Love me or leave me at London.

di Ali1D
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Presentazione ***
Capitolo 2: *** L'inizio di una vera amicizia. ***
Capitolo 3: *** “Bhè, sai chi era?..." ***



Capitolo 1
*** Presentazione ***


Presentazione

Ciao, io sono Elisabetta, ho 16 anni e vengo da Roma, ma purtroppo ho dovuto lasciare quella stupenda città per colpa del lavoro di mio padre.. dove vivo adesso? Io vivo a Londra con i miei genitori e mio fratello Josh. Anche Londra è una bellissima città, ma quando ci siamo trasferiti per me è stato davvero duro lasciare tutto, la scuola, gli amici, il primo amore e tutte le persone con cui ho trascorso i primi 13 anni della mia vita.. ancora adesso, quando penso alle uscite in centro con le amiche o il sabato sera con gli amici, qualche lacrima mi scende perché ricominciare una nuova vita per me è stato molto difficile.. i miei amici mi vengono spesso a trovare e spesso vado io da loro, ma non è più come una volta. Credo che la cosa più dura sia stata lasciare la mia migliore amica Chiara.. quando le ho detto che mi dovevo trasferire non mi ha voluto parlare per una settimana, la settimana più brutta della mia vita. Ricordo quel giorno, quello della partenza, come se fosse ieri: all’aeroporto mi avevano accompagnato Chiara e Leonardo. Chi è Leonardo? Vi chiederete. Leo è stato il mio primo amore se non amico di infanzia.. è la persona più dolce del mondo e vederlo piangere quel giorno mi ha spezzato il cuore.. dicevo: mi hanno accompagnata fino al check in e una volta lì… Chià:  “Ci mancherai tesoro :’)” mi disse mentre la prima lacrima cominciava a farsi strada sul suo dolce faccino Io: “Pure voi mi mancherete :’)” dissi abbracciandola. Leo: “Se io sono di troppo me ne vado eh!” disse cercano di abbozzare un sorriso per fermare le lacrime. Io: “Ma che scherzi!?! Non ti sbarazzerai di me così facilmente!” dissi infilandomi sotto le sue braccia.. ho sempre amato i suoi abbracci, sono così caldi e affettuosi che ti fanno dimenticare ogni problema in un istante. Dopo due secondi nelle sue braccia si infilò tra di noi anche Chiara e cominciammo a piangere come disperati (?). Appena ci staccammo Chiara disse: “Appena arrivi chiamami, voglio sapere tutto e, mi raccomando, ogni sera su Skype.. sappi che ti penseremo sempre e ti verremo a trovare più volte possibili…”. Leo non disse nulla, si limitò a guardarmi negli occhi e stamparmi un bacio sulla fronte, ma avevo capito troppe cose da quei pochi gesti.. gli sarei mancata un sacco, come lui sarebbe mancato a me. Insomma, ora eccoci qui, nuova vita, nuovi amici, in particolare un’amica speciale, una ragazza che mi ha subito affascinata con i suoi modi di fare e la sua dolcezza che mette in tutto, anche quando è arrabbiata riesce ad essere dolce. Il suo nome è…

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Capitolo 2
*** L'inizio di una vera amicizia. ***


Hola!!!

Spero che la presentazione vi sia piaciuta, ora vi lascio con il primo capitolo.. recensite in tante accetto anche critiche così che possa migliorare.. mi raccomando.. buona lettura ;)

Capitolo 1

Il suo nome è Eleanor, Eleanor Calder, per gli amici Ele.
La nostra amicizia è iniziata quel giorno, a quell’ora … il mio primo giorno di scuola è stato stupendo, sono stati tutti gentilissimi con me e in molti si offrirono di aiutarmi negli studi per recuperare le lezioni perse.
Appena entrata vidi che l’unico posto libero era quello vicino ad Ele, mi sedetti lì e iniziammo a parlare … 
Ele: “Ciao, io sono Eleanor.” 
Io: “Piacere, Elisabetta.” 
Ele: “Tu non sei inglese, vero?” 
Io: “No, sono italiana.” 
Ele: “Wow, io ADORO l’Italia.” Disse sorridendomi. Poi aggiunse: “Deve essere stato difficile lasciare i tuoi amici.” 
Io: “Sì, molto” 
Ele: “Senti, ti andrebbe di venire a casa mia questo pomeriggio?” 
Io: “Volentieri, magari ci andiamo a mangiare qualcosa insieme dopo scuola …” 
Ele: “Ok!” 
Dopo una bella mangiata da Mec andammo a casa di Eleanor e, appena entrai, mi ritrovai davanti un salone enorme con un divano grandissimo e una televisione altrettanto grande. Alla fine del salone c’era una luuunga scala che portava al secondo piano, dove, infondo a un corridoio, si trovava la camera di Ele. Appena entrai rimasi a bocca aperta, senza parole… era perfetta, non una cosa fuori posto, al contrario della mia che sembra il campo di battaglia della terza guerra mondiale (?). 
Ci mettemmo subito a studiare e dopo due ore riuscimmo a finire tutti i compiti e decidemmo di andare a prenderci una cioccolata per conoscerci meglio. 
Una volta lì cominciamo a parlare di noi, della nostra vita e io le raccontai tutto su Chiara e Leo e del giorno della partenza quando a un certo punto mi chiese: “Vediamo… qual è il tuo cantante preferito?” 
Io: “Veramente non ne ho solo uno, ma cinque: i One Direction” 
Ele: “Davvero?!?! Io li adoro!!” e iniziò a ridere… non so il perché di quel comportamento, ma mi fece piacere di avere qualcuno al mio fianco che condividesse la mia stessa passione…

