Dreams are precious.

di Redmaple
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** leggere il mio nome, ecco cosa volevo . ***
Capitolo 2: *** She's not beautiful. ***
Capitolo 3: *** Alone. ***
Capitolo 4: *** Grazie, One Direction ***
Capitolo 5: *** Dreams are precious. ***
Capitolo 6: *** My own direction ***
Capitolo 7: *** My own direction (2) ***
Capitolo 8: *** Chi è il tuo preferito ? ***
Capitolo 9: *** Incontri inaspettati. ***
Capitolo 10: *** Rendez-vous ! ***
Capitolo 11: *** Indecisione. ***
Capitolo 12: *** Noisy ***
Capitolo 13: *** Just a name. ***
Capitolo 14: *** Tanta confusione da togliermi il respiro. ***



Capitolo 1
*** leggere il mio nome, ecco cosa volevo . ***


Accendo il computer vado sul sito dei risultati ufficiali per il viaggio d’istruzione. C’era un elenco, circa 500 persone avevano fatto richiesta per questo viaggio vicino Londra di 3 settimane ma solo 320 persone sarebbero state prese. Ero consapevole che io probabilmente sarei stata una delle 180 persone ad essere scartate,ma doevo vedere , volevo vedere ! La curiosità mi stava mangiando viva, ma anche l’ansia. Non resistevo più ma avevo paura di leggere quei 320 nomi.. se il mio non ci fosse stato? Cavolo era sempre stato il mio sogno andare in Gran Bretagna, era stata la mia migliore amica a consigliarmi di iscrivermi a questa agenzia che organizza viaggi d’istruzione, intelligentemente l’ho ascoltata! Mi ripetevo:- Se non c’è il mio nome cosa faccio ? Nell’altra stanza la mia migliore amica stava ascoltando una canzone, io sentivo una specie di cantilena fastidiosa e volevo urlarle contro : -Smettila il mio sogno potrebbe infrangersi da un momento all’altro e tu ascolti queste stupide canzoni?- Comunque presi un po’ di coraggio e iniziai a leggere l’elenco. Nomi su nomi che si susseguivano e intanto la mia amica continuava cambiare canzone, era su You Tube, come sempre d'altronde ! Ma che diavolo stava ascoltando? Avevo bisogno di concentrazione, tutti questi nomi scritti così piccoli , mi stavo scervellando e lei ascoltava la musica. Amo la musica ma in momenti come quello avrei avuto bisogno di silenzio, pace ! Nomi,su nomi,su nomi, su nomi, su nomi, su nomi, su nomi, su nomi, su nomi su nomi, su nomi, su nomi su nomi. “Oh, no ha cambiato di nuovo”‘La lala la la la lalalal’ e no è, non ce la facevo più, alchè mi sono alzata dalla sedia lasciando l’elenco aperto (avevo letto ben 298 nomi e non c’era l’ombra del mio) entro nella stanza dov’era la mia amica cercando di urlare con tutta la mia forza “smettila” ma mentre apro la bocca per urlarle contro, sento una voce, che mi fa bloccare, guardo verso il monitor, oltre la mia migliore amica, Chiara, e vedo un ragazzo, che dico un ragazzo no, quello era una divinità.. e senti che voce ! La mia amica si accorse della mi presenza dato che ero entrata spalancando la porta con violenza e mi disse :- Connie! Allora quali sono i risultati, ci sei nell’elenco?- Intanto il video e la canzone erano andati avanti , vedevo che lei aspettava una risposta ma come avrei potuto risponderle, in quello schermo c’era inquadrato un volto, uno dei più belli che avessi mai visto, quegli occhi verdi verdi, quei ricci stratosferici, oddio guarda come muove la bocca e che cos’è questo splendido suono, Dio è la sua voce. -Connie Ribadì la mia amica a! -Allora ? staccai lo sguardo dallo schermo la guardai e le dissi -No,non lo so ancora non ho finito di leggere, non importa, come si chiama questa canzone? -Non importa? Ma cosa (?) vabbè, comunque si chiama What Makes you beautiful ! Bella è ;) è di una band si chiama, “Two ispiration” mi pare feci cenno alla mia amica di spostarsi e così fece, -One direction la corressi, mi sorrise e mi disse -Bhè allora questi risultati? Lasciammo la pagina di You Tube aperta e andammo insieme a leggere l’elenco,299,300,301,302,303 ancora niente .. continuammo a leggere e io ripensavo a quelle voci spendide,304,305 a quel punto una voce mi chiamò era mia madre, che mi chiedeva il risultato...

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Capitolo 2
*** She's not beautiful. ***


[Lasciammo la pagina di You Tube aperta e andammo insieme a leggere l’elenco,299,300,301,302,303 ancora niente .. continuammo a leggere e io ripensavo a quelle voci spendide,304,305,306,307..315,316,317 a quel punto una voce mi chiamò,era mia madre,era appena tornata dal supermercato spesa e mi chiedeva il risultato.]

-Un attimo mà,sto ancora vedendo
-Ancora? E cos’hai fatto fino ad ora ?
Non mi sentì rispondere,allora si avvicinò verso la mia cameretta ancora con le buste della spesa in mano, la porta non era aperta ma neanche chiusa, era accostata e lei la spalancò vedendomi in lacrime tra le braccia della mia amica , del mio nome non c’era traccia.
Niente.
Mia madre gettò le buste della spesa e mi abbracciò
-Dai Connie, forse hai letto male, sono 320 nomi,lo ricontrolliamo sta sera dai, non piangere Tesoro! Dentro di me sentivo un groviglio di emozioni, tristezza,rabbia, perché? Perché i sogni non si avverano mai? Perché tutti quei nomi, tutte quelle persone e non io? Era il mio sogno, lo era sempre stato ed ora uno stupido elenco lo aveva fatto a pezzi e il mio cuore, non stava di certo meglio !
Mi calmai e poi pregai Chiara e mamma di uscire dalla stanza,volevo stare un po’ da sola e così fu.
La sera ricontrollammo meglio l’elenco, ero triste ma avevo ancora TANTA TANTA speranza,lo ricontrollò mio padre mentre mamma cucinava… Non avevo intensione di guardare l’elenco, avevo paura, ero terrorizzata dalla possibilità che il mio sogno potesse non avverarsi.
Ci mise un po’ , mentre guardava io ero sul letto e messaggiavo con il mio ragazzo, Matteo, lo sentivo freddo, come se non gli importasse del mio stato d’animo,anzi peggiorò la situazione inviandomi un messaggio con scritto ‘A proposito, dobbiamo parlare’
Mi sentii il cuore in gola,stavo per rispondere ma mio padre si girò e guardandomi mi disse :
-Se è andata così un motivo ci sarà, Connie, ti prometto che andrai in Gran Bretagna, ti prometto che visiterai Londra,la Scozia ,il Galles , visiterai l’Irlanda del nord e anche tutto il resto, ma tu promettimi, che non smetterai di credere nei tuoi sogni ,questa volta è andata così, non ti hanno presa, ma vedrai che la prossima volta andrà meglio-
Rimasi immobile e lo fissai stringendo forte il cellulare, una lacrima mi rigò il viso e lui si alzò mi diede un bacio ricco di tenerezza e mi disse – è pronto, tesoro , vieni a tavola !
-Mi è passata la fame, ti prego non insistere.

Uscì dalla stanza e mi stesi sul letto, per un momento mi ero dimenticata del messaggio di Matteo ma poi me ne ricordai e decisi che non aveva senso continuare a messaggiare, tra le lacrime lo chiamai.
Rispose subito.
-Pronto Connie, come stai?
-Stai scherzando? Il mio sogno si è appena infranto, io e te ci lasciamo e ci rimettiamo insieme in continuazione, sto perdendo la fiducia in me stessa, autostima ZERO, mi guardo allo specchio e vedo un mostro, a scuola ci sono decine di ragazze che sanno di essere belle e credono in se stesse, io non lo so, io non so se sonno bella.. tu ? Tu mi trovi bella? -Ehm, è , scusa devo andare!
ATTACCO’.

