Hears beats harder

di Valerie Styles
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Un nuovo giorno ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Mi svegliai di soprassalto quella notte.
La fronte ancora tersa di sudore, gli occhi che annaspavano per cercare di trovare quella luce nell'oscurità.
Poggiai nuovamente la testa sul cuscino, passando la mano sulla fronte appena accaldata e sbattendo le palpebre mentre cercavo di focalizzare meglio.
Non volevo che quel sogno mi lasciasse, non volevo che scorresse via dalla mia mente come solitamente fanno molti altri. Desideravo rimanesse lì, fermo, come aveva fatto le notti passate.
Sempre lo stesso sogno per una settimana consecutiva, qualcosa vorrà pur significare?
Mi tornarono alla mente le parole delle mie amiche, quelle frasi di incitamento nel cercare di concretizzare quello che mi aveva perseguitato in questi giorni, facendo sì che anche questo potesse diventare realtà come gli altri. Non c'era una regola scritta per cui solo gli incubi che facevo avrebbero avuto un rispecchio nella realtà, no? Questa era una dimostrazione a questo.
Socchiusi nuovamente gli occhi, lasciandomi cullare da quelle voci che non avevo ancora perso.Il cuore accelerò i battiti nel momento in cui due occhi verdi furono nuovamente i protagonisti indiscussi della mia mente.
Sospirai appena facendo sì che un tenero sorriso comparisse sul mio volto prima di precipitare nuovamente nel buio.

*Driiiin driiiin*
Il suono della sveglia mi fece sobbalzare nuovamente. Portai la mano sulla stezza colpendola in maniera secca per far sì che smettesse.
Chiusi nuovamente gli occhi cercando di tornare a quello splendido sogno ma..
« Valeria! Svegliati che è già fin troppo tardi, devi andare a lezione! » Urlò in prossimità della mia camera mia madre
Mi buttai il cuscino sul viso gridando a mia volta per poi iniziare ad alzarmi dal letto arrendevolmente.
Presi il cellulare poi iniziando a scorrere le varie canzoni, fermandomi poi su "Moments" e lasciando che la playlist iniziasse da questa mentre ero sotto la doccia, cercando di seguire il ritmo della canzone nonostante lo scrosciare dell'acqua.
Dopo aver finito mi guardai attorno e presi la busta contenente la lettera che quest'oggi avremmo dovuto tradurre. Di certo non sarebbe stato divertente o facile ma ci sarei riuscita, dovevo seguire il mio sogno.
Scesi velocemente di casa correndo quasi a perdifiato per arrivare il più velocemente per cercare di fare il più presto possibile, volevo vedere assolutamente Irene quella mattina, era fin troppo che non passavamo un pò di tempo insieme e di certo non sapeva tutte le novità. Mi bloccai di scatto poi notando il libro dei One Direction nella vetrina della libreria.
Sorrisi riprendendo poi a correre, avevano ragione, ci dovevo provare, che cosa mi costava infondo?
Sì, ce l'avrei fatta.


Sbuffai uscendo dall'aula e iniziando nuovamente a camminare in direzione di casa di Irene.
La busta fermamente stretta al petto, ogni metro che percorrevo mi avvicinava sempre più al momento in cui avremmo iniziato a saltare sul letto per quello che sarebbe successo.
Sorrisi bussando al portone di casa sua e l'abbracciai quando si affacciò allo stesso « Ciao scema! »
«
Scema io? Ma ti sei vista? » Esodì poi lei sorridendo con me.

« Va bene, va bene, ora entriamo però che devo darti una buona notizia! » La presi per mano entrando in casa e dirigendomi poi in camera sua.

Mi bloccai di scatto guardandola intensamente negli occhi per poi prendere la busta che avevo lasciato dietro la schiena e la misi dinanzi ai suoi occhi, iniziando a sventolarla

« L'ho tradotta, l'ho finalmente tradotta! Ho seguito il tuo consiglio e l'ho fatto, però infondo perchè dovrebbe leggerlo o anche solo seguirmi su Twitter? Sai quante provano questo? Io non sono niente di speciale, sono come tutte loro, quindi.. » Sussurrai appena prendendo nuovamente la lettera tra le braccia per stringerla a me, mi ero già pentita di tutto.

Quando però rialzai lo sguardo su di lei ed incrociai la sua faccia contrariata non riuscii a non ridere.

« Vale, giuro che se non la smetti ti faccio fare un incontro ravvicinato faccia-muro » Sentenziò lei guardandomi male e afferrando dalle mani la busta di carta per poi iniziare a leggere.

Passarono dei minuti che parvero interminabili di assoluto silenzio, le mani si muovevano lentamente l'una sull'altra per l'ansia.

