Commedia in Cinque Atti

di TwinStar
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Atto I ***
Capitolo 2: *** Atto II ***
Capitolo 3: *** Atto III ***
Capitolo 4: *** Atto IV ***
Capitolo 5: *** Atto V ***



Capitolo 1
*** Atto I ***


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Stavolta, in questa fic nata dal delirio di un secondo in cui ho avuto la tentazione (fortunatamente accantonata subito dopo) di scrivere una Harry/Draco, ho tentato di affrontare, in questi 5 atti di una commedia dai retrogusti amari, personaggi che non mi sono assolutamente congeniali.

Spero di aver dato loro la giusta dignità che meritano, anche se, Grifondoro impenitente quale sono, credo di non esservi riuscita al meglio. Perlomeno non ai livelli di chi questi personaggi ha imparato ad amarli col tempo.

Mi rimetto alla clemenza delle fan. XD

 

COMMEDIA IN CINQUE ATTI

 

 

 

 

“Ecco come muore la democrazia. Sotto scroscianti applausi.”

Padmè Amidala, Star Wars Episode III

 

 

 

 

 

 

Atto I

E’ finita.

Finalmente.

Dopo lunghi atti estenuanti e dopo i consueti applausi di rito, i banchi della Corte si stanno lentamente svuotando.

Abbandonati come alla fine di una farsa.

La commedia ha trovato la sua degna conclusione.

Il sipario non è del tutto chiuso, e gli attori sono ancora tutti in scena, a congratularsi di loro stessi per l’ottimo lavoro svolto. Le ultime formalità. Dal mio posto in disparte, lassù in alto nell’ultima fila mi godo lo spettacolo di mani che si stringono, pacche sulle spalle, sorrisi gioviali, e segretamente rido. Sono poco più che comprimari, ma così ridicolmente fieri di sé da far quasi tenerezza.

E poi c’è il protagonista. L’eroe.

E’ lui a dominare la scena.

Perché negarlo?

In fondo è il Ragazzo-Che-E’-Sopravvissuto, con la sua aria dimessa, i capelli arruffati e gli occhiali da sfigato a nascondergli lo sguardo triste, quello che da bambino scioccamente irridevo.

Gli eroi non fanno ridere.

Casomai perplimono un po’.

Trovo ci sia qualcosa di morboso in un eroe che alla fine dei giochi, in conclusione della sua storia, si presenta al trionfo con la divisa di scuola, eppure ci si è visto chissà quale significato di profonda, tenera umiltà.

Qualcuno s’è persino commosso alla vista.

Io mi sono presentato coi miei abiti più sfarzosi.

Di foggia simil-babbana con un lungo mantello a cappuccio a larghe tese: pesante velluto di un blu cupo che secondo mia madre si intona ai miei occhi e al mio incarnato. Ma queste sono cose sciocche da donna, le trovo ininfluenti.

Sono gli stessi abiti che ho indossato al funerale di mio padre, ma non lo noterà nessuno. Non c’era un’anima, allora: soltanto io e mia madre spalla a spalla sotto la pioggia impietosa e sferzante.

Tutti vedranno solo un damerino in vena di alterigia.

Ed è così che voglio apparire. Gonfio del meno ipocrita tra i sentimenti umani.

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Capitolo 2
*** Atto II ***


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Ringrazio sentitamente suzako e sara per le recensioni (che carine! ^.^). Son contenta che abbiano lasciato un segno della loro presenza anche ad un capitolo veramente corto. Così corto che ho deciso di postare qualcos'altro.

Grazie mille per la fiducia che mi accordate.

E per la pazienza infinita che dimostrate! Soprattutto quella! XD

***

 

COMMEDIA IN CINQUE ATTI

 

Atto II

Mia madre se n’è scortesemente andata al termine del primo atto.

Non ha apprezzato lo spettacolo che le veniva offerto.

E’ sempre stata una donna pretenziosa.

Ma in fondo la capisco.

E’ suo il mondo che va lentamente annientandosi sotto forma di festose magnificazioni di un gruppo di patetici voltafaccia e attori di strada che fino a ieri ci ossequiavano quasi fossimo divini.

Io, per la mia giovane età, ho potuto solo sfiorarlo.

Ho finto di non vedere i suoi occhi annebbiati di pianto quando si è scusata con me e la mia compagna e ha inforcato la via della porta tra gli sguardi di muto biasimo della gente, con le spalle dritte e il mento all’insù, in quella sua maniera così tenera e familiare di affrontare le cose. Così come ho ignorato le dita tremanti d’umiliazione ad artigliare nascostamente la balaustra della panca prima e le pieghe dell’abito nero poi, o le labbra strette e bianche.

Sarebbe stato umiliante.

Un Malfoy non mostra mai debolezza.

Né in pubblico, né tra le mura domestiche.

Io rimarrò finché l’ultimo dei buffoni non avrà lasciato la stanza.

Sento una mano cercare timidamente la mia e stringerla con reverenziale timore, nella paura che la spinga via in un moto di stizzita insofferenza. Volto appena lo sguardo in direzione della donna al mio fianco, la mia compagna, mia moglie, a leggerle negli occhi neri e lucidi come mirtilli ora rivolti al centro della sala, ben distanti dai miei. A cogliere il lieve tremore in quelle labbra innaturalmente tese in una linea sottile ed esangue.

Le rivolgo il mio miglior sorriso smargiasso stringendo la presa su quelle dita sottili, a ricambiare quel timido gesto d’affetto e conforto.

“Sorridi, Pansy, è solo una commedia.”

“Draco…”, pigola intimidita e sconvolta con la voce che sussulta appena, e il nero dei capelli intessuti in fini intrecci elaborati e del bel vestito di organza scura fanno sembrare ancora più pallido quel volto fragile di magnolia, al punto che quasi intenerisce. “Mi dispiace così tanto…”

E’ troppo per lei.

La noto appena alzarsi e uscire “a prendere un po’ d’aria”, ma so già che non tornerà. Mi viene il dubbio che forse dovrei accompagnarla fuori con cortesia da gentiluomo, portarla a casa, ma nessuno le ha mai chiesto di restare.

Tantomeno il sottoscritto.

Volevo restar solo.

Ma lei non riusciva a staccare gli occhi da quella pezzente Weasley, tutta tronfia nel suo ruolo di donna dell’eroe. E’ rimasta tutto il tempo avvinghiata al suo braccio come una sciocca bambola di porcellana, coi capelli rossi bene in piega, la gonna bianca tutta crespe da ragazzina e la camicetta a fiori.

E’ quello che le richiede il suo pubblico.

Niente applausi per il signor Potter senza la sua bella.

Scommetto che ci sono delle volte in cui questo ruolo le va stretto come una scarpa da infante, ed è tanta la frustrazione che prova da farla gridare come un’isterica davanti allo specchio della sua bella casa con giardino e cane annesso.

Il nostro è un amore che non ha bisogno di pubbliche manifestazioni d’assenso, e ci sta bene così. Eppure ci sono le volte in cui Pansy invidia quel modo chiassoso di amare, gli abbracci e le carezze, la vicinanza imposta.

Forse ne soffre, ma che posso farci?

Ci sono cose più importanti.

Ce ne sono sempre.

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Capitolo 3
*** Atto III ***


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Per oggi basta, finisco col postare, credo di aver dato con questi tre atti abbastanza materiale per capirci qualcosa. Per gli ultimi si attenderà (c'è già gente che non resiste, lo so, lo sento, verrò sommersa dai reclami!

: P)!

Ammetto che questo per motivi che si vedranno poi questo è il mio atto preferito, non a caso è quello di mezzo, per cui penso e spero sia quello venuto meglio. ^_^

 

Rispondo brevemente a Sara: Grazie mille (accidenti che rapidità a recensire, ma che fai, mi pedini? XD) per la fiducia e per le recensioni. No, invero non avevo pensato come significato a quella del denaro che non è tutto, ma non è sbagliato pensarlo. Se ci vedi quello non è un errore, lascio libertà d'interpretazione più totale, mi scoccia imporre la mia! XD Spero che Ginny non sia passata per la donnina di malaffare di turno o per la bambolina, anche se te ne saresti felice credo! ^_- Quella è l'impressione di Draco! XD

 

***

COMMEDIA IN CINQUE ATTI

Atto III

La voce stridula di quella Sanguesporco della Granger, il nostro Corifeo[1], si leva alta e chiara nell’ambiente circolare, e riecheggia sbattendo e rimbalzando contro le pareti come pensieri ossessivi. “Lo sapevo che ce l’avremmo fatta!”, grida ridente, e una mano sale a sfiorare appena l’avambraccio del Lupo Mannaro in un moto di gentile confidenza.

