Mission TR

di Sasha
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una festa movimentata ***
Capitolo 2: *** Squadra in azione! ***
Capitolo 3: *** Una promessa è una promessa ***
Capitolo 4: *** Impegnati e vincerai! ***
Capitolo 5: *** Gli amici: non si può davvero farne a meno! ***



Capitolo 1
*** Una festa movimentata ***


Caro diario,

Caro diario,

da poco è iniziato il mio viaggio con Ash, Misty e Brock. Sai, sono davvero contenta di averli seguiti. Insieme abbiamo già vissuto diverse avventure, molte delle quali sono state davvero entusiasmanti. E, come probabilmente immaginerai, c'entra quella banda di ladri (se così si può definire) chiamata Team Rocket.

Ieri, ad esempio, abbiamo vissuto un'avventura che difficilmente dimenticherò...

 

 

"Brock, sei sicuro di quello che stiamo facendo?" chiesi, con la voce che mi tremava.

"Certo. E' l'unico modo, Sasha, per arrivare dall'altra parte"

Stavamo tentando di scendere da un dirupo, per poi salire il baratro che ci avrebbe portato nella città al di là del bosco: Water Town. Misty non vedeva l'ora di arrivare; sapeva, infatti, che quella era la città dei pokemon d'acqua. C'erano tanti negozi dove io e lei avevamo intenzione di dedicarci allo shopping pazzo...

 

Certo, era pericoloso quel che stavamo facendo. Ma d'altronde, avevamo fatto di peggio. E Ash, sembrava sprezzante del pericolo. Molte volte, durante la scarpinata, avevo sorpreso Misty a guardarlo. Sapevo che fra i due c'era un forte legame, qualcosa che nulla poteva cancellare, qualcosa di indelebile, ma.... ancora da definire.

 

All'improvviso Ash mise il piede in fallo, e scivolò. Mi sporsi per afferrarlo, dato che ero sopra di lui, ma era troppo pesante per me. Quindi persi l'equilibrio e caddi, seguita da Misty e Brock. Avevamo formato una vera e propria catena umana!

Sotto di me c'era il buio. Il buio più totale. "Brock, non mollare la presa, altrimenti ci schiantiamo!" gridò Misty.

"Ci sto provando!" urlò di rimando il ragazzo. Ma la sua presa iniziò a non essere più così salda, le sue mani iniziavano a scivolare...

Brock mollò la presa. "Aaah.." iniziammo a gridare, ma due mani afferrarono quelle di Brock, e ci portarono tutti su. Ci stendemmo a terra, con il fiatone.

"Grazie" iniziò a dire Ash. "Ci hai salvato la..."

"Agente Jenny!" gridò Brock. Si alzò immediatamente in piedi, afferrò le mani della donna e iniziò a declamare:

"Salve, sono Brock, le andrebbe di uscire con me? AHIA!"

"Brock! Ti sembra il momento?" lo rimproverò Misty, trascinandolo via per l'orecchio.

Jenny sembrava imbarazzata. "Va tutto bene?" chiese infine.

"Sì... abbastanza" dissi, anzi, mormorai. Non avevo ancora ritrovato la voce!

"Avete corso un bel pericolo, ragazzi. Venite con me alla centrale, vi offro un tazza di te'"

 

Naturalmente fummo bel felici di accettare l'invito, soprattutto Brock, direi. Ci recammo alla centrale, e bevemmo diverse tazzine di te'. Ma le sorprese e le avventure non erano finite; infatti, tutto iniziò da un'innocente domanda di Ash: "Va tutto bene, agente?"

Infatti Jenny aveva il volto triste, ma bn presto scoprii che i nostri guai non erano finiti.

"Vedete, ragazzi" ci disse. "Il mio problema è il Team Rocket"

Ovviamente dicemmo che conoscevamo il trio. Ma scoprimmo che non si trattava di Jessie, James e Meowth, ma di tutto il Team.

"Il Team Rocket ha architettato un piano. L'ultima volta, dopo aver sventato un furto dei Team, un nostro agente è stato così provvidenziale da mettere una microspia nel loro covo. E' stato tenuto sotto stretta sorveglianza per giorni e giorni, finchè abbiamo scoperto....

 

"Il piano è questo" setenziò Giovanni, il capo del Team Rocket.

"Dovete recarvi all'interno della nave, la Katia II, e rubare tutti i pokemon degli invitati alla festa, domenica 17 alle 21.00. Non posso dirvi di più"

Cassidy annuì. "Sì, ma.... nessuno sospetta niente?"

"No, abbiamo controllato il covo e non c'è traccia di chip vari. Quindi la polizia non ne è al corrente. Ho organizzato questa festa, spedendo inviti ai più grandi allenatori di pokemon, firmandomi con un altro nome. Non dovete fare altro che gettare le bombe fumogene presenti nel magazzino, e approfittando dello stupore dei presenti, legarli. A questo punto salirete nei loro camerini e farete piazza pulita di tutti quei pokemon".

"D'accordo, capo" disse Butch.

"Sarà fatto" aggiunse Domino.

"Molto bene. Procedete"

 

Una volta scoltato il racconto, capii che saremmo stati coinvolti in un'altra super impresa, che aveva come titolo: "L'ennesimo tentativo del Team Rocket" ^___^

Forse fu un errore, uno dei più grandi. Ma eravamo decisi. Proponemmo il nostro aiuto all'agente Jenny. Dovemmo supplicarla parecchio, ma alla fine cedette.

Noi dovevamo infiltrarci alla festa. Dopotutto i nostri nomi erano conosciuti, dopo che avevamo partecipato tutti e quattro al torneo di pokemon di Vermilion City. Giovanni non avrebbe fatto caso a quattro ospiti in più. Ci saremmo finti quattro amici al party. E, una volta che il Team avesse gettato le bombe fumogene, sarebbo corsi su per i camerini, cercando di fermarli, coinvolgendo anche qualche altra persona, magari utilizzando i nostri pokemon più forti.

 

"Allora siete proprio decisi?" chiese l'agente Jenny.

"Sì" dicemmo in coro.

"Bene. La festa è stasera. Per fortuna quattro allenatori non hanno accettato, così abbiamo avuto i loro inviti. Voi usate gli abiti del nostro magazzino. Andiamo, vi ci porto.

