This love change me everyday.

di lipstjck
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Chapter 1. ***
Capitolo 3: *** Chapter 2. ***
Capitolo 4: *** Chapter 3. ***
Capitolo 5: *** Chapter 4. ***
Capitolo 6: *** Chapter 5. ***
Capitolo 7: *** AVVISO IMPORTANTE! ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


 

Prologo.

 

 


 

 

Mi chiamo Jade, compio gli anni il 14 Gennaio, ora siamo ad Ottobre per precisare 2010, ho 17 anni. 

Sono inglese, capelli color del sole, occhi dello stesso colore, bel fisico mi dicono, credo perché ero capo cheerlider.

I miei genitori hanno divorziato tre anni fa. 

Da quel momento io vivo con mio padre a Londra mentre mia madre è rimasta a Doncaster con mio fratello Nicolas.

 Non ho buoni rapporti con i miei, ma gli voglio bene e so che loro ci saranno sempre per me.

 Mio fratello ha 15 anni, litigavamo sempre da piccoli, ma ora un grande amore ci unisce, sarà per la distanza forse.

 Ci sentivamo ogni giorno, ma da un po’ sempre più di rado perché io sono impegnata con il canto, la mia più grande passione dall’età di cinque anni, mi sto preparando da mesi per il provino di xFactor ad Amsterdam.

Sono pronta, sì. 

Ho voglia di realizzare il mio sogno, ma allo stesso tempo paura di fallire mandando all’aria tutto il duro lavoro.

 Ho paura che non andrà come me lo sono sognata in tutti questi anni. 

Suono la chitarra da quattro anni, ormai la padroneggio come se facesse parte di me. Ok, devo SMETTERLA di pensare che andrà tutto a monte, SMETTERLA e basta. 

Mio padre si accorse che ero agitata e cercò di consolarmi. 

-Sì Jade, domani è il fatidico giorno, scoprirai se vali quanto credi. Ora basta e va a dormire. Sono sicuro al cento per cento che con il talento che ti ritrovi ti dichiareranno vincitrice ancora prima che il programma inizi. Ti voglio bene piccola.-  sorrisi, ma non risposi, in questi casi mi ritrovavo sempre in imbarazzo. 

Non ero brava a parlare di sentimenti, sapevo solo cantare ciò che provavo. 

Feci una doccia per calmarmi, funzionava sempre, misi il pigiama presi l’iPod e mi misi nel letto. 

Partì ‘Yellow’ dei Coldplay e mi addormentai con quei versi nelle orecchie:

 

Look at the stars 

look how they shine for you 

and everything you do 

yeah they were all yellow 

I came along .

 

 

Quella canzone mi aveva sempre aiutato nei momenti tristi, soprattutto quando avevo scoperto che i miei avrebbero divorziato, oppure quando trovai Jarred il mio ex avvinghiato a quella troia di Allie, quella troia che un tempo era stata mia confidente, la mia migliore amica.

 

 

 

 

 

Era il momento, dopo ore di fila toccava a me. 

Dovevo cantare ‘Hurt’ di Christina Aguilera.

Salii sul palco dopo aver sentito il mio nome, iniziai a suonare la melodia con la mia adorata chitarra. 

Quando cantavo tutto andava a farsi fottere: c’ero solo io, la mia voce, la mia chitarra, i miei sentimenti. 

Chiusi gli occhi, la melodia mi avvolse e incominciai a cantare, li riaprii solo quando le mie dita arrivarono a suonare l’ultima nota. Era fatta. 

Ero andata bene, o almeno credevo, dato che i tre giudici erano a bocca aperta, tra di loro c’era Katy Perry. 

Io amavo quella donna e lei .. Lei si era commossa per la mia voce! 

Stava versando lacrime e sorrideva. 

Io stavo morendo, il cuore sembrava volesse uscirmi dal petto. 

I giudici si decisero a parlare:

-Tu, ragazza .. Tu .. Non ho parole, la tua voce è stupenda. Per me è un enorme SI’.- disse il primo giudice, Simon Cowel, il creatore di xFactor se non sbaglio, colui che ha scoperto molte STAR di oggi. 

Ero emozionata ed una lacrima mi scappò rigando il mio viso immacolato, mentre un sorriso che era sul nascere veniva bagnato da essa. 

Fu il turno di Katy, che continuando a piangere e sorridere, un po’ come me, disse solo una parola -Sì.- 

Poi si alzò e venne verso di me, non capii cosa volesse fare fino a quando non sentii le sue braccia avvolgermi in un tenero abbraccio e la sua bocca vicino al mio orecchio.

 -La tua voce ed il tuo viso rimarranno per sempre impressi nel mio cuore e nella mia mente. Come un tatuaggio.- sussurrò.

Era il turno dell’ultimo giudice, lui era quello che mi spaventava, colui che aveva detto NO a talenti stupendi, a mio parere.

 Le sue parole mi fecero scoppiare il cuore.

 - Jade Parker, la tua è una delle poche voci che si può chiamare TALENTO. Ascoltami bene, perché non ripeterò mai più queste parole, fissale nella mente: Se ti permetti di perdere, giuro che ti uccido. Credo avrai capito che questo è un fottutissimo e sonoro SI’.- disse sorridendo.

Non so come feci a non accorgermi che dietro il backstage tutti i candidati mi fissavano da quando avevo aperto bocca per cantare, specialmente un ragazzo, aveva occhi magnetici verdi, un sorriso che mi toglieva il respiro stampato su quel viso incorniciato da riccioli castani tendenti al biondo.

 Non riuscivo a staccare gli occhi da lui, ma in qualche modo lo feci. 

Tornai ad essere lucida ed iniziai a piangere ancora di più, non sapevo che fare, volevo piangere, ridere, gridare.

Tornai nel backstage dove mi aspettavano tutti, da mia madre a mio padre. 

Mi abbracciarono e piansero, perché sapevano che non mi avrebbero più rivista per mesi, ERO PASSATA ed avrei trascorso mesi nella casa di xFactor.

 

Non ritornai subito a casa, rimasi lì ad ascoltare gli altri cantanti, ad ascoltare lui, il ragazzo dagli occhi verdi. 

Aveva una voce sublime.

 Passò. Con due sì, ma passò. 

Dovevo essere fiera di me, perché sapevo di essere una delle poche eccezioni che fecero uscire dalla bocca di quel giudice un fottuto “ SI’ ” perché neanche Harold Styles ci era riuscito, avete capito bene: il ragazzo dagli occhi verdi si chiamava così. 

 

 

 

 

 


 

Okay belle personcine

 che spero leggeranno il primo capitolo della mia storia 

molto stupida, di questa povera cogliona che si chiama Giada. 

E’ la mia prima FF quindi non uccidetemi se fa schifo.

Vi preeeeego, recensite, anche se in negativo, ma recensite. 

*faccia da cucciolo*

Va be’ basta, vi lascio stare. x

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Capitolo 2
*** Chapter 1. ***


 

Chapter 1.

 

 

 

 

Appena finì di cantare, me ne andai.

Stavo camminando nel parcheggio con le chiavi già pronte in mano, per aprire la macchina e la chitarra su una spalla; quando mi sentii chiamare. 

-Jade, Jade Parker!!- urlava la voce affannata alle mie spalle.

 Mi fermai voltandomi e vidi il ragazzo dagli occhi verdi che correva nella mia direzione.

 Rimasi di stucco, quando mi convinsi a parlare era passato almeno un minuto.  

-Sì?- 

Mi guardava, o meglio, mi fissava mentre riprendeva fiato per via della corsa. 

-Piacere Harry Styles, volevo solo dirti che hai una voce magnifica.- Disse porgendomi la mano.

-Oh, beh, grazie! Anche tu. Hai fatto una maratona solo per dirmi questo?- mi veniva da ridere, ma cercavo di trattenermi, perché era stato così gentile. 

Era così buffo! Uno dei suoi riccioli ribelli gli cadeva sugli occhi e lui ancora in preda all’iperventilazione cercava di soffiarlo via, peggiorando solo le cose.

-Beh, sì e, e .. Poi volevo fare amicizia con te, cioè, volevo .. Io .. insomma, vuoi venire da Sturbucks con me?- 

Era in imbarazzo, si vedeva, aveva le guance color fuoco e gli occhi che vagavano per il parcheggio. 

Era veramente tenero.

-Certo, per me va bene, basta che non mi svieni addosso.-  Rise sommessamente. 

-Allora andiamo.- disse semplicemente. 

-Prendiamo la mia macchina? Scommetto che ancora non hai la patente. - Dissi a mo’ di sfida. 

Lui mi guardò e stette al gioco. 

-Oh, certo! Hai diciassette anni e ti senti superiore? Io ce l’ho la patente ed ho anche una macchina figa.- 

Gli risi in faccia.

-Oh scusami mio uomo vissuto! E poi anche la mia auto è figa. -

-Si, ma la mia di più. Andiamo dai.- 

Mi rassegnai ed entrai nella sua auto. 

A dirla tutta era veramente figa! 

Era una porsche grigia metallizzata. 

In macchina, non parlammo molto, perché io ero troppo impegnata a morire dal ridere per colpa di una sua affermazione: disse che doveva concentrarsi sulla guida, perché quando delle ragazze attraversavano la strada, lui doveva avere un espressione ‘misteriosa e sexy’. 

Quel ragazzo stava male.

 Quando mi calmai eravamo già arrivati da Sturbucks.

 Entrammo e mentre io prendevo posto, lui andava ad ordinare due milk-shake alla nocciola.

Sedutami, mi persi nei miei pensieri e ripescai in quel groviglio che avevo nel cervello l’audizione di Harry e a quanto potesse essere bello, a partire dagli occhi fino ad arrivare ai sui teneri boccoli. 

Okay, Jade .. Ma che cazzo ti metti a pensare? Ti sei forse rincoglionita? Ricordi che i ragazzi di cui ti sei innamorata erano tutti uguali? 

Come se fossero fatti con lo stampino: Stronzi, stupendi, stronzi, stronzi.

Non permetterti di innamorarti, devi pensare solo al tuo fottuto sogno. 

Sì, ma i suoi occhi, erano così ..

BASTA

 

Proprio in quel momento arrivò Harry con in mano i due milk - shake. 

Si sedette e mi porse il bicchiere, iniziai subito a bere e a mordere la cannuccia nervosamente mentre lo fissavo. 

Se ne accorse. 

-Jade, cos’hai? Ti metto in soggezione? Lo so che sono figo, ammettilo.- 

Era proprio un idiota. 

-Oh, mio Dio HARRY STYLES sei un dio Greco! Come faranno le ragazze quando diventerai famoso? Si strapperanno i capelli dalla testa! Oppure strapperanno a te quei bei boccoli che ti ritrovi!- 

Lo stavo prendendo proprio per culo, sperando di nascondere la tensione che provavo standogli vicino. 

Mi veniva facile però, era come se lo conoscessi da sempre. 

Come se il mio cuore sapesse che potevo fidarmi di lui. 

-Hai appena ammesso che sono figo.- disse maliziosamente. 

Sì okay, era chiaro: Ci stavamo prendendo per culo a vicenda. 

-Già, adesso non ci dormirai la notte, vero? Lo so che sono figa.-

Lo imitai. 

Mi rise in faccia, ma il suo viso divenne subito serio.

-Sì, Jade lo sanno tutti che sei figa. Non hai visto oggi come ti fissavo? O come ti fissavano tutti? -

 Rimasi un momento in silenzio e poi scoppiai a ridere, lui continuava a guardarmi serio. 

Allora non stava scherzando, mi ricomposi.

-Stai scherzando vero? Perché io era quello che stavo facendo. -

-No, sono serio. - Rimasi a bocca aperta.

 Lui mi fisso e scoppiò a ridere. 

Cercai di rimanere sull’argomento molto incuriosita, aveva ammesso di avermi fissata! Oh cazzo.

-Mi fissavi?- chiesi.

-Jade, tutti ti fissavano.- 

-E perché?- 

-Te l’ho appena finito di dire: sei bellissima ed hai una voce magnifica.-

-Sì okay, la smetti di prendermi per culo? -

-Non sono mai stato più serio di così.-

 Disse fissandomi con quegli occhi magnetici e facendomi scordare quello che volevo chiedergli. 

Distolsi lo sguardo imbarazzata. 

-Si è fatto tardi, devo andare. Puoi riaccompagnarmi al parcheggio? Sai devo ancora preparare le valigie, dato che domani ci trasferiamo nella casa di xFactor.- 

Mi fissò per qualche altro secondo ed acconsentì. 

 

In macchina ricominciò con quei giochetti da ammaliatore.

-La notte verrai a farmi compagnia se avrò paura?- Disse con un sorriso da pervertito stampato sulla faccia. 

