The new girl

di Fitz
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Le gemelle Lopez ***
Capitolo 2: *** Brittany Susan Pierce ***
Capitolo 3: *** Non mi interessa ***
Capitolo 4: *** Ex cheerleader ***
Capitolo 5: *** Passato ***
Capitolo 6: *** Cotta ***
Capitolo 7: *** La tua Brittany ***
Capitolo 8: *** Sincerità ***
Capitolo 9: *** Mani ***



Capitolo 1
*** Le gemelle Lopez ***


Santana era in camera sua, stava scegliendo i vestiti da indossare per andare a scuola quel giorno.
Frequentava il liceo McKinley, era all'ultimo anno e lo odiava.
Fino all'anno scorso era la ragazza più popolare della scuola: era una cheerleader e aveva tutti i ragazzi ai suoi piedi fino a quando Finn Hudson, capo della squadra di football, non aveva rivelato la sua omosessualità a tutta la scuola.
Quel giorno le era caduto il mondo addosso.

“Un'altra stupida giornata in quella polveriera, non posso farcela, non posso. E in più non ho niente da mettermi!” disse a bassa voce davanti all'armadio. Così chiamo sua sorella, gemella, che si stava preparando nel bagno lì accanto: “Maria esci da lì e prestami qualcosa da mettermi, non c'è niente che mi piace nel mio armadio, dai sbrigati!”.

Maria era sua sorella gemella, tutto il suo contrario.
Era la ragazza più popolare della scuola, era la capo cheerleader e poteva prendersi tutti i ragazzi che voleva.
Santana la odiava per questo: stava rivendendo la sua vecchia vita proprio davanti a suoi occhi, nella sua stessa casa.
Ma infondo era sua sorella, non poteva odiarla soltanto per questo.
Però Maria non la pensava ugualmente, era perfida nei confronti di sua sorella.
Adesso che lei era al top della popolarità, trattava Santana come il resto della scuola faceva: come un'emarginata.
A Santana non piaceva come sua sorella la trattava: anche lei era stata nella sua stessa situazione per tre anni, ma il comportamento che aveva con sorella era bene diverso da quello che Maria stava adottando con lei.
Oltre ad essere stata cacciata dalle Cheerios, Santana faceva parte delle Nuove Direzioni, il glee club del liceo.

Era il ritrovo per gli emarginati della scuola, per quelli a cui non interessava essere popolari, ma interessava conoscere dei veri amici e divertirsi con loro. E loro facevano tutto questo cantando.
Santana era subito entrata in sintonia con i ragazzi del club: aveva una splendida voce, roca, così particolare da farla subito integrare al meglio con le loro.

Maria uscì dal bagno dopo i ripetuti richiami della sorella, ma lei faceva come voleva, era lei a comandare ormai.
Portava l'uniforme rosso fuoco delle Cheerios, la cui gonna le copriva malapena l'interno coscia, scarpe bianche immacolate, una tiratissima coda di cavallo e rossetto dello stesso colore dell'uniforme.
Non degnò Santana di uno sguardo e fece finta di non aver sentito la richiesta della sorella.
Si fermò per aggiustare la coda allo specchio dell'anta dell'armadio davanti alla quale si trovava Santana, dandole una spinta da farla cadere addosso ai vestiti posizionati all'interno all'armadio.
”Scegliteli da sola i vestiti adesso ora che li hai a portata di mano!” disse con una risatina maligna.
Santana si era rassegnata a quel trattamento, oramai non reagiva più nemmeno.
Prese un vestito che la sorella non indossava più, a righe orizzontali blu e verdi con un grande fiocco dietro, appena sopra il fondo schiena, molto attillato, perfetto per il suo corpo mozzafiato.
Andò il bagno per truccarsi ma la sua pochette non c'era, così chiese a Maria se per caso l'avesse vista e lei sputò:” Ops, per sbaglio mi è caduta nella vasca ieri sera, mentre stavo facendo il bagno. Non l'ho fatto apposta, mi dispiace... MOLTO.” seguito da un ghigno beffardo.
Santana sospirò e, quando stava per afferrare la bustina di sua sorella, sentì provenire dalle scale:”Non ti azzardare, non presto le mie cose ad una perdente, non vorrei che la gente pensasse male di me!”
Sospirò ancora Santana e usci dal bagno così come c'era entrata.
Prese un paio di stivaletti neri con il tacco aperti fino alla caviglia e scese al piano di sotto dove la sorella la stava aspettando spazientita assieme alla madre.

Quella mattina erano molto in ritardo e Santana era contenta: meno tempo passava a scuola, meglio era.

Arrivate a destinazione scesero dalla macchina e andarono per strade diverse.
Maria salutò Finn, il suo fidanzato, con un bacio e andò subito dalle altre cheerleader che la stavano aspettando per l'allenamento mentre Santana si sedette su una panchina in cortile aspettando che la campanella suonasse per poi andare a lezione di spagnolo.

Dopo il suono della campanella si alzò mal volentieri e si avviò verso l'interno della scuola: l'inferno era vicino.
Mentre apriva la porta che collegava il corridoio principale con il cortile esterno, scorse una chioma bionda entrare nell'aula di spagnolo.

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Capitolo 2
*** Brittany Susan Pierce ***


Santana entrò quindi nel corridoio e si diresse nell'aula di spagnolo.
Amava le lezioni di spagnolo: le piaceva stare ad ascoltare il professore e prenderlo in giro per la sua pronuncia strana e amava anche vedere gli altri studenti scervellarsi per capire quelle cose che lei sapeva fin dall'infanzia.
Però in un certo senso le odiava perchè era tutto tempo perso per studiare le altre materie.
Santana era molto intelligente al contrario di sua sorella: quando era ancora nelle cheerleader, era una delle migliori studentesse di tutta la scuola, insieme a Quinn Fabray, anch'essa cheerleader.

Quella mattina era felice di andare a lezione di spagnolo, al contrario delle altre.

Aveva visto quella ragazza, che supponeva fosse nuova, entrare nella classe in cui era diretta anche lei.
Appena entrò non vide la chioma bionda che vide all'ingresso quindi prese il suo solito posto nel banco a metà dell'aula, non troppo distante dalla lavagna.
Non si sedeva mai nessuno vicino a lei, specialmente le ragazze.
Quando tutti gli studenti erano presenti, il professor Schuester iniziò la sua regolare lezione ma dopo un paio di minuti fu interrotto dal rumore della porta che si aprì rumorosamente.

Eccola.

