Fate and Hope

di sopra_al_rumore
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Guardalo e sorridi,non puoi fare altro! ***
Capitolo 2: *** Voci di corridoio e dolore; ***
Capitolo 3: *** Tra sogno e realtà,destino e speranza! ***
Capitolo 4: *** Il sole brucia la pelle,al mio cuore ci pensano le tue parole! ***
Capitolo 5: *** Ti prego,non guardami,non parlarmi,non considerarmi. ***
Capitolo 6: *** Forza di resistenza. ***
Capitolo 7: *** Ehi tu! Dammi indietro il mio cuore! ***
Capitolo 8: *** Angel or devil? ***
Capitolo 9: *** Sogno o incubo? ***
Capitolo 10: *** We are young,we are free but we aren't stupid! ***
Capitolo 11: *** La carne è debole Louis,molto debole! ***
Capitolo 12: *** Siamo davvero coscienti? ***
Capitolo 13: *** Verde smeraldo o blu del mare? ***
Capitolo 14: *** Chi tace acconsente? ***
Capitolo 15: *** C'era una volta un ragazzo di strada... ***
Capitolo 16: *** ...confusion... ***
Capitolo 17: *** Ora o mai più. ***
Capitolo 18: *** Forse,forse... ***
Capitolo 19: *** La svolta o l'imbroglio (?) ***
Capitolo 20: *** Le favole esistono ma non è il mio caso. ***
Capitolo 21: *** Torniamo a noi o andiamo via per sempre. ***
Capitolo 22: *** skyscraper ***
Capitolo 23: *** sea and season ***
Capitolo 24: *** Can I...? ***
Capitolo 25: *** Help me. ***
Capitolo 26: *** What's up? ***
Capitolo 27: *** Stupido cuore. ***
Capitolo 28: *** Amo sbagliare,amo farmi del male... ***
Capitolo 29: *** Cattive sensazioni. ***
Capitolo 30: *** Qualcosa mi riporta a te... ***
Capitolo 31: *** Oh,Harry! ***
Capitolo 32: *** Tutto torna. ***
Capitolo 33: *** Ricordi,stop,dimentica. ***
Capitolo 34: *** Probabilmente... ***
Capitolo 35: *** ...sincerità! ***
Capitolo 36: *** Un treno di storie... ***
Capitolo 37: *** ...è roba mia! ***
Capitolo 38: *** ...comunque ti aspetto. ***
Capitolo 39: *** Keep calm. ***
Capitolo 40: *** Are you sweet,are you strong,are you perfect or this is a dream? ***
Capitolo 41: *** To the rain ♥ ***
Capitolo 42: *** ...ora o mai più! ***
Capitolo 43: *** ...sei tu che lascerai me! ***
Capitolo 44: *** ...and now? I'm alone. ***
Capitolo 45: *** Sorry,but I don't love you! ***
Capitolo 46: *** Goodbye. ***
Capitolo 47: *** Volevo dirti... ***
Capitolo 48: *** Fate... ***
Capitolo 49: *** and hope. (Fine) ***



Capitolo 1
*** Guardalo e sorridi,non puoi fare altro! ***


"Sei troppo piccola per capire l'amore...''
''Non puoi dire di amarlo senza nemmeno esserci stata insieme,senza averlo vissuto...''
''Stai puntando troppo in alto,la vita non è un film.''
 
Questa più o meno erano le frasi che chiunque mi ripeteva non appena scopriva di Louis.
Che cosa buffa,a me le cose dolci e romantiche mi fanno venire il voltastomaco,sarà l'età ma quei film tutti emozioni e baci proprio mi stanno sulle palle.
Poi però,quando vedo Louis prego che mi accadano tutte le scene di quella pellicola cinematografica fino al ''...e vissero per sempre felici e contenti!''
 
-Zahira,andiamo su,altrimenti oggi arriveremo tardi.Lo sai che alla prima ora del mercoledì devo essere puntuale.- 
Katrin era una mia amica di scuola,non frequentavamo la stessa classe ma ci conoscevamo fin dalle medie anche se il nostro rapporto si ampliò solo ai superiori.
Era una bella ragazza,grandi occhi cangianti,delle volte erano verdi ma se si guardava meglio si poteva notare che racchiudevano degli schizzi di dorato.Lei non si piaceva mai,eppure non riuscivo a capire perchè.
Il suo corpo non era da buttare nel complesso c'erano di peggio però lei nulla,era convinta di essere il peggio del peggio.
Viveva nel suo mondo fatto di idoli,personaggi famosi,canzoni e viaggi immaginari,le andava bene così io invece non l'ho mai capita.
Secondo me se avesse cambiato un pò il suo look e si fosse aperta un pò di più con la gente,sarebbe risultata meno asociale e a mio parere avrebbe avuto anche qualche ragazzo decente tra i piedi.
 
-Si,dai corriamo che facciamo prima!-
-Ma poi sudiamo! Non mi va di arrivare a scuola puzzolente!''
-E allora camminiamo però velocemente,dai al massimo facciamo 5 minuti di ritardo,non credo che abbiano mai ucciso nessuno. E poi,noi veniamo da un'altro paesino,abbiamo il permesso di essere sempre un pò in ritardo,non guidiamo noi i mezzi pubblici! No?''
-Forse hai ragione,dopo tutto siamo giustificate! Ma sai com'è quella prof,ne inventa una più del diavolo per ridicolizzarmi davanti all'intera classe e a me da fastidio! Specialmente quando Niall è presente,fortuna che la puntualità non è il suo forte.-
 
Le sorrisi e pensai che se solo avesse avuto un pò di coraggio,starebbe con Niall da ben 3 anni,invece no. Si limitava a fargli da amica,rapporto scolastico e basta,perchè aveva 'vergogna' e 'paura'!?
Ma vergogna di cosa,era anche suo compagno di classe,suo coetaneo.
E poi era un ragazzo dolcissimo,non avrebbe mai fatto soffrire una ragazza e ciliegina sulla torta,era perennemente single!
Ah la vita,spero che prima che finiscano i superiori quei due si decidano e capiscano che sono fatti l'un altro,più li vedo insieme e più mi vien voglia d'amare,peccato che devono convincersene per primi loro due!
 
Beh se poi parliamo di voglia d'amare,ecco,la mia voglia d'amare ha un nome: Louis Tomlinson.
Era perfetto,Dio se lo era!
Occhi blu color del mare in primavera,capaci di infonderti calma ai livelli di un sedativo.
Fisico impeccabile sotto ogni punto di vista.
La mascella delineata così perfettamente che i suoi denti bianchi erano solo l'ornamento perfetto per tutto quello splendore.
I suoi capelli castani,sempre acconciati in modo diverso,era come se ti chiedessero: ''vuoi provare a tenerci a bada?'' 
Non aveva ricci ma erano così ribelli i suoi ciuffetti che a mio parere doveva passare davvero tante ore al mattino per averli così immacolati durante le lezioni!
E poi,già che ci siamo...il suo fantastico sedere,se si fossero uniti Giotto,Leonardo e Michelangelo non avrebbero mai creato nulla di più perfetto.
Forse Dio ha usato un compasso! 
 
Più lo descrivevo e più pensavo che il suo nome andava proprio d'accordo con la parola perfezione anzi,secondo me sul vocabolario sotto quella parola c'era una sua foto.Ok forse fantasticavo troppo,però mi sono ripromessa di farlo sul mio vocabolario personale! 
 
Io invece ero una ragazza... ''ahahahahahahah'' ...non trovo nemmeno le parole per descrivermi.
Cioè,non credo di essere una schifezza,anche se non nego che lo penso molte volte al giorno! Però non sono nemmeno lo splendore in carne e ossa.
I miei occhi sono marroni,nulla di speciale. Sono una normalissima ragazza con gli occhi marroni e i capelli scuri che ogni tanto perde la testa e li tinge,non so per quale motivo. Forse solo perchè vorrei migliorare me stessa e magari essere fermata da Louis e sentirmi dire: ''Che hai fatto hai capelli? Però stai bene!'' proprio come quando lo disse per mia tinta rossa! 
Si,io e Louis fortunatamente ci parliamo ma non siamo proprio il top dell'amicizia.
Qualche parole di tanto in tanto,tra una vista e svista.
Parliamo del più e del meno,scuola,calcio,avvenimenti nazionali.
Cose futili e scontate che però mi fanno spuntare un sorriso per 2 minuti o poco più. E poi passo tutto il giorno a pensarci.
 
Conobbi Louis un pomeriggio d'aprile durante un rientro pomeridiano.
Non fu amore a prima vista lo ammetto.
Diciamo che lo avevo notato ma nulla di più.
Poi col tempo,settimana dopo settimana capì che era lui ciò che desideravo.
Come l'ho capito? Semplice!
Un giorno si assentò ed io passai tutta la serata a pensare quale tragedia li fosse mai capitata,per poi scoprire che non si era presentato solo perchè aveva un match importante di calcio per l'associazione in prestava volontariato.
Vabbè dettagli.
 
Intanto,mentre io mi guardo intorno per capire se lui stamane c'è o meno a scuola,Katrin è corsa in classe.
-Buona fortuna con quella rompipalle della tua prof!-
Lei mi sorrise e disse: 
-Ci vediamo all'uscita,non prendere il treno senza di me!''
-Tranquilla! Vai ora!-
 
Mentre mi voltai per perdere ancora qualche secondo prima di entrare in classe vidi Louis ad un passo da me!
-Buongiorno miss finezza!-
Cristo che figura.
Mi limitai a sorridere e lui avanzò superandomi e dirigendosi verso la sua classe. La 5B,mi ritrovato persino ad invidiare una stanza,ma che cavolo!
 
Ecco,io facevo il 3 e lui già il 5,non lo avrei mai più rivisto ed era solo questione di mesi,non avrei potuto pedinarlo perchè io sarei stata impegnata nel proseguire i miei studi e cavolo,lo avrei perso per sempre.
Oddio ma che pensieri,e poi,si può perdere una cosa quando non la si possidede neppure? 

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Capitolo 2
*** Voci di corridoio e dolore; ***


-Dai Zahira,andiamo o perderemo il treno!-
-Si,andiamo ma hai visto per caso Louis? L'ho visto solo all'entrata oggi!-
-Forse è uscito prima o forse l'hanno trattenuto in classe,non possiamo star qui ad aspettare di vederlo,il treno non aspetta noi!-
-Hai ragione dai,per oggi almeno l'ho visto. Andiamo...-
 
-Allora,ti ha rimproverata la tua adorata prof?-
-No,stranamente oggi era pacata a tal punto che sorrideva ad ogni frase che diceva e se qualcuno non le rispondeva nel modo corretto ad una domanda lei non faceva le solite storie,si limitava a sorridere correggere e proseguire!-
-Oddio,a quale santo dobbiamo questo miracolo?-
-Non ne ho la minima idea! Fatto sta che se fosse sempre così,rientrerebbe tra i miei prof preferiti!-
-Perchè tu hai dei prof preferiti o delle materie preferite? Ma per favore!-
-E' vero,ci sono dei prof che ti fanno venire voglia di conoscere una determinata materia...-
-Bah,opinione tua. Io la scuola proprio non la sopporto!-
-Eppure le sei debitrice!-
-Che intendi?-
-Beh è grazie a questa scuola che proprio non sopporti se hai conosciuto Louis,in qualche modo le siamo tutte debitrici noi innamorate,anche io ho imparato ad apprezzarla quando mi ha portato Niall!-
 
Tutto il suo piccolo discorsetto,il suo pensiero,sfumò nella mia mente che si concentrò solo sul 'noi innamorate'.
 
-Perchè,tu credi davvero che noi siamo innamorate?-
-Tu non credi?-
-Non lo so,però sai come la pensano le persone più grandi o magari quelle fidanzate,dicono sempre che se le cose non si vivono non si posso capire,apprezzare o disprezzare,tanto meno amare...-
-Io credo che questo pensiero sia totalmente infondato! Io invece credo che molto probabilmente amiamo molto più noi che loro,ti spiego... Noi sprizziamo amore da tutti i pori per un semplice sorriso,noi amiamo senza chiedere nulla in cambio cosa che le persone fidanzate non fanno,loro amano e chiedono amore,noi invece ci accontentiamo anche semplicemente di vederli per una manciata di secondi,così,giusto per far felice il nostro cuore. Per non parlare poi degli adulti...-
-Cos'hanno loro che non va?-
-Tutto! Dimenticano di quando hanno avuto la nostra età e poi,poi non sanno amare!-
-E tu come fai a saperlo?-
-Semplice,si sposano e dopo 3 anni divorziano. Tu lo chiami amore? No io lo chiamo sfruttamento di opportunità...-
-...o paura di restare soli?-
-Ecco,vedo che mi hai capita a meraviglia!-
-Si fa quel che si può,comunque hai ragione.Non siamo noi quelle 'strane'...-
 
Katrin sorrise ed entrammo nel treno che era già pronto per sfrecciare,c'erano un paio di posti liberi e mentre ci accomodammo lei prese dalla borsa un libro che stava leggendo anzi divorando da poco meno di 24 ore,lo avrebbe finito molto presto considerando che lo aveva ricevuto di regalo il pomeriggio prima ed ora era al penultimo capitolo. 
 
-Ti ha presa proprio quel libro?-
-Si vede?-
-Non fai altro che leggerlo e citarmi alcuni pezzi significativi,direi che ti ha proprio stregata!-
-Si è bellissimo appena finisco te lo presto!-
-Volentieri,magari dopo che avrò finito il mio anche se credo che siano due letture completamente opposte.-
 
Io in quel periodo stavo leggendo ''La moglie Afghana'' di Nawa Fariba,lettura sicuramente molto più impegnativa e significativa del Best Seller al quale si era affidata lei: ''Innamorata di un Angelo'' di Federica Bosco.
Da quello che avevo capito era la storia di un amore adolescenziale il mio invece riguardava la libertà delle donne o meglio la libertà che non tutte le donne hanno per colpa di regimi religioni inconcepibili.
 
Avendo dimenticato il mio libro per fortuna trovai le cuffiette dell'I-pod nella borsa e subito le infilai.Così facendo non avrei disturbato Katrin durante la sua lettura e mi sarei comunque intrattenuta non guardando nel vuoto fuori dal finestrino.
Cosa che sinceramente odiavo fare a meno che non avessi buoni motivi per sentirmi uno schifo con qualche canzone sdolcinata che mi rimbombasse nelle orecchie.
 
Guarda caso partì il nuovo singolo di Annalisa - Senza riserva,
la sua voce dava sottofondo al mio cervello che metteva in scena un film da premio Nobel,ovviamente i protagonisti eravamo io e Louis.
Ah,quanto avrei voluto che quella fosse la colonna sonora della storia d'amore che desideravo da ben 3 anni.
 
Tornai a casa,mangiai ciò che mi spettava e poi come ogni giorno mi rintanai in camera mia.
Louis era davvero l'unica emozione della mia giornata.
Quando non era a scuola o per qualche ragione non riuscivo a vederlo era davvero un dramma,desideravo scappare dalla scuola tanto non c'era motivo per rimanerci.
 
Accesi il pc e aprì le pagine di tutti i social network ai quali ero iscritta poi feci partire qualche canzone decente da You Tube e mi spogliai per mettermi in pigiama.
La mia giornata a confronto con il mondo era terminata.
 
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-Dormito bene?- 
-In effetti ho avuto notti migliori,ho fatto un sogno davvero strano!-
-Racconta!-
Katrin curiosa si accomodava sulla panca aspettando il treno in mia compagnia.
Io mi persi un momento intenta a guardarla.
Come faceva ad essere sempre così perfetta?
Forse era un pò nerd,le piaceva studiare,le piaceva andare a scuola,vestirsi semplice ma coordinata,su di lei spiccavano spesso colori come il panna,beige o marroncino sfumato.
Si abbelliva sempre con qualche collanina a tono con anellini e orecchini.
Io invece ero un piccolo disastro a confronto,certo,cercavo in non mettere colori che facessero a pugni gli uni con gli altri ma per quanto cercassi di abbellirmi mi sentivo ridicola,poi se non mi curavo mi sentivo una schifezza.Insomma,non mi capivo nemmeno io,credo che il morale della favola sia qualcosa del tipo ''non piaci a te stessa,accettalo!''
 
-Si,c'ero solo io e un sacco di gente della quale in volto era sfumato.Ero nel corridoio centrale a scuola,tutti andavano di qua e di la probabilmente era il cambio dell'ora e nulla,io camminavo proprio al centro ma nessuno sembrava accorgersi di me,tutti bisbigliavano cose che io non riuscivo a sentire e non potevo nemmeno informarmi dato che non vedevo i volti intorno a me e quindi non potevo riconoscere chi conoscevo!''
-Wow,caspita che sogno! Oggi pomeriggio cerchiamo il significato! Ho trovato un libro dei sogni pazzesco! Mi sta aiutando a decifrare i miei pensa un pò!-
-Ma dai,tu sogni i tuoi idoli,cavolo di significato vuoi trovarci!-
-Ehi,non sogno sempre i miei idoli,magari!-
Sorrise e io ricambiai.
Sinceramente quel sogno mi aveva turbata molto,la mancanza di parola e l'emarginazione,forse due delle mie paure più grandi.
 
Quando finalmente arrivammo a scuola,Katrin di diresse verso la sua classe che l'attendeva in giardino mentre io guardavo attorno e notavo con meraviglia con gli alberi,i fiori e il sole erano usciti allo scoperto.
Si sentivano già quei profumi delicati che solo la natura può offrirti.
D'un tratto tutta la magica che mi circondava svanì e i miei 'compagni di classe' mi raggiunsero.
 
-Ehi Zahira,studiato per il compito?-
-Compito? Quale compito?-
Guardai Silvio,il mio compagno di banco che preoccupato mi informava che erano due mesi che la prof aveva organizzato la verifica d'italiano proprio per questo giorno.
-Ma insomma,dove hai la testa?-
E,coincidenze della vita non appena lui terminò la frase,Louis mi passò davanti e io non feci altro che seguirlo con gli occhi fino a quando non imboccò le scale d'entrata e sparì all'interno della scuola.
Silviò tossì e io dissi:
-Non farmela nemmeno la domanda!-
-Sei scema!-
-Perchè?-
-Sono tre anni che gli vai dietro,perchè cavolo non glielo dici?-
-Come se non si capisse...!-
-Ammettiamo che lui fosse ceco,sordo e tutto quanto,che ci perdi? Magari ricambia...-
-Si e gli asini volano! Andiamo in classe...-
 
Diciamo che del mio amore per Louis era a conoscenza mezzo mondo,tranne lui,il diretto interessato.
Parlare con i miei compagni,maschi o femmine non mi creava alcun problema,perchè dovevo mentire quando i miei occhi diventavano a stellina e le mie guance rosse emanando cuoricini al sol sentire del suo nome? La verità era questa ed evidente che poi Louis non la sapeva o nemmeno immaginava era un altro conto. Con chi mi circondava non riuscivo ad avere segreti e così non mi vergognavo affatto di esprimermi su di lui,me o su quel 'noi' tanto impossibile.
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-Prof,posso andare in bagno ora?-
Poggiai il mio compito sulla cattedra e andai a fare pipì,era da ben 3 ore che la trattenevo e il fatto che avessi bevuto circa 1 litro d'acqua non aiutava per niente!
Quando finalmente mi sedetti sul water sentì la porta aprirsi e delle oche posizionarsi davanti agli specchi.
Sentivo odore di sigarette,Dio quanto odiavo il fumo.
Io intanto continuavo a far pipì tranquillamente.
Sembravo una fontanella.
Ad una tratto una disse:
-Ma lo hai visto? Si crede chissà chi quando in realtà non è proprio nessuno!-
-Dai,non è poi brutto,diciamo che può permetterselo!-
-Ma permettersi cosa,guardalo fa tanto il figo ed ora di mette con una che fa il primo!-
-Beh questo è anche vero,potrebbe essere scambiato per pedofilo ma,che vuoi farci è l'amore!-
-L'amore? Tu credi che sia amore,ma non farmi ridere!-
Risero entrambe ed io mi alzai i pantaloni e usci dal bagno diretta davanti a loro per lavarmi le mani.
Aprì l'acqua totalmente disinteressata al loro ocheggiare ma d'un tratto la bionda modello barbie guardò l'amica e le disse:
-Che poi Louis qua,Louis là,ma che ci trovano tutte?-
-Ma perchè parli in questo modo di lui,sembri quasi gelosa!-
-Gelosa,più tosto mi cavo gli occhi,io il ragazzo lo ho ed è 100 volte meglio di lui,il problema è lei!-
-Che ti ha fatto?-
-Ti spiegherò...-
Le loro sigarette finirono e insieme alle mie mani bagnate anche il mio mondo.
Louis? Parlavano del 'mio' Louis?
Non posso crederci.
Ma che cavolo,eppure quelle due sembrano grandi d'età con un volto conosciuto.
Chissà dove le avevo viste.
Ci sono,forse in classe di Louis,forse erano sue compagne.
Ed ora? Il mio grande ed unico amore si è fidanzato,con una poppante per di più!
Okey avevo solo due anni in più di lei ma in due anni si è molto più mature,delle volte. No?
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Entrai in classe con un espressione così sconvolta che al cambio dell'ora tutti mi vennero attorno per chiedermi cosa mi fosse capitato,se mi sentivo bene o se avessi visto un fantasma!
Avrei tanto voluto rispondere: ''no,ho sentito sono il mio cuore frantumarsi'' ma cosa potevo inventarmi?
Lasciai perdere tutti non risposi a nessuno e attesi la fine delle lezioni,non desideravo parlare,vedere o fare qualsiasi cosa,con nessuno,Louis incluso!
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La campanella suonò e io scattai dalla sedia,mi diressi verso l'uscita più velocemente possibile,senza guardarmi indietro,senza aspettare nessuno.
 
-Zahira,Zahiiiiiiiiiii,aspettami!-
Oh povera,era Katrin.
-Dai andiamo...- lo dissi senza nemmeno guardarla negli occhi,capì che c'era qualcosa che non andava e infatti mi chiede:
-Tutto bene?-
Non le risposi ma quando entrammo in treno scoppiai e le raccontai tutto ciò che avevo sentito.
-Dai,forse non è lui il Louis di cui parlavano!-
-Ma dai quanti Louis ci sono a scuola?-
Non disse nulla,si limitò a strofinarmi la sua mano sul mio braccio in segnò d'affetto e appoggio.
Mi stavo disperando e stavo soffrendo,maltrattando chi mi circondava e odiando il mondo semplicemente per qualcuno che amavo da ben tre anni senza nemmeno averci parlato mai per più di 10 minuti? 
Lo stavo facendo davvero?
 
Arrivai a casa così stanca,particolarmente stanca,stanca della mia vita e di tutto.
Stanca dei miei pensieri e stanca dell'amore che provavo.
Ero persino stanca di aver taciuto per così tanto.
 
Mi abbandonai sul letto e solo alle 18:00 mi svegliai a causa delle urla che provenivano dal piano di sotto.
Evidentemente la signora del 4 piano stava nuovamente litigando con suo marito.
 
Io aprì la tapparella notando che il sole era ancora alto eppure erano le 18:00 avevo ricontrollato l'orologio per ben 3 volte incerta della mia vista impeccabile.
 
Mi appoggiai al balcone e il sole quasi bruciava sulla mia pelle ancora addormentata.
Presi una boccata d'aria e mi diressi in cucina,feci un piccolo spuntino con un bicchiere di latte e caffè poi accesi il pc.
Sul cellulare trovai un paio di messaggi,tutti simili:
''Mi dispiace...'' 
''Che stronzo Louis'' 
''Tanto lei è anche bruttina'' 
''Dai che si mollano!'' 
Tutta gente in pena per me,avrei dovuto ringraziarla invece spensi il cellulare a andai a cercare informazioni su Facebook.
Bene,era proprio come dicevo io,quelle ragazze parlavano del Louis/amore della mia vita.

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Capitolo 3
*** Tra sogno e realtà,destino e speranza! ***


Ovviamente stetti da schifo fino al mattino successivo.
Vedevo tutto nero,infatti non fu del tutto casuale in mio look da 'sto andando a un funerale' e il mio trucco alla 'Mercoledì della famiglia Adams'
 
Mi guardai allo specchio e notai quanto cavolo aveva influito quella notizia su di me e sul mio umore psico-fisico.
 
Mia madre stranamente era già sveglia in cucina che beveva in caffè,di solito uscivo di casa mentre lei era ancora a letto.
Andai in cucina per fare colazione e lei mi chiese diretta:
-Stai bene?-
-Uhm,si certo.-
-Stanotte ti sei lamentata un bel pò nel sonno!-
-Davvero? Sarà che stavo un pò fastidiosa perchè ieri pomeriggio mi sono addormentata svegliandomi solamente alle 18.-
-Il tuo pisolino pomeridiano si chiamava Louis? No,non credo che la ragione fosse il fatto che hai riposato nel pomeriggio.-
-Non mi va di parlarne. E poi scusa,cosa dicevo? Al massimo ho tre ore di sonno.-
-Nulla,non dicevi nulla,ti lamentavi solo e sembrava che dicessi qualcosa del tipo 'Louis' ...-
-Bah,chissà.-
 
Feci la vaga,anche se mia madre sapeva del mio amore per Louis non mi andava di darle spiegazioni,tanto meno alle 7:00 di mattina e su un argomento che non volevo assolutamente toccare.
 
Uscì di casa e non appena arrivai alla fermata il treno passò,mi sentì persa non trovando Katrin.
Di sicuro non sarebbe venuta a scuola,se non era alla fermata e nemmeno nel bus è certo che non sarebbe venuta.
Che pizza però,se mi avvisava non sarei andata nemmeno io!
 
Presi il cellulare dalla borsa dimenticandomi di averlo spento la sera prima e infatti trovai un messaggio della mia amica:
''Domani non posso venire a scuola! Puoi controllare se Niall ci sarà? Ps: mi raccomando,sorridi che non è la fine del mondo! Un bacio xx''
 
Katrin,dolce e ingenua Katrin,io posso anche controllare se Niall è presente o meno ma il ''non è la fine del mondo'' potevi anche evitartelo,ti ricordo che sei nella mia stessa situazione.
Voglio proprio vedere se Niall si fidanza!
 
Questo pensiero scattò automaticamente dopo aver letto il suo messaggio ma risposi solo con un:
''Va bene,cercherò di scovare Niall ... ''
 
Non risposi alla seconda parte del messaggio,era meglio!
 
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Entrai in classe,sentivo gli occhi di tutti fissi su di me.
Quando finalmente arrivai al mio banco che distava solo qualche passo ma per me erano chilometri dati tutti gli occhi pesanti e curiosi che si erano posati improvvisamente su di me.
-Mi dispiace- 
Silvio non perse occasione per farsi avanti.
-Già,anche a me!-
Stetti buona calma e tranquilla per gran parte della giornata,poi mi ricordai che dovevo accertarmi di Niall.
Chiesi di andare in bagno e passai davanti alla classe di Katrin e fortunatamente Niall mi passò proprio davanti,probabilmente tornava dal bagno dei maschi.
 
-Ehi Niall-
Nella mia scuola conoscevo tutti,chissà perchè risultavo simpatica e socievole alla maggior parte degli studenti.
-Ehi Zah-
Odiavo quando le persona abbreviavano il mio nome ma non potevo certo farne un dramma ogni volta.
-Tutto bene? Che fate?-
-Matematica,una noia mortale!-
-Oh,non ti invidio per niente!-
-Ehi Zah,sai per caso come mai Katrin non è venuta?-
-No,sinceramente mi ha solo detto che non sarebbe venuta ma non mi ha detto il perchè!-
-Ah capisco...-
Il ragazzo fece spallucce e poi mi sorrise,ricambiai e proseguì diretta nel bagno delle ragazze mentre lui entrò in classe sua.
 
Presi il cellulare ed informai Katrin che Niall mi aveva chiesto di lei!
Non mi arrivò risposta.
Tornai in classe e ripresi quella noiosissima giornata di scuola poi finalmente l'ultima campanella suonò e mi diressi verso la stazione,prendere il treno sola forse,sarebbe stato peggio.
Fortunatamente questa volta avevo il mio libro con me.
 
Il vagone era vuoto,c'erano solo 4 posti occupati da persone che tornavano da lavoro,io mi sedetti dietro di loro sempre su un 4 posti.
 
Aprì il libro e aspettai che il treno partisse iniziando a leggere.
Quando finalmente fummo in movimento la porta della cabina si aprì,non alzai lo sguardo. Non ero interessata a chi approdava verso il posti vicino al mio.
 
-Zahira!-
Alzai lo sguardo incredula al suon di quella voce!
Era lui,ne ero certa,o cavolo il mio cuore era partito.
Un altro colpo del genere e sarei morta.
 
Detto fatto,alzai lo sguardo,vidi il suo volto e mi sentì mancare il respito.
-Lo ... Louis!- ingoiai un botto di saliva e continuai visibilmente sorpresa -Che ci fai qui?-
-Io e la mia famiglia ci stiamo trasferendo,devo stare per un pò da mia zia...-
-Ah capisco!-
-Posso sedermi...?-
-Certo!- 
Mi spuntò un sorriso da ebete che avrei voluto soffocare ma non sarebbe stato mai possibile.
Posai gli occhi sul mio libro cercando di continuare la mia lettura ma in pena per non poter più ammirare i suoi occhi.
-Che leggi?-
-Un libro!-
-Non mi dire!- sorrise e io per poco non mi sciolsi,cavolo,ci mancava solo il sole negli occhi ed ecco fatto.
Beh per lo meno non avrebbe notato il mio rossore.
Sorrisi e lo guardai non sapevo come proseguire per fortuna ci pensò lui:
-Come si chiama?-
-La moglie Afghana...-
-Non è un libro un pò troppo pesante per una della tua età?-
Oddio ora lui,mister sto con una del primo,mi giudicava per una lettura non adatta alla mia età!
-Non è pesante ma realistico e poi ho 16 anni,non posso leggere ancora i fumetti di Superman!-
-Ehi,io ne ho quasi 19 e adoro Superman!-
-Era per farti capire...-
-Si,ho capito.-
-A che fermata scendi?-
-Tra due fermate!-
-Anche io!-
 
Okey ora ero proprio senza parole.
Dio,farmi succedere una cosa del genere qualche giorno fa? Prima che si fidanzasse magari? Perchè no? 
Ah già,perchè la vita è ingiusta! 

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Capitolo 4
*** Il sole brucia la pelle,al mio cuore ci pensano le tue parole! ***


-Credo sia meglio se usciamo dalla cabina e ci posizioniamo davanti alle porte!-
-Ah,beh si meglio che mi affido a te,devo ancora imparare a muovermi per bene...-
-Dove ti trasferirai di preciso?-
-Ti faccio vedere quando scendiamo di qui,non è molto lontano dalla stazione...-
-Ma non mi dire,anche casa mia è vicinissima!-
Sorrise -Magari siamo vicini di casa e non lo sappiamo ancora!-
-Oh non credo,io non abito certo in una reggia.- sorrisi -Hai presenti quei palazzi gialli e rossi,quelli che stanno li da tipo un milione di anni?-
-Credo di aver capito!-
-Bene,io abito lì!-
-E io abito o meglio abiterò nei palazzi blu subito dopo,quel complesso nuovo,non so se hai capito...-
-Le case dei dottori!-
-Cosa?-
-No,ti spiego...- sorrisi e scendendo dal treno continuai -...quando erano in costruzione,un paio di anni fa io e i bambini del mio palazzo ci divertivamo a fantasticare su quelle case che abbiamo visto sin dalle prime fondamenta.Ogni giorno venivano degli uomini in giacca e cravatta con delle valigette in pelle e sai com'è la fantasia dei bambini.Siamo rimasti con l'idea che quelle case sarebbero state per gente ricca,dottori...-
-Che fantasia,mai sentito niente di meglio...-
-E quindi,come mai stai da tua zia se le case son pronte?-
-Perché...ecco,problemi famigliari...-
-Un modo gentile per dirmi di farmi i fatti miei!- 
Sorrisi e lui rimase sorpreso da quella risposta e sorrise a sua volta.
Arrivai davanti al cancello che portava al mio portone e lo salutai con un sorriso ma lui invece si avvicinò e mi diede un bacio sulla guancia.
Forse è esagerato ma le mie gambe quasi tremavano,il mio sorriso mi arrivava fin sotto gli occhi e avevo l'impressione che il cuore a momenti mi uscisse dal petto e gli si spiaccicasse addosso! 
-Oh,beh allora ci vediamo domani!-
Davvero ero riuscita a dire una frase giusta e sensata in quel momento epico?
-Zahira,questo pomeriggio hai da fare?-
Ok,avevo davvero bisogno di sedermi,non sentivo più le gambe.
-Co...cosa?-
-Si...voglio dire...facciamo un giro e mi fai vedere un pò la zona...mi ci vorrà un pò per ambientarmi!-
-Oh,ce...certo,non preoccuparti. Però dammi il tempo di,anzi no son certa di non avere compiti per domani,a che ora ci vediamo?-
-Vengo io,puntuale alle 17 ...-
-Okey-
Fu l'unica cosa che riuscì a dire e poi corsi dentro.
Entrai in ascensore e mi teni forte al cornicione sotto lo specchio,mi sentivo davvero male.
Può succedere tutto questo per un semplice invito?
 
Mi feci coraggio e appena entrai in casa andai dritta in bagno.
Mi sciacquai la faccia e guardai mia madre con aria sognante.
-Che succede?Hai una faccia del tipo 'Louis mi ha baciata!'-
-Oh,molto meglio credimi!-
-Davvero?- mia madre rispose incredula quanto curiosa!
-Si,ecco...sappi che si trasferirà a breve da queste parti e condivideremo i mezzi,la strada e con un pò di fortuna anche un bel pò di chiacchiere ogni giorno!-
-Oh Zah...-
-Mamma e dai! Mi chiamo Zahira che ti costa pronunciare il mio nome per intero?-
-Scusami,Zahira. Mi fa piacere vederti così felice ma sta attenta...-
-A cosa?-
-A non innamorarti più di quanto tu non lo sia già!-
Quella frase mi lasciò perplessa,cosa poteva significare?
Mangiai un boccone e poi corsi in camera,volevo mettere qualcosa di carino per il pomeriggio ma poi Katrin mi riportò alla realtà.
Il mio cellulare squillò e mi comunicò la sua felicità per il messaggio della mattina poi mi disse: ''Stai bene? Hai visto Louis o la sua nuova fiamma oggi?'' quelle parole mi fecero ricordare la cosa fondamentale: LUI ERA FIDANZATO E NO,NON CON ME.
Le spiegai tutto ciò che era accaduto e lei disse solo: ''Mi dispiace,le cose migliori accadono sempre quando non dovrebbero.''
 
Sinceramente non sapevo se essere felice per l'amicizia che si sarebbe potuta creare con Louis o essere triste perchè non poteva essere niente di più!
 
Tra un rimorso e un sogno ad occhi aperti sentì il citofono suonare.
Mamma era uscita per cui inconsapevole dell'orario andai a rispondere con molta leggerezza.
-Chi è...?-
-Sono Louis! Sei Zahira?-
-Si si sono io,scendo subito!-
 
Ecco,solo 5 piani mi separavano dal mio paradiso personale.
Vabbè diciamo paradiso e basta dato che più di tanto personale non poteva essere.
 
Quando uscì dal portone notai che anche lui si era cambiato!
Ok forse non significava nulla di chè ma per me era un segno del tipo 'ci tengo a far bella figura' per lui magari poteva semplicemente significare 'puzzavo di sudore meglio che mi son cambiato'.
 
Indossava un paio di pantaloni beige estivi e una polo bianca con un maglioncino poggiato sulle spalle e un paio di converse bianche.
D'un tratto mi guardai e vidi che io sembravo una maschiaccia e lui il bello della situazione.
Avevo un paio di Blazer rosse,jeans e maglietta rossa,nella mia borsa nera c'era un giacchettino nel caso la temperatura di fosse abbassata improvvisamente verso sera ma per ora si poteva star a maniche corte.
 
-Ciao-
-Ciao- sorrisi e mi sentì bollire dentro,tra il sole e il calore esterno ci mancava solo quello interno e poi sarei potuta diventare un fuoco d'artificio...
 
-Allora,dove vuoi andare?-
-Sei tu la guida!-
-Giusto! Vabbè ti faccio vedere i luoghi dove si ritrovano i ragazzi la sera,un paio di pub e qualche parco...-
-...c'è davvero movimento di giovani qui? A me sembra tutto così morto!-
-Si in effetti lo è,ad esempio è un bel luogo se vuoi stare in pace con la tua ragazza ma di certo non è il massimo dello spasso per divertirsi con amici! In compenso però ci sono grandi spazi per poter giocare a calcio o qualche sport all'aperto!-
-Si ho notato,mi piace il calcio. Organizzerò qualcosa con i miei amici,ammesso che siano disposti a venir fin qui! Altrimenti,posso sempre venirti a chiamare e giocare con te...!-
Quelle parole mi fecero ridere a fantasticare.
-Mh,non sono un gran chè con lo sport...-
-...ma pensa,io invece sono un insegnante nato!-
-Niente di meglio da fare! Giusto?-
-Ehi,no.Non pensare che ti userò solo perchè questo paesino è  peggio di un cimitero!-
-Certo- sorrisi -facciamo che ti credo!-
-Sai,sento che diventeremo ottimi amici!-
 
Ecco come spezzare ogni speranza di una ragazza innamorata.
"Diventeremo ottimi amici";"Saremo sempre buoni amici";"Ti voglio bene"; ed infine il classico "Ehi,tu sei la mia migliore amica!" 
Già,di solito va sempre così.

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Capitolo 5
*** Ti prego,non guardami,non parlarmi,non considerarmi. ***


-Allora,come va la scuola?-
-Hai una domanda di riserva?-
Andiamo Louis nemmeno mia nonna mi chiede come va la scuola! 
-Credo di aver capito la risposta,non ti piace studiare vero?-
-No,per niente. Quante materie facciamo? 8-9? Io vado bene in 2 massimo...-
-Hai 16 anni,cos'è che ti distoglie dallo studio?-
Avrei tanto voluto rispondergli: ''Ti sei mai guardato allo specchio?'' ma trattenni quella voglia e cambiai argomento.
-Parli come uno di 40 anni!-
-Non è vero!-
-Si invece!-
Sorrise e io sorrisi con lui.
Finalmente arrivammo al parco e con mia grande sorpresa lui si     
sedette all'ombra su una panca.
-Già stanco?-
-No,ma il sole brucia!-
-E siamo in primavera,non oso immaginare quest'estate!-
-Già è vero,ma quest'estate ci sarà il mare no?-
-Giusto! Ma tu lo vedrai più tardi di me!-
-Cosa te lo fa pensare?-
-Sei tu quello che ha gli esami,non io!-
-Arriverà anche il tuo momento!-
-Oh per favore non dirmelo!-
Sorrise e anche all'ombra sapeva essere mozzafiato.
-E poi,chi ti dice che bisogna aspettare l'estate per andare al mare?-
-Non l'ho detto,infatti!-
-No dai,non dovevi rispondere così!-
-E come?-
-Dovevi dire: ''Che intendi?'' o roba simile e poi io avrei dovuto dire con questo tempo ci si può andare anche ora,qua vicino c'è il mare?-
-Oh,capisco. Quindi ehm,no Louis qui vicino non c'è il mare,a meno che non ci si muove con la macchina!-
-Ah...-
-Dai alzati!-
-Andiamo!-
-Allora,se prendi quella strada ci sono un sacco di negozi dove puoi trovare cianfrusaglie varie mentre dì lì ci sono una sacco di bar,pasticcerie e qualche negozio di alimentari,mentre di lì c'è una chiesa e un pò più giù c'è l'ospedale!-
-Sai,questo posto sembra diviso per mestieri!-
-Ora che me lo fai notare si è vero!-
-Abbiamo fatto una scoperta grandiosa!-
''Abbiamo'' oh,quel plurale nella mia testa fluttuava circondato da tanti cuoricini rossi. Abbiamo,io e lui.
-Bene e questo è tutto,ti serve qualcos'altro?-
-No,direi che possiamo tornare!-
-Andiamo...-
Sorrisi e tornammo indietro.
In effetti in quel paesino non c'era proprio nulla da vedere quindi non ci restava altro che tornare a casa e poi,di sicuro aveva di meglio da fare.
 
 
-Beh,spero che questa sottospecie di cosa abitata non ti abbia deluso...-
-Nah,c'erano vecchietti davvero fighi!-
-Non mi dire!- 
Sorrisi e lui si appoggiò alla macchina parcheggiata di fronte al portone di casa mia.
Avrei tanto voluto fargli una foto.
-Perchè mi guardi così?-
Figura di merda lo ammetto ma,cavolo Louis si fanno queste domande a una ragazza?
-Niente!-
Abbozzai un sorriso ma non sono certa del mio colorito in quel momento.
-Impossibile,dai stavi pensando a qualcosa. Non so se su di me o su qualcosa che ti sei ricordata ma...-
-...ah si si hai ragione,mi sono appena ricordata che devo finire un compito importantissimo!-
-Che detto da te è credibile quanto un pazzo che dice di non esserlo...-
-...ehi,dico sul serio! Devi avere più fiducia in me!-
Ma da dove mi veniva tutta questa auto convinzione nel dire le cose?
Si scostò dall'auto avvicinandosi a me.
-Allora,se devi andare...ci vediamo domani ok?-
Un nuovo bacio sulla guancia.
Certo che a modi stava messo davvero bene il ragazzo!
Se non fossi già stata innamorata di lui,credo che mi avrebbe conquistata in un batter d'occhio!
-Si,a domani...-
Ero nuovamente incerta sul mio colorito,mi era rispuntato il sorrisetto da ebete e mi sentivo una perfetta deficiente poiché sentivo che a breve mi sarebbe uscito fumo dalle orecchie.
 
-Zahi...-
Non finì di dire il mio nome che io lo risposi:
-Si-
Sarebbe dovuto essere un si interrogativo mentre era un si deciso,del tipo: ''Qualsiasi cosa mi stai per chiedere sappi che la risposta sarà sempre si!''
Sorrise e disse:
-Domani mattina andiamo insieme alla fermata ok?-
-Ok,ci sarà anche Katrin!-
-Ah ho capito. Beh non ci sono problemi. Meglio in compagnia,non mi piace stare solo.-
E io pensai: ''Ma perchè uno come te starà mai solo?-
Mi limitai a sorride avanzando verso il portone mentre lui scomparve dalla mia vista.
 
Mi gettai sul letto e per prima cosa presi il cellulare per raccontare tutto a Katrin,sembrava più euforica di me.
-Davvero? Non ci posso credere!-
-Nemmeno io Kà,però è tutto vero.-
-Sai cosa vuol dire questo?-
-Cosa?-
-Che tu lo vedrai anche quando la scuola finirà! Siete come vicini di casa! E tu che eri già in pena!-
-Che Dio mi stia facendo un regalo?-
-Beh,spero che sia Dio con un regalo più che il Karma con un sacco di stronzate...-
-Ecco,sai sempre come rovinare un momento perfetto!-
-No Zà,dico sul serio! Sono tanto contenta ma non dimenticarti che ora c'è Amy!-
-Beh,non potranno star insieme per tutta la vita! Vero?-
-....-
-Vero?-
-Lo spero per te Zà!-
-Domani prenderà il treno con noi!-
-Bingo!-
-Muori di felicità vedo!-
-No Zahira io sono contenta davvero è solo che non voglio che tu t'illuda o soffra inutilmente...-
-Katrin,spero proprio che Niall non si fidanzi con una che non sia tu,ma se dovesse accadere,sappi che sarò qui ad incoraggiarti e a non farti perdere la speranza...!-
-Zah,non è questo che...-
Non mi andava più di ascoltarla.
 
Ero felice e non volevo perdermi in inutili chiacchiere,forse un fondo di verità c'era ma che le costava farmi sognare per una volta?
 
Quando mia madre rientrò volle che le raccontassi tutto,era tenera. Si interessava davvero a me,credo che le facesse piacere vedermi così felice,ma a fine discorso anche lei ha dato del suo meglio:
-Zahira,ti voglio bene.Ma stai attenta!-
Avrei tanto voluto dirle: ''ma basta,basta!'' ma nulla,la lasciai in cucina e andai in camera mia,misi le cuffie e mi addormentai poco dopo.

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Capitolo 6
*** Forza di resistenza. ***


Louis suonò al citofono e in quel preciso momento mi precipitai giù dalle scale.
Eravamo diretti verso la stazione dove ci sarebbe stata anche Katrin ad attenderci.
 
-Buongiorno Zahira...-
-Buongiorno Louis,tutto bene?-
-Si certo,il treno si prende da dove siamo scesi ieri,giusto?-
-Certo si si,ovviamente cambia solo la direzione!-
-Ecco,sono certo che lo avrei preso nella direzione sbagliata!-
-Dai,non sei così pasticcione,credo...-
-Oh,credimi non immagini nemmeno!-
-Dai,cammina sennò ora perdiamo il treno!-
-Uffa,non sono abituato a svegliarmi a quest'ora!-
-Dai,col tempo ti ci...-
-Oh no,non mi ci abituerò mai,credimi!-
 
Arrivammo alla fermata e lì c'era Katrin quasi incredula ma preparata psicologicamente alla vista di me e Louis.
 
-Buongiorno-
Mentre le sferravo un bacio sulla guancia per farmi perdonare continuai dicendo: 
-..e scusa per ieri..-
-Tranquilla-
Mi sorrise e scambiammo futili chiacchiere fino a che non arrivò il treno,come al solito non c'erano posti liberi,stupido orario scolastico.
-E' sempre così pieno?-
Katrin non rispose alla domanda di Louis ovviamente voleva spronare me e così risposi a Louis informandolo che i mezzi pubblici in orari scolastici o di punta sono sempre così,se non peggio.
Quando arrivammo nelle vicinanze della scuola da lontano una ragazza avanzava verso di noi,avrei tanto preferito fosse un passante invece era Amy,la nuova ragazza di Louis.
Presi Katrin per mano e avanzammo superando Louis e lasciandolo dietro mentre attendeva a braccia aperte,per così dire,la sua amata.
Non volevo nemmeno guardare la scena ma quando furono vicini con la coda dell'occhio sbirciai tutto e vidi lei,quella fortunatissima ragazza,mettergli le mani intorno al collo e abbracciarlo mentre lui sorrideva per poi darsi un bacetto sulle labbra.
 
Mi promisi una cosa: ''Se mai mi capitasse l'occasione di baciare Louis una cosa è certa,niente braccia intorno al collo!"
 
Katrin non disse nulla ma ovviamente anche lei si accorse di tutto.
Non era la classica amica da ''tel'avevo detto'' e anche per questo l'adoravo,vedevo quasi la sofferenza nei suoi occhi,evidentemente capiva perfettamente come mi sentissi in quel momento.
 
Cercai di essere il meno delusa possibile,e poi delusa di che? Lui non era mio e non lo sarebbe mai stato.
Sarebbe stato bello mettersi l'anima in pace e guardarsi intorno ma io non ero il tipo di ragazza che ''morto un papa se ne fa un altro'' e forse anche questo giocava a mio svantaggio.
 
-Terra chiama Zahira!-
-Dimmi Kà-
-Nulla,all'uscita ci vediamo direttamente in stazione o ti aspetto?-
-No aspettami! Ti prego!-
-D'accordo se esco prima io aspetto te altrimenti viceversa,ora scappo altrimenti,ehm...-
 
Ed ecco il momento più felice della giornata per Katrin,Niall era lì davanti a lei poggiato al muretto della scuola con i loro compagni di classe.
Quasi perse fiato,la vidi arrossire e divertita sorrisi di vero gusto.
-Ma dove sono i cucchiai quando mi servono!-
-Cosa,i cucchiai a che ti servono? Certo che sei strana Zah...-
-Aiuto aiuto la mia amica si sta sciogliendo!-
-Scema,smettila...-
-Vai Kà,vai da Niall...-
-Si,meglio che raggiunga i miei compagni di classe!-
-Si,i tuoi compagni di classe!-
-E dai,fammi essere credibile per almeno 3 secondi!-
-Ci vediamo dopo Katrin!-
-A dopo...-
In un batter d'occhio raggiunse la sua classe e io da dietro continuai a guardare la scena ridendo come una perfetta deficiente. 
Ma chi non sapeva,non poteva capire!
 
-Ehi Zahira!-
-Ehi Cris,dimmi!-
-Nulla,entriamo in classe? O vuoi attendere ancora un pò qui fuori?-
-No no,meglio che entriamo!-
E ovviamente questa era la risposta in base al mio sguardo che si andò a posare sui due piccioncini che avanzavano verso l'entrata.
-Amy non è poi così bella...-
-Deve piacere a lui e poi,non possiamo farci nulla comunque...-
-Credo che Louis abbia i suoi buoni motivi per starci insieme,davvero,guardala,è una bambina!-
-Cristian! Lo so che sei in pena per me però guardiamo in faccia la realtà,stanno insieme ammettiamo che si vogliano davvero bene,perchè dobbiamo metterci del maligno in tutto?-
-Zahira sono un maschio! E' il mio compito vederci dei secondi fini in tutto!-
-Forse hai ragione!-
Sorrisi e finalmente entrammo in classe.
 
Quell'imbecille di Silvio non era ancora arrivato,son certa che non sarebbe più venuto! 
Ah l'indomani mi avrebbe dato spiegazioni anzi le pretendevo!
Non può certo abbandonare la sua compagna di banco così,senza preavviso! 
 
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-Allora ragazzi,chi deve recuperare può portarmi l'argomento a pagina 78 e di conseguenza tutto il capitolo per la prossima settimana.-
 
Bene,mi sarei dovuta mettere l'impegno e essere volontaria per la prossima settimana e non solo in quella materia ma in tutte le altre! 
La scuola stava terminando e dovevo recuperare un sacco di materie! 
Ero letteralmente nella merda.
 
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''Zahira io sono fuori ti aspetto!''
''Dammi 5 minuti e ti raggiungo!''
 
Qualcuno bussò alla porta e la professoressa l'invito a farsi avanti,io avevo ancora la testa che guardava sotto il banco mentre inviavo il messaggio a Katrin.
 
-Mi scusi professoressa,potrebbe uscire anticipatamente Zahira? A momenti perdiamo il treno e il prossimo è tra un ora!-
 
Ero incredula,Louis lì davanti alla porta che chiedeva di me!
Inutile dire che tutti gli occhi dei miei compagni di classe erano meravigliati e le loro bocche aperte a mo di pre-boccone.
 
-Ma certamente,Zahira tu hai il permesso. Puoi andare,avanti!-
Presi la borsa e a testa bassa con il cellulare in una mano e lo sguardo perso nel vuoto,avanzai verso la porta.
Guardai i miei compagni sorridendo,e poi ringraziai la prof salutai tutti e uscì!
 
-Ma tu? Che...cioè...come...-
-Dai sono stato educato! E poi è vero altrimenti perdiamo il treno!-
-Beh,si è vero,andiamo Katrin ci aspetta fuori!-
-Andiamo,si...-
 
Katrin ci sorrise e io morivo dalla voglia di raccontarle l'accaduto ma rimasi in silenzio data la terza presenza.
Lei ne approfittò per raccontarmi della sua giornata ma ovviamente senza nessun accento a Niall così presi il cellulare e anche se eravamo a distanza di due passi le inviai un messaggio:
''Oggi pomeriggio ti chiamo e ti racconto e poi tu di sicuro avrai da raccontarmi del tuo biondo/occhi azzurri/ragazzo perfetto :)''
 
Lei rise leggendo il messaggio e capì che mi aveva intesa!
 
 
Entrammo in treno e come al solito non c'erano posti liberi,non provammo nemmeno ad entrare in cabina.
Arrivammo a destinazione parlando del più e del meno poi Katrin ci lasciò per andare in direzione di casa sua mentre io e Louis continuammo a camminare in direzione delle nostre abitazioni.
 
-Scommetto che hai preso un brutto voto!-
-No,per una volta che non l'ho preso!-
-Allora,che hai?-
-Nulla...-
Ammetto che volevo essere il più distaccata possibile,stavo seguendo il consiglio di mia madre e di Katrin se pur a loro insaputa.
-Nulla,si certo e se alzi gli occhi al cielo ci sono asinelli rosa volanti...-
-Dico sul serio!-
-A che pensi?-
-Pensieri ah si,bella parola! Ho un sacco di materie da recuperare,ecco credo che sto pensando a questo!-
-Se ti può consolare anche io sto incasinato per via degli esami...-
-Fantastico,siamo due casini messi insieme...-
Ma che cavolo avevo detto? Bah.
-Che dici due casini uniti cosa potrebbero combinare?-
-Un mega casino? Mh,non sono certa di aver capito che intendi...-
-In che materia vai bene?-
-Non so a cosa può servirti ma,in italiano,inglese e materie così...-
-Quelle in cui vai malissimo?-
-Matematica per eccellenza e poi via via francese e compagnia bella...-
-Lo sai che io vado malissimo in quelle in cui tu vai e bene e benissimo in quelle in cui tu vai male?-
-Ma non mi dire!-
Sorrisi e pensai cosa poteva fregarmene!
Ok che lo amavo a dismisura ma questo discorso era totalmente insensato e poi posso parlare armoniosamente di tutto tranne che della scuola!
-Cosa fai il pomeriggio?-
-Tutto pur di non studiare,sai delle volte anche il fissare il muro diventa più interessante!-
Sorrise divertito e io giunsi davanti al mio portone.
-Potremmo aiutarci a vicenda...-
-In che senso?-
-Tu dai ripetizioni a me ed io a te nelle materie in cui facciamo schifo...-
Ci pensai su due minuti poi quasi convinta risposi:
-Mh,non credo sia una buona idea...-
-Dai,che ti costa? Al massimo ci guadagniamo qualche bel voto!-
O quel ragazzo aveva una forza di persuasione incredibile oppure io ero troppo stracotta per rifiutare un'offerta del genere.
-Quando iniziamo?-
-Quando vuoi tu!-
-Per me è indifferente!-
-Oggi pomeriggio?-
-Già?-
-La scuola è quasi finita!-
-Giusto...-
-Vieni da me?-
-No,vieni tu qui.Sono pigra,specie dopo essermi nutrita!-
Rise e mandò leggermente indietro il capo facendo muovere i capelli.
-A che ora prof?-
-Quando vuoi tu,tanto io non ho niente di meglio da fare!-
-Ci vediamo alle 15:30?-
-D'accordo...-
 
Sorrisi e si avvicinò per darmi un bacio sulla guancia e poi sparire dalla mia vista.
Tre baci sulla guancia in circa 24 ore? Ok,se continuavamo di questo passo tra una settimana i miei ormoni non avrebbero più retto!
Come si dice? ''Lo spirito è forte ma la carne è debole!''
 
''Ciao Louis'' 
''Sei una stupida Zahira!''
''Devo dirlo o no a Katrin e mamma?''
''Devo comunque chiamare Katrin per raccontarle di quando è piombato in classe e di sicuro lei mi vorrà parlare di Niall...''
''Oh santo cielo devo mettere in ordine prima che arrivi Louis!''
 
Pochi secondi e la mia mente era diventata un covo enigmistico.
Avrei voluto chiudere gli occhi e sparire,invece ero intrappolata nella mia stessa ragnatela.