 

Dopo un po', eravamo tutti vestiti. Ash e Brock erano in smoking. Io indossavo un abito blu corto, mentre Misty un vestito di seta celeste che luccicava sotto la luce dei lampadari.

"Ragazzi, ho un'idea, per renderci più credibili" dissi, all'improvviso. Sorrisi pensando a quel che avevo in mente, e anche pensando alla reazione dei miei amici.

"Cosa?" chiese Brock.

"Ash e Misty dovranno fingersi fidanzati. In questo modo daranno meno nell'occhio, ballando, stando seduti insieme..."

Il grido che seguì alla mia affermazione per poco non ruppe i vetri del centro medico. Allarmata, accorse l'agente Jenny, e riuscimmo a mandarla via solo dopo averla rassicurata almeno un milione di volte.

"Ma... perchè?" chiese Misty, arrabbiata.

"Te l'ho già detto. Risulteremo più credibili"

"E perchè non tu e Brock?"

Ahia. Si metteva male. "Ecco, perchè io ho avuto un compito preciso; a un certo punto del party, prima, però, di aver visto i membri del Team nella sala, devo scendere nel magazzino a sentire lo svolgimento della situazione"

"Ah" ecco, il mio ragionamento non faceva una grinza (per fortuna).

 

E così Ash e Misty accettarono. Ma non dimenticherò mai la loro espressione... ^__^

Ci recammo sulla nave, che si trovava a poca distanza dalla centrale di polizia. Il porto era ampio, e la nave avrebbe fatto un bel giro, prima di ritornare nel porto mentre la festa si svolgeva.

Entrammo. Che sfolgorio di luci! I nostri abiti, soprattutto quello di Misty, luccicavano sotto la luce dei fari colorati che illuminavano la sala.

"Però, hanno fatto le cose in grande" fu la prima cosa che pensai.

Infatti, in fondo alla stanza si stagliava un banchetto, su cui spiaccavano dolci d'ogni genere e cibi vari. Il tavolo era illuminato da un candelabro, e la luce delle candele effettuava strani giochi di luce sulle pietanze. Ash e Brock fecero per fiondarsi su un pollo arrosto, ma io li trattenni per la giacca e sussurrai ad Ash: "Ricorda quello che ho detto. Ora, prendetevi sottobraccio e avanzate lentamente... senza bava alla bocca e guardando solo quel tavolo, possibilmente" scherzai.

Arrossendo, i due si presero per mano.

 

Ci sedemmo tutti ad un tavolo. Wow, che lusso, pensai. Arrivò il cameriere, che ci portò quattro bibite dall'odore indefinito.

"Bleah!" commentò Brock sottovoce. "Che roba è?"

"Sarà un drink. Ma non ho nessuna intenzine di berlo" disse Misty.

Iniziò la musica. Mi guardai intorno, e vidi Giovanni. Stava appoggiato al bancone del bar, sorridendo sotto i baffi, sorseggiando una bevanda alcolica.

"Credo che sia il momento di andare a controllare nel magazzino" pensai. "L'agente Jenny mi ha fornito tutti i dettagli per arrivarci".

Ma alzai. "Ragazzi, io vado. Voi due" aggiunsi, rivolta ad Ash e Misty. "Alzatevi in piedi e ballate questo lento"

"Ma..."

"Subito!"

"D'accordo"

Mi stupii che non avevano opposto molta resistenza. Chissà come mai? (Già, chissà? N.D. lettori)

L'accesso al magazzino si trovava in un bagno femminile. Entrai di soppiatto, sperando di non trovare nessuno. Per fortuna i bagni erano deserti.

Notai una porticina in fondo al corridoio. Cercai di aprirla, ma era bloccata. Allora presi la poke ball rimpicciolita, che portavo nascosta sotto il codino con cui avevo fatto uno chignon. "Scelgo te, Scyther! Rompi la serratura con le tue lame!"

Il mio pokemon ubbidì. Lo feci ritornare nella sfera, e aprii la porticina.

Era tutto buio, però c'era una freccia che indicava di proseguire.

" Vorrei tanto avere una torcia con me" mi dissi.

Man mano che mi inoltravo nel corridoio, si faceva meno buio, finchè arrivai in una stanza, in cui sentivo delle voci.

Osservando in uno spiraglio della porta, vidi tutti i membri del Team Rocket che parlottavano tra loro.

Sentii uno di loro che diceva "Allora agiremo tra mezz'ora esatta. Cassidy, vai a prendere le bombe fumogene dall'altra parte del magazzino"

Una donna dai capelli biondo scuro raccolti in due code si alzò, e si diresse verso la porta.

 

Feci un brusco movimento all'indietro, urtando una credenza.

"Chi è là?" chiese Cassidy, impugnando una torcia.

Mi portai una mano alla bocca, terrorizzata. "E ora che faccio?" mi chiesi.

Cassidy uscì dalla porta, gridando: "Ti ho preso!"

 

Non so descriverti la paura provata da me in quel momento, caro diario. Rimasi immobile nel buio, dietro ad una colonna, sperando che a Cassidy non venisse l'idea di controllare qualche passo più avanti.

Per fortuna la donna spense la torcia e ritornò nella stanza, dicendo: "Non c'è nessuno. Vado a prendere le bombe"

 

Fino a quel momento avevo trattenuto il respiro, quindi cacciai tutta l'aria che avevo nei polmoni, cercando di controllare il mio battito cardiaco. Feci di corsa tutto il corridoio che portava al bagno, quindi tornai dai miei amici.

Vidi Ash e Misty, tutti e due rossissimi, che ballavano. Sorrisi tra me e me e raggiunsi Brock, che salutava ogni ragazza che passava. Ma nessuna si degnava di rispondergli ^___^

 

"A che punto sono?" mi chiese, quando mi vide.

"Agiranno tra mezz'ora. Teniamoci pronti"

"Com'è andata?"

"Cassidy stava per scoprirmi. Accidenti, che paura!"

"Wow. Non volevo essere al tuo posto"

"E Ash e Misty?"

"Stanno recitando molto bene"

"Vedo, vedo ^__^" sorrisi.

