Introspettivandomi l'Ano

di PinFloi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sacramento Diritto ***
Capitolo 2: *** Ragionamento su come/perchè: Apocalisse ***
Capitolo 3: *** La Catena Montuosa: parliamo di noi e della vita ***



Capitolo 1
*** Sacramento Diritto ***


Signori.
Signore.
Bambini e Bambine d’ogni età e regione!
Non vi sentiate tristi o affannati perché noi c’abbiamo il Diritto!
Il Diritto più Speciale di tutto l’Universo! E’ il Diritto esclusivo per tutti i Terrestri!

Noi abbiamo il Diritto di Votare!

Vi sembra una cosa naturale?! Non degna d’esser ripetuta?! Ma no! Lo è!
Perché non crediate che il successore dell’imperatore marziano Ktulutk sarà votato da tutta la popolazione di Marte! Perché così non sarà! La il voto non c’è, così come su Giove, Saturnio…ecc… La appena uno si mette in testa che vuole fare da padrone fa un colpo di Stato e via, ecco il nuovo imperatore. E resta in carica sino al prossimo colpo di stato, e così via.

Ed allora ritenersi sfortunati in un mondo dove di per se la fortuna, data da questo immenso Diritto, regna sovrana è ormai cosa futile e perversa!
Una cosa sciocca da lasciare agli sciocchi?
Ma si! Così è.

Per cui sentitevi tutti protetti sotto lo stendardo gentile del Nostro Caro Diritto, che ci protegge dalle in equità della vita e ci da man forte nelle piccole debolezze di tutti i giorni!

Anche se… a pensarci bene…
Non è che…
Cioè, si, è cosa buona Il Nostro Diritto, ma comunque…

Non pensiate che io stia voltando le spalle al Nostro Unico Diritto, perché non sarà mai! Mi prendo la responsabilità, ufficialmente, sin da ora che proteggerò con ogni mezzo tale Dono! Ma cioè… ho notato che questo immenso Diritto non è poi così immenso, come lo si fa credere…

Chiedo scusa per questa bestemmia ma sto solo avanzando per supposizioni e confutazioni dialettiche, incolpate Socrate, che mi ha ispirato, per questo!


Insomma, il Diritto c’è.
Noi quindi possiamo Votare qualsiasi cosa abbia due mani per scrivere, una bocca per parlare ed una mente per pensare!

Or ora, detto così, mi viene un pensiero in mente! Ossia che il problema non sia il Voto in sé, ma chi dev’essere Votato. E’ così?
Perché allora non dovrei più aver in mente di offendere il Nostro Caro Diritto, poiché starei offendendo solo qualche misero uomo che con la grandezza del Diritto ha poco a che vedere…

E pensandoci ancora meglio: la colpa dev’essere per forza di quelli che vanno Votati! Naturale, sennò perché il Diritto sarebbe una cosa così Immensa?!!

Perché effettivamente poter scegliere chi votare è buona cosa, ma bisognerebbe comunque che ci fosse una postillina in più su questo Voto! Cioè, è stupido dare ad un popolo la libertà di votare, e poi mettere come scelte del voto quattro idioti che poi andranno a rubare soldi ai votanti stessi. Si o no?

Esiste or ora un politico qualsiasi che sia d’accordo con il popolo?
No, perché l’uomo medio, quando sale al potere (per completezza personale di spirito o raccomandazione! E badate che la seconda è peggio) si trasforma, e comincia a vedere davanti a se immagini gloriose di se stesso in mutandoni dorati stringere al petto la Simbolica Conquista del Mondo… come se non ci avesse gia provato qualcuno prima di loro!

E via con i tramacci, la Mala Vita, le classi privilegiate… e poi cosa fanno quando qualcuno fa notare loro che stanno, forse (dico forse, tanto per supposizione!) sbagliando?!

O lo cacciano, o si scusano per poi riprendere peggio che mai le loro puttanate.

Puttanate, Signori e Signore, Puttanate. Ed allora, concludendo così nel mezzo del mio sfogo, è davvero così gratificante avere il Diritto di Votare se dobbiamo scegliere tra uno che ci ammazzerà il padre se non paga il pizzo, uno che ci ruberà i soldi di tasca, uno che non capisce un cazzo oppure uno che si fumerà spinelli a spese nostre?!

Ora come ora, il Diritto di Voto è uguale al Diritto di Prenderlo in Culo: avvalendosi di tali Diritti, in entrambi in casi si finirà col ritrovarsi quattro palle nella borsa…

PinFloi.

