Ho cercato la bellezza e l'ho trovata in fondo alla semplicita'.

di Natalie__
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Finalmente eccoci in un abbraccio. ***
Capitolo 2: *** I problemi si fanno avanti, anche se lontana dalla mia Italia. ***
Capitolo 3: *** Baby you light up my world like nobody else. ***
Capitolo 4: *** Si ho un debole per lui, lo ammetto. ***
Capitolo 5: *** Dimmi che e' un sogno. ***
Capitolo 6: *** Se questo e' un sogno, giuro che e' il piu' bello. ***
Capitolo 7: *** Ho bisogno del tuo amore. ***
Capitolo 8: *** Forse non e' piu' tutto perduto. ***
Capitolo 10: *** Nessuno mi aveva fatto sentire sua,così. ***
Capitolo 11: *** Forse non hai capito che per me sei importante. ***
Capitolo 12: *** Non sono pronto. ***
Capitolo 13: *** Mi fai schifo. ***
Capitolo 14: *** Grazie. ***
Capitolo 15: *** Non fa male, passera'. ***
Capitolo 16: *** Epilogo. ***



Capitolo 1
*** Finalmente eccoci in un abbraccio. ***


“Devo dire che in aereo si dorme proprio bene”
feci la solita battutina ironica, mentre l’ hostess cerco’ di comunicarmi che eravamo atterrati: “Signorina, mi scusi, siamo atterrati a Manchester proprio adesso” disse.
“ Si scusi, prendo le mie cose e scendo.”dissi prendendo il mio borsone e il cellulare, poi mi diressi verso l’uscita. Un ragazzo facendo la finta di non avermi visto mi sorpasso’, prendendomi e facendo cadere il mio cellulare.
“Hei ti sembra un gesto da persona educata?” dissi, raccogliendo il cellulare e cercando di rimettere le cuffie prima che la musica partisse a tutto volume. Ma missione fallita, la musica partì con: “What makes you beautiful” e finalmente riuscì a rimettere le cuffie.
Il ragazzo scoppio’ a ridere, poi mi disse: “Io sono Harry”
“Dopo aver fatto cadere tutto, ti presenti anche?” risposi “E fammi passare che mio fratello mi sta aspettando” continuai, sorpassandolo.
In realta’ non so perche’ fece così, forse era per la canzone che la mia amica adorava tanto e che mi ha supplicato di ascoltarla solo una volta in questo viaggio, amava cinque ragazzi di cui non riconosco neanche piu’ il nome, lei diceva che erano la sua vita, ma forse la mia vita era troppo rovinata per ricominciare ad amare un cantante.
“Ciao ragazzina” sfodero’ un sorriso bellissimo, ma che non notai per la premura di incontrare mio fratello.
“Ho 17 anni, e non chiamarmi ragazzina” gridai andandomene.

Scesi, ed eccolo seduto in una panchina, con un sorriso stanco di fare autografi a chiunque, era lui ne ero certa, non era cambiato per niente, aveva solo dieci anni in piu’ dall’ultima volta che ci siamo visti: mio fratello Louis.
Gli andai in contro, e sbuffai dicendo: “Lou? Che c’e’ adesso ti metti anche a fare autografi?” se era mio fratello doveva riconoscermi no?
“Vuoi un autografo?” disse,
“Dai dimmi che sei Natalie, son quattro ore che aspetto” continuo’. Non potevo resistere, avevo bisogno di abbracciarlo. Mi ci avvicinai e lo abbracciai, il cuore mi batteva all’impazzata, le lacrime scendevano sicure, ogni volta sempre di piu. “Si sono io fratellino” dissi.

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Capitolo 2
*** I problemi si fanno avanti, anche se lontana dalla mia Italia. ***


“Dai tesoro torniamo a casa che devi raccontarmi un sacco di cose”disse invitandomi ad entrare nel taxi di fronte  a noi gia’ pronto.
“Beh che dirti? Ho voluto evadere dai tanti problemi che mi si sono piombati davanti nel momento sbagliato, e che non sai piu’ sorpassarli, così quando mi hai chiamato, non ho esitato a venire a trovarti.” dissi. “Quali problemi?” chiese curioso.
“Non so se ricordi quando papa’ tornava a casa ubriaco e picchiava la mamma, e a volte anche noi.. Ha cominciato a rifarlo qualche hanno fa, e non avendo la mamma su cui sfogarsi, lo ha fatto con me, non avevo il coraggio di denunciarlo per quello che mi ha fatto. Una volta..” ci fu un attimo di silenzio
“Una volta cosa?” chiese, immaginandosi quello che stavo per dirgli. “Una volta mi ha anche violentata” dissi facendo scendere qualche lacrima.
“Io lo sapevo, lo ammazzo giuro, appena lo vedo lo ammazzo.” Disse urlando. “Ma come si permette? “ chiese mettendosi le mani hai capelli.

“No Louis, non preoccuparti, adesso e’ passato tutto, e non ho intenzione di ritornare da lui, ti prego restiamo insieme per sempre” facendo scendere altre gocce salate d’acqua e abbracciandolo.

“L’incubo e’ finito, adesso sei qui con me”. Disse.
 
Il taxi si fermo’ davanti una villa, immensa e stupenda. Louis pago’ il taxista e prendendo le valigie, mi indico’ di entrare.
“No prima tu, fratellone” feci un piccolo sorriso e lo seguii.
“Ah piccolo pesce, come hai fatto ad ottenere questa casa enorme?” dissi guardandomi intorno, vedendo una piscina,  e giardinetti vari da tutte le parti.
“Uh adesso scoprirai, sorellina.” Disse.
“Oh  tulipani!” corsi fino ad un giardino con distese di tulipani rossi, i miei preferiti, lasciando mio fratello solo a portare in casa le valigie.
 
“Ti piacciono così tanto da cimentarti a casa mia per ammirarli?” un ricciolino dagli occhi verdi, si sedette accanto a me attirando la mia attenzione sul suo sorriso fantastico.
“E tu che ci fai qui?” abbassai lo sguardo raccogliendo un tulipano, e mettendolo fra i capelli mossi e biondi che mi ritrovavo.
“Ti ho fatto una domanda prima, hai intenzione di cambiare discorso?” chiese ridendo, e accarezzandomi i capelli.
“Facevamo così da piccoli io e mio fratello, andavamo con la mamma a raccogliere i tulipani. Louis metteva sempre un tulipano tra i miei capelli, diceva che sembravo piu’ bella.” Dissi sfoderando uno di quei sorrisi che fa stare bene dentro, al cuore, uno di quelli che ti fanno chiudere gli occhi e che ti fanno rivivere momenti fantastici.
“Ma tornando a noi, che ci fai qui?” dissi rivolgendomi al riccio.
“Ah vedo che vi siete conosciuti” mio fratello arrivo’ dalla porta sul retro, e si sedette vicino a me, raccogliendo un altro tulipano e mettendolo fra i suoi capelli.
“Veramente ci siamo conosciuti in aereo, non sapevo fosse tua sorella, Lou!” rispose il ricciolino occhi stupendi.
“Emh si, ma ancora non sono riuscita a capire che ci faccia nella nostra casa, se nostra si puo’ definire adesso.” Chiesi.
“Beh Natalie, ti presento Harry il mio migliore amico, Harry questa e’ mia sorella Natalie.” Disse facendoci stringere la mano.
“Quindi lui vive con noi, o no?” chiesi, sperando che la risposta fosse no.
“Beh si, lui e’ minorenne,proprio come te, e avendo bisogno di un tutore, mi sono offerto io. Che ne dici?” chiese ridendo.
“No piccolo pesce, non e’ una buona idea, non posso dormire nella stessa casa insieme a questo qui” dissi, delusa.
“Questo qui, si chiama Harry Styles, piccolina” Harry sbuffo’ pensando che sapessi chi fosse, ma non era così non lo conoscevo, e neanche volevo farlo.
“Non ho mai sentito il tuo cognome, e non mi sei simpatico babe.” Raccolsi un piccolo mazzo di tulipani e li portai dentro casa, mettendoli in un vaso.

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Capitolo 3
*** Baby you light up my world like nobody else. ***


“Sono due settimane che mi sopporto questo qui, quando se ne andra’?” chiesi stufa a mio fratello.
“Ma non se ne andra’ tesoro, e poi lo leggo nei tuoi occhi azzurri che ti piace!” si mise a ridere.
“Eh no piccolo pesce questa me la paghi, come puo’ piacermi Harry? stai scherzando spero!” Dissi facendogli il solletico sulla pancia.
“TREGUA,TI PREGO,HAI VINTO TU” disse ridendo a crepapelle.
“Che succede qui?” chiese Harry entrando dalla porta con soltanto i boxer.
“Ma ti sembra il modo di entrare e di mostrarsi mezzo nudo?” “Non voglio guardarti” mi misi le mani negli occhi.
“Ok puoi levarle quelle mani dai tuoi occhi stupendi, mi sono vestito adesso” tolsi prima una mano per verificare che fosse vero, e poi tolsi l’altra.
Louis, uscì perche’ l’avevano chiamato al cellulare, chissa’ chi era.
Poi Harry si mise a sedere accanto a me, e io presi le cuffie.
“Che ascolti?” chiese.
“Beh c’e’ una mia amica che non fa altro che chiedermi di ascoltare la sua canzone preferita, e dato che l’altro giorno in aereo porto non l’ho potuto fare a causa tua, lo faccio adesso”. dissi cercando di snodare i fili delle cuffie che si erano annodati.
La musica partì e nel sottofondo cominciai a cantarla.
“Hei quei cinque ragazzi non sono poi così male, cantano bene!” dissi.
“Sai dirmi come si chiamano?” chiese Harry ironico, anche se io non l’avevo presa per una battuta.
“Lei dice che si chiamano One-One Direzione. One..”
“One Direction?” chiese Harry.
“Si proprio così, non dirmi che sei anche tu uno di quei “Directioner”!” scoppiai a ridere.
“Ma la tua amica conosce tuo fratello?”  chiese.
“No non lo conosce, son dieci anni che non ho notizie di mio fratello” Harry si rassereno’, per un momento credeva che la mia amica fosse pazza!
 
-‘ quella e’ la band dove c’e’ suo fratello, e lei non sa un fico secco!’ penso’ il ricciolino dagli occhi verdi.
 
“Na na na na…” intonai  quando ad un tratto Harry mi tolse le cuffie e avvicinando il suo naso al mio intono’ anche lui:

Baby you light up my world like nobody else 
The way that you flip your hair gets me overwhelmed 
But when you smile at the ground it ain't hard to tell 
You don't know oh oh 
You don't know you're beautiful”
 
I suoi occhi brillavano di fronte ai miei, eravamo vicini, ma io tossì per rompere la tensione.

“Come facevi a conoscerla?” chiesi stupita.
“Non capita a tutte vivere insieme ai componenti dei One Direction, eh?” si mise a ridere.
“E tu saresti quell’Harry di cui la mia migliore amica Maddison, e’ tanto innamorata?” cominciai a sclerare. “Non ci posso credere, non mi sembra vero, quanto vorrei che Maddie fosse al mio posto, almeno sarebbe felice.” Harry capì finalmente che mio fratello non mi aveva ancora detto niente, e decise di farlo lui.
“Ma allora non sai proprio niente tu! Siamo una band da un anno quasi, e tu non mi conosci? E non sai nemmeno che tuo fratello e’ Louis Tomlinson, un altro componente della band?” “No cara mia, te sei fuori dal mondo” disse ridendo.
“Ti stai vantando?” “Beh per me eri solo il migliore amico di mio fratello, adesso ricollego tutto. Adesso ho capito perche’ quando sono arrivata all’aereo porto mio fratello mi chiese un autografo, e poi la casa grande, e poi la gente che lo ferma per strada.” Scoppiai a ridere insieme a lui.
“Direi che a capire ci metti tanto” sbuffo’ il riccio.
“Mi stai dando dell’ignorante?” dissi, lanciandogli uno sguardo di fuoco.
“Puo’ darsi!”
“Eh no questa me la pagherai scemo” me ne andai chiudendo la porta facendo l’offesa.
“Dai Nali torna qui.” Harry aggiusto’ i suoi riccioli e corse a cercarmi.
 

“Lou, potevi dirmelo che facevi parte di quella band che Maddie ama tanto!” “Così la portavo con me e gli facevo sopportare io, Harry.” Dissi ridendo.
“Suvvia, non dirmi che lo odi così tanto! Ho visto quando eravate nasino e nasino poco fa, non ho resistito a non guardarti mentre arrossivi di fronte al suo sorriso” disse con aria orgogliosa.
“Sei sempre il solito te, e poi chi ti ha detto che mi piace, a me non piacciono i ragazzini!” dissi inventandomi qualcosa.
“Ma se ha la tua stessa eta’ sorellina” disse
“E vabbe’, diciamo che non mi piace e basta ok?” “E da’ retta a me” dissi, prendendo qualcosa dal frigo.

