Hershel Layton e il Custode dei Desideri

di JKEdogawa
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Casualmente a Scotland Yard ***
Capitolo 2: *** Rivali a non finire ***
Capitolo 3: *** Seguire una pista ***
Capitolo 4: *** Sorrisi, pensieri e incontri ***



Capitolo 1
*** Casualmente a Scotland Yard ***


La Gressenheller University era molto rinomata per gli studenti presenti e i professori qualificati, gli ambienti grandi e ben tenuti, gli scienziato preparati che uscivano dai corsi. Tra questi c’era un professore di archeologia di nome Andriw Schrader che insegnava a un giovane Hershel Layton, un organizzatissimo Clark Triton, un’energica Antonia Salieri, uno schivo Paul Revange e un misterioso Philip Rigret.
- Ora… chi mi sa dire la differenza tra un Triceratopo e un T-Rex?- chiese l’insegnante ai suoi allievi
- Il primo è erbivoro, mentre il secondo è carnivoro!- rispose spigliato Philip alzando la mano poco prima di Hershel
- E' altresì vero che il primo cammina su quattro zampe mentre il secondo su due!- aggiunse il secondo studente ricevendo un'occhiataccia dal compagno
- Non dimentichiamo che il primo ha un corno, mentre il secondo no!- sottolineò Clark
- Ottimo! Antonia, Paul perché non partecipate mai? E pensare che siete i più grandi!- disse l'insegnante. I due non risposero -Comunque, complimenti invece a voi che continuate a seguire e a essere preparati!- non tutti sembravano contenti delle lusinghe.
- Che lezione interessante oggi!- sorrise Hershel stiracchiandosi mentre uscivano dall'università
- Già... molto interessante...- rispose seccata Antonia
- Da quel che posso capire a te non piace l'archeologia!-
- Esatto! Siamo nell'era moderna, inoltre a livello lavorativo è uno dei più precari!-
- E allora perché continui a venire?-
- Ovvio! Io non butto via gli anni di studio ne i soldi! Se trovo un lavoro però me ne vado!-
- Contenta tu...- sopraggiunse Clark- Come sta’ tua figlia, a proposito?-
- Bene! Adesso è da mia madre, la vado a prendere e stò con lei il pomeriggio! Paul, mi accompagni?-
- Certo! Anche io devo venire in quella direzione...- rispose il compagno- E Philip?-
- E' già andato dalla parte opposta! Non si ferma mai quel ragazzo!- spiegò Clark
- E' strano... come un enigma complicato!- sottolineò Hershel.
Il gruppo iniziò a camminare lungo la via con la strada sulla sinistra
- Sbaglio o anche Hershel deve venire vicino al centro di ricerca!?- chiese Antonia con un sorriso sicuro, come una persona che la sa lunga
- Em... veramente... ecco... io...- iniziò il ragazzo arrossendo
- Dai! Dimitri e Claire saranno felici di vederti!-
- Se lo dici tu...-
- A questo punto vengo con voi! Non mi perderei la scena per nulla al mondo!- sorrise Clark
- Quale scena!?-
- Andiamo! Sei già rosso come un peperone!- gli dette una gomitata Antonia
- Tu quando pensi di sposarti con Dimitri!?-
- Appena trovo lavoro mi sistemo!-
- Non sembra che hai aspettato per altro!-
La ragazza arrossì e velocizzò il passo. Certo, avere una figlia di 3 anni a carico a 26 anni non era stata una grande idea. Ma era stato uno di quei segni che aveva come scontro nei confronti di sua madre. Antonia non si faceva mettere i piedi in testa, Antonia aveva fatto archeologia per un idea della famiglia e ora non ne voleva sapere più, Antonia era stata con Dimitri Allen e aveva avuto una figlia tre anni prima, Antonia si batteva per tutto e tutti. Scosse i lunghi capelli neri e ribelli, poi guardò Paul incerta.
Paul era come lei, solo che aveva deciso di fare archeologia per curiosità, poi si era buttato sulla scienza e sulla meccanica. Continuava i corsi non si sapeva il perché e aveva legato molto con Antonia forse per il fatto che erano molto simili, a cominciare dall'età. La loro era una grande amicizia, come quella tra Hershel e Clark.
Hershel era un brillante studente, ma alquanto disorganizzato. Il suo appartamento era sempre ingombro di carte, libri e appunti. Ritagli di giornale, quadernetti e tacquini appoggiati alla benemeglio sugli scaffali strapieni. In compenso era un appassionato di enigmistica come pochi e un vero gentiluomo inglese. Collezionista di bustine di the e preciso alle 5 del pomeriggio con la sua tazza al mughetto o alla vaniglia. Solo lui sapeva perché aveva scelto archeologia e forse l'avrebbe tenuto sempre per se.
Clark era tutto il contrario. Aveva scelto archeologia per la sua passione per la geologia, teneva tutto in un ordine maniacale e si era già sposato da un anno. Anche lui brillante e acuto di certo preferiva la vita tranquilla di un ufficio in ordine piuttosto che la frenetica corsa alla ricerca di misteri ed enigmi irrisolti. Eppure si era trovato molto bene con la compagnia di Hershel.