Santana riconobbe subito i capelli della ragazza che aveva visto dieci minuti prima.
Quando si girò Santana rimase senza saliva: la gola le si asciugò immediatamente e tossì, attirando così l'attenzione di tutti i presenti.
Scusi il ritardo professor Schuester, il preside voleva vedermi” disse la bionda con la voce affannata.
Non preoccuparti. Ragazzi date il benvenuto alla nuova arrivata qui al McKinley: Brittany Susan Pierce!”
Gli studenti accolsero molto volentieri la nuova arrivata, applaudendo e rivolgendole sorrisi, e occhiolino da parte dei maschi.
Santana non riusciva a toglierle gli occhi da dosso e il rumore delle mani che battevano era ovattato, come se si trovasse in una palla di vetro.

Era bellissima, come una dea.

Aveva un fisico perfetto, longilineo e la maglietta tagliata in diagonale appena sopra l'ombelico mostrava i suoi addominali scolpiti.
I capelli dorati le scendevano disordinati lungo le spalle fino a toccarle il laccetto trasparente del reggiseno.
Indossava una maglietta a righe bianche e nere con un grande cuore rosso nel centro che le teneva scoperte le spalle.
I pantaloncini neri appena sotto l'interno coscia le avvolgevano divinamente le sue lunghe e pallide gambe, ed erano sorretti da un paio di bretelle, anche quelle nere, che andavano a toccare lievemente le se sue spalle.
Portava un paio di calzettoni che le arrivavano fino al ginocchio con degli stivaletti neri con un po' di tacco.

Prego Brittany, prendi posto dove vuoi. Ti consiglio di metterti vicino a Santana così imparerai meglio, lei è più brava di tutti noi” disse il professore con un sorriso.
Tutti gli altri risero maliziosamente per l'indicazione data da Schuester, ma la nuova arrivata non si chiese neanche il perchè.

Quando Brittany prese posto vicino a lei i loro sguardi si incrociarono per pochi secondi: ”Ciao, io sono Brittany. Ha detto il prof di sedermi qui accanto a te così imparerò meglio! Posso?” disse lei con aria felice ed una voce da bambina.

Aveva gli occhi più belli che avesse mai visto.

Erano azzurro oceano, con un taglio molto particolare.
Santana riusciva a vedere l'anima della ragazza attraverso quegli occhioni che la fissavano nei suoi, che, al contrario, erano quasi neri.
Si era persa in quei due laghi che sembravano sorriderle, ma Brittany la richiamò alla realtà scuotendole delicatamente la spalla.

Santana? Ti chiami così vero? Tutto bene?!” disse preoccupata la bionda. “S-sto bene, grazie” -rispose balbettando- “Sì mi chiamo così, piacere di conoscerti Brittany”.
La lezione riprese e di tanto in tanto qualcuno si girava verso di loro ridendo amaramente.
Brittany, dopo averlo notato un paio di volte, chiese tranquillamente: “Perchè quei ragazzi ridono quando si girano verso di noi?” A quel 'noi' Santana divenne rossa in faccia.
Non preoccuparti di loro, stai attenta e segui la lezione che è più importante” -sputò velocemente per non farsi vedere dal professore- “Dopo ti spiegherò, ora ascolta attentamente cosa dice Schue”.
La campanella suonò e il professore trattenne Brittany: ”Ti ho visto attenta per essere la prima volta che frequenti la mia classe” -disse sorridendo alla ragazza- “Vedo che ti trovi bene con Santana o sbaglio?” -disse indicando la mora che stava mettendo le sue cose nella borsa- “È un'ottima alunna, la migliore del mio corso. Continua così e andrete d'accordo” sorrise nuovamente.
Brittany stava per uscire quando Schuester la fermò nuovamente: “Non dare peso a quello che la gente dice sul suo conto, è una ragazza d'oro.”
Si stava già dimenticando il perchè di quella risposta di Santana alla reazione di quei ragazzi nell'aula.

Si girò e la vide appoggiata sul banco con la testa tra le braccia.

Santana non si accorse che si stava avvicinando a lei, quindi Brittany le sussurrò all'orecchio: “Santana, tutto bene?” -la mora non rispose- “Santana?” -ripetè toccandole la spalla molto delicatamente-

A quel tocco la latina senti una vampata lungo tutto il corpo e alzò la testa in lacrime.
Non ce la faccio più, non ce la faccio più!” -disse singhiozzando- “È un anno che va avanti questa storia, non ce la faccio più!”
Brittany si intristì subito, i suoi occhi si spensero immediatamente.
Spontaneamente abbracciò Santana, anche se la conosceva da pochissimo tempo.
La mora si calmò subito sentendosi al sicuro tra le braccia della bionda, ma le lacrime continuavano a scenderle lungo il suo bellissimo viso.
Santana ti prego, smetti di piangere, sennò comincio anch'io! Dimmi cosa c'è... è colpa mia?” disse Brittany con le lacrime agli occhi.
N-no, n-non è c-colpa tua, anzi...” -disse sciogliendo l'abbraccio e asciugandosi le lacrime- “Brittany... Io s-sono lesbica.”
Brittany, sempre con gli occhi umidi, chiese alla mora: “È grave? Ci vuole un vaccino o cosa?” -la latina abbozzò un sorriso quasi invisibile- “Sai almeno cosa vuol dire?!” - “Non lo so ma penso sia grave se lo dici piangendo...” rispose la bionda abbassando lo sguardo triste.
Santana si fece forza e disse: “Brittany... a me piacciono le ragazze.”

La bionda incrociò lo sguardo con la mora e spalancò gli occhi come se avesse visto un fantasma.
Scese velocissimamente dal banco e usci dalla classe senza voltarsi.

Santana la vide andare via e riprese a piangere.

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Capitolo 3
*** Non mi interessa ***


Santana rimase nell'aula vuota fino al suono della campanella che stabiliva l'inizio della prossima lezione.
Era rimasta lì a fissare la porta per quasi un'ora dopo che la bionda scappò.
Il suo viso era ancora coperto di lacrime, ma decise comunque di uscire dalla classe e dirigersi verso il suo armadietto per prendere il materiale che le serviva per l'ora dopo.
Appena chiuse l'anta dell'armadietto si trovò Brittany che la fissava a pochi centimetri da lei con un broncio irresistibile.
Santana non sapeva cosa dire, così rimase in silenzio a fissare quei due oceani che la fissavano a sua volta.