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Capitolo 7
*** Ehi tu! Dammi indietro il mio cuore! ***


Finalmente arrivarono le 15,mancava meno di mezz'ora e io non avevo ancora chiamato Katrin!
Finalmente mi decisi,poichè avevo messo tutto in ordine e dovevo attendere,tanto valeva informarmi sulle gioie delle mia amica!
 
-Ehi Kà,raccontami tutto!-
-Cosa ti fa pensare che abbia qualcosa da raccontarti! Tu più tosto! Come mai sei uscita con Louis da scuola?-
-Non ne parliamo! E' venuto in classe e ha comprato la mia prof con qualche parolina gentile,ti lascio immaginare l'espressione dei miei compagni di classe!-
-Ti lascio immaginare la mia di espressione! Però diamine,come fai a stargli alla larga se lui è così *akjfnkaebkfb*-
-Che hai detto?-
Risi pensando al fatto che era talmente senza parole da buttare un piano di lettere a caso per far uscire un suono che sarebbe stato per 'fantastico,oh si,lui è così fantastico!'
-Dai! Mi hai capita!-
-Si solo che rido immaginando la tua espressione!Ma parliamo d'altro,Niall Niall Niall cosa gli hai fatto oggi alla mia donzella preferita a tal punto da renderla così entusiasta persino nel commentare le 'stranezze' di Louis?-
-Oh,nulla. Abbiamo parlato,come al solito e l'ho aiutato a fare un esercizio di matematica...-
-...tutto qui? Non ci credo!-
-Ehm,si poi beh...-
-Avanti!!!!-
-Ecco vabbè te lo dico,mi ha abbracciata forte forte. Sono riuscita a sentire il suo profumo e mi ha detto 'grazie,sarei perso senza di te' e lo so che è stupido ma anche se quelle parole erano riferite all'aiuto nel compito beh,nella mia mente hanno preso tutt'altro significato.-
-Mh,non è detto che erano riferite solo all'aiuto!-
-Ma dai,non dire cavolate o meglio,non illudermi!-
-Io non illudo ma,cerco di pensare sempre al bene! Alle cose belle,altrimenti sarei emo!-
-Sai che questo discorso non fa una piega vero?-
 
Finalmente il mio campanello suonò ed io ancora col telefono in mano mi precipitai alla morta nonostante avessi Katrin in linea che attendeva risposta.
 
-Ciao!-
Due grandi occhioni,sorriso mozzafiato,ciuffo ribelle.
''Ciao Louis la perfezione Tomlinson''
Ebbi la forza di portami un dito sulla bocca facendogli segno di tacere essendo ancora impegnata con un altra conversazione e intanto lo lasciai entrare.
 
-Ti richiamo dopo ok?-
-Chi era alla porta?-
-Nessuno!-
-Digli a nessuno che ha una bella voce!-
-Non mancherò!-
 
Riattaccai il telefono ridendo e poi guardai Louis.
-Ciao anche a te! Scusami!-
-E di che? Figurati!-
-Vieni andiamo in camera mia...-
Louis mi seguì mentre il mio cuore sembrava aver preso la rincorsa,prima o poi mi sarebbe uscito dal petto!
Ne ero certa!
 
-Sei figlia unica vero?-
-Si...perchè?-
-Troppo silenzio e troppo ordine!-
Sorrisi alla sua osservazione e notai che con un semplice gesto spense il cellulare che fece una breve musichetta prima di diventare scuro.
Mi sorrise e dissi:
-Perchè,tu hai fratelli?-
-Sorelle...-
-Piccole immagino!-
-Infatti!-
Non sapevo più che dire,fortuna che lui era più pratico nel parlare.
-Allora...- si sedette sul mio letto con tutta la nonchalance del mondo e io lo lasciai fare ovviamente.
Le mie lenzuola avrebbero avuto il suo odore,fanculo tutti,non avrei mai più lavato la biancheria da letto! Dico sul serio!
-Allora!- risposi sorridendo.
-Dobbiamo prima sistemare una cosa!-
-Cosa?-
-Katrin!-
-Katrin?-
Lo guardai sconvolta,giuro che se mi avesse detto di provare qualcosa per lei e che voleva il mio aiuto giuro che lo avrei mandato fuori di casa a calci nel sedere!
-Non preoccuparti,non voglio nulla dalla tua amica! Non io per lo meno...-
-Sputa il rospo!-
E intanto io mi ero alleggerita lo stomaco,pericolo scampato!
-C'è un mio amico che è interessato a lei...è libera no?-
-Certo ma non credo le interessino proposte di fidanzamento!-
-Proviamoci almeno!-
-A far che?-
-A presentarli,tu non dirle che lui è interessato...-
-...e io cosa ci guadagno?-
Ok quella risposta potevo evitarmela ma mi era sembrato di esser finita in un film giallo dove quell'affare mi avrebbe dato ciò che poi io desideravo.
Ok,stavo fantasticando troppo.
Decisamente.
-Dimmi cosa vuoi e cercherò di accontentarti...-
A mia sorpresa si alzò e venne verso di me.
Era così vicino che dissi a me stessa: ''se mi tocca non sarei consapevole delle mie azioni dato che dietro di lui c'è un bel lettone che aspetta solo di essere usato!''
Ma che pensieri stavo facendo?
Vabbè quello inopportuno era lui però! 
Non ero io quella fidanzata!
Lo guardai con aria di sfida e dissi:
-Sinceramente,non c'è niente che tu possa darmi!-
Facendo ricadere le mie intenzioni sul quel 'tu'.
Lui mi sorrise e io mi scansai avvicinandomi alla scrivania.
Mi sedetti al posto suo sul mio letto e gli porsi il libro.
-Questo è lo schifo che dovrei studiare,e tu invece?-
Mi passò l'argomento della sua tesina d'inglese con un sorriso beffardo.
Credo che il suo sguardo dicesse chiaramente ''Vuoi giocare? E allora giochiamo!''
Ah,ragazzi senza un minimo di contegno,pensai leggermente irritata ma anche soddisfatta,evidentemente ero un ottima tentatrice.
 
 
-Vieni qua,ti spiego come impostare questo argomento traducendolo in inglese,non è difficile.-
Si sedette accanto a me e gli feci uno schema poi ammise schietto:
-Farò tutto ciò che vuoi se mi fai la tesina, io la imparerò a memoria,credo di riuscirci,ma ti prego non darmi la pena di dovermi cervellare con quella materia del tutto sconosciuta per me!-
-Mh,tutto quello che voglio?-
Sorrisi pensando ''non alzarti mai più da questo letto!''
poi ripresi a parlare per paura che potesse sentire il mio pensiero sconcio.
-Fammi tutti gli esercizi di matematica!-
-A fare fatto,sei un'ottima commerciante,devo ammetterlo!-
-Come si dice? Una mano lava l'altra!-
Sorrisi e incrociai le gambe posando i suoi fogli sulle mie cosce.
Lui si alzò e andò a sedersi alla sedia della scrivania.
Dopo mezz'ora io finì la sua tesina.
Beh,con il mio 9 in inglese (materia,forse l'unica che riuscivo ad amare) era il minimo finire in breve tempo.
Lui però era ancora impegnato con i miei esercizi,quasi mi sentii in colpa.
Mi alzai e restando alle sue spalle gli porsi i fogli con il lavoro completato. Lui li prese a li appoggiò sulla scrivania per poi voltarsi verso di me.
Stava seduto sulla sedia,così era alto a livello del mio stomaco!
Per bacco,se mi guardava le tette,anche se avevo una maglia scura,giuro che gli avrei dato un ceffone.
Sollevò il suo volto e mi guardò,giuro che se mi toccava i fianchi sarei caduta ai suoi piedi.
Mai avuta tentazione peggiore.
Si fece avanti.
Stupide sedie a rotelle girevoli.
Si sollevò,rovinando ogni mia fantasia,restando fermo e immobile davanti ai mie occhi.
-Ho finito...- dissi imbarazzata dalla sua reazione.
-Ho notato.-
-E tu?-
La mia voce era sempre più forzata,giuro mi mancava il respiro.
Avrei tanto voluto stringerlo a me e baciarlo con tutta la forza che sentivo crescermi dentro o forse,dopo 3 anni di attesa è opportuno che ciò che ho chiamato forza,chiami desiderio.
-Si...-
Era troppo,troppo vicino.
Il mio buonsenso stava per andare a farsi fottere,sul serio.

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Capitolo 8
*** Angel or devil? ***


-Io...-
Indietreggiai di qualche passo,non reggevo più tanta vicinanza.
I suoi occhi sapevano esprimersi benissimo senza bisogno di aprir bocca.
Non sentì più il peso del suo sguardo e mi sentì leggermente meglio.
Qualcuno suonò al campanello.
 
-Vado ad aprire...-
Lo lasciai in camera precipitandomi alla porta,ero ancora tutta scombussolata per la situazione che si stava creando camera.
 
-Mamma!-
-Zahira che succede?-
-Mh no nulla,ehm di là c'è Louis,mi sta dando una mano a studiare e io lo aiuto in inglese per la tesina...se mi cerchi,sono in camera mia...-
-Si ok,non c'è problema ma sei sicura che è tutto ok?-
-Si mamma!-
-Bah,sarà l'effetto Louis!-
 
Mia madre sorrise ed io tornai in camera.
-Chi era?-
-Mia madre!-
-Ho capito. Zahira io,anch'io ho finito i tuoi esercizi...-
Sorrise e io ricambiai ma sforzatamente.
Evidentemente ciò che era accaduto poco prima non era di grande importanza da essere discusso ora,o nel tempo o mai più.
Se solo lui avesse saputo che per me quella frazione di secondi è stata la più bella quanto difficile della mia vita!
 
-Quindi beh,non ti resta che studiare la tesina che ti ho fatto!-
-Sicura che è tutto giusto?-
-Potrei farti la stessa domanda per i miei esercizi!-
-Allora,devi studiare altro?-
''Si il tuo cervello!'' ero sul punto di rispondergli così ma poi lasciai perdere e dissi solo_ 
-No,se anche tu non hai nient'altro da farmi vedere,ci vediamo domani mattina...-
-...accompagnami giù.-
 
Si girò verso la porta della mia camera e io lo raggiunsi per accompagnarlo almeno fuori dal portone.
 
-Mamma,scendo un attimo.Torno subito!-
 
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-Mi dispiace davvero tanto per,insomma,in camera tua.-
-Già,anche a me!-
Sinceramente quella mia risposta non sapevo se potesse essere percepita come un 'dispiace anche a me che non sia successo nulla' o 'dispiace anche a me che stava per succedere qualcosa'.
-Ci vediamo domani mattina ok,come stamattina!-
-Certo!-
Sorrisi e mi voltai cercando di rientrare nel portone ma lui disse:
-Non hai dimenticato nulla?-
Mi voltai aggrottando la fronte in segno di confusione.
Avanzò verso di me e mi diede un bacio sulla guancia,come sempre ormai.
-Ci vediamo domani Louis.-
Sorrise e andò via,io risalì a piedi.
Non mi andava di prendere l'ascensore,volevo fermarmi per un pò di tempo e riflettere,di piano in piano.
 
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-Zahiraaaaa,svegliati sei in ritardo! Dai ti accompagno io stamattina! Ma la sveglia non l'hai sentita?-
''No mamma,non è che non ho sentito la sveglia è che ho preso sonno appena due ore fa grazie a quel disgraziato di Louis che ieri mi ha ... non so nemmeno che parola usare,credo che un sospiro faccia a caso mio.''
-Mamma si per favore accompagnami! Salto la prima ora ma almeno ci vado!-
-Su vestiti!-
 
Arrivai davanti al cancello di scuola,scesi dall'auto e diedi un bacio volante a mia madre che subito dopo aprì il finestrino per darmi una bella notizia.
-Ah Zahira! Mi sono dimenticata di dirti una cosa!-
-Cioè?-
-Questa sera torna papà! Non prendere impegni! Mi raccomando!-
-Certo mamma! Non c'è problema!-
Mentre mi voltai per entrare però vidi Louis con Amy poggiato al muretto mentre si scambiavano tenerezze.
Sei ieri fosse successo qualcosa adesso sarei già lì a picchiarlo davanti alla sua fidanzata ma forse il punto è questo,per quanto mi ostini a pensarci e ripensarci,ieri non è successo proprio nulla che vada preso in considerazione.
Meglio seppellire l'accaduto da qualche parte e andare avanti.
Katrin,mia madre,no,nessuno avrebbe saputo nulla di quell'episodio che lasciava solo spazio a quei 'se' e 'ma' che in amore poco contano.
 
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''Chissà perchè non è entrato a scuola...''
''Oggi prenderà il treno del ritorno con me e Katrin?''
''A proposito di Katrin,sarà venuta lei a scuola? Come mai non mi ha inviato un messaggio? Non si è preoccupata della mia assenza?''
 
Mi toccai le tasche ma lì il cellulare non c'era,guardai nella borsa e nemmeno lì trovai nulla.
Fantastico lo avevo dimenticato sul comodino!
Intanto consegnai il foglio con 'i miei' esercizi svolti.
 
-Silvio!Come mai ieri non sei venuto?-
-Non mi andava di venire e subire 2 ore di parlantina della prof di storia!-
-Quest'anno ti boccia!-
-Tanto ci sarai tu con me! Ancora,il prossimo anno,seduta qui!-
-Oh,io non ci giurerei!-
Sorrise e io chiesi di andare in bagno,passai dalla classe di Katrin e vidi che era presente.
Niall mi vide e alzò la mano come per salutarmi,ricambiai con un sorriso,di sicuro avrebbe avvisato lui Katrin,al massimo ci saremmo viste alla stazione.
 
Mentre avanzavo verso il bagno sbucò Louis dal nulla.
-Prendiamo il treno insieme vero,all'uscita?-
-Scusa ma tu non sei nemmeno presente,che ci fai qui?-
-Sono entrato in ritardo,ora sono presente.-
-Ah ok,allora ci vediamo al treno.-
-Zahira?-
-Si?-
-Corretti gli esercizi?-
-Io ho consegnato i fogli ma non so l'esito e la tesina?-
-Ha detto la prof che gli ha dato un'occhiata veloce e le sembra essere tutto a posto!-
-Oh,grande. Ci vediamo dopo allora!-
-Visto? L'unione fa la forza!-
-Ehm,com'è che avevi detto tu? Due casini messi insieme...-
-Siamo un ottima squadra,si!- 
Rise di gusto e io stetti al gioco.
-Ci vediamo dopo Louis!-
-Ti aspetto fuori dalla tua classe!-
-Ma scusa,piccola curiosità...-
Mi avvicinai a tal punto che un qualunque studente passante avesse visto la scena,di sicuro avrebbe pensato a male.
-...tu non hai una ragazza?-
-Curiosità o...-
-...o niente.Aspetta lei fuori dalla classe!-
Mi voltai senza nemmeno guardare la sua espressione e poi entrai in bagno.
Ovvio,avevo detto realmente quelle parole ma con aria di sfida,quasi divertita dalla situazione e menefreghista dal punto di vista altrui.
 
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Uscii dalla classe appena 5 minuti prima in modo da raggiungere Katrin e mentre camminavo verso la sua classe,una mano mi trattenne per il braccio spostandomi verso  il muro.
-Sai una cosa? Al mio paese la chiamavano gelosia...-
-E gelosa di che? Di essere una delle tante che si sbatte su Louis Tomlinson?-
Sorrise.
-E ora,con permesso,spostati che devo andare dalla mia amica!-
-Dobbiamo andare!-
 
Si stava creando un gioco strano tra me e quel ragazzo che avevo tanto amato.
Prima però ero certa che era amore e basta,quello puro e semplice.
Ora c'era malizia,orgoglio,desiderio,un mix di emozioni/sensazioni che non avrebbero prodotto nulla di buono.
Ma se avevo un difetto era proprio quello di non saper tacere.
Dovevo dire quello che mi passava per la mente,che fosse opportuno o no!
Louis forse si divertiva,io ne stavo facendo una questione personale,di principio.
Chissà,forse avrei giocato fino a farlo lasciare con Amy,concedermi un pò e poi basta.
Zahira ha dato amore per troppi anni.
E' ora di cambiare le carte in tavola o forse dovrei dire i ruoli nel gioco.
Ti ho cercato abbastanza ora,cercami.

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Capitolo 9
*** Sogno o incubo? ***


-Zahira oggi ho un rientro resto a scuola,non dirmi che te ne sei dimenticata! Ma dove hai la testa? E soprattutto,il cellulare!?-
-Non parlarmi di quell'infame,è rimasto sul comodino e me ne sono accorta solo qualche ora fa in classe!-
-Dai ora vai prima che perdi il treno!-
-Si,ci sentiamo più tardi.Appena recupero il cellulare!-
Katrin sorrise rientrando in classe mentre Louis alle mie spalle stette in silenzio ascoltando tutta la conversazione.
Non lo degnai nemmeno di uno sguardo proseguendo dritta per la stazione.
-Ma che hai oggi?-
-Dici a me?-
-Non vedo altre persone qua intorno!-
Forse,in effetti la mia reazione era un pò esagerata però io so per certo che se ieri nessuno ci avesse interrotto,sarebbe successo qualcosa.
Ma il punto non era questo! Il punto è che lui stamattina ha fatto finta di nulla continuando ad amoreggiare con Amy!
Cosa inconcepibile secondo me!
-Io sto benissimo,anzi,una meraviglia proprio!-
-Sai una cosa?Non siamo mai stati grandi amici però ti immaginavo migliore!-
Ecco ora ci mancava che mi facesse la predica.
Ma la coerenza? Sotto i piedi proprio!
-Scusami?-
Entrammo nel treno e mi appoggiai al vagone,stetti in silenzio per tutti il tempo e lui con me.
Quando arrivammo decisi di continuare ad ignorarlo alzando decisamente il passo e lasciandolo dietro.
-E ora corre!-
-Non sto correndo,cammino così,sempre!-
Mi raggiunse e mi bloccò,quel ragazzo aveva un feeling particolare col sbattere le persone al muro!
-Se mi fai male,un'altra volta,giuro che...-
Non ebbi il tempo di terminare la frase come avrei voluto dire, che le sue labbra erano sulle mie.
Non era un granchè come bacio ma cavolo,Louis mi aveva baciata!
-...che,cosa,vuol dire questo?-
-Che non ce la facevo più a vederti così...-
-...così come?-
-Andiamo,la tua faccia quando mi hai visto con Amy all'entrata,non aveva bisogno di parole!-
-Ah,Amy...-
-...mi dispiace Zah-
E no,questo era troppo!
Louis aveva il suo bel volto segnato dalle mie cinque dita.
-Ma tu cosa credi? Credi che io desiderassi te o un tuo bacio? Credi che sia normale in fatto che ora sfoghi questa tua stupida voglia e poi mi parli anche della tua fidanzata e della mia faccia nel vedervi insieme? Ehi Louis,questa è la mia faccia,che tu stia con Amy o con qualunque altra,che tu sia single o sposato e abituati perchè non la vedrai per un bel pò.Mi fai letteralmente schifo!-
-Ma Zahira io,ieri,non dirmi che tu non hai sentito nulla!-
-Nulla? Cazzo Louis sono 3 anni,3 lunghissimi anni che aspetto un tuo cenno,poi il destino decide di avvicinarci e tu che fai? ... Lascia stare và,mi dispiace solo per la tua ragazza!-
Mi liberai dalla presa e proseguì per la mia strada quando sentì:
-Tre anni? Vuoi dirmi che sono 3 anni che tu aspetti me?-
Non mi voltai e continuai a camminare,tanto ormai era tutto perso.Ogni spiegazione sarebbe stata inutile.
 
Arrivai fin sotto casa e mi precipitai nel portone salendo le scale con la massima fretta quando arrivai alla porta suonai il campanello col fiatone provocato dalla corsa.
-Buongiorno! Ehi ma...-
Mia madre non ebbe il tempo di finire la frase,io ero già in camera mia.
Mi spogliai e andai di corsa nella doccia,finalmente un getto d'acqua calda avrebbe rinfrescato il mio corpo bollente da giorni e con un pò di fortuna,l'acqua corrente coperto il mio volto di lacrime e il rumore della sua forza,quello di miei singhiozzi.

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Capitolo 10
*** We are young,we are free but we aren't stupid! ***


 
-Zahira la cena è pronta,papà arriverà a momenti.Vieni in salotto!-
-Eccomi mamma...-
-Oh ma come sei bella!-
-L'ho fatto per papà! Usciamo dopo cena? Daiiii-
-Se per lui non ci sono problemi...-
-Cercherò di convincerlo!-
-Lo sguardo da cucciola funziona sempre ma non tirare troppo la corda,potrebbe essere stanco,magari ha voglia di riposare....-
-Si,terrò in considerazione anche questo ma io pagherei per viaggiare di città in città pubblicizzando il marchio di quella ditta dove lavora! Che stanchezza c'è in questo?-
-Dai Zahira,ogni lavoro ha i suoi brutti lati!-
-E va bene...-
-Vai tu ad aprire quando suona?-
-Ma certo mamma!-
 
Andai alla porta,papà sarebbe arrivato a breve e volevo attenderlo sprizzante di felicità da tutti i pori.
Louis non mi avrebbe rovinato questa piccola festa famigliare.
Mio padre stava via spesso per lavoro ed io e mia madre ci ritrovavamo sole per lunghi periodi,però poi lui tornava sempre con più amore di quando partiva e allora quei giorni erano magici.
Ogni suo rientro era una festa.
Un lato carino del suo lavoro però c'era!
Ogni volta mi portava tantissimi regalini dai Paesi in cui soggiornava! 
La mia stanza era piena di cianfrusaglie dall'epoca moderna Americana ai temi tipici Orientali.
Ogni cosa che mi regalava la custodivo con cura e trovavo sempre un posto perfetto per metterla in mostra nella mia cameretta.
 
-Mamma posso scendere? Aspetto papà fuori dal portone così lo aiuto con le valigie!-
-Va bene,vai e non sporcarti mi raccomando!-
Chiusi la porta e scesi al piano terra,questa volta con l'ascensore.
Indossavo un vestitino blu di lunghezza moderata per essere sfoggiato in presenza dei miei genitori e le mie converse preferite,il classico modello bianco.
Ci ero così affezionata che le usavo solo nelle occasioni speciali per paura di rovinarle con qualche macchia indelebile.
Certo,un paio di scarpe da passeggio sotto un vestitino non erano proprio un granchè però a me piaceva così.
I miei capelli erano raccolti il una lunga treccia con qualche ciuffo che mi spuntava davanti.
Avevo messo anche un pò di trucco,una cosa leggera.
Lucidalabbra rosa e un velo di ombretto blu notte con un filo di mascara.
Mi sentivo davvero bella.
Certo di sicuro altre ragazze con il mio look sarebbero state uno spettacolo però io mi accontentavo del mio piccolo e mi sentivo carina a modo mio.
Magari ero un impiastro però avrei reso i miei genitori fieri di me,quelle con i tacchi vertiginosi le gambe totalmente scoperte e il trucco alla Moira Orfei non mi erano mai piaciute! Io personalmente le ritenevo una vergogna per la loro famiglia!
E mia madre appoggiava pienamente il mio pensiero.
 
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Mi guardai intorno e pensai: 
''Forse è meglio che mamma e papà escano da soli questa sera...'' poi pensai ancora ''...ma non sopporterebbero mai il peso di avermi lasciata in casa da sola proprio nel giorno del rientro di mio padre,al massimo facciamo una passeggiata tutti e tre insieme in qualche parco vicino...''
 
Ad un tratto vidi Louis davanti ai miei occhi.
''Ma che diavolo ci fa in giro tutto solo?''
Ovviamente il mio impulso fu quello di nascondermi,ma dove?
Non c'è mai un cespuglio quando lo si cerca! Che diamine!
Decisi di restare ferma dov'ero,facendo finta di non vederlo.
Lo sentivo avanzare verso di me non certa che mi avesse visto.
Guardavo il display del mio cellulare con la speranza che qualcuno proprio in quel momento mi cercasse ma nulla.
Così iniziai a scrivere un messaggio senza ne capo ne coda e tanto meno destinatario,fingendomi impegnata come non mai.
 
-Aspetti il principe azzurro?-
Alzai lo sguardo e notai senza stupore che mi aveva visto e che si era pure fermato per farmi una stupida domanda.
Aveva forse dimenticato cos'era accaduto qualche ora prima?
Non sapevo cosa rispondere così rimasi in silenzio poi la mia mente provò a rispondere a quella frase senza che uscisse dalla mia bocca ovviamente.
''Io un principe azzurro in effetti lo aspettavo,ma ora non ne son più così certa...''
Oh si,sarebbe stato decisamente un bel modo di rispondere.
-Non fa niente,ho capito. Comunque sei molto carina...così...-
Accennai un sorriso ma non di quelli imbarazzati,tutt'altro! 
Era un sorriso di quelli consapevoli alla ''I am sexy and I know it!'' cosa che non pensavo assolutamente però date le circostanze,un pò d'autostima mi sarebbe servita!
 
Ad un tratto sentì qualcuno tossire alle mie spalle!
Mi voltai senza nessun dubbio!
-Papà!!!-
Lo abbracciai forte come avevo desiderato per tutto il tempo in cui era stato via!
-Buona sera ragazzi!-
-Buona sera...-
Louis con mia grande sorpresa rispose e sorrise!
-Si Louis,stavo proprio aspettando il mio principe azzurro!-
Lo lasciai lì davanti al cancello d'entrata e ritornai al portone con mio padre che divertito aveva appena visto la sua 'piccola bambina' snobbare un ragazzo! 
 
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-E chi sarebbe quel ragazzo?-
-Uno che viene a scuola con me,ora si è trasferito qua vicino!-
-Ma non è un pò troppo grande per te?-
-Non ho detto che è o sarà qualcosa per me più di un semplice conoscente!-
-Ah,quanto adoro la mia bambina! La mamma è in casa?-
-Certo,ha preparato un ottima cenetta e poi abbiamo programmato una bella passeggiata! Sei con noi vero?-
-Come potrei rifiutare l'invito di due bellissime donzelle!-
Entrammo in casa e la mamma ci accolse calorosamente o meglio,accolse papà calorosamente! Io ero tra i suoi piedi tutto il giorno,quindi!
 
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Intanto Katrin ebbe da fare con Niall quella sera. 
 
I due piccioncini s'incontrarono dopo scuola per ripassare un compito che avrebbe salvato la media di Niall e lo avrebbe così portato all'anno successivo.
Qualcosa stava accadendo.
Mentre lei leggeva e cercava di fargli capire la lezione lui la guardava e più la guardava più si perdeva nelle sue parole.
Katrin riusciva ad incantarlo semplicemente aprendo bocca.
Tutto ciò che la mia amica dicesse per lui diventava qualcosa di sorprendentemente vero e non avrebbe mai trovato le giuste parole per raccontarlo a qualcun altro.
Per Niall,Katrin aveva qualcosa di magico.
Il ragazzo ripeteva a se stesso ''Ma sei stupido? La conosci da tre anni! Cosa ti sta succedendo?'' più si poneva queste domande e più non riusciva a darsi risposta fino a quando Katrin interruppe il suo monologo interiore.
 
-Niall hai capito almeno,una sola parola di quel che ti sto dicendo?-
-Ma certo!-
-Allora ripetimi ciò che ho detto!-
-Ehm...si che...-
-Che?-
-Katrin ti sei mai innamorata?-
Quella domanda spiazzò completamente la ragazza che a stento riusciva a capire se quelle parole erano reali o frutto dell'immaginazione dato il momento.
-Io...scusa puoi ripetere?-
-Si...- il biondo abbassò lo sguardo -...forse è meglio se te lo chieda così: Come si fa a capire se uno è innamorato?-
-Oh...- la ragazza arrossì cercando di contenersi il più possibile ma i suoi occhi brillavano già mentre cercava di dar risposta a quella domanda -...non lo so come ci si innamora e nemmeno come lo si capisce solo che c'è un momento in cui capisci che una determinata persona fa parte della tua vita e che se non la vedi o non la senti quasi impazzisci perchè inizi ad immaginare cose magari insensate o che non saranno mai vere e ti fai film su come quella persona non ti sta minimamente pensando e allora s'inizia a soffrire e stanne certo,quando si soffre è amore.-
-Hai sofferto tanto tu?-
-No...- la ragazza abbassò lo sguardo fissando il libro -...non ne ho avuto nemmeno mai la possibilità.-
-Che intendi?-
-Nulla,non voglio annoiarti...-
Katrin iniziò a diventare nervosa,mise in ordine tutti i fogli davanti a se fino a quando Niall la bloccò.
-...io non mi annoio mai,se parlo con te!-
Gli occhi di Katrin che già erano luminosi per la situazione incredibilmente strana ma romantica che si stava creando,diventarono visibilmente lucidi.
Niall l'abbracciò e capì che forse aveva toccato un tasto dolente per la ragazza.
Ma nel momento in cui i loro corpi furono vicini ognuno si sentì a casa con l'unica pecca che nessuno era pronto per dirlo all'altro.
----------------------------------------------------------------------
 
Passai una bellissima serata con la mia famiglia che per un pò riuscì a distrarmi da quella situazione che si stava creando con Louis,ma per quanto la notte fosse stata giovane ora ero alle prese con le pulizie della domenica mattina mentre mamma e papà dormivano ancora al buio nella loro camera da letto.
 
Quando tutto era in ordine mi feci una doccia e decisi di andare un pò a passeggio.
 
Scendendo le scale notai i bambini del mio palazzo che correvano verso la campagna.
C'era un sole che spaccava le pietre e mentre alcuni si godevano quel calore cercando un pò di abbronzatura,le bambine andavano in bicicletta e i maschietti a giocare a calcio.
 
Seguì quei bambini fino a quando si posizionarono per iniziare il gioco,io mi sedetti sul prato guardandoli giocare,dopo un pò presi dalla borsa il mio libro e continuai quella lettura che avevo un pò abbandonato negli ultimi giorni.
Avrei preso molti piccioni con una fava,
abbronzatura,aria fresca,completamento di una lettura e con un pò di fortuna anche qualche frase detta dai bambini che in diverse circostanze aiutano gli adulti,non che mi sentissi un'adulta ma di certo dai 16 agli 8 anni c'è una certa differenza.
 
-Buongiorno-
L'ombra di Louis mi coprì la visuale,alzai gli occhi al cielo e vidi il suo volto.
Aveva dei pantaloncini blu con una maglia bianca e un paio di scarpe da calcio.
Sotto il suo braccio reggeva una palla di cuoio visibilmente consumata.
-Ma sei ovunque! E' una tortura!-
Non pensavo prima d'ora che sarei mai riuscita a dire quelle parole a Louis Tomlinson ma ultimamente nulla mi sorprendeva più di tanto!
-Dai,per quanto ancora hai intenzione di essere così acida?-
-Con te? Ancora per molto,moltissimo tempo. E poi se non ti ritrovassi davanti ad ogni voltata e girata non sarei acida,sarei felice!-
Bingo,vai Zahira che stai dando il meglio di te!
Si chinò davanti raggiungendo il mio volto e lasciò le palla accanto alla mia borsa.
Chiuse il libro che reggevo sulle gambe e mi tirò sù.
-Cosa vuoi Lou...-
-...vieni a giocare con me!-
-Fatti degli amici,io con te non ci gioco.-

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Capitolo 11
*** La carne è debole Louis,molto debole! ***


Mentre mi chinavo per recuperare la borsa e andarmene,dal momento che la mia quiete era stata rovinata dal suo incontro,Louis riprese la palla.
E mise un braccio intorno alla mia spalla.
-Andiamo,mi devi aiutare con una cosa!-
-Ma non dovevi andare a giocare?-
-Ho finito,stavo tornando a casa!-
-Ah,si nota.-
Tirai su col naso facendogli capire che mi riferivo al suo odore.
Non puzzava però dal momento che dire il contrario sarebbe stato come insultarlo decisi di pungerlo anche in quel modo.
-Tanto casa mia è qui vicino,mi lavo e poi ti faccio vedere...-
-1) So dov'è casa tua 2) Non ho intenzione di starci mentre ti lavi-
-Ovviamente,metterei a dura prova la tua forza di resistenza...-
Quella frase era un guanto di sfida che non volevo assolutamente perdere.
-...sai,fossi in te non lancerei frecciatine o forse ti devo ricordare chi è che non ha saputo resistere?-
Colpito e affondato.
Louis 0-1 Zahira
 
Louis rise e si morse il labbro inferiore affondandoci i suoi denti perfetti.
In quel momento avrei voluto essere un dente.
Ma no,che pensieri stavo facendo.
Dovevo dimostrargli di essere più forte no?
 
Superammo casa mia e mi ritrovai ad entrare per la prima volta nelle 'case dei dottori',in altre parole l'appartamento della famiglia di Louis.
-Ma tu non dovevi stare da tua zia?-
-Infatti,ci sto. Ma abbiamo le chiavi dell'appartamento ed io ho già sistemato tutte le mie cose...-
-...carina,la casa.-
-Si,anche la mia camera,specialmente quella.-
E io pensai ''si,specialmente il tuo letto,al massimo.''
''Calma Zahira,calma.''
-Solo a pensarci che è tua mi da il ribrezzo!-
-Sai,è da ieri che mi chiedo una cosa...-
si avvicinò e io per scansarmi andai a sbattere dritta sul marmo che precede i fornelli.
-...se continuiamo di questo passo mi riempirò di lividi...-
-...sei tu che mi allontani,se rimanevi dov'eri...-
-...ah si perchè il muro è tanto più soffice!-
Louis sorrise e io m'incantai guardando i suoi bellissimi occhi mentre tramavano la mossa successiva,quella che attendevo con ansia.
-...dicevo.Per essere una che mi ha amato per 3 anni sei davvero antipatica...-
-...antipatica?-
Lui si avvicinò ancora di più,io non potevo più indietreggiare,ero ferma tra il piano cottura e lui.
-Super antipatica...-
Le sue labbra erano così vicine che riuscivo a sentire il suo caldo respiro sul mio volto.
-Non ci provare Louis...-
Le sue mai si posarono con forza sui miei fianchi e in quel momento sentì i miei piedi sollevarsi da terra.
Sentivo il marmo ghiacciato sotto il mio sedere mentre lui mi ci posava sopra.
Ora il mio volto era esattamente davanti al suo,non c'erano centimetri che potevano separarci.
Chinò il capo verso sinistra e mi guardò senza accennare nessuna emozione.
Io lo guardavo,non avevo intenzione di distogliere gli occhi dai suoi,avrebbe ceduto prima lui,ne ero certa.
-Tu non puoi nemmeno metterti in competizione contro di me!-
-Ah si? Non è grazie a me che siamo arrivati a questa distanza..-
-Mi basta dirti una cosa per farti crollare...-
-Non ci riuscirai...-
-Amy!-
I miei occhi si spalancarono,lo guardai e mi sentì tradita.
Ma questo era il gioco,lui stava giocando.
Peccato che io non avessi intenzione di perdere.
Esitai sul da farsi mentre già immaginavo come sarebbe stato bello e soddisfacente stringerlo a me e baciarlo fino a consumargli le labbra,ma non potevo.
Doveva cedere lui per primo.
E mentre perdevo tempo guardando e immaginando cosa gli avrei potuto fare se solo avesse dato per primo segni di resa,ecco che le sue labbra furono nuovamente sulle mie.
Era un bacio diverso dal primo,quello che mi era sembrato quasi a stampo.
Non era intenso ma era già un pò più degno di essere considerato bacio.
Le mie labbra si aprirono ma non per permettergli di usare la lingua,bensì per ridere.
Lo guardai soddisfatta mentre lui fece un passo indietro.
Ora potevo anche accontentarlo.
Lo tirai a me dalla maglia mentre ero ancora seduta sul davanzale.
E gli dissi: 
-Guarda Louis,così si bacia una ragazza!-
Le nostre labbra erano unite con forza e la mia bocca aperta per poter permettere alle nostre lingue d'incontrarsi.
Le mie gambe si strinsero attorno al suo bacino e sentivo il suo petto contro il mio.
Ero diventata così bollente che pensai di potermi seccare da un momento all'altro ma poi vidi la nostra saliva filtrare da una parte all'altra e capì che non sarei morta bruciata,non ancora.
Le sue mani scivolarono dietro la mia schiena,in basso,molto in basso.
Gli feci fare ciò che voleva.
E mentre sentivo l'eccitazione crescergli dietro,gli tirai un morso sul labbro.
Misi le mani sul suo petto e lo spinsi via.
Mi sollevai e feci un salto ritornando con i piedi per terra.
-Spero che la lezione sia stata chiara...-
Sorrisi soddisfatta mentre lui si toccava il labbro leggermente arrossato.
Avrei tanto voluto vedere del sangue e non appena mi voltai per prendere la borsa e andare via,ebbi la soddisfazione di vedergli il labbro sanguinare.
-Per avere 16 anni...-
-...sch stai zitto!-
Mi avvicinai e vidi che il sangue usciva sempre più velocemente,la sua maglia bianca aveva assorbito qualche goccia prima che le altre si posassero sul pavimento.
-Mi dispiace! Dammi qualcosa per medicarti o dovrò portarti sulla coscienza!-
Quasi mi credetti persino io nell'apparire come una spietata senza cuore.
Invece dentro ero davvero dispiaciuta.
Si allontanò e sparì nel corridoio poco dopo capì che sarebbe tornato con qualcosa per medicarlo o almeno fargli smettere di sanguinare il labbro.
Intanto presi dal congelatore qualche cubetto di ghiaccio.
-Ehi,non avrai intenzione di mettermi del...-
Non riuscì nemmeno a finire le frase che posai un cubetto di ghiaccio sulle sue labbra.
Sinceramente così conciato mi faceva venire solo più voglia di lui,più di quanta già ne avevo normalmente.
-Passami le garze...-
Aprì un pacchettino contenente delle piccole garze quadrate con un mano spostai il cubetto del ghiaccio diventato roseo al contatto col sangue e con l'altra tamponai con la garza.
-Sei fragile eh...-
-...lascia faccio io!-
-Ok- ripresi la mia borsa e andai verso la porta d'uscita.
-Ho detto che faccio io,non ho detto di andartene.-
Sorrisi guardando la porta prima di lasciare che la mia mano cadesse sulla maniglia. 

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Capitolo 12
*** Siamo davvero coscienti? ***


Ero decisa mentre aprivo la porta nonostante avessi sentito l'ultima frase di Louis.
In un batter d'occhio però,lui spinse la porta e la richiuse.
Mi voltai,ferma tra lui e la porta ormai chiusa.
-E se io non volessi rimanere?-
-Davvero vuoi darmi questa pena?-
-Cosa vuoi ancora?-
-Nulla a patto che tu non vada via...-
-E' domenica mattina Louis,ho di meglio da fare!-
E una volta sputata via quella frase,quasi con aria scocciata dissi a me stessa ''Dove sei stata nascosta tutto questo tempo? Favolosa me!''
Louis rise spostando il capo in direzione della porta finestra chiusa.
-Togli il braccio,devo uscire.-
-Spostami se ci riesci!-
Dalla posizione in cui ero pensai che una semplice spinta lo avrebbe allontanato ma non immaginai che nel momento esatto in cui gli posai con forza le mani sul petto per spingerlo indietro,lui mi avrebbe portato con se.
Ci ritrovammo entrambi sul pavimento,era bastato un secondo.
Un azione seguita da un'altra.
-Louis tu stai giocando col fuoco!-
-Mi terrai per mano all'inferno?!-
-Se continuiamo di sto passo ci arriverò senza mani all'inferno!-
-Questo perchè sei una ragazza violenta che non sta mai ferma!-
A mia sorpresa si tirò su,sistemando il tuo ginocchio destro tra le mie gambe.
Posò il tuo petto sul mio e si avvicinò:
-Se tu stessi ferma appena due secondi,io non ti dovrei bloccare e tu non finiresti contro nulla...-
-...alzati Louis,subito.-
-Altrimenti?-
-Non indurmi in tentazione!-
-Ah ha-
Le sue labbra si posarono sulle mie così dolcemente che quasi mi sembrava surreale quel contatto.
Sentivo il gonfiore del labbro che gli avevo morsicato prima.
Non aspettai che si distaccasse per parlare.
-Non ti fa male il labbro?-
-Si...-
Lo guardai turbata.
-Ti fa male però lo fai?-
-Il dolore del mio labbro è nulla in confronto al desiderio che ho di te.-
Continuavamo a stare sul pavimento ed io ero sempre più incerta sulla mossa successiva.
Cos'era successo di tanto irrazzionale da far perdere la testa a Louis Tomplinson in meno di una settimana proprio per me? Una bambina del terzo che di sicuro non sarebbe stata come le sue bollenti ragazze del sabato sera.
Poi pensai ancora: "bambina io? E quella Amy allora!"
-Non dovremmo trovarci in questa condizione.-
-So che anche tu vuoi lo stesso,non c'è amore senza desiderio!-
-Si,ma può esserci desiderio senza amore ed è quello che stai provando ultimamente tu Louis.Ho sbagliato tutto con te,dall'inizio.
Questa volta lo spinsi con forza e lui ricadde sul pavimento mentre io svelta mi alzai aprì la porta e andai via.
Camminavo veloce per paura che potesse venire a prendermi ma,forse con un pò di sorpresa,dopo qualche passo capì che non sarebbe venuto per cui allentai la mia corsa riducendola ad una passeggiata.
Non mi andava di arrivare a casa con il fiatone e il quel modo avrei avuto una manciata in più di minuti per pensare.
Pensare a tutto ciò che mi era accaduto.
"Ma in questi 3 anni ho davvero amato Louis?"
"Perchè non stai sfruttando queste occasioni?''
''Perchè non ne parli con nessuno? Mamma,Katrin o qualcuno in generale,anche Silvio! Perchè no? Lui è maschio potrebbe aiutarti!''
Nella mia mente una domanda sorpassava l'altra e mi venne un mal di testa terribile.
Tornai a casa e andai di corsa in bagno,aprì il mobile dei medicinali e presi un'aspirina.
Mamma bussò alla porta:
-E' occupato?-
-Si mamma solo un momento,mi lavo la faccia e esco!-
Subito dopo le lasciai spazio e andai in camera mia.
Accesi un pò il pc e misi qualche canzone decente.
D'un tratto però nei suggerimenti mi apparse una canzone:
"Emma-Arida" ,cliccai curiosa e parola dopo parola,quella canzone si fece spazio nel mio cuore. 
Un pò la dedicavo a me nel pezzo: ''Non dir che ti manco perché non ti credo!'' e infatti,questa nuova me,decisa e combattiva mi piaceva! Non mi preoccupavo del cambiamento,ciò che sentivo,come mi sentivo,era indescrivibilmente stupendo!
Un altro pezzo che aveva fatto centro era: ''Cuore e ragione giocano al tiro alla fune...''
Quella canzone era un iniezione di adrenalina per me,in quel momento così delicato.
Il mio cellulare squillò: Katrin.
-Ehi Kà,che succede?-
-Tu non puoi capire! Non puoi proprio!-
-Se non mi racconti...!-
-Niall,ieri pomeriggio. Insomma,mancava poco che gli confessassi tutto...-
-Ieri? Pomeriggio con Niall? Tu che gli spifferi tutto? CHI SEI E CHE NE HAI FATTO DELLA MIA MIGLIORE AMICA?-
Katrin iniziò a raccontare e più lei parlava più morivo dalla voglia di dirle anche di me e di tutte le cose che mi stavano accadendo ma ancora una volta stetti in silenzio.
Le parole si bloccarono nella mia mente ed io finì per incoraggiarla e spronarla ad occuparsi di Niall prima chw lo facesse qualcun'altra!
-Domani mattina ci vediamo alla stazione?-
-Certamente,questa volta presterò attenzione alla sveglia! Non posso permettermi altri ritardi!-
-E Louis,lo hai sentito? Successo nulla ieri?-
-Mh,apparte vederlo avvinghiato a quella Amy quando sono entrata alla seconda ora ieri? No,nulla.-
-Mi dispiace. Che stronzo!-
"No Katrin a me dispiace! Che hai una migliore amica così bugiarda.''
-Tranquilla,sto bene.Ci sentiamo domani ok?-
-Okey-
 
Riattaccai e lasciai il pc buttandomi letteralmente sul letto anche se il sole filtrava forte dalla mia finestra e quasi avvertivo il calore oltrepassare i vetri e dirigersi verso me.
Ma forse il calore che sentivo era interno.
Proveniva da dentro me.
 
Qualcuno bussò alla mia porta:
-Buongiorno dormigliona! Accompagneresti il tuo vecchio al panificio per comprare qualcosa di buono per pranzo?-
-Ma certo papà! Ma come mai? La mamma non ha voglia di cucinare?-
-No no,volevo andare a prendere un pò di quei dolcetti secchi,non c'è posto dove ne facciano più buoni! E te lo dice uno che si posti ne ha girati!-
-Mi fido! Andiamo papà!-
 
Io e mio padre ci incamminammo a piedi,il panificio non era molto lontano e ci si arrivava in meno di dieci minuti.
Se non altro era un buon modo per passare un pò di tempo insieme.
 
 
-Buongiorno!-
Mio padre entrò per primo ed io lo seguì subito dietro.
-Ciao Margareth,dimmi che i miei pasticcini non sono terminati!-
In realtà la proprietaria si chiamava Margherita ma a mio padre piaceva pronunciare i nomi all'inglese e alle persone non sembrava dispiacere per cui tutti apprezzavano questo suo strambo vizio e si limitavano ad accontentarlo con un sorriso.
 
-Ma certo! Harry ne ha appena sfornati alcuni!-
Harry,lui aveva già un nome inglese.
Che trauma per mio padre!
AHAHAHAHAHAH risi mentalmente a quel pensiero che scacciai subito non appena il ragazzo in questione sbucò dalla cucina per mettere il vassoio con le pietanze in bella vista dietro il bancone.
 
Era chiaro,una carnagione perfetta.
Sembrava porcellana,quasi come quella delle bambole che mia madre si ostinava a regalare alle sue amiche durante le feste.
''Da collezione'' diceva lei ''da dolore agli occhi'' pensavo io.
Aveva i capelli scuri,non erano marroni,erano neri.
Forse un pò scoloriti dalla farina che ricopriva il suo volto e i suoi indumenti.
Le su labbra erano sottili e rosee,avrei giurato che con un pò di saliva sarebbero diventate rosse come quelle di biancaneve.
I suoi occhi invece erano verdi.
Mai visti di migliori,di quel colore intendo.
Per tutte le altre meraviglie del mondo c'era Louis Tomlinson.
Conoscevo già Harry,entravo spesso in quel panificio per sbrigare le commissioni per mamma e ogni tanto nel pomeriggio quando Margherita non c'era,venivo servita da lui.
Solo parole di circostanza chiaro,eppure solo quella mattina notai quanto bello fosse quel ragazzo.
Esile e bello.
Puro e semplice.
Bello.

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Capitolo 13
*** Verde smeraldo o blu del mare? ***


Harry quella mattina era particolarmente bello o forse io ero abbastanza sveglia da notarlo.
Fissavo ogni suo minimo movimento mentre papà dai dolcetti era passato al pane e alla pasta fresca.
Margherita impacchettava tutto con la solito dolcezza di sempre mentre il ricciolina andava avanti e indietro per scambiare i vassoi vuoti con quelli pieni.
-Papà hai finito o dobbiamo passarci tutta la mattinata qui dentro?-
Sorrisi cercando di farmi sentire da Harry.
Lui alzò la testa e mi sorrise subito dopo tornò al suo lavoro.
Mi sentivo stranamente soddisfatta da quel suo cenno,a tal punto che ora desideravo una parola.
Mentre mio padre continuava a dialogare con la proprietaria del suo ultimo viaggio io mi avvicinai al bancone guardando Harry.
-Ti prego smetti di sfornare roba o mio padre non si muoverà di qui!-
Non che mi dispiaccia pensai,ma era un buon modo per attaccar bottone.
-E' il mio lavoro!Ma se devo toglierti questo fastidio,mi fermerò per due minuti!-
Mi sorrise nuovamente e nuovamente mi ritrovai a desiderar di più.
-Ma tu non smetti mai di lavorare? Ti vedo sempre qui!-
-Mh,si smetto e quando lo faccio di solito vado a scuola!-
Mio padre aveva afferrato le buste e capì che saremmo andati via a breve.
-Davvero? Vai a scuola?-
-Certo,ho 17 anni.Non posso solo lavorare,anche se lo preferirei!-
Accennò una smorfia arricciando il naso,stava per un sorriso.Credo.
-Anche io vado a scuola,ma in un altro quartiere distante da qui.So cosa vuol dire avere questo peso...-
-No,la mia scuola è vicina solo che preferirei lavorare. I libri e la scrittura non sono il mio forte...-
-...sei stato rimandato?-
-Non ancora...-
-...non credo sia educato chiederti se...-
Mi anticipò.
-Quest'anno di sicuro se è questo che vuoi sapere...-
Sorrise e poi si pulì le mani con uno straccio.
-Oh,forse siamo sulla stessa barca...-
-...se c'è abbastanza spazio per due scappiamo,prima che sia troppo tardi!-
-Buona idea.-
Sorrisi ma ero arrivata alla fine della conversazione non sapendo più con cosa ribattere.
-Tu a che anno sei?-
-Al terzo,ho sedici anni...-
-...wow,sei piccolina!-
-Hey! Tu ne hai 17! Non c'è molta differenza!-
-E tu come fai a sapere quanti anni ho?-
-Mel'hai detto tu poco fa! Si vede che sei più anziano di me,ti scordi anche le cose che hai detto cinque minuti fa!-
Rise di gusto.
Questa volta non fu un 'alzare leggermente gli angoli della bocca verso l'alto' .
Fu una risata vera e propria!
-Zahira,dobbiamo andare!-
-Si,arrivo.-
Mio padre andò verso la porta e allungò il braccio per aprirla.
Guardai Harry che era ancora divertito e dissi solo:
-...allora ci vediamo.Alla prossima!-
Sorrisi e lui mi salutò con la mano e un bel sorriso,così bello che non sapevo se dovevo guardare prima i suoi bellissimi occhi verde smeraldo o la sua dentatura perfetta che spiccava tra quelle labbra,anche loro perfette.
 
---------------------------------------------------------------------
"Credo che andrò più spesso a comprare il pane! Z."
"Louis ha trovato lavoro in un panificio? K."
"No.Ma c'è un ragazzo davvero carino che lavora in quel panificio vicino al parco..."
Dopo pochi secondi il mio display s'illuminò annunciando la chiamata di Katrin.
-Chi sei tu e che ne hai fatto della mia amica Zahira?-
-Ehm,gli ho dato una svegliata (?)-
-E lo vedo! O meglio,lo leggo.-
Stranamente ora mi sentivo pronta per raccontare a Katrin tutto ciò che mi era successo con Louis.
-Papà.vado un attimo a casa di Katrin,torno per l'ora di pranzo! Ci vediamo alle 14:00 ok?-
-Va bene! Ti aspettiamo!-
Sorrisi a mio padre e cambiai direzione.
-Katrin,sto arrivando da te! Non m'importa se sei in pigiama o se hai da fare. Devi dedicarmi una buona mezz'oretta!-
-Uhm,mi stai preoccupando! Ti aspetto.-
Arrivai da Katrin dopo appena 5 minuti.
Sedute sulle scale di casa sua le raccontavo tutto ciò che si era persa in questi giorni e lei mi guardava incredula ad un certo punto nel palazzo si udì il suono delle nostre risate dopo che lei disse:
-Tu non solo hai baciato Louis Tomlinson ma gli hai anche spaccato il labbro?-
-Esattamente!-
 
Tornai a casa sentendomi molto più leggera e pronta ad affrontare il lunedì quasi alle porte.
Tutta questa situazione mi stava facendo cambiare,in qualche modo oserei dire crescere.
Mi sentivo bene e sicura di me.
Sapevo che di questo passo mi sarei messa in qualche casino,ma ormai c'ero dentro.
Il pensiero di Harry non mi lasciava tregua ma la mia mente ricordava anche Louis eccome! Facendomi sembrare quasi una scema.
"Per 3 anni,sei andata dietro a quel ragazzo,ora che lo puoi avere che fai? Ti prendi una cotta per in panettiere? No Zahira,che razza di persona vile se senza cuore sei?-
Poi però d'altra parte mi ricordavo che Louis per quando potesse interessarsi a me,era ufficialmente fidanzato con Amy!
 
---------------------------------------------------------------------
"Ehi Zah,scusa se ti disturbo,sono Louis.''
''Dimmi...'
Momento,Louis aveva il mio numero? Mi sono persa qualcosa?
"Silvio mi ha dato il tuo numero,si scusa. Comunque volevo solo dirti se domani puoi iniziare a parlare a Katrin di quel mio amico.Sai mi sta tartassando e non lo sopporto più!-
"Ripeto Louis,possiamo provarci ma non credo che Katrin sia disponibile.Specialmente in questo momento..."
"...c'è un altro? Comunque Liam è un ragazzo tranquillo! Se mi dici che lei ha un altro vedrai che lascerà perdere,non gli piacciono gli impicci e tanto meno creare scompiglio nella vita altrui..."
"Non so esattamente se c'è un altro ma,vabbè dai proviamoci.Domani a scuola ti avvicini e noi e ce lo presenti! Vediamo come va!"
"Grazie grazie grazie,non sai che sollievo mi hai dato!"
"Immagino. Piccola curiosità: Stiamo parlando di Liam Payne?"
''Si...''
''...ah,è un bel tipo.Ma non credo sia il suo genere!"
"Scommetto che è il tuo di genere..."
"...mh,non dire sciocchezze.Ma potrebbe diventarlo! Chi lo sa! ;)"
"Buona notte Zahira,ci vediamo domattina!"
Colpito e affondato baby! 
Non gli risposi all'ultimo messaggio.
Benedetto Silvio! Da il mio numero alla gente,a Louis Tomlinson,e nemmeno si degna di avvisarmi!
Quell'ingrato! 
 
''Ehi Silvio,la prossima volta abbi la decenza di avvisarmi!"
"Volevo realizzare il tuo sogno! Ps: Cosa voleva?"
Sapessi Silvio,sapessi!
"Cose di scuola ovviamente,nulla d'interessante! Ora sono stanca,ci vediamo domani!"
"Buona notte Zah!''
"Notte Silvio."
 
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Mi addormentai beata nel mio letto pensando a tutti gli avvenimenti della giornata.
Al mattino dopo ero scoppiettante come un pop-corn.
Pubertà o età adolescenziale?
Chiamatela come volete ma io mi sentivo davvero un raggio di sole! 