Suonarono alla porta, erano amici di mio fratello e del ricciolino. Louis corse ad aprire, e subito tre ragazzi invaserò la casa di allegria.
“Buon Gioorno!” grido’ il ricciolino dal sorriso mozzafiato, Liam
“Ehi Louis, credo che quella ragazza sia piu’ bella di me, ma dove l’hai trovata? Vacci piano, che tua mamma ti picchia! Era il moro dagli occhi scuri e dallo sguardo meraviglioso, Zayn.
“Wow piccolo pesce, non pensavo che la mamma ti picchiasse!” dissi ridendo.
“Aspetta, momento, sei la sorella di Louis?” chiese il biondo dagli occhi azzurri sedendosi accanto a me, e prendendo una mela dal cestino,Niall.
“Si, piacere Natalie.” Dissi imbarazzata.
“Scusa Natalie la mia era solo una battuta, non pensare male” sbuffo’ Zayn
“Si certo non preoccuparti” dissi, abbassando lo sguardo.
“Allora dicci come ti va la vita?” chiese Liam
“Emh direi bene, direi” dissi.
“Perche’ direi? Noi portiamo tanta ma tanta allegria!” disse Harry cominciando a cantare What Makes You Beautiful insieme agli altri.
“ Canta insieme a noi, bella” disse Niall
“ E va bene” intonai e cominciai a cantare, wow non credevo che cantassi così bene.
Arrivammo alla parte dove Harry si avvicino’ a me qualche ora prima, e così fece anche adesso.
Insieme cantammo quel pezzo, che pian piano cominciava ad essere il mio preferito.
Le ore passarono veloci, e dopo aver mangiato una pizza, e ci cimentammo nell’area cd.
“Horror?” chiese Harry.
“No io voglio vedermi uno di quelli sdolcinati che fanno piangere” disse Niall.
“Concordo con Niall” aggiunsi.
“Ma volete farmi piangere per forza? Sapete che quei generi li, mi fanno sprecare lacrime.” Disse Liam.
“Dai, fatelo per me, la nuova arrivata!” dissi.
“Veramente sei qui da due settimane, non ti basta?” “Secondo me ti sei fissata con questa storia della nuova arrivata.” Rispose Harry.
“Sei sempre il solito, ricciolino, credo che l’antipatia sia nata in simbiosi con te, e poi che ti interessa?” feci una smorfia.
“Sai che sei bella anche quando fai le smorfie?” quanto odiavo quando doveva farmi complimenti.
“Non mi sei per niente simpatico, ricordalo Harry.” Dissi.
“Intanto stamattina siete stati ore chiusi di li, coi nasi appiccicati,cantando” Louis fece per ridere, quando gli tirai un ceffone.
“Non si fanno queste cose sorellina, ho solo detto la verita’, non mi fare la capricciosa, hai 17 anni.” Disse ridendo.
“Ne vuoi un’altra? Non dirmi piu’ che mi piace Harry, non e’ così. E adesso vediamo questo film, o vuoi che vada via?”  Zayn se la rise.
“Carina la ragazza impossibile” disse all’orecchio a Harry.
“Fatti da parte, Zayn, per me le ragazze non sono impossibili.” Disse.

“Questo lo vedremo” gli lancio’ una sfida.

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Capitolo 4
*** Si ho un debole per lui, lo ammetto. ***


“Harry che stai facendo? Posa quel cellulare!” dissi con un tono freddo, e arrabbiato.
“Uh e così ti piace Zayn” disse con aria delusa.
“Ma chi ti ha detto questa sciocchezza” sentii le mie guance arrossire, non dovevo farlo, quell’antipatico di Harry sarebbe subito andato a dirlo a Zayn, e il nostro rapporto di amicizia sarebbe finito. Da qualche tempo io e lui eravamo diventati migliori amici, ci raccontavamo tutto, e le mie giornate grazie a lui erano migliori. Non volevo che Harry rovinasse tutto.
“Ho letto il messaggio che hai inviato a Maddie” disse.
“Ah si Zayn, un ragazzo che ho conosciuto in aereo quando stavo venendo qui a Manchester” mentii sperando di far credere a Harry tutto cio’.
“E dammi quel telefono” presi il telefono dalle mani del riccio,  e non feci in tempo a sentire il campanello che corsi giu’ ad aprire la porta, era lui, con il suo solito buongiorno, con il suo solito sorriso, e con i cornetti caldi che tanto adoravo.
“Buongiorno Nali, ecco i tuoi cornetti” fece un sorriso e bacio’ la mia guancia che cambio’ tonalita’ di colore dal rosso al viola, e poi di nuovo al rosso.
“Buongiorno Zayn” risposi toccandomi la guancia dove aveva appena appoggiato le sue calde e morbide labbra.
Evidentemente Harry che ci raggiunse se ne accorse, e scoppio’ a ridere.
“Che c’e’ che non va Harry?” gli lanciai uno sguardo di fuoco.
“C’e’ che non credo che Zayn ti abbia fatto ingerire un peperoncino intero di prima mattina, sei tutta rossa.” Disse ridendo ancora.
“Ma non e’ vero, non sono rossa.” Dissi premendomi le guancie con le mani fredde per far tornare il colorito roseo che avevo sempre avuto.
“Evidentemente e’ Zayn che ti fa questo effetto non credi?” se la rise, e se non la smetteva con queste battutine del cazzo gli mollavo un ceffone.
“Harry non ho neanche voglia di risponderti guarda” feci un sorrisetto e un respiro profondo, per evitargli uno di quei cuscini viola che stavano sul divano alla mia sinistra che piacevano tanto a Liam, nella sua faccia.
“Dai mangiamo qualcosa sto morendo di fame” Zayn prese un cornetto dal vassoio e comincio’ a gustarlo facendo delle buffe facce tenere. Ne presi uno anch’io e mi soffermai a vederlo giocare con i lacci della sua felpa blu mentre dava dei piccoli morsi al suo cornetto, quando Harry si avvicino’ a me dicendo “Ho visto il modo in cui lo guardi e non mi piace per niente” disse ormai stufo.
“Ma mi spieghi che fastidio ti da? Vieni in camera così ne parliamo..Scusa Zayn arriviamo” Zayn fece spallucce e noi ci soffermammo a parlare nel corridorio.
“Ma come fa a piacerti quello li? Che cos’ha di così tanto speciale?” disse mettendo le braccia conserte.
“E a te cosa ti interessa? Non sei nessuno Harry, non devo dirti niente.” Dissi.
“Tu proprio non capisci Natalie, tu non capisci” deluso provo’ ad evitare le mie grida.
“Ma che pensi? Pensi di essere mio fratello? Si ho un debole per lui lo ammetto, e tu dovresti solo esserne felice, o mi sbaglio eh?” dissi gridandogli contro, sperando che  mi guardasse negli occhi.
“Sapevo che non dovevo crederti poco fa, “Quel Zayn era solo un ragazzo che avevi incontrato in aereo”, ma come ho fatto?
“Ma cosa importa a te, che sei proprio uno di quei ragazzi che non fa altro che strusciarsi alle ragazze, e poi non sono così tanto bella da attirare la tua attenzione, non so proprio perche’ fai così il protettivo, dato che non facciamo altro che litigare tutto il giorno” dissi gridandogli nuovamente contro.
“Sei solo una stupida ragazzina, sai solo far soffrire la gente!” disse, sbattendo le mani contro il muro.
“Che c’e’ che non va in te? Vuoi spiegarmi cosa ti succede?” chiesi, urlando.
“Non sopporto il fatto che ti piaccia Zayn, non sopporto il modo in cui lo guardi, non sopporto le attenzioni che gli dai, non sopporto come gli sorridi, non sopporto quando gli accarezzi i capelli, quando parlate, e solo per il semplice motivo che vorrei essere al suo posto.” Disse, mentre una lacrima gli rigo’ il viso.
Con quelle parole agghiacciai, e tremai.
“Scusami Harry, e’ che Zayn mi piace, mi piace tremendamente dal momento in cui l’ho visto, ho una cotta per Zayn Malik. Mi dispiace di averti ferito, non volevo, non ho mai pensato che ti piacessi.” Harry se ne ando’ nella sua stanza sbattendo la porta.
Io speravo soltanto che le mie grida non sarebbero arrivate alle orecchie di Zayn, perche’ se sarebbe successo, sarebbe finito tutto.

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Capitolo 5
*** Dimmi che e' un sogno. ***


I mesi passavano veloci, l’estate era gia’ andata via gridandoci un sicuro “arrivederci”. Le foglie degli alberi fuori dalle nostre case volavano nell’aria cullate dal vento che giocava insieme a loro ridendo e creando un rumore forte e intenso. Avevamo gia’ sostituito i vestiti leggeri con quelli pesanti e le giornate passavano talmente veloci che sembravano essere divorate dal tempo sempre piu’ velocemente, faceva buio presto ormai.
Quella sera avevamo deciso di cenare tutti insieme a casa, ma dopo aver consumato la nostra zuppa i ragazzi andarono in discoteca lasciando me e Zayn a casa troppo stanchi per uscire. Ci preoccupammo di ripulire la tavola e chiesi a Zayn se voleva vedere un film insieme a me, e lui si limito’ ad annuire, poi avvicinandosi al cassetto prese dei dvd e me li mostro’, anche se avevo un’idea molto chiara di cosa vedere quella sera.
“Io proporrei per uno di quei film di Horror, non mi piacciono quelli mielosi, non sono come te Baby.”disse sorridendo dolcemente, proprio uno di quei sorrisi che mi faceva letteralmente andare in tilt.
“Mi sottovaluti? E che horror sia! Pero’ non ridere quando dico che ho paura.”sghignazzai.
“Non devi preoccuparti, ci sono io piccola”disse accarezzandomi la guancia, che divento’ terribilmente rossa al contatto con la sua pelle morbida e calda.
Mi diressi verso il divano e mi avvolsi con una coperta che stava li davanti, e Zayn subito dopo aver messo sul “Play” si sistemo’ insieme a me, e il film ebbe inizio. Devo dire che Zayn era particolarmente attratto da quel film, io invece ero attratta dal suo sguardo, che la luce della televisione metteva in risalto ogni mezzo secondo.
“Ma stai tremando piccola” disse notando che la paura si faceva avanti insieme a quella terribile voglia di saltargli addosso e confessargli tutto. Adoravo quando mi chiamava così, mi sentivo protetta, mi sentivo sua.Ma in fondo non era neanche così, ero io che fantasticavo in un qualcosa di magico tra di noi. Improvvisamente Zayn mise il suo braccio tra i miei fianchi e mi avvicino’ a se abbracciandomi. “Come ti senti adesso?” disse sorridendo.
“Tra le tue braccia, sto da.. dio ecco.”dissi, diventando rossa.
“Adoro quando arrossisci, sei così dolce” mi limitai a sorridere, e subito dopo mi ritrovai a guardarlo negli occhi, due occhi color nocciola dove ci rivedevi emozione, dove ci vedevi il mondo.
“Grazie…” sussurrai. “Senti e’ da tempo che vorrei dirti una cosa o meglio fare!” disse Zayn vedendo che ormai il film stava per finire.
“Che cosa?” chiesi curiosa. “Questo..” ad un tratto mi ritrovai le sue labbra incollate alle mie, aspettavo questo momento da un sacco di tempo, ma proprio nel momento in cui pensavo che sperarci era sprecato, mi aveva baciata con tutta la passione di questo mondo. Stavamo li, avvolti dalle coperte, con la tempesta alle spalle, fuori dalle nostre case, sul divano a baciarci dolcemente senza spiaccicare parola. Mi chiedevo cosa sarebbe successo poi, mi chiedevo se provava i miei stessi sentimenti, e mi convincevo sempre di piu’ che non poteva succedere e che sicuramente aveva sbagliato. Ci staccammo e a rompere il silenzio fu proprio lui: “Aspettavo questo momento da mesi, e finalmente ci sono riuscito” sorrise, riprendendo a giocare con le mie labbra che si muovevano sinuosamente insieme alle sue, e le nostre lingue che danzavano intrecciandosi. “Allora non e’ stato uno sbaglio” dissi staccandomi da quelle dolci labbra sapor di fragola. “No” disse intendo a darmi qualche bacio a stampo. “ E perche’ tutto cio?” chiesi mordendomi il labbro inferiore che dopo solo un secondo non faceva a meno di scontrarsi con quelle di Zayn. “Natalie, tu mi piaci” disse, sorridendo e riprendendo poi a baciarmi. Continuammo così per tutta la sera, ci scambiammo teneri gesti e dolci baci e scherzammo ridendo a fior di labbra.
“E’ il momento di andare a dormire”dissi, raccogliendo i miei lunghi capelli biondi in una coda e andando in camera mia. Zayn rimase li, a pensare e non vedendo l’ora di raccontare tutto al suo migliore amico Liam, che tra un po sarebbe tornato insieme ai ragazzi a casa. Io intanto pensavo a quello che era successo tra me e Harry un mese prima, quando litigammo per quello che provava lui, non era il caso di giocare con i suoi sentimenti e forse era meglio che lui non venisse a sapere del mio bacio con Zayn, ci sarebbe stato soltanto male, e non era il caso.
I ragazzi tornarono a casa e Liam parlo’ con l’amico a lungo nella sua camera, decidendo di fermarsi da noi dato che era tornato in macchina con mio fratello ed essendo troppo tardi per tornare a casa. Uscii dalla mia camera per andare a lavarmi i denti prima di andare a dormire e mi scontrai con Zayn, che sorridendo mi chiese dove stavo andando.
“Sto andando in bagno, poi vado a letto.”dissi sorridendo.
“Beh allora buona notte piccola.”disse baciandomi la fronte e andando nella sua camera.
“Buona notte Zayn”.dissi.

