Melody of Heaven

di Angel Ghost
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


jthd
Melody of Heaven


So I took what’s mine by eternal right.
Took your soul out into the night.
It may be over but it won’t stop there,
I am here for you if you’d only care.
You touched my heart you touched my soul.
You changed my life and all my goals.
And love is blind and that I knew when,
My heart was blinded by you.
I’ve kissed your lips and held your hand.
Shared your dreams and shared your bed.
I know you well, I know your smell.
I’ve been addicted to you.
[James Blunt - Goodbye My Lover]





Capitolo 1


Claudia Munari fissa con aria decisamente perplessa i due biglietti per un concerto che Teresa le sta sbandierando quasi sotto il naso.
« Non capisco.» ammette alla fine, arricciando il naso per poi prendere un sorso del Sex on the Beatch che ha ordinato. L'altra sbuffa e la guarda con sincera commiserazione.
Una settimana dopo aver cancellato tutti i suoi impegni lavorativi è stata trascinata fuori casa dalla sua amica di sempre per una delle loro serate a base d'alcool,locali alla moda e buona musica.
Ma Claudia sente, dentro di se, una vocina che le sussurra che avrebbe fatto meglio a starsene a casa: tenta di scacciarla, ma sa che è vero.
Si era presa una settimana per riflettere.
E già che c'è preferirebbe essersene prese due.
« Sono due esclusivi biglietti per il concerto di Melanie Abrams!» dice concitata, come se stesse spiegando a un bambino un pò tardo la tabellina del due: Claudia la guarda sinceramente dubbiosa della sua sanità mentale, ora.
Mel.. Chi?
Deve avere in faccia la sua migliore espressione da '' non ci sto capendo una mazza'' perchè Teresa sbuffa. Ancora.
« Ma dove vivi?» le chiede alla fine, in tono compassionevole.
Claudia le riserva un'occhiataccia che non fa effetto, perchè Teresa continua a parlare.
« Melanie Abrams è una diciannovenne inglese con un particolare talento per il violino.. Devi sentirla suonare, per capire sembra quasi Orfeo con la sua lira, hai presente? Una mia amica è andata, dice che quando l'ha sentita suonare si è dimenticata tutte le sue preoccupazioni!»
E capendo dove Teresa voglia andare a parare Claudia abbassa gli occhi, scurendosi.
E' passata più di una settimana da quando lei e Gabriel si sono incontrati per l'ultima volta su quella terrazza: giorni in cui, anche impegnandosi come non ha mai fatto prima, non è riuscita a concentrarsi del tutto sul suo lavoro: e davvero, non può farci nulla.
Perchè la mente corre sempre a un paio di occhi azzurri che l'hanno stregata, a dei capelli rossi in cui vorebbe affondare le mani.
Perchè la sua mente non si stacca dall'immagine di Gabriel, dal suo profumo e da quel bacio - quei baci, per la verità perchè ce ne sono stati due o tre- che, per una ovvia associazione di idee, le riporta alla mente le sue labbra. E il suo naso. E il suo profumo. E il modo in cui gli si arricciano gli angoli degli occhi quando sorride, con quel sorriso timido ma che sembra poter illuminare il sole e.. Okay, si dice Claudia sinceramente intenzionata a non andare avanti con quelle idee, forse è sicuramente meglio finirla qui.
Anche perchè tecnicamente dovrebbe essere incazzata con lui. E molto anche.
Ed è certo che, se in quel momento le si presentasse davanti, lo riempirebbe di ceffoni prima di baciarlo e non lasciarlo andare più: perchè in amore, si sa, si è molto ma molto ma molto ma mo.. Penso che abbiate capito incoerenti.
Perchè va bene, quell'uscita sulla terrazza non gliel'ha proprio perdonata. E continua a starci parecchio male, certo.
Ma non è tipo da piangersi addosso, questo no. E nemmeno tipo da arrendersi senza lottare, nossignore.
Claudia viene riportata tra i comuni mortali dalla voce di Teresa che ora le sta facendo vedere una foto con il suo cellulare: e c'è una ragazzina che guarda l'obbiettivo, i capelli lunghi e castano chiaro, gli occhi grigi e lo sguardo e il sorriso malinconico.
Si, in un certo senso è molto carina. Per avere diciannove anni, è ovvio.
Ma ha un viso così malinconico, un sorriso così triste..
« I biglietti sono validi anche per il party dopo il concerto.. Giuro, è uno dei più esclusivi! Dobbiamo andarci assolutamente!» sta dicendo Teresa con entusiasmo travolgente.
E davvero, Claudia non vorrebbe andarci: ma poi ripensa a quanto sta ed è stata male dopo l'addio di Gabriel e ci ripensa.
In fondo ha bisogno anche lei di un pò di svago: il cuore, di certo, non è molto d'accordo con la mente e sanguina ancora, lacerato come non è mai stato. E la sua  stessa testa, infida, le presenta l'immagine del prete di cui si è innamorata, la cui immagine la tormenta anche nei sogni.
Per questo Claudia decide di andare.
Perchè sa che Teresa la sottoporrà a una sessione di shopping compulsivo e che probabilmente finirà con l'avere una crisi nervosa e per lanciarle contro un oggetto qualsiasi, basta che sia contundente.
Ma sa anche che è il meglio che possa avere al momento.
Non può dimenticarlo perchè si è preso la sua anima, impadronendosi del suo spirito e prendendosi tutto quello che aveva da offrirgli. Ma per qualche momento può anche immergersi in un sogno dorato e lasciarselo alle spalle.
E annuisce. Senza sapere quanto si sbagli.
Per quanto si possa scappare dai problemi, per quanto si possa essere convinti che qualcosa è finita per sempre.. Il Destino si rivela sempre un grandissimo bastardo con un senso dell'umorismo decisamente orrido.

