Making of Kuroshitsuji II - Dietro le quinte e oltre!

di Kyoya Ootori
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio della fine - la scena del bacio. ***
Capitolo 2: *** Quei maggiordomi, quante chiacchiere. ***
Capitolo 3: *** Avevi detto che non ci avrebbero beccato. ***



Capitolo 1
*** L'inizio della fine - la scena del bacio. ***


L’inizio della fine – la scena del bacio

<< Cieeeeeeeeel! >> chiamò Alois, mentre rimirava allo specchio la sua figurina snella, sorridendosi accattivante. Da alcuni giorni  era stato trasferito nel camerino di Ciel, a causa di un cortocircuito che aveva reso inaccessibili la metà dei camerini appartenenti ai personaggi più importanti della trama.  Era stato così che Alois era finito insieme a Ciel, Sebastian con Claude e William con Grell. L’unico ad esserne esonerato era stato Undertaker che, nonostante non fosse un personaggio importante come Ciel o Sebastian, era fra tutti l’attore più anziano: meritava il giusto rispetto, quindi.
<< Cosa vuoi, Trancy? >>  Non era facile dire quella erre moscia, pensò Ciel. Ormai chiamava il biondino in quel modo anche fuori dal set per allenarsi e riuscire a pronunciare perfettamente il suo cognome, come da richiesta del regista (ovvero l'essere malvagio che aveva deciso quell’accoppiata).
<< Dopo le riprese vorresti provare un po' insieme a me? La scena del bacio non è facile...  >> propose Alois, sorridendo malandrino, riuscendo a farlo arrossire nonostante non lo stesse nemmeno guardando. Il conte era dentro lo spogliatoio, intento a cambiarsi. Ciel Phantomhive scostò la tenda rossa, stizzito, mostrandosi solamente in pantaloni a quell’impertinente di Alois, che facendo l’abusivo nel suo camerino, coglieva sempre tutte le occasioni per farlo indispettire. Lo fulminò con un’occhiata congelante, sbottando: << Alois Trancy! La scena del bacio non è nel  copione! >> e subito dopo, si pentì di averlo detto.
Alois, continuando a rimirarsi allo specchio, intercettò il suo sguardo, e così si pronunciò, ghignando: << Oh, vuol dire che ce lo faremo rientrare >>.


Questa shot non è la stessa che ho pubblicato qualche giorno fa, è stata interamente riveduta e corretta. Mille grazie a BeaLovesOscarinoBello che mi ha fatto capire dove guardare per aggiustare la storia e a Redseapearl, che mi ha fatto capire come aggiustare la storia, e che per più della metà, si può dire, si è improvvisata beta. 
Adesso, credo di poter dire con orgoglio che questa è una storia migliore rispetto alla prima versione che è stata pubblicata. 
Grazie ancora.

Passando alla seconda questione: questa è una raccolta di shot che hanno come protagonisti un po' tutti i membri del "Making of Kuroshitsuji II"; l'ordine delle shot non è deciso, così come il contenuto. Potrebbe capitare, però, di trovare la continuazione di questa shot fra due o più capitoli, e lo stesso vale per le altre. Le shot che saranno "in mezzo" serviranno a far capire la situazione, e, spero, a far sorridere. 

Kyoya

 

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Capitolo 2
*** Quei maggiordomi, quante chiacchiere. ***


Quei maggiordomi, quante chiacchiere.

Sia Claude sia Sebastian avevano preso con filosofia l’essere finiti in camerino insieme, e non, come penseranno le fan, per dedicarsi alle pratiche erotiche. I due attori in un primo momento non avevano scambiato molte parole, badando a studiare ognuno il proprio copione o a recitare le scena di turno. A lungo andare, però, avevano pian piano cominciato a interagire fra loro, aiutandosi a fare i rispettivi nodi della cravatta e prendendo, di tanto in tanto, il the insieme. Quando poi Claude aveva confessato a Sebastian di aver udito dei rumori sospetti provenire dal camerino di Alois e Ciel, avevano scoperto d’avere anche dell’altro, in comune: il gossip.