-Sì. Quando gli asini voleranno, sei un pervertito Styles!- Rise di gusto.

-Spero che gli altri ragazzi non siano attraenti, non vorrei avere dei rivali.- Disse, calcando la voce su ‘rivali’.

Oh cazzo, me lo sono sognata o l’ha detto davvero?

-Beh, speri male .. Ci sono un sacco di ragazzi e qualcuno sarà pur bello no?- 

-Mai quanto me.- Rispose.

-Ma quanto credi di essere figo? No dai, spiegamelo. Dovrei regalarti uno specchio, scommetto che ti innamoreresti del tuo riflesso e gli chiederesti di sposarti.-

 Stava morendo dal ridere ed anche io.

 

Arrivati al parcheggio ci salutammo con un semplice ‘Ci vediamo domani’, ma proprio quando stavo per scendere dall’auto mi prese per un polso facendomi voltare e mi diede un sonoro bacio all’angolo della bocca che mi fece arrossire, facendo ridere lui. Scesi sbuffando dalla macchina.

-Sei un idiota Styles.- Urlai per farmi sentire.

Lo feci ridere ancora di più. 

 

Entrai nella mia macchina e partii a razzo offuscata dal tornado che vorticava nella mia mente: Ci sta provando con me. 

Cercai di distrarmi pensando al fatto che dovevo infilare tutto il mio armadio in soli due valigioni. 

Un’impresa.

Quando finii, feci una doccia veloce e mi misi nel letto cercando di prendere sonno, dato che il giorno dopo dovevo svegliarmi presto, ma non ci riuscivo. 

Avevo nella testa il volto del ricciolino, per cui rimasi sveglia fino alle quattro del mattino, a quel punto credo che il mio cervello si spense più per stanchezza che per voglia. 

In quell’ora e mezza prima che suonasse la sveglia, ovviamente cosa o meglio chi potevo sognare? Lui. 

 

Jade, l’hai combinata proprio grossa stavolta. 

Dovevo pensare solo al mio sogno ed invece? Avevo lasciato il mio cuore libero di innamorarsi ancora prima di iniziare. 

No ma, complimenti, davvero, sei un genio.

 

 

Pov. Harry

Quella ragazza era la perfezione: Occhi color del sole, fisico da urlo e una voce che poteva mettersi a confronto con quella degli angeli. 

Forse avevo fatto la figura dell’idiota rincorrendola nel parcheggio e quasi supplicandola di uscire con me, ma chissene, credo di essermi innamorato, anche se non ha senso dato che la conosco sì e no da 3 ore e poi non diciamo cazzate, io sono Harry Styles il più figo di Holmes Chapel, colui che ha la reputazione di non essersi mai innamorato, colui che le ragazze le tratta come i preservativi: Usa e getta. 

Allora perché continuo a pensare solo a lei? 

Sono agitato, e credo di sapere perché: domani la rivedrò e starò interi mesi con la sua costante presenza. 

Sempre se riesco a passare con i giudici ogni volta. 

E se i ragazzi che sono stati presi sono più attraenti di me e lei si innamora di uno di loro?

 Come faccio a competere? 

Ma che cazzo dico? 

Io sono Harry Styles, un figone che cazzo. 

E poi credo di piacerle, sì perché mi fissava. 

Non mi sembra vero, sto intrattenendo un monologo con me stesso perché mi sono innamorato di una ragazza, non ha senso.

 

Guardai l’orologio: 4.00 a.m.

‘Sono stato sveglio tutto questo tempo solo pensando a lei?’

‘Sì, Styles, credo proprio che la tua reputazione da don Giovanni dovrai mandarla a puttane e mettere la testa a posto. Sei innamorato cotto.’ Disse la mia coscienza.

Cazzo, mi sa che ha proprio ragione, odio darle ragione; ‘No, aspetta un attimo: da quand’è che ho una coscienza?’
‘Da sempre idiota.’ Rispose lei. 

Antipatica pure, bene.  

 

Mi addormentai mezz’ora prima che la mia sveglia suonasse, 

con il volto di Jade Parker che mi tormentava.




 

 

 

 Allora? Cosa ne pensate? 

Vi prego recensite è davvero importante per me!

 Vorrei solo sapere se è scrivo bene o no,
almeno mi metto l’anima in pace e mi trovo un altro hobby!
Quindi per favore recensite! 

E se vi piace a cinque recensioni continuo. Vi ringrazio per le cinque precedenti. 

Con tanto amore, Giada. xx

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Capitolo 3
*** Chapter 2. ***


Chapter 2.

 

 

 

 

 

5.30 a.m.

 

-Jade, Jade, Jaaaaaaaaaaaaade!- che palle, perché mio padre non la smette di chiamarmi? Ho sonno cazzo.

-Che vuuuuoi? Lasciami dormire.- misi il cuscino sulla testa per non perdere l’udito. 

-Signorina, modera il tono, sono pur sempre tuo padre e poi devi alzarti perché alle sei e mezza devi trovarti difronte la ‘tua nuova abitazione’ l’hai dimenticato per caso?- 

Oh cazzo, passare la notte in bianco non era stata una grande idea! Devo muovermi. 

-Sì, scusa papà, anzi grazie per avermi svegliata.-

 mi guardò sconvolto, forse perché non mi scuso mai, ma da stamattina la mia vita sarebbe cambiata e non avrei vissuto più con lui. Volevo andarmene lasciandolo col sorriso stampato in faccia; senza litigare.

 

 Mi alzai corsi in bagno, feci una doccia velocissima ed indossai dei jeans aderenti grigi, una t-shirt bianca con scritto sopra ‘hug me’, la mia preferita, e le immancabili Toms bianche.
Non feci nemmeno colazione, si era fatto troppo tardi, diedi un lungo abbraccio a mio padre, che mi aveva aiutato a caricare le valigie in macchina e partii. 

 

Le indicazioni che mi aveva dato il produttore erano molto chiare, quindi arrivai subito, senza perdermi.

 A quanto pare ero l’ultima, ma non importava. Scesi dalla macchina, ma nessuno mi guardò; sembravano tutti incantati da qualcosa di fronte a loro .. Anche se non capivo cosa. Guardai nella loro stessa direzione e capii. 

C’era un enorme casa, anzi no, si può definire più una di quelle ville da ricconi di L.A. 

Quando si risvegliarono tutti dalla trans, mi avvicinai per salutare Cher, una ragazza che mi aveva aiutata qualche minuto prima del provino vedendomi nel panico.

 Era bruna, occhi marrone scuro ed era bellissima, oltretutto io e lei eravamo le uniche passate con tre ‘sì’.

-ehi Cher!- la chiamai. 

Mi venne incontro urlando cose senza senso.

-Jaaaade! dksiufhjldkjfhdks! Hai visto la casa!? HAI VISTO CHE FIGONI!?!- si girarono tutti, logicamente potevo non fare una figura di cacca? CERTO CHE NO. 

-Shhhhhhhh! Hai fatto girare tutti! E comunque, sì ho visto, sono indescrivibili per quanto sono belli. Come stai?- dissi. 

Ma proprio mentre era in procinto di rispondere qualcuno mi picchiettò sulla spalla. Mi girai e il mio cuore iniziò a battere freneticamente, mentre una miriade di farfalle si risvegliava dall’apparente letargo. 

Era Harry.

-ehy, bella maglia.- disse abbracciandomi. Perché mi abbracciava? Dio mio se continuava così il cuore mi esplodeva.

-ehy, grazie. Perché mi stai abbracciando? E perché non ti stacchi più?- dissi ridendo. 

Mi guardò con una faccia da finto offeso mentre si staccava da me.

-L’ho fatto perché me l’ha chiesto la tua maglia. Ti ha dato fastidio?- disse con una faccia da cucciolo. 

No, cazzo. Però ho rischiato l’infarto. 

-ehm, no non mi ha dato fastidio.- dissi imbarazzata.

 Mi guardò divertito ed entrò nella casa. 

In quel momento ricordai una cosa:

 -Oh cazzo Cher muoviti ad entrare o ci tocca la stanza peggiore!- lei si guardò le unghie curatissime con aria da superiore dicendo

-Veramente io sono stata la prima ad arrivare ed ho scelto la stanza più grande e bella, mia cara.- 

Le saltai addosso urlando dalla contentezza.

 -Ti ho già detto che ti amo?- scoppiò in una risata e disse 

-No, ma lo immaginavo. Su andiamo dentro che te la mostro.- 

 

Mi aiutò a prendere le valigie ed  entrammo nella casa.

 Mi trascinò nella nostra stanza mentre io con la bocca aperta ammiravo un enorme salone, che sembrava più una sala giochi, poiché c’era di tutto: dal flipper al biliardo, dal enorme televisore al plasma alla playstation. 

Entrata in camera gettai un urlo.

-OH MIO DIOOOOOOOOOO! QUESTA E’ CAMERA NOSTRA? MA E’ ENORME! CI SONO DUE LETTI MATRIMONIALI? NON CI CREEEDO! QUESTO TELEVISORE  E’ TUTTO PER NOI?- 

Cher se la rideva mentre io impazzivo.

 -E non è tutto mia cara, apri quella porta.- disse con l’aria di chi la sapeva lunga.

 Aprii la porta e vi trovai una stanza che era il doppio della nostra, piena di scarpe alla moda, tacchi, converse, toms, supra e chi più ne ha più ne metta, da un lato; mentre dall’altro, vestitini elegantissimi e firmati delle marche più importanti. 

Ero sicura al cento per cento che dovevamo metterli nelle serate ad xFactor per fare pubblicità a queste marche che facevano da sponsor. 

Mentre facevo questi pensieri non la finivo di urlare e saltellare. Cher mi prese per mano e mi portò nella camera chiudendosi le porte alle spalle. 

-Okay, magari questa le teniamo chiusa fino a quando non ti calmi. Quando l’avrai fatto ci rientreremo e poseremo tutti i nostri vestiti, okay?- 

Sembrava divertita ma allo stesso tempo spaventata dal mio entusiasmo. 

Ci buttammo su uno dei letti.

 -Cher?- volevo farle una domanda importante. 

-sì?- mi rispose.

 -Qual è il tuo letto?- dissi guardandola seria. 

Lei rise e mi indicò col dito il letto su cui eravamo stese. 

Quando mi calmai, posammo ogni vestito nella cabina armadio ed andammo giù dagli altri, ma mentre stavamo uscendo dalla camera incontrammo Harry ed altri due ragazzi che non avevo mai visto, ma con cui sicuramente avrei dovuto fare amicizia, erano bellissimi e stavano uscendo proprio dalla camera difronte alla nostra. 

 

Harry mi venne vicino e vedendo il mio sguardo, o meglio: vedendo come me li mangiavo, me li presentò. 

-Jade loro sono Zayn e Niall.- disse quasi con un tono accusatorio. Cos’era quella? Gelosia? No Jade non iniziare con questi film mentali da Oscar.

-Piacere.- 

Dissi imbarazzata e con un sorriso da ebete mentre porgevo la mano al bruno, Zayn. 

La strinse e mi sorrise in un modo così sexy che non so come feci a non svenirgli addosso. Poi passai al secondo, Niall. 

Porsi la mano anche a lui, ma la evitò e mi diede un forte abbraccio da orso, aveva un buon profumo, sembrava caramello. Quando si staccò da me mi fissai la maglia e dissi. 

-Devo metterla più spesso.- 

Scoppiarono tutti a ridere, tranne Harry. 

Era evidente che ero in modalità ‘proviamoci con questi figoni’. 

Presentai Cher ai tre, ed Harry guardava prima lei con uno sguardo sexy e poi me con uno sguardo da ‘ci sto provando con lei, lo so che sei gelosa.’ In poche parole da bastardo. 

Feci finta di niente lasciandoli soli, mettendomi Niall e Zayn sottobraccio e iniziando a fare la stupida con loro giusto per ripicca. Allontanatami da Harry con i due ragazzi, tornai normale ed iniziai a parlare animatamente con loro. 

-Allora, so che posso sembrare un’impicciona, ma in realtà è solo curiosità: cosa vi ha spinto a fare il provino?- dissi con gli occhi a cuoricino. Zayn iniziò a fissarmi mentre Niall rispondeva alla mia domanda. 

-Oh, bè, io ho quest’ambizione dall’età di 7 anni, quando eravamo in macchina e mio padre accese la radio. Iniziai a cantare la canzone che trasmettevano mentre i miei genitori mi fissavano sconcertati e quando finii mi dissero che non capivano se stessi cantando io o il cantante. Da quel momento ho iniziato ad amare la musica più di me stesso ed ho iniziato a suonare la chitarra. Poi mia madre qualche giorno prima dei provini mi ha proposto di provarci. E’ grazie a lei se sono qui.- finì ed io prontamente risposi. 