Non so che dire, davvero XD
E' il mio primo esperimento sulla coppia, il primo esperimento sul fandom.. E buh, spero di andare bene ^^
Melanie è immaginata con il volto di Alexis Blendel xD Sisi, lo so a inserire nuovi personaggi si rischia di scadere sulle Mary Sue ma spero di non incappare in questa trappola, sinceramente XD
In ogni caso accetto anche le critiche, anzi.. Mi aspetto sopratutto quelle!
Alla prossima - si spera- e grazie a tutti coloro che leggono^^
Con affetto
Angel Ghost

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Capitolo 2
*** 2 ***


2 Capitolo 2



L'Amore distrugge.
L'Amore ti corrode l'anima, ti distrugge il cuore, riducendotelo in un minuscolo ammasso di coriandoli.
Ma è l'Amore quello che riesce a fare sognare, a fare volare sopra la terra e le convinzioni sociali chi ama.
Per Amore chiunque è disposto a fare pazzie.
Per Amore, del resto, si può anche morire: non mancano, infatti, esempi famosi di personaggi morti per salvare la persona amata o per il dolore nel separarsene. La letteratura, la storia, varie cronache di tempi diversi ci insegnano che per Amore le persone sono pronte a fare pazzie.
Ma chi, per Amore, è disposto a lasciare andare chi si ama?
Nessuno, ve lo dico io. O quasi, potreste giustamente ribattere voi. Perchè, certo, esistono persone che si accontentano di stare accanto a chi amano senza mai rivelargli i propri sentimenti e - perchè no?- potremmo citare due o tre coppie che hanno interrotto il corso della loro relazione capendo che, anche volendo, non avrebbero mai potuto davvero lottare per il proprio amore.
E certo, poi c'è la categoria dei ''sono-un-eroe-e-devo-lasciarti-per-salvare-la-Terra''. Quelli che la bella di turno dovrebbe prendere a sprangate ma che agli occhi dei più risultano dei rispettabili eroi.
Ecco, Gabriel apparteneva a quest'ultima categoria: ma lui non aveva lasciato Claudia, ammesso che ciò che stava nascendo tra loro - o è forse meglio dire ciò che era nato tra loro?!- si potesse definire relazione, per chissà quale destino degno di Superman o Iron-Man.
No, lui aveva dovuto troncare la cosa perchè beh.. Era un prete. E avete presente, no, che i preti sono tenuti al celibato per meglio dedicare il loro amore a Dio?
Okay no, questa è una cavolata lo ammetto.
Perchè si sa che se i sacerdoti si accorgono di amare una donna come e quanto amano Dio, semplicemente lasciano il sacerdozio per sposarsi e costruirsi una famiglia: Gabriel, invece, non può.
Per via di una profezia di Giordano Bruno, che lo designa come il Tredicesimo Apostolo, si ritrova con il potere di dare vita o morte - il suo potere ha due sfaccettature, una buona e una cattiva, di luce e oscurità- e con quello che ha sempre creduto suo zio.. Come padre.
A volte ci ripensa ancora, Gabriel.
Steso sul suo letto pensa a quella scena che ha rivisto nella casa dove ha passato la sua infanzia, un se stesso bambino che sorprende la sua mamma a.. Beh, a copulare per dirla con raffinatezza, con lo zio il fratello di suo padre.
E si chiede se anche sua mamma, la stessa donna di cui ricorda un viso ancora giovane, il corpo nudo sopra quello vestito a metà di suo.. di Demetrio, la voce che lo chiama disperata e gli canta la ninna nanna, quella voce e quel viso che ha visto qualche giorno addietro dietro le grate di un confessionale, se sua madre - quindi- ci pensi ancora.
Gli ha chiesto perdono.. Ma come può accordarle il perdono per averlo tenuto tutto questo tempo in una campana di vetro e di bugie?
