Circus

di tesylove
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Vita nuova ***
Capitolo 2: *** Ricominciare da zero ***
Capitolo 3: *** primo incontro ***
Capitolo 4: *** Dolce è l'alba che illumina i giovani amanti ***
Capitolo 5: *** Nuovi arrivi ***
Capitolo 6: *** Scontri ***
Capitolo 7: *** Rivelazioni ***
Capitolo 8: *** Fuga ***
Capitolo 9: *** Io & Te ***



Capitolo 1
*** Vita nuova ***


Pensavo che la vita era facile, per uno come me: ricco, giovane, bello e di buona famiglia; avevo programmato la mia vita in ogni minimo dettaglio. Oggi 12 Maggio 1930, ultimo esame di università alla facoltà di veterinaria, dopo ciò libero da tutto, dai libri e dallo stress e per concludere sarei uscito con la ragazza più bella della scuola...Ma come per magia tutto scomparì, come appena sveglio da un sogno stupendo e ti guardi attorno e osservi ciò che non avevi mai visto prima: il Dolore. " Signor Masen, venga un momento, le dobbiamo comunicare un evento appena accaduto! " Sentii la fronte sudare , come un uomo che sta per salire al patibolo, ebbi la mia condanna. " Mi dispiace Signore, ci è stato un incidente, sono morti un uomo e una donna, sospettiamo che si tratti del Signor Masen e sua moglie, vuole seguirmi per l' identificazione dei corpi ". Il sangue mi si gelò nelle vene, avevo i piedi in due blocchi di cemento che non mi permettevano di muovermi. Feci ricorso a ogni singolo frammento di energia e seguii l'ispettore. Per tutto il tragitto implorai, pregai, supplicai che il buon Dio non mi avesse portato via la mia famiglia: la mia dolce madre dagli occhi color mare e il mio irascibile ma amabile padre. Arrivammo ad un palazzo vecchio e mal ridotto, mi guardavo intorno, ero disperato. La cosa peggiorò quando vidi i corpi inermi dei miei genitori distesi su dei lettini bianchi e spogli; il mio istinto urlava si scappare, fuggire dal mondo intero, diventare cieco e incapace di provare quel forte dolore che inizia a prendere forma da dentro allo stomaco fino ad arrivare al cuore. Ritornai a casa tutto dolorante; la banca aveva pignorato tutto, mobili compresi, non appena avevano saputo della morte dei miei. La mia casa, il mio rifugio, la mia storia tutto era sparito. Raccolsi tutte le mie cose e uscii da quella casa senza voltarmi indietro. Avrei cominciato una vita nuova.

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Capitolo 2
*** Ricominciare da zero ***


Ero in viaggio da un giorno camminavo a piedi nel bosco...ero deciso di raggiungere la citta, lì si è sparsa la voce che c'è lavoro per tutti e che anche se non è ancora finita la crisi, che ha impoverito la maggior parte della popolazione, c'è un gran da fare.
Ormai il bosco, con i suoi odori, il suo color verde, mi era diventato famigliare e accogliente, esprimeva il mio stato d' amino... la sera mentre camminavo lunga la ferrovia, Dio mi mandò un segno da cielo, una piccola e dolce sparanza a cui aggrapparmi.
Passò un treno dove uno dei vagoni era aperto e colsi immediatemente l'occasione di saltarci dentro, mi aspettavo di trovarci gente ubriaca che beveva di nascosto dopo il proibizionismo, ma stranemente era vuota e guardandomi attorno notai che c'erano solo tanti bagagli e scoprii che mi trovavo nella stiva del treno e facendomi spazio tra i bagagli, uscii fuori.
 Mi trovai in un altro vagone molto più lussuoso, illuminato, c'era odore di champagne, c'era la musica e la gente era felice, mangiava, balla e rideva...quella allegria mi piaceva era il segno che dopo tutto la vita va avanti in ogni caso, mettere da parte ogni dispiacere e ogni forma di dolore, la vita va presa cosi come viene senza troppi perchè.
" E tu che ci fai qui? Chi sei? " mi voltai spaventato e ritornando alla realtà. Davanti a me c'era  una donna giovane e parlava  piano per non farsi sentire. Mi fece segno di seguirla e uscimmo da quella stanza: " E allora chi sei? " continuò.
" Mi chiamo Edward Anthony Masen, non sapevo dove andare e cosi sono salito ".
" Lo sai in che pasticcio ti sei messo? Comunque io sono Alice Cullen ".
" Mi dispiace Signora, ma... " non riuscii a dire altro perchè Alice mi interruppe dicendo: " non ti preoccupare ragazzo, ma fammi il favore di nasconderti qui, domani parlerò con mio marito e vedremo cosa fare... vedrai capirà!  "
La donna andò via lasciandomi solo...passai la notte racchiuso nella stiva, nascondendomi tra i bagagli e facendo attenzione a non far rumore. L'indomani la stessa donna venne a svegliarmi insieme ad un uomo che le teneva dolcemente la mano.
" Signor Masen le presento mio marito Jasper Cullen " , mi alzai e cercandomi di pulirmi mi presentai  " Piacere Signor Cullen ".
"  Piacere mio, sa dove si trova ora? "
" Sinceramente no e mi dispiace se le ho creato dei problemi! "
" Ti trovi a bordo del treno privato dei fratelli Cullen...vieni ti presento alla compagnia ".
Quando il signor Jasper mi presentò la sua compagnia, capii che si trattava di un circo. Chi l'avrebbe mai detto.
" E questo è mio fratello Emmett Cullen co-proprietato di tutta la baracca ".
Il signor Emmett era di spalle e chiacchierava  con una donna abbastanza giovane ma bellissima.
" Oh ma guarda il fratellone già sveglio a quest'ora- e guardandomi aggiunse- e tu chi saresti? "
" Sono Edward Masen signore "
" Vedi Emmett il ragazzo è solo e vorrebbe un posto per lavorare...che ne dici se lo mettiamo alla prova qui da noi? " a parlare fu Jasper stavolta.
" E che le possiamo far fare? siamo al completo qui  ".
" Sono un veterinario potrei aiutarvi con gli animali che ne dite? " intervenni tra i due fratelli.
" Si penso che sia un ottima idea che ne dici Emmett? " il primo a rispondere fu Jasper... Emmett ci penso un pò sopra  e poi disse:" ok a fare fatto, Benvenuto a  bordo Edward... Oh che sbadato non ti ho presentato mia moglie...lei è Rosalie "
Ero felicissimo, avevo trovato un lavoro e un tetto sulla mia testa , mi sentivo a casa.