-Io direi più che è grazie al tuo talento. Non vedo l’ora di sentirti cantare.- 

Mi guardò imbarazzato per il complimento ed io gli sorrisi. 

Quel ragazzo era così dolce, sembrava un bambino in ogni suo movimento. 

Zayn rispose solamente che era stato suo zio a spingerlo, poi tacque ritornando a fissarmi. 

-Bello. Quanti anni avete?- chiesi.

 Risposero all’unisono 17. 

Li guardai sospirando dalla felicità. 

-Perché sospiri?- mi chiese Zayn. 

-Perché finalmente qualcuno ha la mia età! Fino ad ora ho conosciuto solo Harry e Cher e tutti e due hanno sedici anni. Sembro una pedofila.- risero. 

-Ora hai trovato noi, possiamo fare i pedofili insieme.-  disse Niall sorridendomi.

 -Già, e la mia maglia dice hug me; volete deluderla?- 

Sì non c’entrava niente, ma volevo sentire di nuovo il profumo di Niall, ed assaporare per la prima volta l’abbraccio di Zayn.

 Non se lo fecero ripetere due volte e mi strinsero forte a loro. 

Era uno degli abbracci più belli del mondo. 

Fino a quando non arrivò Harry, che rovinò tutto con le sue stupide parole da pervertito. 

-Non siamo nemmeno arrivati e già un menage a trois?- disse. 

Lo guardai torva e risposi. 

-sei un idiota. Scusate ragazzi io me ne vado. Dove ti ha scaricato Cher? Vado da lei.- dissi cercando di provocarlo. 

Lui in tutta risposta scimmiottò la mia frase con una voce stridula, facendola diventare una lagna ed indicandomi la mia ‘nuova’ amica/compagna di stanza. 

-Grazie- dissi usando lo stesso tono di voce, facendo scoppiare Niall in una sonora risata (rideva sempre quel ragazzo? Meno male, era così tenero quando lo faceva.) 

Gli sorrisi e feci lo stesso con Zayn, abbassando subito lo sguardo perché non volevo svenire guardandolo sorridere, ed andandomene facendo una smorfia ad Harry. 

Cher stava parlottando con un ragazzo biondo e con un fisico abbastanza muscoloso. Mi avvicinai e le posai le labbra sulle guance, lei mi sorrise e mi presentò il ragazzo, che a dirla tutta era stupendo. 

-Jade lui è Liam, Liam ti presento Jade.- disse gesticolando. Salutai il ragazzo alzando solo un po’ la mano e con un mezzo sorriso sulle labbra. 

Lui fece lo stesso.

 Parlammo un po’ con lui, anzi ridemmo per lo più. 

Era veramente buffo il suo essere impacciato e tenero contemporaneamente e le sue paure. 

-Davvero hai paura dei cucchiai?- dissi io in preda alle convulsioni per le risate.

 Lui mi guardo triste, con il labbro inferiore che sporgeva e facendo sì con la testa.

 Era così tenero che a me e Cher venne naturale abbracciarlo, infatti ci ritrovammo tutte e due tra le sue braccia mentre urlavamo all’unisono un ‘teeeenero’ e scoppiavamo a ridere per via della situazione.

 Lui ci guardò con un sorriso che partiva da un orecchio ed arrivava all’altro.

-che bello essere teneri, si rimorchia facilmente.- disse.

 Staccandoci dal suo abbraccio ridemmo un po’ per quell’affermazione, poi guardai l’iphone che ero riuscita a comprarmi lavorando come commessa dall’abercrombie,

 (una delle mie soddisfazioni più grandi, dato che con tutte quelle bellezze che c’erano a fare il provino per il posto di lavoro ero passata proprio io), mi accorsi che si erano fatte le nove,  il vocal-coach poche ore prima, presentandosi ci aveva dato gli orari per le prove, Ed io dovevo essere nella stanza acustica proprio a quell’ora.

 -Oh cazzo, devo assolutamente andare, scusate ragazzi, ci vediamo dopo. Sono in ritardo per le prime prove! Sono proprio incorreggibile.- dissi iniziando a correre per la casa. 

Per fortuna arrivai in meno di un minuto, quindi il vocal-coach non si arrabbiò. Poco dopo, mi accorsi che era un ragazzo veramente simpatico, si chiamava Ed ed  aveva venti anni.

 Mi chiese cosa volessi portare alla prima puntata. 

-Mi piacerebbe tanto cantare Rolling in the deep di Adele.- dissi.

 Mi guardò con un sopracciglio alzato.

-Vediamo prima  che tonalità hai, è complicata da fare e non credo ci riuscirai, non per sminuirti, ma Adele ha un dono al posto della voce e in pochi l’hanno.- 

Iniziammo con dei vocalizzi e lui sembrava sorpreso ogni volta che salivamo di nota. 

-Basta, proviamo la canzone. Hai una bellissima voce, vediamo se riesci a farla.- disse con un sorriso. 

Non ero preoccupata, l’avevo cantata milioni di volte. Ed ero sempre piaciuta a tutti. 

Le prime note della canzone risuonavano sotto le dita affusolate di Ed, chiusi gli occhi come al solito ed iniziai a cantare.

 Alla fine della canzone li riaprii e trovai un Ed sconvolto con la bocca aperta. 

Si riprese dopo qualche minuto. 

-Mia cara Jade, questo è l’inizio di una bella amicizia; ricordami quando diventerai famosa e vincerai xFactor e poi un BRIT awards e poi..- non lo feci finire.

-Wo, wo, wo, calmati! Non credo di essere brava da arrivare a tanto, mi basta un terzo posto ad xFactor!- mi fulminò con lo sguardo.

 -Stai zitta, ci vediamo domani alla stessa ora per riprovarla. Ti voglio già bene.- mi abbracciò salutandomi ed io me ne andai soddisfatta più che mai. 

 

Volevo andare in camera e farmi una bella doccia.

 Ma i miei piani erano stati stravolti, sentivo delle risatine provenire dall’interno.

 Così entrai per capire chi fosse e quando vidi quel ricciolino, che ci provava con Cher la contentezza che avevo provato fino a due secondi prima sparì, rimpiazzata da un’insana acidità, mentre le parole che mi aveva detto il giorno prima risuonavano nella mia mente: ‘Spero di non avere rivali’. 

Sbuffai. 

Sì certo proprio tutto vero, chissà a quante altre l’aveva detto. 

-Scusate, non voglio interrompere niente, me ne vado subito.- Dissi entrando nella cabina armadio per prendere un asciugamano ed il sapone per la doccia.

 Uscii immediatamente con tutto il necessario in mano, salutando con la manina.

 -Ciao piccioncini.- dissi senza neanche girarmi.

 Sì era proprio una buona tattica: far finta che non m’importasse per farlo arrabbiare ancora di più.

 Mi sarei battuta un cinque se non avessi avuto le mani impegnate. Entrai nel bagno, l’unico del piano superiore, ma enorme.

 Chiusi la porta a chiave ed accesi la doccia, mi spogliai infilandomi immediatamente sotto il getto caldo dell’acqua. Appena i nervi si sciolsero ed ebbi finito con la doccia, uscii avvolgendomi nell’asciugamano, (odiavo gli accappatoi, erano antipatici, ricordandomi che per colpa della rabbia avevo scordato i vestiti. 

Complimenti Jade, davvero brava. 

Almeno il bagno era distante solo due porte dalla mia camera, così uscii il più velocemente possibile pregando Dio che nessuno uscisse dalle camere o salisse per le scale in quel preciso istante, ma a quanto pare stava dormendo perché proprio in quel momento un ragazzo si trovò a passare per il corridoio, rimanendo imbambolato; quel fottuto asciugamano copriva appena metà coscia. 

Ci fissammo per qualche secondo, io imbarazzata e lui, invece, sembrava volesse saltarmi addosso. 

In quel momento imbarazzante mi accorsi che era vestito proprio in modo stravagante, ma allo stesso tempo elegante: Una maglia bianca a maniche corte con righe blu, un pantalone dello stesso colore alla capri ed ai piedi? Le scarpe che amo: le Toms, blu anch’esse. 

Aveva gli occhi azzurri, in quel momento un sorriso da ebete, ma lo stesso attraente, e dei capelli color grano acconciati ad effetto ‘scompigliato’. 

Ad un certo punto il silenzio fu interrotto da lui che si schiariva la voce, continuando a fissarmi, mentre iniziava a parlarmi. 

-Piacere Louis Tomlinson, bellezza.- 

Mi porgeva la mano, ma io non potevo  stringergliela perché in una avevo i miei vestiti e l’altra manteneva quel poco di stoffa che copriva il mio corpo nudo. 

Decisi di rispondere con una battutina. 

-Già, bella mossa per cercare di vedermi nuda.- 

Mi guardò imbarazzato ma allo stesso tempo divertito. 

-Già, peccato che non abbia funzionato.- 

Lo guardai senza riuscire a trattenere un sorriso, insomma, un ragazzo così bello che faceva apprezzamenti sul mio corpo. Il mio pudore iniziò a picchiarmi il cervello. 

‘Vergognati, cosa dici? Vatti a vestire idiota.’ 

Sospirai impercettibilmente, mentre lui non la smetteva di fissarmi.

 -Vado a vestirmi prima che mi salti addosso, comunque piacere Jade Parker. Ci vediamo in giro.-

 dissi andandomene scuotendo la testa, lasciandolo come un salame in mezzo al corridoio. 

La sfortuna continuava a perseguitarmi, infatti entrando in stanza vidi che Harry e Cher erano rimasti dove li avevo lasciati. 

-Okay Styles, smettila di fissarmi con quella faccia da pervertito ed esci, che devo cambiarmi.- 

dissi sempre acida, ma un po’ soddisfatta perché era tutto rosso e non chiudeva la bocca, che mancava poco toccasse per terra. 

Cher rise, mentre poggiava una mano sotto la mascella del riccio facendogliela chiudere con un sonoro schiocco.

 Harry sembrò rinvenire dallo stato catatonico in cui era caduto ed alzandosi senza staccarmi gli occhi di dosso, sfoggiò uno dei suoi sorrisi maliziosi. 

Si avvicinò al mio orecchio e ci soffiò delle parole dentro che mi fecero venire i brividi. 

-Devo venire più spesso in questa camera, sei bellissima e gelosa di me.- Lo guardai alzando un sopracciglio. 

-Davvero Styles? Perché a me la gelosia era sfuggita. Ora se vuoi scusarmi.- Lo invitai ad andare e lui uscì chiudendosi la porta alle spalle mentre la sua risata si espandeva per tutto il corridoio. 

 

 

pov. Cher

Il riccio sembrava proprio cotto della mia nuova amica.

 Aveva parlato di lei tutto il tempo ed involontariamente gli erano sfuggite molte cose. 

Alla fine era diventato così evidente che si era confidato del tutto con me. 

-Cher, è la prima volta che mi innamoro, cioè nel senso che mi piace una ragazza seriamente, adesso che faccio?- disse sospirando.

-Beh, non saprei. Quando è amore, le cose vengono da sé, nessuno può dirti come fare.- 

Proprio in quel momento la porta si spalancò facendo entrare una sexy Jade nella stanza e lasciando Harry di stucco mentre fissava le sue gambe nude ed il suo fisico che potevano fare invidia ad una modella. 

Gli chiusi la bocca con la mano e dopo vari battibecchi se ne uscì malinconicamente dalla stanza. 

Jade andò a vestirsi nella cabina armadio ed uscì con una maglia di lana grigia scollata e larghissima con sopra ricamata una renna e sotto di essa una canotta bianca per non lasciar intravedere il seno prosperoso, un jeans attillato nero e delle Toms grigie.

 Era veramente bellissima, con ogni indumento. 

-Wow, sei stupenda. Dobbiamo parlare bellezza.-

 Mi guardò interrogativa e venne a sedersi sul letto aspettando, quasi preoccupata.

 

Pov. Jade

Non sapevo cosa aspettarmi e se avesse voluto dirmi che Harry l’aveva baciata? No ti prego no. 

-Jade, credo che Harry ..- ecco lo sapevo, gli piace.

-In realtà ne sono sicura perché me l’ha detto, è innamorato di te ed anche tu.- 

Non era una domanda, ma un’affermazione. 

Cazzo mi aveva scoperta .. Ed ora? No, aspetta un attimo .. LE HA DETTO CHE E’ INNAMORATO DI ME?!?! Forse non ho capito bene.