L'ultimo del gruppo era Philip. Non si conosceva molto di lui: stava molto per i fatti suoi, chiuso nella lettura di un qualche manuale di archeologia. Si lanciava molto, forse troppo, negli studi e cercava sempre di essere il migliore. Parlava solo per le interrogazioni, ma non si apriva con nessuno. Era il più piccolo del gruppo, eppure ragionava come uno molto più grande della sua età.
arrivarono nei pressi del centro di ricerca e qualcosa attirò la loro attenzione, o meglio... qualcuno.
- Scusate... veloce Dimitri! Dobbiamo arrivare al commissariato in tempo!- disse Claire passando tra di loro senza riconoscerli
- Aspetta! Scotland Yard non è di la!- la rimproverò il collega, anche lui ignorando il gruppo di universitari
- Sbaglio o quelli erano Dimitri e Claire?- chiese interdetto Paul
- Hanno detto che dovevano andare a Scotland Yard...- notò Antonia
- Sì, ma perché?- domandò Clark
- Scopriamolo no!- sorrise Hershel correndo dietro allo scienziato e all'assistente
- Aspetta! Ah! Sei il solito!- anche Clark iniziò a correre
- E noi che siamo, invisibili!?- s'offese Paul
- Tu va pure! Io semmai vi raggiungo dopo con Giogia!- sorrise Antonia continuando a camminare nella direzione opposta
- C'era anche Dimitri!-
- Vi raggiungo dopo, promesso!-
- Ehi, voi!- gridò Paul correndo dietro ai compagni
Claire era l'assistente del centro di ricerca, una ragazza di 24 anni con gli occhiali che studiava fisica. Intelligente, introversa ma aperta con le persone che considerava simpatiche. Possedeva un'eleganza tutta personale che piaceva a molte persone, tre di nostra conoscenza.
Dimitri era uno scienziato del centro di ricerca molto colto che lavorava con Claire e Bill Howks. Era il compagno di Antonia, con cui aveva anche fatto una figlia, eppure i suoi occhi erano caduti su un'altra donna, d'altrettanta bellezza, solo più semplice rispetto alla madre di sua figlia.
- Potevate anche non seguirci!- si lamentò Claire guardando Hershel ansante- Comunque Paul, se proprio lo vuoi sapere...-
- Paul!? Ma io sono Hershel!- la corresse il ragazzo con quel poco fiato che aveva
- Hershel... oh... scusa!- arrossì la ragazza trasformandosi improvvisamente- Em... siamo qui perché c'è stato un furto al centro di ricerca!-
- Che tipo di furto?- s'informò Clark
- Sono informazioni top sicret del centro! Ci dispiace!- spiegò Dimitri
- VI HO DETTO CHE L'HANNO RAPITA!- si sentì gridare
- Certo ragazzino! E dovremmo credere a te!?- disse un agente portando un bambino di 10 anni per la collottola
- Vi dico che l'ho vista! Era tutta tesa, poi quel signore con il mantello le ha messo una mano davanti alla bocca e lei è caduta priva di sensi!- rispose il ragazzino cercando di divincolarsi. Aveva un cappellino marroncino che gli stava per cadere a causa dei movimenti che faceva
- Mi perdoni per l'invadenza, ma di cosa stà parlando questo ragazzino?- chiese Hershel
- Oh, no... ma non sa farsi gli affari suoi!?- bisbigliò Dimitri
- Questo bambinetto insiste che ha visto una ragazzina essere rapita mentre lui era per strada!- spiegò la guardia
- Vi dico che è vero! Quella ragazza dai capelli castani è in pericolo!- continuò il ragazzino
- Precisamente dove?- chiese Hershel
- In Midland Road, signore!-
- Il ragazzo dice il vero!-
- E come fa a dirlo lei!- s'intromise l'agente
- Semplice: le sue scarpe sono sporche di fango, e sappiamo tutti che Midland Road è ancora sterrata. Contando anche che ieri ha piovuto probabilmente il ragazzino si è sporcato nelle pozzanghere che si sono formate!-
- Esatto! Penso che lei fosse appena uscita di casa, perché un portone si stava chiudendo!-
- Quanti anni ha la ragazza?-
- Sei in più di me più o meno!-
- Quindi una sedicenne è stata rapita in Midland Road da uno sconosciuto… interessante!- sfoderò un lieve sorriso soddisfatto
- Oh no! Quel sorriso è un pericolo… Hershel non…- iniziò Clark
- Abbiamo un bel mistero per le mani!-
- … dire quello che hai appena detto!-
- Come ti chiami ragazzino?-
- Clive, Clive Cussler!- rispose spigliato il ragazzino con aria sicura
- Bene, Clive… avremo bisogno del tuo aiuto!-
- Non vorrai davvero Hershel…- chiese Claire preoccupata
- È dovere di un gentil uomo aiutare una fanciulla in pericolo…-
- Coff… ragazzi! Baciatevi direttamete!- disse Clark beccandosi due fulminate da Paul e Dimitri
- Em… allora! Inizierei da Midland Road le indagini!- rispose Hershel distogliendo lo sguardo e arrossendo- Scusi, agente, ma avremmo bisogno del ragazzo!-
- Certo signore… lei si chiama…?- chiese l’agente
- Hershel, Hershel Layton!-

