Marco ma non viste di
buon occhio da Misato.
Ma quel giorno il GeoFront sarebbe
rimasto in mano a Misato, Marco e Rioji
erano partiti per Hiroshima, dove avrebbero prelevato Kowaru
e Rei, da dove li avrebbero riportati a Neo Tokyo 3.
Il
viaggio era fatto in silenzio, la tensione era
palpabile.
Ormai
erano arrivati sopra all’ospedale, il pilota dopo aver fatto un breve giro di
perlustrazione attero sul tetto dell’edificio, in questo modo Rioji e Marco poterono scendere
dall’elicottero.
-Vice
comandante, è stato avvistato un essere a nord di qui, si sta aspettando la
conferma se è un figlio di satana.. L’operatore fece
sussultare Misato dalla sedia di commando.
–Maledizione- fece sottovoce, -Avvertire i piloti di tenersi pronti, lo 01 e lo
02 in copertura lo 03, lo 04 e lo 05 invece dovranno
attaccare l’obbiettivo se confermato.- I vari operatori annuirono
-Misato, non credevo di rivederti su
quella seggiola.- FeceRitsuko sorridendo.
-Non
me lo sarei nemmeno immaginato io.- fece le triste.
-la
lunghezza dell’onda è nera, terzo figlio di Satana in
arrivo.- il secondo operatore fece vagellare tutto il GeoFront.
Marco
e Rioji stavano ormai procedendo verso l’ufficio del
Dottor. Meive, aprirono la porta.
La
stanza era completamente buia, Marco provo ad
accendere la luce ma non vi riuscì.
Intanto
Rioji si era avvicinato alla scrivania
del dottore giro la poltrona girevole, ed urlo.
-Kensuke!!!!-Misato rabbrividì
nel vedere che la freccia scagliata da quel centauro aveva colpito in pieno l’eva di kensuke.
-Danni
al sistema, il pilota è svenuto- avverti l’operatore, Ritsuko
tentava, invano di farlo riprendere, -Attivare il dummysistem per farlo rientrare.- Grido alla fine Misato.-Asuka, shinji attaccate quel mostro.-
Hikari e Toji intanto stavano
bersagliando il centauro con scariche di pallet gun,
ma il figlio di satana era rimasto immobile da quando aveva scagliato la prima
freccia, -Sembra che Hikari
e Toji, non gli stiano facendo niente.- Shinji era preoccupato da questo fatto. –Allora ci penso io.-FeceAsuka, da uno degli
edifici di supporto tiro fuori il bazzoka
e scaglio un primo colpo. Cheando
a segno.
-obbiettivo
eliminato, Misatopossiamo
tornare alla base.- Asuka sembrava sicura del fatto
suo, -Asuka è ancora pres…-
Misato noriusci a finire la frase che una seconda freccia colpi Asuka alle spalle,- Bastardo- Asuka
stava imprecando contro il centauro a causa del dolore. Shinji
perse la testa e comincio a corregli contro munito della soloprogknife. Toji comincio a gridargli
di fermarsi ma era
troppo tardi.
Marco
si giro di scatto puntando la pistola verso la direzione del
l’urlo, quando vide la scena, comincio ad avere problemi allo stomaco.
La
testa del dottor. Meive era tagliata di netto, poggiata sulle sue mani sulle ginocchia,-Chi sono
quei bastardi che hanno fatto questo?- chiese disgustato Rioji.
–Certamente non degli angioletti.- disse Marco che si stava riprendendo.Marco butto l’occhio verso
un porta semi aperta, vi entro è rimase fermo la scena era di nuovo
pesante da digerire.
Shinji stava combattendo a mani “Nude” con il figlio di
satana, la forza era pari, i due si erano disarmati a vicenda e nessuno dei due
sembrava cedere, Asuka si era ripresa aiutata da Hikari-Tutto bene?- chiese lei –Sì, ma quel bastardo me la
pagherà.- tiro prese il pallet gun di Hikari e lo punto nella direzione
dei due contendenti. Era pronta a sparare.
Marco si risveglio lentamente, si guardo intorno e vide al fondo della
stanza due figure
Marco si risveglio lentamente, si guardo intorno e vide al fondo della stanza due figure. Non si allarmo più di tanto. -Finalmente, Lillim
ti sei svegliato.- Fece una voce conosciuta. -non
cominciare- ribatte Marco –Non sono in grado di controbattere alle tue odiose
insinuazioni.- Fece Marco duro mentre tentava di
alzarsi dal letto.
Barcollando Marco si avvicino alla finestra dell’ospedale,
ed osservo le stelle brillare.
-Non sapevamo che avevi quei poteri, così simili a quelli
degli angeli.- Fece tabris avvicinatosi a lui.
-dovevi avvertirci.- Disse con
astio Lillith. –Marco osservo stancamente Lillith. –Scusa ma non sono un angelo e comunque
non ero tenuto a farlo.- rispose lui.
Marco vide l’infermiera che aiutava il dott. Meive appesa per le mani. Nuda piena di lividi e molto
probabilmente stuprata, non sapeva che fare si avvicino
lentamente seguito da Rioji anche lui incapace di
capire.
Ma qualcosa colpi Marco facendolo andare a sbattere contro
il muro che gli crollo addosso, due demoni erano
apparsi dietro di loro, Rioji dischiuse le ali a
scappo dal varco apertosi dal Muro crollato addosso a Marco.
Uno di essi lo comincio ad
inseguirlo.
Mentre l’altro, lo stesso che aveva
colpito Marco si avvicino al cumulo di Macerie con un ghigno malefico.
Controllo un attimo le macerie poi si volto
indietro sicuro di aver eliminato un nemico di cruciale importanza.
Ma si volto di scatto vedendo un
pezzo di muro volare e sfondare la porta rimasta socchiusa, si volto di scatto
ma ormai Marco gli aveva rifilato un pugno tale da perforarlo.
Marco si osservo il braccio pensando di trovare tracce del
sangue, se lo ricordava come una specie di poltiglia.
Non noterai niente sul tuo braccio, ti hanno lavato- Fece Lillith –Devi sapere
che c’è stato un’attacco, ma Shinji
e Asuka sono riusciti a distruggere il figlio di
satana, Il neo Adamo lo ha lanciato in Aria e lei lo ha colpito con il Bazzoka.- Marco annui.
Marco dopo aver colpito il demone si ripulì
i vestiti erano laceri,una
strana aura azzurra aleggiava introno al suo corpo, si stava addentrando sempre
più all’interno dell’ospedale.
Alcuni demoni avevano incautamente provato ad attaccare
Marco, ma lui tutte le volte alzava il braccio con il pugno chiuso, quindi di
getto apriva la mano e da essa venivano lanciate decine
di schegge di ghiaccio che uccidevano il demone.
Arrivato vicino ad una porta la apri e li
vi trovò i due ragazzi stavano bene, ma comunque era meglio portarli via, si
avvicino a loro ma un nuovo demone lo mise Ko.
Si avvicino ai due ragazzi, dal viso trapelava
tutto l’odio che poteva provare.
Ma da dietro era arrivato di gran carriera Rioji che con un raggio di luce lo distrusse.
Marco rientro salutando militarmente i vari collaboratori che gli si
paravano davanti, non sapevano nulla dei suoi poteri ma s
Marco rientro salutando militarmente i vari collaboratori
che gli si paravano davanti, non sapevano nulla dei suoi poteri ma sapevano che
era rimasto una settimana in ospedale di cui 4 in coma, ma lui adesso importava
solo arrivare al suo ufficio dove con ogni probabilità lo stavano aspettando.
-Comandante come sta?- la voce
radiosa di Akane lo fece sorridere.
-Meglio grazie, quei terroristi sono stati eliminati dalla
squadra di sicurezza, ma non sono riusciti a rimuovere in
tempo tutte le cariche esplosive.-
-Per questo è rimasto ferito, ma lei dovrebbero
rimanere ancora un po’ in ospedale.- la preoccupazione di Akane
era giusta, ma Marco non aveva tempo per questo.
-Come si è comportata la signora Katsuraghi
durante la mia assenza-
-Al meglio la sua mancanza non si è fatta sentire, ora la
sta attendendo nel suo ufficio.-
Marco con un ultimo gesto
saluto Akane ed entro nell’ufficio.
Ad attenderlo c’erano Shinji, Asuka, Misato, Rioji, Ritsuko e Maya.
Solo le ultime due pero lo
salutarono mentre la famiglia Katsuraghi lo tratto
con freddezza, Marco se lo aspettava.
Si avvio con grande calma alla sua
scrivania e si sedette.
Squadro i suoi collaboratori e poi comincio a parlare.