Forse un po’ eccessivo per due semplici conoscenti.

Nessuno se ne avvede, comunque.

E a me non interessa.

Il resto della frase è persa in un inumano, borioso brusio di soddisfazione. Gli attori non sono ancora paghi delle ovazioni ricevute, sembra. Altri sorrisi, altre pacche sulle spalle. Non deve essere nulla di lusinghiero, però, a giudicare dalla piega corrucciata delle labbra e dal modo in cui scuote i lunghi capelli crespi, tenuti sciattamente slegati com’è sua abitudine.

Sogghigno altero.

La pochezza altrui mi esalta.

E’ vero, Granger, ce l’avete fatta.

Ma a che prezzo avete gridato vittoria?

Vedendo morire amici e conoscenti e trovandolo normale. Ci sono state vittime anche tra i Babbani. Ci saranno stati anche i tuoi sporchi genitori nel mucchio dei cadaveri? E il tuo amore segreto per Weasley…

L’avevano capito tutti.

Già vi vedevano sposi felici.

Persino io che non t’ho mai degnato di un’occhiata.

Si è spento tra atroci tormenti, dilaniato dalle zanne di Greyback, senza che tu abbia mai trovato neppure il coraggio di dirgli “ti amo”.

E’ divertente e ironico.

Scommetto che i tuoi amici ti immaginano triste e sola nel tuo appartamento babbano, con le braccia cinte attorno alle ginocchia e il viso affossato tra le gambe a convivere col senso di colpa lancinante davanti a un bicchiere di Whiskey, per essere sopravvissuta al tuo amore. Magari hai chiesto loro di darti tempo, per dimenticare l’assurdo male che covi dentro: poi di nascosto, quando le luci si spengono, apri la porta della tua stanza e le cosce ad una delle bestie a cui Weasley deve la morte, e ti fai possedere con rabbia perché sembra che non esista più nessun altro modo di fare l’amore.

Chini la testa e gemi affranta, giungendo le mani al petto.

“Ron ne sarebbe stato contento…”

Il Lupo Mannaro concorda.

Però non è Ronald Weasley il nome di cui vi riempite le labbra nel momento in cui l’orgasmo vi annebbia mente e giudizi.

Ma non ve ne faccio una colpa.

A nessuno di voi due.

E’ normale.

La gente dimentica.

E’ un meccanismo innato.

La cosa che mi diverte è che proprio tu, tra tutti, hai dato voce a quel pensiero meschino. Granger la pedante[2], che lottava per i diritti degli Elfi Domestici, si è scoperta cinica, amareggiata, e ha gioito di uno spettacolo iniquo e disonesto.

Scommetto che mia zia ne sarebbe stata orgogliosa.

Granger è cambiata, ma è così che funziona.

La guerra svela se stessi.

La morte snatura.

Ma questo non è sempre un male.


 

[1] Termine tratto da koruphé, «cima» e indicante la guida del Coro, specialmente drammatico; il corifeo dirigeva i coreuti nell’intonazione del canto e nell’esecuzione delle danze. Nel dramma egli poteva intrattenere un dialogo con gli attori, divenendo il portavoce dell’intero Coro e abbandonando momentaneamente sia i metri lirici, sia l’accompagnamento musicale.

Letteralmente è “colui che tiene il posto più in alto”. Oggi figurativamente vale anche come colui che si fa capo o guidatore di imprese, di moti popolari, o simili. Adatto ad Hermione per più motivi, direi! ^_^

 

[2] Qui Draco ironicamente si rifà a un famoso “Granger il pedante” della letteratura francese. “Il pedante gabbato”, di Savinient Cyrano de Bergerac (noto per l’omonimo romanzo di Rostand). Il Pedant è un commedia che mette in scena gli amori difficili di Granger (principale dell'università) e di suo figlio Charlot, entrambi innamorati della stessa persona: Genevote. E’ una delle prime rappresentazioni in cui si fa metateatro “inscenando una messa in scena”.

 


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Capitolo 4
*** Atto IV ***


Nuova pagina 1

..

No, non dico niente su questo capitolo.

XD

 

COMMEDIA IN CINQUE ATTI

 

Atto IV

A volte ci si dimentica dell’importanza, nella costruzione di una buona storia, di un antagonista credibile anche nella commedia più becera. Eppure senza questa figura l’intero meccanismo scenico crollerebbe come uno straccio zuppo.

L’antagonista è facilmente riconoscibile.

Duro e sgradevole di carattere.

Brutto e nero d’aspetto.

E’ un uomo altero e orgoglioso trascinato in catene e legacci come uno squallido servo, che ancora fronteggia in piedi il suo piccolo mondo ostile, e non una volta abbassa le ciglia, non una volta vacilla.

Io ho conosciuto l’antagonista di questa squallida commedia degli orrori. L’ho veduto tante volte nella mia vita.

A casa, come amico, persino a scuola.

Era il mio professore di Pozioni. Brutta materia.

Me lo sono rivisto davanti in una situazione ben strana.

E’ rimasto immobile e serio, pauroso come di fronte a uno studente, a farsi conferire il suo bel diploma di colpevolezza ad honorem.

Neanche uno straccio di processo.

Pare accada spesso oggi.

Reo sulla fiducia.

La sentenza, quella vera, è sempre e solo stata nei suoi silenzi e nei suoi sguardi di sprezzante sufficienza, nella piega amara della bocca.

Non gli è stato dato modo di parlare.

Né di difendersi.

Né ha chiesto di poterlo fare.

Mi sarei sbalordito del contrario.

“Condanna a morte.”

E’ stato quello il momento in cui ho gridato.

Ho urlato dentro di me tutto il dolore che avevo in corpo con tutto il fiato che avevo nella testa.

La rabbia provata per l’ipocrisia di quel momento mi accecava: perché, e con quale coraggio, dopo il trionfo del bene un uomo può decidere del destino di un altro uomo in tre parole indifferenti?

Per questo ho gridato.

Il dolore poi si era fatto largo in me a morsi e unghiate nel momento in cui il mio sguardo s’era posato su quel capo chinato fintamente affranto, su quel sorriso compiaciuto celato dalla pesante cortina dei capelli neri.

Annullato, ma mai vinto. Mai umiliato.

Io non sapevo come avrei dovuto sentirmi.

Non sapevo che fare.

Me ne stavo lì inebetito a fissare quella burla farsesca senza provare qualcosa di definito e solido.

Tornavo bambino.

Incapace e inascoltato.

E ed ecco che gridavo ancora.

Perché non c’era più ragione di avvertire la paura dell’attesa, anche se in realtà non l’ho mai sentita. L’esito di una sentenza tenuta nel luogo stesso dell’esecuzione era così mesta ed evidente che persino Potter l’ha capita: l’ho visto ghignare sadicamente dal primo istante che ha messo piede nella sala del Velo.

Curioso il modo in cui il ricordo del suo padrino che trova la morte nello stesso modo non sembri sfiorarlo.

Mi fa pena.

L’eroe guarda sempre avanti.

E anch’io che eroe proprio non sono.

Non è per audacia che mostro pacatezza.

E’ che alla fine Severus, dall’astuto bastardo che è, mi ha persino negato il lusso di adirarmi: con lui che ha tradito gli ideali di mio padre e dell’Oscuro Signore schierandosi al fianco degli ingrati che ora lo giudicano indegno; coi buoni che si fanno giustizia col sangue delle sue pedine con un ghigno freddo sulle labbra lorde.

Per me. Perchè non cercassi vendetta.

Ma lo sapevi anche tu, Severus.