 

La mezz'ora successiva fu ricca di tensione. Il lento fu sostituito da un ritmo pop, e anche io e Brock. Quando fui accanto a Misty, le dissi: "Va tutto bene, eh?"

Lei arrossì. "Che razza di messinscena!"

"Non direi. Fate bella coppia" scherzai.

"Ritira tutto!"

"Ok, ok. Comunque, il Team agirà tra pochissimo, quindi teniamoci pronti"

"Sì. Lo dico ad Ash"

 

Ballammo un altro po'. Era divertente, lo ammetto. Se fossi stata lì come semplice ospite (e quindi del tutto ignara di quello che stava per succedere) mi sarei goduta la serata, magari facendo nuove amicizie.

Ma la tensione iniziava a farsi strada in me. Cercai di scacciarla, ma fu inutile. Non potevo godermi la serata; dovevo stare all'erta.

 

Dopo pochi minuti, vidi tre individui vestiti di nero che entravano nella sala.

"Eccoli! Sono loro!"

Il Team Rocket sospese la musica, colpndo l'impianto stereo con una mazza, e poi, davanti agli occhi increduli degli invitati, iniziarono a gettare le bombe.

"Ecco! E' il momento!"

 

 

 

Beh, allora, che ne dite? Questa fanfiction non dovrebbe durare molto, al massimo altri due capitoli. Ma ne scriverò molti altri!!

Aspetto recensioni. Ciaooooooooooooo!!!!!

Sasha

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Capitolo 2
*** Squadra in azione! ***


Tutti i presenti al party iniziarono a tossire, quando alcuni membri del Team gettarono le bombe

Tutti i presenti al party iniziarono a tossire, quando alcuni membri del Team gettarono le bombe. Un denso fumo grigiastro si sprigionò da esse. Anche i miei occhi iniziarono a lacrimare...

"Ragazzi, tenetevi pronti!" gridò Brock. Iniziammo a muoverci a tentoni nell'ampio salone, tossendo e cercando di non inciampare sui corpi delle persone stese a terra.

 

Accidenti, caro diario. Il mio cuore batteva a mille, e speravo tanto di non fallire. L'agente Jenny si era fidata di noi, e non dovevamo deluderla. Non potevamo....

 

Finalmente trovammo le scale e ci fiondammo su. Sentivamo le voci del Team Rocket, di su, che forzava tutte le porte per impossessarsi dei pokemon degli invitati.

"Fermi, voi!" ebbe Ash la forza di gridare. Poi tossì.

All'unisono, tutti i membri del Team, tranne quelli che erano rimasti giù per legare gli invitati, si girarono verso di noi.

"Allora avevo ragione a credere che qualcuno fosse entrato nel magazzino" sogghignò Cassidy.

"Ancora loro, i mocciosi" sussurrò Jessie.

"Ma stavolta siete arrivati un po' troppo tardi, temo. Siete stati bravi, questo è certo, ma non credo che potrete raccontarlo" ironizzò una ragazza dai capelli biondi arricciati ed una maglietta ed una gonna nera.

"Non riuscirete a prenderci. Avanti, ragazzi, addosso!" gridò Ash.

Ci fiondammo sul Team Rocket, ed iniziò una vera e propria lotta. Misty tentava di mettere al tappeto Butch, senza grandi risultati, mentre Ash e Brock si accanivano su altri due ragazzi che portavano un paio di occhiali da sole.

 

Io, invece, caro diario, mi gettai su Jessie, e iniziammo a tirarci i capelli a vicenda. "Lasciami, brutta strega!" le gridai.

Gli occhi della donna si fecero ardenti di rabbia. "Che cosa hai detto, mocciosa?" e mi tirò un pugno, che ricambiai con tutto il cuore.

 

La lotta proseguiva. All'improvviso, però, vidi che Misty perdeva i sensi e si accasciava sul pavimento. "Misty!" gridammo noi tre in coro.

Butch la prese in braccio e la scaraventò a terra. La testa della nostra amica rimblazò, inerte, sul collo.

Domino gettò sul pavimento un'altra bomba fumogena, e tutti noi ci ritrovammo a tossire e strofinarci gli occhi, che iniziarono a lacrimare. Dopo un po', vedemmo tutto nero.

 

Che succede? Il mondo è sprofondato nell'abisso più totale. E ora cosa succederà? Continueremo a lottare?

Cos'è questo rumore? E queste voci, da chi provengono? Ragazzi, ci siete? Sono sola?

Che succede? Che succede? CHE SUCCEDE?

 

Aprii lentamente gli occhi. Tentai di strofinarmeli, ma non ce la feci. Provai a muovere le mani, e scoprii che le avevo legate.

Misi a fuoco la scena. Ash e Brock erano legati a una colonna, mentre io giacevo su pavimento.

"Ragazzi?" chiesi debolmente.

Una figura si girò. Lo riconobbi all'istante; era Giovanni, il capo di quella squadra di criminali.

"Finalmente. Ragazzi, devo dire che questo è un piacere, anche se del tutto inaspettato" ironizzò.

"Slegaci!" gridai.

"Certo, come no" rise lui.

"Dov'è Misty?" chiese Ash.

"Intendi quella ragazzina pel di carota? Non ho buone notizie, mi dispiace, ragazzino. L'abbiamo portata via, su un'isoletta sperduta in mezzo all'oceano, che è il nostro secondo covo"

"Maledetti!" gridò Brock.

"Grazie mille" rispose Giovanni, con un sorriso beffardo stampato sul volto, quel sorriso che io, ma scommetto anche i miei amici, avrei voluto cancellare conun bel calcio in piena faccia.

"Ora la vostra amica è il nostro ostaggio. Sapremo noi cosa fare con lei. Tra poco torneremo ad uccidervi, non temete. Restate qui... anche se non credo che abbiate altra scelta! Adesso noi andremo sull'isola a goderci tutti i pokemon rubati. Addio!" così Giovanni concluse il perfido discorso, attraversò la soglia della porta che dal salone conduceva al corridoio e sparì dalla nostra vista.

 

Rabbia. Ma anche tristezza.

Abbiamo fallito?

Mai dire l'ultima parola.

 

"E ora che facciamo?" chiesi.

"Non possiamo permettere a quei brutti ceffi di ritrovarci qui, non mi pare che abbiano buone intenzioni" disse Ash.