Santana... Io volevo chiederti scusa per prima... Ho visto l'orologio dietro di te che segnava le 10:15 ed ero in super ritardo per la lezione di matematica. Davvero, scusami se sono andata via così bruscamente ma sai, sono la nuova arrivata e non voglio essere subito in ritardo...” -disse tutto d'un fiato per poi aggiungere con un sorriso- “il primo giorno, magari per gli altri si vedrà!”
Santana rimase senza parole, poi, con una faccia confusa chiese: “Cioè scusa, fammi capire... Tu sei scappata così all'improvviso, dopo quello che ti ho detto, solo perchè eri in ritardo per la prossima lezione?!” - “Sì... scusami ancora Santana, veramente. Ho fatto qualcosa di sbagliato?” - “Certo che hai sbagliato!” -disse la mora alzando un po' la voce- “Sai sei scappata come se avessi visto chissà chi e poi mi vieni a dire che ti sei comportata così solo perchè eri in ritardo? Io pensavo ti spaventasse il fatto che io sono lesbica e il comportamento di quei ragazzi in classe nell'ora di spagnolo ti desse fastidio e-” la bionda la interruppe.
Prendi fiato Santana! Mi stai dicendo che i ragazzi si comportano così soltanto perchè sei lesbica?! - “Sì...” -disse la mora abbassando lo sguardo- “Ma sono tutti divertiti in questa scuola? Prima nell'ora di matematica, mentre mi stavo alzando mi hanno toccato il sederino in due, contemporaneamente!” - “Brittany si dice pervertiti, non divertiti” -disse sorridendo la latina- “È lo stesso!” - “Quindi a te non importa che io si lesbica? E sopratutto non ti importa cosa dice la gente sul tuo conto, dato che sei appena arrivata?” - “Certo che no! Alla mia precedente scuola ho baciato molte ragazze e non mi importava niente di quello che gli altri dicevano, tanto meno mi interessa quello che dicono qui” -Santana aveva gli occhio lucidi dalla felicità- “Sai non dovrebbero trattarti così solo perchè sei diversa, diversa nel senso di essere migliore degli altri” -disse con un sorriso la bionda facendo sorridere anche l'altra.

Santana non sapeva davvero cosa dire stavolta: aveva trovato qualcuno su cui contare, qualcuno che la accettasse per quello che era.
Sai Brittany, nel mondo, o meglio ancora in questa polveriera, ci vorrebbero persone come te” disse la mora con un sorriso, guardando la bionda negli occhi.
E scusami per aver alzato la voce prima, mi dispiace molto” aggiunse la latina.
Non ti preoccupare Santana, non è niente in confronto a quello che ho fatto io” -disse la nuova arrivata sorridendole- “non c'è bisogno di scusarsi, davvero” concluse prendendole la mano.

Santana fissò la mano della bionda sulla sua e sentì il calore attraversarle tutto il corpo.

Era la terza vampata che sentiva nel giro di due ore: quella Brittany le faceva un effetto terribile, come se nessuno mai l'avesse toccata in quel modo.

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Capitolo 4
*** Ex cheerleader ***


 

Oh ma chi si vede! Come mai non sei a piangere nascosta chissà dove San?” disse una voce molto tranquilla e bassa dietro le spalle della mora.

Quinn Fabray.

Era la migliore amica di Santana: entrambe erano diventante due emarginate nel giro di pochissimo tempo, insieme perlopiù.
Quinn era la capo cheerleader e la più popolare della scuola, fino a che Maria non aveva rivelato alla coach Sylvester della sua gravidanza e di conseguenza fu stata cacciata dalle Cheerios.
Lei e Santana si trovavano nella stessa situazione, quindi si unirono al glee club, cercando un appoggio per non rimanere sole.

Ciao anche a te Quinn...” rispose con entusiasmo la latina.
E questa?” -disse l'amica indicando la bionda con la testa- “Nuova conquista?” aggiunse notando le loro mani ancora giunte.
Ah ah ah simpatica Q, questa mi è piaciuta! Lei è Brittany Pierce, è nuo-” - “Puoi chiamarmi Brittany, piacere!” -disse la nuova arrivata con entusiasmo- “Dicevo, è nuova, si è appena trasferita da... Da dove vieni Brittany?” - “Dalla California credo...”
Quinn la guardò divertita: “E tu ti sei trasferita dalla California per venire in questa pseudo città/covo di drogati senza speranza?!” - “Hanno trasferito i miei per lavoro, io non potevo restare in quel posto tutta sola. Conosco malapena il mio nome, figuriamoci se potevo stare là sola soletta!” -disse ridendo la bionda, facendo ridere a sua volta anche la latina.

Quinn si accorse che Santana non rideva così da tempo e notò che c'era qualcosa di diverso in lei quella mattina.

Vedo che per ora vai d'accordo con miss tristezza in persona...” -disse l'amica indicando la mora- “Chi è?” chiese Brittany guardandosi attorno.
Santana lanciò un'occhiata fulminante a Quinn per poi rivolgersi alla bionda: “Sono io Brittany! E questo è il divertentissimo umorismo di miss Fabray. Comunq-” - “Questo chi scusa, io non vedo nessuno...” -chiese dubbiosa la bionda guardandosi ancora attorno- “Niente, lascia stare Brittany... Me le trovo tutte io, come è possibile? Prima la ex cheerleader prodigio” -si rivolse a Quinn- “e poi questa piccola californiana, sempre che venga da lì... Vabbè, sorvoliamo che è meglio” - “Vrooooom!” esclamò la californiana aprendo le braccia come un aereo.
La ex cheerleader scoppiò in una risata fragorosa: “Brittany, mi piaci un casino! Ben arrivata al McKinley!”
Grazie Quick!” - “Quinn” - “Fa lo stesso, mi piaci anche te!”

Santana era felice che le due si fossero conosciute.
Quella mattina era proprio fuori dal comune: la sua migliore amica aveva conosciuto la nuova arrivata, nonché sua nuova fiamma, in tutti i sensi.

Le tre si incamminarono verso il cortile principale, passando davanti all'aula di spagnolo.
Santana, Quinn!” -esclamò Schuester uscendo dalla classe- “Oggi ci sono le prove con il glee, ci siete? Bisogna imparare le coreografie nuove e senza di te Santana sarebbe un po' difficile!” -aggiunse- “Certo professore Schue, ci saremo sicuramente, non si preoccupi” -rispose Quinn annuendo- “A dopo allora!” disse ritornando nell'aula.
Cos'è il glee?” chiese Brittany prendendo sotto braccio le altre due.

Santana sentì di nuovo quel calore su tutto il corpo diventando rossa in faccia.

Si accorse che Quinn la stava guardando con un sorriso beffardo: “Dopo te lo spiego Brittany, ora andiamo fuori, ho bisogno di aria fresca, ARIAAAA!” esclamò Santana tirandosi dietro le due bionde.
Arrivate fuori si sedettero sugli scalini poco distanti dalla porta e Quinn si fermò a parlare con un ragazzo.
Brittany si era seduta su uno scalino più in basso del quello su cui Santana era seduta: la maglia della bionda, già corta abbastanza quando stava in piedi, si accorciò ulteriormente, lasciando un altro pezzo di fondo schiena scoperto.

Santana lo fissò, ammirando la sua bellezza.