Non sono affatto migliori di Lord Voldemort.

Te lo leggevo negli occhi, sempre, anche allora.

Non hai mai creduto ai loro sciocchi ideali di onestà.

Solo ad Albus Silente sei rimasto fedele.

In suo nome hai combattuto.

E ucciso, e vinto.

In suo nome sei stato giudicato e condannato.

Perché è quello che avrebbe voluto.

Giustizia.

Ho gridato quella parola insozzata dalla bestialità degli uomini ignoranti in cerca di una facile vendetta.

Ancora e ancora.

Da fuori non un fiato.

Non un lagno, non un sospiro.

Solo la lingua stretta tra denti serrati.

La voce a volte è un catarro difficile da espettorare.

Specie se si è Malfoy e si ha un’immagine di decoro da mantenere.

Ma se persino i pensieri sono annientati e sormontati dal grido di trionfo che infesta la Sala lo strazio diventa insopportabile e la voglia di sbraitare infantilmente fa capolino dalle labbra sotto forma di un sogghigno smargiasso.

Il bimbo cocciuto che faceva impazzire papà.

Ho incrociato le braccia con fare altero, piegato appena la testa di lato sollevando il mento in quel gesto ch’era anche di mio padre, e ho atteso l’esecuzione, anche se la parola più adatta a cui penso ora è assassinio.

L’eroe però è molto compiaciuto.

La giustizia ha trionfato.

Certo, è la sua giustizia che condanna a morte un uomo che ha salvato il culo a tutto il mondo magico, ma che importa? I buoni hanno vinto, che entrino i cori, che inizino gli stasimi[1], per Salazar.

In fondo sono solo maschere.

Alla gente non importa di chi indossa quella dell’eroe.

Darla a Harry Potter e negarla a Severus Piton è stata solo la scelta più facile.

Di fronte alle pubbliche manifestazioni di giubilo Pansy trattiene un singulto scompaginato nelle labbra incredule celate dalle pieghe di un fazzoletto di raso.

Le ho imposto il silenzio con uno sguardo inflessibile.

Severus merita occhi decorosamente asciutti.

Dignità innanzitutto, è la parola d’ordine.

Non gliene hanno concessa molta.

E ho gridato ancora mentre l’ho visto incedere senza esitazioni sui pochi gradini di pietra che l’hanno separano dalla sua condanna, con indosso quella lurida veste di un grigio metallico indefinito e i piedi nudi.

Quando ha sorriso ancora.

In un istante freddo e inerte scomparivano dietro il fruscio di un Velo occhi accigliati e cupi che neppure un momento hanno perso in fierezza, e io non ho smesso di ululare. Di trionfo. Di gioia folle.

Sento che dovrei dolermi, ma la realtà è che per una volta tutto sta andando come dovrebbe.

Tutto ha un senso.

E’ giusto che sia così.

Alla fine il cattivo soccombe.

Severus ne è sempre stato consapevole.

Fino alla fine di questa ignobile, sconfortata commedia.

 

 

 

Note di fine capitolo: non ho molte cose da dire su questo capitolo. Ho tentato di fare del mio meglio e personalmente questa mia visione di Severus mi soddisfa alquanto, anche se mi pare in qualche modo di averla scopiazzata in giro e questo non è tanto bello! Ringrazio sentitamente Nykyo che durante la stesura mi ha giustamente bacchettata perchè non sentiva cuore in un passaggio della fic (che io non dirò perchè il fallimento di Mary deve venire cancellato dalla faccia della terra senza pietade! XD) e non s'è messa un cerotto sulla bocca facendomi scrivere qualcosa che non avrebbe apprezzato. E avrei finito col non apprezzare manco io. Sperando di aver risolto passo ai commenti individuali!

 

 

Sara

Come Hermione una poco di buono?! XD

Oddio, non era proprio quello che volevo dare a intendere anche perché penso che mi ritroverei ad esserlo anch’io in qualche misura in sto caso e non è esattamente il sogno della mia vita darmi della poco di buono! XD Mi trovo decisamente più affine all’interpretazione che ha colto Nykyo, ma tant’è! XD Grazie mille per i complimenti!

 

Nykyo

Aaaaaah, commenti lunghi e analizzanti, potevo morire di gioia ieri (Mary si accascia al suolo miagolando come una gattina). Aaaah, aaaaaah! Mary grida di follia come le fan di Radcliffe che vogliono la testa della Leung (porella….) Permettimi di rispondere con reverenza e devozione a questi tre commenti suddividendoli per atto, perché meritano tutti e tre, mentre tu sadicamente ti freghi le manine! XD

 

Atto I: La citazione piace da morire anche a me, è una delle mie battute preferite di Guerre Stellari (che può essere odiato dai fan quanto gli pare, io resto fedele a tutti e sei i film e pure a Jar Jar Bings! XDDD)! *ç* Dice tutto quello che nella storia non ho detto. Ma questo lo sappiamo io e te che ti sei spoilerata! XD

Un grazie a Gorge Lucas per l’essere esistito per noi suggettoni! *ç*

Son contenta che anche tu la trovi calzante, temevo di vederlo solo io. Ma te sei notoriamente genia! ^.^

Quella cosa dell’abbigliamento è stata una delle cose che più m’è piaciuto scrivere. M’è venuto anche facile pensare ai pensieri di Draco che non si lascia incantare dal Ragazzo che è sopravvissuto con la sua tenuta da bravo umile ragazzino campagnolo. Ma non si nota che odio Harry, nooooooh. 8) Tanto parla Draco (anzi, pensa Draco! XD), sono giustificata a dare sfogo a tutto quello che ho dentro! XDDD

Yess! XD

Che poi le fan mi possono dire quello che vogliono di Harry, resta un calamita-applausi tronfio, e perlomeno quanto ne scrivo io mi voglio proprio togliere la soddisfazione. ù_ù Sai che ho avuto la stessa impressione di sto Draco-Lucius? XD Mica era voluta. 0_o

Solo che mentre scrivevo mi veniva così e alla fine ho detto “vabbè evidentemente Draco sente il bisogno di emulare il padre morto per riviverne la memoria, lasciamolo fare, lasciamo che agisca come gli pare. Anche perché uno può dire quello che vuole della sua filmica parrucca, a me Lucius piace un sacco, non è un male che Dracuzzolo finisca con l’assomigliargli! XDD

Ma perché i miei personaggi mi scappano via dalla tastiera? T_T

Arrossisco per i complimenti, non ci sono più abituata! XD

Vado a mettermi la divisa di Hogwarts per fare più pena.

XDDDD

 

Atto II: Ho una precisazione da fare. Ma io che ne sapevo che ti piaceva così tanto Draco da essere la super pignola?! Non me l’hai detto! XD Non m’hai avvisata!!!! Se no col cavolo che mi mettevo a scrivere di lui, ma soprattutto col cavolo che te la passavo prima! XDDDD

E se veniva una vaccata?! 0_o

Brrrrr non ci voglio pensare, la vendetta della malevolenze bacchettata su Sirius dalla tremenda sottoscritta! Ma a parte questo, cioè, vuoi dirmi che io potevo risparmiarmi la fatica di scrivere tutta la fic, sarebbero bastate queste due frasi a descrivere Draco?

La mia pigrizia mi prenderà a calci fino a domani! XDDD

Aaaaaah, per Narcissa non c’era proprio il pericolo che la descrivessi meno che dignitosa, mi piace abbastanza come personaggio. XD Non dico che è nell’olimpo delle mie preferenze, anche perché spesso le fic me la fanno grandemente detestare, però non mi dispiace affatto, specie a seguito del sesto libro (sarò stata una delle poche ad apprezzare lo sforzo di come s’è umiliata di fronte a Severus per fargli salvare il figlio? 9_9 “Gran donna, Narcissa” XDD)! ^.^ Per cui non è stato uno sforzo. Ma accetto comunque l’applauso perché mica sono scema! XDDD

Sulla tenerezza… Ma avrei potuto anche tagliarla questa frase, ti dico la verità. Sono rimasta indecisa fino alla fine se tenerla! XDDD Solo che poi ho pensato che volevo un attimo parlare di Draco come di una persona che non odia la madre come invece leggo in metà delle storie che affronto. Non saranno i rapporti idilliaci che CERTAMEEEEEEENTE Harry avrebbe avuto con Lily, ma è amore pure quello. Se non altro è rispetto profondo.

