Love at first sight

di PurinBunny
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Welcome to Ikebukuro ***
Capitolo 2: *** You want a hand? ***
Capitolo 3: *** B-Barman?! ***
Capitolo 4: *** Storm ***
Capitolo 5: *** We have fun? ***
Capitolo 6: *** You are mine ***



Capitolo 1
*** Welcome to Ikebukuro ***


Le porte del treno si aprirono in quel momento, era giunta a destinazione: il quartiere di Ikebukuro.
Intorno a Shimizu c'erano persone che correvano per la propria strada, probabilmente erano in ritardo per lavoro o chissà cosa. Non le importava. Salì la rampa di scale e tirò un sospiro di sollievo trovandosi fuori dalla metrò.
Camminava per la strada, circondata da edifici altissimi, una cosa normale di quel quartiere di Tokyo che poco a poco avrebbe accompagnato ogni suo singolo giorno della sua permanenza. I luoghi più visitati, quelli da evitare, quelli frequentati dalle gang. Ma lei non sembrava preoccupata: era pronta a tutto.
Stava già andando verso quello che sarebbe stato il suo nuovo appartamento quando qualcos altro colpì la sua attenzione: una rissa, o almeno sembrava. Non capita tutti i giorni di vedere oggetti volare da una parte all'altra della strada come cartelli stradali, bidoni dell'immondizia, macchinette automatiche, ecc..
-Interessante!- esclamò Shimizu, attratta dalla cosa. Si fece spazio tra la folla e fu molto sorpresa nello scoprire che a creare quel trambusto erano due ragazzi, o meglio, solo uno. Era alto, biondo e indossava una divisa da barista e..era intento a lanciare un cartello di ''stop'' verso l'altro ragazzo.
-Sei sempre il solito animale, quando imparerai a calmarti..oh già, forse mai!-
-Izayaaaa!- sollevò il cartello, sfiorando di poco la folla e partì all'inseguimento.
L'area circostante piombò in un breve silenzio, poco dopo ognuno riprese a fare i propri comodi.
-Non vorrei mai trovarmi nei panni di quel ragazzo- disse Shimizu per poi voltarsi e riprendere a camminare giungendo al condominio e, dopo qualche rampa di scale, al suo appartamento.
Ikebukuro le aveva solo dato il benvenuto, quali altre esperienze attenderanno alla nostra Shimizu?

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Capitolo 2
*** You want a hand? ***


La campanella prese a suonare: la lezione stava iniziando.
Shimizu era in classe e non prestava molta attenzione, anzi, fissava il paesaggio fuori dalla finestra, assorta nei suoi pensieri che si concentravano solo ad una persona: il ragazzo biondo della lotta.
Era trascorsa nemmeno un settimana dal suo arrivo a Ikebukuro, dal giorno di quella rissa, eppure quel biondo era lì, nella sua testa, nei suoi pensieri. Non riusciva a toglierselo dalla testa.
In quel momento il suono della campanella la riportò coi piedi per terra: la lezione era finalmente terminata, così prese le proprie cose e uscì dalla scuola accompagnata dagli amici. Si prospettava un pomeriggio divertente!
Due ore più tardi salutò gli amici e rimase, con il frappè in mano, seduta su una panchina al parco.
Aspirò con la cannuccia gli ultimi sorsi per poi alzarsi ad andare a buttare quando le si avvicinò un ragazzo
-Ciao!- sorrise
-Ciao..- ricambiò Shimizu squadrandolo. Aveva un'aria famigliare, le sembrava di averlo già visto da qualche parte.. Ma certo! Era il secondo ragazzo presente alla rissa!
-Sono Orihara Izaya, tanto piacere- sorrise -Mentre tu sei..la ragazza nuova, quella arrivata da poco. Le informazioni corrono così in fretta, vero Shimizu?
-Come fai a sapere..ah già, hai appena detto che..- sospirò -Lasciamo perdere, hai bisogno di qualcosa?
-Veramente sì, mi aiuteresti a cercare una persona? Infondo so che la cerchi pure tu, è da un po' che ti osservo..-
-Osservi? Scusa, non ti seguo-
-Il sottoscritto è un informatore che ama gli esseri umani, osservare tutto ciò che fanno. A volte sono così prevedibili; a volte ti stupiscono- si avvicina a lei, chinandosi -Tu riuscirai a stupirmi?
Shimizu si morse il labbro, irritata
-A che gioco stai giocando..e con quali regole? Tutto ciò non ha senso, e scusami ma ora devo andare- si sistemò la borsa e si allontanò.
In quell'istante Izaya si concesse un sogghigno divertito.
-Ti conviene andare in fretta- alzò gli occhi -Il cielo stasera non promette niente di buono..e nemmeno la strada- Si allontanò con le mani in tasca.

