Ciao a tutti!! Sappiate che questa è la
prima ff che scrivo...!! Vabbè... Comunque, avete presente l'ultima pagina
(pag.279) del
Capitolo 14 del
libro "Harry Potter e il Principe Mezzosangue"?? Ebbene, la mia
storia comincia
esattamente
dalla fine di quella pagina... Hermione è fuggita in lacrime, e... Tocca a voi
scoprirlo!!
Leggete!! ^^ Ah, importantissimo!! NELLA MIA STORIA NON SI TIENE CONTO DI CERTI
AVVENIMENTI DEL
SESTO LIBRO, SOLO DI ALCUNI. AD ESEMPIO, A DRACO NON E' STATA AFFIDATA
NESSUNA MISSIONE
DAL PADRE E DURANTE LA PARTITA CONTRO GRIFONDORO ERA LUI IL CERCATORE.
GRAZIE
DELL'ATTENZIONE! ^^
Capitolo 1.
"...-Toglimeli
di dosso!- urlò lui, ma con un ultimo sguardo di rabbia vendicativa
Hermione
spalancò la
porta e sparì. Harry credette di aver sentito un singhiozzo prima che la porta
sbattesse"
Hermione non faceva
altro che correre. Non sapeva neanche dove fosse diretta. Correva e basta,
percorrendo
velocemente i lunghi corridoi di Hogwarts. Le copiose lacrime le offuscavano la
vista, e scivolavano
via dal viso durante l'incessante corsa. Le gambe le dolevano, ma non
si fermava. Voleva
fuggire via, via da tutto. Da Ron, da quella puttanella di Lavanda, dalla
loro relazione...
Non ce la faceva più. Era frustrante e insostenibile quella situazione!
Ma la cosa che la
infastidiva maggiormente e che la faceva stare più male
era che Ron, quando
l'aveva vista andar via, non aveva fatto nulla per fermarla!
Altre lacrime le
rigarono il volto. Basta, doveva calmarsi e ricomporsi. Al diavolo Ron!
Ma perchè allora
anche se era terribilmente arrabbiata con lui non riusciva ad odiarlo??
Rallentò la corsa,
e si fermò per riprendere fiato.
Si diede
mentalmente la risposta: perchè lo amava.
Riprese a camminare
lentamente, mentre sospiri e gemiti dovuti all'affannamento le uscivano
continuamente dalla
bocca.
Ma perchè tutto era
così dannatamente difficile? Perchè la vita era così dura con lei?
Cosa aveva fatto di
male per meritarsi quella atroce tortura?
Altre gocce salate
le percorsero il volto delicato e immacolato.
Continuò a
camminare, diretta verso l'unico posto in cui avrebbe potuto realmente
rilassarsi e
riprendersi.
*****
Draco Malfoy si
levò anche l'ultimo indumento rimastogli addosso, lanciandolo come anche tutti
gli altri in fondo
alla grande stanza. Lentamente entrò nell'enorme vasca colma di stimolante
acqua bollente e di
schiuma, e si distese.
Certo che era stata
proprio una grande idea quella di andare nel bagno dei Prefetti, quella sera.
Ne aveva proprio
bisogno. Si stava stressando troppo in quell'ultimo periodo.
Tra gli allenamenti
di Quiddicht, le lezioni, il ruolo di Prefetto e tutto il resto stava
impazzendo! E dopo
il grandissimo pacco di merda che avevano fatto prima lui e i suoi compagni
di squadra perdendo
contro quegli insulsi Grifondoro era meglio nascondersi!
Che schifo, si era
fatto battere da quell'idiota di Potter! Basta, forse era meglio non pensarci,
perchè altrimenti
si sarebbe così adirato che sarebbe andato a fare uno sterminio nella Sala
Comune
dei
Grifondoro.
Rilassò i muscoli,
e lasciò che l'acqua calda gli percorresse fluidamente il corpo.
E poi, nel caos
della sua vita quotidiana, ci si metteva anche quella zecca di Pansy, che non
lo
lasciava mai stare.
Insomma, quella piattola la usava solo quando aveva voglia di una sana
scopata o di
qualche lavoretto part-time. Tanto quella sgualdrina era sempre pronta e
disponibile per lui!
