Naruto: alla ricerca del mio destino

di Hanial
(/viewuser.php?uid=193761)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Presagi ***
Capitolo 2: *** Ombre ***
Capitolo 3: *** Qual'è la realtà? ***
Capitolo 4: *** Incontri ***
Capitolo 5: *** Sorpresa ***
Capitolo 6: *** Una giornata interminabile ***



Capitolo 1
*** Presagi ***


"Perchè... Basta... Lasciatemi stare.. Io sono come tutti VOI!"
Aprii gli occhi di colpo e mi misi seduto sul letto guardandomi rapidamente intorno.
Passai una mano sulla fronte per asciugarne il sudore e tirai un respiro di sollievo, era solo un sogno, non stavo davvero rivivendo quelle scene, tuttavia il sentimento di paura non era del tutto svanito, forse perchè in me sentivo che il pericolo di rimanere nuovamente da solo poteva diventare realtà in qualsiasi momento.
Mi alzai, ormai era inutile tentare di riprendere sonno, ero troppo nervoso e l'unico modo per scaricare quella tensione era farsi un giro per il villaggio, così mi cambiai e saltai fuori dalla finestra cercando di fare meno rumore possibile, "se proprio dovranno tornare ad odiarmi cerchiamo di prolungare questo periodo di pace il più a lungo".
Cominciai a camminare lungo il sentiero di Konoha, com'era tutto cambiato da quando ero piccolo, molti dei posti che per me avevano significato qualcosa ormai erano stati spazzati via, l'accademia era stata completamente ristrutturata, il parco giochi dove invano tentavo di farmi degli amici non c'era più, anche il palazzo dell'Hokage era cambiato notevolmente, nonostante i cambiamenti però bisognava cogliere il lato positivo, la guerra era finita e io, i miei amici e il mio villaggio siamo ancora insieme e possiamo finalmente godere di quella pace che tanto abbiamo sognato per anni.
Certo le vittime sono state innumerevoli, non soltanto per Konoha ma per tutti i villaggi, ma come in ogni guerra la perdita di qualcuno è indispensabile per giungere al fine supremo.
Quasi senza accorgermene ero arrivato al posto che cercavo, sulla riva del fiume dove io e Sasuke ci guardammo per la prima volta ( e forse unica) negli occhi riconoscendoci come amici e non più come rivali, alla fine della grande guerra pensai che dopo aver sentito le parole del fratello sarebbe tornato con noi e che tutto si sarebbe sistemato, tuttavia non fu così..

"Non distruggerò Konoha, ma non tornerò nemmeno con te.. Quello non è più il mio posto.. Non c'è più niente lì per me.
Nell'udire quelle parole abbassai la testa, avrei voluto afferrarlo per un braccio e mostrargli quante persone lo stavano aspettando, dirgli quanto dolore stesse provocando la sua assenza, ma mi limitai a rispondere..
"In un modo o nell'altro ti riporterò indietro, questa è l'unica promessa che ancora non sono riuscito a mantenere e sono disposto a portarla a termine anche a costo della vita.."
Udendo queste parole rise di gusto e sparì nuovamente nell'ombra.

Chiusi gli occhi ed inspirai profondamente, l'aria fresca del mattino era eccezionale per spegnere i cattivi pensieri della notte, quando li riaprì vidi i primi raggi del sole, bene era il momento di avviarsi verso casa di Konohamaru, avevo promesso che gli avrei insegnato qualche nuova tecnica, ma con tutti i pensieri che mi giravano in testa non avevo ancora deciso quale, vabè ci penserò strada facendo, alla fine quel ragazzino si entusiasma con poco, l'importante è che lo si aiuti a migliorare.
NARUTO!
Eccolo, era già fuori la porta impaziente, in effetti era da tempo che rimandavamo il nostro allenamento insieme quindi il suo entusiasmo era comprensibile, alzai una mano in segno di saluto e gli sorrisi mentre lui mi veniva incontro,
Vuoi muoverti? Dai non abbiamo tempo da perdere
Mi afferrò per un polso e incominciò a strattonarmi,
Hey ragazzino ti vuoi rilassare? Abbiamo ancora tempo!
No. Ti conosco è possibile che tra qualche minuto sparirai per fare chissà che, quindi non perdiamo tempo.
Risi, in effetti era vero, ogni volta che dovevo dargli una mano venivo convocato dalla vecchia Tsunade, ma ora questo pericolo non si sarebbe ripresentato, le principali fonti di problemi erano state sconfitte.
Arrivammo nel bosco, dove tempo fa mi allenavo con il team 7, era il luogo ideale per allenarsi, ma quanti ricordi evocava.
Ehy, allora iniziamo??!!
Emh...
Incomincia a ridere imbarazzato passandomi una mano dietro la testa,
C..c..certo..
Konohamaru non era stupido, si sarebbe accorto che non avevo pensato a niente, cosa potevo inventarmi?
TE NE SEI DIMENTICATO! DI LA VERITA'!
No..è che.. cioè.. mmmh
Dovevo pensare a qualcosa per fargli credere di stare imparando qualcosa di nuovo ma che in realtà al massimo poteva potenziare quello che già sapeva, così almeno per oggi l'avrei scampata.
Certo!
Battei il pugno destro sulla mano sinistra e poi puntai l'indice verso di lui,
Vediamo cosa riesci a fare usando il chakra del vento. Osserva..
Presi in mano una foglia e nel giro di un secondo la tagliai a metà,
Ecco ora prova tu, quando riuscirai a tagliarla di netto passeremo alla fase successiva dell'allenamento.
Poggiai le mani sui fianchi, alzai il mento e socchiusi gli occhi con aria soddisfatta, per vedere se lui avesse creduto alle mie parole,
BENE!
Si sedette sotto un albero prese una foglia e incominciò a concentrarsi, perfetto ora potevo finalmente rilassarmi.
Mi diressi sotto un albero difronte a quello dove stava seduto lui e mi sdraiai là sotto poggiando la schiena al tronco, non mi sarei addormentato, ormai dormire non era più una cosa che facevo volentieri, ma riposarsi non era un crimine no?
Narutoo!
A quanto pare non era un crimine, ma era proibito!
Aprii gli occhi, conoscevo quella voce allegra e piena di vita che da anni accompagnava le mie giornate,
Sakura, che ci fai qui?
Mi alzai completamente mentre lei si avvicinava con passo svelto portando in mano dei cestini,
Sono andata a prendere delle erbe mediche, sto cercando di perfezionare le mie pillole!
Diventai viola, il solo ricordo di quelle cose mi provocava la nausea e lei evidentemente se ne accorse visto il pugno in testa che mi diede.
Sei un ingrato, se non fosse stato per me non avresti avuto le forze necessarie per affrontare i tuoi allenamenti!
Si voltò risentita, non potevo di certo dirle che a quelle cose preferivo gli insetti preparati da Shima.
Certo, certo, hai ragione, scusa eheh..
Non ero un grande bugiardo e lei lo sapeva benissimo ma decise di sorridermi ugualmente,
Tu invece che ci fai qui?
Indicai Konohamaru con la mano sinistra,
Allora finalmente ti ha convinto a dargli una mano eh?
Sorrise chinando la testa di lato, qualche anno prima sarei diventato rosso pensando che quel sorriso era interamente per me, ma le cose erano cambiate, io ero cambiato e i sentimenti che provavo pure.
Certo, quando prometto una cosa faccio di tutto per mantenerla. Dovresti saperlo.
Abbassò lo sguardo, aveva capito a cosa mi riferivo, tuttavia non era mia intenzione rattristarla, quindi.. Le posai una mano sulla spalla e lei sollevò la testa fissando i suoi occhi nei miei, ero riuscito davvero a spegnere quel sorriso?
Non dovresti preparare altre di quelle schifezz,,, emh.. no cioè volevo dire..
Chinai la testa pronto a ricevere la mia punizione, ma Sakura mi sorprese, scoppiò a ridere,
Ahahahah arriverà il giorno in cui mi pregherai in ginocchio per avere anche solo una delle mie pillole..
"Si.. certo..", pensai.. Ma invece di dirle quelle parole mi limitai a sorridere,
Non potrai non darle al futuro Hokage ahahah
Lei sorrise e mi abbracciò,
Ci vediamo più tardi, vero?
Mi limitai ad annuire e non appena si fu staccata dal quell'abbraccio mi voltai per guardarla mentre si allontanava, quanto tempo trascorso a correrle dietro, forse era questo che facevo realmente correvo dietro alle persone, a lei, al maestro Jiraya e a .....
N-A-R-U-T-O!
Trasalì di colpo guardandomi intorno, oltre al ragazzino non c'era nessuno, allora chi era stato a parlare.
P-R-E-S-T-O..
Era sempre quella voce, ma chi era da dove veniva?
ESCI FUORI!
Sentì una mano che mi afferrava il braccio da dietro e mi voltai di colpo pronto ad attaccare, ma..
Ehy, che ti succede? Chi stai cercando?
Era solo Konohamaru, mi rilassai respirando più lentamente,
Ma come, non hai sentito anche tu quella voce?
Naruto, stai bene? Di che voce parli? L'unico pazzo che ho sentito urlare qui sei tu.
Eppure avevo sentito qualcosa, una voce roca, maschile, stanca che mi chiamava..
P-R-E-S-T-O- C-I- V-E-D-R-E-M-O!
Di nuovo! portai le mani alle tempie e strinsi delle ciocche di capelli nei pugni.
DOVE SEI!!!!!!!
D'un tratto mi si annebbiò la vista e sentì i muscoli pensanti, che mi stava succedendo?
Sentì il mio corpo cadere a terra e degli occhi rossi come il fuoco puntati su di me.. "Mostrati", pensai, ma era troppo tardi..
NARUTOOO!!!