« E' così brutta..? » Sussurrai appena abbassando la lettera dal suo viso e notando poi gli occhi di lei sgranati

« Non credevo davvero che fossi stupida Vale, ma questa è la dimostrazione. Brutta?? Se questa è brutta io sono un fottuto cane con la faccia da cavallo. » Mi diede un piccolo schiaffo in testa per poi ridere con me e portarmi vicino al computer « Ora ti metti al computer e accedi a Twitter e schiacci quel fantastico tastino ''Follow'' sul suo profilo. Sono convinta che ti seguirà, chiamalo istinto femminile o tutto quello che vuoi ma me lo sento nelle ossa. » Mi guardò seriamente e annuii appena iniziando a digitare velocemente il mio nome e la password.

Attesi qualche istante sul suo profilo, sorridendo nel vedere la sua immagine e, dopo aver chiuso gli occhi, pigiai il tasto sinistro del mouse cliccando finalmente ''Follow''.

Mi voltai verso di lei scandalizzata, passandomi la mano tra i capelli corvini « L'ho fatto, l'ho fatto. Oddio l'ho fatto. »

Mi chinai su me stessa facendo sì che le mani di incrociassero dietro la nuca e respirai lentamente sentendo le mani di Irene sulla mia schiena.

« Susu, non è mica morto qualcuno, lo hai fatto e ora se non ti segue andiamo fin lì e lo prendiamo a calci in culo. » Affermò tranquillamente per poi sorridere e darmi un piccolo bacio sul viso buttandomi sul letto. « Dai Vale, sta tranquilla, non succederà niente, lui ti seguirà e tu gli invierai la lettera come è giusto che sia. Lo so che sei ansiosa perchè hai paura non sia così ma te l'ho detto, nel caso andremo fin lì, io posso andarci e anche tu, ce la faremo nonostante tutto. »

Scossi la testa portando la mano sul viso in modo da coprire gli occhi. « E se non lo dovesse fare? Ce io lo capisco, non sono qualcuno come Danielle o anche Eleanor o una qualsiasi altra bellissima o famosa ragazza che incontrano ogni giorno. Sono io, sono solamente io, nulla di più, una ragazza con fin troppi problemi, a loro cosa potrebbe mai interessare?» Guardai il soffitto gesticolando freneticamente per poi volgere i miei occhi neri nei suoi limpidi come il cielo. « Ecco, va bene, la smetto prima che mi uccidi a randellate » Sorrisi guardando nuovamente il poster sul soffitto della sua stanza, esattamente sopra il letto.

« Ecco Vale, conviene perchè stavo già prendendo la mia fantastica katana » Affermò lei andando nuovamente su Twitter per controllare le notifiche.

 

Dopo qualche ora a ridere e scherzare e il suo continuo aggiornare quella pagina, un urlo prorruppe nella stanza seguito da un suo salto sul letto che mi ridestò completamente dai pensieri in cui ero immersa. La guardai scandalizzata « Irene ma che cavolo succede?? »
Lei mi indicò freneticamente lo schermo non riuscendo a parlare per come rideva ed urlava allo stesso tempo e collegai immediatamente il tuttto. « No, Irene no. Non ci posso credere. Giuro che se avevi ragione ti bacio seriamente. »

Mi catapultai giù dal letto andando poi al computer e cliccando sui Followes. Appena vidi il suo nome in cima alla lista mi bloccai, non ci potevo credere, sembrava tutto come nel mio sogno, il sogno era assolutamente speculare alla realtà. Mi passai una mano tra i capelli ridendo.

« Oddio Irene oddio, la lettera, la lettera, inviala tu ti prego. Io non ce la faccio, non ci riesco. »

La presi per mano costringendola a fare questo mentre la guardavo sorridendo.

Un invio, doveva solo cliccare invio e tutto quello sarebbe poi stata letta dallo stesso Harry.

Non potevo davvero crederci, un sogno che potevano avere milioni di ragazze che lo seguivano era successo a me, a me.

« Vale l'ho inviata, inviata!! » Affermò poi Irene ridestandomi da tutto questo. La presi a me abbracciandola senza una vera e propria ragione

« Grazie, di tutto » Sorrisi per poi allontanarmi

« Attenzione signorina, potrei abituarmi a tutte queste manifestazioni d'amore » Mi fece l'occhiolino ridendo per poi andare con lei fuori di casa.

 

Trascorremmo tutta la serata insieme fino a quando non tornai nuovamente a casa, accompagnata dalla mia migliore amica.

Dopo essere risalita a casa guardai distrattamente lo schermo del pc spento, non riuscendo a trattenere un sorriso per poi iniziare a spogliarmi velocemente.

Mi adagiai sul letto socchiudendo appena gli occhi e sperando come non mai che quel domani che tanto desideravo giungesse il prima possibile.