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Capitolo 14
*** Chi tace acconsente? ***


Subito alla stazione scorsi il volto di Katrin mentre con la coda dell'occhio vedevo Louis giungere a poca distanza dietro di me.
Aumentai il passo e arrivai dalla mia amica che mi attendeva con ansia dopo le confessioni del giorno prima.
-Buongiorno splendore!-
-Oh,dormito bene vedo!-
-Non mi lamento!-
Sorrisi guardando in direzione del treno che si apprestava ad arrivare.
Il sole penetrava attraverso la mia semplice e leggera maglia estiva.
Faceva tremendamente caldo e sentivo il sudore evaporare,poi,alla vista di Louis accanto a noi,sentì un lieve brivido che a contatto con il mio calore mi fece quasi sentir freddo.
Katrin mi guardò e accennò un sorriso compiaciuto mettendo a fuoco il labbro di Louis ancora gonfio e visibilmente segnato dal mio morso,ma il tutto fu così veloce e indiscreto da non detestar nessuna domanda al povero Lou che pazientemente aspettava il treno in nostra compagnia.
Ad un certo punto parlò:
-Che si dice? Siete così silenziose stamattina...-
Katrin colse l'occasione per aprir bocca e subito introdusse un discorso significativo che mi avrebbe lasciata in disparte data la mia incompetenza in materia.
-Nulla,oggi ho il compito di matematica. Mi piacerebbe sapere in cosa consisterà ma quel professore è tremendo non rivela nulla.-
-Ma dai,anche il mio! Per caso il tuo è Rossini?-
-Si! Lo conosci?-
-Se lo conosco? E' il mio professore da cinque anni! Ma non è così terribile come lo descrivi!-
Continuarono così per un paio di minuti fino a quando il treno aprì le sue porte davanti a noi.
-Andiamo Katrin,vediamo se ci sono dei posti...-
-Si,ti seguo Zahira.-
Katrin sorrise timidamente a Louis lasciandolo a distanza mentre si affrettava per raggiungermi.
Entrammo in cabina e fortunatamente c'erano due posti che sembravano attendere giusto noi due.
-Matematica eh? Quale argomento migliore se non Pitagora e l'impeccabile modo di spiegare del professor Rossini!-
-Non dirmi che è anche il tuo prof! Non ne sapevo nulla!-
-No,non è il mio prof e non ho la minima idea di chi sia. Era solo per prenderti in giro!-
-Secondo te si notava che gli guardavo il labbro?-
-Lo facevi?-
-Non lo so,credo di si. E' troppo divertente questa storia!-
-Ehi,dov'è finita la saggia Katrin che un tempo mi avrebbe linciata se fossi stata io a porgli una domanda del genere?-
-Mh,non lo so.Ma lasciamo stare te e questa strana situazione con Tomlinson e parliamo d'altro...-
-...altro che sia biondo con due occhioni azzurri,si.-
Katrin sorrise e io non mi sorpresi di averle dato la risposta che cercava.
-Secondo te è una buona idea continuare a dargli ripetizioni? Ho paura di scoppiare da un momento all'altro...-
-...sinceramente Kà,sono l'ultima persona che ti può consigliare una cosa del genere.Sai benissimo il casino in cui mi trovo.-
-Si però,non lo so.Tu mi sembri più esperta o per lo meno più decisa...-
-...continua a dargli ripetizioni. Vedi come va. Fu lui a iniziare quel discorso,a farti quella domanda,ad abbracciarti...non lo so,son certa che lui senta qualcosa e magari vuole solo temporeggiare per non deluderti e chiarirsi per bene le idee,ha solo bisogno di una spinta.-
E in quell'esatto momento mi ricordai che oggi avrei dovuto presentare Liam (che io stessa non conoscevo ancora,se non di vista) a Katrin.
-Ma come faccio a dargli una spinta restando sulle mie? E' difficile Zahira,io non sono sicura di nulla,ho paura.-
-Tranquilla,vedrai che andrà tutto bene. Ah,mi sono dimenticata di dirti che giusto oggi Louis,stando a ciò che mi ha detto ieri,ci presenterà una persona.Un ragazzo.Liam...-
Katrin sgranò gli occhi non so se per l'incredulità o se per la curiosità.
-Liam,quel Liam?-
-Mh,quale Liam hai capito?-
-Liam Payne che domande!-
-Esattamente,hai capito benissimo di chi parlo allora.-
Abbassò lo sguardo per poi ribattere:
-E come mai Louis ha deciso di presentarcelo?-
-Mah,non lo so. Forse vuole spingerci nel suo giro di amicizie...-
-...o forse Payne è interessato a te!-
-Ma sei pazza? Non è una cosa possibile e poi dato come stanno le cose tra me e Louis non credo che mi presenterebbe un possibile rivale.-
-Allora perchè?-
Era davvero così ingenua da non capire?
Andiamo amica se non è zuppa è pan bagnato!
Se Niall era Mister lentezza con lei,non gliene facevo più una colpa,guarda la sua Miss.
Erano davvero perfetti l'uno per l'altra ma stando ai miei calcoli l'entrata in scena di Liam avrebbe accellerato i tempi dei due piccioncini e giovato alla mia immagine di 'aiuto per amici di Louis'
------------------------------------------------------------
Mentre Louis scomparve con la sua Amy non appena sceso dal treno,io e Katrin ci incamminammo verso la scuola.
Arrivate all'entrata Louis ricomparve,sempre accompagnato dalla sua dolce metà.
Ah,quanto mi faceva venir da vomitare.
Ci fece cenno e poi alzò un braccio attirando la nostra attenzione su di lui,invitandoci a raggiungerlo.
-Che vuoi?-
Fu l'unica frase che io riuscì a dire standogli così vicina mentre lui era con quella,la sua ufficiale fidanzata. 
Un vero peccato che di ufficiale aveva solo le corna.
Louis mi guardò un pò a disagio,leggevo anche un margine di paura nei suoi splendidi occhi.
Credeva davvero che io potessi parlare così? Svuotare il sacco alla prima occasione?
No caro mio. Avevo ancora un briciolo di pudore e me lo sarei tenuto stretto per molto tempo ancora.
Si voltò e guardò in direzione di Liam che veniva verso di noi.
-Ragazze,lui è Liam...-
-Piacere!-
Ci sorrise porgendoci la mano.
Io la strinsi senz'interesse e Louis fu quasi compiaciuto di questo,mentre Katrin rimase un pò sconcertata ma non fu per nulla impacciata.Amy intanto guardava la scena senza capirci molto,forse provavamo tutti e 5 la sua stessa cosa ma nessuno si azzardava a far continuare il discorso.
-Io sono Zahira...-
Cercai di drammatizzare quell'imbarazzante momento e subito Katrin mi imitò.
-Io sono Katrin!-
Liam sorrise e notai benissimo che quel sorriso era tutto per la mia amica.
Con un passo ci superò e disse:
-Ragazze è stato un vero piacere,ma ora devo entrare in classe. Ci si vede in giro.-
-Ciao Liam!-
Ok la mia voce paragonata a quella di una gatta morta era nulla ma attendevo una reazione di Louis che non tardò ad arrivare.
Un ghigno breve e inudibile se non per chi come me lo fissava attendendo.
Amy non sembrava interessata alla scena,addirittura si permise di voltarsi per guardare le sue amiche arrivare da lontano.
-Allora Louis,stamattina ci è sfuggita la tua spiegazione riguardo al tuo povero labbro,ti fa davvero male vero?-
La prossima volta si impara a ridere sotto i baffi.
Katrin mi guardò allarmata e Amy tornò subito seria attendendo risposta dal suo fidanzato che mi guardò fisso negli occhi.
Reggevo benissimo il suo sguardo ormai.
Attendevo divertita una sua spiegazione plausibile,poi Katrin disse: 
-Sarà per la prossima volta Louis,io e Zahira dobbiamo andare altrimenti arriveremo tardi e come ti ho detto oggi ho un compito importante.-
Louis sembrò tornare a respirare regolarmente e Amy assunse un espressione interrogativa.
Mente mi allontanavo le sentì dire:
-Ma quelle due non vanno in classi separate?-
Ma insomma si può essere più sceme mi chiedo?
Quella domanda era un chiaro affronto.
Se io mi fossi trovata nei panni di Amy avrei già fatto a botte con la mal capitata e poi mollato Louis davanti a tutti.
Era quello che si meritava,quello che si meritavano i tipi come lui,quelli come Louis Tomlinson.
 
Ecco che arrivò anche la ramanzina di Katrin.
-Ma sei pazza?Cosa volevi fare? Ti ricordo che non ha peccato solo lui!-
-Giusto,però tu non hai visto la sua reazione mentre ho provato a flirtare con Liam,era quasi...divertito!-
-Andiamo Zah,si vedeva lontano un miglio che hai risposto così a Liam solo per far ingelosire Louis!-
-Lui però poteva contenersi!-
-Io devo andare,ci vediamo più tardi e non combinare casini in mia assenza. E a proposito di contenersi,contieniti!-
 
Entrai in classe e l'unica cosa che mi riuscì alla grande,fu perdermi nei miei pensieri guardando fuori dalla finestra,quasi prendevo sonno.

Ragazze scusate l'assenza per questi ultimi 5 giorni ma sono appena tornata da Londra e non ho avuto il tempo di far nulla.
Lo so,questo capitolo è pietoso ma prometto di impegnarmi per i prossimi.
Ho un mal di testa che mi impedisce anche di pensare! 
Ad ogni modo,non disperate! Ci sarà una breve comparsa che di sicuro voi apprezzerete e inoltre la storia avrà diversi colpi di scena.
Vi chiedo ancora scusa! Al prossimo capito! :* xoxo

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Capitolo 15
*** C'era una volta un ragazzo di strada... ***


-Zahira potresti per favore tornare tra noi? O forse vuoi condividere con tutti i tuoi pensieri?-
Mi voltai e guardai la prof con rispetto.
Dopo tutto aveva ragione,ero terribilmente distratta e da quando aveva iniziato a blaterare non avevo sentito nemmeno un 'bla',e pensare che andava avanti da 20 minuti.
-Mi scusi prof.-
Nulla quel giorno riusciva a colpirmi,così dopo un pò chiesi il permesso di andare in bagno,mi fu concesso senza alcun problema.Evidentemente anche la prof aveva capito che necessitavo di un pò di aria e acqua fresca,forse così mi sarei schiarita un pò le idee e sarei rientrata leggermente più interessata alla sua spiegazione.
 
Entrai in bagno e davanti allo specchio mi guardai tirando un lungo sospiro di sollievo e commiserazione allo stesso tempo.
Era un sospiro di quelli che si fanno evitando di dire 'Avanti puoi farcela,mancano solo poche ore e poi sarai fuori di qui.' e che lasciando intendere tutto ciò.
 
-Ehi Zah,che succede?-
Katrin era entrata in bagno.
Avevamo forse la telepatia?
-Nulla,mi sento solo un pò...non lo so,strana.-
-Stamattina eri arzilla come una cavalletta!-
-Lo sono ancora solo che di stare in classe proprio non ne voglio sapere.-
-Allora lavati la faccia,facciamo un bel permesso,anche se falsificato,e usciamo!-
-Ma sei impazzita? Oddio secondo me hai la febbre! Mi preoccupi!-
-No,sono sobria.Anzi,anche io sono annoiata oggi...-
-...ehm,il tuo Niall non c'è,vero?-
-Già!-
Abbassò il capo e continuò:
-...credevo sarebbe venuto.Non capisco,non mi ha nemmeno avvisata!-
-Beh non puoi pretendere che ti informi anche quando ha intenzione di assentarsi.Siete solo amici...-
Katrin mi guardò dritta negli occhi con la voglia di ribattere qualcosa ma come era ben chiaro e comprensibile,non poté farlo e anche lei tirò un sospiro di quelli stanchi,forse stanchi di lottare.
-Siamo messe davvero male,non credi?-
Si avvicinò con gli occhi leggermente lucidi e d'istinto l'abbracciai.
-Usciamo di qui,è meglio,hai ragione.-
 
-----------------------------------------------------
-L'hanno bevuta?-
-Certo! Chi mai sospetterebbe della dolce e ingenua Katrin! Tu più tosto! Niente storie? Com'è possibile?-
-Non lo so,probabilmente tutti avevano visto lo stato in cui ero e avranno pensato che stessi male quindi avranno capito che un'uscita anticipata non poteva farmi che bene!-
-Andiamo in città?-
-Cosa? Ma sei matta? Dobbiamo tornare per il solito orario a casa!-
-Ci metteremo pochissimo! Ho visto un bus che ci porta dritte allo Shopping Centre e poi lo riprendiamo lì davanti e facciamo la solita strada per tornare a casa! Tranquilla!-
-Va bene,magari mi distraggo un pò! Fortunatamente ho anche portato il portafogli con me!-
-Fortunatamente!-
Sorrisi e ci incamminammo.
Lo Shopping Centre di cui mi parlava Katrin non era molto lontano però io non avevo la minima idea di dove fosse,mi affidavo a lei e alle sue conoscenze. 
Non ci avevo mai messo piede prima di allora,pur stando in centro era un posto multi etnico e alla gente locale non piaceva mescolarsi con diverse culture.
Io invece non ero mai stata lì per una questione di mezzi di trasporto e tempo,soprattutto quello.
 
-Ci siamo! Vedrai che riusciremo a trovare cose carine e a distrarci un pò!-
-Sinceramente,anche mezz'ora di bus mi è stata più utile che le ultime due ore a scuola!-
-Oh,non avevo dubbi!-
 
Appena misi piede in quel posto riuscì a capire che ogni descrizione di Katrin era nulla in confronto a ciò che si spalancava davanti ai miei occhi. 
Bambini che giocavano a rincorrersi per le scale mobili.
Gente di ogni nazionalità che camminava tranquilla con le buste contenenti i loro acquisti.
Indiani,Africani,Cinesi.
Era un'armonia di colori e profumi.
Mai visto posto più bello in vita mia.
-Si chiama paradiso o Shopping Centre?-
-Secondo me le due cose che hai detto son sinonimi!-
Katrin sorrise per poi prendermi sotto braccio e guidarmi in ogni negozio di strane cianfrusaglie,abiti colorati e usanze diverse dalle mie.
Io mi sentivo a casa,mi sembrava un pò come la mia stanza.
Addobbata di cose straniere provenienti dai viaggi di mio padre solo che questa volta potevo accedere io a queste piccole meraviglie,da diretta interessata, non dovendo saltare da una parte all'altra del mondo come faceva lui.
----------------------------------------------------------------
Dopo un pò io e Katrin perdemmo di vista l'orologio e l'unica cosa che mi riportò con i piedi per terra fu un messaggio sul mio cellulare.
-Ehi ma tu e Katrin che fine avete fatto? Louis.-
Guardai il cellulare e poi tirai Katrin per un braccio mentre era intenta a provarsi un paio di occhiali da sole davvero carini.
-E' tardissimo! Sono già usciti tutti da scuola! Louis mi ha inviato un messaggio!-
-Momento,Louis ti ha inviato un messaggio? E cosa vuole?-
-Sapere dove siamo forse?-
-E che gli importa?-
-Andiamo Katrin,non è il momento di fare domande,andiamo andiamo andiamo!-
Arrivammo davanti alla scala mobile quando un gruppo di ragazzini,gli stessi che giocavano lì un paio di ore prima,si chiuse intorno a noi.
Io e Katrin ci avvicinammo cercando di capire cosa un gruppo di ragazzini di 10-12 anni volessero da noi. 
Ci guardammo e poi con aria confusa decisi di aprir bocca,Katrin non sarebbe mai riuscita a deviarli e andare oltre.
-Cosa vi...-
Non riuscì a terminare la frase che vidi un ragazzo avvicinarsi e sussurrare all'orecchio di un bambino qualcosa di inudibile per me che ero distante.
Subito dopo ci guardò e passò la mano sul capo del bambino.
Il piccolo fece cenno agli altri e il cerchio si aprì e i ragazzi tornarono sparsi per il centro commerciale.
Guardai il ragazzo mentre si allontanava subito dopo.
Ma cos'era successo?
Certo le intenzioni di quei marmocchi non mi sembravano delle migliori ma quello chi era? Superman? Dio sceso in terra? 
Con una frase aveva 'salvato' me e Katrin,se pur da marmocchi insolenti.
 
-Andiamo Zahira,scappiamo!-
-Si...solo...aspetta!-
Mi allontanai dalla mia amica per rincorrere il ragazzo ma la distanza era ormai troppa e mentre lo vedevo svanire tra la folla che si accumulava per ora di pranzo riuscì a gridare:
-Ehi! Almeno dimmi come ti chiami!-
Il ragazzo si girò subito,non dovetti insistere e con lui anche la gente nelle vicinanze ma tutti capirono a chi mi riferivo e i suoi movimenti furono indirizzati verso me.
Ora non c'era più niente da vedere gente!
-Zayn!-
-Zayn?-
La gente continuava a guardare stranamente incuriosita mentre due pazzi comunicavano tra loro gridando da una parte all'altra dello Shopping Centre.
-Zayn Malik!-
Continuai non curante di ciò che succedeva intorno a noi:
-Ok,allora...grazie! Grazie Zayn Malik!-
Non ero così sicura di aver pronunciato il suo nome e cognome,presumibilmente,in maniera corretta però il suo 'prego' arrivò veloce e spontaneo.
Alzo il volto e finalmente sotto il cappuccio riuscì a vedere i suoi occhi.
Fece un cenno con la testa per poi voltarsi e ritornare a camminare,non prima però di aver alzato l'estremità dell'labbro destro che a mio parere stava per un sorriso.
 
"Zayn Malik",continuai a ripetere il suo nome nella mia mente mentre la gente mi passava oltre,solo allora ricordai che era tardi e che avevo mollato Katrin vicino alle scale mobili.

Ta-ta-ta-tan' n' n' n'
Anche il Signor Malik ha fatto il suo ingresso trionfante nella storia.
[Lo so,questo capitolo è peggio del precendente ma la storia è nel pieno del suo svillupo.
Abbiate pietà di me! Ho così tante idee e così poco tempo e dopo tutto solo una storia da poter scrivere! :)
Se vi piace recensite e ringrazio anticipatamente tutte coloro che stanno leggendo questo pasticcio e anche coloro che hanno letto i miei pasticci precedenti :3 
Xoxo 

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Capitolo 16
*** ...confusion... ***


Arrivammo a casa sane e salve.
Louis non ricevette risposta al suo messaggio,che devo ammettere,mi ha salvata da un gran pasticcio.
Entrai in casa e trovai un bigliettino sul frigo.
''Tesoro,io e papà siamo andati un pò in giro per negozi.Ci vediamo in pomeriggio,se esci,stasera. Se vedi questo messaggio metti un segno sul foglietto così posso capire se sei rientrata! Ti vogliamo bene!" 
Segno sul foglietto? Ok,devo solo trovare una penna.
Cercai nella mia borsa e dopo aver uscito un sacco di cose inutili finalmente trovai una matita,sarebbe andata bene comunque.
Aprì il frigo in cerca di qualcosa di commestibile che non doveva essere cucinato,ai fornelli ero un disastro!
Mh,carne,pesce,schifo.Latte,uova,succo d'arancia...
ma non c'è nulla di mangiabile in questa casa?
Evidentemente no.
Andai in bagno per farmi una doccia,avevo voglia di uscire o meglio,avevo voglia di Louis.
------------------------------------------------------------------------
Impeccabile come mai prima d'ora uscì di casa ancora senza meta e incerta sul da farsi.
Decisi di andare da Margherita,almeno lì avrei potuto comprare qualcosa da mettere sotto i denti altrimenti non avrei retto molto,specie se 'casualmente' dopo avrei incontrato Lou.
 
-Buon,ehm,buona sera!-
-Oh,ciao Zahira!-
-Salve signora Margherita! La prego mi dica che è rimasta ancora qualche porzione di qualcosa di commestibile! Lo so che sono fuori orario e che lei di sicuro stava per tornare a casa ma...-
-...tranquilla tesoro! Harry saprà soddisfarti.Ora devo andare come hai ben intuito,di pomeriggio una famiglia ha bisogno di una donna a tenere tutto in ordine!-
Uscì dal retro del bancone e si avvicinò a me con un sorriso a dir poco angelico,per certi versi Margherita rappresentava la nonna dei miei sogni.
Sempre attenta e aggraziata,che profumava di dolcetti e aveva una pelle morbida come il burro e un cuore d'oro soffice come quei chiletti di troppo che si prendono a una certa età,ma che a lei donavano tantissimo.
Mi scompigliò un pò i capelli prima di uscire e poi rise chiudendosi la porta alle spalle.
Imbarazzata feci qualche passo avanti verso il bancone,Harry c'era? E perchè non usciva ancora? Forse era caduto nella crema pasticcera? Mistero.
-Ehm...c'è nessuno qui?-
-Si un attimo,arrivo!-
Riconobbi la sua voce e sorrisi d'istinto.
Harry mi apparse davanti come sempre,
leggermente infarinato,
con i capelli perfetti nel loro disordine,
sorriso smagliante e voce suadente.
"Harry ti prego,posso fare i biscotti con te?"
La mia mente aveva iniziato a viaggiare come al solito ma il mio stomaco interruppe il delizioso film a suon di panna e zucchero che stava per nascere,brontolando in modo poco carino per una ragazza!
Damn! 
-Ho capito!-
Sorrise e ritornò dietro il magazzino per poi uscire due minuti dopo con un teglia di lasagne.
-Harry!-
I miei occhi erano diventati due stelline e il mio stomaco già sentiva profumo di pace!
-Buon appetito!-
-Ok non mi prendere per affamata o che so io ma posso mangiare qui? Altrimenti fino a che ritorno a casa...-
-...tranquilla non c'è problema,stavo per chiudere il negozio ma fermati pure quanto vuoi!-
-E' che mia madre è uscita e io non so cucinare e avevo paura di dar fuoco all'appartamento allora ho preferito...-
-...sch! Mangia che si raffredda!-
Harry tirò fuori una forchetta e poi mi fece fare il giro del bancone.
Mi accomodai sulla sedia di Margherita che di solito usava per stare in cassa e con cura tagliai la lasagna in piccoli pezzi per mangiarla con calma e garbo.
-Vado a togliermi il grembiule,torno subito.-
Harry scomparve nuovamente e io ingurgitai il primo boccone.
Per bacco,era davvero buona! 
E poi,poteva anche restare com'era,era carino anche col grembiulino.
Scacciai subito quei pensieri dalla mia testolina e mi dedicai al mio piatto,un boccone dopo l'altro,finì tutto un secondo prima che lui ritornasse.
Mentre mi pulivo la bocca con un tovagliolino Harry spuntò alle mie spalle e mi spaventai un pò.
Indossava un pantalone nero con un paio di Converse bianche e una maglia semplicissima con collo a V sempre bianca.
Son certa che starebbe bene anche con degli stracci addosso.
-Mi hai fatta spaventare!-
-Vuoi qualcosa da bere?-
-Si,acqua naturale.- 
-Va bene.-
Harry fece il giro del bancone e si ritrovò di fronte a me.
Sembrava la situazione inversa.
Lui il cliente e io la cassiera.
Si avvicinò al frigorifero e prese una bottiglietta d'acqua naturale.
-Tieni...-
-...grazie.Scusa se ti sto facendo perdere tempo,vado via subito.-
-No,sta tranquilla.Tanto appena esci devo ripulire tutto qui per cui,nessuna perdita di tempo!-
-Allora vado via,quant'è?-
-Tranquilla,offre la casa.-
-1) Mi dici troppe volte 'tranquilla'- sorrisi e continuai -2)Non è tuo il negozio,dico seriamente!-
Harry sorrise ed io lo guardai leggermente imbambolata.
Che bell'effetto che aveva su di me quel ragazzo.
Mi alzai altrimenti mi sarei persa ammirando i suoi riccioli,i suoi occhi,le sue labbra e quel tutto di lui che nel complesso era meraviglioso.
Feci il giro del bancone e mi avvicinai all'uscita.
-Ehi Zahira...-
-...sai il mio nome?-
-Si,me lo ricordo se è questo che intendi!-
Sorrise nuovamente ed io nuovamente restai incerta sulla reazione che potessi avere davanti a lui.Stupidi ormoni.
-Dimmi Harry!-
-Hai da fare questa sera?-
Cosa,Harry mi ha chiesto davvero se ho da fare stasera o sto sognando.
-No,che succede?-
-Vuoi stare un pò con me?-
Ok, o ci stavamo impappinando a vicenda,di solito una risponde:
"No" sorride e aspetta che lui dica "Ti andrebbe di uscire con me?'' oppure io avevo visto troppi film.
-A che ora ci vediamo?-
Ecco ora avevo preso il sopravvento.
-Dammi due ore,pulisco qui,vado a casa e faccio una doccia.Ci incontriamo al parco!-
Veloce il ragazzo! Chiaro e deciso!
Sorrisi e aprì la porta del negozio.
Tornai velocemente a casa con la testa un pò tra le nuvole ma  con un leggero rimorso di coscienza nei confronti di Louis.
Però lui aveva una fidanzata giusto?
Presi l'ascensore e un minuto dopo mi ritrovai davanti alla porta di casa mia ma sulle scale c'era una sorpresa.
 
-Louis,che ci fai qui?-
-Perchè oggi all'uscita non c'eri? E perchè non mi hai risposto al messaggio?-
-Cos'è,Amy ti ha dato buca?-
Si alzò e mi vene incontro,io indietreggiai fino a quando non sentì il muro freddo dietro le mie spalle.
-Lo sai che non è di lei che dobbiamo parlare,ora.-
-Io non ho niente da dirti!-
Louis sorrise e si avvicinò sempre più a me,sentivo il suo respiro caldo che sfiorava il mio labbro superiore.
-Se ti avvicini ancora di un millimetro di tiro un morso esattamente dove già sei messo male!-
-A proposito di morsi,stamattina mi sembravi così...così...gelosa forse?-
-Io gelosa? E di che? Non sono io quella che si deve preoccupare di spiegare alla sua ragazza come mai ha un labbro gonfio...-
La mia voce prese decisamente una nota divertita e allo stesso tempo piena di sfida.
-Sch. Eri gelosa.-
I suoi occhi si spostarono dai miei alle mie labbra.
Stava per farlo,stava per baciarmi nuovamente.
Questa volta però non glielo avrei permesso.
Se lo spingevo probabilmente sarebbe rotolato giù per le scale e non volevo certo portarmelo sulla coscienza così decisi di pestargli un piede.
Lui si allontanò di scatto.
-Louis,non ho tempo da perdere con te,le tue supposizioni e la tua ragazza.-
-Vedi,la nomini sempre!-
-Oh- notai che la cosa era vera ma proseguì senza tradire i miei principi -...si Louis,sono gelosa va bene ora? Adesso vai via,per favore.-
Il mio tono era così annoiato che lui intuì che desideravo fargli capire di andar via.
Per questo mi guardò e decise di ferirmi.
-Sai una cosa? Sei una grande stronza!-
Spalancai gli occhi a quelle parole e mi avvicinai a lui spingendolo contro il muro.
Presi sottomano i colletti della sua camicia sbottonata e lo baciai con forza.
Si voltò e in un momento quella contro il muro fui io e lui era davanti a me che mi baciava con la stessa intensità che avevo usato io poco prima.
Gli misi le mani sul petto e lo spinsi via.
-Bene,è questo ciò che volevi. Ora puoi andare...-
-...no Zahira,sei tu che devi andare...-
Mi avvicinai alla porta di casa mia mentre dalla tasca prendevo le chiavi per entrare.
-Mi dispiace Louis...-
-...va da lui.-
Mentre giravo la chiave nella serratura mi bloccai di colpo e lui  
stava già scendendo le scale.
-Come lo sai?-
Mi guardò dalla rampa sotto casa.
-Non lo sapevo...-
-...non è colpa mia Louis.-
Rimasi poggiata alla maniglia della porta mentre aspettavo che il rumore dei suoi passi riprendesse regolare sulle scale prima di poter finalmente girare la chiave.
Ma lui era ancora lì,inerme sulle scale.
Forse l'aveva buttata lì tanto per dire ed io in tutta la mia ingenuità avevo confermato ogni suo dubbio.
Mi faceva male vederlo così,fermo e pacato con lo sguardo perso nel vuoto.Scesi quei gradini che ci dividevano lasciando le chiavi ancora nella serratura.
-Ehi Tomlinson,io amo te ma non posso aspettarti per sempre.-
 
 
 

Buon sabato sera fanciulle! :) 
Spero vi piaccia quest'ultimo capitolo e spero in qualche recensione!
Grazie a tutte! 

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Capitolo 17
*** Ora o mai più. ***


Mentre dissi quella frase capì che mi stavo togliendo un peso dallo stomaco.
Ciò che avevo sempre voluto urlagli ma che non avevo mai avuto il coraggio di fare.
Anche perchè prima non ero nella situazione di poter dire una frase del genere,ora però,era davvero il momento giusto.
-E io Louis,io non so se tu mi ami o vuoi semplicemente giocare però ho una certezza...- mentre trovavo le parole giuste abbassai la testa -...se provavi qualcosa per me a quest'ora non stavi con lei...quindi,dimmi perchè perdi tempo con me? Dimmi perchè ora io per te esisto! Dimmi cosa posso darti che lei non può darti! Ti prego però Louis,parla e parlami chiaramente perchè io ho bisogno di farmi una vita!-
Ero sconvolta da tutto ciò che ero stata capace di dire.
Ero sconvolta dal momento.
Ed ero sconvolta nel vederlo quasi dispiaciuto per tutto quello che stava accadendo,quasi passavo per 'la ragazza drammatica'.Ma chi non le vive certe cose,non può capirle.
-Ti prego ora di qualcosa...-
Tirai sul con naso cercando di trattenermi il più possibile ma le mie lacrime irrigarono il mio volto e quasi singhiozzavo dal dolore forte.
Quel dolore di un cuore che è stato soffocato troppe volte.
Attendevo ma nulla,lui restava immobile ed io stavo solo sprecando il mio tempo.
Mi voltai e salì il primo gradino pronta a proseguire per rientrare in casa.
Era tutto tempo sprecato,lo era sempre stato.
-Non andare.-
Quasi sorrisi,aveva reagito.Mi aveva dato segno di aver sentito tutto.
-Allora mi stavi ascoltando!-
-Si,ho sentito ogni parola.Ti prego non te ne andare...-
-...Louis io...-
Non sapevo nemmeno cosa replicare ma resta insieme avrebbe solo aggravato la situazione.
Si mosse e mi raggiunse,mise piede sul primo gradino dove ero ferma e mi abbracciò.
In quell'esatto momento sprofondai nella mia prigione personale.
A stento mi trattenni.
Ebbi un mancamento così forte che fui costretta a sciogliere il suo abbraccio e a sedermi sulle scale,con mia sorpresa lui però si avventò su di me non interrompendo così l'abbraccio.
Io ero seduta sulle scale e lui era accanto a me che mi teneva stretta mentre continuavo a piangere.
Ormai i singhiozzi erano inevitabili e più singhiozzavo più Louis mi teneva stretta a lui.
Sentivo il suo corpo caldo e il contatto della mia pelle sulla sua maglia ormai bagnata dalle mie lacrime.
-Louis,ti prego dimmi qualcosa...-
-...Zahira,io non lo so cosa mi è preso. Mi sono messo con Amy ma prima di conoscerti,o meglio,prima di conoscerti realmente. Quel giorno,il primo che presi il treno con te,capì che noi due saremmo stati più che amici e non sai quanto è stato difficile controllarmi,tant'è che poi sono esploso subito.
Tu ci sei stata anche se eri cosciente che non era una buona idea e allora io mi sono abbandonato realmente a te ed ora, non lo so ma passo gran parte del mio tempo pensandoti e quando tu mi respingi io impazzisco,se la mattina non ci sei mi preoccupo,proprio com'ero preoccupato oggi di non averti trovata all'uscita e di non aver ricevuto nemmeno una tua risposta al messaggio. Zahira io non voglio farti del male,è l'unica cosa di cui sono certo in questo momento...-
-...non lo so ma credo si chiami amore.Ti sei innamorato Louis?-
Spostò i capelli dagli occhi con un piccolo movimento e allora capì che tutto quello che mi stava accadendo era un miracolo e che Dio mi doveva voler realmente bene.
-Credo proprio di si.-
-Benvenuto nel club!-
Lui sorrise e io mi meravigliai che in un momento del genere ero riuscita persino a fare una battuta!
-Come facciamo ora?-
-Non lo so...proviamo a dimenticare tutto ok? Meno storie facciamo e più facile sarà,avanti,alzati.-
Mi sollevai e gli tesi la mano asciugandomi il volta con l'altra.
-Credimi Zahira,se io potessi lasciare Amy lo farei anche all'istante.-
-E questo cosa vuol dire?-
-Ci vediamo domani Zah.-
 
Sparì così,lasciandomi sulle scale perplessa alla ricerca di una riposta a quell'affermazione.
Rientrai in casa e mi butta sul letto,appena chiusi gli occhi ancora umidi riepilogai un pò la mia giornata.
Fuga da scuola;
Shopping con Katrin;
Salvataggio da un certo Zayn Malik;
Pranzo da Harry;
Discussione con Louis;
Ed ora cosa mancava alla fine della giornata?
Ah si,uscita con Harry il panettiere.
"Dai Zahira puoi farcela! Magari ti distrae un pò! Sembra un ragazzo così carino e poi Louis ti ha dato due di picche proprio poco fa sulle scale."
Aveva usato uno dei modi più carini per dirmi "non posso stare con te perchè ora c'è lei!" il punto è che per dire ciò non ci sono mai modi carini.
 
-----------------------------------------------------------------
Mi ricomposi e arrivai al parco con qualche minuto di anticipo.
Di Harry non c'era traccia,pensai subito che mi avesse dato buca poi guardando l'orologio capì che ero io quella fuori orario! 
Misi gli auricolari e mi abbandonai su una panchina.
Ero così stanca delle tante lacrime che quasi mi addormentai sulla panchina!
Ma qualcuno mi toccò la spalla,tolsi un auricolare per istinto e mi voltai.
-Ciao Harry!-
-Ciao Zahira,aspetti da molto?-

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Capitolo 18
*** Forse,forse... ***


-No,sarò qui al massimo da dieci minuti...-
-...sai,pensavo che non saresti venuta!-
-Non sono quel tipo di ragazza,perchè avrei dovuto darti buca?-
Sorrisi un pò timidamente alle prime armi di questo appuntamento tutt'altro che organizzato o sognato.
-Facciamo due passi?-
Sorrisi nuovamente e accennai un si con la testa.
Ero davvero imbarazzata e vedere Harry in questa circostanza,non sporco di farina,insomma,mi faceva uno strano effetto.
-E' una bella giornata,sei andata a scuola stamattina?-
Ok il ragazzo in fatto di domande per iniziare un discorso non è esperto però almeno ci provava cosa che io non riuscivo a fare un pò per la paura di impappinarmi e un pò perchè ogni volta che lo guardavo non credevo fosse possibile che una cosa del genere stesse accadendo proprio a me.
-Ecco,diciamo che io non ho un buon rapporto con la scuola.-
-Non mi dire!-
Rise ed io a stento non ebbi un mancamento.
Il secondo in giornata.
Ma cosa mi stava succedendo?
Evidentemente lo notò perchè mi chiese:
-Ti senti bene?-
-Io...si,sto benissimo.-
Ripensai a cosa stava accadendo durante il primo mancamento e i miei occhi diventarono lucidi.
-Zahira se non stai bene ti accompagno a casa e tranquilla,sarà per un'altra volta...-
-No Harry,davvero,sto bene...-
-...hai gli occhi lucidi!-
-Sarà per i giramenti di testa...-
-...allora ti gira la testa!-
Sorrisi per il tono in cui aveva detto la frase,come un investigatore quando smaschera il colpevole.
-Ti accompagno a casa...-
-...Harry,grazie.-
Era un ragazzo davvero gentile,poteva approfittarne invece mi aveva offerto la scelta più saggia.
Quel pomeriggio non avrei dovuto metter piede fuori di casa ma non mi andava di deprimermi così avevo deciso di vedere comunque Harry solo che per qualche strano motivo anche il mio corpo si era messo contro di me.
Ci girammo intenti nell'imboccare la strada di casa mia quando per poco non persi l'equilibrio,d'istinto mi tenni al braccio ci Harry.
-Scusami...oggi non è giornata...-
-...possiamo sederci se vuoi.-
-Magari...-
Trovammo una panchina e ci accomodammo.
Harry aveva l'espressione decisamente preoccupata ma riusciva a sorridere nonostante ciò,forse per incoraggiarmi.
-Ti ringrazio davvero Harry.-
-Ma figurati,tu avevi bisogno di stare a letto invece sei uscita per non darmi buca,mi sento uno schifo.Mi dispiace tantissimo se c'è qualcosa che posso...-
-Sch! Non dirlo nemmeno per scherzo,sono qui perchè mi andava di venirci e di passare un pò di tempo con te! Purtroppo mi sono sentita male successivamente,mi era già successo due ore fa,non lo so perchè,eppure ho pranzato!-
Sorrisi ricordando il modo in cui mi aveva accolto in negozio anche se era orario di chiusura.
-Posso chiederti una cosa?-
-Certo!-
-Ci credo al fatto che hai avuto dei giramenti di testa,ma non ho mai sentito una a cui gli vengono gli occhi lucidi per questo...c'è qualcosa che non va?-
-Tanto è inutile parlarne e comunque sia ti annoieresti,non voglio annoiarti....-
-Siamo qui fermi,non abbiamo niente di meglio da fare se non parlare...-
-...sai essere molto convincente!-
Sorrisi e guardai altrove per poi riposare gli occhi su di lui.
-Faccio del mio meglio...-
-...sei pronto a sentire la storia di una ragazzina innamorata che dopo 3 anni di attesa viene presa in giro dal suo grande amore per giunta fidanzato ma che nonostante ciò ha tradito la sua ragazza per lei?-
-Ho una sorella,ho visto un sacco di film,questa storia non mi spaventa per niente,può solo incuriosirmi! E poi,spero che la ragazzina in questione non sia tu...-
-...perchè non dovrei essere io?-
-Perchè non riesco a capire come può essere così stupido un ragazzo da far soffrire,usare e ingannare una ragazza come te!-
-Se vuoi ti porto a conoscere lo stupido!-
Sorrisi e con calma mentre lui attendeva spiegazioni iniziai il mio racconto su quella specie di 'Love-Story' creatasi tra me e Louis.
Harry mi guardava incuriosito e ad ogni passaggio cambiava espressione,la sua mimica facciale sapeva variare e sembrava adattarsi perfettamente ad ogni mia frase,quasi mi divertivo nel raccontagli i fatti miei.
Rise di vero gusto quando gli spiegai il momento in cui davanti a Amy dissi a Louis di illuminarci e spiegarci come mai si ritrovasse il labbro gonfio.
La sua risata era così semplice e pura che mi sarebbe piaciuto registrarlo.
Era così carino.
-Penso che questo ragazzo sia davvero confuso...-
-...già,ma così facendo confonde anche me.Io non so che fare ma credo che oggi ci siamo detti addio,o meglio addio nel senso 'bacio e scappo' ,si,addio a quella pazzia.Comunque dovrò continuare a vederlo fino alla fine della scuola.Forse è una fortuna sapere che per lui è l'ultimo anno ma il fatto che ora sia un mio quasi vicino di casa non mi entusiasma più di tanto...-
-...ti senti meglio ora?-
Ci pensai un secondo prima di rispondere.
-Si,decisamente!-
Mi sorpresi.
Forse parlare con Harry mi aveva fatto bene,in effetti parlare con lui era diverso.
Katrin e mia madre non mi avevano mai fatto lo stesso effetto.
Continuai sincera:
-Hai dei poteri magici per caso?-
-No- sorrise -Da dove spunta questa domanda?-
-Mi sento incredibilmente meglio Harry! Davvero!-
-Mi fa piacere,ma non credo che io abbia fatto nulla per questo!-
-Andiamo,non dire così! Sto meglio grazie a te,forse avevo bisogno di sfogarmi e credimi nessuno mi ha mai mostrato tanto interesse nell'ascoltare queste cose 'tragico-drammatiche' dell'età...-
-...si dice che parlare con gli sconosciuti delle volte sia meglio che parlare con i conoscenti!-
-Non ti vedo come uno sconosciuto...-
-...beh,credo che ci conosciamo in maniera diversa dal 'lo conosco di vista' da meno di ora...non so come definirci...-
-Hai fame?-
-Tu hai fame?-
-Ehi,tel'ho chiesto prima io!-
Sorrise e io proseguì:
-Ti va di venire a casa mia? Facciamo merenda e non lo so restiamo un pò insieme,magari se sto sul divano è meglio dato i miei mancamenti.Non mi va di stare sola o con qualcun altro...-
Questa volta mi sembrò quasi di vedere un sorriso compiaciuto ma allo stesso tempo un leggero rossore che illuminava le guance di Harry.
Balzò il piedi e mi tese la mano,camminammo sotto braccio fino al portone di casa mia.
-Siamo arrivati!-
-Credi davvero che sia una buona idea?-
-Non pensare ciò che stai pensando.Non porto tutti dentro casa al primo appuntamento è solo che...con te è diverso. Sento che posso fidarmi,ma se non vuoi o non ti senti pronto tranquillo,capirò,ci saranno altre occasioni se vorrai,tranquillo...-
Harry sorrise,forse aveva capito che le mie parole erano sincere così come le mie buone intenzioni.
-Fammi strada...-
-Grazie,grazie,grazie.-
Lo abbracciai d'istinto e forse lui ne rimase sorpreso,poi sollevò le braccia e le strinse attorno al mio corpo.
Quel ragazzo sapeva darmi una forza incredibile,anche dopo quella giornataccia.
E pensare che dopo tutto,era uno sconosciuto.

CHE CAPITOLO PIETOSO MAMMA MIA,OKKKKEYYY,MI SCUSO TANTISSIMO T.T Purtroppo mi sto preparando agli esami e in questa settimana ho un sacco di pre-esami! Perchè hanno messo gli esami al 3° superiore? Ma che cavolo! Vabbè inutile dirvi che sto incasinata avendo dormito durante tutto l'anno! >.< Mi scuso davvero tanto perchè riesco a postare al massimo un capitolo al giorno e perchè di sicuro non vi soddisfano come i primi della storia! :3 Abbiate pietà nelle recensioni! A domani (x

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Capitolo 19
*** La svolta o l'imbroglio (?) ***


-Benvenuto a casa mia!-
-Che buon profumo!-
-Dici sul serio?-
-Mai stato più serio!-
-Beh,ringrazia mia madre!-
-Appena la vedo in negozio lo farò!-
Sorrisi e accesi la tv.
-Vuoi qualcosa? Succo,acqua?-
-Mh,tu cosa vuoi?-
-Acqua!-
-Acqua pure per me allora!-
Andai in cucina quando tornai lui era seduto composto sul divano.
Poggiai i bicchieri sul tavolo e mi sedetti accanto a lui.
-Tutto questo mi sembra stranissimo...-
-...già,è assurdo.Fino a ieri non avrei mai creduto che potesse accadere davvero!-
-Ti sto annoiando vero?-
-No,tu...tu sei speciale Zahira!-
Son certa che in quel momento diventai rossa non solo per il complimento ma pensando alla persona che me lo aveva fatto.
-Lo prendo per un complimento allora...-
-Lo è! E' un complimento!-
Sorrise e guardai l'orologio,si stava facendo sera.
-Harry,pensi che ci rivedremo? Al di fuori del negozio intendo...-
-...mi piacerebbe. Ormai ci sono dentro,la tua storia,il tuo modo di raccontarmela,mi attrae ogni minima cosa...-
Giuro che dopo quelle parole lo avrei baciato per il resto della mia vita.
Avevo forse trovato qualcuno a cui importava realmente della mia vita e dei miei problemi?
Il problema è che quella frase l'aveva pronunciata con la stessa intonazione che usava Louis poco prima di baciarmi e questo non mi incoraggiava affatto,anzi,mi turbava molto.
-...ogni minima cosa è riferito alla mia storia o a me,come persona.-
Harry sorrise ed io pensai di aver detto una sciocchezza ma poi lui si avvicinò ed io capì che forse avevo fatto bene a chiedere una spiegazione più precisa.
Forse gli uomini usavano lo stesso tono prima di fare determinate cose.
Forse c'era tipo una regola.
Tono di voce 3 prima del bacio.
Tono di voce 2 per mostrare l'interesse.
Tono di voce 1 per farla innamorare.
E bene,Harry stava usando tutti e tre i toni secondo me.
-...sarà sincero,hai già molto a cui pensare,non voglio crearti altri complessi...-
Bene,il ragazzo credeva che avessi complessi.
-...io non ho dei compl...-
Le sue labbra finirono sull'angolo della mia bocca e d'istinto sorrisi e lui si ricompose subito.
-...non era un'offesa.Io so cosa voglio e non voglio farti perdere tempo. Non voglio essere compreso. Non devo essere nascosto. Io sarò io e basta.-
"Certo" pensai "ed ogni fatto o riferimento a Louis Tomlinson è  puramente casuale!"
Accennai un sorriso.
-Il problema non sei tu.-
-Nemmeno tu Zahira.Tu non sei un problema,tu sei la miglior soluzione in verità...-
-...Harry tu parli come se mi amassi da....-
-...da non puoi nemmeno immaginare quanto tempo...-
-Davvero?-
-Davvero!-
-Sei sicuro Harry,sei davvero certo di ciò che desideri? Potresti averlo.-
Per la prima volta vidi il suo viso illuminarsi come un cieco che riacquista la vista o un muto che riacquista la parola.
Forse ero impazzita ma con Louis non ci sarebbe stata storia comunque il massimo che potevo fare era provare ad innamorarmi di Harry.
Era un ragazzo fantastico,responsabile,lavoratore e anche bellissimo.
Non poteva essere così tanto male no?
-Ci vediamo domani ok?-
Le sue parole mi lasciarono di stucco.
Non una carezza,un bacio,una risposta inerente.
Si alzò e andò vicino alla porta.
-Te ne vai così?-
-No,hai ragione!-
Tornò davanti a me,si chinò leggermente e mi diede un bacio sulla guancia,poi sorrise.
Era perfetto,era un sogno.
Uscì di casa ed io rimasi incredula sul divano.
Accesi la tv e nonostante erano solo le 20:00 poco dopo presi sonno mentre Katrin mi cercava disperatamente dal cellulare.
------------------------------------------------------------------------
La mia amica intanto aveva passato un pomeriggio molto movimentato poiché Niall si era presentato a casa sua chiedendogli aiuto nello studio,come sempre.
Nonostante la mattina non fosse andato a scuola Katrin lo aveva accolto,come sempre,senza esitare.
In verità aspettava anche risposta all'assenza scolastica.
-Come mai questa mattina non sei venuto?-
-Avevo da fare...-
-...mh,sarà stato qualcosa di molto importante per saltare il compito di matematica,presumo...-
-...Ho aiutato mia madre,aveva bisogno di me.-
-Capisco...Ok,dove eravamo rimasti la scorsa volta?-
Il biondo prese tutto il coraggio che aveva e dopo aver passato la mattinata a mettere in chiaro i suoi sentimenti,e non ad aiutare sua madre come aveva detto all'amica,finalmente decise come comportarsi.
Prese Katrin e l'avvicinò a se per poi sussurrargli: 
-Credo che dovremmo lasciar perdere le ripetizioni per un pò.-
Poi le baciò delicatamente la guancia e con fare suadente passò alla labbra.
Piccoli bacetti semplici senza malizia.
Dopo tutto Katrin non aveva mai baciato nessun altro prima e probabilmente Niall se ne rese conto e così temporeggiò aspettando una sua reazione che al contrario da quel che si aspettava il ragazzo,non arrivò.

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Capitolo 20
*** Le favole esistono ma non è il mio caso. ***


Harry mi aveva fatto una dichiarazione.
Louis anche.
Due dichiarazione vicine eppure così diverse.
Harry in qualche modo mi aveva confessato di amarmi già dapprima del nostro appuntamento,mentre Louis mi aveva detto che se non ci fosse stata Amy ci sarei stata io,bella dichiarazione!
-
Arrivai alla fermata leggermente sconcertata,Louis era già lì a anche Katrin.
Guardai lui e vidi il dolore allora stato puro.
Guardai lei e mi ricordai delle chiamate che avevo trovato sul mio cellulare.
Corsi subito da lei ignorando Louis.
-Cos'è successo? Ieri mi sono addormentata...sai ti devo dire un sacco di cose...-
-Stai zitta e abbracciami!-
Katrin mi abbracciò come non succedeva da anni,era un abbraccio di quelli fraterni che si scambiano dopo aver ricevuto un regalo tanto desiderato o aver fatto pace quando si ha la tenera età di 10 anni.
Sentì un leggero singhiozzo,una vibrazione proveniente dal suo torace mi fece capire che stava trattenendo le lacrime.
Quando con cura la distaccai da me vidi il suo volto bagnato,non mi trattenni.
-Se è stato quello stupido di Horan giuro che lo picchio!-
-Si è stato lui ma...-
-...ma un corno! Appena lo vedo è morto!-
-Ma non sto piangendo di tristezza!-
-Allora perchè piangi?-
-Piango perchè mi ha baciata,piango perchè è successo finalmente!-
-C...c...cosa?-
Rimasi un momento immobile ricapitolando la frase per circa un milione di volte in meno di un minuto.
-Si,ieri è venuto da me,per le ripetizioni...- rideva,le uscivano le lacrime ma rideva -...e io non lo so perchè però mi ha detto di lasciar perdere lo studio e poi mi ha baciata,io non sapevo cosa fare sono rimasta di pietra,credo che lui se ne sia reso conto e...-
Abbracciai Katrin,si meritava tutto questo e con il ragazzo che aveva sempre sognato.
Aveva tutto il diritto di vivere questa storia d'amore.
Ero così felice per lei che a stento la stritolavo tra le mie braccia e continuava a piangere e capì che in realtà quelle erano lacrime di gioia.
-Com'è stato il tuo primo bacio Signorina Horan?-
-Tu non immagini che imbarazzo,non sapevo che fare! Per poco non scoppiavo scintille da tutti i pori eppure restavo imbambolata!-
-Tranquilla,t'insegnerà lui a baciare decentemente...-
-...ehi,non vantarti.Tu non baci,tu stacchi le labbra delle persone!-
Sorrisi mordendomi il labbro,quell'affermazione mi aveva ricordato l'accaduto con Louis che a distanza di 10 passi,il minimo per vedere tutto ma non sentire nulla,ci guardava visibilmente interessato dopo gli abbracci seguiti dal pianto di Katrin.
-Non stiamo parlando di me qui! Quindi,state insieme?-
-Ieri abbiamo parlato moltissimo e abbiamo deciso si provarci...-
Questa volta fui io a piangere.
-...non posso crederci Katrin,davvero! Tu te lo meriti,sei una ragazza fantastica,sei amica mia quindi mi sembra ovvio e poi è quello che hai sempre sognato e ti sta capitando con il ragazzo che ami silenziosamente da diversi anni,davvero Katrin io non sono brava con le parole ma in questo momento sono così felice per te che anche quelle poche che avrei potuto mettere insieme son svanite. Le vedi le mie lacrime? Sono per la fine della bellissima pellicola vissuta al tuo fianco per tutti questi anni,il tuo finale è finalmente arrivato e non potevo immaginarne uno migliore.Scusa per il gioco di parole spero che tu mi abbia capita.-
Il treno si fermò alle nostre spalle e io mi resi conto di aver fatto tutto quel discorso in meno di un minuto.
-Sai,non avrei mai potuto desiderare amica migliore.-
Ci abbracciamo nuovamente e poi entrammo in treno.
Giunte a scuola lasciai la mia Giulietta dal suo Romeo.
-Complimenti Horan,ottima scelta!-
Niall mi sorrise e Katrin gli si avvicinò timidamente finchè lui non le mise un braccio attorno alle spalle e facero la loro entrata trionfante davanti a tutta la scuola,tra le bocche curiose,le invidie e gli occhi puntati su di loro.
Pensai cosa sarebbe successo se al posto di Katrin ci fossi stata io e a quello di Niall,Louis.
E a proposito di Louis,lui era proprio alle mie spalle che aveva visto tutta la scena,mi passò di fianco giusto il tempo per sussurrarmi:
-Questa mattina mi era preso un colpo,pensavo qualcosa di grave e invece? Un fidanzamento...-
-...beh,sai com'è,non tutti sono falsi e manipolatori.Alcuni amano sul serio,ci vuole tempo per rendersene conto,ma amano senza dubbi,richieste o complicazioni varie.-
Con passo deciso entrai a scuola e lo lasciai lì,dove meritava di marcire da solo,o no,dimenticavo,con la sua fidanzata.
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Durante la lezione vidi Liam Payne passare davanti alla mia aula mi chiesi dove fosse diretto e poi pensai: ''Poverino,sarà di sicuro a pezzi ma dopo tutto,al cuor non si comanda,ne troverà un'altra.''
Era stato un poverino anche durante le presentazioni che aveva cercato di fare Louis,mi sentivo in dovere di consolarlo o per lo meno mettere in chiaro le cose.
Chiesi di andare in bagno e mi fu accordato.
-Liam,Liaaam,ti prego fermati un attimo per favore.-
Liam si voltò e con stupore notò che a chiamarlo ero io,di sicuro a stento si ricordava chi fossi.
Lo raggiunsi in fretta e poi presi fiato e senza guardarlo negli occhi trovai il modo più delicato possibile per confessargli cos'era accaduto o meglio cosa comunque non era accaduto anche dopo la sua presentazione.
-Liam,non so se ti ricordi di me,io sono l'amica di Katrin.-
-Certo che mi ricordo,ci siamo presentati l'altro giorno!-
Oh menomale,questo avrebbe semplificato le cose.
-Ok e sono che non hai tempo da perdere e che di sicuro sei passato dalla mia classe per sbaglio o per altro ma io sentivo il bisogno di parlarti...-
-...ti ascolto ma sappi che mi stai spaventando!-
-No,ti prego non dire così!- sorrisi e poi tornai seria -So che dopo l'altro giorno le tue intenzioni erano delle migliori nei confronti di Katrin,ma lei sfortunatamente per te ma fortunatamente per lei,non fraintendermi,si è fidanzata.
E questa storia d'amore è la più bella che io abbia mia visto,lei lo ha aspettato per così tanto tempo che quando l'ho saputo stentavo a crederci! Con questo voglio solo dirti che so cosa si prova a vedere la persona che ami amare qualcun altro ma per favore non essere lo stupido ragazzo del 'la conquisterò' o roba simile perchè Katrin non è quel tipo di ragazza,lei è semplice e pura e ama incondizionatamente ma ne ama uno solo e quell'uno si chiama Niall Horan ed è il suo compagno di classe,quel biondino occhi azzurri che ha l'aria da principe azzurro...-
-...ok,frena frena cantastorie....- mi sorrise e capì che era in senso buono -So benissimo cos'è accaduto,ero davvero interessato a Katrin ma non sono quel tipo di ragazzo che ruba  la donna o un amico,non mi permetterei mai e probabilmente non lo farei mai nemmeno al mio peggior nemico.Vuoi molto bene alla tua amica vero?-
-Si,scusami per tutto ciò che ti ho detto ma avevo paura che...-
-...no,non sono quel tipo di ragazzo,non so cosa ti ha raccontato Louis ma non ne sarei mai capace e poi,non posso competere con il principe che mi hai descritto,non solo per aspetto fisico ma anche per l'amore che Katrin prova per lui.
Quel giorno vidi che il suo volto non era interessato,si presentò per educazione ma nient'altro.
Hai ragione è davvero una brava ragazza,peccato che sia già di un altro...-
-Mi dispiace Liam! Ti farebbe bene un abbraccio?-
-Se ci arrivi,piccoletta!-
Ehi ero appena stata chiamata 'piccoletta' da Liam Payne che al massimo aveva 10 cm in più di me,ok,facciamo 20.
Ci abbracciamo come due amici e poi lo salutai tornando in classe.
Ora ero davvero tranquilla,niente e nessuno poteva rovinare la love story della mia amica.
E pensando alla mia amica,avevo dimenticato di raccontargli di Harry! 
Ah,ma quanto sono chiacchierona!
Ogni volta che poi devo dire qualcosa di importante me ne ricordo troppo tardi! Diamine! 
"Alla prossima ora ci vediamo in bagno.''
Inviai a Katrin quel messaggio,dovevo capire bene cosa fare ora nella vita e soprattutto con chi.
Nessuno meglio di lei poteva aiutarmi.
Il messaggio che mi arrivò però non fu la risposta che attendevo,bensì un messaggio da parte di un altro destinatario.
Louis.
"Ti devo parlare,tra 10 minuti al bagno dietro la palestra."
Che fantasia Louis,il posto più appartato di tutta la scuola.
Al massimo potevamo esser scoperti da qualche colombo,bella mossa Tomlinson,ancora una volta,congratulazioni!
"Scordatelo."
"Ci vediamo lì..."
"Vaffanculo!"
Con un filo di soddisfazione vidi che lo avevo messo a tacere.
Nessuna risposta.
Passarono 15 minuti dal suo messaggio e non ero ancora andata dove lui desiderava.
Allo scoccare del ventesimo minuto chiesi nuovamente di andare in bagno e ottenni il permesso senza alcun problema, evidentemente oggi la prof era di buon umore oppure,pensava avessi qualche problema intestinale.
Arrivai a destinazione e quando entrai in quel vecchio bagno abbandonato da chiunque avesse un minimo di buon senso,date le condizioni in cui era ridotto poiché si trovava nella parte inagibile dell'edificio scolastico,trovai Louis poggiato ad un lavandino.
Mi sorrise.
-Sapevo che saresti venuta...-
-Non farmi perdere tempo,tanto non attacca!-
-...io non sono una perdita di tempo!-
-Io fossi in te non ne sarei così sicuro!-
-Beh,non per te almeno!-
-Stamattina sei particolarmente odiabile sai?-
-Stamattina sei più strafottente del solito sai?-
Lo guardai con aria di sfida,dove voleva andare a parare?