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Capitolo 3
*** primo incontro ***


 

Ero estasiato dalla bellezza di quel posto , il circo con i suoi artisti metteva in scena i sogni e le fantasie più nascoste di ogniuno di noi, sia grande che piccino...forse proprio per questo che il circo piace a tutti, i fratelli Cullen avevano creato  un nuovo angolo di paradiso dove chiunque poteva esprimere ciò che sentiva nel pronfondo del proprio cuore.
Quella stessa mattina feci un giro tra gli animali per controllare le loro condizioni di salute; alcuni di loro ero in perfetta forma, sani come pesci, altri invece,come Conny, una scimmietta dispettosa, dovevano essere abbattuti. Stavo per farlo, sotto il consenso di Emmett, quando sopregiunge una furia,  una ragazza bellissima da lunghi capelli castani e occhi color cioccolato fuso: " Ma che diavolo sta facendo? è impazzito forse? "
" Mi dispiace Signorina, ma stanno soffrendo bisogna intervenire prima che sia troppo tardi, quindi mi lasci lavorare per cortesia  ".
" E per tale motivo li ucciderebbe? A loro per guarire servono delle cure e tanto amore, no la morte, e quale sarebbe il suo lavoro? uccidere animali indifesi? . Era  furibonda e man mano che la guardavo sempre piu, diventava più bella. La feci accomodaresu un gradino e le passai un bicchiere d'acqua fresca cercando di calmarla il più possibile...tanto per la rabbia aveva le gote tutte arrossate e le sue braccia erano conserte sul petto, sembrava ad una bimba a cui si era sottratto un giocattolo.
" Non vuole che li abbatti? " le chiesi alzandogli il viso per guardarla negli occhi.
" No non voglio. E la prego non lo faccia! " Come non potevo dirle di no? Mi guardava con due occhioni tristi che senza pensarci di più  gettai l'arma a terra e l'abbracciai.
E proprio tra le mia braccia, si lasciò andare ad un silenzioso pianto, dolcemente le accarezzavo i capelli, morbiti come la seta, scendendo lungo la sua schiena.
Quell'abbraccio sembrò durare una vita, un' attimo di eternità creato solo per noi...mi sentivo come un padre che consola la propria figliola dopo che lei aveva commesso una marachella.
" Scusi non volevo piangere, e per giunta non mi sono neanche presentata, piacere Isabella Cullen " cercò di asciugarsi le lacrime con i palmi delle mani.
" Non si preoccupi Isabella, anzi se le serve qualcosa sa dove trovarmi; Io sono Edward Masen, il nuovo veterinario "
" La ringrazio Edward per la sua disponibilità e molto gentile da parte sua "
" Di niente  Isabella, sono o non sono un gentiluomo? " Senza volerlo arrossì e alzo lo sguardo e disse: " Sta cercando di sedurmi per caso Signore? "
" No Signora,e poi... perchè lei è seducibile? "
" Certo che no...Io ho Bob! " andò via lasciandomi sorpreso dalla sua affermazione...Chi era Bob?
Sperai che questo Bob fosse un cagnolino a cui era affezionata, d'altronde chi persona sana di mente poteva chiamarsi Bob?, purtroppo le mie sperenze furono invane. Chiesi a Johnny, un collaboratore del circo, chi fosse questa  persona ... Si chiamava Bob Ray.
" è il fidanzato della Signorina Bella , ma non si amano, almeno per lei,stanno insieme perche così vogliono le rispettive famiglie... Lui è geloso e possessivo, guai a chi si avvicina a lei  " e dandomi una pacca sulla spalla aggiunse " Toglitela dalla testa ok ragazzo? non è roba per noi... Loro sono i padroni, noi semplici artisti di strada! ".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** Dolce è l'alba che illumina i giovani amanti ***