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Capitolo 6
*** Se questo e' un sogno, giuro che e' il piu' bello. ***


Quel pomeriggio non avevo proprio voglia di rimanere a casa, ma prima di uscire mi fermai nella mia stanza per chiamare Maddie, così digitai il suo numero nel mio cellulare e pressai il tasto di chiamata, il telefono era libero, e stava chiamando.
“Pronto?” grido’ Maddie.
“Ciao bell’italiana, che fine hai fatto?” dissi ridacchiando
“Mi sono fatta quel moro nei miei sogni, ero troppo impegnata per chiamarti” disse ridendo anche lei. “Lei cara signorina Styles come sta?” chiese ironica.
“Maddie, stai sempre a dire che succedera’ qualcosa tra me e Harry. Ti ho gia’ detto che ho una cotta per Zayn, e non voglio ripeterlo più” dissi seria.
“Questo lo vedremo” disse.
“Questo lo vedremo, sta minchia!” dissi ridendo. “Dai scema ti saluto che vado a fare un po’ d'aria!” dissi chiudendo la chiamata dopo che mi saluto’ anche lei.
Dopo aver gettato con  molta indifferenza il mio cellulare sul letto entrai in bagno per fare una doccia.
Subito dopo presi un’asciugamano e dopo averlo avvolto al mio corpo uscii dal bagno per prendere qualcosa da mettere.
“Non c’e’ proprio un cavolo da mettere” borbottai mettendomi le mani ai capelli.
“Se vuoi posso aiutarti io” disse Zayn malizioso appoggiandosi allo stipite della porta e guardandomi dal capo ai piedi.
“Sai che non mi piacciono le persone che mi fissano?” dissi ridacchiando e prendendo una maglia a maniche lunghe e un paio di jeans. “Mi vesto e arrivo” dissi facendogli l’occhiolino e entrando in bagno chiudendomi la porta alle spalle e facendo un lungo sospiro. Ad un tratto qualcuno busso’ alla porta.
“Se sei Louis, giuro che sto finendo e il bagno e’ tutto tuo.” Dissi mettendo la maglietta.
“Sono Zayn bellezza, ti va di andare a fare un giro?” chiese appoggiandosi sopra il mio letto e scrutando la stanza e soffermandosi a guardare la mia foto da piccina insieme a Louis e a mia madre.
“Si magari, volevo proprio uscire!” dissi soffermandomi a guardarlo mentre scrutava quella foto con attenzione.
“Eri una bella bambina”disse alzandosi e venendo davanti a me per baciarmi.
“Dai andiamo” dissi arrossendo e prendendo la borsa. “Noi usciamo” annunciai alle tre figure che c’erano sul divano a guardare la tv, e come sempre non ricevetti risposta, così uscimmo. “Andiamo a piedi?” chiese Zayn.
“Ok!” dissi con un sorriso a 32 denti.
Camminavamo quando, mi prese per la mano e mi tiro’ verso di se e correndo, seminavamo un branco di ragazzine che lo avevano notato nonostante avesse il cappuccio della sua felpa rossa sul suo capo e i suoi rayban neri sul suo viso. Svoltammo in una viuzza di Londra stretta e ci ritrovammo petto a petto con i visi attaccati e i respiri affannati vicini.
“Tutto ok?” disse lui sorridendo quando ci passarono accanto quelle ragazze che non ci notaro nono.
“Le abbiamo seminate” dissi respirando a fatica.
“Eh si, vieni ti porto in un posto” mi prese un’altra volta per mano, e ancora non ci credevo. Un brivido mi attraverso’ la schiena e il cuore inizio’ a battere piu’ di prima. Mi porto’ in un parco privato, e si distese sbattendo la sua mano sinistra nei fili d’erba accanto a se chiedendomi di sdraiarmi insieme a lui.
“Rovineranno anche questo bel momento?” dissi, baciandogli la guancia e diventando rossa.
“No questo no, non voglio” disse baciandomi con passione le labbra, facendo scontrare le nostre lingue, e facendole giocare scherzosamente, sembrava che passavano minuti meravigliosi, e io ci mettevo tutta la passione che tenevo dentro. Dopo un po’ si stacco’. “vuoi essere la mia ragazza?” il mondo mi crollo’ addosso, non credevo che quella domanda sarebbe mai arrivata, dopo mesi che l’aspettavo, eppure mi si era fiondata davanti agli occhi. “Se significa poterti stare accanto senza avere la paura di essere respinta, beh e’ si!” dissi sorridendo e baciandolo di nuovo con piu’ foga, e piu’ energia, quella che in quel momento mi aveva dato lui.
“Non puoi capire quanto aspettavo questo momento” dissi ridendo a fior di labbra, mentre ci scambiavamo dolci baci.
“Sai non e’ bello quando devi dichiararti e non sai se la persona che ti piace ricambia!” disse imbarazzato, mettendosi  le mani dietro la testa e fissando il cielo cupo di un pomeriggio invernale.
“Ho sempre ricambiato, Zayn” dissi.
“Scusa se l’ho scoperto proprio adesso principessa!” mi aveva chiamata principessa? Se e’ un sogno vi prego non svegliatemi. Mi limitai a guardarlo stampandogli un bacio sulle labbra. Insieme alzammo il busto e ci misimo a sedere abbracciandoci. Appoggiai la mia testa sul suo petto mentre le sue membra avvolgevano il mio corpo freddo e mentre le sue labbra poggiavano sulla mia fronte, che ogni tanto macchiava del  loro sapore. Affondai nella sua felpa, e per un momento mi sembrava di affogare in un mare di emozioni, mi sentivo in paradiso.
 
 
“Nat? Natalie ci sei? Sei connessa?” disse il biondo sventolando una mano davanti i miei occhi che evidentemente troppo occupati a rivivere le emozioni di quel giorno non davano segni di vita.
“Natalie!” grido’ “Su dai qualche segno non mi puoi morire così, devi raccontarmi ancora un sacco di cose!” per un momento ritornai alla realta’ e ammiccando un sorriso, tornai a raccontare.
“Dov’eravamo?” Dissi diventando rossa.
“Ah finalmente, allora eri arrivata a quando avete seminato le fans e ti ha portato in un prato..” disse lui, attento.
“Ah si, beh ci siamo distesi e da li e’ cominciata la magia.  E dopo qualche parola me l’ha chiesto!” dissi diventando rossa, scrutando i suoi occhi celesti farsi pieni di allegria ed emozioni.
“Davvero te l’ha chiesto?” appoggio’ il suo volto sulla sua mano, e con aria interessata mi chiese di proseguire.
“Beh e così io gli ho detto di si e…” non mi diede neanche il tempo di parlare “e avete fatto i  piccioncini tutto il tempo, baciandovi e abbracciandovi!” disse ridacchiando, e cambiando canale.
“Sei solo invidioso, presto ti trovero’ io una ragazza, Horan!” dissi, pensando a qualche idea. “Perche’ non cerchi su internet?” dissi ridendo.
“Mi prendi per un puttaniere che cerca di flirtare su qualche sito, e che prende appuntamento con una donna che in pc appare bellissima e che poi ti ritrovi davanti una cicciona sulla quarantina?” disse ridendo e io insieme a lui.
“Beh l’apparenza inganna, puo’ anche essere che quella cicciona sulla quarantina potra’ essere l’amore della tua vita!” dissi, ridendo ancora di piu’.
“Io credo che Zayn ti abbia fatto un incantesimo, ho 18 anni ragazza, non voglio rovinarmi la vita!” disse, cambiando nuovamente canale.
“Beh, vada come vada, io ti ci vedo con una cicciona sulla quarantina, biondo!” dissi, strappandogli il telecomando dalle mani e mettendo su MTV.
“Credo che tu abbia bisogno di dormire, vai vai, che c’e’ un uomo nudo che ti aspetta.” Disse ironico.
“Si  come no, ah mi raccomando, non dire niente a nessuno!” sussurrai, per non farmi sentire. “Si okay, buonanotte piccola” disse baciandomi la fronte, ricambiai con un sorriso e gli diedi la mia buonanotte. Corsi in camera, Zayn non c’era.
 
“Stronzo dove sei? Ti aspetto in camera, stasera voglio dormire insieme a te.!” Gli inviai questo messaggio nonostante fossimo nella stessa casa, e subito qualcuno mi abbraccio’ da dietro, stringendomi forte a se, come se non mi volesse piu’ lasciare.
“Mi sei mancata” sussurro’.
Mi girai, quella voce non mi era affatto sconosciuta.
Harry?” dissi perplessa, allontanandolo da me dandogli uno spintone.
Che c’e’ sono così brutto da essere spinto così? E poi fino a cinque minuti fa stavi così bene tra le mie braccia.” Disse agitandosi.
Scusa credevo fossi….” Harry capì quello che stavo dicendo e se ne ando’ sbattendo la porta. Poi arrivo’ Zayn che mi bacio’ dolcemente.
“Ho visto Harry andare via nervoso, e’ successo qualcosa?” disse.
“No niente va tutto bene, dormiamo insieme?” chiesi sorridendo.
“Certo” disse baciandomi, poi mi prese mi mise nel letto e ci addormentammo insieme, stanchi di una giornata meravigliosa.

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Capitolo 7
*** Ho bisogno del tuo amore. ***


Quella mattina come tutte le mattine ormai da 5 mesi mi svegliai con il capo sul petto nudo di Zayn e il suo profumo meraviglioso addosso, non potevo credere che ormai era passato così tanto tempo da quel giorno al parco, e ancora di piu’ da quando il ricciolino dagli occhi verdi mi scontro’ in aereoporto. Zayn dormiva appena e mi concentrai a guardarlo mentre spostai una ciocca dei suoi capelli per poter ammirare il suo volto in tutta la sua bellezza, poi gli baciai dolcemente la fronte, e gli sussurrai un: -Cazzo Malik sei bellissimo anche quando dormi!- anche se non mi sentii, aveva il sonno molto pesante, lui.
Così mi alzai, tolsi il pigiama  e misi una felpa e i miei leggins blu, e scesi giu’ per fare colazione, stavano svegli soltanto mio fratello Louis e Niall che era arrivato da poco. “Buon giorno scemi!” dissi ridacchiando,quando i due non mi diedero conto, mi sembravano strani, non erano proprio di buon umore. “Buon giorno” risposero in coro, agitando da una parte all’altra il cucchiaio nella loro tazza di latte caldo.
“Certo che siete proprio di buon umore!” dissi ironizzando qualcosa per rompere il silenzio.
“Senti Nat forse non e’ il momento delle tue battute, ok?” disse Louis serio. “Ma mi spiegate che succede?” dissi versando il latte nel pentolino che stava sopra il gas, e così accesi la fiamma. Non ricevetti risposta da mio fratello che subito se ne scappo’ piangendo nell’altra stanza, a questo punto, l’unico che doveva decidersi a parlare era Niall. “Niall che cazzo e’ successo?” dissi con voce molto alta, per farlo parlare.
“Hei signorina, non parlarmi così perche’ se lui sta così adesso e’ solo colpa tua!” disse, lasciando che qualche lacrima le rigasse il viso, e poi continuando a parlare: -Lui e’ disteso in quel letto, solo per colpa tua.!” Disse facendo scendere altre lacrime, l’unica persona che poteva venirmi in mente, non era certo Liam, e nemmeno Zayn che dormiva beato nel mio letto, e Louis era qui con noi. Oh merda Harry.
Harry.
Harry.
Harry.

Il suo nome comincio’ a rimbombarmi nella mente, presi le chiavi della macchina di Louis, e mettendomi il cappotto tirai Niall per un braccio.
“Voglio andare da lui, guida e non fare storie!” dissi agitata salendo in macchina e porgendogli le chiavi. Niall prese le chiavi dalle mie mani e si accorse che stavo tremando, ma non ci fece caso, accese il motore, e una volta messo in moto la macchina sfreccio’ verso l’ospedale dove c’era Harry.
“Che cosa gli e’ successo?” chiesi a Niall che era intento a guidare mentre delle lacrime gli rigavano il viso.
“Ieri notte, dopo che gli hai praticamente detto che fra voi non ci poteva mai essere qualcosa, lui si e’ incavolato ed e’ uscito senza dirci niente prendendo la macchina di Louis, sai che ha preso la patente da poco e mentre correva.. “ disse soffermandosi a gettare altre lacrime “E? ti smuovi Niall? dimmelo!” dissi io con voce alta.
“e’ andato a sbattere contro una via senza uscita, la macchina e’ inrecuperabile e lui, beh lui non ha molte speranze di continuare a vivere.” Disse mentre le lacrime lo avevano fatto diventare rosso, e gli avevano corrugato il viso.
“Oh cazzo, non e’ possibile!” misi a sbattere contro i vetri della macchina, a piangere, e a gridare. “Cazzo Niall voglio andare da lui, sbrigati!” dissi, piangendo. Non riuscivo a credere che potevo essere la causa di tutto cio’, la causa di tutto quello che era successo a Harry l’altra notte, non ce la facevo a sopportare un dolore così grande, era tutta colpa mia, e non c’era piu’ niente da fare ormai che sperare in suo risveglio.
Arrivammo all’ospedale e dietro i vetri della sala c’era Liam,  che lo guardava sperando che dopo quella notte aprisse gli occhi.
“Devo entrare, lasciami passare Liam” dissi cercando di schivare Liam che al momento che stavo per aprire la porta mi fermo’.
“Ho bisogno di vederlo, di parlargli cazzo, lasciami andare ti prego!” dissi io facendo scendere lacrime amare, ma vere, per paura di perderlo.
Un infermiera si accosto’ a noi dicendo che solo una persona poteva vederlo. “Lasciate entrare me, vi prego!” chiesi spazientita a Niall e a Liam che lanciandosi uno sguardo mi lasciarono andare.
  Entrai in quella stanza, sembrava una di quelle stanze dove da li, c’e’ un confine che segna la morte se lo attraversi.
Harry stava li, inerte come corpo morto, imbottito da flebbo che erano attaccate al suo braccio tramite aghi, aveva sul suo viso una mascherina che gli permetteva di respirare a malapena. Accanto a lui stava una macchinetta che evidenziava i battiti del suo cuore, che sembravano stabili, poi gli presi la mano.
Hei tesoro come ti senti? Uno schifo vero? Mi dispiace che tu stia così soltanto per colpa mia, forse quello che provi per me e’ qualcosa che va oltre la cotta che avevi all’inizio, e mi dispiace di non essermi accorta subito di te. Adesso sei qui e so che mi senti, ti prego accetta le mie scuse, perdonami, non so che farei senza quel Riccio scassapalle che va facendo lo stupido per casa ogni giorno.” Dissi facendo cadere una lacrima nella sua mano soffice, che causo’ un movimento del suo dito. Feci un sorriso, poi continuai.
“Sapevo che mi avresti ascoltato, ho paura Harry, ho paura di perderti. So che magari non te l’ho mai dimostrato, ma sei importante per me. Non l’ho detto neanche a Niall che e’ diventato il mio confidente ormai, ma quando mi hai abbracciata mi sono sentita morire di piacere, mi sono sentita bene, desideravo continuare, e scusami se ho pensato che fosse stato Zayn ad abbracciarmi. E ti svelero’ un altro segreto, nessuno mi ha mai abbracciata come lo hai fatto tu.” Dissi sperando che sentisse le mie parole, che le tenesse salde al cuore, e che un giorno potesse svegliarsi e venire ad abbracciarmi di nuovo. Baciai la sua mano calda, e lasciando scorrere un oceano di lacrime, appoggiai il mio viso sulle sue coperte accanto al suo corpo, che non si muoveva e che stava li, senza dare segni di miglioramento.