-Sì è vero, mi piace,ma ancora non ne sono innamorata! Ci conosciamo da due giorni, NON OSARE DIRGLIELO. Davvero ha detto che è innamorato di me?- Ero sconvolta, positivamente.

 Mi guardò sorridente, forse si sentiva Sherlock Holmes perché aveva capito come stavano le cose.

-Beh, anche lui ha detto la stessa cosa. Testuali parole: ‘è la prima volta che mi innamoro, cioè nel senso che mi piace una ragazza seriamente.’- sbiancai. 

-E adesso che faccio? Io dovevo dedicarmi solo al mio sogno e adesso?-

 Lei mi guardò confusa, così le raccontai perché non volevo innamorarmi, di come Jarred, il ragazzo che amavo, mi aveva tradita con la mia migliore amica. 

Le raccontai tutto. 

Sapevo di potermi fidare. 

-Jade, mi dispiace tantissimo, ma Harry sembra proprio un bravo ragazzo. Solo all’apparenza non gliene frega niente di nessuno. In realtà è fragile e dolce. Questo è il mio parere. Se ti piace, non sopprimere i tuoi sentimenti. I ragazzi non sono tutti uguali.- disse abbracciandomi.

 -Grazie Cher.- le dissi. 

-E di cosa? Non ho fatto niente.- 

-Di tutto. E’ la seconda volta che mi consoli e mi salvi il culo. Il bello è che ci conosciamo da soli due giorni! Credo che tu sia appena diventata la mia migliore amica.-

 Si staccò dall’abbraccio e mi guardò con gli occhi lucidi. 

-Ti voglio bene Jade.- disse semplicemente, avvolgendomi di nuovo in uno dei suoi abbracci sinceri.

 -Anche io. Andiamo è ora di pranzo.- 

Andammo giù e trovammo tutti a tavola. 

Rimasi sconvolta, avevamo addirittura dei camerieri ed uno Chef. Capitai difronte a Louis, il ragazzo del corridoio ed affianco al riccio, che sfiga, Dio santo.

 Il riccio iniziò a farmi il solletico, mentre Louis continuava a farmi ridere con le sue battute. Pochi minuti prima mentre mi sedevo, avevo presentato Louis ad Harry. 

Si vedeva che c’era un certo feeling tra di loro, oltretutto Louis aveva raccontato al riccio come ci eravamo incontrati, Harry alla fine del racconto aveva un volto triste e i pugni stretti vicino alle gambe, ma mascherò tutto con una risata. 

Dopo pranzo ero sfinita, per colpa di quei due idioti, così decisi di andare in camera a dormire un po’; tanto non dovevo fare più niente per quella giornata. 

Misi una maglia a bretelle e basta, ho sempre dormito in mutande e non avrei cambiato abitudine solo perché c’erano tanti maschi, lavai i denti e mi infilai sotto le coperte. 

Ero nel dormiveglia quando sentii la porta aprirsi, non ci badai molto, credevo fosse Cher che era tornata per prendere la canzone che voleva cantare e portare ad Ed, invece qualcuno si infiltrò nel mio letto mettendosi sotto le coperte.

 Aprii immediatamente gli occhi e trovai Zayn a pochi centimetri dalle mie labbra. 

Ero sconvolta e biascicai un ‘Zayn cosa ci fai tu, qui?’. 

-Mi annoiavo, così ho deciso di venire a vedere cosa stavi facendo.- Disse sorridendo.

 Ero ancora confusa. 

-Oh, e perché ti sei infilato nel mio letto?- 

Mi guardò per un secondo poi si mise a pancia insù incrociando le braccia sotto la testa. 

-Mi piace il tuo profumo, volevo rimanere finché non ti svegliavi. Se ti da fastidio vado via.-  

Disse l’ultima frase con riluttanza, a dirla tutta a me non dava fastidio, anzi, ciò che aveva detto mi era sembrato dolcissimo e proprio quando aveva pronunciato quelle parole le farfalle avevano invaso anche il mio cuore oltre che lo stomaco. 

Che mi piacesse Zayn? No, impossibile .. 

-Oh, no .. Non mi da fastidio, puoi restare.- forse lo dissi con troppa foga, perché iniziò a ridere ed io diventai tutta rossa. 

Si girò di nuovo su un fianco avvicinandosi alle mie labbra.

-Posso abbracciarti mentre dormi?- sussurò. 

Rimasi interdetta, avrei sicuramente voluto rispondere con un ‘ci stai provando con me Malik?’ ma mi trattenni, non volevo rovinare il momento. 

Intanto Zayn non si era mosso di un millimetro, le sue labbra quasi sfioravano le mie.

 -Sì puoi farlo.- Riuscii a dire solo questo, a corto di fiato. 

Mi sorrise e si allontanò, poggiando la testa sul cuscino e le sue braccia avvolsero la mia schiena, avvicinandomi a lui fino a farmi aderire al suo corpo, costringendomi a mettere il capo sulla sua spalla ed una mano sul suo petto. 

Anche se col batticuore e i pensieri appannati dal profumo inebriante di tabacco e cioccolato che emanava Zayn, il sonno prese il sopravvento e mi addormentai. Zayn poco dopo mi seguì a ruota.

Era quello l’abbraccio 

migliore del mondo.

 

 

 

 

 

 

 

 

Okay, cosa ne pensate? 

Il capitolo è lungo vero? c’:

E poi, sono riuscita ad inserirli tutti già nel secondo capitolo. DITELO CHE SONO UN GENIO DAI. 

Ci ho messo anche Cher Llyod, di cui sono una grande fan.

Siete pro Zayn/Jade o pro Harry/Jade? 

Spero mi farete sapere,

 lasciando una bella recensione u.u

p.s. Vi ringrazio per le 7 precedenti, mi sento realizzata. 

In più vorrei ringraziare chi mi ha messo 

tra i preferiti/seguiti e chi legge in silenzio.

 Grazie davvero! 

A 5 recensioni pubblico il prossimo. xx

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Capitolo 4
*** Chapter 3. ***


Chapter 3.

 

 

 

La luce del sole tormentava il mio sonno, provai a mettere una mano sugli occhi, ma ero bloccata da qualcosa. 

Li aprii lentamente. 

Guardai prima l’orologio posto sul comodino: 7.00 a.m.

Poi mi voltai per vedere cosa mi impedisse di muovermi, era Zayn che mi stringeva ancora in un caldo abbraccio. 

Si era addormentato anche lui, il bello era che avevamo dormito per tutto il pomeriggio e tutta la notte. 

Quindi, Cher mi aveva vista sicuramente abbracciata a Zayn. 

Oh no, e se adesso pensasse che sono una poco di buono?

Sono un idiota, dovevo dire a Zayn che non poteva rimanere.

Alzai di poco la testa, per vedere se Cher dormiva ancora.

Non c’era. 

Sarà andata a fare colazione, doveva provare presto stamattina ora che ricordavo. 

Ripoggiai la testa sulla spalla di Zayn e lo guardai un po’, era davvero bellissimo: La pelle olivastra messa in risalto dai raggi del sole, le ciglia arricciate e lunghissime che gli davano un tocco di tenerezza, il labbro inferiore che sporgeva, poi, rendeva ancora più irresistibili le sue labbra carnose. 

Chissà che sapore hanno.

Ma che cazzo sto dicendo?

Okay, basta. 

Dovevo svegliarlo prima di fare qualche cazzata.

-Zayn.- Dissi dolcemente, poggiando le mie labbra sulla sua guancia. 

In risposta ricevetti solo un insensato ‘Mhhh’. 

Mi veniva da ridere, iniziai a fargli il solletico come potevo, dato che le mie braccia erano bloccate dalla sua ferrea stretta.

Continuò a lamentarsi e ridere, mentre cercava di non perdere sonno, stringendo di più gli occhi.

-Okay, mi sveglio, mi sveglio. Smettila però di farmi il solletico, non ce la faccio più.- Disse aprendo gli occhi, e sorridendomi.

Lo guardai smarrita per un secondo, quegli occhi mi annebbiavano.

-Va bene, dobbiamo alzarci, ho fame.- 

Dissi tristemente, perché non mi andava di staccarmi dal suo abbraccio.

Mi osservò per un attimo e poi scoppiò a ridere. 

-Perché ridi?- Dissi stranita.

-Perché sei così dolce di prima mattina. Non vuoi alzarti vero?-

Mi si era sconnesso il cervello, riuscivo a pensare solo a quanto fosse sensuale la sua voce anche di prima mattina.

Mi riconnisi immediatamente, cercando di non far intravedere lo smarrimento e gli sorrisi. 

-Alziamoci.- Dissi ad un soffio dalla sua bocca.

Volevo fare come aveva fatto lui con me, illuderlo che ci sarebbe stato un bacio, fallo ardere dalla voglia di avere le mie labbra, per poi allontanarmi; lasciandolo col sapore amaro di un bacio mancato in bocca. 

Si stava avvicinando, stava per distruggere quella poca di stanza che c’era tra noi, ma mi allontanai, con un sorriso da bastarda stampato in faccia. 

Mi guardò triste, sembrava offeso.

Mi fece così tenerezza, che gli schioccai un bacio sulla guancia sorridendogli per scusarmi. Ricambiò, ero ancora tra le sue braccia, ma decisi di scendere dal letto anche se contro voglia. 

Mi alzai e lui mi guardò sconvolto.

-Che c’è?- Dissi.

-Sei in mutande. Sono un uomo, secondo te cosa c’è? Sei bellissima.- disse sorridendo maliziosamente.

-Idiota, io dormo sempre così. Harry ti ha infettato?- Dissi tirandogli un cuscino in faccia. 

-No, ero già pervertito di mio. Devo venire più spesso qui, soprattutto di sera.- Disse, continuando a fissarmi.

-Smettila idiota.- Dissi ridendo, andando a chiudermi nella stanza/armadio. 

 

Mi vestii velocemente con le prime cose che trovai lì dentro. 

Pantalone attillato nero, una maglia bianca con disegnati degli enormi baffi neri e delle converse bianche. Misi un goccio di profumo alla vaniglia e mi truccai. 

Uscii da lì dentro e Zayn si era rimesso a dormire. Dovevo aspettarmelo.

Presi la rincorsa e gli saltai addosso. Si lamentò dal dolore perché mi ero buttata proprio sulla sua pancia e per vendicarsi iniziò a farmi il solletico. 

Tra una risata e l’altra riuscii a biascicare un ‘Ti prego smettila.’

-Solo se dici: Zayn sei bellissimo, mi dispiace tanto di averti fatto male, ho rischiato di rovinare la tua bellezza.- disse.

-Mai, piuttosto muoio.- Stavo per esplodere, quindi mi decisi a dirlo.

-Okay, non ce la faccio piùùùù! Zayn sei bellissimo, mi dispiace tanto di averti fatto male, ho rischiato di rovinare la tua bellezza. Adesso smeeeettila.- dissi continuando a morire dalle risate.

-Okay.- Si staccò da me, sorridendo.

-Vado a fare colazione, vatti a vestire idiota.- Dissi cercando di ricompormi, per colpa della risata.

-Va bene, vado.- Disse svogliatamente, mentre si alzava.

 

Stavamo uscendo dalla mia stanza proprio quando la porta della camera di Zayn si aprì, lasciando intravedere un assonnato Harry, mentre sfregava le mani su quegli occhioni verdi da cucciolo che si ritrovava, rendendolo più tenero del solito. 

Appena ci vide uscire insieme da quella camera, sembrò svegliarsi, guardò prima me con occhi delusi, quasi imploranti, e poi Zayn con uno sguardo alquanto disgustato. Chiuse la porta con forza e se ne andò, senza degnarci di un saluto. 

Ero decisa a capire cosa gli fosse preso, così scesi giù ed andai a sedermi a tavola, proprio difronte a lui. 

Lo fissai per un secondo, aveva gli occhi bassi e cercava di non guardarmi.

-Harry, cos’hai oggi? Non mi hai nemmeno salutata e sei andato via correndo.- dissi preoccupata. 

D’un colpo alzò la testa con una luce rabbiosa negli occhi.

-Tu mi chiedi cos’ho? Pensavo l’avessi capito! MI PIACI CAZZO e tu vai a letto col mio amico senza fottertene minimamente; io sembro uno a cui non gliene frega niente di nessuno, ma cazzo, non è così. Sono fragile.- disse abbassando il tono sulle ultime due parole. 

Lo guardai sconvolta:

1. AVEVA DETTO CHE GLI PIACEVO.

2. Cazzo ha detto? 

tu vai a letto col mio amico senza fottertene minimamente’.

 

Ma si è rincoglionito? Cioè per chi mi ha preso?

 

La furia si impossessò di me e risposi acida, come era mio solito in questi casi.