"Sasha, puoi usare Scyther per slegarci!" propose Brock.

"E' una buona idea, ma non posso, ho le mani legate, e la poke ball di Scyther è nel mio codino".

"Questa non ci voleva" brontolò Ash.

"Ma non possiamo arrenderci, non ora che i pokemon sono stati rubati e Misty è in balia di quei mostri del Team" dissi.

"Prova a avvicinarti, così prendo la poke ball" propose Brock.

"D'accordo" strisciai sul pavimento e arrivai alla colonna dove si trovavano Ash e Brock. Quest'ultimo, mentre armeggiava con i miei capelli, mi disse: "Hanno preso anche Pikachu, Jigglypuff e Togepi"

"E anche le nostre sfere negli zaini, che erano in camera" commentò Ash, amareggiato.

"Lo so" dissi, triste. Poi ridacchiai. "Forse, però, possiamo ancora farcela. Ah, Brock, stai attento, ho fatto lo shampoo proprio ieri" scherzai.

Non vedo il viso di Brock, ma intuii che stava sorridendo. "Ecco fatto" disse poi. Aprì la poke ball, da cui uscì Scyther.

"Ascolta, Scyther" gli dissi. "Taglia le corde e liberaci. Sta attento" quando diedi questo ultimo avvertimento, il mio pokemon tagliò di netto le mie corde, mancandomi per un pelo.

"Grazie, Scyther" gli dissi, e lo feci ritornare nella poke ball.

Dopo aver slegato Ash e Brock, dissi: "Ragazzi, l'unici piano è andare sull'isola che ha nominato Giovanni e trovare Misty e i pokemon"

"Già. Ma prima dobbiamo liberare le altre persone"

Scendemmo giù, e trovammo tutti gli invitati svegli, legati gli uni agli altri, che parlavano concitatamente. Molti piangevano.

Notai anche l'infermiera Joy. Era in lacrime, e Brock si fiondò immediatamente da lei.

"Cosa è successo, mia bella infermiera?" chiese.

Lo guardammo. "Come, cosa è successo? Questo non ti dice niente?" e indicai le persone legate.

"Ah, già" Brock arrossì.

"Hanno preso Chansey, e tutti i nostri pokemon" disse Joy.

"Li troveremo" promisi.

 

Con l'aiuto di Scyther liberammo tutti. Poi gli invitati salirono nelle loro camere nella nave, che ora era ferma. Infatti era giudata da un membro del Team, che ora aveva raggiunto i suoi compagni.

"Ragazzi, c'è un problema" disse Brock. "Non abbiamo la minima idea di dove sia l'isola, e ne come arrivarci!"

"Ah, è vero" disse Ash.

"Scendiamo nel magazzino, forse troveremo qualche indizio" dissi ai ragazzi.

 

 

Guidati da una luce fioca, che il Team Rocket aveva lasciato accesa, scendemmo nel magazzino. Era deserto, a parte qualche piccolo topo che si era insediato nelle fessure nel muro.

"Ragazzi, fate piano" disse Brock.

"Ma non c'è nessuno" obiettai.

"La prudenza non è mai troppa" citò il mio amico.

 

Iniziammo a guardare in giro. "Ci dev'essere qualcosa!" dissi. Poi notai uno sportellino in fondo alla stanza. "Ragazzi, controlliamo lì"

Corremmo verso lo sportello, l'aprimmo e trovammo alcune carte.

"Guardate qui" gridò Ash. "C'è una mappa, e questa dovrebbe essere l'isola!"

"Già" commentai. "E, guardate. Qui ci sono le firme di tutti i membri del Team. Guarda questo! Mondo. Ti pare logico?"

"Wow, che nome!" disse Brock, ridendo.

Poi ritornò serio. "Secondo la mappa, l'isola si trova a nord di Kanto"

"Il Team sarà anche cattivo, ma è proprio una banda di sprovveduti" risi. Poi iniziammo a correre verso l'uscita. All'improvviso, però, sentimmo un rumore di passi...

 

 

Il cuore mi si fermò in gola. "Sono tornati!" fu la prima cosa che pensai.

"Abbiamo cantato vittoria troppo presto" tentò di dire Ash, ma la voce gli si strozzò in gola.

"Siamo spacciati!" dissi.

"Ragazzi, nascondiamoci" propose Brock. Corremmo dietro al mobile, lo stesso mobile dietro cui mi ero nascosta quando stavo per essere scoperta da Cassidy.

I passi si facevano sempre più vicini.

"Ecco, ci siamo..."

Chiusi gli occhi. E attesi.

Poi una voce disse: "Ragazzi, siete voi?"

 

Per un istante credetti che Misty fosse ritornata. Poi, però, aprendo gli occhi, mi accorsi che era uno degli invitati. Era una ragazza dai lunghi capelli blu mare e occhi verdi, ed indossava un vestito corto, dello stesso colore dei suoi occhi.

Ovviamente Brock fu subito da lei.

"Ciao! Ti va di diventare la mia ragazza?"

Lo tirai per l'orecchio. "Misty non c'è, ma io sono una valida sostituta" iniziava a sentirmi più sollevata.

"Scusa, ma tu chi sei?" chiese Ash.

"Io mi chiamo Bess"

Ci presentammo, poi Bess disse: "Ragazzi, perdonatemi, ma ho sentito tutti i vostri discorsi"

"Ah" dissi.

"Però, posso esservi d'aiuto, forse. Posso prestarvi la mia barca, per raggiungere l'isola"

"Ehi, va benissimo" disse Brock.

"Ma come possiamo essere sicuri che possiamo fidarci di te? Potresti essere un membro del Team!" disse Ash.

"No, no" insistette Brock. "L'ho vista alla festa, e ho provveduto io a slegarla" disse poi tutto orgoglioso.

Bess sorrise. "Vi aiuterò a battere il Team, e con me ci sarà anche mia sorella"

La guardammo con sguardo interrogativo.

Dalla porta del magazzino fece capolino un'altra ragazza, molto alta, dai capelli rossi.

"Io sono Annie" disse timidamente.

 

Bene, ora avevamo anche due ragazze disposte ad aiutarci.

 

"La barca si trova proprio in questo porto" disse Annie.