Era stato così che i due attori avevano cominciato a parlare, raccontandosi i propri fatti e stati d’animo, scoprendosi molto più affini di quanto non sembrasse. Ogni martedì e giovedì, ossia i giorni delle riprese, alle cinque del pomeriggio, insieme al the e ai pasticcini facevano anche una buona scorta di pettegolezzi, per lo più riguardanti i loro signorini.
<< Indecente, non sanno nemmeno allacciarsi le scarpe da soli. >> Commentò Claude, sorseggiando il suo Earl Grey; fra i due, era quello che più detestava il suo “ruolo” di maggiordomo. Aveva accettato la parte solo per denaro.
<< Se ci sentissero, cosa potrebbero dire? >> rispose Sebastian, allestendo insieme al collega un teatrino solamente loro, nel quale si fingevano maggiordomi per diletto, mentre mescolava il proprio the verde.

<< L’altra volta, li ho sentiti parlare di una certa scena del bacio, quell’Alois è un ninfomane. >> Disse l’altro, scuotendo il capo. Per fortuna che non veramente era il suo maggiordomo, e che quello era solo un incarico. Ogni tanto, aveva confessato, si svegliava la notte in preda a forti incubi in cui il ragazzino lo costringeva a fare il tip tap per dieci volte di seguito. La moglie, da qualche tempo, stava prendendo in considerazione l’idea di chiamare uno psicologo.
<< Ho accennato a Ciel del fatto che sono troppo rumorosi quando condividono il camerino, mi ha risposto: “Sebastian, mere-da,non intrometterti!”. Sono troppo presi dal ruolo. >> Commentò Sebastian, visibilmente preoccupato per lo stato di salute di Ciel; gli sarebbe dispiaciuto lavorare con un altro attore nel caso in cui il piccolo Phantomhive fosse stato considerato pazzo.

<< Spero che tutto questo finisca presto, per il bene di tutti. >> concluse Claude, gettando un’occhiata all’ora, considerando che fra qualche minuto avrebbero chiamato lui e Sebastian per provare la dans macabre. Non gli piaceva molto quella scena, e in generale non apprezzava il personaggio che recitava, destinato a fare una brutta fine; lo trovava troppo altero, superbo e ambizioso. L’unica consolazione era l’ora del the che si concedeva con Sebastian, con cui contava di mantenere i rapporti anche dopo la fine delle riprese.
<< Mi chiedo se faranno una terza stagione. >> Azzardò quello, controllando che il tatuaggio sulla mano non avesse subito sbavature.
<< Per fortuna che sono morto >> rispose l’altro, ironico << Recitare con Alois Trancy è l’unica cosa che non voglio >>.
<< Perché lo detesti così tanto? >> Domandò Sebastian, alzandosi dal divanetto e avvicinandosi allo specchio per applicare le lenti rosse sugli occhi.
<< È superficiale, vanitoso e viziato. >> E mi inquieta, aggiunse fra sé e sé, ripensando a quella volta in cui il ragazzo gli aveva proposto di fare l’amore per immedesimarsi meglio nel ruolo.
Sebastian non ritenne opportuno domandare altro, scorgendo negli occhi ambrati del collega la tensione, dovuta possibilmente ad un ricordo poco piacevole. << Andiamo, >> commentò, invitandolo ad alzarsi, mentre un sorriso goliardico si affacciava sul suo volto << ci aspetta la dans macabre. >> E per come l’aveva detto, e lo sguardo che gli aveva rivolto, Claude non poté che pensare che anche lui, forse, si stava immedesimando troppo.


Buonasera, e così anche il secondo capitolo giunge al fandom!
Mi chiedo se Madama Myrose mi degnerà di un commentino, lei che voleva vedere il "maggiordomo suo" all'opera! Buonanotte, grazie a tutti!
Kyoya
 

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Capitolo 3
*** Avevi detto che non ci avrebbero beccato. ***


Avevi detto che non ci avrebbero beccato.