SVEGLIAAA!” urlò l'amica alle spalle della mora che sobbalzò, facendo voltare anche Brittany.
Vaffanculo Quinn, mi hai fatto prendere un colpo!” disse la latina dandole un colpo sulla coscia.
Santana, non si può dormire a scuola! Andiamo, dovresti saperlo!” -esclamò la bionda- “Alla scuola precedente lo facevo spesso, ma non capisco perchè mi abbiano bocciata” aggiunse con aria innocente scrollando le spalle.
Ha ragione Brittany, non puoi dormire. Vedi di dormire la notte anziché piangere inutilmente sul latte versato!
Ci credo che non dormi la notte se rovesci sempre il latte!” -disse la californiana con un tono di rimprovero verso la mora- “Io non ci riuscirei a dormire su un letto bagnato, perlopiù di latte! Non ti capisco Santana...”
Quinn scoppiò nuovamente dal ridere incrociando lo sguardo stupito dalla latina.

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Capitolo 5
*** Passato ***


Allora Brittany, raccontaci un po' di te...” disse la ex cheerleader richiamando l'attenzione della bionda.
Mi chiamo Brittany, ho 18 anni e vengo da...” - “Dalla California” - “Sì giusto, California. Ehi aspetta, come fai a saperlo?” -chiese stupita la bionda- “L'hai detto prima Brittany” disse Santana guardando distratta il cellulare.
Non mi ricordo ma va bene lo stesso, ti credo. Adoro i gatti e ne ho uno che si chiama Lord Tubbington, Cicciottoni per gli amici, amo ballare e nella scuola da cui provengo ero nelle cheerleader. Ho sentito che quelle di questa scuola sono famose e hanno vinto tipo 7 campionati, la prossima settimana farò il provino per entrare a farne parte.”

CHEERLEADER.

Santana alzò immediatamente la testa e incrociò lo sguardo di Quinn, che aveva intuito tutto.
Per la mora la parola cheerleader era un parola maledetta, per due motivi: fino ad un anno fa la squadra era tutta la sua vita, ma per colpa di quel gigante di Finn Hudson è stata cacciata; l'altro motivo era Maria, la “gemella cattiva”.
Anche per Quinn non era una parola piacevole da sentire.

Brittany, conosci la sorella di Santana?” -disse l'altra bionda per spezzare il silenzio creatosi- “No... È bella come te Santana?” -si rivolse alla mora con un sorriso- “Oh se lo è Brittany, credimi!” -rispose Quinn ridendo e dando una gomitata alla latina che rispose a sua volta con un colpo- “Finiscila Quinn, vaffanculo!”
Dicevo? Ah sì sua sorella, Maria, è la capo cheerleader e ovviamente sta con il capitano della squadra di football, Finn il gigante Hudson.”
Aspetta, so chi è! È quello che mi ha toccato il sederino prima, in classe! Non mi piace proprio quel gigante lì...” - “A chi lo dici!” -rispose Santana distrattamente- “Lo sto dicendo a voi, a chi sennò?! Santana, stavi dormendo di nuovo per caso?”

Brittany la faceva sorridere.
Oltre a Quinn c'era qualcuno altro che ci riusciva, e la ex cheerleader se ne accorse.

Ora però ditemi un po' di voi, ho parlato io finora!” sì alzò di colpo la bionda facendo prendere un colpo alla mora.
Prego Quinn, a te la parola!” disse la latina alzando la mano verso di lei.
Mi chiamo Quinn Fabray, ho 18 anni e sono nata in questa pseudo città. Ero a capo delle Cheerios fino all'anno scorso, prima che la la sorella di questa qui spifferò tutto sulla mia gravidanza alla Sylvester. Stavo con il moicano là in fondo” -disse indicando un ragazzo con la cresta con la testa- “è lui il padre della mia bambina. L'ho data in adozione subito dopo il parto, non potevo mantenerla. Per evitare di commettere lo stesso errore sono passata all'altra sponda, ho cambiato squadra, come la tristezza in persona qui presente.” terminò Quinn girandosi verso la mora con un sorrisino.
Capito. Quindi avete cambiato squadra perchè non siete più nelle Cheerios... oppure eravate al fiume? Quinn non ti capisco quando parli!” esclamò imbronciata Brittany.

La latina moriva davanti a quel broncio.

E te Santana, non mi racconti niente?” disse la bionda dandole un colpetto sulla gamba.
Mi chiamo Santana Lopez, ho 18 anni e sono nata qui anch'io. Ero nelle cheerleader insieme a lei prima che il gigante rivelasse la mia omosessualità a tutta la scuola. Sono stata insieme a tutti i ragazzi possibili qui a scuola, tranne Kurt perchè anche lui è dell'altra sponda” - “Ma ci andate così spesso al fiume?” - “Sì Brittany. Dicevo, sono stata con tutti gli studenti e non ho preso mai niente, eccetto la stereo-mononucleosi. La bionda qui presente ha fatto sesso con due ed è rimasta incinta... non lo trovi divertente Brittany? Ogni volta che lo sento rido a non finire!” disse ridendo di gusto la mora.

La bionda non la stava minimamente ascoltando: era concentrata solo sulla scollatura di Santana.

Quinn se ne accorse: “BRITTANY!” disse con tono autoritario.
E basta Quinn, che ti urli?!” - “A starti vicino la biondina ha preso il tuo stesso vizio, fissare le persone. O meglio, parti interessanti delle persone con cui stai parlando...” concluse l'amica con un sorriso malizioso indicando Brittany.
La bionda non si era mossa di un millimetro e continuava a fissare quella scollatura che lasciva poco all'immaginazione.
Santana se ne accorse finalmente, arrossendo come una bambina.

Vampata.

Per fortuna la sua pelle color cioccolato mimetizzò un po' il rossore, ma Quinn riuscì comunque a notarlo.
La campanella, che quella mattina Santana odiava, suonò di nuovo svegliando così Brittany.

La bionda prese il foglio con gli orari delle lezioni successive: “Ragazze, l'aula di astronomia è quella con le palle colorate che scendono dal soffitto?”
Ti accompagno io Brittany, sarà meglio...” disse Quinn alzandosi.
Bella mora, dopo aver accompagnato la biondina fatti trovare sempre qua che dobbiamo fare un discorsetto.”

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Capitolo 6
*** Cotta ***


Santana capì subito dove Quinn volesse andare a parare.

Allora Brittany, vedo che vai d'accordo con Santana... non ti preoccupa il fatto che sia lesbica e che lo sia anch'io? Voglio dire, sei appena arrivata, devi farti una reputazione nel bene o nel male” disse l'amica camminando nel cortile.
Non mi importa affatto! Perchè dovrebbe?”
“Be', sei nuova e tutti qui giudicano a più non pos-” venne interrotta Quinn.
”Che critichino pure, non mi interessa per niente! Se criticano per così poco, cioè perchè vi piace il fiume, allora ho l'impressione che non andrò d'accordo con nessuno!”

