Una Storia un po’ confusa, II parte di Echelon90 (/viewuser.php?uid=49049)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La Nuova Missione ***
Capitolo 2: *** Pelati Alla Riscossa (e non parlo di pomodori) ***
Capitolo 3: *** The Bloody Creations ***
Capitolo 4: *** C'è Posta Per Spike ***
Capitolo 5: *** Di Investigatori Farlocchi e Inopportune Intromissioni (Il Fumo Uccide!) ***
Capitolo 6: *** Di Concerti Saltati… In Aria ***
Capitolo 1 *** La Nuova Missione ***
N.d.A.
He…
Hem… Prova, Prova… Mi sentite… Ah,
già… sto scrivendo… Hehe…
Allora…
Rieccomi a voi… Speravate che con
la prima FF avessi finito di scrivere boiate. Ma ecco… Ci ho
preso gusto quindi
ecco a voi l’imperdibile (seeee… chiudete
finchè siete intempo) seguito (perché
una FF non bastava, no?) di Una Storia Un Po’ Confusa (per
chi è così
coraggioso e volesse aggiornarsi qui
troverete la prima parte)
Questo seguito,
differenza della prima
FF, scritta in tenera età, è
del tutto
innovativo e moderno. Dotato delle più sofisticate
tecnologie e avanguardia da
telefilm dipendente (e non solo telefilm!!!) quale sono.
Quindi un
PuffAbbraccio ai fedelissimi
che ritornano a leggere sta ‘Roba’ e ai nuovi
coraggiosi lettori… quindi…
Allons-y!!!
Una
Storia un po’ confusa, II parte
La Nuova
Missione
I
giorni corrono e passano…
e le storie non cambiano… Eeeee… Vi piacerebbe!
Sono spiacente di arrecarvi
questo dolore ma la pura verità è che le storie
qui cambiano eccome.
Dopo
il super Party della
Voce, ovvero Miss Grapp, ovvero l’Autrice, tutti si
preparavano a tornare ai
loro mondi ma successe una cosa inaspettata…
Quel
buontempone di Locke, che si era portato dietro un po’ di
dinamite dall’isola,
fece esplodere qualche candelotto… Giusto tre o
quattro… così che tutti i
personaggi si persero nei mondi sbagliati e anche quelli che erano
tranquilli
nei loro mondi si persero in altri. Tutto sarebbe andato per il meglio
se non
si fossero abituati tutti a stare in mondi che non corrispondevano al
loro. In
più la cosa divertiva tanto l’Autrice che li
lasciò fare per un po’ ignorando
le lamentele di alcuni membri dalla finta missione. In effetti era
tutto
sottosopra…
Allora
vediamo: tanto per cominciare Pollon, Eros e Sampei erano evasi e si
erano
uniti al Gruppo per la Liberazione dei Nani da Giardino. Harry
Potter
ormai si era trasferito a puffolandia, ora che aveva imparato il
puffese, e
deliziava i puffi con le sue avventure: con la Puffa Pufisofale, con la
Puffa
dei Segreti, con il Puffo di Azkapuf, con il Puffo Trepuffi, con
l’ordine della
Puffice, con il Puffo Mezzopuffo e con le Pufrelique della
Pufmorte… e
raccontando delle sue innumerevoli battaglie con Puffemort e i
Mangiapuffi. Ma
alla fine pochi puffi rimasero lì perché era
veramente troppo logorroico e
allora si imbarcarono con Jack Sparrow sulla Perla Nera, visto che
quando era
ubriaco marcio anche lui parlava puffese. Ken il guerriero,
accorgendosi del
suo scarso quoziente di intelligenza e del fatto che il suo vocabolario
non
era molto vario, si iscrisse a Hogwarts sperando che essendo
più
intelligente Giulia potesse lasciare Iron Man e Capitan America e
tornare con
lui. Le Bau Bau avevano fondato un gruppo Country con gli Aristogatti.
Piper
trasformò il P3 in un ristorante di lusso e si mise in
affari con Hannibal,
uscito dal manicomio, e L’ex di Superman. Spike dopo la
missione ebbe un
periodo di crisi mistica e di identità per poi decidere che
sarebbe diventato
stilista per fare concorrenza alla Forrester
Creations. I Naufraghi
dell’Oceanic decisero di cambiare mezzo di trasporto, dato
che gli aerei
continuavano a cadere quando ci salivano loro, quindi si imbarcarono
sul
Titanic.
Era
logico quindi che all’Autrice non andasse tanto di riportare
tutto alla
normalità, ma dopo un po’ si rese conto che se non
avesse messo ogni
cosa al suo posto non avrebbe mai saputo il finale di alcune
storie,
quindi ritornò in modalità Voce è
convocò loro…
A
chi ha lasciato la patata bollente di cercare di riportare tutti al
loro posto?
Ma… QUATTRO AMICHE… no… KEN SEI
T… no… forse… no, l’unica
rimasta era…
“Ma
tra tutti i protagonisti di questa storia proprio io devo avere
‘ste Missioni?”
disse Buffy. “Cioè… per queste faccende
c’è Chi l’ha vitsto o Senza
traccia…”
“Dai
che ti do io una mano…” disse Dean Winchester di
Supernatural entrando,
ammiccando alla bionda.
“Ma
tu da dove sei saltato fuori?” chiese Buffy.
“L’Autrice
è una mia grande fan… cosa credi di avere
l’esclusiva come Cacciatrice?” fece
con tono di sfida.
“Ok,
ok… non ti scaldare… ma l’ultima volta
c’era pure Spike, ma non risponde più
nemmeno su Twitter quindi mi pare ingiusto che ci siamo solo noi due.
Che
cavolo fa tuo fratello?” fece Buffy contrariata.
“Beh…
sai che in questo periodo prima di Supernatural
c’è la Champions League… Beh,
Sam è diventato un fan del Barcellona e visto che oggi gioca
contro in Milan
non voleva perdersela… Allora io sono rimasto solo e la Voce
mi ha mandato in
tuo aiuto!” spiegò l’acchiappa demoni.
“Eh,
no… Eh, no… Io protesto… Autrice?
AUTRICE!”
Dal
nulla apparve Miss Grapp, ovvero la Voce, ovvero l’Autrice,
con una terrina in
mano dove mescolava con foga un impasto dall’odore invitante
con faccia e
capelli coperti di farina.
“Si,
si, eccomi? Dai sbrigati che sto facendo i muffin di Benedetta Parodi
su La7 e
fra poco finisce la pubblicità…” fece
Miss Grapp irritata continuando a
mescolare.
“Benedetta
Parodi???” boccheggiò Buffy poi
scosse dalla testa quel pensiero e
continuò con la sua protesta. “Senti Miss
Grapp… qua non va proprio! Come credi
che riusciamo in due a portare tutti al proprio posto… Sono
troppi, troppi!”
“Mmm…
forse hai ragione Buffy” fece smettendo di mescolare per poi
sorridere come
se le si fosse accesa una lampadina. “So
già chi fa al caso
vostro!!!”
Detto
questo schioccò le dita e dalla porta della biblioteca di
Sunnydale entrò
Sherlock Holmes abbigliato con solamente un lenzuolo bianco.
“Oddio!!!”
fece Dean. “Ma è…
è… Sherlock!!! Sono un grande fan…
giuro! Ho visto ‘Scandal
in Belgravia’ tantissime volte. Ho costretto Sam a scaricarmi
tutte le puntate
in lingua originale… Pilot compreso… ah, il Pilot
è eccezionale!” fece Dean
emozionato.
Sherlock
lo guardò per qualche secondo prima di decretare:
“Gay!”
Dean
rimase impalato con la bocca semi aperta: “Come
scusa?”
“Ok,
ok…” si frappose Buffy. “Miss Grapp,
grazie di aver esaudito la mia richiesta…
Ora sì che troveremo tutti e li porteremo al loro posto!
Hem… Miss Grapp?”
Buffy
pungolò con un dito la spalla dell’Autrice
perché era del tutto incantata dalla
figura di Sherlock in lenzuolo. Il Consulting Detective
d’altra parte si
sentiva del tutto a suo agio nonostante Dean continuasse a
guardarlo in
malo modo per l’affermazione di poco prima.
“Come
sarebbe a dire ‘Gay’?” ripeté
Dean stringendo la Colt in mano.
“Oh,
Dean, ancora… dai… finiamola qui che è
meglio… MISS GRAPP!” fece Buffy
frapponendosi nuovamente tra i due e poi urlò alle orecchie
del’Autrice per
avere di nuovo la sua attenzione. “Grazie
dell’aiuto… Penso che la pubblicità
sia finita. Non vorrai perderti la ricetta, no?”
“Ma
no… ma figurati… posso sempre trovare la ricetta
su Internet…” fece buttando
per aria la terrina e spargendone ovunque il contenuto.
“Anzi… se volete
posso…”
“No,
no, credo sia meglio che tu ci segua dall’alto…
no… se non scrivi come fai a
farci rimettere tutto a posto?” fece Buffy ragionevole.
“Ah…
sì…” si rattristò Miss
Grapp. “Allora io vado… lo avete il mio Maialino
Portafortuna, no?… Eh… Buona Fortuna…
Ciao, Sherlock!”
