Gioielli & Portafortuna di Perversion (/viewuser.php?uid=42513)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Gioielli ***
Capitolo 2: *** Portafortuna ***
Capitolo 1 *** Gioielli ***
- Gioielli
& Portafortuna
- 1.
Gioielli
- Loki
non indossa né anelli né bracciali. Lui non ha bisogno di certi
ninnoli.
- Eppure, c'è stato un tempo
in cui
Loki portava un anello. Un tempo lontano, in un mondo lontano...
-
-
-
- «Loki,
ti voglio bene»
- Urlò
Thor stringendosi al petto il fratellino. Loki, imbarazzato da quella
dimostrazione di affetto, si divincolò dall'abbraccio e
indietreggiò.
- «Thor,
smettila! »
- Il
biondo corrucciò la fronte.
- «Ma
scusa, perché non posso dirti che ti voglio bene? »
- «Perché
è imbarazzante! »
- Thor
sbuffò, portandosi una mano alla testa per grattarsela.
- «Ma
tu non mi dici mai che me ne vuoi... »
- Tentò
di giustificarsi il più grande. Il moro guardò
storto l'altro.
- «Certo
che no! Esternare i propri sentimenti è un'azione
così....inutile, perché
dovrei farlo? »
- Thor
sembrò sul punto di ribattere ma all'ultimo
rinunciò, parlare con il fratello
di quelle cose significava litigare, e lui non voleva litigare.
- «Senti,
facciamo così, » iniziò il biondo
sfilandosi l'anellino che teneva all'indice e
porgendolo a Loki «indossalo, e tutte le volte che io te lo
vedrò al dito saprò
che mi vuoi bene. Ti prometto che se lo fai non farò
più nulla di imbarazzante.
»
- Loki
guardò per alcuni secondi l'anello che gli porgeva il
fratello. Era piccolo e
d'oro, con delle striature rosse e un rubino incastonato. Alla fine lo
afferrò
e se lo infilò all'indice, poi sollevò la mano
verso Thor.
- «Contento?
L'ho indossato! »
- Thor
sorrise e si avvicinò al fratello.
- «Grazie.»
- Mormorò
prima di baciargli una guancia e facendolo arrossire.
-
-
-
- «E quindi tuo padre l'ha
esiliato
eh?»
- Thor annuì stancamente,
fissando
il tramonto.
- Tony sospirò grattandosi
la
testa.
- «Bhe dai, almeno non l'ha
condannato a morte, è pur sempre una cosa positiva, no?
Potrai andarlo a
trovare. »
- Il Dio del Tuono si girò a
guardare il milionario.
- «No, non ci
andrò, rimarrà solo. »
- Il moro corrucciò la
fronte e
inclinò la testa.
- «Ma come? Mi secca dirlo,
ma è
tuo fratello e ti vuole bene, in un momento simile sono sicuro che lui
ti
vorrebbe lì con lui.»
- Il biondo sogghignò
amaramente.
- «Stark, non ti facevo
così sentimentale,
Loki è pur sempre un nemico della terra.»
- Tony scrollò le spalle.
- «Che vuoi che ti dica? Sono
un
tipo complicato...un po' meno complicato di tuo fratello
però!»
- Thor sospirò tornando ad
osservare il tramonto.
- «Ma sei in errore, Loki non
mi vuole
bene, non lo indossa più.»
- Inutilmente Tony cercò di
capire
di cosa stesse parlando il Dio, vedendo che però questi si
era chiuso nel suo
silenzio lo lasciò solo.
-
- Loki
non indossa né anelli né bracciali. Lui non ha bisogno di certi
ninnoli.
- Eppure, c'è stato un tempo
in cui
Loki portava un anello. Un piccolo anello d'oro, con delle striature
rosse e un rubino
incastonato.
- Lo stesso anello che ora tiene
appeso al collo.
Inutile dire che se sono qui ora è solo ed esclusivamente
colpa della Deary
(COME SEMPRE!) che ieri sera m'ha pure fatto Mbriacare (sentiti
soddisfatta!).