Brittany mi stupisci!” disse Quinn spalancando gli occhi.
Questa è la classe di astronomia” disse l'amica indicandola con la mano
“Avevo ragione io allora, ci sono le palle penzolanti!” rispose felice la bionda.

Sì avevi ragione te Brittany, ma mi faceva piacere accompagnarti e farti vedere un po' la scuola. Ti vengo a prendere a fine lezione, ho visto che dopo quest'ora avrai la stessa lezione con me e Santana.”
Va bene Quinn, a dopo!” disse Brittany entrando sorridente in classe.
Quinn uscì per raggiungere Santana, ancora seduta sugli scalini.
La tua amata californiana è a posto, le ho detto che la aspettiamo per la prossima ora, abbiamo lezione insieme. Ah dimenticavo, ti saluta.”

Santana sorrise dolcemente pensando al modo in cui avesse potuto salutarla.

No, non è vero, non ti saluta” disse tranquillamente Quinn.
La mora la guardò confusa.
Volevo solo vedere la reazione che avresti fatto al solo pensiero della 'tua' biondina” aggiunse.
Quinn, sinceramente, vaffanculo. È la terza volta stamattina che ti ci mando e non è un punto a tuo favore, vedi di smetterla.”
Hai una cotta per lei, ammettilo”
Cosa?! No!” rispose velocemente la mora.
Risposta troppo veloce, quindi lo prendo come un sì”
Quinn, per favo-”
Avanti, si vede lontano un miglio che ti piace!”
Quinn, seriamente...” disse scocciata la latina
San, puoi essere sincera con me. E ti ripeto che si vede lont-” venne interrotta la bionda
Sì va bene, mi piace!” urlò Santana attirando l'attenzione dei presenti
Chi sarebbe la sfortunata, pervertita?”

Maria era pochi scalini più in alto insieme ad altre due cheerleader e aveva sentito tutta la conversazione.

Nessuno.” rispose decisa la mora senza voltarsi
Oooh aspetta, ho capito! È quella nuova, la biondina californiana, giusto? Beh, non è niente male... almeno sai scegliere bene!”
Si chiama Brittany” aggiunse ingannandosi Santana
Oh ma che carina, la difendi anche, proprio come due fidanzatine! Peccato che lei non sia malata come te”

Quinn decise di non intervenire.

Come lo sai?” disse voltandosi la mora
L'ho incrociata nell'aula di astronomia e le ho chiesto se aveva già conosciuto qualcuno, e mi ha fatto i vostri nomi”
Merda” disse sottovoce l'amica
Ne ero sicura che vi avesse già conosciuto, due pervertite come voi non perdono occasione di rimorchiare, si fa per dire, una povera e stupida bambina”
Senti Maria, vedi di moderare i termini” sbottò a questo punto Quinn
Che c'è fallita, piace anche a te?”
Maria” disse scocciata Santana
Fate una cosa a tre, magari potrebbe giocare nella vostra squadra anche lei se le piacerà il triangolo, cosa ne dite? Pensateci, non è una cattiva idea!”
Basta!”

Santana non ci vide più.
Si alzò di scatto e diede uno schiaffo alla sorella, facendola cadere sul pianerottolo che separava le due rampe di scale
Maria non diede segni di vita.

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Capitolo 7
*** La tua Brittany ***


Allora intanto ciao a tutti, è la prima volta che 'commento' un capitolo :) Come avete potuto notare ho cambiato l'impostazione dei dialoghi perchè così mi sembrano più leggibili e più fluidi, se c'è qualcosa che non va lamentatevi pure :) Basta ho finito, grazie a tutti quelli che seguono/preferiscono/ricordano e ovviamente ai recensori! -F

Santana restò a guardare Quinn mentre la soccorreva insieme alle altre due cheerleader lì presenti.
Maria si riprese dopo che la bionda la scosse ripetutamente.
Cazzo Santana, ci mancava poco che l'ammazzassi!” urlò Quinn.
Maria, Maria, stai bene!” esclamò la mora inginocchiandosi accanto alle altre con le lacrime agli occhi, accarezzando il viso della sorella.
Levami le mani di dosso! Chissà che cosa ci hai fatto con quelle mani, per l'amor di Dio!”
Quinn rise silenziosamente, ma l'infortunata se ne accorse.
Te, altra pervertita, non sei da meno! Dio solo sa che cosa fate voi altre due insieme quando siete sole a casa mia...” disse Maria guardando la bionda schifata.
Vedo che ti sei ripresa velocemente, mi fa piacere” esordì Quinn con un finto sorriso.
Santana le diede un colpetto sul braccio.
Bene” -disse Maria alzandosi e ripulendosi- “Santana, la tua futura fidanzatina verrà a conoscenza di quanto è successo, sia chiaro”
Prova a toccarla e-” venne interrotta la mora
E? Mi darai un altro schiaffo o cosa? Sai che praticamente comando io qui a scuola, e non solo qui, posso fare di te quello che voglio”
Maria non farne una questione di stato! Uno schiaffo non rovinerà di certo la tua faccia e tanto meno la tua reputazione, finiamola qui” intervenne Quinn
Fai silenzio Fabray, non ti ho chiesto niente. Pensa alla tua faccia, pensa da quanto tempo tuo padre non la vede!”
La bionda abbassò lo sguardo.

Quando Russel Fabray venne a sapere della gravidanza della figlia la cacciò di casa e lei fu costretta ad andare a vivere da sua sorella Charlie.

Maria piantala!” esclamò spazientita la latina.
Non provare MAI più a rivolgerti a me con quel tono, perdente”
Quinn fece per colpire Maria ma Santana la fermò in tempo.
Fabray non ci provare, finisci male” disse l'altra latina raccogliendo il borsone delle Cheerios da terra.
Bene” -continuò- “Ho già perso troppo tempo con voi malaticce, non vorrei mi attaccaste qualcosa” concluse scendendo la rampa di scale, guardando le due amiche.
Se per caso osa toccare Brittany giuro che-” cominciò la mora rivolta verso Quinn.
Ah, Santana, un'ultima cosa: chi la fa l'aspetti!” urlò dal basso Maria ridendo amaramente con le altre due cheerleader.
Merda, merda, merda! È la mia fine, lo so, è la mia fine! Merda!” esclamò la mora disperata passandosi le mani tra i capelli.
Beh? Di che ti preoccupi? Al massimo potrà ridicolizzarti negli spogliatoi, niente di più” disse tranquillamente Quinn accendendosi una sigaretta.
Di cosa mi preoccupo?! Di Brittany!” -disse Santana girandosi verso l'amica- “È lei l'unica cosa importante per me adesso” concluse con gli occhi lucidi.
Lo so che è presto per dirlo, l'ho appena conosciuta. Ma non vuol dire che se è entrata così velocemente nella mia vita debba uscirne altrettanto presto”
Ed io? Non sono importante anch'io nella tua vita?” disse Quinn con un sorriso, per sdrammatizzare.
Certo che lo sei Quinn, mi sei sempre stata vicino. Anche nelle situazioni più complicate tu c'eri, a differenza di tutti gli altri”
Santana così però mi commuovi, finiscila” esclamò la bionda abbracciandola.
Con Brittany è diverso: mi fa stare bene. I suoi discorsi da bambina e il suo comportamento così infantile mi fanno un effetto strano” disse la mora fissando il vuoto, ripensando alla nuova arrivata.