Nonostante il dolore accumulato,mi sarebbe bastato sentirgli dire un semplice e innocuo ‘sì’ come aveva potuto attaccare così.
Perfetto, il mio sogno si è infranto, sono brutta e il mio ragazzo voleva lasciarmi.
Che poteva esserci di peggio ? Mi arrivò un messaggio, e pensai ‘uh che carino vuole scusarsi’ apro il messaggio era suo, inizio a leggere -Ehi Sara, credo che domani la lascerò, così potremmo stare insieme finalmente! Ora le scrivo un messaggio e le dico di vederci davanti scuola-
Mi tradiva?
Voleva lasciarmi?
Ora sì che stavo male,stavo male di brutto ed ero arrabbiata,TANTO !
Arrivò il messaggio , scoppiai a piangere e poi mi addormentai.
Ero decisa di andare “all’ appuntamento” ed ero decisa a lasciarlo io, ma nella testa continuavo a ripetermi
Sogni infranti.
Autostima Zero.
Sono Brutta.
E poi c’era quella canzone nella mia testa, non ricordavo più il suo nome, sapevo che la Band si chiamava One Direction e che i cantanti (e la loro voce) non erano niente male.
Mi avviai verso la scuola appena lo vidi , feci un sorriso immenso e poi gli diedi uno schiaffo , rimase meravigliato,oserei dire sconvolto, lo guardai e gli dissi
-E’ finita !
mi girai per non far vedere le lacrime e mi sentii dire
-Sei una stupida quindicenne , comunque la risposta alla domanda se credo che tu sia bella è NO!

accelerai il passo e corsi verso casa piangendo.

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Capitolo 3
*** Alone. ***


Entrai in casa e mi vidi i volti di mio padre e mia madre illuminati da un sorriso a trentadue denti mentre il mio era in lacrime, ecco che anche il loro si rattrista acquisendo un’aria di compassione e chiedendomi :
-Tesoro cos’è successo ?
Non le risposi l’abbracciai e in seguito mi padre si aggiunse all’abbraccio, si avvicino anche la mia sorellina Mery, che dal basso dei suoi 3 anni capì quanto ero triste e silenziosamente mi strinse forte.
Non avevo il coraggio di raccontare a mio padre di Matteo,
non sapeva che fossi fidanzata, ma mia madre sì,mia madre sapeva tutto di me, oddio non proprio tutto , ma la maggior parte delle cose.
Non sono mai stata una di quelle ragazze popolari e piene di amici e amiche,
io ho mia madre
Chiara
alcune amiche
e Matteo, bhè
AVEVO Matteo.
Comunque sono sempre stata bene così.. gli amici e le persone più care vicino e niente nemici !
Però, improvvisamente mi sentii sola, come se tutto il mondo mi avesse voltato le spalle, come se d’un tratto tutto quello per cui ero stata felice fino a quel momento fosse stato un sogno. E mi ero appena svegliata. Eh, sì credevo di essermi svegliata da un sogno.
Vicino a me c’era mia madre che rendeva le cose più facili, le raccontai tutto e mi consolò, proprio come solo una mamma sa fare,senza giudicare ma capendoti fino in fondo.
Mi tirò su il morale ricordandomi che tra meno di una settimana sarebbe stato il mio compleanno e che era sicura che mi avrebbe resa felice.
Mi confessò che non sapeva ancora che regalarmi , ma in quel momento un suo abbraccio sarebbe stato il regalo più bello .
Thò.
Mi abbracciò.
Intanto l’inverno si avvicinava e tutto si faceva più freddo e di colpo anche il mio cuore .
Chiara era andata in ritiro per la pallavolo ed io ero davvero sola.
Come se non bastasse mia madre aveva raccontato tutto a mio padre e così anche di lei, non mi fidavo più.
Avevo bisogno di musica.
Lei non mi avrebbe tradito.
E poi c’era quella canzone nella mia testa..
com’è che faceva ?!
vuoto.
Però era bella,erano belli i cantanti !
Giusto i Two Ispiration, nono che dico
i One Direction!
Stavo correndo in camera per accendere il computer e collegarmi su You Tube,
inciampai e vidi la mia immagine riflessa nello specchio.
In quel momento mi echeggiò nella testa una stupida frase, a cui iniziai a dare ascolto :
SEI BRUTTA, SEI BRUTTA, SEI BRUTTA,SEI BRUTTA!
Sono brutta.
Mi dimenticai della canzone.

Andai in bagno, presi i trucchi di mamma e iniziai a truccarmi, mi trovavo bella così, TRUCCATA!
Il giorno dopo andai così a scuola, e misi una maglietta piuttosto scollata ed appariscente presa dall’armadio di mia madre! Non avevo mai visto quella maglia ma era la cosa giusta a farmi sembrare bella e attraente .
Avevo due grandi orecchini alle orecchie e appena entrai in classe mi sentii tutti gli occhi addosso!

Era la prima volta che tutti mi guardavano.
Era una bella sensazione ma non ero felice.
Non ero io , ma tutti volevano essere me.
Meno 6 giorni al mio compleanno.
Quasi 15 anni.
Nei 3 giorni seguenti mi lasciai andare…
fumai.
brutti voti.
tanto trucco.
TANTE LACRIME.
Forse ero bella per gli altri ma non mi sentivo più bella per me.
Poi tornò la mia migliore amica 2 giorni prima del mio compleanno , mi portò una carota,non si accorse del trucco e mi disse:
-Diventerà la tua più grande ossessione, ti ricordi i One Direction, mi sono informata, so tutto su di loro, e ovviamente so le loro canzoni a memoria, amo le loro cover tutto. Mi sei mancata Connie.
Scoppiai a piangere, avevo bisogno di un’amica come lei in quel momento, capì che stavo male nel profondo, mi pulì gli occhi dal trucco e mi disse:
-Tua madre è preoccupata, ha visto come vai vestita,come ti trucchi, come ti comporti.
Mi ha raccontato di Matteo e mi ha detto che sta malissimo perché tu hai perso la fiducia in lei.

In poche parole mi aveva fatto rivivere. Amavo la mia migliore amica. Mi lasciò un CD . Tornò a casa e io feci pace con mia madre.
Meno due giorni al mio compleanno.
Ero eccitata.
Ero più tranquilla.
Mi sentivo ancora un po’ sola , misi il CD
“What Makes You Beautiful”
Lo sentii tutta la notte.
Mi dimenticai di Matteo in una sola notte mi innamorai di una canzone.
Mi sentii bella per 3 minuti e 27 secondi.
Anzi no, molto di più mi sentii felice per la prima volta, dopo tanto tempo!
“One Direction” mi dissi !
Devo scoprirli !!
….poi mi soffermai su un pensiero:

Carote, un’ossessione ! Mha ?

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Capitolo 4
*** Grazie, One Direction ***


Mancava un giorno al mio compleanno e con la faccia pulita andai a scuola con Chiara , ad un tratto vidi un ragazzo , mi sentivo felice eccitata,PAZZA, mi avvicinai e il ragazzo mi guardò in maniera bizzarra, chiacchierava con un suo amico ma vedendomi arrivare smise , a quel punto lo guardai e urlai: -No Jimmy protested ! Si mise a ridere e me ne andai. Chiara mi guardò e mi sorrise, chiedendomi perché fossi così pazza, io le risposi dicendole: -Pazza sì, ma di quei 5 ! Camminammo fino a davanti scuola ed ogni sguardo che i nostri occhi incontravano, ci sembrava quello di Harry,Louis,Niall, ogni sorriso quello di Zayn o Liam ! Mi apparteneva una strana felicità, tramite il cellulare di Chiara avevo visto tutti i loro video , mentre andavamo a scuola e ciò aveva allietato la mia giornata, ogni volta che provava a passarmi per la testa l’idea che potessi essere brutta, iniziavo a cantare What Makes you beautiful. Tutta la tristezza accumulata mi sembrava niente ora che c’erano i One Direction nella mia vita, ok, li conoscevo da un giorno, ma che importava sembrava che loro conoscessero la mia storia, nelle loro canzoni trovavo le risposte alle domande che sta testa continuava a farsi.. Sentii Na Na Na e il mio pensiero andò a Matteo, che intanto era svanito , come poteva reggere il confronto con 5 angeli, lui che non sapeva neanche vedere le cose col cuore ?! La mia possibilità di andare in Gran Bretagna era sfumata ma il mio sogno no, il mio sogno era lì, più forte che mai ora che i One Direction mi avevano insegnato a credere nei miei sogni, che se perdi una battaglia, puoi comunque ancora vincere la guerra. Era la mia guerra e loro erano la cura per ogni ferita, io e Chiara eravamo i soldati e la nostra guerra era forse la cosa più piacevole che ci fosse capitata da tempo…! Entrata in classe mi sentii di nuovo gli occhi addosso questo perché mi videro ancora un'altra volta diversa, sta volta non gli piacevo per il trucco, ma per il sorriso che avevo stampato in faccia. A ricreazione io e Chiara andammo verso la macchinetta la fissammo per circa 10 minuti e nel frattempo si era formata una fila lunghissima, ad un certo punto un ragazzo ci guardò e ci disse: -Ragazze, veloci ma cosa volete prendervi noi abbassammo lo sguardo e ad un tratto gridammo : -POTATOOOOOOOOOOOOOOOO! scoppiammo a ridere, nessuno ci capì, volevamo le patatine ma una ragazza ci superò e prese l’ultimo pacchetto, fortunatamente Chiara si ricordò di aver portato una merenda molto più nutriente: una buonissima carota ! …Ora capivo perché sarebbero diventate la mia ossessione! La prendemmo , ci guardammo e le dissi: -Chiara, lo ammetto , non mi piacciono le carote , eccetto Louis scoppiò a ridere -Idem Ridemmo e poi ebbi un lampo di genio , presi un pennarello a vernice e scrissi sopra la carota: Chiara e Connie Carrots ∞ Mi diede un bacio stampato forte forte sulla guancia, ci sentivamo le più forti del mondo , mi disse che eravamo ufficialmente delle Directioners , e il bello doveva ancora venire, il giorno dopo sarebbe stato il mio compleanno !