-Immagino sappiate chi erano le persone salvate durante
l’operazione SEAL.-
Asuka prese per prima la parola.
-Certo erano la bambola e quel tale chiamato Kowaru.- disse lei sprezzante.
-Vorremo solo sapere perché sono ancora in vita?- Shinji debolmente ma sempre freddamente chiedeva una
spiegazione strana, sperava che quelle due persone avessero trovato la pace,
invece ecco di nuovo qua, forse per essere di nuovo usate?
-Risponda- Fece dura Misato che si
stava scaldando
Marco guardo nuovamente i presenti si soffermo un attimo su Riojileggeva in lui una certa
diffidenza, si chiedeva chi era questo Franco Polo.
Marco cerco negli sguardi di Ritsuko
e Maya appoggio ma sapeva che loro non potevano
darglielo.
-Adesso saprete perché abbiamo fatto quel
operazione.- Marco prese da uno dei cassetti dei fogli.
-AsukaShinji sedetevi,
credo che sia meglio che vi sediate.- Quel ordine
venne eseguito unicamente da Shinji.
-Preferisco stare in piedi.- Asuka
lancio un’occhiata fiammeggiante a Shinji che invece
si era seduto.
-Allora si vuol muovere.- Misato era impaziente di sapere.
-Come sapete durante gli esperimenti di attivazione
delle unita 01 e 02, qualcosa non funziono e i piloti allora designati, ebbero
gravi conseguenze. YuiIkari
perse la vita, mentre KyokoSoryou
Zeppelin perse la ragione- Marco era freddo dicendo quelle cose.
-Queste cose le sappiamo.- sbuffo Asuka.-
Venga al sodo.-
Marco squadro malamenteAsuka.-Bene allora ti dico la verità, una verità terribile,
nascosta e forse una verità che ha ucciso non una, non due ma ben tre persone.
Tre madri, Tre donne e tutte tre tradite dalle persone
che più amavano. Bene devi spere che tua madre durante quel esperimento
era incinta, era incinta di Kowaru. KeelLorenz aveva bisogno di un
feto per riuscire ha far avvenire il Third impact è
ha preso il primo disponibile, Kowaru solo che gli è
andata male, tua madre non è scomparsa all’interno dell’unita, come era successo per Yui la mamma
di Shinji, ma era solo impazzita è quando stava per
riprendere la sua sanità mentale è stata uccisa.- Asuka
venne colpita da mazzata, lei era sorella di un angelo di Tabris?
No, non è possibile si continuava a ripetere nella sua
testa. –Allora se Kowaru è il fratello di Asuka, Rei è mia sorella?- Shinji formulo quella domanda senza pensarci, gli venne
spontanea.
-Sì, vedi la morte di tua madre è
stata causata da un sabotaggio, non voluto da tuo padre sia ben chiaro, ma lì
ha perso la ragione sapeva che tua madre aspettava un bambino riusci a riportare indietro dopo l’assorbimento solo il
feto di Rei. Che clono e gli inserì i geni di Lillith.-
-Dov’è?- Asuka torno in sé, aveva sentito fin troppo.
-tuo fratello? Si trova nell’ospedale interno del GeoFront. Vuoi vederlo?- Asuka
non fece una piega, sembrava pronto ad ucciderlo, era il responsabile della
morte di sua madre, era a causa sua, se la loro madre aveva preso ad interessarsi
solo di una stupida bambola, gli occhi di Asuka facevano intendere questo.
-Asuka, Shinji-
riprese con tono paterno Marco- dovete sapere che loro non sanno nulla della loro vita
precedente, sono scatole vuote, non hanno ricordi. Solo un miracolo potrebbe
dare loro la memoria di ciò che è stata la loro infanzia, se solo ne avessero avuta una.- sentenzio lui
Asuka si diresse verso la porta,
-non mi importa, voglio vederlo- e usci diretta verso
le stanze di Kowaru.
Dopo pochi attimi anche Shinji si
alzo, -Allora chi è il bastardo che ha ucciso mia madre?-
Marco scosse la testa,-Non lo so.-
-Allora lei ha parlato di tre persone, chi è la terza?- Shinji guardo Marco negli occhi, chiedeva spiegazioni, chiedeva la verità.
-NaokoAkagi,
lei è riuscita a darci le informazioni per giungere a questa verità, ma
stavolta la responsabilità di ciò che è accaduto a lei
è solo di tuo padre.-
Shinji ringrazio, non sapeva bene perché lo ringrazio ed usci dall’ufficio,
diretto anche lui alle stanze di Rei.
-Però non ha vuotato tutto il
sacco.- Rioji parlo freddamente la mano era sulla
fondina della pistola pronta a scattare.
-Gia, ma non sono ancora pronti, la mia vera identità deve
rimanere celata, per adesso posso solo rilevarla a voi due Misato
e Rioji.-
-Scusi perché solo ha noi due?- Chiese decisamente
alterata Misato.
-Perché io e Maya sappiamo gia chi
è in regalata Franco Polo.- L’affermazione di Ritsuko
raggelo Misato.
-Io sono Marco Massi, faccio parte
di un’agenzia che si chiama anch’essa UNCIA, unica differenza
non sono di questo mondo, grazie
altissima conoscenza tecnologica e scientifica dell’anno 3001 riesco a passare
da un mondo all’altro, da un universo all’altro e da un’era all’altra.
Sembra incredibile ma è così, ciò mia ha portato ad avere
contati con terre ove la magia esiste, è
questo mi ha fatto imparare molte
di queste cose, le schegge di ghiaccio sono una di queste cose.-
Misato rimase inebetita, lui era
una specie di astronauta-spia. –Mi ci vorrebbe una
Birra.- Sussurro
-Su questo mondo ho conosciuto due vostre vecchie
conoscenze: Tabris e Lillith,
adesso però sarà meglio che voi sappiate che so che voi due siete particolari.-
Misatospalanco gli occhi,
come sapeva che lui e Rioji erano degli Angeli? –Lei sta farneticando- Si difese lei.
-Cosa intende per particolari?- Rioji
fisso Marco
-Siete Angeli e non i soli in questa stanza.- Getto
un’occhiata a Ritsuko e Maya che capirono al volo ciò
che intendeva che loro facessero.
Marco si alzo e si diresse alla
porta –Scusate ma ora vi lascio un po’ di priavacy.-
detto questo uscì.
-Allora da quanto lo sapete?-
chiese Misato, la voce di lei era bassa, non si
capiva il suo stato d’animo. Forse arrabbiato, forse triste o forse sorpreso.
-Da mesi ormai- Gli rispose calma Ritsuko.
-Perché avete taciuto? Non proteggete
anche voiShinji
e Asuka.- Rioji si stava alterando ma non dava a vederlo.
-Meglio se restavamo nell’ombra, non sapevamo come avreste
reagito se aveste saputo che noi eravamo degli
angeli.- Disse tristemente Maya.
-Ora dovremmo collaborare ancora di più,
lo sapete. Ne va della vita di Shinji e Asuka.- Disse dura Misato.
-Questo è poco ma sicuro- annui
energicamente Ritsuko.
-I ragazzi dovranno rimanere ancora all’oscuro della vera
identità di Marco.-
Asuka stava correndo tra i vari
corridoi, voleva raggiungere suo fratello, no si ripeteva
quello non era suo fratello. Era solo un Bastardo che ha causa sua, la
sua mamma era morta.
Arrivo al fin troppo conosciuto reparto ospedaliero.
Comincio a cercarlo, non voleva chiederlo alle infermiere di
turno.
Per quello che voleva fare, loro sarebbero state di intralcio, guardo in tutte le stanze finche non apri la
porta di quella giusta.
Era lì che dormiva sotto le coperte girato
dalla parte opposto rispetto ad Asuka. I capelli
Biondi gli fecero pensare subito al Padre.
-Bastardo- mormoro lei si avvicino
cautamente, cerco qualcosa per poter fare ciò che voleva.
Lo trovo sul comodino vicino al letto, un coltello, lo prese e lo osservo per un breve momento.
In quel momento il ragazzo si giro
supino, sul viso era disegnato un leggero sorriso, fin troppo conosciuto da Asuka, non riuscì a resistere.
Non posso, erano le uniche parole che si materializzarono
nella mente di lei.
Due lacrime le rigarono il viso, prese una sedia e si
sedette vicino a lui, piangendo.
Shinji era arrivato lentamente
davanti a quella porta, davanti a se ci sarebbe stata Rei,
sua madre, no sua sorella.
Aprì la porta la trovo li seduta
sulla sedia, come se fosse una bambola.
-Ciao- disse d’istinto, ma la
risposta fu un mugolo impercettibile.