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Capitolo 2
*** Ragionamento su come/perchè: Apocalisse ***


Spiegazione: ho riletto la “cosa” ma non modificata, come promesso nell’introduzione. Voglio, per curiosità mia, vedere cosa scrivo quando sono in pilota automatico. E questo è il risultato. Riassumo perché mi rendo conto che sarà difficile da capire: Qua si parla di una foglia che cade da un albero. Le vibrazioni causate da questa caduta coinvolgono a poco a poco tutta l’entroterra, resa debole da millenni di vibrazioni e scosse (guerre, terremoti…). Così tutto scompare nell’Universo in una sorta di Apocalisse.

Sin dall’inizio, la foglia viene paragonata alla merda. Si, a quella che si fa in bagno.

Nel senso che una foglia marcia, ormai rinsecchita, che cade a terra (e che si può definire morta) ricorda, attraverso una metafora abbastanza assurda, un pettolo che si distacca dal sedere di qualcuno e che cade a terra. Da cui, a livello “logico-grammaticale” se una foglia basta per distruggere il mondo anche una merda, può bastare. Bisogna allora, per evitare la distruzione del pianeta, eliminare una delle due: o la merda, o le foglie. Il resto lo capite da soli!

Chiedo scusa per le parole ma non potevo non essere così esplicito. Premetto che tutto è assurdo e potrà sembrarvi del tutto idiota. Non preoccupatevi: LO E’.

Ho scritto queste note qua all’inizio perché so che nessuno reggerebbe tutta la lettura fino alla fine… J

PinFloi

P.S: ripeto, sono cose scritte in momenti strani.

 

Ragionamento su come/perché: Apocalisse

 

Una foglia si è staccata da un ramo, è marrone come la merda, appassita come un cadavere e ha perso ogni aerodinamicità. Più comunemente diremo che è morta, per cui da questo si evince che:

 

Quando caghiamo è come se morisse una piccola parte di noi.

 

E insomma la foglia è scivolata verso la terra spinta dalla Forza di Gravità, per cui:

 

Qualsiasi cosa (sia un essere inanimato o vivente o amorfa) tende verso il centro della terra.

 

Per quanto minuscola, per quanto fragile, per quanto ormai inutile, per quanto orribile, per quanto appassita, per quanto morta, la piccola foglia ha mandato comunque una piccola (molto piccola) scossa alla terra. Inizialmente era cosa da poco, ma gia dopo centro metri di profondità la scossa era diventata qualcosa di inarrestabile. Questo perché la crosta terrestre è formata da TERRA ARGILLOSAMENTE MALLEABILE E POCO RESISTENTE (potremo dire PIEGHEVOLE e FRAGILE AL TATTO) che però è riuscita, per una ragione o per un’altra, a resistere alle varie intemperie della storia, quali: bombe atomiche, eserciti in movimento, panzer in avvicinamento, costruzione di case, elicotteri che si alzano in volo, fiumi che scorrono, scorrono che fiumi, ed altro. Molto altro.

Scosse che sin’ora la crosta terreste era riuscita con successo a TRATTENERE.

Ma finalmente, dopo milioni di anni di scorreggioni ed altro, la terra era arrivata al limite. Mancava solo la ciliegina. Ed una foglia marcia in questi casi è proprio la ciliegina sulla torta di cui tanto s’è andati in cerca. A poco a poco grumi di terra malleabile muovono altri grumi finché terremoti rovinano l’entroterra.
Da cui:

 

Mollare schiaffi sulle culate di Donne/Uomini/Bambini/Anziani diventa sempre più pericoloso con il tempo.

 

Il mondo velocemente si disgrega velocemente così come è stato creato (da notare l’uso doppio dell’avverbio).

Da cui:

 

L’Apocalisse sarà causata dalla troppa merda che stiamo tutti cagando.

 

Facile no? Foglia marcia che cade a terra uguale a merda (per il teorema sopra enunciato: n.1).

Per cui merda che cade a terra uguale a distruzione del pianeta, poiché:

 

- se Foglia=Merda cade a terra e tutto viene disgregato a causa delle vibrazioni causate da tale caduta allora significa che: sia merda o sia foglia, sarà comunque la nostra rovina.

Da questo si giunge a:

 

Per fermare l’Apocalisse bisogna o tornare indietro nel tempo ed evitare generazioni di vibrazioni sulla crosta terrestre (guadagnando così decenni in più da sperperare in prostitute) o fermare ciò che causa in noi il bisogno di cagare.

 

Togliamo subito il tornare indietro nel tempo: non ci è possibile dati i mezzi.

Risolviamo quindi l’altro problema.

Cosa ci fa cagare?

Mangiare, respirare, stare male, mangiare tanto.

Eliminiamo subito queste attività e cosa avremo in poche settimane?

La morte di tutti gli abitanti terrestri.

Da cui.

 

L’uomo deve mangiare per sopravvivere.

 

Ma mangiando si caga.

Tornati, fregati, al punto di partenza.

Per cui, per logica:

 

L’uomo deve capire come si vive senza mangiare.