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Ombre ***


Si riprenderà..Ma cosa gli è successo?
Ci stavamo allenando e..

Conoscevo quelle voci, ma se mi erano familiari, perchè non riuscivo a capire a chi appartenessero? Dovevo svegliarmi subito!
Mi concentrai, aprire un occhio non era mai stato così difficile..
D..Dove mi trovo?
Una voce debole si sollevò in quell'atmosfera di silenzio e di preoccupazione, possibile si trattasse della mia? Cosa diamine mi era successo? Riuscì ad aprire gli occhi, ma la visuale non era perfetta, cercai di sollevare un braccio per strofinare gli occhi, ma qualcuno me lo impedì,
Evita di sforzarti in questo momento.
Mi voltai lentamente, era la vecchia Tsunade che nonostante la preoccupazione tentava di rassicurarmi con un sorriso. Richiusi gli occhi con più forza per poi riaprirli avendo una visuale più chiara.
Ero in una stanza bianca, su un letto che di sicuro non era il mio, alla mia sinistra vi era un separè ed intorno potei riconoscere qualche volto, oltre la vecchia Hokage c'erano Sakura, Konohamaru e il maestro Kakashi.
Li guardai uno a uno, erano visibilmente preoccupati, sebbene tentavano di mascherare le loro emozioni.
Cosa è successo?
Possibile che quella fosse la MIA voce? Stentavo a crederci, perchè ero in quello stato? L'ultimo ricordo che avevo era di me disteso sotto un albero mentre il piccolo si allenava.
Dovresti dircelo tu.
Era il maestro, ma cosa voleva dire?
Konohamaru sostiene che ti sei alzato di colpo e che ti sei messo ad urlare contro qualcuno, chi c'era lì con voi, Naruto?
Continuavo a non capire, non ricordavo niente di tutto ciò. Mi sarei messo ad urlare contro qualcuno? Ma di che diamine stavano parlando?
Non è possibile, non ricordo niente.
Ero con Konohamaru nel bosco, gli avevo detto di provare una nuova tecnica e mi sono sdraiato sotto un albero, tutto qui.

Konohamaru mi si avvicinò,
Fratellone ti sei messo ad urlare e dopo poco sei caduto a terra.
NO! IMPOSSIBILE!
Stavo iniziando ad agitarmi, non ricordavo niente, NIENTE!
Ora basta! Lasciatelo riposare, quando starà meglio potrete riparlarne.
La vecchia prendeva sempre il suo lavoro sul serio, ma una cosa non le era chiara: IO STAVO BENE.
Mi alzai dal letto, dovevo capire tutto quello che stava succedendo, se davvero avevo sentito una voce in quel posto dovevo tornarci, tuttavia..
Ah..
Caddi a terra. Le mie gambe erano troppo deboli, non riuscivano a sostenere il peso del mio corpo per molto tempo, ma perchè? Mi sentivo come se avessi combattuto contro qualcuno di molto potente, qualcuno in grado di ridurmi in quello stato, ma ciò era impossibile. Sentì delle braccia che mi sollevavano,
Maestro..
L'Hokage ha ragione, devi riposare. Prenditi un giorno di totale riposo, ok?
Abbassai lo sguardo, possibile che non capivano?
Va bene.
Strinsi i pugni, non volevo stare fermo, dovevo uscire, capire chi fosse questo nemico invisibile e soprattutto capire perchè non ricordavo più niente.
Andiamo.
La vecchia Tsunade fece segni a tutti di uscire da quella stanza e tutti acconsentirono tranne Sakura,
Resto solo un minuto per parlare con Naruto, va bene maestro?
Si voltò verso Tsunade, dandomi per la prima volta le spalle. La sua voce era preoccupata, davvero aveva paura che potesse succedermi qualcosa? Le diedero il permesso e una volta che gli altri furono usciti si voltò verso di me prendendomi la mano.
Naruto..
Fece una pausa, sembrava in difficoltà, aveva l'espressione tipica di quando si hanno mille cose da dire, ma non se ne riesce a dire nemmeno una.
Mi strinse più forte la mano,
Dopo la guerra sei cambiato e questo mi preoccupa. Magari gli altri non ci fanno caso, ma io ti conosco, lo vedo che non sei più lo stesso. Cosa ti sta succedendo?
Abbassai lo sguardo, non era del tutto vero quello che stava dicendo, le mie intenzioni erano sempre le stesse, diventare Hokage e riportare il mio migliore amico a casa, ma le parole che proprio lui mi disse risuonavano costantemente nella mia testa.
Sasuke aveva dimenticato quanto fosse importante per noi e questo non potevo accettarlo.
Tranquilla Sakura è tutto apposto. Vedrai che come mi riprenderò tornerà tutto come prima, puoi contarci.
Mi sforzai a sorriderle, aveva bisogno di essere rassicurata, non potevo deluderla anche io. Lei contraccambiò il sorriso e delicatamente mi abbracciò dandomi un bacio sulla guancia per poi fissare i suoi occhi nei miei.
In passato avevo tanto desiderato quelle attenzioni da parte sua, ma ora non riuscivo più a vederla come l'oggetto del mio amore. Le accarezzai il viso e vidi le sue gote arrossire leggermente,
Fidati di me, tutto tornerà come era prima.
Annuii, ora la mia voce era sicura perchè questa era l'unica cosa in cui credevo realmente. Allontanai la mia mano dal suo volto e le feci capire che era meglio se andava a riposarsi un pò, l'avevo fatta preoccupare abbastanza.
Lei annui e con una strana espressione si allontanò da me dirigendosi verso la porta per poi voltarsi un'ultima volta verso di me e andarsene.
Conoscevo quell'espressione, era come quella che avevo io tempo prima quando pensavo di averle trasmesso i miei sentimenti, ma lei li fraintendeva sempre, non era che Sakura si stesse innamorando di me?
No, impossibile, Sakura e io ne avevamo passate tante insieme ed il nostro rapporto si era, si solidificato, ma eravamo più come due fratelli.
Scossi la testa, basta pensare a queste cose, dovevo riposare e rimettermi in forze per poter iniziare le ricerche, ma cosa dovevo cercare?