Si sedette accanto a lei, voleva stringerla a se, per
rincuorarla, per farle forza ma non ci riusciva, aveva paura che
non fosse vero, che lei Rei Ayanami non fosse
vera, fosse solo un’illusione.
Fosse ancora nel third impact.
Si diede un pizzicotto per vedere se era vero tutto ciò.
Era vero, il dolore gli lo provava li
davanti a lui c’era Rei.
Toji passo di lì per caso, guardo
nella stanza. Vidi Shinji assieme a
una ragazza che assomigliava a Rei.
Un primo pensiero gli diceva di entrare è
fargli prendere un bel colpo, dicendogli che se l’avrebbe visto Asuka.
Ma vedendolo così preso dai suoi
pensieri, lo lascio stare.
Le tre ombre erano frustrate, continuavano a girare a vuoto
nell’ampia stanza, si arrovellavano la mente nella ricerca di una spiegazione
per la loro sconfitta così bruciante.
Non solo avevano perso un altro figlio di satana, ma anche
avevano perso la possibilità di eliminare le parti umane di Tabris
e Lillith, oltre che Marco
e Rioji.
In quel momento Minzegentrò nella stanza, l’essere sembrava avere un’idea.
Si avvicino a tre, si inginocchio e
comincio a parlare.
-Miei signori forse abbiamo una
possibilità di successo.- la cosa fece sobbalzare i tre.
-Esponila- esclamo una delle tre ombre.- Bene, i nuovi Adamo ed Eva, sono loro i punti deboli, senza i loro
evangelion, sono totalmente inermi. Ma pensavo di
ucciderli, se li soggiogassimo, potremmo tranquillamente dominare il mondo.-
Le tre ombre non sembravano convinte dell’idea di Minzeg, ma lui continuo –Sappiamo
per certo che una di loro prova un certo risentimento per la parte umana di uno
dei due angeli.-
-Quindi basterà sfruttare il
risentimento a nostro vantaggio.- una delle tre ombre aveva intuito il piano di
minzeg.
-Bravo attualo.- Fece un’altra
ombra.
L’essere annui ed uscì.
La terza ombra si avvicino alle
altre due. –Ho i miei dubbi che riuscirà nel suo
intento.-
-Ci riuscirà- -ne va della sua
vita.- le altre due ombre fugarono gli ultimi dubbi alla terza.
Era oramai notte, Shinji e Asuka avevano visto i loro rispettivi
fratello e sorella, ma c’era qualcosa che non andava, entrambi fin
troppo silenziosi, non litigavano per un non nulla.
Misato voleva fare qualcosa per
loro, ma Rioji la blocco
prima che potesse intervanire.
Marco era nella sua stanza che ascoltava musica, voleva riuscire
a dimenticare la brutta giornata.
Anche lui si era abituato ai litigi
fra Asuka e Shinji, sapendo che erano solo una sceneggiata per non far capire
che loro stavano insieme.
Ripenso ad una di esse.
Shinji si era svegliato da pochi
minuti, questo lo rendeva poco reattivo, entro nel bagno ma dopo pochi minuti
un urlo di Asuka lo fece
svegliare del tutto. –Sei un maniacooooooooooo!!!!- Lui usci di scatto dalla porta, non abbastanza
velocemente per evitare una saponetta che lo colpì violentemente alla testa.
–Cavolo potevi chiudere la porta del bagno.- Inveì
lui, massaggiandosi la testa dolorante. –tu dovevi tendere
l’orecchio Baka.- rispose inviperita lei.
-Stare con Toji ti ha fatto diventare ancora più
maniaco.- A quel punto shinji, Rosso di rabbia e
vergogna grido a pieni polmoni –Io non sono un maniaco.- La ragazza in quel
momento usci dalla stanza, si avvicino a lui e gli si struscio
contro.
La cosa era troppo piacevole per Shinji,
lo sarebbe stata per qualsiasi uomo normale, che perse il controllo dei suoi
ormoni.
La ragazza capì l’antifona, lo squadro con aria maliziosa
–Lo sapevo che eri un maniaco.- detto questo si
allontano da Shinji, rimasto inebetito da ciò.
Marco ormai conosceva fin troppo bene le cose per non aver
capito, che all’interno del bagno, che era stato qualcosa in più che solo un
semplice incontro di sguardi stupiti, uno scambio di effusioni
veloci, un bacio e qualche coccola. Niente di più, poi la sceneggiata per non
correre rischi.
Ora doveva pensare solo a capire qual era la prossima mossa
dei suoi avversari, avrebbero attaccato con i figli di
satana oppure avrebbero utilizzato un’azione combinata o ancora un’altra cosa.
Qualcosa gli diceva che stavolta sarebbe stata la sua ultima
battaglia su quella terra.
Capitolo 10 *** 8° Capitolo- Nuova Professoressa ***
Shinji era di nuovo lì, in quella stanza del reparto ospedaliero della
NNERV,sempre lì ad osservare Rei
Shinji era di nuovo lì, in quella
stanza del reparto ospedaliero della NNERV,sempre lì
ad osservare Rei.
Sperando che si riprendesse da quello stato.
Stessa cosa accadeva con Asuka nei
confronti di Kowaru
Le cose non potevano cambiare facilmente, aveva detto loro Ritsuko, però speravano in qualcosa e andavano lì comunque.
Si allontanavano da quelle stanze solo, per mangiare, andare
a casa a dormire e per andare studiare cosa che sarebbero
disposti a fare anche nella base con TojiHikari e Kensuke. Cosa però
proibita loro da Marco, voleva che staccassero ogni tanto, con quel staccare intendeva non vedere solo Rei e Kowaru.
Sembrava una giornata come tutte le altre, quando risuono l’allarme.
-Lunghezza d’onda nera- ‘operatore
fece gracchiare gli altoparlanti della base.
L’allarme, dato con estrema velocità, mise subito neo tokyo3 in
stato di massima allerta.
-Posizione del figlio di Satana?- Ritsuko
sembrava calma, ma era un facciata.
-Sconosciuta- Uno dei tre operatori tremo
pronunciando quella parola
-Porc…fate uscire gli EVA
metteteli in posizione di difesa e attendiamo.-
L’ordine impartito da Marco venne
prontamente eseguito.
-Sembra un falso allarme.- La
preoccupazione di Maya era leggibile appieno nei suoi occhi.
-Speriamo Maya, intanto fate un controllo del
MagiSistem. Non voglio ritrovarmi con un
Figlio di Satana camuffato da virus informatico.-
Le due donne annuirono e cominciarono a farlo.
Intanto i ragazzi all’interno degli EVA cominciarono ad
essere tesi, niente all’orizzonte e nessuna comunicazione dalla base.
-Allora dov’è?-
-Calma Asuka, stiamo
controllando.-
Era la risposta che non voleva sentirsi dire.
-Calma, sono qui dentro ad aspettare un cazzo
di Figlio di Satana di Merda che non si vede è voi mi
dite di stare CALMA.-
Decisamente era arrabbiata.
-Anche noi siamo stufi.- Erano tutti tesi, decisamente una situazione emotiva che sconsigliava di
combattere con gli EVA.
Marco ci penso un momento, guardo un
piccola chiave che teneva nella tasca dei pantaloni, poi scosse la
testa.
-Ragazzi, calmatevi. Lo so anch’io che passare ore dentro un
affare come quello può causare claustrofobia…-
-IO NON SONO CLAUSTROFOBICA, poi come sa come si sta dentro
ad un EVA.-
Urlare era sempre stata la specialità di Asuka e stavolta ci stava dando d’impegno.
A Marco colpi l’ultima parte dell’urlata, ora cosa gli
rispondeva.
-Devi sapere che ho imparato a volare su un F18, l’abitacolo
ha la stessa grandezza di quello di un EVA.-
-Davvero???- Un interessatissimo Kensuke, sposto l’attenzione su quel tipo do Aereo.
Ora che inventarsi, era vero aveva imparato a condurre tutti
i tipi di aerei in quei mille anni di ibernazione. Ma
pilotare dal vero quel tipo di aereo era un’altra
faccenda.
-Allora sentiamo comandante, è cosi simile?-
-Ma daiAsuka…-
Ecco un intervento malaugurato di Toji,
Ritsuko non potè che
sorridere alla seguente reazione di Asuka.
-Sta zitto Baka-
-Ehi cosa ho fatto adesso? Lo vuoi sapere diavolo rosso non
penso che ci sia molta differenza-
-E chi ti a chiesto qualcosa, Hentai.-
ecco una bel battibecco per diradare la tensione.
Infatti tra i ragazzi i due ragazzi
era scoppiato il pandemonio, è nessuno degli altri tre voleva inserirsi per
fermarli.
Per Marco, era divertente vederli.
