Harry non riusciva a capacitarsi
dell'esistenza di una persona cosi saputella e petulante come la Granger: gli
dava proprio sui nervi. Eppure, i Serpeverde del primo anno frequentavano
con i Grifondoro soltanto il corso di pozioni e quindi non gli toccava
sopportare lei, quel deficente di un Weasley e l'imbranato Paciock troppo a
lungo.
Pozioni era la materia in cui Potter
eccelleva, certo, molte volte Piton lo favoriva, ma era comunque più bravo di
Hermione, un fatto assai raro.
Dopo la lezione , Draco ed Harry, circondati
da quei leccapiedi di Tiger e Goyle, sedevano acciambellati sul divano tentando
di terminare i compiti di Trasfigurazione.
- Sai Harry
parlando con papà ho saputo dei rapporti di Piton e tuo padre!-
Harry alzò lo sguardo sul ghigno di Draco,
quest'ultimo amava raccontare i "pettegolezzi" riferitigli da Lucius.
- Che
tipo di rapporti?- chiese incuriosito Harry.
- Si
odiavano, si detestavano a tal punto che se si incrociavano nei corridoi si
appendevano al soffitto per i piedi!-
Harry capì immediatamente perchè: tra le due
case, infatti, vi era una rivalità disastrosa che non permetteva amicizie fra i
diversi appartenenti.
-
Capisco.- disse
impensierito- Ora
comprendo perchè sono così favorito durante le sue lezioni...
...crede che
io abbia rinnegato la mia famiglia e che non ho alcun legame emotivo con
mio padre!-
Draco gli rivolse uno sguardo penetrante - Ed è così?-
La mente di Harry era un lavorio continuo.
Suo padre aveva rinunciato alla sua "qualità" di purosangue e si era sporcato
sposando una sudicia, ibrida mezzosangue. Si era ridotto ad una vita mediocre e
semplice, senza ricercare fama o potenza: un fallito.
- Si.
E' così- rispose.
Draco ed Harry avevano un piano: sarebbero
andati sino al ritratto della signora grassa, che avevano scoperto fosse
l'entrata della sala comune dei Grifondoroe avrebbero riempito l'entrata
di caccabombe e fuochi Filibuster che avevano rubato a Gazza.
Si sarebbe scatenato un pandemonio: Harry
fremeva di impazienza all'idea.
Le probabilità che Gazza o Mrs Purr li
trovassero erano molte, e Harry sentiva di star sfidando la sorte, insieme i due
amici si infilarono la vestaglia, presero la bacchetta e raggiunsero la sala di
ritrovo Serpeverde.
-
Malfoy, Potter cosa state facendo?- ordinò una voce femminile alle loro
spalle.
Una luce brillò nel buio, una bella ragazza
del secondo anno li guardò torva.
Era alta e mora, i lunghi capelli riccioluti
le candevano perfettamente modellati sulla schiena, due occhi blu li squadravano
sospettosi.
-
Tornatene a letto Phil- disse Draco beffardo.
- Non
ne ho la minima intenzione!- sorrise - se andate a provocare guai... - il suo bel volto s'illuminò- ... ovviamente vengo
anchio!-
Jane Phil era una purosangue nobile ed
educata, rispettata da tutti i professori ed aveva buoni voti. Ma
molto spesso faceva strane assenze e tornava con strani segni o ferite, aveva
un'aria saggia ma bambina allo stesso tempo. Era strana e misteriosa, ed Harry
sapeva che Draco, anche senza volerlo dare a vedere, l'ammirava.
I tre ragazzi camminavano furtivi,
quando dui grandi occhi gialli li scuadrarono
dal fondo buio del corridoi.
- Oh
no! Mrs Purr!- mugolò Jane
-Scappiamo!- urlò Harry.
Si diederò ad una corsa matta, e appena vista
una porta se la chiusero alle spalle.
- Vi
rendete conto di dove siamo?- disse divertita la ragazza.
Harry e Draco si guardarono
attorno.