“Hem…
prima che tu te ne vada?” fece Sherlock.
“Sì,
ti serve qualcosa?” fece Miss Grapp che se ne stava per
andare e fiondandosi
vicino a Sherlock sbattendo le ciglia in modo che avrebbe dovuto essere
ammiccante ma pareva solo uno sguardo da Stalker.
“Potrei
avere qualcosa di più consono per la ricerca?”
chiese Sherlock imperturbabile.
“Ma
perché?… Stai benissimo
così… No, Buffy?” fece Miss Grapp.
“Poi... vorresti
deludere le care lettrici e le tue fan?”
“Per
fan intendi quel gruppo di Facebook in cui 170 e passa provette Stalker
che mi
idolatrano come un Dio e pregano Santi Moffat e Gatiss che nella terza
serie ci
sia un confronto di tipo sessuale tra me e John?”
Miss
Grapp prese a fischiettare guardandosi intorno e camminando
all’indietro. Ma
non ricordandosi della pastella dei Muffin e ci scivolò
cadendo a terra con la
grazia di un sacco di patate.
“Tutto
bene?” fecero Dean e Buffy pungolandola con la punta delle
scarpe.
“S…
shi… i vestiti sono lì… Buona
Fortuna!” rantolò Miss Grapp prima di
volatilizzarsi nel nulla.
“Va
bene, allora partiamo… dove possiamo andare?”
chiese Buffy.
“Direi
che non fa nessuna differenza…” fece Sherlock
rivestendosi e infilandosi il
cappotto nero e la sciarpa blu. “Seguiamo gli indizi e
vediamo dove ci portano…
The game is on!”
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Capitolo 2 *** Pelati Alla Riscossa (e non parlo di pomodori) ***
Pelati Alla
Riscossa (e non parlo di pomodori)
Prima
Puntata Inedita di una Storia un po’ confusa seconda parte:
Buffy
si ritrovò insieme a Dean e Sherlock in una sala enorme
affollata di… ebbene
si… di pelati.
Su
di un palco si ergeva un cartellone con su scritto:
CONVEGNO
SUI PELATI PRESENTI IN CINEMA, TV, LIBRI…
ORDINE
DEL GIORNO:
-
I PELATI SONO PIU’ ATTRAENTI E INTELLIGENTI DEI NORMALI
ESSERI UMANI PER CUI
HANNO PIU’ SUCCESSO
“Ma
che cavolo… Dove siamo finiti, e come?” chiese
Dean.
Sherlock
sbuffò: “E così ovvio,
andiamo!”
“Cosa
è ovvio?”
“Essendo
esseri umani nessuno di noi ha il potere di spostarsi velocemente da un
luogo
all’altro e per evitare di rallentare il flusso della storia
con lunghi viaggi
in mezzi di trasporto alternativi, l’autrice ha deciso di
omettere la parte del
trasporto da Sunnydale a Los Angeles!”
“Los
Angeles?” fece incerto Dean.
Sherlock
prese il suo iPhone dal cappotto: “I vestiti e la carnagione
abbronzata della
maggior parte dei presenti fanno capire chiaramente che ci troviamo in
una
località dal clima mediterraneo-subtropicale. Inoltre le
palme e la spiaggia
che si intravedono da quella finestra” fece, indicando un
grosso finestrone che
faceva vedere uno scorcio mozzafiato di una spiaggia costeggiata da
grandi
palme, “e il livello di umidità
dell’aria mi hanno dato la possibilità di
capire dove ci troviamo in maniera esatta” e
mostrò lo schermo dell'iPhone dove
si vedeva la schermata di Google Maps. “Los
Angeles!”
Dean
rimase a bocca aperta. Aveva visto Sherlock fare mille volte deduzioni
simili
nella serie ma non aveva realizzato quanto potesse essere veloce.
“In
altre parole…” aggiunse Buffy. “La prima
lezione per rimanere sani di mente in
questa ff è non fare domande che prevedono una risposta
logica!”
In
quel momento sul palco avanzò un uomo bassino,
completamente pelato e
senza naso e si fece silenzio tutto attorno.
Inizio
a parlare: “Amici, pelati… siamo qui riuniti per
dimostrare e far valere i
nostri diritti… chi si credono tutti quei capelloni che
prendono in giro noi?
Poveri stolti! Non sanno che davanti a loro hanno dei geni. Tutti i
pelati
nelle storie hanno avuto un ruolo importante… tutti i pelati
nelle storie sono
intelligenti… tutti i pelati nelle storie hanno belle
donne… tutti i pelati
nelle storie conquistano il mondo… o quasi…
La
storia è percorsa da grandi menti pelate. Vi siete mai
chiesti perché gli
egiziani erano tutti pelati? Perché se no… come
le inventavano le piramidi…?
I
capelli si infilano nel cervello e lo opprimono…
Ahimè… il mio grande amico,
Goku… era un capellone ma di cervello ne aveva
poco… I concetti fondamentali
per avere un’istruzione gli sfuggivano via ed invece io,
Tensing, Junior, il
Genio, il Supremo, re Kaio… grandi menti... Ma anche Falcon
di City Hunter,
Mahatma Gandhi, Claudio Bisio… Purtroppo molti di noi sono
giudicati per la
nostra calvizie…”
Quello
che - ormai credo sia ovvio - era Crilin di Dragon Ball face
un segno con
la mano alla scaletta da dove salirono sul palco L’ex di
Supermen, Voldemort di
Harry Potter e Locke di Lost.
Il microfono venne passato
a Voldemort. Ci fu
un tripudio di applausi mentre il caro Voldy ringraziava.
Fu
chiesto il silenzio, così si mise a parlare:
“Sì, io per la mia calvizie sono
considerato da tutti il cattivo…” a quelle parole
si alzarono cori di protesta.
“Sì, è dura! E per questo sono
emarginato ingiustamente!”
Voldemort
si mise a singhiozzare sulla spalla di Crilin e per questo gli
toccò
inginocchiarsi. Crilin, L’ex e Locke gli fecero comprensivi
pat pat sulla
spalla.
“Vedete!”
disse infervorato Crilin. “Anche i pelati hanno un
cuore!”
“Su
questo ho qualcosa da ridire!” bisbigliò Buffy a
Dean e Sherlock.
Non
l’avesse mai fatto, tutti i pelati della sala si girarono
verso gli unici
muniti di capelli guardandoli in cagnesco.
“Oh-oh!”
fecero i tre.
N.d.A.
Hem…
Chiedo scusa per il pauroso ritardo. Purtroppo sono stata un
po’ impegnata in
questi giorni.
Come
vedete continua a esserci una baraonda assurda di personaggi qui. E
sono solo
al secondo capitolo, eh!!!!
Quindi
che dire… Grazie sempre a chi legge e a chi commenta
*commossa*. Spero che vi
continui a piacere.
PuffCiao,
PuffCiao dalla vostra Demenziale Autrice!!!
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Capitolo 3 *** The Bloody Creations ***
The
Bloody
Creations
Seconda
Puntata Inedita di una Storia un po’ confusa seconda parte:
Buffy,
Dean e Sherlock erano circondati da un'orda di pelati inferociti. E di
certo
Sherlock non aiutava visto che, del tutto tranquillo,
nonostante la
situazione fosse decisamente critica, continuava ad argomentare i
motivi per
cui la teoria appena esposta dal portavoce dei Pelati fosse del tutto
infondata
e priva di qualsiasi fondamento scientifico.
Dean
aveva già sfoderato la sua Colt e Buffy cominciava a pensare
che l’Autrice
fosse affetta da qualche strana patologia mentale per affiancarle
sempre
compagni di avventura che non facevano che metterla nei guai.
“A
dire il vero sei stata tu a scatenare tutto questo con il tuo
commento!” disse
Sherlock.
Buffy
lo guardò sbarrando gli occhi: “Ma
come… Io non ho parlato!”
“Ma
pensi… ed è alquanto fastidioso!”
commentò Sherlock.
Buffy
lo guardò con una strana luce assassina negli occhi, tanto
che questa volta fu
il turno di Dean di trattenerla dallo scannare Sherlock che intanto
sembrava
quasi ignaro di tutto quello che aveva intorno e scriveva sul suo
iPhone
dicendo che tanto presto sarebbe arrivato John Watson a salvarlo come
sempre,
dati gli inetti che si era ritrovato accanto per quella
missione.
A
salvarlo ulteriormente dall’assalto di Buffy e Dean, a loro
volta assaliti dai
pelati, fu un provvidenziale arrivo. Le porte della sala conferenze si
spalancarono e Angel fece la sua entrata trionfale e decretò:
“Ora
basta, pelatoni! Il tempo per il vostro convegno è finito.
La sala ora è
nostra.”
Sherlock
sbuffò quasi annoiato: “Era ora! Io nel frattempo
ho risolto 10 casi per
Lestrade!”
“Ma…
Non abbiamo ancora finito!” disse Locke, disperato
perché non era ancora
riuscito a parlare.