-Harry, stai scherzando spero, ma per chi mi hai presa? Non sono una poco di buono, abbiamo solo dormito, lui è solo un mio amico. Anzi se vogliamo dirla tutta sono ancora vergine.- dissi in preda ad una crisi isterica, urlando. 

Mi alzai e me ne andai, lasciandolo con gli occhi sbarrati, immobile sulla sua sedia.

La giornata era iniziata malissimo, si erano fatte ormai le nove e dovevo andare a provare. Presi la chitarra e mi diressi in direzione di Ed. 

Voleva farmi provare Rolling in the deep con una variazione: un mix di piano e chitarra.

Finite le prove, Ed mi fece i complimenti, cosa che ovviamente mi fece arrossire, e ringraziandolo me ne andai. 

Ero ancora troppo nervosa per via delle parole di Harry per prodigarmi in una conversazione con Ed.

Mentre riflettevo camminavo a testa bassa con i pugni stretti lungo i fianchi e logicamente, andai a sbattere contro qualcuno: chi se non Jade Parker poteva fare figure di merda ogni quattro secondi?

-Scusami non volevo.- dissi realmente dispiaciuta mentre alzavo lo sguardo.

-Nulla, non preoccuparti Jade.- era Niall, come avevo fatto a non riconoscere il suo profumo? 

-Ehi Niall, sei tu!- dissi.

-Capitan ovvio alla riscossa.- mi rispose lui ridendo, quel ragazzo aveva una risata contagiosa e tenera allo stesso tempo, quindi non potei far ameno di ridere con lui. 

-Scusami è che oggi non connetto, sono troppo nervosa.- dissi con un filo di amarezza, mentre stringevo i pugni ancora più forte e le nocche sembravano esser sul punto di squarciare la pelle ed uscire fuori.

Mi sorprese ciò che fece Niall.

Prese il mio pugno sinistro nella sua soffice mano, aveva una presa così tenera e affettuosa che la mia mano si rilassò immediatamente distendendosi.

Lo guardai negli occhi e lui mi sorrise, uno di quei sorrisi che sono belli proprio perché imperfetti, uno di quei sorrisi che ti colpiscono ed abbagliano. 

Mi avvolse in un abbraccio, dicendo tre semplici parole: 

io sono qui.’ 

Lo strinsi più forte a me, fino a quanto solitarie lacrime scesero sul mio viso e lui accorgendosene le asciugò con teneri baci.

Era proprio un ragazzo stupendo.

Andammo in camera mia senza staccarci dall’abbraccio, nemmeno quando ci sedemmo sul letto, e gli raccontai tutto ciò che era successo la stessa mattina, fino al ‘a dirla tutta sono ancora vergine.’

A quel punto scoppiò in una delle sue sonore risate, potevo sentire il suo corpo sussultare, io arrossii vergognandomi di me stessa. 

-Okay, smettila di ridere di me.- dissi acida, ma mantenendo sempre un viso dolce, perché non potevi fare altro con quel ragazzo.

-Scusami è che sei così buffa, l’hai urlato difronte a tutti.- disse cercando di trattenere le risate.

-Lo so, ed è stato abbastanza imbarazzante.- dissi io nascondendo la testa nell’incavo del suo collo. 

-Dai, non se lo ricorderà nessuno domani.- mi confortò accarezzandomi delicatamente il capo. 

Alzai la testa abbastanza, da toccare il suo naso col mio, lui divenne tutto rosso, io sorrisi dolcemente e gli lasciai un bacio all’angolo della bocca.

-Sei un amico Niall, grazie davvero.- dissi ritornando ad abbracciarlo.

Oramai si era fatta l’ora di pranzo e sentivo lo stomaco di Niall borbottare, così decisi di non farlo soffrire ed andammo a mangiare. 

Eravamo arrivati quasi nella sala quando mi sentii tirare e qualcuno mi trascinò nel minuscolo sgabuzzino della casa. 

Quel tizio accese la luce e scoprii che non era altro che quel idiota di Harry. 

Lo guardai con un grosso punto interrogativo stampato in faccia, accompagnato da un sopracciglio alzato. 

-Jade, mi dispiace per prima. Non dovevo dire una cosa del genere, so che sei una brava ragazza, ma la gelosia ha preso il sopravvento.- disse quasi in ginocchio, aveva gli occhi lucidi e si torturava il labbro inferiore con i denti per la tanta agitazione.

Lo guardai per un po’, poi mi decisi a rispondergli.

-Okay, ti perdono. Ti rendi conto che mi hai rivelato i tuoi sentimenti?- dissi sarcastica.

-Si, ormai si era capito. So che provi anche tu qualcosa per me, ammettilo.- esplicò avvicinandosi pericolosamente a me.

-Si, cioè, no .. E’ che, mi piaci, ma ci conosciamo da pochissimo, quindi, non saprei .. - dissi avvampando visibilmente, ero proprio impacciata.

Mi guardò e sorrise. Dopo quel sorriso non capii più niente, perché ritrovai le sue labbra umide e dolci sulle mie e le mie mani nei suoi capelli. Schiusi la bocca per assaporare meglio quel bacio. Quando la sua lingua chiese gentilmente accesso alla mia bocca glielo concessi senza esitare, non aspettavo altro che le nostre lingue si intrecciassero e che le nostre salive si mischiassero.

Quel bacio sapeva di panna, panna fresca e fragole.

Mi avvicinai ancora di più a lui, con la speranza che quel bacio non finisse mai, i nostri corpi ormai avvinghiati, combaciavano perfettamente e le nostre labbra sembravano modellate per congiungersi. 

Non ero l’unica a volere che quel bacio non finisse, Harry spingendo sempre di più contro il mio corpo mi fece sbattere contro il muro, -cosa che non era per niente dolorosa, anzi- il bacio iniziava a diventare sempre più passionale, mentre i nostri respiri diventavano più affannosi di secondo in secondo; era arrivato purtroppo il momento di fermare ciò che stava accadendo, non ero ancora pronta per una cosa del genere, volevo che la prima volta fosse perfetta e non in un lercio sgabuzzino con i ragni che ci fissavano, oltretutto conoscevo Harry da soli tre giorni e si mi piaceva, ma di certo non potevo già oltrepassare il limite.

Durante il mio monologo interiore Harry continuava a baciarmi, scendendo dalla bocca fino ad arrivare al collo, poi risalendo, sempre più lentamente.

 Era veramente troppo, voleva uccidermi per caso? 

Non volevo mettere fine a quel piacere che mi provocavano i suoi baci, ma la mano di Harry stava iniziando a slacciarmi i jeans. 

-Harry, io non voglio in uno sgabuzzino ed oltretutto non sono una poco di buono. Non puoi avermi in quel modo, potrai solo quando capirò che sei quello giusto, che ci tieni a me e che non mi stai prendendo per il culo solo per una scopata.- dissi tutto d’un fiato, guardandolo negli occhi mentre la mia mano destra teneva la sua ferma ad un centimetro dalla cerniera miei jeans, mezza sbottonata.

-Scusami, ho sbagliato. Io voglio stare con te, sono serio.- disse trapassandomi con quello sguardo da cucciolo.

Gli sorrisi, mentre richiudevo la cerniera del jeans.

-Okay, allora conquistami.- dissi sempre sorridente.

-Lo farò principessa.- disse lui stampandomi un leggero bacio sulle labbra.

-Okay mio principe, andiamo a mangiare.- dissi io prendendolo per mano.

Entrati nella sala da pranzo mano nella mano, il casino che c’era fino a pochi secondi prima era scomparso, rimpiazzato da un silenzio e da centinaia di paia di occhi talentuosi che ci fissavano.

 Lo sguardo più persistente era quello della conduttrice di extra Factor, quella donna fissava Harry quasi con sguardo accusatorio, ma lui non le prestò attenzione quindi non me ne curai e mi sedetti con lui al tavolo. 

Era raggiante, nemmeno un bambino con il lecca-lecca più grande del mondo avrebbe avuto un sorriso del genere. (?)

-Perché sorridi così tanto? Hai una paralisi facciale?- gli chiesi sarcasticamente.

-Sì, ed è tutta colpa tua. Ne sei contenta?- disse incatenando il mio sguardo al suo.

-S..s..sì.- dissi io balbettando, non riuscivo a pensare quando mi guardava in quel modo.

Sorrise beffardo e si alzò.

-Devo andare a provare da Ed, ci vediamo tra un po’ bellezza.- disse dandomi un bacio sulle labbra, veloce, ma intenso e lasciandomi con il ricordo del suo sapore impresso come un tatuaggio sulla lingua.

 

 

 

Pov. Harry

Sedendomi avevo notato lo sguardo persistente di Caroline, ma quello che mi tormentava di più era Zayn, il quale osservava ogni movimento di Jade.

Finito di mangiare e dopo aver fatto impazzire colei che mi aveva rubato il cuore con qualche sorriso e sguardo, era arrivato il momento di andare a provare.

Così mi alzai salutando Jade e dandole un dolce bacio, giusto per far capire al Pakistano che era di mia proprietà.

 

Ero spaventato dagli sguardi complici che si scambiavano.

Quando sorrideva lei, sorrideva anche lui e viceversa.

Non potevo sopportarlo. 

Avrei dovuto parlare sia a lei che a lui.

 

Non potevo lasciar fuggire via l’unica ragazza di cui io mi fossi invaghito, non potevo lasciar andare via un pezzo del mio cuore come una folata di vento. 

Sì, perché già si era appropriata del mio organo vitale, e giusto per intenderci non sto parlando del mio ‘Willy’.

 

 

 

Jade Parker, mi hai incasinato la vita, 

la mente, Willy ed il cuore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Aaaaaaallora? 

Che ve ne pare?

Sì lo so, stavolta mi è venuto corto,

 in realtà era lunghissimo quindi l’ho diviso in due parti, sì sono crudele, ditelo u.u

Come al solito ringrazio tutti coloro che 

hanno messo la mia storia tra i preferiti/ricordati/seguiti, 

ed anche coloro che leggono in silenzio.

Grazie per le precedenti 6 recensioni, 

mi scuso per aver aggiornato così tardi, davvero. 

Tutta colpa della matematica, 

spero di non prendere il debito çç

Vabè tralasciamo, ho parlato troppo.

5 recensioni e continuo,

 vi prego siate più specifiche quando recensite: 

spiegatemi bene cosa non vi è piaciuto e cosa vi è piaciuto, sono qui per migliorarmi, eh!

AH, SIATE ANCHE PIU’ VELOCI A RECENSIRE,

 O CONTINUO OGNI MORTE DI PAPA (?)

 

with love, Giada. xx

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Capitolo 5
*** Chapter 4. ***


Chapter 4.

 

 

 

 

Era ormai pomeriggio inoltrato, mi trovavo in camera a perdere un po’ di tempo con Cher, quando mi fece la domanda che aspettavo da mezz’ora, ero sicura che non avrebbe resistito.

-Allora, cos’hai fatto stanotte con Zayn?- mi chiese con uno sguardo da pervertita cronica, che non era altro.

-Ho dormito.- dissi io con molta nonchalance.

-Sì, certo. Allora io mi chiamo Jessie J.- rispose sarcastica.

-Cher, sono seria. Non è successo niente tra me e Zayn, stavamo parlando e ci siamo addormentati, tutto qui. E, a me piace un altro.- dissi l’ultima frase quasi in corpo, tanto che abbassai la voce.

-Tanto ti ho sentita, e comunque già lo sapevo. Non ci vuole un genio, vi siete baciati difronte a tutti a pranzo. Cosa succede? Suuu, spiega!- disse quasi implorante.

Sorrisi per la faccia da cucciolo che aveva assunto e le raccontai tutto. 

Quando ebbi finito, mi guardò smarrita.

-Quindi adesso state insieme, o cosa?- chiese inarcando un sopracciglio.

-Ehm, no. Non stiamo insieme, vogliamo solo provare a frequentarci e cercare di vedere come va.- dissi, sperando non mi facesse più domande e cambiasse argomento.

Era sul punto di chiedermi qualcosa, quando entrarono Niall e Liam urlando l’uno contro l’altro. 

-Perché hai mangiato le mie scorte di Nando’s? Perché mi fai questo? Io sono sempre gentile con te Liam. Ciao ragazze.- sembrava davvero arrabbiato, come se quel cibo valesse più della sua stessa vita.

-Ma, io non sapevo fossero così importanti per te, scusami davvero. Ti ripago tutto, giuro! Ciao bellezze.- disse Liam implorante e dispiaciuto. 

Secondo me si sarebbe messo a piangere da un momento all’altro. 