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Capitolo 2
*** Rivali a non finire ***


Un atteggiamento tipoco di Hershel era quello di partire per una direzione senza avvisare gli altri della destinezione. A volte non si voltava nemmeno a guardare se qualcuno lo stava seguendo o se chi lo seguiva gli stava al passo. Clark portava pazienza visto che erano amici, ma Paul e Dimitri appena usciti da Scotland Yard erano andati verso il centro di Ricerca.
"Non vedo Giogia da stamattina!" aveva spiegato Dimitri
"Io e Antonia volevamo ripassare assieme!" aveva aggiunto Paul
Così i due si erano allontanato non prima di aver convinto Claire a tornare al centro di ricerca per il furto. La ragazza si era allontanata di malavoglia dai due universitari e dal bambino, ma poi incrociando lo sguardo di Hershel era diventata rossa ed era corsa via seguendo Dimitri e Paul.
Il piccolo Clive, invece, indicava la strada con disinvoltura e piacere nel sentirsi utile alle indagini. Essere ascoltato da qualcuno di adulto diverso dai suoi genitori gli regalava nuova carica, anche se ciò comportava il non accorgersi dello sguardo di Clark. Il ragazzo, infatti, continuava a fissarlo con aria pensierosa. Non semprava preso dall'iniziativa di Hershel, c'era abituato, ma sembrava più in ansia per un'altra notizia che gli era pervenuta qualche giorno prima. In particolare sembrava Clive a destabilizzarlo.
- Tutto bene Clark?- domandò Hershel notando la faccia contrita dell'amico
- Oh... em... sì...- rispose come risvegliato da un sogno. Scosse un po' la testa e sorrise, ma appena Hershel voltò lo sguardo ritornò serio.
Proseguirono per un lungo tratto di strada, ma quando arrivarono in Midland Road ebbero un'amara sopresa, sopratutto il giovane Layton che iniziò a fremere di collera.
Due ragazzi della loro età stavano in Midland Road e analizzavano ogni impronta nel fango. Uno era alto dai capelli corvini e l'aria intelligente, oltre che un po' narcisista e dall'aspetto trasandato. Il secondo sembrava uno studentello dell'università vagamente più serio del primo con i baffetti e i capelli biondi e corti ben pettinati. Hershel si fermò a guardare i due e sembrò digrignare i denti. Neanche Clark l'aveva mai visto così arrabbiato.
Dopo un respiro profondo Hershel disse cercando di non essere scortese:- Noto che continui a non curarti, Sherlock!-
- Guarda chi si vede! Il damerino che si atteggia a Detective!- gli rispose il primo con la stessa acidità e alzando lo sguardo. I due si fulminarono, come cani pronti a sbranarsi.
- Come mai sei qui?-
- Lestrade mi ha chiesto d'indagare, pare che una ragazzina sia scappata di casa...-
- Non è scappata di casa!- intervenne Clive- E' stata rapita!-
- Immagino che gli abbia instillato tu questa idea, Hershel!-
- Mi dispiace, ma se devi investigare fallo bene! Questo ragazzino è testimone oculare di un rapimento avvenuto in questa strada poche ore fa!- spiegò l'universitario
- Alt! Voi due vi conoscete?- domandarono in coro Clark e l'altro ragazzo, per poi voltarsi e guardarsi meglio.
- Scusate il comportamento del mio amico, Io sono John Watson!- rispose lo studente
- A questo punto le presentazioni sono d'obbligo! Io sono Clark Titon e il piccoletto è... EHI!- disse Clark prima che Hershel lo tirasse per un braccio
- Non è il modo migliore per continuare l'indagine!- bisbigliò l'amico- Non dobbiamo aiutare la concorrenza!-
- Concorrenza?-
- Quello è Sherlock Holmes, alias "io non ho buone maniere, ma la mia mente è superiore".-
- E come lo conosci?-
- Eravamo al liceo assieme. Non ci siamo mai sopportati. Che io sappia fa il detective privato, sono poco convinto che Lestrade gli abbia chiesto d'investigare. Vorrebbe dire che Scotland Yard è caduta in basso!-
- Scusate voi due!- tossi Sherlock- Non è buana educazione parlare alle spalle!-
- Parla quello che di educato ha solo il comportamento da latin lover con le ladre!-
- Come scusa? Stai insinuando che stò con una criminale? Perché se è così t'informo che io non mi fido delle donne IN GENERALE!-
- Holmes! Calmati adesso!- s'intromise John- Credo di aver visto un indizio laggiù!-
Con ciò spinse via l'amico bisbigliando "Scusatelo...".
Clark si mise a osservare Hershel che faceva respiri profondi per calmarsi. Clive intanto si era allontanato e aveva raggiunto una porta dall'altra parte della strada, poi aveva iniziato a suonare tutti i campanelli.
- Ehi! Cosa combini!- gli disse il giovane Layton accorgendosi di ciò che stava facendo
- La ragazza è uscita da qui, quindi da uno di questi appartamenti!- rispose spigliato Clive
- Sì, ma uno alla volta! Così non sai chi risponderà!- spiegò cortese Clark
- Oh...-
- CHI ROMPE LE SCATOLE!? SIETE DEI TEPPISELLI, VERO!?- tuonò una voce dal citofono
- Scusi signore...- s'affettò a dire Hershel- Stiamo conducendo un'indagine sulla scomparsa di una ragazzina...-
- Sapete qualcosa di Emmy?- chiese una voce femminile preoccupata
- Ritengo si chiami così, signora... è per caso sua figlia?-
- No, sono sua zia! Sapete qualcosa?-
- Non molto, ma se ci potesse indicare il nome...-
- Si chiama Emmy, Emmy Altava! Aspettate che scendo!- apparve dalla porta una giovane donna sui 30 anni, gli occhi calamitisi e i capelli lisci e castano scuri. Era molto pallida, ma la sua voce era straordinariamente calma- Pensavo di trovare degli agenti, non due 25enni e un bambino...-
- Stiamo aiutando la polizia nella ricerca di sua nipote...- spiegò Clark- E il ragazzino ha visto Emmy qualche ora fa...-
- Tre ore fa? Ma a quell'ora era appena uscita di casa, me lo ha detto mia sorella!-
- Infatti l'ho vista qui davanti! Emmy è stata rapita da un uomo con un mantello qui davanti...- s'intromise Clive con fermezza
- Cosa? Io pensavo che fosse scappata! Insomma, stamatina ha litigato con Kathrin... em... sua madre!-
Herhsel iniziò a riflettere. Effettivamente la fuga era giustificata così, ma restava il problema della testimonianza di Clive. Guardò il bambino e si abbassò. Gli appoggiò una mano sul collo e lo guardò serio negli occhi.
- Hai detto la verità prima?- chiese l'universitario
- Sì signore!- rispose sicuro Clive con sguardo fermo
- Molto bene... anche se sarà da tenere molto da conto il fatto che aveva litigato con la madre... ma ora andiamo, ho la sensazione che scopriremo qualcosa di bello al centro di ricerca!-
I tre "pseudoinvestigatori" si congedarono e ricominciarono a camminare.
- Di la verià, Hershel! Ci vai per Claire...- sorrise malizioso Clark
- Che? No!- arrossì l'amico- E' puro piacere di risolvere questo mistero...-
- Gli adulti... non li capirò mai!- scosse la testa Clive