“Poche
storie” fece il vampiro-investigatore trafficando con il
Blackberry con aria
professionale. “Abbiamo pagato una cifra assurda per questa
sala. Spike,
sostituisci il cartellone!” ordinò Angel a Spike,
comparso dietro di lui
con le braccia ricolme di rotoli di stoffe e cartelloni..
“Non
trattarmi da facchino… Qui il capo sono io!” disse
Spike, offeso, allargando le
braccia e facendo cadere tutto a terra.
Intanto
erano entrati una serie di gorilla vestiti come Man In Black che
cominciarono a
sgombrare la sala dai pelati più insistenti.
“Hey,
Spike, Angel…” richiamò la loro
attenzione Buffy avvicinandosi seguita da Dean
e Sherlock. “Che ci fate qui di bello? Di chi state
parlando?”
“Oh,
ciao, Buffy… Stiamo allestendo la sfilata della nuova linea
di moda creata da
Spike, la Bloody Creations. Io sono il suo Manager”
spiegò Angel con aria
pomposa.
“Ma
tu lo sapevi?” fece Dean puntando il dito verso Sherlock.
“Ma
siete idioti o vi mancano solo tutti i neuroni?” chiese
Sherlock indicando un
grosso cartello alle sue spalle che a caratteri cubitali riportava il
programma
del giorno di quella sala.
Dean
e Buffy non poterono che rispondere con un imbarazzato:
“Ah!”
Spike
intanto, dopo aver battibeccato ancora un po’ con Angel su
chi avesse più
autorità tra i due, scoppiò in una serie di
improperi e andò al cartellone che
avevano messo i pelati spaccandolo in due con un calcio per poi
sostituirlo con
uno dal design più figo, sfondo nero e scritte rosso sangue.
“Ecco
fatto… ora La Forrester Creations dovrà
temermi… muhahahahahahaha…” fece
soddisfatto Spike mentre in un angolino della sala l’intera
famiglia Forrester,
completa di tutti i figli illegittimi, legittimi, adottati, morti e poi
resuscitati, tramava qualcosa contro il nuovo stilista.
“Ma…
Spike, smettila di fare il cretino e torna a Sunnydale!” gli
disse Buffy
esasperata.
“Non
ci penso nemmeno!” fece il vampiro indignato. “Qui
io sono veramente accettato
e valorizzato. Nessuno mi picchia
più”. In quello gli arrivò in
testa un
rotolo di scotch. “SMETTILA, CAPELLI A PUNTA, CHIEDI A
QUALCUN ALTRO DI
ATTACCARE I CARTELLONI” urlò dietro al suo
manager. “Dicevo…” fece poi
schiarendosi la voce. “Sì…
ecco… e credo che Brooke ci stia provando con
me!” fece Spike con una faccia da maniaco sessuale.
“Figurati…
quella ci prova con qualsiasi uomo che respiri…”
fece Dean ridacchiando.
“Mi
sa che l’apparato respiratorio non sia di suo primario
interesse!” disse
indicando Brooke Logan che pomiciava senza ritegno con Angel.
In
quello arrivarono Darla, Cordelia e le Furie che. dopo averlo preso a
ceffoni,
trascinarono Angel via con loro.
“No,
ma voi non capite… Io… ma dai… pensavo
fesse una di voi...” lo sentirono
blaterare mentre veniva trascinato via.
Buffy
incrociò le braccia con sguardo ovvio.
“Dai,
Buffy…” la supplicò Spike.
“Qui finalmente non sono visto solo come il vampiro
cattivo… Buffy, unisciti a me!” gli disse
prendendola per una mano e trascinandola
tra le sue braccia. “Non abbiamo bisogno di Angel. Lui e solo
capace di
pavoneggiarsi e atteggiarsi a leader indiscusso. Ma noi due
insieme…” fece
portandola in cima la palco. “Vedi…”
fece indicando con un ampio gesto del
braccio tutta la sala. “Un giorno tutto questo
sarà tuo. Noi sbaraglieremo la
concorrenza con la nostra linea. Faremmo un baffo a Edward
Cullen!”
“Ma
fammi il piacere… Te lo do io il talento!”
sbottò Buffy spingendolo via di malo
modo tirando fuori da una tasca uno dei martelli da 100 tonnellate che
le aveva
prestato Kreta di City Hunter, e glielo diede in testa per farlo
rinsavire,
trascinandolo giù dal palco.
Pochi
secondi dopo il palco esplose facendo volare da dietro le quinte i
resti
bruciacchiati della collezione di moda si Spike. I Forrester uscirono
saltellando dal loro nascondiglio gridando vittoria.
Spike
osservò il falò del suo lavoro con labbro tremulo
per poi riprendersi e alzando
le spalle: “Va beh… ho imparato la lezione! La
moda non è il mio campo. Ma
potrei provare a sfondare nel campo ciclistico!”
ragionò mentre Buffy
cominciava a picchiare la testa sul muro.
“Forse
è meglio se continui a fare il vampiro, eh?” gli
suggerì Dean.
Arrivano
in quel momento dei tipi bellissimi. Quattro uomini e tre donne che
alla luce del
sole cominciarono a sbriluccicare come se fossero fatti di swarovsky.
“Devi
andare a dire a i tuoi modelli che la sfilata e saltata…
letteralmente!” disse
Sherlock che intanto era tutto preso ad analizzare i resti
dell’esplosione.
“Interessante! Hanno utilizzato una delle bombe di
Moriarty” fece prendendo poi
l’I-Phone, facendo una foto e mandandola a
qualcuno.
“Ah!”
fece secco Spike guardando con astio i nuovi arrivati. “Sono
solo Edward Cullen
e la sua famiglia. Avevo chiesto specificatamente a Angel di ingaggiare
solo le
tre vampire. Si crede tanto efficiente e poi guarda... Si credono
chissà chi
solo perché la loro autrice li ha fatti belli…
tze… ma io rimango il più fico
per Buffy… Vero, Buffy? Hem… Buffy ci
sei?”
Buffy
non ascoltava ormai più Spike perché si era come
incantata a fissare Edward
Cullen.
“Buffy?”
chiese Dean guardando la sua compagna di avventure confuso.
“Ma che le è
successo?” chiese poi a Spike e Sherlock.
“E’
ovvio, no? Battito cardiaco scellerato, ginocchia che tremano, sguardo
tra le
nuvole. Si è innamorata di quel vampiro
glitterato!” fece Sherlock elencando i
sintomi ai due..
“Come?
No, dai… non è possibile…
Buffy?” fece Spike passando una mano davanti agli
occhi di Buffy.
Non
ricevendo risposta si inginocchiò ai suoi piedi
disperato: “Nooooooooo…
lo sapevo…. Non dovevo chiamare quei tizi… Buffy,
ti prego riprenditi.
Immaginavo già me e te a gareggiare al Tour de France in
Tandem!!! ”
“Seh…”
fece Dean, dopotutto i matti bisogna sempre assecondarli, poi si
rivolse a Sherlock.
“Piuttosto ora come facciamo a farla rinsavire? Dobbiamo
continuare la
missione!”
“Una
botta in testa sarà sufficiente!” fece sbrigativo
Sherlock.
“No,
no… vi basterà tornare a Sunnydale, andare poi al
MagicShop di Anya e prendere
una pozione per farle passare la cotta per Edward!” propose
Angel, che intanto
era tornato anche se decisamente scarmigliato con i capelli spettinati
e la
camicia stropicciata.
Sherlock
lo guardò male per aver bocciato la sua idea:
“Vedo che ti sei fatto perdonare
dalle tue donne per la tua scappatella con Brooke… O
almeno è quello che
mi dicono i segni rossi sui polsi e sul collo…”
“He…
hem…” fece Angel guardando altrove.
“Ok,
ok… ma io vado con loro!” decretò
Spike. “Non posso permettere che Buffy resti
innamorata di quello pseudo vampiro. Occupati tu di sistemare questo
macello…
Ho speso tutti i soldi della caparra a una partita di Poker con Timon,
Pumba,
lo Stregato e Maga Magò!” disse Spike rivolgendosi
a Angel.
“NO
PROBLEM, CI PENSO IO!” disse Angel. “Voi andate,
presto!”
Dean
prese di peso Buffy nonostante le proteste della bionda che, ripresasi,
prese a
tirar pugni e calci a desta e manca, e insieme a Spike e Sherlock
partirono
alla volta di Sunnydale, di nuovo.
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Capitolo 4 *** C'è Posta Per Spike ***
C’è
Posta Per
Spike
Terza
Puntata Inedita di una Storia un po’ confusa seconda parte
Si
ritrovarono, come sempre non si sa come, al MagicShop ma lì
ad aspettarli c’era
qualcuno di veramente inaspettato.
“Lei
è il signor Spike?” chiese un tizio vestito di blu
con una borsa di cuoio a
tracolla.
“E
tu chi saresti?” disse Spike sospettoso.
Sherlock
lo guardò come se fosse il primo degli scemi e questa volta
era chiaro anche a
Dean chi fosse lo sconosciuto.
“Ma
dai, Spike, è un postino!” fece Dean.
“Ma
và,” fece Sherlock. “Non ci sarei mai
arrivato!”