"Sì" confermò Bess.

Raggiungemmo la barca, e salimmo. Io salii per ultima, impacciata a causa del vestito corto. Di solito mi muovevo in jeans e maglietta a giro maniche.

"Ci vorrà un bel po'" dissi a Bess. "E' a nord di Kanto, e ha una forma strana, sembra quasi una stella, dovremmo riconoscerla subito"

"Non importa, andremo veloci, penso che non arriveremo tardi" disse lei. "E poi" sorrise sorniona "Abbiamo un'arma segreta"

Non avevo la più pallida idea di cosa stesse parlando, quindi mi limitai ad annuire.

Intanto Brock stava parlando con Annie, che era al timone.

"Senti, che ne dici di uscire con me?" le chiese.

"E tu che ne dici di sparire, così posso guidare?" chiese lei acida.

Brock si allontanò con aria delusa.

 

Eravamo in viaggio da qualche ora. O qualche minuto? Forse secondi? Il tempo è così imprevedible....

Avevo trascorso il tempo a guardare l'orizzonte. Che spettacolo! Il sole lasciava una scia luccicante e dorata sul mare, e vedi alcuni Goldeen che saltavano dall'acqua, schizzando gocce d'acqua, che rilucevano come cristalli.

Ash era di fianco a me. Ad un tratto lo sentii dire: "Mi senti, Misty? Stiamo arrivando, resisti. Ti libereremo"

Lo guardai, poi rivolsi di nuovo il mio sguardo verso il sole. Con gli occhi che mi brillavano, pensai:

"E' una promessa"

 

 

 

 

*************************

Allora, che ne dite? Presto pubblicherò il prossimo capitolo! Kiss, raga!!

By Sasha

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Capitolo 3
*** Una promessa è una promessa ***


La nave procedeva lentamente

La nave procedeva lentamente. Troppo lentamente. Sembravano passati giorni, invece era solo da una notte che viaggiavamo.

Come potevamo ingannare il tempo? Non facendo incontri, perchè non avevamo i pokemon, non potevamo fare nulla.

Anzi, a dir la verità c'era qualcosa che potevamo fare. Pensare. Riflettere. E soprattutto sperare....

 

"Ragazzi, se non facciamo in fretta, il Team potrebbe fare qualcosa a Misty" dissi, rabbrividendo.

"E' vero. Annie, non si potrebbe accelerare?"

"Mi dispiace, ragazzi, sto andando al massimo. Possiamo andare più veloci solo se arrivasse una tempesta, cosa alquanto improbabile in estate"

"Già" mugugnò Brock.

"Ma, esattamente, Brock, quanto dista l'isoletta da Kanto?" chiesi.

"Non si sa con certezza, sappiamo solo che dobbiamo sempre procedere verso nord, finchè non vediamo un'isola che somiglia ad una stella, e penso che sia facilmente riconoscibile perchè non ce ne sono molte"

"Forse è proprio unica nel suo genere" disse Brock.

 

Il tempo passava, inesorabile. Chissà cosa stava facendo il Team Rocket in quel momento.... sì, Misty, Jigglypuff, Pikachu e gli altri erano il serio pericolo. Il Team poteva anche essere una banda di sprovveduti, ma era imprevedibile. E malvagio. Sì, questi tre aggettivi li descrivevano in pieno!

"Sentite, ragazzi..." intervenne Bess, che fino a quel momento non aveva aperto bocca. "Stavo pensando... noi siamo in viaggio da circa dodici ore. Il Team Rocket non può essere già arrivato, è partito solo circa un'ora prima di noi. E non è lontano"

 

"E' vero, non ci avevo pensato...." mormorò Ash. "Quindi ci sono speranze che PIkachu, Misty e gli altri siano salvi?"

"Beh, la speranza è l'ultima a morire" setenziai. "Il Team sulla nave non potrà fare un granchè, staranno stretti, a meno che non si tratti di una nave grossa, e ne dubito, perchè nel porto la nave in cui si è svolto il finto party era l'unica grande" aggiunse Brock.

 

"E allora, cosa può aver usato il Team Rocket?" chiese Bess.

"Ci pensate se ha usato quel ridicolo sottomarino a forma di Magikarp?" dissi, e scoppiammo tutti a ridere. Il solo pensiero di tutti i membri del Team ammassati gli uni sugli altri, mentre soffocavano inesorabilmente in uno spazio stretto, mi faceva stare meglio!

"Ragazzi, è da tanto che il Team vi perseguita?" chiese Annie, mentre con lo sguardo scrutava l'orizzonte, proteggendosi gli occhi con la mano dalla luce del primo mattino.

La brezza soffiava, arrossandomi il volto. Respirai a fondo l'aria salmastra, e pensai ai miei pokemon. Chissà cosa stavano facendo? Erano tutti nelle poke ball, tranne Jigglypuff che avevo lasciato in camera. Probabilmnte avevano preso anche lui....

 

 

Intanto Ash.....

 

"Misty, dove sei? Mi senti? Stiamo arrivando, non temere. Resisti. Io ti salverò, Misty. Una promessa è una promessa.

Misty, mi senti? Mi dispiace. MI dispiace di aver lasciato che il Team ti prendesse. Ma la pagheranno, tutti quanti.

Cosa posso fare io, ora? Solo aspettare. E sperare. Sperare che non ti facciano nulla, Misty, altrimenti non me lo perdonerò mai.

Aspettami, sto arrivando...

 

 

Contemporaneamente....

 

"Lasciatemi andare!" gridò Misty, con le lacrime agli occhi. Accanto a lei, Pikachu, Jigglypuff e Togepi, imbavagliati, emettevano brevi versetti disperati.

"Davvero? Aspetta e vedrai" ironizzò Jessie.

"Non posso crederci, abbiamo sconfitto quei mocciosi una volta e per tutte!" gridò James.

"Già, ed è meglio che non reagiscano, altrimenti la loro amica farà una brutta fine" aggiunse Meowth.

"L'unione fa la forza!" gridarono tutti insieme.

 

"Maledetto Team Rocket. La pagherete"

 

"Lasciatemi stare!"

"Sta ferma, ragazzina, non ti conviene fare nulla" e la gettarono nella stiva, chiudendola dentro a chiave.

