Drabble di mezzanotte

di Rowena
(/viewuser.php?uid=1880)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Round #1 ***
Capitolo 2: *** Round #2 ***
Capitolo 3: *** Round #3 ***
Capitolo 4: *** Round #4+5 ***
Capitolo 5: *** Doubldrabbles ***
Capitolo 6: *** Round #6 ***



Capitolo 1
*** Round #1 ***


Angoletto dell'autrice: Queste drabble sono una raccolta nata da una sfida su Facebook a cui, sostanzialmente, mi sono imbucata. XD
Se volete leggere quelle delle altre partecipanti – e fatelo, perché meritano tutte – ecco un po' di link: Ferao, LauriElphaba, SakiJune, MedusaNoir e Shnusschen. E se ho dimenticato qualcuno ditemelo, che aggiungo! ^^
Sono tutte davvero molto belle fateci un salto! Intanto, ecco i miei prodotti per la prima tornata di questo giochino a cui ho avuto il piacere di partecipare, spero vi piacciano! ^^

Rowi




#1: Narcissa Malfoy; Si tingeva di nero le occhiaie, le sembrava che non fossero abbastanza scure da raccontare la sua desolazione. (Ornela Vorpsi)
 
 
Lasciò la stanza disgustata, cercando di rimanere impassibile. Non poteva più permettersi di mostrare i suoi sentimenti nella propria casa. Aveva osservato il serpente nutrirsi di quel cadavere, pensando soltanto a quanto suo suocero avesse tenuto a quella tavola pregiata, appartenente ai Malfoy da…
 
Non riusciva a ricordare da quante generazioni.
 
In mente aveva soltanto il serpente, e il volto terrorizzato di suo figlio, e lo sguardo penentrante di sua sorella, che l’aveva fissata per tutto il tempo. E l’impotenza di suo marito. Nella loro casa.
 
Narcissa si guardò allo specchio, senza riconoscersi, disperata, sconfitta. Com’era potuto accadere tutto ciò?
 
 
 
 


#2: Ninfadora Tonks; Prima legge di Scott: Qualsiasi cosa vada male, avrà probabilmente l'aria di andare benissimo (variante della legge di Murphy).
 
 
Pensavi di aver conosciuto tutte le sue paranoie, quegli scrupoli così irritanti…
 
Ti sbagliavi.
 
Rimani dove sei, senza sapere che fare. Forse un po’ te l’aspettavi fin da quando gli hai confidato la bella notizia. Era tutto troppo perfetto. Vi siete sposati, nonostante tutte le sue rimostranze, siete insieme…
 
Eravate, ti correggi.
 
Gli hai detto di vostro figlio, un bambino che nessuno dei due ha messo in conto. E hai visto la sua paura, mentre lui rispondeva che era meglio non tardare, come se avessi annunciato la più ovvia banalità.
 
E ora sei sola. Era tutto troppo bello per durare.
 
 
 
 
 

#3: Percy Weasley; La vita è come dipingere un quadro, non come tirare una somma (O.W. Holmes)
 
 
Hai sempre pensato che un giorno avresti misurato la tua vita, messo in fila i tuoi successi e risultati, e che, quel giorno, confrontando la somma con quelle dei tuoi fratelli sarebbe stato chiaro che sei tu il migliore.
 
Ti sbagliavi: ora che hai conosciuto la solitudine, hai capito che hai uno spazio da riempire, da colorare con le tue emozioni e le esperienze, e che, se fossi rimasto sul tuo piedistallo irraggiungibile, avresti potuto usare soltanto cupi toni di grigio.
 
Ora il tuo mondo è pieno di colori, grazie a loro. Non sei mai stato più felice di sbagliare.
 
 
 
 
 
#4: Mirtilla Malcontenta; Risata
 
 
Finalmente mi guardi. Mi vedi, una buona volta.
 
Poco importa che tu possa osservare anche tutto ciò che si trova dietro di me, per via della mia trasparente condizione.
 
Mi fissi terrorizzata e io rido. Come fantasma non sono neanche lontanamente vicina a infondere il panico che incute il Barone Sanguinario, ma rido e tu tremi.
 