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Che ne pensate?
Spero vi piaccia, è solo l'inizio di tutto, iniziando così a introdurre una storia che spero vi convolga tanto quanto lo ha fatto con me <3

 

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Capitolo 2
*** Un nuovo giorno ***


Un nuovo giorno

 

Dopo aver passato qualche giorno a casa attendendo con ansia quella risposta che ancora tardava ad arrivare, decisi di svagarmi un po'.

Scesi di casa andando a lezione di canto per provare qualcuno dei nuovi pezzi assegnati, non potevo avere sempre lo stesso pensiero fisso nella mente, sapevo che mi avrebbe logorato più di quanto non stesse già facendo.

Presi gli spartiti che avevo conservato nella cartelletta nera e li misi sul leggio. Indossai le cuffie velocemente, iniziando ad intonare poi una scala veloce per riscaldare appieno la voce.

Chiusi gli occhi qualche istante lasciando che la musica data dalla base mi cullasse dolcemente come una ninna nanna, permettendo poi alle parole di uscire libere dalle mie labbra, riempiendo la sala insonorizzata.

« I thought I saw a man brought to life

He was warm, he came around like he was dignified

He showed me what it was to cry

Well you couldn't be that man I adored

You dont seem to know, dont seem to care what your heart is for

But I dont know him anymore

Theres nothing where he used to lie

My conversation has run dry

Thats whats going on, nothings fine I'm torn »

Alla mente tornarono i momenti in cui li vedetti per la prima volta come band, come gruppo finalmente tornato, fare il loro primo vero provino

« I'm all out of faith, this is how I feel

I'm cold and I am shamed lying naked on the floor

Illusion never changed into something real

I'm wide awake and I can see the perfect sky is torn

You're a little late, I'm already torn

Torn..»

Socchiusi poi gli occhi notando il mio maestro sorridere da dietro il vetro che separava la stanza di registrazione da quella dei macchinari. Posai le cuffie sul leggio dopo aver tolto gli spartiti dallo stesso e andai da lui, avevo bisogno di parlare ed era come un padre per me, dato che quello che era considerato da tutti il mio padre ''naturale'' erano anni che non mi parlava o che non ci vedevamo. Ero abituata a vedere le persone andar via dalla mia vita, solo che c'erano le eccezioni, come Irene, come il mio maestro e come speravo lo fossero ancora altri.

Portai la cartelletta sulla spalla avvicinandomi a lui

« Com'è andata? Tanto male rispetto all'altra volta? »

« No assolutamente, anzi! Pensavi per caso a qualcosa in particolare o come al solito a quei 5 ragazzi? » Mi domandò con un sorriso scherzoso in volto.

Abbassai lo sguardo incrociando il pavimento e prendendo a correre poi per uscire fuori. Ormai sull'uscio gli feci la linguaccia

« Si dia il caso che io credo in quei 5 ragazzi, credo nel fatto che li incontrerò e questo succederà molto, molto presto. » Uno sguardo deciso si presentò sul mio volto mentre chiudevo la porta alle spalle. Trassi un profondo respiro scuotendo la testa, sembrava volessi convincere più me che lui, a chi la davo a vedere? Non ero affatto convinta di tutto questo.

Sbuffai andando nuovamente a casa, la quale era a pochi isolati da lì, e, una volta connessa, guardai le varie notifiche, l'unica cosa che dimenticai però furono i messaggi privati.

Deglutii prendendo un profondo respiro per poi cliccare su quell'icona. Quando vidi che vi era una notifica in prossimità del suo nome, per poco non caddi dalla sedia. Non ci potevo credere, mi aveva risposto dannazione!
Aprii il messaggio dove lessi che aveva scritto questo

« Ciao Valeria, la tua lettera è semplicemente splendida, non potevo credere che una "fan" ci dedicasse anche una lettera :) Per rispondere alla tua domanda, certo che mi va di parlarti, anzi, non so se tu hai Skype in modo da fare qualcosa di più "Privato" non pensi? Fammi sapere x''»

Rimasi bloccata qualche istante a leggere e rileggere quel messaggio. Era un miraggio, oppure la continua di uno dei sogni che avevo fatto.

Chiusi il programma aspettando qualche minuto, riaprendolo poi di nuovo.

Era di nuovo lì, era di nuovo fottutamente lì.

« Okay Valeria, calma. Non svenire, non urlare altrimenti tua madre ti sente, prendi solo il telefono e chiama Irene, molto tranquillamente »

Avvicinai la mano al cellulare sulla scrivania ma prima di farlo mi ritrovai a saltare per tutta la stanza in preda all'euforia. Mi voleva parlare, mi avrebbe visto! Sarei morta in quel momento, lo sapevo.

Digitai velocemente il nome del mio contatto come messaggio privato a lui, accendendo poi immediatamente Skype. Dovevo solo aspettare, aspettare e chiamare Irene, chiamare Irene e aspettare.