Fu la notte più bella al mondo quella volta, da qui sù le stelle erano stupende, più belle e radiose. 
Man mano che osservavo il cielo , dentro di me cresceva una dolce frenesia, non so che cosa fosse ma dentro di me avvertivo una strana sensazione...accanto me avvertivo mia madre che mi teneva stretto a sè per farmi addormentare, proprio come faceva quando ero piccolo.
E con quella piacevole sensazione mi addormentai...
" Edward, svegliati ma come hai fatto a dormire qui? " Una dolce voce mielosa mi risvegliò, aprendo gli occhi mi accorsi che era Isabella, mi guardava con occhi stupidi.
" Isabella mi ha spaventato ma è pazza? "
" Oh quindi la pazza sarei io?? Lei dorme sui tetti e io sarei pazza? " Era così tenera e buffa quando si arrabbiava, sembrava una bimba.
" Stavo guardando le stelle, l'altra notte e mi sono addormentato qui "
La guardai aveva il viso illuminato dalle prime luci dell' alba, sembrava davvero un angelo; a causa del sole i suoi occhi erano più chiari e brillanti, e come un bambino la guardavo  estasiato senza staccarmene mai. Dolcemente si accomodò a me.
" Dolce è l 'alba che illumina i giovani amanti "  disse con un filo di voce.
chiesi confuso : " Che cosa? "
" Niente,  è così bella  quest' alba  che mi ha ricordato una frase che mi disse Bob "
" Da quando stai con Bob ? "
" Da troppo tempo ormai che non lo ricordo più? "
" Lo ami Isabella? "
" Bella domanda questa... Le sono affezionata ma non lo amo "
" E perche stai con lui allora? "
" La mia famiglia vuole così... " Si alzò lansciandomi il discorso in sospeso e se ne andò.
Che strana creatura era quella ragazza, con la sua semplicità mi aveva catturato. Di contravoglia mi alzai e scesi giuù. presi un asciugamano e alcuni vestiti puliti è andai al lago per farmi un bagno.
L'acqua era bella calda ed immergersi era stato davvero così piacevole che mi rilassai lasciandomi trasportare dalle onde dell'acqua...ero da tanto tempo che non facevo un bel bagno. Mi vestii e ritornai a lavoro a contatto con gli animali.
" E allora come te la passi Edward? " era appena arrivato Emmett che giocosamente mi diese una pacca sulla spalla.
" Tutto bene Emmett grazie. "
" Come stanno questi amichetti oggi? " Mi chiese rivolgendosi agli animali.
" Stanno benissimo in gran forma  e stasera faranno un  figurone in scena "
" Molto bene, era questo che volevo sentirmi dire... E per festeggiare stasera , dopo lo spettacolo, sarai mio ospite ".
" Va bene Emmett come vuoi ".
 

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Capitolo 5
*** Nuovi arrivi ***


Dopo l'invito a cena di Emmett cercai di svolgere il mio lavoro più veloce possibile per poter essere pronto per l'occasione!
Nel tardo pomeriggio, dopo aver dato un'ultima controllatina a Conny e agli altri animali, mi avviai verso il fiume, cercando di ripulirmi alla meglio e cercando di rimuovereil più possibile ogni traccia di fango e di letame; dopo aver fatto ciò mi avviai verso la cabina per cambiarmi i vestiti sporchi con qualcosa di  più adatto ad una cena. Entrando in cabina trovai un scatolone con sopra un bigletto che citava:

" Per Edward,

vogliamo che il nostro veterinario sia elegante e raffinato  per stasera...
A più tardi!
Alice e Rosalie  "

Felice come una pasqua, aprii lo scatolo e vidi ke al suo interno c'era uno smoking nero e una camicia in lino bianca... lo indossai e corsi nel vagone dei padroni! Non ci ero mai entrato ma ne rimasi estasiato , era lussuoso ed elegante, arredato nei minimi dettagli; ne rimasi incantato.
" Finalmente sei arrivato Edward! "
" Salve signor Jasper, come sta? "
" Molto bene Edward, e per favore chiamami  semplicemente Jasper " annuii accettando il calice di champagne che mi porse.
" Edward, vedo che ha messo lo smoking che le abbiamo preparato io e Rosalie, le sta molto bene, le dona una meraviglia " A me e a Jasper si avvicinarono due donne, la prima era Alice , l'altra era Rosalie la moglie di Emmett.
" Vi ringrazio del nobile gesto... Ma non dovevate, davvero ! Ma dov'è Emmett ? Non lo vedo "
" Non devi ringraziarci , sei pur sempre il nostro veterinario... Bhè Emmett, non so dove sia, oggi pomeriggio è uscito come una furia dicendo che aveva  una sorpresa per noi  " 
Alcuni minuti più tardi ci ranggiunse anche Isabella accompagnata da un uomo sulla trentina, di sicuro doveva essere Bob.
Lei aveva un lungo abito senza spalline in chiffon bianco e il corsetto che le fasciava il petto era tempestato di cristalli. Rimasi imbambolato a guardarla ed ammirarla in tutto il suo splendore, era meravigliosa, una figura angelica scesa dal cielo per liberarmi da una vita insignificante..." Buona sera signori ... E allora quando si mangia? " A parlare fu Bob, l'uomo più spregevole, egoista e ipocrita del mondo intero.
" Mio caro cognato vede che abbiamo un ospite, sia più educato "
" Da quando, Jasper; la gente comune partecipa alle nostre cene? Siete cosi strani Nomadi! " Bob aveva appena offeso i fratelli Cullen e la loro compagnia ; negli occhi di Jasper si leggeva la rabbia e l'ira per ciò che aveva detto Bob al tal punto che stava per mollare un rumoroso schiaffo, ma tra i due si intromise  Bella.
" Jasper stai calmo per favore! E tu Bob stai zitto e porta rispetto ad Edward " poi avvicinandosi a me  aggiunse " Edward per favore scusa il comportamento del mio fidanzato ". Fissai per alcuni attimi i suoi occhi tristi per la vergogna e senza pensarci di più annuii. L'aria di tensione che si era creata fu rallegrata da un grido di gioia di Emmett proveniente da fuori...uscimmo fuori curiosi ed Emmett era in groppa ad un enorme elefante. " Che ve ne pare? Non è bellissima? " Disse esultante Emmett.
" Ma è stupenda Amore, dove l'hai presa? "
" Si chiama Rose, in tuo onore  Amore mio; il circo Maxi me l'ha venduto per pochispicci... "
Saltò giù da quel enorme bestia e mi si avvicinò " Tu Edward sarai il suo addestratore ed insieme a Bella preparerai un nuovo numero ".
Avevo ricevuto un nuovo incarico e ne ero contentissimo... La cene finì nei migliori dei modi, tra risate e scherzi, che camuffavano la tensione tra Jasper e Bob. Ad una certa ora tutti ritornarono alle loro camere, mentre io  e Bella rimanemmo ascoltare la musica ; il suo Bob era crollato in un sonno profondo causato dal troppo alcool nelle vene. " Edward , davvero scusa per prima ".
" Non ti preoccupare Bella, non è successo niente di grave . Annuì poco convinta dalle mie parole e all'improvviso mi chiese :" Ti va di ballare con me? questa canzone è la mia preferita ". Mi alzai e mi avvicinai a lei, portai le mie mani su i suoi fianchi mentre lei appoggiò le sue mani dietro al mio collo; non fu un vero e proprio ballo, ma ci cullavamo semplicemente. Preso dalla forte emozione la baciai...Fu un bacio tenero, passionale e travolgente; questa donna mi piaceva proprio tanto. Ci staccammo ansimando e guardandoci negli occhi.
" Scusami Edward, ma credo che sia meglio che tu vada ora! " a malincuore raccolsi le mie cose e scappai da lei!
 