Eleanor POV

Era una ragazza vivace e molto simpatica, ho capito subito che saremmo diventate molto amiche. Parlava soprattutto di un certo Leonardo che, da quello che ho capito, doveva essere un suo grande amico Italiano, le mancava molto. Poi, quando ha detto che le piacevano i One Direction, non ci ho visto più dalla felicità: finalmente qualcuno con cui sfogarmi su di loro!!

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Capitolo 3
*** “Bhè, sai chi era?..." ***


Capitolo 2
Elisabetta POV

Passarono i giorni, le settimane, i mesi e tutto restò uguale fino a quando,
un giorno...
"Shut the door, turn the light off..."
il mio cellulare squillò, risposi e feci giusto in tempo a sentire Ele dire:"Vieni subito da me!" che riattaccò.
Mi catapultai fuori di casa e in cinque minuti ero da lei.
Mi aprì una ragazza sulla ventina con dei lunghi capelli biondi...
credo fosse la cugina, ma non mi soffermai sui particolari.
"C'è Eleanor?" chiesi guardandomi intorno.
"Sì, è di sopra. In camera sua." mi disse lei cortesemente.
"Grazie." dissi accennando un sorriso e avviandomi per quella casa che ormai conoscevo come le mie tasche 
(anche se io non so mai cosa trovo nelle tasche quindi il paragone è fatto un po' a cavolo xD).
Appena entrai trovai la stanza sottosopra con i vestiti buttati a terra e Ele stesa su letto a fissare il soffitto… 
quella camera non era mai stata così disordinata O.o.
Appena mi vide balzò in piedi e mi saltò addosso.
Le chiesi il perché di quella reazione facendola calmare e sedere sul letto.
Quando si calmò un po' cominciò a parlare...

Eleanor POV.

Non potevo credere a quello che mi era successo... 
se non ci credevo io come facevo a farlo credere a Elly!?!                                                                                                                                                 
Cominciai a raccontare, ma prima: “Elly.. forse potrai non credermi, ma ascoltami per favore.. è importante..”                                                                                                        
“Tranquilla, io ti crederò.. basta che non mi dici che hai visto gli alieni.” Ripose scoppiando in una di quelle sue risate contagiose.

Elisabetta POV

Quando mi disse così mi misi un po’ paura, ma la buttai sull’ironico… infondo cosa poteva mai essere?
Quando conosci bene Eleanor ti rendi conto del fatto che nei suoi discorsi non ci può mai essere qualcosa di veramente serio.                                                                                                                                                                   
Poi cominciò a raccontare: “Ieri stavo camminando per strada e vidi un ragazzo circondato da migliaia di altre ragazze urlanti. 
Non ci feci molto caso e continuai. Ero stanca di camminare e i piedi stavano cominciando a farmi male allora presi un Taxi, 
ma non feci in tempo a chiudere la portiera che il ragazzo si infilò dentro con me. 
Era molto simpatico e, bhè, una cosa tira l’altra, passai con lui tutto il pomeriggio..”
fece una pausa come se non fosse sicura su quel che doveva dire.. 
dopo qualche minuto di silenzio imbarazzante continuò:
“Bhè, sai chi era? Era LUI, quella sottospecie di carota umana, il nostro Peter Pan, insomma, Louis Tomlinson.. quel Louis Tomlinson.”
Quando pronunciò il suo nome gli occhi le luccicarono, non come ogni altra volta, come una semplice fan, quello che si poteva vedere nei suoi occhi era amore, nient’altro…

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