P-R-E-S-T-O...
Chi sei? e cosa vuoi da me?!
Quegli occhi, mi paralizzavano, ero circondato da una nebbia scura e l'unica cosa che riuscivo a vedere era il rosso di quegli occhi.
DIMMI CHI DIAMINE SEI!
Erano puntati su di me e non accennavano a nessun movimento,
N-O-N- E'- A-N-C-O-R-A- I-L- -M-O-M-E-N-T-O.
Il momento? Ma di cosa stava parlando?
Lentamente la nebbia li stava oscurando,
No aspetta dimmi chi...

Mi svegliai di soprassalto, ero nella camera dell'ospedale e intorno a me non c'era nessuno, non potevo perdere tempo, mi alzai e mi vestii di corsa per poi uscire dalla finestra.
Scesi in strada, tutto era avvolto nel silenzio della notte, non vi era nemmeno un pò di vento a muovere le foglie degli alberi, cercai di respirare lentamente ma ero ancora visibilmente agitato, ricordavo cos'era successo il giorno prima, cosa avevo visto prima di perdere i sensi, ma perchè potevo sentirlo solo io?
Iniziai a correre diretto verso il bosco con la speranza che lo avrei incontrato nuovamente lì, adesso sentivo un pò di aria che mi sfiorava il volto, ma rispetto alle altre volte, oggi era piacevole.
Arrivato iniziai a guardarmi intorno, cercando di percepire nuovamente quegli occhi puntati su di me, ma niente, non erano lì, non vi era niente intorno a me se non qualche piccolo animale notturno che approfittava delle ultime ore di libertà prima di tornare a dormire.
L'ansia stava lentamente svanendo, forse in cuor mio speravo di non incontrare nessuno, ma allo stesso tempo pregavo che quella persona fosse lì per poterla affrontare faccia a faccia.
Sollevai lo sguardo, la notte stava pian piano svanendo lasciando il posto ai primi bagliori dell'alba quando percepì un rumore lieve di foglie che si muovevano, non era un animale ne ero sicuro, così mi voltai in direzione del suono e lo vidi..
Un ombra nera con occhi rossi come il sangue che mi fissava.
Iniziai a correre verso di lui, ma imprevedibilmente lui corse nella direzione opposta, scappando da me,
FERMATI!
Urlai con tutta la mia forza, ma non ebbi risposta, continuammo a correre, eravamo sempre più vicini, qualche centimetro e avrei potuto afferrarlo.
Ecco, la distanza era sufficiente, stesi il braccio ma qualcuno mi afferrò strattonandomi e tirandomi verso di sè,
Naruto!

