Quei Due Gemelli

di mamicch
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cosa si cela nell’aula di musica numero tre? ***
Capitolo 2: *** Un ricordo sfocato torna a fare chiarezza. ***
Capitolo 3: *** Una ragazza tutta acqua e detersivo. ***
Capitolo 4: *** Fuga dal safari. ***
Capitolo 5: *** Scomparsi, scuse e voci. ***
Capitolo 6: *** L’anemone con un’altra divisa avrà lo stesso profumo? ***
Capitolo 7: *** Il mio principe azzurro. ***



Capitolo 1
*** Cosa si cela nell’aula di musica numero tre? ***


QUEI DUE GEMELLI
Cosa si cela nell’aula di musica numero tre?

Suona la sveglia. Batto la mano sulla parte superiore di essa per far smettere quel suono fastidioso e incessante che oramai ha pervaso la mia testa.
Mi siedo sul letto e, avendo paura di mettere i piedi sul freddo pavimento cerco le ciabatte che come al solito non sono vicino al mio letto. Rinuncio alla mia ricerca e mi alzo in piedi.
Nel percorso che faccio dalla mia camera al bagno mi lego i capelli in una coda alta, avendoli lunghi la mattina è fastidioso trovarseli in faccia. Giunta in bagno mi specchio e
faccio tutte quelle cose che si fanno nel bagno la mattina, quali: lavarsi la faccia, pettinarsi e truccarsi. Scendo le scalinate per arrivare al piano di sotto, ci sono ancora così tante scatole da sistemare,
il passaggio per i corridoi è quasi inaccessibile. Il maggiordomo mi scorta accompagnandomi con un «Buongiorno Signorina»verso la sala da pranzo in cui io faccio colazione con del latte e dei biscotti..tanti biscotti.
Finito di consumare il mio pasto mi affretto a tornare in camera e a lavarmi i denti e vestirmi con l’uniforme della mia nuova scuola, mi piace il colore blu. Avendo la cartella già preparata mi dirigo verso l’uscita e
dopo aver salutato le domestiche che vagavano per casa mi chiusi la porta alle spalle. “Chissà se lo fanno il budino che mi piace..” è l’unico pensiero che avevo in testa in quel momento.
Dopo una bella camminata arrivo a scuola, l’Ouran High School è davvero enorme, però poco più grande di quella che frequentavo prima. Mi sciolgo i capelli che tenevo ancora legati e varco il cancello.
Tutte le ragazze mi guardano in modo strano, forse era meglio tenersela la coda. Mi faccio strada e entro in classe, la campanella suonerà a momenti. In classe ci sono già tutti, o almeno credo, non so nemmeno quanti siamo in tutto.
Arriva il professore proprio nel momento in cui la campanella suona, mi avvicino alla cattedra in sua richiesta e dopo mi presenta alla classe che mi accoglie bene solo dopo aver saputo il nome della mia famiglia, non per altro ovviamente;
però mi guardano ancora strano ma non proferiscono parola al riguardo. In un’ora di buco tra le lezioni decido di vedere se nella scuola c’è almeno un pianoforte, io amo il pianoforte.
Esco dalla mia aula e sento parlare le altre ragazze dell’aula di musica numero tre, non so di cosa parlano ma essendo un’aula di musica allora deve essere famosa per la sua grande fornitura di strumenti.
Adesso credo di sapere quale aula di musica sceglierò. Cammino per i corridoi e finalmente trovo questa famosa aula.
Apro la porta… ed è come se una marea di petali rossi mi venisse in contro trasportata da una leggera brezza, ma la cosa più strana è che entrando non trovo nessuno strumento musicale,
solo sette ragazzi che mi dicono all’unisono: «Benvenuta!» Trovo che tutto questo sia alquanto insolito, ma guardando bene quei ragazzi noto una cosa a cui prima non avevo dato grande importanza. Quei due gemelli.

Informazione: Dedico questa fanfiction a tutte le ragazze che desiderano amare uno di questi due gemelli ma che hanno dovuto fare i conti con la realtà e accettare la loro inesistenza.

Anemone san

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Capitolo 2
*** Un ricordo sfocato torna a fare chiarezza. ***


QUEI DUE GEMELLI
Un ricordo sfocato torna a fare chiarezza.

Anemone: «Hikaru..Kaoru..?» Dico guardando i due rossi sbattendo più volte le palpebre incredula. Loro mi fissano con aria confusa, evidentemente non si ricordano di me,
ma mi sembra strano, giocavamo sempre insieme quando eravamo piccoli.
Hikaru: «Non dirmi che..» Inizia.
Kaoru: «..tu sei..» Continua.
Hikaru & Kaoru: «Anemone!» Dicono in coro per poi venirmi incontro.
Tamaki: «Oh, meravigliosa principessa, cosa le induce a portare un’uniforme maschile che non potrà mai far risaltare la sua immensa bellezza?»
Dice il ragazzo dai capelli color oro afferrandomi con una mano, la vita, e con l’altra mano la mia destra.
Anemone: «..ma che cosa stai facendo?! Pervertito!» Dico calpestandogli il piede. Lui poverino di rannicchia in un angolo con in volto una depressione mai vista.
Hikaru & Kaoru: «He he Lord, con lei queste cose non funzionano.» Dicono mentre muoiono dalle risate per la scena vista precedentemente.
Sembra che loro due abbiano molta confidenza con questo tizio.
Anemone: «Io non pensavo vi avrei più rivisti» Dico sincera senza distogliere lo sguardo dalla loro figura. Si sono fatti così alti e sono pettinati in modo diverso.
Successivamente un bambino biondo mi si appiccica, abbracciandomi le gambe. Non mi spiegavo perchè portasse la divisa da liceale.
Honey: «Anemo-chan, sei amica di Hika-kun e Kao-kun?» Mi chiede stringendo il suo pupazzetto rosa. Io lo guardo con un sorriso, è così tenero questo bambino.
Anemone: «Sì, sono una loro amica. Abbiamo giocato insieme quando eravamo piccoli, solo che io ho dovuto traslocare e quindi non l’ho più rivisti, almeno fino ad oggi.» Spiego.
Tutti fanno un'espressione strana, un mix tra lo scioccato e il sorpreso.
Haruhi: «Ma non avevate detto di essere stati sempre soli?» Domanda il ragazzo dai grandi occhioni marroni. I gemelli si voltano verso i compagni.
Kaoru:«Beh, non è sempre stato così..» Comincia a dire, poi continua
«Qualche mese prima che cominciassimo a frequentare l’asilo conoscemmo una bambina con i lunghi capelli arancioni e gli occhi azzurri.
Faceva amicizia con tutti i bambini del parco e così quando venne da noi, le proponemmo il nostro gioco..»

