Raccolta.

di WING
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Incontro con un angelo ***
Capitolo 2: *** Perchè piangi? La verità che sto cercando ***
Capitolo 3: *** Ricordi confusi, Immagini sfuocate ***
Capitolo 4: *** Solo acqua sulla pelle ***
Capitolo 5: *** Ci sono dolori che si nutrono di ricordi ***
Capitolo 6: *** Non ti ho Mai Amato. Ti Amerò per Sempre ***



Capitolo 1
*** Incontro con un angelo ***


 Incontro con un angelo

Sei seduta sui gradoni della chiesa, ma la sensazione è di essere ancora lì, seduta a quel sedile.
Loro due accoccolati poco più in là.
U’altra fitta ti colpisce e le lacrime scendono ancora più copiosamente di prima.
Non riesci più a trattenere i singhiozzi.
Eccole, quelle stramaledette immagini.
Le vedi davanti ai tuoi occhi, allora li chiudi.
Le vedi stampate sulle palpebre, così ti stropicci gli occhi.
Non serve a nulla.
Anche allora non eri riuscita a trattenere le lacrime.
Sorridi amaramente, era la prima volta che piangevi per lui.
- Anche io voglio un lui che mi abbracci. –
Senti la tua vicina dire questa frase, perché ti sei girata anche se sapevi a chi era indirizzata?!
- No - pensi. – non può accadere per la seconda volta -
Il dolore al petto si fa sempre più insistente. Quella sensazione di vuoto è opprimete. Sai che il dolore non è realmente fisico, ma c’è, cazzo! C’è! E fa male!
Ti stringi un pugno al petto, ma le lacrime non cessano di bagnare le tue guance.
Lo vedi nella tua mente, bello. Come sempre.
Lo vedi nella tua mente, concentrato. Quell’espressione persa che tanto ti fa soffrire.
Altra fitta. Altro dolore. Altre lacrime.
Senti un leggerissimo spostamento d’aria accanto a te.
Alzi un attimo lo sguardo dalle tue ginocchia, tanto quanto basta per vedere un paio di gambe maschili; in un attimo ti senti prendere dolcemente per un polso, il ragazzo avvicina il suo viso al tuo orecchio e ti abbraccia.
Un calore ti avvolge, tutto il dolore si dissolve.
Sorridi perché lo senti, senti che ti capisce! Quello sconosciuto sa tutto di te!
Ti senti in pace.
L’abbraccio dura un attimo.
Improvvisamente senti di nuovo il gelo, sollevi gli occhi ma non vedi nessuno allontanarsi.
Ti alzi e insieme al tuo dolore torni a casa.
 
Un angelo, ecco chi era. Solo un angelo avrebbe potuto regalarti un abbraccio così.
Alzi gli occhi lucidi verso il cielo.
- Grazie –
E ti sembra di avvertire la sua carezza sui tuoi capelli.





Angolo WING
vorrei dire solo alcune cose...
1 come già spiegato questa Raccolta non ha pretese.
2 ricordi e sensazioni, vere. Ambientazione inventata.
Grazie e se vi va, lasciate un commentino ^^.
a presto.

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Capitolo 2
*** Perchè piangi? La verità che sto cercando ***


Perchè piangi? La verità che sto cercando.

Stai piangendo.
Perché piangi?
- … - 
Non vuoi rispondere nemmeno a te stessa.
È solo una sua foto, perché piangi?
- … -
Le lacrime sono mute mentre solcano le tue guance.
Dimmi la verità, perché piangi?
- la verità? –
Una voce si fa largo nella tua mente.
- la verità è che lui mi fa stare così bene da farmi soffrire come un cane! La verità è che forse sto solamente cercando di convincermi che non provo nulla per lui! La verità è che quando c’è lui non riesco più a ragionare, non lo amo per davvero o sto solo convincendomi di non amarlo? La verità è che non parlo mai di attrazione fisica quando parlo di lui , non seriamente almeno. –
Con il dorso della mano ti pulisci dalle lacrime.
Ormai non riesci più a trattenere quella voce veritiera.
- la verità è che sto cercando affannosamente un perché al fatto che ogni volta che vedo una sua foto dentro di me si rompe qualcosa e inizio a piangere come se mi avessero sparato. Ecco la verità, la verità che sto cercando. -
Chini il capo, avresti preferito non continuare a chiedere a te stessa la verità.




Angolo WING
eccomi con un altro pezzo di me.
ok,  le verità che ho scritto le ho confessate realmente ad una persone alla quale voglio davvero bene.
Ho solamente cambiato un po' l'esposizione.
grazie ancora per la pazienza,
a presto.