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Capitolo 3
*** B-Barman?! ***


Camminava di fretta, ancora irritata dalla conversazione avuta con Izaya.
-Ma chi si crede di essere quello, che rabbia!- Batteva i piedi a terra e stringeva i pugni poi, svoltato l'angolo della della strada, si fermò e respirò a fondo concedendosi una pausa. Si calmò.
Alzò gli occhi al cielo, si stava rannuvolando, stanotte ci sarebbe stata una bella tempesta. L'idea non le piaceva.
Riprese a camminare, tenendo lo sguardo basso, e si scontrò contro un ragazzo.
-Ehi tu, sta un po' attenta!- disse
Shimizu continuò a rigare dritta per la sua strada, ma in quel momento le venne stretto il braccio.
-Ma che cos..!- alzò gli occhi verso il ragazzo, scorgendone altri due alle spalle.
-Hai idea di chi siamo noi, ragazzina?
-No, e non voglio saperlo. Ora lasciatemi andare!- iniziò a divincolarsi, ma il capo della gang strinse maggiormente la presa.
-Ci vieni addosso e fai finta di niente? Sei coraggiosa ragazzina, ma non ti basterà contro di noi, la gang più forte di Ikebukuro!-
-Ehi..fate silenzio, siete fastidiosi-
La gang e Shimizu si voltarono verso la figura che era appena apparsa davanti a loro: capelli biondi, occhiali blu apparentemente da sole, sigeretta in bocca e abito da barista.
-Chi sei? Fatti i cazzi tuoi, barista!
-E tu chi diavolo sei per darmi degli ordini, eh?!- prese la sigaretta dalla bocca , irritato, la piega e la butta a terra, calpestandola.
-B..Barista!? Capo, ma lui non è forse Heiwajima Shizuo?-
-Che cazzo dici, idiota! Non può essere lui, non vedi che..-
Neanche ebbe tempo di terminare la frase che gli arrivò un pugno in piena faccia che lo scaraventò un paio di metri più in là della strada.
-Dunque..- ringhiò Shizuo scrocchiandosi le nocche -Ne volete anche voi?- Strinse le dita attorno al palo del cartello stradale più vicino e lo estraò senza alcuna fatica, avvicinandosi poi con fare minaccioso.
I ragazzi, terrorizzati, lasciarono il braccio della ragazza e scapparono a gambe levate.
Shizuo scagliò il cartello verso di loro senza nemmeno colpirli, era un avvertimento, poi si avvicinò alla ragazza con le mani in tasca.
-Tutto ok?-
-Sì, grazie per l'aiuto- sorrise appena.
In quel momento un lampo squarciò il cielo e Shimizu si butto fra le braccia di Shizuo. Aveva il terrore dei fulmini.
-Che ti prende, hai forse paura?- portò le mani sulle sue spalle, stringendole.
-S-sì..-
Riaprendo gli occhi si rese conto di essere avvolta dalle braccia del ragazzo e così il rossore si impadronì presto delle sue guance per la vergogna.
-Scusami..io non volevo..- imbarazzata, iniziò ad indietreggiare ma Shizuo strinse la presa, anzi, la prese in braccio e si avviò per strada.
-Che stai facendo! Lasciami, lasciami!- prese a divincolarsi.
-Ci sarà una bella tempesta stanotte, non ho intenzione di lasciarti qua fuori-
Shimizu nascose il viso sul suo petto mentre alcune gocce iniziarono giù a scendere dal cielo e picchiettare sull'asfalto della strada.