Dean
non lo menò solo perché era troppo impegnato a
sorvegliare Buffy, che si
lamentava ancora per non essere stata lasciata in pace con Edward.
“Allora
cosa vuoi da me?” tagliò corto Spike rivolgendosi
al postino che nel frattempo
aveva mantenuto un sorriso ampio verso il vampiro.
“Io
sono il postino inviato per il programma di Maria De Filippi
‘C’è posta per
te’. Devo essere sicuro che lei sia lo Spike che
cerco” fece il postino
cominciando a fare le domande a raffica. “Lei è un
vampiro con più di 100 anni?
Era famoso con il nome di William The Bloody? Lei è
innamorato di Buffy?”
“Sì,
sì, tutto vero! L’ultima in particolare”
disse Spike guardando poi Buffy
compiaciuto.
“Aspetta,
aspatta…” fece Dean guardando Spike con sguardo
minaccioso. “Tu sei un
vampiro?”
Buffy
e Sherlock si schiaffarono una mano sulla fronte e Sherlock fece per
rispondere
a tono ma fu preceduto dal postino, con suo grande disappunto.
“Allora,
se, lei e il Signor Spike che cercavo…” il postino
aprì la sua borsa di pelle
estraendone una grossa busta bianca.
“C’è posta per te! Questo e un invito
ufficiale che le manda la signora Maria de Filippi per venire allo
studio a
Roma e vedere chi la manda a chiamare.”
“Sì,
sì… conosco il programma. Ci sarò di
sicuro!” fece Spike tutto contento.
“Ma
se conosci il programma come hai fatto a non riconoscere il
postino?” gli
chiese Dean.
Spike
non rispose, tanto era euforico con la busta tra le mani, e Sherlock
borbottò
qualcosa sull’idiozia dilagante.
“Bene
se vuole può portare la sua ragazza e il suoi
amici!” continuò il postino
indicando Buffy Sherlock e Dean.
“Hey!
IO NON SONO LA SUA RAGAZZA!” disse furibonda Buffy.
“Ed
io non ci tengo ad essere amico di un vampiro!” fece Dean
ancora offeso per non
essere stato informato di quel fondamentale particolare.
“Oh,
santo cielo… possiamo andare avanti con questa farsa? Qua
stiamo solo perdendo
tempo… Mi sto annoiando!” fece Sherlock
“Ok,
ok!” disse il postino riportando l’attenzione su di
sé. “Ma si ricordi che…
C’è
posta per te!”
“Che
figata ho sempre sognato di dirlo… C’è
posta per te!” disse felice Spike.
Il
postino se ne andò via con la bicicletta scampanellando
allegramente mentre
Spike, del tutto partito per la tangente, stava aggiornando Twitter,
Facebook, Tumbler
e tutti i suoi vari profili su Internet.
“E
ora?” fece Dean allargando le braccia.
“C’è
da chiedere?” fece Spike interrompendo
l’operazione. “Andiamo… dai, Deanny,
Sherly… è sempre stato il mio sogno!”
fece implorante. “Beh, in realtà mi
sarebbe piaciuto andare anche al Grande Fratello o a Uomini e
Donne… ma non mi
hanno accettato… chissà
perché?”
“Forse
perché sei un sanguinario vampiro!?!” fece Dean
“Forse
perché sei morto!?!” aggiunse Sherlock.
“E chiamami ancora Sherly e ti
impaletto con l’ombrello di Mycroft!”
“Oh,
che palle che siete… dai muoviamoci!” fece Spike
noncurante. “Da che parte è
Roma?”
Sherlock
e Dean fecero schioccare le nocche delle mani in modo inquietante e
Buffy
scosse la testa rassegnata: “Non ne usciremo vivi!”
Il
tempo di battere le ciglia e si ritrovarono in uno studio televisivo
dove
furono invitati da Maria a sedersi sul pouf verde, accolti dal pubblico
con
fragorosi applausi e urli da parte delle varie fangirls di
Supernatural, Buffy
e Sherlock accorse per l’occasione. Sherlock diede
un’occhiata alla sala per
poi sbuffare annoiato. Si sedette accavallando le gambe e riprese a
mandare
messaggi a non si sa chi.
“Allora,
Spike, immagini chi ti abbia invitato a
‘C’è posta per te’?”
chiese con voce da
trans Maria De Filippi.
“Hem…
no!” fece Spike del tutto all’oscuro.
“In
realtà è del tutto ovvio chi ti ha mandato a
chiamarti. Per esclusione possiamo
dire che…” prima che potesse continuare Maria
schioccò le dita e da ovunque
sbucarono gli Amici di Maria improvvisando balletti e cantando e si
portarono
via Sherlock prima che gli altri del gruppo potessero far altro.
“Scusate
l’interruzione…” fece Maria del tutto
atona come se in realtà non fosse per
niente stata interrotta. “Spike, vuoi vedere chi ti manda a
chiamare?”
“Sì,
Maria!” rispose il vampiro sembrando improvvisamente tutto
timido.
Buffy
e Dean temevano per la sorte del loro compagno di viaggio, soprattutto
nel
sentire i rumori sinistri proveniente da dietro le quinte che Maria De
Filippi
ignorava del tutto. Ma a quel punto la busta si aprì e
poterono vedere sullo
schermo un confuso Draco Malfoy e un vittorioso Harry Potter.
“Hey,
guarda chi si vede…” fece Buffy riconoscendoli
subito. “Ciao, Harry! Come va,
Draco?”
“Te
lo aspettavi?” chiese Maria ignorando completamente Buffy e
rivolgendosi a
Spike.
“Veramente
no… Anche perché non e passato molto
dall’ultima volta che ci siamo visti alla
festa della Voce!” fece Spike grattandosi la testa confuso.
“Vuoi
ascoltare quello che hanno da dire?” chiese Maria
imperterrita.
“Certo
che sì!” confermò Spike.
Maria
fece cenno ai due di parlare.
“Hai
capito, Malfoy? Ora devi spiegargli perché l’hai
chiamato!” lo incitò Harry
dandogli delle piccole gomitate sul fianco.
“Veramente
sei stato tu a…” disse Draco confuso e timoroso
passando lo sguardo da Harry a
Spike.
Harry
scoppiò a ridere in modo molto inquietante coprendo le
parole del biondo:
“Ovviamente stava scherzando. E’ solo mooolto
timido! VERO?” fece dandogli
un’altra gomitata, ma quando Draco fece gli occhi lucidi
Harry sospirò e
continuò: “Beh, allora spiego io!
Allora…” si schiarì la voce.
“Praticamente
suo padre e sua madre sono stati arrestati perché hanno
cercato di ammazzarmi.
Gli hanno sequestrato tutto: la casa, la villa alle Maldive, la casa a
Cortina,
la Maserati e le tre Porche… Draco si è beccato
solo due mesi di servizi
sociali e poi si è trasferito alla mia casetta a forma di
fungo a Puffolandia…
CON ME!” fece con una leggerissima punta di isteria.
“Da allora la mia vita è
un inferno! Non è più il Draco di una volta ed
è una vera noia. Quindi ho fatto
un po’ di ricerche e ho scoperto un fatto incredibile. A
quanto pare Draco ha
uno zio, e questo zio è proprio Spike…
Che coincidenza, eh!?! Ho pensato
che era giusto che si ricongiungessero…” disse
Harry con un largo sorriso
mentre il pubblico era in lacrime per la storia.
“Ma
daiiii… Sei figlio di Lucius!!! Toh, guarda come
è piccolo il mondo…”
commentò
Spike tutto contento. “Sapevo che dovevamo essere in qualche
modo imparentati,
Fratello di Tinta!”
“No…
aspetta… Hai un fratello? Ma come e possibile che tu abbia
un fratello? Sei un
vampiro!” disse sconcertata Buffy. “E’
non ti è venuto il dubbio che un mago di
nome Draco Malfoy potesse essere veramente tuo parente?”
“Sì,
beh… ecco…” tentennò Spike.
“Tze…
come sempre sono circondato da gente incredibilmente ottusa!”
fece Sherlock
ritornando da dietro le quinte sistemandosi la giacca leggermente
spiegazzata e
seguito dal suo amico John Watson.
“Sherlock,
la prossima volta che interrompi la mia maratona di Tempesta
d’Amore con Mrs.
Hudson potresti anche dirmi che devo affrontare un orda di
ballerini e
cantanti assetati di sangue!” fece John rimettendo a posto la
pistola. “Sono
dovuto accorrere proprio sul punto cruciale dove Horatio Caine scopriva
chi è stato
a mettere la bomba al Furstenhof!”
“Ma
John, è palese che è stata Barbara Von
Heidenberg. I gioielli trovati da Werner
nella baita, le evidenti tracce che ha lasciato tra i cespugli nei
quali si è
nascosta per far esplodere l’ordigno, senza contare gli ovvi
moventi…”
“Ma
perché devi sempre rovinarmi i finali delle serie
tv!” fece il dottor Watson
irritato.
“He-hem…
scusate l’interuzione… ma come è
possibile che Spike sia lo zio di Draco?”
chiese Dean incuriosito.