-Non m’importa niente dei soldi! IO VOGLIO IL CIBO DI NANDOOOOOO’S. Ora come faccio? Siamo rinchiusi qui fino alla fine di xFactor, come farò senza quel cibo eh? DIMMELO.-

Niall stava dando davvero di matto, era rosso come un pomodoro e non la smetteva di farneticare. 

Era davvero esilarante, continuarono fino a che non caddi dal letto per le risate. 

A quel punto mi dovetti fermare perché mi ero fatta male al fondoschiena.

-Ahi!- urlai, senza smettere di ridere, ma con una lacrima di dolore che mi spuntava dall’occhio.

Liam e Niall corsero subito da me, rimettendomi seduta sul letto. A differenza di Cher che rideva ancora più forte. 

La guardai in cagnesco e si zittì.

-Vuoi un massaggio? Magari ti passa, dai fammi provare.- disse Liam con una strana luce negli occhi.

-Sì, ti piacerebbe.- rispose Cher parandosi difronte a me.

Niall ed io scoppiammo in una fragorosa risata.

-Sto bene, mi è passato.- dissi senza smettere di ridere.

-Okay, allora ragazzi, cosa ci fate qui? Ed oltretutto perché stavate litigando in camera nostra?- chiese Cher tra il divertito ed il confuso.

-Stavamo venendo per passare un po’ di tempo con voi perché ci annoiavamo, ma Liam ha confessato il suo misfatto proprio mentre stavo per aprire la porta.- disse Niall rivolgendo all’accusato uno sguardo non molto amichevole.

-Ah, e quindi vuoi ucciderlo solo perché ha mangiato il tuo cibo?- chiesi io con molta ovvietà.

-Ha mangiato oro, non cibo.- rispose Niall quasi adorante al pensiero di Nando’s.

-Ma cosa potevo saperne che era così importante per te? Dai scusa ti preeeego.- disse Liam guardando Niall come un cucciolo.

Niall sospirò.

-Okay, ti perdono. Adesso ne faccio portare altra dal mio spacciatore segreto, non temere.- sorrise beffardo, per la sua genialata.

-Quindi, mi hai urlato contro per nulla? Chi ti capisce è bravo biondino.- disse Liam ormai arresosi alla mente contorta di Niall.

-Yo brò!- disse Harry entrando e stampandomi un leggero bacio sulle labbra.

Io arrossendo visibilmente gli sorrisi.

-Ehi amico.- dissero Liam e Niall all’unisono.

-Qualcuno ha convocato un assemblea a mia insaputa?- chiesi io ridendo sotto i baffi.

-Sì, io.- disse Louis entrando.

-No, ok. Adesso manca solo Zayn.- dissi io.

Harry scattò con la testa ed iniziò a fissarmi appena dissi quella frase.
Lo guardai anche io, con due punti interrogativi che sostituivano le pupille dei miei occhi.

-Jade vieni fuori con me?- mi chiese Harry scuro in volto.

-Ok, cosa succede?- risposi al quanto preoccupata.

-Nulla, vieni.- esplicò freddo.

 

 

Cosa stava succedendo? E se avesse cambiato idea? Se non volesse più che ci frequentassimo? 

Mentre milioni di domande senza, ovviamente, una risposta balenavano nella mia mente eravamo giunti sul retro dell’enorme casa, dove si trovava la piscina con qualche sdraio qua e la e un grande e spazioso giardino.

-Jade, devo chiederti una cosa.- mi disse girandosi e puntando il suo sguardo fisso nel mio.

-Cosa? Dai Harry, così mi fai spaventare.- dissi agitata mentre il mio povero labbro ne risentiva, assalito dai miei canini.

-Devi dirmi la verità. Cosa provi per Zayn? Ogni volta che stai con lui ti si accende una strana luce negli occhi, quando sorride tu sei quasi il suo specchio, ridi con lui, passi la maggior parte del tempo con lui. Vuoi ancora provare a frequentarti con me, o hai cambiato idea?- disse il tutto parlando a macchinetta e col fiatone.

-Harry, la smetti di essere insicuro? Quando parlo non lo faccio tanto per fare, voglio frequentarmi con te, punto. Sì, Zayn è di certo un bel ragazzo e non solo, è anche dolce e sa ascoltare, ma credo sia tu quello che mi fa aumentare il battito del cuore con un solo sorriso, tu mi piaci. Smettila, io e Zayn siamo solo amici. E poi, sono io quella che deve arrabbiarsi. Cosa c’è tra te e Caroline Flack? A pranzo ti fissava incessantemente, pensavi non me ne fossi accorta?- dissi io alzando un po’ il tono della voce, irritata.

-No, non c’è niente. E’ solo che il giorno dell’audizione ci ho provato con lei prima di conoscerti. Lei è interessata a me, io no. Fine.- affermò come se fosse cosa da nulla.

Lo fissai con la bocca aperta.

-Ah, ottimo. Tu ci provi con una donna che potrebbe farti da madre ed io non dovrei dire niente. Io sto con un mio amico e tu puoi fare il geloso? PERFETTO.- dissi, cercando di andarmene.

-Oh, andiamo Jade, è sexy, devo ammetterlo, ma hai ragione, potrebbe essere mia madre. Oltretutto io ci ho provato con lei, prima di conoscerti, come potevo sapere che ci stavo provando con la persona sbagliata?- disse mentre mi tratteneva un polso con la mano.

Sospirai.

-Ok, hai ragione. Però non voglio che le parli, o che le stai troppo vicino. Altrimenti, puoi scordarti di me. Ah, io sono più sexy.- forse era troppo quello che gli stavo chiedendo, infondo ci conoscevamo da poco più di quattro giorni e noi, ci stavamo solo frequentando, lui non era di mia proprietà.

-Ok, Jade gelosa Parker. Lo stesso vale per Zayn. Ah, lo so che sei più sexy, capitan Ovvio.- disse in preda alle risate, magari perché ero stata troppo categorica, ma almeno aveva acconsentito.

-Non staremo correndo troppo?- dissi insicura, accendendomi una sigaretta.

-Per l’amore non c’è età giusto? Allora nemmeno il tempo che si impiega non è importante. Jade fumi?- disse enfatizzando l’ultima parola.

-Sì, non è una novità mio caro Harry filosofo Styles.- dissi ridendomela, mentre gli soffiavo il fumo bianco sul viso.

-Tu mi farai impazzire.- disse mentre se ne andava ridendo.

Mi stesi su una sdraio mentre guardavo il cielo stellato e di tanto in tanto avvicinavo la sigaretta alla bocca per assaporare quel nettare, che mi aiutava a pensare quando ero nervosa o confusa.

-Ehy.- disse qualcuno sedendosi proprio sulla mia sdraio.

Sobbalzai, era Zayn.

-Ehy.- risposi io con il cuore a mille per la paura, credo.

-Non sapevo fumassi.- disse lui guardandomi con una domanda esplicita spalmata in quegli occhi caramello luminoso, ammaliante e puro; i miei occhi erano cacca di vacca paragonati ai suoi.

-Okay, ho capito ti do una sigaretta. Me ne devi una. Comunque, fumo solo quando sono nervosa o voglio rilassarmi.- dissi prendendo dalla tasca posteriore del jeans il pacchetto con l’accendino ed offrendoglielo.

 

 

pov. Zayn

 

Ero stato lontano da lei tutto il pomeriggio, dopo aver visto Harry baciarla avevo intuito che il tempo per farle capire che mi piaceva, e far capire a lei, che provava lo stesso era scaduto.

Sostituito da un Harry incantevole e col viso dolce di un bambino. Non potevo competere.

Dovevo farmi da parte almeno per ora, e poi avevo visto anche gli sguardi di Niall sempre più furtivi su di lei.

Quella ragazza stava rubando il cuore a troppe persone. 

Per ora, dovevo limitarmi a diventare il suo migliore amico.

Per ora.

Mi passò il pacchetto, da cui estrassi immediatamente la sigaretta accendendola e mi stesi accanto a lei.

-Sai Jade, ci conosciamo da pochi giorni e forse è un po’ presto per dirlo, ma ti voglio bene.- dissi.

 

 

Che la guerra abbia inizio Styles.

 

 








 

Okay, so di essere in ritardo

e che il capitolo e cortissimo, rispondo ad una domanda che vi sarete posti: sei per caso morta?

No, non lo sono e giuro che non succederà mai più!

Scusatemi ancora.

Il lavoro mi sta stressando (sì, lavoro estivo.)

 Per farmi perdonare il prossimo capitolo sarà di ..

di 25 pagine, sono seria.

Come sempre ringrazio tutte voi per aver messo questa storia tra i seguiti/ricordati/preferiti.

Sapete che accetto ogni critica, 

che sia negativa o positiva.

Vorrei una vostra impressione sincera, 

non dite ‘amo questa storia’ solo per non ferirmi,

 se non vi piace giuro che non mi offendo!

Ok, sto giurando troppo, mi sto anche dilungando troppo. 

Va bè, vi amo lo sapete.

Con amore Giada.

p.s. Nuuuuemi ti voglio bene.

p.p.s. Continuo sempre a 5 recensioni. 

(siate meno riassuntive çç)

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Capitolo 6
*** Chapter 5. ***


 

 

 

NON ANDATE SOTTO, LEGGETE PRIMA QUESTO.

Ho pubblicato una nuova storia: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1118346&i=1 

VI PREGO LEGGETELA E LASCIATEMI QUALCHE RECENSIONE. O BLOCCO TUTTE E DUE LE STORIE

ricatti time(?)

No, seriamente. 

Perché è davvero importante per me, se non va avanti la prima, non va avanti nemmeno l’altra.

Buona lettura. x

 

 

 

Chapter 5.

 

 

 

 

 

La gelosia di Harry mi aveva lasciata sveglia tutta la notte, ci teneva davvero a me, anche se, ci conoscevamo da pochi giorni.

Mi alzai dal letto, ormai troppo sveglia per riprendere sonno e mi vestii, oggi era l’ultimo giorno per le prove, l’indomani sarei salita sul palco e avrei iniziato a lottare per la vittoria, ero agitatissima e forse, la notte insonne dipendeva anche da questo. 

Lavai i denti e corsi a fare colazione, volevo andare immediatamente a provare.

Mi immersi nei miei pensieri e così feci anche col latte.

Se non passassi già alla prima settimana i miei sogni si frantumerebbero come vetro fragile; se non passassi non avrei più il coraggio di cantare nemmeno una strofa; se non passassi mi ritroverei a lavorare in qualche squallido locale, sfruttata ed umiliata. 

Non dovevo pensarci.

‘Vivi la vita per quello che ti offre’ mi ripetevo sempre, ma puntualmente non mi davo ascolto e mi ritrovavo piena di paranoie per la testa.

Il flusso dei miei pensieri fu interrotto da un bacio sulle labbra.

Harry. Mi voltai e gli sorrisi, precipitandomi di nuovo sulle sue labbra.

-Come mai tutto questa tenerezza?- mi chiese interrogativo.

-Mi sei mancato, tutto qui.- risposi io come se fosse la cosa più ovvia del mondo, infatti lo era.

-Dormito bene?- chiese scrutandomi in viso, ma si era già risposto da solo, ne ero certa. 

-No.- il correttore non era servito a molto, le occhiaie erano ben visibili ed un sorriso spento aleggiava sul mio volto.

-Sei preoccupata per domani.- non era una domanda, bensì un’affermazione. 

-Sì. Harry, e se non dovessi passare? I miei sogni andrebbero in frantumi e soprattutto, non ti rivedrei più.- dissi triste.

-Cosa? Tu che non passi? Ma stiamo scherzando? Sei piaciuta alle audizioni, hai fatto piangere una cantante internazionale e ti preoccupi? Jade, riprenditi cazzo, se non passi tu, non passa nessuno! E anche se fosse, tu non mi perderai, hai il mio numero, hai il mio cuore, come potrei lasciarti andare via?- disse dolcemente.

-D’accordo. Ora devo andare a provare, grazie Harry.- dissi lasciandogli un bacio sulla guancia sinistra ed andandomene. 

 

 

-Ed!- dissi entrando nella sala prove.

-Ehi Jade, pronta per provare?- disse lui esuberante.

-Sì.- risposi io svelta, vogliosa di incominciare a cantare.

Presi la chitarra ed accompagnata da lui al pianoforte, iniziai a cantare.

-Bravissima, domani farai un figurone, ne sono certo!- disse lui quando la canzone finì.

Se me lo diceva il mio vocal-coach dovevo rassicurarmi no?

Eppure, rimanevo agitata.

-Grazie Ed, ora vado però. Non voglio farti perdere altro tempo. Ciao.- dissi sorridente, come per fargli capire che ero felice e spensierata.

 

 

Uscii di lì ed andai a rifugiarmi sul retro della casa, difronte la piscina.