Flashback [Raccontato dal punto di vista di Kaoru]
«Volete venire a giocare a palla con me?» Disse la bambina guardandoci insistentemente.
«Verremo a giocare a palla con te, solo se prima vinci a un gioco con noi» Dicemmo.
«Che gioco?» Domandò lei curiosa.
«Chi di noi due è Hikaru?». Quella domanda la lasciò perplessa per qualche minuto, quando rispose però non accennammo a un sorriso.
Aveva sbagliato anche lei, come tutti. Il giorno dopo la ritrovammo di nuovo al parco, lei volle riprovare,
ma sbagliò ancora. Passarono giorni e la bambina tentava di indovinare in ognuno di essi fino a quando il sesto giorno, con grande sorpresa, diede la risposta giusta.
«Perché io dovrei essere Hikaru?» Domandò mio fratello, ma l’unica risposta che seppe darci fu..
«Perché non sei Kaoru.». Quell’affermazione ci colpì molto. Era la prima persona che ci capiva e sapeva distinguerci.
Da quel giorno diventammo un trio inseparabile, facevamo sempre tutto insieme, ma la madre si stava accorgendo che avendo legato solo con noi, Anemone non giocava più con gli altri bambini
e questo la turbava, fino a quando decise che Anemone non avrebbe più passato il tempo con noi e la portò con se in Inghilterra.
Da quel giorno ci chiudemmo completamente in noi e abbiamo vissuto sempre con il pensiero che nessuno più sarebbe riuscito a distinguerci.
Ma ci sbagliavamo..


Hikaru & Kaoru: «Non è così, Haruhi?» Dicono affiancandosi a lei uno da un lato e uno dall’altro.
Haruhi: «..non siete poi così uguali.» Dice il ragazzo come unica motivazione alla sua “dote”.
Hikaru & Kaoru: «Però adesso che sei tornata non ci separeremo più!» Esclamano contenti venendomi a coccolare, abbracciandomi entrambi. Io non so che dire.
Anemone: «E’ una cosa positiva? »Mi domando, conoscendoli me ne avrebbero fatte passare tante.

Informazione: Dedico questa fanfiction a tutte le ragazze che desiderano amare uno di questi due gemelli ma che hanno dovuto fare i conti con la realtà e accettare la loro inesistenza.

Anemone san

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Capitolo 3
*** Una ragazza tutta acqua e detersivo. ***


QUEI DUE GEMELLI
Una ragazza tutta acqua e detersivo.

Un’altra giornata di scuola. Stò camminando per il corridoio che porta all’aula di musica numero tre, mi trovo davanti la porta. Ieri ne sono successe di cose, quando ho aperto questa porta non mi sarei mai aspettata nulla del genere.
Kaoru e Hikaru mi presentarono i membri dell’Host Club, non avevo mai conosciuto personaggi più strani di quelli, e mi spiegarono anche qual’era lo scopo del club..


Hikaru & Kaoru: «Allora Anemone, diventerai anche tu una cliente dell’Host Club e noi saremo i tuoi preferiti!» Dissero loro. A me sembrava più un’affermazione che una domanda.
Anemone: “Ho come l’impressione che mi stiano usando per avere una cliente in più.” Pensai, guardando la loro pericolosa espressione.
Negai quella che oramai era evidente che fosse un’affermazione facendo un gesto molto semplice, vale a dire formare una "X" con le braccia.
Anemone: «Non sarò cliente di questo Club solo perché ci siete voi, io ho tante cose a cui pensare e l’Host Club non è tra queste, mi dispiace ragazzi ma la mia risposta è no.»
Dissi senza alcuna cattiveria o scopo di offenderli. I due mi tennero il muso per il resto della giornata.


Poggio la mano destra sulla maniglia della porta, e dopo qualche secondo di esitazione la apro. Davanti agli occhi mi ritrovo un sacco di ragazze sedute su dei divanetti e a tener loro compagnia ci sono i membri dell’Host Club
che le incantano con delle tecniche di persuasione che a quanto pare sono molto efficaci. Mi si avvicina Ootori, mentre scrive qualcosa sui fogli della sua cartellina.
Ootori: «Quale Host vuole che richieda per lei?» Mi domanda mantenendo un tono formale nonostante mi conoscesse.
Anemone: «Eh?»
Ootori: «Con quale ragazzo dell’Host Club vuole passare il suo tempo?» Mi riformula la domanda. Io ho capito, è solo che non pensavo che le cose funzionassero in questo modo.
Anemone: «Veramente io ero venuta qui per parlare con Hikaru e Kaoru..»
Ootori: «In questo momento come vede sono occupati.» Dice indicandoli. Stanno seduti anche loro su un divanetto con due ragazze.
Anemone: «Ma io devo parlare con loro, ora.» Dico marcando la voce sull’ultima parola.
Ootori: «Se vuole parlare con loro ora, deve richiederli, altrimenti niente.»
Anemone: “Sta traendo vantaggio da questa mia urgenza?” Penso. E' proprio come me lo avevano descritto i gemelli.
Io avevo detto chiaramente che non avrei passato il mio tempo li, però sono costretta se voglio parlare con loro.
Anemone: «..va bene, chiamali pure.» Concludo accomodandomi a un tavolino, aspettandoli. Ootori li chiama, ma loro vengono solo dieci minuti dopo,
quando finalmente hanno finito con quelle due.
Hikaru & Kaoru: «Anemone, non avevi detto che non saresti venuta?» Dicono loro apparendomi alle spalle, facendo due facce furbe.
Anemone: «Volevo solo parlarvi, Ootori mi ha praticamente costretta a richiedervi, per cui non fatevi venire in mente strane idee.»
Hikaru: «Oppure,non riesci a stare lontana da noi..» Mi bisbiglia in modo sensuale all’orecchio.
Anemone: «N-non dire sciocchezze!» Mi allontano dal suo viso che si era avvicinato al mio girando il capo verso l’altro lato, ma il mio sguardo incrocia quello di Kaoru.
Kaoru: «Ti hanno mai detto che sei proprio carina quando ti imbarazzi?» Dice a due centimetri dal mio viso. Io mi alzo di scatt in piedi e tiro loro due pugni in testa, uno a gemello.
Hikaru & Kaoru: «Hey!» Si lamentano massaggiandosi il capo con una simmetria mai vista.
Anemone: «Non sono venuta qui per essere presa in giro da voi due, perlopiù per chiedervi un favore.» Dico mettendo le mani sui fianchi.
Hikaru: «Un favore?»
Kaoru: «Che favore?»
Anemone: «Avrei bisogno del vostro aiuto per disfare gli scatoloni che si trovano a casa mia. Avendo traslocato da poco non sono stata capace di provvedere da sola per insufficienza di tempo.»
Hikaru e Kaoru si guardano a vicenda e poi mi fissano entrambi e dicono «Noioso!». E io che pensavo che mi avrebbero risposto positivamente.
Anemone: «E dai, ho bisogno di una mano!»
Hikaru & Kaoru: «Veniamo solo ad una condizione.» Dicono guardandosi furbamente.
Anemone: «Quale?»
Hikaru & Kaoru: «Che tu venga ogni giorno all’Host Club e chieda di noi!»
Anemone: «Mai!»
Hikaru & Kaoru: «Allora dimenticati il nostro aiuto.» Ci rifletto bene sopra. Casa mia è enorme e io ho portato tante cose, mi ci vorrebbe una vita a fare tutto da sola,
in più ho dato ai miei domestici tre giorni di riposo e io non potrò vivere in quel macello per altri tre giorni. Tiro un sospiro.
Anemone: «E va bene, avete vinto, verrò ogni giorno all’Host Club. Però voi venite ad aiutarmi!»