“Oh, e
va bene… La verità è che io e
Lucius siamo gemelli. Ma Lucius era il
gemello cattivo e io quello buono. Una vera onta per la famiglia
Malfoy. Per
questo motivo mio padre prese una Giratempo e mi portò
indietro nel tempo!”
“Tu
il gemello buono?” fece scettica Buffy.
“Perché
indietro nel tempo?” chiese Dean.
“Perché
perdersi in certe piccolezze, certi dettagli, certe
quisquilie…” fece Spike. “Era
un mago cattivo, no? Comunque nel futuro sono cresciuto e diventato un
poeta di
fama mondiale poi Drusilla mi ha trasformato in un vampiro.
Così sono potuto
tornare da mio padre e dirgliene 4…”
“Certo
che tuo padre è stato proprio sfigato! Credeva di essersi
liberato di te e
invece tu ritorni. Deve essere una maledizione”
commentò Buffy.
“Ma
noooo… è stato anche contento quando ha
conosciuto la mia fama!” disse Spike
orgoglioso.
“Di
poeta?” chiese John.
“Ma
no… di spietato e sanguinario assassino!” rispose
ovvio Spike. “Ma a quel punto
è arrivato mio fratello e mio padre si è messo a
vantarsi di lui. Che bravo
mangiamorte che era diventato, quanta gente aveva ucciso e torturato, e
Lucius
di qua, e Lucius di là… Insomma non ci ho visto
più!”
“L’hai
ucciso…” disse scandalizzato Dean.
“No,
l’ho messo in casa di riposo!” disse Spike.
“Va
beh, non divaghiamo in inutili discorsi ora" si intromise Harry
esasperato. "C’è un motivo se ho lasciato la mia
amata Puffolandia per
venire qui. Ora che vi siete ritrovati potrete riunire la famiglia, e
tutti
vissero felici e contenti!”
“Come???????
No, no… non ci penso proprio!” fece Buffy
alzandosi. “Non ti puoi prendere tu
Spike in offerta due per uno? Neanche alla Lidl trovi una convenienza
del
genere!”
“In
effetti in questa compagnia ci sono già troppi
biondi!” fece Dean occhieggiando
Buffy, Spike e John.
“Aspetta
perché lui è dei nostri?” chiese Spike
indicando il dottor Watson.
Sherlock
fulminò il vampiro con lo sguardo:
“Certamente… la vostra ignoranza,
incompetenza, inettitudine sta uccidendo la mia materia celebrale e
stravolgendo il mio palazzo mentale! Senza John io non mi muovo di
qui!”
“Beh,
non c’è problema perché tanto Spike se
ne va con Harry a Puffolandia!” fece
sicura Buffy incrociando le braccia.
Spike
la guardò con il labbro tremulo e Dean gli fece Pat Pat
sulla spalla.
“Ora
basta!” fece Harry infuriato alzandosi e superando la busta
gigante. “Sono
venuto qui apposta per liberarmi di un Malfoy e ora non me ne
porterò a casa
due. Ma siamo fuori!”
Draco
si alzò anche lui singhiozzando davanti ad Harry dicendogli:
“Vuoi dire che non
mi vuoi bene?”
“Aspetta…
fammici pensare…. Ehhhhhhmmmmm… NO!”
disse sadico Harry. “Ti sei rincoglionito…
con le tue storie di giochi della felicità, unicorni,
polvere di fata e
arcobaleni…”
Draco
scoppiò in lacrime e si accucciò a terra
dondolando avanti e indietro
completamente impazzito dal dolore tanto che gli infermieri del
manicomio della
Terra di Mezzo arrivarono con la camicia di forza.
“Hey,
Hey, no” fece Spike cacciando via gli infermieri.
“non prenderete mio nipote. E
tu, Santo panino, sei un Malfoy. Dove è finito il mio
Fratello di Tinta?”
“E’
colpa di Pollyanna e Anna dai capelli rossi…” fece
Draco asciugandosi gli occhi
per poi scoppiare di nuovo in lacrime. “e Candy Candy. Erano
ai servizi sociali
con me… Tutto quello zucchero filato, bontà e
pensiero positivo mi hanno
rovinato…”
“Vabbè
a tutto c’è rimedio” fece Sherlock
prendendo il suo iPhone e avviando la
chiamata. “Pronto, Jim? Sì,
sì… Ok, solito posto solita ora… tu
porti le bombe
e i cecchini e io porto John! Comunque ti serve uno stagista?
Perché ho qui un
ragazzo. Un giovane mago biondo. No, no… tinto.
Sì, sì… ok, a buon rendere!”
Sherlock chiuse la chiamata e si rivolse a Draco: “Dice che
se tra cinque
minuti non sei da lui ti scuoia vivo!”
Senza
aspettare altro Draco si smaterializzò da Jim Moriarty.
“Ok,
uno lo abbiamo sistemato… ma ora te lo porti via tu Mr.
Capelli Ossigenati
Senior…” disse sognante Buffy.
“Così posso esaudire i miei piani di fuga
d’amore con Edward…”
“Ma…
Spike, sei una capra… La pozione per disinnamorare Buffy del
Glitteroso! Ce la
siamo dimenticata” disse Dean dandosi una pacca sulla fronte.
“Tu e le tue
fisse per i programmi trash!”
“No,
voi non riuscirete a impedirmi di raggiungere il mio amore…
Finalmente ho
trovato un vampiro da amare che non si disintegra se volgiamo andare in
vacanza
al mare…” disse Buffy dando una ginocchiata a Dean
e scappando via.
Spike,
Sherlock, John e Dean, ancora dolorante, imprecarono in tutte le lingue
conosciute e si affrettarono a seguire la cacciatrice mentre Harry
decisamente
soddisfatto per essersi liberato di Draco ritornava a Puffolandia:
“E
così io me la puffo e ripuffo alla mia puffamata
Puffolandia! Puffaddio…
PufPufPufPufPufPuf…” disse Harry prima di
smaterializarsi.
Rimasta
sola Maria De Filippi si rivolse pubblico e disse:
“Un’altra storia ha avuto un
suo lieto fine… arrivederci alla prossima puntata
e…”
Ma
la conduttrice fu interrotta dall’arrivo di Enrico Ruggeri:
“… ti è mai
capitato di trovarti davanti un bivio? QUANTE VITE AVREI VOLUTO, QUANTE
VITE
AVREI VIS… AHHHHHHHHHRG!”
“BRUTTO
BACAROSPOOOOOOO!” urlò indemoniata Maria
cominciando a pestare a sangue il
presentatore del Bivio.
L’Autrice,
intanto, assisteva al tutto dal suo PC ingozzandosi di polenta pucciata
nella
nutella.
“Mmm…
forse sto un po’ esagerando…” fece
pensosa. “Naaaaah…” e iniziò
a scrivere la
quarta puntata.
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Capitolo 5 *** Di Investigatori Farlocchi e Inopportune Intromissioni (Il Fumo Uccide!) ***
Di
Investigatori Farlocchi
e Inopportune Intromissioni (Il Fumo Uccide!)
Quarta
Puntata Inedita di una Storia un po’ confusa seconda parte:
Si
ritrovarono in un campo di battaglia dove dei ragazzoni strafighi tutti
belli
muscolosi, grondanti di sudore e decisamente da Bavetta lottavano
contro degli
esseri informi emettendo suoni disumani.
“E
ora dove ci troviamo? Qui non troveremo Buffy e pura
pazzia…” disse Dean.
In
quel momento uno dei 300 Spartani venne avanti e urlò:
“NO, QUESTA NON è
PAZZIA… QUESTA – E’ –
SPARTAAAAA!!!!!!!!”
“Ok,
ok… non c’era bisogno di
urlarlo…” disse Spike. “Comunque:
è passata di qua una
ragazza bionda e bellissima?…”
“AHU,
AHU, AHU!” risposero in coro tutti gli Spartani indicando un
punto alle loro
spalle.
“Credo
sia un sì…” fece titubante John.
I
quattro lasciarono gli Spartani ai loro combattimenti, evitando gli
schizzi di sangue,
le braccia e le teste che volavano. Anche se John dovette trascinare
Sherlock a
forza perché voleva intascarsi qulche resto umano.
“Dai,
Jwaaaaan… Solo una testa e gualche arto. Mi servono per i
miei esperimenti!”
diceva il consulente detective cercando di divincolarsi dalla presa
dell’amico.
Camminando
e camminando si ritrovarono ad un bivio.
“E
adesso?” fece Dean. “Da che parte sarà
andata?”
“Secondo
le tracce lasciate sul terreno è andata a
sinistra!” fece sicuro Sherlock. “Sì,
può vedere chiaramente della grandezza e la
profondità delle impronte sul
terreno rispetto all’altezza e il peso di Buffy.”
Dean
e Spike lo guardarono stralunati mentre John, che lo conosceva bene,
continuava
a dirgli quanto fosse brillante, ma prima che girassero a sinistra la
loro
strada fu bloccata da Enrico Ruggeri, tutto fasciato ed ingessato dopo
la lotta
con Maria De Filippi.
“…
ti è mai capitato di trovarti davanti un bivio? QUANTE VITE
AVREI VOLUTO,
QUANTE VITE AVREI VIS…”
“Ancora?