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Capitolo 5
*** Dreams are precious. ***


Era sabato. Chiara era restata a dormire da me. La mia sorellina era ancora nel letto. Era il mio compleanno da circa 7 ore e 30 minuti, ovviamente a quell’ora dormivo, ma una voce quieta mi svegliò: -Tanti auguri a te , tanti auguri a te era mia madre, poi si aggiunse anche la voce di mia sorella, mio padre e Chiara: -Tanti auguri a Connie , tanti auguri a te ! aprii gli occhi e neanche il tempo di realizzare che ero sulla terra, li abbracciai uno ad uno, eccetto mia madre che aveva un vassoio in mano. Mi aveva portato la colazione al letto. Lo poggiò e la strinsi forte a me. Tutto mi sorrideva, mi sembrava che aver scoperto i One Direction avesse acceso la mia vita, illuminavano il mio mondo come nessun altro. Mia sorella andò da mia nonna e i miei andarono al lavoro, lasciandomi con la colazione e Chiara a casa. Mia madre teneva un corso d’inglese ad una classe avanzata e mio padre lavorava in un punto informazione in un aeroporto, spesso era in viaggio poiché oltre ad occupare questa carica era anche il corrispondente italiano per la ditta di aerei per cui lavorava. Spesso era a Londra, infatti, proprio grazie a mio padre e a mia madre, nacque in me la passione per la cultura,la lingua e l’ambiente britannico. Il tutto aveva qualcosa di magico, quel mondo sembrava un sogno, il mio sogno. Iniziai a mangiare il cornetto,ce ne era uno anche per Chiara che era seduta sul letto accanto a me. Non smettevo di ridere nonostante stessi mangiando e bevendo e lei mi guardava contenta, poi mi disse : -Guarda che su questo vassoio non ci sono solo cornetti e bevande la guardai in modo strano, poi vidi una busta,una lettera. La presi mettendo in bocca tutto il resto del cornetto !! L’aprii, Chiara sorrise e io mi accorsi che era scritta in inglese! Non ero spaventata, la capivo ma questo dettaglio mi incuriosì. Diceva che dovevo trovare altri biglietti, che si trattava si una caccia al tesoro; c’era una specie di filastrocca ‘There is a treasure in your mind makes you heart beat faster Treasury is a very kind and you'll be the happiest’ ‘C’è un tesoro nella tua mente fa battere forte il tuo cuore è un tesoro molto gentile e ti renderà la più felice’ La prima cosa che mi venne in mente, fu il cappello di Harry, poi, mi venne in mente la felpa che avevo visto con Chiara al centro commerciale, poi capii, volevano regalarmi il completo e le scarpe che avevo visto nel mio negozio preferito. Chiara mi disse che il regalo era da parte di molte persone ed avendo capito di che si trattava mi misi alla ricerca di tutti i bigliettini. Li trovai in fretta, li tradussi uno ad uno, poi arrivò il penultimo, diceva che il tesoro si trovava vicino al ………….. cuore ! Mi guardai intorno , provai a riflettere, poi capii, La mia amica del cuore. Ero in cameretta,Chiara in cucina, le corsi incontro e la trovai con un’ultima busta in mano, circondata da mia madre, mio padre, mia nonna con la mia sorellina, gli altri due miei nonni e mio zio, tutti con una faccia da schiaffi, che ti verrebbe voglia di baciarli tutti per quanto sono teneri, io non ero da meno. Guardai Chiara che mi tese la busta. L’aprii, non poteva esserci un completo. Era scritta in italiano: ‘Il regalo più prezioso è quieto e silenzioso non tutti possono vederlo tu però puoi acoltarlo ricorda di non lasciarlo andare, Connie, continua a sognare’ Letto questo biglietto guardai ancora dentro la busta, 6 biglietti per Londra, per due mesi ! Papà aveva delle conferenze ed aveva ottenuto dei biglietti extra,dato che sarebbero state varie, nei due mesi gli erano stati forniti dei biglietti , per portare la famiglia, saremmo partiti 3 giorni dopo. Io. Mamma. Papà. Mery. Chiara. E sua madre. Non trattenni le lacrime, non ci provai neanche, ero troppo felice. Due piccioni con una fava: Londra e One Direction. Chiara mi guardò: - non è finita qui ! Girati. Mio padre mi diede il libro ‘Dare To Dream’ e le lacrime non si fermavano mica, anzi all’impazzata, una dopo l’altra, c’era un uragano sotto i miei occhi, di lacrime e di gioia! Mia sorella mi venne vicino : -Farà freddo,tu ti metti il cappello! Il cappello di Harry! la stritolai,forte a me anche se ovviamente sapevo che non era stata lei a comprarlo, era uno scriccioletto, ma significava tanto per me, abbracciai i miei parenti che mi diedero dei soldi, da spendere in Gran Bretagna, abbracciai Chiara e poi diedi un bacio immenso ai miei genitori! Non organizzai una festa, non ero il tipo, ma tutte quelle persone lì per me,valevano tanto. Mangiammo una torta deliziosa, facemmo delle foto, era un giorno che andava ricordato, poi andai in camera, aprii l’armadio e iniziai a scegliere i vestiti che mi sarei dovuta portare. La maggior parte, maglioni della nonna,brutti ma caldi, tanto la probabilità che avrei visto i 1D, era davvero bassa, ne spostai alcuni, ne presi uno blu (era il colore preferito di Zayn) e notai che c’erano due foglietti incastrati ad esso: DUE BIGLIETTI PER IL CONCERTO DEI ONE DIRECTION PER ME E PER CHIARA PIU’ I PASS PER IL BACKSTAGE . Sbiancai. Mia madre entrò in quel momento. Ricominciai a piangere. Non poteva essere vero, i sogni sono preziosi, bisogna crederci, ci avevo creduto. Quando se ne andarono i parenti venne la madre di Chiara che per me era come una zia, venne a riprendere Chiara dicendomi : -Ci vediamo tra 3 giorni, andiamo a preparare le valige. Quella notte non dormii One direction nelle orecchie e gioia nell’anima. Tutto andava a gonfie vele.

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Capitolo 6
*** My own direction ***