Il pomeriggio di quel giorno..

Suona il campanello e vado ad aprire. Sull’uscio della porta ci sono i due gemelli. Li invito ad entrare e ci dirigiamo al centro della sala principale, davanti ha una navata di scale che portano al piano superiore.
Anemone: «Bene, diamoci da fare!» Mi rimbocco le maniche della mia uniforme maschile e comincio a disfare il primo scatolone. Kaoru e Hikaru tirano fuori gli oggetti imballati e li osservano curiosi.
Negli scatoloni trovano anche i componenti di un impianto stereo.
Hikaru: «Kaoru vieni, andiamo a montarlo, così almeno non ci annoiamo e fare tutto in silenzio!» Dice Hikaru, Kaoru come sempre è d’accordo e va ad aiutarlo.
Anemone: “Quello stereo è mio, ma fate pure, chiedere il permesso è un optional.” Penso scettica, ma infondo non è una cattiva idea. Dopo circa quaranta minuti lo stereo è bello che pronto.
Prendono dei dischi dalle scatole e dopo averne trovato uno di loro gusto lo mettono nell’impianto stereo con il volume al massimo, l’acustica è perfetta visto che la mia casa è molto grande.
Ci mettiamo meno del previsto a finire, quindi chiedo loro di aiutarmi un po’ a pulire. Stranamente mi dicono di si, senza chiedere nulla in cambio. Contenta e soddisfatta vado a prendere le scope, gli strofinacci, i secchi d’acqua e il detersivo.
Cominciamo a pulire, ma non faccio nemmeno in tempo ad accorgermi dell loro annoiarsi, che mi arrivò una secchiata d’acqua e detersivo in faccia.
Di conseguenza si mettono a ridere. Avrei dovuto capirlo subito che avevano accettato solo per farmi qualche scherzo.
Hikaru: «Avresti dovuto vedere la tua faccia!» Mi dice Hikaru continuando a ridere.
Anemone: «Mi avete bagnato tutti i capelli, questa ve la faccio pagare!» Dico, e senza esitare tiro loro una secchiata d’acqua bagnandoli entrambi visto che stanno vicini.
Hikaru & Kaoru: «Vuoi la guerra? E guerra avrai!» Gridano. Subito cominciamo a tirarci l’acqua addosso simulando una vera e propria battaglia.
Scivolo un paio di volte sul pavimento bagnato e i gemelli invece di aiutarmi approfittano della situazione per inondarmi.
Dopo una breve tregua Kaoru prende una scopa e finge di usarla come chitarra imitando il chitarrista della canzone, io e Hikaru ci mettiamo a ridere, ma non restiamo immobili, andiamo ad unirci a lui e a formare una vera ma finta band.
Finita "l'esibizione" ci sdraiamo tutti e tre sul pavimento fradicio e dopo esserci scambiati degli sguardi, scoppiamo a ridere come degli scemi.
Hikaru & Kaoru: «E’ stato più divertente di quello che pensavamo.» Mi dicono sorridendo.
Era molto tempo che non ci divertivamo tanto assieme.

Informazione: Dedico questa fanfiction a tutte le ragazze che desiderano amare uno di questi due gemelli ma che hanno dovuto fare i conti con la realtà e accettare la loro inesistenza.

Anemone san

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Capitolo 4
*** Fuga dal safari. ***


QUEI DUE GEMELLI
Fuga dal safari.