Ma togliti dai piedi… dobbiamo recuperare Buffy!”
lo interruppe Spike.
Ruggeri
non si mosse e continuò a parlare: “La storia di
oggi ha inizio in una piovosa
giornata d'inverno, quando una donna diede alla luce una piccola
frugoletta.
Subito la piccola si distinse per la sua purezza e la sua
ingenuità, strappata
senza pietà dalle avide mani di un destino da millenarie
guerriere. La tenera
ragazzuola si trasformò in una ragazza psicolabile.
Imparò a risolvere i
problemi con la violenza e cercò relazioni con uomini
più grandi…”
“E
chi lo ferma più questo?” fece Dean stancamente.
Sherlock
lanciò un’occhiata a John che con un sospiro
tirò fuori la sua pistola, ma
prima che facesse qualcosa apparve una donna di mezza età
accompagnata da un
bambino con gli occhiali e il bow tie.
“Oh,
cielo…” fece la donna ridacchiando.
“Devo aver scambiato gli appuntamenti… Non
mi sembra questa la trasmissione a cui dovevo presenziare per
presentare il mio
nuovo libro!!!”
“O
forse si è solo presa la Teresina!*”
bisbigliò Spike a Dean.
“Chi
mi vuole?” chiese una donna diversamente giovane con un
grembiule rosso e uno
scialle ad uncinetto.
“Cosa?”
chiese Spike.
“Ho
sentito qualcuno che mi chiamava!” fece la vegliarda.
“Io sono Teresina!”
“Oh…”
fece Spike con nonchalance. “Deve aver fatto un
errore!”
“Ah,
sti strafanti de tosi!!!**” commentò Teresina
andandosene via.
Intanto
Enrico Ruggeri aveva cambiato abito: da completo nero a completo
nero. E
dopo aver assunto un’aria
‘Misssscteriosssa’ cominciò a parlare:
“Benvenuti
alla nostra nuova puntata di Misssssssctero…” Un
urlo agghiacciante si levò da
un luogo imprecisato.
E
un uomo arrivò loro incontro urlando come un ossesso:
“Oddio, oddio, l’ha
viscto anche lei…”***
“Cosa?”
“Haaaaaaaaaaaargh…
ah, no niente, mi scon scbagliato…” e con questo
se ne andò.
Dopo
un’attomo di sbigottimento generale il conduttore riprese:
“Quest’oggi
risolveremo il Missssscteriossso alone di sfiga che circonda questa
donna e
questo bambino!”
I
riflettori puntano sui due nuovi arrivati. La donna spalancò
gli occhi stupita
per poi darsi ad una risatina, mentre il bambino guardò il
conduttore incazzato
nero.
“Hey,
ma che stai dicendo!” gli fece, minaccioso.
“Abbiamo
qui la nota scrittrice di gialli, Jessica Fletcher, e il noto giovane
Conan
Edogawa. Entrambi abili detective” Fece Enrico Ruggeri,
imperterrito. “Sembra,
però, che ovunque vadano muoia qualcuno!”
“Ah,
allora sono salvo… io sono già morto!”
fece Spike tranquillo prendendo una
sigaretta di cioccolata e infilandosela in bocca.
“Ma
non è vero!” fece Conan indignato, mente Jessica
continuava a ridacchiare.
“Certo
che non è vero!” fece Sherlock infervorato.
“Detective voi? Ci mettete secoli
per risolvere il caso più semplice che anche gli uomini di
Lestrade a Scotland
Yard riuscirebbero a risolvere ad occhi chiusi!”
Jessica
ridacchiò ancora: “Oh, caro ragazzo, non capisco
di cosa tu stia parlando!”
Sherlock
si arrabbiò ancora di più e prese a battibeccare
con la Fletcher e Conan. Nel
frattempo arrivò Sayid con la sua indistruttibile maglia
nera**** e kalashnikov,
e sparò un colpo in testa a Enrico Ruggeri.
“Ma
che fai!!!” fece Dean accorrendo per salvare
l’uomo, anche se data la
pallottola in testa non poteva di certo essere ancora vivo.
“E’
stato il Fumo Nero… Mi ha detto che se volevo rivedere la
mia amata Nadia
dovevo ucciderlo!!!”
“Ma
perché?” chiese sconvolto Spike.
I
due iettatori a domicilio lasciarono Sherlock a sbollire la rabbia con
John e
presero a girare attorno al cadavere osservandolo con aria saputa.
“Secondo
me gli hanno sparato!” fece la Fletcher.
“Mh…
bella deduzione… e secondo me gli hanno sparato in
testa… e dal rigor mortis
non ancora sopraggiunto deve essere successo qualche secondo
fa…”
“Ohhhh!”
fece Jessica battendo le mani. “Complimenti, io non ci sarei
arrivata!!!”
Dean,
Spike e Sayid guardano i due, perplessi, mentre Sherlock e John
ritornavano con
il gruppo.
“Allora
che aspettiamo? Sono stanco di questi fenomeni da baraccone!”
fece il
consulting detective.
“Sherlock,
c'è stato un omicidio!” fece John facendo appello
al senso del dovere
-inesistente- del compagno.
“Sì, e
che divertimento! Insomma... E' stato Sayid,
intossicato dal Fumo
Nero, cioè la controparte cattiva di Jacob
nell’isola. Lo abbiamo visto
tutti. Ora possiamo andarcene?”
Fecero
per muoversi, ma furono nuovamente interrotti da un forte rumore e una
colonna
di fumo nero, da cui provenivano fulmini e rumori metallici, che poi
prese
forma con le sembianze di Locke.
“Muhahahahahahahahahahahaha…
Bravo Sayid… Ora nessuno scoprirà il Missssctero
dell’Isola!” fece con aria
inquietante. Poi puntò lo sguardo su Sherlock, Dean e Spike
con aria
minacciosa: “Sayid... uccidi anche loro!”
“No,
perché?… che ti abbiamo fatto?” fece
Dean usando la Fletcher come scudo.
“Avete
interrotto la convenction sui pelati prima che potessi parlare
io… Ora mi
vendicherò!!! Muhahahahahahahahahahaha…”
“BANZAIIIIII!!!”
fece Jack Sheppard apparendo in scena con un lungo impermeabile di
pelle nera e
un paio di ray ban e compiendo alcune acrobazie aeree al rallentatore
prima di
precipitare addosso a Fumo Nero e suonarlo come una zampogna durante
una
rappresentazione del presepe umano.
“Ah,
lo sapevo!” fece una voce alle spalle di Spike e Dean.
I
due si girarono verso Jacob, il nuovo guardicaccia e custode delle
chiavi di
Hogwarts dopo che Hargrid aveva deciso di prendersi una vacanza in
Costa Smeralda:
“Lo sapevo, io, che Jack si montava la testa!”
Poi
entrò in una stanza rossa e si sedette su uno sgabello:
“Sì, Grande Fratello,
ho preso una decisione… Nomino Jack! Non è adatto
per vincere l’Isola… E
secondo me la Talpa è il Grande Puffo!”
In
quel momento un uomo con i capelli alla Bill Kaulitz dei Tokio Hotel,
ovvero
Goku, arrivò su di una nuvola gialla e atterrò
vicino a Sayid: “Hey, amico… Ho
sentito che vorresti rivedere la tua amata che però
è morta… Beh… guarda che
non serve che ammazzi tutti come ti ordina il Fumo
Nero… Basta che cerchi
le sette sfere del drago e chiedi al Drago Shenron di farla
resuscitare!”
“Davvero?…
Grazie mille…” fece Sayid, e con questo si mise il
kalashnikov alle spalle e
corse via.
“Co…
come?” fece Fumo Nero, liberatosi temporaneamente di Jack.
“nuuuuuooooooo… era
uno dei miei migliori sicariiiii…
Claireeeeeee…”
La
ragazza dall’aria da pazza fece la sua comparsa:
“Che vuoi?” chiese scontrosa.
“Vai
a riprendere quell’idiota!”
“E
perché dovrei farlo?”
“Ha
rapito tuo figlio!”
“COSAAAAAA????”
fece la ragazza furiosa. “MALEDETTOOOOOO… IO TI
UCCIDOOOOOOO!” e si mise a
correre dietro all’iracheno.
Spike
decise di rivolgersi al capellone: “Scusami… non
è che hai visto una ragazza
bionda con occhi azzurri, l’aria omicida e che picchia
forte?”
“Urca
se l’ho vista… Ha sposato il mio migliore amico
Crilin!” rispose Goku.
Spike,
Dean e John sbarrarono gli occhi sconvolti
“COOOOOOSA?
Lo sapevo io che quel pelato lo dovevo far fuori quando ne avevo la
possibilità!” e detto questo prese a correre via.
Sherlock
si schiaffò una mano sulla fronte: “Ma voi non lo
usate il cervello!!! Non è
possibile che Buffy abbia sposato Crilin! Prima di tutto lei
è andata da quella
parte” fece indicando la via a sinistra del bivio.
“e l’Isola del Genio è da
tutt’altra
parte…”
“Aspettate...
Buffy?” lo interruppe Goku. “Potevate dirmelo
prima, il nome… la moglie di
Crilin è C-18!”