 

"Non la passerete liscia"

 

 

"Ragazzi, non dovremmo essere quasi arrivati?" chiesi, incerta.

"Non so, Sasha. Dalla mappa l'isoletta non sembra tanto vicina. E' così lontana, ed è talmente piccola da non avere un nome, perciò è la sede perfetta per una maledetta banda di ladri!" rispose Brock.

 

"Ash, a cosa pensi?" chiesi, più tardi.

Ash non rispose, ma stava immobile, a fissare il vuoto.

"Ash?"

"Ash?"

"Ash?"

 

Flash Back...

"Ash, hai vinto!" gridò Misty, esultando.

"Già. Pikchu, sei grande!!!" gridò il ragazzino.

"Sei stato bravo, lo ammetto" disse Surge, consegnandogli la medaglia stella.

"Ho una medaglia stella, è fantastico! Ed è tutto merito tuo, Pikachu!"

 

"Ash?"

 

"Ash.... sei preoccupsto per il tuo Butterfree, vero?" chiese Misty, guardandolo con aria comprensiva.

"Forse non avrei dovuto scambuarlo con questo Rattata..."

 

Quante confessioni, quanti momenti condivisi, sia belli che brutti!

 

"Jigglypuff, ce l'abbiamo fatta!" gridai, entusiasta, mentre Ash, faceva lo stesso con Pikachu.

"Ragazzi, siete grandi!" ci disse Misty.

"Già, è vero!" disse Brock. "Infermiera Joy... le andrebbe... AHIA!"

 

"Ash?"

"Ash?" gridai, preoccupata.

"Sei tra noi?"

 

Lui parve riscuotersi. "Sì.. va. tutto bene, davvero"

"Ti manca, vero?"

"Chi?"

"Ma Misty, no???"

"Sì, ma non solo lei. Anche i miei pokemon"

"Anche a me mancano, e tanto"

 

 

Passò un altro giorno.....

Senza far nulla....

Ma con quel lumicino sempre acceso nei nostri cuori.

Quel lumicino, che ha un nome...

Si chiama "speranza"....

 

All'improvviso sulle nostre teste iniziarono a cadere delle goccioline di pioggia.

"Ragazzi, ho un brutto presentimento!" dissi.

La pioggia iniziò a cadere a catinelle. Il silenzio fu spezzato dal rombo di un tuono.

"Un temporale..." disse Ash.

Perspicace!

"Ragazzi, dentro!" gridò Annie.

"E tu come farai?" gridai, per fare in modo che la mia voce sovrastasse il rumore dei tuoni.

"Io starò qui, non preoccupatevi per me!"

"Non possiamo lasciarti qui!" gridò Brock. "Posso ripararti con un ombrello!"

"Usare un ombrello con questo temporale sarebbe come usare uno stuzzicadenti per pulire una cucina intera!" gridò Bess.

"Lascia, Annie, ti do il cambio" disse alla sorella.

"Beh.. ok" disse lei, seppur titubante.

Io, Ash, Brock e Annie entrammo nella stiva.

"Beh, vediamo il lato positivo della situazione" tentò di sdrammatizzare Ash.

"Almeno arriveremo più in fretta, portati dal vento, che spira nella direzione giusta!"

"Come no. Solo se non affondiamo primaaaaaaaaaaaaa!!" gridai, mentre un'onda d'urto fortissima ci sbalzava dall'altra parte della stiva della piccola barca di Bess e Annie.

 

Dovemmo aspettare molto tempo, prima che il temporale cessasse. Alla fine, stanchi e con lo stomaco in subbuglio, uscimmo dalla stiva, dove trovammo Bess bagnata fradicia, che respirava affannosamente.

Ci sorrise. "Vedete? Ho trovato il modo di resistere!"

 

 

Dopo qualche ora, iniziammo a vedere una sporgenza all'orizzonte.

"Cos'è quello?" chiesi.

"E' lei! E' l'isola!"

 

Finalmente eravamo giunti a destinazione. Notammo anche un'altra barca, poco più in là. Il Team Rocket...

Sbarcammo sulla sabbia bagnata ed iniziammo a guardarci intorno...

 

Sasha

 

Allora, che ne dite? Presto pubblicherò il prossimo capitolo!! aspetto recensioni!!!!!

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Capitolo 4
*** Impegnati e vincerai! ***


Ci guardammo intorno

Ci guardammo intorno. Aveva tutta l'aria della tipica isola deserta: alcune palme frondose, scosse dal vento, si stagliavano all'orizzonte, e dietro di loro il sole del primo mattino gettava ombre luminose sulla sabbia, bianca e soffice.

Il mare era luminoso, di un azzurro chiaro, a parte una scia dorata lasciata dal sole.

 

"Ragazzi! Se non fossi qui per un motivo preciso, mi fermerei volentieri a osservare il panorama..." commentai.

"A chi lo dici... ed è anche il genere di ambiente che piacerebbe da morire a Misty" rispose Ash.

"Anche se non penso che ora sia nella situazione da goderselo!" ci ricordò Brock.

 

 

Infatti....

 

"Lasciatemi stare!" gridò Misty, agitando i capelli legati nella coda di cavallo laterale.

I suoi occhi azzurri rappresentavano il terrore puro.

"Non fare la furba con me, ragazzina" l'avvertì Giovanni. "Adesso ci consegni tutti i tuoi pokemon, altrimenti tu e i tuoi amici faranno una brutta fine!"

Misty, approfittando del fatto che tutti i membri del Team erano intenti ad osservare i "loro" nuovi pokemon, era sgattaiolata di nuovo nella stiva della nave, e aveva preso il suo zaino con i pokemon. Dentro c'era anche Togepi, terrorizzato.

Adesso stringeva lo zaino a sè, ed iniziò a indrieteggiare.

"Fossi in te non lo farei, ragazzina. Non vogliamo farti del male, almeno per ora. Potresti esserci utile, per avere ancora più pokemon" disse Giovanni.

"E inoltre" iniziò a dire Cassidy.

"Ti conviene consegnarci quello zaino e venire con noi" aggiunse Domino.

"Perchè i tuoi amici potrebbero fare una brutta fine. Abbiamo piazzato una bomba nel corridoio dove li abbiamo legati, e la possiamo controllare a distanza" disse James.