-Piantala Asuka.- divertimento
finito, Misato chiuse la discussione con un energico
rimprovero, anche se Asuka mormorò diversi improperi
in tedesco nei confronti di Toji e della madre.
-Difficile farla rigare dritto- -Già-
Marco osservo Misato,
sembrava molto preoccupata. Non volle però
approfondire, aveva gia le sue gatte da pelare.
Dall’alto qualcuno osservava, nascosto e invisibile.
Minzeg era soddisfatto del lavoro
fin qui svolto dalla sua opera, solo un breve flash per farsi vedere poi è sparita.
Gia, continuo l’orrida creatura, nessuno di essi sospetta minimante ciò che è successo.
Osservava gli EVA fermi, pronti alla battaglia. Sorridendo per
il loro brancolare nel buio.
Se avesse potuto avrebbe attaccato con
uno degli altri figli, ma lui era uno che si atteneva agli ordini.
Mandare la propria creatura a traviare i
nuovi Adamo ed Eva.
Rise quando ripenso alla faccia dei
suoi “superiori”, una cosa che si dovette immaginare, ombre erano e ombre
sarebbero rimaste.
Una cosa che lo faceva rodere.
Non averli mai visti
Una stranezza, questo pensava, una stranezza
bella e buona.
Ma adesso non era il momento di
pensare a quello doveva pensare alla sua missione, o per meglio dire agli EVA.
Non sapevano cosa cercare o per meglio dire, chi cercare.
Nessuno lo poteva immaginare tra i lillim,
nemmeno quel comandante che fino a quel momento gli
aveva dato solo grattacapi.
Minzeg lo avrebbe voluto morto al
più presto, se non subito.
Ma doveva aspettare, sapeva che la
vendetta andava consumata fredda.
Erano ore fermi, erano ancora in
attesa, già come biasimarli non sapevano dove battere la testa o meglio, pensò,
a che santo votarsi.
Avrebbe voluto sentire le loro conversazioni, sapeva però che così si sarebbe fatto scoprire.
-Niente, abbiamo controllato per la decima volta i Magi, niente di niente.- Ritsuko ripete, per l’ennesima volta il responso
dei controlli effettuati.
C’era qualcosa nell’aria, Ritsuko
lo aveva capito, chi era ha conoscenza della vera
identità di Marco aveva capito, qualcosa bolliva e Marco lo aveva intuito.
-Fate rientrare gli EVA.- Marco disteso
sulla poltrona di comando guardava fisso il soffitto.
Chi poteva aver messo in stato di allarme
tutta la base. Specialmente quando avrebbe colpito.
-Al rientro degli EVA avvertite i tenenti SoryouKatsuraghi e IkariKatsuraghi di presentarsi a
rapporto nel mio ufficio, ci sarà una riunione dello staff.-
Asuka e Shinji
erano a meta tra le braccia di Morfeo e l’essere svegli, Marco gli aveva tenuti
svegli fino a tardi per quella riunione e adesso erano
cotti, le lezioni cosi erano ancora più pesanti.
Il primo a cedere fu Shinji, che
si ritrovo steso sul banco a dormire, Asuka lo guardo
un’ attimo non riusciva nemmeno a pensare cose cattive
nei suoi confronti.
Si volto, tentando di tenere quella poca attenzione che
riusciva a prestare alla lezione di inglese, solo il
suono della fine dell’ora poteva salvarli, ma sembrava non venire mai.
Il prof. Si accorse solo di Shinji
dopo dieci minuti, non gli piaceva che si dormisse in
classe, nemmeno se a farlo fosse uno dei suoi salvatori.
–IkariKatsuraghi-
l’urlo derivatovi fece balzare in piedi Shinji.
La ramanzina però non poté continuare dato che l’ora era
finita. -IkariKatsuraghi
sei fortunato, la prossima volta cerca di dormire di più- Shinji
annui solamente, troppo stanco per rispondere. I ragazzi si alzarono, salutando il
professore che usciva..I maschi della classe quando videro la prof trattenero a stento i loro pensieri più bassi, le
ragazze invece si ingelosirono.
-Il mio nome- si presento
la prof. –è MinakoOzumi, sarò la vostra nuova
insegnante di Scienze.- Detto questo, la prof comincio la lezione osservando,
non vista e con una certa malizia, Asuka
e Shinji.
Staimo giungendo la termine della prima avventura di Marco Massi, non
cronologica però, le cose sembrano essere serene, ma non si sa mai cosa ci
aspetti il futuro
Staimo giungendo la termine della
prima avventura di Marco Massi, non cronologica però, le cose sembrano essere
serene, ma non si sa mai cosa ci aspetti il futuro. Nemmeno
Marco lo sa.
Piccola domanda, ho due idee
che mi frullano per la testa.
Riguardano la mia nuova Fic. Su cosa dovrò farla: Su GundamWing o su InuYasha?
A voi la risposta
Le lezioni erano terminate e i ragazzi stavano uscendo in
piccoli gruppi, Asuka e Shinji
erano in uno di essi e stavano parlando con alcuni
compagni di classe.
Appena giunti all’esterno si trovarono di fronte ad un’auto,
un’Alfa Romeo di ultima generazione, i ragazzi e le ragazzeguardavano ammirati le sinuose linee della
macchina, una berlina, che era divenuta il fiore all’occhiello della Casa
automobilistica italiana.
Alcuni si chiedevano di chi era e facevano
delle ipotesi, altri l’ammiravano e basta ed altri si chiedevano se mai
avrebbero potuto permettersi un’auto del genere.
Asuka e Shinji,
vedendola capirono di chi era. -Ciao Akira, CiaoNozumi, Ciao Myu. Noi Torniamo a casa da soli.- I tre ragazzi guardarono
i due spalancando gli occhi –Ragazzi siete sicuri?- Obbietto uno di loro.
–Certo- replico Asuka. –D’accordo allora a domani- -A
Domani- I tre si congedarono dai due e si allontanarono.
-Ciao Ragazzi- Marco in mano aveva
un busta con all’interno un pacchettino di forma rettangolare. –Buongiorno
signor Polo- I due salutarono e attesero che Marco aprisse
la porta, cosa che avvenne subito.
-Sono andate bene le lezioni?- Marco provo ad accendere un conversazione con i ragazzi.
-Insomma- rispose Asuka, il tono
era decisamente freddo.
-Poteva andare meglio.- Gli fece
eco Shinji.
-Niente di particolare?- i due scossero la testa. -Unica
novità è una nuova prof.- Asuka
sembrava più assorta dal paesaggio circostante che dal tentativo di
conversazione.
-Shinji almeno era
carina?- Marco provo a riscaldare un po’ l’ambiente. -Non so, non sono
sicuro di aver seguito la lezione.-
Asuka si giro a guardare Shinji e scosse la testa –Sei un Baka.- Lui fece spallucce.
-Volete mangiare?- Marco non sapeva
se mangiassero merenda, sempre meglio chiedere.
Shinji e Asuka
guardarono con occhi spalancati Marco. –Mi scusi signor Polo…- -Chiamami Franco quando non siamo alla base.- Marco corresse Asuka, almeno fuori dalla base niente formalismi. -Fa lo
stesso.- te pareva penso Marco. –A chiesto se abbiamo
fame?- Non era del tutto convinta di avere capito
bene, Shinji in tanto si era addormentato sul sedile
posteriore. –Non ho chiesto se avete fame, ho chiesto
se avete.- Osservando lo specchietto retrovisore si accorse che Shinji era nel mondo dei sogni –anzi se hai voglia di
mangiare.- Asuka si volto e vide, oltre a Shinji addormentato, il pacchetto.
-Ma guarda quel Baka!!- sembrava adirata, ma Marco noto una certa dolcezza negli
occhi di Asuka. –Se ti interessa-
Marco indico con la testa il pacchetto –All’interno troverai della pizza al
taglio- Asuka lo guardo contanto d’occhi, nessuno tranne Shinji e Hikari avevano le
avevano offerto qualcosa.
-Non mi interessa.- volto di nuovo
lo sguardo verso il finestrino, Asuka non era disposta
ad accettare una gentilezza da lui, non gli piaceva Marco e anche se tentava di
essere gentile all’esterno della base, questo lo rendeva a suoi occhi ancora
meno affabile.
Marco dal canto suo scosse la testa, aveva conosciuto molto ragazze cocciute e “Tignuse”
ma lei le batteva tutte.
Si chiedeva come Shinji si fosse innamorata di lei, poi penso che gli opposti si
attraggono.