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Qual'è la realtà? ***


Aprì gli occhi, non ero nel bosco, davanti a me avevo ancora quelle pareti bianche ed ero ancora seduto su quel letto dal quale ero convinto di essermi alzato, ma come era possibile?
Naruto..
Voltai lo sguardo alla mia destra e la vidi, una giovane dei capelli lunghi e corvini, una voce che ogni qualvolta arrivava alle mie orecchie riusciva a tranquillizzarmi, la sua mano era poggiata sul mio braccio, almeno quella presa ero convinto di non averla sognata.
Hinata..
Mi sorrise, com'era dolce quel sorriso e pensare che sin da quando eravamo bambini le sue attenzioni erano sempre state tutte per me ma io cieco non me ne ero mai accorto, forse perchè ero troppo preso nel rincorrere Sakura, che idiota!
Come ti senti? Quando sono entrata ti stavi agitando nel sonno e continuavi a ripetere frasi senza senso..
Nel sonno? Quindi tutto quello che mi sembrava fosse reale non lo era? Non capivo più niente, più che prima, ora mi sembrava di stare sognando, era come se i sogni fossero la realtà mentre quest'ultima era diventata solo un'illusione.
Sollevò la mano che fin'ora aveva tenuto sul mio braccio e mi accarezzò il volto, come se sentisse la mia preoccupazione, ma come potevo essere preoccupato se l'unica persona in grado di calmarmi era proprio davanti a me?
Era davvero cambiata dopo la guerra, era diventata più determinata più sicura di sè, o forse lo era sempre stata ed ero solo io a non essermi accorto che la piccola e delicata Hinata era diventata una donna?
Le presi la mano che aveva poggiato sul mio volto e la strinsi,
Non so cosa mi sta succedendo..
Sentivo di poter essere sincero con lei, sarebbe stata l'unica che avrebbe creduto a quella storia alla quale nemmeno io credevo,
Ero convinto di essere uscito da qui questa notte ma..
Mi bloccò..
Questo è impossibile, l'Hokage aveva pensato ad una tua possibile fuga e aveva chiesto a me, Neji, Shikamaru e Ten Ten di tenere sotto osservazione tutte le possibili vie di fuga, ma tu imprevedibilmente non ti sei mosso da qui.
Spalancai gli occhi, allora era davvero solo un sogno, non mi ero mosso per tutta la notte eppure sembrava così reale.
Fissai i miei occhi nel vuoto ripensando a tutto quello che era "successo" quella notte, che stessi diventando pazzo?
Ma.. Ma era tutto così reale.. Quella persona era proprio davanti a me..
Mi guardò sorpresa e incredula,
Chi era questa persona?
Perchè quella domanda? Dal suo sguardo si vedeva che non mi credeva, ma io avevo bisogno che almeno lei credesse alle mie parole, così le raccontai tutto quello che era successo il giorno prima e di quello che avevo "sognato" quella notte, fino a quando lei non mi aveva svegliato.
La guardai negli occhi tutto il tempo e notai un altro cambiamento in lei, prima non riusciva a sostenere il mio sguardo nemmeno per cinque minuti poichè incominciava a diventare rossa, ora invece lo sosteneva e anzi ero io che non riuscivo più a sostenere il suo.
Sorrise, che mi stesse credendo?
Quindi dici che c'è qualcuno che riesce a mettersi in contatto solo con te?
Annuii
Potrebbe essere qualcuno con una strana abilità che non ha bisogno di mostrarsi realmente.. Hai detto di aver visto un corvo la prima volta che hai sentito quella voce, giusto?
Annuii ancora, Hinata mi credeva, stava cercando di aiutarmi.
Mentre nel tuo sogno si è mostrato, sebbene tu non sia riuscito a vederne il volto..L'unico che poteva usare i corvi era Itachi, ma dubito fortemente si possa trattare di lui, oltre al fatto che è morto, alla fine si era scoperto che era dalla nostra parte.
Non avevo pensato ad Itachi, ma a qualcuno molto vicino a lui, o almeno avevo sperato si potesse trattare di Sasuke, ma anche questa era un'ipotesi da abbandonare, lui non voleva più avvicinarsi a nessuno di noi, quindi chi poteva essere?
A chi hai raccontato più questa storia?
Abbassai lo sguardo imbarazzato, ero stato tutto il giorno con altri ma non avevo avuto la minima intenzione di raccontare loro cosa era successo, nè tanto meno stavo pensando di farlo adesso.
Naruto, avresti dovuto parlarne almeno con Tsunade o con il maestro Kakashi.
Stava cercando di rimproverarmi? Abbandona ogni speranza Hinata, tutto ciò che esce dalla tua bocca non potrà mai suonare come un rimprovero.
Sospirò, allontanando la sua mano dalla mia e si raccolse i lunghi capelli lasciando giusto che qualche ciocca le cadesse sul viso, era la prima volta che la osservavo così attentamente, la sua pelle era di una carnagione molto chiara e i suoi occhi, che quando eravamo piccoli erano oggetto di scherno per gli altri ragazzini, erano splendidi.
Bhè.. vado nel bosco a vedere se riesco a trovare qualcosa, una volta che ti sarai ripreso parlane con qualcun'altro e insieme cercheremo di risolvere questo enigma, d'accordo?
Mi credeva sul serio e voleva aiutarmi! Chi altro avrebbe potuto credermi se non lei? Forse nemmeno io mi sarei creduto e forse stentavo ancora a credere che tutto quello che stava succedendo era vero, ma lei voleva davvero aiutarmi.
Si voltò sollevando una mano in segno di saluto, ma io non volevo se ne andasse così.
Mi alzai velocemente e la abbracciai da dietro,
Grazie, davvero! Mi sei sempre stata accanto e già da quella volta con Pain avrei dovuto capire quanto tu fossi indispensabile... per me.
Glielo avevo detto sul serio?
Si voltò e ricambiò l'abbraccio,
Siamo compagni, Naruto ed è questo che facciamo, ci sosteniamo l'un l'altro nei momenti di difficoltà. Non devi ringraziarmi.
Detto ciò mi salutò nuovamente e se ne andò senza voltarsi.
Quelle parole che aveva detto, seppur belle,mi lasciarono l'amaro in bocca, davvero eravamo solo compagni? Cos'era cambiato? Proprio ora doveva cambiare idea? Ora che finalmente avevo aperto gli occhi ed ero diventato consapevole dei miei sentimenti?
Mi vestii, ormai stavo bene, le mie gambe non cedevano più e non mi sentivo più debole. Mi infilai la maglietta e i pantaloni e scesi al piano di sotto.
Com'era triste quell'ospedale, tante stanze una uguale all'altra e il solo pensiero che la gente che stava lì dentro soffriva bastava per rendere il tutto più cupo.
Arrivai al piano terra e mi infilai le scarpe pronto per uscire ma..
Dove credi di andare?
Era la vecchia Tsunade, evidentemente era venuta a vedere come stavo visto che il suo lavoro non era girare per quell'edificio,
Stavo venendo da lei.
Si certo, proprio dal lei stavo andando, ma era l'unica risposta che le avrebbe impedito di riportarmi di filato nella camera in cui ero stato recluso tutto il giorno.
Mi si avvicinò,
Bene, allora facciamoci un giro.
Annuii, visto che non avevo molta scelta e ci incamminammo lungo il sentiero.
Il clima era proprio come quello che vi era nel mio sogno, non vi era nemmeno un pò di vento e faceva caldo, mi voltai verso di lei e la vidi camminare ad occhi chiusi inspirando profondamente quell'aria primaverile così piacevole.
Dimmi, Naruto cosa ti sta succedendo?
Ormai quella era una domanda che sentivo frequentemente e alla quale poco prima avevo dato una risposta, ma ora non sapevo cosa dire, ero pronto a raccontarle cosa mi stava succedendo?
Penso sia la stanchezza, è da un pò che non dormo bene..
Ma perchè non riuscivo a dirle la verità? Che cosa mi frenava? Avevo davvero così tanta paura di essere etichettato come il diverso, "quello che sente le voci"?
In fin dei conti era già stata dura farsi accettare in precedenza, se ora avessi raccontato pure questa storia sarei stato visto come un pazzo.
Sicuro che sia solo questo? Sai che puoi dirmi le cose come stanno, vero?
Abbassò lo sguardo verso di me, si sapevo di potermi fidare, in più occasioni lei era stata dalla mia parte ma..
Non si preoccupi, passerà.. Ora se non le dispiace devo andare a dopo.
Non le lasciai il tempo di rispondere che iniziai a correre, dovevo trovare il coraggio di dirle cosa stava succedendo e l'avrei fatto, solo non in quel momento, prima di tutto dovevo credere io in quell'assurda storia, altrimenti come avrei potuto convincere gli altri che fosse vero?
Arrivai al fiume e mi distesi sul prato, finalmente un pò di pace.
Chiusi gli occhi, se l'unico luogo dove l'avrei incontrato era nella mia mente allora non mi restava altro che dormire.
Ero lì immobile, percepivo i raggi del sole che si scontravano sulla mia pelle e qualche filo d'erba, mosso da qualche sporadico soffio di vento, mi solleticava le braccia e le caviglie. Cercai di svuotare la mente, dovevo rimuovere ogni pensiero.
Rimasi lì fermo per un pò ma niente, questa volta aveva deciso di non farsi vedere, perchè? Il girno prima gli aveva detto che era ancora presto, ma quando sarebbe stato il momento?
Ehy Naruto!
Mi alzai e guardai alla mia sinistra, da quando in qua Sai correva verso di me?
Alzai una mano per farmi vedere e gli andai incontro, evidentemente era successo qualcosa, ma di cosa si poteva trattare in questo periodo di pace?
Che succede?
Mi guardò chinandosi e poggiando le mani sulle ginocchia, aveva il fiatone, evidentemente mi aveva cercato per tutto il villaggio ed aveva corso parecchio.
L'Hokage vuole vederti.
Davvero?
Ma ero con lei poco fa..
Se erano trascorse poche ora da quando ci eravamo salutati era tanto, cosa poteva essere successo in così poco tempo?
Dice che è urgente!
Sbuffai, ogni volta che mi mandava a chiamare non era niente di buono, feci spallucce e gli diedi una pacca sulla spalla,
Grazie Sai vado subito!
Si rimise in posizione eretta e incominciò a seguirmi,
Aspetta vengo con te!
Mi voltai verso di lui e annuii, quindi non ero stato l'unico convocato e di conseguenza la mia teoria era esatta, doveva essere successo qualcosa.
Accelerai il passo non curante del fatto che Sai avesse corso per tutto il villaggio solo per cercarmi, la curiosità era troppo grande, che avessero scoperto qualcosa che avesse a che fare con quella persona che irrompeva nei miei sogni? Dovevo sapere a tutti i costi.
Dai Sai, sbrighiamoci!
Non mi rispose, evidentemente era troppo occupato nel dover seguire il mio passo, tranquillo Sai qualche metro e saremmo arrivati.
Salii di corsa le scale che portavano nella stanza della vecchia, non riuscivo a fare a meno di sorridere, ero emozionato come un bambino che esce con il padre per assaggiare per la prima volta il ramen.
Eccomi arrivato, aprii la porta senza bussare e vidi che non solo io e Sai eravamo stati convocati, ma anche Neji, Sakura, Shikamaru, Ten Ten , Lee, Choji, Shino, Kiba, Ino e Hinata. Erano tutti con le spalle rivolte verso la porta, compresi Tsunade e il maestro Kakashi.
Guardai velocemente a destra e a sinistra, senza riuscire a mantenere lo sguardo fermo, perchè nessuno diceva niente?
Mi avvicinai ad Hinata,
Che succede?
Non appena proferì parola si girarono tutti verso di me, erano pallidi e con gli occhi incavati e..
DELLO STESSO COLORE DI COLUI CHE MI PERSEGUITA NEI MIEI SOGNI!
Indietreggiai, possibile che i miei amici fossero stati catturati e manipolati da questa figura senza nome?
Sai dobbiamo..
Non feci in tempo a finire la frase che due persone mi afferrarono dalle braccia, mi voltai per guardarli ed erano Sai ed il capitano Yamato, anche loro con quegli occhi.
Ma che stava succedendo? Li sentì ridere tutti insieme, una risata piena d'odio, un odio tutto rivolto verso di me, ma com'era possibile?
Loro erano i miei AMICI, la mia FAMIGLIA!
Mi dimenai il più forte possibile, dovevo liberarmi e liberare tutti loro, ma calò nuovamente la nebbia.