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Capitolo 21
*** Torniamo a noi o andiamo via per sempre. ***


Non risposi e lui continuò:
-Vorrei solo capire come mai da un momento all'altro mi eviti,ignori e fingi di non provare più nulla per me.Stando alle tue parole mi hai amato per molto tempo,perché ora stai bloccando tutto?-
Risi di gusto quanto d'istinto.
-Louis dimmi che stai scherzando!-
Mi voltai decisa a tornare indietro,quel ragazzo evidentemente aveva problemi di comprendonio persino per le cose più ovvie.
Si mise tra me e la porta sorpassandomi come un razzo.
-Fammi uscire...!-
-Io lo faccio,ma tu dammi una spiegazione?-
-Io dovrei darti una spiegazione?-
Incrociai le braccia ferma sul posto.
-Ok,ti parlo solo perché voglio andarmene di qui,all'istante!-
Mi fece cenno con la testa.
-Allora dato che proprio non ci arrivi da solo,quella che dovrebbe chiedere spiegazioni sono io...! Dimmi perché tu hai deciso di entrare nella mia vita proprio ora,che per giunta sei fidanzato,il vero problema è che questo non ti ha certo fermato. Tu no. Hai fatto in modo che io cadessi nella tua trappola non sapendo che io nella tua trappola ci ero già da un pò! Lo hai saputo e anziché allontanarmi mi hai avvicinata ancora di più. Ci sono stata è vero,l'ho vissuto e mi è piaciuto ma Louis,io non sono un gioco,quel gioco che usi quando sei solo perché quelli migliori son rotti o momentaneamente non in tuo possesso. Io ti voglio davvero bene ma quello che tu stai facendo non è giusto nei confronti di nessuno.Ne miei ne di Amy e nemmeno tuoi!-
-Sai che non sei convincente nemmeno un pò...-
Si avvicinò e io indietreggiai,le sue intenzioni le sapevo già.
-Non voglio convincerti,devo solo metterti nelle condizioni di lasciar perdere!-
-Perché?-
-Perché non è giusto!-
-Devi rendere sempre tutto più complicato di quanto lo è!-
-Sai,potrei usare questa frase contro di te. Dedicatela.-
Indietreggiavo sempre più con la paura di sentire il muro alle mie spalle.
Il muro avrebbe significato nessuna via di scampo e io son certa che sarei caduta nuovamente nel peccato.
Ormai la porta d'uscita era un puntino lontano su cui Louis aveva posto fine ad ogni minima luce in trasparenza mettendosi davanti con il suo corpo ardente.
Dovevo essere forte,dovevo resistere,respingerlo,pensare ad Harry.
Le mie mani si posarono sul suo petto e lo spinsi via con tutta la forza che avevo in corpo,quasi perdeva l'equilibrio ed io vedendo lui a distanza riacquistavo il mio.
-Scusa Louis,devo andare!-
-Devi andare via dal tuo cuore?-
-Senti io non so come dirtelo ormai ho perso le parole,io non ti voglio,non ti desidero,non ti pretendo,non spero in te e poi ora c'è un altro...-
Louis lo aveva intuito anche il giorno prima ma ora forse gli sarebbe stato più chiaro e se pure Harry era solamente all'inizio del mio cambiamento,pur di allontanare Louis lo avrei usato fino a quando non ne sarei stata completamente innamorata.
Perché io di Harry mi sarei innamorata,ne ero certa.
Avevo solo bisogno di tempo e pazienza,ma standogli vicina sarebbe successo inevitabilmente.
Se solo Louis avesse capito che doveva andar via lui,per il mio bene,ammesso che me ne volesse.
-...allora perché sei venuta? Perché continui a star qui?-
Oh ma questo ragazzo ne sa una più del diavolo!
-Hai ragione,ho sbagliato io ma voglio chiederti un favore.
Col cuore in mano ti dico ciò,Louis ti prego,ti supplico,se mi vuoi almeno un pò di bene,anche minimo,anche impercettibile ma esistente nel profondo,in segreto,lasciami in pace.Fammi vivere la mia vita e tu riprendi in mano la tua. Non è tempo per noi. Forse in passato sarebbe stato diverso ma noi non abbiamo un futuro,prima ti convincerai di questo e prima eviteremo tutto questo scempio giornaliero!-
-Sai cosa mi ferisce?-
-Cosa?-
-Il fatto che tu pensi che io non ti voglia bene,da come mi supplichi...-
Non gli diedi il tempo di terminare la sua frase,la sua spiegazione.
-...e come posso pensare altrimenti? Sai,per una donna non c'è niente di più umiliante che essere considerata l'amante,quella ti turno,quella di cui nessuno sa nulla.-
-Sappi solo che io ti...-
Ormai ero troppo distante per poter sentire il resto della frase.
Quel 'ti' poteva stare per 'ti odio' ,'ti ho solo desiderata' ,'ti ho presa in giro',poteva significare molte cosa che in quel momento ho preferito non ascoltare.
Ero quasi giunta in classe mia,fiatone compreso rientrai trattenendo tutte le mie emozioni e dimenticandomi che a breve Katrin mi avrebbe attesa nel bagno delle ragazze.

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Capitolo 22
*** skyscraper ***


-Louis è una storia finita prima ancora di iniziare...-
-...sai che odio contraddirti e so quanto ti da fastidio ma io sono tua amica e ti ricordo che è iniziata!-
-Oh no,quello non era un inizio,quella era una disgrazia,un errore,una cosa da non rifare assolutamente. E' stato come toccare il fondo ed ora,è ora di iniziare,di risorgere!-
-Allora dimenticherai tutto e Louis sarà solo un ricordo?-
-No,lui non sarà nemmeno quello.-
-Come fai a dire ciò? E' impossibile? E poi ti ricordo che per distrarti hai bisogni di qualcosa,qualcuno...-
-...c'è già chi è pronto a consolarmi.-
Così,spiegai a Katrin che d'ora in poi quello che qualche mese prima consideravo il prototipo di ragazzo perfetto doveva necessariamente uscire dalla mia vita in quanto non mi poteva dare ciò che desideravo o meglio,non alla luce di tutti.
Dovevo contare su me stessa,sarebbe bastato solo chiudere gli occhi e voltarsi dall'altra parte ogni volta che il suo sguardo si faceva vivo.
Poi ci sarebbe stato Harry e con lui non avrei sofferto.
Ne ero certa,quel ragazzo mi avrebbe dato tutto ciò che desiderassi a partire dall'importanza che io meritassi!
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La scuola finì poco dopo ed io finalmente ebbi la giusta distanza da Louis.
Con mia grande sorpresa passai l'anno senza alcun debito anche se devo ringraziare Katrin che quando non era con Niall,passava interi pomeriggi a mettermi un pò di sale in zucca o forse dovrei dire nozioni per una buona promozione!
E a proposito di Niall e Katrin,quanto adoravo quella coppia!
Quel genio della mia migliore amica aiutò anche il suo fidanzatino e così tutti e 3 potemmo dire: ''Siamo in quarta!'' lei forse,con un pizzico di orgoglio per aver salvato le persone che ama di più al mondo.
Si,io son certa che lei ci ami,o meglio,che ami lui quanto ami me! 
Sono cose d'amicizia,si capiscono solo vivendole!
Tornando a noi.
Ora che finalmente le sveglie all'alba,i pomeriggi sui libri,la pioggia incessante e tutto il resto son finiti posso dedicarmi completamente alla mia vita.
Il rapporto con Harry è migliorato tantissimo,non stiamo insieme,non ci siamo ancora baciati per dirla tutta,però lui è sempre con me,mi ascolta e mi conforta.
Sa tutto,anche dell'ultimo incontro con Louis,quando lo abbandonai in bagno e con lui anche la mia vecchia vita,cercando la svolta decisiva.
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-Dove andate stasera tu e il biondo?-
-Non lo so ancora e tu che fai? Ti vuoi unire a noi?-
-No grazie,non mi son mai piaciute le candele!-
-Dai,lo sai che lo faccio con piacere prometto che non faremo gli sdolcinati se ti uscirai a noi! Oppure chiedi a Harry di accompagnarti così magari vi decidete anche voi due!-
Sorrisi per l'imbarazzo.
-Ehi,ti ricordo che tu ci hai messo più di tre anni!-
-E' vero ma io son certa che Niall si è accorto di me solo in quest'ultimo anno quindi...-
-...ho capito,prendo il cellulare!-
 
Harry rispose subito al mio messaggio e così quella sera uscimmo tutti insieme.
 
-Dove andiamo riccio?- dissi curiosa.
-Al mare!- rispose tranquillo...
-Davvero?- Katrin rimase sorpresa quanto entusiasta della risposta. 
-Non vorrei rovinare i vostri sogni ma come ci andiamo senza macchina?- dissi con un filo di soddisfazione per aver trovato la fregatura.
-Ragazzi- Harry guardò Niall e Katrin -..aspettateci qui! Non muovetevi!-
Mi prese la mano e iniziammo a camminare.
-Zahira,dove ci siamo dati appuntamento la prima volta?-
-Al parco!-
-Ricordi la panca sulla quale ti eri poggiata perché non stavi bene?-
-Si!-
-Bene,guidami fino lì...-
-Harry ma stai impazzendo? Ti ricordo che Katrin e Niall ci stanno aspettando!-
Mi strinse la mano più forte e iniziammo a correre fino a quella destinazione non molto lontana dal punto in cui ci eravamo dati appuntamento,sotto casa mia.
Mentre passavamo tra la gente,i bambini che giocavano tranquilli e gli anziani seduti a guardare chissà dove pensando chissà che,ridevo e guardavo Harry che a sua volta sorrideva.
-Questa è pazzia!-
Si fermò di botto e quando io aprì bocca per dire:
-Ma non siamo arr...- lui prese parola e disse:
-Si,sei tu la mia pazzia.- e subito dopo ritrovai le sue labbra sulle mie mentre finalmente si univano dopo essersi tanto cercate!
Si staccò velocemente,troppo velocemente,non ebbi neppure il tempo di sussultare.
Mi riprese la mano e riprendemmo la nostra corsa verso il parco.
Quando finalmente arrivammo mi fece sedere.
-Aspettami qui!-
-Va bene ma torna presto,non voglio fare brutti incontri...-
Mi sorrise e lo attesi davvero incuriosita mentre mi guardavo attorno e una scia di auto sfrecciava immersa nel traffico di paese.
All'improvviso sentì un clacson nella mia direzione e vidi una quattro posti guidata da Harry.
-Ma cosa?-
Lo guardai da lontano ridendo,mi alzai e gli corsi incontro.
-Ma come?-
-Entra sù!-
-Ma,perché? Come hai fatto a...?-
-Mi ero promesso che prima di iniziare una storia con te avrei dovuto aver i giusti mezzi per realizzare i tuoi sogni.
L'amore già c'era dovevo solo trovarmi un mezzo e anche se mi ci son voluti mesi e questo non è il massimo l'ho fatto per...-
Questa volta fui io a interromperlo baciandolo dolcemente e inaspettatamente.
-Sch,mi avevi convinto già dopo la prima frase.-
-Andiamo a prendere i tuoi amici!-
Sorrise e mise in moto.
-I nostri amici!- sorrisi e lo guardai fino a quando non arrivammo a destinazione,in quegli occhi potevo perdermi senza farmi del male e questo ancora non mi sembrava vero! 

Salve ragazzeeeeeee :)
Scusate per l'attesa ma è un periodo super stressante per chi come me deve recuperare ciò che non ha fatto in 8 mesi di scuola! x)
Scusate anche se i capitoli sono brevi io però cerco ci metterci più cose possibili solo che non posso dedicare molto tempo alla mia passione! :3 
Ps. la storia non è finita!! E GRAZIE PER TUTTE LE RECENSIONI CHE LASCIATE OGNI VOLTA! VVB 

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Capitolo 23
*** sea and season ***


-Katrin e Niall sono scomparsi...-
-...mi dispiace Harry ti hanno sfruttato,cercavano semplicemente un passaggio e ora i due piccioncini saranno chissà dove su questa meravigliosa spiaggia dove ci hai condotti...-
-Oh,mi fa piacere sapere che i tuoi amici da ora in poi mi useranno per i passaggi,e pensare che credevo di stargli simpatico...-
-Ehi,sono i nostri amici e si,gli stai simpatico ma con la macchina di più!-
-Sei proprio stronza sai...?-
-Nah,sono sincera!-
Camminavamo mano nella mano al chiaro di luna,il mare era calmo,poche onde si affacciavano a riva facendoci sentire l'ebrezza dell'estate ormai imminente sotto i nostri piedi mentre la sabbia sprofondava ad ogni nostro passo.
-Mi piacciono le ragazze sincere...-
-...mi piaci tu.-
Mi fermai per dargli un bacio.
-E mi piace quando mi baci all'improvviso,inaspettatamente.-
Secondo bacio.
-Non elencarmi tutte le ragioni per cui ti piaccio,altrimenti resterei ferma a questo punto impedendoti di continuare!-
-Non che mi dispiaccia...-
Riprese a camminare ed io lo inseguì.
-Fa davvero caldo,ormai è finita,solo sole,mare e divertimento!-
-Ti fa caldo?-
-A te no?-
Mi prese la mano e ci lanciammo in acqua.
Ridevo pensando che la gente ci avrebbe presi per pazzi.
A quell'ora,in mare,completamente vestiti.
I miei capelli fluttuavano in acqua e circondavano i nostri corpi vicini mentre lui faceva di tutto per sembrare il più carino possibile,se solo avesse saputo che anche senza tutte quelle parole dolci, era tremendamente perfetto.
-Harry,perché fai tutto questo per me? Io sono un casino,perché io e non un'altra? Perché hai sopportato il mio parlare continuo di Louis e i miei pianti isterici? E soprattutto,perché non te ne sei andato? Da me non si può ottenere nulla di buono,io sono la seconda opzione,io sono...-
-....sch tu sei bellissima.Non devi dire nemmeno per scherzo queste cose ok? Io non sono andato via e ho ascoltato in silenzio tutto ciò che avevi da dire perché tu avevi bisogno di qualcuno che ti ascoltasse. Sai,è vero che ho sempre provato un certo interesse per te ma credimi,l'amore vero è nato quando hai iniziato a parlarmi di lui.Leggevo la sofferenza nei tuoi occhi e non sai il dolore che ho sentito dentro,non sai cosa avrei voluto fare per tutto ciò ma non ho potuto perché ancora non ero nessuno e non so se ora sono qualcuno o se in futuro lo sarò però Zahira di una cosa sono certo,io non ti avrei mai fatto tutto ciò e non so quanta buona fede abbia usato quel ragazzo ma qualsiasi ragazza sulla faccia della terra,non merita di sentirsi 'la seconda scelta' perché le donne sono molto più di questo e loro dovrebbero fare scelte e non esserlo.-
-Ho paura Harry,ho paura che tu non sia reale,ho paura di essere in un sogno,non voglio svegliarmi.-
Le sue mani si intrecciarono attorno alle mie spalle ed io fui stretta in un caldo per quanto bagnato abbraccio mentre il mare ci cullava lento.
Qualche lacrima bagnò in mio volto ed Harry sentendo il mio lieve ansimare per quel pianto misto tra gioia e dolore mi strinse ancor di più ed io sentì di essere davvero nel posto giusto al momento giusto.
Forse quel ragazzo era davvero la soluzione,forse era la mia salvezza.
-Andiamo a riva,asciughiamoci e poi andiamo a trovare quei due...-
-...va bene.-
Ci distaccammo e arrivati a riva recuperai la borsetta che avevo lanciato altrove prima del tuffo,era tutto intatto,cellulare compreso,fortunatamente.
"Katrin dove siete finiti? E' ora di tornare!"
"Noi passiamo la notte qui,credo che succederà stanotte. Buona notte Zah e mi raccomando!"
"Oh,capisco. Buona fortuna allora e sono io che dovrei raccomandarmi con te! Occhio! Buona notte a voi!"
 
A quanto pare era giunto il momento per Katrin di abbandonare il suo legame fisico che la teneva ancora unita all'infanzia e assaporare il mondo degli adulti,in tutta la sua passione.
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Katrin decise di andare avanti con Niall quando lui appena poche ore prima le sussurrò all'orecchio,mentre erano timidamente sdraiati sulla sabbia,"ti amo".
Per lei fu come toccare il cielo con un dito.
Nel posto più romantico del mondo finalmente aveva sentito quelle parole tanto desiderate quanto sognate uscire proprio dalla bocca del suo principe azzurro e riferite a lei.
In quel momento così delicato si girò su un fianco guardando il biondo dritto negli occhi.
-Niall è inutile che io dica di amarti,queste parole non rendono per niente giustizia a tutto ciò che mi accade dentro quando tu mi sei davanti.Mi sembra incredibile tutto questo,ho passato anni a desiderate una cosa del genere ed ora che tutto si è avverato non mi sembra vero.Ti prego perdonami ma sappi che io non ti amo,io ti amavo,se pur in segreto ma lo facevo,ti amo ora,e ti amerò sempre a prescindere da ciò che accada perché credimi,non riuscirei a guardare nessun altro come guardo te,non riuscirei a sentire nulla dentro come quando ci sei tu con me e non riuscirei mai e poi mai a desiderare qualcuno così intensamente più di quanto ho desiderato e continuerò a desiderare te.-
Così dopo aver fatto perdere le parole al ragazzo d'oro,Katrin lo baciò dolcemente e le sue intenzioni specie con la sua ultima frase erano ben chiare.
Tutto era deserto e così maledettamente perfetto intorno che la ragazza pian piano si sollevò posandosi delicatamente sul corpo intimorito del ragazzo che desiderava lo stesso ma era troppo timido per ammetterlo.
-Sei sicura Katrin?-
-E' l'unica cosa di cui son sicura in vita mia.-
Lei sorrise e poi si accasciò verso il volto di lui,tremanti iniziarono la loro esperienza verso il nocciolo dell'amore.
I loro corpi di sfioravano e sudavano all'idea di diventare intimi.
All'improvviso la calda temperatura che si sentiva in quella stagione per loro due diventò un leggero brivido che faceva accantonare la pelle e ad ogni soffio di vento uno dei due sobbalzava un pò.
Il rumore del mare custodiva quel momento così perfetto che nulla avrebbe mai potuto interrompere.
Le mani inesperte e le menti sicure erano un mix letale per due ragazzi che si amavano alla follia come loro due.
-Sei il primo e per quanto mi riguarda vorrei che fossi anche l'ultimo...-
Katrin trovò la forza di dire quelle frase,forse per alleviare la tensione del momento ma Niall la guardò imbambolato e disse solo:
-Sappi che è lo stesso per me.-
E così,al buio di una notte di inizio estate,si consumò la polverina magica che avrebbe reso i miei amici,adulti per sempre.
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Intanto io e Harry camminavamo verso l'auto.
-Come torneranno quei due?-
-Ah non lo so,probabilmente dormiranno in spiaggia!-
-Da quanto tempo stanno insieme?-
-Qualche mese,ma credimi,ci son voluti anni per decidersi quindi,è come se stessero insieme da anni....-
-....si vogliono davvero bene,è visibile anche ad occhi chiusi....-
-Già,Katrin lo ha sempre amato in segreto credendo che lui non ricambiasse poi d'un tratto anche Niall ha iniziato a provare interesse per lei e con la scusa delle ripetizioni è caduto come un pollo....-
-Zahira?-
-Si?-
-I polli non cadono!-
-Vabbè dai,diciamo che ha abboccato come un pesce lesso!-
-Ma se il pesce è lesso non può abboccare!-
-E dai Harry,cercavo di raccontarti una storia dove vinceva il 'E vissero per sempre felici e contenti'-
-Ci credi a quella frase...?-
Lo guardai attentamente prima di rispondere.
-Se guardo gli altri si ma se guardo me stessa,non ne son poi così sicura...-
-...mi piacerebbe riuscire a farti ricredere su ciò che pensi di te stessa...-
Harry si avvicinò a me ed io mi poggiai sul davanti della sua macchina.
Lo tirai su di me e iniziammo a baciarci,prima lentamente poi con forza,quasi a voler sempre di più dopo ogni bacio.
Forse era il pensiero di Katrin che regalava la sua verginità a Niall o forse la luna che giocava strani effetti ma io volevo far capire ad Harry che sarebbe stato il colui che mi avrebbe fatta ricredere su quell'affermazione,su me stessa,senza 'ma' 'se' o 'però' . 
-Torniamo a casa Zah,si sta facendo tardi.-
Entrai in macchina quasi un pò delusa da quel suo freddo distacco.
-Scusa ho esagerato e scusa ti sto bagnando la tappezzeria.-
-Tranquilla,anche io lo sto facendo!-
Harry sorrise e mise in moto.
-Davvero,mi dispiace di essermi spinta oltre. E' solo che io ci credo al fatto che tu sia la mia svolta e ci credo al destino,se ci siamo incontrati ed è andato tutto così a gonfie vele c'è un motivo,vorrei ringraziare questa sorte così buona per avermi mandato un angelo come te,mi hai salvata Harry Styles.-
-Sai,io mi chiamo Harold Edward Styles in realtà e anch'io ci credo al destino.-
-Se mi padre sentisse il tuo nome completo ti amerebbe,lui ha un certo non so che per i nomi inglesi...-
-...si lo avevo capito quando notai che il suo chiamare Margherita 'Margareth' non era un errore ma un intenzione!-
-Si è buffo però ti assicuro che è uno spasso...-
-...posso immaginarlo,ha dato al mondo una figlia come te!-
-Merito anche di mamma!-
-Modesta a quando pare! Però devo riconoscere che è anche merito suo se ora sei qui,in fondo è lei che ti ha data alla luce!-
-Si..- sorrisi -pensa che i tuoi genitori,inconsapevolmente,hanno fatto un 'ragazzo salvezza' tutto per me...-
-I miei genitori divorziarono tanto tempo fa,non vedo mio padre da un bel pò ma se dovessero riunirsi gli comunicherò il tuo pensiero.- 
Sorrise tranquillo,non gli faceva male quel tasto famigliare che per chiunque altro sarebbe stato dolente.
-Mi dispiace,non avrei dovuto,parlo troppo...-
-...ti dispiace di che? Non è certo colpa tua se loro hanno divorziato e nemmeno mia per cui non devi sentirti in colpa,di nulla.-
-Harry,io voglio crescere con te!-
-Sei sicura? Potresti pentirtene,io non sono il ragazzo perfetto,ho un sacco da raccontare e potrei stancarti...-
-...io so che saprei prendermi cura di te,saprei starti vicina e consolarti ogni volta che tu ne necessiti.-
-Oh no Zahira,sono io ad aver questo compito nei tuoi confronti...-
Arrivammo sotto casa mia quando non me la sentì di replicare e mi limitai semplicemente a rispondergli:
-Non lasciarmi stanotte,portami con te!-

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Capitolo 24
*** Can I...? ***


-Credi che sia una buona idea?-

-Non lo so ma non voglio restare sola.-

-Ti sei data la risposta Zahira,non è me che vuoi,tu non vuoi semplicemente restare sola...-

-...posso però,sinceramente dirti,che non vorrei essere in nessun altro posto se non qui accanto a te...-

Harry sorrise e mentre la macchina era ancora ferma sotto casa mia,potevo vedere i suoi occhi mentre brillavano incerti sul da farsi.Nel buio di quella notte,quando l'unica fonte di luce era un vecchio lampione che di storie come quella,ne aveva viste a centinaia,mi decisi a far si che Harry diventasse la mia vera ed unica vita.

-Portami a casa tua,riportami in spiaggia,portami dove vuoi o restiamo qui per tutta la notte ma non lasciarmi sola Harry,mai.-

La macchina partì senza che lui fiatasse,i suoi gesti parlavano al posto suo.

Dove eravamo diretti ancora non lo sapevo ma se c'era una cosa di cui ero certa è che Harry non mi avrebbe fatto del male anche se con la mia poca prudenza avrebbe potuto approfittarne.

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Niall e Katrin intanto si addormentarono sfiniti sulla spiaggia dandosi la buona notte tra baci e carezze per alleviare il dolore di quella prima volta un pò strana dato il luogo ma di sicuro indimenticabile.

-Sarà il miglior ricordo che porterò nel mio cuore,per sempre.-

-Credimi amore mio,non sarà mai un ricordo,sarà la tua realtà quotidiana.-

A Katrin gli si irrigò il volto dalle lacrime dopo quella risposta da parte di Niall.

Il biondo la guardò incuriosito ma non disse nulla,si limitò a stringerla a lui e prima che arrivasse l'alba e dopo con cura la distaccò la suo petto aiutandola nel rivestirsi.

Quando furono entrambi composti,lui si sollevò e tese una mano verso la mia amica che l'acchiappò senza pensarci su due volte.

Quel momento era perfetto,la luna calava per lasciar spazio ai primi raggi del sole che dolcemente riscaldavano l'acqua salata che giaceva difronte ai loro occhi.

-Sei bellissima stamattina...-

-...tu invece sei sempre bello.-

Le braccia di Katrin avvolsero il collo di Niall e il biondo si accomodò in quella stretta tenendola ferma per i fianchi.

Qualcuno avrebbe dovuto trovarsi lì per fotografare la scena ma alla fine,nessuno scatto,o quant'altro avrebbe reso giustizia a quel momento così intimo quanto puro che i due ragazzi avevano e stavano condividendo.

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-Grazie.-

-Voglio solo che tu stia bene...-

-...per far si che questo sia possibile,devi esserci tu,sempre.-

Quando stavo con Harry diventavo come la protagonista di un film romantico,di quelli in bianco e nero dove la ragazza è una splendida bionda,occhi chiari e pelle di porcellana.Cosa che nella realtà non ero affatto,ma forse il punto era questo,Harry non mi faceva sentire reale,mi faceva sognare,diventare chi avevo sempre voluto essere a prescindere da ciò che madre natura avesse fatto di me.

Le parole,le risposte che gli davo,erano le uniche cose che non facevano parte del copione,quelle le dicevo davvero,spontaneamente,venivano dal mio cuore perché io in fondo avevo solo bisogno di qualcuno che mi facesse sentire viva e con Harry ci stavo quasi riuscendo.

Ogni volta,per quelle cose troppo smielate che sentenziavo,lui rimaneva senza parole adagiando un sorrisetto che metteva in evidenza le sue splendide fossette e dava luce a quel volto cristallino,semplice e meraviglioso che si ritrovava.

-Guarda,questo quartiere è un pò fuori città...- mi rispose così,non attingendo al nostro precedente discorso,chissà perché,ma forse la colpa era mia.

-...non ho idea di dove siamo.-

-E' un posto tranquillo,qui si può venire quando si vuol lasciare il mondo alle spalle e fermarsi a riflettere prima di agire.Questo posto è un pò dimenticato dal mondo,un pò come il paesino in cui viviamo con la differenza che qui non ci sono vecchietti che passeggiano o anziane pettegole,qui tutto è calmo.-

-Ci sei stato già molte altre volte?-

-Si,sempre da solo. Ho scoperto questo posto quando ancora non avevo la macchina.Un giorno ci passai con mia madre ma non ebbi la possibilità di fermarmi così mi ripromisi di ripassarci non appena avessi potuto e poi dalla prima volta che misi piede per queste strade,decisi che sarebbe stato il posto dove mi sarei rifugiato ogni qual volta ne avessi sentito il bisogno e credo proprio di non essermi mai sbagliato.Ancora oggi non riuscirei a trovare posto migliore,nemmeno una chiesa può competere con la pace,la serenità e la quiete che questo posto può regalare.-

-Ti prego,non smettere di parlare...-

Mi sembrava di viaggiare ascoltando la sua voce mentre sputava via un pò di se nel raccontarmi ciò che gli piaceva.

-Qui non c'è il mare e non si vede nemmeno in lontananza,però ci sono delle panche sistemate poco più in là,dove le macchine non possono accedere,ci si può sedere e ammirare le montagne,lo so,sembra assurdo poche ore fa eravamo in spiaggia ed ora siamo in montagna,ma che vuoi farci? Questa è la vita.-

-Come mai questo posto è così? ...Abbandonato intendo...-

-Non lo so,probabilmente alla gente non piacciono le cose così,tutti vogliono la tranquillità e poi sono i primi ad usare la metropolitana al posto della bicicletta,l'auto al posto di una passeggiata e così via...-

-Beh,non hai tutti i torti,io però son la prima a preferire la comodità,sono pigra.Lo ammetto!-

-Chi non lo è!-

Sorrise e dentro un pò mi sciolsi fino a quando un sasso non colpì il vetro posteriore dell'auto.

-Che succede?-

-Vado a vedere,rimani qui.-

Ma testarda come sono appena lui mise piede fuori dall'auto io ero già fuori dall'altro lato che vedevo una terribile scena proiettarsi davanti ai nostri occhi.

Quel sasso non era per noi ma un tiro deviato da uno dei due ragazzi che stavano facendo a botte a pochi metri dal nostro discorso.

-E menomale che era un posto tranquillo...-

-...questa è l'eccezione che conferma la regola!-

-Andiamo ad aiutarli,facciamoli ragionare,se ne stanno dando di tutti i colori!-

-Non credo sia una buona idea!-

-Beh lo penso anch'io ma non possiamo restare così a guardare senza intervenire!-

-Va bene ma vado io,potresti farti male,resta qui,stavolta!-

In quella frase fece riferimento al mio comportamento testardo di poco prima quando mi aveva espressamente detto di rimanere in macchina.

 

Lo vidi allontanarsi a grandi passi e dirigersi verso i due in lontananza.

-Stai attento.- 

Harry mi sorrise e continuò a camminare,si avvicinò ai due ragazzi e gli disse qualcosa che non riuscì ad intendere poi vidi un terzo ragazzo entrare in scena tirandolo dalla rissa.

Altri ragazzi spuntarono alle mie spalle e mi fecero rabbrividire dallo spavento.

-Se io fossi nel tuo ragazzo non m'immischierei!-

-Lui...voleva solo essere d'aiuto....-

-Quei due si ammazzeranno presto o meglio,uno ammazzerà l'altro,poi tornerà tutto come prima. Come ci sei finita nel ghetto signorina?-

-Io...ma insomma perché non andate a dare una mano invece di star qui a guardare?-

-Che caratterino...-

L'unico dei cinque che mi stava parlando indossava una felpa verde scuro e un paio di jeans larghi modello rap con delle scarpe nello stesso stile abbinate.

Aveva in cappuccio alzato e non contento a coprirgli il volto c'era anche un cappello del quale non riuscivo a capirne il colore.

-Dico sul serio ragazzi...- feci appello a tutti questa volta -...non potete lasciare che si uccidano...-

-Ehi,noi siamo dalla parte del nostro amico ma lui è così coglione da mettersi contro uno grande il doppio di lui solo per difendere una vecchietta da uno scippo,non possiamo farci nulla.-

-Siete proprio degli imbecilli e vorreste anche farmi credermi di essere amici a quel ragazzo che si sta battendo per una causa più che giusta!-

All'improvviso un ragazzo simile a quello con cui parlavo s'intromise.

Il look era simile a quello del primo,guardando attentamente notai che erano tutti e 5 vestiti in quel modo e anche il sesto in lontananza lo era quindi dedussi che erano davvero amici,che non avevano grandi gusti nel vestire e che erano decisamente ragazzi di strada.

Si distinguevano tra loro solo per i colori dei loro indumenti,da lontano e in bianco e nero non si sarebbero mai riconosciuti,nemmeno tra di loro.

-Senti signorina invece di star qui a parlare prova tu ad intrometterti e poi vedrai Zayn dove ti manda...-

Mi volta di scatto verso i ragazzi che litigavano e vidi Harry far marcia indietro e tornare da me non avendo risolto un granché.

D'istinto corsi verso di lui.

-Zahira torna in macchina e andiamo via,non c'è verso di farli ragionare...-

-...no,io posso.Uno di loro lo conosco,mi ha salvato la vita,se così si può dire,una volta e credo che sia arrivata l'ora di restituirgli il favore!-

-Ma che...?-

Sentì Harry blaterare qualcosa ma ero ormai lontana per prestare attenzione alle sue parole.

Mi voltai solo per un secondo,il tempo di assicurarmi che lui non mi stesse inseguendo,era una cosa che avrei dovuto fare e da sola.

Con mia sorpresa lo vidi dialogare con quei ragazzi che poco prima dialogavano con me.

Chissà se il Zayn per cui stavo correndo come una pazza senza cervello era lo stesso che mi aveva salvata allo Shopping Center,in ogni caso non potevo più fermarmi,ero giunta a pochi passi da loro,giusto in tempo per vedere l'armadio a due ante 'alias' avversario di Zayn mentre gli sferrava un duro colpo sotto il mento,mettendolo a tappeto mentre il sangue schizzava ovunque,anche sui miei vestiti.

 

Il ragazzo che aveva bloccato Harry invece,era immobile appoggiato al cofano di una macchina,probabilmente quello stava dalla parte di quell'imbecille che aveva ridotto Zayn a sangue.

Se intromettersi per una giusta causa ti riduceva così,non mi sorprendo del perché molta gente usa ancora il metodo dell'omertà.

A me però non importava,anche a costo di prenderle avrei fatto la mia parte in quella faccenda 'tra uomini'.

Il cappello del ragazzo dello Shopping Centre volò via,poco più lontano del suo corpo che restava inerme a terra dando piccole scosse ogni frazione di secondo e bagnando l'asfalto di sangue che proveniva dalla sua faccia.

-Ehi idiota,se quel tipo muore giuro che ti spezzo in due!-

Guardai attentamente la situazione sotto i miei occhi e quella frase che ormai era uscita senza pensarci,stava per dare delle conseguenze.

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Capitolo 25
*** Help me. ***


Il tipo mi guardò con aria superficiale,come se quelle parole non gli interessassero.
-Guarda che dico a te! Lascia questo povero ragazzo! Io fossi in te mi vergognerei!-
Subito quell'essere ripugnante con la faccia segnata dall'acne e l'aria da bulletto si diresse verso di me.
Lo guardai senza abbassare gli occhi.
-Amica,fossi in te andrei via...-
Il ragazzo che aveva bloccato Harry era riapparso e quasi mi prendeva per un braccio cercando di spronarmi e a farmi muovere di lì.
-Oh no "amici" - dissi con aria convinta -siete voi due quelli che dovete andar via altrimenti io...-
Questa volta fu il picchiatore a parlare:
-Altrimenti cosa? Vai a limarti le unghie femminuccia,questo non è affar tuo.-
Quasi sentivo l'alito pesante di quel gigante senza limiti farmi accantonare la pelle del mio povero viso.
-Zahira...- 

Harry mi tirò via dagli occhi di quel farabutto e l'amico sghignazzò pensando che anche il mio ragazzo le avrebbe prese di santa ragione.
Gli amici di Zayn/il ragazzo sanguinante a terra ci furono subito attorno pronti ad agire qualora ci fosse stata una seconda rissa.

Il momento di suspance venne interrotto subito però,una pattuglia della polizia si trovò da quelle parti per il solito giro notturno e l'armadio a due ante ed il suo fedele quanto scemo braccio destro,scapparono a gambe levate prima ancora che io potessi picchiarli entrambi per bene.

Anche gli amici di Zayn,per la paura di avere o forse dovrei pensare 'riavere' problemi con la giustizia,se la diedero a gambe levate e così rimanemmo io ed Harry mentre Zayn era ancora inerme sull'asfalto che di tanto in tanto prendeva fiato quasi singhiozzando dal dolore.

La pattuglia non si fermò,non ci notò nemmeno,nessuno venne in nostro soccorso.

-Harry,avvicina la macchina il più possibile qui,non possiamo abbandonarlo in queste condizioni...-
-Ma...e se...-
-Guardalo! Non ce la farebbe nemmeno a reggersi in piedi...-
Harry si guardò intorno e poi obbedì intanto io mi avvicinai a Zayn e mi inginocchiai accanto a lui.
-Tutto bene?-
Non ebbi risposta,si limitò a chiudere gli occhi.
Forse non ce la faceva nemmeno a parlare,dal tronde il suo labbro era davvero ridotto male,un pò come tutto il corpo.
-Ascolta,io non so se ho fatto bene ad intromettermi ma tu mi hai salvata una volta e sentivo la necessità di ricambiare il favore. Credo di essermi trovata qui per un motivo, Forse doveva andar così.-
Il ragazzo aprì gli occhi e mi guardò intensamente,non ero certa che riuscisse a capirmi,forse era in un stato di trans post traumatico,eppure io sentivo il bisogno di parlargli.
-I tuoi amici sono andati via,e quel coso gigantesco con il suo scagnozzo anche,ci siamo solo io e il mio ragazzo qui.Ho bisogno che tu collabori con me,preferisci essere portato in ospedale o a casa tua?-
I suoi occhi d'un tratto s'illuminarono,ora mi sembrava vigile e acconsenziente.
-No,in ospedale no.-
Disse solo questo prima di contrarre il volto in un espressione di dolore che evidentemente profeniva dalle sue ferite.
Harry arrivò e scese dall'auto.
-Che si fa ora?-
-Aiutami a caricarlo in macchina no?!-
Anch'Harry s'inginocchiò,difronte a me però,e quando fummo certi della presa,sollevammo Zayn da terra.
Le braccia del ragazzo erano sulle nostre spalle mentre noi ci occupavamo di aiutarlo a camminare verso l'auto.
Mentre lo posavamo sui sedili posteriori lo sentì mugugnare qualcosa.
-Caricarlo?! Non sono un sacco di patate.-
La sua voce però era così rauca,dolorante e rotta che quella frase somigliò più ad un lamento per le ferite che a un borbottare per l'espressione che avevo usato.
Harry mise in moto ed io mi accomodai nel posto accanto al conducente,poi parlò:
-Credi sia stata una buona idea?-
-Non credo nelle buone o cattive idee ma credo nei momenti giusti o no e quello che stiamo facendo è la cosa giusta al momento giusto!-
-Dove lo portiamo? Non sappiamo nulla di lui. Vabbè all'ospedale lo riconosceranno e poi chiameranno la sua famiglia...-
-...no,in ospedale no!-
-Ma l'hai visto com'è conciato?-
-Si,ma l'ospedale non è un buona idea,potrebbe peggiorare la situazione!-
-Ah,curarlo potrebbe peggiorarlo? Zahira ti senti bene? Ascolti ciò che dici?-
-Harry ti prego,portami a casa,mia madre ha un kit di pronto soccorso,per stasera useremo quello poi domani ciò che vorrà fare sarà lui a deciderlo...-
-...domani? E dove dormirà? Porterai a casa uno sconosciuto dicendo: 'ciao mamma,ciao papà,lui è un tipo che stava per morire,totalmente sconosciuto che ho trovato per strada e mi è venuto un innato senso da croce rossina per cui stanotte alloggerà qui!'-
La sua espressione si induriva ad ogni parola,quasi non lo riconoscevo più.
-Harry calmati.Non ho detto che lo terrò a casa mia.-
-E dove lo terrai? In cortile?-
-Ci penserò quando saremo arrivati e poi questo....- presi fiato quanto coraggio -....questo non è un problema tuo!-
Forse quelle parole lo avevano ferito,per questo tacque per tutto il tragitto.
Ma cosa potevo fare? Mi stava attaccando da quando avevo messo piede fuori dall'auto! E pensare che mi stavo battendo per una giusta causa!

Aprì lo sportello dell'auto e uscì velocemente,dissi solo:
-Aspettami qui,torno subito.-
Salì di corsa in casa,tutto era tranquillo. Ovviamente a quell'ora della notte le persone dormono,non si mettono di certo a giocare alla dottoressa e al paziente bisognoso.
Socchiusi la porta d'entrata con la massima delicatezza per non farmi sentire da nessuno,in casa e fuori.
Tornai all' auto e trovai Harry che mi aspettava poggiato allo sportello del guidatore.
-Tua mamma ha davvero un kit di pronto soccorso in casa?-
-Si,avevi dubbi?-
Mi sorrise e poi si avvicinò baciandomi la fronte.
-Mi dispiace per prima,sono stato uno stupido è solo che non mi sono mai trovato in questa situazione ed ero un pò frustrato. Sei fantastica e stai facendo ciò che chiunque avrebbe fatto,chiunque con un pò di cuore certo...-
-...non fa niente.- sorrisi -Imparerò a non farti perdere la pazienza così come tu imparerai a controllare i tuoi nervi sotto pressione.-
-Impareremo a vicenda.-
-Ora occupiamoci di quel poveretto...-
-Oh,ho un'idea.-
-Sentiamo...-
-...ti lascio le chiavi dell'auto,resta lì con lui e stai attenta che non abbia emorragie,io devo andare,si è fatto tardi e domani o meglio,oggi,tra qualche ora dovrò essere a lavoro.-
-Ma non puoi,la tua macchina,insomma,no Harry non puoi.-
-No Zahira,mi devo far perdonare.-
Lo abbracciai facendo attenzione al kit che la mia mano destra reggeva.
-Mi raccomando dottoressa faccia un buon lavoro!-
-Dai,non scherzare,spero che non sia nulla di grave altrimenti io...io non riuscirei mai a perdonarmelo!-
-Ehi,non è colpa tua! Non dirlo nemmeno per scherzo! Chiunque sarebbe fiero di vederti fare un gesto del genere! Quel ragazzo si rimetterà presto,cosa che non potrei assicurarti parlando della mia tappezzeria...-
-...scusa,ti ripagherò tutto.Promesso!-
-Abbracciami!-
Mi avvicinai a lui che pronto mi strinse a se,così forte da farmi perdere fiato per un momento.
-Ora dovrai portarne due all'ospedale!-
-Ops! Scusa!-
-Buona notte Harry...-
-...vorrei poterti augurare lo stesso...-
Lanciò un occhiata alla macchina qualche passo dietro le sue spalle.
Sorrisi innocente e poi lo guardai avviarsi a grandi passi verso casa sua,chissà quanto avrebbe camminato,poverino.
Quasi mi sentivo in colpa.
Posai il kit sul sedile porteriore dell'auto,accanto al corpo di Zayn semi-addormentato e corsi verso Harry.
-Ho dimenticato una cosa!-
-Si,anche io!-
Mi venne incontro e mi prese il volto tra le mani.
-Mi sa che abbiamo dimenticato la stessa cosa!-
Lo baciai senza dargli il tampo di ribattere e lui non potè far a meno di ridere.
-Siamo una strana coppia!-
-Siamo una coppia!- dissi con un filo di voce eccitata quando emozionata.
Mi voltai e tornai sui miei passi e lui fece lo stesso.
Entrai in auto e mi sedetti accanto al ragazzo ferito.
-Sei sveglio?-
Accesi la luce interna dell'auto ed iniziai a bagnare le garzine con un liquido disinfettante,chissà quante ne avrei usate quella notte.
Ne arrotolai una a mò di patuffolo di cotone e la pressai vicino al suo sopraciglio dove un pò di sangue continuava a gocciolare incessantemente.
-Mi fa male...-
-...scusa.Pensavo dormissi.-
-Credi che si possa dormire con tutto questo dolore?-
-Giusto. Mi dispiace.-
-Sono ridotto tanto male da farti così pena?-
-Oh,non mi fai pena. Se una persona ti aiuta non vuol dire che tu le faccia pena. E se vuoi sapere la verità si,sei ridotto proprio male.-
Intanto preparai il secondo impacco.
-Ci dovrebbero essere i miei amici al tuo posto...-
-...già,ma credo che non siano poi così tanto tuoi amici...-
Cercò di alzare il lato destro del suo labbro per accennare un sorriso ma non ce la fece,notai il tutto ma rimasi in silenzio.
Per qualche strano motivo sentivo che per lui era davvero imbarazzante farsi soccorrere o aiutare.
-Aspetta,non sforzarti.- Fui capace di dire solo quello mentre tagliavo un pezzo della Mesoft,una garzina particolarmente morbida che si usa per le ferite nei posti più delicati.
Tagliai una striscia rettangolare e nè bagnai solo il centro poggiandola sul suo labbro.
Sotto i polpastrelli delle mie mani sentivo il pizzichio della sua barba.
Provai una fitta allo stomaco.
Mi ricordai di quelle volte che sentivo la barba di Louis sul mio volto quando ogni tanto non si faceva la barba per più di due giorni.
-Se ti faccio male avvisami...-
I suoi occhi incrociarono i miei.
-...ecco,non sono bravo con queste cose ma...-
-...di niente.-
Sorrisi e presi un pò di Amuchina per disinfettare le mie mani.
-Come facevi a sapere che stavo per ringraziarti...?-
-Beh,quando uno inizia una frase come l'avevi iniziata tu,di solito...-
-...grazie,mi hai evitato di dire quella parola.-
-Se era solo questo il problema...figurati...ma sappi che l'hai detta...-
Provò nuovamente sorridere ma il suo volto non reggeva e le sue ferite si riaprivano ogni volta che provava a farlo.
Odiavo quell'essere che l'aveva ridotto così,infondo questo ragazzo nemmeno lo conoscevo,ma nessuno merita una tale atrocità fisica.
-Stai buono,se reagisci peggiorerai la situazione...-
-...mi fa male tutto.-
-Immagino...Dimmi,senti altre ferite che io non vedo?-
-Credo...credo che nell'impatto con l'asfalto ho preso un duro colpo alla schiena,mi brucia ma non credo sia una cosa esterna...-
-...non ci costa nulla vedere,se ci sono ferite evidenti medicheremo anche quelle,prima che s'infettino.-
Lui rimase immobile,non riusciva ancora a muoversi.
-Ti aiuto io,togliti queste cose di dosso e controlliamo...-
Mi sembrava di svestire un neonato.
Gli alzai prima un braccio e gli sfilai la manica sinistra della giacca.
-E ora arriva il problema...-
Lo disse con aria delusa,probabilmente da se stesso,dal fatto che non riusciva a muoversi e ad aiutarmi.
-Sta tranquillo,ci penso io...-
Poggiai tutto il kit con cura accanto a me e poi mi voltai posizionandomi davanti a lui.
Se per caso qualcuno fosse passato di li non avrebbe certo immaginato che ero intenta a fare una medicazione.
Gli misi una mano dietro il collo e staccai la sua schiena dal sedile,con l'altra mano portai via la giacca dal braccio destro.
Poi lo poggiai nuovamente al sedile.
-E una è fatta,ora tocca alla maglia.-
Sollevai,notevolmente imbarazzata,la sua maglia,fin sotto ai pettorali.
Rimisi una mano dietro il collo e dovetti per forza chinarmi su un lato facendo aderire per bene il mio braccio dietro le sue spalle.
Mi senti immobilizzata mentre la mia pelle cercava di abituarsi al contatto con il calore del suo corpo.
-Ce la fai ad aiutarmi...?-
-Di solito sono io che spoglio le ragazze...-
Sorrisi pensando quanto anche lui si sentisse in difficoltà.
-Cerca di alzare il braccio...-
Sentì che per farlo radunò tutte le forze che gli erano rimaste in corpo e quando ci riuscì,in fretta,gli sfilai il braccio sinitro dalla maglia,fortunatamente abbastanza larga da non impedire i movimenti.
Ero praticamente seduta sulle sue ginocchia anche se mi reggevo sulle mie gambe che sprofondavano nei sedili,il mio peso lo avrebbe distrutto altrimenti.
-Ok,ora sta buono altrimenti si solleveranno le garzine dalla faccia...-
Lui annuì senza dire nulla ed io cercai di allargare il collo della sua maglia il più possibile per permettergli di uscire la testa senza alcun problema.
Fortunatamente ci riuscì e anche abbastanza in fretta.
-Abbiamo quasi finito...-
-...il problema sarà rivestirmi,non credi?-
-A quello ci pensiamo dopo...-
Sfilai anche la maglia,come poco prima con la giacca,dal suo braccio destro.
-Cel'abbiamo fatta.- sorrisi.
Tornai al mio posto e poi lo aiutai con cura a girarsi,tutti quei movimenti in macchina erano davvero faticosi.
Quando la sua schiena mi fù davanti ben in vista poggiai la mano sulle sue spalle.
-Non so se sei messo peggio davanti o dietro,altro che dolore interno,qui è tutto esterno!-
Nuovamente lui tacque ed io preparai tutto per medicare quei graffi che sembravano quasi non provenire dalla sua lite di poco prima con quell'armadio vivente.
Lo sentì stringere i denti ma ogni tanto qualche piccolo sospiro usciva dalla sua bocca ma non osava lamentarsi.
Il disinfettante colava giù per i tuoi raschi bagnando le mie ginocchia che erano attaccate al suo fondoschiena.
-Abbiamo quasi finito...-
-...credo che stasera Dio abbia vegliato su di me.-
-Dio veglia sempre su di noi,anche quando non crediamo sia possibile.-
-Come ti chiami?-
-Zahira!-
-Io sono...-
-Zayn,Zayn Malik.- anticipai la sua risposta.
Di sicuro non aveva ancora capito chi io fossi,forse quel modo di presentarsi che lui aveva usato qualche mese prima con me,gli avrebbe fatto ricordare e magari capire come mai ci tenevo così tanto a soccorrerlo.



 

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Capitolo 26
*** What's up? ***


-Come fai a...-
-..tranquillo,non ti ho preso i documenti. Qualche tempo fa io e la mia amica andammo allo Shopping Centre e...-
-...e tu sei quella ragazza che mi ha rincorso.Giusto?- questa volta fu lui ad anticiparmi.
-Giusto.- sorrisi e capì che adesso si ricordava di me.
-Quant'è piccolo il mondo...-
-...no,il mondo è grande,più che altro è il destino...-
Chiusi la bottiglia del disinfettante rimisi tutto con cura nel Kit.
Lo voltai delicatamente facendogli poggiare la schiena sul sedile,povero Harry,o meglio,povero il mio portafogli quando mi sarei offerta di portare la sua macchina al lavaggio!
Mi chinai per prendere i suoi indumenti,ancora cinque minuti e avrei dovuto rivestirlo.
Sollevando la testa per ripiegarli dal verso giusto notai che il braccio destro di Zayn era particolarmente segnato da macchie.
Erano lividi che stavano andando via ma anche nuovi segni su quella pelle rovinata,macchiata dal viola e sangue grunito.
Non dissi nulla ma son certa che lo notò quanto i miei occhi distrattamente di posarono proprio su quei punti segnati dal dolore.
-Posso rivestirti?-
-Credo di poterti aiutare di più sta volta...-
-...cos'è cambiato da mezz'ora fa?-
-Mi sento più forte,la debolezza sta sparendo...-
-...di già?-
-O sei tu a far miracoli o io non ero ridotto poi così male...-
-Io non faccio miracoli e ti assicuro che eri una pozza di sangue,quando ti guarderai allo specchio mi crederai...-
Mi avvicinai e pian piano gli infilai la maglia.
Iniziavo a sentire un pò di paura,era un ragazzo tranquillo ma il suo corpo era così martoriato che mi induceva a pensare che non doveva essere lo stesso per la sua vita.
-Appena sarai rivestito potrai riposarti promesso,ti lascerò dormire in pace...-
-...a e dove dovrei dormire?-
-In macchina?-
-Non ho mai visto un malato essere trattato così!-
-Ehi,tu non sei malato! Sei lesionato!-
Risi e lui si sforzo di portare il suo corpo in avanti per permettermi di infilargli la giacca.
-A minuti sorgerà il sole...andrò a casa mia,hai fatto già abbastanza per me.-
-Beh ma per ora è ancora buio,aspetterò qui con te,dormirò più tardi,verso le 10,rientrando in casa!-
-Perché stai facendo tutto questo? Non mi conosci nemmeno!-
-Hai ragione però anche tu non mi conoscevi quel giorno al centro commerciale eppure...eppure mi hai salvata...-
-...quello non è un salvataggio! Diciamo che ti ho tolto da un guaio,così come ho fatto ieri ma ieri mi è andata decisamente peggio...-
-Beh,ieri non hai avuto a che fare con dei bambini,questo è certo...-
-...già.-
-Riposati ora,ne parliamo più tardi o per lo meno non appena il tuo labbro si sgonfierà...-
Il ragazzo chiuse gli occhi e appoggiò il capo al sedile alle sue spalle.
Solo allora notai come tutto lo scuro dei suoi colori era perfettamente omogeneo sul suo viso.
Aveva delle folte sopraciglia che racchiudevano il marcato taglio dei suoi occhi leggermente a mandorla.
Le sue ciglia anche se chiuse per il momento erano visibilmente lunghe e nere,nere come i suoi occhi,nere come i suoi capelli,nere come i suoi lividi.
Il suo naso era leggermente sporgente in punta e sotto spuntavano alcuni peletti che costituivano la barba sopra il labbro,o quello che rimaneva delle sue labbra.
Non erano labbra carnose,appena più sottolineate sotto ma comunque sottili e rosee,di sicuro sarebbero state rosee se quel brutto taglio al lato non avesse preso il sopravvento macchiandole di rosso sangue,li dove ormai giaceva un cerotto.
Dopo poco presi sonno anch'io pensando a quanto buffa fosse la vita guardando la situazione in cui mi trovavo.
Seduta nella macchina del mio ragazzo a vegliare su uno sconosciuto.