Fermi ad un semaforo un piccolo e nebulare sospetto si formo nella testa di Marco. –Asuka
non hai notato niente di strano nella nuova professoressa?- Lei si girò
squadrandolo male, ci penso su –Che si veste in modo sconcio per essere un
prof.- Sembrava che avesse appena sputato un bottiglietta
di acido muriatico in faccia a Marco, lui non ci diede molto credito, decise
che insistere però fosse solamente un errore.
Qualcuno intanto osservava la macchina, era Minako, la donna era a braccia conserte vestita con un
abito molto attillato e con grossi spacchi sulle cosce e sui seni.
Si passo un mano tra i capelli per
aggiustarseli, quando la macchina riparti si passo la lingua sulle labbra. –Le
labbra di quei due ragazzini devono essere ottime.-
Minzegera
apparso in quel momento affianco a lei –Immagini gia di averli alla tua
mercè?- Minzeg osservo il volto della sua creatura
piegarsi in sorriso predatore. –Alla fine di questa missione li voglio come
miei schiavi, siamo intesi.- Minzeg annui e si
defilo.
La donna intanto ripassava mentalmente i
vari punti del suo piano, non sembravano esserci falle.
Decisamente era contenta di essere
stata creata, lei era nata quando lillith era passata
dalla parte degli angeli all’inizio dei tempi. Era rimasta in un limbo per
miliardi anni sotto forma di spirito, lei la parte lussuriosa che c’è in ogni
uomo e donna.
E’ stata venerata per secoli sotto forma di varie divinità.
Solamente Lillith però veniva ricordata, sia nel bene, che era la vera Lillith, e sia nel male, la parte che la era sua..
Lei era la parte malvagia della lussuria, la parte distruttiva dell’amore.
Quella che porta tragedie e morte, quella che uccide il vero
amore.
Ridacchio e poi guardo in direzione della villa occupata da Shinji e Asuka.
Penso che stavolta sarà il vero amore a distruggere
l’umanità.
-Allora arrivano- Toji batteva con
insistenza la punta del piede per terra, era mezz’ora che aspettava assieme a Hikari e Kensuke davanti ad uno
degli ingressi del più grande parco divertimenti di
Neo Tokyo 3.
-Non ti facevo cosi impaziente Toji.-
Misato guardava sottecchi il ragazzo ed intanto
mangiava dello zucchero filato.
-Mi scusi signora Katsuraghi.-
Hikari si era avvicinata timidamente al
vice-comandante. -Come ha fatto a procurarsi quello zucchero
filato.- La ragazza stava morendo dalla voglia di mangiarlo anche lei.
La donna era arrossita per l’imbarazzo –Rioji
caro ne procuri un po’ anche per loro.- L’uomo che
stava ridendo sotto i baffi per la brutta figura della moglie, si vide
costretto ad andare a prendere tre bastoni di zucchero filato per i ragazzi.
-Grazie Rioji caro- Lo canzone Toji, al che tutti
risero.
-Rimane solo che arrivinoShinji e Asuka, sono in ritardo.-
Kensuke preoccupato spiluccava il suo bastone di
zucchero.
-Arriveranno, o forse avranno qualcosa di più interessante
da fare.- Tutti capirono cosa intendesse Toji –Sei un
Hentailo sai Toji.- Hikari, bonariamente, gli
diede un schiaffo sulla spalla. –Sono troppo piccoli i miei
due bambini per fare certe cose Toji.- anche Misato, in modo molto divertito, rimprovero il
ragazzo. –Ma dai Misato, non
so più così piccoli- Roji si schiero quasi
apertamente con Toji.
-Scusate ma non sono, adesso,
fratello e sorella. Di norma questo si chiamerebbe incesto. Anche se loro sono
stati adottati.- Kensuke continuava intantoa spiluccare il suo
zucchero filato.
Rioji ritorno subito serio –Kensuke loro possono fare ciò che vogliono, nella sentenza di adozione nessuno dei due a respinto la clausola che era
stata scritta.- I tre si elettrizzarono alla notizia di ciò. –quale clausola?-
-A loro è stata concessa l’immunità da una eventuale
accusa di incesto.- In quel momento a Rioji e Misato capirono il perché di quella strana clausola, adesso
gli era nata una domanda chi è stato a imporla. Loro no di sicuro, Asuka e Shinji benché meno, il
loro amore se lo sono rilevato alcuni giorni dopo quel fatto.
Tre i possibili sopsetti, Marco, Tabris
e Lillith. Bisognava indagare.
In quel momento l’ Alfa si fermo a
pochi passi da loro, ne usci una pimpante Asuka, che
saputa la notizia pretese che Shinji la portasse su
tutte le giostre e uno stralunato Shinji.
Il perché del suo stato era presto detto.
Per svegliarlo Asuka e Marco hanno
pensato bene di prenderlo di peso, stenderlo nel garage, al che il freddo del
pavimento avrebbe dovuto svegliarlo, prendere un secchio pieno di acqua gelida e rovesciargliela in testa.
A quel punto il bagnato Shinji fu
costretto a farsi una doccia e cambiarsi, cosa che fece anche Asuka non volendo sfigurare con la sola divisa scolastica in quel parco divertimenti.
-Siete un po’ in ritardo?- fece notare con disappunto Misato –Lo so, problemi di traffico-
Menti Marco, non volendo mettere in difficoltà Shinji. –Ragazzi ora potete
andare.- Marco gli mise in libertà –Grazie Comandante- -A presto- -Ci vediamo-
-Grazie e a stasera Signor Polo- Dopo i saluti di Hikari,
Toji, Kensuke e Shinji arrivo la doccia fredda di Asuka.-Vi
muovete non ho tempo da perdere io.- Su tutti calo una vistosa goccia.
-Allora su chi dobbiamo fare una ricerca- Maya
si rivesti dopo aver passato l’intero pomeriggio con Ritsuko
nei loro alloggi, il messaggio di Marco lascito in segreteria però blocco il
loro momento di intimità. –Su una certa MinakoOzumi.- Ritsuko, ancora in
reggiseno e mutandine, era al lavoro davanti al computer.
-La doccia è libera ci penso io adesso- la
giovane abbraccio da dietro la donna e gli sussurro la cosa
all’orecchio.
Ristuko, a malincuore, lascio
l’abbraccio di Maya e si diresse verso il bagno.
Marco era stato avario di informazioni,
aveva solo detto:-Cercate tutto quello che potete su MinakoOzumi, professoressa nell’istituto Frequentato da Shinji e Asuka.- Detto questo
chiuse la telefonata.
La cosa risultava strana, però se a
lui era saltata la pulce nell’orecchio era meglio controllare.
Cosi le due donne si misero a cercare, anche se avrebbero voluto passare in modo diverso la propria giornata
libera e questo ne avrebbero chiesto conto a Marco.
I ragazzi, controllati da diversi uomini della sicurezza NNERV, stavano
vedendo da quale giostra o stand cominciare il loro Tour
I ragazzi, controllati da diversi uomini della sicurezza
NNERV, stavano vedendo da quale giostra o stand cominciare il loro Tour.
-Cominciamo con quelle- Toji punto il dito verso le montagne
russe, -Sei sicuro di aver il fegato di farle?- Hikari, Kensuke e Shinji si
allontanarono, conoscendo le possibili conseguenze.
-Certo che né ho il fegato, mia cara Demone Rosso. Anche lo
stomaco.- Asuka aggrotto le sopraciglia e poi esplose a ridere. –Sei divertente
lo sai. Ma fammi il piacere, non reggerai mezzo giro.- Asuka lo guarda con
superficialità e poi con lo supero andando verso la cassa della giostra.
-Allora Toji, sei ancora sicuro di sfidarmi?- Toji rimase
basito, non voleva di certo dargliela vinta. Si avvio anche lui alla cassa,
seguito dagli altri.
-Shinji sei sicuro che Toji non si faccia male?- Al sussurro
di Kensuke lui scosse la testa.-Ho paura che alla fine perderà, e di brutto.-
Hikari non vista sospiro –A volte Toji se le cerca.- I tre non si erano accorti
che Asuka stava battendo ritmicamente la punta della scarpa per terra, alla
fine spazientita comincio a gridare -Allora voi tre vi muovete!- I tre al
richiamo di Asuka cominciarono a correre.
-Asuka stavamo solo parlando di un nuovo videogioco.- Provo
a giustificarsi Kensuke. –Già- Hikari e Shinji annuirono.
Lei gli guardo storto, poi prese sottobraccio Hikari.-Senti
Amica mia, vedi di stare lontano da quei tre, sono troppo stupidi.- Hikari fece
un sorriso accondiscende e si avvio con lei verso i vagoni.
I ragazzi si sistemarono nei vagoni e aspettarono la
partenza.
Il vagone, con una lentezza abissale per Asuka, si isso
lungo la salita.
Appena superata comincio il divertimento.