Due figure scure stavano su un tetto come dei gatti. Una era sicuramente una donna dai capelli neri e lunghi che volavano al vento, mentre l'altro era un uomo con uno strano cappello in testa e un mantello scuro che oscillava come una bandiera. Lei era seduta, mentre lui era impiedi.
- Quel Layton è furbo!- notò l'uomo accennando a un sorriso- Non ha fatto un gesto qualsiasi con quel ragazzino...-
- A quanto pare la situazione si fa interessante. Credo che ci sarà da divertirsi...- aggiunse la donna


Ciao a tutti!^^
Che dire... la situazione inizia a complicarsi, ditemi se corro troppo... ma ritengo di no...
Dunque... non pensate che non mi piaccia Sherlock Holmes, anzi, lo adoro.... ma la voglia di farlo rivale liceale di Layton era troppo forte! XD
Ma chi saranno le due persone sul tetto che spiano i nostri eroi? Cosa preoccupa Clark?
Lo scoprirete nel prossimo capitolo!^^
Grazie per le recensioni:
Sherry Myanokiara4thebest
Al prossimo enigma!^^
JKEdogawa

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Capitolo 3
*** Seguire una pista ***


Corsero per un po', poi s'infilarono in un cunicolo e si appoggiarono al muro ansimando.
- TU SEI MATTO!- urlò Clark riprendendo fiato
- Zitto, ci sente...- bisbigliò Hershel anche lui con il fiatone e cercando di guardare la strada principale. Un omone alto due metri e grande come un armadio stava guardando attentamente la via appena abbandonata dai due universitari, dirigendosi velocemente nella loro direzione. Clive per fortuna era tornato a casa, ma avevano appuntamento per il giorno successivo.
- Spiegami come ci siamo finiti in questa situazione!- chiese Clark- Perché quell'uomo ci stava seguendo?-
Tre quarti d'ora prima...
- Forza!- esortò Hershel sventolando la mano e ricominciando a camminare- Se chiude siamo fregati!-
Clark e Clive erano rimasti indietro al terzo incrocio dove l'universitario aveva girato e dove, come suo solito, non aveva controllato se gli stavano al passo o no. Così si erano persi e lui aveva proseguito per un'altra strada. Fortunatamente si erano incrociati più avanti, ma il distacco tra Hershel e gli altri due era enorme.
- Se mettesse così tanta energia nel risistemare lo studio!- bisbigliò Clark cercando di raggiungere l'amico
Il centro di ricerca apparve davanti a loro, con grande sollievo di tutti. Clive guardò l'orologio che aveva al polso e fece un esclamazione di sorpresa, poi iniziò a correre avanti.
- EHI!- esclamò Hershel seguendolo
- SCUSATE SIGNORE, MA DEVO TORNARE A CASA!- rispose il bambino voltandosi un attimo senza fermarsi
- DOMANI CI POSSIAMO RIVEDERE?- chiese Clark con sorpresa dell'amico. Non aveva mai partecipato così attivamente alla soluzione di un mistero
- CERTO! ABITO QUA VICINO! DAVANTI AL PALAZZONE DA CUI SI SENTONO PICCOLE ESPLOSIONI, VA BENE?-
- VA BENE, ALLE 5 DEL POMERIGGIO!- l'universitario non staccò gli occhi da Clive fino a che questo non si fu infilato in un palazzo adiacente al Centro di Ricerca.
- Quel ragazzino ha una strana influenza su di te...- notò Hershel, poi sorrise- E mi piace! Finalmente ti piacciono i misteri!-
- Eh... già...- fece un sorriso tirato e nervoso. Senza aggiungere niente ricominciò ad avanzare a passo spedito e sguardo basso, voltò dentro al parco del Centro e prosegui. Hershel lo seguì sorpreso e preoccupato: lui e Clark si erano sempre detti tutto e il comportamento dell'amico lo allarmava. Erano già diversi giorni che era così, sopratutto se incontravano ragazzini.
" Ci sarà da investigare anche su quello!" pensò entrando nell'edificio.
L'atrio enorme era nel tipico stile dell'epoca. Molte persone con camici bianchi camminavano per i corridoi con oggetti bizzari, provette, scartoffie e parti meccaniche da assemblare a chissà quali invenzioni. Vedere tutto ciò allontanò ogni tipo di paura o sospetto dalla mente del giovane Layton. I suoi occhi s'illuminarono alla vista di tanta conoscenza e possibilità di rompicapo che andò a sbattere contro Clark, il quale si era appena fermato a studiare la situazione.
