If you dont dream big, whats the use of dreaming? If you dont have faith, theres nothing worth believing.

di pizza girl
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Lettera ***
Capitolo 2: *** Cambiamenti ***
Capitolo 3: *** Rivelazioni ***
Capitolo 4: *** Viaggio ***
Capitolo 5: *** Hogwarts ***
Capitolo 6: *** Prima Campanella ***
Capitolo 7: *** First Moment ***
Capitolo 8: *** Il Ballo ***
Capitolo 9: *** Provini ***
Capitolo 10: *** Malik?! ***
Capitolo 11: *** Waiting For The Match ***
Capitolo 12: *** Delusione. ***



Capitolo 1
*** Lettera ***


I luoghi citati non mi appartengono, ma sono proprietà di J. K. Rowling;
questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro

1. Lettera

Alison si svegliò di buon'ora quella mattina, non era riuscita a chiudere occhio durante la notte per l'agitazione che aveva in corpo ormai da mesi.
Si alzò e corse in bagno. Dopo un bel bagno rilassante si strinse nel suo soffice accappatoio e uscì dalla vasca e si sedette sul bordo. Restò qualche minuto sin quella posizione a pensare, le piaceva, era rilassante; poi si mise in piedi e osservò il suo riflesso nello specchio, una ragazza dai lunghi capelli castani e dagli occhi di un verde acceso ricambiò il suo sguardo. Si passò un dito sulle occhiaie lasciate dalle poche ore di sonno -beh, non sono così marcate come pensavo - disse tra sé e sé. Si vestì in fretta e scese le scale, passando davanti alla porta notò che non c'era ancora nessuna lettera così rallentò il passo e si diresse cucina con un’aria delusa.
Era ormai quasi giunta la fine delle vacanze e presto sarebbe stata ora di tornare a Hogwarts e lei non aveva ancora ricevuto la sua lettera con la lista dei libri da comprare per il nuovo anno e i soprattutto contenenti i risultati dei G.U.F.O.
Entrò in cucina e trovò sua madre seduta a tavola con un'aria sorridente che scambiava occhiate complici con suo padre. Davanti a loro c'era una lettera che evidentemente qualcuno aveva aperto e goffamente tentato di richiudere. Alison li guardò e capì. Prese la lettera e di corse salì in camera sua e chiuse la porta.
Ecco, il momento che aspettava da tutta l'estate era finalmente arrivato. Appoggiò la lettera sul suo copriletto e si allontanò un po' per osservarla. Non aveva il coraggio di aprirla (o meglio, sollevare il lembo della lettera che sua madre aveva già letto). Finalmente la prese con mani tremanti e iniziò a leggerla.

GIUDIZIO UNICO PER I FATTUCCHIERI ORDINARI

Voti di promozione: Eccezionale (E)
Oltre Ogni Previsione (O)
Accettabile (A)

Voti di bocciatura: Scadente (S)
Desolante (D)
Troll (T)

ALISON MONTGOMERY HA CONSEGUITO:

Astronomia: (O)
Babbanologia: (E)
Cura delle Creature Magiche: (O)
Incantesimi: (E)
Difesa contro le arti Oscure: (E)
Erbologia: (E)
Rune Antiche: (O)
Storia della Magia: (A)
Pozioni: (O)
Trasfigurazione: (E)

Rilesse la lettera più volte, aveva ottenuto dieci G.U.F.O., non ci poteva credere! Sapeva già di non aver dato il massimo durante l'esame di Storia della Magia ma era comunque soddisfatta di se stessa. Era pronta per i M.A.G.O.
Si sedette alla sua scrivania, prese sei pezzi di pergamena uguali e iniziò a scrivere su ognuno di essi lo stesso messaggio:

Hola!
Finalmente ho ricevuto la mia lettera! Iniziavo ad avere l'ansia! Mia madre iniziava a preoccuparsi ahahah.
Tu come stai? Sono andati bene gli esami?
Un bacione grosso grosso.

Tua per sempre.
-A
Infilò i pezzi di pergamena in sei buste differenti su chi scrisse: "Maggie", "Liam", "Louis", "Niall", "Zayn" e"Harry" che consegnò alla sua civetta bianca, Audrey.

Presto li avrebbe rivisti tutti, non vedeva l'ora!
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Oook, questo è solo il primo capitolo,
so che è un po' cortino ma
volevo fare solo una piccola introduzione.
Spero di non avervi annoiati troppo!
Spero lascerete una (anche piccolissima)
recensione, mi farebbe molto piacere!
xoxo
B.

p.s. se vi va seguitemi su twitter,
sono @_horanscupcakes (che fantasia eh?!)
Al prossimo capitol

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Capitolo 2
*** Cambiamenti ***


I luoghi citati non mi appartengono, ma sono proprietà di J. K. Rowling;
questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

2. Cambiamenti

Alison aprì la porta della sua stanza e con calma scese giù per i gradini delle scale per raggiungere i suoi genitori.
«Ho passato dieci G.U.F.O. - disse contenta - ma ovviamente voi lo sapevate già.» aggiunse tra sé e sé.

Voleva molto bene a sua madre e suo padre, l'avevano sempre sostenuta e fatto il tifo per lei, d’altronde questo era il loro compito principale.
Quando aveva scoperto di essere una strega, durante il suo undicesimo compleanno, era stato uno shock per tutta la famiglia. Inizialmente pensavano fosse uno scherzo di cattivo gusto e avevano buttato la lettera formale che aveva ricevuto nel caminetto a bruciare con il resto della legna, ma poi, quella stessa sera, una donna dal naso aquilino, e uno chinion sulla sommità della testa aveva bussato alla loro porta. Indossava un abito blu notte che danzava sulle sue caviglie lasciando intravedere un paio di scarpe dal tacco alto di vernice nera, sotto il collo portava, legato, ai due estremi superiori, da una spilla di gemme a forma di ragno (piuttosto inquietante di notte con poca luce), un mantello nero che le cadeva lungo il corpo esile.
«Buonasera, sono la professoressa Hasting, insegnante di Difesa contro le arti Oscure nonché vice-preside della suola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Sono qui per parlarvi di vostra figlia.» aveva esordito. I genitori di Aly, esterrefatti, l'avevano fatta entrare sospettosi, e lei, facendosi strada verso la cucina come fosse entrata in quella casa milioni di volte e la conoscesse come le sue tasche, aveva iniziato a spiegare come tra i Babbani (termine che non piacque molto al padre della ragazza con cui la donna aveva definito quelli senza magia) a volte potesse avvenire la nascita di uno di loro (di un mago o di una strega). A ogni sua parola i tre ascoltatori erano sempre più stupiti. Dopo averli convinti (ci vollero parecchie ore e probabilmente anche qualche incantesimo), aveva dato istruzioni alla ragazza su come raggiungere la scuola, e dove acquistare tutto l'occorrente per l'anno scolastico. Infine si era dilungata, con aria leggermente sognante, nella descrizione della scuola, i paesaggi, la struttura, le lezioni e i professori. Aveva terminato il lungo monologo salutando i genitori di Alison e dando l'appuntamento alla nuova studentessa di magia al primo di settembre: «Mi raccomando, Stazione di King's Cross, il primo di settembre. L'Espresso per Hogwarts parte alle undici precise dal binario 9 e 3/4. Ecco il tuo biglietto. Sii puntuale!», poi era uscita senza troppi complimenti dalla casetta di periferia della famiglia montgomery e si era dileguata nel buoi della note, lasciando i due adulti ancora un po' scossi e la ragazzina euforica.


Dopo essersi truccata (era una ragazza molto vanitosa, le piaceva essere sempre impeccabile) e vestita per uscire, partì con i suoi genitori alla volta di Diagon Alley, aveva bisogno di una nuova divisa, la sua ormai le lasciava i polsi scoperti (era incredibile quanto si fosse allungata nel giro di pochi mesi quali erano quelli estivi), dei libri per il nuovo anno, e di ingredienti vari per le pozioni. In più sperava tanto di rivedere i suoi amici che non aveva incontrato per tutta l’estate. Durante il tragitto in macchina, essendo i suoi Babbani non aveva a disposizione altri mezzi per il momento, iniziò a prepararsi psicologicamente ai discorsi infiniti che le avrebbe fatto la sua migliore amica, Meg, sulle sue vacanze strepitose che quell’anno aveva trascorso a New York, la sua città preferita in assoluto.
Entrarono al Paiolo Magico e si diressero verso il cortile sul retro. Lì Aly toccò con la bacchetta alcuni mattoni del muro che lo delimitava e magicamente comparve magicamente una porta che mostrava loro la via principale della cittadella di negozi magici.
Si diresse subito al Ghirigoro, la libreria dei maghi, per comprare i libri di scuola, sapeva che se avesse incontrato anche solo uno dei suoi amici questo non sarebbe più stato possibile. Entrò e consegnò la lista dei libri a un mago sulla cinquantina con i capelli bianchi a chiazze che sparì per tornare poco dopo sommerso da una montagna di libri che lasciò cadere sul bancone davanti a lui. Fece un piccolo calcolo e disse il risultato ala ragazza che dopo aver pagato, uscì dal negozio seguita dai suoi genitori.
Già che c'era decise di passare in farmacia, sbrigò questa faccenda in fretta e si diresse da Madama McClan per trovare una nuova uniforme, indubbiamente lì avrebbe trovato Meg intenta a provarsi svariati vestiti per trovarne uno che le piacesse per come le cadeva sul corpo perfetto segnandole ogni curva e che avrebbe fatto sbavare ogni ragazzo al suo passaggio. Appena entrò nel negozio la vide, alta, con lunghi capelli rossi che danzavano lungo la sua schiena perfettamente dritta. Le corse in contro, radiosa e appena l'amica si accorse di lei emise un gridolino acuto di felicità. Era proprio bella, faceva cadere l'autostima di qualsiasi ragazza coni suoi capelli fiammanti, gli occhi nocciola chiarissimi, qualche lentiggine sul volto perfettamente proporzionato, e con le sue curve giuste al posto giusto. Si abbracciarono saltellando come due deficienti in mezzo al negozio affollato di gente che le osservava. Meg iniziò a raccontarle del suo viaggio sottolineando tutto più e più volte mentre si provavano entrambe le nuove divise con Madama McClan e una sua assistente che cercavano di infilare gli spilli negli abiti senza pungere le ragazze che non riuscivano a stare ferme.
Ultimati anche questi acquisti, tornarono insieme al Paiolo Magico, dove ad attenderle c'erano i genitori di Meg e cinque ragazzi, circondati da ragazzine adoranti "e come biasimarle - pensò vedendoli in quella situazione Aly - non fossero i miei migliori amici ci sbaverei dietro anch'io!" Appena i ragazzi videro le due fanciulle, le fecero cenno di unirsi a loro.
«Hola bellezze!» le salutò il riccio non appena si sedettero al loro tavolo. Harry era sempre stato classificato come il donnaiolo del gruppo, perché, sarà per il suo sorriso perfetto, sarà per qui ricci che veniva voglia di stropicciare, alle ragazze piaceva, e anche tanto!
Un biondino dagli occhi azzurri più belli che esistessero le salutò con la bocca piena di cibo sputacchiandone ovunque. Il rapporto che c'era tra Niall e il cibo si poteva paragonare al rapporto che c'era tra un mago e la sua bacchetta, non potevano vivere l'uno senza l'altro. Le ragazze risero e ricambiarono i saluti. Alison li guardò uno per uno, come le erano mancati! Zayn, il vanitoso del gruppo, era intento a sistemarsi un ciuffo, secondo lui, ribelle che invece Aly trovava estremamente sexy. Liam, il ragazzo più saggio del gruppo, per quanto potesse esserlo con degli amici così, la stava osservando e appena lo sguardo di lei cadde su di lui lo distolse. Louis invece era l'esatto contrario, nonostante fosse il più vecchio (quello per lui sarebbe stato l'ultimo anno a Hogwarts) era anche il più scemo e appena apriva bocca provocava risate a non finire.
Alison congedò i suoi genitori, avrebbe passato il resto delle vacanze con i suoi amici affittando una stanza al Paiolo Magico in modo da trascorrere questi ultimi giorni in compagnia ed essere poi puntuale per prendere il treno che li avrebbe condotti tutti quanti a scuola. Diede un bacio a entrambi e li accompagno alla macchina. Dopo le solite raccomandazioni ripartirono alla volta di casa. Non appena la macchina scomparve inghiottita dal traffico di Londra, la ragazza rientrò nel pub dai suoi amici.

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Oook, eccoil secondo capitolo,
è molto descrittivo.
Spero di non avervi annoiati troppo!
Il prossimo capitolo sarà meglio,
promesso ;)
Lasciate una (anche piccolissima)
recensione, mi farebbe molto piacere!
xoxo
B.

p.s. scusate gli errori,
non ho riletto >.<

p.p.s. se vi va seguitemi su twitter,
sono @_horanscupcakes
Al prossimo capitolo!

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Capitolo 3
*** Rivelazioni ***


I luoghi e le persone citate non mi appartengono.
Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

 

3. Rivelazioni.

 
Quando tornò dal gruppo, i ragazzi stavano tutti ridendo. “Caso strano!” pensò ironicamente lei sorridendo tra sé e sé.
«Eccola! Splendida-splendente! - l'accolse Louis – andiamo a prendere le camere?» propose. Aly notò che Liam la stava osservando in silenzio e arrossì distogliendo lo sguardo. Che le stava succedendo? Quello era Liam, il suo migliore amico da quando si erano conosciuti sull'Espresso il primo anno!
Harry interruppe le sue riflessioni: «Ok! Io sto con le ragazze!» esclamò con aria maliziosa e un sorrisetto sghembo che lasciava intravedere i suoi denti perfetti.
«Seee! Ti piacerebbe!» lo canzonò Meg.
«A me non interessa con chi sto in camera, l'importante è che: 1. ci sia uno specchio, 2. io sia sempre il primo a farsi la doccia, 3. che mi lasciate fare tutto nei miei tempi.»
«Tzè, che vanitoso che sei Zayn, sei peggio di Meg! - lo rimproverò Niall – dai, muoviamoci a sistemarci nelle camere così poi possiamo andare a mangiare. Sto morendo di fame!»
«Quando mai tu non hai fame?» dalla voce si sentiva che Meg se l'era presa per la frecciatina di Niall ma nonostante tutto la sua risposta provocò altre risate.
 
I sette si avviarono verso il banco della reception e presero tre stanze. Salirono ai piani superiori dove magicamente trovarono le loro valigie e si sistemarono nelle rispettive camere per disfare i bagagli e prepararsi per la cena.
 
Non appena Aly ebbe chiuso la porta alle proprie spalle Meg, che nel frattempo si era accovacciata a gambe incrociate sul letto vicino alla finestra al fondo della stanza, iniziò a parlare.
«Allora?»
«Allora cosa?» chiese interrogativa Alison.
«Con Liam! - Aly la fisso con finta aria perplessa, ma era una bugiarda tremenda ed iniziò ad arrossire – Dai su! Pensi che non mi sia accorta di niente? La tensione amorosa tra voi due è palpabile!»
«Non ho proprio idea di cosa tu voglia dire.»
«Ah, non lo sai? - sghignazzò l'amica – Ascolta cocca – Aly odiava quando la chiamava così, le dava proprio sui nervi e Meg lo sapeva fin troppo bene – è palese che lui non riesca a toglierti gli occhi di dosso! Secondo me perfino Zayn, che è perennemente alle prese con gli specchi per controllarsi eventuali ciuffi ribelli e ammirarsi in tutta la sua figaggine, l'avrà notato! E tu sappi che non sei certamente da meno! Ogni volta che ti parla o semplicemente ti guarda diventi più rossa delle poltrone della Sala Comune di Hogwarts!»
Sgamata” pensò Alison guardandosi le punte dei piedi. Era ancora li, dritta come un palo, vicino allo stipite della porta. «Beh sì, e anche fosse?»
«Lo sapevo! Vedi, non sbaglio mai, lo sapevo che Liam ti piaceva, da migliori amici a fidanzati il passo è breve, lo sai no?»
«Ferma, ferma! Io non ho confermato proprio nulla!»
«Beh, ma sei stata molto eloquente. E poi non hai bisogno di ammetterlo, io lo so che è così» le fece l'occhiolino e si diresse in bagno per sistemarsi i capelli per la sera.
 