Non lo ammetterò mai che tu mi abbia fatto un favore, mentre provo ad attraversare i muri della tua casa e a far sbattere le credenze. A Hogwarts non ero nessuno e non avevo alcuna idea per il mio futuro, ma come fantasma infestatore…
 
 
 
 
 

#5: Gellert/Albus; La natura dell'uomo è bensì quella d'essere libero e di volerlo essere, ma fa altrettanto parte della sua natura prendere la piega che gli dà l'educazione.
 
 
Ti ho ascoltato mentre mi chiedevi di andare via, cercando di spiegarti perché non potevo seguirti. I miei fratelli a cui badare, la promessa fatta a mia madre in punto di morte.
 
Non potevo abbandonarli.
 
Abbiamo sepolto Ariana ieri, e sei già qui a ripetere lo stesso invito. Mio fratello è grande, dici tu, se la caverà. Tanto ormai mi odia, perciò perché dovrei rimanere ancora?
 
Forse hai ragione, ma non posso andarmene lo stesso. E mi chiedo quanto tu mi conosca davvero, se non riesci a capirlo.
 
Ricorderò sempre i tuoi capelli al sole, mentre te ne vai. Addio.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Round #2 ***


#1 Marlene McKinnon; Anche se il vento ci soffia contro, abbiamo sempre mangiato pane e tempesta, e passeremo anche questa (Stefano Benni).
 
 
Dovessi descrivere la mia famiglia, direi che siamo ottimisti. È un valore che ci portiamo avanti da generazioni, noi McKinnon siamo così.
 
Crediamo sempre ci sia qualcosa di buono dopo ogni tempesta.
 
Guardo i miei familiari, mentre mi preparo per uscire e raggiungere i miei compagni, e sorrido: come loro non hanno mai detto che fosse appropriato o pericoloso che io entrassi nell’Ordine, allo stesso modo io non riesco a preoccuparmi, quando sono in missione.
 
Qualcuno mi crede avventata, ma non è così. So che supereremo ogni cosa, come sempre, e questo mi rende fiduciosa.
 
Ci sarà un futuro migliore.
 
 
 
 
 
#2 Pansy Parkinson; Sempre le venivano i brividi quando lui le parlava, e seppur nulla d'emozionante le dicesse, lei era questo che sentiva: Sei la bambina più bella che ho visto nella mia vita (Isabella Santacroce).
 
 
Non ti sei mai definita una persona romantica, eppure lui ti ispirava questi pensieri. Ti diceva che eri carina e tu credevi fosse l’amore della tua vita, che sareste stati insieme per sempre.
 
Guardati oggi: un altro uomo, un matrimonio felice e sereno, due bambini stupendi. Sorridi, mentre lo fissi da lontano: ormai avete preso due strade diverse, ma sei felice. Forse più felice di quanto saresti mai stata con lui.
 
Lo saluti e te ne vai, pensando che i tuoi figli ringrazieranno di non avere un padre così stempiato, e trattieni a stento una risata.
Quanto sei cambiata, Pansy.
 
 
 
 
 
#3 Alecto Carrow;  immagine.
 
 
- Sei stata molto gentile a invitarci per il tè, Bellatrix – squittì Alecto, guardandosi intorno entusiasta. Non erano mai state amiche, probabilmente l’altra non la riteneva alla sua altezza malgrado il suo sangue puro.
 
- Sciocchezze: siamo sorelle, ora.
 
Da quando aveva ricevuto il Marchio, aveva una nuova considerazione, finalmente. Le cose sarebbero cambiate e… L’occhio le cadde su un centrino posto su un basso tavolinetto.
 
- È opera tua? – domandò fissando il delicato ricamo a forma di teschio.
 
E mentre Bellatrix annuiva soddisfatta e Narcissa decideva di non portare più il piccolo Draco da sua sorella, Alecto cominciò a capire in che genere di sorellanza fosse finita.
 
 
 
 
 
#4 Alastor Moody, Ninfadora Tonks; chiacchiere.
 
 
- Allora, come è andato il colloquio?
- Non lo so, papà, non mi hanno preso molto sul serio… L’unico che mi stava a sentire era Malocchio Moody, e non mi sembra positivo – rispose mesta la figlia.
Ted Tonks sembrò infastidito: - Perché? È un grande Auror, in guerra è stato fondamentale.
- Sì, ma sai quello che si dice in giro di lui… – continuò Ninfadora, incerta.
- Non puoi dar retta alle chiacchiere sul suo conto, non quando proprio tu ti lamenti sempre se qualcuno ha dei pregiudizi nei tuoi confronti. Dagli un’occasione, Dora.
 