Come può perdonarle di averlo ingannato?
Come può perdonarle di averlo abbandonato, deluso, di essere passata dalla parte del nemico?
Gabriel non è tanto sicuro di riuscirci, ecco tutto.
Oltre a sua madre, però, una buona fetta dei suoi pensieri è occupata da una donna dai capelli castani e caldi occhi color cioccolato che lo guarda con gli occhi pieni di lacrime, mentre il tramonto si perde su San Pietro.
Claudia spadroneggia nella sua mente con la stessa tranquillità con cui lui sale sulla sua moto per andare in giro per le campagne di Roma: e davvero, Gabriel sa che non dovrebbe pensarci. Il fatto è che cuore e ragione sembrano esseresi messe d'accordo per farlo penare..
«.. e abbiamo quindi deciso che.. Gabriel? Gabriel!»
La voce un pò severa di Isaia lo riporta bruscamente coi piedi per terra e Gabriel sobbalza, rendendosi conto di stare fissando il documento che l'altro gli ha ficcato in mano da più di mezz'ora. Fermo alla stessa pagina e allo stesso rigo, per di più.
E si rende conto di apparire un tantinello ridicolo, si.
« Gabriel, ti senti bene?» chiede Isaia, sistemandosi con un colpetto gli occhiali sul naso.
L'altro si sfila gli occhiali da lettura e si massaggia stancamente le tempie: no, non sta bene e ha un principio di emicrania oltre che un consistente male al cuore.
Ma non gli sembra il caso di dirlo.
Quindi sorride lieve e scuote il capo.
« Tranquillo.» risponde. « Ho solo un pò di mal di testa.»
Isaia non sembra esattamente convinto ma decide di lasciar perdere e chiude il suo libro, annuendo.
« E' meglio se ci fermiamo qui, allora.» dice. « Che ne dici di una buona tazza di cioccolata? Ti vedo esausto..»
Gabriel apre bocca per rispondere, ma l'entrata in scena di Alonso lo constringe a rivolgere la sua attenzione verso il terzo monaco.
Che, tuttavia, non è solo.
Accanto a lui c'è una figura minuta di ragazza vestita di un pullover grigio e un paio di jeans scuri e una sciarpa blu. Il grigio del maglione risalta quello dei suoi occhi, un grigio che a Gabriel ricorda un pò la luna piena: i capelli castani e lunghi sono sciolti sulle spalle e un tenue sorriso piega le labbra della ragazza.
« Possiamo?» chiede Alonso.
Gabriel non l'ha mai visto così ebbro di felicità da molto molto tempo: perciò annuisce con un sorriso, consentendo ai due di fare il loro ingresso nello studio del fu Monsignor Demetrio Antinori.
« Quiero presentarve una chica che es molto importante para me!» nella foga Alonso non si rende nemmeno conto di aver pronunciato qualcosa di grammaticalmente incomprensibile ma Gabriel è sinceramente felice di vederlo, almeno uno che se lo può permettere c'è!, così contento e non commenta.
Getta un'occhiatina a Isaia, però, giusto perchè il suo amico è rimasto rigido rigido a guardare la ragazza che accompagna padre Alonso.
« Esta es Melanie Abrams, mia nipote..» la presenta il gesuita più anziano.
La ragazza in questione sorride, fa qualche passo e s'inchina rispettosamente baciando la mano di Gabriel che la guarda imbarazzato.
« Oh no, tranquilla.. Non sono mica il papa!» si schernisce. Le sorride ed esegue un perfetto baciamano.
« Gabriel Antinori, piacere di conoscerti!» si presenta, comunque.
Lei sorride a sua volta.
« Si, mio zio mi ha spesso parlato di lei nelle sue lettere..»
« Oh, dammi del tu Melanie. E.. Spero che tuo zio ne abbia parlato bene di me!» si china, sussurrandole con aria complice. « Sai, è un tipo di cui non puoi fidarti..»