Ecco, rispetto è la parola giusta.

Anche perché Draco non è tipo da esprimere affetto nel senso vero e proprio della parola. Quello “chiassoso” se così vogliamo definirlo! XD Specie in quell’occasione in cui, come dici giustamente tu, è spettatore e attore al tempo stesso. Ha comunque un’immagine da rispettare. Dentro e fuori le mura di quella stanza e non ci pensa proprio a svendersi a facili tenerezze come fa Potter. D’altronde è un Malfoy, mica Cotica.

Per i cuori, ci penseremo! XD

Per Draco, io te lo lascerei volentieri, ma poi Pansy chi la sente? XDDDDD Perché si lamenta a volte ma si amano parecchio (e non ci si accontenta mai di quello che si ha, e Ginny che grida perchè troppo da cartolina il loro amore, e Pansy che frigna... Oddio! XD), credo potrebbe diventare feroce.

 

Atto III: Hahahahaha sto capitolo lo adoooooro (per le soddisfazioni che mi sono presa, naturalmente, non per effettiva bellezza! XD)

Se ti consola Hermione è anche uno dei miei personaggi preferiti e intoccabili (ma solo sulla finzione libresca, Pedanzia è uguale ma le manca quella scintilla di simpatia e coraggio da brava Grifondora. E’ scema e basta! XD), per cui ci ho pensato bene prima di metterla in sto capitolo. Pensa che all’inizio doveva gridarlo Ginny, poi un uomo (indefinito, avevo pensato addirittura a uno dei Weasley – indefinito! XD). Poi alla fine ho scelto Hermione. La prima cosa che mi sono detta quando mi è venuto il flash è “Ma Hermione è tremendamente OOC se le faccio dire una cosa del genere, figurati, lei prede le difese persino degli elfi domestici che difesi proprio non vogliono essere, e la faccio gioire per…. Tu sai cosa (che aria di mistero! XD)”. E così è nata tutta sta riflessione e il capitolo a sé (prima Hermione che gridava era la fine del paragrafo con Ginny! ^_^).

Quella del corifeo è stata una genialata, mi amo un po’ per averlo scelto come termine per definire Hermione (io amo il teatro greco dell’antichità, si nota? Wè sono sempre una donna che in letteratura greca prendeva il 9 politico)! XDDD Anche quello è stato quasi casuale però (sono scema potrei dire che ci ho pensato giorni e invece…! XD), è il termine istintivo che m’è venuto in mente, più che altro perché nella scena fisicamente si impone sul coro di voci e di brusii con quel grido, e poi ho controllato bene nel dizionario di filosofia che ho a casa se mi poteva servire per qualche altro motivo. XD

Ho molto riflettuto sulle interpretazioni (perché di più interpretazioni si tratta! *ç* Arf!) che hai dato di Hermione. E di Draco che guarda Hermione. Prima di tutto permettimi di farti i complimenti per aver individuato subito e “smascherato” Draco quando dice che Hermione non se la caga di striscio. Altrochè se se la caga, ma non per un innamoramento o qualsiasi cosa si potrebbe pensare in casi come questo (odi et amo per intenderci! XD). Molto semplicemente, non è solo Narcissa ad avere il suo piccolo mondo antico che viene distrutto dall’incoscienza degli stolti, dai tanti.

Anche Draco, per quanto giovane, apparteneva a un mondo. Un mondo tutto suo in cui Hermione, per quanto le stesse sulle scatole, usciva dal coro, faceva le scemenze da “ti amo non ti amo” con Ron Weasley e altre cose così. Ora non ne è rimasto che l’involucro (rappresentato dai capelli sempre sciattamente slegati e crespi).

E non ne è felice.

Come dici benissimo tu, è deluso.

E’ un ragionamento egoista se vogliamo, quello di Draco, non dettato da una falsità di fondo. Cioè a lui che Hermione vada con Remus non importa davvero. Quello che lo sconvolge è che tutto si va sgretolando sotto i piedi, è la fine di un’epoca, del suo mondo.

Perché Hermione non si può davvero biasimare. Io perlomeno non la biasimo, e nemmeno tu, visto che addirittura la perdoni per essersi fata sommergere dal coro. Nel mio magico mondo di fantasia Hermione è, molto semplicemente, una ragazza che decide di vivere e di andare avanti. A suo modo continua ad uscire dal famoso coro, facendo la scelta che tu giustamente definisci “riprovevole” di non scegliere il lutto. La si potrebbe biasimare di fare le cose di nascosto, ma il gruppo di Potter non perdona. O, nonostante il tuo debole anticonformismo, sei dentro, o sei fuori. E abbandonare il lutto di Ron (che non è una scelta fatta a cuor leggero già di per sé perché Ron lo amava) per stare con uno molto più anziano di te, che tra l’altro non è Ron, è decisamente una cosa da “scomunica”. Paradossalmente Hermione non è mai stata tanto fuori dal coro come adesso che grida a viva voce la sua unione al resto del gruppo.

Sai che amo da morire la coppia Hermione/Remus, quindi mi piace pensare che il loro sia vero amore. XD Mi devo togliere le soddisfazioni fino in fondo, non si scampa! XDDD Per cui sì, mi piace pensare che il suo sia un giocare a punirsi, anche perché non è con la gioia in cuore che dice “vabbè amavo Ron, ma chissenefrega”. XD Cioè, non funziona così. Penso che Hermione (penso=mi piace pensare! XD) abbia distinto tra l’amore per Ron (non insincero, ma infantile e d’abitudine) con quello per Remus che è adulto e più “vero”. Però Ron c’è ed è impossibile negarlo. E bene o male anche inconsciamente c’è la sensazione di essere sporca, di star facendo un torto a una persona che non c’è più, e quindi “fa giustizia” su se stessa, punendosi.

Che temone! XDDD

Ma ci tenevo a scrivere ste righe e me ne hai dato la possibilità col tuo splendido commento, Hermione la adoro troppo! XDDDDDD

 

[1] Naturalmente i cori a cui si riferisce Draco sono quelli del teatro greco, ovvero un gruppo di uomini che entra in scena alla fine del prologo e rappresenta un po’ la “coscienza” della tragedia. Il coro canta un testo composto in metri lirici. Il capo del coro è il Corifeo della nota I nell’atto III.

In questo frangente, si definiscono stasimi (fermi) tutti i canti del coro successivi a quello dell’entrata in scena e che dividono un episodio (ovvero l’atto) dell’opera dal successivo.

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Capitolo 5
*** Atto V ***


Nuova pagina 1

Essendo questo l'ultimo capitolo

Risponderò ai commenti man mano in fondo alla fic.

Intanto ringrazio chi mi ha seguito fin qui! ^_^

 

(ho risposto ai commenti il 16/12/2006)

 

COMMEDIA IN CINQUE ATTI

 

 

Atto V

Solo alla fine, quando siamo soli, Potter mi guarda.

Mi si chiede di far parte della commedia.

Io che finora ho osservato in silenzio.

Lui sul palcoscenico invaso di luce.

Io all’ombra di un loggione.

Ha gli occhi verdi puntati su di me.

Mi squadra, mi sfida in maniera nuova.

Non è il solito sguardo infantile di sincero disgusto che era anche il mio e che solo ci ha uniti nell’odio in tutti questi anni. C’è una luce quasi lasciva di trionfo nel suo sguardo, nel modo in cui crede di aver sconfitto e distrutto il male.

Pare aver dimenticato che il male non si sconfigge mai.

E che quasi mai si manifesta in forma di individui unti e neri.

Ed è buffo a pensarci, perché col male ci convive da una vita intera.

Lascio che le mie mani giacciano mollemente adagiate in grembo, in una contrapposizione strana con le mani di Potter che convulsamente si aprono e chiudono, i piedi ben piantati al suolo e il volto teso in una maschera di collera irrequieta.