Terminal 4 , ore 5:30 , due valige stracolme, un borsone, uno zainetto e il mio adorabile cappello. Terminal 4 all’aereoporto. Un sogno che stava per realizzarsi. La mia mano e quella di Chiara strette, strette l’una nell’altra , qualche sguardo d’intesa, il check-in , salimmo sull’aereo,tutti e sei, i miei sogni occupavano la mia mente, e noi 6 l’aereo direzione Londra. Il viaggio durò circa 3 ore, che sembravano non passare mai, sentii tutte le canzoni di quelle cinque carote almeno 3 volte di seguito, poi feci alcune foto dal finestrino,a me , a Chiara, ai miei,a Mery. Ne feci una cinquantina, in quasi tutte avevo il cappello di Harry, gliene avrei data una se mi avesse visto, una così magari avrebbe saputo della mia esistenza, l’avrebbe messa in un cassetto, magari poi l’avrebbe dimenticata lì ma ci sarei stata. L’aereo arrivò a destinazione, prendemmo i bagagli e andammo in albergo. Era tutto così surreale. Un hotel di quelli che vedi solo nei film, quattro stelle ma tanto lusso. Sarei potuta stare anche in una topaia, pur di esser lì, ma non mi dispiaceva un posto del genere. C’era una specie di scuola lì vicino, per i turisti, per non perdere giorni di scuola, io e chiara eravamo iscritte. Mia madre aveva diritto ad un mese di fiere, l’altro mese sarebbe tornata in Italia, ci stavo un po’ male , ma non avevo davvero voglia di pensarci. Volevamo subito a fare un giro della città , dopo aver posato le valigie, ma erano le 9:30, ci guardammo tutti quanti e crollammo in un sonno profondo. Non sognai, non ne avevo bisogno, il mio sogno era vero. Non avevo bisogno di chiudere gli occhi. Chiara però , sognò, sognò, Harry, a spasso per la città che si vedeva con gli altri alle 16:45 , per un thè. Si svegliò ridendo: -Ho voglia di Thè, cioè ho voglia di te Styles, cioè oddio , voglio entrambe le cose. Erano le 12:30 uscimmo dall’hotel, il sole splendeva nel cielo, allora capii che c’era davvero qualcuno che voleva che andasse tutto bene. Il sole a Londra,ahahaha, un miraggio, eppure c’era, era lì per me, per il mio sogno. Mangiammo,girammo la città, ‘London eye’, The Big Ben, London Bridge, Buckingham Palace,Museo delle cere; il tutto in 5 ore . 17:03. Stanchissimi i miei e la madre di Chiara portarono Mery in hotel e ci lasciarono per la città a fare un giro, si fidavano io conoscevo l’inglese a perfezione e anche se non ero mai stata lì, conoscevo Londra benissimo, tutte le strade, tutti gli shop ! Passeggiamo per negozi, senza molti soldi , poi ci pensai, avevamo ancora gli “euro” Andammo a cambiare i soldi, avevamo delle sterline. Ero emozionatissima. Chiara non conosceva molto bene l’inglese, giusto le regole base. Andammo in un saloon per il thè! Ci sedemmo e iniziammo a bere e a parlare in italiano di quelle cinque carote, poi volli insegnare qualcosa di inglese a chiara e allora iniziai a parlare in inglese. Non capiva, poi le feci qualche domanda : - What means ‘How are you’ ? -Ehm, ehm, come stai ? -Bravissima e Tomatoes ? -Potatooes? -Hhahahahaha, Tomatoes non Potatoes. -Oh,Right! Pomodori giusto? -Perfetto e per concludere cosa significa What’s Happening ? Non mi sentì, allora ripetei -What’s Happening Ancora non sentiva allora urlai -WHAT’S HAPPENING Rimase zitta per quanto avevo urlato, si girò tutto il locale e si sentì un vociare. -vas happening, who is, oh my god- e tante parole sussurrate, Chiara strabuzzò gli occhi e disse: -Ecco ora ci cacciano! si nascose dietro il menù e io mi sentii una mano sulla schiena. Mi girai preoccupata credendo che fosse il direttore.. -Sorry, I always say Vas Happening, who are you? mi girai, Zayn Malik davanti i miei occhi , provai a gridare ma non ci riuscii, poi non volevo metterlo in imbarazzo, Chiara non si fece molti problemi invece e gridò. Ci cacciarono dal locale, ma Zayn ci raggiunse fuori, si affacciò, fece un cenno a qualcuno ed uscì anche Harry. Conoscevo l’inglese ma non sapevo proprio che dire.

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Capitolo 7
*** My own direction (2) ***


Pensavo che quel momento sarebbe stato il più bello della mia vita, due dei One Direction , davanti ai miei occhi. Erano Lì. Chiara aveva un sorriso a 32 denti che le illuminava il viso, ma era niente in confronto a quei due splendidi sorrisi. Parlavano tra di loro ma non capivo niente, c’era un tale brusio nella mia testa. Il battito del mio cuore copriva la voce di quei due. Cavolo, potevo sentire la loro voce e sta volta, non tramite un computer o delle cuffiette. -Scusa Harry mi stava rivolgendo la parola. Lo sbrilluccichio nei miei occhi si affievolì, -Connie mi chiamò Chiara -Sì, scusate.. -Così il tuo nome è Connie Disse Zayn -Sì -Bhè io sono Z -Credi che noi due non sappiamo chi siete?- lo interruppe Chiara -Oh, sì.- Harry guardò Zayn e gli sussurrò -Alte fan. Lo disse con un tono quasi dispiaciuto, come per dire “un’altra volta, ancora e ancora fan” -Bhè ciao Connie e ciao ehm, ciao girarono i tacchi e si incamminarono. Non so, ero rimasta delusa, all’idea che noi fossimo delle fan si erano allontanati. I One Direction, i miei idoli ?! Si allontanarono di 2-3 metri con il cellulare in mano e a quel punto sbottai. -Ehi , voi due! Chiara, ancora sotto shock, cercò di fermarmi. Harry e Zayn si girarono e incontrarono il mio sguardo arrabbiato. Gli andai incontro. -Ne incontrate centinaia ogni settimana vero? Qualche sorriso falso , fate loro vivere un bel momento, qualche bella parola e poi, “sono solo delle fan” giusto? Sì forse ero una fan, forse lo sono, ma mi avete delusa. Davvero. Venire fino a qui con il sogno di incontrarvi e sentirsi dire “altre fan” , non è il massimo Cercarono di interrompermi. Non ci riuscirono. Avevo gli occhi lucidi,Chiara non capiva. -Nei video, in televisione, sembrate così uniti e veri. Che stupida, la televisione è sinonimo di finzione giusto? Non sapevo più che dire. Parlarono loro. -Ehi calma, aspetta. -Ecco, se voi dite “altre fan” io dico “solo altre star capricciose” Zayn agitò una la sua mano in alto: -Ciao ragazzi! Mi girai, i 3 quinti dei One Direction mancanti dietro me e Chiara, credo di aver spalancato la bocca dallo stupore, ma non ne sono sicura. Harry prese la parola. -Noi CINQUE siamo i One Direction, vedere delle fan è un’emozione grandissima, ma il gruppo è composto da 5 persone, avevamo appuntamento qui tra 10 minuti, ma li abbiamo chiamati, perché se davvero, dovete ammirare noi due per quello che facciamo, per quello che cantiamo, dovete ringraziare anche loro. Continuò Zayn: -Ne sentiamo tanti di ringraziamenti di fan e non c’è niente che ci rende più felici, ma ciò che ci contraddistingue dalle altre “solite star capricciose” è che siamo umili, siamo umili e non vogliamo prenderci il merito di qualcun altro.Noi cinque siamo i One Direction. Volevamo rendervi felici. Mi guardarono dispiaciuti. Io continuavo ad avere gli occhi lucidi: -Non so se dire ‘scusaa’ o ‘grazie’, mi dispiace, sono fatta così, sono impulsiva, ma io , io . Dio ragazzi non chiedetemi di fare un discorso di senso compiuto con voi 5 davanti agli occhi. Scoppiarono a ridere tutti e 5. Zayn mi mise una mano intorno al collo e mi disse: -Dai per sta volta sei perdonata Poi si scanzò. Ci fu un momento di silenzio, poi esplose la voce vivace di Chiara: -Oh mio Dio, posso abbracciarvi ? Fecero a gara a chi l’avrebbe abbracciata per prima,le chiesero il nome e poi ci dissero che dovevano andare ad una riunione in un hotel di lusso. Li guardammo , li salutammo e ci dirigemmo verso il nostro hotel. Andavamo nella stessa direzione. Zayn scoppiò in un folle: -VAS HAPPENING ? -stiamo andando al nostro hotel,noi -Sì, ma state andando nella nostra stessa direzione. Ci fu uno scambio di sguardi e poi tutti insieme gridammo : -Grand Hotel Resort London. Stavamo andando nello stesso hotel, ci dissero che lì davanti c’erano le loro guardie del corpo e quindi ci avrebbero allontanate, ma potevamo andare insieme. Louis propose di fare un giro più lungo. Concordammo. Ci incamminammo, io non credevo ai miei occhi mi sembrava di essere in un sogno. Chiara mi riempì di pizzichi per provare a svegliarmi era tutto vero. Gli dicemmo che saremmo andate al loro concerto e sorrisero all’unisono, in quel momento il sole sembrò spegnersi, aggiungemmo che avevamo i pass per il backstage e loro ci informarono sul fatto che di pass ce ne erano solo 6 , quindi saremmo state noi due, altre 4 persone e quei cinque splendori. Liam ci propose guardando Chiara di dargli il suo numero così, dopo il concerto sarebbe stato più facile trovarci. Non capì, gli diedi il mio. Poi arrivammo all’hotel, le nostre strade si divisero. Però i nostri cuori andavano nella STESSA DIREZIONE. Rincontrarci.

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Capitolo 8
*** Chi è il tuo preferito ? ***



Salimmo nella mia camera d’albergo, abbandonando quegli splendori alle guardie del corpo.
Erano fortunate, potevano stringerli, toccarli,proteggerli passare molto tempo con loro, però a Chiara e me era bastato davvero quel poco tempo per capire che non c’era davvero niente di più bello di quei 5 ragazzi, il loro atteggiamento, la loro camminata, il loro accento, la loro simpatia,solo pensarci venivano i brividi.
Salimmo le scale correndo e parlandoci una sopra all’altra ‘hai sentito quando ah detto, hai visto quando lui ha fatto, sì perché quando lui ha indicato’.
Qualsiasi cosa avessero fatto per noi valeva oro.
Arrivammo all’ottavo piano, senza sfiorare l’idea di prendere l’ascensore.
Entrammo nella camera riservata alla mia famiglia.
Ci buttammo sul letto matrimoniale e decidemmo di dormire,Chiara si girò su un fianco, io rimasi a guardare il soffitto e rivivere tutti i momenti di quell’ora passata con i One Direction.
Iniziai a piangere.
In silenzio.
Quelle lacrime che ti accarezzano il viso e vengono assorbite dalla pelle, assorbite come quei momenti.
Erano parte di me.
Erano veri.
Sentii un profumo, era quello di Zayn, ora era su di me, mi aveva messo un braccio intorno al collo ed ora,ed ora profumavo come lui, avevo il suo odore addosso.
Indossavo una maglione verde e quello ora profumava come lui.
Lo tolsi subito, aprii la valigia mi misi la maglietta del pigiama,mi stesi sul letto, su un fianco, dando le spalle a Chiara , strinsi forte a me il maglione e mi addormentai.
Sognai qualcosa ma non saprei dire esattamente cosa.