Passarono altre tre settimane, ma lui era li, dormiva beatamente, ma soffriva, soffriva maledettamente e tutto a causa mia.
Ero disperata, non dormivo e non avevo fame, i ragazzi cercavano di darmi il cambio o di farmi mangiare, ma l’unica cosa che riuscivo a sopportare sul mio corpo erano le lacrime che versavo senza sosta, per quello che Harry stava passando.
“Forse e’ meglio che torni a casa” disse mio fratello porgendomi un bicchiere con del caffe’ dentro.
Io non me ne vado finche’ Harry non esce insieme a me.” Dissi io sorseggiando il mio caffe’ e fissando incessantemente la stanza del ragazzo.
“Ma non dormi da giorni, guarda come sei ridotta, credo che se vai a casa starai meglio, ascoltami!” disse lui carezzandomi la spalla.
Io staro’ meglio quando Harry uscira’ da quell’orribile stanza che lo tiene in gabbia, e sorridera’, solo in quel momento mi sentiro’ felice.” Dissi.
“Ma c’e’ Zayn che ti aspetta a casa, dice che gli manchi, e che vuole passare del tempo con te.” Disse lui credendo di convincermi.
Cazzo Louis, ti ho gia’ detto che finche’ Harry non esce da quella fottutissima stanza io non me ne vado. Hai capito? O ci vuole un microfono?” Dissi gettando con violenza il bicchiere del caffe’ ormai vuoto nel cestino e uscendo nel balcone per cercare di prendere un po’ d’aria, ero troppo nervosa.
E’ davvero importante per te non e’ vero?” disse lui avvicinandosi a me e abbracciandomi permettendo alle mie lacrime di penetrare nella sua maglietta e di bagnarla completamente affogando su di essa.
Si Louis, e me ne sono accorta solo adesso che non posso dirgli cosa provo per lui.” Dissi, aggrappandomi nuovamente a mio fratello, abbracciandolo piu’ forte che potevo.
Non voglio perderlo, non adesso che mi sono accorta di amarlo.” Sussurrai come se avessi un nodo alla gola, e come se non potessi gridarlo a causa di un problema.
“E con Zayn come farai?” chiese accarezzandomi i capelli.
“Zayn e’ l’ultimo dei miei problemi adesso, mi dispiace soltanto che mi sono accorta proprio adesso di amare la persona che mi ha sempre amato e che non l’ha mai svelato a nessuno, se non a me. Ho voglia di riabbracciarlo, ho voglia di passare i  miei prossimi giorni insieme a lui, dimmi che ritornera’ Lou, promettimelo!” dissi disperata.
“Non dipende da me, ma te lo prometto, e lo prometto a me stesso, sorellina.” Vidi mio fratello piangere, un’altra volta e il mio cuore si spezzo’ nuovamente. Eravamo tutti tremendamente afflitti da quel che era accaduto, soprattutto io, che mi ero accorta solo in quel momento di amarlo veramente.

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Capitolo 8
*** Forse non e' piu' tutto perduto. ***


E’ un mese che il mio moroso, è  chiuso lì dentro. Un mese che mangio a stento, e che non dormo come prima. Un mese che vorrei gridare il mio amore per Harry ma che non posso perché c’e’ il mio ragazzo che me lo impedisce, anche se non lo sa.
Per adesso lo sa solo mio fratello e Niall, entrambi mi dicono di parlare con Zayn, ma non ci riesco,non voglio ferirlo, e la cosa migliore e’ stargli alla larga. Entrambi mi dicono di tornare a casa, ma non sono piu’ tornata, e non voglio farlo finche’ lui non esce da quella stanza, qualche volta mando Liam a prendermi i vestiti, e prendo in affitto una camera dell’Hotel qui accanto per farmi una doccia veloce e cambiarmi.
I ragazzi per distrarsi qualche sera vanno in discoteca, specialmente il sabato, mi chiedono sempre se voglio seguirli, ma non mi allontanerò nemmeno un secondo da quel corridorio, finche’ lui non viene via con me. Zayn e’ sempre piu’ incavolato, Niall dice che se continuero’ a trattarlo così finira’ per lasciarmi, ma io non voglio muovermi di li, e’ come se qualcosa mi dice di stare attenta che da un momento all’altro, il ragazzo che amo, aprira’ gli occhi e tornera’ a sorridere, e in quel momento voglio esserci, e non starmene in una discoteca per dimenticare, perche’ non si dimentica, e anche perche’ non voglio farlo.
Niall siede accanto a me, mi abbraccia continuamente, e piange. Piange per un amico che non vede sorridere da un mese, un amico che vede solo attraverso i vetri, un amico che non puo’ abbracciare, un amico che forse non tornera’ a consolarlo quando e’ triste, e a ridere insieme a lui quando fanno i buffi, un amico, che forse, non ritornera’ piu’ tra di loro.
Piango anche io, lo abbraccio, e tiro un sospiro, continuo a sperare che aprira’ i suoi occhioni verdi, continuo a sperare che un giorno staremo insieme, e che non ci saranno piu’ problemi. Nel frattempo, mi sento in colpa, e’ tutta colpa mia. Tiro su col naso, le infermiere aprono di continuo le finestre per cambiare aria, e io mi sono presa una bella influenza. Vorrei non essere qui, e vorrei che neanche Harry lo fosse.
Tanti pensieri mi frullano sulla testa, vorrei confidare a Niall che mi sento in colpa per aver lasciato l’Italia per venire a Londra, vorrei dirgli che vorrei tornare indietro con il tempo, ma so che se glielo direi mi stamperebbe cinque dita sul viso, sgridandomi e dicendo di non ripetere piu’ quelle odiose parole.
Ma io vorrei farlo davvero, vorrei scappare, andare in un posto lontano, per dimenticare tutto quello che e’ accaduto, anche se ormai, e’ successo, e questa e’ la pura realtà.
Zayn e’ infuriato, sbatte la porta dell’ingresso alle sue spalle, non ha un viso sereno, tutto il contrario. Viene verso di noi, e sono sicura che vuole parlare con me, della nostra storia che da qualche tempo, e’ andata a peggiorare, anche un po troppo. Chiede a Niall di allontanarsi, e il biondo alle sue spalle mi dice di stare tranquilla, e che andra’ tutto bene.
“Mi spieghi che ti succede? Da quando Harry sta qui dentro, non sei mai uscita, ne stai facendo l’idolo della tua vita.” Grida, e’ impazzito.
“Zayn forse non e’ il momento ne il luogo adatto per parlarne” non voglio parlare, rifiuto tutto in questi giorni, soprattutto i chiarimenti.
“Allora esci da questo posto orribile, fatti una vita, ci sono io, siamo fidanzati, ormai dubito che ti ricordi anche della nostra storia!” e’ incazzato, non riesce a comprendere, crede che non mi importa piu nulla di lui, crede che lo sto trascurando.
Io non esco, se lui non esce con me.” Sto guardando la sua stanza, e Zayn mi implora di ascoltarlo, mi implora di dargli spiegazioni, quasi mi fa pena, lo sto facendo soffrire, ma e’ meglio che gli dico quello che penso, perche’ continuando così, finiro’ per stare in uno di quei letti anche io.
“Questa storia non mi quadra, sai da quanto non  tocco le tue labbra? Da settimane. Sai da quando non stiamo nel nostro letto insieme? Da un mese. E solo per colpa tua, ti ho aspettata, l’ho fatto per un mese, ma adesso tu torni con me, ne ho bisogno, ho bisogno di stare accanto alla persona che amo, la voglio con me, non vivo senza di te.” Mi guarda negli occhi, e mi tiene le mani. Ho bisogno di dirgli quello che provo, voglio che mi capisca, ma non mi aspetto che lo faccia. Ho bisogno di prendere aria, so gia’ che non reagira’ nel migliore dei modi.
Scusa Zayn, forse e’ meglio che ci prendiamo una pausa.” Torno a guardare la stanza, per non guardare accanto a me, il ragazzo che fino a due mesi fa amavo con tutta me stessa, il ragazzo con cui ho passato cinque mesi meravigliosi. Mi sentivo morire.
Sta distruggendo tutto, tira calci ovunque e Niall e Louis che sono venuti a vedere come stava Harry nuovamente, cercano di fermarlo, ma lui e’ impazzito, e andandosene sbatte la porta dietro di se. Non so dove sta andando, ma credo che non si comportera’ come deve, Niall lo segue, Louis mi abbraccia e io gli spiego la situazione. Lui dice che forse non dovevo dirglielo, ma io non ho resistito.
 
Finalmente l’ora della visita era arrivata, e io sono entrata per prima.
Farfugliavo un discorso da fargli, mentre gli toccavo i suoi morbidi ricci, e mentre gli baciavo la mano.
Hei riccio, non so se ci hai sentiti li fuori stamattina, beh io e Zayn abbiamo rotto, e il motivo, beh e’ troppo complicato, ma ho giusto il tempo per raccontartelo brevemente. E’ un mese che sto dietro quei vetri a fissare questa stanza, e’ un mese esatto che sei disteso in questo letto, e io mi sento sempre piu’ male. In tutto questo tempo, mi sono accorta di una cosa, una cosa che forse ho scoperto troppo tardi, e me ne pento.” Stavo piangendo, e le mie lacrime stavano invadendo le lenzuola bianche cambiate la mattina.
Harry io.. ti amo.” Dissi allontanandomi verso la finestra, osservando il cielo cupo, e passandomi una mano tra i capelli. Stavo li tra le nuvole, sperando che il tempo della mia visita non finisco mai. Quando una voce esile mi rivolse la parola.
Ti amo anch’io” mi girai di scatto, era la sua voce, era la sua bellissima voce.
 
Harry.

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Capitolo 10
*** Nessuno mi aveva fatto sentire sua,così. ***


Corsi da lui, abbracciandolo piangendo, feci  segno a Louis che stava li fuori, di entrare, quando lo fece scoppio’ in lacrime anche lui, non se lo aspettava, era felicissimo, e lo ero anch’io.
Adesso finalmente, sorrisi, e Harry sorrise insieme a me. Dopo avergli accarezzato la mano, uscii per chiamare un’infermiera, e mio fratello si sedette accanto a lui, accarezzandogli la guancia.


 “Ehi bellissimo, come ti senti?” disse ridacchiando, asciugandosi le lacrime che aveva sul viso, erano sicuramente lacrime di gioia, come le mie. “Non mi lamento e tu?” disse sforzandosi.


“Beh a me va bene, adesso che hai aperto gli occhi.” Ci fu un attimo di silenzio poi, continuo’ dicendo:
“Ti ha aspettato per un mese, ha mandato a fanculo Zayn per te, ti ama.” Disse, giocando con i suoi riccioli, cosa che faceva rilassare Harry, specie se fatto da Louis. Harry sorrise, e poi una lacrima gli rigo’ il viso.


Poi entrai io, seguita dall’infermiera e da un primario, e quando esso ebbe finito di controllarlo, ci dissero che il paziente sarebbe uscito da quella gabbia in pochi giorni, poi uscirono tutti, anche Louis, e restai io insieme a lui.

“Hei” dissi sorridendo, “Finalmente ti sei svegliato!” continuai.

“Quelle tue parole sono riuscite a farmi riaprire gli occhi, e a darmi la forza di continuare a vivere.”

“ Non te ne andare Harry, non voglio perderti, neanche adesso che ti ho ritrovato.” dissi.

Non me ne andro’, e’ una promessa.” Disse, chiudendo gli occhi.

“Forse e’ meglio che io vada, così tu puoi riposarti” dissi baciando la sua fronte e dirigendomi verso la porta della stanza.

Grazie” disse con un filo di voce, esile ancora.

“E di che?” chiesi ridacchiando aprendo la porta.

Di essermi stata sempre vicino, nonostante tutto.” Disse lui, chiudendo nuovamente gli occhi per la stanchezza, io sorrisi e come un sussurro dissi: “Non devi ringraziarmi”, poi chiusi la porta alle mie spalle e mi gettai sulle braccia di mio fratello.
 
 




Erano passati veramente quei quattro giorni da quando Harry si era svegliato, ed eravamo ritornati a casa da poco piu’ di tre ore, Zayn non c’era e Niall non rispondeva al cellulare, Liam e Louis erano con noi. Stavamo tutti accovacciati al divano mangiando della torta e bevendo delle tazze fumanti di cioccolata. Non smettevo neanche un minuto di mandare messaggi a Niall e di chiamarlo, ma a rispondermi era solo quella cazzo di signorina della segreteria telefonica. Digitai un’ultima volta il suo numero al cellulare, e tra me e me pensai:
-Questa e’ l’ultima volta!
Ma dopo aver aspettato eccola, e’ sempre lei:
“ Stiamo trasferendo la sua chiamata alla segreteria telefonica.”
Attaccai, e gettai il telefonino sul tavolino che c’era davanti la tv, e prendendo Harry da una mano lo trascinai nella mia stanza, mentre Liam e Louis si misero sul tappeto e intonarono la loro nuova canzone. Entrati, chiusi la porta alle mie spalle e mi misi a sedere sul letto insieme a Harry.

“Mi dispiace, di averti fatto tutto questo..” dissi guardando incessantemente le sue labbra.

“Non devi preoccuparti, adesso sei mia, e’ questo quello che conta.” Disse avvicinandosi sempre di piu a me come quelle volte in cui cantavamo con i visi attaccati, ma questa volta successe qualcosa che aspettavo da un mese ormai. Mi ritrovai con le sue labbra incollate alle mie per la prima volta, con le nostre lingue che giocavano scontrandosi, e con le farfalle nel mio stomaco che si moltiplicavano continuamente.


Nessuno mi aveva mai fatto sentire sua in quel modo.

Nessuno era riuscito a provocare tutte quelle emozioni dentro me, neanche Zayn.

Nessuno, escluso Harry.