*Bip* Aly guardo il suo BlackBerry (quando non erano a Hogwarts i ragazzi usavano i cellulari per comunicare tra loro). Un nuovo messaggio. Liam. Il suo cuore iniziò a battere sempre più forte...che avesse ragione Meg?
Allora? Siete pronte? Niall scalpita! xoxo. Liam.” cavoli, doveva assolutamente andare in bagno a rinfrescarsi un po'!
Ok, tempo di farmi una doccia veloce e arriviamo. xx -A
«Meg muoviti! I ragazzi aspettano! Liam mi ha scritto che Niall non ce la fa più, non vorrai trovarti mica senza cibo!»
«Uuuh Liam!» la prese in giro l'amica.
«Non sei simpatica, datti una mossa.»
«Mamma mia come sei permalosa! Ecco, li bagno è tutto tuo.» disse uscendo dal bagno accompagnata da una nuvola di vapore e con addosso un accappatoio e un asciugamano attorno alla testa.
«Hai fatto una sauna per caso là dentro?»
«No, si chiama lavarsi tesoro, dovresti farlo ogni tanto anche tu tesoro.» e scoppiò in una fragorosa risata.
 
Aly si chiuse la porta alle spalle. A volte Meg la infastidiva proprio con i suoi modi provocatori. Aveva bisogno di stare un po' da sola a riflettere. Si spogliò, accese l'acqua e si buttò sotto il getto bollente. Una montagna di pensieri le invase la mente. Iniziò a pensare a cosa sarebbe successo nel caso in cui Meg avesse avuto ragione e si trovò a fantasticare su lunghe passeggiate lungo le rive del lago del castello, mano nella mano con Liam. Sì, questa visione non le dispiaceva.
 
«Alison Rebeckah Montgomery, muovi il tuo bel culo fuori da quella doccia! Sei li dentro da secoli, perfino Zayn è già pronto! Datti una mossa che ci stanno aspettando.»
Il flusso di pensieri nella mente di Alison si bloccò e tornò alla realtà. Afferrò un asciugamano, ci si avvolse dentro e uscì dal bagno.
«Alla buon ora!»
«Devo ancora truccarmi e vestirmi, ci metto poco promesso!» Afferrò la sua trousse piena zeppa di trucchi e si fiondò in bagno.
«Ok, io vado nella camera di Liam, Niall e Zayn, ci vediamo li quando hai finito.»
«Ok, arrivo» rispose distrattamente. “Base, fondotinta, correttore, ombretto, elyliner, matita, mascara, blush, gloss. Fatto!” Uscì dal bagno, aprì la valigia e tirò fuori i suo jeans grigio scuro preferiti, una canottiera bianca e un cardigan nero. Indossò i suoi stivaletti alla caviglia neri con il tacco e le borchie, prese una borsa abbinata e infilò una collana lunga con un teschio di Alexander McQueen e qualche bracciale sempre nello stesso stile e raggiunse gli altri nella camera dei ragazzi.
 
Non appena entrò tutti si girarono a guardarla. «Bene, possiamo andare.» fece contento Niall.
Si avviarono lungo il corridoio diretti verso il piano inferiore dove c'era il ristorante.
Liam si avvicinò a Alison: «Sei bellissima stasera, come sempre d'altra parte.» le sussurrò all'orecchio prima di sorpassarla per raggiungere Niall.
Si sentiva le guance ardere e nelle narici aveva ancora l'odore del ragazzo quando sentì la voce ironica di Meg dietro le sue spalle: «Stavamo dicendo Aly?» e con una risatina la prese sotto braccio.
 
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Ed ecco a voi il terzo capitolo!
Spero vi piaccia di più dei precedenti...
Vorrei ringraziare tutti coloro che
hanno recensito o anche solo letto
i capitoli precedenti.
Mi farebbe veramente piacere
se mi lasciaste qua, tra le recensioni,
i vostri pareri.
Le critiche sono ben accette!
xoxo
B.

p.s. scusate gli eventuali
errori di distrazione >.<

p.p.s. se vi va seguitemi su twitter,
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Al prossimo capitolo!
 

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Capitolo 4
*** Viaggio ***


I luoghi e i personaggi citati non mi appartengono;
questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

4. Viaggio.

I giorni seguenti passarono in un battito di ciglia tra risate e abbuffate (molto appoggiare da Niall).

«Pronti per l'ultima sera di vacanze?» chiese Zayn.
Erano tutti nella camera delle ragazze stravaccati chi sui letti, chi per terra.
«Non me lo ricordare, ti prego!» si lamentò Meg.
«Io sono contento, non vedo l'ora di mangiare al banchetto d'inizio anno
«Niall, pensi sempre solo a mangiare! Non è possibile!»
«E tu solo a specchiarti, caro il mio Zayn. - gli rispose Niall imitandolo mentre si aggiustava i capelli -E poi ammettilo che mi invidi tanto. Mangio e ho un fisico scolpito» Tutti scoppiarono in una risata fragorosa.

La serata trascorse tranquilla e i ragazzi andarono a dormire presto, l'indomani avrebbero preso l'Espresso per Hogwarts.

«SVEGLIAAAA!»
Le due ragazze si svegliarono terrorizzate da quest'urlo e da una serie di risate maschili che lo accompagnavano.
Meg fu la prima a realizzare da dove provenissero. Prese il suo cuscino e lo scagliò con violenza contro Harry che era affacciato alla porta della loro camera.
«Idiota.» Si alzò e gli chiuse la porta in faccia. "Quanto può essere idiota quel ragazzo?!" pensò; poi guardò l'orologio: 10:00 «Aliiiii! Alzati! Porca miseria, sono già le dieci! Su, muoviti!» Alison, che dopo l'urlo di Harry era tornata a dormire, si tirò le coperte fin sopra la testa e con un grugnito si girò dall'altra parte.
«Benissimo, l'hai voluto tu!» e così dicendo piombò con tutto il suo peso sul corpo avvolto dalle lenzuola dell'amica che iniziò a strillare non appena Meg cominciò a farle il solletico sui fianchi. «Ti prego, smettila! - urlava ridendo, ma siccome l'amica non dava segno di volerle ubbidire, così cedette - Va bene, va bene, mi alzo ma il bagno è mio!» così dicendo si scrollò Meg di dosso e corse in bagno lasciandola di stucco per la velocità. «Wow, che velocità!»

Dopo essersi truccate e vestite misero tutto ciò che ancora era in giro per la stanza nei rispettivi bauli e raggiunsero i ragazzi per fare colazione.
«Alla buon'ora!» esclamarono questi in coro
«Qualcuno ha avuto qualche ripensamento sull'alzarsi.» "Frecciatina" pensò Aly sentendosi osservata dai cinque ragazzi.
«Cosa vi posso portare ragazzi?» chiese una cameriera alle spalle delle ragazze con fare svogliato.
«Per me succo di zucca, uova e bacon, frittelle, pudding...»
«Niall non ti sembra di esagerare? - lo rimproverò Liam -Sembra che tu non abbia mangiato per mesi!»
«Che c'è? L'ansia mi mette fame!»
«Sì...l'ansia...» lo canzonò Zayn. I ragazzi scoppiarono tutti in una fragorosa risata. Era bello poter sempre contare su di loro. Sapevano sempre come regalare ad Alison e a tutti quelli che li stavano intorno un sorriso.
«Scusate ragazzi ma ho altri tavoli da servire. Sarebbe meglio vi deste una mossa» li interruppe un po' sgarbatamente la cameriera. Louis ordinò per tutti e quando arrivò il cibo al tavolo ci si fiondarono tutti sopra.
«Non vedo l'ora di tornare a Hogwarts e mangiare al banchetto d'inizio anno!»

Dopo colazione presero i bauli e si diressero verso la stazione di King's Cross. Il treno sarebbe partito a momenti e certo non avrebbe aspettato loro perciò si misero a correre arrivando al binario 9 e 3/4 poco prima che la barriera si chiudesse.
«Per un pelo!» esclamò Liam sollevato.
Salirono sul treno alla ricerca di un vagone vuoto anche se ormai pensavano sarebbe stato impossibile trovarne uno tutto per loro. Procedevano in fila indiana, quando improvvisamente: «Ragazzi venite, l'ho trovato! Ho trovato un vagone tutto per noi!» esclamò Niall soddisfatto.
Entrarono uno alla volta, misero, le ragazze con l'aiuto dei ragazzi, i bauli sulle cappelliere e si accomodarono. Aly era tra Liam e Meg che non appena lo notò fece l'occhiolino all'amica.

Non aveva mai pensato a Liam in quel modo. Lui era il suo migliore amico, il primo che aveva conosciuto sull'Espresso, quello che più di tutti l'aveva aiutata in questi anni. Eppure Meg aveva ragione, un sentimento molto più forte stava nascendo in lei. Era come se improvvisamente iniziasse a vederlo sotto una luce diversa e questo le faceva paura, aveva paura di perderlo, paura che questo sentimento non fosse ricambiato dal ragazzo, paura di ciò che non conosceva. Si girò a guardarlo. Lui la stava osservando. "Non mi ero mai accorta di quanto fosse carino effettivamente" pensò lei sorridendogli. Rimasero un po' a fissarsi negli occhi, a perdersi l'uno negli occhi dell'altra finché non sentirono le risatine sommesse degli altri componenti del vagone.
Il resto del viaggio passò nella tranquillità assoluta tranne che per qualche piccola eccezione a ogni passeggio del carrello dei dolci.

Il sole stava tramontando e dai finestrini del vagone iniziava a intravedersi la sagoma del castello.
«è ora di iniziare a vestirsi, stiamo per arrivare penso.» affermò Meg aprendo la porta del vagone per far uscire i ragazzi.
«Harry vedi di non sbirciare. - lo minacciò Alison puntando il proprio indice e medio destro verso i propri occhi ridotti a fessura e poi verso quelli di Harry - Ti tengo d'occhi, fai attenzione!»
«Che paura!» la prese in giro lui uscendo.
«Muovetevi però!» le esortò Liam e chiuse la porta.
S’infilarono la divisa velocemente e poi uscirono dal vagone per permettere anche ai ragazzi di cambiarsi.
Dopo un po' il treno si fermò Erano arrivati alla stazione di Hogsmeade. I ragazzi presero i bauli e scesero dal treno.
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Ummm...non sono molto convinta
di questo capitolo...
non avevo l'ispirazione giusta.
Voi che ne pensate?

Lasciate una (anche piccolissima)
recensione, mi farebbe molto piacere!
xoxo
B.

p.s. se vi va seguitemi su twitter,
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Capitolo 5
*** Hogwarts ***


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questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

 

5. Hogwarts

 

Non appena Aly e Meg misero piede sul marciapiede della stazione, intravidero una chioma bionda che veniva verso di loro.
«Non mi era mancata proprio per niente quella vanitosa di Haley.» disse Alison a Meg.
«Haley? Non è quella stangona di 1,80 m, bionda con gli occhi azzurri? A me è mancata!»
«Harry, sei sempre il solito! Più sono antipatiche e di “facili costumi” - Meg disegnò in aria delle virgolette dicendo queste ultime parole – più ti piacciono! Eccola che arriva...»
«Ciao Liam!» disse Haley, con un grandissimo sorriso e facendo scintillare i suoi lunghi capelli alla luce della luna, passando di fianco al gruppetto seguita a ruota da due ragazzine senza cervello che le facevano da tirapiedi. Liam la guardò stupito e spaesato: perché una delle ragazze più carine della scuola aveva salutato proprio lui?
«Liam?! - lo chiamò Louis – chiudi quella bocca o ti entreranno i moscerini!» Zayn e Niall scoppiarono a ridere, Harry invece lo guardò con un broncio sul volto. Non era abituato ad essere snobbato dalle ragazze in questo modo! Alison osservò per un secondo Liam, sembrava sul serio un pesce lesso!
«Te l'avevo detto che non c'era nulla tra di noi..» sussurrò un po' afflitta all'amica.

 

Raggiunsero le carrozze trainate da cavalli invisibili e salirono su una di esse, lasciando i bagagli alla stazione: gli Elfi Domestici li avrebbero
presi e portati nei loro dormitori.

 

Le luci del castello, tutto illuminato, si specchiavano sulla superficie del lago leggermente increspata dal vento e rischiarata lievemente dalla luna, che nel frattempo era spuntata da dietro le montagne che circondavano il complesso.

 

Non appena la carrozza si fermò, scesero e si diressero verso il massiccio portone di legno scuro della scuola.

Non appena misero piede sul marmo del Salone d'Ingresso si sentirono a Casa. Il profumo di cibo proveniente dalla Sala Grande e dalle cucine, i gridolini eccitati e sorpresi dei ragazzini del primo anno, gli echi delle voci, l'alto soffitto, le clessidre segnapunti delle Case...questo era il posto a cui appartenevano veramente.

 

Niall li guidò subito in direzione della Sala Grande, dove i piatti d'oro lucente rispecchiavano il soffitto, che, quella sera, era sereno, di un blu notte intenso e pieno di tante piccole stelline che incorniciavano la luna.
Si sedettero al tavolo dei Grifondoro e si voltarono verso la tavolata dei professori al fondo della stanza. Gli studenti del primo anno erano già in fila davanti ad esso, pronti per essere smistati nelle case.
Il preside prese subito la parola
«Bentornati ai nostri vecchi studenti e benvenuti ai nuovi. Io sono il Professor Hale...» esordì.
«Spero finisca presto, sto morendo di fame!» borbottò Niall.
«Ma tu hai sempre fame! Non hai smesso un secondo di magiare porcherie sul treno e ora hai il coraggio di dire di aver fame?! Se incredibile!» gli rispose Meg.
«...» il biondo tornò a guardare il Preside che stava ancora dicendo le regole hai nuovi studenti.
«Aly, sembri triste, - osservò Liam guardandola – che ti prende?» il soffio del ragazzo sul collo che fece venire un brivido che le percosse tutta la schiena.
«Nulla Liam, sono solo stanca, tutto qua.»
«Ti va di parlarne dopo?» Aly annuì e torno a guardare il tavolo degli insegnanti. Il Preside aveva finito il suo discorso e stava cedendo la parola alla professoressa Hasting che aveva in mano la lista dei nomi dei “primini”. Si sarebbe inventata una scusa qualsiasi per il suo stato, doveva solo sperare il ragazzo non se ne accorgesse.
La professoressa prese il Cappello Parlante e lo mise a su uno sgabello, quest'ultimo iniziò a cantare e quando finì la Hasting parlò rivolta ai nuovi studenti: «Quando chiamerò il vostro nome, voi metterete il cappello in testa e vi siederete sullo sgabello per essere smistati.»