- Non pensavo che veniste qui!- esclamò una voce alla loro destra che li fece sobbalzare. Era semplicemente Paul che li aveva notati e raggiunti da un corridoio laterale.
- Ciao! Hai visto Claire?- chiese Hershel slanciandosi a guardare oltre il compagno di classe con non poco disappunto di quest'ultimo
- Sì, ma al momento è occupata!- rispose gelido- Cosa volete?-
- Hershel ritiene che ci sia un collegamento tra la sparizione della ragazza a Midland Road e il furto al Centro di Ricerca...- sospirò Clark ritornato lo studente trascinato ovunque
- Beh... Layton, al momento è con uno dei suoi superiori... uno scienziato, ma non è Dimitri... come si chiama pure?-
- Howks!-
- Esatto! Comunque... con c'è niente per voi qui!-
- HERSHEL, CLARK!- esclamò una voce femminile da dietro Paul, successivamente apparve Claire- Come mai siete qui?-
- Oh... ecco... ci... ci piacerebbe sapere qualcosa in più sul furto di stanotte...- rispose Hershel arrossendo
- Mmm... è successo nell'ufficio accanto al nostro... non c'erano segni d'effrazione, ma sono sparite delle componenti meccaniche... non so molto, solo che nessuno si era ancora mosso per denunciare il furto, così ci siamo andati Dimitri ed io!-
- Ciao Claire! Stai parlando del furto di stanotte?- chiese un'altra voce femminile dietro a Clark e Hershel. Una ragazza alta e slanciata, dalle forme poco accentuate, dai capelli rossi, gli occhi celesti dietro a un paio di occhiali molto spessi, le guance lentigginose e un camice bianco con una targhetta con scritto " Kretcher Benedict- Reparto scoperte chimiche"
- Oh, ciao Benedict! Sì, stiamo parlando di quello...- sorrise Claire
- Tempo fa c'è stato un altro furto, ma nel nostro reparto. Non so se può tornare utile... hanno rubato alcuni prodotti chimici, come sempre non c'era segno d'effrazione. La cosa ci preoccupa, due furti in meno di due settimane...-
- E' una notizia fondamentale, forse è stato qualcuno che lavora qui e che ha le chiavi.- disse Hershel pensieroso- Comunque per ora andiamo a casa! La notte porta consiglio... qualsiasi cosa avvenga avvertiteci!-
- Certamente...- rispose Claire rossa e con un lieve sorriso imbarazzato, come se sperasse di andare lei ad avvisarlo di persona.
Clark e Hershel si congedarono dalle ricercatrici e da Paul per tornare sulla strada.
- Cosa pensi?- chiese Clark
- Che non ho una pista da seguire... o almeno potremmmo iniziare dalla opzione del ladro esterno...- rispose l'amico
- Ma prima hai...-
- Era un'ipotesi, o un depistaggio... vedila come vuoi...-
- Ti faccio notare che hai mentito a Claire...-
- Lei lo ha capito, è sveglia... e incredibilmente attraente... ma tornado a noi... dubito che sia stato uno interno, ma tutte le strade sono possibili...-
Il sole stava calado dietro di loro, ma le loro ombre si unirono e s'ingrossarono. Si fermarono un attimo, poi si voltarono e si ritrovarono un omone alto due metri e largo quanto un armadio che li guardava truci. Aveva i capelli ricci e neri, gli occhi celesti e un destro poderoso pronto a colpire. La giacca viola sopra a una camicia a righe arancioni sottolineava il suo pessimo gusto nel vestire.
- Dove pensate di andare, damerini?- domandò appestandoli con l'alito che sapeva di pesce e topi morti. I due universitari impietrirono e non risposero- Avete un po' di tempo? Vorrei scambiare quattro chiacchere con voi...-
Iniziò a scricchiolare pericolosamente le dita e dondolò il collo per rilassarlo.
- D... dipende di cosa vorrebbe parlare, egregio signore...- balbettò Hershel fingendosì il più calmo possibile
- Oh, bene... inizierei con della musica...- caricò il destro
- Okay... Clark... CORRERE!- prese il braccio del compagno mentre quest'ultimo esclamava "Ma cos..."
I due amici iniziarono a correre nella direzione opposta con l'armadio semovente che l'inseguiva.