 

Supponiamo: a) esiste la possibilità di diventare uomini bionici senza la voglia di mangiare? No

                      b) esiste la possibilità di creare una ghiandola che sfama da sola l’intero organismo?

                          No

                      c) se Dio ci ha creati così, perché dovremo modificarci noi stessi andando,

                          probabilmente, a distruggere noi stessi e quindi a rendere vano ogni tentativo di

                          evitare l’Apocalisse? Tornati, fregati, al punto di partenza.

 

Ed anche se qualcuno fosse arrivato alla soluzione del problema (come l’uomo può vivere senza mangiare) l’Apocalisse sarà comunque imminente. Perché nei vari procedimenti si è smarrito un passaggio. Ossia non ci sarà più merda ma ci saranno ancora alberi, e soprattutto ci sarà ancora l’Autunno.

Gli alberi, avendo foglie, in autunno sganceranno comunque a terra le povere rinsecchite che causeranno comunque l’Apocalisse nonostante l’uomo abbia smesso di cagare.

Da cui:

 

E’ necessario o distruggere tutti gli alberi o uccidere la Primavera.

 

Eliminiamo subito la prima poiché, a causa dei molti ambientalisti ed ecologisti presenti nel pianeta, sarebbe impossibile mettere in atto una soluzione di tal grandezza.

Non resta che uccidere la Primavera.

COL CAZZO.

Da cui:

 

Se volete avere una minima speranza di morire contenti: uccidete gli ambientalisti. Avrete comunque cagato come i leoni e le foglie cadute a terra avranno ricreato una sorta di Apocalisse nella terra e tutto sarà scomparso. Ma gli Ambientalisti gli avrete uccisi voi.

Pensate.

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Capitolo 3
*** La Catena Montuosa: parliamo di noi e della vita ***


Le Montagne.

Quale spettacolo inaudito, quale meravigliosa concentrazione di piccole bellezze e soffice pace.

Paiono come tante piccole malformazioni, se viste dal cielo, di terra dura ed agra, un insieme profumato di colori scuri ed ombre violacee incastrati tra loro in un continuo conflitto armonioso cromatico. Un’esplosione di dura realtà, e solo pochi angoli paiono realmente visibili, solo quelli che il sole decide, in base alla sua posizione, d’illuminare e riscaldare con i suoi raggi aggressivi, ed il resto rimane ombra. Un’oscurità fatta di sussurri e strani scricchiolii, di scatti furtivi e movimenti lenti più della vita d’un uomo. E proprio questa mancanza di piena luce rende le montagne, se possibile, ancora più misteriose ed incredibilmente belle. Quando cammini immerso nella natura, con un vento acidamente freddo che s’insinua in ogni tua parte del corpo, sorpreso da un’infinità di rumori che sembrano provenire da ogni dove, che confabulano dietro la tua schiena come la voce d’un assassino che voglia sorprenderti quando tu sia meno preparato e che ti sembrano solo frutto della tua fantasia, poiché quando ti volti e scruti nervosamente oltre le tue spalle non scorgi altro che placido silenzio, quando ti trovi tra gli alberi e percepisci il loro odore, senti il mondo ed intuisci vagamente com’è fatto. Intuisci che sotto la pellaccia dura la terra ha un cuore, e che esso è nero. Ed allora ecco che ogni rumore ed odore dovessi percepire diventa inesorabilmente un breve brivido sulla tua schiena ed ad ogni passo senti la morte correrti dietro. Il cuore batte com’un tamburo e trema la sue pelle di cuoio, percossa dai veloci battiti.

            E se un giorno, voltandoti per guardarti le spalle, vedessi qualcosa?

            Se avessi la certezza di aver visto qualcosa fuori dall’ordinario e ne fossi colpito?

            Cosa penseresti delle montagne e delle sue sorprese nascoste dietro il fragile nascondiglio dell’Ombra? Saresti ancora in grado di apprezzare i suoi colori e le sue maestà?

            Farai forse la fine del pazzo? Non riconoscerai più quale la destra, quale la sinistra? E’ così? Ti abbandonerai alla semplice scusa della paura o sceglierai di affrontare il pericolo con coraggio?

            E’ irta la vita di pericoli mortali, ed è difficile non aver paura. Sempre noi sentiamo l’oscura presenza di qualcosa nel presente, e ricordiamo vagamente che qualcosa in più doveva esserci stato anche nel passato. Ma sono ricordi che teniamo solo per gli incubi più bui. Sono grandi realtà che dentro di noi paiono smorte favole paurose e che presto dimenticheremo riponendole lontane dalla nostra memoria ( ma che tosto riaffioreranno in superficie ).

Non è tutto, quel che si vede ( o che si vuol far vedere).

C’è molto che ancor subdolamente si nasconde e mal ci scruta ( e che non si vuol far vedere ).

            Mai temere le cose nuove.

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