«Zabini Luna!» chiamò la professoressa, era l'ultimo nome sull'elenco.
«TASSOROSSO!» e dopo il boato di gioia dal tavolo del tavolo dei Tassorosso, Hale batté un cucchiaino su un bicchiere per attirare l'attenzione: «BUON APPETITO!» esclamò.
Magicamente comparvero cibi e bevande sulle tavolate.
Niall si gettò sulla prima cosa gli capitasse sotto mano. Aveva gli occhi che gli brillavano per la gioia. Quello era il momento dell'anno che in assoluto gli piaceva di più!
Finiti i primi e i secondi passarono a dolci e in breve tempo tutti i vassoi furono svuotati.
Quand'ebbero finito di abbuffarsi tutti i ragazzi si alzarono e si diressero verso i propri Dormitori.
 

«Bezoar!» esclamò Zayn alla Signora Grassa, che sorvegliava l'ingresso della Sala Comune dei Grifondoro, non appena le furono davanti.
«Prego.» rispose lei spostandosi di lato per rivelare una piccola apertura circolare nel muro dietro il suo dipinto. I ragazzi si chinarono lievemente ed entrarono.
Si diressero subito verso le loro poltrone preferite: sarebbero rimasti lì a chiacchierare ancora un po' davanti al fuoco prima di andare a dormire.

Liam prese Aly in disparte.
«Allora, mi vuoi dire che hai?» “Oh no! - pensò Aly – speravo se ne sarebbe dimenticato!”
«Nulla te l'ho detto, sono solo stanca...» Liam non sembrava convinto.
«Dai, non prendermi in giro, ormai ti conosco troppo bene, non ci casco!»
«Veramente, non è nulla, te lo giuro.»
«Lo sai che non si giura il falso vero?»
«Si, e quindi?»
«Non sono stupido. Mi sono accorto che da quando Haley mi ha salutato sei diventata cupa, se ne sono accorti tutti!»
«Beh allora? Non mi va che quella vipera saluti il mio migliore amico, è normale no?!»
«Se lo dici tu...sei sicura non ti abbia dato fastidio per qualche altro motivo?»
Aly pensò un attimo, di sicuro non poteva dirgli la verità! E se i sentimenti che stavano nascendo in lei non fossero stati ricambiati? Non poteva rischiare di perderlo, non in questo modo!
«Si, ne sono sicura.» rispose in fine e tornò a sedersi con gli altri.

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Et volilà! Il 5° capitolo!
Scusate la lunga attesa ma non
avevo mai tempo da dedicare alla FF...
Spero leggiate e recensiate,
ma soprattutto che vi piaccia!
Io faccio del mio meglio ;)
xoxo
B.

p.s. Vorrei ringraziare coloro che hanno
recensito i capitoli precedenti,
hanno messo la storia tra le seguite/ricordate/prefetite,
grazie mille, davvero!
In particolar modo vorrei ringraziare
tre stupende ragazze
che mi sopportano sempre su twitter
e mi mettono voglia di continuare a scrivere,
Grazie mille ragazze!
Vi adoro!

p.p.s. se vi va seguitemi su twitter,
sono @_horanscupcakes
(che fantasia eh?!)
Al prossimo capitolo!

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Capitolo 6
*** Prima Campanella ***


I luoghi e i personaggi citati non mi appartengono;
questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
 

6. Prima campanella.

La mattina dopo le ragazze si svegliarono di buon ora, si lavarono di corsa e scesero le scale sperando di trovare i ragazzi ad aspettarle nella Sala Comune. Rimasero delusa quando vi trovarono solo un gruppetto di ragazze dell’ultimo anno intento ad aggiornarsi sugli avvenimenti di  quell’estate.
Uscite dal buco nel muro nascosto dalla Signora Grassa si diressero verso la Sala Grande.
Alison si sentì toccare una spalla, era Zayn.
«Aly, posso parlarti un secondo?»
«Certo - rispose la ragazza - Meg ti raggiungo dopo.»
Dopo che la chioma rossa fiammante di Meg fu scomparsa tra tutti gli altri studenti, Zayn iniziò a parlare.
«Non voglio farmi gli affari tuoi ma Liam è un mio amico, cos’è successo?»
«In che senso?» chiese lei con aria innocente.
«Ieri sera sembrava afflitto…»
«Ed io che c’entro scusa?»
«Aly, ti prego, non fare la finta-tonta!»
«Sarà stato afflitto perché quella vipera di Haley non è andata a dargli il bacio della buonanotte!»
«Sveglia! A lui non frega nulla di quella là! È tutta l’estate che non fa altro che parlare di te! Perfino quello scemo di Harry l’ha capito! Possibile che tu non ti sia accorta di nulla?»
Si sentiva uno straccio: allora era vero! Meg aveva ragione!
«Dici sul serio? Perché ieri non appena la bionda l’ha salutato sembrava proprio un pesce lesso!»
«Certo! È ovvio, ammettiamo Haley è proprio una gran bella ragazza…però per lui vali mooolto di più tu, sei la luce che fa brillare i suoi occhi…»
«Scusa ma da dove ti è uscita questa frase poetica?»
«Dai non cambiare argomento, che gli hai detto ieri sera?»
«Non gli ho detto la verità…muoviamoci o faremo tardi alla prima lezione!» e così dicendo scese di corsa i restanti gradini ed entrò nella Sala Grande lasciando Zayn un po’ spaesato dalla sua risposta.
 
«Allora? Che voleva?» le chiese subito Meg non appena si fu seduta di fianco a lei
«Ti racconto dopo, ora facciamo colazione che poi bisogna cercare la Hasting per farsi consegnare l’orario di quest’anno…»
«Va bene Aly, ma lo sai che non mi sfuggi vero?» e scoppiarono a ridere.
«Perché ridete?»
«Hola Harry! Hai già visto le ragazzine del primo anno? Come ti sembrano» lo prese in giro Aly.
«Proprio simpatica! - le rispose lui - comunque sono carine ma un po’ piccole per me. Allora di che parlavate?»
«Nulla, noi dobbiamo cerare la Hasting, ci vediamo a pranzo!» e così dicendo Meg trascinò via per un braccio Aly lasciando Harry da solo.
«Ehi, ma che fretta hai!» si lamentò l’amica massaggiandosi il braccio non appena l’altra lo lasciò andare.
«Nulla, sono sollo curiosa.» rispose sfoggiando un sorriso formato da 32 denti perfetti.
«Scusami un secondo…» aveva appena visto Liam, Niall e Louis entrare nella Sala Grande, così si diresse a grandi passi verso di loro.
Ciò che vide non fu per nulla carino. Liam teneva per mano Haley.
 
«Professoressa Hasting, mi scusi, volevo chiederle se poteva darmi l’orario delle lezioni
«Certo signorina Montgomery» rispose sorridendole e con un gesto della bacchetta sul un pezzo di pergamena scrisse l’orario per Alison e glielo consegnò.
“Prima ora Difesa Contro le Arti Oscure…beh, iniziamo bene!”
 
Scese nei sotterranei della scuola ed entrò nell’aula cupa che tanto odiava. Non è che non le piacesse la materia, anzi! Trovava la professoressa Momsen molto inquietante, con quei suoi lunghissimi capelli biondi e il trucco pesante nero che accentuava l’azzurro dei suoi occhi.
Si sedette al solito banco in fondo alla stanza che normalmente divideva con Meg, ma, siccome l’amica era stata bocciata in questa materia, quell’anno probabilmente sarebbe rimasta sola.
«Posso sedermi?»
Alison girò lievemente la testa verso colui che aveva parlato e, indovinate un po’, era Liam.
«Sì.» gli rispose girandosi nuovamente verso la cattedra.
«Dormito bene?» le chiese lui.
«
«Come mai tutta questa freddezza?»
«Non sono fredda!» protestò lei.
«Come vuoi tu…»
La mente di Aly iniziò a riempirsi di pensieri. Aveva già mentito a Liam la sera prima e se n’era pentita, non voleva farlo di nuovo…
«Ti ho visto stamattina con Haley…» esordì.
«Ah… - Liam guardò verso il basso - capisco…»
«Senti, va bene - lo interruppe lei - se sei felice, lo sono anch’io.»
«Ma io non sono felice! L’unica ragazza io abbia mai voluto veramente a quanto pare non prova gli stessi sentimenti che provo io nei suoi confronti e…»
«Silenzio laggiù in fondo! - urlò la Momsen - Ah! Signor Payne e la signorina Montgomery! E la sua amica? Ah già! Che sbadata, è stata bocciata in questo corso.» concluse con un sorrisetto cattivo sulle labbra.
«…Haley stamattina è arrivata dal dormitorio dei Corvonero e mi ha preso per mano senza preavviso mentre entravo nella Sala Grande…» finì lui.
«Quindi tra voi non c’è nulla?»
«Assolutamente no!»
«E chi ti dice che la ragazza che ti piace non prova niente per te? Gliel’hai chiesto?»
«No…»
«E perché non glielo chiedi?»
«Perché non è il momento, perché la professoressa Momsen potrebbe girarsi da un momento all’altro e fermare il mio discorso, perché...»
«Io penso che tu le piaccia.» e così dicendo aprì il suo librò e tornò a seguire la lezione con un sorriso soddisfatto sul volto.
 
Dopo un’ora e svariati altri rimproveri, i ragazzi uscirono dall’aula e, siccome avevano un’ora buca, si diressero al portone d’ingresso e uscirono nel parco che circondava la scuola dove trovarono Meg, Louis, Zayn e Niall sotto un albero all’ombra. Dopo averli raggiunti, si sedettero anche loro.
«Quanta pena per Harry.» disse sorridendo Aly sdraiandosi al fianco di Meg.
«Amo essere del sesto anno.» commento Liam sedendosi al fianco di Aly e prendendole una mano tra le sue.
Lei lo guardò con aria interrogativa e lui avvicinò le sue labbra a quelle dalla ragazza.
Tutti presenti applaudirono contenti.
«Era poi ora!» esclamò Niall.
Aly sentì le sue guance andare a fuoco. Le labbra di lui combaciavano perfettamente con quelle di lei, come se quello fosse il posto in cui erano nate per stare.
Quel bacio inaspettato era così dolce, così pieno di sentimenti.
Liam era sempre stato il più timido del gruppo, ma in quel momento non gli importava ci fossero almeno altre quattro persone a guardarli, non gli importava cosa avrebbero pensato, l’unica cosa che voleva lei, era tutto ciò che importava.
Le prese il volto tra le mani e iniziò a baciarla con più passione…
«Ragazzi! Un minimo di contegno! Siete in pubblico! - li interruppe Zayn - piuttosto affittatevi una stanza a Hogsmeade!»
I due si staccarono e Aly, con un sorriso raggiante in volto, cercò Meg con lo sguardo che la osservava con i pollici alzati.
«Potevi avvertirmi prima però! Avrei preparato gli striscioni!» le sussurrò la rossa nell’orecchio facendole l’occhiolino.
«Sei una scema.» le rispose Alison.
«Che ore sono?» chiese improvvisamente Niall rivolto a Meg.
«Non dirmi che hai già fame!»
«Ma va! Ho mangiato abbastanza a colazione.» rispose lui con un sorriso.
«Beh, sono le 10:45»
«Sarebbe ora di ritornare al castello, tra un po’ inizia la terza ora…» osservò Louis saggiamente.
«Da quando in qua hai tanta voglia di tornare in classe?» gli chiese un sorpreso Zayn.
«Da quando ho un’altra ora buca!» rispose l’altro con un grande sorriso in volto.
I sei si alzarono e si avviarono lungo il grande viale che conduceva al portone d’ingresso.
«Guarda Aly! - esclamò Meg passando di fianco alla bacheca delle affissioni appesa al muro dell’ingresso - tra un po’ ci sarà il Ballo d’inizio anno! »
«Vorrà dire che dovremo trovarti un accompagnatore!» le rispose stringendo la mano di Liam forte tra la sua.
Meg si girò istintivamente verso Niall che ricambiò il suo sguardo con un sorriso.

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Ecco il 6° capitolo J
Questa volta sono stata più veloce a scrivere ;)
Beh che dire…spero vi piaccia!
xoxo
B.

p.s. grazie mille davvero a
chi ha letto i precedenti capitoli e ha letto questo!
In particolar modo vorrei ringraziare
tre stupende ragazze!
Vi adoro!

p.p.s. se vi va seguitemi su twitter,
sono @_horanscupcakes
(che fantasia eh?!)
Al prossimo capitolo!

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Capitolo 7
*** First Moment ***


I luoghi e i personaggi citati non mi appartengono;
questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

7. Fist moment.

 
Il resto della giornata passò piuttosto tranquillamente tra lezioni e abbracci di gente che Aly non vedeva dall'estate.
Dopo gli avvenimenti di quel mattino non aveva ancora avuto tempo di parlate e confidarsi con Meg.

Era finalmente ora di cena e Aly si diresse verso la Sala comune per posare tutti i libri prima di scendere nella Sala Grande.
«Ehi» disse una voce alle sue spalle mentre due mani s’impossessavano dei suoi fianchi e l'incavo del suo collo veniva occupato da un mento.
Un brivido percosse la schiena della ragazza. Quel contatto la fece restare senza fiato. Girò la testa e trovò le labbra di Liam pronte ad accogliere le sue.
«Montgomery! Payne!» li rimproverò una voce vicino a loro.
«Merda la Hasting» commentò Liam interrompendo il bacio.
«Per oggi farò un'eccezione viste che è il primo giorno di scuola, ma non voglio più vedere niente di simile in futuro! - urlò la vice-preside ai due ragazzi - sono stata chiara?»
«Certo professoressa.» rispose la ragazza con un sorriso angelico sulle labbra.
Non appena quella si fu allontanata Liam prese Aly per mano e la trascinò nella Sala Comune.
 
«Ecco la nuova coppietta d’oro della scuola!» li canzonò Louis.
«Cooosa?! - domandò stupito Harry - come mai sono sempre l’ultimo a sapere le cose?!» chiese rivolgendosi con aria di rimprovero a Liam.
«Non è colpa mia se sei al 5° anno e non hai la seconda ora del lunedì buca.» gli rispose Alison facendogli la lingua e stringendo più forte la mano di Liam.
«Andiamo a mangiare prima che si affolli troppo?»
 
Il mattino seguente Aly si svegliò presto e trovò Meg seduta a gambe incrociate sul suo letto che la osservava.
«Finalmente!» esclamò non appena vide che l’amica aveva aperto gli occhi.
«Cosa?» rispose Aly con voce assonnata e palpebre pesanti per il sonno.
«Ok, devi raccontarmi per filo e per segno cos’è successo ieri tra voi due.»
«Te lo racconto dopo, ora lasciami dormire ancora un po’!» si lamentò prendendo il cuscino e mettendoselo sopra la testa e girandosi dall’altra parte.
«Accio cuscino!» e il cuscino di Aly schizzò in aria per poi poggiarsi tra le braccia di Meg.
«E dai! Lasciami dormire!»
«No, no, assolutamente no! Ho già detto no? Dobbiamo parlare ORA - sottolineò per bene questa parola - perché poi Liam ti rapirà di sicuro!»
Alison si mise a sedere di malavoglia e iniziò a raccontare tutto all’amica.
Non appena Aly finì il discorso (stranamente senza interruzioni da parte dell’amica) Meg saltò in piedi e iniziò a saltellare sul letto: «Lo sapevo! Lo sapevo! Che ti avevo detto? Io ho sempre ragione! - e così dicendo scese dal letto e iniziò a vestirsi - dai muoviti che il tuo bello ti aspetta di sotto! »
«Si, si. -rispose Alison alzandosi - comunque dobbiamo trovarti un cavaliere, non te lo scordare! E penso di avere già qualche idea.» le fece l’occhiolino passandole davanti e si diresse al suo baule.
 
