It makes no sense ~ Ma il mondo non è perfetto

di Feel Good Inc
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Caesar ***
Capitolo 2: *** Mr. Mellark ***
Capitolo 3: *** Madge ***
Capitolo 4: *** Prim ***



Capitolo 1
*** Caesar ***


It makes no sense ~

{ ma il mondo non è perfetto.}

 

 

 

 

Caesar

[ 140 parole ]

 

 

 

I could just pick up the pieces, but to you

This means nothing, nothing at all

 

 

 

 

Sfilano davanti ai tuoi occhi. Ragazzi alti, bassi, biondi, bruni, piccoli, grandi. Vivi.

Un giorno – presto – ventitre di loro non lo saranno più.

Buona fortuna, Distretto 1.

Il tuo compito è quello di metterli a loro agio. Ma come si fa a mettere a proprio agio un adolescente che va a morire?

Buona fortuna, Distretto 3.

Eppure è il tuo lavoro. E agiti il microfono, ti costruisci addosso un intramontabile sorriso-

Buona fortuna, Distretto 9.

-perché lo spettacolo deve continuare. Gli Hunger Games devono continuare. Gli Hunger Games, lo spettacolo più grande di tutti.

Buona fortuna, Distretto 12.

Sfilano davanti ai tuoi occhi ogni anno, ogni fottutissimo anno. E tu – col tuo intramontabile sorriso – li mandi a morire.

Le telecamere si spengono, e solo allora puoi concederti di vergognarti d’essere un uomo. E di piangere.

Fallo adesso, nessuno ti vedrà.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio dell’autrice

 

(Il mio primo tentativo nel fandom; siate comprensivi.)

Ho letto il primo volume di questa trilogia in preda a una partecipazione assurda. Ho davvero sentito tutti i personaggi, dal più importante al più marginale, ma è su questi ultimi che alla fine ho deciso di focalizzare il mio pensiero: partecipare agli Hunger Games è naturalmente orribile, ma penso che assistervi sia una cosa diecimila volte più dolorosa.

Persino per qualche abitante di Capitol City, forse.

Così, il mio primo impulso è stato di scrivere su Caesar Flickerman, che nel suo piccolo trasmette a ogni vittima un immenso flusso di umanità; ma la canzone che ho preso come filo conduttore – Perfect world, Simple Plan – offre molti altri punti di contatto con altri personaggi del romanzo, quindi questa sarà una breve raccolta.

Grazie infinite a tutti voi che siete qui.

Aya ~

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Capitolo 2
*** Mr. Mellark ***


It makes no sense ~

{ ma il mondo non è perfetto.}

 

 

 

 

Mr. Mellark

[ 125 parole ]

 

 

 

I used to think that I was strong until the day it all went wrong

I think I need a miracle to make it through

 

 

 

 

Gli affari vanno male. Le torte più buone, dopotutto, non le hai mai cotte tu.

Sei un uomo di poche parole, fornaio, e forse non ti è mai neanche importato di essere prigioniero della tua vita. Prigioniero del Distretto 12 e della sua miseria, prigioniero di una moglie che non ha mai compreso i tuoi silenzi, prigioniero di un mondo retto da leggi scritte da bestie che si fanno chiamare uomini.

Forse non ti è mai importato di soffrire, perché c’era tuo figlio con te.

Ma ora gli affari vanno male. Le torte più buone, dopotutto, le cuoceva tuo figlio.

E ai clienti – e alla donna che hai amato, e alla più piccola delle sue figlie – non devono piacere le lacrime che mescoli agli impasti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio dell’autrice

 

Tra tutti i personaggi minori, il fornaio, il padre di Peeta, è indubbiamente quello che mi ha colpita di più.

Ho amato, amato, la sua visita a Katniss, anche molto prima di scoprire che in gioventù era innamorato di sua madre. Penso che quel suo lunghissimo silenzio sia indice di un animo buono, condiscendente, ma segnato al contempo da un dolore immane; e avevo così tanto bisogno di scrivere di lui.

Spero di essere riuscita a capirlo e a rappresentarlo almeno un po’.

Aya ~

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Capitolo 3
*** Madge ***


It makes no sense ~

{ ma il mondo non è perfetto.}

 

 

 

 

Madge

[ 140 parole ]

 

 

 

In a perfect world, this could never happen

In a perfect world, you’d still be here

 

 

 

 

Non hai più assaggiato una fragola.

Ci sono giorni in cui faresti di tutto pur di non guardare quegli schermi. Invece le immagini sono dappertutto – a casa, in piazza, non ti lasciano mai in pace. Ovunque volti lo sguardo vedi il suo viso segnato, sporco di sangue e sudore; dovunque ti trovi non riesci a smettere di pensare che, in fondo, quella ragazza è tua amica.

E forse morirà, quando tu distoglierai lo sguardo.

Ci sono giorni in cui faresti di tutto pur di non guardare, anche se ciò equivale a sfidare il sistema, anche se un gesto simile sarebbe come dare ragione a quel ragazzo che ha guardato così animosamente la tua spilla. La spilla che hai dato a lei. Lei che ti portava le fragole.

Non assaggerai mai più una fragola.

Non prima che Katniss torni a casa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio dell’autrice

 

Madge è un’altra di quelle comparse che mi sarebbe piaciuto vedere ‘in scena’ per più tempo. Ciò che la lega a Katniss è un’amicizia silenziosa, di quelle che neanche ti accorgi esistano finché non capisci che sono in pericolo... Così come Katniss se ne rende conto al momento del dono della spilla, sono sicura che anche Madge l’abbia pensato, e che abbia sofferto molto nel guardare i Giochi.

Il prossimo sarà l’ultimo capitolo, e sarà una sorta di bonus, perché per una volta tratterò un personaggio che – pur se poco presente – in realtà è importantissimo.

Grazie di seguirmi,

Aya ~

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Capitolo 4
*** Prim ***


It makes no sense ~

{ ma il mondo non è perfetto.}

 

 

 

 

Prim

[ 140 parole ]

 

 

 

I’m still here waiting for you, I’m lost when you’re not around

I need to hold on to you, I just can’t let you go

 

 

 

 

La mamma piange sul letto.

Ranuncolo ti salta in grembo e tu affondi le dita nella sua pelliccia, grata di avere ancora qualcosa da stringere, ma senza staccare gli occhi da quel piccolo televisore incrinato che è l’ultima cosa che ti permette di stare vicino a lei.

La mamma piange sul letto.

Ranuncolo fa le fusa. Qualcuno una volta ti ha detto che ai gatti piace il nostro dolore, che in qualche modo se ne cibano e che per questo accarezzarli ci fa sentire meglio. Forse è stato Gale, o forse il papà. Non t’importa. Non t’importa che Ranuncolo si prenda il tuo dolore, non riuscirebbe comunque a prenderselo tutto.

La mamma piange sul letto.

Ma tu non puoi piangere, piccola, non puoi piangere. Perché devi continuare a guardarla.

Forse, se tu la guardi sempre-sempre, lei non se ne andrà.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio dell’autrice

 

E con la piccola Primrose si chiude questa piccola raccolta. Perché lei non poteva mancare e perché io amo il momento in cui Katniss, nell’arena, pensa con gratitudine che con lei c’è Ranuncolo.

Ringrazio sinceramente chiunque abbia continuato a leggere fin qui; era il mio primo esperimento, avete avuto fiducia in me, e io vi adoro e vi abbraccio uno ad uno per questo. Dico davvero.

Aya ~

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