Marco, dopo che i ragazzi erano
entrati nel parco divertimenti, stava tornando alla base.
Assieme a lui c’erano Misato e
Rioji, il silenzio che si era instaurato fra loro era abituale.
Quasi come per magia Misato
proferì le prime parole di quel viaggio. –Allora ci sono novità sull’allarme di
ieri.-
Marco guardo lo specchietto
retrovisore, scuotendo la testa fece intendere che niente di nuovo ewra venuto
fuori.
-Stiamo brancolando nel buio, con
tutte le nostre tecnologie non capiamo cosa sia successo.- Marco comprese il
nervosismo di Rioji. –Ora come ora dobbiamo solo controllare Shinji e Asuka.- I
due passeggeri annuirono.
Al limitare di una zona boschiva,
non lontano da una delle entrate della NNERV, nemmeno troppo distante dal Luna
Park ove i nuovi Adamo ed Eva, con gli altri Children, si stavano divertendo, Marco
fece scendere i due Angeli.
Si salutarono dividendosi, chi per
andare a controllare i propri figli, chi per affrontare il Consiglio di
Sicurezza dell’ONU.
Marco si sedette sulla poltrona.
L’attesa dei suoi interlocutori durò pochi secondi.
-Allora- tuono il rappresentate
americano –cosa è successo.- L’americano con lo sguardo cerco di intimorire il
suo “sottoposto”, ma per tutta risposta lo guardo con sufficienza.
-Signori ieri c’è stato quello
che si suppone essere un falso allarme.- Tutti lanciarono un’occhiata torva
verso la poltrona di Marco, ma non se ne curo.
-Lei ci ha chiamati per un falso
allarme?- Il Russo se avesse potuto avrebbe tentato di strozzare Marco, non
potendo si lasciava andare in urlate verso di lui.
-Se non mi lasciate finire il
discorso- Marco riprese la parola, con calma e freddezza –Allora stavo dicendo
che si suppone essere un falso allarme.- sottolineo bene nella frase la parola suppone.
–io ed i miei scienziati pensiamo ad un possibile avvertimento dei nostri
nemici. Questo avvertimento ci fa capire che vogliono attaccare a breve, come e
quando non si sa.-
I cinque parlottarono tra loro,
intimoriti dalle tante variabili in gioco. –Signor Polo, avete delle
supposizioni in merito, teorie o qualcos’altro?- Il Cinese, con uno sguardo di
intesa con il Francese ed l’inglese lo interrogo.
-Le supposizioni lasciano il
tempo che trovano, signore. Così come le teorie. Abbiamo pochi dati, per non
dire niente in merito, il nostro reparto scientifico ci sta lavorando. Per ora
posso dire solo questo: La possibilità che sia un falso allarme è molto alta,
però non è una certezza.-
I cinque lanciarono un’ultima
occhiata a Marco –D’accordo signor Polo, ci avverta quando avrà dei dati su cui
basare teorie o meglio ancora- fece l’arcigno inglese -certezze.- I cinque
detto questo sparirono.
Il sospiro che fece gli tolse
gran parte della tensione che aveva addosso, la mente stava fluttuando cercando
risposte che tardavano a venire.
Poi una voce lo riposto alla
realtà-Marco- Asia, il supercomputer della sua astronave gli parlo, attraverso
il chip che gli avevano installato nel cervello. –Dimmi- Il computer, appreso
che Marco gli presto attenzione, ricomincio parlare –Cosa vuoi che faccia con
quei cinque?- Marco strabuzzo gli occhi, Asia gli chiedeva cosa fare con quei
cinque. –Per ora nulla. Però, quando sarà tutto finito, sai cosa fare.- Il
sorriso maligno, se ci fosse stato qualcuno con lui, fece intendere le
intenzioni di Marco. –Metterli nella condizione di non nuocere mai più?- Asia
lo chiese solo per essere sicura di non errare. –Certo, non utilizzare il sistema
Hitleriano. Utilizza il sistema: facciamo vedere che pezzi di m. sono.- Asia
lascio Marco alle sue riflessioni in merito al “falso allarme”.
Il pomeriggio dei ragazzi passo
in fretta, troppo in fretta per i loro gusti, quando Rioji e Misato vennero a prenderli
era ormai sera inoltrata.
Asuka e Shinji si diressero verso
le rispettive camere, non prima di essersi scambiati delle coccole in bagno e,
per non destare sospetti, averle coperte dalla scusa che shinji fosse entrato
nel bagno occupato da Asuka.
La mattina dopo la loro nuova
insegnate li chiamo nel suo ufficio.
La stanza profumava di incenso e
sandalo, la donna era vestita in un modo che si confaceva ad una professoressa,
ma la rendeva stranamente affascinante.
-Bene ragazzi, vorrete sapere
perché vi ho chiesto di venire nel mio ufficio?-
-Se non vi è di troppo disturbo-
Rispose Asuka annoiata e abbastanza innervosita da questa inaspettata chiamata.
-Cosa voleva chiederci
professoressa?- Shinji aveva una strana sensazione, un misto di pericolo e disagio.
La donna si alzo e si avvicino ad
due, con una mano sfioro le spalle dei due. –I miei colleghi mi hanno informato
su di voi, negli ultimi tempi vi comportate in modo strano.- Shinji e Asuka
sudarono freddo, le uniche persone che sapevano della loro storia erano
Kensuke, Toji, Hikari, Maya e Ritsuko.
Con gli altri e specialmente i
loro nuovi genitori avevano cercato di mantenere una parvenza di astio
reciproco, più da parte di Asuka nei confronti di Shinji che viceversa.
I due, da consumati attori, si
guardarono da prima tra loro con una espressione di sorpresa, poi guardarono la
loro professoressa.
Asuka comincio a ridere. –Senta
ci comportiamo come sempre, StupiShinji rimane stupido e io rimango la mitica
Asuka Soryu Katsuraghi.-
La donna si avvicino lentamente
ad Asuka, si inginocchio in modo di avere il suo viso alla stessa altezza del
suo.
-Allora se do un bacio a Shinji
non dici niente?- Asuka aprì la bocca totalmente spiazzata, cosa voleva dare un
bacio a Shinji.
Shinji salto in piedi –Cosa sta
dicendo professoressa è impazzita?- La donna alzo lentamente lo sguardo verso
il ragazzo.
Asuka era rimasta imbambolata,
continuava a pensare agli occhi di quella donna erano bellissimi, le labbra si
chiedeva se erano dolci quanto quelle di Shinji, il corpo era perfetto. Non
credeva di fare quei pensieri nei confronti di una donna, provo scuotere la
testa. In quel momento si accorse di una cosa non riusciva più ad avere il
controllo del proprio corpo.
Shinji si sentiva sempre più a
disagio, sia per la domanda che quella professoressa, se si poteva definire
tale, aveva posto ad Asuka e sia per la sua mancata risposta.
Ladonna si alzo e si avvicino
lentamente a Shinji, questi indietreggio, la paura aveva preso il sopravvento,
chi era quella donna? Era una pazza senza alcun dubbio si convinse Shinji.
-Allora visto che la tua ragazza
non ha risposto, lo prendero per un no.- Shinji andò a cozzare contro il muro,
non aveva vie di fuga se non la porta.
Comincio a correre verso di essa,
non prima di aver tentato di risvegliare Asuka dallo stato di trance in cui era
caduta.
-Maledizione non si apre- Si
volto orami la donna era ha pochi passi da lui, uno strano sorriso sul volto e
uno sguardo che sembrava quello di un cacciatore famelico che si stava
avventando sul sua preda.
Prima che potesse gridare la
donna bacio Shinji, che si senti sciogliersi, non riusciva a trattenersi come
se una forza a lui estranea avesse preso possesso della suo corpo, o peggio,
della sua mente.
-Shinji- sentì la voce di Asuka,
ma non proveniva dalla sedia su cui era seduta.
-Asuka dove sei?- Shinji provo a
cercare la sua ragazza con lo sguardo, si accorse in quel momento di essere
diventato etereo.
Spalanco la bocca diverse volte.
-Qua, dietro di te- Si volto e si ritrovo Asuka alle sue spalle era spaventata,
ma era ancora più imbarazzata per quello che stava accadendo di sotto.
I loro corpi privi della loro
mente stavano lentamente spogliando la professoressa, per fare cosa non ci
voleva troppa immaginazione.
-Che cosa hai detto?- Marco si alzo di scatto urlando.
L’uomo che gli portò la notizia si allontanò di un passo dalla scrivania.
Nessuno aveva mai visto il comandante supremo infuriato. Di solito era calmo e
pacato. Ora sembrava una furia pronta ad esplodere.