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Capitolo 6
*** Scontri ***


Il bacio di quella sera e il suo ricordo mi accompagnarono in ogni istante della giornata; ricordavo vivamente il sapore delle sue labbra rosse come le fragole, rivivevo la sua immagine continuamente beandomi del suo viso, dolce e amorevole.
Avevo iniziato a lavorare acconto a Rose e a bella creando un nuovo numero divertente per il nuovo spettacolo che verrà realizzato a breve tempo. Quell' elefantessa mi  aveva conquistato era enorme, era alta più di paio di metri e pesava più di tre tonnellate, era davvero un esemplare unico nel suo genere e in poco tempo avrebbe conquisteto ogni spettatore; amava giocare sia con me che con bella, come un cucciolo di cane che si divertiva a fare scherzetti ai propri padroni.
" Rose seduta! " stavo cercando di impartiredei comandi a Rose, ma lei niente, mi guarda stupida e alza la proboscide e inizia a gettarmi l' acqua adosso!
" Nooo! Rose non è il momento adatto per scherzare...smettila! " ma lei e cocciuta più di un mulo, mi ingnorava continuava ad attaccarmi con l' acqua.
" Vedo che vi state divertendo voi due! " Mi voltai e vidi una Bella che se la rideva a crepapelle. " Non ridere! Aiutami con lei " la implorai.
" Non ci penso proprio, non voglio mettermi contro ad una ragazza innamorata ...e poi non voglio perdermi il vostro spettacolo! " La guardai confuso, chiedevo spiegazioni.. " Mio caro Edward, la nostra Rose si è innamorata di te! " rise ancora più forte " Hai affascinato anche lei! " parlò cosi piano come se non voleva farsi sentire da me. " Perchè chi altro ho affascinato? " chiesi malizioso.
" Bhè...qui hai ammaliato quasi tutte a partire da Conny per finire alla donna cannone e poi... " 
" E poi cosa? "
" E poi niente...bella questa canzone "  cambiò immediatamente discorso.
" Confesso che ti amo! "
" cosa? " Mi guardò confusa, aveva gli occhi spalancati dallo stupore; si era sciolta come burro al sole.
" è il titolo della canzone ! " risi predendomi gioco di lei.
" Scemo " e andò via divertita.
Il resto della giornata trascorse tranquilla, tra Rose e gli altri animali, che mi fecerò impazzire...si erano coalizzati contro di me per mandarmi diritto in manicomio.
Per fortuna fu subito sera e dopo cena andai a bere un goccio con Johnny, un vecchietto oltre la sessantina con l'unico vizio: quello di bere; era il mio unico amico in questo strano posto.
" Allora come va con Rose? è ubbidiente? "
" Insomma, sembra che non mi capisce quando parlo "
Ci penso per un pò poi aggiunse: " vieni con me, ti farò vedere una cosa "  
Andammo dall'enorme animale che vedendoci entrare nella sua abitazione, si svegliò spaventata...mentre io cercavo di calmarla, Johnny versò due bottiglie di alcool un gran recipiente " Johnny ma sei impazzito? gli farà male sta roba "
" shhh, sta a guardare "
Mise il recipiente davanti a Rose, dove quest'ultima immerse la sua proboscide e bevette tutto il liquido..." Visto gli piace il vino? vero che ti piace eh Rose? " Risi alla scena non avevo mai conosciuto un elefante ubriacone, era peggio di Johnny, più beveva e più ne voleva.