Le sensazioni che mi faceva provare lui, erano uniche, non mi era mai successo. Con Zayn era tutta un’altra storia, mi sono accorta troppo tardi di non amarlo,ho scoperto troppo tardi che la mia era solo attrazione verso di lui, era solo la lussuria che mi aveva portato a farmi credere di amarlo, e a causa di tutto questo, eccolo li, in un angolo sperduto di Londra, a piangere o a ubriacarsi e farsi qualche canna.
Avevo scoperto che amavo il ragazzo che fino a mesi prima credevo di odiare, il ragazzo che mi dava fastidio in tutto, il ragazzo con cui litigavo sempre, e con cui vivevo le giornate peggiori. Ho scoperto che dall’odio puo’ nascere l’amore, soprattutto quando la persona con cui piu’ litighi ti manca, e ti mancano le vostre crisi giornaliere, ti mancano gli insulti amichevoli, le canzoni che ti cantava, le pacche sul sedere che ti dava.
Ti manca la routine che svolgevi quando in casa c’era lui, ecco cosa mi mancava. Mi mancava tutto di lui, a partire del suo sorriso, un po troppo speciale, che mi ha sempre fatto venire i brividi.

Stava li ad accarezzarmi il viso con una mano e a baciarmi delicatamente le labbra con trasporto, ci sdraiammo sul letto e senza staccarsi dalle mie labbra mi sfilo’ la maglietta nera che portavo, lasciandomi solo in reggiseno, lo stesso feci io, e quando fu completamente a petto nudo passai due dita su i suoi addominali scolpiti.
Poi feci un sorriso malizioso, e presi a giocare con il lembo dei suoi jeans, ma mentre eravamo avvolti da questo manto di lussuria, qualcuno busso’ alla porta, una, due volte, e così via fino a quando il rumore non si fece piu’ forte.

“Nat, sono Niall, ti prego ho bisogno di parlare e’ urgente!” guardai per un secondo Harry, e dopo averlo baciato, presi la mia maglietta stesa a terra e la rindossai, e aprii la porta.

“Che c’e’ Niall?” dissi.

“Devi venire con  me, mi dispiace di aver interrotto questo momento di fuoco tra te e il tuo nuovo ragazzo, ma c’e’ qualcuno che ha piu’ bisogno di parlare con te adesso.” Mi prese per il braccio e accennando uno “scusami Harry” mi trascino’ fino in cucina, dove una sagoma dagli occhi cioccolato,mi aspettava per darmi una notizia.
Mi sedetti accanto a lui, presi una mela dal cestino, feci per offrire un boccone a Niall e poi la divorai. Gli feci cenno di parlare, e lui tiro’ sul col naso, e poi fece un lungo sospiro.



Me ne vado.”

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Capitolo 11
*** Forse non hai capito che per me sei importante. ***


Me ne vado” cazzo, volevo tutti i chiarimenti di questo fottuto mondo, ma questo no. Non poteva andarsene, e con la band?
“C-che cosa?” dissi spalancando gli occhi davanti il suo sguardo che era perso nei miei occhi.
“Me ne vado, via da te, da Harry, da questo mondo da schifo!” disse lui trafiggendomi, lasciandomi senza parole. Gli avevo spezzato il cuore, lo avevo ferito, e mi sentivo terribilmente in colpa. Avrei dovuto scoprire prima di amare Harry, avrei dovuto farlo prima di incominciare una storia, con il ragazzo che per colpa mia vuole lasciare tutto, vuole lasciare la sua carriera, la sua vita. E tutto per la stupida sorella di Louis Tomlinson, che non ha niente a che vedere con il fratello, una ragazzina testarda, che fa la dura, ma che alla fine fa solo soffrire la gente, Harry me l’aveva detto anche all’inizio, ma non gli avevo dato retta. Mentre me ne stavo a scopare con il ragazzo che amavo, ce n’era un altro che stava dall’altra parte della stanza, a piangere, a non darsi pace, a soffrire. Perche’ proprio io?
Troppi problemi per amore, stavo cominciando a pensare che quelli con mio padre erano decisamente meglio.
“Zayn tu non ti muovi, Niall puoi lasciarci da soli?” dissi rivolgendomi al biondo che dando una pacca al ragazzo triste davanti a me, si allontano’.
“Se c’e’ una cosa che ho imparato quando stavo con te, e’ il tuo essere terribilmente sincero, e l’essere unico, Zayn. Credimi, io ti amavo, ma non so che mi e’ successo, e’ come se quell’incidente ha cambiato la mia vita.” Dissi io, cercando i suoi occhi, che cercavano di evitare i miei.
“Si, ha cambiato la vita di noi tutti, per questo me ne vado, non voglio ricordare, il momento piu’ brutto della mia vita, stavo per perdere un’amico, e ho perso la ragazza. La ragazza che amavo. Vaffanculo Nath, vaffanculo, te, Harry, la mia vita, la tua. Vaffanculo.” Disse lui prendendo le chiavi della sua Mercedes nera, lo fermai afferrandolo per il polso.
“Tu non te ne vai, non hai capito che per me sei importante.” Si per me era importante, non volevo ammetterlo, non l’avevo detto, ma provavo ancora qualcosa per lui.
“Che vuoi dire? Non avro’ altre possibilita’, devo andare voglio dimenticare” volevo fare la stronza ma non ho resistito.
“Cosa voglio dire? Questo” lo tirai per il colletto della sua cammicia a schacchi blu e rossa, e lo baciai. Dopo tanto tempo assaporavo le sue labbra, sapor di fragola.
 
Harry’s prov.
Non credevo a quello che vedevano i miei occhi, loro due, li che si baciavano. Perche’ non mi aveva detto che ancora pensava a lui?
Perche’ mi ha illuso dicendo che ama solo me?
Sono qui, dietro la porta della cucina, che ammiro le loro bocche incontrarsi con passione, e ho voglia di spaccare la faccia al mio amico.
Qualcosa o meglio qualcuno mi ferma, e’ Niall, che mette la sua calda mano, nella mia spalla, mi giro di scatto, e lo abbraccio, stringendo i pugni, non voglio piangere, non voglio darle delle soddisfazioni.
Decido di parlare con Niall, vado di la’, e insieme a lui mi distendo nel letto in cui cinque minuti prima c’eravamo distesi io e lei.
“Se non mi avresti fermato, non so dove sarebbe Zayn a quest’ora.” Disse Harry mettendo le sue mani dietro il capo, scrutando il soffitto, e pensando ad una soluzione.
“Devi far finta di niente, Harry, chissa’ se cambia, che ne sai?” disse lui, girando i pollici.
“Non ho idea di quel che faro’,ma e’ meglio che Zayn sparisca dalla mia vista, per adesso almeno” disse lui, grattandosi la fronte.
“Non so se partira’ piu’ adesso dato che la tua Nath, e’ diventata un giocattolino che si passano tutti” disse lui ridendo.
“Hei amico,che stai insinuando?” Harry si mise a sedere sul letto, alzando un sopracciglio.
“Solo tu e Zayn, io e gli altri non c’entrano niente!” disse alzando le mani.
“Ah mi pareva, e poi e’ la mia ragazza, l’ho detto fin dal principio che dovevo esserci io al suo fianco.” Disse lui convinto di quello che aveva appena detto. “Per il resto di questi giorni,non la faro’ piu’ stare da principessa, vedi come torna da me poi.” Disse.
“Contento tu!” disse Niall, facendo finta che non gli avesse detto niente.
 
Natalie’s prov.
 
Mattina seguente, ore 8.35.
Mi ero  appena alzata e avevo occupato il bagno della camera del mio ragazzo, lasciandolo dormire beatamente nel nostro letto, poi feci cadere per terra il lenzuolo che copriva la mia vita, e aprendo il getto d’acqua calda, misi alla radio “I wish” ed entrai nella doccia.
L’acqua calda, bruciava i miei pensieri, li divorava, ma non appena chiudevo gli occhi tutto ritornava come prima: il buio-Harry-Zayn e tanti piccoli punti interrogativi.
I miei pensieri furono interrotti, da delle labbra che si incollarono alle mie, facendo danzare insieme le nostre lingue, i nostri bacini si scontrarono e dopo essersi staccato con le sue morbide labbra, che di tanto in tanto sfioravano il mio collo, mi sussurro’ all’orecchio: “Oh how i wish, that was me.” In quel momento decisi di aprire gli occhi per continuare quella magia che si stava creando. Sapevo benissimo che quello che stavo facendo era soltanto una cazzata che mi avrebbe portato a tanti troppi guai, ma non riuscivo a non baciarlo, non riuscivo a non stargli accanto, nel mio grande amavo Harry, nel mio piccolo Zayn.
“Lo sai che non possiamo andare avanti così vero?” dissi io lasciandomi accarezzare dalle sue morbide mani, e dall’acqua che non smetteva un secondo di poggiarsi su di noi.
“Non mi interessa quanto durera’,voglio solo che tu rimani mia e di nessun’altro.” Voglio dirgli quello che sento, non voglio che si monti la testa, c’e’ anche il mio ragazzo, e’ li che dorme.
Zayn, non voglio passare per la troia di turno, devo prendere una decisione, e forse sara’ spiacevole per tutti e due.” Dissi, chiudendo il flusso d’acqua, prendendo l’accappatoio, porgendolo a Zayn, per far si che potesse andarsene in camera sua. Niall era sveglio, ha visto andare prima lui, poi me. Forse e’ il caso di parlargli.
 
Niall’s prov.
 
Non so che succede alla mia migliore amica, e’ strana. Prima dice di amare Zayn, poi lo lascia perche’ scopre che l’uomo della sua vita e’ Harry, fa soffrire automaticamente l’altro e al momento in cui, lui decide di cambiare strada e di dimenticarla, lei ricomincia da capo, facendo le corna al suo ragazzo.
Si sta dando troppe arie, forse e’ meglio sia il caso di farglielo capire una volta per tutte, che continuando così fara’ soffrire chiunque. Persino me,che sono tra l’incudine e il martello, tra due amici che mettono in  discussione la loro forte amicizia, la loro carriera per una ragazza.
Hanno bussato alla porta, e’ Nath, le dico di entrare.
“Devo parlarti” sa che sa tutto, l’ha capito,non e’ stupida.
“Che c’e’ hai finito di fare la troia con Zayn, e vieni a chiedermi qualche consiglio per coprirti, e per non dire niente ad Harry? Senti per quanto ti possa volere bene, cara mi sono stufato. Sono i miei migliori amici, non posso mentire ne ad uno, ne all’altro, per accontentare te. Sappi che su di me puoi contare sempre, ma per far soffrire i miei amici, beh ti stai sbagliando di grosso.” Forse sono stato un po troppo severo con lei, mi e’ scoppiata in lacrime soltanto pochi secondi dopo  che ho pronunciato le ultime parole, il fatto e’ che io non so piu’ cosa fare. L’abbraccio, almeno si rasserena un po.
Niall, non so se ti sei mai trovato in una situazione simile. Ma li amo tutti e due.” Disse lei con un tono di voce esile, che si spezzo’ in altri singhiozzi. L’abbracciai piu’ forte.
anche se avevo detto il contrario, tenevo troppo a lei, l’avrei aiutata sicuramente.
 
 
 
Note!:33
Ma salve mie belle lettrici:)
Spero che questa storia vi stia piacendo.
Vi ringrazio di cuore per tutte e 31 recensioni, semplicemente fantastiche.
Spero che questo capitolo sia di vostro gradimento, aspetto altre recensioni, un bacio. Alla prossima!
 
 
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Capitolo 12
*** Non sono pronto. ***


Non sono pronto

“Ragazzi,appena finite di vestirvi devo darvi una comunicazione importante” dissi tirando su col naso e sedendomi sul divano.  Nemmeno Niall sapeva cosa stavo per dire,e  di sicuro non l’avrebbe presa bene. Poggiai le mie mani sul mio viso, c’era ancora qualche minuto per ripensarci, e per mettere al posto tutte le cose.

“Eccomi!” i suoi passi decisi sulle scale si facevano sempre piu’ veloci, finche’ non inumidì le mie guancie con un tenero bacio da amici.
“Liam, potevi gridare piu’ forte, eh!” dissi girandomi, vedendo scendere dalle scale quella meraviglia di fratello che avevo ai miei occhi.

“Ciao bel ragazzo ci possiamo conoscere?” dissi con voce sexy.

“State attenti ragazzi,vi potrebbero venire figli non normali!” la risata di Zayn invadeva la stanza, e la riempiva di gioia, ma quello che stavo per dire avrebbe distrutto sicuramente quell’atmosfera.
“Mancano Niall e Harry, e Zayn non sei per niente divertente!” dissi fingendomi offesa.
“Eccoci, che si mangia?” Niall si sedette accanto a me, e subito prese ad accarezzarmi i capelli.
“Non e’ ora di mangiare biondo.. Ho una cosa da dirvi!” dissi.
“Tutto ma non che non c’e’ del mangiare.” Disse.
Ragazzi,io sono.. incinta.” Tutto in un colpo solo, come una pugnalata dritta al loro cuore. Mi guardavano malissimo, sapevano cosa sarebbe successo.
Ed e’ di Harry..” Zayn si alzo’, e se ne ando’, chiudendosi la porta dell’ingresso alle spalle, Liam lo segui’ per calmarlo. Harry era come stordito.
“Cosa hai detto? Non sono pronto per avere un figlio Natalie!” era sbalordito, in quel momento temevo il peggio. “ho bisogno di stare solo” disse poi andandosene.
“Cazzo Nath, questo e’ troppo. Harry non si prendera’ mai la responsabilità di avere un figlio, mettitelo  bene in quella testa vuota che ti ritrovi.” La sua voce trafiggeva la mia anima, era tutto un’errore, non doveva essere vero.

Zayn’s Prov.
“Stanno succedendo cose che non mi sarei mai aspettato, perche’ proprio lui?
Lui che la trattera’ di merda, e che non accettera’ mai di avere un figlio?
Ho una vita da dedicargli, gli avrei dedicato corpo ed anima, sia alla ragazza che amo, sia a quel povero bambino.” Liam mi guardava, e non sapeva cosa dirmi, vedendo i miei occhi inumidirsi sempre di piu’ fino a rilasciare piccole goccie d’acqua sul mio viso.
Non riuscivo a capire cosa mi stava succedendo, volevo alzarmi di scatto e andarmene, ma Liam non me lo avrebbe permesso. Volevo andarmene, fuggire, e non essere piu’ illuso.