Mi svegliai solo qualche ora dopo quando il sole era ormai alto e in macchina iniziava a sentirsi un certo caldo e l'odore del sangue secco non aiutava molto.
Presi il cellulare dalla mia tasca e guardai l'ora.
9:01,poi sentì Zayn lamentarsi nel sonno,forse sentiva dolore.
Aprì il finestrino e poi gli misi una mano sulla guancia non danneggiata.
-Zayn,è tardi,i tuoi genitori si staranno chiedendo dove sei finito,ci siamo addormentati,ormai c'è il sole...-
Aprì gli occhi e mi guardò incredulo,come se non stesse capendo cosa fosse accaduto.
Continuai:
-Io,tu,ieri...-
-...si mi ricordo!-
-Buongiorno...-
Sorrisi imbarazzata dalla situazione aprì lo sportello e lo richiusi con cura poi andai dal suo lato.
Aprì il suo sportello e poi mi chinai dicendogli:
-Ti stavi lamentando nel sonno,credono sia stato per i dolori,come ti senti?-
-Uno schifo.-
-Immaginavo,vieni su ti do un antidolorifico...-
-...ottima idea,non poteva venirti ieri?-
-Ci avevo già pensato ma ieri in casa c'erano i miei genitori a quest'ora non dovrebbe esserci nessuno ecco perché ti porto con me.Ce la fai a camminare?-
-Credo di si.-
Si girò e mise le gambe fuori dall'auto poi allungò il braccio verso l'esterno.
Gli tesi il mio e lo afferrò subito.
-Appoggiati a me.-
Lo fece senza esitare e con un braccio il braccio libero chiusi la macchina.
-Ci sono scale?-
-C'è l'ascensore!-
Arrivammo davanti alla porta e dalla mia borsa presi il mazzo di chiavi per poi aprire.
-Aspetta qui...-
Entrammo in casa mentre lui rimase fermi poggiato con le spalle sulla porta d'entrata chiusa.
Andai in bagno e presi un telo mare per poi tornare in salotto e sistemarlo sul divano.
-Mettiti qui,vado a prendere acqua e compresse...-
Si limitò a fare ciò che gli dissi ed io andai in cucina.
Versai l'acqua in un grande bicchiere da succo di frutta e poi poggiai le compresse in un tovagliolo di carta.
Ritornai in salotto e lo sopresi mentre osservava il suo riflesso nel tavolino di cristallo vicino al divano,la tv era spenta e anche quella era un altro punto per specchiarsi.
Non aveva l'aria di uno che apprezza ciò che vede.
-Mi dispiace,accendo la luce...-
-...non è colpa tua.-
-Nemmeno tua,non reagire così...-
-...infatti,questa non è una reazione.-
-Tieni,prendi queste...-
Gli diedi il tutto e bevve l'intero bicchiere in un sorso.
-Hai bisogno di mangiare qualcosa...già che ci siamo vieni in cucina che prepariamo qualcosa di decente...-
Sorrise,per la prima volta lo vidi sorridere per qualcosa senza che ci pensasse su due volte.
-Dopo mi farai il bagnetto e mi manderai all'asilo?-
-Solo se necessario!-
-Hai sempre la risposta pronta,non mi capita spesso di incontrare gente che...-
-...che sa tenerti testa? Dai vieni.-
Sorrisi nuovamente e lo accompagnai in cucina poi ripescai il mio cellulare e vidi che c'erano due nuovi messaggi:

Harry
"Spero che sia andato tutto bene,immagino che hai passato la notte in bianco e che ora starai riposando,non preoccuparti,fatti viva appena sarai cosciente.Allora buona notte! :) Ti voglio bene e sono fiero di te."

Sorrisi leggendo quel messaggio,non pretendevo un 'ti amo' dopo un giorno e non lo desideravo nemmeno,io infondo non provavo ancora quel sentimento per lui,gli volevo bene ma l'amore è un'altra cosa,una cosa che col tempo avremmo scoperto insieme.

Louis
"Passare la notte in una macchina che non è tua con un malandrino e non rincasare nemmeno in tempo per evitare alla povera gente del posto di vedere tutto quello scempio...ah Zahira,stai diventando proprio una cattiva ragazza da quando non ci sono più io con te!"

A questo messaggio risposi senza esitare.

"Fottiti."
Nessuna spiegazione,ero così stupita da quel messaggio che non credevo fosse vero.
Lasciai il cellulare incustodito e tornai da Zayn che attendeva senza dire nulla.

Misi in tavola biscotti,latte,cerali e caffè.

-Prendi ciò che vuoi...-
Io intanto riempì la mia tazza con latte e caffè.
Lui prese la tazza per fare la sua colazione.


-Allora...- cercai di rompere quel silenzio assordante -...vai a scuola?-
-Ti sembro un tipo che va a scuola?-
-No,mi sembri uno che riscalda le sedie.-
-Hai un futuro come indovina!-
-Mh,chi lo sa,mai dire mai.-
Sorrisi e aspettai che finì i suoi cereali.
Poi lo guardai e notai che la sua maglia era tutta sporca.
-Bagnetto e asilo? Beh sulla seconda non sono sicura ma sulla prima ci metterei la mano sul fuoco.-
Mi guardò curioso e io mi diressi in camera da letto aprendo l'armadio di mio padre.

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Capitolo 27
*** Stupido cuore. ***


Tornai in cucina con dei vestiti casual di mio padre,cose non troppo raffinate.
Una polo bianca che usava di solito per le sue passeggiate domenicali quando era a casa. Un paio di jeans che di sicuro sarebbero andati bene a Zayn,mio padre ci teneva molto al suo fisico infatti nonostante i suoi 42 anni era nel pieno delle forze,son certa che la taglia era la stessa. Per sicurezza presi anche un paio di calzini puliti,sulle scarpe ero titubante,poi lasciai perdere.
-Ho preso le cose meno vistose possibile,vieni ti faccio vedere dov'è il bagno...-
-...hai già fatto abbastanza,davvero,è meglio che vada...-
-So ciò che ho fatto ma non puoi uscire così,immagino che ti ci vorrà un pò prima di arrivare a casa tua ed ora è giorno,la gente vede e agli occhi indiscreti non passaresti certo inosservato.-
-Ti preoccupi molto dell'opinione altrui,vero?-
-No,affatto. Ma fossi ridotta in te,mi preoccuperei eccome!-
-Dammi uno specchio...-
Si guardò e poi capì la situazione e quindi continuò: -Non posso lavarmi qui...-
-...non ho detto che devi lavarti,semplicemente puoi rinfrescarti dato che sudore e sangue non sono un'ottima fragranza di deodorante e cambiarti...-
-E se le ferite si aprissero con l'acqua...?-
-Aspetta,ti aiuto io...-
Mi avvicinai e notai che avevamo la stessa altezza.
Gli tolsi la giacca e lui sorrise.
-Ci risiamo...-
Lo guardai sorridendo,alla luce del sole era quasi peggio,quella situazione.
-...non credere che io mi diverta a spogliarti...-
-...non ho detto questo,è solo che è strano,è una cosa abbastanza imbarazzante,specie per me.-
-In che senso?-
-Ecco,beh,io sono uno che fa sempre tutto da solo,che non chiede aiuto a nessuno e che non vuole aiuto da nessuno. Sono un tipo abbastanza solitario e mi piace esserlo,credimi se fossi stato cosciente ieri sera ti avrei mandata via,magari anche in modo aggressivo...-
-...non lo avresti fatto,ne sono certa.-
-Cosa ti fa credere questo?- sorrise maliziosamente mentre gli sfilai la maglia,quella era la parte più difficile.
-Non lo so,tu puoi non permettere ad una persona di non aiutarti quando l'aiuto non ti serve ma quando ne hai bisogno,sarebbe da stupidi rifiutare una mano...-
-...dipende dalle situazioni,dal carattere,da tante cose...-
-Vedo che hai comunque da ridire per darti comunque ragione quindi,non si discute ma,non mi avresti respinta ieri sera,lo so.-
-Ti chiedo troppo se mi ripassi le medicazioni? Quando andrò a casa son certo che non ci saranno tutti quei prodotti che hai usato ieri quindi se non ti dispiace...-
-...tranquillo.-
Ripresi il kit e tornai da lui.
-Siediti qui,togliamo i vecchi impacchi e ne facciamo di nuovi...-
Mentre ritagliavo con cura ogni garzina lui guardava il suo riflesso sulla finestra con la tapparella abbassata dalla quale non filtrava luce.
Le ferite non perdevano più sangue,si stavano quasi crostificando.
-Stanno meglio...tra una settimana sarai a posto...-
Tirò un sospiro che non intesi ma che di sicuro non era poi così entusiasta al pensiero.
-Girati che ti sistemo anche la faccia...-
Mentre si voltava la mia mano scivolo sul braccio segnato da quei lividi freschi e non.
-Scusa,non volevo...-
-...non fa niente,sono lì è ovvio che non passino inosservati...-
-Ti fanno male...-
-...no,solo alcuni,quelli più recenti,gli altri non più...-
-...chi te li ha fatti...-
-Nessuno.- Mi rispose in un modo così freddo che quasi sentì tutto il dolore e la rabbia che gelava in se.
-Ho capito,sei masochista.-
Rise e io lo guardai angelicamente,come quando si prende in giro un bambino e come quado giri intorno ad un discorso per portarlo a tuo piacimento senza destare sospetti.
-Forse un pò...-
Quella risposta però mi mandò fuori strada.
Presi un asciugamano e lo bagnai all'acqua mettendoci su un pò di bagnoschiuma.
Lo aprì a palmo delle mia mano e iniziai a lavare il suo petto,facendo attenzione alle ferite,specie sulla schiena.
-Profuma questa roba...-
-...ovviamente,sono i prodotti di bellezza di mia madre!-
Sorrisi e lui rise con me.
Poi lo asciugai e feci attenzione a non premere sui lividi.
-Passiamo alla faccia.-
Staccai i due cerotti che coprivano rispettivamente il sopraciglio e il labbro.
-Ai...-
-...che succede?-
-Sono quasi viola,credi sia normale?-
-Si,è normale,vuol dire che stanno guarendo...-
-...sei mai stato picchiato così ferocemente altre volte?-
-Non sono mai stato curato così bene,dicamo così...-
Sorrisi e poi presi nuovemente le cose per pulire le ferite e mettere su i nuovi cerotti.
-Ok,ora posso vestirti...-
Presi la polo e con cura gliela infilai,era a maniche corte e giusta per la temperatura che c'era fuori ma lui come un flash guardò la sua giacca,gliela passai subito dopo capendo che non desiderava
indossarla ma semplicemente voleva coprire i segni che portava addosso.
-Lì ci sono dei pantaloni e dei calzini puliti,in questo campo non posso aiutarti...vado in cucina...ti aspetto lì...-
Non gli diedi il tempo di rispondere che mi chiusi la porta alle spalle e per temporeggiare andai a ripulire la cucina e poi presi il cellulare decisa a rispondere ad Harry.

"E' stata una lunga nottata,ora vado a riposare.Oggi pomeriggio vengo in negozio a ridarti le chiavi dell'auto,non prima però di averla lavata per bene! Buon lavoro! Ti voglio bene..."

Notai con grande stupore che mi era arrivata persino una risposta da Louis.
"Se non hai da fare possiamo andarci insieme,sempre che tu non sia occupata con quel tipo della macchina."

"Tomlinson la mia vita non ti riguarda! Ti piacerebbe ma no,non sono occupata con il tipo in macchina,sai ora ho un fidanzato e io,non ho bisogno di tradirlo....riesce a soddisfarmi!"

Sembrava che stesse aspettando il mio messaggio poiché la sua risposta fu imminente.

"Zahira,non fare la donna vissuta,sappiamo entrambi che cadresti in tentazione se...ma lasciamo perdere,hai un fidanzato?"
"Ripeto,non sono cose che ti riguardano!"
"Va bene,ti lascio tra i tuoi spasimanti,mi sento di troppo. Ps: ci vediamo in giro! ;)"
"No,Tomlinson,noi due non ci vedremo mai e dimentica il mio numero!"
 
A quel messaggio non ci fu risposta ed io mi affrettai a cancellare ogni traccia di quella conversazione,Harry non doveva sapere nulla,assolutamente.
Zayn apparve alle mie spalle all'improvviso.
-Come sto?-
-Wow...-
Fu l'unica cosa che riuscì a dire vedendolo sfilare con il volto leggermente indolensito.
-Lo prendo per un 'stai bene'-
-Lo è!- dissi sincera.
Quei vestiti sembravano essere fatti a posta per lui.
La polo e i pantaloni si adagiavano perfettamente sul suo corpo,non erano larghi come quegli indumenti che era solito a portare.
Le robe di mio padre gli mettevano in risalto ciò che non poteva che essere un piacere per l'occhio femminile,pettorali e sedere.
Quasi sembrava compiaciuto dall'espressione sul mio volto.
-Ma non ti fare troppi film carino,il mio fidanzato è ti granlunga beh,un doppio wow!-
-E' il ragazzo che guidava?-
-Si!- dissi con un filo d'oroglio.
-Ricordo solo la sua voce,mi piacerebbe vederlo allora.Chissà che mi sono perso!-
Sorrise ironico e io mi limitai a sorridergli.
Andai il bagno e lui mi seguì,presi i suoi indumenti sporchi che aveva piegato e lasciato sul lavandino e li sistemai con cura in una delle buste delle boutique d'alta modo dove mia madre adorava sperperare il suo stipendio.
-Beh,credo che il mio lavoro sia finito...-
-...ti riporterò queste cose,grazie per il prestito!-
-Si chiamano vestiti Zayn,indumenti...-
-...Ti riporterò questi vestiti/indumenti allora...-
-Grazie,ci vediamo presto allora...-
-...già,ci vediamo presto.-
Non mi ringraziò a parole ma subito si aprì in un abbraccio protettivo.
Eravamo della stessa altezza eppure in quel momento mi sentì piccola a tal punto da dover far peso sulle punte dei piedi per essergli almeno alla spalla.
S'incamminò verso la porta con la sua tipica camminata da gangster e poco dopo uscì rivolgendomi un breve sguardo di saluto.
Tornai in bagno per ripulire tutto e una volta fatto mi abbandonai nella doccia.
L'acqua tiepida s'infrangeva sul mio corpo portando via tutta la stanchezza di quella notte.
Mi preparai un thé e subito dopo in un sechiello misi tutto l'occorrente per ripulire la macchina di Harry.
Poi mi fermai davanti al mio armadio prendendo le prime cose che mi capitarono sotto li gli occhi.
Pantaloncini color salmone e canotta blu,un paio di pedalini bianchi e le mie scarpe da tennis preferite sempre di quest'ultimo colore.
Lasciai umidi i capelli portandoli su un lato solo con un ferretto poi presi tutto l'occorrente e andai in macchina.
L'aprì con cura e iniziai a pulire tutto,in particolar modo nei posti in cui c'erano tracce di sangue.
Ad un tratto sentì una voce famigliare alla mia spalle che mi cingeva dai fianchi portandomi davanti a se.
-Fortuna che avevo detto 'a mai più rivederci'!- dissi annoiata dalla vista che si presentava davanti ai miei occhi.
-Non l'hai detto,probabilmente lo avrai pensato...-
-...probabilmente!-
Guardai Louis leggermente indignata ma totalmente indifferente.

Subito dopo mi squillò il telefono lo presi non curante di sembrare maleducata.
Harry mi aveva risposto.
"Non preoccuparti,ci andremo insieme al lavaggio,sarà anche un occasione per passare un pò di tempo insieme..."
"...ormai,ho quasi finito.Il tempo per stare insieme lo troviamo comunque,passo lo stesso più tardi a lasciarti le chiavi."

Tornai a guardare Louis con aria strafottente dopo aver sorriso per tutto il tempo guardando il mio cellulare.

-Stai sprizzando amore da tutti i pori,sei orripilante sotto quest'enfasi,sai?-
-Si chiama amore Louis,non è enfasi momentanea,è amore!-
-Chiamalo come vuoi ma non non ti brillano gli occhi come quando guardavi me...-
-...che bravo sai mettere i tempi al passato al momento giusto!-
-Sono inutili questi giochi di parole per cambiare discorso.-
Effettivamente quell'affermazione mi aveva un pò colpita quanto spazientita.
Si avvicinò a me così tanto che indietreggiando andai a sbattere la testa contro il tettuccio dell'auto.
-Ci risiamo!-
-Mi dispiace...-
-...no,dispiace a me che tu sei ancora qui!-
-Mandami via...-
Quasi mi mancava il fiato,era così vicino, il sole era così caldo,eppure avrei giurato di sentire i brividi sotto pelle.

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Capitolo 28
*** Amo sbagliare,amo farmi del male... ***


http://www.youtube.com/watch?v=jRQgx0XHPIo&feature=related
Mi sembrava di essere finita nel video di Antonino sulle note di 'Resta ancora un pò'
-Louis,va via.-
Abbassai la testa guardando l'asfalto sotto i nostri piedi.
Lui restava immobile davanti a me e giuro che avrei voluto sparire nel nulla,tutto pur di andare lontano da lì.
-Sei felice con lui?-
-Sono la sua unica...-
-Lo ami?-
-Mi vuole bene...-
-Hai la forza di guardarmi negli occhi e dirmi che vuoi stare con lui?-
Rimasi in silenzio attendendo un qualcosa che potesse salvarmi da quella situazione.
Continuavo a guardare un punto indefinito vicino ai miei piedi.
Il silenzio era assordante e la vicinanza percettibile fino all'ultimo millimetro.
La sua mano toccò il mio mento sollevandomi il volto e spingendomi ad incrociare i suoi occhi,quelle due isole sperdute in cui avevo sognato di navigarci tante volte che quando lo iniziai a farlo non mi sembrava vero.Ora invece erano solo errori nei quali non dovevo ricadere,per nessuna ragione al mondo.Non erano isole paradisiache,erano trappole mortali.Lui non era il principe,lui era il pirata.
-Perché sei qui? Perché ora? Perché non vuoi andartene? Perché hai deciso di torturarmi...?
-E se non fosse una tortura ma a....-
Non rispose alle prime 3 domande ma saltò direttamente all'ultima,era troppo e aveva anche il coraggio di dire che non era tortura,allora cos'era? Amicizia? Beh quella sa dove può mettersela?
-Non m'interessa cosa sia per te.Le tue parole non m'interessano.Ti dico cos'è per me invece,è dolore,è assurdità,è amarezza,è umiliazione,è tutto ciò che di più brutto c'è al mondo...-
Per la prima volta in vita mia dissi quelle parole così decisa che non lasciai spazio a lacrime,gesti o altre cose inopportune.
Louis mi guardò intento a replicare,ancora una volta ma non gli diedi l'occasione di poterlo fare.
Lo spinsi via e chiusi la macchina di Harry.
Entrai nel portone e per la prima volta l'ascensore era al piano giusto al momento giusto.
Mi ci infilai di corsa spiengendo subito il numero del piano di casa mia,attendevo che le porte si chiudessero e mi sembrò che fossero più lente del solito,quasi fremevo.
Proprio mentre si stavano per chiudere qualcuno ci passò in mezzo e il sensore spinse le porte ormai semi chiuse a riaprirsi.
Louis mi fu davanti ed io tentannai su me stessa.
Restò fermo fino a quando le porte non furuno chiuse perfettamente e sentimmo lo sbalzo mentre l'ascensore saliva diretta verso casa mia.
Non ero consapevole delle mie azioni,delle mie parole,del mio corpo e di ciò che sarebbe accaduto dopo.
Quando finalmente mi si avvicinò non disse nulla,mi strinse dalla schiena e mi avvicniò a lui baciandomi con tutta la forza che aveva in corpo,sentivo il fiato diminuirmi contatto dopo contatto e quando le porte si riaprirono per indicarci che eravamo giunti a destinazione,non ebbi la forza di staccarmi da lui.
Lo strinsi dal collo abbandonando le mie braccia intorno al suo meraviglioso viso,proprio come un paio di mesi prima mi ero ripromessa di non fare,mai e poi mai.
Aprì la porta nel modo più veloce possibile spingendo lui dentro con me.
Un calcio sferrato da Louis la fece richiudere mentre io ero tra le sue braccia pronta per andare in camera mia.
Ad ogni passo i nostri baci erano sempre più intensi,quasi mi sembrava di sognare,
Quando mi poggiò sul mio letto tenendomi ancora vicina a lui,lo guardai incapace di fare altro e quando per desiderio iniziammo a toglierci i vestiti consapevoli di cosa sarebbe accaduto di li a poco,ebbi solo il coraggio di dirgli:
-Ti odio.-
-Mi hai lasciato solo per tutto questo tempo.-
-Ti odio.-
-Mi hai fatto sentire come il ragazzo più schifoso sulla faccia della terra.-
-Ti odio.-
-Mi hai sostituito con un altro,hai frequentato altri ragazzi.-
-Ti odio.-
-Ed è per questo che ti amo.-
Lo guardai con gli occhi lucidi di una persona che ha appena ricevuto un miracolo.
Lui continuò stando fermo su di me.
-Ti amo come quel giorno in cui scappasti via da me,ti amo come prima quando non hai capito che non lo faccio e non l'ho mai fatto per tortura ma per amore.Ti amo perché non mi fai mai finire di parlare e ti amo perché sei forte e sai respingermi e farmi andare fuori di testa. Ti amo perché sei gelosa e ti amo perché sei riuscita a rifarti una vita senza di me.-
-E invece io ti odio. Ti odio perché continui a cercarmi,ti odio perché ora so che mi ami.Ti odio perché mi fai sempre finire di parlare. Ti odio perché non sei forte e vieni da me e perché sei facilmente influenzabile. Ti odio perché non sei stato visibilmente geloso per tutto questo tempo e ti odio perché nonostante tutto non riuscirò mai a rifarmi una vita senza di te.-
Lo abbracciai quanto più potevo,sentivo il calore del suo corpo sul mio.
Il suo petto nudo sul mio intimo candido,la sua eccitazione sui miei pantaloncini e il suo respiro che pian piano iniziava ad affannarsi sul mio.
-Scusa,perdonami,io voglio scegliere,ma non posso...-
-...che vuol dire? Stai ancora con Amy?-
Lo spinsi via dal mio corpo e ricadde a pancia in su guardando il soffitto sopra di noi,esattamente come stavo facendo io dopo quelle parole.
-Si. Ma anche tu stai con un altro!-
-Harry non è un problema.-
-Perché Amy dovrebbe esserlo allora? Ci amiamo giusto? Dimmi che mi ami...-
Mi girai su un lato e poi salì su di lui che restò sdraiato immobile mentre mi sedevo sulla sua cintura.
-Non posso amarti se c'è lei...-
-...ed io posso amarti se c'è lui?-
-Siamo sbagliati io e te Louis...-
-...io non posso mollare Amy!-
-Dimmi il perché!-
-Perché se io la mollo suo padre manderà in rovina la mia famiglia...-
-...quindi è per questo che state insieme? Per affari?-
-Si,o per lo meno io,lei credo che mi ami realmente o più semplicemente ama il fatto che sa di potermi pretendere...-
-...che stronza!-
Mi chinai su di lui,la mia testa sprofondò nel suo petto.
Le sue braccia si strinsero attorno a me.
-Mi dispiace...-
-...anche a me.-
Restammo così per un pò di tempo,l'atmosfera era svanita e nessuno dei due aveva peccato.
Non so come ma riuscì persino ad addormentarmi al suo fianco e  quando mi svegliai lui non era più con me.
Mi guardai attorno e notai che mi aveva messo un lenzuolo addosso,anche se faceva caldo forse aveva pensato che mia madre vedendomi in reggiseno sul letto avrebbe potuto insospettirsi e forse lo aveva fatto per non crearmi problemi.
Ero confusa.

Guardai il cellulare e notai che erano le 16:00.
Mi rivestì in fretta,sistemai i capelli e spruzzai un pò di profumo in stanza e sul mio corpo,tanto per cacciare via l'odore di Louis.
Presi le chiavi dell'auto e corsi al negozio.
Bussai un paio di volta prima che Harry potesse aprire la porta,poiché ero fuori orario di apertura.
-Posso entrare?-
Mi sorrise e  mi fece spazio richiudendo la porta alle sue spalle.
-Ti ho riportato le chiavi,l'auto è pulita...-
-...grazie,non dovevi,sarei passato io in serata.-
-Volevo vederti...-
Sorrisi e mi sentì una grande merda pensando a quello che avrei potuto fargli poche ore prima,ciò che desideravo fare e che se Louis non avesse aperto bocca,avrei fatto.
Lui mi guardava così fiducioso,non immaginava nulla e nei suoi occhi vedevo l'interesse e la curiosità che lo divoravano vivo ma che contemporaneamente gli impedivano di far qualsiasi cosa nei miei confronti.
-...allora hai fatto bene a venire,anch'io volevo vederti.-
Si avvicinò a me e mi lasciò un leggero bacio sulle labbra prima di allontanarsi nel retro,dove era evidente che volesse che lo seguissi.
Certo,quel bacio non era nemmeno lontanamente paragonabile a quelli di Louis.
Lo seguì e mentre lui sistemava imbarazzo il negozio io mi limitavo a guardarlo tranquilla mentre dentro morivo sempre un pò di più.
-Come stai? E quel ragazzo...?-
-Oh,Zayn sta bene,è tornato a casa sua,chissà,forse un giorno lo rivedremo...-
Sorrise e si lavò le mani.
-Beh l'importante e non averlo abbandonato...-
-...parla Mr 'AndiamoViaAll'Istante'-
-Dai,poi mi sono ricreduto,gli ho anche offerto la mia povera bambina...-
-...io non sono una bambina...-
-Infatti non parlavo di te,parlavo dell'auto!-
Quasi misi il broncio scioccata da quella risposta lui se ne accorse e mi venne incontro.
Mi baciò la fronte e poi rise mostrando le fossette.
-Lei è la mia bambina,tua sei la mia donna.-
Mi cinse i fianchi a mi baciò,mentre ricambiavo quella sua effusione d'amore mi guardavo intorno pensando che ero in trappola e che non avrei mai avuto il coraggio di stravolgere tutto e tutti per un capriccio che dall'altra parte sarebbe rimasto nascosto per forza di cose.

 

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Capitolo 29
*** Cattive sensazioni. ***


Quella mattina il sole era particolarmente caldo a tal punto a farmi svegliare nel più profondo dei miei sogni/incubi.
Era dolce il potersi svegliare alle 12:00 e non avere nulla da fare per tutto il giorno,non dover correre su e giù dai mezzi di trasporto e non dover passare i pomeriggi sui libri,eppure sentivo un pò di nostalgia.
Feci qualche passo lontano dal mio letto e sfiorai con i polpastrelli della mano,la ruvida scrivania sulla quale un tempo si era poggiato Louis,a dire il vero tutto in quel momento mi sembrava un piccolo pezzetto di Louis.
Il mio letto,i muri,il pavimento e persino quelle lenzuola che non avevo ancora cambiato.
Aprì la tapparelle e subito i raggi del sole furono pronti per oltrepassarmi il PH della pelle.
Spalancai la finestra sperando in un soffio di vento,ma purtroppo dovetti accontentarmi delle urla giocose dei bambini in bicicletta e il panorama che mi offriva vecchietti e donne di mezza età impegnati nel  jogging  come in qualcosa che potesse o no salvargli la vita.
Mi precipitai in cucina quasi nauseata da ciò che mi circondava.
Accesi la tv spingendo direttamente il tasto 8 del telecomando sincronizzandomi su MTV.
Fanculo a quell'ora non c'era musica a palla ma Teen Mom,le mie prospettive andavano peggio di minuto in minuto.
Sentivo un gran casino nella mia testa.
Non riuscivo a pensare e guardandomi attorno avrei voluto tanto sotterrarmi.
D' un tratto suonarono al campanello,con mio padre fuori città e mia madre a lavoro chi poteva essere?
Aprì lentamente sperando che non fosse Louis avendo scartato a priori Harry poiché era a lavoro,senza alcun dubbio.
Mi ritrovai ad afferrare la maniglia incrociando le dita della mano libera dietro le spalle.
Non volevo vederlo,non ora almeno,altrimenti sarebbe finita male e son certa che in quel programma su MTV avrei potuto vedere la mia faccia.
Per un attimo nel mio cervello si aprì una scatola a mò di album fotografico con immagini di me con capelli arruffati, enormi pigiamoni e casa sotto sopra con sottofondo musicale made in newborn.
Inorridì al sol pensiero.
A mia grande sorpresa quando mi decisi ad aprire definitamente la porta vidi immobile sul tappetino mogano con la scritta 'Welcome' una figura semi-conosciuta,era Zayn.
 
-Ciao.- dissi più a me che a lui.
-Sono venuto a portarti gli indumenti di tuo padre...-
-Oh,grazie,sei stato...ehm...tempestivo...-
-...non mi piace avere affari in sospeso...-
-Vuoi entrare?-
Gli lasciai via libera facendo scorrere la porta alle nostre spalle non appena fu dentro.
Andai in cucina sperando che mi seguisse,non ancora cosciente che ero in pigiama,con i capelli scompigliati e una cera decisamente non buona,ma cosa m'importava? Lui era meno che zero.
-Guardi davvero questa roba?-
Sentì la sua domanda e il suo sghigniazzare quasi incredulo a ciò che vedeva.
-Ehi,mi sono appena svegliata,speravo in un pò di musica decente e invece mi sono ritrovata sto coso qui,poi sei arrivato tu e non ho avuto nemmeno il tempo di cambiare canale...-
-...o pigiama!- 
Sembrò accorgersi solo ora delle mie condizioni e in effetti anch'io mi resi conto solo in quel momento che non ero in pigiama ma ero abbastanza indecente e quasi in intimo.
La canotta bianca non aiutava molto il mio reggiseno blu e rosa a mimetizzarsi e le mie gambe erano tutte scoperta fin sotto i glutei grazie a quei micropantaloncini del cazzo che si ostinava a comprarmi mia madre dicendo che erano chic,comodi e freschi per dormire in piena estate,peccato che erano poco anzi direi pochissimo dignitosi.
La mia tazza con latte e cereali per poco non precipitò a terra,fortunatamente lui rivolse il suo sguardo altrove ovvero dove la luce del sole illuminava casa.
I suoi occhi riflessi in quel punto illuminato quasi lasciavano il buio del loro colore natale per inventare sfumature dorate,se non fossi impazzita avrei persino azzardato che facesse concorrenza agli sbalzi di Edward Cullen.
Il labbro era ancora gonfio e malgrado volesse nasconderlo,aveva ancora il viso indolensito ma fortunatamente tutte le ferite come quella al sopraciglio si stavano crostificando pronte a svanire.
-Ti senti meglio,intendo,da ieri?-
-Ho ancora qualche dolore ma non mi lamento...e tu? Hai riposato?-
Pensai a cosa accade ieri dopo che Zayn fu andato via e quasi abbozzai un sorriso malizioso per poi tornare seria e rispondere:
-Diciamo di si...-
-...bene.-
Serrò la mascella come ad indicare che il dialogo era finito,poggiò gli abiti perfettamente piegati sul tavolino e poi si diresse verso la porta.
Certo un grazie mi avrebbe fatto piacere ma da lui non potevo pretendere molto,in quelle poche ore che mi erano state concesse dal destino avevo quasi intuito il suo carattere forte e determinato.
-Bene,quindi,ci salutiamo?-
Mi guardò perplesso,non capì perché,in fondo non avevo detto niente di male no?
-Vuoi salutarmi?-
-Si,ma non mi piacciono gli addi e tanto meno le persone che vanno via come stavi per fare due secondi fa..-
Zayn sorrise ed io mi avvicinai a lui,posai la tazza e poi tornai sul suo cammino.
Allargai le braccia e lui immobile mi scrutò capendo cosa potessi volere ancora.
-Abbracciami idiota...-
-...chi fa da se fa per tre!-
-Cosa?-
-Dicevo per dire...-
Si avvicinò e mi abbracciò quasi intimorito,non sentivo il peso delle sue braccia intorno al mio corpo,ma solo il calore sprigionato da esso.
Come faceva a stare in felpa se fuori c'erano minimo 40 gradi? Ah già,i segni.
-Non mi piacciono gli addii...- sussurrai al suo orecchio prima di lasciare la presa attoro all sue spalle.
-...ma tu non avevi un ragazzo...-
-Io ho un ragazzo e non pensare che ci stia provando con te...-
Alzò improvvisamene le sopraciglia e rise di gusto.
-Non ho detto che ci stavi provando con me!-
-E allora perché mi hai fatto quella domanda?-
-E' un Paese libero...-
-...si ma delle spiegazioni sono sempre gradite,non lasciare le mie domande rispondendo in sospeso!-
-Che caratterino!-
-Sai,sei pareccho snervante,con te la parola addio è più che benvoluta!-
-Come sei permalosa...-
-...come sei stronzo!-
-Mettiti in lista a tutte quelle che hanno quest'opinione di me Baby-
-Se sapevo ti lasciavo morire.- buttai lì così,senza pensarci su molto e soprattuto senza pensare alle parole dei suoi amici quella sera quando veniva pestato dal quel tale alias armadio umano.
Mi fu talmente vicino in un battere di ciglia che dovetti indietreggiare quando mi afferrò per il polso.
-Senti ragazzina,nessuno ti ha detto di venire a salvarmi ok?-
-Però hai accettato l'aiuto.- lo sfidai con nonchalance non curante che la sua presa si rafforzava dopo ogni secondo,di sicuro dopo avrei avuto il segno ma non mi importava non mi sarei mai sottomessa chiedendogli di lasciarmi facendogli notare che mi stava facendo male.
-Sei una grande stronza...-
-...aspetta che lo aggiungo alle lista di cose che...che non mi interessano!-
Contrassi leggermente il braccio e in quel momento spalancò gli occhi ricordardosi che teneva ancora stretta la presa.
-Perché non mi hai avvisato...?- subito mollò il mio polso e rimase a guardare il rossore incredulo.
-...pensavo fossi abbastanza cosciente da accorgetene da solo...- misi il braccio dietro la schiena -...e poi,non mi piace supplicare le persone,ne chiedere scusa e nemmeno farmi aiutare per cui,non ti avrei detto nulla comunque.-
Rise e indietreggiò di qualche passo.
Poi disse incurante della situazione: 
-Siamo uguali sai?-
-Inizi a starmi pesantemente sulle palle...- gli lanciai un occhiataccia sperando che tacesse e se ne andasse.
-...davvero? Non si direbbe dalle forme che lasciano intravedere i tuoi indumenti aderenti...-
-Senti Zayn o come cavolo ti chiami...-
Ritornò ad un passo da me.
-Si?-
Quella era una sfida.
-Vattene via,sai dov'è la porta...-
-...ricodi cosa ti ho detto quando mi medicavi?-
-No,non mi appunto le cose che dici,non m'interessano.- Invece no,io ricordavo sempre tutto,credo fosse un difetto.
-Allora ti rinfresco la memoria...-
Le sue calde mani si posarono sui miei fianchi e la mia canotta bianca si sollevò leggermente permettendo alla sue ultime dita di toccare la mia pelle.
-...ti ho detto che di solito erano le ragazze a spogliare me,possiamo fare un eccezione se la smetti di essere così impertinente...-
-Ti piacerebbe.-
Socchiusi gli occhi come per ammonirlo e girai la testa dall'altro lato ma la sua mano salì fino al mio mento e poi rigirò il mio volto verso il suo.
-Peccato,sembri davvero fremere ma forse non è me che desideri...-
-...precoce.-
-Magari riccioli d'oro saprà soddisfarti meglio...-
Mi fece l'occhiolino e si allontanò fino a raggiungere la porta.
Posò la mano sulla maniglia e poi lo guardai sconvolta dalla sua precendente affermazione.
-...almeno lui non ha bisogno d'immaginare,può avermi ogni volta che vuole!-
Sorrisi divertita e lui mi guardò misteriosamente,chissà cosa gli passava per la testa.
-Tesoro mio,il problema non è chi può avere te,ma il fatto che non appena uscirò da quella porta tu dovrai chiuderti in camera gettare la chiave e sbarrare le finestre perché mi vorrai cercare disperatamente!-
-Si,nei tuoi sogni!- Risposi decisa prima di essere ammutolita nuovamente.
-Anche il quelli,probabile...-
-...sei odioso.-
-...sei amabile.-
-... sei la persona più abominevoledeprecabiledetestabileignobileantipaticodisgustosorepellentesgradevoleinsopportabilemalvistospregevoleripugnantemolesto,disprezzabile che esista...!-
-Effetivamente mi amo anch'io!-
Sorrise furtivamente e io alzai gli occhi al cielo.
-Sei ancora qui?-
Feci cenno con la testa indicando la porta.
-Ci vediamo bambolina.-
La porta finalmente si chiuse e Zayn portò il suo sedere fuori da casa mia.
Che ragazzino impertinente,un momento,a chi è che avevo sentito dire la parola impertitente? Vabbè ci penserò dopo,ma quella è la parola che lo descrive al meglio.
Spensi la tv e andai dritta sotto la doccia.
Quando uscì pronta per andare a vestirmi il mio telefono squillò e vidi che c'erano un paio di messaggi non letti.
Risposi per primo alla chiamata.
-Dimmi Katrin!-
-Ti va di uscire? Io e Niall siamo invitati ad una festa di compleanno,è di sua cugina che diventerà maggiorenne ma tu e Harry potete imbucarvi senza problemi,ci sarà così tanta gente che nessuno...-
Avevo bisogno di evadere così la interruppi: -Dimmi quando e dove!-
-Questa sera,ci vediamo sotto casa tua,sfruttiamo la bambina di Harry!-
-Cosa?-
-La sua macchina cretina!-
-Oh già,e da quando chiami le auto con quel nome banale che i maschi ormai da decenni si ostinano a dargli?-
-Da quando ho un ragazzo che mi porta a gare automobilistiche,partite di calcio o sport estremi...-
-Horan sport estremi? Quel ragazzo sa mascherare davvero bene le sue tendenze,ero certa che fosse il sosia dell'orso abbraccia tutti!-
-Beh,lo è,ma gli piace vedere quella roba,che vuoi farci? Delle volte penso sia bipolare sotto certi punti di vista...-
-Ci vediamo questa sera alle 21:00?-
-Ok,girl,see you later!-
-Inglese?-
-Inglese! Poi ti spiego!-
-Ok! A dopo!-
Riattaccai e aprì i messaggi:

-Il buongiorno di Harry;
-Il 'buongiorno' di mia madre che mi ordinava di lasciare il bagno e la cucina puliti;
-Il 'mi manchi' di Louis;

Risposi ai primi due e poi con calma pensai se fosse opportuno rispondere al terzo messaggio o ignorarlo.
Optai per la seconda.


-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
-Sei favolosa lo sai?-
Harry si avvicinò a me per poi darmi un delicato bacio sulle labbra mentre attendevamo Katrin e Niall.
-Anche tu sei 'wow'-
-Ho una ragazza estremamente colta che conosce alla perfezione il concetto di complimento...-
Sorrise e si passò una mano tra i capelli.
-...sei bello,anzi no,bellissimo!-
Lo baciai con molta più forza di quella che aveva usato lui precedente con me,fino a quando non sentì qualcuno tossire alle mie spalle.
Mi girai aspettandomi il peggio ma fortunamente era la mia migliore amica con il suo ragazzo! 
 

 

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Capitolo 30
*** Qualcosa mi riporta a te... ***


Katrin era favolosa,indossava un abitino rosso con delle scarpette divine,e per dirlo io che adoravo solo le converse vuol dire che dovevano esserlo davvero,infatti non avevano un tacco eccessivo,giusto quanto gli bastava per arrivare al volto di Niall.
Erano blu con deliziosi nastrini rossi che legavano la caviglia e s'intonavano all'abito.
I suoi capelli erano immacolati.
Una grande chioma riccia poco disordinata ricadeva sulle sue spalle e si intravedevano un paio di orecchini a punto luce blu notte.
Portava una piccola borsa a foglio,ok non so come si chiamano e non so se mi avete inteso,ve la descrivo,era rettangolare con una clip al centro e si apriva a mo di lettera e quando era chiusa sembrava quasi una lettera,sempre blu.
Katrin quella sera era davvero perfetta,Niall invece era molto più casual,indossava un paio di pantaloni neri e delle Sneakers della Nike rosse,me gusta,infine aveva optato per una maglia in tinta con le scarpe e una giacca di non ho capito bene quale colore per via del buio ma tendenzialmente scura dato il suo look.
 
Ma passiamo al mio Harry.
Lui si che era impeccabile.
Pantaloni beige e camicia bianca a mini quadratini segnati da righe blu e rosse con delle meravigliose Converse bianche abbonate sotto e un cardigan scuro.
 
E io,beh io ero come al solito.
Converse,jeans e magliettina verde chiaro a mezza manica e una felpa blu nel caso più tardi si fosse abbassata la temperatura.
 
-Andiamo?-
Harry si avvicinò all'auto parcheggiata davanti al cancello del mio palazzo e con il telecomando l'aprì.
Katrin e Niall si accomodarono nei sedili posteriori,come sempre.
Mentre io sedevo a fianco dell'autista.
-Niall,dove sarebbe questa festa?-
Harry giustamente chiese informazioni e il biondo parlò,solo 20 minuti dopo arrivammo a destinazione.
 
-Bene ragazzi,se qualcuno ve lo chiede,la festeggiata alias mia cugina si chiama Tanya,compie 18 anni e l'avete conosciuta in vacanza in qualche luogo esotico,lei viaggia spesso e conosce un sacco di gente di sicuro vi saluterà con un 'Ehi chi si rivede' pur non ricordandosi di voi,ma tranquilli,è a posto!-
Sorrisi e Harry mi guardò dubbioso poi i due piccioncini si allontanarono lasciandoci nella folla di quell'immensa villa leggermente fuori paese.
Scorsi Katrin stringere la mano a delle donne adulte,probabilmente appartenenti alla famiglia di Niall e così sorrisi entusiasta.
-Guarda,credo che stia per entrare in famiglia...-
-...o lo è già?-
-Sono davvero bellissimi insieme...-
-...mmmh,ma noi di più...-
Harry mi mollò un bacio e poi ci incamminammo verso il tavolo delle bevande con la musica a palla che ci rimbombava nelle orecchie.
Per esserci anche persone adulte mi sembrava un pò esagerato,infondo gli adulti/anziani hanno bisogno della loro quiete.
-A che pensi?-
Harry sembrò accorgersi del mio fantasticare guardandomi attorno.
-Oh,che è davvero una gran bella festa...-
-...che è grande non ci son dubbi,vedremo se è anche bella...-
-Io avrei un'idea!-
-Dica pure...- Buttò giù in un solo sorso quella bevanda arancione che si era versato nel bicchiere.
-Andiamo a ballare...!-
Lo afferrai per il braccio e ci lanciammo in quel caos allo stato puro.
-Sai ballare?- La sua voce era quasi impercettibile ma finché mi fosse rimasto vicino lo avrei sentito.
-Guarda e impara...-
Iniziai a fare qualche passo pensando che forse avevo parlato troppo è che di sicuro ero parecchio imbarazzante ma un mucchio di persone mi si radunarono attorno iniziando anche loro a fare passi simili ai miei.
In realtà io non avevo una coreografia ben precisa,improvvisavo a suon di musica ma nulla di che,non mi ero mai cimentata in danze da discoteca.
Harry mi guardava divertito e pian piano veniva allontanato dalla gente che pensava a ballare e non a restare imbambolata come stava facendo lui.
-Non lasciarmi...- urlai invano.
-...ti aspetto fuori da questo macello,attenta a te!-
Decisi che un pò di solitudine non mi avrebbe uccisa e così chiusi gli occhi scatenandomi il più possibile e sentendo i vestiti andare a fuoco per tutto il calore sprigionato dal mio corpo accaldato e dalla gente che si strusciava attorno a me.
Un abbondante mezz'oretta dopo esausta di tutta quella confusione lasciai il tunnel del divertimento per andare verso il tavolo delle bevande e prendendo un bicchiere della prima cosa che trovai davanti.
-Ehi vacci piano con quella altrimenti tra dieci minuti non ti reggerai più in piedi!-
Conoscevo quella voce,cosa diamine ci faceva lì.
Prima ancora che potessi voltarmi per verificare se era frutto della mia immaginazione o realtà,Harry mi fu accanto come per magia.
Mi sentì sollevata e quando mi girai con lui al mio fianco notai che difronte a me c'era Louis.
-Oh,è solo la prima cosa che ho trovato,grazie per il consiglio ma tanto guida il mio ragazzo...- sottolineai il 'mio ragazzo' con un tono di voce decisamente più rigido e presi la mano di Harry che sorrise confuso.
Louis rispose pronto e per nulla sorpreso.
-Piacere- Tese la mano verso il mio riccio -io sono Louis,forse Zahira ti avrà parlato di me...-
In quel momento mi sentivo come quando lo feci impaurire nel cortile della scuola davanti ad Amy.
Harry rispose scaltro e per nulla intimidito: 
-Sinceramente no,comunque,piacere mio,io sono Harry.-
Per poco non mi  rotolavo a terra dalle risate eppure rimasi immobile scrutando con gli occhi la situazione poiché se Louis voleva,avrebbe potuto rovinarmi la serata e forse,anche la vita.
-Bene allora ci vediamo ragazzi!-
Si allontanò a grandi passi e Harry mi strinse a se per poi sussurrarmi: 
-Se vuoi,andiamo via di qui,in questo esatto momento...-
-...forse è meglio.- tentennavo nel dubbio desiderando vedere sul volto di Louis delle tracce di gelosia temendo comunque che spifferasse tutto ciò che era accaduto mentre stavo con Harry.
Mi prese per mano e lasciammo la festa.
Avvisai Katrin per sms e quando entrammo in macchina calò il silenzio.
Così improvvisai:
-Mi dispiace,non sapevo che ci sarebbe stato anche lui...-
-...e di che ti dispiace? Non potevi saperlo,non sei un indovina...- sorrise sincero rassicurandomi,mi sentivo nuovamente una grande merda.
A proposito...indovina eh? E pensare che qualcuno mi aveva detto la stessa parola,in un contesto diverso certo ma la parola era pur sempre quella,peccato che proprio non ricordassi chi fosse stato.
-Grazie Harry,sei così buono e bravo e non potevi rispondergli meglio,gli hai dato pane per i suoi denti...-
Mi guardò e mi diede un piccolo bacio per poi rimettersi al volante.
-Se vuoi la serata non è finita qui...-
-...tu non sei stanco?-
-Se tu vuoi andare girando per tutta la notte io ti starò vicino,anche mi amputassero le gambe...-
-...oh Harry!-
Era cosi dolce cavolo,la perfezione fatta a ragazzo.
Non lo meritavo.
-Allora dove ti porto signorina?-
-Ehm vediamo un pò,non ho bisogno delle stesse,ho i tuoi occhi quindi Rose e Jack attenderanno,io e tu andiamo in un posto tranquillo,ma che non ci sia nessuno in fin di vita...-
Ogni riferimento a Zayn tipoastratto Malik è puramente casule.
Harry sghignazzò e poi imboccò una strada di campagna.
Chissà dov'eravamo diretti.
 
Mentre guidava vedevo le sue mani scivolare lisce sul voltante,i suoi occhi fissare un punto lontano al centro dell'asfalto,il suo corpo adagiato perfettamente sul sedile.
Notò il mio sguardo quasi perso e sorrise.
-Perché mi guardi?-
-Perché tu sei...tu,ah,tel'ho già detto che sei bellissimo?-
-Certo non sono Louis o quel tipo tutto muscoli dell'altra sera ma,ho anch'io un mio fascino...-
-...quel tipo tutto muscoli?- chiesi sconvolta,poi capì -Ah,Zayn!-
-Sai anche il suo nome?- disse in tono scherzoso.
-Oh si e anche la sua data di nascita,il suo indirizzo e la circonferenza dei suoi muscoli sulle braccia...-
Risi e lui mi seguì divertito.
-Zahira io...-
-...si?- dissi ancora sorridente per la mia specie di battuta di prima.
-...beh,io,sono davvero contento di averti incontrato,tel'ho già detto?-
-Mi sa di si...- dissi sincera
-Oh beh allora sono davvero felice di essere qui con te!-
-Anch'io Harry,anch'io.- 

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Capitolo 31
*** Oh,Harry! ***


Passammo la notte in un vecchio cinema per le macchine.
Non credevo che esistessero,io lo avevo visto solo nei film.
C'erano un sacco di macchine ma tutto era silenzioso e c'erano una ventina di coppietta che amoreggiavano tranquillamente non sentendosi in imbarazzo,dopo tutto eravamo tutti li riuniti per scambiare amore con il nostro partener per cui...
 
-E' davvero bello qui,silenzioso,immerso nella natura,romantico direi...-
-...davvero? Ti piace?-
-Davvero! Non parlo solo per dar aria alla bocca!-
Sorrisi e lui allungò il suo braccio dietro le mie spalle e così fummo vicinissimi mentre la notte ci cullava sulle scene del film Via col vento,un classico.
Mi addormentai proprio sul finale e quando sentì il rumore delle auto mettere in moto e partire aprì gli occhi.
-Ehi...-
Sorrisi vedendo che ero praticamente avvolta nelle braccia di Harry e lui che guardava i nomi del cast mentre scorrevano per indicare la fine della pellicola.
-...Ti sei addormentata!-
-Mi dispiace!-
-Non ti ho voluto svegliare...-
-...se non mi fossi svegliata saresti rimasto così per tutta la notte?-
-Probabile...-
Sorrise e mi diede un bacio sulla fronte,sciogliendo l'abbraccio e invitandomi a tornare in macchina.
-Ti è piaciuto il film?-
Cercai di sdrammatizzare ma lui non sembrò infastidito dal mio comportamento del tutto involontario.
-Beh...diciamo che era meglio guardarti dormire...-
-...oh,non credo di essere poi così interessante,specialmente quando dormo!-
-Tu sei sempre interessante,anche fossi muta!-
-E tu sei sempre magnifico! Come fai?-
-Sono sincero,la sincerità è una cosa naturale,io non faccio nulla di speciale!-
Risi e mi rilassai sul sedile mentre alla radio un dj lontano parlava di qualcosa per me incomprensibile data la mia famigerata sonnolenza.
Ero in dormiveglia e Harry non diceva nulla per paura di disturbarmi.
Ad un tratto spalancai gli occhi vedendo l'ambulanza sfrecciare alla nostra sinistra.
 
-Cavolo...i miei timpani!-
-Qualcuno è in codice rosso e tu ti lamenti dei tuoi timpani?-
Harry rise divertito e io subito dopo con lui.
-Beh,ho il sonno leggero...quindi...-
-...sei incredibile!-
-In senso buono vero?-
-Non potrebbe essere il contrario!-
 
Arrivammo a casa mia e Harry si offrì di accompagnarmi fin su,non mi sentì di respingerlo poiché era anche tardi e nel portone poteva esserci chiunque,ok,forse avevo visto troppo film dell'orrore.
 
-Grazie di tutto,per la serata e per avermi riaccompagnata fin qui...-
Lo abbracciai stando ferma sulla porta di casa mia.
-...Katrin....-
-Che succede?-
Lo strinsi ancora più forte,speravo nel meglio ma avevo una strana sensazione.
Sentì qualcosa nello stomaco e la paura che lui potesse allontanarmi o confessarmi una scomoda verità.
-Mi sento uno stupido...-
Mi distaccai e lo guardai allarmata.
Forse già sapeva di me e Louis,allora sarebbe stato davvero un bravo attore,avrei dovuto riconoscerlo.
 
-Perché?-
Gli misi una mano sul volto per accarezzarlo ma in fondo sapevo che stava avendo fin troppa pazienza con me e che mi sarei meritata insulti e molt'altro...
 
-Perché...- inizio sorridendomi amaramente -...perché è una cosa che...è strana...non so come dirlo...-
-Su,sono qui,ti ascolto.-  consapevole del seguito continuavo a spronarlo.
-Io credo che mi sto innamorando...-
-...oh,mi dispiace...-
Harry sorrise e io mi sentì imbarazzata,ancora una volta ero il peso,la seconda scelta,la scorta,lui si stava innamorando di chissà quale altra ragazza e io ero li a rompergli le palle solo per i miei fini.
-Ti dispiace?- smise di ridere e mi guardò confuso ma ancora divertito dalla mia risposta...
-Si,son certa che questa ragazza sarà molto fortunata e che di sicuro ti merita più di me,quindi puoi andare,non ti sarò più d'intralcio,promesso.-
Quelle parole furono molto dure da dover pronunciare ma dovevo dirle se gli volevo almeno un pò di bene,ed effettivamente sentivo che da un pò di tempo,avevo iniziato a sentire davvero dei sentimenti per Harry.
Peccato che la mia favoletta della principessa salvata dal pirata sia finita quasi prima di iniziare,nuovamente.
-Bene,allora vado ma dovrai seguirmi ancora per un pò...-
-...oh,non c'è problema,tu sei stato così carino come me nell'ultimo periodo. Dimmi cosa posso fare per ricambiare e davvero,non ci sono problemi...- lo dissi con un filo di voce,sentivo un peso che faceva su e giù per la gola,possibile che desideravo piangere? Continuai con forza -...solo,dimmi, perché hai bisogno di me?-
-Beh perchè...- si avvicinò di molto e poco prima di sigillare tutto con un dolce bacio mi sussurrò -Perché quella ragazza fortunata,sei tu,e non puoi abbandonarmi...-

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Capitolo 32
*** Tutto torna. ***


Quella notte Harry dormì da me.
Non accadde nulla,fu solo un innocente dormire.

Al mattino dopo mi ritrovai poggiata sul suo petto mentre lui con gli occhi spalancati guardava il soffitto.
-Buongiorno...a che pensi?-
-...a nulla,buongiorno anche a te...-
-Da quanto sei sveglio?-
-Non molto,e puoi alzare la voce,tua madre è andata via...-
-...oh,tu come fai a saperlo?-
-Perché l'ho sentita alzarsi,prepararsi e andare via chiudendo la porta...-
-...quindi ti sei svegliato a causa sua,mi dispiace...-
-No,non fa niente,io sono abituato a svegliarmi presto dato il mio lavoro...-
-Oh mio Dio,il lavoro! Che ci fai ancora qui?-
-Rilassati Zah,oggi sono libero!-
Tirai un sospiro di sollievo ritrovandomi in piedi per il balzo che avevo fatto precedentemente pensando che fosse in ritardo,nella mia mente si erano affolate  già più di 10 scuse da dire a Margherita in caso di lamentele  verso Harry,di sicuro mi sarei presa tutta la responsabilità.
-Andiamo a fare colazione...?-
Anche lui si alzò e ci dirigemmo in cucina.
Apparecchiammo la tavola e accesi la tv notando distrattamente che peggio di Teen Mom cosa poteva capitarmi? Il telegiornale,ovviamente.
A volume moderato lasciai su quel canale che faceva giusto da sfondo alla nostra prima mattinata insieme.
Mentre bevevo un sorso di latte pensavo alla scena della sera precedente e alla sua dichiarazione e il mio umore mentre temevo di essere mollata,a ciò che avevo sentito e al sollievo provato quando mi disse tutt'altro che il peggio che mi aspettavo.
-A che pensi?- Questa volta su lui ad interrompere la mia riflessione,io però come lui precendentemente non gli avrei detto nulla.
Io ero insicura e non capivo nemmeno io ciò che volevo.
Sapevo che respingendolo avrei sofferto ma tenendolo al mio fianco mi sentivo in colpa.
-A nulla di importante...-
Mi guardò e la sua espressione fece intendere che non credeva nemmeno un pò alla mia risposta.
-Avevi la faccia...non so...preoccupata!-
-No,sono sveglia da 20 minuti,non posso pensare e preoccuparmi allo stesso tempo! Sarebbe troppo anche per me...-
Harry sorrise e prese il telecomando alzando un pò di più il volume della tv.
-T'interessa il tg?- domandai incredula.
-No,ma dopo i fatti di cronaca danno i servizi sportivi...!-
Alzai gli occhi al cielo.
I maschi,sport,ragazze e sport.
Si,quella era la loro vita in 3 parole,e pensare che i 2/3 erano occupati dalla stessa parola!
Certo,anche a me piaceva il calcio ma diciamo che avevo un feeling con questo sport solo per fare discorsi con Louis,del resto,non mi cambiava la vita.
Mi aggiornavo solo per forza di cose...
Subito dopo il caso di una ragazza sparita dalla circolazione,come sempre,partì un servizio che mi distrusse parola dopo parola.
"Nella notte,un auto guidata da un ragazzo ubriaco si è schiantata contro un albero,con lui una ragazza che fortunatamente riporta solo qualche lesione."
"Il ragazzo è in prognosi riservata,non abbiamo suoi dati per ora ma vi aggiorneremo il prima possibile."
"L'auto era nuova,probabilmente un regalo ricevuto da poco.''
"Si pensa che i due ragazzi stavano tornarno da una festa e si sa,alcool e sonnolenza provocano brutti scherzi.''
''Rimanete sintonizati per seguire la vicenda...''