Il mattino seguente mi svegliai più allegro del solito, consapevole della scoperta di ieri notte, davvero esilarente...Uscii fuori e feci colazione con un buon caffè e brioche, mi gustai tutto, era davvero tutto ottimo.
" Avevi proprio fame eh? "
" Buongiorno Bella, ne vuoi un pò? "
" No no grazie, devo andare con Alice e Rosalie a far compere, devo mantenermi leggera! "
" Buon divertimento allora "
" Grazie; comunque probabilmente  oggi verrà Bob a far visita a Rose, mi raccomando stai attento e sorveglila ". Dopo questo breve scambio di battute e con l'arrivo di Rosalie ed Alice, salutai Bella e mi avviai da Rose. L'ultima frase di Bella ,i aveva lasciato interdetto, pieno di ma e di se, con tanti bubbi che giravano nella mia testolina; decisi di portarle dei fiori... " Questi sono per te Rose! Belli vero? " per darmi conferma  fece un suono stridulo da far venire la pelle d'oca.
" Ho capito di piacciono!... E allora cosa vogliamo fare oggi? " Le sorrisi e l'accarezzai il lato destro della schiena e le sue zampe grosse.
" Bel animale...davvero grosso "
" Salve signor Bob; già e proprio bella, ma non vuole proprio ubbidere...è una vera cattivona " dissi divertito. Il Signor Bob guardava Rose con occhi strani...cattivi! Lentamente si avvicinò all'animale predendo un pungolo, e senza accorgemene inizio a picchiarla senza sosta...era infuriato continuva ad urlare : " Ti insegno io l'educazione, se qui non ne sono capaci! ". Mi lanciai contro quell'uomo spregevole, cercando di fermarlo...caduto a terra, iniziai a prenderlo a pugni. Intervenirono ben tre uomi per trattenermi, ero infuriato e arrabbiato nero, come si poteva massacrare di botte un esemplare di animale come questo? 
" Te la farò pagare Edward Masen, lo giuro sul mio onore ! "  promise mentre lo portavano più lontano possibile da me.
" Ma che ti è preso? ora non ti darà piu pace capisci? " urlò disperato Johnny
" sono impazzito! Hai visto cosa ha fatto a Rose? Ha fatto una simile cosa a Rose, immagina a Bella cosa può fare quel pezzo di m... "
" Bella non è affare nostro, Edward chiaro? " Già Bella non era mio affare ma non sopportavo l'idea delle sue mani luride sul suo corpo, le sue labbra ovunque...ero geloso? Si ero geloso.
" Edward, Emmett e Jasper voglionoparlare con te, devo correre da loro! " mi informò Steve , annuii e mi avviai da loro che se ne stavano seduti in cortile " Emmett, Jasper scusatemi del mio comportamento nei confronti di Bob, non volevo ma lui ha maltrattato Rose "
Il primo a rispondere fu Jaser " Non ti preoccupare Edward, anzi c'era proprio bisogno di qualcuno che le dava una lezione "
" Sono d'accordo con mio fratello Jasper, ora però sono preoccupato per Bella, se le succede qualcosa ad ucciderlo sarò io! "
Emmett era preoccupato per la sorella tanto quanto me, avevo paura per lei e per la sua vita...
" Cosa posso fare per aiutarvi? "
" Per favore sorveglia nostra sorella nei migliori dei modi " mi chiese Emmett
" Perchè io? "
" Noi ci fidiamo di te! Non dire a nessuno di tutto ciò capito? "
" Ok, vi ringrazio per la vostra fiducia " Salutai i due uomini e ritornai da Rose...le curai le ferite che le erano state fate da quel bastardo!

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Capitolo 7
*** Rivelazioni ***


