The diary of Jane

di October momsen
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Blue box ***
Capitolo 2: *** Weird Connection ***



Capitolo 1
*** Blue box ***


-Tutto iniziò da quando ero bambina- disse Jane con un filo di voce -Ho sempre pensato che fosse tutto nella mia testa, e ora invece..- la ragazza iniziò a tremare e gli occhi le si colmarono di lacrime. Sam prese la sua mano e cercò di rassicurarla -Non ti preoccupare Jane, io e Dean siamo qui per questo, abbiamo visto sul giornale l'articolo che hanno scritto su di te..vogliamo solo aiutarti. Dicci cos'è successo quella notte-
Lei alzò lo sguardo e finì per incrociare il suo, era il ragazzo più bello che avesse mai visto, con quei lineamenti decisi e quel naso a punta che lo rendevano semplicemente perfetto.
-Beh ero sdraiata sul letto a leggere un libro mentre sorseggiavo una tisana al finocchio e stavo quasi per prendere sonno quando ho sentito Anne urlare dalla stanza di fianco, sono corsa a controllare e lei era lì ricoperta di sangue con..la gola praticamente aperta- queste ultime parole le spezzarono il fiato.
-Da quanto tempo vivevate insieme tu e Anne?-
-Da sei mesi ormai..ci siamo conosciute per caso una sera in un pub e tutte e due non avevamo abbastanza soldi per comprare un appartamento, quindi abbiamo deciso di condividerne uno. Eravamo davvero legate, sapete, quando si sta a contatto con una persona 24 ore su 24 si finisce per conoscerla meglio di chiunque altro e ci si affeziona-
-Capisco benissimo- Sam guardò Dean con la coda dell'occhio, che ricambiò l'occhiata. -Senti..so che può essere dura ricordare quella notte, però potresti dirci se hai notato qualche dettaglio? Magari un odore intenso o qualche segno strano-
-Cosa? Segni strani? Odori? Veramente no..magari non ci ho fatto neanche caso, ero troppo preoccupata a disperarmi per la morte della mia migliore amica. Beh fatto sta che ho chiamato subito la polizia e loro, pur vedendo quanto fossi distrutta, mi hanno tenuta in centrale tutta la notte, sola in una cella come un cane-
-I poliziotti sono dei veri coglioni- aggiunse Dean con tono dispregiativo.
-Ehm..Jane, possiamo andare nella stanza della tua amica? Vogliamo dare un'occhiata, poi ti prometto che ti lasceremo in pace-
I ragazzi si fecero guidare verso una porta di legno massiccio ricoperta di pittura bianca stesa male, magari dipinta dalle due ragazze, pensò Sammy.
La camera aveva le pareti color lilla, a Dean saltarono all'occhio il poster dei Led Zeppelin e l'acchiappa-sogni appeso sopra la testiera del letto composto da una stampa di tre lupi illuminati dalla luna piena. 
-Trovato qualcosa?- chiese Sam mentre frugava in un cassetto del comodino.
-Forse qui c'è qualcosa- Dean stava rovistando nell'armadio e quando smise ne tirò fuori una scatola blu notte -forza, apriamola-
Quando il coperchio fu sollevato i due rimasero increduli alla vista di sacchetti contenenti sale, talismani e formule latine.
-Sembra che questa ragazza abbia scherzato col fuoco- disse Dean ancora a bocca aperta.
-E sembra che sia rimasta bruciata- concluse il fratello -non credo che Jane sappia degli interessi dell'amica-
-Sarebbe meglio chiederle spiegazioni-
-Quella ragazza è già troppo sconvolta, vuoi metterla sotto pressione ancora di più?-
-Cos'è fratellino, ti sei preso una cotta?-
Nessuna risposta. Dean fece un sorrisetto compiaciuto che significava ''vittoria'' e si spostò in sala dalla padrona dell'appartamento.
-Ehi morettina, scusa se infierisco, ma che interessi aveva la tua amica?-
-Anne era una di quelle tutta libri e musica, passava ore nella sua stanza  senza che io la disturbassi, voleva stare sola..a studiare credo-
-Bene, senti noi togliamo il disturbo-
-Se per caso avessi bisogno- continuò Sam porgendole un bigliettino -chiamami pure, a qualsiasi ora- 
 