Dopo essersi  lavate, vestite e truccate le ragazze scesero le scale e, non trovando nessuno nella Sala Comune, si diressero verso la Sala Grande.
Liam era lì, nell’ingresso ad aspettarla.
«Ci vediamo dopo.» le sussurrò Meg all’orecchio. E se ne andò voltandosi solo per farle l’occhiolino.
«Ciao principessa - la salutò - devo farti una proposta ufficiale. - si mise in ginocchio davanti a lei che arrossì violentemente e iniziò -ti andrebbe di venire al ballo di Inizio Anno con me?»
«Certo!» rispose subito lei chinandosi a baciarlo.
«Pua! Non vali neanche la metà di me, non capisco proprio come tu possa piacergli!» Alison si voltò e trovò Haley e le sue “guardie del corpo” che li guardavano.
«Non hai una vita? Devi sempre stare a guardare cosa fanno gli altri? Sparisci che è meglio!» le urlò contro Aly tirando fuori dalla tasca della divisa la bacchetta.
Liam la prese per un braccio e sussurrandole all’orecchio: «Lasciala perdere, non ne vale la pena.» la trascinò a fare colazione.
 
Durante la prima ora di lezione non facevano che venirle in mete immagini di Haley e Liam per mano o che si baciavano. No. Il ragazzo era suo. Nessuna sciacquetta da quattro soldi come quella bionda finta poteva portarglielo via. Haley voleva prenderla in giro? Benissimo! Lei non avrebbe mai lasciato Liam.
 
«Allora, domani sera c’è il ballo! Dobbiamo pensare a cosa metterci!» Disse Meg iniziando a prendere appunti un pezzo di pergamena che teneva sulle gambe.
Erano seduti tutti  nella Sala Comune.
1.       Scegliere un vestito
2.       Scegliere
«Che altro devo aggiungere?»
«Beh, io direi: TROVARE UN ACCOMPAGNATORE! Io non ho intenzione di dividere Aly con te tutta la sera.» le rispose Liam prendendo i fianchi di Aly, che era seduta sulle sue gambe, e avvicinandoli ai suoi.
Ogni contatto con il suo ragazzo provocava in Alison un brivido che correva giù, lungo tutta la schiena.
«E chi ti dice che io stasera voglia prestarti Aly? - L’amica la fulminò con lo sguardo. - Ok, va bene, vi lascio fare i piccioncini e mi trovo un altro accompagnatore! »
 Meg sapeva esattamente chi voleva invitare. Prima però doveva assolutamente parlarne con Aly.
«Io penso che inviterò Haley!» intervenne Harry.
«Non ci provare neanche! - lo sfidò Aly - Puoi portare chi vuoi, ma non quell’arpia, ti prego!»
«Va bene, va bene!»
«Allora Meg, con chi ci andrai?» chiese Zayn.
«Non lo so - rispose guardando Niall giocherellare con la bacchetta - ci devo ancora pensare bene…»
«Aly, che ne dici di uscire con me nel parco? Andiamo a farci una passeggiata?» le sussurrò Liam all’orecchio.
Lei annuì e si alzò.
«Ehi! Dove andate vuoi due!» pretestò Louis.
«Fuori. - rispose Liam facendo l’occhiolino all’amico - ci vediamo dopo
 
«Com’è andata oggi?» le chiese.
«Ma…niente di che…solite lezioni, soliti compagni, soliti professori…»
Lui scoppiò a ridere «Ti capisco perfettamente!»
«Quando farai i provini per il Quidditch?»
«Presto penso, parteciperai? Ti rivoglio in squadra quest’anno!»
«Certo che si! È tutta l’estate che non vedo l’ora di risalire sul mio manico di scopa!»
Alison era la cercatrice della squadra del Grifondoro. Era entrata a farne parte al suo secondo anno e da allora era la migliore della scuola. Piccola, pronta di riflessi: perfetta per quel ruolo!
Liam invece era uno dei tre cacciatori (Louis e Niall erano gli altri due, mentre Zayn, Harry e Meg facevano parte della tifoseria). Le sue braccia muscolose e la vista d’aquila erano i suoi primi alleati. Era entrato in squadra il primo anno e l’anno precedente (il suo 5°) era diventato il capitano dell’imbattuta squadra di Quidditch dei Grifondoro.
«Allora come ti vesti per il ballo? - le chiese mettendole un braccio attorno alla vita e guidandola lungo il bordo del lago - così posso comprarti dei fiori da abbinarci!»
«Non lo so ancora - ripose appoggiando la testa all’incavo del suo collo - penso che dovrò prima convincere la Hasting a lasciarmi andare a Hogsmeade con Meg per fare shopping…»
«A proposito di Meg…con chi pensi arriverà?»
«Ho un sospetto ma non te lo dico.» gli rispose facendogli la lingua.
Erano arrivati al limite della Foresta Proibita che fiancheggiava un lato del castello. Liam la prese in braccio inaspettatamente,  la poggiò sull’erba e si sdraiò di fianco a lei. Il sole stava per tramontare e i pochi raggi che ancora riscaldavano la terra colpivano gli occhi della ragazza e mettevano in risalto il loro colore azzurro.
«Sei bellissima.»
«Lo so, me lo dicono in molti.» rispose scherzosamente con un filo di voce.
Liam si stava avvicinando alle sue labbra e non appena le toccarono Aly si sentì le guance avvampare. Possibile che il tocco di quel ragazzo potesse farle questo effetto?
Liam si staccò leggermente per osservarla.  Il suo sguardo era concentrato sulla bocca semiaperta dei lei che contemplava quel viso meraviglioso
La prese per i fianchi e si portò esattamente sopra di lei. Ricominciò a baciarla lentamente, poi si fece sempre più impulsivo, travolgente.
Aly affondò le mani nei capelli di lui che iniziò a baciarla lungo il collo, il profilo, per poi tornare alle labbra. I respiri di entrambi si facevano sempre più corti.
Le mani di Liam si intrufolarono sotto la camicia della divisa della ragazza.
«Non sia quante volte ho sognato di vedere così da vicino i tuoi occhi.»le sussurrò a un millimetro dal volto.
«Non sai quanto io sia felice in questo momento.» sussurrò lei baciandolo delicatamente sulle labbra.
Per entrambi quello era un momento di estrema perfezione. Lui. Lei. Il prato. Nient’altro importava.
Liam si sollevò sui polsi, la osservò per un secondo, le scostò i capelli da davanti al viso, le baciò la bocca, l’angolo, la guancia e una volta giunto all’orecchio glielo mordicchiò. Lei ebbe un fremito che la fece ansimare. Lui la guardò con un sorrisetto maliziosa sulla labbra perfette.
«Direi che ho trovato un punto debole..» le disse per poi baciarla e morderle il labbro inferiore.
Lei si alzò leggermente e iniziò a baciargli il collo, lentamente, poi, aprendogli la camicia, l’incavo della spalla. Questa volta fu lui ad avere un premito.
«Direi che ne ho trovato uno anche io.» gli rispose risalendo su per il collo fino all’orecchio.
«Te l’ho già detto che sei stupenda?»
«Si - gli sorrise lei - ma mi sa che dobbiamo rientrare, si sta facendo buio…»
 
«Si può sapere che avete fatto per secoli voi due nel parco?! - chiese Niall non appena i due entrarono nella Sala Comune - questi qua - e indicò gli altri cinque ragazzi - volevano aspettarvi e io sto morendo di fame!»
«Cosa vuoi che abbiano fatto! - rispose Harry, facendo l’occhiolino a Liam - soli soletti, in mezzo al parco semi deserto…»
«Se non ti tappi quella bocca Styles ti rapo a zero!» lo interruppe Aly.
«Che c’è?! Tanto Payne racconterà tutto a noi e tu racconterai tutto a Meg no?! E poi non ci scandalizziamo mica!»
«Andiamo a mangiare, per favore
E così dicendo la comitiva si diresse verso la Sala Grande.

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Ecco il 7° capitolo!
Devo ammettere che non sono molto soddisfatta :S
 Mi farebbe veramente piacere sapere cosa ne pensate… una piccolissima recensione non costa nulla ;)
xoxo
B.

p.s. grazie mille davvero a chi ha letto i precedenti capitoli e ha letto questo!
 
p.p.s. se vi va seguitemi su twitter, sono @_horanscupcakes
 
Al prossimo capitolo!

 
 
 
 
 
 

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Capitolo 8
*** Il Ballo ***


I luoghi citati non mi appartengono, ma sono proprietà di J. K. Rowling;
questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

8. Il Ballo.

 
«Allora? Da dove iniziamo?» chiese Meg prendendo dalla borsa un pezzo di pergamena su cui aveva scritto con un grafia perfetta la lista delle cose da comprare.
«Direi di iniziare dalla scelta più difficile: il vestito.»
Le due ragazze e Louis avendo la giornata libera ne avevano approfittato per fare un giro di shopping nella vicina Hogsmeade lasciano gli altri tre ragazzi (Harry essendo al quinto anno non aveva ore buca) a poltrire sulle poltrone rosse, sfondate, della Sala Comune poiché si erano rifiutati di accompagnarli «Non ho intenzione di fare il porta borse!» si era giustificato Zayn.
«Sì, - rispose il ragazzo - devo assolutamente comprarmi un nuovo completo elegante.» E così dicendo si diresse verso il negozio più alla moda del villaggio.
All’ingresso furono accolti da una strega alta e slanciata con bellissime gambe e sorriso perfetto.
«Salve, posso esservi di aiuto?» chiese sfoggiano trentadue denti bianchissimi.
«Si - ripose la rossa - stavamo cercando dei vestiti per il ballo d’inizio anno.»
«Bene, seguitemi.» e si avviò lungo un corridoio pieno di vestiti da sera tutti colorati. A un certo punto si fermò ed estrasse dagli altri un vestito rosa salmone con una fascia nera in vita.
«Ecco - disse rivolgendosi a Alison - penso che questo possa andare bene per te.»
Poi prese un altro abito rosa chiaro ricoperto da un pizzo decorativo.
«E questo è per te.» disse rivolgendosi a Meg.
Le due ragazze entrarono in un camerino e se li provarono. Non appena uscirono Louis fece sentire il suo apprezzamento con un «wow!»
«Sì, beh chiudi la bocca o ti entrano le mosche dentro.» lo rimproverò Meg.
I due vestiti rispecchiavano esattamente la personalità della due amiche: Meg  sbarazzina, Aly: semplice.
«Avete bisogno anche di cluthes e scarpe?» chiese la commessa.
«Assolutamente! » risposero le due ragazze in coro. E si avviarono dietro la strega nel reparto “accessori”
Propose a Meg un paio di Louboutin “Miss Clichy” nere e ad Aly un paio di Jimmy Choo “Kerfield Suede Mesh Booties” sempre nere che abbinò a due clutches sempre dello stesso colore.
(-autrice- ecco i due look: Meg, Aly.)
Dopo essersi occupata delle ragazze, la commessa mostrò un completo elegante all’ultima moda a Louis che se ne innamorò immediatamente.
Dopo aver pagato, uscirono dal negozio e si diressero in profumeria. Dopo aver comprato alcuni trucchi, tornarono di corsa al castello.
 
«Allora? Che avete comprato?» li accolse Liam.
«Non te lo dico.» rispose Aly.
«Bene, se volete scusarci, noi dobbiamo andarci a preparare.» e così dicendo Meg prese Aly sotto braccio e insieme si diressero verso il dormitorio delle ragazze.
 
«Allora Meg, con chi verrai al ballo?»
«è una sorpresa..» le rispose misteriosa cercando di ricordarsi l’incantesimo per far diventare i suoi capelli ricci.
«E dai! Dimmelo! Sono la tua migliore amica!»
«No no, non mi convinci. Lo saprai stasera come tutti gli altri. - “Puff” e i suoi capelli diventarono pieni di folti ricci - Ecco!» esclamò soddisfatta del suo lavoro.
«Dai dammi almeno qualche indizio!»
«Umm…ok…è un ragazzo.»
«Wow, grazie, mi hai dato un indizio fondamentale!»
«Beh, ma se ti dicessi anche solo una piccola cosa di lui, lo riconosceresti subito!»
«Ok quindi lo conosco!»
«Non ho detto questo…»
«Ma l’hai sottointeso!» esclamò Aly con aria soddisfatta.
«Ve beh, in ogni caso il cerchio non si ristringe di moto.»
«Beh ma è già un inizio - guardò l’orologio che aveva al polso - ho ancora due ore per capire chi è il tuo accompagnatore misterioso. »
«Tano io non ti dirò nulla, sappilo.» e così dicendo Meg si chiuse in bagno per vestirsi e truccarsi. Quando uscì Aly rimase meravigliata. Era stupenda. Si era truccata leggermente gli occhi rendendoli belli evidenziati e aveva messo un velo di rossetto e gloss nude. (look)
«Tesoro mio, stai benissimo! - si complimentò Aly - chiunque sia il tuo accompagnatore è un ragazzo fortunato.»
«Grazie - sorrise lei - muoviti a prepararti se non vogliamo essere in ritardo!»
Alison prese le sue cose e si chiuse in bagno.
Dopo essersi fatta una doccia, con un incantesimo rese i suoi capelli neri mossi sulle punte e li lasciò ricadere morbidi sulla schiena. S’infilò il vestito e iniziò a truccarsi facendosi una specie di smokey eye per mettere in risalto il colore dei suoi occhi e mettendo sulle labbra un rossetto nude. (look)
«Wow! Ti conviene fornirti di fazzoletti per raccogliere tutte le bave che provocherai stasera!» si complimentò Meg.
«Ma smettila! Dove ci aspettano i ragazzi?»
«Nell’ingresso.»
«Ok, andiamo.»
 
All’ingresso i ragazzi le stavano aspettando.
«Chi sa chi è l’accompagnatore di Meg, spero non sia un Serpeverde!» esclamò Harry.
Niall diventò improvvisamente rosso.
«Ehi irlandese! Ci stai per caso nascondendo qualcosa?» chiese Zayn avvicinandosi al ragazzo.
«Io…beh…ecco…» balbettò il biondo di risposta ma fu interrotto dall’urlo di Harry «Oddio! - disse, sgranando gli occhi - ma siete due Veela che hanno rapito Meg e Aly e ne hanno preso il posto?»
Le due ragazze, che stavano scendendo la lunga scalinata scoppiarono a ridere.
«Harry togli gli occhi dalla mia ragazza.» disse Liam avvicinandosi a Aly per prenderla sotto braccio.
«Era solo una constatazione!»
Meg, che era rimasta ancora a metà scalinata. Decise di fare i pochi gradini che la separavano dal suo accompagnatore. Niall si avvicinò alla scalinata e non appena prese Meg sottobraccio partì un applauso da perte dei ragazzi.
«Niall? E Meg? Vai amico!» esclamò Zayn.
«Voi chi avete invitato?» chiese Aly rivolta a Zayn, Louis e Harry.
«Andy, quella del 7° anno di Tassorosso.» rispose Louis accogliendo la sua accompagnatrice che stava arrivando. Era una ragazza molto carina, aveva corti capelli biondo cenere, occhi grigi e una carnagione leggermente più scura rispetto a quella delle altre due ragazze. Indossava un tubino rosso, tacchi e clutch in vernice nera e uno smokey eye che ne metteva in risalto il colore (look - eyes)
«Emmm…ciao» disse un po’ imbarazzata alla vista di tutti quegli occhi puntati addosso.
Dopo le dovute presentazioni lei e Louis accompagnati dalla nuova coppia (Meg-Niall)  iniziarono a dirigersi verso la Sala Grande per prendere un tavolo per la comitiva.
«E voi chi avete invitato?» insistette Aly rivolta ai due ragazzi rimasti senza compagne.
«Non ti piacerà.» rispose Harry indicando le scale. Haley stava scendendo in un orrendo vestito nero di paillette e tulle e tacchi e clutch magenta (look). Era seguita da una delle due ragazzi che perennemente le erano dietro: Zoe, una ragazza piuttosto insignificante, non particolarmente carina, con lunghi capelli neri e lisci, occhi marroni e una pelle talmente bianca che la faceva somigliare a un cadavere. Indossava un semplice vestito nero con tacchi Louboutin dorati e clutch Chanel nera. (look)
Non appena Haley raggiunse la fine delle scale, si fiondò tra le braccia di Harry baciandolo vigorosamente sulla bocca.
Alison rimase scioccata. Come avevano potuto due dei suoi migliori amici invitare quelle due streghe?
Prese Liam sottobraccio e si incamminò verso la sala Grande.
 