Ormai c’era un certo feeling tra me e quel luogo.

Accesi una delle mie amate sigarette ed avvicinandola alla bocca, la calma iniziò a persuadermi.

Un gesto così abituale come muovere la mano fino alla bocca, per accogliere quel fumo nocivo nei miei polmoni, mi faceva sentire a casa, protetta. 

Fumare per me era come un padre che ti accarezza la spalla dicendo che va tutto bene.

Mi aiutava.

Finita la prima ne accesi subito una seconda, continuai così, arrivando dopo una ventina di minuti alla fine del pacchetto da venti.

Era troppo.

Dovevo darmi una regolata.

Tornai dentro dirigendomi a passo svelto verso la mia camera, non avevo voglia di vedere nessuno almeno fino all’ora di pranzo.

Entrai, mi lavai i denti e mi buttai sul letto iniziando a fissare il soffitto; cercando di non pensare, magari mi avrebbe calmata.

Funzionò, stetti in quella posizione per tre ore e mezza.

Ed avrei continuato se qualcuno non avesse bussato insistentemente alla porta.

-Avanti.- dissi scocciata.

Vidi apparire una testolina bionda dalla porta.

-Ehi, ti disturbo?- chiese esitante.

No che non disturbi, vedi che mi hai messa di buon umore solo entrando? Lo vedi?

-No, entra pure.- dissi sorridente.

-Okay.- disse mentre si buttava sul letto e si metteva nella mia stessa posizione.

-Cosa facevi di così interessante?- continuò fissando ciò che fissavo io: il soffitto.

-Fissavo il muro, almeno così non penso a nulla.- spiegai pacata.

-Mh, interessante. A cosa dovresti ‘non pensare’ ?- chiese lui divertito.

-Horan non è divertente! Sto cercando di non pensare a domani.- dissi io.

-Okay, scusa. In effetti hai ragione, sono molto preoccupato anche io. Secondo te come andrà?- chiese pensieroso.

-Oh, be’ .. Tu passi sicuro, ieri ti ho sentito provare ed hai la voce di un angelo. Anche Harry, Zayn, Louis, Liam e Cher. Poi ci sono io, che ho avuto la botta di culo alle audizione e verrò scartata alla prima settimana. Ecco tutto.- dissi con una nota di sarcasmo nel tono della mia voce, cercando di apparire spensierata, ma a quanto pare Niall non si fece sfuggire il pizzico di amarezza di cui erano contornati i miei occhi.

-Jade, smettila. Sei bravissima ammettilo, tu e Cher siete le uniche ad essere passate con tre sì, credi davvero che i giudici abbiano commesso un errore del genere? Impossibile, altrimenti qualcuno di noi ti avrebbe dato della raccomandata. Hai trovato qualcuno che l’ha fatto? No. Sai perché? Perché sappiamo tutti che i giudici hanno ragione: il tuo è un dono.- concluse, con un sorriso sulle labbra.

Stranamente quel discorso mi aveva fatta calmare. 

-Niall.- lo guardai negli occhi color del cielo.

-Sì?- chiese lui.

-Ti voglio bene.- dissi col cuore in mano.

Accennò ad un sorriso sghembo.

-Anche io piccola.- rispose.

Era strano, come in pochi giorni avessi trovato persone tanto speciali e dolci, da poter dire loro senza alcun timore ‘ti voglio bene’. 

 

 

 

 

Pov. Niall

Era così bella, stesa vicino a me.

Non potei far altro che consolarla, ero andata per dirle che provavo qualcosa in più di una semplice simpatia e mi ero ritrovato a dirle che aveva un talento unico, inimitabile. 

Praticamente, le stavo dicendo che era stupenda in ogni sua parte.

Proprio mentre le dicevo queste cose, mi ero reso conto che non era il momento di svelarle ciò che provavo. 

Magari era solo una cotta passeggera.

Lei ormai stava per diventare di Harry.

Zayn sicuramente non si sarebbe tirato indietro, testardo com’era, un altro ragazzo che la faceva confondere non ci voleva proprio.

Per lei sarei stato solo Niall, il ragazzo tenero ed affamato.

-Andiamo a mangiare?- le chiesi con fare da cucciolo.

Il mio stomaco stava per divorarsi me stesso, avevo bisogno di cibo ed anche al più presto.

Scoppiò in una sonora risata, proprio la Jade che mi piaceva.

-Okay, piccolo andiamo.- disse.

-Grazie piccola. Ma da quando ci siamo dati questi nomignoli?- chiesi un po’ divertito.

-Boh, ma mi piacciono. Quindi da ora ti chiami piccolo. Andiaaamo.- disse ridendo mentre si alzava.

La seguii immediatamente e ci ritrovammo in sala da pranzo in un batter d’occhio.

Notai Harry che parlava con Caroline Flack, cercai di non dargli peso, ma sembrava quasi stessero per limonare mentalmente.

Che schifo, ma cosa mi metto a pensare?

Spinsi via quel pensiero così disgustoso e rivolsi il mio sguardo a Jade.

Se ne era accorta anche lei, ma non volevo che su quel volto così fanciullo comparisse di nuovo la tristezza.

Allora tirai fuori una delle mie solite cazzate.

-Lo sai una volta un ragazzo mi disse ‘non scaldarti troppo’ ed io sai cosa gli risposi?- chiesi portando la sua attenzione su di me.

-No.- rispose confusa e pensierosa.

-Mica mi chiamo microonde.- esplicai con una faccia buffa.

Iniziò a ridere di gusto.

-Horan sei un idiota.- disse tra una risata e l’altra.

Sì ma almeno, ridi e non pensi ad Harry.

Feci una faccia offesa, per non far ricadere di nuovo la sua attenzione su quel coglione di Harry.

-Aaaaw, ma se fai così mi sciolgo. Sembri un cucciolo di pinguino.- disse dolcemente mentre mi pizzicava una guancia.

-E tu sembri zia Geltrude, se mi pizzichi la guancia. Non sono un pupazzetto.- dissi voltandomi dall’altro lato sempre fintamente offeso.

-Sì che lo sei. Pupazzetto Horan all’azione. Tenerezza assicurata.- disse ridendo e schioccandomi un bacio sulla guancia.

-Sì, solo per te. Non dirlo a nessuno che sono Pupazzetto Horan, ricorda: sono sotto copertura.- dissi io abbassando la voce.

Rise ancora più forte, tanto che si tappò la bocca con una mano per smetterla.

-Smettila di farmi ridere, sembro un’oca in calore.- disse tremando ancora dalle risate.

-No le oche portano il logo Flack stampato sul sedere. Tu mi sembra non ce l’abbia.- dissi io con fare malizioso.

No aspetta, che idiota, le ho fatto ricordare di Harry.

Complimenti Horan, tanta fatica sprecata per niente.

Stranamente rise, menomale.

-Horan, hai appena rivelato di avermi guardato il culo!- disse ancora ridendo.

Arrossii, per farla ridere mi stavo sputtanando col cuore.

-Be’ sono pur sempre un maschio.- dissi volgendo lo sguardo a terra.

-Ma quanto sei dolce quando arrossisci.- disse lei guardandomi con quegli occhioni da cerbiatta che si ritrovava.

La guardai e sorrisi.

Era proprio bella ed io proprio uno sfigato.

Pov. Jade

Avevo capito cosa stava tentando di fare Niall: distrarmi.

Ma avevo notato anche prima di lui cosa Harry stesse facendo.

Noi non stavamo insieme, quindi poteva fare ciò che voleva, non toccava certo a me impedirglielo.

In fondo, io stessa avevo infranto la promessa di non stare più appiccicata a Zayn, lo stesso valeva per lui.

Sembrava proprio volessero scopare davanti a tutti.

Be’, lo dovevo capire prima che ero solo un passatempo per lui.

Che idiota che sono.

 

Dopo pranzo salutai Niall con un tenero abbraccio e mi nascosi in camera. 

Non avrei cenato, non ne avevo voglia.

Fissai il soffitto per altre due ore, poi infilai il pigiama, non sapendo cosa  fare, ritornai a quello strano hobby che non mi faceva pensare a nulla e dopo poco caddi nel sonno più profondo.

Mi risvegliai la mattina seguente, consapevole di che giorno fosse.

Mi lavai e vestii velocemente, ero decisa a non rivolgere la parola ad Harry, qualunque cosa accadesse.

La sfortuna però, mi accompagnava ogni giorno della mia vita.

Infatti, me lo ritrovai davanti uscendo dalla stanza.

Mi sorrise, mentre si avvicinava.

Lo fissai per non più di tre secondi con uno sguardo impenetrabile e me ne andai via, lasciandolo spaesato difronte alla porta della mia stanza.

Era un giorno che non dialogavo con Cher, non ne avevo avuto né il tempo né la voglia, ma quella nuova amica già mi mancava troppo.

Per fortuna la incontrai appena entrata in sala da pranzo, mi sedetti al suo fianco e parlammo per un po’ del più e del meno.

Mi chiese di raccontarle la giornata che avevo trascorso ieri, così le spiegai per filo e per segno ogni singola cosa.

-Jade, non credo sia successo qualcosa tra Harry e la Flack, lo capisco da come ti guarda è cotto.- disse, sembrava pensierosa.

 

 

 

 

pov. Cher

Quel beota prima mi dice che ha una cotta per lei e poi me la fa diventare insicura provandoci con quella vecchia strega.

Avremmo dovuta fare due chiacchiere noi due.

-Non so Cher, potrà anche essere vero .. Ma a me sembra preso da Caroline e poi io chi sono per dirgli qualcosa? Mica è il mio ragazzo.- rispose lei tristemente.

 

Sì, dovevo assolutamente parlare con quel coglione.

-Non preoccuparti Jade, ci penso io.- dissi.

 

 

 

 

pov. Harry

Mi aveva lasciato come l’idiota, volevo solo darle un bacio, che ho fatto di male?

Stavo per andare a colazione, quando qualcuno mi tirò per la manica e mi portò dietro un angolo remoto della casa.

Mi voltai per capire chi fosse e scorsi Caroline.

Non feci in tempo a chiederle cosa volesse che mi si fiondò sulle labbra.

Avevo un debole per lei sì, ma di certo non avrei ferito la ragazza per cui provavo qualcosa.

Con Caroline era tutta attrazione fisica, nulla di più.

-Cosa fai?- chiesi io staccandomi immediatamente.

Mi guardò confusa, come se fosse ovvio quello che stava facendo.

-Ti bacio.- disse con tutta la naturalezza possibile.

-L’ho capito questo.- dissi freddo.

-Oh andiamo, non dirmi che fai sul serio con quella ragazzina? Lo so che l’hai fatto per farmi ingelosire, ci sei riuscito contento?- non mi diete il tempo di risponderle che si butto di nuovo su di me.

 

 

Pov. Jade

Stavo tornando in camera per ripetere un po’ la canzone, quando mi ritrovai di fronte ad una scena che mi sarei risparmiata volentieri.

Harry e Caroline Flack avvinghiati l’uno all’altra che si baciavano.

Mi feci sfuggire un sospiro di sorpresa e vidi Harry staccarsi da lei e voltarsi nella mia direzione.

Le lacrime iniziavano a salire fino agli occhi, lo guardai un ultimo secondo con gli occhi lucidi.

-No Jade aspe ..- sentii.

Ma non lo feci finire di parlare, che già avevo iniziato a correre via.

Come aveva potuto?

No, io come avevo potuto essere così stupida? 

Farmi prendere in giro in quel modo, in fondo cosa potevo aspettarmi eh? Ci conoscevamo da una settimana, non si può provare niente per qualcuno che conosci da così poco.

Ma allora io cos’ero? Un’eccezione alla regola?

Come avevo potuto innamorarmi così presto di un ragazzo così superficiale? Non era da me.

Eppure era successo.

Non so come mi ritrovai nella stanza di Harry e Zayn. 

Zayn era in boxer difronte a me, si era sicuramente appena svegliato e quando mi vide in quello stato corse ad abbracciarmi.

-Jade cos’è successo?- chiese visibilmente preoccupato.

I singhiozzi non mi permettevano di parlare, così rimasi in silenzio stringendolo forte a me.

Mi trascinò sul letto e mi fece stendere accanto a lui.

Iniziò ad accarezzarmi i capelli, in quel modo riuscii a calmarmi.

-L’ho visto mentre baciava Carolin Flack.- la buttai lì dopo minuti di silenzio.

Appoggiata sul suo petto, sentii il suo cuore prendere a correre come quello di un colibrì.

Alzai il capo e lo guardai con gli occhi ancora appannati dalle ultime lacrime solitarie.

Strinse i pugni, si era arrabbiato.