L'ho notato Santana, lo noterebbe chiunque” intervenne Quinn facendo arrossire la latina.

Appena mi sfiora sento un calore mai provato prima che mi attraversa tutto il corpo, ed è una sensazione indescrivibile. L'ho pensato fin dal primo momento che la vidi, quando i nostri occhi si incrociarono, che lei non era come tutte le altre con cui sono stata” aggiunse Santana asciugandosi una lacrima che le scendeva sul viso.

Quinn la strinse più forte che poteva: d'altronde era una situazione complicata anche questa.
Va bene tristezza in persona, sei riuscita a far piangere anche me, contenta?” sospirò la bionda nell'abbraccio.
Santana sorrise si staccò dall'amica.
Andiamo a prendere la tua Brittany, la nostra ora libera è finita. Non so se te lo ricordi, ma abbiamo lezione di storia con lei” disse Quinn prendendola sottobraccio.

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Capitolo 8
*** Sincerità ***


Lo so sono in ritardissimo confronto agli aggiornamenti giornalieri che facevo prima, ma sono super incasinata con la scuola, quindi d'ora in poi aggiorerò una o due volte la settimana, scusatemi ç__ç
Ok vi lascio alla lettura e ringrazio ancora chi segue/preferisce/ricorda e soprattutto chi recensisce :)


In quei pochi minuti che restavano decisero di andare in bagno a sistemarsi, dopo quello che era successo erano un po' scombussolate.
Si misero davanti ai grandi specchi in modo da rifarsi il trucco mentre calò un profondo silenzio.

Quinn cominciò d aprire tutte le porte dei singoli bagni per controllare se ci fosse qualcuno, ma erano tutte libere stranamente.
Santana stette a guardare senza aprir bocca, continuando a truccarsi.
Finita l'ispezione la bionda si appoggiò ad una delle ante che chiudevano le toilette fissando la latina.
Finito?” chiese la mora scocciata dal comportamento dell'amica
Perchè non dici tutte quelle cose a lei anzichè a me?” disse Quinn
Non so se queste idee ti vengono così, al momento, oppure ci stai a pensare su. No ma seriamente, sei preoccupante, fatti vedere da uno bravo!” rispose la mora senza togliere gli occhi dallo specchio
Prima o poi lo verrà a sapere, tanto vale dirlo subito e dire le cose come stanno. Preferisci che lo venga a sapere da qualcun altro piuttosto che da te?” disse Quinn spiazzandola.
Santana rimase in silenzio, passandosi la matita sotto l'occhio.
Be'? Hai perso la parola o stai pensando al modo in cui sputare il rospo? Non pensarci troppo a lungo, vedrai che capirà. Quando provi qualcosa per qualcuno non tenerlo solo per te, dillo e basta, ricordatelo sempre Santana”
Quinn la conosco da poco più di tre ore, non posso dir-” venne interrotta la latina
Anch'io ho detto a mio padre della mia gravidanza dopo pochissimo tempo”
Infatti si vedono i risultati, abiti con tua sorella”
Scusa” aggiunse subito la mora abbassando lo sguardo
No Santana hai ragione, io ho sempre fatto le sceglie più sbagliate e tu non devi né seguire la mia strada né tanto meno ascoltare i miei consigli. Fai come credi sia più opportuno Santana, non ti metterò pressione”
Quando la chiamava Santana, la mora sapeva che stava parlando seriamente.
Forse hai ragione Quinn, dovrei dirglielo e basta, almeno le cose saranno chiare fin dall'inizio e in futuro non avremo problemi... sempre che ci sia un futuro ovviamente” disse la latina voltandosi verso l'amica ancora appoggiata alla porta
Sono sicura che ci sarà un domani Santana, un bel domani!” la rassicurò la bionda
Pensavo di averla già persa quando stamani le ho rivelato la mia omosessualità ma per fortuna era per un altro motivo. Davvero credi che non le importi nulla se restiamo solo amiche o diventiamo qualcosa di più? Insomma è comunque nuova qui, potrebbero prenderla di mira come hanno fat-”
Hai sentito anche tu quando ha detto che nell'altra scuola ha baciato molte ragazze e per lei era normale e che non le interessava minimamente cosa si diceva in giro di lei, o sbaglio?” disse l'amica alzando il sopracciglio
Sì ho sentito, me lo ricordo benissimo”
Allora non fregartene di quello che gli altri pensano, fai quello che ti va di fare e fanculo le chiacchiere!”
Santana sorrise sinceramente alla bionda e si abbracciarono.
Se fossimo state a sentire le cose che dicevano su di noi quando ci siamo dichiarate, o meglio, mi sono dichiarata, a quest'ora saremmo in una depressione che sembrerebbero due!” disse la bionda dando un colpo sulla schiena della mora
Ma quelle cose erano vere Quinn, è inutile continuare a negarle!” -aggiunse la latina ridendo- “Perchè scusa, quando eravamo ancora nelle Cheerios come passavamo i pomeriggi? Quella era l'unica cosa che potevamo fa-”
Santana ti prego non ricordarmelo! Oddio! Io e te, bleah!” esclamò Quinn con la faccia schifata
Ma finiscila! Quando però eri lì bleah non lo dicevi eh, me lo ricordo molto bene!” disse la mora sciogliendo l'abbraccio e spingendola leggermente
Bastaaaaaa! Che schifo, non mi ci far pensare, smettila!” concluse Quinn mandando la latina in direzione della porta d'entrata.
Uscirono al suono della campanella e furono investite dagli studenti che lasciavano le aule per trasferirsi nelle altre classi correndo a più non posso.
Quinn non riusciva a vedere Brittany in mezzo alla folla al contrario di Santana che l'aveva già individuata.
La mora richiamò l'amica toccandola e indicandole con la testa la bionda in lontananza.
Brittany stava aprendo il suo armadietto e non si accorse del loro arrivo.
Santana le batté due volte la mano sulla spalla sinistra facendo voltare la bionda per poi comparire alla sua destra con un sorriso da orecchio a orecchio.
Ciao Santa... ehi! Mi hai imbrogliato!” esclamò rattristata Brittany
Com'è andata la prima lezione di astronomia?” disse la mora.
Bene! Sono stata tutta l'ora a fissare le palle penzolanti sopra di me, mi piace molto astronomia!” rispose strizzando l'occhio verso Quinn.
Voi invece l'avete passata bene l'ora libera?” aggiunse
Benissimo!” rispose Quinn guardando la latina
Cosa avete fatto di bello?” chiese la bionda
Parlato del più e del meno, solite cose...” rispose Santana
Solite cose?!” -disse stupita Quinn- “Non mi sembravano così 'solite' Santana!” terminò guardandola incredula
Raccontatemi raccontatemi! Cos'è successo? Altri divertiti che vi davano fastidio? No perchè se fosse così questa volt-”
No Brittany, tranquilla, non è colpa loro per una volta” disse la mora interrompendola
Allora cosa? Dai lo voglio sapere, ditemelo!”
Santana non sapeva cosa dirle e soprattutto come iniziare, così Quinn prese la parola cercando di aiutarla.
Brittany ascolta bene cosa Santana ti sta per dire e soprattutto non interromperla per alcun motivo” esaudì l'amica
La bionda la guardò con uno sguardo impaurito che fece scogliere la mora.
Non è una cosa semplice da dire ad una persona in qualunque situazione, specialmente ad una appena conosciuta come te. Si è già spaventata una volta stamattina, non vuole esserlo di nuovo”
Però così mi mettete paura! È stato proprio così sconvolgente quello che è successo? Per fortuna non c'ero!” disse sospirando la bionda mettendosi una mano sul petto
Santana, a te la parola. Non giriamoci intorno, arriva direttamente al punto e taglia corto” sputò l'amica con tono autoritario
Quinn seriamente, io non ti capisco quando parli! Parla normalmente quando sei con me, per favore!” esclamò la bionda implorandola