"No, non potete!" gridò Misty disperata.

"Ah, no? Evidentemente non conosci ancora bene il Team Rocket"

 

 

"Forza, iniziamo a cercarla. Non dovrebbe essere lontana, l'isola è piccola..." disse Bess.

All'improvviso un grido echeggiò nel silenzio del primo mattino.

"E' la voce di Misty!" esclamò Brock.

"Corriamo!"

 

Iniziammo a correre a perdifiato.

"Misty, che succede?" pensò Ash. "Cosa ti hanno fatto quei farabutti? Giuro che se ti hanno torto anche un solo capello io..."

 

"Misty!" gridai, vedendo la mia amica, accasciata contro un tronco d'albero.

Mi misi le mani davanti alla bocca. Troppo tardi, tutti i membri del Team Rocket si erano girati verso di noi, o meglio, verso il cespuglio dietro il quale ci eravamo nascosti per evitare che ci vedessero.

 

"Chi c'è?" chiese Giovanni.

Iniziò a camminare verso il cespuglio, seguito da Jessie e altri due membri del Team che non avevo mai visto.

"Ragazzi, cosa facciamo?" chiese Annie, mordendosi il labbro inferiore, nervosamente, fino a farlo sanguinare.

"Stanno venendo qui. Non ci rimane altra scelta che attaccare" dissi.

"Ma come? Abbiamo solo il tuo Scyther!"

"Beh, ce la caveremo"

 

Ci lanciammo dal cespuglio, un secondo prima che Giovanni potesse scoprirci.

Atterramo sul capo del Team, buttandolo a terra. Lui, però, data la sua notevole stazza, si rialzò subito, facendoci volare in aria e commentando: "Ma guarda, una vera e propria riunione di allenatori! E, vestiti come si conviene!"

Avevamo ancora addosso i vestiti del party, tutti strappati. "I vestiti eleganti ci ostacoleranno" dissi ad Ash, facendo in modo che Giovanni non ci sentisse.

"Lo so, ma dobbiamo provare" disse lui.

Guardò Misty, con il vestito azzurro che scintillava sotto i raggi del sole, ancora inerte sotto la palma.

"Cosa le avete fatto, farabutti?" gridò Brock.

"Nulla di grave. La vostra amica ha solo fatto un bel volo fino a quell'albero laggiù. Era l'unico rimedio contro la sua cocciutaggine" disse James.

 

"Fatevi sotto!" gridò Ash, agitando i pugni.

"Scyther! Scelgo te! Attacco danza spada!" il mio pokemon eseguì, e tre membri del Team si ritrovarono stesi a terra, con il corpo pieno di tagli.

"Presto! Mentre noi li teniamo occupati, tu vai a cercare i pokemon!" mi gridò Ash.

Annuii, e corsi dall'altra parte dell'isola. Mi giungevano ancora grida di dolore e di rabbia, ma man mano che mi allontanavo gli urli mi giungevano sempre più ovattati e sommessi.

Ormai mi trovavo in riva al mare. Mi guardai intorno, finchè con la coda dell'occhio non individuai la nave del Team e la barca di Annie e Bess. Corsi fino alle imbarcazione, e mi guardai nuovamente intorno, finchè non vidi la montagna di sfere poke ammassate sotto una palma.

Probabilmente Misty era stata inseguita da tutto il Team, che avevano lasciato lì le sfere poke.

Nel mucchio individuai il mio zaino...

 

Mi precipitai a prenderlo. Cercai, finchè non trovai la poke ball del mio Gyarados, e, già che c'ero, presi anche Onix e Kadabra.

Stavo per ritornare indietro, per dare una mano ai miei amici, ma un gridolino sommesso attirò la mia attenzione. Mi guardai intorno, e notai che il verso proveniva dalla nave del Team salii, e scoprii Pikachu, Jigglypuff e altri due pokemon, un Oddish e un Aipom, legati sul ponte.

"Jigglypuff!" gridai felice, e mi precipitai da lui. Lo slegai, e lui mi ringraziò con poche note della sua ninna nanna. Risi, poi, però, mi ricordai della mia missione. "Forza, rimandiamo i giochi a dopo. Abbiamo una missione da compiere. Vieni anche tu, Pikachu"

"Pika!"

"Bene. Forza, corriamo!"

 

Appena ritonai allo spiazzo dell'isola in cui c'erano i miei amici, ai miei occhi si presentò una scena atroce. Ash era stato steso, e giaceva accanto a Misty, mentre Brock lottava contemporaneamente con James e Butch. Annie e Bess si difendevano egregiamente, lo ammetto.

 

"Ragazzi, arrivano i rinforzi!!!!!!!!!" gridai. "Gyarados, scelgo te! Iper raggio!"

Parecchi membri del Team "volarono via alla velocità della luce" (^____^)

"Pika-pi!" gridò Pikachu, precipitandosi da Ash.

"Pika-chuuuu!"

Pikachu fece ad Ash un potente tuono-shock per farlo svegliare. L'effetto fu immediato! Crepitando per l'effetto delle scintille, Ash si alzò, mezzo stordito.

Ringraziò Pikachu.

"Beh, ora che il gruppo è riunito, cosa suggerite di fare?" chiese Annie.

"Ovvio... si combatte!" gridò Ash.

Sospirai di sollievo. Meno male.. era ritornato quello di sempre.

"Pikachu, tuono-shock!"

"Aaah!" gridarono tutti insieme i membri del Team Rocket, mentre venivano circondati da un alone di luce e cadevano a terra.

Alcuni, però, si rialzarono immediatamente. "Ok, tocca a te, Jigglypuff! Canta, forza! E voi, prendete questi!" gridai, lanciando dei paraorecchie ai miei amici.

Appena in tempo. Jigglypuff iniziò a diffondere una dolce melodia, nell'ambiente. Per un instante non si sentì altro. Le dolci note della ninna nanna di Jigglypuff arrivarono anche alle orecchie del perfido Team, i cui membri iniziarono tutti a sbadigliare e a strofinarsi gli occhi (ormai si erano tutti rialzati, seppur malconci, dal tuono shock).

 

I membri del Team caddero tutti, uno dopo l'altro, come sacchi di patate (^__^).