 
Mattina seguente, ore 6.57
Mi alzai e camminando verso la cucina, intravidi una busta rossa poggiata sul tavolo, mi grattai leggermente il capo, e andai a preparare qualcosa senza neanche prestargli attenzione.
Gridai a Niall dicendo di svegliarsi che le frittelle erano pronte, velocemente si diresse verso di loro e poggiandone cinque sul suo piatto inizio’ a mangiarle, mentre sorseggiavo il mio succo di frutta.
“Come ti senti?” mi chiese, abbuffandosi.
“Meglio di così non puo’ andare!” dissi prendendo una forchetta e mangiando un pezzo della sua frittella.
“Io ho gia’ pensato al nome” disse il biondo, ridendo.
“Sentiamo su!” dissi, facendo un sorrisetto.
“Beh se e’ una femminuccia, vorrei chiamarla Clhoe, e se e’ maschio Thomas“Disse fiero di quei bellissimi nomi che avrebbe voluto dare a quel bambino.
“ahahah ti vedo davvero interessato, immagina quando cominciera’ a chiamarti ‘zio Niall’.” Scoppiai a ridere.
“Speriamo che nascera’ bella o bello come me, e soprattutto che ami mangiare!” disse, ridendo anche lui.
“Beh allora in questo caso dovrebbe chiamarsi Niall!” dissi io, posando il bicchiere sul tavolo.
“No, non mi piace Niall Styles, non sta bene!” disse retorico, onestamente quel cognome non mi andava piu’ giu’,pero’.
“Hai ragione, e che ne dici di Annabelle Malik, ah emh Styles?” dissi io diventando rosso per la figura che avevo fatto.
“Annabelle, che bel nome!” disse, facendomi perdere un po’ tra i miei pensieri.
“Mia sorella si chiamava così” dissi.
“Ha cambiato nome?” disse sorseggiando il suo succo alla pera.
“Se ne e’ andata  a 4 anni” dissi io cercando di dimenticare quei momenti.
“Ah mi dispiace, perche’ non chiedi a Nath di mettere quel nome semmai fosse femmina?” disse,abbracciandomi.
“Lo faro’” disse sfoderando un sorriso, ricambiando il gesto d’affetto che gli aveva dato l’amico.

“Ragazzi, sapete di chi e’ questa lettera?” Liam sventolo’ la busta rossa, con su scritto ‘Per Liam, Niall, Harry, Louis e Zayn.’ e io feci spallucce prima di prenderla dalle sue mani e aprirla.
Potevo riconoscere quella scrittura, se solo avessi con me le lenti a contatto, così dissi a Niall di leggere per me.
 
 
Cari ragazzi,
sicuramente non starete in pensiero per me, anche perche’ forse vi siete svegliati da poco e siete ancora stanchi per la notizia di ieri, in realta’ questa notizia ha sconvolto soprattutto me, che sono arrivata a pensare di rinunciare alla mia bambina. Oggi ho scoperto che e’ femmina, quindi Niall puoi cominciare a scegliere il nome per lei, la porto in grembo da tre mesi, e sto anche cominciando a sentirla. Non ho voluto  perderla, perche’ ormai e’ come se facesse parte di me, e so che non me lo avreste permesso mai, anche se avrei ostacolato la vostra carriera. Per questo ho deciso di togliere il disturbo in un modo diverso.
Ieri sera io e Harry abbiamo litigato, e mi ha detto che non avrebbe mai accettato me e mia figlia.
E così stamattina, mentre dormivate beati, vi ho dato l’ultimo bacio sulla vostra fronte, uno ad uno. E sono andata via. So che vi starete gia’ agitando, e so che qualcuno di voi sta gia’ prendendo le chiavi della macchina per venirmi a cercare, ma e’ inutile ragazzi, ormai sono lontana.
Mi sarebbe piaciuto vivere i mesi della mia gravidanza insieme a voi, ma qui non sono accettata, nemmeno dal padre della bambina.
Non cercatemi, e non preoccupatevi, e cercate di calmare Louis.
Non vi dimentichero’ mai.

Natalie.’
 
Non appena Niall lesse quel nome, Liam e io andammo  a prendere le chiavi della  macchina, e prima di chiuderci la porta alle spalle dissi : “Avvisa Louis, dobbiamo trovarla.”

Niall’s prov.
Con le lacrime agli occhi mi diressi verso la camera di Louis, e con molta foga aprii la porta, cercando di trattenere le lacrime.
“Louis, svegliati e’ urgente.” Dissi, serio.
“Mamma non voglio andare a scuola!” disse lui, ma mi avvicinai e gli tolsi i piumoni di sopra.
“Cazzo combini Niall, non vedi che sto dormendo?” mi grido’, ma con uno schiaffo, lo feci svegliare.
“Lou, Natalie se ne’ andata, hai ancora intenzione di dormire?” dissi, gettandogli sul viso la lettera, che lui lesse velocemente. Poi si alzo’ di scatto,si vestii e andammo a cercarla, per le strade di Manchester.

“Sapevo sarebbe successo!” disse, correndo per quelle piccole vie, coprendosi con il cappuccio e con degli occhiali da sole per non farsi scoprire, così feci io.
“Io speravo il contrario.” Dissi, indicandogli una strada, verso il parco.
“Qui non c’e’.” disse. “So dove trovarla, seguimi” mi disse ancora, e io lo seguii.
Arrivammo a prendere un taxi e Louis indico’ al taxista la strada, chiedendogli di raggiungere il posto il piu velocemente possibile.
Nel tragitto provai a chiamarla 18 volte, ma non rispondeva, Louis invece era infuriato, non riusciva a pensare.
Il taxista si fermo’ all’aereoporto, e con molta fretta ci avviammo verso la pista, e ci fermammo in una biglietteria.
“Mi scusi l’aereo per l’Italia?” Louis, aspettava quella risposta, quando il signore indico’ il punto della pista dove si trovava.
Corremmo, il piu’ velocemente possibile, ma purtroppo non arrivammo in tempo, l’aereo era gia’ decollato.
SE N’E’ ANDATA” Gridammo, abbracciandoci piangenti.


Note:)

salve ragazzuoli! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, un bacio<3
-Giorgia.


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Capitolo 13
*** Mi fai schifo. ***


Mi fai schifo


Tornarono a casa distrutti, e Louis e Niall andarono a chiamare Harry che ancora dormiva, lasciando Liam e Zayn sul divano a guardare qualcosa in tv.
“Non posso ancora credere che se ne sia andata..” prese a parlare Liam.
“Gia’, in fondo non e’ neanche colpa sua se Harry l’ha messa incinta.” Attacco’ Zayn
. “Non puoi negarlo, so che vorresti essere tu il padre.” Disse Liam, spronando l’amico.
“E’ certo che non lo nego, non mi sarei mai comportato da irresponsabile come ha fatto Harry.” Rispose retorico.
“Mi stai dando dell’irresponsabile, eh Malik?” I passi di Harry sul parquet erano decisi, e Harry era sempre piu’ vicino, aveva sentito tutto.
“Si, Harry.” Rispose tranquillo Zayn. “Guarda non ho nemmeno intenzione di ascoltarti.” Rispose Harry.
“Sei tu il padre della bambina, al posto di lasciare andare Nath, potevi anche prenderti le tue responsabilita’, e affrontare ogni problema.
” Disse tranquillamente ancora una volta.
“Molto probabilmente non volevo quella bambina o no?” rispose.
“ E molto probabilmente, era solo questione di sesso.” Disse Liam.
“Non abbiamo fatto nulla, se vuoi proprio saperlo. E con questo me ne vado.” Harry, stufo se ne ando’ in cucina, pensando di trovare ancora delle frittelle.
“Aspetta, aspetta. Ma se e’ incinta da 3 mesi, e loro non hanno fatto nulla..” Liam non gli diede neanche il tempo di parlare,che lo interruppe con un:
“ Zayn, non ne siamo sicuri.” “Si ma dobbiamo scoprirlo, Liam capisci che significa?” disse Zayn, con un sorriso a mille.
“Ho capito, ma sai dove si trova adesso?” “Italia, Zayn, Italia.” Disse parola per parola, per fargli capire che non potevano partire come se nulla fosse.
“A me non interessa, io voglio andare da lei.” Ribatte’ Zayn ancora una volta.

Liam’s prov.

Volevo aiutare Zayn a capire, volevo farlo anche io. Era impossibile che il figlio era di Harry, se tre mesi prima si odiavano. Le cose erano due, o avevano una relazione in segreto, o il figlio era di Zayn. Ma Harry non avrebbe mai mentito, specialmente se si tratterebbe di questo. Ho bisogno di uscire, voglio pensare. Mi soffermo nel giardino, e digito il suo numero sul mio cellulare, provo a chiamare e dopo due squilli ecco la sua voce.
“Pronto?” la sua voce era stanca, sicuramente stava facendo qualcosa di faticoso.
“Come stanno le mie due belle bambine?” tremava, non si aspettava della mia chiamata.
“L-Liam, bene, tu?” rispose.
“Male.” Mi limitai a rispondere questo perche’ sapeva anche lei, che la sua assenza ci avrebbe messo di mal umore.
“Ah, e comunque non mi fila la storia che il figlio e’ di Harry.” Dissi secco, e così ci fu del silenzio.
“So che non avete mai fatto niente.” Dissi ancora.
“Liam, avevo solo paura di rovinare la vita a Zayn, e così mi sono inventata la storia che era di Harry, sapevo che avrebbe reagito così, e sarebbe stato piu’ facile andarmene, e non ostacolarvi.”
“Ma potevi dirlo tranquillamente!” disse agitandosi.
“Zayn non mi avrebbe lasciato partire e neanche voi.” Disse.
“Dove sei adesso?” volevo raggiungerla.
“Da mio padre…” disse.
“Sei impazzita per caso? Da tuo padre? Hai capito che quello di picchia sempre Nath? Potresti perdere la bambina!” a quelle urla Zayn che stava fumando una sigaretta fuori si avvicino’ a me.
“Liam che sta succedendo?” disse con tono serio.
“Devo chiudere adesso, ciao” dissi a Natalie, per poi prendere a parlare con Zayn.
“Chiama Louis qui fuori, devo dirvi una cosa importante.” Dissi, e poi, subito torno’ Zayn seguito da Niall e Louis.
“Che dovevi dirmi?” La voce di Louis si fece squillante, e il suo sguardo triste.
“Dovete andare a prenderla. Rischia di perdere la bambina.” “Dovrebbe andarci Harry o no?” Zayn borbotto’.
“Zayn, Harry non e’ il padre. E adesso andate, voi che siete gli unici che potete aiutarla.”
I tre andarono a cambiarsi mentre io rietrai a casa, e chiamai un aereo privato.

Louis’s prov.

“Ragazzi quando vi sbrigate?” dissi spazientito,non volevo che nostro padre gli mettesse la mani addosso.
“Eccoci!” risposero in coro.
“Dove andate?” “’C’e’ un’intervista alle quattro del pomeriggio!” Harry, era curioso.
“Andiamo a riprenderci mia sorella, qualche problema?” Harry rimase sbalordito.
“E cosa dico io per l’intervista?” chiese.
“Digli che abbiamo avuto in impegno, e non ci presentiamo” dico, prima di chiudermi la porta alle spalle, seguito da Niall e Zayn, che erano piu’ agitati che mai. Nel fratempo Liam ci avviso’ che l’aereo era pronto, e in circa dieci minuti arrivammo all’aereo porto, fecimo i biglietti, e aspettammo quindici minuti prima che l’aereo partisse, infatti ci fermammo prima al Burger King per mangiare qualcosa, e firmare qualche autografo.

Natalie’s prov.

“Papa’ sono tornata!” dissi, un po insicura di dire quelle parole.
“Oh e’ tornata la mia bambina, vieni qui!” l’odore di alcool, mi entro’ nelle narici, e tossì di rigetto.
“Non voglio avere a che fare con te, verro’ solo a dormire qui.” Dissi, impaurita di cosa avrebbe risposto.
“No, adesso che sei tornata resterai sempre con me.” Rispose abbracciandomi da dietro.
“Papa’ lasciami stare, o chiamo Louis!” dissi, con voce secca, togliendo la presa, tremando.
“Che vuoi che mi interessi di Louis a me? E’ il tuo nuovo fidanzatino?” disse, irritandomi terribilmente.
“Papa’ Louis e’ tuo figlio, mio fratello, capisci?” dissi io, facendo scendere gocce d’acqua sul mio viso.
“Ah si? Io ricordo di avere solo te come figlia!” disse, ridendo. Sicuramente era ubriaco.
“Papa’ lasciami, sono incinta, cazzo!” mio padre, resto’ un po’ paralizzato poi mi prese e mi sbatte’ al muro.
“Lasciami ti prego lasciami papa’, ho una bambina in grembo, sei pazzo?” dissi, cercando di scappargli.
“Zitta” disse facendomi stare ferma,mentre si slegava i pantaloni. “Mi fai schifo” dissi, urlando. “Stai zitta, ho detto!” disse continuando a fare quello che voleva.

Niall’s prov.

“Ho paura Louis, dove siamo arrivati?” ero nervoso, piu’ di qualsiasi altra persona al mondo.
“Mi passano troppe cose strane per la testa, ti prego Louis, dicci dove siamo!” disse agitato Zayn.
“Dovremmo arrivare tra cinque minuti, siamo a Torino!” disse.
“Oh finalmente, ogni minuto che passa, mi preoccupo sempre di piu’.”
Sto impazzendo, se solo gli avesse messo le mani addosso, lo ucciderei.
“L’aereo per Torino, sta per atterrare, allacciare le cinture!” la signorina che parlava al microfono, mi stava leggermente dando sulla testa.
“Cazzo di signorina, ci faccia scendere e basta!”
gridai, e le persone mi guardavano storto. Atterrammo, e subito prendemmo un autobus, non potevamo fermarci un attimo,nemmeno per fare qualche foto con le fans.