Aprii gli occhi impaurito e mi sollevai, ero ancora sul prato, poco più in là scorreva il fiume, anche questa volta si trattava di un sogno, ma dovevo esserne certo.
Mi alzai e iniziai a correre, veloce.. Veloce.. Dovevo assicurarmi che tutto quello che avevo visto non fosse vero.
Mi diressi verso il bosco e incominciai ad urlare,
Hinata! Sei qui?
Avevo il fiatone, non per la fatica, ma per la paura che quello che avevo visto fosse la verità, quindi doveva assolutamente rispondermi.
Mi guardai intorno in cerca di qualcosa che potesse farmi capire in che direzione fosse andata.
Ehy, eccomi. Scusa se ci ho messo un pò a rispondere ma stavo controllando una cosa.
Sorrise e i suoi occhi erano normali.
Le corsi incontro e la strinsi così forte a me che quasi le toglievo il respiro, ma poco importava, se a lei non era successo niente significava che anche gli altri stavano bene.
Così mi strozzi..
Disse con voce roca e ridendo e io la sciolsi da quell'abbraccio
Scusami è che avevo un brutto presentimento.
Mi passai una mano dietro la testa imbarazzato, forse avevo esagerato.
Naruto..
Alzò lo sguardo verso il cielo ed io feci lo stesso. Un corvo aveva appena spiccato il volo, si trovava sopra di noi e aveva quegli occhi..
E' lui?
Mi chiese Hinata senza distogliere lo sguardo dall'animale, io annuii e mi voltai verso di lei, la quale mi capii senza bisogno di proferire parola e spostò lo sguardo dritto davanti a sè ed insieme iniziammo a rincorrere il nemico.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Incontri ***


Prima di iniziare con il capitolo ci tenevo a ringraziare tutti voi che state seguendo la mia storia grazie davvero :D spero vi piaccia la continuazione :D

4 capitolo

Stavamo correndo dietro quell'animale che sembrava si stesse prendendo gioco di noi, continuava a volare senza arrivare mai da nessuna parte e si vedeva che voleva essere seguito, poteva volare più in alto e di sicuro avrebbe potuto seminarci nel giro di pochi secondi, e invece preferì continuare quel gioco senza fine con noi.
Byakugan!
Lanciai un occhiata verso Hinata, forse anche lei si stava stancando di questo "gioco",
Non riesco a vedere nessuna fonte di chakra. Non ha intenzione di condurci dal suo padrone.
A meno che non era lui stesso il suo padrone, ma se fosse stato così Hinata avrebbe dovuto vedere anche solo un pò di chakra.
Poco importava se si stava prendendo gioco di noi, non avrei ceduto, dovevo sapere chi era e avrei fatto di tutto, ma un qualcosa impedì i miei pensieri e soprattutto fermò il nostro inseguimento, un rumore assordante, fastidioso come quando si strofinano le unghie sulla lavagna ma mille volte più forte mi fece cadere a terra.
Naruto..
Hinata si voltò e anche lei abbandonò l'inseguimento, evidentemente solo io avevo sentito quel rumore e la cosa non mi stupiva più.
Mi sollevò la testa poggiandola sulle sue ginocchia, era preoccupata per me..
Stai bene? Cos'è successo questa volta?
Chiusi gli occhi, ultimamente era difficile rispondere a quella domanda visto che erano cose che solo io potevo vedere e sentire,
Ho sentito qualcosa di assordante che mi ha fatto perdere le forze e la concentrazione ma voglio continuare sub...
Mi interruppe bruscamente, cosa avevo detto che non andava?
Continuare subito, cosa? Naruto adesso io e te andiamo da Tsunade e non voglio sentire scuse. Dovrai raccontarle tutto e se non lo farai tu, bhè lo farò io!
Raccontarle tutto? No non l'avrei mai fatto, la vecchia avrebbe dovuto coinvolgere altri shinobi per le ricerche e se questi non mi avrebbero creduto? Sarei tornato ad essere "quello da evitare".
Come posso pretendere che mi creda?
Sorrise accarezzandomi i capelli e io arrossì,
Questa volta hai una testimone, non è una tua fantasia, l'ho visto anch'io quel corvo e quegli occhi non erano normali, sembrava manipolato da qualcuno.
Mi brillarono gli occhi, lei era dalla mia parte, era sicuro e con lei accanto sarei riuscito a dirlo a Tsunade perchè anche se gli altri mi avrebbero etichettato come il diverso lei non mi avrebbe abbandonato.
Mi alzai con un salto e le diedi una mano, com'era delicata la sua presa, come poteva una persona come lei aver affrontato una guerra? La strinsi a me, facendo piano, sembrava così delicata che quasi avevo paura di romperla,
Grazie..
Le sussurrai all'orecchio e finalmente dopo tanto tempo vidi il suo volto arrossire come faceva un tempo quando parlavamo,
Sei cambiata Hinata..
La sciolsi dall'abbraccio senza aggiungere altro e lei chinò il capo perchè io non vedessi le sue gote che finalmente avevano ritrovato quel calore che mi piaceva.
Bhè.. andiamo.
Si voltò non appena pronunciò quelle parole, evidentemente non voleva che io mi accorgessi che forse avevo ancora un minimo di speranza. Ma avevo troppa voglia di rivedere la vecchia Hinata.
Certo, direzione Vecchia Tsunade!
Cercai di recuperare l'entusiasmo di un tempo e la presi a braccetto iniziando a camminare a grandi balzi.
Lei incominciò a ridere e io mi bloccai voltandomi verso di lei,
Ridi di me?
Con l'indice mi indicai il volto e cercai di fare una faccia sorpresa,
ahahah Na.. ahah..Naruto tu non cambi mai.. ahah ed è questo che mi piace di te.
Rimasi di pietra, "mi piace di te", quindi non era tutto cambiato, forse le piacevo ancora, solo che era cresciuta e non lo rendeva più evidente come prima.
Dai.
Adesso fu lei a tirarmi,
No aspetta un attimo, ma prima di andare facciamo una pausa? Che ne dici di un pò di ramen?
Si portò una mano alla fronte e scosse il capo,
Non cambi mai..
Sorrisi portandomi, come al mio solito quando sono imbarazzato,la mano dietro la nuca.
Bhè abbiamo corso tanto e ho fame..
In quello stesso momento si sentì un rumore provenire dal mio stomaco e ciò non fece altro che aumentare le risate di Hinata che rideva tenendosi una mano davanti la bocca,
Ok, andiamo sennò rischi di svenire e poi tocca a me portarti in braccio dall' Hokage..
Ci incamminammo senza parlare, ero troppo affamato per poter dire qualsiasi cosa ed in più bastava il mio stomaco che ormai stava tenendo dei monologhi assurdi.
Whuaaaa
Mi si illuminarono gli occhi una volta arrivati davanti all'Ichiraku, era da troppo tempo che non venivo e dalla faccia che aveva fatto Teuchi nel vedermi sembrava che anche lui avesse avvertito la mia assenza.
Naruto! Da quanto tempo, siediti..
Annuì e una volta seduto mi si avvicinò con fare sospetto per dirmi qualcosa all'orecchio,
Finalmente ti presenti con una bella ragazza eh?
Diventai tutto rosso,
Ma cosa diciii, no lei.. lei..
Hinata mi prese in contropiede,
Sono la sua compagna.
Disse chinando il capo di lato e sorridendo, ma si rendeva conto di quanto potesse essere ambigua quella parola? Era mia compagna inteso come compagna di squadra o avrebbe voluto esserlo nella vita?
Mi confondeva sempre di più.
Bhè, visto da quanto tempo non vieni oggi offre la casa!
Mi brillarono gli occhi, avrei mangiato il mio piatto preferito e soprattutto gratis! Era un sogno, quell'odore di ramen caldo appena fatto mi inebriava la testa.
Ecco a voi!
Finalmente potevo mangiare!
Naruto, ecco dov'eri finito! Dovevo immaginarlo. Vieni dobbiamo andare dall'Hokage.
Era il maestro Kakashi che nemmeno il tempo di finire la frase mi aveva preso dal colletto della felpa e mi stava trascinando lungo la strada,
Ma veramente.. HO FAMEEEE!
Sembrava non sentirmi, come al solito. Subito dietro di me vidi Hinata che ci stava seguendo, voleva assicurarsi che raccontassi tutto alla vecchia Tsunade e non se ne sarebbe andata fino a quando non l'avessi fatto.
Maestro penso possa camminare da solo ormai, siamo lontani dal chiosco.
Dolce come sempre, si era resa conto che il maestro mi stava trascinando come una busta della spazzatura.
Ah già.
Lasciò la presa e finalmente potei proseguire con le mie gambe.
Maestro cos'è successo?
Mi guardò con l'occhio che non era coperto e potei solo intuire che stesse sorridendo visto che tutto il suo viso era coperto,
Niente l' Hokage vuole semplicemente vederti per sapere come stai.
Stavo diventando rosso, ma questa volta per la rabbia,
E non potevo andare dopo aver mangiato? C'era davvero tutta questa fretta?
Continuai a bofonchiare mentre il maestro si voltò verso Hinata che lo stava guardando, ma perchè? Non l' avevano convinta quelle parole?
Finalmente arrivammo davanti al palazzo, oltre a sentire le prediche della vecchia sapevo che le avrei dovuto raccontare tutto.
Esitai per qualche istante, l'ultima volta che ero entrato nella sua stanza, tutto ciò che credevo reale si era dimostrato un illusione e se anche ora fosse stato così?
No, quello che stava succedendo era reale, non mi ero mai allontanato da Hinata quindi non poteva essere successo niente, era il momento di dire la verità.
Entrammo e la vecchia Tsunade era seduta alla scrivania che firmava certe carte, sollevò la testa non appena avvertì la nostra presenza,
Finalmente! Grazie Kakashi,
Il maestro accennò un leggero movimento del capo senza proferire parola,
Allora come stai Naruto?
Abbassai lo sguardo,
B..bene..
Lei sorrise e posò la penna,
Ne sono felice. Ma sembri strano è successo qualcosa?
Mi voltai istintivamente verso Hinata che con quello sguardo sembrava volermi dire "raccontale tutto, muoviti!",
Bhè veramente.. C'è qualcosa di cui vorrei parlarle..
Bene avevo iniziato, ora non mi restava altro che lasciarmi trasportare dalle parole come mi era successo quando lo stavo raccontando ad Hinata,
Ultimamente mi succede qualcosa di strano, vedo degli o...
OCCHI! C'erano degli occhi che ci stavano fissando proprio in quel momento, ma non erano rossi questa volta, erano scuri come le tenebre.
Senza pensarci saltai fuori dalla finestra finendo sul tetto.
TI HO VISTO ESCI FUORI!
Mi giravo freneticamente per guardare da ogni parte, dove si era nascosto?
Non c'è bisogno di urlare..
Era una voce vicina e distante allo stesso tempo.
Una voce fredda che parlava con tranquillità, come se sottovalutasse la persona che aveva difronte.
Finalmente lo vidi uscire da dietro il muro, che dal tetto portava ad un piano superiore, rimasi senza parole, non riuscii nemmeno a muovere un muscolo, mentre quella persona continuò a parlare,
Da quanto tempo..