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Capitolo 3
*** Ricordi confusi, Immagini sfuocate ***


Ricordi confusi, Immagini sfuocate

La campanella suona, finalmente anche questa giornata di scuola è finita, ti alzi svelta dalla sedia e prepari la cartella.
Ti volti un secondo: l’aula è già vuota.
- avrebbero potuto aspettarmi - pensi.
Non importa, ti carichi la cartella sulle spalle, prendi la tua stampella e ti incammini verso l’uscita.
Svolti affaticata l’angolo del lotto “colloqui” e trovi alcuni dei tuoi compagni di classe davanti al bancone delle bidelle.
- come mai i ragazzi sono ancora qui? - ti chiedi.
Ti avvicini.
- ciao Eli! – ti salutano come se non ti vedessero da tempo e iniziano a parlare della tua storta alla caviglia.
Tu ridi, non sai nemmeno perché ti sei fermata con loro.
Ad un tratto ti volti, è tardi e devi andare a casa.
Lui però si abbassa e solleva la tua cartella poggiandosela su una spalla sola. Rossa? Ma la tua cartella non era azzurra? Non importa...
Vi incamminate verso l’uscita.
Salite il piccolo scivolo e pensi che con quella maglietta verde militare stia proprio bene, iniziate a ridere insieme.
Ora alzi lo sguardo verso il cancellone rosso: vedi i tuoi genitori e tua sorella che ti aspettano, sono in cerchio e parlano con qualcuno.
Vi avvicinate sempre di più al gruppo di adulti, sei imbarazzata perché non sai se chiedere la cartella a lui o lasciare che te la porti.
Raggiungete il cancellone: pochi passi ti separano dai tuoi genitori.
Senza preavviso lui ti prende la mano.
Il tuo cuore inizia a battere troppo veloce e perdi quella poca stabilità che avevi.
Ormai vi siete affiancati al gruppo di genitori ma lui non è intenzionato a lasciati la mano, così gliela stringi a tua volta e lui inizia ad accarezzartene il dorso con le dita.
Sollevi le spalle abbassando lo sguardo imbarazzata, sorridi felice.
I tuoi genitori non ti degnano nemmeno di uno sguardo.
State tornando verso la scuola, non sai nemmeno il perché, ma siete ancora mano nella mano e questo ti basta.
...Ricordi confusi...
...Immagini sfuocate...
 
Socchiudi leggermente gli occhi ritrovandoti a fissare il muro bianco della tua stanza.
Sei ancora avvolta dal calore di quel sogno.
Senti ancora la sua mano che stringe la tua, senti ancora la sua pelle a contatto con la tua, senti ancora il calore di quel gesto.
Sorridi.
 
Quelle dolci sensazioni ti accompagnarono per tutta la giornata.




Angolo WING
Terzo capitolo; sicuramente ora starete pensando: oh, finalmente un capitolo felice! Ebbene sì.
Questo è un sogno che ho fatto un po' di tempo fa
Per correttezza vi dico che il sogno in realtà non era finito qui ma del seguito ricordo solo la presenza di alcuni pesci rossi e stoffe verdi (O.O)
Quindi ho preferito evitare ^^
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto,
lasciate un commentino se potete!
Mi renderebbe felice =)
a presto!

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Capitolo 4
*** Solo acqua sulla pelle ***


Solo acqua sulla pelle.

Seduta nella vasca, mentre l’acqua ti accarezza la pelle, scuoti la testa.
Appena l’hai saputo ti sei messa a ridere e ora? Che fai? Come la prima volta capisci la realtà in ritardo. Perché non riesci mai a realizzare le cose immediatamente?
La verità ti piomba addosso e per la prima volta, dopo una giornata, capisci il senso di quelle parole.
E come sempre il gelo si propaga, lo senti che rallenta il sangue nelle tue vene, lo senti che si arrampica con avarizia sul tuo cuore.
 
Le lacrime scendono, scendono prepotenti, senza permesso.
Ti viene naturale, istintivo, raggomitolarti in quella posa fetale racchiudendo il doccino fra le mani e intrappolandolo con le ginocchia contro il petto, proprio lì, sul tuo cuore, dove il gelo si era annidato con più insistenza. Piangi con le forze che ti rimangono mentre l’acqua bollente scioglie quella morsa che ti attanaglia il cuore.
Solo acqua, solo acqua sulla pelle.
 
Ora più che mai lo senti lontano, distante.
Ma sapevi che darebbe successo no? Lo sapevi.
Le immagini di una verità ch non hai nemmeno visto si impossessano della tua mente.




Angolo WING
Bhè. che aggiungere?
Scusate per l'ennesimo capitolo triste. (se il tempo me lo permette, aggiornerò con capitoli un po' più "allegri")
Grazie infinitamente per essere arrivati fin qui e vi sarei ancora più grata se poteste recensire.^^ a noi autori fa piacere conoscere le vostre opinioni... in fondo, pubblichiamo anche per questo, no?
Questo, comunque, è un vero Slice of Life.
un grazie infinito,
spero a presto,
WING

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Capitolo 5
*** Ci sono dolori che si nutrono di ricordi ***


Ci sono dolori che si nutrono di ricordi.