Intanto un altro servizio era partito.
Guardai Harry allarmata e lui colse subito il mio pensiero.
-Tu pensi davvero che parlano di Louis...?-
-...Harry,ieri,l'ambulanza,Harry...-
Il suo nome pronunciato in fine fu un grido spaccato dal dolore.
Mi alzai dalla sedia e continuai a fissare il televisore anche se non parlava più di quella notizia.
Strinsi i pungni e caddi per terra con la schiena contro il muro mentre il miei occhi si riempivano di lacrime.
Harry andò in camera mia e tornò subito dopo con il mio cellulare.
-Ci sono dei messaggi...-
Disse solo questo e poi si inginocchiò passandomi il telefono.
Non avevo nemmeno il coraggio di aprirli.
Poi con forza e il suo corpo chino su di me riconobbi il numero di Katrin.
Primo messaggio: "Hai notato che alla festa c'è anche Louis,non capisco perché sia qui.Ti giuro che non lo sapevo!-
Secondo messaggio: ''Ah si,hai fatto bene ad andar via,ora che guardo meglio c'è anche Amy,ma che palle quella ragazza gli sta avvinghiata peggio di un cagnolino!-
Quello era di risposta al mio mentre l'avvertivo che ero andata via dalla festa.
Terzo messaggio: "Non oso immaginare se quel tale si fosse avvicianto a te in presenza di Harry! Confido nel riccio comunque!!"
A quel messaggio sorrisi poi aprì l'ultimo.
Quarto messaggio: "Zahira non so dove sei e perché non hai risposto a nessuno dei miei precedenti messaggi.Di sicuro sei con Harry. Ecco so che non t'interessa ma Louis è andato via dalla festa ubriaco fradigio,Amy sembrava un pò più sobria mentre lo reggeva,spero non si caccino nei guai. Buona notte,non ci pensare.''
Buttai via il cellulare da qualche parte e poi Harry mi abbracciò forte.
In ginocchio davanti a me,mi teneva stretta mentre le mie lacrime bagnavano tutta la sua maglia.
Lo stringevo con quanta più forza avessi in corpo ma dentro di me stavo morendo e sapevo che non desideravo Harry al mio fianco.
Sapevo che stavo perdendo o forse avevo già perso Louis.
Sapevo che Harry non lo avrebbe mai potuto sostituire,e questo,tra il tanto dolore,mi faceva ancora più male.
-Vedrai che andrà tutto bene...-
La voce di Harry era quasi rotta,i suoi occhi erano lucidi e non sapeva cosa fare,e sinceramente,nemmeno io.
-...e se morisse?-
-Non accadrà!-
-Quella,sono certa che è colpa di quella stupida,magari lui nemmeno ci voleva andare a quella stupida festa,io l'ammazzo,ti giuro che l'ammazzo!-
-Zahira calmati...- le sue mani mi asciugarono invano le lacrime che continuavano a scendere -...al loro posto potevamo esserci noi due! Andiamo a cercare informazioni,andiamo in ospedale,andiamo Zahira andiamo...-
Quanto poteva essere buono Harry? 
-Va via.-
-Cosa?-
-Vattene Harry,vattene.-
Stavo toccando il fondo ma l'ultima cosa che desideravo era ferire Harry.
Doveva uscire dalla mia vita,io non lo meritavo,lui meritava di meglio.
Si alzò e non disse nulla,andò in camera e si rivestì come quella maledetta sera prima.
Quando giunse alla porta disse solo:
-Non fare sciocchezze,abbi cura di te,Louis non vorebbe vederti in questo stato,alzati e combatti ma non fare morti ne feriti perché in questa guerra nessuno merita di soffrire.-
E con quella frase mi lasciò.
Mi sentì terribilmente sola ma ero coerente con le mie azioni.
Mi alzai e pensai a quella frase.
Spensi a tv,lasciai casa così come quando avevo sentito la notizia al tg,mi vestì ed andai all'ospedale centrale.
Quando arrivai in reparto vidi Liam seduto in sala d'attesa.
Scoppiai a piangere e lui alzò il volto incrociando il mio sguardo.
-Dimmi che non è vero,dimmi che non sei qui per Louis,dimmi che lui è altrove,dimmi che è tutto un incubo...-

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Capitolo 33
*** Ricordi,stop,dimentica. ***


Rivedere Liam mi fece ricordare in un minuto tutto ciò che era accaduto con Louis quell'anno scolastico.

Per questo il mio pianto si faceva sempre più disperato e Liam si alzò venendomi incontro e abbracciandomi rimanendo in silenzio.
 
-Zahira,ti chiami così vero?-
-Si...-
-...mi dispiace,io l'ho saputo solo qualche ora fa...-
-Com'è successo?-
-Di sicuro aveva bevuto troppo,quell'auto era un regalo da parte del padre di Amy...-
-...lei dov'è?-
-L'hanno dimessa poco fa,ha solo qualche cerotto qua e la,nulla di grave...-
-...e Louis?-
-Louis è a letto,non ha ripreso conoscenza,credo sia in coma...-
-...e i suoi genitori?-
-Sono dentro,per ora possono entrare solo loro...-
-...Liam,tu forse lo conosci meglio di me,Louis beveva spesso?-
-No,raramente,proprio perché non sopportava l'alcool...non lo reggeva...-
-...non capisco,la festa a cui è andato ieri sera era un semplice diciott'anni...-
-...non lo so Zahira,non so nulla,sapevo che sarebbe andato alla festa di un'amica di Amy ma non sapevo ne dove ne altro...-
-...credi che ci faranno entrare?-
Proprio in quel momento vidi un uomo e una donna venire verso di noi,Liam avanzò e io rimasi alle sue spalle.
Dovevano essere i genitori di Louis.
-Signora Tomlinson,come sta?-
La mamma non rispose e scoppiò in lacrime mentre il padre le passò una mano sulla schiena,guardò Liam e fece 'no' con il capo.
Liam indietreggiò fino a trovarsi accanto a me.
L'uomo sussurrò qualcosa alla moglie che si avviò verso l'uscita del reparto.
Poi si avvicinò a noi.
-Ragazzi,Louis è in coma,mi dispiace. Se volete potete entrare ma l'infermiera si è raccomandata,massimo 10 minuti a persona...-
-...Oh Paul...-
A Liam scesero delle lacrime che asciugò subito,mi prese per mano e ci incamminammo verso la camera di Louis.
-E' la numero 13!-  disse il padre da lontano,prima di raggiungere la madre di Louis.

-Entra prima tu...- spronai Liam che tentennava davanti alla porta chiusa.
-...entriamo insieme.-
In effetti nessuno dei due era pronto alla vista di Louis in quelle condizioni.
Quando finalmente,dopo qualche secondo di esitazione,entrammo nella stanza,la scena era raccappricciante.
Attorno a Louis c'erano almeno 6 macchinari che facevano tanti piccoli rumori diversi,aveva tubi nel naso e una flebo che sfociava nella vena della sua mano destra.
Ricominciai a piangere e questa volta nemmeno Liam riuscì a trattenersi o a nascondere le lacrime che gli irrigavano in volto.

Quella visione mi affliggeva,non la sopportavo.
-Amico,tu non puoi lasciarmi,tu non puoi andartene così,tu devi riprenderti,guarda è venuta anche Zahira...-
Mi avvicinai e continuai il discorso al posto di Liam -...sai ho letto da qualche parte che le persone in coma sentono tutto ciò che gli accade attorno,altri però si ostinano a dire che si entra in uno stato di trans con l'aldilà,io non so a chi credere,ma Louis,se tu riesci a sentirmi,sappi che non puoi lasciarci,tua madre è distrutta,tuo padre fa il forte ma non credo che reggerà per molto,se vuoi sapere come sta Amy beh...tranquillo,lei l'hanno dimessa poco fa,solo qualche ferita ma nulla di grave,qui invece ci siamo io e Liam e credimi,vederti così e non poter far nulla per aiutarti e....-
Non ce la feci,scoppiai a piangere e uscì dalla stanza.
Liam si affacciò fuori e mi vide piangere dall'altro lato del muro.
-Se fosse vero che sente tutto,lui non vorrebbe sentirti piangere...-
-...è per questo che sono uscita.-
Fronteggiai Liam e gli asciugai il volto bagnato.
-Non ce la faccio a stare qui. Se dovesse risvegliarsi digli che gli voglio bene e che avrei voluto andasse diversamente ieri sera,ero io quella che avrebbe dovuto bere troppo...-
Mi allontanai in fretta a grandi passi,lui rimase qualche secondo sulla porta poi tornò dentro.

SAPEVO DOVE ANDARE,CHI CERCARE.

Tornai a casa mia e scrissi una lunga lettera per mia madre.
Le scrissi di Louis e della situazione in cui si trovava ora,le scrissi di non cercarmi e le scrissi di non preoccuparsi,al cellulare le avrei risposto comunque.
Presi un borsone di quelli che mio padre usava per andare in palestra e ci misi l'abbigliamento meno vistoso che avevo,le scarpe più comode e tutto l'intimo che possedevo.
Ci infilai dentro la valigietta dei trucchi scegliendo i colori più scuri in primis e poi mi cambiai,per l'ultima volta in casa mia indossando un paio di jeans lunghi,le mie sneakers nere,una maglia a bredelline nera e una felpa dello stesso colore dei jeans,faceva caldo ma di sicuro un giorno avrebbe fatto freddo.
Sciolsi i capelli e sulle mie spalle ricaddero dritti,rossi ,scoloriti che quasi sembravano castano.
Passai un velo di matita nera sotto gli occhi e chiusi casa lasciando le chiavi sotto il tappetino.
 
Devo andare via e farlo subito.
Il viso livido di Louis,i suoi capelli sporchi di sangue secco,i graffi sul corpo,l'ossigeno attaccato,la flebo per la trafusione, il 'bip-bip' del suo saturimetro,il volto di sua madre,la forza di suo padre,il pianto di Liam,le scene di ciò che avevamo vissuto,ciò che io avevo vissuto con lui.
La frase di Harry: "-Non fare sciocchezze,abbi cura di te,Louis non vorebbe vederti in questo stato,alzati e combatti ma non fare morti ne feriti perché in questa guerra nessuno merita di soffrire.-"

Mi sentirò bene,qualcuno m'insegnerà a vivere avendo cura solo e unicamente di me stessa,Louis non mi vedrà,chissà se potrà farlo in futuro,che Dio sia buono.
Mi sto alzando Harry,sto combattendo,non ci saranno feriti e nemmeno morti guardati attorno,è una guerra persa nessuno potrà più soffrire.

 
"Katrin credimi,sei l'amica migliore che io potessi desiderare,ma ora devo andare,non ho più motivo per rimanere. Grazie di tutto,vivi la tua favola,il destino è l'avversario più temibile che potresti incontrare,tieniti stretto Niall,non lasciarlo mai,usa tutta la forza che hai in corpo e non farti intimorire da niente e nessuno. Un giorno ci rivedremo e ti abbraccerò forte e non so se rideremo o piangeremo,ma tu mi farai vedere la fede sul dito,la pancia sporgente o un bambino che ti cinge i fianchi e Niall sarà il tuo unico passato,presente e futuro. Qualcuno un giorno mi ha detto che potrei fare l'indovina beh,spero sia vero e spero di vedere tutto questo realizzato. Ti voglio bene amica mia. Non mi cercare. Abbi cura di tutto ciò che lascio qui."

Fu davvero dura inviare quel messaggio a Katrin ma strada facendo spinsi in tasto invia e sperai non rispondesse.
Subito dopo toccò a Harry.

"Scusami per oggi.Ho reagito sicuramente male ma ora non importa perché sto andando via.
Louis è in coma,vorrei tanto fare a scambio.Lui qui vivo e vegeto e io in quel letto a lottare tra la vita e la morte.
So che mi vuoi bene e che ti preoccuperai dopo aver letto questo messaggio.
Devo chiederti un favore... l'ultimo... tieni d'occhio Katrin,per questo c'è Niall ma so che avrà bisogno anche del tuo aiuto.
Non chiamarmi pazza,sono solo innamorata e non posso continuare a vivere in un posto dove ovunque io mi giri senta la presenza e la mancanza di Louis.
Lo so,sto parlando come si parla ad un morto ma tu nutri qualche speranza che vada diversamente?
Harry credimi se ti dico che ti ho voluto bene e che non ti ho usato,o almeno non volontariamente,perdonami di tutto.
Tu meriti il meglio e io non lo sono nemmeno minimamente.
Ti abbraccio,stammi bene,per favore.''

Lasciai quel Paesino in poco tempo,quando hai quasi diciasette anni è incredibile come tutte le cose risultano facili da fare.
Ora devo solo trovarlo.
 

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Capitolo 34
*** Probabilmente... ***


Probabilmente stavo facendo una cosa stupida.
Una cosa senza senso.
Una cosa che non mi avrebbe fruttato niente ma più queste ragioni si facevano spazio nella mia mente più il mio cuore mi dava la forza per camminare e arrivare a destinazione.
Spensi in cellulare,per il momento non volevo ricevere messaggi di Katrin o Harry.
Lo avrei riacceso verso tarda sera,quando mia madre avrebbe letto il bigliettino.
Pensai anche a mio padre,per un secondo,mi mancava davvero,avrei voluto che stamattina fosse stato alle mie spalle in ospedale e che mi avesse retta tra le sue braccia,di sicuro mi sarei fatta cullare ed ora forse non starei in procinto di rovinarmi la vita inevitabilmente.
Ma lui infondo era così,per quanto buono e bravo potesse essere non aveva mai tempo,era così triste vedere mamma sola alle recite di quando ero più piccola,è vero che applaudiva per due ma,il vuoto di mio padre lo sentivo sempre e per quanto col tempo avessi imparato ad amare e rispettare il suo lavoro,comunque nel profondo provavo ancora rancore perché infondo era la ragione per cui non potevo averlo al mio fianco sempre.
Se non avessi avuto un papà,come diversi miei compagni di scuola,sarebbe stato più semplice,una cosa non può mancarti se non cel'hai no?
Credo sia più straziante sapere di averla davanti ma non poterla tenere per se.
Ma dopo tutto cosa ne sapevo io?
Che razza di paragoni mi ostinavo a fare?
Come potevo pensare a quale opzione fosse peggio dopo averle provate entrambe con Louis.
E ci risiamo,Louis.

Misi gli auricolari e mi abbandonai alla musica fino a quando non arrivai in un posto poco famigliare ma facilmente riconoscibile.
Lo Shopping Centre.
"Sei arrivata,ora non puoi tirarti indietro,devi andare a cercarlo.Abbandona ogni pensiero per un pò.Dimentica Louis,dimentica Harry,dimenticali tutti Zahira,almeno per qualche tempo."
Riuscivo solo a ripetermi questa frase mentre mi guardavo attorno un pò impaurita.
Riconobbi uno dei bambini che tentò di aggredirmi quel giorno con Katrin.
-Ehi...-
Lo rincorsi e alla fine si girò capendo che puntavo a lui.
-Ci conosciamo?-
Che volto angelico,come può un genitore vedere il proprio figlio distruggersi in questo modo? Che peccato,avrebbe potuto avere una carriera ma invece lui,come i suoi amichetti,si accontentavano di fare i bulletti.
-No,in verità no ma so che puoi aiutarmi...-
-Spara,che ti serve?-
-Ecco,vedi,una volta,non so se ti ricordi di me,qualche tempo fa,tu eri con la tua gang di amichetti e beh diciamo che bloccaste me e la mia amica...-
-Ah...ah...- fece cenno col capo di continuare e lo presi in parola o meglio in suoni e mimica,probabilmente si stava ricordando di me.
-...e niente,io sono qui perché quello stesso giorno,un ragazzo salvò me e la mia amica dalle vostre grinfie e tu lo conosci,ne sono certa...lui vi disse qualcosa,toccò il capo a uno di voi e poi se ne andò e con lui anche voi subito dopo...-
-Parli di Zayn?-
-Si!-
-Cosa vuoi da lui?- Bene,a questa domanda non ero pronta,ma dovevo iniziare a trovare un motivo valido per quando avrei dovuto spiegarlo anche a lui!
-Ecco,io ho bisogno di trovarlo! Tu puoi aiutarmi?-
-Ascolta carina,io te lo dico,ma fai finta che non ti ho detto nulla ok?-
-Ok!-
I miei occhi si riempirono di speranza e il mio cuore esplose di gioia non lasciando al cervello la minima opportunità di fiatare in proposito.
-Vai via di qui,circa 300 metri,ci sono delle palazzine grige con dei portoni incolore,di solito sta da quelle parti con i suoi amici mentre fuma chissà che ma,questo è un posto pericoloso e...-
-...so badare a me stessa,ho 17 anni...-
Rise e io lo guardai incuriosita dalla sua reazione.
-Ehi principessa,qui non conta l'età,è un brutto posto,stanno tutti sballati già dalle 7 di mattina,tu non capisci,e poi...sei donna!-
-L'ultima cosa potevi risparmiarla...-
-...a meno che tu non sia maciste sotto i vestiti,non sai in che razza di guaio di stai cacciando!-
-Ok,grazie piccolo,ti devo un favore!-
Sorrisi e mi allontanai andando alla ricerca delle indicazioni che mi aveva dato.
-Ehi rossa!-
Mi girai e lo guardai,aveva al massimo 13 anni.
-Dimmi!-
-Lo sai che lui ti manderà via? Stai perdendo il tuo tempo! Quel ragazzo è...beh è un gran casino!-
Mi riavvicinai a lui.
-Sai,una volta qualcuno mi disse che due casini insieme possono creare qualcosa...-
-...e se fosse letale prof?-
-Lo scopriremo vivendolo!-
Mi sorrise e si morse il labbro,era davvero carino,quelle ultime frasi mi facero capire che nel profondo lui non apparteneva a quel mondo,era semplicemente intrappolato.
-Vieni,ti accompagno,hai bisogno d'aiuto,non posso abbandonarti altrimenti,di sicuro,ti porterei sulla coscienza!-
-Che drammatico!-
-Che realista! Vedrai!-
Mi affidai alle sue parole e camminammo per un pò fino a quando non riconobbi quelle palazzine di cui mi aveva parlato precedentemente!
-Le vedi?-
-Si...e ora?-
-E ora nulla,ascolta,io non ci tengo a farmi vedere qui,tanto meno da lui...-
-...ma cos'è? Una specie di mostro?-
-No,Zayn è...beh Zayn è Zayn,nessuno sa chi è,delle volte penso che non lo sappia nemmeno lui...-
-...io l'ho conosciuto,beh,diciamo che ci ho parlato ma...-
-...ma ogni cosa che diceva era mistero.-
-Già...-
-Sei davvero sicura di volerlo vedere? Possiamo tornare indietro se vuoi!-
-No,ormai sono qui.-
-Io spero che tu abbia una ragione davvero valida per piombare così nella sua vita...-
Sentì lo stomaco chiudersi e mi voltai per evitare lo sguardo di quel ragazzino.
Se ne accorse e dopo quasi un ora insieme decise di presentarsi.
-...io comunque sono Iker...-
-...Zahira!-
Sorrisi e gli strinsi la mano.
-E grazie di tutto!-
Alzò la mano e la fece roteare per poi girarsi di spalle e incamminarsi dal lato opposto.
-Buona fortuna,Zahira.-
"Si,ne avrò bisogno!" pensai senza trovare il fiato per ammetterlo.
--

Continuai a camminare per un pò fino a quando non giunsi alla prima palazzina.
Mi guardai attorno ma nulla,di lui non c'era traccia.
Continuai a camminare e quando giunsi alla penultima palazzina ancora a "mani vuote",una voce interruppe il mio monologo interiore composto per lo più da: "Sei un idiota,torna indietro!" e altri commenti poco carini che non vi sto a dire.

-Cerchi qualcuno?-
Riconobbi quella voce.
Mi voltai e vidi Zayn venirmi incontro.
Fece un ultimo tiro alla sua sigaretta poi la buttò via.
Rimasi immobile.
Mi sentivo come una preda nella ragnatela ma l'avevo voluto io no? Ora cosa stavo aspettando?
Perché ero andata lì? Avevo dimenticato tutto in una frazione di secondi.
O più semplicemente,non lo avevo mai saputo,sin da quando mi ero messa in viaggio.
Sapevo solo che sentivo la necessità,il bisogno,qualcosa di forte che mi spingeva ad andare da lui.

-Zayn...-
-Zahira...-
-Come stai?- vidi che i segni sul suo viso erano ancora presenti anche se prossimi a scomparire.
Rise. -Come se ti interessasse.Cosa sei venuta a fare?- Si guardò intorno -Hai perso la retta via principessa o ti serve qualcosa,qualcuno?-
"Si idiota,mi servi tu,stavo cercando te,il mondo mi è caduto addosso e ti ci metti anche tu facendo lo stronzo,sapevo ti lasciavo morire..."
Mantenni la calma.
-Qualcuno,te!-
Sorrise malizioso e io sospirai alzando gli occhi al cielo.

 


 
"Togliti quell'espressione da ebete e non farmi pentire di essere venuta."
"Sai mi sto maledicendo in tutte le lingue che conosco,perché sentivo il bisogno di cercarti?"
"Giuro che ti picchierei se solo fossi bionda e oca!"
"Ah Zayn ti odio,ti sto odiando"

Lo cercavo disperatamente,l'ho trovato e non avrò il coraggio di mandarlo via.Per quanto mi faccia saltare i nervi,ora mi sento bene.Mi sento capita senza che abbia aperto bocca.

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Capitolo 35
*** ...sincerità! ***


-Allora dimmi,sono qui!-
Poi mi oltrepassò iniziando a camminare lentamente,era un chiaro segnale che se volevo parlargli gli sarei dovuta correre dietro.
Ma cosa dovevo dirgli?
Cosa mi aveva spinta a fare tutto questo?
Fermati un attimo Zahira e pensa attentamente e non fare cose di cui potresti pentirti.
  -Penso che tu sia proprio ineducato!- dissi raggiungendolo e camminandogli accanto.
-Al massimo,maleducato?-
-Sai la differenza?-
Inarcò le sopraciglia e sorrise beffardo.
-So abbastanza da sopravvivere...-
E ora ricomincia con le sue frasi a metà.
Ma perché non va da uno psicologo?
Uffa.
-...sai che hai insultato i tuoi genitori così affermando,vero?-
-Cosa vuoi Zahira? Non ho tempo per i giochetti...-
-...non lo so.-
-Scusa?-
Si fermò di colpo e poi mi guardò:
-Sei venuta a cercarmi,mi hai trovato e ora che devi esprimerti mi rispondi con 'non lo so'?-
Annuì e lui rise,ancora.
Avrei voluto togliergli quel sorriso idiota dalle labbra e rispaccargliele nuovamente ma ahimé non ero superman.
-Beh,allora camminiamo fino a quando non capirai il motivo che ti ha spinta a questo...-
Dieci minuti di puro silenzio,solo il rumore dei nostri passi,poco dopo esplosi.
Il mio cervello stava iniziando a dare di matto quando il cuore sembrava aver trovato finalmente pace.
E' come se sentissi due vocine contendersi il trono della ragione.
"Brutta piscopatica che non sei altro,avanti parla,raccontaglia cosa ti è successo..."
"...sta zitto idiota,con tempo troveranno le parole da dirsi...."
"Non siamo in un film baby,lei deve parlare e fare in fretta,sa chi ha lasciato andandosene,ma non sa chi potrebbe trovare tornando...''
''...non fare il moralista del cavolo! Dagli tempo!"
Bene,quelle due vocine alias Cuore e Cervello,mi stavano mandando alla pazzia.

-Louis è in coma.-
-Eh? Cosa? Chi è Louis?-
-Louis beh Louis è...- 
Vide la mia difficoltà e senza volerlo infierì.
-Non si chiamava Harry il tuo fidanzato?-
-Non più...-
-...ora c'è Louis?-
-Louis c'è sempre stato...-
Zayn si girò sconvolto da quella risposta e io restai incredula delle mie parole forse più di lui.
-...e tu ora ti senti persa e chi meglio di uno perso quanto me può aiutarti?-
-Scusa,non volevo,insomma...-
-...sei sei qui è per questo,non puoi fingere...-
-Non penso che tu sia perso,penso solo che,beh,sei un pò incasinato...-
-Okeeeeey....andiamo via di qui,si sta facendo sera e non voglio che qualcuno ti scambi per qualcun altro...-
Non capì cosa voleva dire con quell'ultima frase,mi limitai a seguirlo non sapendo neppure dove mi stava portando.
Avrebbe anche potuto uccidermi,pensiero che mi ha sfiorato un paio di volte,eppure continuavo a stargli vicina fidandomi ciecamente di quel miscuglio di colori scuri,fumo e malinconia.


 
-Vieni,qua nessuno ci romperà le scatole....-
-...porti qui le ragazze di solito?-
-No...-
-...menomale!-
In pratica quel posto era la fine del mondo e non in senso buono.
Eravamo in una specie di ferrovia abbandonata dove c'erano centinaia di treni non funzionanti,colorati da milioni di graffiti.
-Ehi,non è un appuntamento romantico e poi,tu non sei la mia ragazza!-
Non badai a quell'affermazione e pensai al serio.
-Beh,ma siamo sicuri qui?-
-Ci sono cresciuto tra questi treni...-
-...la cosa non mi sorprende!-
Del tutto sincera mi guardai attorno cercando di capire come un posto del genere potesse essere considerato 'casa'.
-Tranquilla non ti cadranno macerie addosso,vieni con me....-
Mi tese la mano e l'afferrai seguendolo.
Salimmo un vagone semi distrutto ma conservato perfettamente all'interno.
-E questo? E' la Suite speciale?-
-No,questo è mio e nessuno lo tocca! Ecco perchè è l'unico ancora intatto!-
-Oh,devi avere una certa fama!-
-Non siamo qui per parlare di me...-
Tolsi il borsone portato a tracolla e lo abbandonai su un lato del sedile,sull'alto mi ci abbandonai io.
Accesi il telefono mentre lui si sedetti difronte a me con le mani in mano attendendo che parlassi.
Trovai due messaggi,rispettivamente di Harry e Katrin.
H: ''So solo che mi dipiace e che avrei voluto essere al tuo fianco ma rispetto ogni tua decisione e se non vuoi più nessuno nella tua vita ne prenderò atto e cercherò di convincere anche Katrin.Sai però che quando vorrai tornare o più semplicemente ti sentirai meglio e pronta,noi ti aspettiamo! Un bacio.-
K: ''Tu,tu non puoi fare una cosa simile! E' il dolore che ti sta facendo parlare,cosa dirai a tua madre? E quando lo saprà tuo padre? Pensavo che con Harry avessi trovato la felicità,evidentemente mi sbagliavo! Promettimi solo che tornerai,ora ti sto odiando,mi stai facendo preoccupare ma promettimi che tornerai!"
Non risposi e guardai l'ora.
Erano le 20:00,mia madre sarebbe tornata a momenti.

Lasciai il cellulare acceso e poi tornai a guardare Zayn che sussultò incontrando i miei occhi.
-Ho avuto l'impressione che volessi mollare tutto,cambiare vita ma...con quello tra le mani non andrai lontana...-
-...voglio solo rassicurare mia madre per un pò. Quando la batteria si scaricherà,non sarà più ricaricata,anche perché non ho un posto dove andare ne tantomeno una presa dove passa elettricità!-
-I tuoi genitori non sanno che sei scappata?-
-Mi sembra ovvio!-
-Il re e la regina smuoveranno il reame per trovare la loro principessina,vuoi farti trovare qui con il...beh...non ho un ruolo per definirmi nella favoletta ma,credo che hai capito che intendo...-
-...smettila! E poi questa non è una favola e non lo sarà mai. E' un incubo che non avrei mai voluto vivere!-
-Raccontami di lui...-
Lo guardai e per un attimo chiusi gli occhi,immaginando il volto di Louis davanti a me e quei due occhioni pieni di vita sorridermi ancora una volta.
-Ti prego,non iniziare a piangere,non lo sopporto,non sopporto le persone che piangono...-
-...ho imparato che piangere non serve a nulla,non lo farò ancora...-
-Sai,inizi ad essermi simpatica!-
-Non lo ero già da prima?- dissi malinconia sforzandomi di sorridere.
-Non diciamo stronzate,ti ho odiata perché ti sei intromessa quella sera,ti ho odiata perché mi hai curato quella notte,ti ho odiata perché hai fatto la carina pure la mattina dopo e ti ho odiata perché mi hai rifiutato il giorno seguente.-
-Sincero il ragazzo eh...-
-...lo amavi davvero,vero?-
Era chiaro,voleva sapere di Louis senza giri di parole ma come non potevo intenderlo? In fondo ero lì per quello no? Per parlare di Louis e di cosa mi ha fatto ubricandosi ieri sera. Ha distrutto un pezzo della mia vita e se non dovesse riprendersi,io...
-...Io amavo Louis,l'ho amato e credo l'amerò sempre. Iniziò tutto quando si trasferì nel mio paesino ed iniziammo a prendere gli stessi mezzi di trasporto per arrivare a scuola...-
Zayn ascoltava interessato,non faceva domande e sulle cose che mi sembravano poche chiare mi spiegavo due o tre volte rendendole più semplici possibili ma lui non sembrava dargli importanza e continuava a farmi parlare.
-...perché hai pensato che scappare fosse la soluzione migliore?-
Alla fine del mio racconto fu capace di domandarmi solo questo.
Lo guardai curiosa quanto lui,erano già le 21:00 e di mia madre ancora nessuna chiamata.
-Non potevo continuare a vivere tra gente che mi avrebbe compatita,provato pena per me o non capita affatto.-
-Perché hai cercato me?-
-Non lo so perché...mi sembravi l'unica soluzione a tutti questi problemi a tutti questi pensieri e a tutte le cose che provavo...-
-...perché,ora non hai forse più problemi e pensieri di prima?-
-....no,sto meglio,non so perché ma sto meglio.-
-Nessuno mi ha mai detto che sono la soluzione anzi,di solito sono sempre stato il problema...-
-...io non credo che tu sia un problema...-
Sorrise e la suoneria del mio cellulare interruppe il nostro discorso.

-Zahira dove sei? Che vuol dire quella lettera? E Louis? Oh mio Dio,ti prego non fare sciocchezze.-
-Mamma sto bene...- e non so per quale motivo stupido e masochista,guardai Zayn -...quello che hai letto,mi dispiace!-
Zayn sembrava non far caso alla telefonata ma scrutava ogni risposta per capire la domanda che mi era stata posta.
Poteva mascherarlo quanto voleva ma a mio parere,anche lui era contento della mia presenza,in quel momento.


 
Ragazzeeeeeee,grazie per tutte le recensioni,in più ho notato che la mia storia è seguita,preferita e ricordata da diverse persone,vi ringrazio davvero tutte di cuore!!!
Sono felicissima per questo e spero che non mi abbandonerete e mi spronerete e direte la vostra dopo ogni capitolo!
SE AVETE IDEE,PREFERENZE O QUALSIASI COMMENTO,BELLO O BRUTTO,VI PREGO DI DIRMELO!! MI FAREBBE PIACERE ASCOLTARVI E POSSIBILMENTE AIUTARVI E MIGLIORARMI!!!
UN BACIONE A TUTTE! e grazie infinitamente,ancora,ancora e ancora!

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Capitolo 36
*** Un treno di storie... ***


-Era tua madre,vero?-
-Già...-
-...ci starà male lo sai?-
-Sopporterà questa cosa.-
-Non capisco perché pensi che scappare,quello che hai fatto,sia la soluzione migliore...-
-...perché mi stava stretta la realtà!-
-E tu pensi che venendo qui,cambierà qualcosa?-
Si fece serio,più di quanto non lo fosse normalmente.
-Tu non sei mai voluto scappare? Lasciare il mondo dove ti stava cadendo addosso per andare altrove,per dimenticare,per prenderti una pausa...?-
-...siamo ragazzi Zahira,tutti vogliamo evadere e conquistare il mondo,tu parli come un'adulta però...-
-...guarda cosa mi sta accadendo,come posso ancora pensare all'appuntamento dall'estetista,ai compiti per casa o alle cose così banalmente quotidiane! Io non ce la faccio Zayn. Ho provato a stare lontana da Louis,ci ho messo tutte le mie forze,ho imparato persino ad ascoltare,a vedere,a baciare o a farmi toccare da altri ragazzi,ma tu,tu pensi che sia cambiato nulla? Pensi che io non desiderassi ascoltare e vedere solo Louis,baciare solo Louis o farmi toccare solo da Louis. Io ho perso l'amore Zayn,perché,per quanto il mondo si ostini a dire: ''Sei piccola,non sai di che parli...'' io penso di saperne molto più di loro.-
Mi sentì gli occhi bruciare,volevo piangere ma non darlo a vedere.
In quel momento avrei desiderato non aver mai conosciuto Louis,aver frequentato un'altra scuola,essere nata in un altro Paese o qualsiasi altra cosa che non mi avrebbe portata da lui.
-Mi dispiace...-
Si alzò e mi fenne incontro e poi,senza dire nulla,e senza che gli avessi chiesto nulla,si chinò su di me abbracciandomi.
-Tu mi capisci vero? Dimmi che mi capisci!-
E nulla bloccò il mio istinto irrefrenabile di piangere a dirotto.
-Ti avevo detto di non piangere...- e mi strinse ancora più forte,ancora più a se.
-...mi dispiace!- ricambiai il suo abbraccio facendogli sentire che in quel momento avevo solo bisogno di qualcuno che mi stringesse proprio come stava facendo lui. -Grazie.-
Rimanemmo così per un bel pò,persi di vista l'orario,probabilmente era notte fonda.


-Credi che c'è un motivo preciso se alla gente capitano certe cose...?-
-...non lo so.- Mi mollò per sedersi accanto a me. -Non a tutto c'è un motivo,delle volte le cose accadono perché devono e basta,non c'è nessuna legge che impone una spiegazione...-
Sorrisi.
-Come quando mi hai salvata via dalle grinfie di quei ragazzi e poi ti ho ritrovato e diciamo,sono stata io a salvarti?-
Sorrise.
-Già...- Guardò fuori da quell'enorme finestrino. -Chissà cosa sarebbe successo se quella mattina non fossi andata allo shopping centre,o se quella sera non fossi uscito di casa....-
-...ah,ah. Allora cel'hai una casa!-
-Certo,non sono un vagabondo!- Rise e io feci lo stesso.
-E dove vivi?-
-Forse dovresti dire,dove non vivo...non mi piace quel posto...-
-...cos'ha che non va una casa? Non ci saranno mica i fantasmi? Vero?- Chiesi intimorita dalla mia stessa domanda.
-Magari...- rise -...c'è la mia famiglia,o meglio,quel che rimane della mia famiglia...-
-...che succede?-
Voleva nascondere il suo viso e i suoi sorrisi diventavano sempre più amari,quello era il suo tasto dolente.
-E' una lunga storia...-
-...so che è un modo carino per dirmi di farmi gli affari miei ma,guardarci,siamo sperduti qui dentro per nostro volere,non abbiamo niente di meglio da fare e la notte è appena cominciata,parlami,ti prego...-
Si alzò e andò vicino al finestrone,lo aprì e mise un braccio fuori prendendo con l'altro il pacchetto di sigarette che aveva in tasca.
Ne prese una avvicinandola alla bocca e poi mi guardò:
-...ne vuoi una?-
Mi alzai e lo raggiunsi.
-Solo se m'insegni come si fa...-
-...non sai fumare? Dici sul serio?- Rise e poi accese la sua sigaretta.
Io annuì sorridendo un pò imbarazzata.
-Allora facciamo così,provi dalla mia e se ce la fai te ne do una tutta tua altrimenti dovrò sopportarti tossire per tutta la notte!- Sorrise e io scrutai ogni suo gesto,la portò vicino alle sue labbra,mi sembrava un tocco leggero,non doveva certo mangiarla,si trattava solo di un posarla,poi aspirò,mi guardò capendo che stavo cercando di capire come funzionasse e poi dopo aver quasi inghiottito quell'ammasso di fumo,ne rilasciò dell'altro aprendo la bocca.
-Ora voglio provare!-
-Tieni...- mi passò la sua sigaretta e poi si avvicinò -...sei sicura di aver già capito come fare?- 
-Si-
Imitai tutti i suoi movimenti e quasi incredula capì dalla sua espressione che ero riuscita a fare un tiro decente.
-Sicura di non averlo mai fatto prima?-
-Giuro!-
Ci ritrovammo a ridere ancora una volta e mentre stava per aprire il suo pacchetto per darmene una tutta mia lo bloccai.
-Non fa niente...basta così...per ora...-

Gli stetti accanto fino a quando non fece l'ultimo tiro.
-Ora puoi buttarla...- lo tirai per i fianchi facendo cadere la sigaretta fuori dal finestrino e poi mi accomodai sul sedile facendolo cadere accanto a me.
Mi sedetti composta mentre lui di sdraiò con la testa sulle mie gambe.
-Hai una storia da raccontarmi...-
-...potrei ucciderti se un giorno mai decidessi di raccontarla in giro!- sorrise.
-Sono pronta a correre questo rischio...-
La luce era un sogno,eravamo al buio con la visuale pari allo zero,eppure da lontano vedevo la presenza di un lampione.
Gli passai una mano tra i capelli.
-...e poi,non aprirei mai bocca,per nessuna ragione al mondo.-

I suoi capelli erano così morbidi da sembrare seta,se solo non ci mettesse tutto quel gel per alzarli...
-Lo sai che mi stai rovinando l'acconciatura!-
-Come se ti dispiaccia...-
-...hai ragione,continua,ma ti avviso,potrei addormentarmi nel bel mezzo del racconto!-
-Se non inizi sarò io ad addormentarmi!-
-Quando ero piccolo vivevo in una grande casa fuori città,io e la mia famiglia stavamo dai miei nonni,avevano una casa immensa e una fattoria con tanti animali,mi piaceva stare lì...- prese fiato -...ho sempre pensato che avrei preso il posto di mio nonno da grande,di certo non volevo prendere quello di mio padre che passava tutto il giorno davanti alla tv a bere birra e mandando la mamma di casa in casa ad elemosinare un lavoro per non essere di peso ai suoi genitori....- Non sapevo cosa dire,non ero più così tanto sicura di voler sapere quella storia. -...Io ero il secondo figlio per lei,prima di me c'è Savannah,portiamo tre anni di differenza...- la sua voce si fece sempre meno sonora fino a diventare un sussurro -...una notte pioveva a dirotto,io e mia sorella aspettavamo la mamma davanti alla finestra e dopo ore e ore di lampi e tuoni lei arrivò,fradigia per la pioggia...- quasi sentivo i brividi sotto la sua pelle,così gli passai una mano sul volto e gli accarezzai una guancia per dargli forza e continuai con l'altra mano a toccargli i capelli,si stava fidando di me.
-...quella notte,Savannah si occupò di lei fino al mattino seguente mentre io mi addormentai sul divano attendendo una sua carezza.- 
-Qualcosa mi dice che andò a finire male...- dissi di getto.
Lui sorrise e precepì la sua guancia contrarsi sotto la mia mano.
-Quel mattino mi svegliai e corsi in camera da letto,mio padre non c'era,come al solito,invece mia madre c'era.Era sdraiata sul letto con un lenzuolo fin sotto il petto,Savannah era semi-addormentata sulla sedia e dalla finestra filtrava un pò di luce. Mio nonno si era alzato all'alba come ogni mattina ed io avevo solo 5 anni,volevo essere ultile invece mia nonna mi svegliava solo quando ormai il sole era ben alto in cielo per fare colazione,ma quella volta la fregai sai? Mi svegliai prima e sgattaiolai da mia madre mentre in cucina sentivo il rumore delle pentole.-
Sorrise e capì che stava per arrivare l'amaro.
-Mia madre non stava bene,aveva preso una brutta influenza e passava intere giornate a letto con Savannah che l'accompagnava in bagno o le cambiava gli impacchi d'acqua fredda che usava per far scendere la febbre,cosa che non accadeva mai se non per qualche ora di tanto in tanto.Io chiedevo a tutti di spiegarmi cosa stesse succedendo ma tutti sembravano evitarmi o erano troppo impegnati per darmi ascolto. Una mattina mi svegliai e scesi in salotto dove pensavo che ci sarebbe stata la solita colazione di nonna ad attendermi,invece....-
Avevo capito,mi chinai su di lui e lo strinsi forte. Sentivo il suo respiro caldo sulla mia gola e le sue mani inermi sul suo stomaco.
-...grazie.- Poi riprese. -...invece erano tutti radunati lì,mio padre con la sua birra in mano,mia sorella con il volto tra le mani e i miei nonni stretti l'uno all'altro. Non mi feci vedere ed andai dritto in camera da letto. Mia madre era lì,con gli occhi chiusi e le mani incrociate sul petto,gli presi una mano e le dissi: "Mamma,ti senti meglio,vero?" Attesi invano fino a quando non lasciai la sua mano ricadere nel punto esatto dove l'avevo presa.-
-Oh Zayn,mi dispiace davvero,non volevo che...non volevo.- Riuscì a dire solo questo con la voce rotta dal pianto di chi sa essere prossima a quel dolore.
-Fammi finire...- riprese con voce più acuta -..corsi in salotto e chiesi una spiegazione ma ancora nessuno si decideva a parlare. Andai da Savannah e l'abbracciai e in quel momento scoppiammo in lacrime entrambi,aveva solo otto anni,ma era già una piccola donna.- tirò un sospiro -Il mattino seguente,io lei e mio padre lasciammo la casa dei miei nonni e venimmo in questo quartiere.Mia sorella lasciò la scuola pochi anni dopo,avrà avuto circa 14 o forse 15 anni quando venne alla mia recita di natale e dopo avermi riempito di compliementi su come cantavo e su quanto mi donasse il rosso da Babbo Natale,mi disse che sarebbe andata via e che aspettava un bambino. Credevo stesse scherzando,credevo di essere io l'unico bambino nella sua vita,credevo tante cose ma poi,mi dovetti ricredere e subito dopo le feste lei lasciò me e mio padre,che peggiorava di giorno in giorno dato il suo alcolismo.- Anche se non lo vedevo,percepì che aveva alzato il volto per guardarmi. -So che ora vive al nord,nella casa dei genitori di Ramirh,il suo compagno,sembrano felici ed ogni volta che mi chiama mi racconta dei progressi che fa Javaad,nonché mio nipote.Però sento che l'unica cosa che la tiene lì è il suo bambino,ma questi d'altra parte sono errori che si fanno quando si cerca di scappare dal proprio destino.Di una cosa però son certo,se la passa meglio di me...- 
-...a te cos'è rimasto?-
-Un padre,un padre che non vedo l'ora di vedere nelle condizioni di mia madre quella notte,ma io non lascerò che entri in casa no,lo lascerò fuori mentre la pioggia lo divorerà.-
-Non è colpa sua Zayn,non è colpa di nessuno...-
-...lui beve ancora sai? Non è capace di controllarsi,spende quel poco denaro che ottiene facendo lavori illegali in birra o cose del genere. E' tutta colpa sua Zahira,lo è sempre stata e lo sarà sempre.-
-Perché non ci parli?-
-Credi che non mi sia ribellato? Credi che sia stronzo solo con il mondo? Credi che per lui io riservi un trattamento speciale?-
Si alzò e si sedette al mio fianco,con le mani in mano. Poi continuò:
-Porto ancora i segni di tutte le volte che ho provato a parlargli...-
Nella mia mente come un flashback si fecero spazio le immagini di quando gli tolsi la maglia per medicarlo e delle ferite vecchie che notai,i lividi in guarigione e quelli subito dopo.
Gli misi un mano dietro il collo e lo strinsi e me,facendo ricadere la sua testa sotto la mia.
-Mi dispiace...tutti quei lividi...-
-Buona notte Zahira...-
Così ci addormentammo,senza toccare più l'argomento,senza parlare più di nulla.
-Buona notte Zayn-
 

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Capitolo 37
*** ...è roba mia! ***


Quella notte ero turbata,dopo tutto ero fuori casa,con un estraneo e sentivo ancora il peso della sua storia sulle mie spalle.
Chiusi occhio solo per qualche ora,poi sentì la necessità di alzarmi.
Lasciai il borsone lì dove lo avevo messo la sera prima e guardai per un attimo Zayn mentre dormiva,nessuno a primo impatto avrebbe mai pensato che quel ragazzo avesse una storia del genere.
Dormiva tranquillo mentre a me scoppiava la testa,d'altra parte con tutte le lacrime versate il giorno prima,non poteva essere altrimenti.
Mi sentivo peggio del post-sbronza.
Mi passai una mano tra i capelli ed uscì dal vagone per prendere una boccata d'aria fresca,era estate ma fortunatamente all'alba c'era sempre quel delizioso venticello che ti rinfrescava le idee.
Mi guardai attorno,il nulla se non i vecchi treni con gli interni squarciati dai vandali.
Decisi di fare qualche passo,sembrava tutto così tranquillo,non mi sarei persa,non c'era nient'altro lì,sarebbe stato impossibile farlo.
In effetti ora che ci pensavo,mi era venuto anche lo stimolo di far la pipì.
Entrai nel primo treno che trovai e pensai che anche rovinato quanto fosse,ci sarebbe stato un buco dove far pipì.
Infatti un pò sorpresa notai che forse era l'unica cosa intatatta di quei treni.
Entrai e chiusi per bene la porta.
Uscì di corsa dopo essermi liberata dei miei liquidi,quando notai un ragno gigantesco sul lavandino.
Sgattaiolai fuori da quel vecchio vagane e camminai sui trucioli di quella vecchia ferrovia.
Che strano posto. Ad un tratto mentre pensavo a tutto ciò che poteva essere successo in mia assenza,notai un ragazzo che mi veniva incontro,aveva una felpa nera e no,non era Zayn.
Era biondo,occhi scuri,esile e alto,date le circostanze avevo paura.
Mi voltai e aumentai il passo per tornare nel vagone intatto di Zayn,fino a quando quel tipo non mi prese per un braccio.
-Si è persa?-
Mi stava dando del lei? 
-No-
-Allora perché scappa?-
-Non sto scappando...-
Prima ancora che quel tipo potesse ribattere,Zayn era alle mie spalle e con un braccio mi tirò a se dai fianchi.
-Vai via Skresch,lei è roba mia...-
Spalancai gli occhi dopo quell'affermazione e il ragazzo di fronte annuì indietreggiando lentamente.
-Va bene.- Mi fece l'occhiolino -Al massimo ora sai come mi chiamo,vieni a cercarmi quando vuoi...-
Zayn alzò gli occhi al cielo e io restai della stessa espressione disinteressata.
Ci voltammo anche noi e iniziammo a camminare dalla parte opposta,nessuno dei due parlava.
-Grazie...-
-...come ti è saltato in mente di uscire? Da sola!-
-Scusa,io avevo bisogno di...-
-...l'aria potevi prenderla anche fuori dal nostro vagone non c'era bisogno di spingerti così oltre...!-
-...veramente io avevo bisogno di un bagno,dovevo fare pipì...-
-Ah...- arrossì e io sorrisi,poi continuò -...quello,tu non hai idea di che posto è questo,se non fossi arrivato in tempo...-
-Che importa? Sei arrivato è questo che conta!-
Gli sorrisi e lui si sedette sulla scala che portava al nostro vagone,tirò fuori il suo pacchetto di sigarette e ne accese una.
Mi sedetti accanto a lui e lo guardai incredula.
-Che c'è?-
-Fumi anche di prima mattina? Appena sveglio...-
-...ci sono abituato.-
-Oh,da quanto tempo fumi?-
-Un paio d'anni...-
-...e quanti anni hai?-
-18,tra poco 19...-
-...davvero non vai a scuola?-
-Beh,non sempre...però me la cavo,sono bravo nelle materie classiche,mi piace scrivere...-
-E chi lo avrebbe mai detto? ...Tutto fumo e niente arrosto!-
-Ora ti arrostisco io e poi vediamo se parli ancora....-
Poggiò la sigaretta sulle labbra semi aperte si voltò e iniziò a farmi il sollettico sui fianchi.
-Ehi...- non riuscivo a parlare per il troppo ridere -...chiedo scusa,pietà!- 
Si ricompose e tolse la sigaretta dalla sua bocca.
-Così impari...-
Risi.
-...sei proprio scemo sai?-
-Mi hanno detto di peggio!-
Restammo in silenzio fino a quando non finì la sua sigaretta,poi si alzò e tornò dentro.
Si sedette come la sera prima e io mi sedetti difronte vicino al mio borsone.
-Che farai ora?-
-Non lo so...-
-...devi tornare a casa tua Zahira...è la cosa migliore da fare...-
-Ma io non voglio,non ce la faccio...e se tornassi e avessi quella notizia...-
Improvvisamente i miei occhi diventarono lucidi pensando alla possibilità di non trovare più Louis tornando.
-...pensa ai tuoi genitori,ai tuoi amici,alla tua vita,cosa vuoi fare? Vuoi vagabondare per il resto dei tuoi giorni? Vuoi non studiare e vivere di elemosina? Zahira tu non sei nata per questa vita...- guardò fuori dal finestrino -...per questo posto...-
-...come posso tornare facendo finta che non sia successo nulla? Come posso andare avanti ricevendo quella notizia?-
-Come chi ha fatto prima di te...- si fece serio -...le vite degli altri finiscono,finiscono sempre,ma la tua continuerà,deve continuare,anche solo per dimostrargli che cel'hai fatta,che sei stata abbastanza forte...delle volte andare avanti non significa dimenticare...-
-...Zayn?-
-Si?-
-Tua madre sarebbe stata tanto fiera di te...-
Abbassò il volto,non era un bell'argomento,per entrambi,ma son certa che nel profondo,aveva bisogno di sentirselo dire.
-Andiamo,ti accompagno a casa tua...-
Sorrisi e presi il borsone.
-...sta tranquillo,posso tornare da sola,torna a casa tua,fai vedere a tuo padre quanto sei forte...-
Rise disgustato.
-Vieni ti faccio vedere casa mia...-
Mi prese la mano e mi portò per quelle strade buie senza lampioni,il sole sarebbe sorto a breve.
Ad un certo punto si fermò.
-Vedi quel palazzo?-
-Si!-
-Lì abito io...-
Era uno dei palazzi più degradati di quel quartiere,ma non mi andava di fargli vedere che l'avevo intuito.
-Oh...-
Continuammo a camminare fino a quando non fummo davanti al portone.
-Mio padre di sicuro non c'è,vieni,fatti una doccia,vestiti per bene come sei solita a fare,toglili quel trucco pesante dagli occhi e poi andremo a trovare Louis...-
-...perché stai facendo tutto questo per me?-
-Non è il momento per le smancerie,sali...-
Prima che potesse prendere le scale però,lo abbracciai e lui rimase sorpreso da quella mossa a tal punto che sentì il suo corpo impietrito,dopo poco sospirò e ricambiò l'abbraccio,finalmente.
Si stava davvero lasciando andare,aveva bisogno solo di un pò d'affetto. Era un bravo ragazzo se preso per i versi giusti.


Entrammo in quell'appartamento poco arredato.
Subito c'era un mini salotto con un tavolino basso,un vecchio divano di pelle e cuoio e il televisore anni 90 su una cassettiera alta.
C'erano due stanza prima di arrivare alla sua,nelle quali ovviamente non osai guardare.
-Poggia il borsone sul mio letto,prendi ciò che ti serve e poi prima porta sulla destra,lì c'è il bagno,io ti aspetto in salotto.-
Sentì dai suoi passi che si era posizionato davanti alla tv dalla quale ora sentivo i Dj di RTL mandare in onda una canzone dopo l'altra.
Aprì il mio borsone e presi le mie cose,seguendo le sue istruzioni trovai velocemente il bagno e anche se era molto piccolo in confronto a quello di casa mia trovai comunque tutti i confort di cui necessitavo e sinceramente rimasi sorpresa dalla pulizia che ci fosse in quella casa,per essere abitata da due uomini,mi sembrava un miracolo.
Aprì l'acqua e non aspettai nemmeno che fosse tiepida.Mi lavai in cinque minuti e mi rivestì altrettanto in fretta. Misi solo un pò di lucido trasparente togliendo ogni traccia di matita nera.
Scilosi i capelli che avevo legato per evitare che si bagnassero ma le punte erano umide,gli lasciai stare anche se mi avrebbero bagnato la maglia,con il sole si sarebbe riasciugata in men che non si dica.
Tornai nella camera di Zayn e mentre mettevo via le cose sporche per richiudere il borsone e andare da lui in salotto,notai che nella sua stanza c'erano un sacco di cose interessanti.
A partire dalle immagini di simboli sconosciuti per me che ornavano le pareti,a finire ai libri,non scolastici,sparsi sulla scrivania.
C'èrano un sacco con titoli invitanti,uno era aperto con un segna libro di mezzo.
Maleducatamente lo presi,adoravo i libri,non riuscivo a soffocare il mio istinto nemmeno in quel caso.
In quelle pagine si narrava di una storia di due fratelli allontanati dal destino,uno aveva sposato una principessa in oriente convertendosi ad un'altra religione e così natura,mentre l'altro era partito in guerra per il proprio Paese e comunicavano tramite lettere.
Mi sembrava al quanto drammatica come faccenda,di sicuro era ambientato negli anni 30 o 40,le pagine erano ingiallite,un pò come tutte quelle dei volumi sulla sua scrivania.
L'ultima frase della pagina lasciata aperta mi colpì: 
"L'unico posto che potrai chiamare casa,è quello dove ti sentirai al sicuro durante la guerra."
Era una frase di risposta alla lettera del fratello combattente,mi commosse e pensai egoisticamente a me.
L'unico posto che potrò chiamare casa,comunque vadano le cose,è quello dove mi sono sentita al sicuro durante il brutto accaduto.
Forse,un giorno,anche io troverò la mia "casa" o forse l'ho già trovata senza rendermene conto.
Qualcuno bussò alla porta e il libro che reggevo fantasticando ricadde sulla scrivania.
-Avanti- dissi avvicinandomi al borsone.
-Hai finito?- sorrise Zayn.
-Si...-
-...scusa per il disordine,non metto piede qui da una settimana se non per venire a lavarmi quando non c'è mio padre...-
-...dov'è ora?-
-In giro a fare qualcuno dei suoi lavoretti...- disse abbassando il volto.
-...mi piace ciò che leggi!- dissi senza pensarci due volte,volevo distrarlo.
Sorrise imbarazzato -Conosci qualche libro di quelli là sopra?-
-Alcuni,per sentito dire...quello aperto per esempio l'ho appena sfogliato,non è male...-
-...un pò tragico direi,ma sempre bello da leggere.-
-Lo hai già letto?-
-In verità gli ho letti tutti quelli lì sopra...-
-...oh,perché non provi a leggere altro allora?-
-Quei libri facevano parte della libreria di mia madre quand'era ragazza,sono tutti ingialliti infatti,alcuni mancano di parole che ho dovuto ripassare io a penna. In verità quelli andavano a Savannah ma lei quando partì non volle saperne nulla e così iniziai a leggerli e poi uno tira l'altro fino a quando finì tutti gli scatoloni che avevamo portato da casa dei miei nonni. Lì però ce ne sono ancora un sacco che non avrò mai l'opportunità di vedere...-
-...come mai?-
Prima che potesse rispondermi sentimmo la porta d'entrata aprirsi,Zayn aveva lasciato la tv accesa.
In un attimo spense la luce e gettò il borsone sotto la scrivania.
Mi prese per mano e mi trascinò a letto con lui.
Sentì suo padre domandare dal salotto: 
-C'è nessuno? Sei tu Zayn?-
Poi si avviò nel corridoio.
-Meglio che non ci facciamo vedere qui.-
Alzò il piumone fin sopra le nostre teste,ora non vedevo nemmeno più il suo volto,sentivo solo il suo corpo accanto al mio.
D'un tratto la porta della camera di spalancò e Zayn trattene il respiro sotto le coperte,non so per quale motivo lo imitai.
Sentì i passì di suo padre,e il battito del suo cuore aumentare.
Era terrorizzato da quell'uomo.
Istintivamente gli presi la mano e sentì il suo respiro tornare regolare mentre cercavo di stringerla con tutta la forza che avessi in corpo per fargli capire che non doveva preoccuparsi.
Non so che avrei fatto altrimenti ma era il classico: 'Tranquillo,ci sono io qui.'
La porta si richiuse poco dopo e con essa anche quella d'entrata,non sentimmo più il rumore della tv,evidentemente suo padre l'aveva spenta uscendo.
Spostò via quel piumone da sauna e prima che potesse alzarsi e lasciarmi la mano,avvicinai la testa alla sua spalla e lo abbracciai col braccio libero.
-Grazie Zahira...-
-...due volte in due giorni,facciamo progressi Zayn.-
-Non farti film,io non cambio per nessuno...-
-...ringraziare non vuol dire cambiare!-
Sospirò e mi guardò,alzai la testa e gli dissi solo:
-Ti voglio bene Zayn...-
Sorrise e poi gli lasciai la mano.
Mi sollevai e aspettai che si alzasse.