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Sorpresa ***


Grazie a tutti voi che seguite la mia storia, sono contenta che vi piaccia e anche se il tempo in questo periodo scarseggia (causa esami), cercherò di andare avanti.. Aspetto di sapere cosa ne pensate di quest'altro capitolo, a presto

Capitolo 5: Sorpresa

Ero paralizzato, avrei voluto correre verso di lui e dirgli, "Bentornato!", ma non ne avevo la forza, volevo abbracciarlo e dirgli quanto mi era mancato, raccontargli tutto quello che era successo durante la sua assenza, ma l'unica reazione che ebbi, era l'unica alla quale non avevo pensato.
Corsi verso di lui e gli sferrai un pugno nello stomaco,
Cosa ci fa qui?!
Dai miei occhi stavano scendendo lacrime, che non erano dovute a rabbia e nè tanto meno alla tristezza, erano lacrime di gioia, colui che avevo sempre sognato di rivedere era proprio davanti a me.
Era un sogno, ne ero sicuro e l'unica cosa che speravo era che nessuno mi svegliasse più. Spalancai gli occhi quando sentii le sue braccia intorno al mio collo, era da tempo che non sentivo quel calore, che io avevo sempre paragonato a quello paterno, visto che non ne avevo mai fatto diretta esperienza e ricambiai sebbene fossi ancora incerto, era davvero la realtà questa volta?
Entriamo.
Lo seguii asciugandomi gli occhi, era cambiato, forse più magro e la sua voce era diversa, ma sentivo che era sempre lui, il mio Ero-sennin!
Rientrammo dalla finestra e la vecchia Tsunade ci fece segno di ritornare al nostro posto,
Ora è il momento delle spiegazioni Jiraiya.
Si sentiva che cercava di frenare l'entusiasmo, in fin dei conti un suo vecchio amico che credeva morto era di nuovo difronte a lei.
Il maestro incominciò a ridere come faceva di solito quando doveva dare spiegazioni serie e, come facevo io di solito, si toccò il capo,
Non so nemmeno io cosa sia successo veramente, ricordo che Pain o Nagato mi aveva sconfitto e l'ultima immagine che ho di quell'incontro è il fondale sul quale ero finito.
Abbassò lo sguardo, non doveva essere facile parlare di quel giorno,
Non so dirti cosa sia successo dopo o chi mi trovò, perchè quando mi risvegliai ero sul monte Myōboku con accanto Fukasaku.
Era visibilmente sconvolto, stentava anche lui a credere in quella storia,
Chiesi loro spiegazioni, ma nemmeno loro sapevano chi era stato a salvarmi, l'unica cosa che mi disse Shima è che erano tornati per cercare il mio corpo e lo trovarono su una delle rive del villaggio della pioggia.
Rimanemmo tutti senza parole, qualcuno aveva salvato il maestro, ma chi? Almeno questo spiegava perchè Kabuto non aveva potuto usare il suo corpo durante la guerra.
Mi avvicinai al maestro e gli poggiai una mano sulla spalla,
Sono contento che lei sia qui.
Finalmente ero riuscito a dirglielo, il mio cuore stava battendo all'impazzata, sentivo che tra poco mi sarebbe volato dal petto, non riuscivo ancora a credere che lui fosse con me.
Abbassò lo sguardo verso di me,
Ho sentito quello che hai fatto Naruto..Sono fiero di te.
Avevo già sentito qualcuno dirmi quelle parole in precedenza, ma dette da lui suonavano diverse, mi riempivano d'orgoglio.
Sei riuscito a portare a termine il compito che Minato e Kushina ti avevano affidato, sapevamo che saresti stato in grado di controllare il Kyuuby.
Sollevo la mano con il pollice verso sopra, come faceva sempre quando riuscivo a portare a termine un allenamento e chiuse gli occhi esprimendo con il suo volto la felicità che stava provando.
Io, in tutta risposta arrossii visibilmente e abbassai il capo dicendo un debole "Grazie", quasi impercettibile.
Ora torniamo a noi,
L'Hokage aveva deciso che il tempo del benvenuto fosse finito,
Naruto, prima dicevi che c'era qualcosa di cui volevi parlarmi giusto?
Annuii, me n'ero quasi dimenticato, dovevo dire alla vecchia tutto quello che era successo, strinsi i pugni per farmi coraggio, quando sentii la mano di Hinata poggiarsi delicatamente sulla mia spalla,
Coraggio
Mi sussurrò all'orecchio, in maniera tale che solo io potessi sentirla, inspirai profondamente e iniziai di getto a raccontare ai presenti cosa mi stava succedendo, a partire dal giorno in cui ero stato ricoverato, fino all'inseguimento del corvo.
Loro mi ascoltavano con interesse senza interrompermi, sembrava quasi che stessero credendo in quella folle storia, le parole ormai uscivano da sole, il tutto era cominciare così com'era stato con Hinata qualche giorno prima.
Una volta finito ricominciai a respirare regolarmente osservando i loro volti in cerca di qualche segnale che mi facesse capire se mi credevano oppure no, l'attesa stava diventando estenuante, ma nessuno di loro aveva ancora proferito parola.
La vecchia Tsunade si sedette, il maestro Jiraiya mi posò una mano sulla spalla mentre il maestro Kakashi rimase fermo dov'era.
Lo sapevo, non mi credete!
Strinsi i pugni e mi allontanai dal maestro e mi voltai verso Hinata,
Te l'avevo detto!
Detto ciò mi voltai e uscii correndo dalla porta ma nessuno di loro fece un passo verso di me, al contrario vidi Hinata avvicinarsi all'Hokage e dirle qualcosa, ma da quella distanza ormai non potevo sentire..

Era proprio necessario?
Chiese Hinata rivolta alla donna bionda e ai due uomini che erano lì con lei.
Era l'unico modo..
Disse la donna per risponderle, abbassando la testa e poggiando la fronte sulle mani.
Ma..Hokage..
Tsunade sbatté un pugno sulla scrivania, visibilmente preoccupata,
Va da lui, adesso!
La giovane dai capelli corvini annuii e dopo aver fatto l'inchino per salutare i presenti corse verso l'uscita.