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Capitolo 4
*** Storm ***


Osservava la pioggia picchiettare sul vetro della finestra. Erano arrivati nell'appartamento di Shizuo, entrambi bagnati fradici.
-Mettiti pure comoda, vado a prenderti degli abiti asciutti- e con questo Shizuo andò in camera.
Shimizu lo aspettò in piedi in salotto, esaminando la stanza: di certo non era grande, questi sono appartamenti grandi per almeno una, due, massimo tre persone..ma le piaceva. Era accogliente.
In quel momento ecco che comparve Shizuo con in mano un asciugamano pulito e abiti asciutti.
-Ecco a te, lì c'è il bagno- indica la porta -Se hai bisogno di qualcosa non esitare a chiamarmi-
-G..Grazie..- incurvò un timido sorriso per poi dirigersi in bagno.
Si tolse gli abiti bagnati e li posò sul lavandino, si asciugò i capelli e poi indossò la maglietta, sì solo la maglietta (i vestiti erano troppo larghi, i pantaloni non si sognavano di collaborare ^^'')
-Dio, ci nagivo in questa maglia- ridacchiò osservandosi allo specchio. Per fortuna la maglia era abbastanza larga e lunga da coprire il necessario.
Quandò uscì dal bagno il suo sguardo si posò sul ragazzo: indossava una canotta bianca e dei pantaloni in tuta corti, intento ad accendersi e fumarsi un'altra sigaretta.
Shizuo si volse verso di lei, squadrandola e sorridendo appena.
-Perdonami, ma ho solo quelli-
-Non preoccuparti- agitò le mani -Non mi crea alcun problema-. Il rossore si impadronì delle sue guance.
Shizuo appoggiò le labbra alla base di quel cilindro di carta, fece un tiro e invece di lasciare subito il fumo lo trattenne nei polmoni, poi dischiuse le labbra e lo lasciò uscire, formando una lieve e piccola nuvola di fumo che si disperese subito nella stanza.
-Quanto fumi al giorno?- domandò Shimizu.
-In genere un pacchetto al giorno..se sono stressato anche due- posò lo sguardo su di lei -hai bisogno di qualcosa?-
-No grazie- scosse il capo -Voglio solo andare a dormire-
-Quella è la camera- indicò la porta alle sue spalle -Buonanotte-
-Notte..-
Shimizu diede le spalle a Shizuo, andando in camera. Era piccola: c'era un armadio, un comodino e il letto appoggiato contro il muro, poco distante dalla finestra.
Si avvicinò al letto, si distese e si avvolse nelle coperte addormentandosi.
Fuori ancora pioveva, anzi, diluviava.

Un lampo squarciò il cielo ed illuminò la stanza, seguito poi dal forte suono secco e potente del tuono.
Shimizu si alzò di scatto dal letto: era sudata e si sentiva gli occhi umidi. Un incubo.
-Ho paura-. Si alzò dal letto e andò in salotto.
La tv era rimasta accesa e Shizuo si era addormentato nel divano con il braccio sugli occhi.
-Shizuo..Shizuo..- lo scosse.
-Uhm..- scostò il braccio, dischiudendo lentamente le palpebre -Che cosa c'è?-
-Ho avuto un incubo..- singhiozzò - P..Puoi venire a dormire con me?-
Shizuo rimase ad osservarla per un po'. Sì alzò a fatica dal divano, spense la tv e, mettendo un braccio al collo della ragazza, ritornò in camera.
Si distesero nuovamente sul letto. Shizuo la tirò a sè, stringendola, posando una mano fra i suoi capelli, accarezzandoli delicatamente con le dita.
-Va bene così?-
-Così va benissimo- si accoccolò a lui
-Buonanotte- sorrise appena, addormentandosi.
Shimizu rimase ad osservarlo per alcuni minuti prima di addormentarsi.
L'aveva visto la prima volta, in quel momento di rabbia e perdita di autocontrollo che a lei generalmente piace nei ragazzi ma..da calmo era ancora più carino.

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Capitolo 5
*** We have fun? ***