Ma poi basta... A
quella non lo legava alcun legame sentimentale, se non quella fisico.
Ma quella ragazza
si era fatta tutto un film mentale, in cui lui e lei stavano assieme, si
sposavano, si...
amavano. Che brutta parola, amore... Lui non lo avrebbe mai provato per nessuno
a cui ne fosse
valsa la pena, figuriamoci per quella lì. Certo, di essere era bona, ma poi
finiva là.
E che cacchio. Gli
stava sempre appiccicata. Dappertutto. In Sala Comune, in Sala Grande, a
lezione,
agli allenamenti, a
Hogsmead, da ogni parte! Doveva levarsela dalle scatole! Ma come?
Ci avrebbe pensato
un'altra volta però... Quella sera voleva rilassarsi.
Si allungò nella
vasca, appoggiando la testa platinata sul muretto di marmo.
Che bella
sensazione...
Si lasciò andare al
relax totale. Ma, come ogni qualvolta cercasse
di scacciare
qualsiasi pensiero dalla mente, ecco che la figura di quella sciocca ragazza
lo attraversava
nitidamente.
Certo che la
Mezzosangue era proprio cambiata... Insomma, non era più una bambina. E
lui si che se n'era
accorto, non come quei due babbei di Potter e Weasley, che la vedevano ancora
come una ragazzina.
Ormai il corpo non
era più quello del primo o del secondo anno. Era come mutato...
"Come la pelle
di un serpente" si ritrovò a pensare.
Ed era veramente
bellissima, constatava la Serpe ormai da un bel po'. E l'avrebbe fatta sua.
Sicuramente. Certo,
sarebbe stato complicato, e avrebbe richiesto senza dubbi molta fatica, ma
ce l'avrebbe fatta.
Si sarebbe presto impossessato della Secchiona.
E proprio mentre
era impegnato in pensieri non proprio casti su Hermione, che la vedevano nuda
in mezzo al campo
Da Quiddicht con lui sopra, Draco sentì uno strepito provenire dall'entrata al
Bagno dei Prefetti.
Udì in lontananza una voce femminile singhiozzante pronunciare qualcosa, e
poi il comune
rumore di una porta che si apriva.
Rimase fermo
immobile, col fiato sospeso, in attesa di scoprire l'identità del nuovo
arrivato...
*****
-Corno di
Unicorno...-
Hermione mormorò la
parola d'ordine per entrare nel bagno dei Prefetti con voce triste e
sofferente,
soffocata dai
singhiozzi e dai singulti.
Quello era l'unico
posto nel quale avrebbe potuto rilassarsi... Il Bagno dei Prefetti...
Lentamente cominciò
a spogliarsi.
Si levò la gonna
rossa, la camicetta di velluto e tutto il resto, rimanendo solo in biancheria
intima.
Con un incantesimo
si legò i capelli in un fiero chignon, e navigò con le mani all'altezza delle
mutandine e del
reggiseno, pronta a levarseli, quando però il suo sguardo si spostò su uno
degli angoli della
stanza. Degli abiti senz'altro maschili rammucchiati lì catturarono la sua
attenzione. Un
terribile sospetto le attraversò la mente. Che ci fosse qualcun'altro in quel
posto?
La risposta le
venne data da un sospiro e da una risatina soffocata.
Lentamente Hermione
si voltò.
-Ehi Granger,
perchè non ti levi anche il resto?- una voce giunse alle orecchie della riccia
come
la voce di un giudice
giunge al condannato.
Quella voce... No,
non poteva essere.
Si voltò del tutto,
e i suoi occhi nocciola incontrarono quelli ghiaccio di Draco Malfoy.
-AAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!-
Hermione iniziò ad
urlare, e afferò gli abiti da terra, premendoseli addosso cercando di coprirsi
nel modo migliore
possibile. Tutto ciò suscitò solamente le risate della Serpe.
-Oh, Zannuta,
avresti potuto avvisarmi che avresti fatto lo spogliarello di fronte a me... Mi
sarei
almeno preparato
psicologicamente- esordì, scoppiando poi nuovamente in una fragorosa risata.