-Sam, hai preso la scatola?-
-E' nel mio zaino-

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Capitolo 2
*** Weird Connection ***


Sam oltrepassò la porta d'ingresso della stanza del motel più vicino che riuscirono a trovare e appoggiò il vecchio zaino grigio sul detto disfatto, tirò la zip e strinse tra le sue mani la scatola blu cobalto.
-Mentre ti fai una doccia io faccio qualche ricerca su questi amuleti- 
-Stai dicendo che puzzo?-
-Esattamente-
Dean alzò gli occhi al cielo, consapevole di essere perfetto e irresistibile come sempre, si sfilò la camicia a quadri nera e bianca e proseguì lo spogliarello fino al bagno.
Sammy accese la tv e intanto digitò parole per minuti, cercando nel web informazioni su quegli strani oggetti trovati nella stanza di Anne, la ragazza uccisa. Il primo amuleto era il classico pentacolo agganciato a una cordicella, ottimo per proteggersi da possessioni demoniache. Il secondo invece era diverso, una croce con la parte superiore arrotondata e stando alle ricerche era una croce egizia, detta anche "Ankh".
 
-Allora, nerd, cos'hai scoperto riguardo quei giocattolini?-
-Questo lo conosciamo bene- disse Sammy porgendo al fratello il pentacolo -..questo invece..è la prima volta che lo vedo, è una croce egizia che protegge dalla morte e allunga la vita-
-Quindi la nostra cara Anne aveva paura di morire-
-Ehy, alza il volume!-
Dean si avvicinò al televisore, prese il telecomando e le parole di diffusero nella stanza
-Cosa ci fai ancora là seduto? Vado a accendere la macchina, andiamo dalla famiglia-
 
Una donna sulla cinquantina aprì la porta, i capelli castani erano raccolti in un alto chignon e l'espressione infastidita fece capire ai ragazzi che non era il momento adatto per fare domande sulla scomparsa del figlio.
Sam tirò fuori a milincuore il distintivo FBI -Buonasera signora, vogliamo solo farle qualche domanda, sappiamo che è un momento molto delicato, ma è il nostro lavoro-
-Ho già parlato con un detective questa mattina, non riesco nemmeno a piangere la morte del mio povero Matt. Entrate-
La casa era vecchio stile, un grande tappeto rosso apriva la via verso un salone caldo e accogliente, le pareti erano piene di quadri che facevano sentire osservato chiunque entrasse in quella stanza per la prima volta.
-Signora- disse Dean -potrebbe farci vedere la camera di suo figlio?-
-Seguitemi-
Percorsero due rampe di scale e si trovarono di fronte a una porta -Io non entrerò, mi fa troppo male rivedere tutte le sue cose-
-La capiamo, faremo il più in fretta possibile-
Era la tipica stanza di un adolescente, DVD, videogames e riviste sparse sul letto e poster appesi alle pareti.
-Dean guarda, c'era questo sulla scrivania-
Sam porse al fratello un anello con incisa la stessa croce egizia che avevano trovato nella stanza della prima vittima -Molto strano- commentò Dean che si fermò a fissare il pavimento, incuriosito da un foglietto di carta stropicciato, quando lo raccolse lesse -Jane- e girandolo vide un numero di telefono.
 
-Pronto?-
-Jane?-
-Sam? Come hai avuto il mio numero?-
-L'ho trovato. Dobbiamo vederci ho bisogno di chiederti un paio di cose-
-Va bene, ci vediamo domani in libreria, quello è un posto tranquillo-
 
Quando la chiamata si concluse Dean disse con un'aria sospetta -sembra che la tua amica conosca troppe vittime-
-Domani ci faremo quattro chiacchiere, sono certo che ci sarà una spiegazione ragionevole.-

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