- Ma
certo!- esclamò
Harry- IL terzo
piano-
- E vi
siete accorti di cosa abbiamo le spalle?- ora la voce di Jane era scossa
da uno strano tremore.
i due amici si girarono
lentamente.
Stavano fissando dritto negli occhi un cane
mostruoso, un bestione che riempiva tutto lo spazio tra il soffitto e il
pavimento. Aveva tre teste. Tre paia di occhi roteanti, dallo sguardo folle; tre
nasi che si contraevano fiutando nella loro direzione, tre bocche sbavanti con
la saliva che pendeva da affilate zanne giallastre.
Era lì, perfettamente immobile,
sorpreso.
L'unico motivo per cui non li aveva ancora
aggrediti era poichè era stato colto di sorpresa, ma stava riprendendosi
velocemente..
Harry ricordò un incantesimo letto in un
libro.
-
Pietrificus Totalus!-
Purtroppo il cane era troppo grosso per
immobilizzarsi totalmente, infatti una sola testa si era fermata incredula,
mentre le altre due ringhiavano ferocemente.
Draco cercò il pomello e lo aprì cos'
velocemente che caddero tutti all'indietro.
Sprangarono subito la spessa
porta.
-
Ammazza Harry, neanche io riesco a raggiungere quei risultati!- disse
impressionata Jane una volta raggiunti i sotterranei.
Andarono tutti a dormire con un nuovo
proposito: scoprire a cosa serviva quel mostro.
La mattina dopo era soleggiata e ventosa,
nella sala grande splendeva un pallido sole invernale che migliorava
l'atmosfera.
-
Stanotte potremmo tornare al terzo piano!- mormorò Harry ai due compagni di avventura - pietrificare...-
-...
il mostro e scoprire cosa ci fa un brutto cagnaccio rognoso ad una scuola per
minorenni!- completò Draco.
-
Daccordo- rispose allegramente Jane e si avviò frettolosamente a
Erbologia.
Era notte fonda, Harry scalpitava, ma perchè
le donne erano sempre in ritardo?
Lui e Draco aspettavano Jane da più di venti
minuti, ma lei sembrava scomparsa, - stupida ritardataria
- imprecò l'amico -
Intanto ho studiato un incantesimo per non farci vedere - rispose la voce
seccata della ragazza.
- Muoviti- ordinò
Harry impaziente.
Jane gli si avvicinò e colpì tre volte la
testa con la bacchetta mormorando una formula, Harry sentì un'ondata gelida
attraversargli il corpo, ma si accorse che non ne aveva più uno: quando si
spostava il suo profilo si mimetizzava perfettamente con l'ambiente, lo si
notava dai quei pochi secondi di distacco tra un'aspetto all'altro.
Stessa cosa fece a Draco e a se
stessa.
- Brava- esultò
Draco.
Si avviarono verso il terzo piano ma giunti
dinnanzi la porta si accorsero che era già aperta, Harry si avventurò per primo
nella stanza, una candida arpa emetteva una dolce melodia che rasserenava il
pensiero, sfortunatamente il magico suono cessò poco dopo, il cane, dal suo
ritmico russare, iniziò a grugnire nel sonno, che divenne un
dormiveglia.
- Devessere la musica ad
addormentarlo, presto! muoviamoci prima che si svegli!-
Purtroppo se ne accorsero
tardi, il mostro si svegliò ed iniziò a ringhiare adirato per
l'intrusione.
Si stava per scagliare su Draco quando Jane
iniziò a cantare, aveva una voce intonata e soprana che allietava la tensione;
l'enorme animale l' annusò perplesso ma lei non si scompose seguitando a
produrre quel dolce suono.
Il cane si riaccucciò assonnato e dopo
poco si riaddormentò.
Mentre la ragazza continuava a cantare i tre
amici aprirono la botola e vi si calarono dentro -
finalmente...- sospirò Jane.
- Che bella voce-
disse Harry colpito.
- mio padre mi ha fatto
prendere numerose lezioni- sorrise la ragazza, contenta che si fossero
rivelate utili.