Oggi è domenica e sto in casa a sistemare le ultime cose quando sento suonare il campanello della porta. Vado ad aprire e sull’uscio della porta c’è l’Host Club al completo.
Anemone: «Che sorpresa, posso fare qualcosa per voi?» Chiedo ancora palesemente sorpresa.
Honey: «Anemo-chan, Haru-kun ci ha invitati tutti ad andare al safari dei plebei, vuoi venire con noi?»
Anemone: «Al safari..dei plebei?»
Hikaru & Kaoru: «Sì, quello dove ci sono tutti quegli animali liberi, però a differenza di quello che facciamo noi di solito, non ci trainano con una carrozza e non ci sono animali esotici.» Dicono emozionati.
Haruhi: «Veramente io non ho mai detto che potevate venire.» Bisbiglia il ragazzo con un’espressione seccata.
Anemone: «Sembra divertente, va bene vado a cambiarmi ,ci metterò poco.» Dico sorridendo per poi andare al piano di sopra nella mia stanza. Apro le ante dell’armadio
e tiro fuori un jeans blu scuro stretto alle caviglie e una maglia lunga a maniche corte rossa che ha disegnata sopra la scritta “Manga” in nero.
Dalla scarpiera prendo un paio di scarpe nere con un po’ di tacco. Mi vesto e dopo essermi legata i capelli in due lunghe trecce, prendo la borsa e torno al piano di sotto dove gli altri mi stanno aspettando.
Anemone: «Ho fatto, possiamo andare.» Chiudo la porta di casa e quando mi volto verso di loro noto che si stanno già incamminando tutti,
tutti tranne Hikaru che penso è rimasto per aspettarmi ma a guardarlo bene ha un’aria incantata su qualcosa che apparentemente sembro io,
ma non ci conto poi così tanto infatti mi guardo anche alle spalle per vedere se c’è qualcosa ma non c’è niente. Lo fisso per poi fare un sorriso.
Anemone: «Se stai pensando a quale insulto farmi, te lo puoi anche risparmiare.» Gli dico per poi raggiungere gli altri.
Hikaru: “No, anzi..tutt’altro..” Pensa lui, ma dopo aver scosso la testa si affianca a suo fratello e ci dirigiamo tutti verso la limousine di Tamaki, ha insistito tanto per usare la sua.
Arriviamo al safari in breve tempo. Scendiamo dalla macchina.
Honey: «Taka-kun guarda, da qui si vedono le giraffe!» Dice il ragazzo che era seduto sulle spalle di Takashi.
Haruhi: «A questo punto direi di procedere a piedi.»
Tamaki: «Non temere Haruhi, se un leone tenterà di attaccarti il tuo papìno sarà pronto a proteggerti!»
Haruhi: «A dir la verità io non ti ho chiesto niente, sempai.» A me Tamaki sembra un po’ troppo premuroso nei confronti di questo ragazzo, ma forse è proprio il suo carattere.
Ci inoltriamo tutti nella foresta che non è altro che la riproduzione dell’habitat degli animali. Camminiamo per un sentiero pedonale e ci guardiamo attorno incuriositi.
Ci passano davanti due cerbiatte. Sono bellissime, hanno due occhi così grandi e dolci. Haruhi si avvicina a una delle due, senza paura e le accarezza delicatamente il capo.
In questo scenario così dolce Haruhi mi sembra quasi una ragazza, Tamaki arrossisce nel guardarlo e la cosa mi sembra strana.
A un certo punto la cerbiatta lecca la mano ad Haruhi e subito scatta l’istinto paterno di Tamaki che allontana Haruhi dai due animali facendoli scappare.
Tamaki: «Haruhi, stai bene? Ti ha fatto male?» Dice preoccupato il re degli Host.
Haruhi: «Sempai, guardi che sto benissimo.., però potrebbe anche evitare di far scappare gli animali.» Quando Tamaki sente il rimprovero di Haruhi va a fare nuovamente i funghi in un angolino,
ma Ootori lo trascina ugualmente facendolo tornare al nostro passo.
Da un albero scende un koala che si deposita sulla spalla di Kaoru, il ragazzo si gira e guarda il koala, sorride.
Kaoru: «E tu da dove sbuchi?» Chiede accarezzando il pelo grigio e morbido dell'animale. Tiro fuori dalla borsa la macchina fotografica che mi ero portata appresso, la alzo all’altezza del mio occhio per scattare una foto all’animale,
ma nell’obiettivo vedo Kaoru che gioca con l’animaletto..abbasso l’obbiettivo e guardo i due con i miei occhi.
Anemone: «E’ dolcissimo..» Mormoro a bassa voce, intenerita dalla scena. Hikaru appare dietro di me e mette una mano sulla mia spalla destra, mi fa prendere un colpo infatti sobbalzo leggermente.
Anemone: «Hikaru!» Lo rimprovero guardandolo.
Hikaru: «Cosa stavi dicendo prima?» Mi domanda. Sembra abbia sentito, quindi improvviso.
Anemone: «I-il koala, è dolcissimo!» Gli dico velocemente arrossendo anche un po’ pensando a quello che avevo detto prima riguardo Kaoru.
Hikaru: «Il koala, eh? Sì, hai ragione.» Dice lui. All’inizio non mi è sembrato tanto convinto. Proseguiamo il nostro safari, incontriamo altri animali come le zebre, giraffe, le scimmie ecc.
Passiamo anche vicino al recinto dei leoni. A me piacciono tanto i leoni, sono così forti e maestosi. Cerco anche di farli avvicinare al recinto, ma sono pigri e non si muovono.
Passano delle ore e noi finiamo il safari. Ci troviamo ancora nella “foresta”, che sentiamo dagli altoparlanti la voce di una signorina che annuncia la fuga di una tigre dal proprio recinto.
La gente va nel panico e gli Host a causa del trambusto oramai formatosi, vengono divisi.
Temevo sarei rimasta da sola, ma mi ritrovo con Kaoru che senza perdere tempo mi prende per il polso e mi trascina via da li.
Cerchiamo di farci strada tra la gente, ma bel farlo prendiamo un’altra strada per arrivare all’uscita. Credo ci siamo persi.
Kaoru avvista un centro di analisi non operativo. Sulla locandina del parco c’è scritto che l’avevano lasciato nel parco per far vedere ai turisti le apparecchiature usate per studiare gli animali.
Decidiamo di entrare. Chiudiamo la porta d’entrata bloccandola con un tubo d’acciaio sottratto alle attrezzature. Corriamo verso la stanza in cui vi era l’analisi a livello biologico;
e, trovandolo come unico nascondiglio, ci nascondiamo dietro dei banconi mentre il silenzio nell’edificio riecheggia nella mia testa come un suono incessante di tensione.
Mi accovaccio a terra e portando le ginocchia al petto circondandole con le braccia, congiungo le mani. Ho una faccia stravolta e impaurita, per quanto cerchi di tenere la calma
io non sono una di quelle persone che reggono questo genere di situazioni.
Ho ancora lo sguardo fisso a terra quando Kaoru si siede dietro di me e mi abbraccia facendo in modo che il mio capo poggi sul suo petto.
Kaoru: «Andrà tutto bene..» Comincia a dire a bassa voce.
So che non è così, sento battere il suo cuore tanto forte..non so se è perché abbiamo corso o se ha paura anche lui.
Improvvisamente si sente un rumore sordo molto forte provenire da lontano, qualcuno ha sfondato la porta, o meglio qualcosa.
Anemone: «…è qui non è vero?» Dico con voce tremante alzando lo sguardo per vederlo in volto.
Il suo sguardo si incupisce e non mi risponde.

Informazione: Dedico questa fanfiction a tutte le ragazze che desiderano amare uno di questi due gemelli ma che hanno dovuto fare i conti con la realtà e accettare la loro inesistenza.

Anemone san

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Capitolo 5
*** Scomparsi, scuse e voci. ***


QUEI DUE GEMELLI
Scomparsi, scuse e voci.