-Signore- comincio lui balbettando –Non sappiamo cosa sia
successo, siamo sicuri che siano usciti da scuola poi più niente.-
Gli occhi di Marco era così spalancati da sembrare che
volessero uscire fuori dalle orbite, in più era talmente iniettati di sangue da
renderli di un rosso rubino.
A quel punto chiuse gli occhi e prese un profondo respiro,
voleva calmarsi, doveva calmarsi. Quando sembro che avesse ripreso basta
lucidità comincio a parlare –Avverti tutti gli uomini disponibili e richiama
quelli che sono fuori turno. Asuka e Shinji devono essere trovati subito!- La
voce anche se più bassa di quando aveva urlato, era ancora più spaventosa.
L’uomo fece il saluto militare, giro di scatto e scappo fuori dalla porta.
All’interno dell’ufficio Marco stava camminando
nervosamente, sembrava un leone in trappola. Aveva appena chiamato, attraverso
l’interfono, a rapporto Misato, Rioji, Maja e Ritsuko. Dopo poco sentì bussare
alla porta, abbassando lo sguardo diede il permesso di entrare.
Maja, Ritsuko, Rioji e Misato si entrarono, una cappa scura
avvolgeva la stanza. –Ci ha fatto chiamare?- Chiese gentilmente Maja. –Sì- fece
Marco. –Misato, Rioji sedetevi- I due straniti si sedettero sulle poltrone
poste di fronte alla scrivania del comandante supremo. –Devo darvi una pessima
notizia- I presenti cominciarono a sudare freddo, il presagio che avevano avuto
nell’andare da lui sembrava essere vero. -I ragazzi sono spariti.- I due
neogenitori sbiancarono. –Shinji e Asuka sono spariti?- Ritsuko da dietro fu la
prima a reagire alla notizia. –Non sì sa come sia successo, spero che sia una
ragazzata, anche se non penso che sia così.- I presenti annuirono. –Andiamo a
cercarli- Balzo in piedi Rioji.
Marco annui, apri un cassetto e tiro fuori degli auricolari.
–Era quello che vi volevo dire di fare, per questo volevo darvi questi: Sono
auricolari del 2065, miniaturizzati al massimo stanno in orecchio hanno tutte
le funzioni di uno normale.- Ne presero uno a testa e uscirono.
Erano passate varie ore da quando avevano cominciato la
ricerca, si erano subito divisi. Decidendo di sorvolare l’intera Neo-Tokyo 3
dividendola in 4 settori, uno a testa, ma niente. Marco li avvertì che aveva
allargatole ricerche alle città limitrofe. La cosa gli preoccupo ancora di più.
–Rit-Chan?- Misato cerco conforto nella sua migliore amica –Li troveremo, stai
tranquilla- Gli rispose lei. La dottoressa stava finendo di controllare la sua
zona, quella a nord. Niente non aveva trovato nessun segno del passaggio di
Asuka e Shinji, la cosa la frustrava. Come era possibile che due ragazzi
riuscissero a far perdere così bene le loro traccia. –Maya, nel tuo settore
trovato qualcosa?- La sua compagna gli diede l’unica cosa che non voleva
sentire –No, sempai. Non ho trovato niente.- Rioji Aveva cercato in lungo e in
largo anche lui, niente nemmeno lui aveva trovato il più piccolo indizio
–Proviamo a continuare le ricerche a terra.- Misato rispose con un atono sì,
stava perdendo le speranze, aveva paura di non trovarli mai più. Sentiva che
stava fallendo per l’ennesima volta: Come tutore, adesso anche come angelo e
come vice-comandante supremo.
Atterrarono in zone nascoste e cominciarono ad setacciare i
vari settori, non dovevano fare altro che stare a sentire le varie anime.
Una capacita che avevano acquisito nella trasformazione in
angeli, la trasformazione aveva fatto riaffiorare anche i ricordi di tutte le
anime dell’umanità.
Le anime erano un po’ come le impronte digitali, diverse da
essere umano ad essere umano. Tralasciando Marco che era un caso a parte, tutte
le anime aveva “vibrazioni” simili ma abbastanza diverse da renderle uniche.
Loro ormai conoscevano a menadito le anime di Shinji e Asuka.
Orami erano passate varie ore da quando avevano cominciato
le ricerche, ma nemmeno l’essere scesi per strada aveva portato frutti.
-Ricominciamo dall’alto- Maya propose di ritornare a fare
un’ ultimo tentativo dall’alto, forse avrebbero avuto più fortuna.
Hikari, Kensuke e Toji erano stati convocati da Marco.
–Ragazzi come saprete siamo in piena emergenza. Asuka e Shinji sono spariti.- I
tre annuirono, erano preoccupati per la scomparsa dei loro amici, speravano che
gli trovassero in fetta.
-Ragazzi ora dovrete essere sinceri- Marco li scruto
attentamente per vedere se nascondessero qualcosa, ma non gli pareva. –Ditemi
Shinji o Asuka, vi hanno detto o avete avuto il sopsetto che volessero
fuggire?- Gli interpellati si guardarono tra loro, ci pensarono, poi negarono.
–Comandante, non ci hanno detto niente che facesse
sospettare nulla del genere- Aida parlò per i tutti e tre. –Erano troppo
felici, si erano fidanzati, potevano vivere sotto lo stesso tetto e i loro due
tutori erano divenuti i loro genitori ufficiali. La loro unica preoccupazione
erano i figli di satana.- Toji concluse in discorso iniziato da Kensuke. Marco
annui, si sapeva come doveva andare il futuro ma i particolari rimanevo sempre
oscuri.
Lui viveva quel periodo, dunque rimaneva all’oscuro di come
sarebbero andate le cose, o meglio le cose che portavano al futuro giusto,
quello del nodo temporale.
I ragazzi videro Marco molto preoccupato, il suo sguardo
vagava per la stanza come alla ricerca di ispirazione, alla ricerca di un filo
logico e poi lo videro scattare verso il telecomando dello stereo. Dopo pochi
secondi si diffuse un’aria di un’opera lirica che non conoscevano.
Marco ascolto assorto, poi Hikari si ricordo di una cosa.
–Comandante- Lui si giro verso di lei, gli occhi di lui gli dicevano non ti
mangio. –Asuka mi ha riferito della loro nuova Professoressa, un tipo troppo
strano per esserlo.- Era Minako, le ricerche di Maya e Ritsuko non avevano
condotto a niente. Marco decise di lasciarli tornare alle loro stanze.
I tre avevano paura di non vedere più i loro amici.
Marco quando li vide uscire decise di richiamare Misato,
Rioji, Ritsuko e Maya. Avevano tutti bisogno di riposo. Orami erano fuori da
ore, avrebbero continuato gli altri agenti.
Ed intanto rafforzo la sorveglianza alle stanze di Rei e
Kowaru. Non voleva brutte sorprese.
Adesso erano a casa, Rioji e Misato si chiusero la porta
dietro le spalle. Erano distrutti, sia fisicamente e sia emotivamente. Marco
aveva dovuto imporre la sua autorità per farli andare a casa, anche se
sentivano che capiva la loro situazione aveva dovuto farlo. Non avevano voglia
di parlare, si diressero come automi verso la loro stanza. E’ li sentirono
qualcosa, una strana sensazione li pervase. –Rioji sono loro?- chiese Misato,
che stava per esplodere in un pianto liberatorio.
Marco intanto si chiese se quella Minako centrasse qualcosa
con la sparizione di Shinji e Asuka, poi un lampo gli passo per la testa, non
avevano guardato sotto il loro naso, avevano escluso a priori la loro casa. Si
alzo di scatto. Sentiva che qualcosa non quadrava e scatto verso la porta.
Misato e Rioji erano in pericolo.
Capitolo 14 *** Battaglia per la vita- prima parte ***
Misato e Rioji corsero verso la loro stanza, sentivano che erano là
Misato e Rioji corsero verso la
loro stanza, sentivano che erano là.
Spalancarono la porta, ma non li
videro, però sentivano che erano lì. Una strana sensazione li pervase, poi un
capogiro ed infine l’oblio.
Shinji e Asuka uscirono
dall’ombra, videro i due adulti stessi per terra e sorrisero malignamente.
–Cosa abbiamo fatto?-Pensò
Shinji, Il pensiero fu sentito da Asuka –Che ne so, li abbiamo fatti svenire
no?- Asuka era preoccupata quanto lui. –Adesso cosa faremo?- -Shinji non fare
domande di cui sai già la risposta- Asuka aveva capito, quello era l’incubo che
avevano fatto -L’incubo?- -L’incubo- Infatti i due corpi si
cominciarono e a baciarsi ed accarezzarsi, dopo aver legato Misato e Rioji .