Hermione non si
capiva se fosse più rossa per il crescente imbarazzo o per la rabbia.
-BRUTTO PORCO
MANIACO!!- urlò la ragazza, nascondendosi nel piccolo spogliatoio. Lì si
rivestì
velocemente e poi
uscì, con la cammicetta leggermente sbottonata, la gonna sgualcita e le
calze una più in
alto dell'altra. La riccia, si poteva capire, era in uno stato di confusione
totale.
-Bene, Malfoy,
credo proprio che il tuo soggiorno qui sia terminato. Ora esci di lì,
ricomponiti
e vattene via.-
disse la bruna, respirando faticosamente, cercando di trattenere la rabbia che
la
pervadeva e che
aumentava a causa delle rumorose risa del Serpeverde.
-Ah sì, Granger? E
perchè dovrei uscire di qui?- chiese, scrocchiandosi il collo con semplici
movimenti del
cranio.
-Perchè lo dico
io!- tuonò la ragazza, ferocemente.
-Uh uh... Mamma
mia... Ora che mi hai detto così è sicuro che rimango qualche altra ora!
Dopotutto
ho tutto il diritto
di restare qui.- disse, guardandola con un ghigno di sfida sulle labbra.
Hermione si arrese.
-Basta, ci
rinuncio...- disse, sedensosi per terra con la testa appoggiata al muro.
Draco la osservò.
Non era in lei
quella sera.
La Granger di
sempre non si sarebbe arresa così velocemente. E poi quegli occhi rossi e gonfi
non lo convincevano
per niente.
-Avanti, Granger.
Sputa il rospo- disse, uscendo lentamente dalla vasca e coprendo il corpo
scolpito con
un'asciugamano.
Hermione lo guardò
stranita, confusa e con un'espressione interrogativa in volto.
Draco sbuffò.
-Hai gli occhi
rossi e gonfi. E ti sei arresa subito. Qualcosa deve esserci per forza. E io
credo
anche di sapere chi
è l'artefice del tuo malessere...- disse il biondo, abbassando la voce
nel pronunciare
l'ultima frase.
Hermione sospirò.
-E' così
evidente...?- chiese, in modo platonico.
Draco annuì.
-Cos'è, ti rode il
fatto che la Barbie dei poveri si sia impossessata del povero piatto di
lenticchia
Weasley?- chiese,
sogghignando all'espressione allucinata e sbigottita della ragazza.
-Ma tu... tu come
fai a sapere che io...-
-Cosa, che stai
rosicando per il rapporto tra quei due? Ma insomma, Garnger, ti facevo più
sveglia.
Si vede da lontano
un miglio che sei innamorata pazza di Lenticchia. Solo quel coglione non se
ne rende conto!-
disse, passandosi un'altra asciugamano sul corpo, asciugandoselo.
Hermione sorrise
amaramente.
-Già... Ormai è da
quasi sei anni che va avanti questa storia... E ora è arrivata persino
quella...
Com'era? Ah, si.
Barbie dei poveri! Ahahah!- disse la riccia, scoppiando poi a ridere.
Draco sorrise
leggermente. Certo che quella era proprio pazza.
Pazza sì... Ma
carina.
Il ragazzo cominciò
a vestirsi.
-Sai qual'è la cosa
che mi da fastidio? E' che lui fa finta di niente! Insomma, credo si veda che
sono gelosa di loro
due... E lui nulla! Continua imperterrito a slinguazzarsi e a mangiarsi la
faccia con quella
gallina!
Merlino che
fastidio!- disse, incrociando le braccia al petto e levandosi delle ciocche
ribelli
dal viso.
-E poi sarà che non
mi considera neanche una donna... Pensa io sia un'amica, o peggio, un uomo,
come lui e Harry!-
-Bè, ora non
esageriamo... Non è che Lenticchia e Potty si possano definire
"uomini"!- esordì
Draco,
ridacchiando.
Hermione lo guardò
sconvolta.
Il ragazzo scosse
il capo e poi lo abbassò, invitandola con un cenno della mano a continuare a
parlare.
-Insomma, io vorrei
tanto che mi reputasse una ragazza... Una da guardare, da desiderare...