I passi pesanti della bestia si fanno vicini e si sente solo il suo respiro affannato.
Kaoru si gira e vede un’ armadio un po’ piccolo che per la fretta, prima non aveva notato. Si alza in piedi e fa alzare anche me dopodiché mi spinge nell’armadio.
Kaoru: « Resta qui e non aprire le ante per nessun motivo.» Mi dice per poi chiudere l’armadio. La mia figura minuta ci sta dentro alla perfezione anche se accovacciata.
Avrei voluto dirgli qualcosa ma non posso più uscire. Il pensiero che Kaoru sta la fuori con una tigre in giro non mi piace affatto
e adesso la mia preoccupazione non è più per la mia incolumità ma per la sua. Sento i suoi passi correre via dalla stanza, un ruggito, un rumore..poi nulla.
In questo momento temo il peggio e sono tentata dall’uscire da lì per vedere cosa è successo ma il mio corpo non si muove e resta fermo ad aspettare che qualcuno
apra l’armadio liberandomi dai bui dubbi che mi affliggono.
Passa un’ora e le ante vengono aperte, intravedo dei capelli arancioni e due occhi verdi che conosco benissimo ma mettendo a fuoco l’immagine è come se rimanessi delusa.
Hikaru: «Anemone! Finalmente ti ho trovata.» Dice sollevato il gemello. Esco dall’armadio. Penso subito che Kaoru deve aver avvisato gli altri della mia posizione, quindi è riuscito a sfuggire alla tigre.
Anemone: «Dov’è Kaoru?» A quella domanda Hikaru diventa bianco come un fantasma e comincia ad agitarsi.
Hikaru: «Non sai dov’è?!» Evidentemente pensa che io sappia dove sia. Inizio ad agitarmi anche io.
Anemone: «Io pensavo fosse riuscito a tornare da voi!» Dico preoccupata. Hikaru va in crisi e afferra le mie spalle.
Hikaru: «Da noi non è tornato nessuno! Tu sei l’ultima che l’ha visto, com’è possibile che non sai dov’è!?»
Mi grida contro “aggredendomi”. I membri dell’Host Club sentono urlare e entrano nel laboratorio.
Tamaki: «Hikaru, smettila!» Dice tenendolo lontano da me con la forza. Ho l’impressione che voglia picchiarmi, è veramente infuriato e disperato.
Lo guardo spaventata dal suo comportamento. Haruhi mi si avvicina.
Haruhi: «Va tutto bene Anemone? Cos’è successo?» Mi chiede gentilmente.
Anemone: «Io..io non lo so! Non ho visto niente, lui mi aveva detto di non uscire per nessun motivo..» Dico sull’orlo di una crisi di pianto.
Tamaki: «Faremo partire subito delle ricerche, non preoccuparti Hikaru, lo troveremo presto.» Tamaki cerca di calmare il ragazzo ma il suo tentativo è vano.

Il giorno seguente..
Sono seduta al mio banco e non riesco a concentrarmi sulla lezione, e come potrei? Kaoru è sparito e Hikaru mi odia.
Non potrebbe andare peggio, anzi forse si, adesso ho anche la fobia dei gatti.
Al fine delle lezioni non so se mi conviene andare all’Host Club, ma anche io sono in pena per Kaoru e voglio sapere se hanno saputo qualcosa.
Entro nell’aula di musica numero tre e Hikaru non c’è.
Anemone: «Hikaru..dov’è?» Chiedo a non so chi di preciso.
Ootori mi viene in contro e risponde alla mia domanda.
Ootori: «Oggi Hikaru non si è presentato a scuola, probabilmente non è nemmeno uscito di casa.
Non riesce a fare quasi niente senza il sostegno del fratello e poi senza il duo, il tipo vivace non può presentarsi all’Host Club.»
Anemone: «Ah.. e Kaoru?» Domando speranzosa.
Tamaki: «Ancora niente, purtroppo..» Dice il biondo con aria malinconica. Io non rispondo nemmeno e sentendomi tremendamente in colpa esco da quell’aula dirigendomi verso la casa degli Hitachiin.
Suono il campanello dell’enorme villa e sento subito un rumore di passi affrettato che si precipita alla porta. Mi apre Hikaru.
Hikaru: «Kaoru!» Grida nella speranza che fosse lui ma appena vede il mio viso mi sbatte la porta in faccia.
Anemone: «Hikaru aspetta!» Ribatto io dalla parte esterna della porta.
Hikaru: «Se non sai dov’è Kaoru..allora non mi servi a nulla.» Dice freddo e distaccato. Io ci rimango malissimo e le parole mi muoiono in bocca ma non voglio lasciarlo solo in questa situazione,
da solo lui non ce l’avrebbe fatta.
Anemone: «Hikaru Hitachiin apri subito questa porta!» Gli impongo con tono ferreo.
Hikaru: «No!» Si oppone lui.
Anemone: «Kaoru mi avrebbe aperto, sai che lo avrebbe fatto.» Dopo qualche secondo di silenzio la porta si apre. Hikaru mi squadra dalla testa ai piedi.
Hikaru: «Entra.» Dice soltanto per poi incamminarsi in camera sua e di Kaoru. Io lo seguo in silenzio. Il letto matrimoniale è disfatto solo da un lato, la parte che occupa di solito Kaoru è in perfetto stato.
Hikaru: «Stanotte ho dormito da solo. Non ci avevo mai provato prima. Non è la stessa cosa.» Dice tristemente guardando il letto.
Io resto in piedi e dopo aver guardato il letto, fisso la sua figura, che vedevo di spalle visto che mi trovavo poco dietro lui.
Anemone: «Io sono venuta qui per scusarmi ..» Dico sicura dopo aver preso coraggio. Hikaru spalanca gli occhi a quelle parole anche se io non posso vederlo.
Anemone: «..scusarmi per aver lasciato te e Kaoru da soli, per non essere riuscita più a raggiungervi,
per essere riapparsa così all’ improvviso e per aver permesso che succedesse una cosa simile a Kaoru… sono una pessima amica.» Concludo.
Hikaru si volta verso di me e sorride.
Hikaru: «Già hai ragione, sei una pessima amica..ma sei la mia amica e ne è la prova il fatto che tu sia qui in questo memento.»
Dice lui. Io lo considero come una specie di perdono, ma non basta scusarsi per risolvere tutto.
Anemone: «In questo caso resto qui con te a farti compagnia.»

La notte dello stesso giorno..
Anemone: «Si è fatto tardi, è meglio che torni a casa.»
Hikaru: «Perché invece non resti a dormire qua.» Propone lui. Io intuisco che vuole che dorma nel suo stesso letto.
Anemone: «Ma io sono una ragazza e tu sei un ragazzo, non possiamo dormire insieme!» Gli dico guardandolo, stupita da quella richiesta.
Hikaru: « Quando eravamo piccoli però dormivamo sempre assieme!» Insiste.
Anemone: «Sì, ma ora non siamo più piccoli.» La sua espressione mi fa sentire in torto, dopotutto cerca solo di riempire il vuoto che si è appena formato in lui.
Anemone: «E va bene..ma niente scherzi!» Lo metto in guardia con quella frase. Lui non si aspettava una risposta positiva e quindi piacevolmente sorpreso, mi sorride.
Hikaru: «Non ti prometto niente.» Dice beffardo.
Hikaru: «Nell’altra stanza ci devono essere dei pigiami della mamma, usa uno di quelli.» Vado nella stanza a fianco e aprendo l’armadio vedo tantissime vesti da notte di tutti i colori,
mi cambio mettendomene una bianca senza spalline lunga fino le ginocchia.
Torno in camera dei gemelli e trovo Hikaru a torso nudo, divento tutta rossa e mi giro subito.
Anemone: «Ma che cosa fai?! Mettiti subito una maglia addosso!» Gli dico senza alcuna intenzione di girarmi.
A lui scappa una risatina e mi dice..
Hikaru: «Non mi dire che sei imbarazzata?»
Anemone: «Ecco io..si insomma…ma che razza di domanda mi fai? Mi sembra ovvio!» Rispondo ancora rossa in volto.
Hikaru: «Io sono abituato a dormire così quindi non cambierò solo perché stavolta c’è una ragazza a dormire con me.» Mi dice.
So che non riuscirò a fargli cambiare idea quindi dopo aver preso un bel respiro mi giro e raggiunto il letto mi stendo sotto le coperte nel lato di Kaoru
vale a dire quello vicino al comodino, mentre Hikaru era già steso sotto la sua parte di letto.
Hikaru: «Buona notte, Anemone.» Mi dice con tono malizioso per poi spegnere le luci con un battito accentuato di mani.
Io mi giro su un lato rannicchiandomi su me stessa come è mio solito fare durante la notte. A un certo punto sento le braccia di Hikaru cingermi le spalle tirandomi a se, è un abbraccio.
Volto leggermente il capo verso di lui, sta dormendo. Evidentemente con Kaoru faceva la stessa cosa.
Il mio cuore sta battendo fortissimo, spero che lui non riesca a sentirlo.
Non posso prendere il posto di Kaoru ma posso sostituirlo finché non torna.
Permetto al sonno di prendere il sopravvento su di me lasciandomi cullare da quell’abraccio sino al mattino.
Il telefono di Hikaru appoggiato sul comodino comincia a squillare, decido di rispondere per far tacere la suoneria che rischia di svegliarlo.
Anemone: «Pronto..?» Rispondo con voce ancora impastata dal sonno. Sgrano gli occhi al sentire la voce dall’altra parte della cornetta.
Anemone: «Kaoru?!»