I tavoli erano stati disposti lungo le pareti senza distinzione di Casa. Il cielo quella sera era limpido, con una luna che rischiarava le stelle circostanti.
La musica era già a tutto volume e molte coppiette, tra cui Andy e Louis, e Niall e Meg, avevano già aperto le danze.
Liam prese per mano Aly e la condusse al centro della pista. Le mise le mani sui fianchi e iniziarono a ballare un lento, nonostante la musica non fosse quella adatta.
«Sei stupenda.» le sussurrò a un orecchio.
«Grazie.» sorrise lei.
«Vedrei che alla fine ti lascerà e sceglierà me.» disse una voce alle spalle della ragazza. Si voltò e trovò Haley.
«Sparisci brutta vipera!»
«Ehi, sono qui al ballo come chiunque altro e non me ne vado per nessuna ragione al mondo!»
Aly non ci vedeva più dalla rabbia. Era furiosa. Frugò nella borsetta ed estrasse la bacchetta.
«Non costringermi ad usarla.»
«Non ne avresti il coraggio.» la sfidò la bionda.
«Scommetti? Levicorpus! - Haley si ritrovò sospesa a dieci centimetri da terra per le caviglie. - e se non sparisci ora, la prossima volta non mi limiterò a un semplice incantesimo di levitazione.» e così dicendo la lasciò andare.
Haley chiamò Zoe e insieme se ne andarono promettendo vendetta.
 
Il resto della serata passò tranquillamente, Harry e Zayn senza problemi erano riusciti a trovarsi altre due accompagnatrici, e ora stavano ballando come due scemi nella pista.
 
«Usciamo?» propose Liam.
«Sì.» acconsentì la ragazza. Sapeva che le labbra di lui avrebbero presto rincontrato quelle di lei.
E così fu. Non appena si furono allontanati leggermente dal castello in modo da non essere visti dai professori, le mani di lui cinsero i fianchi di lei avvicinandoli ai propri. Lei accorciò la distanza tra le loro labbra e in un secondo si ritrovarono abbracciati teneramente a scambiarsi dolci baci. Presto i baci si fecero più passionali. Le loro labbra si avvicinavano e si staccavano cercandosi. Erano fatte per stare unite.
Le mani di lei si insinuarono tra i capelli di lui stringendoli forti e avvicinandosi ancora di più.
«Ti amo.» le sussurrò lui tra un bacio e un altro.
 
------------------------------
Ed ecco il nuovo capitolo!
Spero non vi abbia annoiti ne delusi, ho cercato di fare del mio meglio anche perché ultimamente sono molto presa da impegni vari >.<
Mi raccomando, recensite! ogni piccola recensione mi aiuta a migliorare
Passiamo ai ringraziamenti: un grandissimo grazie a tutti quelli che hanno recensito i capitoli precedenti, a quelli che hanno messo la storia tra i preferiti/seguiti/ricordati e a tutti quelli che leggono semplicemente J
xoxo
B.

 
p.s. se vi va seguitemi su twitter, sono @_horanscupcakes!
 
Al prossimo capitolo
 

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Capitolo 9
*** Provini ***


I luoghi citati non mi appartengono, ma sono proprietà di J. K. Rowling;
questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

9. Provini.

«Mi ha detto “Ti amo” e..»
«Ok, ferma e torna un secondo indietro: TI HA DETTO “TI AMO”?!» chiese Meg incredula.  
Dopo la festa le due ragazze erano tornate nei dormitori accompagnate dai loro cavalieri, ma essendo troppo agitate per dormire avevano finito col mettersi a raccontarsi a vicenda delle proprie serate.
«Si! Mi ha detto “Ti amo” - ribadì Aly - sul momento non ci ho fatto pesò…sai ero presa dal momento…però ora mi rendo conto che non gliel’ho detto indietro…capisci cosa voglio dire?»
«…»
«Ti prego dì qualcosa!»
«Magari non c’ha fatto neanche caso era - e disegnò delle virgolette in aria - “preso dal momento”» e scoppiò in una fragorosa risata.
«Ti prego Meg! È una cosa seria!»
«Sì, sì, scusa dicevamo?»
«Non ho risposto quando Liam ha detto di amarmi…» ripeté sospirando.
«Secondo me non se l’è presa…e poi non poteva aspettarsi nient’altro! Insomma da quanto state insieme due giorni? tre?»
«Quattro» la corresse.
«Sì, beh, non è questo il punto! Il punto è che state insieme da troppo poco tempo perché lui potesse aspettarsi una risposta!»
«Hai ragione… e tu con Niall? Com’è andata?» le chiese cambiando argomento.
Gli occhi di Meg si illuminarono: «O bene! È strepitoso quel ragazzo, giuro!»
«Tu non me la conti giusta comunque..»
«Cosa intendi?»
«Beh, abbiamo passato così tanto tempo a parlare di me e Liam da quando ci siamo riviste…insomma la tua “situazione sentimentale”…di quella non ne abbiamo mai parlato!»
«Si, non c’era molto da dire…»
Aly la guardò dall’altp in basso con una faccia che non ammetteva repliche: «Pensi che io sia cieca?»
«No ma…»
«E allora! Pensi non ti abbia vista fare gli occhi dolci all’irlandese?»
«Io non…»
«Sei sul serio convinta non ti abbia vista arrossire ogni volta che ti guardava con i suoi occhi azzurri? »
Meg abbassò lo sguardo: «Sgamata.» sussurrò con un filo di voce.
«Lo sapevo! » esultò Aly.
«Si ma guai a te se lo dici in giro! »
Aly si passo l’indice unito al pollice lungo la bocca, come a voler chiudere una cerniera: «Il tuo segreto è al sicuro baby! »
«Ehi, ti amo, lo sai?!»
«Sì, anch’io - e le fece l’occhiolino - Buonanotte Margaret.»
«Buonanotte Alison.»
 
«Allora irlandese? » chiese Harry insistente non appena vide Niall spuntare nel dormitorio.
«Allora cosa?»
«Beh, tu e la rossa ovviamente! »
«Boh Harry, non c’è nulla da dire, siamo solo..»
«Niall, puoi dirci quello che vuoi - intervenne Zayn - in ogni caso si vedeva  da secoli che eri cotto e stracotto di quella ragazza!»
«Ok ragazzi! - si arrese il biondo - Ma come si può rimanere impassibili a tanta bellezza..?!» aggiunse con aria sognate.
“Booom” Louis gli aveva appena tirato un cuscino. Tutti scoppiarono a ridere.
«Scusa ma il cibo non sarà poi geloso di questa tua “relazione” con una persona del sesso opposto?!» gli chiese con aria stupita.
«Ah ah ah - rise con fare ironico - non sei divertente. »
«Niall se sono ancora sveglio è solo perché volevo dei particolari piccanti! »
«Harry, non è successo nulla, in ogni caso non ti direi niente. »
«E dai, almeno l’hai baciata? » insistette il riccio.
«No.. »
«Horan! Quello che dirò penso sia il parere di tutti qui dentro: ci deludi! »
«Almeno la mia accompagnatrice non mi ha abbandonato nel bel mezzo del ballo! »
«Si beh, per quello devo ringraziare la tua -e sottolineò bene quel “tua” - ragazza Liam! »
«Cosa? » chiese quest’ultimo cadendo dalle nuvole.
«No, niente ti lascio nella tua bolla di solitudine. »
«Che ti succede buddy?! » chiese Niall avvicinandosi all’amico.
«Le ho detto “Ti amo” »
«Ooooh! Qua si deve festeggiare! E come mai sei così cupo?! »
«Non mi ha risposto. - Liam si alzò dall’angolo di pavimento dov’era seduto e si avviò verso il suo letto - Non mi va di parlarne ora. Buonanotte ragazzi.» e così dicendo si infilò sotto le coperte e si addormentò con un sorriso sentendo Zayn che diceva di aver trovato una nuova “ragazza da conquistare”.
 
 

SELEZIONI QUIDDITCH.
Le selezioni per comporre la squadra di Quidditch della Casa di Grifondoro si terranno il giorno 6 Settembre a partire dalle ore 17:00.
Chiunque fosse interessato è pregato di scrivere il proprio nome al fondo di quest’affissione con indicato il ruolo che si desidera occupare.
Le selezioni per i componenti della squadra avverranno nel seguente ordina:
- Cercatore,
- Battitori,
-Cacciatori,
- Portiere.

In fede,

La professoressa Hasting, direttrice della Casa di Grifondoro,
Liam Payne, capitano della squadra di Quidditch di Grifondoro.

 
«Ci proverai anche quest’anno, Aly? » chise Meg scorrendo la lista delle persone che già si erano segnate.
«Penso… »
«Un momento! - l’interruppe l’amica - Zayn Malik? Leggi anche tu quello che leggo io? » le chiese voltandosi con aria stupita.
«Non credo, avrai letto male! Fammi vedere. » Aly controllò la lista scorrendola con l’indice finche non arrivò quasi al fondo dove lesse “Zayn Malik,  Portiere
«Allora? »
«è proprio lui! Non ci posso credere! » rispose scoppiando in una fragorosa risata
«Quando avevano detto i Maya sarebbe finito il Mondo? »
«21 Dicembre 2012 se non sbaglio, perché? »
«Perché Zayn Malik che fa i provini di Quidditch è qualcosa di eccezionale! Potrebbe essere la causa della fine del mondo! »
Alison non riusciva a smettere di ridere.
«Ok, segnati e andiamo a mangiare. »
«Va bene - ripose tra una risata e l’altra - hai una penna? »
«Eccola! » rispose Meg dopo aver cercato per un bel po’ di tempo all’interno della sua borsa.
«Tu fai concorrenza a Mary Poppins, giuro! » disse scherzosamente scrivendo sulla pergamena “Alison Montgomery, cercatrice
 «Non sei simpatica. » rispose la rossa riprendendosi la penna e rimettendola al suo posto.
 
«Ehi, Meg! - era Naill - ti ho aspettata nella Sala Comune ma non arrivavi più e…insomma…avevo fame… »
«Ci vediamo dopo ragazzi. » li salutò Alison prima di dileguarsi tra tutte le persone che affollavano l’Ingresso.
«Em…allora, hai dormito bene? » chiese il biondo impacciato. Le guance gli avvampavano. Nonostante la sera prima non avesse fatto altro che ballare con Meg, starle così vicino gli dava ancora qualche problema. Una vocina, all’interno della sua testa, continua a dirgli di baciarla, ma ogni volta che si prometteva di darle ascolto la paura si impossessava dei suoi arti e non riusciva più a muoversi.
«Sì. Senti mi accompagni a fere colazione, ho fame! »
«Certo! »e le prese la mano. Lei rimase per un attimo scioccata da questa mossa del biondo, ma dopo un millesimo di secondo ricambiò la stretta con un sorriso e si diressero a grandi passi verso la Sala Grande.
 
«Aly? - la ragazza si voltò - posso parlarti un secondo? »
«Sì, certo » rispose e si spostò leggermente di lato sulla panca per far sedere Liam al suo fianco.
«Ecco…volevo chiederti scusa per ieri sera…insomma…certo non ti aspettavi ti dicessi quello che ti ho detto e… »
«No, scusami tu…non ti ho risposto! Mi hai presa alla sprovvista… »
«Scusa è che… » ma non riuscì a finire la frase. Alison aveva posato la forchetta e, prendendogli il viso tra le mani, lo aveva baciato lasciandolo senza fiato.
«Non devi scusarti. »
 
Le ore di lezione passarono piuttosto in fretta e le cinque si avvicinavano.
Non appena suonò la campanella che decretava la fine delle lezioni, Alison partì di corsa alla volta del dormitorio femminile.
Aprì il baule ed estrasse la sua vecchia divisa da Quidditch. La indossò. Durante l’estate era leggermente cresciuta e ora, le maniche che prima le arrivavano, giuste, sopra le mani, lasciavano i suoi polsi scoperti. “Beh, se entro in squadra dovrò farmene dare un’altra” pensò tirando leggermente le maniche.
Prese la sua Nimbus 2012+ e uscì svelta dal castello. In pochi minuti si ritrovò al campo di gioco.
 
Per i provini si era presentata una moltitudine di gente.
Ragazzi muscolosi che guardavano dall’alto in basso tutti gli altri, ragazzini intimoriti del primo anno e poi immancabilmente c’erano ragazzine che, osservando il capitano, si lasciavano sfuggire gridolini e commenti perversi. “Patetiche” pensò Aly quando, passando accanto a quest’ultimo gruppetto per raggiungere Zayn, Louis, Liam e Niall, si era sentita mille occhi addosso e parlottii indistinti.
«Complimenti signor Payne, vedo che c’è un sacco di gente! » disse baciando il ragazzo non appena lo raggiunse.
«Sì, tutto merito del mio fascino. - e scoppiarono tutti a ridere. - Bene ragazzi, ci vediamo dopo. Alison segiumi, i provini per i cercatori sono i primi. » disse allontanandosi.
«In bocca al lupo Aly! » le urlarono i ragazzi in coro.
«Anche a voi! » rispose con un sorriso.
 