Mi svegliò mia madre dopo un’ora e mezza, svegliai Chiara e mia madre ci disse con aria di raccomandazione che stava uscendo a fare spese con Mery e la mamma di Chiara, papà era al lavoro, quindi saremmo dovute rimanere sole.
Mi diede le chiavi e quando uscì ebbi un lampo di genio, così diedi una strattonata a Chiara ancora insonnolita e le spiegai il mio piano.

Ci preparammo in un lampo.
Scendemmo fino al quarto piano, quello con la sala conferenza.
ERA FINITA.
Se n’erano andati, io avevo intensione di salutarli…
Peccato, mi girai per tornare in stanza ma Chiara mi tirò per un braccio e mi porto fino alla Hole.
Non capivo.
Si guardò intorno.
Non capivo.
Girò per la Hole.
Ancora non capivo.
-Eccoli.
Urlò indicando l’uscita. Erano lì che uscivano dalla porta girevole.
Stavo per gridarli, poi capii che non era una buona idea e dissi a Chiara.
-Pediniamoli, vediamo dove vanno.
Sorridendo acconsentì.
Uscimmo disinvolte, poi passate le guardie del corpo, una volta dopo averli visti liberi, ci nascondemmo dietro un albero e Chiara mi disse:
-Non pensi che sia scorretto,intendo, seguirli così, privarli della loro privacy.
Misi il broncio e dissi:
-Hai ragione,andiamo via.
-Ehi ehi, ho detto scorretto, no che non dobbiamo farlo Sorrisi e mi affacciai per vedere dove erano arrivati.
Giravano all’angolo.
Li raggiungemmo di corsa,si girarono e noi sparimmo dietro un muretto.
Si fermarono a chiacchierare su una panchina in un parco poco lontano dall’hotel, poi continuarono la loro passeggiata e andarono a prendere un gelato. Gli scattammo delle foto.
Si diedero appuntamento il giorno dopo,allo stesso posto, così improvvisamente io e Chiara sapevamo cosa avremmo fatto il giorno dopo . :D
Continuarono,a camminare.

Si faceva tardi, così io e Chiara tornammo indietro.
Saremmo tornate lì, alla stessa ora, il giorno dopo , ma ora era tempo di tornare in Hotel.
Certo sarebbe stato meglio seguirli ancora un po’.
Infatti poco dopo Niall, disse che non sarebbe potuto andare il giorno dopo e così disdissero l’appuntamento.
Noi eravamo in camera, stese a testa in giù a riguardare le foto.
A piangere.
A ridere.
A cantare.
Poi Chiara mi sussurrò:
-Credo che Harry sia il mio preferito.
Le risposi.
-Io non saprei, li adoro tutti allo stesso modo.
Mi strinse la mano e riguardammo le stesse foto, per tutta la notte.

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Capitolo 9
*** Incontri inaspettati. ***


I giorni passavano così come i ricordi nella mia testa. Tutti i giorni giravamo per Londra, scoprivamo scorci nuovi, posti meravigliosi e perché no, puntavamo anche i ragazzi più carini. Passavamo le ore in un parco non lontano da ‘Buckingham Palace’ ma tranquillo e quieto. Chiara iniziava a diventare brava con l’inglese. Erano 8 giorni che eravamo a Londra e io la sentivo troppo mia, come se fossi appartenuta a quel posto da sempre , mi sentivo come una gemella separata da sua sorella alla nascita. Il Regno Unito era mia sorella, anzi , per meglio dire, mio fratello. Restavamo ore e ore, stese su quei bellissimi prati all’inglese, quasi sempre bagnati di brina fresca,sembrava un quadro bellissimo: io e Chiara a leggere Dare to Dream, ad ammirare le loro foto, circondate da poche facce riservate che passeggiavano lì intorno, persone che passeggiavano o leggevano giornali, lontani dal frastuono della città, il tutto contornato da un cielo grigio intenso che conferiva alla scena un non so che di poetico. Guardando le loro foto risentivo le loro voci, quelle che avevo sentito dal vivo e non quelle nelle cuffiette,al concerto mancavano ancora 2 settimane,ma non ce la facevo proprio a resistere. Volevo vederli. Ne avevo bisogno. Mi ripetevo :- Harry è il preferito di Chiara e il mio? Io ne ho uno ?? - Credevo che non ci fosse niente di male però mi sentivo come un vuoto. Lasciai il libro in mano a Chiara che aveva l’aria sognante, mi stesi a terra e chiusi gli occhi. ‘BUM’. La scena di Harry che mi fa capire dove ho sbagliato nell’arrabbiarmi con loro si ripetè nella mia testa per circa 100 volte, forse anche di più,capii che forse anche il mio preferito era Harry,però, mi sentivo un po’ in colpa nei confronti di Chiara. Continuai a ricordare fino a quando Chiara mi strattono facendomi tornare alla realtà. -Dimmi. -Non trovi che Louis dal vivo sia ancora più bello? Guarda questa foto,guarda i suoi occhi! Sono belli sì, ma quando li ho visti, mi sono sentita calamitata da lui, quello sguardo quel sorriso. Non è bellissimo? In un ‘nanosecondo’ nella mia testa pensai che forse Harry non era più il suo preferito, sorrisi dicendole: -Bhè ma non era Harry il tuo preferito? Non lo è più? -Scherzi, quel ragazzo è meraviglioso, io lo amo Cò, certo, come si può amare un cantante ovvio, però amo anche tutti gli altri.. mi hanno rubato il cuore, i loro sguardi, le loro voci, non li trovi sorprendenti? Io credo siano una delle invenzioni più perfette che la natura potesse creare, tutti, però Harry ha qualcosa in più. Il suo messaggio era ricco di significato, da vera Directioner ed io mi sentii piccola piccola per non esserci arrivata da sola. Certo aveva ragione, i loro sorrisi erano davvero mozzafiato, e gli occhi di Niall ? E il faccino dolce di Liam? o e sì, lo sguardo di Zayn , il suo atteggiamento, il suo tono di voce e il suo profumo, cavolo, me lo sentivo ancora addosso anche se nessun altro ci riusciva. Zayn, inciso sulla mia pelle , lo vedevo solo io. Forse e dico forse era lui il mio preferito. Non importava. Il giorno dopo saremmo andate a scuola e provai qualcosa di strano. Mi mancavano. Li avevo visti per un solo giorno. E, e , mi mancavano. La giornata passo così, su quel prato.. Poi tornammo in hotel e vidi un ragazzo. Gridai a Chiara : - E’ Niall! Gli corremmo dietro, il librò cadde , lo raccogliemmo e lo perdemmo di vista , ci guardammo intorno: -Dov’è -Non lo so, Lì lì, !! -Dove? -C’è Liam -Connie tu hai le visioni io non li vedo.. -Ti giuro che era lì. Mi guardò come se fossi stupida. -Li ho visti Chià, erano lì davanti a quel negozio, c’era Niall,Liam probabilmente da qualche parte c’erano anche gli altri. -Sì certo, ti pare che non li avrei visti anche io? Eravamo davanti la porta dell’hotel. Chiara fece un cenno con la testa come per dire di entrare. -Ma, ti giuro! Ho visto Niall poi, è caduto il libro e le foto che c’erano dentro.. e l’ho perso. -Ci abbiamo messo un secondo a raccogliere tutte le foto, non ci credo che se ne è andato in così poco tempo. -CHI? è???? Né io né Chiara avevamo parlato. -Chi avete visto? NIALL. Niall stava parlando con noi o_o -Niente,nessuno. Dissi io. -Bhè eravamo qui ad una conferenza, gli altri se ne sono andati e sono rimasto qui solo, stavo guardando la vetrina e poi sono entrato nel negozio, uscendo ho trovato questa per terra- Tese il braccio con una foto in mano. -Dietro c’è scritto ‘property of Connie call 333******9’ , ho realizzato solo dopo che ero davanti al tuo hotel, ti ho vista e bhè… tieni!- La presi e nel secondo in cui le mie mani sfiorarono le sue mi sentii le gambe cedere. Chiara gridò: -Grazie, resti qui per un altro po’? Rispose. -Scherzi? E’ tardissimo, devo trovare quei 4 e tornare a casa. Domani abbiamo le prove del concerto e sono davvero stanco.. ci verrete giusto? -GIUSTO! Non vediamo l’ora. Disse Chiara . Io ero immobilizzata. Ci salutò stampando un bel bacio sulla guancia ad entrambe e si allontanò. Chiara mi chiese scusa e con un sorriso immenso andammo in camera. Girai la foto che era caduta e lessi sopra la scritta ‘property of Connie 333******9’: Qui c’è il tuo numero, perciò posso prenderlo, se scrivo il mio tu mi chiamerai ? e poi un autografo ‘NIALL’ e poi più in basso un numero di cellulare. Mi sentii svenire. Ricordo solo di essermi addormentata stringendo la foto al petto un secondo dopo.