Informazione: Dedico questa fanfiction a tutte le ragazze che desiderano amare uno di questi due gemelli ma che hanno dovuto fare i conti con la realtà e accettare la loro inesistenza.

Anemone san

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Capitolo 6
*** L’anemone con un’altra divisa avrà lo stesso profumo? ***


QUEI DUE GEMELLI
L’anemone con un’altra divisa avrà lo stesso profumo?

Non credevo avrei più sentito la sua voce.
Kaoru: «Anemone?»
Risponde lui sorpreso di sentirmi, evidentemente si aspettava che rispondesse Hikaru
visto che quello era il suo cellulare.
Anemone: «Kaoru, dove sei? Come stai? Che cosa ti è successo?»
Kaoru: «Hei hei! Non c’è bisogno di assalirmi in questo modo!»
Sento una risatina di sottofondo, l’ho fatto ridere con le mie domande a raffica.
Mi alzo piano dal letto sciogliendo l’abbraccio che mi teneva ancora legata a Hikaru
e mi dirigo verso il bagno chiudendomici dentro.
Anemone: «Non ridere. Io..anzi..noi, siamo tutti preoccupati per te!»
Dico seria, forse ho gli occhi lucidi..che stia per piangere?
Kaoru avverte questa mia insicurezza.
Kaoru: «Scusa, ma non posso dirti altro che di venire alla Lobelia tra un’ora in punto.
Non portare nessuno e..» La chiamata si interrompe, non può essere semplicemente caduta la linea.
Mi duole non poter sapere come sta o cosa gli è successo ma non sarei mancata all’appuntamento.
Esco dal bagno e torno in camera, Hikaru sta ancora dormendo. Guardandolo mi viene una stretta al cuore,
avrei veramente dovuto lasciarlo ignaro della chiamata?
Anemone: “Io non gli ho mai mentito..e poi Kaoru è suo fratello..”
Questi pensieri mi stanno devastando la mente. Decido di non dirgli niente, se parlassi lui vorrebbe sicuramente venire con me
e Kaoru ha detto che dovevo andare da sola.
Silenziosamente mi vesto con: una gonna stretta in vita, formato palloncino di colore giallo sbiadito, una maglietta bianca che
invece di avere le maniche andava intrecciandosi dietro la schiena in un piccolo fiocco e per scarpe delle ballerine beige. I capelli li lascio sciolti.
Appoggio il cellulare di Hikaru sul comodino vicino il letto dopo aver cancellato la chiamata del gemello.
Mi affretto ad uscire e arrivata sull’uscio della porta mi volto indietro.
Anemone: “Mi dispiace Hikaru ma..cerca di capire..”
Esco.

Arrivo all’appuntamento puntuale come mi era stato detto. Mi guardo intorno in cerca di Kaoru ma non lo vedo.
Improvvisamente dalla scuola escono piroettando tre ragazze. La più alta, quella mora mi si para davanti e fa un inchino.
?: «Tu devi essere Anemone, incantata dalla tua bellezza.»
Dice con tono persuasivo. Io non so chi siano queste ragazze, ne come facciano a conoscermi.
Anemone: «..ci conosciamo?»
?: «Che maleducata che sono, permettimi di presentarmi io sono Benio Amakusa e loro sono Chizuru Maihara
e Hinako Tsuwabuki e insieme formiamo lo Zuka Club!»
Queste ragazze mi inquietano un po.
Anemone: «E’ stato un piacere conoscervi, ma adesso devo proprio andare..»
Dico cercando di allontanarmi da loro.
Benio: «Ma come, non stavi cercando un ragazzo?»
A quelle parole mifermo. Come facevano a sapere di Kaoru?
Mi giro verso di loro e le guardo per bene.
Anemone: «Voi come fate a saperlo?»
Benio: «Tu entra e noi ti spiegheremo tutto.»
Aprono le porte della scuola incitandomi ad entrare. Non avendo altra scelta le seguo all’interno.
Le seguo fino in un’aula e entrandoci trovo Kaoru appoggiato ad una parete che si annoia.
Il mio cuore scoppia di gioia.
Kaoru: «Sei venuta..»
Dice sorridendo. Gli corro incontro e lo abbraccio,
un gesto a lui del tutto nuovo a cui aveva ricorso solo con suo fratello.
Anemone: « Sei uno stupido!»
Dico solamente.
Benio: « Felice che vi siate rincontrati, ma ora noi due dobbiamo parlare.»
Dice Benio rivolgendosi a me con gentilezza.