Io e Bella eravamo seduti tra gli alberi, il sole le illuminava il viso e il suo corpo perfetto disteso accanto a me; il sole le esaltava il profilo dritto del naso e le sue labbra carnose a forma di cuore... mi gridavano " Prendimi, prendimi!!  "
Mi lasciai andare ai pensieri più belli e ai mille sentimenti che provavo per la sua persona: " Bella avrei così tante cose da dirti... voglio dirti che ti penso, anche oggi sai per caso, camminavo senza un senso sotto il peso dei ricordi più dolorosi al mondo! Voglio dirti che non posso fare a meno del tuo corpo, non c'è torto nè ragione quando volano parole che ti cambiano il futuro...Il mio futuro sei tu! Siamo due anime due anime che si prendono ma senza scusarsi mai... " Le mie parole scorrevano da sole come  un fiume in piena. La guardavo, mi sorrideva contenta, ma lentamente tutto inizio a sbiadire, riuscivo a sentire il nome. " Edward, Edward " e cosi per magia fui catapultato alla realtà, mi trovavo nel mio letto, sotto alle bianche lenzuole... era stato tutto un sogno!
" Edward che è successo con Rose? Tu stai bene? " accanto al mio letto c' era la figura di Isabella inginocchiata ai piedi del letto e dolcemente mi stringeva le mani. " Bella che ci fai qui a quest'ora della notte? Ti ha visto qualcuno? "
" Non mi importa Edward! Alice mi ha comunicato ciò che è successo...come stai tu? "
" Tutto bene, sto bene...tu come stai? ti ha toccato?  " Aveva gli occhi pieni di lacrime, il suo petto si muoveva frenetico per i singhiozzi...
" Edward, abbracciami ti prego " Come potevo rifiutare? L' abbracciai stretta sul mio petto, dove si lasciò andare ad un pianto liberatorio.
" Ci sono io qui per te. Chiaro? "
" Ma cosa mi hai fatto Edward? Non riesco a smettere di pensarti, mi hai conquistata "
" Chi io? E tu? Mi sei entrata dentro, mi hai fatto conoscere il mondo oltre la realtà...da quando ci sei te ogni dolore umano è svanito " le confessai tutto a cuor aperto senza riserva, limiti e vergogna.
" Baciami...lo so non dovrei chiedertelo, le vere signore non lo fanno, ma ormai non so neanche io cosa sono quindi...fallo! " La baciai con tutta l'energia che avevo, con tutta la  passione del mondo senza alcun pudore; esistavamo solo io e lei, il resto era nulla.
Ci addormentamo abbracciati sul quel letto che era stato testimone di un bacio che di casto aveva ben poco.
" Edward svegliati è tard...oh scusate se ho disturbato" Johnny era entrato all'improvviso, svegliando sia me che Bella. " Non hai disturbato nulla Johnny,anzi " poi voltandomi verso Bella aggiunsi " Tesoro e meglio che tu vada ora prima che qualcuno altro ci scopra! "
" Vabbè ragazzi ora vado a dopo " johnny uscì fuori lasciandoci la nostra intimità.
" Come mi hai chiamata? "
" Tesoro non vuoi? "
" Certo che voglio, solo non ero abituata, Bob non lo fa mai! "
" Bob non deve più esistere per te... ci sono io ora " 
" Grazie Tesoro...ora è meglio che vado! " Raccolse le sue cose e dandomi un bacio veloce andò via. Ero contentissimo, avevo la donna più bella al mondo e per giunta avevo dormito accanto a lei, stringendola al petto.Penso proprio che sto per innamorarmi di lei... Ma come non si fa a non amare una donna così? Bella, intelligente, dolce e amava gli animali proprio come me.
Controvoglia mi alzai dal letto, mi aggiustai la camicia e le brache del pantalone e mi infilai i stivaloni di pelle alti. L'aria fresca mi colpì in pieno viso procurandomi brividi lungo la schiena, mi piaceva quella sensazione. Da lontano intravidi Johnny e mi avvicinai a lui, stava dando da mangiare alla tigre Lucy.
" Vuoi una mano Johnny? "
" Non ti preoccupare! " Era strano, freddo, arrabbiato..
" Che c'è? Cosa è successo? "
" Nulla Edward...anzi sai che c'è? sei uno stupido caro mio "
" E perchè? che ho fatto? "
" Ti stai mettendo in un gran pasticcio...Lei non è per te caro mio! è la ragazza di Bob e deve starne alla larga! "
" Tu non capisci Johnny " Adesso ero io quello infuriato... lei doveva essere mia, era mia!!
Non lo feci continuare, mi allontanai da lui e dalle sue stupidaggini, non era come diceva lui...  Io e Bella avremo vissuto per sempre insieme, felici e contenti!  Rimasi tutta la giornata con Rose: le curai le ferite, la lavai con cura con tanta acqua e sapone e le raccontai tutta la mia storia con Bella. Non mi resi conto dello scorrere del tempo e a tarda sera mi trovavo ancora con Rose a parlare di tantissime cose.
" Edward ancora qui? " 
" Si jasper, devi dimmi qualcosa? "
" Nulla di importante... come sta Rose? sarà pronta per domani?  "
"  Sta bene Jasper...scusa ma ora vado sono stanco...buona notte " Lo salutai ed uscii velocemente, non mi andava di parlare con nessuno, volevo restare semplicemente da solo!
Arrivato in camera, mi sistemai il letto e mi ci buttai dentro. Come avrei voluto che il sogno di ieri notte fosse stato vero, era tutto più semplice, senza troppi intrighi e imbrogli. Sentii bussare la porta e da dietro ad essa vidi spuntare la testolina di Bella " Posso? "
" Entra pure " entrò e chiuse la porta dietro di se... si sedette sul letto accanto a me.
" Posso dormire con te? Bob è già tornato a casa sua ed io da sola avevo paura! "
" Certo che puoi vieni qui "
" Non so come ho fatto a stare con Bob tutto questo tempo!  "
" Come vi siete incontrati Bella? Come siete arrivati qui tu e i tuoi fratelli? "
" Mio padre, Carlisle Cullen era un medico molto famoso a Chicago, era un uomo dolce e gentile, amava molto la sua famiglia, eravamo tutto per lui. Mia madre era un'infermiera molto presente nella vita dei suoi figli....un giorno scoprì di aspettare un bimbo, era felicissima, lei  amava molto i bambini, ogni giorno ne portava a casa qualcuno. " Una dolce lascrima le solcò il viso
" Se non ti va di raccontare, va bene... ok? "
" No voglio, che tu conosci tutta la mia storia!...Eravamo in gita al mare e mentre giocavamo con la sabbia, mia madre si sentì male e di conseguenza perse molto sangue che le provocò la perdita del bambino. I giorni che ne seguirono, furono atroci, cadde in uno stato depressivo che la portò alla morte. Mio padre non accettò mai la sua morte, si chiuse in se stesso, non usciva più non andava neanche più a lavoro. In poco tempo perdemmo tutto a partire dai soldi e per finire alla casa, papà si rivolse a degli usurai tra cui il padre di Bob...ma non riuscì a pagare tutti i debiti. La mia bellezza conquistò Bob...all'inizio ne ero contenta, ero giovane, bella e lui per me era la mia salvezza , sia mia chedella mia famiglia. Aiutò mio padre e i miei fratelli a realizzare il loro sogno...io mi sentivo amata, era un sogno. Ma il sogno svanì subito, fece rinchiudere mio padre in un ospedale psichiatrico, in quanto quast'ultimo si opponeva alla nostra relazione...iniziò a maltrattarmi per qualsiasi cosa che io facevo. Mi chiuse in una campana di vetro, nessuno poteva vedermi, parlarmi, ero il suo gioiello prezioso. " Continuò a parlare trattenendo a stendo le lacrime.
" Perchè non l'hai mai lasciato? " Borbottai.
" Avevo paura... paura di una sua possibile reazione! " Cercai di sdrammatizzare la situazione: " Bella questa canzone vero? "
" Mi sto innamorando di te! " disse con un sorriso radioso sulle labbra.
" Cosa?!? davvero? "
 " è il titolo della canzone, Edward" rise forte.
Ci ero cascato in pieno, si stava prendendo gioco di me. Voleva la guerra? Guerra avrà!