Prese il borsone e ci dirigemmo verso l'uscita.
Finalmente ci incamminammo verso l'ospedale.





Dolcezze mieee (?) scusate per il capitolo che precede questo! Qualcuna mi ha detto di aver versato qualche lacrima,mi dispiace tantissimo! Mi sento in colpa :3 
Anyway,ditemi cosa ne pensate di come si sta sviluppando questa storia! :) 
ASPETTO VOSTRE RECENSIONI,GRAZIE INFINITAMENTE A TUTTE 

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Capitolo 38
*** ...comunque ti aspetto. ***


Stranamente il tempo non si era sviluppato secondo i miei piani.
Tirava un leggero venticello che non si era dissolto nemmeno con il sorgere del sole che non aveva ancora trovato un posto fisso.
Forse giocava a nascondino con le nuvole,mentre io giocavo a nascondino con la mia vita.

-Ti devo un enorme favore Zayn,mi stai salvando.-
-Sei solo una stupida,non si può scappare dal proprio destino...-
-...
sai essere così dolce da far venire il diabete,sai?
-Io dico le cose come stanno per quanto brutte possano apparire...-
-...io non volevo scappare! Volevo solo stare alla larga da una brutta notizia...-
-...pensi che vivere nel dubbio di sapere la realtà ti avrebbe fatta dormire bene la notte? Io non credo.Credo che ti saresti girata e rigirata nel tuo letto,con chiunque fossi stata,anche dopo 50 anni e avresti pianto ancora ancora e ancora rimproverandoti quanto fossi stata stupida...-
-...ho paura Zayn! Non mi sono mai trovata in una situazione del genere,io voglio bene a Louis,lui è stato tutto ciò che ho sempre desiderato...-
-...Vuoi bene a lui,non ci sono dubbi. Lo hai sempre desiderato,ho capito la storia. Prova a mettere questi verbi al futuro,sarà ciò che vorrai per sempre?-
Lo guardai con aria interrogativa,non avevo capito cosa intendesse.
-Mi spiego meglio,ma non arrabbiarti. Io credo che l'amore,il desiderare una sola persona,esiste! Però nel frattempo non bisogna provarci con nessun altro che non sia la persona che ami. Non ti sto incolpando di esserti messa con quell'Harry o come si chiama. Dico solo che per amore avresti potuto aspettare...-
-...tu non sai quanto è difficile aspettare una cosa che non fa il minimo passo per venirti incontro. Non sai cosa vuol dire avere voglia di essere felice,di essere amata,non sai nulla perché dubito che tu ti sia mai innamorato,dubito che tu possa sapere cosa vuol dire non essere ricambiato!-
-Hai ragione,non ho mai amato nessuno. Ti ho solo detto cosa ne pensavo io della questione. E sinceramente,dubito che qualcuno mi ami o che possa amarmi dopo aver scoperto chi sono.-
Mi fermai e per un attimo dimenticai tutto ciò che aveva appena detto facendomi perdere il senno della ragione.
-Io penso che qua fuori ci sia una ragazza che non aspetta altro che trovarti,penso che sarà la più fortunata del mondo e penso che saprai amarla come una donna si merita.Sei stronzo,ribelle,un fumatore,un vagabondo e uno dei classici ragazzi tutto fumo e niente arrosto ma guardati,sei tutto ciò che si possa desiderare perchè...- Mi avvicinai al suo volto,accarezzandogli una guancia -...perché sotto tutto questo rancore e odio c'è un ragazzo d'oro che vuole solo essere amato.Nient'altro.-
Tornai sui miei passi e chiesi ad un passante quele mezzo ci avrebbe condotti in ospedale.
Ringraziai e m'incamminai con Zayn che mi seguiva in silenzio,fino a quando non arrivammo alla fermata del bus.
-Penso che se Louis si riprenda dovresti farlo lasciare con quella tipa e dovreste finalmente decidervi ad amarvi senza giochi...-
-...forse senza quei giochi non ci ameremmo nemmeno più di tanto...-
-Chi sei tu e cosa ne hai fatto di Zahira?-
Risi e il bus si fermò davanti a noi.
L'ospedale era ad appena 5 fermate dopo.
-E comunque,l'ho sempre pensata quella cosa,non ho mai avuto il coraggio di dirla ad alta voce però...-
Rise e restammo in silenzio mentre la gente saliva e scendeva da quel mezzo pubblico.
Io guardavo il cielo sperando in qualche raggio di sole che sembrava proprio non voler uscire.Zayn come al solito aveva lo sguardo perso nel vuoto.
Mi sarebbe piaciuto sapere,anche solo per un minuto,cosa passasse per la sua mente quando restava in silenzio.
Quando scendemmo dal bus esitai un attimo nel dirigermi all'ingresso dell'ospedale.
Guardai quell'enorme struttura grigia e cupa come il cielo di quella mattina.
Le macchine parcheggiate in linea d'ordine. Nemmeno i loro colori riuscivano a dar armonia a quel posto.
I passanti distratti che oltrepassavano l'ospedale senza nemmeno prestarci attenzione,io invece che morivo passo dopo passo guardando i pazienti che ancora riuscivano a sorridere pur stando in quel posto.
Gli occhi dei parenti mi davano quel pizzico di forza sufficiente per fare un nuovo passo,quanta speranza che nutrivano,quanta ne volevo avere io.
Entrammo poco dopo in quel reparto dal quale mi aspettavo di tutto.
In sala d'attesa vidi Liam.
Rimasi stupita.
Aveva la barbetta,era vestito in modo semplice e aveva gli occhi stanchi.
Mi fermai sulla porta.
-Liam,come sta?-
-Niente di nuovo...- mi disse a voce bassa.
Lo guardai tirando un sospiro di sollievo,d'altronde se proprio non doveva esserci una bella notizia per lo meno non c'era nemmeno quella brutta.
-E tu? Tu come stai?-
-Sono stanco Zahira,tanto.-
Mi avvicinai e gli misi una mano sulla spalla.
Vedevo la disperazione negli occhi di un amico.
Immaginai per un attimo Katrin,se mi fosse successo ciò che è successo a Louis.
Rabbrividì al pensiero.
Zayn si affacciò qualche passo dietro di me.
Liam sollevò lo sguardo,lo fisso e poi tornò su di me.
-Mi dispiace Liam,sono certa che Louis avrebbe fatto lo stesso per te.-
-Puoi andare se vuoi,credo che i suoi genitori abbiano finito per oggi...-
-...che vuol dire per oggi? Non passano tutto il tempo che possono con lui?-
-Vedi Zahira,la mamma di Louis è sotto shok,il padre cerca di farla ragionare ma è tutto inutile.Si concedono solo il tempo per i parenti lontani durante le ore di visita. Io passo la maggior parte del tempo che posso qui,nel caso dovesse svegliarsi,non vorrei credesse di essere stato lasciato solo...-
-Oh Liam...-
Lo abbracciai forte e mi scese una lacrima,sentì anche il sussurro del suo pianto lieve sulla mia spalla.
Poi mi separai e mi voltai verso Zayn.
-Liam,lui è Zayn...-
Si strinsero la mano ma non c'erano parole per l'occasione.
-Vado da Louis...- mi voltai e mi incamminai lasciandoli nella sala d'attesa.
Bussai alla porta ma nessuno rispose,evidentemente i suoi genitori erano già andati via.
Presi forza ed entrai ad occhi chiusi,gli riaprì solo dopo aver chiuso la porta alle mie spalle.
Mi poggiai al suo letto e gli presi la mano.
Iniziai a piangere contro il mio volere.
-Mi dispiace Louis,mi dispiace per l'altra sera quando ti ho presentato Harry. Mi dispiace se sono stata troppo codarda da pensare di abbandonarti. Mi dispiace se non ho saputo lasciare prima Harry,mi dispiace che non hai potuto lasciare Amy.-
Mi asciugai il volto e poi continuai sorridendo nel sentire il battito del suo cuore aumentare. Prima era solo un semplice bip-bip.Ora mi sembrava un bip-bip-bip.
-Si,ti sembrerà stupido ma ho pensato davvero di abbandonare tutti e andare via. Avevo paura del futuro Louis,avevo paura di perderti,avevo paura di tutto,il mondo sembrava essermi crollato addosso...-
Mi guardai attorno,quanto era buia quella stanza,priva di colori,priva di profumi se non prettamente ospedalieri.
-Che brutto posto qui,non vedo l'ora di vederti uscire...- ricominciai a piangere -...perché tu uscirai di qui vero? Uscirai con me! E ci terremo per mano vero? Poi non ci lasceremo mai più,vero Louis?-
Il mio pianto era quasi diventato isterico.
-...ma torniamo a noi amore mio,avevo pensato che andando via sarei riuscita a continuare la mia vita nel dubbio! Che stupida. Come ho potuto pensare una cosa simile?-
Tornai nuovamente ad asciugare le mie lacrime.
-Tu non lo conosci ma ho incontrato un ragazzo in tua assenza,si chiama Zayn,secondo me sareste grandi amici.Sai,lo conosco da poco,ho cercato lui quando volevo andar via e lui mi ha fatta tornare qui,ora è in sala d'attesa con Liam.Ah Liam,quanto bene ti vuole quel ragazzo! Non ti molla un momento,dovresti vederlo. Ma tu lo senti,so che lo senti. So che senti anche me e che senti tutti quelli che vengono qui da te. Forza Louis,dobbiamo andare via. Svegliati presto,io ti aspetto.-
Attesi qualche minuto,zitta con gli occhi bagnati e i singhiozzi bloccati nel petto.
Lasciai la sua mano e mi avviai verso la porta.
-Ti amo Louis,tu lo sai,mi dispiace di non avertelo detto al momento giusto.-
Sperando di trovare un fazzoletto nel mio borsone,tornai in sala d'attesa.
Ne avevo lasciati due,ne trovai tre.





Bbbbbbuona sera ragazzeeeee (?) 
Scusate se vi ho fatto attendere e se,probabilmente,troverete questo capitolo corto e non interessante ma oggi ho avuto una giornataccia ç.ç 
Vi prego,perdonatemi :3
Domani però mi darò da fare e vi prometto più di un capitolo! 
RECENSITEMI E NON SIATE CATTIVE ç.ç 
COSA NE PENSATE? D: xx

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Capitolo 39
*** Keep calm. ***


Per un momento pensai di essere finita su Scherzi a Parte. 
Intravidi un'ombra femminile seduta davanti a Liam.
Indossava un paio di pantaloni neri,un top totalmente inadeguato al posto e alla circostanza e un paio di quelle scarpette che usano le persone 'chic',com'è che si chiamano?
Ah si,'ballerine' rosso intenso.
Se volevi giocare al Mago di Oz non c'era bisogno di venire a fare le prove in ospedale,non credi Amy? 
Purtroppo ho sempre avuto problemi nel controllare il mio istinto,e proprio questo mi aveva causato un sacco di problemi,un sacco di volte!
Entrai in sala d'attesa pronta a dirgliene di tutti i colori.Nella mia mente si facevano spazio tutte le parole che avrei potuto usare per descriverla.
Quando entrai Liam e Zayn alzarono il volto verso di me,lei rimase con capo chino a fissare il pavimento.
Accellerai il passo e quando furono chiare le mie intenzioni e dalla mia bocca era uscito un:
-Brutt...- Zayn mi fu vicino a mi prese per il braccio.
Amy alzò la testa e finalmente incontrò i miei occhi.
Gliene avrei volute dire di tutti i colori,se solo non avesse portato Louis con se a quella festa...!
E quando mi liberai dalla presa di Zayn pronta a continuare la mia frase,mi tirò nuovamente a se e mi baciò.
-Si,ti amo anch'io.- Dopo quel gesto folle e quelle parole altrettanto prive di senso mi spinse fuori dalla sala d'attesa e mi trascinò fuori dal reparto.
Sulle scale giuro che avrebbe patito tutta la mia ira! Tutta quella che non avevo sfogato con Amy e che ora avevo un buon motivo per sfogare su di lui.
-MA SEI COMPLETAMENTE IMPAZZITO?-
-Io? Stavi per uccidere una ragazza che non ti ha fatto niente e che sta soffrendo se non proprio quanto te almeno in parte!-
-MA COSA NE SAI TU? SE LEI NON LO PORTAVA A QUELLA FESTA LUI ORA NON STAVA IN UN LETTO LOTTANDO PER LA VITA O LA MORTE...-
-ERA LA SUA RAGAZZA ZAHIRA,COSA NON HAI ANCORA CAPITO? E LO SARA' FINO A QUANDO LUI NON SI ALZERA' DA QUEL LETTO E DECIDERA' COSA VUOLE DALLA VITA!-
Quelle parole furono così forti che mi senti mancare il fiato,mi aveva risposto con lo stesso tono in cui lo stavo aggredendo.
Mi rannicchiai con le spalle a muro e abbassai il volto.
-Resta il fatto che non avevi il diritto di fare ciò che hai fatto e di dire ciò che hai detto.-
Si abbassò fino a raggiungermi.
-Volevo solo aiutarti...- rimasi indenne al suo commento allora continuò -...e poi,il reparto è pieno,non ci sarebbe stato un posto libero per Priscilla Malcontenta...-
Sorrisi... -Ma non era Mirtilla?- 
-Mi piace di più Priscilla!-
-Sei strano!- Risi ripensando a ciò che aveva detto.
-Io strano? Sei tu che ti sei arrabbiata perché ti ho dato un bacio senza significato solo per salvarti da un paio d'anni di carcere....-
-
...Come sei drammatico,non gli avrei fatto niente comunque...-
-Tu non hai visto la tua faccia quando hai capito che era lei in Sala d'attesa...-
Risi.
Mi diede la mano e mi aiutò a tirarmi su.
-Ti accompagno a casa tua e non farti più vedere dalle parti di casa mia,specie a quell'ora...-
Annui e ci incamminammo.
Un pò però ci pensavo a quel "...Sei tu che ti sei arrabbiata perché ti ho dato un bacio senza significato..."
Ero delusa e completamente estranea a quello che sentivo.

Presi il cellulare e mandai un messaggio a Katrin:
"Sono stata una stupida ad aver anche solo pensato una cosa del genere. Andare via? Come avrei fatto a vivere da sola? Sono stata davvero una stupida. Perdonami e grazie.Ci vediamo presto,solo,lasciami un pò di tempo per stare con me stessa,devo ancora riprendermi dall'accaduto a Louis.Ti voglio bene."
Poi mi sembrò doveroso mandare un messaggio anche ad Harry.
"Ciao riccio,scusa se ti ho fatto preoccupare intuilmente,scusami per le parole che ti ho detto e grazie,grazie per tutto quello che hai fatto per me e che eri pronto a fare per il vuoto che avrei lasciato.
Sei davvero un grande amico,e un ottimo fidanzato per qualcuna che non sia io. Ti voglio davvero bene,ci vediamo presto!''

-Io fossi in te metterei via il cellulare...-
-...perché?-
-Guarda il tempo! Tra un pò scoppierà uno di quei terribili temporali estivi!-
-E allora corriamo...!-
Rimisi il cellulare in tasca ed iniziai a camminare velocemente.
-Dista molto casa tua di qui?-
-No,non dobbiamo prendere mezzi...-
E più guardavo Zayn aiutarmi e più capivo che se non era per mano di Dio,era per mano di Louis versione angelo custode,che aveva deciso di mandarmi un santo,se pur sotto veste di diavolo.
-Appena andrai a casa chiamerai tua madre e le dirai che sei tornata e ti scuserai con lei!-
-Sembri mio padre...-
-...qualcune deve pur metterti un pò di giudizio in quella testa matta che hai!-
-Guarda un pò chi parla!-
Sorrise e la pioggia inizio a scendere lenta e timorosa.
Vidi il colore del mio palazzo da un paio di metri,così presi la mano di Zayn e iniziammo a correre.
Quando arrivammo davanti al portone d'entrata ci fermammo per riprendere fiato,ormai bagnati come non mai.
-Vedi...- -...fumare ti fa male anche perché dopo 10 minuti di corsa non hai più fiato!-
-Vorrei poterti rispondere che sei peggio dei miei genitori...-
Sorrise e guardò il cielo nero e brontolone che si affrettava a dirci di entrare in casa a suon di lampi e tuoni.
-Zayn non lasciarmi,al meno fino a che non rientrerà mia madre!-
Sorrise ed entrò con me,aspettammo esausti l'ascensore che non tardò ad arrivare.
Mi ritrovai davanti alla porta di casa senza avere le chiavi. Merda.
Non le avevo portare con me,le avevo lasciate da qualche parte sul pianerottolo.
Ma dove.
-Zayn,spostati da sopra al tappetino!-
-Cosa?-
Lo spinsi via senza che potesse capire nulla.Mi abbassai e come un cane cercatore iniziai a spostare la piantina all'angolo della porta mettendo le mani ovunque per trovare le chiavi.
-Mi spieghi cosa stai facendo?-
-Cerco le chiavi!-
Rise e si mise a cercare anche lui,con un gesto le sventolò in segno di vincita.
-Ta-dannnn-
-Dove...?-
-Mentre tu eri occupata a perquisire quella povera pianta,io avevo notato che c'era un rigonfiamento sotto il tappetino!-
Sorrisi e presi le chiavi.
Quando entrai in casa era tutto perfettamente in ordine come sempre.
Chiusi la porta alle nostre spalle mentre dalla finestra nel salotto vedevo come il tempo si stesse divertendo ad andar di mal in peggio.
Andai in bagno e presi due asciugamani.
-Tieni,asciugati...-
Io usai il mio a mò di mantella,iniziavo a sentire i brividi,probabilmente mi ero raffredata.
-Ti senti bene?-
-Si certo,abbiamo preso un pò di freddo,non credi...?-
-Già,decisamente...-
-Vuoi qualcosa da bere o da mangiare o vuoi andare in bagno...? Insomma ti ho preso in ostaggio da ieri pomeriggio...-
-...ti manderò il conto prima o poi...-
Rise e poi si mise comodo sul divano dopo essersi tolto la sua felpa ed esser rimasto a maniche corte.
Io so quando gli dava fastidio scoprire i suoi segni ma evidentemente con me era diverso.
Gli diedi il telecomando e andai in cucina per prepararmi un thé caldo.
-Perché su MTV fanno i 'Classic' alle 9:30 del mattino?- mi chiese dall'altra stanza.
-Non gestisco la programmazione televisiva...- dissi ridendo.
-...è assurdo che a quest'ora una persona dovrebbe svegliarsi invece questi la fanno riaddormentare!-
-Sono ancora le 9:30?- Ripresi la sua penultima frase...
-Così segna la tua tv!-
-E a che ora ci siamo svegliati?-
-Se tu soffri d'insonnia non è colpa mia...-
Tornai in salotto con la mia tazza fumante e gli occhi a pesciolino per il sonno che mi era improvvisamente rivenuto.
Mi sedetti accanto a lui ed effettivamente notai che era vero,quella musica favoriva il sonno più tosto che il risveglio!
-Bevi davvero quella roba?-
-A te non piace?-
-Preferirei digiunare...-
Sorso dopo sorso e due canzoni dopo finì la mia tazza.
La poggiai sul tavolino davanti a noi e poi guardai la tv.
-Perché non cambi se non ti piace?-
-Credevo piacesse a te...- disse sincero.
-...mi sarebbe piaciuto fare la ballerina,ma non sono molto coordinata quindi...preferisco un altro genere di musica!-
-Consolati,nemmeno io so ballare!-
-Non che avessi dubbi...- Risi e poco dopo mi ritrovai un cuscinetto in faccia!
-Ahi!- Risi nuovamente e lui rise con me.
-Sei proprio stronza...avresti dovuto rispondere qualcosa del tipo 'Non preoccuparti,non è una cosa utile nella vita...' anche perché,ti ricordo che sei nella mia stessa situazione!-
-Guarda o meglio,senti...!-
Partì  Il Lago dei Cigni - Atto I, Parte 2
-...non capisco come potrebbe essere utile...-
-...una volta ho visto un film.Questo è il pezzo in cui il cigno nero balla solo,forse in cerca della sua compagna,non lo so,non l'ho mai capito...-
Mi alzai e gli presi la mano.
Si alzò e mi fu davanti.
Spostai il tavolino.
-Balliamo...-
-...sei impazzita? Io non ballo.Non mi piace farlo.Non l'ho mai fatto...-
-...beh allora sarà la prima volta,anche io non ballo e non mi piace farlo ma non ci vede nessuno e inventiamo il nuovo Lago dei Cigni atto 1,parte 2 ballato in coppia...-
-...non ho più parole!-
-Appunto,stai zitto e stringimi...-
Iniziammo a ballare come due rincretiniti,ogni tanto facevo qualche passo che se fosse finito su Paperissima ci avrebbe di certo fatto vincere.
Dopo ogni giravolta dovevo tornare da lui ma,avevo paura di toccarlo.
Io sapevo cosa aveva dietro la schiena e ogni movimento mi sembrava duro per il suo corpo martorizzato,eppure lui non diceva nulla anzi,mi lasciava fare ciò che volevo.
Si limitava a tendermi la mano qando necessitavo di lui e a starmi vicino quando sembravamo in proncinto di imparare i passi per il ballo di fine anno.
E,danza folle a parte,lo stava facendo anche con la mia vita.


Quando finalmente si udirono le ultime note caddi sfinita a terra e lui mi seguì.
-Ti sei stancata Rapperonzolo?-
-Come si chiamava il principe di Rapperonzolo...?-
-...non posso aiutarti,è gia tanto che ho associato il Lago dei Cigni a Barbie Rapperonzolo...-
-Lo sai che sono due storie diverse vero?-
-Appunto!-
Rise e io non riuscì a trattenere la risata che suscitò quell'affermazione.
Mi alzai e spensi la tv.
-Proprio ora che inziavo a divertirmi nel vederti fare l'oca...-
-...sono cigni!-
-E' lo stesso!-
Rise e io lo lasciai perdere.
-I miei vestiti sono ancora bagnati,stupida pioggia...- guardai fuori e mi chiesi qual'era l'utilità dei temporali estivi. La città si stava allagando e per quale motivo poi?
-Sei in casa tua,va a cambiarti!-
-Ottima idea,vado a mettermi il pigiama e tu non ti muovere!-
-Perché ho scelta?-
Risi.
-Vieni ti faccio fare un pò di cultura sulle favole...-
Nella camera da letto di mia madre c'era incavata nel muro una libreria dove mio padre metteva tutti i libri che acquistava durante i suoi viaggi e diversi manuali per non smarrirsi nelle città straniere.
Erano visibili i volumi della Nationale Geographic: Londra,Lisbona,Madrid,Roma quella raccolta era davvero infinita quanto invidiabile!
Poi sotto c'era un ripiano dove mia madre conservava tutti i libri che mi aveva acquistato da piccola.
Cappuccetto Rosso,Cenerentola,Aladdin,La bella addormentata nel bosco,Barbie Rapperonzolo,Barbie e il Lago dei cigni,Barbie e l'avventura dell'oceano...
Beh anche quella raccolta era invidiabile se avevi 5 anni e portavi un fiocco rosa tra i capelli...

-Vado in bagno,tu prendi Barbie Rapperonzolo e Barbie e il Lago dei cigni e cerca di capirne la differenza...-
Zayn rise e di sedette sul letto con i due volumi tra le mani.
Io intanto andai ad asciugarmi per bene i capelli fradigi della pioggia e a mettermi qualcosa di caldo perché per quanto potesse essere estate,a prescindere dalla data sul calendario,a me faceva freddo.






 

Ragazzeeeeee :3 
Come va? Io domani ho il primo esame di qualifica -.-'' 
AHAHAHAHAH NON HO ANCORA APERTO LIBRO.
Comunque,torniamo a noi,è stato davvero difficile scrivere della pioggia quando fuori dalla mia finestra c'è un sole che spacca le pietre (?)
Ma lasciamo stare....mmmmh,cosa ne pensate di questo capitolo? 
Recensiteeee 

Ps: Prometto di postarne un altro entro la mezza notte alias Cenerentola (?)
Dimenticavo,se non sapete minimamente che suono abbia l'opera de 'Il lago dei cigni' potete vedere questo video in cui c'è illustrata la scena che ho messo nella storia :) http://www.youtube.com/watch?v=OV7ETyHGebY

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Capitolo 40
*** Are you sweet,are you strong,are you perfect or this is a dream? ***


Più guardavo la mia immagine riflessa nello specchio e più sentivo qualcosa allo stomaco,un certo senso di colpa.
Pensavo a Louis,alla mia situazione,al fatto che avrei dovuto spiegare a mia madre di quella piccola pazzia che volevo fare,al fatto che prima o poi avrei dovuto affrontare Katrin e Harry,
eppure,tra tutto quel trambusto l'unico mio volere era stare con Zayn,più che potevo.
Mi sentivo egoista,ancora una volta.
In un certo senso ci ho sempre vissuto con questa,come la chiamo io,piccola debolezza.
Non riesco mai ad essere felice o a sorridere che subito devo pensare al peggio,al mio aspetto,alla mia vita o a qualsiasi altra cosa sia brutta,si,mi sentivo egoista quando provavo ad essere felice.
Il rumore del phone fortunatamente acceso subito dopo la mia 'pausa di riflessione' non diede spazio a quei pensieri e sensazioni che mi avrebbero rovinato la giornata.
Uscì dal bagno e indossai la cosa più decente che possedessi per stare in casa.
Uno short e una canotta scura e mi poggiai un cardigan che usavo solitamente per uscire sulle spalle e misi un paio di calzini puliti.
Mentre andavo in camera da letto sentivo il cuore accellerare un pò di più,ma casualità,non è possibile che stesse accadendo una cosa del genere,non a me.
Stavo bene con Zayn come quando Louis mi sorrideva a mi parlava prima del nostro 'rapporto',il ché,non mi piaceva affatto.

Quando entrai in camera Zayn era seduto a pancia in giù che sfogliava realmente i libri di favole che gli avevo affidato.
-Allora Sherlock,capita la differenza?-
Si voltò lentamente e poi rimise lo sguardo sui libri.
-No,in verità queste Barbie mi sembrano tutte uguali ma ho capito una cosa fondamentale!-
-Illuminami!-
Schezai mettendomi accanto a lui.
-Barbie Rappelonzolo ha un principe di nome Flynn mentre Barbie e il lago dei cigni ha un principe di nome Daniel,per lo meno ha fantasia con i ragazzi...-
Risi.
-...quindi,sei stato il mio Daniel ma teoricamente poiché pensavi che stessimo ballando Rapperonzolo credo che il tuo nome debba essere Flynn...-
-...sono stato il tuo principe allora!?-
Quella domanda mi lasciò di stucco. Era sottointeso,lo avevo detto giocando no? Perché chiederlo in questo modo. Ora iniziavo a sentirmi in soggezione il ché non è normale,tra amici non ci si deve sentire in soggezione no?
Lo guardai e abbassai il volto.
-Si Zayn,ma non so se te la cavi meglio a fare a botte o a ballare!-
Sdrammatizziamo che è meglio no?
-Ehi! Ti ripeto che se tu non ti fossi intromessa...-
-...a quest'ora non staresti qui con me...-
Parole di ghiaccio. Anzi no,molto probabilmente il ghiaccio si ruppe dopo quelle parole.
Questa volta fu lui ad abbassare il volto.
-Lo credi davvero?-
-Ne sono certa...Tu no?-
-...Penso che il caso ci abbia fatto incontrare la prima volta allo Shopping Centre ma al resto ci abbiamo pensato noi...-
Bene,ora iniziavo a preoccuparmi. E se anche lui stesse iniziando a sentire quello che sentivo io?
No,di sicuro sarà enfatuazione da 'un giorno insieme',nulla di più.
-...beh anche la seconda volta è stato un caso...-
-...così potrebbe sembrare ma prova a pensarci,tu hai visto un ragazzo fare a botte,ti sei intromessa,dopo hai scoperto che ero io,con ciò non mi hai voltato le spalle...-
-Giusta osservazione...-
-...e anche ieri,quando sei venuta a cercarmi,avrei potuto mandarti via,il punto è che non l'ho fatto.-
-E perché non lo hai fatto?-
Potevo risparmiarmi quella domanda ma ormai fatto 30,facciamo 31!
-Non mi andava,all'inizio sinceramente avevo solo voglia di prenderti in giro perché mi sei realmente sembrata la Sirenetta fuori dall'acqua ma poi,ascoltandoti,ho cambiato idea...-
-...sai quanti insulti ti ho fatto mentalmente durante tutto il tempo passato con te e anche quando non c'eri? Non puoi immaginarlo...-
-...e perché hai fatto una cosa simile?-
-Perché...non lo so perché,mi sei sembrato come Peter Pan!-
Cazzata del secolo! Zahira riprenditi,che stai dicendo?
-Peter Pan?-
-Si,Peter,perché ecco,tu sei ribelle,fai quello che ti salta in mente senza che nessuno ti controlli e son certa che anche se ci fosse stato qualcuno tu non lo avresti mai ascoltato.Poi i ragazzi del posto in cui abiti,non lo so,sembra che sei il loro idolo,certo non mel'hanno mai detto esplicitamente ma s'intende tra le righe.E parlando del posto in cui abiti,quella è la tua Isola che non c'è...-
Ero così agitata che non riuscivo nemmeno a parlare,volevo esprimermi al meglio ma dalla mia bocca uscì solo quel farfuglio.
Zayn si mosse per poi trovarsi completamente opposto a come lo avevo trovato uscendo dal bagno.
Ora guardava il soffitto e per la prima volta guardai anch'io quel muro bianco a cui non avevo mai prestato attenzione.
Piccoli schizzi di pittura color panna ingillita sigillavano i bordi che portavano alle pareti.
Poi posai gli occhi su di lui.
Ancora non parlava.
Ad un certo punto sospirò:
-Peter Pan eh?-
Sorrisi e lui riprese:
-Mia madre mi raccontava sempre quella storia.Io e mia sorella condividevamo la camera,avevamo due letti separati da un comodino di legno pesante.Quando ci trovava ancora svegli,anche se era stanca dopo una giornata di lavoro,si sedeva a turno sul bordo di uno dei letti. Savannah era entusista quando le raccontava la storia di Alice nel Paese delle Meraviglie,io ascoltavo ma non sognavo,io ero entusiasta quando mi raccontava delle avventure di Peter,ogni volta ne aveva una diversa,credo che le inventasse ma erano fantastiche comunque....-
-...mi dispiace,non volevo....-
Senza pensarci mi ritrovai ad accarezzargli il volto e lui chiuse gli occhi continuando:
-...non ricordo molto,pochissimo in verità.Ma alcune cose restano impresse,specie quando sei bambino e l'unica tua preoccupazione è diventare astronauta,superman o al massimo un lottatore di sumo...nessuno avrebbe immaginato che avrei lasciato quel mondo dei sogni così presto...-
-...sognavi di essere un lottatore di sumo?-
-In alternativa...!- 
Rise ed io lo imitai.
-Ieri,un ragazzo di cui ora non ricordo nemmeno il nome,mi ha accompagnata da te fino ad un certo punto,poi è tornato indietro e prima di andarsene mi ha augurato buona fortuna,diceva che con te ne avrei avuto bisogno...-
-...non gli do torto...-
Aveva ancora gli occhi chiusi ma la sua voce non era assonnata.
-...di prima mattina stai fumato di chissà che e stai con ragazzi stupidi almeno quanto te,perché?-
-...è solo fumo...-
-...oggi magari,ma domani?-
Aprì gli occhi.
-Zahira io potrò fumarmi anche il cervello in futuro,non nego che ci sia questa possibilità ma non mi bucherò mai la pelle...-
-...non intendevo questo...-
-E cosa?-
-A quanto pare il tuo 'solo fumo' ti ha bruciato più neuroni di quanti ne immaginassi,se continui così arriverai a 50 anni più rincoglionito di quanto non lo sei ora...-
-...ma smettila!-
-Dico sul serio!- dissi soffocando una risata e riprendendo il suo discorso: -Zayn,credi che tua madre sarebbe stata fiera di vedere suo figlio ridotto così?-
-Zahira,tu non sai...-
-...no,hai ragione...-
-...scusa,non volevo ma prova a capirmi...ieri nel panico hai persino fumato,insomma hai mai visto Cenerentola con una Malboro? Andiamo Zahira questa è la realtà,ogni vizio nasce dalla mancanza di qualcosa!-
Continuavo a stargli vicina accarezzandogli il volto e i capelli.
Odiavo i ragazzi con la barba ma per lui avrei fatto un eccezione,anche se a mio parere non gli donava molto.
-Hai fumato roba pensante recentemente...-
-...la settimana scorsa,ma solo un tiro.-
Restai in silenzio ma dentro avrei ucciso chiunque spacciasse quella roba.
Pensare al fatto che quelle sostante mangiassero il cervello di Zayn non mi aiutava a tenere i nervi saldi.
Chiusi gli occhi e notai quanto la puzza delle sue sigarette fosse presente sui suoi vestiti,nell'aria attorno a noi.
-Per lo meno le tue sigarette hanno un buono odore...-
Rise ma non vidi il suo volto,persa ad immaginare un futuro diverso per lui.

Intanto la pioggia scendeva a catinelle e il tintinnio sui vetri della finestra era chiaro,avrebbe piovuto ancora per un bel pò.
-Ti posso fare una domanda?-
-Dimmi...-
-...pensi che Louis,quando si risveglierà,beh non lo so,pensi che cambierà la situazione,cioè la vostra...-
-Sincermente Zayn,sparirei dalla sua vita pur di vederlo pieno di vita lasciare quell'ospedale...-
-...devi amarlo davvero tanto...-
-Già..-
Sorrisi e poco dopo sentì il respiro rilassato di Zayn ormai sprofondato in un sonno profondo,mi voltai dall'altro lato e chiusi gli occhi.
"Buona notte Zayn".


Ragazze! Scusate so che questo capitolo è pietoso ma sto malissimo e ho vomito,nausea e giramenti di testa da stamattina!
Oggi è stata davvero una lunga giornata! In più 4 esami in 4 ore o poco più...vi lascio immaginare!
Domani vi prometto di scrivere qualcosa di decente e grazie per la pazienza!
(Ps: questi giorni non ho scritto perché ho anche avuto problemi al modem,per giunta! T.T)
Ppss (?) Vi adoro,grazie a tutte 
♥♥

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Capitolo 41
*** To the rain ♥ ***


Mi svegliai qualche ora dopo,mi voltai e sorrisi vedendo Zayn ancora al mio fianco.
Non ero finita in uno di quei film americani così smielati e irreali in cui il ragazzo scappa via non appena lei chiude occhio.
Che fortuna!
Guardavo Zayn e pensavo: "Questo qui scappare via prima che si sveglia la ragazza? Aspetta e spera...''
Mi alzai e andai a cercare il mio cellulare,ora sentivo il bisogno di parlare con mia madre,guardai l'ora e incredibilmente erano già le 18:00,sarebbe rientrata poche ore dopo.
Trovai due chiamate perse entrambe da mia madre.
Un paio di messaggi che non lessi.
Richiamai mia madre.
-Mamma,sono Zahira!-
-Tesoro mio come stai? Sta piovendo a dirotto dove sei? Ti prego torna a casa!-
-Mamma...sono a casa da stamattina,avevo solo bisogno di schiarirmi le idee...-
-...piccola non sai quando mi rassicura e rallegra questa cosa! Dio ha ascoltato le mie preghiere! Allora tesoro,ti senti meglio?-
-Mamma,non è facile...-
La mia voce stava per tradirmi e sentivo già il pianto in volto.
-...sch,non fare così,quando torno ne parliamo ok?-
-...Quando torni mamma?-
-...tesoro qui la situazione è un pò critica,la città è allagata e sai che per tornare a casa devo prendere quelle strada intasate...-
-...mamma non fare sciocchezze,mi sono appena svegliata fammi dare un'occhiata dalla finestra!-
-...puoi restare una notte sola? Invita Katrin se vuoi! Io mi fermo in un B&B per questa notte...-
-Si mamma mi faresti stare più tranquilla!-
-Va bene angelo mio,ti chiamo più tardi ok?-
-Si...mamma,un'ultima cosa! Lo hai detto a papà...?-
-No,qualcosa mi diceva che saresti tornata!-
-Ti voglio bene mamma!-
-Anch'io te ne voglio! A dopo!-
Riattacai e andai a bere un bicchiere d'acqua.
Vidi i miei auricolari sul tavolino del salotto.
Tornai a letto con le cuffie ben salde nelle orecchie.
Chiusi gli occhi e nonostante ciò sentivo il mio volto inumidirsi.
Quando tirai su con il naso partì la canzone di Alessandra Amoroso,Segreto.
(http://www.youtube.com/watch?v=dWzSbbAtlQ4)
Stupide parole,stupido momento,stupido tutto.
Nelle precendenti 3 canzoni avevo pensato a Louis,perché più ascoltavo questa canzone e più pensavo a Zayn?
D'un tratto senti un braccio posarsi sul mio stomaco e la fronte di Zayn sulla mia spalla.
-Non puoi piangere sempre,arriverai a 90 anni senza più lacrime in corpo...-
La sua voce assonnata mi interì quanto il suo gesto così semplice e spontaneo!
-...fosse per me non vorrei arrivarci a 90 anni...-
Subito dopo mi resi conto di quello che avevo detto e riuscì ad aprire gli occhi per fargli vedere che avevo capito di aver sbagliato.
Alzò il volto dalla mia spalla e mi guardò così come io guardavo lui e Alessandra Amoroso cantava a squarciagola la sua meravigliosa canzone.
Mi asciugò le lacrime e continuò a fissarmi in silenzio.
-Cosa pensi Zayn?-
-Come fai a sapere che stavo pensando a qualcosa?-
-Dovevi vedere la tua faccia...-
Sorrise.
-Cosa ascolti?-
-Una canzone,si chiama Segreto...-
-...di che parla?-
-Di una ragazza che s'innamora inconsapevolmente,di un amore sbagliato...-
-...Louis?-
Annuì,mentì.
-Puoi rimetterla? Voglio ascoltarla...-
Annuì nuovamente e gli passai un auricolare...

"...non lo dirò a nessuno
lo terrò lì nascosto
senza lasciare segno,
il segno in nessun posto.
e non avrà una data
per una ricorrenza
il mondo non saprà
mai della sua esistenza."


-...penso che sia una canzone bellissima ma che non sia per Louis,il tuo amore per lui non è segreto. Lo sapeva tutto il mondo e lo ha saputo anche lui...-
Rimasi incredula davanti a quella affermazione!
-...hai mai provato qualcosa di così forte per qualcuno da credere che sia pura follia?-
-Forse...-
-In amore non esistono i 'forse'...-
-...Harry non è il ragazzo a cui dedicheresti questa canzone,a meno che non sia il ragazzo della tua migliore amica,mi arrendo....-
Risi e poi partì la canzone dei Modà,Mia.
(http://www.youtube.com/watch?v=Zun8ccHgWgQ)

"....ormai dovrò morire cosi 
Finchè ci sarai tu.. 

Che fino a quando sarai con me 
Da ogni cosa ti proteggerò 
E non permetterò mai a niente e nessuno 
Di portarti lontano da me 
Quindi se vorrai starmi vicino 
Dovrai accettarmi per quello che sono 
Se non ne hai voglia cammina lontano ..."


Canticchiò il ritornello come se fosse la sua canzone preferita o un pezzo che non aspettava nient'altro che il momento giusto per esibire.
-La conosci? Non posso crederci...-
-No,ma ho una memoria pazzesca e dopo aver sentito il primo ritornello sapevo già...-
-...già niente,per lo meno hai una bella voce!-
Non gli diedi il tempo di finire la frase  che gli feci quel complimento.
-Lo pensi davvero?-
-Altrimenti non lo avrei detto...-
Mi sorrise e restammo a guardaci immobili per un pò.
Mise le mani sotto il suo petto e si sollevò,
-Però non guardarmi così!-
-Perché come ti sto guardando?-
Rise.
-Finiscila stupido...-
-...ecco,ora mi dai anche dello stupido senza motivo...-
-...tanto,anche se ti insulto,ti voglio bene!-
-Zahira,io devo andare...-
Non dissi nulla,non potevo certo impedirglielo...
Solo,mi aspettavo un 'anch'io'...
-...vai,qualcuno potrebbe preoccuparsi...-
Rise.
-La cosa che hai detto mi è suonata un pò ridicola,ma in fondo lo è!-
Si mise in piedi e io lo imitai per accompagnarlo alla porta.
Giunti alla porta,anche se il rumore della pioggia era evidente,Zayn spinse giù la maniglia.
E quando mise il primo passo fuori lo tirai dentro.
-Dimmi che quello di oggi non è stato un solo bacio e che non è vero che non hai provato niente,dimmi che hai cantato quei versi perché conoscevi la canzone e volevi dedicarmela,dimmi che non è vero che devi andare ma che anche tu hai paura che possa succedere qualcosa....- presi fiato -...qualcosa che è già successo,che sta accadendo e noi non possiamo farci nulla!-


Ragazze mieeeee,questo capitolo è molto,musicale (?)
Scusatemi xx Magari non gradite questo genere di musica ma non ne conosco di più sdolcinate! :3
Comunque grazie a tutte per la preoccupazione che mi avete mostrato ieri quando avete saputo che non stavo bene.
VI ADORO DAVVERO,SIETE DELLE LETTRICI MERAVIGLIOSE,OGNI VOSTRA RECENSIONE MI FA DAVVERO EMOZIONARE! 
Grazie di sostenermi,grazie di tutto 
AL PROSSIMO CAPITOLO ;)



 

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Capitolo 42
*** ...ora o mai più! ***


-Dimmi che quello di oggi non è stato un solo bacio e che non è vero che non hai provato niente,dimmi che hai cantato quei versi perché conoscevi la canzone e volevi dedicarmela,dimmi che non è vero che devi andare ma che anche tu hai paura che possa succedere qualcosa....- presi fiato -...qualcosa che è già successo,che sta accadendo e noi non possiamo farci nulla!- -...e se non volessi dirlo?-
-Dammi una spiegazione valida,un perché sensato e dopo potrai andare via e non tornare mai più,se sarà quello che vorrai...-
Aveva la bocca sigillata,mi sembrava serrata e tutti i muscoli espressivi tesi.
Capì cosa stava per dirmi e per la prima volta in vita mia mi sentì una grande stupida ad aver confessato al diretto interessato qualcosa di stupido e insensato.
-...io ti rovinerei la vita. Non siamo fatti per stare insieme. Zahira io non voglio ferirti ma,sai meglio di me che ora mi vuoi perché non c'è Louis al tuo fianco.-
-Louis non sarà mai al mio fianco Zayn,mai!-
Non mi resi conto del tono della mia voce ma tra le lacrime e tutte il resto stavo gridando.
Non era una semplice risposta detta a tono alto,era uno strazio di risposta urlata perché per quanto non avessi il coraggio di accettarlo in fondo sapevo che sarebbe stato per sempre così.
Chiuse la porta alle sue spalle e rimase con la schiena contro di essa,davanti ai miei occhi.
-Zayn,io non credo di essere la ragazza giusta per te e non ti assicuro niente ma con te sto bene e so che anche se non lo ammetti anche tu stai bene con me! 
Anche se non dici di volermi bene so che me ne vuoi,anche se hai detto che quel bacio stamattina non ha significato niente e che l'hai fatto solo per aiutarmi,io so che anche tu hai provato qualcosa.
So che nelle parole di quelle canzoni c'era qualcosa che ti ha colpito.
So che quando ti ho tenuto la mano nel tuo letto non hai opposto resistenza perché era solo quello che desideravi,un pò di sicurezza da parte di qualcuno.
So che se mi hai raccontato di te vuol dire che almeno per un pò ti sei fidato di me.
E io inizio ad essere consapevole che se quel giorno dopo la tragedia ti ho cercato è perché non sarai stata bene in nessun'altra parte del mondo se non lì accanto a te.
Che fosse stato su un treno,in casa,per strada,dovunque Zayn,dovunque ma con te!-
-Io non posso darti ciò che desideri,non sono buono a restare nella vita delle persone,non corrispondo delle mie azioni...-
-...io invece si e so che quella mattina ti ricorsi per ringraziarti perché nessuno lo ha mai fatto e tu lo meritavi davvero,quella notte ti medicai e mi presi cura di te perché sapevo che nessun altro lo avrebbe fatto nel modo giusto,quella mattina quando mi hai riportato i vestiti...ricordi?-
Annuì.
-Tu ci provasti spudoratamente con me ed io opposi resistenza ma Dio solo sa quanto ti desiderassi in quel momento,ma c'era Harry e non mi andava di fare la puttana.Cosa che però non mi riuscì bene dato che il giorno prima stavo per finire a letto con Louis...-
-...Tu meriti di stare con qualcuno che ti ami e sinceramente io non credo che io e Louis siamo le scelte migliori per te...-
-...e poi non sai mentire...-
-Cosa?-
-Quella notte in macchina dicesti: "E' strano,di solito sono io a spogliare le ragazze..." il giorno dopo invece te ne uscisti con un "Anche se sono le ragazze a spogliare me,per te faccio un eccezione...''-
Rise e io lo presi per i polsi e lo tirai a me.
-Dimmi che non mi desideri nemmeno un pò di quanto ti desideri io...-
-...l'amore e il desiderio sono due cose diverse...-
Gli poggiai le mani sui miei fianchi e in sussurro gli dissi:
-Sai che questo è amore e che l'amore provoca desiderio...-
Lo baciai e non fu come quella mattina in ospedale.
Gli tenni le mani sul volto anche se odiavo quella barba che pizzicava e mi urtava i nervi.
Era tutto caldo attorno a noi,sentivo qualcosa allo stomaco che cresceva sempre più.
-Non mi lasciarmi Zayn,non mi lasciare...-
-...sei tu che lascerai me!-
Con quella frase riprese a baciarmi con più forza fino a quando inditreggiando sempre più non ci ritrovammo sul divano che ormai ci aveva visto in tutti i modi,da sconosciuti ad amici,a questo...

Intanto sul mio telefono continuavano ad arrivare messaggi che non avevo voglia di leggere.
Mia madre avrebbe passato la notte fuori e Zayn senza possibilità di scelta,avrebbe passato la notte con me.
Dopo aver passato più di mezz'ora sul divano,si alzò e andò davanti alla finestra.
-Credo che la pioggia sia dalla tua parte oggi...-
-...perché,se ci fosse stato il sole mi avresti abbandonata..?-
Prese una sigaretta e l'accese,dopo il primo tiro rispose.
-Non lo avrei fatto comunque...-
Attesi che finisse con calma,mi alzai solo per andare in cucina a prendere un bicchiere d'acqua,sentivo un fuoco che bruciava dentro.
Dovevo spegnere quell'incendio.
Giunse alle mie spalle e poggiando la testa sulla mia spalla e le mani attorno alla mia vita mi disse a bassa voce:
-Andiamo a letto ora...-
Son certa che in futuro sotto la voce 'Impudico' nel vocabolario,ci sarebbe stata la foto mia e di Zayn.
Anche se 'alla Tiziano Ferro': ''La Voglia Scalpitava Strillava Tuonava Cantava Da Notte Fonda Nel Petto...''



Capitolo piccolo piccolo ma significativo (?)
mHazza (?) per abbronzarmi mi sono presa un insolazione! Ma come si fa? Per dieci minuti che ho passato al sole!
Ma sono proprio sfiga ne? 
Vabbè lasciamo stare queste chiacchiere inutili e concentriamoci (?)
Dico seriamente AHAHAHAH non pensate a cosa faranno Zayn e Zahira soli in casa! :P
(Anche perché non è detto che succeda!) ahahahah xx

Come continuiamo la storia? Io la scrivo con voi! Se avete suggerimenti o preferenze,ditemele senza esistare!!

MIRACCOMANDO,RECENSITE E DITEMI COSA NE PENSATE ç.ç (credo che questi malori estivi stanno influenzando la mia creatività (?))
Sinceramente,penso che ogni cosa che io scriva sia ridicola! :3

Comunque vi voglio bene. Un bacione e grazie per il sostegno e i messaggi carini che mi avete mandato di buona guarigione.
Siete fantastiche 





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Capitolo 43
*** ...sei tu che lascerai me! ***


-Lo sai che il tuo telefono è come un centralino?-
-Cosa?-
-Ti saranno arrivati minimo 50 messaggi...-
-...dici?-
-Ah,ten'eri accorta? Perché non rispondi? O almeno li leggi...-
-...perché non mi va...-
-Potrebbero essere importanti...lo sai...-
Mi buttai sul letto e rimasi in silenzio guardando il soffitto.
-Zahira...- Zayn si sedette accanto a me -...non puoi sfuggire alla reatà.Questo è solo un capriccio.Dai un'occhiata ai messaggi!-
-Pensi che siano su Louis?-
-Ne sono certo...-
-...passami il cellulare...-
Chiusi gli occhi e poco dopo mi convinsi e spinsi il tasto 'mostra'.
Katrin.
Harry.
Niall.
Katrin.
Katrin.
Katrin.
Katrin.
Katrin.
Numero mai visto in vita mia.
-Ma che cavolo?-
Guardai il cellulare e aprì l'ultimo messaggio:

"Zahira sono Liam,scusami se ti disturbo,ho da poco rintracciato il tuo numero! Devi venire in ospedale,Louis si è svegliato. Sta bene,ha solo qualche piccolo problema. Vieni,son certo che ti vorrebbe qui."

Mi catapultai per terra,come un soldato corsi in camera mia e indossai la prima cosa che trovai,ovvero vecchia tutta e un paio di converse.
Non badai al disastro che erano i miei capelli,legati così maldestramente e osceni per via della pioggia e dell'umidità.
Zayn apparve alle mie spalle poco dopo.
-Andiamo,muoviti.-
Mi prese la mano e ci precipitammo,nuovamente senza ombrello con la pioggia fitta e fina che si infrangeva contro di noi,diretti all'ospedale.

Ancora una volta mi sorpresi di come Zayn riusciva a capirmi senza nemmeno parlarmi.
Ero cosciente di cosa sarebbe potuto succede se non mi avesse persuasa a leggere quei messaggi,eppure dopo aver letto il messaggio di Liam non riuscì a pensare ad altro se non a:
'MUOVI IL CULO E VA DA LOUIS'

Arrivai senza fiato e quando finalmente entrai in sala d'attesa vidi Liam felice come non mai,sul suo volto si vedevano tracce di pianto,ma di gioia.
-Liam!-
-Zahira!-
Mi abbracciò e poi sorrise a Zayn.

-Ascolta Zahira,ora devi essere forte.Louis cammina,è vigile,capisce tutto ma ricorda poco. Riconosce i suoi genitori e fortunatamente anche me,però ad esempio i suoi zii...- fece segno a una coppia seduta lì vicino con due marmocchi alle costole -...beh,non li riconosce...- prese un sospiro -...i medici sono stati chiari,se noti che fa difficoltà a ricordare esci...- guardò Zayn che incurvò le sopraciglia per capire meglio ciò che Liam intendesse  -...avrai tempo per tornare pian piano nella sua vita...-

Annuì senza dire nulla.
Guardai Zayn intensamente,rimandendo nuovamente in silenzio.
Mi fece cenno all'insù con la testa era il suo modo per dirmi 'vai'.
Tirai un lungo sospiro e iniziai a camminare verso la sua camera.

Bussai e sentì la sua voce.
Louis disse -Avanti...-
Il cuore iniziò a battermi incontrollabilmente veloce.
Deglutì e poi entrai.
Sorrisi e lui mi guardò.
Vedere i suoi occhi aperti era già un immenso regalo.
L'azzurro del cielo,dell'oceano,del tanto sognato principe azzurro.
Ricambiò il sorriso e son certa che io in quel momento arrossì come quando imparai ad accettare il fatto di essermi innamorata,
innamorata di Louis Tomlinson,di uno dei ragazzi più desiderati della scuola,di uno che non sarebbe mai stato mio!