Intanto nell’abitazione degli Hitachiin..
Hikaru apre di poco gli occhi e notando il vuoto che gli fa da compagno nel letto si alza immediatamente.
Hikaru: «Anemone?»
Mi chiama, mi cerca in tutte le stanze con affanno ma io non sono li.
Prende il suo telefono e mi chiama ma non ottiene risposta.
Hikaru: «..non puoi essere sparita anche tu.»
Mormora. Si veste velocemente ed esce di casa a passo svelto.
Grazie ad alcune indicazioni fornitegli da dei ragazzi di passaggio, Hikaru arriva di fronte la Lobelia.
Conoscendo gli individui di quella scuola si preoccupa e si arrabbia allo stesso tempo.
Si dirige verso l’entrata quando viene bloccato dalla visione del gemello che esce proprio da questa.
La riconciliazione tra i due avviene tramite un abbraccio possessivo ma Hikaru vede la tristezza negli occhi di Kaoru.
Hikaru: « E’ successo qualcosa? Dov’è Anemone?»
Kaoru: « E’ dentro..»
Dice malinconico il fratello.
Hikaru: « Come sarebbe a dire “è dentro” ?! Non c’è un minuto da perdere, portiamola fuori!»
Kaoru: « Hikaru aspetta..!»
Non fa in tempo a pronunciare le parole che Hikaru è già entrato per cercarmi.
Gli sguardi delle allieve della scuola lo conducono nell’aula in cui prima si trovava Kaoru.
Aprendo con furia le porte si pietrifica davanti l’immagine che i suoi occhi vedono: Io,
seduta su una sedia al centro dell’aula con indosso la divisa della Lobelia.
Appoggiate alla sedia, attorno a me vi sono i tre membri dello Zuka Club.
Hikaru capisce tutto.
Hikaru: «Perché..perchè?! Perché ti sei iscritta alla Lobelia?! Rispondimi..»
Grida furioso. Da dietro lo blocca Kaoru che lo aveva raggiunto, non facendolo avanzare oltre.
La mano di Hikaru si allunga verso di me in un invano tentativo di raggiungermi nonostante l’immensa distanza.
Le porte cominciano a chiudersi di fronte al ragazzo che come ultima visione mi vede sorridere tristemente.
Hikaru: “Come farò io senza di te..”
Chiuse le porte, finisce la sua frase non conclusa con un grido straziante.
Hikaru: «.. Anemone!»

Informazione: Dedico questa fanfiction a tutte le ragazze che desiderano amare uno di questi due gemelli ma che hanno dovuto fare i conti con la realtà e accettare la loro inesistenza.

Anemone san

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Capitolo 7
*** Il mio principe azzurro. ***


QUEI DUE GEMELLI
Il mio principe azzurro.

La mano di Tamaki sbatte su una lavagna attirando l’attenzione degli Host.
Tamaki: «Da quello che ci hanno riferito Kaoru e Hikaru, Anemone si è iscritta alla Lobelia per motivi a noi sconosciuti.
Ed è per questo che vi presento il piano: Salviamo Anemone!»
I ragazzi guardano la lavagna ricoperta da disegnini, presumibilmente quello è lo schema.
Honey: «Tama-kun, quella è Anemone?»
Domanda indicando un omino stilografico che ha per capelli due lunghe linee
che partono dai lati opposti del cerchio (la testa).
Tamaki: «Certo!»
Dice lui fiero del sintetico disegno.
I gemelli sbattono più volte le palpebre.
Hikaru & Kaoru: «E quella ti sembra Anemone!?»
Dicono scioccati, precipitandosi sulla lavagnetta per modificare il disegno.
Hikaru: «Il viso è molto più armonico!»
Kaoru: «I capelli sono più lunghi!»
Hikaru: «Quei due puntini non somigliano nemmeno un po’ ai suoi occhi!»
Kaoru: «E poi perché le gambe sono così corte?!»
Dopo una serie di critiche i due si spostano lasciando visuale libera al resto dei membri
che restano senza parole davanti quell’opera d’arte.
Hikaru & Kaoru: «Ora è perfetta!»
Esclamano.
Tamaki: «Ma così avete cancellato il mio piano!»
Hikaru: «Tanto non avrebbe mai funzionato, Lord.»
Kaoru: «Mentre quello che abbiamo noi in mente andrà a buon fine.»
Gli Hitachiin escono in fretta e furia dall’aula di musica e
appena chiudono la porta alle spalle i loro volti si incupiscono.
Hikaru: «Dobbiamo assolutamente riportarla qui con noi.»
Esprime ad alta voce il pensiero di entrambi che ancora non si sono ripresi dalla mia assenza di quel giorno,
quello che seguì il triste accaduto.

Alla Lobelia..
Benio: «La divisa ti sta una meraviglia.»
Afferma guardandomi soddisfatta.
Anemone: «Ah, grazie..»
Mormoro distrattamente.
In quell’ora libera ho deciso di rimanere in classe e
sono stata raggiunta dallo Zuka Club.
Benio: «Qualcosa non va?»
Anemone: «..no..va tutto bene.»
Metto le braccia sul banco facendo toccare le mani,
sopra vi appoggio il capo in posizione orizzontale.
Il mio sguardo è rivolto verso la finestra che mi sta vicina.
Anemone: «Chissà se lo stanno guardando anche loro,
questo bellissimo tramonto..»
Sussurro. Benio mi sente e mi guarda.
Benio: «Ieri hai fatto la tua scelta, se loro non sono qui con te
è perché l’hai deciso tu.»
Anemone: «Lo so.»
Le lezioni finirono in fretta e quando esco dalla scuola
,passando vicino le aiuole che la circondavano, dell’acqua mi bagnò la divisa.
Anemone: «Hey! Stai più attento!»
Dico a uno dei giardinieri, quello che usava la pompa per innaffiare.
Lui si gira assieme all’altro e mi guardano.
Li riconosco subito.
Hikaru & Kaoru: «Scusaci, ma la tentazione di rovinare la tua nuova divisa era troppo forte!»
Io li osservo impietrita.
Non potevo parlare con loro, né tantomeno fornirgli spiegazioni.
Anemone: « Voi non dovreste essere qui, andate via.»
Dico distaccata. Si avvicinano a me.
Hikaru & Kaoru: «Dicci perché te ne sei andata.»
Dicono all’unisono con una particolare insistenza nella voce di Hikaru.
Anemone: «Io..»
Non dovevo proferire parola, non potevo.
Vedo Benio che esce da scuola, la chiamo in mia difesa.
Benio: «Voi?! Allontanatevi da Anemone o chiamerò la sicurezza della scuola!»
Dice accorrendo in mio “soccorso” parandosi davanti a me.
Dopotutto lei può farlo visto che la Lobelia è una scuola femminile e i ragazzi possono essere cacciati con la forza,
ma i due non sono intenzionati ad andare via.
Kaoru: «Anemone, vieni con noi.»
A quella frase Benio pone rimedio chiamando veramente la sicurezza.
Gli uomini in giacca e cravatta si dirigono verso i gemelli che sono costretti a scappare.
Hikaru & Kaoru: «Non finisce qui!»
Dicono decisi per poi correre via.
Sono triste e felice nello stesso momento, felice perché sono venuti per me,
triste perché non posso tornare con loro.
Benio: «Quei due potrebbero ancora tornare, è meglio che tu dorma per qualche giorno nell’istituto.
Puoi usare una delle stanze dei dormitori.»
Dice Benio preoccupata di perdere il suo fiore, che sarei io.