“Scusate ragazze, e’ urgente, risolviamo questo problema, e veniamo da voi!” La voce di Zayn appare tranquilla, ma mi terrorizza ancora di piu. Ho un bruttissimo presentimento.
“Quanto tempo ci vuole per raggiungere casa tua Lou?” dissi.
“Circa dieci minuti!” disse metre indicava la strada al pilota.

Casa Tomlinson, ore 14. 27

“Papa’ non puoi farmi questo, ti prego lasciami”
“Ti ho detto di stare zitta, hai capito? Adesso ti concio per bene io.” Rispose il padre, perfido e fuori di se.
“Hai capito che sono incinta o cosa?”
“Lasciami stare!” ribatte’ lei urlando.
“Stai zitta, o chiamo amici” disse ridendo.
“Papa’ non puoi violentarmi, non un’altra volta!” disse, cercando di scappargli mentre cercava di entrare dentro di lei.
“Zayn! Louis!” gridava, non smetteva di gridare.

Casa Tomlinson, ore 14. 36

“Louis sento delle voci, che sta succedendo?” ero impaurito, davvero troppo.
“Sento chiamare, Lou non hai le chiavi di casa?” Zayn provo’ ad aprire ma non ci riuscii.
“No, dobbiamo riuscirci! Di sicuro le sta mettendo le mani addosso!” disse.

A quelle urla, Zayn non resistette, e dalla rabbia spalanco’ la porta con tutta la forza di questo mondo. Si trovo’ davanti la sua donna, insieme ad un uomo che la stava violentando, e subito gli si scaravento’ contro, mentre io e Louis ci preoccupammo di soccorrere Natalie.
“Non ti permettere mai piu’ di mettergli le mani addosso, hai capito bestia?” disse Louis sferrandogli anche lui dei calci, dopo avermi lasciato con Nath.

“E tu chi saresti?” mugugno’ il padre.

Tuo figlio” disse, in un colpo solo, facendo penetrare quelle parole nell’anima di quell’uomo come mille pugnalate al cuore.

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Capitolo 14
*** Grazie. ***


Natalie’s prov.
Corse verso di me preoccupato e subito mi prese il viso tra le mani, asciugo’ le lacrime che continuamente mi bagnavano il viso e mi abbraccio’ per poi sussurrarmi: “ Ci sono io adesso, non avere paura!”.
“Non lasciarmi mai piu’ Zayn, non farlo!” dissi singhiozzando stringendolo a me, come per paura che mi scappasse da un momento all’altro.
Subito dopo una pattuglia di polizia arrivo’ e una volta entrati in casa, presero mio padre e lo portarono alla macchina, per poi portarlo in prigione.
“Grazie ragazzi, di tutto.” Dissi poi alzandomi e sedendomi sul divano.
“Adesso torniamo a casa, e non provare ad andare via un’altra volta ok?” mio fratello era come un bambino, dopo quello che era successo, provava a farmi felice con il suo sorriso e ci era anche riuscito.
Mi alzai e dando un bacio sulla guancia a Louis, salii in camera mia,per prendere le due valigie che mi ero portata appresso.
Nell’aprirla, cadde una mia foto insieme a mia madre,mio fratello e quella bestia di mio padre.
Alla sola vista, le lacrime presero a fare festa sul mio viso.
Quanto avrei voluto che tutto questo non fosse accaduto, e che saremmo stati soltanto una di quelle famiglie modello, dove i genitori si sacrificano per  figli, e fanno tutto per renderli felici.
“Posso entrare?” Potevo riconoscere quella voce tra mille.
“Entra pure” dissi asciugandomi le lacrime.
“Stai bene?” chiese spostando una ciocca dei miei capelli dietro il mio orecchio.
“Credo di si..” dissi tirando su col naso.
Natalie, io non riesco a non pensare a te.” La sua voce calda era sempre piu’ vicina alla mia, e riuscivo a sentire il suo dolce respiro premere contro la mia pelle.
Scusa” L’unica cosa che sapevo era che Harry mi aveva delusa e che Zayn mi avrebbe resa felice.
“Non devi scusarti Nath, io ti amo, e insieme saremo felici. Te lo prometto.” Disse per poi baciarmi prima lentamente e poi con piu’ foga, con tanta passione.
Ti amo anche io Zayn” dissi per poi notare che aveva dato attenzione alla mia pancia.
“E’ tua figlia.” Dissi poi, sorridendo vedendolo arrossire.
“Nostra.” Disse poi accarezzando il mio ventre.
 
Aereo porto Torino, ore 14.27
“Ecco ci siamo, ciao Italia.” Dissi, correndo insieme agli altri per amor di non perdere l’aereo.
Quei cinque non smettevano mai di accontentare le fans, erano sempre pronti a tutto.
Arrivammo a prendere l’aereo per un pelo, e subito si sdraiarono per dormire, perche’ mi avevano dato tante di quelle attenzioni che la scorsa notte neanche avevano dormito.
Zayn appoggio’ la sua testa sulla mia spalla e dopo avergli accarezzato la guancia e i capelli si addormento’ come un piccolo panda indifeso, mi faceva tenerezza.
Niall invece fece con comodo, sistemando il suo capo sopra le mie gambe.

In poche ore arrivammo finalmente a Manchester, e con un taxi arrivammo sani e salvi a casa.
“Liam? Siamo tornati” disse Louis, sorridendo amichevolmente, dando una pacca all’amico.
“Lou! Natalie, come stai?” disse venendomi incontro.
“Se non fosse stato per te e per loro, non sarei qui adesso. Grazie” dissi sorridendo.
Entrammo in casa, e subito Liam preparo’ una cioccolata calda per ognuno e dei biscotti.
Niall bevve sia la sua che un po’ della mia pero’ ormai c’ero abituata.

Sentii arrivare Harry da camera sua, e cominciai a tremare.
“Liam mi hanno chiamato per un’altra intervis-“ disse, prima di averci visti. “Oh scusate non sapevo foste tornati” disse poi salutandoci.
Harry possiamo parlare?” Dissi, lasciando che Niall finisse di sorseggiare la mia cioccolata.
“Ok” rispose tranquillo lui, seguendomi sopra.
“Hai bisogno di aiuto Nath?” Amavo quando era così premuroso.
“Non ce n’e’ bisogno, grazie Zayn.” dissi chiudendomi la porta alle spalle dopo che Harry entrato.
“Che dovevi dirmi?” chiese, sedendosi.
Allora Harry, voglio che tu sia a conoscenza di quello che sta succedendo.
Giuro che ti ho amato, piu’ della mia stessa vita. E se non mi avresti trattata in quel modo non sarei partita, e avrei continuato a starti vicino. Ma adesso ho capito che mentire sul fatto che eri il padre e’ stato tutto un errore. Non avrei dovuto mentire a Zayn, tanto meno a te.”
Dissi.
“Vai al dunque” disse spazientito.
Harry, ho deciso di dimenticarti. Di farmi una vita, e di formare una famiglia insieme a Zayn” dissi, per poi vederlosbuffare.
“Nath, io spero solo che resteremo amici.” Disse per poi, accendere il computer.
“Non preoccuparti, questo e’ sicuro.” Dissi, poi.
“Grazie” sussurrai, dopo.
E di cosa? Ti voglio bene scricciolo” disse, girandosi verso di me sorridendo.
“Anche io, donnaiolo!” dissi, uscendo dalla stanza. Ero felice, avevo risolto ogni problema, e adesso avevo solo bisogno di rilassarmi, di pensare alla mia bambina e a Zayn.
 
Quinto mese di gravidanza.
Oggi ci hanno confermato che era una femmina, e Zayn mi ha chiesto se potevo chiamarla come la sua sorellina, Annabelle.
Ero entusiasta, quella era una vera e propria ecografia, e i ragazzi sono stati molto gentili ad accompagnarmi.
“Signorina,ma per farsi un’ecografia, non c’e’ bisogno di portarsi l’intera famigliola” disse il medico.
“Sa’ sono in estasi per la bambina, e non vedevano l’ora di vederla, hanno anche scelto il nome” dissi, ridendo.
“Hei, siamo i zii, non puoi ridere di noi” Liam improvviso’ una risata.
“Okay,okay. Calmatevi. La bambina sta bene, arrivederci e alla prossima!” disse,poi il medico, salutandoci.
“Ho voglia di un gelato” dissi uscendo dall’ospedale.
Note:
okay questo capitolo fa schifo, alla prossima. 

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Capitolo 15
*** Non fa male, passera'. ***


“Tu credi che ce la faremo?” dissi mentre sistemavo alcuni completino per Annabelle.
“Dobbiamo” mi rispose Zayn sorridendo.
“Se vuoi posso anche tornare indietro,non mi sembri tanto convinto.” Dissi facendo una smorfia.
“Quando capirai che voglio solo te?” mi chiese dolcemente, accarezzandomi la guancia.
“Quando smetterai di avere il musone.” Risposi sedendomi sul divano,seguito da lui.
“Ti ricordi il nostro primo bacio?” chiese come per cambiare discorso.
“Ecco il tuo bellissimo papà che cambia discorso quando qualche argomento non gli conviene!” dissi accarezzandomi il ventre –“ comunque, si che me lo ricordo, ‘mister-non - so- baciare’.” Sorrisi.
“Ehi eri tu quella inesperta!” disse.
“Ma anche no. Non sai baciare, ammettilo Malik.” Dissi io sfidandolo.
“Umh ma davvero?” chiese avvicinandosi sempre di piu’ a me.
“Oh si certo, e’ anche vero che eri troppo imbarazzato, e non sapevi cosa fare.. e ..”
“Shh” disse facendo toccare le mie labbra con le sue,e poi distendendoci.
Era passato tanto tempo dal primo bacio,ma ogni volta che ci baciavamo era magico proprio come la prima volta.
“E’ stupido, ma mi piace il bambino dispettoso che c’e’ in te.” Dissi ridendo a fior di labbra.
“Mi prendi per un bambino, perlopiù dispettoso?” “Questa me la paghi, ciao bella addormentata!” mi disse, facendo la finta di andarsene, ma poi torno’, attaccandosi a me nuovamente.
Presi a giocare con i suoi capelli, baciandolo con tutta la passione che ci mettevo.
Ad un tratto, due individui si scaraventarono sopra di noi.
Riuscii dopo a capire che si trattava di Liam e mio fratello Louis.
“Avete intenzione di continuare per molto?”
“Sei solo geloso Tomlinson, zitto che i due devono concentrarsi!” disse Liam tirandoci uno dei cuscini viola che stavano sul divano accanto.
“Questa me la paghi piccolo panda indifeso, ti uccidero’ sappilo!” mi staccai da Zayn e cominciai a rincorrere Liam per tutta la stanza, e una volta preso, cominciai a fargli il solletico.
“Basta ferma, hai vinto,hai vinto!” mi implorava di finirla.
“Dii ‘mi scusi padrone’.”
“Mi scusi padrone, non lo faro’ piu’ ma adesso mi lasci la prego!” disse e poi tornai accanto a Zayn.
“Te lo sei meritato dolce Payne.”
“Sei la solita ragazzina viziata.” Disse lui.
“Vuoi la guerra Liam?” Gli chiesi.
“No meglio di no,continuate pure” rispose andandosene.

Ad un tratto uno strano rumore si sentì provenire dalla porta d’ingresso, Niall che stava entrando, sicuramente.
“Ehi Niall dove sei stato?” gli chiesi amichevolmente.
“Non importa, Zayn possiamo parlare?” chiese rivolgendosi al mio ragazzo.
“Si certo, andiamo di là” disse lui, scomparendo insieme al biondo.
“Siamo da soli piccolo pesce!” dissi abbracciando mio fratello.
“Oh, ti ricordi il primo giorno che sei venuta qui?” chiese ridendo.
“Ma si certo, quell’antipatico di Harry mi aveva anche chiesto di andarmene da casa sua!” dissi scoppiando in una fragorosa risata.
“So che state parlando di me, so che state morendo dalla voglia di stuprarmi, di quanto sono figo!” disse Harry, scendendo giu’ per le scale.
“Ehi ‘mister-la-figaggine-e’-mia-sorella’ non sei divertente!  Ah e poi dove stai andando?” chiesi io, ridendo.
“Faccio un giro, e tu vuoi venire?” a quella domanda, scattai subito in piedi e corsi di sopra a prendere la mia borsa. Poi notai la porta aperta della camera di Niall, e due sagome che si gridavano contro.
“Ehi scemi, finitela, litigare non serve a niente!” gli gridai scendendo giu’ per le scale.
“Vedi Zayn? Quella ragazza non sa niente di tutto cio’ ed e’ felice, pensa quando scoprira’ tutto quanto!” Niall aveva scoperto tutto e Zayn si sentiva in colpa.
“Non ho fatto niente Niall,capiscimi almeno tu.” Disse.
“Non mi interessano le tue scuse, sei su tutti i giornali Zayn, e hai una ragazza che aspetta una bambina da sei mesi. Riprenditi ciao!” disse Niall, andandosene adirato.
“Al diavolo!” disse Zayn buttandosi nel letto.
 
Nel frattempo di sotto.

“Ehi, sono qui, possiamo andare. Ciao piccolo pesce, mi raccomando!” dissi a Louis chiudendomi la porta alle spalle.
“Dove la porto futura madre?” mi disse Harry aprendomi la portiera.
“Ho tanta voglia di andare in spiaggia, pero’ e’ giusto che decida lei mio autista!” dissi ridendo,notando un cellulare bianco con un nuovo messaggio.
“Oh e’ di Zayn, lo avra’ dimenticato.” Disse Harry notandolo a sua volta, per poi tornare a guardare la strada.
“Ma quanti ne tiene? Saranno cinque con questo!” dissi io, aprendo la casella messaggi.
“Questo e’ uno dei tanti, credo sia quello dell’America.” Rispose.