- Ecco come siamo finiti in questa situazione...- rispose tranquillo Hershel, mentre Clark si dava una manata sulla faccia. Il loro inseguitore arrivò alla loro altezza e cercò di prenderli, ma si scansarono per tempo e iniziarono a correre lungo la viuzza. Voltarono a destra mentre l'uomo inveiva contro di loro e cercava di seguirli. Ora il sole era davanti a loro e non cessava la sua discesa. Clark era trascinato da Hershel e probabilmente stava pensando di strozzarlo se fossero sopravvissuti. Hershel correva senza riuscire a ragionare e cercando di capire come poteva avercela con loro quell'uomo. Non avevano nemmeno una pista da seguire e già qualcuno voleva fermarli. Inchiodò improvvisamente e si voltò a guardare il nemico.
- FERMO!- urlò con un braccio steso avati- Lei chi stà cercando?-
- Due damerini che si atteggiano da detective, uno è uno studente di medicina! Ma sapere questo non ti salverà...- rispose l'uomo
- Allora ci ha confusi! Noi siamo studenti d'archeologia, comprende che non possiamo essere noi l'oggetto delle vostre attenzioni!-
- E allora dove li posso trovare?-
- A...- gli bisbigliò un indirizzo nell'orecchio. L'uomo s'illuminò, li ringraziò e corse via verso quel posto che gli aveva detto.
- Dalla tua faccia direi che hai appena fatto una marachella...- notò Clark
- Amico mio, hai appena scoperto come bisogna sempre aiutare le persone muscolose e come si elimina la concorrenza!- gongolò Hershel- Torniamo a casa, adesso... e stavolta per davvero! Brenda sarà in ansia senza il suo "Patatino Clarkino"!-
Ritornarono a dirigersi verso est come bambini che giocano a rincorrersi, solo che Clark aveva istinto omicida e Hershel cercava di sopravvivere.

Le tenebre avvolgevano tutto attorno con il loro alone di mistero. La mezzaluna svettava sopra Londra, mentre una donna correva per i vicoli più profondi del quartiere malfamato della città. Si appoggiò ad un muro a riprendere fiato.
"I nostro sospetti erano fondati..." pensò sorridendo " Layton è stato bravo, ma è una battaglia che non arriverà a termine..."

Ciao bella gente!^^
Come va? Belle vacanze vero!?
Non sono sicura di questo capitolo, ma spero che faccia ridere... almeno...
Scusate il ritardo, ma non ero sicura che andasse bene e quindi la pubblicazione e slittata di volta in volta...
Comunque stà il fatto che ora il mistero s'infittisce: cosa siccede a Clark? Cos'ha detto Hershel all'omaccione(secondo me gli ha detto un indirizzi nuomero 221b!XD)?
Appuntameno al prossimo capitolo e grazie a Sherry Jane Myers e kiara4thebest per le recensioni!^^
JKEdogawa

Stavo dimenticando:

FORZA AZZURRI! FORZA ITALIA!

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Capitolo 4
*** Sorrisi, pensieri e incontri ***