- em..non per
interrompere...ma vi siete accordi di dove siamo atterrati?-
Una pianta appiccicosa aveva
legato piedi e mani ai ragazzi, che non riuscivano più a muoversi.
- Che roba è? -
esclamò schifata Jane.
- Credo sia il tranello
del diavolo, a Malfoy Manor ne abbiamo una vasca-
- e come si fa a....
tenerlo fermo?- chiese Harry sbrigativo, odiava gli ostacoli, voleva
scoprire a cosa andavano incontro.
La mente di Draco elaborava veloce, suo padre
glielo aveva speigato, ma come era? Ma si certo...
-...Luce! Teme la luce!-
- Lumos -
Un potente getto di luce invase la pianta che
si ritrasse spaventata ed i tre amici vennero lasciati cadere nella stanza
sottostante.
- Che potenza! I miei
incantesimi non sono mai stati cosi forti! - si meravigliò
Jane.
Ed anche Draco era colpito.
- Sbrighiamoci!
-
Dalla stanza adiacente provenivano strani
rumori, una specie di fruscii, come numerosi battiti d'ali.
Entrando videro un numeroso gruppo di strani
insetti, si diressero subito verso la porta che si trovava nella parete
opposta.
- Alohomora
-
Niente. Serviva la chiave.
- Serva una chiave
spessa, di ottone probabilmente, come la serratura, vecchio stampo -
disse pensieroso Draco - Ma dove la
troviamo?-
- Una di quelle
no? - esclamò ironico Harry, e per non perdersi in chiacchiere inforcò
una scopa trovata in fondo alla stanza e scrutò le chiavi volanti alla ricerca
di quella giusta.
La rintracciò. Era grossa, lenta ed aveva
un'ala spezzata, era passato qualcuno prima di loro.
Non gli ci volle molto a catturarla, aprirono
la porta e si ritrovarono in un enorme salone nel cui centro era posizionata
un'enorme scacchiera magica.
Draco e Jane, purosangue colti, non ebbero
problemi e con uno scacco matto veloce, vinsero l'entrata nella sala
successiva.
Vi era un tavolo su cui erano allineate
diverse bottiglie contenenti alcune pozioni.
Un giochetto di Piton
indubbiamente.
Harry sorrise, sarebbe stato
facile.
Varcarono la soglia e immediatamente, nello
strombo della porta alle loro spalle, si accese un fuoco fiammeggiante. Uno
strano fuoco viola. Nello stesso istante, fiamme nere si sprigionarono dalla
soglia della porta seguente.
Erano in trappola.
Si avvicinarono al tavolo dove vi era un
foglietto.
Conteneva l'indovinello che portava alla
soluzione.
- Geniale- disse
eccitata Jane - Questa non e magia: è logica, molti maghi
considerati potenti non hanno un briciolo di logica, resterebbero intrappolati
qui.-
- Ma noi no!- ghignarono Harry e
Draco.
Risolsero abbastanza velocemente il quesito,
ma si accorsero presto che la quantità di pozione occorrente a varcare la porta
successiva era a malapena per uno.
- Ovviamente vai
tu!- alitò Jane.
- Certo, sei tu che devi
proseguire!- concordò Draco, anche se un po' deluso.
Harry inspirò profondamente e prese la
bottiglia giusta.
Volse il viso alle fiamme, vuotò la pozione
in un sorso e per la seconda volta in una stessa sera il suo corpo venne invaso
da una scarica di ghiaccio, l'incantesimo di Jane si era dissolto già da molto e
senza quella protezione si sentiva scoperto.
Attraversò le nere fiamme e si diresse
nell'ultima stanza.
quello che voglio creare è un
nuovo unitissimo trio! Draco sarebbe un Ron più ricco, bello ed esaltato, ho
creato anche un nuovo personaggio, una specie di Hermione, ma ovviamnte più
fredda, calcolatrice e cattiva. e ora vi chiederete perchè non la Parkinson
che frequenta anche il loro stesso anno? e io vi rispondo: non ne ho la più
pallida idea!mi sta antipatica e mi sembra troppo oca! Non voglio offendere però
chi ha (stranamente) conquistato!
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