«Bene, quando libero il boccino, uno per volta, dovete cercare di prenderlo. Io vi cronometro. Chi ci mette meno tempo e ha i riflessi più sviluppati vince. Tutto chiaro?! - Tutti annuirono. - bene iniziamo! Award!» Un ragazzo alto e smilzo con una scopa spennacchiata si fece avanti e farfugliò un «Eccomi. »
«Bene, pronto? - il ragazzo annuì - via! » Liam liberò il boccino e il ragazzo né partì alla ricerca.
Dopo un’infinità di persone fu finalmente il turno di Alison: «Montgomerry! » Aly salì sulla sua scopa nuova fiammante (se l’era fatta regalare per il suo compleanno) e partì alla ricerca del boccino. Dopo pochi secondi eccolo lì. Davanti ai suoi occhi. Allungò la mano e si sbilanciò leggermente. Il suolo accolse il suo corpo. «Aly! Ti sei fatta male?! » le chiese Liam correndo verso di lei.
«No, è tutto a posto. » rispose lei alzandosi e mostrando a tutti il contenuto della sua mano: il Boccino d’Oro. Un applauso partì dalle tribune. Guardò in alto e vide tutti i suoi amici. Con un sorriso lasciò il campo.
«Bene, abbiamo finito! - annunciò Liam dopo svariati altri provini - Alison Montogmery è la nuova cercatrice della squadra dei Grifondoro! »brontolii di protesta si levarono dai respinti. «Non è giusto! È la tua ragazza, l’hai scelta solo per quello! »
«Se non ti va bene puoi andare dalla professoressa Hasting a lamentarti, ma i tempi parlano chiaro. - rispose il capitano garbatamente - e ora se volete liberare il campo ho altre selezioni da portare a termine » e così dicendo fece cenno agli aspiranti battitori di farsi avanti.
Finiti i provini per i battitori, risoltisi con l’annuncio della “vittoria” di Katniss Fabray e Gale Collins,chiamò a raccolta i cacciatori. Louis e Niall si fecero avanti.
«Horan! » chiamò finalmente.
Dieci centri su dieci. «Ottimo! » disse Liam segnadosi il risultato su una pergamena.
Dopo cinque o sei persone fu il turno di Louis, ovviamente anche lui centrò dieci volte su dieci gli anelli.
«Perfetto Tommo! - si congratulò con l’amico - Ok gente, qui abbiamo finito, i due nuovi cacciatori sono Niall Horan e Louis Tomlinson!  - annunciò - in campo i  portieri, in fretta per favore! »
Zayn si alzò dalle tribune e raggiunse il centro del campo insieme ad altri cinque.
«Bene, iniziamo! »
Dopo due persone era il turno di Zayn: «Mialik! - chiamò Liam - è il tuo turno! »
«Fatti valere! » urlarono i suoi amici dalle tribune.
Zayn salì sulla sua scopa un po’ incerto e punto ai cerci su in alto.
«Bene, iniziamo! » annunciò il capitano salendo alla sua stessa altezza. Louis e Niall gli si avvicinarono e gli passarono la pluffa. Lui la lanciò dritto negli anelli con sicurezza «Zayn, concentrati dannazione! » esclamò notando che il ragazzo stava osservando qualcuno/qualcosa dall’altra parte del campo.
«Cosa? A sì, la pluffa! Ok sono pronto.» rispose un po’ frastornato.
Niall prese la palla e la lanciò con violenza verso gli anelli. Zayn si spostò per prenderla ma nel farlo si mosse anche verso le sue spalle e… “Booom!” Zayn aveva colpito con il suo corpo l’interno di uno dei cerchi. Si sbilanciò sulla scopa e cadde al suolo.
Tutti i presenti accorsero in suo soccorso.
«Sto bene! » disse poco prima di svenire.
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Finalmente il nuovo capitolo!
Scusate la “lunga” attesa, non ho mai un secondo libero!
Mi raccomando, recensite! ogni piccola recensione mi aiuta a migliorare J
Vorrei ringraziare tutte le persone fantastiche che seguono questa FF, grazie veramente :’)

Ultima cosa: volete le foto di come mi sono immaginata le ragazze o volete continuare a immaginarveli?
xoxo
B.

 
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Al prossimo capitolo!
 

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Capitolo 10
*** Malik?! ***


I luoghi citati non mi appartengono, ma sono proprietà di J. K. Rowling;
questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

10. Malik?!

 
Dopo la rovinosa caduta, Liam prese Zayn tra le sue braccia e, seguito dal resto della squadra, lo porto cautamente in Infermeria dove madama Chips si sarebbe occupata di lui.
Non appena il moro venne poggiato sul lettino i suoi occhi si riaprirono.
Vedendo tutta la gente attorno a lui con un’espressione terrorizzata in volto, decise di smorzare un po’ l’atmosfera e, con voce flebile, esclamò: «Vas happenin’?! » tutti i presenti lo guardarono con un leggero sorriso.
«Non sforzarti di parlare ragazzo! - lo rimproverò l’infermiera facendosi spazio tra la piccola folla che si era radunata, per raggiungere il ragazzo dolorante - Tutti fuori per favore! » disse rivolta a tutti coloro che la circondavano.
Lentamente, come si trattasse di una processione, tutti quanti uscirono mormorando parole confuse.
 
Ogni giorno, dopo lezione, i sei ragazzi andavano a trovare Zayn in infermeria.
Non è che stesse ancora male, anzi, fosse stato per lui, sarebbe tornato in piedi già da un pezzo, ma madama Chips voleva tenerlo sotto osservazione per un po’: «Non si sa mai! - diceva continuamente ogni volta che il ragazzo le chiedeva se poteva uscire - cadere da un’altezza del genere non è cosa da poco! » e poi si allontanava maledicendo il Quidditch che le riempiva sempre l’infermeria di persone doloranti quando lei avrebbe preferito di gran lunga mettersi a leggere l’ultimo numero di “Strega Moderna”.
 
«Allora, come ti senti oggi? » chiese Harry posando la sua borsa con i libri accanto al letto dell’amico.
«Esattamente come ieri: bene. - rispose Zayn facendo spallucce - non vedo l’ora di uscire di qua!»
«Ti capisco, quest’odore… »
«Non è solo l’odore! - lo interruppe il moro - odio stare qui dentro, intrappolato in questo letto, senza potermi muovere, senza poter vedere nessuno a parte voi sei che venite a trovarmi ogni tanto! Ti giuro che è un incubo! »
«Signor Malik - disse l’infermiera sbucando dal suo ufficio - Si prepari per un controllo. » e rientrò chiudendosi la porta alle spalle.
«Ciao Hazza. »
«Ci vediamo domani Zayn. » e così dicendo uscì dall’infermeria chiudendo la porta.
«Bene - esordì madama Chips - è una settimana che lei è qui dentro, direi che facciamo velocemente quest’ultimo controllo e, se è tutto a posto, è libero di andare. »
Dopo un breve controllo, la donna fece cenno al ragazzo di alzarsi: «Prego - gli disse indicando la porta - è libero di andare a godersi la cena con gli altri. »
 
«Allora, come sta Zayn? » chiese Meg non appena Harry li raggiunse al tavolo dei Grifondoro.
«Bene e…»
«Perché non glielo chiedi tu stessa? » chiese Louis osservando l’ingresso della sala grande.
 Zayn era lì, in piedi, circondato da ragazzine urlanti che si “preoccupavano” delle sue condizioni. Malik era sempre stato un ragazzo particolarmente amato dalle ragazza, soprattutto quelle del primo o del secondo anno, che trovavano in lui un’aria di mistero e pericolo che le attraeva. In più, dopo la sua caduta dalla scopa, tutte quante vedevano in lui un nuovo fascino: il ragazzo sopravvissuto a un volo di svariati metri.
«ZAYN! » strillò Meg correndo ad abbracciarlo seguita a ruota da Alison e dagli altri ragazzi.
«Ci sei mancato bro! » esclamò Niall tirandogli una pacca sulla spalla.
«Sì, bè, sono caduto da una scopa e sono rimasto in infermeria qualche giorno, non sono mica appena tornato dopo secoli di assenza! » rispose Zayn con un sorriso sulle labbra e apprezzando l’affetto dei suoi amici.
«Ben tornato Zayn. » a parlare era stata Katniss, il nuovo battitore della squadra di Quidditch. Improvvisamente le guance del ragazzo assunsero un colorito tendente al fuxia e, lievemente imbarazzato, farfugliò un «Grazie Katniss. »
«Zayn Malik che diventa rosso? Questa dopo, nei dormitori, me la devi spiegare » gli sussurrò Niall a un orecchio facendogli l’occhiolino.
«Non sono diventato rosso! - ribatté lui - dev’essere stato un gioco di luce! »
«Sì, un gioco di luce… - rispose il biondo sarcastico con un sorrisetto sulle labbra. - Dai andiamo a finire cena! »
Tutti gli occhi della Sala Grande erano puntati su di loro, ma quelli che Zayn cercava non erano lì.
«Chi cerchi? » chiese Aly curiosa.
«Nessuno. »
«Non ci credo. »
«Credici invece, è così. » le rispose lui voltandosi verso di lei con un sorriso.
Lei gli rivolse un ultimo sguardo scettico prima di tornare alla conversazione dei suoi amici.
 
«Allora, Malik? -attaccò Niall, non appena Zayn tornò dal bagno - Chi è la ragazza misteriosa? »
«Una a cui non interesso. »
«Una a cui non interessa Zayn Malik? Impossibile!»
«Eppure è così credici, non voleva venire al ballo con me… »
«Chi sarebbe scusa? »
«La ragazza più bella abbia mai conosciuto, è bionda, alta, con gli occhi azzurri, tendenti al… »
«Le piace il Quidditch? » lo interruppe l’irlandese.
«Sì, è… »
«E gioca nei Grifondoro vero? »
«Sì, come… »
«Non ci posso credere! È per questo che hai fatto i provini? »
«Sì, bè…vedi... »
Niall scoppiò a ridere: «Ti piace Katniss Fabray? Bè amico, ti sei scelto proprio un osso duro! »
«Lo so, ma non ci posso fare nulla, ha uno strano effetto su di me. Quando c’è lei io non riesco ad essere me stesso, sono goffo, impacciato… Ho provato con il Quidditch perché pensavo fosse l’unico modo per farmi notare da lei, insomma, almeno, fossi entrato in squadra, avrei potuto vederla agli allenamenti e farci quattro chiacchiere insieme… »
«Bè in bocca al lupo Buddy! Non l’ho mai vista cedere a nessun ragazzo! »
«Lo so, ma vedrai che in un modo o nell’altro la conquisterò. »
 
«Aly? Aly?! Svegliati! Siamo in ritardo! »
«Vai via Meg, voglio dormire ancora un po’! » rispose girandosi dall’altra parte.
«Va bene, come vuoi, ma non lamentarti se poi oggi pomeriggio sarai in punizione e la Hasting non ti lascerà andare ad allenamento! »
Meg aveva fatto centro. A quelle parole, Alison si alzò di scatto e schizzò come un fulmine in bagno. Si lavò, di truccò e in un battito di ciglia era vestita e pronta per andare a far colazione.
«Sono pronta, andiamo. » sorrise alla rossa prendendola a braccetto e trascinandola verso la Sala Grande.
 
«Alla buon ora! » le accolsero i ragazzi che le stavano aspettando nella Sala Comune.
«Qualcuno ha avuto qualche problema ad alzarsi. » rispose Meg guardando Alison.
«Non è colpa mia se il mio letto mi ama! » protestò lei.
Tutti scoppiarono a ridere.
«Allora, andiamo? »
«Zayn, cos’è tutta sta voglia di andare a mangiare? » notò Harry.
«Nulla, ho semplicemente fame… » Niall gli rivolse uno sguardo complice e si avvicinò a Meg: «Andiamo? »le chiese porgendole un braccio che lei prese immediatamente e sparirono insieme oltre il buco dietro il quadro.
Alison si avviò dietro i suoi due amici, quando sentì una mano chiamarla.
«Bè, non mi saluti nemmeno? »  le chiese Liam con un sorriso. Lei gli si avvicinò e, mettendosi in punta di piedi, lo baciò delicatamente sulle labbra.
«Così va meglio? » chiese.
«No. » rispose lui prendendola per i fianchi e avvicinandola a sé. Le loro labbra si avvicinarono di nuovo per poi staccarsi. «E meglio se scendiamo. » suggerì lei dopo avergli dato un nuovo piccolo bacio. Lo prese per mano e insieme oltrepassarono il buco nel muro diretti alla Sala Grande.
 
«Aprite il libro a pagina 194. »
Prima ora. Difesa Contro le Arti Oscure. La materia preferita di Alison.
La ragazza estrasse il libro dalla borsa e lo aprì alla pagina indicata.
“Incantesimi non verbali”
«Bene, - esordì la professoressa Momsen - chi sa dirmi cosa sono gli Incantesimi non verbali? Signorina Montgomery? »
«Sono incantesimi che vengono effettuati senza essere pronunciati ad alta voce dal mago che li evoca. » rispose prontamente.
«Secchiona. » le sussurrò Liam, seduto al suo fianco, in un orecchio provocandole un brivido lungo la schiena.
«Esatto! 5 punti a Grifondoro! »
«Pronta per l’allenamento? » chiese Liam.
«Sì, non vedo l’ora, sono in piena forma! Mi è mancato così tanto il Quidditch durante l’estate! » rispose lei con un sorriso.
«Tanto fai la fine del tuo amico Malik. » annunciò una voce acida alle sue spalle.
«Nessuno ti ha interpellata, Haley. » come faceva Liam a mantenere sempre la calma?
«Ma non hai una vita tua, Lawrence? »
«Lawrence! Montgomery! Payne! Silenzio per favore! »
«Sì professoressa. » rispose con una voce mielosa la bionda.
“Patetica” pensò Aly. Lei era una ragazza piuttosto pacata, ma quando si trattava di Haley Lawrence poteva diventare intrattabile.
Tutto era iniziato al primo anno, quando si erano conosciute prima dello smistamento. “Ciao, io sono Haley.” “Piacere, Alison, ma tu puoi chiamarmi Aly, mi chiamano così gli amici.” Erano andate subito d’accordo, e la loro amicizia aveva resistito alla rivalità tra le due case in cui erano finite…fino al secondo anno. Durante l’ultima partita di Quidditch, Alison aveva soffiato da sotto il naso il Boccino d’Oro al cercatore di Tassorosso, proclamando la vittoria dei Grifondoro. Da quel momento Haley non le aveva più rivolto la parola e appena ne aveva l’occasione si prendeva gioco di lei.
 
Finalmente arrivarono le cinque del pomeriggio.
Il sole non era ancora tramontato e soffiava un leggero venticello che accarezzava la pelle dii Alison mentre si avviava, scopa in spalle, verso il campo di gioco.
«Alison! finalmente! » l’accolse Liam con un sorriso raggiungendola.
«Scusa, Meg aveva bisogno d’aiuto con i compiti di Trasfigurazione… » si giustificò lei.
«Vatti a cambiare, ci vediamo in campo tra cinque minuti. » e così dicendo le cinse i fianchi e le diede un leggero bacio.
Ogni volta che a bocca di lui toccava la sua si sentiva le ginocchia molli come la prima volta. Le sue labbra carnose e umide lasciavano un’impronta di fuoco che faticava ad andare via.
Si diresse verso gli spogliatoi e in un batti baleno fu di nuovo in campo.
«Bene, possiamo iniziare! » esclamò Niall vedendola arrivare.
L’intera squadra salì sulle scope.
«Quando fischio, Zayn, aprì la cassetta, libera i bolidi, lancia in aria la pluffa e libera il Boccino d’oro, tutto chiaro? » chiese rivolto al moro che li osservava dal basso. Lui annui.
«Liam, che ci fa Zayn qui? » Alison non l’aveva notato prima, intenta com’era a non afflosciarsi a terra dopo il bacio.
«Ha chiesto se poteva essere d’aiuto così gli ho dato questo compito. - rispose semplicemente. - In posizione…*fiiiiiii* »
Zayn liberò e lanciò tutto ciò che doveva.
«Alison, non acchiappare il Boccino finche non te lo dico io, tienilo d’occhi ma non inseguirlo, facciamo due lanci agli anelli e poi ti spiego il nuovo schema di gioco. » La ragazza annuì.
Dopo un quarto d’ora circa Liam le si avvicinò. «Bene, allora, pensavo di adottare questa tattica: tieni d’occhio il Boccino, ma non lo prendi finche non te lo dico io. Nel frattempo tu cerca di distrarre l’avversario, tutto chiaro? »
«Chiarissimo! »
 
Finito l’estenuante allenamento, si diressero tutti agli spogliatoi.
«Ciao Alison. »
«Ciao Katniss! »
«Come stai? »
«Bene, grazie. Tu? »
«Ummm… bene! Senti ti volevo chiedere… come si sente Zayn dopo la caduta? »
«Bene, perché? »
«No, niente, curiosità… »
Alison annuì
«E senti… no, non importa, ci si vede! » e così dicendo la biondina raggruppo le sue cose e uscì quasi di corsa dallo spogliatoio.
 