Uno scappellotto ben assestato di Alonso interrompe quel bisbiglio.
« Aio! Permaloso, stavo scherzando!» finge di lamentarsi Gabriel.
Alonso lo ripaga con una smorfia, poi passa a presentare sua nipote a padre Isaia: e stavolta Melanie si limita a porgergli la mano e a sorridere cortese. Gesti ricambiati con estrema freddezza da parte del gesuita in questione, comunque.
Ma la freddezza è un tratto caratteristico di Isaia, quindi nè padre Alonso nè Gabriel stesso ci fanno tanto caso: Melanie però inarca appena un sopracciglio, osservandolo perplessa. Ma è solo un attimo, il tempo di un respiro e il volto della ragazza torna a essere pieno di gentilezza e affabilità.
Gabriel li fa sedere davanti alla scrivania e iniziano a chiaccherare del più e del meno. Melanie è una ragazza dolce, educata e risponde affabilmente a ogni domanda che le viene posta: il gesuita le chiede scherzosamente come faccia a essere nipote di un tipo burbero come Alonso e lei ride mentre suo zio si sporge a dargli l'ennesimo scappellotto.
« In realtà era mia madre Anna la nipote di zio Alonso.» spiega tranquillamente Melanie, poggiando una mano sulla spalla dell'uomo citato. « E a parte la sua breve parentesi nella giungla.. Beh, mi ha praticamente cresciuta lui.»
Gabriel sta a sentire i racconti dei due con un sorriso, sperando che almeno così il dolore al petto si possa attutire.
Non crede che sia possibile, comunque. C'è qualcosa, nella lontanaza da Claudia, che lo sta corrodendo lentamente dall'interno.
Ed è praticamente inutile ripetersi che ha un compito da portare a termine. Il cuore proprio non ne vuole sapere e anela di tornare da lei, tra le sue braccia, a inspirare il suo profumo e assaggiare le sue labbra di miele.
«.. così alla fine sono diventata una violinista e ora ho uh.. un pò di successo. E sono passata a Roma a trovare zio Alonso che sennò potrebbe lamentarsi perchè lo strascuro.» sta raccontando Melanie, ignara di quanto avviene nella testa del suo interlocutore.
Solo Alonso lo guarda con sospetto.
Isaia, dal canto suo, sembra essersi improvvisamente interessato alle decorazioni della sala in cui si trovano perchè si sta guardando intorno come se non fosse mai stato in quella stanza.
Gabriel sorride.
« Violinista? Fantastico!» dice. « Sono sicuro che sarai bravissima!»
Melanie sorride a sua volta, un sorrisino ironico e un pò scettico.
« Sei davvero troppo gentile.. Ma sai come si dice? Provare per credere!» e fruga nella sua borsa a tracolla per estrarne fuori due biglietti. « Tu, padre Isaia - se è d'accordo- e mio zio siete ufficialmente invitati al mio concerto! E' tra tre giorni! Ci sarà un party dopo, a suon di Beatles e tartine al salmone. Ci state?»
Isaia fa un cenno un pò brusco col capo, che potrebbe significare tanto '' si, verrò'' quanto '' andatevene al diavolo tutti''.
Gabriel accetta, speranzoso che la musica lo possa tenere lontano da lei, almeno per un pò. 
Lontano dai problemi, lontano dai guai..
Ma non ha la minima idea di quanto si sbagli. Perchè, ne è testimone il suo cuore, lontano dal suo pensiero non potrà mai stare.
E non potrà mai allontanarsi nemmeno dall'ossessione, perchè si questo è per lui, di sconfiggere il Candelaio e ritrovare sua madre.
E ancora, come lo sguardo fugace di Isaia gli avrebbe preannunciato se solo fosse stato un pò più attento, i guai sono appena cominciati.