Mesi dopo, Ninfadora Tonks si chiese come diavolo faceva suo padre ad avere sempre ragione.
 
 





Angoletto dell'Autrice: Salve a tutti, ecco le mie drabble del secondo giro (poi purtroppo ho dovuto andarmene a letto per via di un esame impellente, sigh :X)...

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Round #3 ***


#1 Malocchio Moody; Ho osservato una lumaca strisciare lungo il filo di un rasoio, questo è il mio sogno, è il mio incubo: strisciare, scivolare lungo il filo di un rasoio e sopravvivere. (Apocalypse Now)
 
 
Li osservò tutti, uno per uno, in quell’aula di tribunale. Qualcuno ammetteva i propri crimini con orgoglio, altri senza dignità imploravano la corte di avere misericordia.
 
Inutile, nessuno veniva ascoltato. Pochi minuti e la sentenza li rimandava ad Azkaban, per sempre.
 
L’occhio magico di Malocchio Moody non li perdeva mai di vista. Li odiava, senza distinzione. Il vecchio Auror poteva scherzare sulle sue tante battaglie e sulle menomazioni subite, ma era una farsa. Dentro di sé, li disprezzava per non aver finito il lavoro.
 
L’avevano lasciato lì, a sopravvivere, in un mondo in cui forse per lui non c’era più posto.
 
Falliti, pensò, meritavano i Dissennatori.
 
 
 
 
 
#2 Lavanda/Susan; D'improvviso, mi disse, le parve assurdo continuare a nascondersi
 
 
Mi hai sempre detto che avevi bisogno del momento giusto, per dire a tutti la verità. Che lo avresti cercato nelle stelle, o nei fondi del tè, per essere sicura di non sbagliare.
 
Ed io, sciocca, ho atteso. Sopportando le tue manie divinatorie, impegnandomi a non prenderti in giro. Sono troppo pragmatica, mi rimproveri da sempre tu, e forse hai ragione.
 
Per questo non mi aspettavo il tuo bacio in piena Diagon Alley. Mi hai colta così di sorpresa che ci ho messo un attimo per risponderti.
 
- Non potevo più aspettare il benestare delle stelle – ti giustifichi poi, riprendendo fiato.
 
E una volta di più mi convinco di amarti.
 
 
 
 
 
#3 Gellert/Ariana; Immagine
 
 
Lo scrivo ancora una volta, per sicurezza. La amo.
 
Suo fratello l’ama. L’amava.
 
Io devo fare altrettanto, voglio farlo. Devo credere che non l’abbia voluto, che sia stato un incidente. Non sono stato io. Io l’amo.
 
Perché se non riuscirò a convincermi di questo, lui lo saprà. Non dovrà mai scoprire che ho desiderato la morte di sua sorella, sapendo che ora sarà libero, o lo perderei per sempre.
 
L’amo. Perché lui l’amava, perfino nelle sue condizioni, anche dopo che ha causato la fine della loro madre. Perché non ci riesco, allora? Perché io sono così felice che sia morta?
 
 
 
 
 
#4 Molly/Arthur; Furono... i suoi polsi. Erano bellissimi
 
 
Arthur Weasley aveva sempre saputo cosa l’aveva attratto della sua futura moglie. I polsi.
 
Molly Prewett non era mai stata una ragazza minuta, con articolazioni sottili e delicate. Ed era quello che gli era piaciuto all’istante: mani forti, polsi robusti che promettevano di sopportare le faccende domestiche e tutto il lavoro dato da tanti bambini.
 
Perché Arthur, da bravo Weasley, ne aveva sempre voluti almeno cinque, ma per un progetto così ambizioso serviva la donna giusta. Una strega forte, risoluta, che non si lasciasse fermare da nulla, capace di carezze ma anche di farsi valere.
 
Ed era subito stata Molly.
 
 
 
 
 
#5 Un personaggio maschile che vi fa schifo, che odiate, che non sopportate; immagine
 
 
Quando Remus Lupin smise di girovagare nei boschi, quella notte di giugno, tornò umano e rientrò nella sua stanza, fu difficile assimilare tutti gli avvenimenti vecchi appena di qualche ora.
 