Ha avuto la sua vendetta, l’assassino di Silente è morto.

Eppure sembra non trovare mai la pace che cerca.

E’ questo il triste destino dell’eroe trionfatore.

Senza antagonista non ha ragion d’essere.

Non esiste.

Lo sappiamo entrambi.

Di eroi ce ne sono troppi al mondo.

Lo capisco quando vedo cedere quel brillio arrogante.

E’ questione di un istante, ma mi ritengo comunque soddisfatto.

Senza esitare lascio che le mie labbra si tendano in un sorriso di muto e pietoso cordoglio mentre lentamente mi alzo a rendergli omaggio: piego impercettibilmente il capo in un inchino e sollevo le mani, battendo i palmi l’uno contro l’altro nella sentita imitazione di un applauso la cui eco si perde riecheggiando tra le pareti vuote, in un anelito d’aria venuta da chissà dove che smuove leggero il velo sull’arco.

C’è un sorriso, un sorriso vero, a sferzarmi il viso come una ferita.

E assordato dal sapore dolce del suo silenzio affranto, lentamente mi lascio alle spalle gli ultimi barlumi di quello spettacolo divertente che mi sono concesso in questa malinconica, noiosa sera d’estate, avanzando tra corridoi deserti.

Gli spettatori sono andati tutti a casa, sgravati ormai della catarsi[I].

Quanto credi che impiegheranno a dimenticare l’eroe della piece[II], Potter?

Esistono infinite commedie al mondo.

Inesauribili mascheramenti.

Tu sei uno dei tanti.

 

 

= Fine =

 

Risposte individuali alle brave anime sante che mi hanno commentata fino alla fine, visto che non credo ci sia bisogno di note di fine fic a parte un grazie generale e sentitissimo! ^_^

 

SeRe: Ah, se ti piacciono le cose introspettive troverai in me l'amore della tua vita. Sono una pippomane mentale di dimensioni bibliche! XDDDD Non a molte piacciono però, son contenta quando trovo persone che trovano interessante quello che scrivo. Spero di aver descritto fino alla fine un Draco Interessante dandogli il giusto spessore e soprattutto dignità. Un grazie enorme per il tuo commento! ^_^ Non ci ho messo molto a postare, hai visto? ^_-

 

Elentari: Ehi, accidenti, grazie mille! XDDDD Mi rendo conto che le cose troppo originali non vengono molto apprezzate in genere , quindi recensioni così entusiastiche mi riempiono di gioia! ^_^ Non sai quanto, per cui grazie davvero, di cuore.

 

Sara: Ti ringrazio molto per avermi seguito fino alla fine, sono contenta che tu abbia apprezzato questa storia. Più che essere un'idea di Draco è una triste verità quella dell'eroe che senza il suo antagonista non è niente. ^_-

 

Slytherina: Rispondo immediatamente alla tua domanda. Ho fatto il liceo classico (dove avevo una venerazione FOLLE per la drammaturgia greca al punto che riuscivo a risollevarmi dignitosamente dalle mie disastrose versioni con il 9 politico in orale) E ho fatto teatro, per cui un po' di passione ce l'ho alle spalle! ^_^ Se sono riuscita a esplicarla non può che rendermi felice. E ammetto di accogliere con non poca soddisfazione la tua dichiarazione sul mio totale smembramento di Harry! XDD No è un segreto il mio odio per il personaggio, non è un segreto soprattutto che Draco odia Harry (oddio, lo odiava a dire il vero. Ora più che altro lo compatisce). Era il minimo che si comportasse in maniera  assolutamente insopportabile. Lo trovo come il più bello dei complimenti. Grazie di cuore! ^^

 

Nykyo: Atto IV e V: Dico, ti rendi conto di quanto sono stata insultata? Illazioni, illazioni, io amare Piton? Scherzeremo! XDDDDD No, dai, scherzi a parte… Il mio non amore per Severus è notorio. Per quanto io possa amare le vostre storie, e tanto, Piton non sarà mai nelle mie corde, per quanto si sforzi di farmi tenerezza (ma questo non glielo diciamo, se diciamo che in certe storie mi fa tenerezza minimo mi strangola con una guepiere – perché la guepiere? Mah! XD). Non è un personaggio che io trovo bello (ma nemmeno voi, altrimenti amereste un altro personaggio) o erotico (lì ci differenziamo ma che problema c’è, meno concorrenza con Sirius! XDDD). Però sostanzialmente il suo fascino lo trovo nell’antipatia che mi suscita, solo che c’è sempre il pericolo che questo mi porti a scrivere di un Severus brutto e cattivo ma soprattutto senza spessore. Cosa che mi porterebbe ad essere MINIMO frustata dalle mie beta (specie da una bastardissima che non mi dice che sta ai Malfoy come io ai Licantropi! XDDDD) ma son dettagli! XD

Che ne è venuto fuori, vediamo. Dunque mi chiedi che ha in cuore Severus. Io te lo direi anche che ha, perché me la sono pensata (tecnicamente avrei potuto fare una cosa in prima persona, ma ammetto che m’avrebbe dato molto meno gusto e avrebbe trasceso dal protagonista assoluto, che è Draco, benché si creda spettatore e nulla più), però penso che toglierebbe il gusto alle pitoniche di pensarsela un po’ come gli pare. Se questo Severus rida perché effettivamente desideroso di morire, per schernire quella gente che si è rivelata esattamente come lui sapeva che fosse, per rassicurare Draco, per mille motivi, non credo sia importante.

L’unica cosa che a me piace di lui, che me lo rende affascinante e mi ha spinto a scriverne, è la sua ambiguità. Una bontà o una cattiveria netta me lo fanno apparire talmente poco interessante che pensarci su e scriverci mi diventa davvero complicato. I personaggi lineari o troppo definiti, mi annoiano. Anche Draco, mi piace, perché non è né buono né cattivo. Sirius e Remus nemmeno li stiamo a nominare! XD Se si è notata l’ambiguità son solo contenta! XD

In effetti, io lo vedo come l’hai spiegato te (solo che non mi ci sono mai soffermata a pensarci bene, perché non mi interessava per dirla in maniera spicciola! XD). Compresa la devozione assoluta per Silente (che lo accomuna un po’ a Remus per la tua gioia! XD)

Ora, tutti liberi di non essere d’accordo con la mia visione dei fatti! XDDDD

Andiamo oltre… Per quanto tu lo veda protagonista (‘ccidenti! XDD) il fulcro di tutto è Draco. Per me era ovvio che Severus avesse più spessore e più spazio, perché tra Harry. Ginny, Hermione, Pansy, blablabla (sua madre non la conto, non è che non tenga a lei, ne ignora volutamente il dolore per non umiliarla) Severus è qualcuno che per Draco ha veramente contato qualcosa. Cioè il motivo per cui il capitolo è più lungo non è perché abbia avuto una sorta di rivelazione, era perché per Draco Severus era un amico, un professore, l’uomo che gli ha salvato la vita, era un po’ tutto. Era un suo pari, alla fine, come hai notato te! ^_-

E meritava un tributo lungo. Per tornare al discorso che fai nella reccy al capitolo V, non è che Severus appaia più importante di Voldemort perché lo sia (per Harry un nemico vale un altro, basta avercelo. E IN QUEL MOMENTO il nemico che ha di fronte è il più importante. Infatti alla fine vorrebbe designare Draco come nemico, lo guarda, lo fa partecipare allo spettacolo, lo “rende protagonista”. Ma Draco non ci sta, e rompe la catena), ma perché per Draco lo è. Per quanto si atteggi a spettatore, il protagonista è solo lui, la storia la costruisce lui. E’ Draco che pensa che Severus meriti rispetto, non necessariamente Mary.