Santana sperava che non stesse succedendo davvero, non era pronta.
Le gambe e le mani iniziarono a tremarle, i denti le battevano come se avesse freddo e la faccia le stava andando a fuoco.
Ma oramai era lì, non poteva tirarsi indietro.
Prese un respiro profondo e pensò: o la va o la spacca.

Brittany... i-io voglio dirti che dal primo momento che ti ho vista ho” -una lacrima le scese lentamente sul viso- “ho capito che non sei come tutte le altre ragazze in questo schifo di scuola o come quelle con le quali sono stata” -disse singhiozzando- “tu sei speciale, hai un dono che la maggior parte della gente, purtroppo, non ha: riesci a fare sentir-”
Santana, TAGLIA CORTO!” gridò Quinn che non ce la faceva più
La mora la fulminò alzando lo sguardo, mentre incrociava così quegli occhi azzurri di cui era innamorata.
Tu hai un dono: riesci a far sentire a loro agio le persone. E in questo caso per persone intendo io. Non è poco Brittany, credimi. Con me nessuno ci è mai riuscito, esclusa Quinn che mi è sempre stata vicino. Brittany... io ti sto chiedendo se volevi-” venne interrotta la latina
Brittany, Santana ti a-” venne interrotta a sua volta la bionda
Se volevi entrare a far parte del glee club!” esclamò all'ultimo secondo la mora

Quinn era incredula: dopo tutto quello che si erano dette l'ora prima pensava che Santana sarebbe stata pronta per dichiararsi a Brittany, ma a quanto pare non la conosceva ancora bene.
Rimase a bocca aperta per diversi secondi senza sapere cosa dire.

Ciao Santana, con me hai chiuso” disse mentre si allontanava, sistemandosi la borsa in spalla
Scusa Quinn, non son-”
L'amica alzò il braccio mostrandole il dito medio senza neanche voltarsi.


So che NCM mi amerà per aver messo una slice Quintanna e mi odierà perchè non ho scritto altro a riguardo :D
Alla prossima -F

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Capitolo 9
*** Mani ***


Scusate il ritardo ma ero senza il mio pc!
Sono due settimane che non aggiorno, perdonatemi ç__ç
Anyway, il capitolo è più lungo degli altri e da questo in poi lo saranno tutti...
Grazie sempre a chi segue/preferisce/ricorda e soprattutto a chi recensisce, ormai lo sapete :D
Buona lettura, -F




Santana guardò Quinn allontanarsi lentamente lungo il corridoio.
Brittany non aprì bocca, capì che la situazione non era delle migliori, si limitò solo a chiudere l'armadietto facendo così voltare la mora verso di lei.
La latina guardò la bionda con occhi tristi, colmi di lacrime pronte a cadere sul suo viso già arrossato per la quasi dichiarazione di poco prima e poi abbassò lo sguardo, cercando di non piangere.