“Cacchio, e
ora ci tocca andare a cercare pure Spike!” fece esasperato
Dean.
“Beh,
se volete vi posso teletrasportare io da lui!” si
offrì Goku, scendendo dalla
nuvola.
I
tre, non avendo altra scelta, si avvicinarono al Sayan che si
posò due dita
sulla fronte e sparì insieme a loro.
N.d.A.
*
Avere ‘la Teresina’ è un modo di dire
veneziano. Si dice in tono
scherzoso quando uno, per colpa della vecchiaia o
dell'arteriosclerosi, si dimentica le cose.
**“Ah,
sti strafanti de tosi!!!” Può essere tradotto come
“Questi ragazzi dai modi
stravaganti!” Infatti, Strafanti, vuol dire ‘cose
inutili’. E’ un altro modo di
dire veneziano in cui si vuole indicare un giovane dai modi
stravaganti. Mia
nonna, per esempio, dice ‘ Che strafanto de toso!’
quando vede un ragazzo pieno
di pircing e tatuaggi.
***Ho
voluto far comparire anche il grande Mariello Prapapappo, personaggio
di
Colorado interpretato da Gianluca Impastato, che fa appunto il verso
alla
trasmissione ‘Mistero’. Lo potete vedere qui.
****Chi
conosce Lost e lo ha seguito fino alla fine non so si è
accorto della
prodigiosa canottiera di Sayid. Parlo di questa.
Per tutta l’ultima stagione
gliene capitano di tutti i colori. Viene quasi ucciso, diventa cattivo,
poi buono,
poi cattivo, poi non si sà… Poi si rotola per
terra, salta in acqua,viene
ferito più o meno gravemente… eppure quella
canottiera rimane integra e
pulitissima… Cioè… o è
fatta di Mithril o di Adamantio… oppure anche lui ha un
sarto personale coperto dal mantello
dell’invisibilità.
Ok,
dopo queste interessantissime note, ringrazio di cuore chi legge, chi
continua
a seguirmi dalla prima parte della FF e chi commenta. <3
<3 <3
Grazie
davvero e tantissimi baci dalla vostra Autrice!!!
|
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Capitolo 6 *** Di Concerti Saltati… In Aria ***
Di
Concerti
Saltati… In Aria
Quinta
Puntata Inedita di una Storia un po’ confusa seconda parte:
Questa
volta i nostri eroi furono teletrasportati, grazie a Goku, in un
minuscolo
atollo dove sorgevano una casetta rosa e una palma. E
lì, su una sdraio,
se ne stava un vecchio con occhiali da sole e un guscio di tartaruga
attaccato
alle spalle, intento a sonnecchiare con l’ultima uscita di
PlayBoy abbandonata
accanto, sulla sabbia.
“Toh,
guarda: una tartaruga ninja. Un po’ invecchiata
però!” fece Dean.
“Ora
che manca Spike toccano a te le uscita idiote, vero?” gli
disse John, inarcando
un sopracciglio.
Dean
boccheggiò: “E’ tu come fai a
saperlo… sei con noi solo da due capitoli!!!”
“So
tutto perché seguo ‘Una Storia un Po’
Confusa' dall’inizio!” fece il dottore.
“A
ok!” fece Dean con un’alzata di spalle.
“In
ogni caso, Dean, le tartarughe ninja sono tartarughe e quello
è un vecchio
maniaco. Per la precisione un vecchio maestro di arti marziali, molto
potente a
suo tempo” fece Sherlock. “Surclassato da alieni
superdotati che si trasformano
in Scimmie Giganti con la luna piena!”
John
e Dean lo guardarono con occhi e bocche spalancate, poi John
bisbigliò a Dean:
“Non è incredibile!?!”
Sherlock
sbuffò e si preparò ad insultarli, soprattutto
Dean. In quella Spike
venne scaraventato fuori dalla finestra chiusa, rompendo il vetro e
lasciandovi
la sua perfetta sagoma con tanto di mantello svolazzante. Subito dopo
la
finestra si aprì e saltò fuori una furia bionda
che prese il vampiro per il
colletto, strattonandolo con violenza.
“Avvicinati
ancora a me e sei morto!” fece la bionda, aggressiva.
“Ma
veramente…” fece per dire Dean ma fu fulminato,
letteralmente, dallo sguardo
del cyborg. “Volevo dire che Spike è
già morto. Tutto qua… che
suscettibile!”
pigolò invece, rivolto agli altri due.
Crilin
uscì allora: “C-18… lascialo perdere,
si tratta solo di un errore!”
“Tu
taci, pelato!” fece Spike puntandogli contro il dito.
C-18
gli diede una potente testata mettendolo definitivamente KO. Dean si
fece
avanti con un certo timore: “Hem… non per
contraddirti, ma ci servirebbe
Spike!”
“Non
è che sia così indispensabile. Non fa niente se
non blaterare cose inutili di
tanto in tanto” fece Sherlock.
Dean
lo guardò pensoso per poi sorridere allegramente:
“Beh… In effetti… Un vampiro
biondo in meno. Può sempre seguirci Goku. E’ molto
più utile perché ci
teletrasporta dove vogliamo! Sì, sì…
Procedi pure biondina!” concluse
incrociando le braccia al petto, soddisfatto del suo ragionamento.
Ma
prima che C-18 sferrasse il suo colpo finale contro il vampiro esanime,
un jet
privato atterrò sull’isola. Ne scese una donna
dagli improbabili capelli
azzurri.
“Qui
fanno a gara a chi ha la pettinatura più strana!”
commentò John.
“Goku,
eccoti qui… devi aiutarmi!” fece la donna
avvicinandosi al cappellone.
“Bulma,
che succede?”
“Vegeta
stamattina stava guardando il Jersey Shore alla tv,
quando è passata la
pubblicità del concerto di un tizio. L’ha
scambiato per te e si è
parecchio arrabbiato perché perdi il tempo a fare concerti
invece di
allenarti, quindi è volato via per darti una
lezione!!!” spiegò Bulma.
“Urca,
vado subito a fermarlo prima che uccida
un’innocente!” fece Goku preparandosi
per teletrasportarsi.
“No,
un momento… veniamo con te.” disse Sherlock
lasciando tutti di sasso. “Ma dopo
dovrai venire con noi!”
“Ok,
forza avvicinatevi!” fece il sayan. “Non abbiamo
tempo da perdere!”
Così
Dean e John recuperarono Spike ancora svenuto e insieme a Sherlock si
avvicinarono a Goku, che li teletrasportò al concerto prima
che Vegeta
commettesse una strage.
Comparirono
troppo tardi su di un palco gremito di gente dove un ragazzo
dall’assurda
capigliatura era a terra esanime.
“Vegeta,
che hai fatto?” fece Goku passando lo sguardo dal suo sosia a
terra al principe
dei Sayan appollaiato ad un angolo del palco con aria indifferente.
“Io
proprio niente… Ho solo fatto esplodere qualche luce con la
mia aura
sproporzionatamente potente, e quel tipo e
svenuto!” rispose Vegata con
noncuranza.
“Ma
anche tu… Vegeta, come hai fatto a scambiarlo per
me?” chiese Goku tirando
fuori il sacchetto dei fagioli magici e portandolo dal gruppo che
cercava di
far rinvenire il cantante dei Tokio Hotel, Bill Kauliz.
“Tenete sono fagioli
magici lo faranno riprendere in un baleno!” disse, ficcando
in bocca al ragazzo
uno dei fagioli e facendoglielo ingoiare a son di scossoni, rompendogli
pure
qualche costola.
“Hey,
hey, fermo… ma che fa?” ansimò
il manager del gruppo in preda ad una crisi
di nervi, facendosi avanti di corsa.
Quando
arrivò il giovane cantante, con un rantolo molto
inquietante, schiattò davanti
a tutti.
“Hem…
che è successo?” chiese Dean.
“E
ovvio che è allergico ai legumi!” fece Sherlock.
“Quindi
è morto?” disse il manager impallidendo
di brutto.
“Per
favore, meno ovvietà. Mi state facendo venire il mal di
testa!” continuò
Sherlock.
“Ops!”
fece Goku sentendosi decisamente in colpa.
“Kakaroth,
combini sempre sti casini?”
“Ma
Sherlock… E’ MORTO!” urlò
John dopo essersene accertato di persona.
Intanto
il manager e gli altri componenti del gruppo cominciavano a disperarsi
per la
prematura morte del cantante.
“Tumblr
ci andrà a nozze con questa storia!”
urlò il manager cedendo sulle ginocchia.
“Ucciso da un fagiolo!”
Intanto
il fratello di Bill, Tom, piangeva disperato accanto al fratello cosi
pure come
gli altri due componenti del gruppo, Gustav a Georg.
Dean
richiamò Sherlock, John e Spike che intanto si era ripreso:
“Hem… ora che
facciamo?”
“Beh,
non è il primo incidente di percorso. Lasciamo stare e
continuiamo con la
missione!” disse Spike ricordando quando nella prima missione
erano state
uccise le Mew Mew e Gollum.
“Sono
d’accordo con il vampiro!” fece Sherlock.