Narutoo! Fermati!
L'istinto mi diceva di voltarmi, ma dovetti resistere alla tentazione, non aveva detto niente in mia difesa, aveva lasciato che loro pensassero che fosse tutto frutto della mia fantasia, tuttavia sentivo di volerla accanto a me, così rallentai senza fermarmi, in maniera tale che lei potesse raggiungermi.
Mi dispiace..
Disse una volta che mi fu accanto,
Perchè non hai detto niente!
Abbassò il volto con aria dispiaciuta,
L'ho fatto quando sei uscito, ma mi hanno detto di andarmene.
Si morse il labbro, perchè era così nervosa? Aveva realmente preso le mie difese? Non potevo saperlo, l'unica cosa che potevo fare era fidarmi di lei.
Mi fermai e la strinsi a me,
Scusa, sono un idiota, avrei dovuto immaginarlo che non mi avresti lasciato solo.
Sentii il suo respiro frenarsi e riprendere di colpo, forse con quel gesto l'avevo sorpresa,
Naruto, senti..
Si era allontanata da me per guardarmi in faccia, la sua espressione era seria, probabilmente si trattava di qualcosa di importante, ma..
Ecco dov'eri finita!
Era la voce di Neji che afferrò Hinata dal polso e la tirò verso di sè, lanciandomi un'occhiataccia,
Dobbiamo andare.
Hinata non rispose annuii semplicemente,
A dopo Naruto.
Mi sorrise in maniera strana,
Hinata aspetta, cosa dovevi dirmi?
Cercai di afferrarla ma Neji continuava ad allontanarla da me,
Ne parliamo dopo..
Disse, mentre il cugino le portava un braccio intorno alla spalla accompagnandola verso casa.
Sentii la rabbia crescere in me, come poteva quell'idiota allontanarla in quel modo? Come poteva anche solo sfiorarla?
Avevo sentito delle voci in giro riguardo i matrimoni combinati all'interno di certi clan, ma non pensavo che anche gli Hyuga appoggiassero questa filosofia.
Tirai con forza un pugno ad un albero lesionando il tronco e al contempo facendomi del male alla mano, ma non era abbastanza da farmi dimenticare la rabbia che stavo provando, sia per Hinata ma soprattutto perchè le persona che mi erano sempre state accanto e sulle quali sapevo di poter contare mi stavano abbandonando.
Era la seconda volta che piangevo, ma non riuscivo a controllarmi, ero nervoso e per quanto fossi stato felice di aver rivisto il Mio maestro non riuscivo a capire perchè mi stesse abbandonando.
Con i polsini della felpa mi asciugai il volto, se non volevano credermi, allora dovevo mostrare loro che stavo dicendo la verità, così iniziai a correre, sapevo dove dovevo andare e che li l'avrei trovato di sicuro.
Uscii dal villaggio e proseguii verso nord per qualche metro, fino a quando non vidi una piccola casa tra gli alberi, non l'avevo mai notata prima di allora, alzai il volto e urlai rivolto al cielo,
ESCI! LO SO CHE SEI QUI!
Effettivamente visto da fuori potevo sembrare pazzo, stavo urlando al nulla in un posto che il mio istinto mi aveva suggerito, ma non volevo, o meglio non dovevo arrendermi.
*crack* Mi voltai di scatto verso il luogo da dove avevo sentito quel rumore, ma non vidi niente..
*boom*
Cavolo!
Feci appena in tempo a saltare, quel rumore non era altro che un diversivo per farmi distrarre e attaccarmi dal lato opposto con una carta bomba, ma cosa pensavano? Di avere davanti un idiota?
Mi fermai su di un ramo, guardando verso il luogo dell' esplosione, ma improvvisamente sentii qualcosa di freddo toccarmi la gola.
Il maestro dice che ancora non è tempo.
Una voce roca mi stava parlando all'orecchio,
Chi è questo "maestro"?
Stavo tremando e la mia voce non lo nascondeva per niente, l'uomo non mi rispose rimase fermo, fino a quando io non sentii un odore diverso nell'aria, era dolce, simile a quello dei petali di fiore in primavera, che mi fece annebbiare la vista.
Mi prese in braccio e lo vidi, almeno in parte visto che il suo corpo, volto compreso, era coperto da una tuta nera, l'unica parte scoperta erano gli occhi, che diversamente da quello che pensavo non erano rossi, ma erano di un azzurro acceso, simile al colore del cielo, dopo di che non vidi altro.
Grazie ancora a tutti voi che mi seguite.. Sono contenta che vi piaccia e anche se ormai il tempo a disposizione per scrivere inizia a scarseggiare (causa esami) cercherò di andare avanti con la storia..
Quindi grazie ancora e aspetto di sapere cosa ne pensate di quest'altro capitolo.

Sentivo qualcosa farmi il solletico ed aprii gli occhi, erano dei fili di erba che mi sfioravano le caviglie.
Mi sollevai ancora confuso e con la testa pesante, ero di nuovo nel villaggio, ma come ci ero finito?
Stavo cercando quel tizio, ne ero certo, ma allora come facevo ad essere nel villaggio?
D'un tratto mi ricordai di quell'uomo dagli occhi chiari che mi aveva preso in braccio, doveva essere stato lui, ma perchè? Avevo così tante domande alle quali non riuscivo a dare risposta e avevo bisogno di qualcuno per fare chiarezza. Così mi alzai, direzione casa Hyuga.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Una giornata interminabile ***


Scusate ma la voglia di vivere le vacanze è troppo grande, così ci ho messo un pò per scrivere questo capitolo..Spero vi piaccia :D