Davanti a me c’era un numero sconosciuto, così aprii quel messaggio con scritto:

“Amore, mi spieghi perché non mi cerchi più? Ti ho fatto qualcosa? Eppure dicevi di amarmi.
Devono saperlo tutti che stiamo insieme, Zayn. Devi lasciare quella sgualdrina.

-Madison.”
Non volevo piangere, non dovevo.
Speravo che tutto questo era solo uno stupido scherzo.
“Harry, sai chi e’ questa bellissima ragazza con cui il mio carissimo ragazzo se la sta facendo?”chiesi incazzata.
Zayn cosa? Non ci credo!” disse, e subito dopo gli mostrai il cellulare.
“Nath io, beh non so che dirti..” mi rispose.
“Adesso ci penso io. Oh scusa Harry, devo andare, faccio strada a piedi, vai pure a fare il tuo giro..” dissi aprendo la portiera.”
“Eh no, ti accompagno io. Non vorrei farti fare pazzie.” Mi rispose, così chiusi la portiera e ci incamminammo.
Nel frattempo digitai un messaggio di risposta a quella ragazza.

Grandissima puttana, evidentemente il tuo caro Zayn ha preso per il culo anche te. Perche’ se ti ama così come sostieni tu, beh allora non starei aspettando una bambina da sei mesi. :)
-Natalie.”
Per  tutto il cammino restai in silenzio, mentre Harry mi diceva di stare calma, e che tutto si sarebbe messo a posto.
“Siamo arrivati.” Mi disse infine.
Scesi dalla macchina, presi il telefono e la borsa, e suonai il campanello piu’ volte.
“Ehi l’orecchio e’ il mio!” disse Louis aprendo la porta. “Oh siete gia’ tornati?” non gli risposi e subito mi affrettai per andare in bagno, passando dal divano dove era seduto Zayn con in mano un foglio e una penna.
“Amore ho una sorpresa per te, vieni ti faccio sentire!” mi disse con il  suo solito sorriso.
Non mi interessava della sorpresa, ero stressata e tanto incavolata, avevo bisogno di –sentire dolore-.
“Perche’ invece non la fai sentire alla ragazza che credi di amare questa sorpresa? Pero’ promettetemi che ve ne andrete a fanculo poi,va bene?” gli rivolsi un sorriso estremamente falso e gli tirai il cellulare che prese al volo, poi corsi velocemente verso il bagno.
“Oh merda, Harry!” chiamo’ il riccio che lo lascio’ sbattere correndo verso di me, insieme  a Niall,  chiedendomi di aprire la porta. Perche’ sapevano cosa stavo per fare.
“Natalie, non provarci nemmeno!” Harry mi urlava contro di smetterla.
“Non fa male, vai via Harry” dissi, mettendo due dita dentro la gola, e buttando giu’ tutta la rabbia che avevo dentro.
“Smettila Nath, o butto giu’ la porta.” Niall, anche lui mi gridava contro.
“Andatevene, e’ un brutto momento e ho bisogno di sfogarmi” dissi buttando giu’ altra dose di dolore.
“Nath posso spiegarti,non e’ come pensi!” non mi interessavano le sue spiegazioni. Finii di gettare giu’ tutto il dolore, e cominciai a piangere, senza piu’ sosta, senza piu’ autocontrollo di me stessa.
Ero piena di rabbia, e stavo soffrendo tremendamente. Dopo cinque minuti le voci sparirono.
“Nath sono andati tutti via, sono Niall, ti prego aprimi!” mi imploro’ Niall, così mi alzai e gli aprii.
“Ehi piccolina, che combini?” mi disse sedendosi accanto a me.
“Ho solo scoperto che Zayn se la fa con un’altra, tutto qui..” dissi, asciugandomi le lacrime.
“Hai solo confuso... quella ragazza l’ha avuta per dimenticarsi di te che stavi con Harry.”
“Non importa, poteva anche dirmelo.” Dissi io.
“Ma ci aveva anche messo un punto sopra..e..” non sapeva cosa dirmi.”
“Smettila di raccontarmi balle, ok?”
“Ok,ma adesso rimaniamo qui, perche’ di sopra, c’e’ Zayn che discute con la ragazza, pare che una certa Natalie, le abbia dato della puttana!” Disse ridendo, e coinvolgendo anche me.
“Beh ci voleva!” risposi. “E grazie Niall, di tutto quello che fai per me.” Continuai abbracciandolo.
“Pero’ adesso, devo proprio uscire da questa stanza, voglio parlare con quei due.” Dissi, fingendomi seria.
“Nath, tanto lo sappiamo tutti che lo ami tanto da perdonarlo.” Disse lui facendomi l’occhiolino.
“Chi ti dice che non sono cambiata?”.
“Stai attenta.” Mi disse, abbracciandomi ancora una volta. Poi mi asciugai le ultime lacrime, e uscii dal bagno.
Si sentivano delle voci provenire dal corridorio, soprattutto quelle di un’ochetta che gridava contro il mio ragazzo –se si poteva ancora definire così-.
Poi sentii delle offese su di me, e ancora una volta le risposte di Harry e di Zayn.
Così non resistetti, e salii le scale.
Arrivata all’ultimo scalino, vidi una barbie bionda, con una minigonna e un top attillato.
Tirai un sospiro,e cominciai a sfogarmi.
“Non so come ti chiami, ma mi diverto a chiamarti ‘stronza’. Mi hai semplicemente rovinato la vita.. e tu” dissi puntando il dito verso Zayn “Hai contribuito dicendo di amarla, portandotela a letto, anche se qui dentro..” dissi indicando la mia pancia. “C’e’ una bambina, la nostra bambina.”
Piansi, anche se non volevo.
La ragazza di quasi due anni piu’di me, mi guardo’ con disgusto e poi rispose:
“Sei solo una piccolina, tesoro cosa puoi saperne tu dell’amore!”
Poi rivolgendo uno sguardo a Zayn, a Harry e per ultimo a me, mi spinse di sotto.

La perdita dell’equilibrio.
Il mio urlo.
Il sorriso della ragazza.

L’impatto con il suolo.

Il dolore.

Il buio.
Riuscivo adesso a sentire alcune voci, l’unica cosa che ricordavo dell’accaduto era quel sorriso di vendetta, di quella ragazza.
Quella vendetta che da mia, si e’ fatta sua.
Sentivo che aveva vinto lei.
Sentivo che per la mia bambina, non era messa bene.
Sentivo dolore da tutte le parti.
Mi sentivo morta, anche se il mio cervello era vivo.
Ero cosparsa di sangue ovunque, avevo sbattuto la testa.

Mi portarono all’ospedale piu’ vicino, e la ragazza era scomparsa, dopo il:
“Non finisce qui” che le aveva gridato Zayn, mentre correva in mio aiuto.
Gridavano.
Volevo gridare anche io il mio dolore, ma non potevo.
Louis mi strinse la mano, e per dimostrargli che lo sentivo, la strinsi anche io, piu’ forte che potevo.
Arrivo’ il dottore, e subito corse per portarmi in sala operatoria.
L’ultima cosa che sentii fu la sua voce:
Ti amero’ per sempre, qualunque cosa accada.
Con sforzo aprii gli occhi e lo vidi, lo vidi piangere.
Mi sembrava rivivere in lui quella persona che ero io, quando al mio posto su quella barella c’era Harry.


 

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Capitolo 16
*** Epilogo. ***


vi consiglio di ascoltare questa canzone nel frattempo che leggete: ( http://www.youtube.com/watch?v=Xv55plwap5M )

Mi risvegliai in una sala, sentendo gridare un bambino, toccai la mia pancia, e il rigonfiamento era sparito.
Mi sembrava di stare in un incubo, quando si avvicino’ a me un’infermiera.
“Complimenti!” disse con voce dolce.
“Ditemi che sta bene..” le dissi io, grattandomi la nuca.
“Fortunatamente si, tu hai solo un braccio rotto come puoi notare..E’ andato tutto bene.” Disse poi, aiutandomi ad alzarmi.
“Menomale.” Dissi.
“Sei diventata madre adesso!Devi sorridere” mi disse sorridendo un’altra volta.
“Magari, tutto questo e’ successo perche’ l’amante del mio ragazzo mi ha buttata giu’ per le scale, vorrei essere piu’ felice guarda.”
“Non credo che sia andata proprio così Natalie, l’ho visto piangere mentre eri qui, e mi ha raccontato tutto.” Disse sistemandomi la flebo.
“Tu dici? Ne ho passate tante, ma credo che sia meglio per tutti e tre se lo perdoni, anche se per adesso voglio pensare soltanto a mia figlia. Non doveva mentirmi, solo questo chiedevo.” Dissi , alzandomi completamente del tutto e seguendola in una stanza bianca, dove tante incubatrici erano disposte in fila con ognuna un bambino dentro.
“Eccola, li c’e’ Annabelle.” Mi indico’ Pheobe, l’infermiera.
Mi commossi alla sola vista di quell’angelo davanti miei occhi.
Era bellissima, e assomigliava moltissimo a Zayn. Non riuscivo a credere che quella creatura fosse opera mia e del ragazzo che amavo, non riuscivo a credere a quanto era bella.
Volevo rendergli la vita felice, volevo vederla sorridere.
Mi girai di scatto verso i vetri, e quattro figure occuparano la mia vista,  Harry, Louis, Niall, Liam.. e Zayn dov’era?
Avevo paura che tutto quello che avevamo nuovamente costruito, mi sorrisero, e tornai a guardare la mia piccolina, attraverso quel vetro che ci separava.
Avevo paura che non ce l’avremmo fatta.
Avevo paura che la mia partenza era stata solo uno sbaglio.
Avevo paura che non aver preso precauzioni era stato solo uno sbaglio.
Avevo paura che la carriera dei ragazzi avrebbe ostacolato tutto.
Pheobe poi, interruppe quel silenzio chiedendo di Zayn.
“Non so dov’e’ andato, puoi chiedere agli altri.” Dissi.
Si chiuse la porta alle spalle, e rimasi ad osservare mia figlia, nella sua perfezione.
I suoi occhi brillavano di un blu intenso, un blu dove ci vedi pura emozione.
I suoi lineamenti erano soffici, e aveva la carnagione chiara.
I suoi capelli erano di un nero corvino, proprio come quelli di Zayn.
Sorrisi al solo pensiero di come avesse fatto quando l’avrebbe vista mugugnare qualcosa.

Poco dopo, bussarono alla porta.
“Avanti!” dissi ridendo, pensando fosse Pheobe.
“Natalie, non so se riuscirai mai a perdonarmi”- ero pietrificata-“ neanche io credo che riusciro’ mai a darmi pace, per quello che e’ successo. Giuro che non avrei mai pensato che sarebbe successo tutto questo. Quando mi hai lasciato, sono andata a letto con quella ragazza, ma non sono riuscito a dimenticarti. Ho provato a  non cercarla, ma mi e’ andata dietro, anche quando siamo tornati insieme.”-concluse.
Si avvicino’, e io non spiaccicai parola.
Sorrise,alla vista di nostra figlia,proprio come mi aspettavo.
“L’abbiamo fatta davvero noi?” sorrise un’altra volta, e poi una sua lacrima, cadde sopra la mia spalla.
Istintivamente mi girai verso il suo viso vicino, e gli diedi un tenero bacio sulle labbra.
“E’ la cosa piu’ bella che ho.” Dissi, sentendomi per la prima volta felice.
“Che abbiamo!” disse sorridendo,e baciandomi ancora una volta.
“Ehi ragazzi, siamo diventati zii!” gridarono in coro gli altri quattro mettendosi attorno a noi, guardando la bambina stupefatti.
“Ha i miei occhi, mi sento realizzato!” grido’ Louis.
“Shh, potresti svegliarla Lou!” dissi, e poi mi abbraccio’ felice.
“E pensare che eri la mia piccolina.” Disse poi.
In un attimo si scaraventarono tutti sopra di me, stringendomi in un abbraccio di gruppo.
“Sono le emozioni piu’ belle che mi siano capitate in tutta la mia vita. Non potrei amarvi un secondo in meno. Siete la mia vita ragazzi. Ho imparato ad amare, ho vissuto emozioni stupende con voi. Siete la mia famiglia, la famiglia piu’ bella del mondo. Vi voglio bene, ora e per sempre.” Dissi con le lacrime agli occhi, e tornando ad abbracciarli.

-Nessuna storia e’ destinata a finire, nemmeno questa e’ finita.
Naviga ancora nella mente di tutti, e non ci sara’ mai una fine in questo amore così grande.


NOTE:
ECCO, SIAMO ARRIVATI ALLA FINE, O MEGLIO ALL’INIZIO VERO E PROPRIO DI QUESTA STORIA.
IO HO CONCLUSO QUI, LASCIO A VOI, E ALLA VOSTRA FANTASIA, IL RESTO.
QUESTO E’ L’INIZIO DI QUESTA STORIA DI UN AMORE BELLISSIMO, CHE INCOMINCIA AD ESSERE PERFETTO, SOLO DOPO AVER ATTRAVERSATO MOMENTI DIFFICILI. PERCHE’ LO SAPPIAMO TUTTI CHE SOLO DOPO LA PIOGGIA ARRIVA L’ARCOBALENO:))
VORREI RINGRAZIARE TUTTE LE RAGAZZE CHE HANNO MESSO TRA LE PREFERITE QUESTA STORIA, TUTTE QUELLE CHE L’HANNO SEGUITA, TUTTE QUELLE CHE HANNO FATTO DELLE MAGNIFICHE RECENZIONI, E TUTTE QUELLE CHE L’HANNO MESSA TRA LE RICORDATE.
E’ STATO DAVVERO BELLISSIMO, SCRIVERE E CONDIVIDERE LA MIA PASSIONE.
PERO’ NON VI LIBERERETE MICA DI ME, TORNERO’ CON ALTRE STORIELLE BELLINE.
LASCIO A VOI IL CONTINUO DELLA STORIA, IMMAGINATE, E METTETECI TUTTA LA PASSI
ONE DI QUESTO MONDO. MI MANCHERA’ QUESTA STORIA, A PRESTO –GIORGIA.

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