Tre giorni di indagini e ancora niente.  Ormai i discorsi di Hershel si erano fatti monotoni e anche l’aiuto di Clave era diventato praticamente inutile. Clark sembrava sempre più agitato e continuava imperterrito a scrutare il bambino mentre camminavano per strada.
A scuola poi non era cambiato nulla, o quasi: Hershel era sempre distratto mentre Paul fulminava sempre di più lo studentello con sguardi di odio. Antonia dava cenni di voler abbandonare gli studi, mentre Clark era diventato ancora più ordinato. L’unico a cui giovava la situazione era Philip che ogni volta che rispondeva correttamente a una domanda del professor Shreader scoccava un’occhiata e un sorriso beffardo al giovane Layton. Quest’ultimo era troppo preso dall’indagine sulla sparizione della 16enne per badare agli atteggiamenti puerili del compagno.
- Per oggi la lezione è finita, buon pomeriggio a tutti. Oh, Hershel, vorrei parlarti un momento.- disse l’insegnante fermando lo studente mentre gli altri uscivano.
- Sì, professore?- rispose il ragazzo raggiungendo il mentore
- Cosa ti succede? Sembri distratto, non è che non t’interessa più l’archeologia?-
- No, signore… anzi…-
- Allora come mai hai smesso di applicarti? Sei uno dei migliori e ti vedo un perfetto professore. Non sarò sempre io ad insegnare archeologia qui…-
- Oh… dice davvero? Ma non sono poi così bravo…-
- Maledetto…- bisbigliò qualcuno fuori dalla porta, ma i due non se ne accorsero
- Sì ragazzo! Ma ti devi impegnare, io non regalo niente!- rispose l’insegnante
- Certo signore!-
- Puoi andare.-
Il ragazzo fece per uscire, poi si voltò e disse:- Ma ne è sicuro, professore? Non sarebbe più giusto Philip?-
- Il signor Rigret ha tante altre qualità, anzi, dovresti imparare da lui a non sottovalutarti.- rispose l’insegnante
- Oh… em…  va bene… allora arrivederci…-
Questa volta Hershel uscì e ad aspettarlo trovò Antonia e Clark che facevano finta di niente.
- Allora andiamo? Paul ci sta’ aspettando fuori!- esclamò la ragazza avanzando lungo il corridoio
- Qualcosa mi dice che non aveva voglia di origliare come voi…- notò Hershel
- Noi origliare? Amico, ma cosa pensi!- si difese Clark dandogli delle simpatiche pacche sulla spalla
- Oh, e allora come mai non mi avete chiesto perché il professore mi aveva fermato?-
- E’ noioso fare queste cose con te!- s’indignò Antonia- Ci scopri subito! Comunque, Paul è rimasto con noi per un po’, poi Philip ha borbottato qualcosa e se n’è andato a passo pesante. A quel punto Paul l’ha seguito dicendoci che ci aspettava fuori per andare da Dimitri e Claire.-
- Non era stato lo stesso Paul a bisbigliare qualcosa? Da quel che avevo capito Philip se l’era presa per quello e lui voleva chiedergli scusa…- aggiunse pensoso Clark- Ma parlando d’altro, come sta’ Giogia?-
- Anche oggi è dalla nonna, ma tra una settimana potremo vivere assieme!-
- In che senso?- s’intromise Hershel
- Ho trovato lavoro, inizio la prossima settimana. Non vedo l’ora di dirlo a Dimitri, forse riusciremo a sistemarci finalmente!- sorrise
- Sono felice per te! Aspetta, questo vuol dire che…-
- Già, addio Gessenheller! Comunque non chiudo i ponti con voi, cari compagni!-
- Ci dovrai prima o poi presentare tua figlia! Chissà com’è la piccola Allen!- disse Clark
Uscirono dall’istituto e subito Paul li salutò con un sonoro “Lumaconi!”.
Il gruppo di studenti continuò a camminare parlando dei più disparati argomenti fino a raggiungere il Centro di Ricerca dove una furente Claire ed un alquanto sorpreso Dimitri stavano parlando.
- Non è possibile! Di nuovo? E come mai nessuno ha detto niente? Accidenti!- esclamò la ragazza a braccia conserte e pestando con un piede innervosita
- Forse hanno avuto le loro ragioni… anche se tutto questo silenzio…- rispose pacato lo scienziato
- Ragioni un corno! È un furto, lo vogliono capire sì o no?! Siamo a quota tre! Pensano ancora di lasciar perdere?!-
- Ciao ragazzi, cos’è successo?- domandò Clark mentre Hershel si riprendeva dalla vista di Claire
- Qualcuno si è di nuovo infiltrato nottetempo nel Centro e ha rubato qualcosa! Solo che dopo l’ultima volta ci vuole un permesso scritto del responsabile del reparto per fare denuncia e non ce lo vogliono concedere!-
- E come mai?- chiese Hershel che alla parola furto aveva sentito odore di mistero
- Oh… ciao Hershel!- Claire divenne rossa e improvvisamente le scivolò via tutta la rabbia- Be… onesta…-
- Elementare, sottospecie di investigatore!- disse una voce dietro di loro- Stanno facendo cose losche e non vogliono farlo sapere in giro!-
- Sherlock…- rispose freddo il giovane Layton voltandosi e vedendo Holmes con lo studente di medicina della prima volta
- Hershel…-
- Oh no, ricominciano!- esclamarono in coro Watson e Clark
- Come mai sei qui?- domandò lo studente freddo e tagliente come una lama di ghiaccio
- Elementare, io so investigare e tu no! Le mie indagini mi hanno portato a questo Istituto di Ricerca…-
- Centro…- sottolineò Dimitri
- … e sono arrivato alla conclusione che il colpevole è uno dentro a questo posto come impiegato o scienziato… o collaboratrice…- guardò Claire di sottecchi
- Strano che tu l’abbia detto al femminile…- notò Hershel a braccia conserte
- Comunque, tornerò quando avrò più elementi.- fece per allontanarsi- Oh, immagino di dover ringraziare te per quell’energumeno che è venuto a trovarmi a casa…-