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Capitolo 10
*** Rendez-vous ! ***


Avevo il suo numero, ma che dovevo fare ? Avrei dovuto chiamarlo o no? Chiara continuava a dire di sì e cercava di sbirciare il numero, io le dicevo di no e finimmo per litigare. Non volevo che vedesse il numero, ne ero gelosa, forse ero anche un po’ eccessiva. Effettivamente era la mia migliore amica, ma che dovevo fare con un tale tesoro tra le mani ? Decisi di chiamare e chiamai Chiara ! Ci chiudemmo nel bagno della camera, non riuscivo a premere i tasti sul cellulare,lo passai a Chiara che invece riuscì a comporre il numero in pochissimo tempo. Ripresi il cellulare e lo fissai. Poi Chiara mi diede una spinta e io avviai la chiamata. -Oddio,oddio e ora ? Quando risponde che gli dico , parla tu,parla tu. Continuavo a dire a Chiara. -Non lo so digli che sono tutta la tua,nostra vita! -Ma non capisci ? Sono abituati a sentirsele dire queste cose, credo siano stanchi di fan urlanti, Chià, per me sono molto più che cantanti, voglio respirare la loro aria, toccarli e sentire che esistono, parlarci, di cose normali, sapere tutto di loro e sperare che siano un po’ interessati a me, alla mia vita, ho voglia di raccontargli come li ho scoperti, come ho iniziato ad amarli,che con la loro voce mi stregano ogni volta, che pagherei solo per starci un po’ di tempo insieme, così per ammirare dal vivo quei sorrisi. Non voglio urlargli contro se mai mi seguiranno su twitter, o se vogliono sposarmi. Oddio , effettivamente gli chiederei di sposarmi- scoppiai in una risata che fu interrotta da una voce metallica. -Cosa? Ma chi è Oddio, aveva risposto e aveva sentito tutto, sbiancai e scappai dal bagno lasciando il cellulare a Chiara. -Pronto, pronto. -So,sono Connie, cioè sono Chiara,cioè è il numero di Connie ma sono Chiara, Niall? -No, sono Zayn, Niall sta lottando con Louis per il cuore di Harry hhahahahahahaha ‘E ora che dico’? -Hhahahahahahahahhahahahah -Hai detto delle cose bellissime sai, è esattamente quello che vorremmo dalle nostre fan, poter condividere del tempo con loro,senza essere assaliti? Chiara non seppe se mentire o no,lo fece. -Grazie sono parole che mi vengono dal cuore… Zayn si accorse che c’era qualcosa di strano nella sua voce. Avevo sentito tutto origliando da dietro la porta così intervenni nella conversazione. -Non volevo che mi sentiste, stavo parlano con Chiara e ho avuto bisogno di sfogarmi. -Un momento, ma con chi sto parlando?Credevo di parlare con Chiara. Coprii il microfono del telefono. -Dio Chiara, perché devi sempre combinare questi casini, non ti sopporto quando fai così . Ero furiosa. -No,no sono Connie,deve esserci qualche interferenza. Provai a scusarmi così, mi credette, mi sentivo in colpa. -Bhè,Chiara Connie, chi tu sia sei stata dolcissima e mi, CI,piacerebbe realizzare il tuo sogno, abbiamo sempre voluto avere una conversazione NORMALE con una fan, voi siete sempre curiose di sapere come va la nostra vita ma non è tanto più particolare della vostra, a differenza che la vostra non è raccontata su internet. -Giuro che ora non vorrei sembrarti una stupida fan, ma non ce la faccio a non urlare. Cercai di trattenermi e uscì dalla mia bocca uno stridulo acuto. -Ahi! Ahahahah, sei tutta matta, sono sicuro che gli altri concorderanno nel vederci domani. C’è un parco qui vicino, non so se ci sei mai andata si chiama: Completai la frase. -Violet’s garden! -Bene lo conosci. Sono contento ! -Ne parlo con quei 4 e ti facciamo sapere ci stai ? Di nuovo quello stridulio. -Ehi , ehi calma è tutto ok. Siamo persone normali che ti credi? Anche a noi piace conoscere gente nuova. Il chiasso di sottofondo si era calmato da un po’ e appena Zayn finì quella frase, la voce di Niall si infilò nella conversazione. -Soprattutto se quel qualcuno sei tu. Arrossii , credendo di aver sentito male -Oooohohoooh. 4 voci che prendevano in giro un ragazzo . Però cavolo, avevo sentito bene? Speravo con tutto il cuore di aver capito bene. Chiara mi strappò il cellulare di mao e disse: -Ragazzi esisto anche io ! la voce di Louis dall’altra parte prese il sopravvento. -Tranquilla ci ricordiamo anche di te e del tuo splendido sorriso. di nuovo quel ‘Oooooooh’ Harry concluse la chiamata dicendoci: -Noi amiamo le nostre fan, siete fantastiche a domani. -Ciaooooooo! Ci guardammo e scoppiammo a ridere, poi scesero delle lacrime. Gioia. Che sentimento meraviglioso. Felicità. E un mucchi di altre sensazioni che provammo entrambe e che coronammo con un abbraccio. Passammo il pomeriggio a decidere come ci saremmo vestite e acconciate, mangiammo qualcosa e ballammo le loro canzoni fino allo sfinimento. Il concerto era vicino ma “l’appuntamento” lo era ancora di più !

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Capitolo 11
*** Indecisione. ***