La mattina dopo un raggio di sole attraverò il vetro della finestra.
Shimizu dischiuse lentamente le palpebre e per poco non le venne un colpo nel trovarsi Shizuo davanti a sè.
-Dannazione- mormorò alzandosi senza svegliarlo e andò in un'ala del salotto dove c'era il frigo, un forno a microonde e vari ripiani più lavello: una piccola cucina.
Aprì il frigo e all'interno ci trovò un cartone di latte e yogurt.
-Ma..che bizzarro- rise prendendo un bicchiere dal ripiano e versandosi del latte. Lo sorseggiò velocemente per posare poi tutto sul lavello.
Si buttò poi spaparanzata sul divano, quando la sua attenzione fu colpita dal pacchetto di sigarette sul tavolo: non aveva mai fumato, voleva provare.
Si avvicinò e lo prese in mano, aprì ed estraò una sigaretta tenendola fra le dita e poi prese l'accendino, sempre sul tavolo.
Stava per accenderla quando la porta della camera si aprì ed uscì Shizuo che si grattava la nuca ancora mezzo addormentato.
-Buongiorno- lo salutò Shimizu, nascondendo tutto dietro la schiena.
Shizuo ricambiò con un cenno della mano il saluto, andando in cucina ed aprì il frigo prendendo il cartone del latte ed iniziando a bere, facendoselo gocciolare sulle labbra. Ripose tutto con cura poi si avvicinò al tavolo prendendo il pacchetto di sigarette.
-Ne manca una, e dov'è l'accendino?-
-Ce l'ho io.. Volevo solo provare-
-Va bene allora- Le prese l'accendino di mano e si accese la propria sigaretta per poi fare lo stesso con la sua.
Shizuo aspirò senza problemi, al contrario di Shimizu che al primo tiro iniziò a tossire, voltandosi dall'altra parte.
-Cof cof.. Accidenti..cof-
-Certo che sei proprio divertente- si concesse una sonora risata
-Perdonami sai, è la prima volta e sono imbranata! Tiratela di meno e smettila che tu fumi troppo!- Gli prese la sigaretta dalla mano e la buttò fuori dalla finestra.
Il ragazzo si arrigidì all'istante, tenendo lo sguardo fisso su di lei, incurvando un lieve ghigno.
-Tu, sai che cos'hai appena fatto vero?- si avvicinò minaccioso.
''Oh no, mi farà del male adesso'' pensò Shimizu rannicchiandosi contro il muro.
Shizuo le bloccò i polsi, impedendole ogni movimento.
-Ora stai calma- Avvicinò il suo polso che reggeva ancora la sigaretta alle proprie labbra, e fece un tiro, aspirando da quel cilindro di carta, poi le bloccò nuovamente il polso sul muro.
Trattenne il fumo e si avvicinò lentamente, inclinando il viso di lato e ritrovandosi subito dopo a posare le labbra su quelle di Shimizu.
La ragazza sgranò gli occhi a quella reazione: le labbra di Shizuo che premevano sulle proprie. Lasciò uscire il fumo che aveva precedentemente trattenuto tra le labbra che uscì come un velo di nebbia dai lati della bocca.
Fra tutti i tipi di baci che le erano capitati questo era di certo il più particolare: era caldo, ma le lasciò un sapore amaro in bocca.
Quando questo contatto iniziò a mancare Shimizu osservò il ragazzo: era forse una sua impressione o era arrossito?
Shizuo le liberò i polsi e si volse, ma un lato della sua canotta venne avvolto e strattonato.
-Ancora, ti prego..-
-Ok, ho capito- Le rimosse la sigaretta, ancora fra le sue dita e la posò sul portacenere, dimenticata.
Il bacio questa volta fu più lento ma sicuro: Shimizu allacciò le braccia attorno al collo di lui, tenendolo stretto a sè, mentre lui scorreva le mani sui fianchi e strusciava il ginocchio fra le sue gambe.
Shimizu fremette imbarazzata sotto quel tocco.
-Che ne dici..- mormorò Shizuo accanto al suo orecchio -Ci divertiamo?
-S..sì, ci divertiamo- abbassò il viso arrossato.

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Capitolo 6
*** You are mine ***


Izaya era nel suo studio, sempre aggiornato sugli eventi del quartiere.
Osservava la scacchiera sul tavolo, pensando alla prossima mossa, ma usava le sue regole; pezzi di altri giochi come la dama, le carte, gli scacchi tutti in un solo ed unico campo di battaglia: tutte pedine nelle sue mani da muovere a proprio piacimento.
-E con questo siamo al capolinea!- disse soddisfatto spostando una pedina verso l'alto, affiancandola ad un'altra.
-Quella gang ha eseguito il mio piano in modo eccellente bloccando la ragazza sulla strada la scorsa notte- si distese sul divanetto -E ora Shimizu, quale sarà la tua prossima mossa?-