Questo il succo della cosa. ^_^

Intendiamoci, questo lo spiego solo per chiarezza, non perché mi sia veramente offesa (fossero questi gli insulti! ^_-). Io son molto contenta di essere riuscita a passare per una che addirittura fa venire i dubbi sul mio presunto amore per Severus, o che passa per Malevolence. Pensa se non ci riuscivo, se si fosse notato che come personaggio non mi piace. Sai che schifezza sarebbe venuta? XDDD Mi sono immedesimata in una persona che non la pensava come me e ho provato a vedere che ne veniva fuori. Il risultato mi ha veramente lusingata se una pitonica del tuo rango è arrivata a parlare del mio amore per Severus, ti pare? ^_- Oddio, sinceramente parlando, non so se sono convinta o meno che Piton meriti rispetto, ti dirò. Da un lato sono per la dignità umana conferita a chiunque, a meno che proprio non se lo meriti (ma sarebbero discorsi seri su altre cose e non è questo il luogo! XD), dall’altro io comprendo l’accanimento gratuito dei Malandrini e lo appoggio perché, e ti farà storcere il naso sentirlo, lo so ma te lo dico lo stesso, col suo atteggiamento se la cercava (per la famosa legge del cortile).

Non mi sono mai soffermata a pensarci bene. Qui ho deciso di propendere per la prima ipotesi ignorando il suo atteggiamento perché è quello che avrebbe fatto Draco. Tutto qui! ^_^

Sulla morte del Velo, vuoi i retroscena? XD

Il motivo autentico che mi ha spinto a buttarcelo là?

Senza scherzi?

Ok.

Semplicemente volevo una morte onorevole e dignitosa, lo ammetto. Non volevo vendicarmi né volevo fare Malevolence! XD

A dire il vero, non ci ho pensato assolutamente! XD

La non-presenza di un cadavere o di un corpo svuotato dell’anima secondo me è il massimo grado di dignità per una persona che come Severus (secondo il mio modo di vedere) si occupa poco del corpo e assai della mente. Era giusto che svanita la mente non restasse nemmeno il corpo. Questo naturalmente non è un ragionamento che hanno fatto i “buoni”. Il loro è stato “ce lo caviamo di mezzo e non dobbiamo nemmeno occuparci della salma” (visto che come hai notato sagacemente tu, i Dissennatori non sono reperibili e poi sarebbe stato comunque un impiccio averlo in quelle condizioni).

Il rapporto Harry/Draco è stata la mia spina nel fianco, lo ammetto! XDDD Io odio Harry, lo deteeeeeeeesto e il Drachetto infantile dei libri non è proprio il mio sogno erotico, lo ammetto. Una slash tra i due sarebbe impensabile, non ci riesco! XD Poi mi dispiace per Draco. Che dicono delle Serpi, ma Harry è un bel meschino, se la dovessi fare la farei con Harry che si approfitta di Draco in qualche maniera sconfitto. 9_9 non mi verrebbe in mente altro modo per quanto mi sta sulle scatole. Il resto su Harry e Draco e sul bisogno di un nemico l’ho detto più su! XD

Basta, se no ci annoiamo tutti.

Draco ammetto che piace anche a me per come l’ho descritto. Penso che molti potrebbero definirlo OOC rispetto a quello dei libri, io non credo. Perché per quanto Draco possa essere effettivamente stato un bambino meschino, vigliacco e figlio di papà, c’è pur sempre stata una guerra e con le guerre si cresce. Si muta. Lo dice anche di Hermione. Per questo la capisce tanto. Mentre invece non capisce e quasi disprezza Ginny perché non cambia mai per il suo pubblico, nemmeno la guerra l’ha fatta finire di diventare la bambolina dell’eroe (per come la vede lui, eh?). Su questo discorso, torniamo brevemente a Piton. Draco per questo ragionamento Piton lo dovrebbe disprezzare, perché è sempre uguale a se stesso, non è cambiato di una virgola. Però gli concede l’onore delle armi, e tutto il rispetto possibile, perché per lui è stato un grande uomo.

L’applauso ci voleva.

Mi sono tolta un sassolino dalla scarpa. XDDDDDD

Per il resto, ma io che devo fare a parte amarti affettuosamente per ste recensioni stupende? XDDDDDD

PS: Il cappello se lo mangiava Rockerduck non Gastone! ^.^ (firulì come sono antipatica)

 

Ida: Atto I. Ecco, prima recensione e già comincio ad arrossire. Ti ricordi ancora di “Ed è allora che vedi la luna”, incredibile (che lo sappiamo tutti quanto a quella storia sia affezionata, praticamente è il mio manifesto alle WolfStar! XD). ^_^ Va detto che è normale che tu abbia accantonato le mie storie, scriviamo di fandom completamente diversi. Io profonda amante di Sirius, scrittrice prevalentemente di Slash, tu devotamente vicina a Severus rigorosamente con le sue brave donne accanto (o da solo, certo, ma sempre rigorosamente etero! ^_^). Per cui, sono cascata dalla sedia quando la nostra spia spifferona mi ha detto che ti aveva pubblicizzato la mia fic (credo di aver risposto con un CHEEEEEEEEEEE?! Con altre 40 o 50 E alla fine! XD). Perché te dici di temere il mio giudizio su Sirius, ma credi che per me non sia l’inverso con Severus? ^_- Siam specialiste feroci nei rispettivi campi, mica cotiche. ^_- Azz, si spera che sia migliorata un po’ a scrivere dall’anno scorso (anche se secondo me quella resta il mio lavoro migliore. Non ci posso far niente. Lo amo! Se si può amare uno scritto come un figlio, quella storia è il mio.), ma sentirselo dire da qualcuno di esterno (poi da te! ^_^) è sempre un gran piacere. E’ che amo da morire il teatro, specialmente quello classico, per cui l’ho proprio sentita addosso l’atmosfera, con le luci e tutto. Se è arrivato anche a te, non ho che da esserne felice e fiera! ^_^

Ah, son contenta che ti son piaciute le maschere e le hai notate, le ho messe per un motivo preciso. Somigliavano a quelle bianche da Mangiamorte! ^.^

Atto II: Parli di Draco… Su Draco non ho nulla da sindacare, né su quanto hai detto nel capitolo precedente, né su quello che hai detto in questo. L’hai afferrato talmente in pieno che viene il dubbio che tu mi legga nella testa (il che mi preoccuperebbe, spesso mi sogno roba slash, potresti uscirne traumatizzata! XD). Mi viene anche il dubbio, per un momento, che tu abbia parlato con Ny di questo Draco che fa tanto Lucius, perché è la stessa identica cosa che mi ha detto lei! Se non ci hai parlato, wow, ho fatto un gran bel Draco (mi piace Lucius! ^.^) Pansy ammetto di non essermela mai calcolata finora (né in bene né in male. Scrivendo solo di Grifondoro è normale…): nelle fic la leggevo sempre come la donnina di malaffare di turno, solo perché era serpeverde e Draco doveva andare a fare porcate con Harry e lei passava per la femmina arpia. Volevo solo farla un po’ diversa e darle un po’ di dignità (Narcissa è tutto un altro discorso, io AMO Narcissa, e non esiste che la veda sottomessa a chicchessia nemmeno per un momento. Infatti quando dicono che davanti a Piton a Spinner’s End si umilia mi faccio sempre un animale! XD)! ^.^

Su Potter and Co… Ammetto di non sopportare Harry. Ho per lui un odio viscerale che non può essere confusa con la semplice antipatia. E anche Ron lo sopporto poco. Ma gli altri, ammetto di trovarli tutti assolutamente adorabili. Ginny per esempio la adoro, è stupenda. Ma qui purtroppo non sono io a parlare, ma Draco, il punto di vista è il suo e lui sicuramente Ginny non la adora quanto me. ^_- Però caspita, devo essere stata davvero convincente se hai pensato che li odiassi davvero tutti! ^.^ Ti bacerei!

Atto III: Qui continuiamo un po’ il discorso di prima. Io amo Hermione Granger e amo Remus Lupin (Remus/Hermione è una delle coppie che più i piacciono in assoluto. Sì, si possono amare le Sirius/Remus e le Remus/Hermione, ne sono la prova vivente! XDD), e non ho fatto altro che metterli insieme nel modo più realistico possibile. La loro non poteva essere un’unione felice, tutta rose e fiori, vuoi perché Hermione era la promessa sposa di Ron (mi sono tolta una soddisfazione facendolo sbranare da Fenrir, sono mesi che dico che se la Rowling vuole farmi felice deve farlo schiattare così! XD), vuoi per l’atteggiamento insopportabile di Remus con le femmine che osano dirgli “mi piaci”.