L’appuntamento era alle 10:00 del mattino, in modo da non ritrovarci nel caos di Londra. Era sabato, con la nuova scuola non avevamo compiti. Non dormii o forse sì, ma al massimo per un’ora , ricordo solo che ad un certo punto sono entrata nella stanza dei miei genitori e ho avuto l’impulso di mettermi nel letto con loro , come quando si è piccoli, di solito lo facevo quando avevo degli incubi, ma in quel momento tutto sembrava un fantastico sogno, così rimasi sulla porta, a guardarli. Verso le 3 andai in cucina, preparai del thè e mi sedetti davanti alla finestra . Sorseggiando guardavo le stelle che si intravedevano nel cielo nuvoloso di Londra e pensavo a quanto fossi stata fortunata ad aver avuto un’occasione del genere. Le stelle presero l’aspetto di quei 5 ragazzi, iniziai ad ammirarle con più intensità. Erano quasi tre settimane che ero in Inghilterra, avevo parlato più volte con i 1D, avevo visitato tutta Londra e qualche paesino nei dintorni e tutto grazie a mio padre e mia madre, effettivamente non li avevo ringraziati abbastanza e a pensarci bene, non avevo passato molto tempo con loro. I sorrisi dei One Direction svanirono da quel cielo stellato e mi sentii un peso sul cuore… Io ero felice,ma i miei genitori? Stavano bene? Mi sentii tremendamente in colpa. Non volevo rinunciare al mio sogno, ma neanche alla loro felicità. Presi un foglio di carta una penna e iniziai a scrivere, una lettera,per loro. Ero indecisa su quale lingua usare, decisi di scriverla in inglese per fargli capire quanto fosse importante per me quel viaggio. Ci buttai tutte le mie emozioni su quel foglio, tutta la mia gratitudine, tutto il bene che gli volevo (voglio) cercavo di fargli capire però, che quella per me era un occasione irripetibile e speravo che mi potessero capire. Infine scrissi che appena avrebbero avuto un po’ di tempo libero li avrei raggiunti ovunque per stare con loro. Ovviamente non sapevano dei One Direction credevano che io e Chiara uscissimo con degli amici di scuola… glielo lasciai credere , non avrebbero capito. Nessuno,apparte Chiara capiva ciò che provavo. Forse neanche lei. E forse,neanche io. Firmai la lettera e tornai a letto. Erano le 4:30… Rimasi sul letto ad ascoltare le loro canzoni, a guardare le loro foto, l’autografo di Niall, a stringere il maglione che profumava di Zayn, ero stesa lì e pensavo alle loro voci, si fecero le 5 e forse lì mi addormentai , ricordo solo che avevo le cuffiette nelle orecchie e che improvvisamente si erano fatte le 7. Mi svegliai, mi feci un bagno rilassante, quelli in cui sei coperta di schiuma, mi asciugai i capelli e il rumore svegliò Chiara, intorno alle 7:45… Si fece una doccia io intanto ero di là a vestirmi ma improvvisamente quei vestiti che avevo scelto con cura il giorno prima mi sembrarono tremendamente inadatti così, sbuffano mi sedetti sul letto e mi guardai allo specchio, per un attimo ripensai a quando mi ripetei ‘sono brutta’ ma poi cacciai il pensiero non volevo che niente interferisse con quella splendida giornata che si presentava.. Erano le 8:30 Chiara era pronta. Io no. Presi un paio di jeans, una maglietta bianca e un cardigan beige, così, perché ce li avevo sotto gli occhi e credei che fosse l’abbinamento perfetto, era da me, ero me stessa. Era tutto perfetto. Andammo in bagno, ci truccammo e poi io mi feci una coda alta e misi dei grandi orecchini, Chiara aveva i capelli sciolti e un orecchino,con una piccola carotina. Era davvero bella. E io? Non lo so. Però avevo il cuore che mi batteva così forte che non riuscii a pensare ad altro oltre che mi sarebbe potuto venire un infarto ! Ci avviammo arrivammo alle 9:30, il trucco mi si era sbavato tutto,la coda era fatta male e per un secondo mi sentii orribile. Loro ancora non c’erano ma per non far vedere che eravamo in anticipo li aspettammo dietro ad una macchina. Eccoli. 9.55 , 5 minuti di anticipo che dolci, Chiara mi diede una spinta e poi li salutò, erano un po’ lontani da noi. Io mi sentii scoppiare,presi la matita dalla borsa a tracolla che avevo mi girai verso la macchina per specchiarmi e cercai di sistemarmi il trucco. Ecco che in quel momento sento dei passi che si avvicinano, mi fermo e una mano sulla mia spalla mi invita a girarmi. Liam. ‘Don’t need make up, to cover up’ Niall. Behind the way that you are is enoughh. continuarono a cantare, per me, tutti insieme, mentre salutavano anche Chiara . Cantavano, per me. Si avvicina Zayn. Ho il suo profumo era così buono. ‘I don’t know why , you’re being shy’ mentre cantava mi sciolse i capelli e mi tolse gli orecchini, fece un sorrisetto delizioso , uno dei suoi e poi disse: -Bhè volete vedere il nostro posto segreto ? Niall farfugliò qualcosa all’orecchio di Liam che in quell’istante chiamò Zayn. Chiara rispose per entrambe : -Certo. Dov’è dov’è ? Fu Harry a risponderle: -Vieni qui, non è lontano. Lei si avvicinò a lui e ci incamminammo. Zayn si era allontanato da me e per qualche motivo, ci rimasi male. Si avvicinò Niall con le mani in tasca , continuammo a camminare poi cercò di iniziare una conversazione: -Come va, sei felice ? Sai stai molto meglio senza trucco. Arrossii ed ebbi la sensazione di andare a fuoco, ma non facevo altro che cercare Zayn con lo sguardo. Continuammo a camminare e Niall cercava davvero di parlare con me ma ero fredda. Non seppe più che dire,ma da dietro un cespuglio si sentì la voce di Louis: -Siamo arrivati ! Erano tutti avanti a noi di qualche decina di metri. Niall,respiro forte e poi mi prese la mano. Impazzii. Arrivammo al cespuglio con calma, senza dire una parola, senza guardarci negli occhi, senza lasciarci la mano. Credevo di essere in paradiso,io e Niall mano nella mano, e poi, -Wow ma è meraviglioso. Gridai guardando il posto dove ci avevano portate. Tutti si girarono e Niall mi lasciò la mano. Mi sentii il cuore gelare, ma si avvicinò Liam e mi iniziò a raccontare come avevano scoperto quel posto così non ci pensai. Parlò ,parlò ma io non feci altro che guardare Niall e Zayn da lontano, Liam parlava io pensavo.

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Capitolo 12
*** Noisy ***


Liam parlava io pensavo, la sua voce era bellissima, come lui d’altronde ma io ero distratta, se ne accorse. -Chi dei 4 ? Non lo sentii. -Connie -Sì , cosa, scusa stavo… pensando! -Me ne sono accorto, chi ? -Cosa? -Connie ! Pronunciò il mio nome come se fosse mio padre, la sua voce era così protettiva nei miei confronti e i suoi occhi, trasmettevano qualcosa di forte . -Di cosa stai parlando? Louis si avvicinò verso di noi. -Avete intensione di restare qui tutti soli? Lì ci stiamo divertendo ! Provai a rispondere ma intervenne Liam: -Stiamo parlando! -Calm down curly . Harry stava scherzando con Zayn: -Ti ho sentito ! -Scusa amore Ribatté Louis dirigendosi verso di lui e lasciandoci nuovamente soli ! Ero incredula, ero lì, ero io, ero innamorata, ma di chi? Di tutti e cinque o forse di… -Connie, tornando a noi ! -Liam… - Ci sembra di conoscervi da anni, ieri sera eravamo tutti frenetici di incontrarvi, c’è siete come tante altre fan però avete qualcosa in più e ricordo che ieri, non abbiamo mai nominato questa parola, fan intendo, eravate Connie e Chiara ed eravamo eccitati di incontrarvi oggi. I miei occhi brillarono, poi sussurrando, Liam continuò -Alcuni più di altri … -Cosa! Esplosi io -Niente, anzi, non farmi cambiare discorso Connie , dimmi a chi stai pensando di noi, perché è importante! -E’ importante per me non per voi, preferisco tenerlo per me che sentirmi rifiutata ora che il mio sogno si è avverato. -Non ci sono in gioco solo i tuoi sentimenti, se possono essere chiamati così.. -Eh, oh, wow … credo che ora dovrei aprirmi con te vero, sai mi fido di te, anche se non ti conosco da tanto, oddio effettivamente so moltissime cose di te, ma internet è un falso amico, tu sembri vero. -Posso essere dolcissimo ma non voglio che le persone intorno a me siano tristi quindi Connie, ti prego, dimmi a chi pensi. - Sai, voglio davvero essere sincera , non lo so, è strano però.. vi ho sognati tutti per così tanto che ora, ho paura di scegliere, però i suoi occhi , il suo sorriso .. -Di chi stai parlando…? *DrinDrin* Squillò il cellulare, in quel momento, in quel momento in cui i miei occhi erano lucidi e il mio cuore era pronto ad aprirsi, in quel momento in cui Harry e Louis scherzavano con Chiara, Zayn e Niall chiacchieravano e ridevano ed io ero lì con Liam che mi ascoltava, mi parlava , mi chiedeva la sua fiducia e io volevo dargliela, il cellulare squillò e non potei fare altro che rispondere: -Buongiorno Mamma -Connie, amore mio, io e papà abbiamo letto la tua lettera, sei dolcissima, non devi preoccuparti, noi ti amiamo e ti abbiamo portato qui per farti realizzare il tuo sogno, però hai ragione ci piacerebbe passare un po’ di tempo insieme, se ci dici dove siete vi veniamo a prendere, andiamo a fare un po’ di shopping in centro. NO! Non oggi, non ora, non seppi che rispondere ma poi trovai le parole e mia madre ci venne a prendere. -Liam.. -No Connie, non cercare scuse ora! - LIAM … non lo so, credi che mi sia dispiaciuto stringere la mano di Niall ? Ma credi anche che io non vada a dormire tutte le notti con il maglione che profuma come Zayn ? Credi che sia tanto facile mettere in chiaro i sentimenti, io , io non lo so , mi dispiace. Abbassai lo sguardo, poi gli diedi un bacio sulla guancia , da lontano chiamai Chiara che salutò tutti e venne via con me. Non li avevo salutati. Ridicola. Stupida. La mia vita era lì e non l’avevo neanche salutata. Passai un pomeriggio orribile , fingendo un sorriso con i miei e ripensando alle parole di Liam e alle mie ! Aveva ragione, dovevo mettermi le idee in chiaro, così una volta tornati in albergo riguardai tutte le foto, parlai con Chiara stetti in silenzio a pensare ma niente, la confusione era ancora nella mia testa, completamente ! Uscii dalla stanza e mi sedetti in ascensore, andai all’ultimo piano e poi restai lì aspettando che le persone prenotassero il piano, finalmente si fece un po’ di chiarezza nella mia testa, non molta, ma abbastanza da capire cosa volevo. Zayn.