Kaoru e Hikaru vengono da me ogni giorno con un travestimento diverso,
ieri sono venuti vestiti da lavavetri e mi hanno fatto prendere un colpo quando li ho visti fuori dalla finestra,
il che è strano visto che la mia stanza si trova al terzo piano della scuola.
Hanno usato una di quelle piattaforme per pulire i vetri ,
che salgono lungo gli edifici.
Per evitare di ascoltarli ho dovuto chiudere le tende della finestra.
Sono passati sei giorni da quando ho lasciato l’ Ouran High.
Proprio qualche ora fa hanno bussato alla mia porta affermando di dover consegnare una pizza.
Ho chiuso loro la porta in faccia.
Mi sto comportando malissimo, e pensare che vogliono solo che torni
ma io devo rimanere al mio posto.

Visto che sono le sette scendo nella palestra dove, con lo Zuka Club faccio le prove del balletto
di Lago Dei Cigni di cui sono la protagonista, Odette.
Tra pliè e piroette passano circa quattro ore, tre per le prove e una per la cena.
Sono le undici di notte e finalmente posso coricarmi in camera mia.
Il trucco l’ho già tolto, anche perché è molto abbondante e mi da fastidio mentre
il costume di scena l’ho tenuto per comodità.
E’ un vestito fatto di vere piume di cigno bianche, la gonna è leggermente gonfia e arriva alle caviglie
e la parte superiore dell’abito è simile a un bustino con la differenza che dietro la schiena ha una scollatura.
Mi siedo sul letto ma sono costretta ad alzarmi subito dal momento che sento un rumore
picchiettare sulla finestra, quella con il piccolo balcone.
La apro e quando esco noto dei sassolini per terra,
qualcuno deve averli lanciati da giù.
Mi affaccio poggiando le mani sulla ringhiera di marmo.
Penso che sia uno scherzo degli occhi che mi ingannano accompagnati dal buio della notte
ma è veramente lui, è Hikaru, e stavolta non è accompagnato da Kaoru.
Anemone: « Ancora tu? Ma hai idea di che ore sono?!»
Dico a bassa voce per non svegliare le altre ragazze che dormono nelle stanze vicino la mia.
Hikaru: «Tu non vuoi restare alla Lobelia, io lo so che è così.»
Dice lui non rispondendo alla mia domanda.
Anemone: «E’ una bugia! A me..a me piace stare qui!»
Mento, mi si legge negli occhi.
Hikaru: «Dimmi perché non mi dici la verità!»
Anemone: «Io..non posso.»
Hikaru: «Invece puoi, è solo che non vuoi.
E’ per questo che non hai parlato con me e Kaoru!»
Si stava arrabbiando di nuovo.
Anemone: «Non è vero, io avrei voluto parlarvene...»
Non continuo la frase, gli avevo già detto che non potevo parlare.
Hikaru: «E’ Benio a farti tacere vero?!»
Anemone: «…»
Hikaru: «Devi parlarmene, sennò non potrò mai aiutarti.»
Dice serio. Non è nell’indole di Hikaru aiutare la gente però stavolta sembra veramente intenzionato a farlo.
Esitai a parlargli.
Anemone: «..Benio mi ha ricattata, voleva che mi iscrivessi alla Lobelia e che spezzassi i legami con l’Host Club
in cambio del rilascio di Kaoru che hanno salvato all’interno del safari.
Ho dovuto accettare, dovevo la vita a Kaoru
e poi..non sarei riuscita a vederti ancora così triste per la sua mancanza.»
Confessai tutto a Hikaru che mi guardò stupito.
Anemone: «Kaoru è stato rilasciato senza sapere nulla e lo Zuka Club mi ha avvertita dicendomi che
se ne avessi parlato con qualcuno avrei infranto il patto e loro avrebbero fatto fallire l’azienda di mio padre.»
L’ Hitachiin ascoltò in silenzio, una volta aver capito la situazione mi fa una domanda.
Hikaru: «Vorresti andartene da questa scuola?»
Il suo sguardo sembra più dolce, forse per il fatto che può finalmente evitare di reprimere il pensiero riguardo me,
che ai suoi occhi sembro un angelo in quelle vesti.
Anemone: «Sì ,ma come ti ho già detto..»
Non mi permette di finire la frase.
Hikaru: «Io senza di te non me ne vado.»
Anemone: «Ma..»
Mi interrompe ancora.
Hikaru: «Se davvero vuoi andare via allora salta, io ti prenderò.»
I miei occhi si sgranano a quella proposta.
Vedo Hikaru con le braccia aperte pronto a prendermi convinto che io salterò.
Quest’idea è così folle e priva di logica che decido di adoperarla. Oramai ho già parlato e il patto è sciolto.
Salgo sulla ringhiera e mi butto tenendo le braccia distese verso il basso in modo che le mani non permettano
alla parte davanti del vestito di alzarsi.
Hikaru sorride e mi prende al volo, proprio come si prendono le principesse.
Il mio cuore batte fortissimo mentre continuo a guardarlo,
ora che i nostri visi sono più vicini.
Hikaru: «Ti riporto a casa.»
Con quella frase comincia a correre verso la mia effettiva abitazione.
E io che pensavo che queste cose accadessero solo nelle favole,
in tal caso avrei dovuto guardare Hikaru come il mio principe azzurro?


Foglietto illustrativo:
Dunque, partendo dal presupposto che io non abbia mai scritto quello che pensavo nei capitoli precedenti,
non vi immaginate che dica cose del tipo:
In una piovosa notte d'autunno ero seduta lì, sul pc, a scrivere questo capitolo..
E cose di questo tipo xD
Comincerei con il dire che non c'è da preoccuparsi riguardo il fatto che tra i due gemelli quello che
sta facendo più colpo è Hikaru, perchè nel prossimo capitolo le cose si ribalteranno *non vuole fare spoiler*
Perciò verso la fine del prossimo capitolo
vi consiglio di non avere dei liquidi in bocca come acqua o cocacola,
nè di mangiare cibi di grande portata sennò rischierete di sporcare lo schermo del pc o di affogarvi u.u
Non mancherà il colpo di scena!
*fa una risata malefica e un fulmine accompagnato
da un lampo fanno sembrare l'atmosfera moloto cupa*
Ed ora passerei ai ringraziamenti.
Ringrazio:
yoko23 , margherita_gialla , Kiomi , krystal86 per aver recensito il capitolo precedente.

yoko23 , Aryadaughter , Brilly_nya , I_Am_She , Mitsuki91, xKiiki , krystal86 per aver messo la FanFiction tra le seguite.

margherita_gialla , xXxDeathTheKidxXx per aver messo la FanFiction tra le preferite.

Yumi_love_Zexy per aver messo la FanFiction tra le ricordate.

Informazione: Dedico questa fanfiction a tutte le ragazze che desiderano amare uno di questi due gemelli ma che hanno dovuto fare i conti con la realtà e accettare la loro inesistenza.

Anemone san

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