''Allora, ci divertiamo?''
Questa frase si ripeteva nella testa di Shimizu ora distesa sul letto, vestita solo della sua pelle, e la figura imponente di Shizuo su di lei.
Lui la squadrava con interesse, ammirava questo piccolo ed esile corpo sotto ad esso: indifeso. Nessun livido o graffio, la pelle morbida e profumata.
-Mi stai fissando un po' troppo- arrossì.
-Sei l'unica cosa interessante che c'è- Iniziò a scorrere le labbra sul suo corpo, baciando o mordicchiando ogni centimetro di pelle, ritenendosi soddisfatto nel sentire i fremiti da parte di lei.
Le accarezzava le gambe con i polpastrelli delle dita, su e giù, lentamente per poi divaricargliele e mettersi fra esse.
-S..Shizuo..- mormorò Shimizu.
La sua espressione da timida si trasformò in una smorfia: il labbro inferiore stretto fra i denti, le unghie affondate nel lenzuolo. Faceva male, ma dopo le ripetute spinte iniziò a farci l'abitudine e trovare il movimento gradevole.
Shimizu contiuava ad osservarlo con le palpebre socchiuse e gli occhi lucidi, le braccia allacciate al collo e le unghie che gli graffiavano continuamente la schiena. Le piaceva, le piaceva e basta, questo desiderio ricambiato, l'appartenere anima e corpo a qualcuno. Non era particolarmente bravo: era impacciato ma dolce.
Nella stanza risuonavano mugoli, gemiti. Gli chiedeva di smettere, lui ogni volta si rifiutava.
Shizuo strinse maggiormente le dita intorno alle cosce dando le ultime botte e avvicinando il viso al suo, strofinando la punta del naso contro la sua.
-Ehi..ehi..- le accarezzò le guance -Sei stata bravissima-
-Grazie..- mormorò a filo di voce Shimizu, incurvando un sorriso.
Shizuo posò le labbra sulla sua fronte, baciandola per poi togliersi e distendersi accanto a lei.
Si addormentarono entrambi, ancora più uniti di prima.

-Non posso crederci!- disse Shimizu specchiandosi.
Un livido violaceo sul collo, un succhiotto. Quando gliel'aveva lasciato? Non se n'era nemmeno resa conto.
Quando tornò in camera Shizuo dormiva di lato, avvolto nel lenzuolo dalla pancia in giù e Shimizu lo osservò, o meglio, gli guardò la schiena: perchè lui non aveva i segni dei graffi?
Non era nemmeno passata un'ora da quando aevano finito di farlo e il suo corpo non recava nemmeno un segno.
Si mise a gattoni sul letto, proprio dietro di lui e avvicinò le labbra al suo collo tentando di fargli un succhiotto.
Iniziò a succhiare e dopo qualche minuto si scostò: niente!
-Uffa..- mise il broncio, riprovandoci una seconda, una terza, una quarta volta sempre con violenza.
Non vedendo progressi iniziò a graffiare quel punto.
-Ma perchè..perchè, perchè!-
Le venne stretto il polso all'improvviso: Shizuo si volse e la guardò confuso.
-Mi spieghi che ti è preso?-
-Nulla!- arrossì e si allontanò appena.
-Non mi convinci, su parla- si avvicinò, strusciando le labbra sul collo.
-Volevo solo, lasciare un segno su di te, come hai fatto tu-
-E il fatto di non riuscirci ti innervosisce-
-Ecco..sì-
-Allora invece di un succhiotto perchè non mi mordi?- Shizuo le scostò i capelli di torno e iniziò a baciarle il collo, mentre con la mano scorreva sotto la sua maglietta.
Shimizu lo lasciò fare, arrossendo. Si chiese più volte come quelle mani, che la maggior parte delle volte scaraventavano oggetti per la città, potessero anche farle provare una sensazione magnifica.
-Shizuo..-
A quel richiamo il ragazzo le prese il mento coon due dita e lo girò verso di sè: fu un attimo.
Sentivano il respiro sulle labbra l'uno dell'altra che presto fu seguito da un bacio, un lungo e lento bacio.
Le dita di Shimizu accarezzarono il petto di Shizuo, ripassando più volte la cicatrice su di esso; e lui strinse appena le dita attorno al seno di lei, ricavandone un mugolio strozzato.
Presto il bacio prese ad essere più passionale: le loro lingue iniziarono ad intrecciarsi fra loro come un gioco e più volte furono morse le labbra.
Anche se non riusciva a lasciare un segno su di lui Shimizu sapeva che in ogni caso sarebbe stato solo suo, e di nessun altro.





E con questo la mia fanfiction è finita!
Grazie di averla seguita e alla prossima ;)

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