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Capitolo 13
*** Just a name. ***


Zayn. Che dovevo farmene di questo nome ? Zayn. Ne ero gelosa, ma si può essere gelosi di un nome? Rimasi ancora lì seduta in ascensore a chiedermi a cosa sarebbe servito capire che per Zayn io provassi qualcosa di diverso. Certo, qualche parola, momenti indimenticabili passati con lui, con loro, ma sarebbero comunque rimasti i One Direction e io sarei rimasta solo una fan, Giusto ? Passò qualche giorno e finalmente la sera prima del concerto. No, detto così forse non rende l’idea, stava per arrivare il giorno, o meglio la sera , in cui mi sarei sentita finalmente viva dopo tanto tempo, dopo la rottura con Matteo. Questo viaggio mi aveva solo fatto bene, i One Direction mi facevano bene, Louis,Harry,Liam,Niall e Zayn. Di nuovo quel nome, continuava a ripetersi nella mia testa. Perché Liam mi aveva spinta a decidere , e poi, decidere cosa, un nome, una persona, parlava dei sentimenti di qualcuno, ma io, Connie, una stupida fan italiana come potevo interessare a un perfettissimo membro dei One Direction. Effettivamente non ci avevo ancora riflettuto abbastanza, ancora non avevo dato valore alle parole di Liam “Non ci sono in gioco solo i tuoi sentimenti”. Sentimenti, neanche a questo avevo pensato, che sentimenti provavo ? Come si chiamano i brividi che ti percorrono la schiena quando stringi la mano di qualcuno (Niall), come si chiama quella voglia irresistibile di sentire di nuovo il suo profumo, di guardare i suoi occhi, di ammirare semplicemente i suoi modi di fare (Zayn). Io non gli avevo dato un nome a questo sentimento, non ci avevo pensato. Meno di 24 ore al concerto. Non mi andava di pensarci. Però ci pensavo. - Come ti vestirai ? E cosa gli diremo quando saremo nel backstage ? E se le altre Directioners sono antipatiche, CONNIE, domani sera andremo al loro concerto. Io ancora non ci credo. Avevo un espressione assente, pensavo ed ero piuttosto triste , ma a quelle parole , al suono di quelle lettere messe una dopo l’altra ‘c o n c e r t o’ improvvisamente mi spunto un sorriso sulla faccia, uno di quei sorrisi che più che farli con la bocca,li fai col cuore, quelli che ti vengono spontanei,quelli che sono incontrollabili, che non te ne accorgi ma te li ritrovi stampati sulla faccia che ti illuminano il viso. E poi mi sentii come uno di quei manga giapponesi con gli occhi che brillano , mi girai e strinsi forte forte a me Chiara, che non capì il perché ma non esitò a stringermi forte. Quella notte non dormimmo, la camera sembrava un campo di battaglia, vestiti ovunque, un cartellone a cui stavamo lavorando, per terra completamente ricoperto di pennarelli, la nostra carota gigante, Dare to Dream sul letto, e noi due, noi due in quel mondo che non ci sembrava neanche il nostro, non ci sembrava neanche vero. Sembrò un’azione programmata, ci lasciammo cadere sul letto , a guardare il soffitto, a rivivere ogni singolo momento passato con loro, dal nostro incontro al saloon, alle foto fatte di nascosto, al numero di Niall e al nostro incontro qualche giorno prima. I sogni sono preziosi , sono tesori di cui siamo gelosi, li vediamo luccicare sotto i nostri occhi e abbiamo paura di rovinarli. Avevo paura di rovinare il mio sogno dopo aver fatto quella scelta, dovevo chiarirmi le idee e pensai che andando al concerto tutto sarebbe stato più chiaro. Non fu così.

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Capitolo 14
*** Tanta confusione da togliermi il respiro. ***


La luce del sole entrò nella nostra stanza, svegliandoci. Il sole a Londra era già una conquista eccezionale senza contare il fatto che ‘IL GIORNO’ era arrivato.
Avrei voluto stare bene,avevo tanta di quella confusione per la testa che mi era difficile persino sorridere. Quando mi svegliai Chiara era per terra a finire il nostro cartellone,
la vidi come non mai, sembrava una bambina fragile e felice, indossava una maglietta bianca con delle frasi delle canzoni dell’album Up All Night, davanti , e dietro una stampa di una nostra foto fatta appena arrivate a Londra con Dare to Dream tra le mani .

La invidiai per un po’ , la vidi così bella e serena mentre io ero nervosa, continuavo a pensare a Zayn a quanto stessi aspettando il momento di poterlo incontrare dopo un po’ di tempo, pensai a quanto mi era sembrato impossibile poterli conoscere quando ero ancora in Italia e adesso mi sembrava tutto così assurdo, solo 4 settimane e loro sarebbero tornati un sogno.
Addio Zayn.
Addio One Direction.
Non potei fare a meno di pensarci e così, scoppiai a piangere e corsi in bagno.
Chiara mollò tutto , corse da me e stupita mi chiese cosa avessi.
Avrei potuto spiegarle quello strano processo che stava avvenendo nella mia testa, avrei potuto raccontarle delle parole di Liam, dei sentimenti che provavo per Zayn e quella strana vocina che continuava a ripetersi nella mia testa, quella vocina che mi ripeteva un nome,Niall e nella mia testa suonava così bene, così bene se accanto a quello ci mettevo il mio di nome.
Le risposi che ero felice. Di tutto. Del concerto. Delle avventure. Di aver incontrato i One Direction.

Era incredibile come capisse sempre il momento giusto per abbracciarmi, lo fece e io sentii che quello era il momento di darle spiegazioni.
Le spiegai tutto e lei mi guardò perplessa:
- Hai dato per scontato che i sentimenti del ragazzo fossero quelli di Niall.
-Cosa intendi ? E’ stato lui ha prendermi la mano, li ho visti i suoi sguardi.
- Credo che tu ti sia innamorata di lui e abbia frainteso i suoi gesti, gli sguardi, gli sguardi magari li hai sognati e chissà perché ti ha stretto la mano, che poi io non me ne sono neanche accorta. Forse Zayn ti piace e capisco anche il motivo e capisco persino i tuoi sentimenti perché sono gli stessi che io provo per Harry, bhè, forse lui non ti è indifferente , però perché notare quegli atteggiamenti di Niall che solo tu hai visto ?
- Tu non capisci, Liam mi ha parlato di sentimenti di qualcuno del gruppo, chi altro potrebbe essere ?
- E’ arrivato il momento.

‘Il momento per cosa ?’non capii, non parlai la guardai e la mia faccia si trasformò in un enorme punto interrogativo , avevo smesso di piangere e mi girava la testa, continuavo a non capire, Chiara era uscita dal bagno e quando tornò aveva qualcosa in mano.
UNA LETTERA.
-Mi ha fatto promettere di dartela solo quando sarebbe stato il momento giusto, prima del concerto ma il più tardi possibile, mi ha detto che avrei dovuto spiegarti quello che prova ma credo che quella lettera parli da sola.
- Ma chi ?
-LEGGI!
Uscì di nuovo dal bagno e io rimasi sola con quella lettera. La aprii e iniziai a leggere, c’erano poche parole ed io rimasi a fissarle incredula.
No , non chiedermi cosa sia, so solo che con te tutto è diverso ti vedo ridere e mi sento subito meglio, siete fantastiche e parliamo spesso di voi, ma sei tu che rimani nei nostri pensieri anche dopo aver parlato. Almeno nella mia di testa.
Firmato, L.

FIRMATO L. !!!
Era tutto così assurdo, quelle parole meravigliose, era già strano che fossero riferite a me, e poi quella firma.
L, Louis ? Liam ? Cavolo.
Pensavo che tutto sarebbe stato più chiaro e invece era tutto ancora più contorto.
Chiesi a Chiara e lei mi disse che avrei dovuto aspettare il concerto per capire i sentimenti di chi avesse scritto quella lettera, mi disse che non sempre esiste l’amore a prima vista, ma che per qualcuno dei One Direction era accaduto, disse ‘qualcuno’ e non ‘uno ‘, mi sentii così terribilmente lusingata e senza capirne il motivo, avrei voluto correre da loro e dirgli : ‘SONO SOLO UNA FAN,NIENTE DI PIU’ ‘.
Ma poi mi fermai a pensare a quanto potesse essere assurdo piacere a più di un membro dei One Direction anzi no, quanto potesse essere bello piacere a Niall o Zayn, o Harry, o Louis, o Liam.
Ebbi una spece di svenimento per l'ansia e quando mi risveglai erano quasi le 15:00 , dovevamo essere davanti all'arena per le 13:30 e quindi eravamo in ritardo per prendere i posti migliori.
Mia madre mi guardava preoccupata e mi disse che forse sarebbe stato il caso di non andare al concerto. Spalancai gli occhi e quasi mi uscirono le lacrime, così si convinse a non infrangere il mio sogno e mi lasciò in camera a riposare.
Ovviamente non riposai, mi fermai solo a pensare:
E a me chi piaceva? Pensavo di esserne sicura, ma poi il discorso di Chiara su Niall, la lettera, tutto era così confuso e non potei capirci niente fino a quando non arrivò quella sera.
E io, io davvero non mi sarei mai potuta aspettare che sarebbe andata così.

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