Ti riporto una risposta che ho dato a Ny in un capitolo precedente, per farti capire un po’ meglio questo mio punto di vista, sul perché il trattare in questo modo i due è stato un atto di amore e rispetto per i personaggi e non un accanimento o un modo di farli soffrire.

Non lo farei mai. Non a Remus e Hermione.

(Metto delle note esplicative dove occorre, non preoccuparti! ^_^)

Hermione non si può davvero biasimare. Io perlomeno non la biasimo, e nemmeno tu, visto che addirittura la perdoni per essersi fatta “sommergere dal coro” (cioè di essersi unita alla schiera dei buoni con quel commento decisamente poco felice che grida nel capitolo). Nel mio magico mondo di fantasia Hermione è, molto semplicemente, una ragazza che decide di vivere e di andare avanti. A suo modo continua ad uscire dal famoso coro, facendo la scelta che tu giustamente definisci “riprovevole” di non scegliere il lutto. La si potrebbe biasimare di fare le cose di nascosto, ma il gruppo di Potter non perdona. O, nonostante il tuo debole anticonformismo (quello di Hermione che faceva l’anticonformista difendendo gli Elfi domestici, per dirne una), sei dentro, o sei fuori. E abbandonare il lutto di Ron (che non è una scelta fatta a cuor leggero già di per sé perché Ron lo amava) per stare con uno molto più anziano di te, che tra l’altro non è Ron, è decisamente una cosa da “scomunica”. Paradossalmente Hermione non è mai stata tanto fuori dal coro come adesso che grida a viva voce la sua unione al resto del gruppo.

Sai che amo da morire la coppia Hermione/Remus, quindi mi piace pensare che il loro sia vero amore. XD Mi devo togliere le soddisfazioni fino in fondo, non si scampa! XDDD Per cui sì, mi piace pensare che il suo sia un giocare a punirsi, anche perché non è con la gioia in cuore che dice “vabbè amavo Ron, ma chissenefrega”. XD Cioè, non funziona così. Penso che Hermione (penso=mi piace pensare! XD) abbia distinto tra l’amore per Ron (non insincero, ma infantile e d’abitudine) con quello per Remus che è adulto e più “vero”. Però Ron c’è, c’era e le è rimasto nel cuore in maniera indelebile con la sua morte, ed è impossibile negarlo. Secondo me un po’ lo odia per quello che le fa provare, perché “tradire” un morto è peggio che tradire un vivo. E bene o male anche inconsciamente c’è la sensazione di essere sporca, di star facendo un torto a una persona che non c’è più, e quindi “fa giustizia” su se stessa, punendosi e negandosi l’abbandono a un sentimento di cui si colpevolizza.

Per il resto, mi verrebbe da arrossire senza aggiungere altro! XD Una cosa però la dico. Il mondo che si sta sgretolando è anche quello di Draco. Il suo mondo non è certo quello di Narcissa, coi suoi fasti e i suoi oscuri splendori. E’ la scuola, è litigare infantilmente con Harry, è vedere la Granger difendere i diritti degli oppressi, cose così, ma che comunque si distruggono. Solo che Draco reagisce accettandolo perché, lo dice lui stesso, le cose mutano.

E che ci si può fare?

Sei sempre troppo gentile e carina con me, imbarazz! ^-^

Atto IV: Un altro temone! XD Ma non si nota che te e Nyky avete una passione sviscerale per il buon vecchio Severus, noooh! XD

Parto subito con una cosa antipatica, il tuo Sirius. ^_^ Antipatica perché mi permetto di darti un consiglio da saccentella benché abbia solo 23 anni. Se devi delineare un personaggio che proprio non ti entra nel cuore (può succedere, per quanto ci somigli, non è così assurdo), la cosa da evitare all’inizio è farlo scontrare/incontrare da subito col tuo personaggio per eccellenza. Per esempio, io non ho proprio avuto il coraggio di scrivere subito quella Sirius/Severus da bambini perché per quanto io avessi tentato di metterci tutto l’impegno possibile per non farlo, per quanto si fosse notato la cura e lo sforzo che ci avrei messo, avrebbe significato far completamente scomparire Severus e rendere Sirius il protagonista assoluto attorno cui l’altro avrebbe ruotato inevitabilmente (perché Sirius ormai me lo mastico e lo sputo come gomma da masticare, Severus non l’ho mai nemmeno considerato nelle mie storie). Perché un personaggio che proprio non ci riesce a piacere bisogna studiarselo e farlo muovere da solo, prima, capirlo un po’ (e posso capire che per te possa risultare piuttosto dura visto che somigliandoti tanto vuol dire anche guardarsi dentro e mettere parecchio in gioco in una fic che andrà sotto gli occhi di tutti). Poi lo scontro/incontro. Altrimenti ne uscirà sempre perdente. Anche adesso infatti faccio fatica (per non parlare di quel Regulus di “ed è allora che vedi la luna, davvero bidimensionale: a rileggerlo adesso, dopo aver scritto Lo Smistamento, mi vergogno da matti! XDD), ma non dispero, ce la farò a bilanciarli! ^.^ Forza e coraggio anche a te, che come primo tentativo e non piacendoti affatto Sirius te la sei cavata più che dignitosamente!! ^_^ Secondo me riusciresti anche a farmi commuovere parlando di Sirius! ^_^ Ma non ti sto forzando per poter leggere più storie con Sirius, nooooh! XD

Bene, allora passiamo al capitolo adesso! XD

Sì, senza dubbio è il capitolo più lungo.

Senza dubbio il più intenso.

D’altronde Draco lo “dedica” all’antagonista, ad un amico/professore/salvatore/tutto, non alla prima Granger che passa. ^_- E lo dedica anche a un concetto molto importante della storia. “La storia la fanno i vincitori”. Chi vince è il buono e riscrive la storia. I buoni hanno deciso che Harry Potter, con la sua divisa di scuola e gli occhioni verdi e luccicanti, era l’eroe, e che il brutto e unto Severus era il male e andava distrutto (ma è davvero così offensivo essere definito “male” in questa società che descrivo? Non sarà invece un titolo onorifico, uno per il quale valga la pena di sorridere anche in punto di morte? ^_-). Sta qui la giustizia dell’ingiustizia. Draco questo lo capisce. Non riesce a comprenderlo fino in fondo perché Severus è una persona per cui ha provato grande rispetto, e soffre, però capisce la situazione.

Nella prossima fic con Severus (che chissà quando scriverò, mica è facile! XD) non morirà nessuno, giuro! XD Lo ammetto, qui l’h ammazzato per vendicarmi un po’ di Ny e Ale che mi ammazzano sempre Sirius dietro il velo. D’accordo che lo decide la Rowling ma non stiamolo a rimarcare, qui c’è gente che soffre! XD Ma a parte quello c’è un altro motivo per la scelta del velo, molto più semplice.

L’ho spiegata a Ny, ma riporto.

Semplicemente volevo una morte onorevole e dignitosa, lo ammetto. Non volevo vendicarmi né volevo fare Malevolence!

A dire il vero, non ci ho pensato assolutamente! XD

La non-presenza di un cadavere o di un corpo svuotato dell’anima secondo me è il massimo grado di dignità per una persona che come Severus (secondo il mio modo di vedere) si occupa poco del corpo e assai della mente. Era giusto che svanita la mente non restasse nemmeno il corpo. Questo naturalmente non è un ragionamento che hanno fatto i “buoni”. Il loro è stato “ce lo caviamo di mezzo e non dobbiamo nemmeno occuparci della salma” (visto che come hai notato sagacemente tu, i Dissennatori non sono reperibili e poi sarebbe stato comunque un impiccio averlo in quelle condizioni).

Su Severus… No, non lo amo, lo ammetto. ^_^

Lo rispetto, questo sì, nei limiti del possibile perché ha un atteggiamento nei confronti della vita che proprio non sopporto, però amarlo proprio no.