Ti sbracci tentando di afferrare la palla di spugna arancione, inutilmente.
Sorridi. Da quanto tempo non eri così felice? Non lo ricordi nemmeno.
Sei concentrata sul ragazzo che ha ora la palla, ma con la coda dell’occhio lo scorgi che si sposta sotto le finestre.
- Accidenti! - esclami quando vedi la palla passarti sopra la testa, quell’attimo di distrazione ti potrebbe costare la vittoria, ti volti decisa a rimediare.
E lo trovi lì, seduto sulla sedia con la palla in una mano, che ti guarda con quel sorriso che tanto ti fa impazzire.
Sorridi a tua volta, alleggerita dal suo sguardo di sfida, e gli vai incontro.
- Daiii - lo supplichi con un sorrisetto da furbetta sulle labbra sapendo che è completamente inutile.
- Ti pregooo – continui, cercando di afferrargli al palla.
Luiinizia a ridere, e tu sei sicura che non esista risata più bella di quella, così spontanea e da bimbo.
Ad un tratto sposta le braccia tese indietro e tu sei costretta ad allungarti per raggiungere il tuo obiettivo, ma... Lui ti ha appena intrappolato una gamba fra le sue ginocchia.
Impazzisci.
Da quanto tempo non vi trovavate così vicini? Tantissimo; eppure quella sensazione ti sembra talmente famigliare, talmente, giusta.
Ti sbilanci un attimo in avanti cadendo nell’errore di immergere i tuoi occhi nei suoi, in quel blu. Tutte le tue resistenze crollano e un sorriso ti si allarga sul viso.
Luine approfitta per lanciare via la palla.
Appena distoglie lo sguardo l’incanto è sciolto ma il tuo sorriso rimane indelebile.
 
E ora sei qui, a far scivolare le tue dita incerte sui tasti della tastiera mentre le lacrime ti solcano le guance e non sai neppure tu se per la bellezza di quei momenti o per il dolore di cui il ricordo si ciba, perché lui, lo sai bene, è cambiato.



Angolo WING
Bhè. Un po' questo è un capitolo felice, no?
Mi piace pensare a quel pomeriggio, ma mi è difficile vedere bianco... ecco perchè il titolo un po' così,
grazie a chi è passato,
un bacio a chi recensirà,
WING

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Capitolo 6
*** Non ti ho Mai Amato. Ti Amerò per Sempre ***


Non ti ho Mai Amato. Ti Amerò per Sempre
_amore e amicizia, si sa già chi vincerà_


Chini la testa e sorridi.
Non sai nemmeno perché ti è tornata alla mente quella sera di tre anni fa.
 
...è un mercoledì, in inverno.
Come tutti i mercoledì ti trovi con i tuoi quattro amici più stretti, per passare una serata insieme, altrimenti non tireresti fino alla domenica.
Dopo aver salutato un’anima, ti avvii per la strada insieme a tre amici, tra cui Lui.
Ad un certo punto la tua amica esclama – Dai, perché non ci prendiamo tutti per mano? Così facciamo una catena! –
La tua migliore amica alla tua sinistra.
Lui alla tua destra.
Istintivamente allunghi la mano per prendere la sua mano come fosse un fratello, ma lui muove leggermente le dita, incrociandole e saldandole strettamente alle tue.
Sorridi, trentasei denti... ma che dico, quarantotto!
Andate avanti per tutta la via, poi tu e la tua amica vi separate... in quattro su un marciapiede non ci si sta.
Ma Lui non lo fa.
Tiene intrecciate le sue dita alle tue, riscaldando loro e il tuo cuore...
 
Ridi, cattiva.
Cosa ti prende? Ti soffermi a pensare a quello che hai appena fatto.
Poi realizzi.
Quel ragazzo non esiste più. Niente più sguardi dolci, niente risa, niente di niente.
Ti paralizzi un attimo perché sai che la fitta al cuore non tarderà.
Uno, due, tre, quattro... non arriva.
Ah, già. Ti scordi sempre di non amarlo più.
Come fai ad amare un ragazzo altezzoso, prepotente, malvagio, subdolo e doppiogiochista?
Come fai a provare qualcosa per Lui, dopo che ha fatto piangere la tua migliore amica?
Fai un respiro profondo, i tuoi polmoni si gonfiano come non mai accogliendo un’aria nuova, che sa di libertà.
Certo, il cuore sussulta ancora quando pensi com’era, ma ora…
Tu non lo ami.
Ridi, felice.

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