Ma lui mi considera
una semplice amica! E questo non va bene... Perchè io lo amo... E vorrei
tanto che lui
ricambiasse i miei sentimenti... Ma non ho la più pallida idea di come farmi
notare e fargli
capire se sono importante per lui...- terminò Hermione, sospirando e abbassando
sconsolata il capo.
A Draco balenò
immediatamente un'idea in mente, come un fulmine a ciel sereno.
Lui voleva levarsi
Pansy dalle palle, e lei voleva levarsi Brown dalle palle...
A lui Granger tutto
sommato piaceva, quindi ne avrebbe anche avuto profitto.
Si! Avrebbe
funzionato.
Si finì di vestire
e afferrò Hermione dal polso.
-Vieni con me. Ho
in mente la soluzione ai tuoi e anche ad alcuni miei problemi- disse,
trascinandola
fuori dal Bagno.
-Malfoy! Ma dove mi
stai portando??- chiese Hermione, indignata, allontanandosi dal ragazzo
con uno strattone.
-Seguimi senza fare
domande!- disse il ragazzo, stizzito.
Lei, non si sa bene
il perchè, si fidò e lo seguì.
Si ritrovarono
dinanzi la Signora Grassa.
-Che diavolo vuoi
fare?!- sibilò Hermione a bassa voce.
-Parola
d'ordine...?- chiese la Signora Grassa, osservando per nulla convinta Draco.
-Granger, la parola
d'ordine.- disse il ragazzo guardandola male.
-Oh, sì... Gommine
acide...- biascicò.
La Signora Grassa
aprì la grande porta, seppur molto esitante e dubbiosa.
-Gommine acide? Ma
che diavolo di parole avete voi Grifondoro??- chise Draco, ridacchiando.
-Pensa agli affari
tuoi! Piuttosto mi spieghi cosa diavolo vorresti fare??- chiese Hermione.
-Aspetta e
vedrai...- disse.
I due ragazzi si
ritovarono in mezzo alla baraonda. Tutti i Grifondoro stavano, come previsto,
festeggiando la
vittoria contro i Serpeverde.
Hermione dovette
trattenere Draco affinchè quest'ultimo non ammazzasse tutti i suoi compagni di
Casa.
-Ma guardali... E'
stata solo questione di fortuna se hanno vinto! Non ero molto in forma oggi,
ecco!-
disse Draco,
indignato.
Hermione lo guardò
male per un attimo, ma poi distolse lo sguardo.
Quando tutti i
presenti si accorsero della loro presenza, il caos che prima era dominante si
affievolì, cessando
poi del tutto.
Tutti quanti
guardavano quella strana coppia sbigottiti e increduli.
Anche Ron e
Lavanda, che erano tornati in Sala Comune e si stavano sbaciucchiando, ora li
guardavano
come se avessero
visto un mostro.
-Avevi ragione
Granger... Quei due quando si baciano sembra quasi si divorino la faccia a
vicenda!-
bisbigliò Draco.
Hermione ridacchiò.
-Te l'avevo detto!-
Draco e Hermione
attraversarono l'intera Sala. Poi Malfoy prese senza preavviso la mano della
ragazza,
e la baciò.
-Miei cari
Grifondoro, ho un annuncio da farvi. Credo che da oggi in poi mi vedrete molto
spesso.
Soprattutto con
Hermione. Perchè io, Draco Malfoy, ed Hermione Granger, stiamo insieme.
Hermione
Granger è la mia
nuova fidanzata.- disse, sorridendo.
Hermione e tutti
gli altri presenti lo guardarono ancora più increduli, con la mascella che per
poco non toccava il
pavimento.
Poi si udì come un
tonfo.
-Guarda
Weasleiuccio- le disse Draco nell'orecchio. Lei si voltò, giusto in tempo per
vedere il
corpo svenuto di
Ron a terra.
******
Ciao a tutti!!
Allora, vi premette che è la prima fanfiction che scrivo, perciò siate
perlomeno
gentili con me!!
^__^ Spero questo primo capitolo vi sia piaciuto...!! Fatemi sapere...
Lasciate qualche
commentino!! ^-^
Un bacione!! Vi
aspetto in tanti!