Detto ciò si allontanò con un cenno della mano e accendendosi la pipa.
- Scusatelo, Holmes è un po’…- iniziò Watson
- Inaffidabile, incompetente, maschilista, maleducato?- finì Layton
- Em… circa… scusate ancora per il disturbo!- lo studentello di medicina corse dietro all’amico con l’aria di chi avrebbe espresso il suo parere palesemente
- Chi era quello?- domandò Claire ancora perplessa per la fulminata di Holmes
- Un vecchio compagni di liceo, niente di serio…- rispose Hershel sfumando dalla tensione
- SIGNOOOORE!- li raggiunse un urlo fanciullesco, poi un bambino piombò addosso a Clark facendolo cadere steso a terra- Scusate, ma è successo una cosa terribile!-
- Racconta Clive, cos’è successo?-
- L’ho rivisto! Ho rivisto quell’uomo!- piagnucolò il bambino- Era alla mia finestra e mi fissava!-
Layton non perse tempo e corse nella direzione da cui era venuto Clive e vide quell’uomo dal mantello nero e il cappello particolare che correva sopra ai tetti delle case che si affacciavano sulla strada. Senza perder tempo lo studente iniziò a seguirlo correndo. L’inseguito voltò a destra e Hershel fece altrettanto trovandosi di fronte a un vicolo cieco. L’uomo era lì in piedi sul tetto di fronte a lui. Portava una maschera bianca calata sugli occhi e aveva un sorrisetto sicuro stampato sul volto. Visto da vicino sembrava più dell’età dello studente che un adulto completo.
- Chi sei?- domandò il giovane Layton
- Non darti tanta pena, Hershel Layton, non sono io il tuo nemico…- rispose l‘uomo che poi aggiunse sussurrando - Non ancora…-
Una bomba fumogena esplose  facendo chiudere gli occhi ad Hershel e facendolo tossire. L’uomo, o meglio il ragazzo, svanì nel nulla con i suoi misteri. Nel frattempo lo raggiunsero Clark, Claire e Clive  di corsa.
- Coff… maledetto… coff…- tossì Hershel
- Cos’è successo?- domandò Clark
- E’ scappato, immagino!- disse Clive da saputello
- Sì… coff… ma non è lui il responsabile… coff…- rispose il giovane Layton
- Cosa!?- domandarono le tre “C” in coro
- Non è lui il colpevole… ma non riesco a capire chi sia…-
- Come non è lui!? Ha il mantello!- esplose Clive
- Ma tu lo hai mai visto in faccia? E poi quello che ho inseguito non ne sarebbe capace…-
- Perché?- domandò Claire
- Aveva lo stesso atteggiamento di Clark…- sorrise all’amico e gli appoggiò la mano sulla spalla- Quando ne vorrai parlare ci sarò, d’accordo?-
Il giovane Triton annuì e sorrise a sua volta. “Non ti si può nascondere niente, Hershel…” pensò rassicurato.
- Bene, ora torniamo al Centro di Ricerca, sbaglio o c’è stato un furto?- guardò Claire senza smettere di sorridere
- Oh… già…- rispose la ragazza abbassando lo sguardo e arrossendo con un lieve sorriso imbarazzato
- Allora forza! Ogni enigma ha una soluzione e io troverò la soluzione a que…-
- Parli di enigmi ragazzo?- domandò una voce poco dietro di loro, quando si voltarono videro una vecchietta con una casetta appoggiata lì vicino. Portava un capello verde cedro a punta, una giacca rossa e una gonna verde militare, gli occhi erano nascosti dagli spessi occhiali da vista e sembrava più una strega che un’anziana signora londinese.
- Salve Nonna Enigmina!- sorrise Clive sventolando la manina
- La conosci?- domandò Clark perplesso
- Sì, è la mia dirimpettaia. Come sta’ signora?- le si avvicinò e i tre amici lo seguirono
- Oh, il giovane Cussler… bene giovanotto e tu?- rispose l’anziana sistemandosi gli occhiali sul naso
- Bene, grazie… e sua nipote Enigmarta?-
- E’ un vero rompicapo, ma credo che il tuo amico qui vestito di arancione mi potrà aiutare!- puntò lo sguardo su Hershel
- Io?- rispose lo studentello
- Niente sfugge a Nonna Enigmina e sento che tu sei il giovanotto giusto. Dunque: la mia cara nipotina è uscita ieri per fare delle commissioni, s’immagini una bambina di sei anni, e non è tornata. In compenso molte persone affermano di averla vista con un uomo  vestito di nero, il volto coperto dal cappuccio del mantello scuro, che l’ha presa per mano davanti ad un giornalaio. Ammetto che mia nipote è alquanto ingenua, ma non avrebbe mai seguito uno sconosciuto.-
Hershel prese la sua posizione da pensieroso. Quella situazione stava diventando sempre più complicata: chi era il ragazzo con la maschera? Chi aveva rapito Emmy ed Enigmarta? Chi stava continuando a perpetrare furti a danno del Centro di Ricerca?
- Cosa hanno rubato al Centro?- domandò serio senza guardare Claire
- Oh… se non sbaglio dei campioni di roccia, ma non è il mio settore…- rispose la ragazza
Il ragazzo non disse niente, ma si voltò e tornò verso il centro di ricerca.
- Troveremo sua nipote, signora, glielo prometto, o non mi chiamo più Hershel Layton!- aggiunse senza voltarsi e continuando a camminare.

Cari lettori! Scusate il ritardo, ma al momento sono impegnata con gli esami di Settembre. Ciò vuol dire che pubblicherò il prossimo capitolo dopo il 6! Chiedo ancora scusa se vi farò attendere...
Ma a parte questo: cosa ne pensate del mio racconto? La storia si fa interessante... Mahahaha! I dubbi si attorcigliano e il mistero s'infittisce, ma la svolta stà per arrivare... e lascierà tutti con il fiato sopeso!XD
Ringrazio Wolfang Mozart per la recensione e spero di sentire anche altri pareri!^^
Ci vediamo presto, ciao ciao!^^
JKEdogawa

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