-Maledizione non possiamo fare
nulla per svegliarci- Grido la mente di Shinji.
Marco corse verso il garage,
entro velocemente dentro la sua macchina e parti, ringrazio il cielo che su
quella macchine c’era un’ABS che non permettesse di sgommare alla partenza, in
quel momento non doveva perdere tempo inutile e stupide bravate alla Fast and
Furious. Usci dal gigantesco Garage aprendo la galleria che portava alla villa.
La lancetta che segnava velocità indicava 280 Km/h, era una velocità folle per una galleria, ma ha lui in quel momento non importava, doveva
raggiungere la villa nel più breve tempo possibile.
Quando la voce di Asia gli
rimbombo nella testa pigio sul freno. –Appena in tempo.- Infatti Marco vide che
gran parte della volta crollo a pochi metri davanti a lui. –Merda.- impreco
lui, uscì e vide i grossi massi che chiudevano la galleria, li controllo e
ricontrollo. Erano stati di sicuro dei demoni a far ciò. Bene, penso lui, a
mali estremi. Estremi rimedi, si allontano un paio di metri. Quando fu sicuro di
essere basta lontano si giro verso il crollo, chiuse gli occhi, pronuncio delle
parole a bassa voce e al contempo aveva cominciato disegnare delle linee col
braccio destro teso.
Dall’altra parte del crollo due
demoni se la ridevano di grossa, -Abbiamo fatto un bel lavoro- -Già, quel omino
sarà diventato un bella frittata.- Osservarono ancora per un attimo il loro
lavoro, poi si allontanarono. –Ora potremmo divertirci con tutte le persone che
vivono dentro quella specie di buco- l’altro annui,-Già sarebbe bello farlo. Ma
lo faremo però a tempo debito- I due si erano allontanati di ancora di qualche
metro quando si accorsero di una strana energia provenire dal blocco. I due si
guardarono sgomenti. -Non è possibile!- -Quel Bastardo si è salvato.-
L’esplosione li prese in pieno, scaraventandoli lontani, investiti da una
miriade di sassi di piccole dimensioni.
Marco riapri gli occhi, sorrise
soddisfatto, erano mesi che non utilizzava quella tecnica. Meglio così penso,
non era arrugginito nemmeno in quella. Balzo in macchina e riparti a gran velocità.
Attraverso senza problemi la parte con più macerie e si avvicino ai due demoni,
che intanto si erano rialzati, ed erano decisamente di cattivo umore.
I due videro i fari avvicinarsi.
–Il bastardo è sopravvissuto!- Grido uno. L’altro sguaino la spada, era anche
lui furibondo. -Ancora per poco.-
Marco freno nuovamente la
macchina quando vide i due, sorrise nel vederli. –Bene- disse parlando tra se.
-Vediamo se conoscete un vecchio videogame: Carmaggedon.- Quindi apri un
piccolo scomparto dell’auto, al suo interno si trovava una tastiera dove digito
dei comandi.
Sulla parte anteriore dell’auto
comparvero degli spuntoni. Dopo di che si pigio sull’acceleratore per lanciarsi
contro di loro.
I due non si avvidero subito
degli spuntoni, si erano proiettati contro la macchina conviti che le loro
spade, fatte di un metallo infernale, potesse tranciare come il burro la debole
carrozzeria della macchina. Quando videro gli spuntoni fu troppo tardi, vennero
investiti in pieno, uno dei due venne tranciato di netto, mentre l’altro,
rimase trafitto dagli spuntoni, il suo dimenarsi rendeva chiaro che stava
soffrendo.
Marco diede un colpo di sterzo
basta forte per disincastrarlo e farlo finire sotto le ruote della macchina. Abbassò
il finestrino della macchina è grido –Non prendo portoghesi a bordo.-
Ormai era quasi fuori dalla
galleria
Quando sentì la macchina
staccarsi dalla suolo capì che era fuori.
Ormai era arrivato alla villa.
Con una manovra da rally, cioè colpo di sterzo con il freno a mano tirato, si
fermo di lato ad essa.
Scese e vide che la luce della
stanza di Misato e Rioji era accesa. Aveva pochi secondi poter decidere.
Decise, andò verso il bagaglio e
dall’interno tolse una maglia a maniche lunghe nera che si infilò. Poi prese,
sempre da dentro la macchina una Glock calibro12. Richiuse il portellone e si
disse ci siamo.
Auska e Shinji erano disperati, i loro corpi stavano
facendo esattamente come nel loro sogno. Non riuscivano a fermarli, ecco adesso
lei sarebbe avvicinata a Rioji e gli avrebbe tagliato la gola. –Adesso lo
faccio.- Asuka guardò stranita la scena. –Non farlo- gridava Shinji. Orami
mancava poco quando si sentì la finestra andare in pezzi e un’ombra rotolare
nella stanza, essa poi punto una pistola verso di loro. –Adesso posate quel
coltello, ragazzi.- Marco li guardava in maniera supplichevole.
Shinji e Asuka, totalmente plagiati, lo guardavano con scherno. –Se no cosa ci
fai?- dissero all’unisono. –Sarò costretto a sparare.- Misato e Rioji
spalancarono gli occhi per la sorpresa, ma non doveva salvarli? I due si
dibattevano per liberarsi. In quel momento volevano saltargli addosso per
ammazzarlo di botte.
Poi l’improvviso agire di Shinji rimescolo di nuovo le
carte in tavola, lancio il coltello adosso a Marco che si abbasso per evitarlo,
quindi per una frazione di secondo non poté vederli, Approfittando di questo
attimo di distrazione Shinji e Asuka scapparono dalla finestra.
Marco sbraito e inveì contro se stesso, si giro verso il
coltello che si era piantato nel muro e andò a librare Misato e Rioji.
I due erano ancora pronti per attaccarlo, ma lui prima di
liberarli li rassicuro –Secondo voi avrei veramente sparato? I proiettili che
sono all’interno della pistola sono delle freccette con del anestetico-
A sentire ciò i due tirarono un sospiro di sollievo.
–Adesso dove andranno?- Chiese Misato
Marco li guardò con fare terribilmente serio –Alla Base-
-Perché?- Chiese Rioji –Perché li si trovano gli unici mezzi che possono
permettere di bloccare i figli di satana.-
Era una cosa logica e lineare.
-Venite prima con me- Marco fece segno a Misato e Rioji di
seguirlo, di corsa si diressero verso la sua stanza.
Lì Marco apri un armadio, sposto alcuni indumenti appesi e
posò il suo pollice su un lettore di impronte digitale, questi dopo averlo
riconosciuto, aprì il fondo dell’armadio che dava su un piccola stanza.
Essa era piena di armi, ne prese due: Un fucile
mitragliatore M-16 e una mitraglietta MP5.
Consegnandole poi a Misato e Rioji.
-Così c’era un’armeria in casa- Rioji era a bocca aperta.
All’interno, da quel poco che era riuscito vedere, c’erano decine di armi.
-Non so cosa più pensare di lei- Misato era stupita quanto
lui. Marco li osservo un attimo. Scosse dicendo: -Ora come ora è meglio andare.
Di corsa anche.-
I tre si divisero. Marco avrebbe ripreso la macchina e
avrebbe fatto il percorso fatto all’andata.
Mentre Rioji e Misato avrebbero raggiunto volando la base.
Intanto alla base c’era solo una calma apparente, Ritsuko e
Maya avevano coperto la scomparsa di Marco.
Erano tese, non sapevano cosa pensare.
Poi finalmente uno squillo di telefono. Maya alzo come un
fulmine la cornetta. -Pronto, Marco è lei?- -Sì, sono io. Mette subito sotto
all’allarme la base. Shinji e Asuka sono caduti sotto l’influsso dei nostri
nemici.- Maya rimase basita. –Maya c’è ancora?- Grido Marco.
A quel punto Ritsuko prese in mano la situazione. –Cosa
dobbiamo fare dall’altro?- Marco sentendo la voce fredda e autoritaria di
Ritsuko tirò un sospiro di sollievo. –Mette in un posto sicuro i tre piloti, che
non sia gli EVA, poi mette uomini armati a difesa di questi ultimi. Bloccate
tutte le prese d’aria che conducono ad essi.-
-D’accordo- rispose la scienziata. –C’è un’ultima cosa…- A
quel punto la linea cadde.
Segno che la battaglia, forse quella finale stava per
cominciare.
Asuka e Shinji infatti era già penetrati all’interno del
GeoFront. Ma non solo loro. Anche Mizneg e Minako erano penetrati all’interno
della stessa.
Con loro due erano penetrati anche le tre ombre a capo a
cui facevano capo, scesi in campo per accertarsi in prima persona della
vittoria finale.