Uno aveva detto all’altro di stare tranquillo, perché, essendo tutti impegnati nella pausa pranzo nessuno avrebbe mai potuto sorprenderli mentre consumavano l’atto e nessuno si sarebbe mai potuto accorgere che mancavano proprio loro due dal set. L’altro a quel punto aveva cominciato a spogliare l’uno, lentamente, sfilandogli prima gli stivali, poi i pantaloni e infine la camicia, lasciandolo completamente nudo ai suoi occhi; l’aveva spinto al muro e aveva cominciato a torturargli le labbra, il collo, i capezzoli, mentre con la mano, ormai esperta, stuzzicava il suo membro.
L’uno, gemendo, aveva cercato di spogliarlo, ma l’altro, a cui piacevano i ritmi lenti, gliel’aveva impedito. Era stato lui stesso a togliersi la camicia, sbottonandosela flemmaticamente, ad abbassare la zip dei propri pantaloni. L’uno era stato a guardarlo, sempre più eccitato, pregandolo sottovoce di prenderlo subito, giacché c’era poco tempo e lui moriva dalla voglia.
All’altro sarebbe piaciuto fare i preliminari, forse da un lato fu una fortuna non farli, torturare l’uno ancora un po’, baciarlo ovunque, stesi sul divanetto del camerino. Ma l’uno insisteva, e l’altro non sapeva dirgli di no.

La porta si aprì.

Ciel sgranò gli occhi, sconvolto: era fuggito da Alois che insisteva per dargli un bacio a tutti i costi, ma quando vide quel che vide, pensò che avrebbe preferito mille volte restare in camerino con Alois, farsi additirittura baciare. Era schizzato fuori dalla stanza senza nemmeno riflettere, e, dopo una corsa disperata, il cuo ritmo era segnato dal rumore del tacco sul pavimento,  aveva aperto la prima porta che si era ritrovato di fronte sperando di poter trovare asilo.
<< I-Io … Ecco … Sì Sebastian, STO ARRIVANDO!  >>  Chiuse la porta dietro di sé, rosso come un peperone, permettendosi un attimo di respiro: ma dov’erano? Più che un set quello sembrava un bordello per attori. Non avrebbe mai potuto immaginare che quei due avessero certe inclinazioni, e voleva continuare a non immaginarlo.
<< Nonèmaisuccessoniente. Nonèmaisuccessoniente. Non. È. Mai. Successo. Niente. Oh, God … >>
Si risolse, nonostante tutto, a continuare la sua fuga, poiché gli parve di udire in lontananza la voce di quel pervertito di Alois che lo chiamava.
“Andrò persino a disturbare Undertaker se sarà necessario!”
 
L’uno impallidì, mentre l’altro si aggiustava gli occhiali e, senza proferire parola, alzava la zip dei pantaloni, che non nascondevano più nessuna eccitazione (era stato tutto smorzato dall’arrivo di Ciel)  e si riabbottonava la camicia con gesti rapidi e precisi. Lui era ancora nudo come sua madre l’aveva fatto, i lunghi capelli rossi che gli scendevano sulla schiena, solleticandogli le natiche, e lo sguardo verde acceso puntato fisso sull’altro, che gli rivolgeva un’occhiata impassibile.
<< A-a-a-andiamo Wi-i-ill, s-s-s-sono sicuro c-c-che Ciel n-n-non ci ha riconosciuti … Io ero persino struccato! Eheheheheh! >> Una risatina che superava il limite dell’isteria, un cenno della mano fatto così velocemente che sembrava lo svolazzo di un fazzoletto, e un livello di persuasione che rasentava lo zero.
William T. Spears lo fulminò con un’occhiata di ghiaccio, si chinò a terra per raccogliere il proprio copione e, una volta ricomposto, si voltò senza proferire parola, fermandosi quando mise la mano sulla manopola della porta, prima di voltarla.
<< Avevi detto che non ci avrebbero beccato. >>
E Grell, sapendo che le conseguenze per lui sarebbero state catastrofiche, immaginando intere notti da passare in bianco, torture giapponesi piacevoli quanto una penetrazione senza lubrificante e sguardi freddi come il Polo Nord, pensò che forse, per un periodo, sarebbe stato meglio se fosse andato a dormire da Angelina. 


Torno dopo molto, troppo tempo, nel Fandom di Kuroshitsuji. Ho appena visto l'OAV su Kurishtisuji (Making of Kuroshitsuji II) che mi ha fatto venire in mente che sì, IO ho delle ff da aggiornare!
Questo terzo capitolo riprende e continua ciò che ho narrato nel primo, dove Alois terrorizza Ciel, minacciandolo di baciarlo. C'è stato poi il secondo capitolo, che non aveva nulla a che fare con il primo, che riguardava i nostri butlers, e adesso eccovi qui il terzo, che  mi sono divertita a scrivere.
Recensioni non sgradite!
Ja-nee
Kyoya Ootori

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