-Cosa?- disse con l’ira negli occhi.

-Come ha potuto?- continuò.

Stette in silenzio per un po’, rilasso le mani e mi strinse ancora di più a sé.

-Ci sono io Jade, va tutto bene. Ora devi pensare solo a stasera, devi essere pronta al meglio. A questo ci penseremo dopo, insieme.- disse iniziando ad accarezzarmi il volto e lasciando teneri baci proprio dove si trovavano le lacrime, asciugandole.

-Okay.- mi alzai ed andai in camera mia, cercando di andare a fare quello per cui mi stavo dirigendo lì prima di vedere Harry baciare Caroline.

 

Ricordai ciò che dovevo fare: provare la canzone.

Solo quello mi importava ora, non mi sarei fatta più abbindolare da nessuno, avevo capito che non volevo una storia. 

Io volevo una carriera e dovevo pensare a quella e basta.

Provai per due ore, senza una pausa. 

Solo quando fui contenta del risultato mi fermai ed andai a pranzo.

 

 

[..]

Nel pomeriggio ci dirigemmo tutti agli studi televisivi con un pullman.

Due volte Harry aveva provato ad avvicinarsi durante il viaggio e due volte Zayn, Niall e Cher lo avevano allontanato.

Niall e Cher erano stati avvertiti da Zayn appena me ne ero andata in camera.

 

 

Si fecero le sette, mancava solo un’ora e saremo andati in onda.

Delle truccatrici e delle parrucchiere mi si avvicinarono portandomi il vestito che avrei dovuto indossare.

 http://weheartit.com/entry/30480518 , accompagnato da delle decolté nere alquanto alte.

 

Mi lasciarono i capelli morbidi sulla schiena, con qualche boccolo qua e là, il trucco era chiaro ed appena accennato, mancavano solo cinque minuti all’inizio del programma.

Sarei stata l’ultima ad esibirmi, Simon Cowel disse ‘perché se va male ci salvi il culo’ molto fine.

 

 

Uscii dal camerino e andai dietro le quinte, dove si trovavano Zayn, Liam, Louis, Niall e Cher.

L’ultima indossava un vestito corto senza spalline che le si addiceva molto: http://weheartit.com/entry/30956872,con delle decoltè simili alle mie.

 

Uno per uno salirono sul palco e passarono.

Per ultimo, mi sfilò davanti Harry, lasciandomi un ultimo sguardo prima di incominciare a cantare, passò anche lui.

C’era da aspettarselo.

 

Era il mio turno, presi la chitarra e con Ed, mi avviai sul palco tenendolo per mano, anzi no: stritolandogli la mano.

Me la lasciò appena arrivò difronte al piano, mi sorrise e si sedette, feci lo stesso anche io sullo sgabello che c’era difronte al microfono ed impugnando per bene la chitarra.

Iniziai a suonare la canzone seguita da Ed che la rendeva più dolce con degli accordi studiati per tutta la settimana da lui.

Aprii la bocca e ne uscì tutta la mia voce e la passione che avevo in corpo, incoraggiata dai visi sorridenti dei tre giudici.

 

 

Arrivai agli ultimi accordi di Rolling in the deep aggiungendoci qualche vocalizzo finale, per lasciare tutti senza parole.

Mi alzai e sorrisi, prendendo il microfono in mano, sicura di aver dato il meglio di me.

Mi girai verso Ed che mi fece un occhiolino d’incoraggiamento e guardai nuovamente i giudici: silenzio.

Silenzio da parte del pubblico e dei giudici.

Tutti mi fissavano, stavo iniziando a pensare di aver fatto schifo.

Fino a quando i giudici seguiti a ruota dal pubblico si alzarono in piedi battendo le mani.

Gridolini del pubblico fecero diventare il mio sorriso quasi una risata cristallina.

-Jade, passi senza dubbio.- disse Katy con un sorrisone che partiva da un orecchio ed arrivava all’altro.

-Grazie.- dissi con la voce più sensuale che avevo.

Scatenando nel pubblico altri applausi dalla parte degli uomini.

Feci un ultimo saluto e mi dileguai, trascinando Ed e la chitarra dietro di me.

 

Appena arrivata dietro le quinte, diedi il microfono ad uno che passava ed iniziai ad urlare e saltare come la pazza in ogni angolo del backstage, con tutti i concorrenti passati che ridevano ed iniziavano a farlo con me.

Era una scena esilarante, fino a quando non vidi Harry fissarmi.

Non potevo sopportare quello sguardo così decisi di avviarmi al pullman ed aspettare lì.

Camminavo per il parcheggio dello studio con quei tacchi maledetti, ma che dico tacchi torture.

 

Stavo pensando a quanto li odiassi ed avrei voluto toglierli quando una massa di gente iniziò ad avvicinarsi.

Sentivo solo gridolini sommessi, gente che urlava il mio nome, fogli, penne e macchine fotografiche.

Non ero abituata a quel tipo di attenzioni, ma era davvero una ‘figata’.

Dei ragazzi mi chiesero se ero fidanzata mentre mi registravano col telefono, risposi di no.

Scattai foto con almeno cinquanta persone e firmai autografi ad altrettante, mentre continuavo a camminare in direzione del pullman.

Arrivata li salutai con un bacio e in tutta risposta ricevetti urla e anche alcuni ‘sei bellissima’, un toccasana per la mia autostima, soprattutto dal momento che Harry aveva preferito una trentenne a me.

Mi sedetti infondo a tutto, presi il telefono connettendomi un po’ su twitter, mentre ascoltavo della musica per distrarmi.

Dai miseri ‘dieci followers’ che mi ritrovavo fino a pochi mesi prima (non mi interessavo molto di queste cose), ero passata a 24.200 e caricando la pagina aumentavano sempre di più.

Andai nelle interazioni che erano sempre state ‘morte’, meravigliandomi di trovare milioni di tweet tutti per me.

Cercai di rispondere a più persone possibile, con un sorriso stampato in faccia, perché il mio sogno si stava avverando, ero apprezzata per quella che ero.

Ero così distratta dal mio telefono da non accorgermi che il pullman fosse già pieno e stessimo per partire.

Me ne accorsi solo quando sentii picchiettare al finestrino e voltandomi notai centinaia di persone salutarmi e alcuni cartelloni con scritto ‘Amiamo la tua voce Jade.’

Era veramente il massimo.

Il pullman partì e io mi rimisi a fare quello che stavo facendo.

Sentii qualcuno toccarmi la spalla e mi girai, era Zayn.

-Per un momento avevo pensato fosse Harry, menomale!- dissi tirando un sospiro di sollievo.

-Se non mi fossi seduto qui alla velocità della luce, ci avresti trovato veramente lui. Ho fatto appena in tempo.- disse sghignazzando.

-Sei un grande.- dissi battendogli il cinque.

-Lo so. Sono anche figo, ma questi sono solo dettagli. Hai visto come ti acclamano? E tu che ti preoccupavi.- disse.

Mi allarmai.

-E tu come lo sai?- gli chiesi.

-Me l’ha detto Niall.- rispose facendo spallucce.

-Ah. Comunque sì, sono stupendi. A te come è andata?- chiesi interessata mentre gli mostravo tutti i tweet che mi erano arrivati.

-Non ho ricevuto tutti i ‘sei bellissima’ che sono arrivati a te. Ma un sacco di ‘ti amo’. Ho raccattato centinaia di numeri di cellulare!- disse trionfante mentre me li mostrava spavaldo.

-Idiota. Spero fossero almeno carine.- dissi con meno entusiasmo, ma me la ridevo lo stesso.

Forse ero un po’ gelosa, ma tanto a chi importa? Non mi innamorerò più di nessuno, ci sono solo io e la mia carriera.

‘Sì ok. Ma adesso smettila di ripeterlo solo per auto- convincerti.’ asserì la mia coscienza. 

In effetti aveva ragione.

-Sei gelosa?- chiese Zayn con un sorriso in faccia.

-No.- dissi io esitante.

-Se lo dici tu.- disse ridendosela.

Non mi andava di controbattere così stetti zitta e mi accoccolai sulla sua spalla addormentandomi, abbracciata immediatamente da lui.

-Jade, piccola.- disse Niall lasciandomi piccoli baci sulla guancia e scuotendomi un po’. 

-Che c’è?- chiesi di malavoglia.

-Siamo arrivati. Alzati.- disse mettendomi in piedi.

Dovetti reggermi a lui, perché mi ero completamente scordata di quegli stupidi tacchi.

Si mise a ridere.

-Sei bella così, ma non ti reggi neanche in piedi. Non è il tuo genere eh?- disse Niall.

-Già, stupide scarpe.- risposi togliendole.

E gemendo dal dolore.

Niall continuava a ridere.

-Smettila di ridere coglione. Piuttosto sveglia Zayn!- esplicai io.

-Okay, però non ti arrabbiare.- disse facendo un espressione da cucciolo.

-E tu non fare il cucciolo. Non vale!- dissi io.

 

-Zaaayn, amico! Svegliaaaati.- iniziò ad urlare Niall.

-Cosa? Mamma non urlare!- disse Zayn provando a riaddormentarsi.

Iniziai a ridere come la matta.

-Mamma Niall, non sai fare niente.- dissi e subito dopo tirai uno schiaffo sul fondoschiena di Zayn.

-Coglione alzati siamo arrivati.- dissi con gentilezza, sì come no.

-Ahia, pervertita. Non toccarmi il sedere o sarò costretto a fare lo stesso con te.- disse serio Zayn.

Gli risi in faccia e iniziai ad andarmene con le scarpe in mano.

-Vedi mamma Niall? Così si fa.- dissi io strafottente senza neanche voltarmi.

Scesa dal pullman fui affiancata dai due che mi presero sotto braccio e mi accompagnarono in camera.

-Ciao idioti, vi voglio bene.- dissi schioccando un bacio sulla guancia a tutti e due.

-Notte piccola.- disse Niall.

-Notte.- disse Zayn, cercando di imitare il tono sexy del mio ‘grazie’ durante il programma e gli venne alquanto bene.

Risi.

-Coglione.- ed entrai in camera.

Mi addormentai dopo pochi minuti, ancora vestita e truccata, troppo stanca per spogliarmi.

Prima di perdere conoscenza mi accorsi solo di una cosa: Cher non era in stanza.

 

 

 

 

Good evening people.

Sono di nuovo qui con le promesse 25 pagine.

Sono figa,

sono tanto figa. (?)

Ok, no.

Passiamo alle cose importanti.

Ho deciso che il prossimo capitolo lo pubblico a 10 recensioni.

Perché? Perché me le merito! 

Sono 25 pagine, cioè vorrei dire!

Dato che lo scordo sempre lo metto solo oggi:

IL MIO CONTATTO TWITTEER!

https://twitter.com/#!/mymorphine__

 

Con amore Giada. xx

 

p.s. Ve lo scrivo un’altra volta: leggete il prologo della mia fottuta nuova storia: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1118346&i=1

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Capitolo 7
*** AVVISO IMPORTANTE! ***


RAGAZZE,
SO CHE QUESTO NON E' IL CAPITOLO CHE VOLEVATE,
MA DEVO DIRVI UNA COSA PIU' IMPORTANTE.
CREDO ELIMINERO LA STORIA.
NON PER VOI, CERTO, VOI SIETE STATE FANTASTICHE LASCIANDO RECENSIONI SU RECENSIONI,
MA QUESTA STORIA MI SEMBRA UNA GRANDE STRONZATA, COME IL LINGUAGGIO CHE USO ALL'INTERNO DI ESSA.
IL CONTENUTO E' SCIATTO E, AMMETTIAMOLO, SEMBRO PROPRIO UNA BIMBAMINCHIA SCRIVENDO COSE DEL GENERE.
SAPETE CHE FACCIO? NON LA ELIMINO, MA NON LA CONTINUERO' NEANCHE.
 
LA LASCERO' INCOMPLETA, COME E' GIUSTO CHE SIA.
IN COMPENSO, MI STO MOBILITANDO A SCRIVERNE ALTRE DUE FANTASY QUELLO E' SICURAMENTE IL MIO GENERE.
UNA LA CONOSCETE: THAT'S NOT WHAT I SHOULD DO.

ECCO IL LINK: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1118346&i=1

E L'ALTRA, LA STO ANCORA PENSANDO.
MI DISPIACE DAVVERO TANTO, MA SAPPIAMO TUTTI CHE CIO' CHE HO DETTO E' VERO.
SPERO DI TROVARVI ANCHE NELLE ALTRE STORIE CHE PUBBLICHERO'.
POTETE LASCIARE UN VOSTRO COMMENTO SULLA MIA DECISIONE.
SCUSATEMI.
 
-Giada.

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