Davvero Peter aveva venduto i loro migliori amici? Condannando Sirius alla prigione ingiustamente?
 
Come aveva potuto, quando per tutti loro era sempre stato più che un fratello?
 
I Malandrini non sarebbero stati la stessa cosa senza di lui. Lo aveva amato, lo aveva pianto, dannazione! Remus aveva creduto che fosse tutto finito quando i suoi amici erano morti, ma si era sbagliato. Ora che il tradimento era noto, soltanto ora il sipario calava davvero sulla loro adolescenza spensierata, per sempre.





Angoletto dell'Autrice: Salve a tutti, eccomi di nuovo qua con altre cinque drabble... L'ultima non mi piace, ma non saprei dire così a pelle senza rileggere un passaggio su di lui un personaggio maschile che odio (forse Fenrir, ma mi è difficile trovare qualcuno che lo ami ù_ù), ma vabbe'. Spero che a voi piacciano! ^^

Rowi

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Round #4+5 ***


Angoletto dell'Autrice: Ciao a tutti, eccomi di nuovo qua con le drabble estemporanee... In realtà queste sono di un po' di tempo fa, non avevo più aggiornato... Sono in realtà due serate accorpate, tre e tre, però mi sembravano pochine per essere pubblicate in due momenti diversi...
Mi sembra che si spieghino da sole, la terza è un missing moment della mia storia su Percy e Audrey, Diavolo Perce... Lo so, sono pigra. ù.ù
La seconda parte praticamente sviluppa lo stesso tema, la fuga di Sirius da casa. Non l'ho fatto apposta, nel senso, i prompt mi hanno dato quest'idea un po' alla volta... L'ultima probabilmente il riferimento alla canzone non si capisce, ma il testo mi sembrava adattissimo a Sirius che scrive a Regulus... Non lo so, nella mia testa aveva un senso, ditemi voi se ce l'ha davvero. XD
Buona lettura!

Rowi






#1 Zia Muriel; "Non si scherza sulla vecchiaia, c'è gente che ci muore" (Guzzanti).
 
 
Potendo stilare la lista degli invitati al proprio funerale, qualunque mago escluderebbe volentieri Muriel Prewett. Poiché è imparentata con tutti i Purosangue viventi, infatti, la sua è una lugubre, fissa presenza.
 
Nulla è più fastidioso di una persona che, nell’ora dell’estremo saluto a un altro, non perde occasione per lagnarsi dei propri acciacchi, dei nipoti ingrati, del tempo crudele che avanza…
 
Si narra addirittura che un defunto, sentendola berciare alla sua veglia, abbia deciso di rimanere fantasma solo per il gusto di urlarle: “Sta zitta, befana!” Al che lei avrebbe risposto che non era buona creanza fare simili sceneggiate, offesa.
 
Ma arriverà anche il tuo momento, Muriel. Stanne pur certa.
 
 
 
 
 
#2 Albus Silente; Bisogna sempre perdonare i propri nemici. Niente li infastidisce di più (Wilde).
 
 
Ti odio. Vieni qui, a trovarmi, a dirmi che mi vuoi ancora bene, che mi perdoni.
 
Mentre io divento feccia, nella stessa prigione che ho creato per i miei nemici, attendendo una morte che sembra essersi dimenticata di me.
 
Siamo invecchiati. Siamo cambiati.
 
Eppure stai lì a fissarmi ripetendo che mi perdoni.
 
Ho ucciso migliaia di persone, ti dico. Non fai una piega.
 
Ho ucciso tua sorella, proseguo, e per un istante ti blocchi, ma poi ripeti di nuovo le parole magiche. Io ti perdono per tutto.
 
Sei sadico e meschino a prenderti gioco di me in questo modo, Albus.
 
 
 
 
 
#3 Percy/Penelope o Percy/Audrey o Percy/Oliver; sesso.
 
 
Dopo aver buttato fuori George dalla stanza, Percy si mise a riflettere. Era stato tutto così perfetto, con Audrey, che quasi non riusciva a crederci.
 
Non che non gli piacesse… Il sesso. Sì beh, almeno con se stesso poteva usare quella parola. Con Penny aveva sempre paura di sbagliare, di essere incapace, inetto, al punto da chiederle sempre conferme su com’era andata. Nemmeno con la pratica le cose erano migliorate. Si sentiva un idiota, anche se arrivava in porto. Forse anche per quello era finita… Non lo sapeva.
 