«Ci hai messo una vita! » esclamò Liam vedendola uscire.
«Scusa, oggi sono lentissima a far tutto! »
«Non hai dormito molto bene vero? »
«è così evidente? »
«Un pochino… »
«Non riesco a dormire e appena riesco a prendere sonno è ora di svegliarsi… »
«C’è qualcosa che ti turba? »
«Boh…ti farò sapere. » gli sorrise.
«Sei bellissima quando sorridi. »
«E tu sei un gran bugiardo, sempre. » rispose con una risata cristallina.
«Non credo proprio. - la afferrò per la vita e la prese in braccio. - sei così perfetta. Non avrei mai immaginato di poterti stringere così stretta al mio petto… lo senti il mio cuore che batte? Queste è l’effeto che mi fai. Senti che sembra voglia uscire fuori dalla cassa toracica? Ecco questo mi succede al solo pensarti. - prese un secondo fiato, la posò a terra e le prese il volto tra le mani, - Ti ricordi cosa ti dissi al ballo? »
«Sì. »
«Bene, è quello ciò che provo per te, è amore… l’altra sera ero serio, io ti amo. Amo il tuo sorriso, amo il modo in cui mi guardi, amo il tuo profumo, la sensazione della tua pelle sulla mia, amo la tua risata imbarazzata ogni volta che ti si fa un complimento, amo tutto di te… »
«Liam… »
«Non devi rispondere, per forza. Avevo solo bisogno di dirtelo… »
«…ti amo anche io. » si avvicinò al ragazzo e lo baciò come non aveva mai fatto prima. Era un bacio pieno di passione, d’amore.
La ragazza gli circondò il collo con le braccia e gli infilò le dita tra i capelli. Liam non resistette più. Approfondì il bacio dischiudendo le labbra di lei con la lingua ed infilandola con delicatezza nella sua bocca.
Lei ricambiò il bacio con più passione, perdendo ogni contatto con la realtà. Le sembrava di stare in una bolla di sapone, molti metri sopra la terra, solo lei e lui, nient’altro.
------------------------------
Finalmente il nuovo capitolo!
Bè che dire…non sono per nulla soddisfatta! Sia per il modo in ui l’ho scritto, sia per lo svolgersi della trama…
Quest’è un capitolo di transizione, perciò non succede nulla, volevo solo introdurre minimamente il personaggio di Katniss.
Spero di non avervi delusi troppo :S
Mi raccomando, recensite! ogni piccola recensione mi aiuta a migliorare J
Vorrei ringraziare tutte le persone fantastiche che seguono questa FF, grazie veramente :’)
 
Ultima cosa: ecco a voi le foto dei personaggi! (cliccate sui nomi ;) )
Alison
Meggie
Haley
Katniss
Andy (ve la ricordate? È l’accompagnatrice di Louis al ballo)
Gale (il nuovo battitore dei Grifondoro)
Presto saranno introdotti nuovi personaggi. J
xoxo
B.

 
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Al prossimo capitolo!
 

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Capitolo 11
*** Waiting For The Match ***


I luoghi citati non mi appartengono, ma sono proprietà di J. K. Rowling;
questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

 
11. Waiting For The Match.

 
Il tempo trascorreva veloce al castello di Hogwarts e ben presto l’aria iniziò a farsi più pungente costringendo gli studenti dalla Scuola di Magia e Stregoneria a indossare pesanti cappotti. L’arrivo dell’inverno però prima di tutto, per gli allievi, significava una sola cosa: l’inizio della stagione di Quidditch.
Liam iniziò ad intensificare gli allenamenti sottoponendo la sua squadra a un’enorme sforzo per stare al passo con i la grande quantità di compiti che veniva loro assegnata dai professori che non si facevano scrupoli. Il ragazzo voleva a tutti i costi vincere il torneo, per portare così la squadra alla sua 100° vittoria consecutiva.
 
Finalmente la data tanto attesa della prima partita arrivò. Grifondoro contro Serpeverde. Ogni anno si iniziava così e ogni anno alla fine di quella prima partita si scatenavano risse visto il reciproco odio che scorreva tra le due Case. Chi vinceva quella partita metteva a tacere l’altra casa per tutto l’anno.
Quella mattina Alison si svegliò con delle profonde occhiaie che le segnavano il contorno occhi. Aveva dormito si e no tre ore, era troppo agitata per la partita.
Si avvicinò al letto della sua migliore amica e iniziò a scuoterla per farla alzare.
«Meg? Meg, forza svegliati! »
La rossa iniziò a mugugnare e si girò dall’altra parte brontolando un flebile «Che ore sono? »
«è tardi, muoviti! »
In verità erano solo le 7 e la partita non sarebbe iniziata che tre ore dopo, ma la ragazza non aveva alcuna voglia di incontrare tutti gli sguardi che le sarebbero capitati nella sala Grande, in fondo lei era la cercatrice dei Grifondoro, quelli di Serpeverde le avrebbero lanciato occhiate assassine e quelli delle restanti tre case avrebbero iniziato a farle discorsi di incoraggiamento che in verità le mettevano addosso solo più ansia.
«Ancora 5 minuti. » farfugliò Meg. Aly perse le staffe e tirandole via le coperte di dosso le urlò contro: «No! Tu ti alzi ora! »
«Ok, ok capo, mi arrendo! Le partite non ti fanno mai bene, sei sempre così nervosa… »
«Lo saresti anche tu al mio posto..! »
«Può darsi… - disse con aria sognante. - Non è che mi ridaresti le coperte? Fa un certo freddo qua in pigiama… »
«No, Meg, alzati e accompagnami a far colazione, puoi dormire durante la partita! »
«No mia cara, durante la partita ho da fare! »
«E cioè? »
«Chi gioca in squadra con te? » chiese con un sorrisetto maliziosa.
«Ma quand’è che voi due decidere finalmente di parlarvi col cuore in mano? Voglio dire, è dall’inizio della scuola che siete più che amici, eppure ancora neanche un bacio! »
«Chi ti dice che non ci siamo baciati? »
«Oddio quando?! - Alison fece un secondo una pausa con una faccia pensierosa. - Aspetta un secondo non è vero, me ne avresti parlato per secoli! »
«Hai ragione… bè comunque ci stiamo lavorando su. »
«Sul serio? »
«Sì, davvero. - Meg si alzò dal letto e spostando l’amica di lato aggiunse, facendo l’occhiolino - E ora se vuoi scusarmi, vado a vestirmi, ho una partita che mi attende, devo andare a osservare un bel biondino. »
Dopo aver indossato la divisa e aver aspettato i comodi di Meg, la quale ci mise circa mezz’ora chiusa nel bagno, per non contare poi il tempo impiegato a vestirsi, le due ragazze scesero nella Sala Grande per fare colazione.
 
«Speravo ci fosse meno gente a quest’ora! » esclamò Alison sbigottita osservando la massa di gente già china sui tavoli ad abbuffarsi.
«Meg! Aly! - esclamò un raggiante Niall, con la bocca piena, riemergendo dal tavolo dei Grifondoro - venite qua a sedervi! »
«Sttt Niall, fai piano! - rispose Aly avvicinandosi - non voglio farmi notare prima della partita! »
«Scusa, scusa. » il biondino sembrava quasi intimorito dalla ragazza che si accomodò al fianco di Meg.
«Pronta per la partita tesoro mio? » Ed ecco Liam, con la sua voce rassicurante sussurrare nell’orecchio della sua ragazza provocandole un brivido lungo la schiena.
«Onestamente? No. Liam come fai a stare così calmo! E se dovessimo perdere? »
«Alison Rebeckah Montgomery, prima di tutto noi non perderemo, abbiamo il migliore cacciatore che questa scuola abbia mai visto, secondo sono così calmo perché ho fiducia in te. » Si sedette al fianco della sua ragazza e le scioccò un bacio sulla guancia.
Se poco prima si era sentita tranquillizzata dalle parole di lui, ora era ancora più in ansia, doveva assolutamente prendere quel Boccino.
«Ehi, Payne, pronto a perdere? » Gregory Ray Kutcher, capitano, non che enorme battitore, della squadra dei Serpeverde, dopo aver pronunciato queste parole, scoppiò in una fragorosa risata seguito a ruota dai suoi compagni.
«Taci Kutcher. »
«Uuuh! Attenzione che Payne si arrabbia! »
«Fai come ti dice, scimmione! » intervenne Zayn, in difesa dell’amico.
«E chi abbiamo qui? Zayn Malik. com’è cadere da una scopa? » chiese Kutcher più rivolto ai suoi amici che a Zayn, provocando risatine di scherno.
«Che succede qui? »
«Nulla professoressa Hasting, stavamo solo, sportivamente, augurando buona fortuna ai nostri avversari. - rispose Gregory con un falso sorriso stampato in faccia - A dopo Payne, che vinca il migliore. » e, dette queste parole, si allontanò lasciando il gruppetto solo con la vice-preside.
«Signor Payne - chiamò la donna - veda di farli neri! » gli sussurrò all’orecchio, lui sorrise e annui con la testa.
«Ci può scommettere professoressa! »
 
Finita l’abbondante colazione i ragazzi tornarono nella Sala Comune per rilassarsi e cambiarsi.
«Giocherà Katniss oggi? » chiese curioso Zayn.
«Certo, lei e Gale sono i nostri due battitori, perché? » rispose curioso Liam
«Curiosità… »
«Ultimamente sei un po’ troppo curioso sugli spostamenti della Fabray, Zayn, non credi anche tu Harry? »
«In così tanto tempo non sei neanche riuscito a rivolgerle la parola? Non è da te Malik! » commentò il riccio.
«Ve l’ho detto, ha uno starno effetto su di me… »
«Secondo me è solo per il fatto che non è caduta nella tua rete al primo colpo, è per questo che ti intrica tanto, credimi sono un esperto. Appena la conquisterai vedrai che non sarà che una come le altre. »
«Harry, non ti è mai passato per la mente che Zayn potesse provare sentimenti veri per Katniss? »
«Senti Liam, non siamo tutti, come te, destinati all’amour! »
«Di chi state parlando? » chiese Alison raggiungendo i ragazzi e sedendosi sulle ginocchia di Liam.
«Di Zayn. » rispose con non calanche Harry.
«E Katniss? »
«Però Liam, hai scelto bene la tua ragazza! »
«Lo so. »
«Comunque, Zayn, se ti interessa Katniss ci raggiungerà presto, era di sopra con Meg che si stava vestendo. »
«Per Zayn potrebbe anche ev… »
«Harry, non finire quella frase se non vuoi trovarti un pugno stampato su quella faccina angelica! » scattò subito Zayn brandendo un pugno contro l’amico.
«Ok, ok! Ma io lo dicevo per te amico! » Zayn rifece il gesto si colpire Harry con un pugno, il quale si ritirò nella sua poltrona zittendosi.
«Spero non ci sia troppo vento fuori - affermò Meg entrando nella Sala Comune - non voglio mi si spettino i capelli, sembrerei un leone! »
«Ma tu sei bella sempre. » affermò Niall arrossendo fino alla punta dei capelli osservando la ragazza.
«Grazie irlandesino. » sorrise lei arrossendo a sua volta.
«Allora aspettiamo Lou, che sarà ancora lì a sistemarsi il ciuffo, Gale, che probabilmente gli starà facendo comp… »
«Ehi Liam! Io sono qua! » esclamò Gale offeso alle sue spalle.
«A sì, scusa. Comunque mancano Lou e Colin e poi andiamo al campo. »
«Cavoli, Louis ha battuto se stesso, addirittura Meg è già qua! »
«Come sei simpatico Styles. »
«Lo so mia cara. »
«Harry, renditi utile, vai a chiamare Louis e Colin. »
«Va bene, torno subito - rispose a Liam alzandosi dalla poltrona - e guai a chi mi ruba il posto! » aggiunse con fare minaccioso.
«Sì, sì, tranquillo Styles. » Rispose Meg prendendo possesso della poltrona lasciata libera da Harry.
«Ehi, ma…! » iniziò a protestare lui.
«Vai a chiamare quei due Harry! »
«ok, ok! Sempre con in più piccoli ve la prendete. » brontolò, salendo le scale del dormitorio maschile.
«Ti abbiamo sentito! » urlò di rimando Zayn.
Dopo una decina di minuti eccolo tornare seguito dai due ritardatari.
«Bene, possiamo andare. » affermò Liam alzandosi e prendendo per5 mano Alison.
 
Era ora.
Alison prese la sua scopa e si posizionò poco dietro a Liam vicino all’uscita degli spogliatoi, pronta per entrare in campo.
«Ricordati Aly, distrai il cercatore avversario, e quando vedi che ti do il segnale fiondati a prendere il Boccino, non dovrai perderlo di vista un secondo. Tutto chiaro? »
«Sì. »
«Bene. » sorrise e le stampò un bacio di incoraggiamento sulle labbra.
La porta degli spogliatoi venne aperta e la squadra si ritrovò sul campo.
I giocatori erano schierati, uno di fronte al suo equivalente avversario.
La voce di Harry che commenta la partita si sparge per tutto il campo.
«Ed ecco entrare le squadre che immediatamente si schierano a centro campo, devo dire che la percentuale femminile nella squadra dei Grifondoro è veramente interessante… »
«Styles! »
«Scusai professoressa Hasting, non ho resistito! Ha visto come stanno bene con le divise? Sono così… »
«STYLES! Le tolgo il microfono al prossimo commento!»
«Ok, ok! Allora dicevamo? A sì, le squadre sono schierate, ed ecco l’arbitro, il professore Frank, che inizia il suo discorso! »
«Mi raccomando, voglio un gioco pulito. Da tutti voi. Specialmente da Payne e Kutcher! Ai vostri posti… »
*fiuuuuu*
Il fischio provocato dall’uomo entrò nelle orecchie di Alison che subito si concentrò alla ricerca del Boccino.
“distrai il cercatore avversario, e quando vedi che ti do il segnale fiondati a prendere il Boccino, non dovrai perderlo di vista un secondo” le parole di Liam le rimbombavano in testa e poi lo vide, splendere riflettendo i raggi del Sole, ogni sua preoccupazione svanì, non sentiva neanche più la battutine di Harry sulla partita, stava facendo ciò che sapeva fare meglio. Ora doveva solo aspettare l’ordine del Capitano.
------------------------------
Ecco finalmente un nuovo capitolo!
Lo so, vi ho fatto aspettare un’eternità  :S è che sto scrivendo anche un’altra ff, come molti di voi sanno, perciò devo dividermi in due e non è facile…
Allora, questo capitolo è un po’ così, è un pochino di passaggio diciamo… nel prossimo assisteremo alla partita e chi sa come andrà a finire… :D
Se mi lasciate anche solo una piccola recensione mi fate felice *occhietti dolci*
Tra l’altro vorrei ringraziare tutte le persone che hanno recensito i capitoli precedenti, che hanno messo la storia tre le seguite/ricordate/preferite e chi ha semplicemente letto (vi rendete conto che il capitolo precedente ha raggiunto le 1140 visualizzazioni? :O grazie mille!)
Detto ciò io vi saluto, scusandomi ancora per l’immenso ritardo >.< spero non si ripeta più!
xoxo
B.