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Capitolo 8
*** Fuga ***


Oggi c'era in programma lo spettacolo del secolo; avevamo fatto il tutto esaurito, c'erano molte persone ad assistere alle meraviglie dei fratelli Cullen, ed io me ne stavo beato e tranquillo, appoggiato allo stipite della porta, e guardavo il tutto con occhi stupidi e curiosi come quelli dei bambini. Ogni numero era perfetto, armonioso e glorioso ed Emmett che presentava i numeri, rendeva tutto così magico con il suo tono gioioso da eterno bambino; più mi trovavo in quel posto più amavo starci.
" Ecco a voi signori l'animale piu spettacolare al mondo, che solo noi abbiamo il pregio di possedere: diamo il benvenuto a Rose! " annunciò Emmett con tanto orgoglio ed io mi spostai piu avanti per poter ammirare le mie due creature. Passarono molti minuti e in pista non si presetò nessuno e iniziai a preoccuparmi, Bella durante lke prove non aveva mai tardo cosi tanto, forse aveva qualche problema con Rose e cosi decisi di andare a controllare. Guardai in giro ma non riuscii a trovarla, cercai ovunque ma di lei non c'era traccia " Dove sei Bella? " continuavo a pensare.
" Edward l'hai trovata? "
" No Rosalie non c'è ho controllato ovunque ma di lei non c'e traccia " Borbattai con il fiato in gola.
" La troveremo, vedrai... Emmett ha dovuto concludere lo spettecolo, era molto in pena per sua sorella  " Ci eravamo divisi ogniuno la cercava in qualsiasi posto anche al di fuori: tra le strade e negli alberghi. Dopo ore di ricerca decidemmo di riposarci e che avremmo ripreso le ricerche all' alba; mentre tutti ritornarono nelle loro stanze io rimasi a pensare a Bella sulle sponde del ruscello sotto la luce della Luna. Osservavo le stelle e pensai, come sempre, ai miei genitori, chissà loro sapranno dov è la mia Bella :" Mamma papà vi prego ditemi dov'è? voi che sapete tutto mandatemi un segno " e quel segno che tanto speravo arrivò presto.
" Scusi signore, conosce un certo Edward Masen?  " dietro di me c'era una donna alta e bruna dal viso tenero e gentile, tra mani stringeva un fogliettino ripiegato in due. " Si sono io, che cosa volete da me? "
" una ragazza vi manda questo, all'inizio non volevo venire ma lei mi ha fatto una pena, piangeva poverina! " mi porse quel fogliettino , la ringraziai e aprii velocemente il biglietto:
 Aiutami Edward!!
Lo dovevo immaginare che era in pericolo e di sicuro c'era lo zampino del caro signor Bob.
" Dove te l'ha dato? dove si trova?"
" Era con un uomo, abitano in un appartamento in affitto di fronte casa mia; povera piccola piangeva disperata "
" Mi può accompagnare da lei? la prego! " la donna annuì e il tempo di mettere la giacca ci mettemmo in cammino fino ad arrivare fuori chicago, tra la campagna. 
" è quella la casa signor Edward! "mi indicò una piccola casetta immersa nel verde la ringraziai e silenziosamente mi avvicinai all'unica finestra aperta.
Vidi Bella e Bob cenare nel soggiorno di casa e non appena rimase sola bussai alla finestra, quando mi vide sorrise raggiante nonostante gli occhi gonfi e arrossati dal pianto e dalle botte. " Edward finalmente! Portami via ti prego " Nonosante il davanzale ke ci divideva, mi strise le braccia la collo e iniziò a lasciarmi tanti baci sul collo. " Vieni con me " la sollevai da terra e la trascinai fuori dalla finestra, stringendola forte a me. " Ti prego Bella, molliamo tutto, fuggiamo insieme, lasciamoci tutto alle spalle "
" dove andremo? "
" Ovunque Tesoro mio, solo io e te " e annuì incoraggiata dal mio entusiasmo.
Trovamo una stanza in una osteria e al locandiere spiegai che eravamo dei novelli sposi e che ci eramo persi non essendo di Chicago.
Quando entrammo nella stanza, Bella mi guardò con una faccia contrariata, in effetti non c'era un buon odore lì dentro. " Lo so, non è la reggia di Versailles , ma meglio di niente "
 rise e mi baciò dolcemente le labbra .
" su piccola sarai stanca che ne dici di andar a letto? "
" Si Edward  andiamo " si tolse la lunga gonna e la camicetta di raso che indossava, restando soltando con la sottoveste bianca, raccolse i capelli in una lunga treccia.... anche mia madre per sistemarsi i capelli per il giorno dopo raccoglieva i capelli in una treccia, così si creavano delle lunghe onde tra i capelli. Io mi tolsi i pantaloni e restai solamente con le mutande  e la canotta intima.
Sotto le coperte, la strinsi a me e le accarrezzavo la schiena da sopra la sottoveste.
" Ti amo Edward " mi bloccai , le alzai il viso e per un attimo interminabile, la guardai.
" Anch'io Ti amo Amore mio " La baciai con tutto l'amore dentro, con tanta passione e foga. quella notte fu la notte più bella nùdella mia vita, io e bella ci amammo per tutta la notte con tutto l'amore dentro di me, fu qualcosa di stupendo e di meraviglioso, di dolce e ruento nello stesso tempo. 