Con Audrey, però, era stato diverso, naturale, sereno. Forse era stato amore.
 
 
 
 
 
#4 Sirius; carezza.
 
 
Camminava con attenzione per non far scricchiolare il pavimento. Non doveva fare rumore, se voleva uscire di lì. E lui doveva uscire da quel posto.
 
Superò la camera di suo fratello, pensando che ormai era tardi per metterlo in guardia dalle brutte amicizie.
 
Al piano di sotto, indugiò un attimo sul pianerottolo, fissando la porta dietro cui riposavano i suoi genitori.
 
Rimase lì per un istante, prima di scendere verso la porta. Subito aveva pensato a un’uscita di scena in grande stile, ma alla fine vi aveva rinunciato.
 
Meglio andarsene nella notte che spiegare a sua madre che, in fondo, tutto ciò di cui avrebbe avuto bisogno era una carezza.
 
 
 
 
 
#5 James/Sirius; "Everything about you is how I wanna be/ Your freedom comes naturally
Everything about you resonates happiness / Now I won't settle for less" (Bliss, Muse).
 
- I tuoi genitori mi odieranno, svegliarli così nel cuore della notte…
 
- Sciocchezze, non ti fare problemi – rispose James con un sorriso impastato di sonno. – La stanza in fondo è pronta, se hai sonno.
 
Sirius lo fissò con lo sguardo di un cane abbandonato, disperatamente bisognoso d’affetto: - Non lasciarmi solo.
 
E l’amico scosse il capo e gli ricordò che si sarebbero svegliati entrambi col mal di schiena, a dividere il suo letto troppo piccolo.
 
Più tardi, mentre James dormiva, l’ospite si strinse di più a lui, sentendosi improvvisamente sereno. Aveva sempre un po’ invidiato la sua felicità… Ora voleva condividerla.
 
 
 
 
 
#6 personaggio/coppia a picere; Serenata di strada dei Modena City Ramblers.
 
 
Regulus appallottolò quel foglio di poche righe che Sirius gli aveva lasciato. Se n’era andato, non poteva accettarlo.
 
Osservava la tragedia consumarsi in casa sua come uno spettatore indifferente.
 
Sua madre bruciò il nome del suo primogenito dell’arazzo con foga, cercando di fingere che non fosse poi così importante.
 
E allo stesso modo lui gettò nel camino quel pezzetto di carta pieno di promesse infrante, dei sogni di due bambini in una casa troppo soffocanti, di parole non dette, di un addio maldestro.
 
Lo guardò bruciare, con odio. Tu non hai più un fratello, aveva detto sua madre.
 
In quel momento, poteva anche crederci.


Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Doubldrabbles ***


#1 Kreacher; fedeltà.

La padrona è infelice, e Kreacher non può fare nulla per aiutarla.

Kreacher si è punito per questa sua inettitudine, ma neanche questo è servito.

La padrona non è più la stessa, da quando ha perso il padrone. Troppo vicino alla morte di padron Regulus, hanno detto gli altri.

È rimasta sola. Con Kreacher.

Kreacher pensava che sarebbe riuscito a renderla di nuovo felice, ma ci sono cose che neanche Kreacher può fare per la sua padrona.

La guarda trascinarsi per la casa, la dimora dei Black, che ormai sta andando in rovina, lamentandosi e piangendo come mai Kreacher l’ha vista fare in tanti anni.

Parla sempre più spesso con il suo ritratto, cercando una consolazione nella sua immagine. Ricordano i tempi andati, quando non c’era famiglia più grande e importante dei Black. Ogni tanto chiamano anche Kreacher a confermare le loro parole, e non c’è momento più felice per Kreacher.

Ma la padrona ormai è stanca, e Kreacher se n’è accorto, anche se è solo un misero Elfo Domestico.

Ha resistito a lungo, ma ormai è sola da troppo tempo.

Kreacher assiste e le resta vicino come può, assicurandole la sua eterna fedeltà alla famiglia Black. Fino alla fine.





#2 Voldemort; ricordi.

Non c’era pace, per lui. Dopo il fallimento di Halloween, l’altro aveva continuato a tormentarlo perché riprovasse ad accedere al sotterraneo in cui era custodita la Pietra Filosofale.