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

L'entrata di casa Hyuga era proprio davanti a me, all'inizio avevo pensato di entrare come avevo sempre fatto ma pensando alla reazione di Neji di poco prima non mi sembrava il caso, quindi decisi di entrare furtivamente cercando di non farmi vedere da nessuno.
Salii sopra un albero e incominciai a saltare tra i rami senza fare rumore, quella famiglia era esperta nel percepire il chakra quindi al minimo suono si sarebbero attivati e in più dovevo sperare di riuscire a vedere Hinata da una delle finestre, altrimenti sarebbe stato tutto inutile.
Ispezionai le varie stanze fino a quando non vidi due donne una dai lunghi capelli corvini davanti a una più grande di lei con i capelli più corti ma dello stesso colore, intenta a sistemarle il kimono. Mi fermai in attesa che la seconda donna uscisse, sapevo che visto da fuori avrei dato l'impressione sbagliata, chissà cosa avrebbero pensato i parenti di Hinata se mi avessero visto fuori la sua finestra ad aspettare che lei finisse di vestirsi, mi avrebbero di certo dato del pervertito, feci spallucce, non mi interessava molto del loro pensiero, volevo parlarle, questa era l'unica cosa importante.
Finalmente la donna con i capelli più corti le fece segno con la mano ed uscì dalla camera, era il mio momento!
Saltai giù, proprio davanti alla sua finestra e le bussai, riuscivo a malapena a vederle il volto per quanto era alto il davanzale in legno, si voltò e corse verso di me.
Che ci fai qui? Devi andartene
Sembrava turbata ma imperterrito scossi la testa in segno di negazione,
Devo parlarti.
Lei si guardò intorno per vedere se stesse arrivando qualcuno,
Non è il momento giusto.
Era seria e preoccupata, ma non avevo intenzione di demordere,
Ci vorranno solo pochi minuti, ti prego..
Feci la faccia da cucciolo, sapevo di avere ancora un minimo ascendente su di lei e avrei fatto il possibile per parlare.
Si guardò nuovamente intorno, ma perchè aveva così tanta paura che mi vedessero? Io mi ero nascosto per evitare discussioni con Neji, ma non pensavo di dover temere anche il resto della sua famiglia. Sospirò e abbassò le spalle in segno di rassegnazione,
Aspettami fuori, arrivo subito.
Il mio volto si illuminò e alzai un pollice mentre ritornavo sui rami, uscire sarebbe stato più facile che entrare visto che non dovevo più cercarla.
Un ultimo salto ed eccomi dove lei mi aveva detto, poggiai le spalle al muro e chiusi gli occhi, ci avrebbe messo un pò di più soprattutto perchè aveva dato l'impressione di non voler essere vista da nessuno.
Eccomi..
Sobbalzai sentendo la sua voce, mi voltai e rimasi pietrificato.
Davanti a me non c'era la solita Hinata, ma una donna bellissima.
I capelli che solitamente teneva sciolti erano raccolti a tuppo e il suo corpo non era più coperto dalla solita divisa ma era avvolto da un chimono lilla con disegni e orli viola scuro.
Sentii il cuore scoppiare per la troppa velocità e le parole bloccarsi in gola, era stupenda!
Mi si avvicinò aggrottando un pò le sopracciglia,
Terra chiama Naruto, ci sei?
Scossi la testa e ripresi a respirare regolarmente,
S-Si.. E' solo che.. Cioè.. S-Sei..
Mi guardava con faccia contorta, non riusciva a capire cosa volessi dire e sembrava attendere che io mi spiegassi meglio,
Sei bellissima.
Aprì un pò la bocca sorpresa, arrossì visibilmente e si portò una mano sul volto come per nasconderlo,
Ehm.. Grazie..
La sua voce mi ricordò per qualche istante la vecchia Hinata, quella di un tempo che per la timidezza faceva fatica a parlare, ma questa illusione durò ben poco.
Cosa dovevi dirmi?
Era tornata seria e io dovevo fare lo stesso, mi aveva già detto di non avere molto tempo.
Si ecco, volevo dirti cosa mi è appena successo.
Lei mi guardò con espressione ancora più seria, era interessata,
Dopo che ci siamo salutati sono andato nel bosco e..
Fui interrotto bruscamente dalla voce di uno che fino a poco tempo fa consideravo un amico,
Ancora tu?!
Mi voltai verso l'entrata e vidi Neji, anche lui in kimono, venire verso di noi e prendere Hinata per un braccio per poi tirarla a sè.
Non sai mai quando è il momento di arrendersi vero?
Strinse ancora di più Hinata, come per dirmi "lei è mia", ma non era così vero? Non poteva essere così.
N-Neji, lui..
La zittì con una semplice occhiata e lei fu costretta ad abbassare la testa,
Non mi interessano le scuse, torna subito in casa!
Non rispose, si voltò semplicemente verso di me con aria dispiaciuta e rientrò.
Inconsciamente iniziai a correre verso di lei per fermarla, ma il mio "amico" mi si mise davanti impedendomi il passaggio,
Sei testardo vero? Mi sono stancato di vedere come Hinata ti corre dietro e fa di tutto per fare in modo che tu la reputi indispensabile. Mettetevelo bene in testa: lei è mia!
Mi afferrò dalla parte davanti del colletto per spingermi indietro, in maniera tale da dare maggiore enfasi al suo discorso,
Sappi che ogni volta che cercherai di incontrarla io te lo impedirò!
Detto ciò tornò dentro, mentre io rimasi lì con occhi sgranati e bocca aperta incredulo, con quelle ultime parole, pronunciate con rabbia, che risuonavano ancora nella mia testa.
LEI E' MIA!
Era davvero così? No, io non potevo permetterlo, avrei fatto di tutto per vederla e avere spiegazioni da lei, non potevo perderla senza lottare.
Misi le mani in tasca e tornai a casa prendendo a calci i sassi che trovavo lungo il mio cammino, il pensiero dell'incontro fatto il pomeriggio era svanito, nella mia testa risuonavano solo quelle parole accompagnate dallo sguardo di Neji pieno d'odio nei miei confronti, ma tutto ciò svaniva in confronto a quello di Hinata che esprimeva solo tristezza.
Strinsi i pugni, ora che mi ero accorto di lei stavo già per perderla.
Andai avanti così fino a quando una mano non si posò sulla mia spalla e senza pensarci mi girai e feci un balzo all'indietro pronto all'attacco.
La figura davanti a me alzò le mani, come per dire "vengo in pace" e mi sorrise,
Ah..E' lei maestro..
L'ero-sennin mi guardò con aria confusa,
Cosa vuol dire "Ah, è lei..”
Pronunciò le mie parole imitandomi come un tempo era solito fare,
E' da tempo che non riusciamo a parlare io e te da soli e pensavo ti avrebbe fatto piacere rivedermi, ma evidentemente..
Si sentiva che non era arrabbiato e che stava solo scherzando, tuttavia in quel momento non ero in grado di reggergli il gioco, volevo stare solo, passare almeno cinque minuti senza problemi, ma era chiedere troppo in quel villaggio.
Le chiedo scusa..
La mia voce non era la solita, non riuscivo ad essere spensierato come un tempo.
Mi mise un braccio intorno al collo e incominciò a camminare portandomi con sè.
Mi dispiace per quanto è successo prima, ma comprenderai che per noi è quasi inverosimile credere che esista un nemico che solo tu sei in grado di vedere e sentire..
Annuii, non avevo la forza per controbattere, così lo lasciai parlare.
Vorrei aiutarti Naruto, ma abbiamo bisogno di qualcosa di concreto per poterti dare il nostro supporto, spero comprenderai che..
Lo fermai prima che potesse dire altro, ero già distrutto, non avevo bisogno di sentirmi dire che le persone a me più care mi credevano pazzo.
Non si preoccupi, capisco come stanno le cose e anzi mi dispiace avervi fatto perdere tempo con questa storia.
Non alzai la testa per guardarlo, non mi andava, ero già abbastanza arrabbiato e vederlo non mi avrebbe di certo aiutato.
Se non le dispiace dovrei andare..
Lo sentii sospirare, sembrava rassegnato, ma allo stesso tempo sembrava volesse rimanere fermo nella sua decisione, così senza dargli il tempo di rispondere accelerai il passo e riuscii a lasciarlo alle mie spalle.
Svoltai prima a destra e poi a sinistra, conoscevo quelle strade a memoria, sebbene dopo l'attacco di Pain fossero state rinnovate il piano di base era sempre quello.
Salii le scale e arrivai davanti la porta del mio appartamento quando,
*Boom*
Sembrava fosse caduto qualcosa, ma se io ero fuori cosa, o meglio chi, poteva essere stato?
Esitai prima di aprire, da una parte volevo vedere chi ci fosse, ma dall'altra sentivo che dietro quella porta avrei visto qualcosa che mi avrebbe sconvolto.
Deglutii, non potevo cedere ai miei presentimenti, strinsi la maniglia e feci tre respiri profondi per darmi coraggio, bene ero pronto.
Spalancai la porta facendola sbattere al muro, non ero riuscito a controllarmi, gli avvenimenti di quel giorno interminabile si erano tutti accumulati e sentivo dentro di me che stavo per esplodere, ma quel giorno non era ancora finito.
Bentornato!
Mi voltai verso sinistra e lo vidi disteso sul mio letto, con le gambe accavallate e con lo sguardo rivolto verso il soffitto.

Pensi davvero sia stata la scelta giusta?
L'uomo con i capelli bianchi incrociò le braccia tenendo lo sguardo fisso sulla donna bionda che intanto era intenta a guardare fuori dall' enorme finestra.
L'Hokage sospirò, portandosi una mano alla fronte e scuotendo la testa,
Giusta? Pensi ci sia qualcosa di giusto contro un nemico come questo?
Jiraiya chiuse gli occhi, non riusciva a capire il ragionamento della donna, ma non poteva fare altro che assecondarla, in fin dei conti lui non aveva avuto altre idee.
Quindi sai chi dovrà affrontare?
Voleva capirne di più, ma la donna scosse la testa
No. So solo che il suo potere potrebbe fare dal male a Naruto.
Sulla faccia di entrambi si poteva leggere la preoccupazione, per il giovane.

Strinsi i pugni, era un sogno? Ancora brutte notizie? Non sarei riuscito a sopportarne di più,
Cosa ci fai qua?!
Sorrise senza guardarmi in faccia,
Non sei contento di vedermi?

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1067044