-Hai dormito parecchio eh?- cercai di sdrammatizzare attendendo una sua reazione.
-Avevo bisogno di riposare un pò...- 
-...ci hai fatti preoccupare sai?-
-Mi dispiace molto...-
Decisi di 'prendere il toro per le corna'.
-Louis,tu ti ricordi di me,vero?-
Non ce la facevo più ad aspettare,dovevo sapere come stavano le cose.
Mi guardò spaesato come un bambino che perde la mamma al centro commerciale.
Per qualche secondo ho temuto il peggio ma poi ha spalancato la bocca mostrandomi la sua perfetta dentatura bianca sottoforma di sorriso.
-...sai,mi fa male ancora il labbro!-
Sorrisi anch'io e come una stupida scoppiai in lacrime. Corsi ad abbracciarlo.
Temevo per la sua incolumità,avrei potuto stritolarlo.
-Sch,potrebbe sentirti qualcuno...-
-...c'è Harry là fuori...?-
Abbassai lo sguardo.
Ecco come passare da 'MI SENTO LA PERSONA PIU' FELICE DEL MONDO' a 'SONO UNA GRANDISSIMA MERDA'
-...Harry non c'è più...-
-Cosa?- Louis rimase a bocca aperta,forse mi ero espressa male.
-Non in quel senso,è ancora tra noi,intendo dire che...non è più il mio ragazzo...-
-...dovevo rischiare di morire per farti mollare quel tipo eh?-
-Vedo che ricordi molte cose,al contrario di ciò che dice Liam...-
-...forse,ricordo solo le cose importanti...-
-...allora ti ricordi anche di Amy.-
Questa volta fu Louis ad abbassare il volto.
-In verità io ricordo di una ragazza che piangeva tenendomi la mano e diceva di amarmi...-
-...l'hai fatta preoccupare...è pure sempre la tua ragazza.-
-...e pensa,quella stessa ragazza mi ha detto che il mio migliore amico era uno straccio e che lei aveva tentato di scappare via da questa situazione ma che grazie al cielo aveva incontrato un ragazzo che l'aveva riportata sulla retta via...-
-Davvero? Che stupida che è stata...-
Girai il volto dall'altra parte,cercando di non guardare i suoi occhi.

"Una ragazza che piangeva tenendomi la mano e dicendo che mi amava,e che aveva tentato di scappare da questa situazione ma che grazie al cielo aveva incontrato un ragazzo che l'aveva riportata sulla retta via..."

-Penso che non dovresti vergognarti ora...-
-...sai è più facile parlare con qualcuno mentre dorme,così non hai la certezza che possa sentirti.E' più facile scrivere che dirle le cose,perché scrivendole non è detto che vengano lette ma dicendole,le parole vengono sempre ascoltate.E' più facile scappare che restare,perché scappando si può perdere il senso dell'orientamento e lasciarsi cullare dal destino invece restando la bussola girerà sempre nella direzione più prevedibile...-

Qualcuno bussò alla porta.
E,per mia 'fortuna',non furono i genitori di Louis,ne tantomeno qualche parente o amico,era Amy.
La porta si aprì senza che nessuno desse il permesso.
-Louis amore mio...-
Poi il silenzio,la ragazza guardava immobile me e Louis,spostando gli occhi a turno su di noi.
Mi alzai in piedi e scattai verso la porta.
-Allora ci vediamo presto Louis,sono davvero contenta che tu ti sia...risvegliato!- 
Non guardai Amy e uscì senza aspettare un saluto da parte di nessuno dei due.

Mi diressi verso la sala d'attesa che intanto si era svuotata,non c'era Liam,e nemmeno gli zii di Louis,dei suoi genitori nemmeno l'ombra.
C'era solo Zayn,seduto immobile con lo sguardo perso nel vuoto.
Mi avvicinai a lui facendo rumore ma non si mosse di un millimetro.
Mi sedetti accanto a lui.
-Ricorda tutto vero? Come sta?-
-Bene...-
-...non hai risposto alla prima domanda...-
-...si,ricorda tutto.-
-Meglio così...-
Si alzò e andò verso l'uscita.
-Zayn,che succede?-
Lo ricorsi e lui uscì,non curante della pioggia che era in procinto di cessare,accese una sigaretta.
-Niente,devi restare qui o ti accompagno a casa?-
-E tu devi fare il deficiente ancora per molto o cosa?-
Mi guardò e poi iniziò a camminare sotto un porticato che poi sboccava sulla strada.
-Zayn...- gridai più a me stessa che a lui.
Si voltò e mi guardò.
-...perchè mi stai facendo questo?- gridai ancora più forte,poco m'importava delle persone che si sarebbero voltate a guardarci.
-Perché il mio compito qui è finito.-

Con queste parole vidi Zayn allontanarsi fino a scomparire nel traffico del mal tempo.
Mi voltai e iniziai a camminare dalla direzione opposta,alla ricerca di qualcosa da prendere a pugni.
Senza nemmeno rendermene conto finì sotto casa di Katrin.

Non lo notai ma lei era dietro il vetro della finestra della sua camera e mi aveva vista,pochi secondi dopo era  al mio fianco con un ombrello e il suo solito sorriso.
"Fantastico Zahira,ora puoi sentirti doppiamente una merda."

Intanto in ospedale Amy non mi rendeva la vita più facile.
-Amy,quante volte devo dirtelo? Zahira è solo una mia amica,dovresti essere felice che sono vivo e che mi ricordo di te,invevce continui a fare polemiche inutili...-
-...non pensare che non sia felice! Ho ripreso a respirare da quando i tuoi genitori mi hanno chiamata informandomi che ti eri risvegliato!-
-E allora qual'è il problema?-
-Nulla,non ho motivo di avere problemi tanto la rossa è fidanzata...-
-...non ne sarei così sicura...-
-Non hai visto il moro che l'ha scortata ad ogni 'visitina amichevole'...-
-...sarà un parente o un amico,ha lasciato da poco il suo ex,non sarebbe capace di...-
-...Louis,ma quanto sei ingenuo. I parenti e gli amici non si baciano in bocca,non credi?-
Nella stanza calò il silenzio,Louis trattenne ciò che sentì dentro e rimase rilassato davanti agli occhi della sua fidanzata.
Lei compiaciutà guardò fuori dalla finestra,il suo arcobaleno stava per sorgere.





E a grande richiesta,ecco il risveglio di Louis 
Zayn è fuori dalle palle ora no (?)
Ad Harry nessuno ci pensa più,poverino :3
E Amy? Bisogna farla fuori quella tipa! 
AHAHAHAHAH scusate,sto schizzata :D
Sarà l'entusiasmo dell'inizio dell'estate! *-*

NON DIMENTICATEVI DI RECENSIRE E DI DIRMI ASSOLUTAMENTE TUTTO CIO' CHE PENSATE! 
Se avete qualche suggerimento,come sempre,ascolto tutte! 

Un bacione! xx 

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Capitolo 44
*** ...and now? I'm alone. ***


Passai la notte a casa di Katrin,non mi chiese nulla fino a quando non iniziai a parlare di mia spontanea volontà.Anche per questo era la mia migliore amica.
In compenso,per non rendermi la notte triste mi raccontò di come aveva trascorso questi giorni con Niall,non mi sorpresi scoprendo che la loro storia andava a gonfie vele.
-Certo volte non posso ancora crederci che tu  e Niall,siate...ufficiali...-
-Già,anche io e mi dispiace di averti tartassata di messaggi ma avevo bisogno della mia amica,avevo bisogno di Zahira al mio fianco perché anche con Niall,se manchi tu,mi manca un pezzo di me...-
L'abbracciai con gli occhi lucidi e lei ricambiò.
-Sai che non ho ancora letto i messaggi?-
-Dici sul serio?-
-Si,mi sono soffermata sull'ultimo che era di Liam e poi mi sono precipitata in ospedale!-
-Ok,allora non leggerli! Non in mia presenza almeno...-
-...ti stai vergognando dei tuo messaggi Katrin?-
Risi e lei mi seguì.
-Vediamo un pò...- annunciai: -Katrin 8 volte,Harry e Niall...-
-...Harry e Niall ti hanno inviato un messaggio?- Chiese sconvolta.
-Beh,su Harry non c'è da essere sconvolti,leggiamo quello di Niall...!-

"Ehi Zahira,perdonami,so che non è il momento per disturbarti e che stai passando un periodo difficile ma,Katrin sta soffrendo per te,per la tua assenza.
Non c'è cosa peggiore per me che guardarla e non poter far nulla per aiutarla,sai quanto l'amo...
Non ti chiedo molto,almeno rispondi ad un messaggio,rassicurala.
In compenso io sto sostenendo Harry,non lo da a vedere ma anche lui è uno straccio.
Devi tornare Zahira,so che sei qui,intendo tornare nelle vite di chi ti vuole bene!
Ps: Anche a me manca la migliore amica della mia fidanzata.
Ti abbraccio,Niall."

Lessi ad alta voce il messaggio e a Katrin scese una lacrima.
-Oh Ka,non fare così!-
-Io lo amo Zahira,lo amo tanto,delle volte ho paura di perderlo...-
-...ma non vedi quanto ti ama lui! Si preoccupa per tutti,mi ha scritto per far si che tu stessi meglio! Non accadrà mai,Niall non ti lascerà mai.Katrin,sta tranquilla.-
-Che farai con Harry...?-
-...il bene non è amore Katrin...-
-Ma lui...-
-...si deve amare da entrambe le parti...-
-Non è il momento,lo so,ma potrei fare lo stesso discorso per Louis...-
-...credi davvero che lui non mi ami?-
-...non lo so Zahira.Non posso saperlo io,ma una cosa è certa,chi ti ama,a prescindere da tutto il resto,trova il modo per fartelo sapere,prova ad esserci nella tua vita...-
-...Louis invece appare solo quando io provo a farmi un'altra vita...-
-Esattamente,mi hai tolto le parole di bocca...-

Chiusi gli occhi e mi abbandonai al sonno che mi attendeva da un bel pò.
Katrin sia accomodò vicino a me spegnendo la luce.
-Buona notte Zahira...-
-...buona notte Katrin,ti voglio bene,davvero!-
-Anche io...- sospirò -...anche io...-


La mattina dopo tornai a casa.
La cosa più dura era la solitudine.
Camminavo e ad ogni passo vedevo l'immagine di Zayn sfuocare mentre l'oltrepassavo.
La notte sa essere terrbile senza una spalla su cui piangere,ma quella notte trovai Katrin.
Il giorno invece è terribile perché per quanto puoi coprirla,l'assenza si sente ovunque tu guardi.

"When I'm Alone"  era la colonna perfetta per come mi sentivo.
(http://www.youtube.com/watch?v=7G0_eN36QVc)
"I'm throwing a tantrum
Why are you such a phantom?"

Era quello il pezzo che cantavo con rabbia e rancore.

"When I'm alone with you

You make me feel, you make me feel

When I'm alone with you

You are the one, you are the one

When I'm alone with you

You make me feel, you make me feel

When I'm alone with you

You are the one, you are the one."

Ricordare il suo volto mentre diceva "Il mio compito qui è finito..." era la cosa più straziante.
Perché Zayn? Perché?
Eppure se potessi dirglielo,glielo direi: "Non ti ho usato,mi hai salvata,e non è giusto salvare le persone,per poi lasciarle morire sole..."
Ma ogni parola,ogni canzone,ogni gesto,sarebbe stato inutile.Lui era andato via,aveva deciso di andare via e io non potevo far nulla per fermarlo.
Andarlo a cercare non era una buona idea,avrei potuto vedere  la parte brutta che tutti temevano di quel ragazzo strano ma buono.
Di tornare da Louis non ne avevo voglia,con Amy nei paraggi poi...peggio che mai.

Entrai in casa e vidi mia madre mettere ordine.
-MAMMA!-
Corsi ad abbracciarla,cosa che succedeva raramente.
-Mi sei mancata piccola incosciente!-
-Anche tu,mamma brontolona...-
-...non sono brontolona!-
-Appunto!-
Risi e lei mi guardò dall'alto verso il basso.
-Ma dove sei stata conciata così?-
-Ho dormito da Katrin mamma...-
-...per favore,dietro di te c'è una porta,sarebbe il bagno,fanne buon uso!-
-Grazie mamma,la tua gentilezza è devastante!-
-Dovere piccola,dovere!-

Seguì il suo consiglio e andai a sistemarmi in bagno.
Ero davvero in condizioni pietose.

-Zahira fai presto,devi andare a farmi delle commissioni!-
-Si,volentieri...-
Non avevo mai voglia di fare servizi in generale ma in quel momento,non avevo nulla di meglio da fare e di certo mi sarei distratta un pò.
Feci una doccia e mi precipitai davanti al mio armadio.
Indossai colori estivi,verde pastello e rosa confetto.
Poi andai in salotto con i capelli ancora leggermente umidi.
-Ottima scelta,con il sole che c'è oggi,sembri l'arcobaleno dopo la tempesta...-
-...grazie mamma!- Sorrisi e aggiunsi: -...ma se era una metafora,potevi evitare...-
Mi passò una mano tra capelli e mi diede un bigliettino.
-Torna presto e cerca di fare tutto!-
-Va bene!-
Presi la mia borsa e il mio amato cellulare con i miei adorati auricolari e mi precipitai per le scale.
Dopo aver selezionato la prima canzone aprì il foglietto contentente la lista di cose da fare.
Per primo tra tutti notai:

-Andare da Margherita...- e un elenco di cose da comprare.
"Perché non un supermercato qualunque mamma? Perché?"
Decisi che quella sarebbe stata la cosa che avrei fatto per ultimo!

E mentre pensavo che di lì a poco avrei dovuto vedere Harry per forza,ma che infondo era una cosa giusta,il mio pensiero volò nuovamente a Zayn sotto le note della canzone di
Luan Santana - Te Vivo
(http://www.youtube.com/watch?feature=endscreen&v=8-RIft_N5zM&NR=1)

Forse avevo davvero perso la testa,e non per Louis.

 


 




 
 


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Capitolo 45
*** Sorry,but I don't love you! ***


-Buongiorno Margherita!-
La donna s'illuminò in un sorriso e mi mandò un bacio volante.
-Che ti serve piccola?-
Le diedi la lista di mia madre e lei pian piano iniziò ad impacchettare tutti gli alimenti.
-Margherita,scusami.C'è Harry?-
-Certo! E' dietro,vai pure...-
Feci il giro del bancone e andai ad affrontare la sorte.
-Harry!-
-Zahira!-
Corse verso di me e mi abbracciò a tal punto che sentì i miei piedi sollevarsi da terra.
-E io che pensavo che quelli esili non erano forti...-
-...pensavi male...- mi sorrise e poi tornò a lavoro.
-Comunque mi dispiace...sul serio...-
-...non importa! Ora stai bene vero? E Louis,come sta?-
Se non avessi letto il messaggio di Niall "Anche se non lo da a vedere sta un straccio...!" non avrei mai potuto pensare una cosa simile.
Mi sembrava allegro e rilassato,non aveva difficoltà nel parlarmi e mi stava addirittura chiedendo di Louis!
-Lui sta bene...- sorrisi -...si è ripreso,non ricorda di alcune persone ma fortunatamente io sono tra quelle di cui si ricorda...-
-Sarebbe impossibile dimenticarti...- abbozzò un sorriso e io mi sentì nuovamente in colpa.
-E tu come stai?-
-Io? Nulla di nuovo,solita vita...-
-...ti devo ringraziare anche per quello che hai fatto per me,grazie per Katrin e grazie per avermi capita...-
-...pensa che per auto ringraziarmi ho preso un gatto!-
Risi alla battuta e lui mi imitò.
-Dico sul serio riccio,sei stato davvero,davvero,gentile...con me e con tutti i casini che ti ho creato!-
-Non fa niente,eri sconvolta,è alquanto normale!Spero solo che Louis ora si decida e scelga il meglio per lui!-
Mi fece l'occhiolino e sorrise,fu allora che sentì la necessita di andarmene.
-Allora ci vediamo Harry...-
Sorrisi e tornai davanti,Margherita aveva già messo tutto in busta,attendeva solo me.
-Non volevo interrompervi,è tutto pronto!-
Sorrise come solo lei sapeva fare e mi porse le buste.
-Quant'è?-
-11,90,di alla mamma di mettere subito in frigo i surgelati altrimenti con questo caldo...-
-Certo,sta tranquilla Margherita!-
-Buon giornata cara!-
-Anche a te...!-
Sorrisi e uscì da negozio.
Per un attimo mi guardai attorno,nella speranza di vedere qualcuno,notare qualcosa.
Stavo cercando con gli occhi e non sapevo nemmeno cosa.
Feci qualche passo,giusto in tempo per ritrovarmi dall'altro lato della strada quando mi sentì chiamare.
-Zahira!-
Mi voltai e vidi Harry venirmi incontro.
-Che succede?-
-Ho dimenticato una cosa!-
Mi abbracciò e le mie buste caddero a terra.
Sorrisi maldestramente non sapendo se essere felice o meno.
Mi sentivo stranamente in imbarazzo.
-Oh Harry...-
I suoi occhi s'illuminarono ma i miei si spensero.
-...mi dispiace,sul serio.- riuscì solo a dirgli questo.
Ripresi le mie buste e gli sorrisi,questa volta debomente,come quei sorrisi che si fanno per circostanza.
Alzò la sua mano in cenno di saluto e quando mi voltai per fare qualche passo sentì la sua voce farmi una domanda:
-Siamo ancora amici vero?-
-Si Harry,ti voglio bene!-
Così mi allontanai e imboccai la strada di casa mia.

-Ecco qui mamma! Queste sono le carte che volevi e qui c'è la spesa,ha detto Margherita di sistemare i surgelati in frigo perché ovviamente con questo caldo andrebbero a male altrimenti...-
-Grazie Zahira! Io devo andare a lavoro! Ci vediamo questa sera,ci sei vero?-
-Certo mamma!-

Tanto,non avevo programmi.
Katrin ha Niall.
Louis ha Amy.
Harry ha il suo gatto.
Zayn ha...
...ecco non so che ha lui ma di una cosa ero certa,non avrei passato la serata in sua compagnia.

Andai in camera mia e accesi il pc,qualche notizia su questo strano mondo mi avrebbe fatto bene!
Alla fine lasciai perdere il mondo di internet e aprì una pagina di Microsoft Word.

Iniziai a scrive tutto ciò che mi passava per la mente e alla fine,con mia grande sorpresa,nel rileggere tutto notai che per quanto il punto della questione dovessero essere Louis e Amy,
ogni mio riferimento era a Zayn e al suo modo di essere.
Guardai fuori dalla finestra,avrei tanto voluto vederlo,anche da lontano,ma lui non sarebbe tornato.
L'essenza faceva male anche dopo meno di 24 ore.

Due settimane dopo: 

Fuori c'è il sole,la gente è abbronzata e nell'aria si sente il profumo del mare,anche se da casa mia dista parecchio.
Sono passate due settimane dal risveglio di Louis e due settimane dalla 'fine del compito' di Zayn.


Harry,Katrin e Niall continuano la loro vita tranquillamente,mi invitano ogni volta che escono,ma io resto qui,a contemplare il ritorno di qualcuno o forse nessuno.
E quasi notte e insieme alla città anche io mi sto addormentando,cosa che da un pò di tempo non mi riesce più facilmente,
cercando disperatamente l'amore in un sogno.

Noemi
 - Poi Inventi Il Modo 

(http://www.youtube.com/watch?v=eSyiC-sj3mU&feature=related)

Mi dovrei allontanare da te 
ma mi manca il coraggio 
perché niente mi manca di più 
del tuo amore bugiardo...

 

Si può essere depressi per amore? Si può esserlo a quest'età?
Il mio amore mi sta uccidendo e questa volta non c'è nessuno a salvarmi,perché chi potrebbe farlo è troppo occupato con un'altra.

Anche chiudere gli occhi era diventato difficile da quanto l'immagine di Zayn continuava a fondermi i pochi neuroni restanti.
Stavo morendo d'amore per Louis ma cercavo Zayn.
O forse era il contrario?

Intato la musica continuava a tenermi in vita e avevo imparato a dividere le mie canzoni in due categorie:
'Quelle per Zayn' e 'Quelle per Louis' 



Sempre Com Você - Luan Santana
(
http://letras.terra.com.br/luan-santana/1128065/)

Dopo aver inserito questa cazone nella lista di 'Canzoni per Zayn' non mi restava altro che alzarmi e andare a cercarlo.
Poco importava che fosse notte.
Io dovevo vederlo,almeno questo.



 

 

 

 
 




 
Buongiorno belleeeeeee ♥

Questa mattina mi son data da fare >-<'
Spero vi siano piaciuti i capitoli e spero che vogliate commentarli come sempre,le vostre parole sono i più bei compliementi mai ricevuti in vita mia!


Qualcuna mi ha chiesto se ho scritto altre storie!
Certo,potete trovarle in questa pagina FB o sotto forma di album fotografici o di note.

http://www.facebook.com/pages/Dallaltra-parte-delloceano/158297007592246

A
ltra cosa! 
Sono divisa in due! (Un pò come Zahira (?)) Voi siete tantissime,chi mi prega per Louis e chi per Zayn ahahahah tagliamo la testa al toro?


Comunque,grazie infinitamente a tutte! Ormai ho perso le parole per ringraziarvi perché ogni recensione è qualcosa di indescrivibile per me.
Mi fate sentire apprezzata e sono davvero contenta di questo.
Poco importa se non vi conosco,io sento di conoscervi tramite le emozioni che provate leggendo e pensare che a provocarle sia io con la mia storia,beh,mi lascia senza fiato!


Come sempre,se avete suggerimenti o preferenze o volete farmi qualsiasi domanda (anche personale e non inerente alla storia) NON CI SONO PROBLEMI,IO ASCOLTO TUTTE.
Non abbiate timore,anzi! 

Un bacione a tutte!
Al prossimo capitolo xx  

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Capitolo 46
*** Goodbye. ***


In silenzio lasciai casa mia e pian piano temendo le ombre della notte iniziai a camminare verso casa di Zayn.
Avrei tanto voluto incontrare un volto famigliare,quacuno che mi accompagnasse o che per lo meno mi incoraggiasse nel mio intento,
ma non volevo svegliare o disturbare Katrin,Harry nemmeno per scherzo e a parte loro,non mi rimanevano molte altre opzioni.

Dopo mezz'ora intravidi lo Shopping Centre e accellerai il passo sapendo che di li a poco avrei intravisto le palazzine dove abitava Zayn.
Speravo con tutta me stessa di non dover bussare alla sua porta e di incontrarlo per strada,non m'importava in quali condizioni ma preferito non entrare in casa sua a quest'ora,in qualunque caso.

Mi guardai attorno e non vidi nessuno,non riconobbi il suo volto tra quello di quei ragazzi nei dintorni.
Qualcuno fischiava ed altri non riuscivano nemmeno a reggersi in piedi,lasciai stare e proseguì per i conti miei,mi sarei dovuta fermare per chiedere di lui magari.
Di sicuro quei tipi avevano informazioni che io non avevo.

Scacciai il buonsenso dalla mia testa e iniziai a salire le scale verso casa sua.
Mi fermai davanti alla porta e tirai un sospiro,avevo il cuore in gola e tanto per cambiare avevo dimenticato tutto ciò che desideravo dirgli.

Suonai il campanello e attesi due minuti.
Suo padre venne ad aprirmi e quando vidi l'immagine di quell'uomo che sfigurava Zayn,di quell'uomo che lui temeva,mi paralizzai su me stessa.
-Cosa c'è?-
-Io...io...ho bisogno di parlare con Zayn,è in casa?-
Il padre scoppiò in una risata alquanto fastidiosa.
Feci qualche passo indietro e poi notai il tavolo pieno di alcool e compresse,buste bianche,ma cos'è era quella? Una casa o uno spaccio tra le mura?
In quel momento sentì il peso della mia incolumità sulle gambe!
Pregai che Zayn spuntasse da un momento all'altro,ma non fu così.
Poco dopo il padre tornò  parlare:
-Ascolta Cenerentola,Zayn non c'è,non c'è più,non tornerà mai più qui,ora va via e non rompermi le pal...-
-...cosa vuol dire che non c'è più?-
Rise nuovamente,quell'uomo mi urtava i nervi!
-L'hanno mandato da sua sorella,quella tro...-
Amen,stavo imparando tutto il rosario.
-...Chi lo ha mandato?-
-Tu fai troppe domande!-
L'uomo mi si avvicinò e riuscì a sentire il suo alito pesante sul mio volto.
-Voglio solo sapere dov'è Zayn dato che a nessuno importa di lui!-
Mi maledì subito dopo aver sputato quella frase senza delicatezza.
-Sei solo l'ennesima da aggiungere alla lista delle sua scopate,ma non essere perpetua altrimenti non ti sopporterà e ti manderà via prima...-
-...sta zitto!-
Nel portone rimbombò la mia voce.
-Ho detto,sta zitto!-
Tornai a marcare ancora di più quell'ordine.
-Chi ha portato via Zayn? Perché è andato via? So che viveva da schifo ma lui non se ne sarebbe mai andato di sua spontanea volontà!-
-I servizi sociali hanno fatto tutt...-
-Beh,hanno fatto bene allora! Si guardi,lei un figlio come Zayn non lo merita,e non merita nemmeno Savannah e quando morirà si porterà sulla coscienza l'aver rovinato la vita a quei due poveri ragazzi!-
L'uomo sgranò gli occhi,avevo decisamente esagerato.
Ma sentivo il bisogno di sfogarmi da parte di Zayn,in quel momento mi passarono per la mente le scene di quando lo medicai,i punti che gli facevano male,il momento nella sua stanza,quando gli presi la mano,il suo cuore che batteva più del dovuto,la sua faccia indolensita mentre ballavamo e la sua forza di continuare a farlo solo per rendermi felice anche se probabilmente gli facevano male i segni che ancora portava.
-E sa una cosa? Sua moglie,che voglia riposare in pace,come ha fatto a sposare uno come lei? Si guardi! Ha portato alla rovina quella beata donna e così anche i suoi figli! Avrebbe potuto lasciarli con i loro nonni,di certo avrebbero fatto una vita migliore!-

Dopo quelle parole vidi tutta l'ira di quell'uomo non cosciente tra alcool e droga,scaraventarsi su di me.
Non ebbi il tempo di reagire,sentivo solo le sue mani pesanti sul mio corpo.
Non riuscivo a liberarmi dalla sua presa,non riuscivo a scappare,le scale,distanti qualche centimentro,mi sembravano un miraggio.
Chiusi gli occhi e non seppi più nulla di quella serata.
Riuscivo solo a sentire le goccie di sangue,del mio sangue,bagnare il pavimento sottostante.

--

Louis intanto quella stessa notte riuscì a trovare il coraggio per lasciare Amy e ribellarsi alla sua famiglia.
-Amy,io ti voglio bene,ho passato bei momenti con te,ma il bene non è amore,ho bisogno di un pò di tempo...-
-...e qualunque stupido saprebbe che vuol dire "E' finita"....-
-No,cioè si,Amy non rendermi le cose più complicate di quanto non lo siano già...-
-...ovvio,ma le cose non sono complicate,tu non mi stai lasciando perché "vuoi prenderti una pausa" ma perché hai Zahira in mente!-
Quell'affermazione fece spalancare gli occhi a Louis che si alzò dal divano e andò davanti alla porta della casa di Amy, annuì,mostrando alla ragazza che le sua 'ipotesi' era giusta.
-Perché lei Louis,perché proprio adesso?-
-Perché non l'ho fatto prima?! E' questa la domanda giusta!-

Louis lasciò quella casa e tutte le conseguenze che avrebbe portato e chiamò Zahira che in quel momento non poteva rispondere.
La notte passò così:
Tra Louis che sul suo letto pensava a quanto tempo aveva perso...
Zayn che guardava il cielo mentre si chiedeva in perché Dio gli avesse riservato una vita così ingiusta...
Harry che iniziava a capire che allontanare il suo pensiero da Zahira era la cosa migliore.
Katrin e Niall che si abbandonavano a se stessi non curanti di tutta la situazione attorno.

Il mattino dopo su tutti i tg c'era una notizia clamorosa.
Il padre di Zayn era finalmente in carcere e non appena il figlio venne a conoscenza di questa notizia si precipitò a casa di Savannah e la cosa tremenda fu dover ascoltare il motivo.
Louis si svegliò grazie alle chiamate di Katrin che era in ospedale dall'alba cercando di rintracciarlo per spiegargli l'accaduto.
Niall preoccupato e indeciso ritenne opportuno avvisare anche Harry.
Inaspettatamente anche Amy e Liam quella mattina si presentarono in ospedale.

Zahira intanto non aveva ancora ripreso conoscenza,al suo fianco c'era la madre che non riusciva ancora a darsi spiegazioni.
Cosa ci faceva la figlia in quel quartiere a quell'ora della notte? Lei non l'aveva sentita uscire e per questo si faceva carico di tutta la responsabilità della questione.
Arrivò anche suo padre dal Messico che se non fosse stato impedito dalla polizia avrebbe ucciso con le sue stesse mani quell'uomo che aveva ridotto così sua figlia.

Modà - L'Amore è Un Altra Cosa
(
http://www.youtube.com/watch?v=A6YBYAnBloM&feature=g-vrec)

 


...come una foglia nel vento tu tremi 
e come un onda piano piano ti allontani 
che cosa centra che mi vuoi bene l'amore 
è un'altra cosa molto più grande del bene...


Buongiornoooooo! INANZITUTTO QUESTA MATTINA VOLEVO RINGRAZIARVI TUTTE!
UNA AD UNA PER OGNI BELLISSIMA RECENSIONE!
CIOE',85!!! O.O MA VOLETE FARMI PIANGERE? 

Ma torniamo a noi altrimenti ora a Bari faccio fare il diluvio universale con le mie lacrime :') 

Allora,parecchi colpi di scena in questo piccolo capitolo!
Spero che vi piaccia e che nessuna sia rimasta delusa!
Penso che,mi suona strano dirlo,come sempre,tra un paio di capitoli,questa storia sarà giunta al termine!
Uffa,mi mancheranno questi intrighi amorosi alias Beautiful! 
E mi mancheranno tutti questi personaggi che ho inventato! :) 
Comunque! Ripeto,spero che vi piaccia e che vogliate recensire anche questo capitolo!
Ps: LO SAPETE CHE ASCOLTO TUTTE E SONO APERTA A COSE 'POSITIVE,NEUTRE E NEGATIVE',quindi non abbiate timore di dirmi ciò che pensate! :) 

Al prossimo capitolo! xx 

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Capitolo 47
*** Volevo dirti... ***


Quando aprì gli occhi vidi il volto di mia madre riempirsi di lacrime e mio padre scattare in piedi per consolarla e poi sorridermi dolcemente come solo lui sapeva fare.
-Mamma...papà...cos'è successo?-

Avevo un gran mal di testa ma guardandomi attorno riuscì ad intuire che non ero nella mia camera.
Bensì in ospedale.

-Un uomo ubriaco ieri ti ha picchiata,ti hanno ritrovato all'alba un paio di donne che rientravano in casa sul pianerottolo di quell'abitazione...-
D'un tratto ricordai tutto.
Un uomo,il padre di Zayn.

Provai ad alzarmi ma sentivo tutti i muscoli indolensiti.
Non avevo flebo o altro ma parecchie fasciature e cerotti.
Riuscivo a intravedere anche qualche livido sulle gambe.

-...Zahira...- iniziò mia madre -...come ti sei trovata in questa situazione? Cosa ci facevi a quell'ora lì ieri notte...?-
-Ero andata a cercare...- cercai di dire la verita ma vennì subito interrotta.
-...a cercare cosa? Droga,alcool,cosa? Quell'uomo aveva una miniera di cose illegali in casa sua,non ci posso credere che la mia bambina ne facesse uso!-
-No mamma! Non è come pensi!-
Mio padre si accomodo sull'altro lato del mio letto e continuò a scrutare la situzione.
-Vedete,quell'uomo aveva un figlio...- sospirai -...ha un figlio,che fortunatamente ora i servizi sociali hanno allontanato....-
Mio padre mi passò una mano sul volto.
-Va bene Zahira,abbiamo capito. Ti lasciamo un pò sola o vuoi qualche amico? Qua fuori c'è anche Katrin da questa mattina appena ti hanno ricoverata!-
Sorrisi.
-Papà,voglio stare un pò da sola,vi chiamo se ho bisogno...-
I miei genitori si guardarono e poi uscirono dalla stanza.
Cinque secondi dopo misi piedi a terra e mantenendomi ad ogni mobile d'arredo della stanza arrivai fino al bagno.
Sentivo dei dolori pazzeschi per tutto il corpo.
Mi guardai e capì cosa aveva patito Zayn per tutti quegli anni...
...c'era uno specchio sopra il lavandino,ne approfittai per lavarmi il volto.
Quando posai l'asciugamano per tamponare l'acqua sulla mia faccia,tanti brividi mi attraversarono il corpo.
Sentivo dei dolori atroci ma trovai il coraggio per guardarmi allo specchio.
Avevo la guancia livida e il labbro spaccato,era gonfio.
Un piccolo taglietto sulla fronte ed il resto del corpo era in condizioni critiche.
La mia mano era fasciata e anche il mio ginocchio destro.
Ero ridotta davvero male.

Sospirai e uscì dalla mia stanza.
Quell'ospedale ormai lo conoscevo come le mie tasche.
Pian piano raggiunsi la sala d'attesa ma non avrei mai immaginato di trovarli tutti lì,tutti lì per me.

-----
Anche Zayn era giunto qualche minuto prima del mio risveglio e aveva avuto l'occasione di scontrarsi con Louis.
Katrin appena vide il moro lo riconobbe grazie ai miei racconti ma non disse nulla,restò in silenzio.
Lui notò tutti e non disse nulla fino a quando Liam non gli si avvicinò.
-Amico,siamo destinati ad incontrarci così?-
Sorrise debolemente e Zayn notò Amy seduta in un angolo e escludendo Liam,e Niall che stava accanto a Katrin capì che quella non poteva che essere la ragazza di Louis e che Louis era quello seduto accanto a Harry,l'ex di Zahira.
Subito dopo la sua riflessione guardò Liam e gli disse solo:
-Quello è Louis?-
Il ragazzo annuì e Zayn si precipitò da lui.
-Io e te dobbiamo parlare...-
Louis alzò lo sguardo e capì che il moro di cui parlava Amy non poteva che essere lui.


-Tu sai cosa gli è successo?-
Louis saltò le presentazioni e si limitò a restare inerente alla situazione.
-Si,purtroppo lo so...ieri notte stava cercando me!-
-Bello stronzo!-
Louis sentì la rabbia salirgli in corpo ma Zayn seppe tenersi calmo e ricambiare con la stessa moneta.
-Ah,e io sarei lo stronzo? Come ti è saltato in mente di portati la tua fidanzata qui,anche in questo momento!-
-Non è più la mia ragazza!-
-Allora perché è qui?-
-Non lo so! Avrà sentito la notizia e dopo tutto si conosco anche se non ci sono simpatiche granché...-
-Ah,e non tu sei mai chiesto il motivo? Sei un grande idiota Louis,vorrei capire che ci trova Zahira in te!-
-...non sono io che l'ho mandata in ospedale!-
-E nemmeno io!-
-Ma lei stava cercando te!-
-LEI CERCAVA ME SOLO PERCHE' TU NON CERCAVI LEI!-
La voce di Zayn si alzò così tanto che l'infermiera nei pareggi dovette intervenire e tutti gli occhi in sala d'attesa furono puntati su di loro.
Anche Zahira sentì quella frase e rimase immobile a pochi passi dai due che non l'avevano sentita arrivare.

----
-Che sta succedendo?- La mia voce dopo quell'affermazione di Zayn era debole.
Katrin mi venne incontro e rimase impietrita guardandomi.
-Zahira...- Louis si voltò e Zayn indietreggiò.
Diedi uno sguardo in sala d'attesa e riconobbi tutti i volti,tra cui quello di Harry che rimase seduto guardando la situazione nella condizione di non poter dire nulla a riguardo.
Liam mi sorrise e Amy mi guardò dispiaciuta.
Niall arrivò alle spalle di Katrin e le mie un braccio sulla spalla.

Lo conoscevo,Zayn sarebbe sparito di lì a poco.
Ma in quel momento desideravo solo che sparissero tutti gli altri e che ci fossimo solo io e lui.
Non guardai nessuno,mi concentrai solo sulla figura di Zayn.
-Zayn...- scoppiai in lacrime e quando Katrin fece un passo in avanti pronta ad abbracciarmi,alzai un braccio tra noi.
Non volevo lei,non in quel momento.
Louis abbassò il volto e tutti puntarono gli occhi su me e Zayn.
Mi avvicinai lentamente e lo abbracciai,per quanto ci riuscissi,mentre lui aveva paura a ricambiare,non voleva farmi sentire dolore più di quanto già ne sentissi.
Sentire il suo profumo era come rinascere,toccare i suoi capelli era sentirsi nuovamente a casa e stare tra le sue braccia significava stare bene,bene e basta.
-Non lasciarmi mai più Zayn,mai più!- fu un susurro ma in quel silezio tutti riuscirono a sentirlo.
Katrin rimase a bocca aperta mentre Louis indietreggiò. 
Harry guardò meravigliato Niall che fece lo stesso.
Liam mise una mano sulla spalla di Louis tirando a se l'amico mentre Amy sorrise emozionata,riuscì a vedere le lacrime sul volto di quella ragazza!
Sembrava stesse vedendo il Titanic a lieto fine!

L'infermiera interruppe il momento decisivo quando staccandomi dalle braccia di Zayn m'invitò a tornare in camera e ad accogliere tutti,uno alla volta.
Presi la mano di Zayn e tornai in camera.
Per primo volevo lui.
Il silenzo si ruppe quando entrammo in camera chiudendoci la porta alle spalle....



-Zahira,io,non so che dire,mi dispiace...-
-...no,a me dispiace che tu sia andato via!-
-...Ho solo pensato che la tua vita dovesse continuare nel tuo mondo dopo il risveglio di Louis,con lui!-
Guardò fuori dalla finestra e poi continuò:
-Io sono la scelta sbagliata,guarda cosa ti è successo per starmi dietro...!-
-Zayn...- questa volta piangevo perché non riuscivo a capirlo -...perché mi dici questo? Ieri potevo andare a cercare Louis,ma sono venuta da te,volevo te!-
-Non sei andata da Louis perché non avevi nessuna pretesa nei suoi confronti dal momento che lui era impegnato,ma ora è libero,sta aspettando te! E' qui per te!-
-Che vuol dire che ora è libero?-
-Ha lasciato Amy,finalmente ha capito...-
Rimasi immobile.
Potevo avere tutto quello che avevo sempre desiderato.
Potevo avere Louis Tomlinson,lui stava aspettando me!
Zayn abbassò il volto.
-...non m'importa niente di Louis!-
E senza rendermene conto stavo urlando.
-Zahira guarda la realtà!  IO TI HO ASCOLTATO MENTRE MI PARLAVI DI LUI,HO VISTO COME TI BRILLAVANO GLI OCCHI,TI HO VISTA PIANGERE QUANDO CREDEVI CHE SAREBBE MORTO.
Ti ho vista mentre volevi aggredire la sua ragazza. E TI HO VISTA MENTRE CI HAI GUARDATI in sala d'attesa!-
Beh ALLORA HAI BISOGNO DI UNA VISITA DA QUALCHE OTTICO SE NON HAI NOTATO DI QUANTO STUPIDAMENTE IO SIA INNAMORATA DI TE!-
Le mie parole rimbombarono nella stanza.
Mi avvicinai a lui e gli sfiorai una guancia.
-Ti ho soccorso quella notte e sentivo che volevo uccidere con le mie stese mani chi ti aveva ridotto così ma non riuscivo a spiegarmi il perché,poi ho capito.
Non riuscivo a spiegarmi il perché avessi cercato te quando a Louis è capitato quell'incidente,poi ho capito.
Ho passato la notte con te in quel treno ascoltandoti e desiderando aiutarti,di essere la tua salvezza e ancora non riuscivo a spiegarmi il perché,poi ho capito.
Ho passato due settimane chiusa nella mia stanza attendendo il tuo ritorno dopo che mi hai liquidata con un 'il mio lavoro è finito' e non riuscivo a spiegarmi il perché di tanta stupidità da parte mia nell'ostinarmi a ricordati,poi ho capito.
ASCOLTA ZAYN,A ME NON IMPORTA DEL TUO PASSATO,DI QUELLO CHE E' SUCCESSO IERI O DI TUTTO CIO' CHE CI POTRA' CAPITARE STANDO INSIEME MA DI UNA COSA SONO CERTA,IO VOGLIO TE! E NON TI VOGLIO PER CAPRICCIO O DISPETTO! IO TI VOGLIO PERCHE' QUANDO MANCHI TU MI MANCA TUTTO E NON SO SE QUESTA SENSAZIONE SI CHIAMA AMORE MA TI STO IMPLORANDO DI RESTARE. Non puoi abbandonarmi,non ancora...-

Zayn mi abbracciò e in quel momento a nessuno dei due importava del dolore.
Volevo le sue mani addosso e volevo lui,nient'altro che lui.
-....
ma ti avviso,ti pentirai di volermi e quando accadrà io andrò via,dovrai solo dirmelo!-

Mi baciò delicatamente facendo attenzione al mio labbro,avrei voluto ricambiare e baciarlo con più forza ma il dolore me lo impediva.
Non potevo far altro che stringerlo a me e riuscimmo a distaccarci solo quando qualcuno bussò alla porta.



VOLEVO DIRTI - Modà (http://www.youtube.com/watch?v=1phi9TuUUgg&feature=related)

Non ti nascondo tutto quello che Che ora ho voglia di dirti.
Volevo dirti che tu,da quando non ci sei non vivo più... 
Volevo dirti che se,che se non torni allora vengo da te.
Volevo dirti che,ora so bene quel che provo per,quel che provo per,quel che provo per te.

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Capitolo 48
*** Fate... ***


VOI NON MI CREDERETE MA E' LA TERZA VOLTA CHE RISCRIVO QUESTO CAPITOLO.
LA PRIMA VOLTA MI SI E' CANCELLATO PER UN PROBLEMA DEL PC.
LA SECONDA PER UN PROBLEMA DI CONNESSIONE.
SCUSATEMI ANTICIPATAMENTE SE QUESTO CAPITONO NON SARA' GRANCHE' MA DOPO AVERLO RISCRITTO TRE VOLTE SFIDO CHIUNQUE A RESTARE CALMO.



-Ti lascio sola,saranno i tuoi amici...-
Avrei tanto voluto trattenere Zayn ma lui era già fuori dalla mia stanza lasciando spazio a Katrin per entrare che gli sorrise e poi si diresse verso di me.


-Lui è Zayn vero?-
Annuì.
-E dove l'hai trovato? chiese maliziosa.
-Ciao Mrs Horan,anche io sono lieta di vederla,come sta?- dissi sorridendo.
-Serimente,torniamo a noi,come stai?-
-Come mi vedi!-
-Non intendo fisicamente...-
-...sto meglio mentalmente se è questo che intendi!-
-Oh...capisco...-
-...dimmi Katrin,cos'è che non riesci a trattenere?-
Era la mia migliore amica,la conoscevo e sapevo che moriva dalla voglia di dirmi qualcosa.
-Beh nulla,hai scelto no?-
-Katrin,ho fatto la scelta migliore,ho sprecato troppo tempo con Louis,ora voglio solo essere felice non chiedo troppo...-
-...si,ti do ragione ma ricorda che Zayn non è Harry,sai quanto ha sofferto quindi pensaci bene prima di qualunque passo...-
-...So quello che voglio ora,e tra i miei piani non c'è Louis...-
-Quindi...tu e Zayn...state insieme ora?-
-Credo di si...-
Abbassai il volto.
-Per lo meno sei arrossita!-
-Stronza!-
Le avrei tirato un cuscino in faccia ma ero troppo distante dal mio letto.
Mentre eravamo perse in quella risata bussarono nuovamente alla porta! 

-Avanti!-
Questa volta era Niall che avanzò con un sorriso brillante verso di noi.
-Allora,tutto bene qui?-
-Certo...- sorrisi.
-Come stai Zahira?-
-Non mi lamento...-
-Hai un bel pò di gente da smaltire,forse è meglio se andiamo via...- Guardò prima me e poi Katrin che annuì sorridendo.
-Bene allora ci vediamo dopo! Torno in pomeriggio,riposa e mi raccomando!-
-Ciao piccioncini!-
Niall prese Katrin per mano e uscirono alla mia stanza.

Fu il turno di Liam che entrò in camera con un sorriso e gli occhi pieni di gioia!
-Se diventeremo amici,dobbiamo tutto questo ospedale!- 
-Ehi,noi siamo amici!-
-Bene! Allora,come stai?-
-Sono stata meglio...-
-...lo immaginavo! Beh se posso darti una bella notizia,adesso quell'uomo è in prigione!-
-Si,questa è decisamente una buona notizia!-
-Ascolta Zahira,fuori c'è Louis,posso dirgli di entrare o preferisci...-
-...no,può entrare,sta tranquillo.-
Liam mi diede un bacio sulla fronte sorridendomi e poi uscì dalla stanza.
Io mi poggiai sul mio letto,le mie gambe avevano retto abbastanza,dopo tutto quei lividi erano ancora freschi.

Louis entrò con il volto rivolto verso terra.
-Ciao...- cercai di rompere il ghiaccio.
-Come stai?-
-Si va avanti...-
-...già...mi dispiace...-
-E di cosa?-
-Di questo...-
-...non è colpra tua...-
-Si invece,se ti fossi stato vicino non sarebbe successo...-
-Non eri tu quello di cui avevo bisogno...-
-...sono arrivato troppo tardi...-
-Rischi del mestiere...- sorrisi cercando di  non rendere drammatica la situazione più di quanto lo fosse già.
-...quando ero in coma,hai detto di amarmi,hai mentito?-
-No Louis,non ho mentito una singola volta! Ogni volta che ho pronunciato quelle parole le ho sempre pensate,le ho sempre dette con il cuore...ma tu eri troppo impegnato...-
Guardò fuori dalla finestra ed io continuai: -Poi è arrivato Zayn,e al cuore non si comanda,io ho bisogno di lui così come lui ha bisogno di me...-
-Avere bisogno l'uno dell'altra non vuol dire amarsi...-
-...può darsi ma lo scopriremo solo vivendo...-
-Credo che non abbiamo più nulla da dirci...-
-...lo credo anch'io...-
-Allora,buona guarigione e buona vita...-
Appena la porta si chiuse alle sue spalle risposi a quell'augurio:
-La mia vita parlerà sempre di te...-

Mi sdraiai e chiusi gli occhi e come un flash vidi il volto di Amy.
C'era anche lei in sala d'attesa,dovevo raggiungerla prima che andasse via.
Mi affidai a tutte le forze che riuscivo a trarre dalle mie gambe e quando arrivai lei era poggiata sul davanzale che guardava fuori dalla finestra.
-Ehi...-
Mi avvicinai timidamente non sapendo ancora bene cosa dirle...
-Come stai?-
-Ho esaurito le risposte...-
Rise e io la imitai.
-...mi dispiace di essermi presentata qui senza preavviso come se fossi una tua amica...-
-Non fa niente,mi ha fatto piacere la tua visita...-
-...sai,quando Louis mi ha lasciata ho pensato che ti avrei odiata per tutta la vita ma poi ho sentito il tg e mi sono vergognata di aver anche solo pensato una cosa simile...-
Sorrisi un pò imbarazzata dalla situazione.
-...Credo che tu abbia fatto la scelta migliore...-
-...quale scelta?-
-Beh,il tuo ragazzo a Louis...-
Sorrisi e lei continuò:
-Vedi,vorrei dirti una cosa...-
Annuì in segno di 'si'
-...io l'ho visto come ti guarda quel ragazzo,quel giorno quando ci incontrammo qui per la prima volta,lui ti baciò solo per salvarmi dai tuoi istinti omicida ma si vedeva che era già innamorato perso e quegli occhi sono gli stessi con cui ti guardava poco fa mentre affrontava Louis e cercava di capire se ti aveva persa o no...- sospirò -Io sono più piccola di voi e di questa strana cosa chiamata 'amore' non ci ho ancora capito molto ma son certa che avrei tanto voluto che Louis mi guardasse nel modo in cui il tuo ragazzo guardava e guarda te...- sorrise -...gli si legge in faccia il sentimento che gli provochi e anche se cerca di nasconderlo o non darlo a vedere,deve fare i conti con il suo volto quando tu gli appari davanti...-

Sorrisi e trattenni le lacrime,era tutto quello che desiderassi sentirmi dire in quel momento...

-Oh Amy...-
-...Louis non era il migliore,per nessuna delle due. Ha tradito me con te e in futuro avrebbe fatto lo stesso con te...-
Rimasi a bocca aperta da quell'affermazione,Amy sapeva che io e Louis,ogni tanto...?
Prese la sua borsa da sopra quel divanetto incolore di quel reparto e sorrise.
D'un tratto sentì una voce alle nostre spalle...

-Amy,sei pronta?-
Avrei riconosciuto quella voce ovunque.
-Harry! Grazie per essere stato l'unico a non avermi fatto visita!- dissi sorridendo.
-Oh,scusami Zahira ma non volevo crearti problemi,avevo notato l'intreccio amoroso che stava succedendo,non volevo crearti altri problemi!- sorrise imbarazzato.
-Oppure eri troppo impegnato a far conquiste...-
Sorrisi e guardai Amy che diventò rossa.
-Mh,può darsi...!-
I due si avviarono verso l'uscita e prima che varcassero la porta chiamai Amy.
-Ehi Amy!- Si voltò - Ti avviso,non farlo soffrire altrimenti la prossima volta ci veniamo a trovare te in questo reparto!-
Sorrisi e lei ricambiò con un filo di preoccupazione nello sguardo.
Harry rise di gusto guardando la scena.
Quando finalmente la porta si chiuse alle loro spalle mi voltai per tornare in camera mia.

Qualcuno mi prese la mano e quando mi voltai nuovamente per incrociare il suo sguardo, vidi quegli occhi scuri così comuni che ora ero certa,avrei desiderato per tutta la vita.




Ragazze questo capitolo è stato un parto gemellare!
Mi dovete credere! Ho dovuto riscriverlo 3 volte per problemi tecnici! Ma che cavolo!
Uffa son certa che non sia venuto come volevo,spero che sia di vostro gradimento ma dopo 3 ore davanti al pc a riscrivere tutto non so cosa possa esserne uscito! :3


Comunque...il prossimo capitolo sarà quello finale!
GRAZIE A TUTTE PER LE 100+ RECENSIONI!
ANCORA NON POSSO CREDERCI *-*


IO VI ADORO TUTTE E SPERO CHE CONTINUERETE A SEGUIRE LE STORIE CHE HO INTENZIONE DI PUBBLICARE IN FUTURO :) 

Al prossimo capitolo! xx

Ps: non siate troppo cattive con questo capitolo,ho fatto del mio meglio dopo la mia sfiga,ahi che mal di testa! :3

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Capitolo 49
*** and hope. (Fine) ***


Rientrammo in camera e mi sdraiai sul mio letto,Zayn avvicinò una sedia e poco dopo si sedette.
 
-E' finita...- sorrisi.
-...per sempre.-
 
Chiusi gli occhi tenendo stretta la sua mano nella mia e finalmente sorrisi di gioia e felicità anche se sentivo il dolore fisico in ogni movimento.
 
Lui e Lei-Paolo Meneguzzi
(http://www.youtube.com/watch?v=Kumj8BWb9LE)
 
UN MESE DOPO:
 
Ed eccomi qui a scrivere in questi ultimi giorni di vacanza,a breve la scuola ricomincerà e tutto tornerà alla normalità.
Addio serate in spiaggia con Zayn,addio mattinate a rincorreci al sole giocando come bambini,addio alle dolci coccole il pomeriggio.
Quest'estate porterà con se amari ricordi,ma colmerà il mio inverno con dolci emozioni che ora sono in grado di ricevere,per quel che merito davvero,dal ragazzo che merito davvero.
Adesso devo proprio andare,i preparativi per il nuovo anno scolastico mi attendono.

Volete sapere cosa fa ora Zayn?
Ha lasciato quella casa e sua sorella si è trasferita con il suo bambino nei pressi di casa mia,è riuscita a scappare da quel ragazzo che in qualche modo l'aveva salvata ed ora è alla ricerca del vero amore.
Il padre di Zayn invece ha un pò di tempo per riflettere in prigione e per quanto riguarda il mio fidanzato,ora lui e Harry lavorano insieme e il riccio sembra impazzito d'amore per Amy,delle volte sostiene anche di volerla sposare subito dopo che lei raggiunge la maggiore età!
Katrin e Niall? Beh credo che loro si sposeranno sul serio a breve!
Sono di certo la coppia dell'anno e a scuola non passeranno inosservati,proprio come io non passerò inosservata scendendo ogni mattina dall'auto di Zayn.
E Louis? In verità non lo sento da un pò,lui e Liam avevano programmato un viaggio in Brasile subito dopo quella mattina in ospedale e per adesso di loro non ho ancora notizie...

-...Zahira andiamo è tardi...-
-...si Zayn,arrivo subito!-

Un nuovo messaggio:

"Sto tornando,per riprenderti...L.''

Sorrisi guardando il dispaly del cellulare e poi lo spensi abbandonandolo nella borsa  e finendo tra le braccia di Zayn.

-So che non è il momento migliore per dirtelo,e che ti ho fatta aspettare decisamente troppo,ma se non lo dico scoppio...-
-...che succede Zayn? Non mi dire che hai un'altra altrimenti ti castro!-
-Ahi! No,non ho un'altra...- rise e io lo abbracciai ancora più forte,i nostri corpi sembravano tutt'uno -...volevo dirti che...Ti Amo...-
-Volevo dirti che ti ho sempre amato,fin dal primo giorno,solo che non l'ho mai capito...-
-...doveva succederci tutto quello che ci è successo per farci svegliare?-
-Direi di si,senza tutto quel trambusto a quest'ora non staremmo qui...- 
Prima ancora che potesse sorridere lo baciai e mi ritrovai con i piedi per aria mentre volteggiavo tra le sue braccia.
Di certo non sarà il principe di Barbie e il Lago dei Cigni,ma è il mio principe ed è questo che conta.

FINE

 
ED ECCOCI QUI RIUNITE A PIANGERE (?) LA FINE DI QUESTA EHMMM...STORIA? D:

Schiacciare il tasto 'COMPLETA' è stato un pò come perdere qualcosa di mio a cui tenevo molto!
Ma una volta mi hanno detto che se girando l'ultima pagina di un libro sentiamo come un senso di nostalgia sapendo che andiamo incontro alla fine,è perché abbiamo letto il libro giusto!
Quindi spero che qualcuna di voi senta questa 'emozione' proprio come la sto sentendo anch'io ora semplicemente per aver scritto e mai letto.


Bene,io non ho nient'atro da dire a parte ringraziarvi TUTTE UNA AD UNA per aver sprecato il vostro tempo con me!
Vi ringrazio per aver recensito e per essermi state a fianco ad ogni capitolo!
Suggerendomi azioni o dicendomi la vostra,brutta o bella che sia stata :) 

Quindi,ci dobbiamo salutare "amiche" :''') 

E' stato davvero bello 'scrivere con voi',spero che vi ricordere di questa storia e di me! :)

Se desiderate leggere altre mie storie potete vedere sul mio profilo qui su EPF oppure alla pagina FB (http://www.facebook.com/pages/Dallaltra-parte-delloceano/158297007592246?sk=photos)
dove le trovate come 'Note' o negli album!
Un'altra (la prima che ho scritto sui 1D) si chiama
"When you lose something, you always find another." (http://www.facebook.com/pages/Dallaltra-parte-delloceano/158297007592246?sk=photos)
Se volete potete leggerle e lasciarmi qui recensioni o commenti su FB!

Al prossima storia! Un bacione a tutte xx

Ah,quasi dimenticavo! BUONE VACANZE A TUTTE,DIVERTITEVI E NON FATE LE BRAVE ;) 

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