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Capitolo 9
*** Io & Te ***


Vederla dormire accanto a me e sentire l'odore della sua pelle e il suo calore  mi faceva impazzire, mentre dormiva beata tra le mie braccia, faceva delle strane smofie era davvero buffa la mia dolce creatura. 
A malavoglia mi scostai da lei e mi avvicinai alla scrivania e scrissi delle poche righe a Alice , l'unica di cui mi potevo fidare in quel momento. 


"Salve Alice
sono Edward e sono riuscito a trovare Bella... abbiamo deciso di non tornare per adesso lontani da signor Ray. Non parlare con nessuno di questa lettera neanche a tuo marito o ad Emmett
p.s non preoccuparti per noi. Stiamo bene

                                                                                                                             con affetto    Edward "  

Mi vestii velocemente e pian piano uscii dalla stanza per non svegliare Bella; scesi giù alla hall dell 'albergo e consegnai la lettera ad uno del personale dicendogli :
" Può inviarmi questa lettera al circo dei fratelli Cullen? "
" Ma certamente Signor Masen "
Mi recai alla zona bar è ordinai la colazione per me e per la  mia piccina.
Ritornato in camera Bella  era già sveglia e lavata:
" Buongiorno amore mio " mi saltò addosso contentissima.
" Buongiorno a te ...attenta al vassoio cara "
" Mi hai portato la conlazione ? " mi chiese stupida .
"  Certo per te questo e altro " 
 " Bob non è mai stato così dolce "
" Tesoro io non sono Bob " Scoppiammo a ridere e inziammo a far colazione , dopodichè ci preparemmo ad andare via. decidemmo di andar via da lì era ancora troppo pericoloso e cosi decidemmo di andare a Forks ...la mia città.
Con i pochi soldi che avevo riuscii a comprare 2 biglietti per Forks; ero entusiasta della mia nuova vita con Bella, io l'amavo davvero tanto e in pochi mesi era diventata la mia ragione di vita. Grazie a quel amore avevo attenuato  il dolore della perdita dei miei genitori e mai come adesso sapere di ritornare in quella casa piena di ricordi, riapriva l'enorme cicatrice nel mio petto.
Bella  accorgentosi dei miei tristi pensieri mi riassicurò : " C'è la faremo Edward! Ci sono io con te "
" Lo so, tesoro mio, vieni qui riposa un pò...tra poco staremo a casa nostra " la strisi forte a me, consapevole del nostro grande amore.
Dopo ben 8 ore, se non di più, siamo arrivati e per l'intero tragitto Bella era caduta in uno stato di trance, continuava a dormire, si svegliava solo per mangiare o per andare in bagno.
" Non mi piace questo posto " brontolava come una bimba capricciosa.
" Ti ci abituerai vedrai, e poi è l'unico posto sicuro "
" Hai ragione scusa.. ma questo posto è brutto lo stesso e fa tanto freddo " continuava e mi faceva ridere.
" Tieni la mia giacca Bella, starai calda "
" E tu ? non hai freddo? "
" no, io sto bene non temere "
In breve tempo mi ritrovai fuori alla mia vecchia casa...con facilità l'aprii e feci entrare prima Bella e poi entrai io. Si guardava intorno e osservava ogni minimo dettaglio della casa.
" Non è un granchè, ma confortevole "
" é stupenda Edward ha solo bisogno di una ripulita " 
 Infatti anche se piccola era stupenda...aveva un piccolo ingresso, un enorme salone dove si affacciava una cucina ultra confortevole con un grosso camminetto. Al piano superiore c'erano tre stanze : la mia stanza, quella dei miei genitori e un piccolo bagno.
" che dici di cambiarti questi abiti bella? "
" Non ho nient'altro da mettere " le afferai il polso e le dissi : " Vieni con me "
Salimmo le scale e arrivai alla camera dei miei genitori, raggiunsi l'armadio di mia madre e presi un vestito da dare a Bella.
" Prendi uno di questi Bella, penso che ti stiano bene "
" Grazie "
" Erano di mia madre puoi prendere quello che vuoi e se vuoi in bagno ci sono anche dei profumi...fai come se stessi a casa tua "
la lasciai di sopra e io girovagai per la casa, era rimasta così come l'avevo lasciata, mi soffermai ad osservare le foto esposte in soggiorno;  solo Dio sapeva quando mi mancavano. Sentii Bella scendere giù, aveva un vestito a fiori corto fin al ginocchio stretto con un cinturino in vita, era il preferito di mamma.
" ti piaccio? "
" Certo, quello era il preferito di mia madre "
" Vuoi che lo tolga? " mi chiese dispiaciuta.
" No assolutamente no " le diedi un bacio su quelle labbra così invitanti, all' improvviso il suo stomaco brontolò. " hai fame vero? "
" No, tesoro non è niente e poi mi sazio solo con il nostro amore "
La guardai dolcemente e le diedi una carezza dolce sul suo bel viso. 
" Come vuoi passare il resto della giornata? "
" In tanti modi amore mio " mi disse con sguardo malizioso.
Quel pomeriggio ci saziammo del nostro amore avvolti dai ricordi.


                        

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