Brittany le mise una mano sulla spalla ma l'altra non si mosse, così lasciò che la sua mano scivolasse lungo tutto il braccio fino ad arrivare alla mano della mora, stringendola delicatamente.
Quest'ultima sentì nuovamente il calore attraversarle tutto il corpo ma questa volta era ancora più bollente e si rese subito conto del perchè: Brittany era l'unica persona rimasta su cui adesso potesse contare.
Credeva che Quinn avrebbe capito il motivo del suo rifiuto di dichiarare il suo amore per la bionda, ma non fu così purtroppo.
Santana tutto bene? Ne vuoi parlare?” interruppe il silenzio l'amica
No, preferisco di no” rispose la latina sollevando la testa
La campanella è suonata da un po', siamo in ritardo per la lezione di storia...” disse la bionda scuotendole lievemente le dita
Merda abbiamo lezione, me l'ero dimenticato! Aaah maledetta Quinn e maledette vampate! Devo ancora passare dal mio armadietto!” esclamò la mora portandosi la mano libera alla fronte
Dai muoviamoci, andiamo!” concluse strattonando Brittany per un braccio
Tutti gli studenti erano tornati nelle loro classi ed il corridoio era libero, così cominciarono a correre tenendosi sempre unite.
Santana prese i libri necessari e si diressero ancora più velocemente verso l'aula di storia.
Brittany spinse la porta e la tenne aperta con il braccio abbastanza alto in modo che la latina riuscisse a passarci sotto, poi la richiuse e riprese la mano di Santana senza preoccuparsi dei presenti.
La mora nemmeno ci fece caso e presero posto nei banchi occupati solitamente da lei.
Ma guarda un po' che bel bocconcino! Ehi Lopez, abbiamo fatto conquiste oppure è soltanto un'altra che ti vuoi portare a letto?”
David Karofsky, il bullo della scuola per eccellenza.
Era co-capitano della squadra il football e buon amico di Finn Hudson, tanto che lo aiutò a svelare l'omosessualità della latina.
La tormentava ogni giorno, insultandola e spingendola contro gli armadietti: uno scimmione di quasi due metri e 115kg dal quale Santana non poteva difendersi.
Sta' zitto Karofsky, sei un gay represso del caz-” esclamò alzandosi furiosamente
Santana!” urlò la professoressa Holliday
Non è colpa mia se non vuole dichiararsi... E comunque scusi il ritardo, è colpa mia” disse sedendosi di nuovo la mora
Tu...” -disse la professoressa indicando la bionda accanto a Santana- “Tu sei la nuova arrivata, giusto?”
La bionda si voltò per vedere se c'era qualcuno dietro di lei ma non trovò nessuno.
Sì sono io!” -disse andando a raggiungere la Holliday per stringerle la mano- “Mi chiamo Brittany S. Pierce, ma voi potete chiamarmi solo Brittany!” concluse applaudendo come una bambina
Tu no però, mi stai antipatico” aggiunse rivolgendosi a Karofsky
Uuuh brucia questa eh, DAVE?” esclamò soddisfatta la mora
Lopez se mi chiami Dave un'altra volta giuro che-” venne interrotto il bullo
Che?!” chiese ironicamente l'amica portando le mani sui fianchi
Lopez non ti sai difendere da sola? Ti serve la biondina come guardia del corpo?” disse David
Karofsky yo te voy a matar!” urlò la latina scattando verso di lui, ma Brittany riuscì a fermarla in tempo
Guardatele, la coppietta perfetta e felice che si protegge a vicenda!” disse Karofsky fingendo una voce dolce
Ragazzi, e basta! Non potete andare avanti così per tutto l'anno! Vorrei spiegare il capitolo nuovo oggi, calmatevi per favore” disse la Holliday con le braccia conserte
I due litiganti si scambiarono l'ultimo sguardo di sfida e la mora riprese il suo posto
Ok, ce l'abbiamo fatta grazie al cielo!” -esclamò la professoressa alzando le braccia al cielo- “Oggi parliamo di John Fitzgerald Kennedy, nato nel 1917...”
Brittany e Santana non parlarono per tutta l'ora e stettero concentrate sulla lezione.
La campanella suonò e tutti si avviarono verso la porta, ma le due vennero fermate dalla professoressa.
Santana un attimo! Come mai Quinn non è venuta? Sta male? Prima l'ho vista in corridoio, mi sembrava stesse bene” chiese preoccupata
Non lo so, non l'ho vista stamattina” rispose la latina ricevendo un'occhiata storta dalla bionda
Mmmh strano, non salta mai le lezioni...” aggiunse la Holliday
Forse le sue” disse sussurrando in un sorriso la mora
Cosa Santana?” chiese ancora l'insegnante
No niente, stavo pensando” rispose nuovamente Santana
Se sai qualcosa fammi sapere. Brava Brittany, ottima come prima lezione! Vi ho viste entrambe interessate, continuate così” si complimentò la professoressa
Grazie!” disse sorridendo la bionda
Muoviamoci ad andare a pranzo, altrimenti posti in piedi anche oggi... Arrivederci prof” esordì la latina
Andate andate, arrivederci ragazze” le salutò la Holliday


La mensa era il posto che Santana temeva di più: doveva passare davanti a tutti gli studenti della scuola ricevendo insulti e risatine
La sala era composta da circa trenta tavoli ed ad ognuno sedeva un diverso tipo di persone.

Un gran numero di tavoli centrali erano occupati dalle cheerleader e dai giocatori di football, mentre gli altri erano occupati secondo dagli studenti suddivisi per etnia, come gli asiatici, gli afroamericani e gli ispanici; oppure per club di appartenenza, come musicisti e atleti della matematica.
L'ultimo tavolo della sala, il più isolato dagli altri, era invece occupato dai membri del Glee club: anche quello era un club musicale, ma era al più basso livello della scala sociale scolastica.
Santana, appena arrivata in sala, controllò che ci fossero dei posti liberi al tavolo prima di passare alla serving line per ritirare il pranzo, così si diresse a prendere il vassoio seguita da Brittany.
Cosa hai intenzione di fare con Quinn?” chiese la bionda mentre scorrevano in fila, ma l'altra fece finta di non aver sentito
Andiamo prima che le sedie finiscano, seguimi” disse la mora
La mensa era sempre molto affollata nell'ora di pranzo, ma quel giorno lo era tanto che l'unico modo per arrivare al loro tavolo era passare nel mezzo della sala, davanti alle Cheerios.

E voleva dire una sola cosa: Maria.

Era seduta in mezzo ad altre due cheerleader, commentando malignamente tutto e tutti e stava aspettando sua sorella come tutti i giorni.
Merda” disse Santana
Dove?!” si guardò attorno Brittany
Brittany vieni alla mia destra, veloce!” esclamò la latina spostando l'altra con il braccio
Ehi stai attenta, mi fai rovesciare tutto!” rispose la bionda tenendo il vassoio
Coprimi e cerca di passare il più lontano possibile da quel tavolo” le disse indicandolo con un cenno della testa
Perchè? Cos'ha quel tavolo che non va?” chiese l'amica
Niente, dopo ti spiego, ora cammina e coprimi, vai vai vai!” rispose la mora toccandola con il gomito
Maria stava prendendo il borsone dei Cheerios da sotto il tavolo e la latina sperava che non si alzasse, ma una delle altre due cheerleader richiamò la sua attenzione quando Santana era quasi arrivata a destinazione.
Ragazze del McKinley, a riparo! Su su non c'è tempo, uscite dalla mensa!” urlò Maria nel megafono, saltando sul tavolo e agitando le braccia
Quella che una volta era mia sorella è qui, nascondetevi prima che vi salti addosso!” continuò indicando Santana in modo che tutti la vedessero
Maria non la ridicolizzava quasi mai in pubblico, perchè a quello ci pensava Karofsky, ma proprio oggi aveva deciso di farlo.
Proprio quel giorno in cui Brittany era lì con lei.
Ma quello che interessava alla latina non era essere ridicolizzata per l'ennesima volta: la spaventava che la sorella avrebbe svelato a tutti, ma in particolare a Brittany, l'amore che provava per la nuova arrivata.
Santana avrebbe preferito morire.
Vieni qui e fatti vedere, esci allo scoperto! Ah no aspetta... quello l'hai già fatto, o meglio, HO fatto!” concluse ridendo amaramente, seguita dagli altri studenti.
Brittany non stava capendo niente, era confusa, cercò lo sguardo della mora ma l'altra stava fissando la sorella.
Ehi amore, sono stato io a dire in giro che tua sorella è... come si diceva aspetta... lesbona, lesbiana, leba-” esordì Finn con un tono fiero
Malata intendi?” gli suggerì Maria
Non me lo ricordo adesso, comunque siamo stati io e Dave a farlo sapere a tutti, non prenderti tutto il merito!” aggiunse il ragazzo
Ma certo che no amore, non lo farei mai” gli rispose la latina
Vieni qui e baciami, così facciamo vedere alla... cosa lì... come si fa” disse Finn avvicinandosi a lei per baciarla, facendo partire un applauso da parte dei presenti.

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