«Dobbiamo ritentare, idiota» bofonchiò anche quella sera l’escrescenza sulla sua nuca, con voce rabbiosa e l’urgenza di chi non aveva più tempo.

«Il cane, mio Signore, quella malefica creatura…» l’uomo si piegava di fronte allo specchio per vedere l’altro. «Non potrò fare nulla senza sapere come neutralizzare quel cane».

Il Signore Oscuro s’immerse nei ricordi di quella che ormai considerava un’altra persona, quei pochi che conservava della sua vita precedente. Tornò a quand’era ragazzo, quando Hogwarts era casa sua e non si sarebbe mai allontanato dal castello, se avesse potuto…

Quando aveva scoperto il peso della sua eredità. La Camera dei Segreti.

Conosceva il nome della persona che li avrebbe inconsapevolmente aiutati, così come il suo punto debole. Quell’enorme idiota non doveva essere cambiato poi molto.

«Signore?», domandò piagnucolando Raptor, terrorizzato da quel silenzio.

Sentì la pelle della nuca tirarsi in un movimento che ormai conosceva bene: l’Oscuro Signore era felice per qualcosa, a modo suo.

«Ci serve un uovo di drago», rispose dopo qualche secondo ciò che restava di Lord Voldemort.







Angoletto dell'Autrice: Salve a tutti, eccomi di nuovo qua. ^^
Le due doubledrabble di stasera partecipano entrambe alle Olimpiadi delle Fanfiction indette da Writers Arena Rewind, per i 200 metri. Spero che vi piacciano, sono diverse tra loro ma mi sembrava meglio metterle insieme a questa raccolta... Fatemi sapere che ne pensate. :)

Rowi

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Round #6 ***


#1 Neville/Hannah; Whiskey Incendiario

«Te l’avevo detto, non dovevi esagerare», lo redarguisce Hannah, abituata ormai a trattare con ubriachi ben peggiori del suo ragazzo.

«Schiocc… Siocc… Sono ferpettamente sobrio!», bofonchia Neville senza sollevare la testa dal tavolo.

La strega scuote la testa, ma lascia correre. Non capita tutti i giorni di diventare professori di Hogwarts, per cui può permettergli qualche eccesso, pensa mentre finisce di lavare i piatti.

«Hannah, vuoi spo-sposarmi?», lo sente poi biascicare alle sue spalle.

Si volta: Neville è riuscito miracolosamente a mettersi in ginocchio e la fissa speranzoso.

«Se è il Whiskey a farti parlare…»

«Sono sobrio e serissimo».

Sulla prima parte Hannah è dubbiosa, ma per il resto…







#2 Kingsley Shaklebolt, nomen omen

Quando il nome dell’Auror era stato proposto per diventare Ministro, nessuno dei suoi amici e colleghi si sorprese.

Il mago si muoveva con un’aria regale e fiera che trasmetteva sicurezza, e anche in battaglia aveva dimostrato in così tante occasioni il suo valore che tutte le medaglie guadagnate lo avrebbero presto fatto diventare gobbo.

Ordine di Merlino già assicurato.

Kingsley Shaklebolt col suo carisma avrebbe portato la Gran Bretagna in una nuova era, allontanando le ombre della guerra, di questo tutti erano sicuri, perché sapevano che il mago era più che all’altezza del suo nome.

L’unico a sorprendersi della prestigiosa carica fu proprio il nuovo Ministro della Magia.







#3 Elphias/Albus; rating rosso o arancio

Un’elegia per il compianto Albus Silente. Elphias straccia l’ennesima pergamena, sentendo le sue parole piene d’ipocrisia.

Ma non può parlare della forza di Albus per tenerlo stretto, né di quanto fosse eccitante il suo respiro sul collo, o il suo calore contro la schiena… O della piacevole sensazione nell’averlo dentro.

Certo non può raccontare di come due giovani Grifondoro si divertivano, curiosi e affamati, in quel capanno abbandonato conosciuto come la Stamberga Strillante…

Anche se ai tempi tutti gli urli che si potevano sentire erano loro, pensa Elphias ridacchiando.

Quanto gli manca quel sorriso arrogante e soddisfatto, dopo i loro amplessi! Albus…

No, non sono storie per da quotidiano, queste.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1073833