Presi davvero il cellulare questa volta, sentendo poi il suono del telefono prima che lei rispondesse

« Pronti? »

« Irene sono Valeria.. » Balbettai trattenendo un urlo

« Vale? Successo qualcosa? Ti sento strana »

« E' solo successo che Harry mi ha risposto al messaggio privato e mi vuole sentire su Skype!! » Questa volta urlai pienamente, dovevo rendermi io stessa conto che quella non era una finzione, era realtà

« Aaaaaaaaaaaaah! Oddio! Non ci posso credere! Hai visto che avevo ragione cazzo?? Avevo ragione! E tu che dovevi fare la sostenuta e dire di no! »

Scoppiai a ridere per le sue urla notando poi una richiesta d'amicizia su Skype, era ancora presto, possibile che si fosse collegato?
« Irene ti chiamo dopo, mi sa che mi ha aggiunto! Se non è così ti richiamo tranquilla! » Non le diedi nemmeno il tempo di rispondere che chiusi la chiamata, buttando il cellulare sul letto.

Corsi allo specchio per guardarmi, indossavo ancora il vestito di questa mattina e i capelli erano quantomeno decenti. Diedi una ritoccata al trucco e ritornai al pc, vedendo che era proprio lui che mi stava facendo la richiesta.

Sul mio viso spuntò un'enorme sorriso mentre cliccavo ''Accetta''. Era tutto così surreale che avevo il timore di svegliarmi di lì a poco, interrotta dal suono di quella sveglia che mi toglieva dai bellissimi sogni che facevo.

Ad un tratto quella matitina della chat iniziò a scrivere, attesi impaziente di vedere quello che stava per comparire sullo schermo.

Un « Ciao :) » Mi fece di nuovo sorridere, non mi poteva fare questo effetto, non poteva

Gli risposi quasi immediatamente, non riuscendo ad aspettare un secondo di più

Dopo qualche altro minuto un'altra sua risposta « Qui ci sono anche gli altri ragazzi per ringraziarti. Se vuoi posso chiamarti »

Sentii un battito mancare mentre scrivevo un timido « Okay :) »

Qualche altro minuto e poi vidi sulla schermata la rischiesta di videochiamata, l'accettai quasi subito e, quando si aprì il suo schermo, abbassai la testa nel vedere i suoi occhi verdi brillare nonostante il buio in cui era immersa la stanza.

La sua voce mi chiamò, non riuscivo ad alzare la testa, sapevo di essere terribilmente rossa in viso.

« Valeria? » Mi domandò poi abbastanza preoccupato.

Okay, dovevo rialzarmi, ora Vale, ora.

Mi alzai di scatto ridendo come non mai tanto da mettere la mano davanti alla bocca e muovere solo la mano per salutare. Non capivo perchè aveva tutta quella sicurezza, dio era così bello, così terribilmente irreale. Sapevo che non avrei detto nulla, le parole mi erano come morte in gola.

Poco dopo arrivarono anche gli altri, irrompendo nell'icona così piccola data dalla ripresa della web, tutti che mi sorridevano e salutavano ed io? Io che facevo?
Muovevo la mano! Ero così terribilmente intelligente in quel momento.


Respirai profondamente balbettando finalmente qualcosa, non potevo rimanere in silenzio a vita.

« Ciao ragazzi! Io.. Sono incredibilmente imbarazzata in questo momento, sappiatelo e solo nel dire questo ''ciao'' non potete sapere che grande fatica di è voluta! » Mi passai una mano tra i capelli sentendo dopo poco le loro risate sommesse. Fantastico, almeno li facevo ridere!

Fissai negli occhi insistentemente Harry anche se sapevo che davvero non era lì ma solo dietro uno schermo. Non potevo di certo lamentarmi però, non in quel momento.

Notai le sue labbra schiudersi per parlare, amavo la sua voce

« Volevamo dirti grazie per tutto quello che ci hai scritto, siamo abituati a messaggi delle fan ma non di questo tipo. Ti sei comportata da ''amica'' anche se non lo sei davvero ad ognuno di noi e in un certo senso mi.. ci hai fatto sorridere »

Un'altro sorriso, volevo morire

« Sì Harry, me lo hai detto questo ma.. Perchè contattarmi qui allora? »

E questa grande sicurezza? Da dove nasceva? Continuai a guardarlo in quel modo, notando poi che si scostava un ciuffo di capelli dal volto, si guardò attorno lanciando poi occhiate eloquenti ai ragazzi

« In realtà.. Volevo parlarti »

Sembrava serio, non capivo perchè.

Ad un tratto si spense tutto. Sgranai gli occhi tentando di riaccendere il portatile, era morto.

Ed ora?



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Secondo capitolo che apre un po' di più la storia. 
Critiche sono ben accette e a breve pubblicherò l'altro :)

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