Comunque, tornando alla fic, non temete, il prossimo sarà il
capitolo finale, sarà incentrato sulla seconda parte del
titolo, cioè "Portafortuna" e il protagonista sara *biiiiiiiip* xD non
posso dirlo, vi basti sapere che è un genio, miliardario,
playboy, filantropo.
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Capitolo 2 *** Portafortuna ***
- 2. Portafortuna
-
- Tony lanciò un ultima
occhiata al
Dio che se ne stava appoggiato alla ringhiera del terrazzo poi,
sospirando,
rientrò in casa. Ad attenderlo trovò solo il
silenzio. Lentamente si trascinò
verso la sua stanza e si lasciò cadere sul morbido
materasso. Quasi
meccanicamente infilò una mano nella tasca dei pantaloni e
accarezzò l'oggetto
che vi teneva. Il suo portafortuna.
-
- «...Ed
è per questo Tony, che mi devi promettere che le terrai con
molta cura. »
- Il
bambino sgranò gli occhi e annuì solenne, come se
il padre stesse per
consegnargli tra le mani un ordigno esplosivo. Howard sorrise poi si
infilò una
mano in tasca e ne estrasse un piccolo mazzetto di carte. Il piccolo
Tony
trattenne il respiro mentre allungava la mano per prendere quel piccolo
tesoro
che il padre gli stava regalando.
- «Mi
raccomando,» ripeté Howard «l'uomo
raffigurato lì sopra è un eroe nazionale,
devi tenerle con molta cura, soprattutto questa»
continuò sfilandosi dal taschino
della camicia un'altra carta, «questo è il pezzo
più raro della collezione, ne
sono state stampate solo cinque, promettimelo Anthony.»
- Il
bambino iniziò ad annuire energicamente, incapace di tenere
la bocca chiusa,
tanto era la gioia che provava in quel momento.
- Howard
rise e porse la carta al figlio che la osservò ammaliato per
diversi minuti.
Era una figurina, come tutte le altre, solo che quella aveva le scritte
in
rilievo dorate e la faccia del'uomo che vi era raffigurato sorrideva in
modo
naturale, non come sulle altre, in cui il sorriso sembrava sempre
forzato o,
nella maggior parte dei casi, nemmeno c'era.
- Howard
rise e arruffò con una mano i capelli del figlio.
- «Anthony
non fare quella faccia da ebete, bastava anche un semplice
'grazie'.»
- Il
bambino rise assieme al padre cercando di risistemarsi il ciuffo
castano di
capelli.
- «Grazie
papà! »
- Urlò
buttandoglisi tra le braccia e lasciandosi avvolgere dal suo calore.
- Tony sorrise ripensando a quei
momenti. Inizialmente aveva tenuto le figurine per il loro legame
affettivo,
perché gli ricordavano uno dei pochi momenti trascorsi
assieme al padre. Ora,
invece, quelle figurine avevano tutto un altro significato.
Guardò per un
attimo la scatolina sul comodino in cui le teneva sempre custodite.
Erano tutte
lì, tutte tranne una. Sfilò la mano di tasca
estraendone anche il contenuto e
lo osservò, come non faceva da quando era piccolo. Steve
gli restituì lo
sguardo, sorridente. Quella figurina, quella dannatissima figurina
dalle
scritte dorate l'aveva fatto sognare per anni, si era sempre chiesto
che uomo
poteva mai essere stato questo famoso Capitan
America, e ora, ora che lo conosceva, quella figurina per lui
era diventata
qualcosa di più, era diventata il suo portafortuna.
Finitooo
~ Bene, dopo ciò credo che potrò pure
andare a sotterrarmi da qualche parte *sisi* inutile che me
lo diciate voi, so che Tony mi è venuto terribilmente OOC ma
ormai io e l'OOC siamo diventati amanti, e poi
perché lui non è semplicemente "Tony" lui
è Anthoy Sherlock Stark Holmes in Watson (questa credo che
solo la mia Deary la possa capire x°D). Comunque la
mini raccolta è finita siete liberi
di odiarmi :3
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