John
li guardò sconcertato: “Ma non
possiamo…”
“Cosa?
Non è nemmeno colpa nostra. Sono stati quei due!”
fece Sherlock indicando Goku
e Vegeta che bisticciavano.
“E
va bene!” disse John con un sospiro rassegnato.
“Goku,
dai, ci avevi promesso che venivi con noi!”
“Ah,
sì, ok!” fece il sayan avvicinandosi al gruppo.
“Hey,
un attimo dove stai andando, Kakaroth!” li fermò
Vegeta.
“Li
devo aiutare a trovare la loro amica. Hanno detto che è
molto forte!” spiegò
Goku.
“Coooosa…
è tu vorresti affrontarla senza di me? Vengo anche
io!” sentenziò Vegeta.
Dean
fece per parlare ma Spike lo fermò in tempo:
“Zitto, non vedi che muscoli
hanno? Se si arrabbiano siamo morti!”
Quindi
Goku si preparò a teletrasportare tutti mentre il palco
veniva sgombrato ed un
gruppo di ragazzi di preparava per un’esibizione per
intrattenere il pubblico
che non aveva capito una mazza di cosa stesse succedendo sul palco. Ma
il
nostro gruppo venne di nuovo fermato dal manager dei Tokio Hotel:
“Hey, non
potete andarvene! Avete ucciso Bill Kaulitz!”
Goku
allora si avvicinò al manager: “Non si preoccupi!
Ho la soluzione. Vado a
cercare le sfere del drago e lo resuscito!”
“Aspetta…”
fece Dean. “Che sono ‘ste Sfere del Drago? Ne hai
parlato anche prima a Sayid!”
“Oh,
sono delle sfere magiche. Se le trovi tutte e sette ed invochi il drago
Shenron
puoi esaudire tre desideri!” spiegò Goku.
“Quindi
potremmo cercare queste sfere per far tornare tutto come
prima?” fece Spike.
“Ci
siete arrivati finalmente!” disse Sherlock roteando gli occhi
in un moto di
esasperazione.
“Ma
scusa perché non ce lo hai detto prima!” fece John.
Sherlock
non fece a tempo a rispondergli che si vide arrivare un ragazzo basso
con i
capelli tirati indietro da kili di gel, con delle buffe sopracciglia
triangolari e un farfallino rosa al collo che prese a cantargli:
“When I Get
you aloooone…”
“E
questo che vuole?” fece John minaccioso parandosi davanti a
Sherlock.
“Credo
si sia preso una cotta per Sherlock!” fece Spike ridacchiando
sotto i baffi
finti che si era procurato chissà dove.
“No,
Blaine, non di nuovo!” fece un ragazzo molto più
alto vestito e pettinato alla
perfezione raggiungendo il suo ragazzo e schiaffandosi una mano sulla
faccia.
“Jeremia, Rachel, Sebastian… Possibile che ogni
volta ti prendi ‘ste sbandate?”
“Scusa
ma è tuo amico il nano?” chiese Dean.
“Il
mio ragazzo… ma ogni tanto si prende sta cotte
improvvise!” fece il ragazzo.
“Comunque io sono Kurt Hummel!”
“Interessante,
sì… Ora c’è ne possiamo
andare?” chiese Sherlock annoiato.
“Nooooo…
perché…
dai resta ancora un po’ qui… But you didn't have
to cut me off
Make out like it never happened
And that we were nothing
And I don't even need your love
But you treat me like a stranger…”
“Ma
se non vi conoscete nemmeno!” fece John sempre più
irritato.
“Ok,
lascia stare!” fece Sherlock. “Sono stufo di
perdere tempo così!”
“Senti
ho un’idea!” disse allora Dean.
Sherlock
lo guardò scettico: “Impossibile!”
Dean
fece per tirare fuori la Colt ma Blaine si parò davanti a
Sherlock per fargli
da scudo umano. Sherlock guardò Dean con un sorrisino
sarcastico mentre John
dietro di lui ribolliva di rabbia e Kurt gli faceva pat pat,
comprensivo, sulla
spalla.
“Lo
so! Lo so! Siamo nella stessa
situazione!” sentenziò infatti il giovane
cantante del Glee Club.
“Ma
che dici… io e Sherlock siamo solo
amici!” si difese John anche
se lo tradiva ancora lo sguardo da ‘I was a
soldier. I killed people,
if I had bad days!’.
“Stavo
dicendo” fece Dean. “Ora andiamo tutti insieme a
recuperare Buffy. Poi troviamo
le sfere del Drago, così facciamo passare la cotta sia a
Buffy che a Blaine!”
Spike
annuì: “Ok, ma sbrighiamoci prima di combinare
altri guai!”
Così
tutti si avvicinarono a Goku che li teletrasportò via appena
in tempo,
prima che l’intero palco esplodesse in mille pezzi.
“Ottimo lavoro,
Draco!” fece Jim Moriarty
avvicinandosi al suo nuovo stagista. “Ancora poco e li
avresti fatti saltare in
aria tutti. Sarà per la prossima volta
dai…” quindi gli mise un braccio attorno
alle spalle e lasciarono le macerie del palco.
Il
manager dei Tokio Hotel tornò in quel momento parlando al
telefono: “No… Se
devo decidere tra Justin Biber e Mily Cyrus scelgo le One
Direction… No.. non
ci siamo… E Bill Kauliz non è morto per aver
ingerito un fagiolo… E stato
l’effetto di una potente influenza intestinale!” Si
bloccò vedendo il palco
distrutto e il telefono gli cadde di mano. “E ora tutto
questo chi lo paga?”
L’autrice
si asciugò la fronte madida di sudore:
“Oh… ce l’ho fatta a finirlo!
SI-PUO’-FAAAAAARE!
Muhahahahahahahahahaha…”
“Grapp,
Grapp!” fece un bambinetto di un circa un anno arrivando di
corsa e
abbracciandola stratta.
Poi
il bambino la guardò con uno sguardo criminale e corse via
tenendo alto sopra
la testa il portatile dell’autrice ridendo e urlando:
“Bye, Bye, Grappy!”
L’Autrice
dopo
un momento di confusione prese a rincorrere il piccolo ladro urlandogli
contro:
“You've been hit by
You've been hit by
a
smooth
criminal”
N.d.A.
Allora…
prima di tutto…. SCUSATEEEEEEEEE!!
Ho
un motivo valido per questa luuunghissima assenza. Ho dovuto
interrompere la
scrittura di questa ff perché sono stata parecchio impegnata
con i preparativi
della mia fuga.
Ora
infatti sono nella verde terra. Sì, vedete… La
mia vena demente aveva raggiunto
livelli preoccupanti quindi i miei hanno deciso di mandarmi nel
manicomio della
Terra di Mezzo. Quindi io sono scappata. Mi sono tinta i capelli di
biondo e mi
sono fatta crescere la barba e i baffi. Ma così sembravo
Thor prima della cura
e per poco Loki non mi uccideva credendomi suo fratello. Per questo mi
sono
imbarcata sul Titanic credendo fosse una semplice nave cargo offrendomi
come
vogatore. Quando ho capito l’errore ho chiesto un passaggio
al Dottore sul suo
Tardis, che mi ha portata nella terra verde. Ma lì ho speso
i pochi soldi che avevo
in Guinness . Quindi sono andata alla ricerca di un Lepricauno, che mi
rivelasse dov’è la sua Pignatta D’oro.
Purtroppo dopo la Crisi i Lepricauni
hanno messo tutto il loro oro in banca. Ho tentato una rapina ma sono
stata
arrestata e messa a fare i lavori sforzati. In pratica tosavo pecore e
raccoglievo patate da mattina a sera mangiando solo verze e bevendo
l’acqua dei
piatti. Poi però uscita di prigione sono stata ingaggiata
come guardia del
corpo della Nazionale di Calcio Irlandese dato che raccogliendo patate
e
tosando pecore sono diventata piuttosto forte e la barba incuteva
timore. Quindi
sono riuscita a procurarmi un computer per potervi scrivere.
XD
No,
dai… sul serio… In realtà non trovando
nemmeno mezzo lavoro in Italia ho
cercato all’estero come ragazza alla pari. Quindi ora faccio
la Babysitter per
due bambini qui in Irlanda. Sono stata veramente incasinata tra i vari
preparativi e poi arrivata qui ho dovuto ambientarmi e quindi ho
trovato solo
ora il tempo per scrivere. Mi dispiace davvero tanto ma spero che
questo
capitolo vi serva come primo risarcimento per tutto il tempo di attesa.
Vorrei
precisare che l’ultimo pazzettino sull’Autrice e un
omaggio al mio
personalissimo Poltergeist. Ovvero il piccolo della famiglia Irlandese
con cui
vivo, Joseph. E’ un piccolo genio (criminale) e mi fa
morire… in tutti i sensi
ma lo adoro per questo. La scena con il Pc è successa
realmente, ma al posto
del Pc c’era il mio cellulare. Ripeto è un genio
criminale!!!
Quindi…
che altro dire…
Grazie
a tutti quelli che leggeranno e buon divertimento,
dalla
Vostra Autrice!!!! XD
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