Ringrazio chi ha letto, recensito e Hey Jude che ha messo la mia storia tra i preferiti!
Quindi, che ve ne pare di Melanie? E la storia come vi sembra?
Fatemi sapere!
Baci
Angel Ghost



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Capitolo 3
*** 3 ***


3
Capitolo 3


Posso farcela, posso farcela, posso farcela...
Claudia osserva con circospezione l'abito che Teresa... volevo dire, l'abito che insieme hanno scelto. E' davvero un bell'abito, pensa, ma non è che l'abito faccia il monaco.
Rendendosi conto di cosa ha pensato si lascia cadere sul divano con un gemito strozzato, compatendosi da sola: è ridicolo che tutto ciò che dica, pensi o faccia sia rivolto unicamente a lui. Qualcuno deve avercela seriamente con lei, da lassù.
E non può nemmeno fargli causa!
Sta aspettando che Teresa  finisca di lavarsi per poi farsi una doccia anche lei: sono a casa dell'amica e - come ogni donna sa bene- non c'è niente di meglio che sgranocchiare schifezze per consolarsi.
Qualsiasi cosa può essere spazzata via dalla dolcezza del cioccolato o delle fragole - o magari tutte e due cose insieme- quindi Claudia decide che sia meglio approfittare di quella caraffa piena di cioccolata calda che Teresa ha lasciato sul piano da lavoro in cucina. Basterà riscaldarla un pochino..
Non eliminerà il dolore al cuore, ma almeno per qualche secondo potrà essere illusa dalla dolcezza di quel liquido scuro: non saranno gli occhi o le labbra di Gabriel
Si alza e si dirige verso la cucina e i suoi occhi s'illuminano quando incontrano la caraffa: avanza fino a prenderla in mano, se ne versa una grande tazza e ne porta un sorso alle labbra.
Ecco, ora è molto più facile convincersi che possa farcela.
« Mammina?»
Claudia sussulta.
Ora, non è che dopo aver incontrato Gabriel la sua razionalità sia venuta meno, ma certo che no! Claudia è una donna che capisce perfettamente che gli asini non possono volare: e giacchè ricordi non ha mai avuto figli.
Il che però non spiega perchè abbia sentito qualcuno chiamarla mammina. Anche se la paura può spiegare benissimo il fatto che il sangue le si sia praticamente gelato nelle vene e che il cervello, dopo una pacca sulla spalla e sentiti ringraziamenti per gli anni trascorsi insieme, abbia deciso di trasferirsi a Honolulu da Mago Merlino lasciando la reggenza a beh.. No, Claudia preferisce non saperlo.
« Mammina, ma cos'hai?» insiste la vocina.
Perfetto: ha anche le allucinazioni!
Deve ricordarsi di fare davvero qualcosa contro la sfiga che la perseguita. Magari procurarsi un bel corno.. O un ferro di cavallo!
« Mammina, ma mi vuoi ascoltare?»
Okay, ora la sua allucinazione sembra essere sin troppo reale. E anche piuttosto arrabbiata.
Si gira.
C'è un bambino che la guarda, curiosamente, le manine intrecciate dietro la schiena e il volto un pò proteso in avanti: il visetto è un pò corrucciato mentre il piedino batte sul pavimento.
« Finalmente!» sbuffa il bimbo con la sua vocetta infantile. E, dio Claudia non vorrebbe crederci, ha gli stessi occhi vispi di Gabriel.
Un momento dopo la psicologa sviene.

Lontano un paio di chilometri Gabriel sbatte le palpebre.
Per un momento ha come avuto l'impressione che qualcosa gli pungesse il petto, all'altezza del cuore: ma è stato solo un momento.
Scuote la testa e torna a sfogliare il volumone che ha davanti.
Si tratta di un nuovo caso che la Congregazione ha avuto l'immensa bontà di affidargli con Isaia: forse li hanno visti un pò sulle nuvole, stanchi di essere chiusi sempre in quell'edificio buio di incenso e tonache.
In effetti, ora che ci pensa, ha visto Isaia più rigido e stanco da un pò di tempo e, precisamente, da quando Alonso ha fatto loro conoscere la sua nipotina. Gabriel alza lo sguardo, osservando il suo amico chino sui libri, pesanti occhiaie a rimarcarne il volto.
Si chiede se.. Ma no, non è possibile. Isaia è, nonostante tutto, il suo migliore amico da sempre: gliene avrebbe parlato e..
Le sue riflessioni vengono interrotte da un discreto bussare alla porta. Alonso li guarda un pò corrucciato.
« Non siete ancora pronti per il concerto? Male, muy male! Il trabajo lo rimanderete a domani, filate a prepararvi! Andale
E Gabriel potrebbe giurare di aver visto Isaia chiudere con un pò troppo entusiasmo il suo libro.
Sbatte le palpebre perplesso, recuperando la giacca.
E la puntura al cuore continua a insistere, non lasciandogli spazio per respirare.
Perchè Gabriel lo sente, c'è qualcosa che non va.
L'aria persino sembra esserne corrotta, offuscata: il gesuita cammina per i corridoi ascoltando distrattamente Alonso chiaccherare su qualcosa che al momento non afferra, mentre guarda fuori dalla finestra.
Ha come l'impressione che Claudia stia chiedendo il suo aiuto. E spera davvero che sia solo la stanchezza perchè non crede che resisterebbe all'impulso di baciarla a trovarsela davanti.

Urgh gente come state?:D
Vi sono mancata?
Mi dispiace per questo capitolo un pò troppo corto e il mio ritardo nell'aggiornare ma beh, posso dire che questo è solo un capitolo di transizione e che la scuola mi ha succhiato tutte le energie XD
Per chi volesse, inoltre, qui c'è il link di una storia che sto scrivendo con la mia migliore amica; Link
Baci
Angel Ghost

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