 
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 P.p.s. mi scuso per gli eventuali errori di battitura, ho cercato di rivederli, ma sicuramente me n’è scappato qualcuno!
 
Al prossimo capitolo!

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Capitolo 12
*** Delusione. ***


I luoghi citati non mi appartengono, ma sono proprietà di J. K. Rowling;
questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro


12. Delusione.

Alison sentiva le urla d’incitamento provenienti dalla curva dei Grifondoro sulle tribune accompagnate dai commenti, talvolta rimproverati dalla Hasting,  di Harry sulla partita.
Il vento provocato dalla velocità le accarezzava il volto facendola sorridere d'istinto.
Se quando era con i piedi a terra era una ragazza timida e riservata, appena saliva su una scopa si trasformava nel esatto opposto. Diventava sicura di sé stessa, ogni cosa le sembrava possibile. Amava quello sport più di qualsiasi altra cosa al mondo.
Dopo mezz'ora dall'inizio della partita le due squadre erano in una situazione di parità, entrambe lottavano con le unghie e con i denti per la vittoria, e la ragazza continuava a tenere d'occhio il Boccino d'Oro cercando di depistare il Cercatore avversario, Arthur McPenny, un ragazzo alto quasi due metri e due spalle che potevano essere misurate come il doppio di quelle di Alison.
Improvvisamente un Bolide le passò sibilante a pochi centimetri dall'orecchio facendole perdere l'equilibrio. La folla trattenne il respiro mentre lei si aggrappava alla scopa con solo una mano. Un ghigno soddisfatto comparve sul volto di McPenny e dei suoi compagni di squadra accompagnati dai due Battitori che si davano il cinque in segno di vittoria.
« Alison! - la chiamò Liam, preoccupato, avvicinandosi alla sua ragazza. - non perdere la concentrazione! »
Facile a dirsi quando si era comodamente cavalcioni di una scopa!
Finalmente, dopo svariati tentativi, la ragazza riuscì ad aggrapparsi anche con l'altra mano al manico, e con un enorme sforzo di addominali, riuscì a issarsi di nuovo sulla scopa. Dalle tribune si alzarono grida di sollievo e applausi, l'unico problema era che ora Alison aveva perso di vista il Boccino.
Iniziò a volare perlustrando ogni centimetro di campo in cerca di un bagliore dorato, ma gli unici che poté percepire furono quelli dei fermagli per i capelli che contornavano la testa di Haley che brillavano al lieve sole che faceva ogni tanto capolino dalle nuvole.
Il punteggio dava i Grifondoro in vantaggio per pochi punti sui Serpeverde e del Boccino ancora nessuna traccia. Liam le fece segno di porre fine alla partita, ma prima che Alison potesse anche solo comprendere ciò che doveva fare, il fischio dell'arbitro interruppe ogni suo movimento.
McPenny insieme a tutta la sua squadra era atterrato e, vittorioso, stringeva tra le mani lo scintillante Boccino acclamato dalla folla di spettatori smeraldo e argento.
Avevano perso.
L'intera squadra atterrò e Liam si diresse verso il capitano avversario per fargli i complimenti.
« Vi abbiamo fatti neri! » lo canzonò quest'ultimo.
« Tecnicamente eravamo in vantaggio noi. »
« Ma in pratica avete perso. » aggiunse McPenny, con un ghigno, inserendosi nella conversazione.
« Almeno noi abbiamo giocato pulito. »
« Come ti permetti Payne! » sbraitò Kutcher avvicinandosi con fare minaccioso.
« Kutcher, lo sappiamo entrambi che il Bolide lanciato contro Alison era fallo. »
« L'arbitro non ha fischiato, perciò non lo era. »
« Cosa gli avete promesso in cambio di quest'arbitraggio fallato? »
« Ritira quello che hai detto Payne! »
« Non credo proprio. Alla fine il torneo lo vinceremo noi, stai tranquillo McPenny. »
« Che succede qua? » chiese Alison arrivando alle spalle del suo ragazzo e stringendogli la mano destra tra le sue.
« Niente tesoro, è tutto a posto. » rispose lui voltandosi verso di lei e poggiando delicatamente le sue labbra su quelle della ragazza.
« Niente tesoro, è tutto a posto. - lo scimmiottò Kutcher – ti sei rammollito Payne! »
A quelle parole Liam schizzò addosso ai ragazzi che aveva di fronte e, sgusciando dalla presa di Alison, sferrò un pugno in pieno volto al capitano avversario.
« Stavi dicendo? » chiese con un ghigno beffardo osservando Kutcher piegato in due dal dolore con le mani sul volto come a voler bloccare il flusso di sangue che usciva da naso.
« Payne! » una voce lo fece sobbalzare.
« Merda. » borbottò. Il professor Frank aveva assistito alla scena e ora si stava dirigendo con le sue corte gambette verso il ragazzo.
« Non mi aspettavo un comportamento del genere da uno come te! - esclamò aiutando Kutcher a rialzarsi. - Nel mio ufficio, subito! »
Liam si avviò verso l'ufficio del professore con la scopa ancora tra le dita e la divisa sporca di fango.
Alison fece per seguirlo ma lui la blocco.
« Tranquilla, torna dagli altri. » le diede un bacio e si allontanò lasciandola in mezzo alla folla di tifosi Grifondoro delusi dalla partita.
 
« Ehi Katniss, bella partita! » esclamò Zayn raggiante avvicinandosi alla ragazza.
« Mi stai prendendo in giro? » chiese lei guardandolo con un sopracciglio sollevato.
« No, perché? »
« Ti sei accorto che abbiamo perso vero? O eri troppo impegnato a sistemarti il ciuffo? »
« Colpito e affondato. » rispose lui sfoggiando uno di quei suoi magnifici sorrisi che avevano fatto cadere ai suoi piedi centinai, o forse migliaia, di ragazzine.
« Comunque... grazie. » la ragazza abbassò lo sguardo e si fissò con insistenza i piedi.
« Ti accompagno agli spogliatoi, ti va? » lei annuì continuando a guardare in basso. Se avesse sfoggiato un altro dei suoi sorrisi mozzafiato, non avrebbe resistito alla tentazione di saltargli addosso!
 
Erano mesi che Zayn tentava di fare colpo su di lei e lei erano mesi cercava di resistergli.
Non voleva essere una delle tante ragazze usa e getta di Zayn Malik, perciò per tutto questo tempo lo aveva trattato con freddezza, a volte eccessiva, come per stabilire un confine invalicabile attorno a lei, per proteggersi da lui.
Le sue amiche continuavano a dirle che si stava sbagliando, che secondo loro avrebbe dovuto dare una possibilità a Zayn, in fondo lei era innamorata di lui da molto tempo e lui non si era mai interessato per così tanto tempo ad una stessa ragazza, ma lei, nonostante tute queste ragioni, non voleva cedere, non voleva essere illusa, ferita, non di nuovo. La sua prima storia seria l'aveva avuta qualche anno prima. Lui si chiamava Daniel. Era il prefetto dei Corvonero e aveva perciò ben tre anni più di lei, ma si sa, in amore l'età conta poco. Stavano insieme da più di un anno quando si erano incontrati per caso a Diagon Alley prima dell'inizio del nuovo anno. L'unico problema fu che lui non era solo. Katniss stava facendo compere da madama McClan quando, guardando fuori dalla vetrina lo aveva visto, avvinghiato a quella vipera di Haley Lawrence. Era stato uno shock. Si era sfilata il vestito che stava provando e, una volta rimessi i suoi abiti, era schizzata fuori dal negozio e aveva iniziato a correre per le vie affollate, senza una meta precisa, finché non era andata a sbattere contro degli addominali scolpiti. Due mani forti l'avevano afferrata per i polsi mentre lei cercava di divincolarsi e, quando finalmente decise di alzare la testa per vedere chi fosse quello sconosciuto, aveva trovato due pozzi color cioccolato che la fissavano perplessi. Da quel momento per lei non ci fu nessun altro che l'inavvicinabile Zayn Malik.
 
Zayn e Katniss arrivarono allo spogliatoio nel giro di pochi minuti sgusciando tra la folla che si era ammassata al suo ingresso.
« Grazie Zayn. » gli sorrise lei.
« E di che Katniss, è stato un piacere. »
La ragazza sorrise di nuovo e si voltò per entrare nello spogliatoio quando una mano le cinse il polso. Il tocco con la pelle calda di Zayn le provocò non poche farfalle allo stomaco ma non erano minimamente paragonabili a quelle che le si sarebbero sprigionate per tutto il suo corpo da lì a poco.
Senza dire una parola, Zayn la avvicinò a sé e, con la mano libera, le cinse i fianchi.
I loro visi erano a pochi centimetri di distanza, lui avrebbe senza problemi potuto contare le lentiggini presenti sul volto di lei. Rimasero a fissarsi negli occhi per qualche secondo, lasciando che le labbra dell'uno bramassero quelle dell'altra ancora per un po' per poi soddisfare quel desiderio con estrema dolcezza.
Il moro posò la sua bocca su quella di lei e lentamente iniziò a intensificare il bacio cingendole i fianchi più saldamente in modo che i loro corpi potessero aderire perfettamente.
Dal canto suo la ragazza non poté che lasciarsi andare al caldo e dolce tocco delle labbra di lui, infilando le proprie mani tra i suoi capelli e avvicinando ancora di più le loro teste.
Quel bacio era addirittura meglio di come se l’era immaginato, era vero, sincero.
« Non sai quanto ho aspettato questo momento. » sussurrò lui sulle labbra di lei durante una piccola pausa per riprendere fiato.
La ragazza si staccò leggermente e lo osservò cercando di capire se poteva fidarsi o meno di lui. Nei suoi occhi non c'era traccia di malizia, solo dolcezza.
 
Liam entrò nell'ufficio del professor Frank e si accomodò su una sedia situata proprio di fronte alla scrivania.
La stanza, priva di finestre, era illuminata solo da una fioca fiammella di origine magica situata a come di lampada sulla scrivania, la quale lasciava intravedere alcuni poster in movimento lungo le pareti. La maggior parte ritraeva squadre di Quidditch intente nel segnare gol memorabile, altri, invece, ritraevano creature magiche nel loro habitat naturale.
« Bene, Payne, - esordì l'omino entrando nella stanza e chiudendosi la porta alle spalle. - davvero, un comportamento del genere non me lo sarei mai aspettato da una persona come lei, mi ha profondamente deluso! »
« Mi dispiace. » rispose il ragazzo chinando il capo in segno di pentimento.
« Che cosa ha scatenato questa tua reazione? »
« Niente. »
« Come niente? Non sei un ragazzo violento, Liam. » il tono dell’uomo era cambiato, sembrava più dolce, rilassato, come un padre che parla a suo figlio, non un professore che deve mettere in punizione un allievo.
« Ha ragione. McPenny e Kutcher mi hanno provocato a parole ed io non ci ho più visto. »
« Cosa le hanno detto precisamente? »
« Non è importante. »
« Come credi, figliolo. » aprì un registro e iniziò a scorrere una lista.
« Mi metterà in punizione, vero? »
L’uomo grugni qualcosa senza staccare gli occhi dal registro finché non trovò ciò che stava cercando. « Ecco qua. - affermò in fine. - per una settimana dovrà aiutare la professoressa Momsen con ripetizioni ai ragazzi del primo anno. »
« Va bene. »
« bene signor Payne. - il professore era tornato. - è tutto. » gli fece cenno di uscire e tirò fuori un libro che iniziò a leggere.
Liam si alzò e uscì dall’ufficio per dirigersi alla Sala Grande per il pranzo.
 
« Allora? Che ti ha detto Frank? » lo accolse Harry non appena vide Liam.
« Che sono in punizione, che altro doveva dirmi? » chiese il ragazzo stupito.
« Non ti ha espulso dalla squadra? »
« No. » rispose sedendosi al fianco della sua ragazza e dandole un lieve bacio.
« Si vociferava sarebbe stato così… » si giustificò il riccio.
« Ehi! Qualcuno ha visto Zayn dopo la partita?» riemerse finalmente Niall dalle braccia di Meg. Fino a qual momento nessuno si era accorto della sua assenza essendo tutti presi dalla possibile espulsione di Liam.
« No, - rispose tranquillo Louis - mi aveva detto che doveva andare a… »
« Eccolo! » esclamò Meg indicando l’ingresso della Sala Grande.
« Un momento… vedete voi anche quello che vedo io? »
« E cioè Liam? »
« Guardate un po’ con chi è il nostro Malik! » Meg era tutta eccitata, come se aspettasse quel momento da secoli. Katniss Fabray camminava al fianco di Zayn e, non appena si avvicinarono un po’ di più, notarono le loro mani intrecciate.
Harry schizzò in piedi e si avvicinò all’amico, lo prese per un braccio e lo trascinò fuori dalla portata di orecchie indiscrete.
« Finalmente! » esclamò il riccio non appena si furono distanziati abbastanza dagli altri.
« Cosa? »
« Ti sei deciso a mettere la testa a posto! »
« Sì, bè… »
« Complimenti amico, davvero! Katniss è proprio una gran fi… »
« Non dirlo Harry! » lo rimproverò il moro lanciandogli uno sguardo assassino.
« Non ti scaldare! Stavo solo dicendo che Kat… - Zayn gli tirò un pugno, non poi così delicato, sulla spalla interrompendo Harry. - Non c’era bisogno di picchiarmi! - affermò massaggiandosi il punto in cui era stato colpito. - Era una semplice osservazione! »
« Sì, me era sulla mia ra… » Zayn si fermò a riflettere. Non gli era mai capitato di chiamare nessuna “la mia ragazza”!
« Continua Malik. » Harry gli rivolse un sorrisetto, come se non aspettasse altro che la conclusione di quella frase.
« Che frase? » chiese Zayn vago.
« Attenzione, attenzione! - iniziò Harry voltandosi verso la Sala Grande come se dovesse fare un annuncio importante. - Malik è inna… » prontamente il moro gli tappò la bocca, ma ormai era troppo tardi tutte le teste vicino a loro si erano girate nella loro direzione.
« Harry, stai zitto! »
« Scusa bro. » sghignazzò allontanandosi da lui e tornando dai suoi amici.
Zayn si diresse verso Katniss e, dopo averla presa per mano, si riunì anche lui alla comitiva.
------------------------------
Ed ecco a voi l’ultimo capitolo prima di una pausa.
Che ne pensate? Non ve l’aspettavate il risultato della partita vero? Eheh
E il nostro Payne che si è fatto mettere in punizione? Inaspettato anche questo eh?!
Lo ammetto, questo capitolo è molto incentrato su Katniss e Zayn…SI SONO BACIATI FINALMENTEEE!
Mi sono divertita un sacco a scriver, anche se, come avete potuto constatare voi stessi, ero priva di ogni minima ispirazione!
Comunque dicevo prima che metterò la storia in pausa, ora vi spiego il perché, i motivi sono due:
1.      Lunedì parto per Londra e starò via due settimane perciò non potrò aggiornare
2.      La storia non ha molto successo, non mi aspetto quello che sta avendo l’altra mia fan fiction, ma almeno qualche piccola recensione in più…
Detto questo vi lascio, a presto mie care :)
 
xoxo
B

 
Ps su twitter ho “cambiato” nick, ora sono @horanscupcakes, se vi va seguitemi anche su @iwannabeapanda_!
Pps scusate eventuali errori, qualora ne aveste trovati potete scrivermeli? Grazie mille :)

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