Non potrei. ^_^

Anche qui, cito una mia precedente risposta! ^_^

Il mio non amore per Severus è notorio. Per quanto io possa amare le vostre storie, e tanto, Piton non sarà mai nelle mie corde, per quanto si sforzi di farmi tenerezza. Però sostanzialmente il suo fascino lo trovo nell’antipatia che mi suscita, solo che c’è sempre il pericolo che questo mi porti a scrivere di un Severus brutto e cattivo ma soprattutto senza spessore.

L’unica cosa che a me piace di lui, che me lo rende affascinante e mi ha spinto a scriverne, è la sua ambiguità. Una bontà o una cattiveria netta me lo fanno apparire talmente poco interessante che pensarci su e scriverci mi diventa davvero complicato. I personaggi lineari o troppo definiti, mi annoiano. Anche Draco, mi piace, perché non è né buono né cattivo. Sirius e Remus nemmeno li stiamo a nominare (li descrivo in maniera decisamente ambigua, anche loro)!

Andiamo oltre… Per quanto tu lo veda protagonista (comprensibile) il fulcro di tutto è Draco. Per me era ovvio che Severus avesse più spessore e più spazio, perché tra Harry. Ginny, Hermione, Pansy, blablabla (sua madre non la conto, non è che non tenga a lei, ne ignora volutamente il dolore per non umiliarla) Severus è qualcuno che per Draco ha veramente contato qualcosa. Cioè il motivo per cui il capitolo è più lungo non è perché abbia avuto una sorta di rivelazione, era perché per Draco Severus era un amico, un professore, l’uomo che gli ha salvato la vita, era un po’ tutto. Era un suo pari, alla fine. E meritava un tributo lungo.

Per quanto si atteggi a spettatore, il protagonista è solo lui, la storia la costruisce lui. E’ Draco che pensa che Severus meriti rispetto, non necessariamente Mary.

Sinceramente parlando, non so se sono convinta o meno che Piton meriti rispetto, ti dirò. Da un lato sono per la dignità umana conferita a chiunque, dall’altro io comprendo l’accanimento gratuito dei Malandrini e lo appoggio perché, e ti farà storcere il naso sentirlo, lo so ma te lo dico lo stesso, col suo atteggiamento secondo me se la cercava (per la famosa legge del cortile), perché io ho avuto un approccio tutto diverso da piccola, il suo non riesco a capirlo, mi irrita.

Qui ho deciso di propendere per la prima ipotesi ignorando il suo atteggiamento perché è quello che avrebbe fatto Draco. Tutto qui! ^_^

Intendiamoci, questo lo spiego solo per chiarezza, non perché mi sia offesa a sentirmi dire che amerei Severus (ci mancherebbe, fossero questi gli insulti mi fare prendere “a male parole” tutti i giorni! ^_-), e anche per tirarmela un po’, lo ammetto, perché il fatto di aver fatto venire il dubbio a una pitonica come te che io possa amare Severus è un grande, grandissimo risultato, vuol dire che sono riuscita a immedesimarmi bene nei pensieri di Draco.

E sono molto contenta! ^_^

(anche se per te deve essere frustrante leggere di un mondo che non gli conferisce la giusta dignità, di un Severus che solo in se stesso, e in Draco, che però non degna di uno sguardo, la può trovare. Posso capirlo.)

E no, non mi hai offesa affatto paragonandomi a Silente (che detto tra noi, io chiamo “il gemello albino di Voldemort, per motivi troppo lunghi da spiegare! XD), o a Mac e Egle. Per due motivi principali, che noi non andremo a dire alle interessate o mi percuoteranno a lungo e violentemente. XD

Motivo numero uno: credo di non aver mai letto una storia di Egle in vita mia. Nemmeno la slash con Draco che si sdoppia. Niente. Non chiedermi perché non l’ho fatto, non mi deve essere capitata l’occasione (in fondo lei parla di Serpeverde! ^.^)

Motivo numero due: trovo che Mac scriva di uno splendido Lucius Malfoy, mi sono persino ritrovata a pensare che lo descrivesse molto meglio di quanto non faccia con Voldemort. Quindi se il mio Draco somiglia a Lucius, somiglia al suo Lucius, e penso che farò un volo a un metro da terra prima di continuare questa recensione! XDDD Di un Draco descritto da Mac credo di non aver mai letto.

Sulla tua domanda, sì, penso di essere una Grifondoro in piena regola, per come intendo io i Grifondoro, cioè. Mi sono sempre rifiutata, andando controcorrente lo ammetto, di pensare ai Grifondoro come “ai buoni”, e la cosa mi ha sempre tremendamente affascinata (questo lato oscuro del bene). Godric premia il coraggio, i Grifondoro sono coraggiosi, non buoni o retti o leali (quelli sono i Tassorosso). Coraggio è anche quello di Peter di scontrarsi con i suoi amici di sempre (come dice Silente a Neville alla fine della Pietra Filosofale). Il coraggio non elimina la meschinità e la scorrettezza (e chi meglio di te potrebbe saperlo, con Severus preso di mira da 4 persone?), non elimina altre qualità decisamente meno nobili (arroganza, egocentrismo, cattiveria, falsità). Allo stesso modo Serpeverde non significa cattivo, ma significa essere scaltri, astuti, e desiderosi di portare a compimento opere grandi. ^_^ Per cui se te sei idealista o io riesco a descrivere i buoni come una banda di ipocriti (cosa orribilmente realistica, anche se ammetterlo non mi riempie di gioia), non significa che le “nostre” Case non ci appartengono (l’unico problema di Sirius è che è poco astuto, altrimenti sarebbe un Serpeverde splendido! *.*)! ^_-

Ciò non toglie che detesti Harry e detesti gli eroi che si mettono in mostra come lui! XDDD

Atto V: Uff, la fine! XDDDD Una fine che mi fa diventare viola, tanti complimenti tutti messi di fila! XD Sì in effetti alla fine è venuta corta (tenendo presente che l’ho scritta in un pomeriggio questa fic). Meno male. Pensa a tenere questo ritmo per pagine e pagine! XD Io i concetti complicati proprio non li riesco a gestire (e poi mi ostino a farli, sarò matta? XD) se son brevi tanto meglio. Però è strano, perché in genere sono una graforroica. XD

O insomma, basta, sto tergiversando perché sono imbarazzata dai complimenti stupendi che mi fai. Da fic Writer sai bene quanto simili apprezzamenti diano soddisfazione a una persona. Non tanto la lunghezza della recensione, quanto aver dato la possibilità a una persona di emozionarcisi e viverla, col cuore e non con la testa. Per questo, pur apprezzando il gesto di recensirla sul Comitato ( o di postarla su MS, cosa di cui sarei felice! ^_^), devo ammettere, col rischio di sembrare ingrata, che la cosa che più mi riempie di gioia è il fatto che tu l’abbia apprezzata!

E che mi abbia apprezzata come scrittrice, naturalmente. ^_^

Se poi ti farò venire malauguratamente (XD) la voglia di leggere di Sirius e fartelo apprezzare almeno un po’, prima o poi, sarà un grossissimo risultato ulteriore. ^_^

Mille grazie per questi commenti splendidi.

 


[I] Catarsi (Dal greco katharsis, "purificazione"): per Platone è la liberazione dal corpo per opera della morte, vista come ritorno dell'anima alla perfezione dopo la costrizione limitante vissuta entro la materia.

In senso più ampio, il termine prende il significato di eliminazione delle impurità e dei gravami dello spirito ("procedimento catartico": processo attraverso il quale ci si libera delle impurità dello spirito e si ritorna a uno stato di purezza originaria). La Poetica di Aristotele individua la catarsi come il liberatorio distacco dalle passioni rappresentate nell'opera letteraria, distacco che interviene nel momento in cui si coglie la razionalità celata negli eventi.

In psicanalisi è un termine utilizzato per la prima volta nel 1895 da Sigmund Freud e Joseph Breuer nei loro studi sull'isteria per indicare la liberazione di emozioni, alla base di tensioni o ansia, grazie al recupero di pensieri o ricordi.

 

[II] Piece: è la piece teatrale, l’opera, la commedia.

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