"Ora, Pikachu, finiscili con un ultimo super fulmine! Forza, falli volare tutti via!"

Pikachu obbedì. Il Team Rocket volò via, ed atterrò proprio in mare aperto. "Ora non so che fine faranno, e non mi interessa!"

"Ragazzi.. c'è un problema" dissi.

Quattro paia di occhi si voltarono verso di me. "Che succede?" chiese Brock.

Intanto la terra iniziava a crepitare.

"Vedete quella grande pozzanghera? Il tuono-shock si è dretto anche lì, e sapete che succede?"

"CHE L'ACQUA CONDUCE L'ELETTRICITà!" esclamò Ash.

 

"Ragazzi, via di corsa!" gridai.

Ash prese Misty in braccio, e arrossì  lievemente. Corremmo via, appena in tempo per sentire un botto trememdo.

Mi girai, e vidi un denso fumo nero e soffocante, che colpiva tutte le palme circostanti, facendole cadere come se fossero di burro.

 

Quando fummo finalmente al sicuro, io, Brock, Annie e Bes andammo a prendere tutti i pokemon degli invitati al falso party, lasciando Ash e Misty da soli.

 

"Misty, perdonami, mi dispiace. Cosa ti hanno fatto? E' tutta colpa mia, non dovevo lasciare che ti portassero qui. Senti il rumore del mare, Misty? Ti è sempre piaciuto, non ricordi? Perchè non ti svegli? Così potrai osservare questa immensa distesa azzurra, che ti piace tanto, potrai sentire il profumo del mare, il rumore delle onde che si infrangono contro la spiaggia... svegliati, Misty, così quest'incubo finalmente finirà, e potremo andare via, riprendere il nostro viaggio, perchè è questo che vuoi, no?"

 

Dopo un periodo che sembrò un'eternità, ma che in realtà durò pochi minuti, Misty riprese i sensi. Aprì lentamente gli occhi.

"Cosa succede?" chiese debolmente.

"Misty!" gridò Ash, al colmo della felicità.

"Ash!? Dov'è il Team Rocket?"

"Il Team è sconfitto, l'abbiamo sconfitto, Misty"

"Oh, Ash.... è meraviglioso!"

"Ma come sei svenuta?"

"Vedi, avevo preso il mio zaino con i pokemon, e non volevo darlo al Team. Così Butch mi ha presa in braccio e scaraventata contro una palma" Misty rabbrividì. "E' stato terribile, Ash... ma ora i pokemon sono salvi? E Brock? E Sasha?"

"Stanno tutti bene"

Misty provò ad alzarsi, ma poi ricadde subito a terra con un grido di dolore. "La caviglia, mi fa male!"

"E' solo un po' gonfia. Vuoi che ti porti in braccio?"

Misty arrossì. "Non è necessario, davvero, mi devi solo sostenere per un braccio"

"Come vuoi" Ash afferrò il braccio di Misty, che iniziò a camminare lentamente, zoppicando.

"Ora Sasha e gli altri sono nella nave di Bess e Annie. Andiamo lì".

 

Ma le sorprese non erano finite.....

Appena Ash e Misty arrivarono alla barca, furono stesi con due colpi in testa. Caddero entrambi a terra, ma Ash fece in tempo a vedere il volto del suo aggressore.

"Non posso crederci!"

 

 

 

Yuhuuuu! quarto capitolo terminato!!! la storia sta x finire, che ne dite?? grazie a tutti x le recensioni!! ciaoo!!

by Sasha

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Capitolo 5
*** Gli amici: non si può davvero farne a meno! ***


Che succede

Che succede? Perchè è tutto nero?

Misty, che succede?

Non lo so, Ash, non lo so. All'improvviso è diventato tutto nero, è come se fossimo sprofondate nell'abisso più nero, nella morte.

Ma siamo coscienti? Siamo ancora in questo mondo, dove abbiamo vissuto tante avventure? E dove continueremo a viverle?

"Misty, non lasciarmi solo, ti prego..."

"Nessuno è mai solo, Ash, se vive nel cuore di una persona che gli vuole bene...."

 

 

"Ragazzi? Ci siete? Svegliatevi!"

 

Ash e Misty aprirono gli occhi nello stesso istante. Il contorno degli oggetti appariva ancora sfocato. Ma che succedeva?

Una nave.... due volti che li guardavano, sprezzanti....

Cos'era, quello? L'interno di una barca?

Ash tentò di portarsi una mano alla testa, per massaggiarsi le tempie doloranti, ma non potè farlo. Infatti, aveva le mani legate dietro la schiena.

Anche Misty era nelle stesse condizioni, e si guardava intorno, e nei suoi occhi verde mare si rifletteva tutta la paura.

 

"E ora che succede?" chiese Ash.

Due figure si pararono davanti a lui. Le stesse che lo avevano aggredito.

"Ben svegliati. Ma sapete, non dovreste abbassare la guardia in questo modo.... "

"Certo, sappiamo che non è facile guardarsi alle spalle quando si è intenti a fare i piccioncini..." li derise Annie.

"Purtroppo è così" setenziò Bess.

"Perchè lo avete fatto?" gridai io.

"Ci avete anche aiutati a sconfiggere il Team Rocket" aggiunse Brock.

"Possibile che non abbiate ancora capito?" ci disse Bess, sprezzante. "Noi vi abbiamo aiutato, perchè poi potevamo avere tutti i pokemon per noi".

"Siete delle...." iniziai, ma in quel momento non mi venne niente da dire di particolarmente velenoso.

"Maledette, lasciateci andare!"

"Vi ringraziamo per tutti i complimenti, e vorremmo trattenerci ancora un po', ma il dovere ci chiama. Che ne dite di dare un ultimo addio ai vostri pokemon?"

E, ridendo, Annie e Bess uscirono dalla stica della loro barca.

 

Di chi ti puoi fidare?

Nessuno lo sa con certezza. A volte, l'amico più intimo si può rivelare un traditore.

Ma l'amicizia è sacra, e noi continueremo a lottare. Costi quel che costi. Perchè solo lottando contro il male si potrà raggiungere finalmente l'obiettivo di tutta l'umanità, quello di un mondo migliore, dove tutti si vogliono bene, dove umani e pokemon vivono il perfetta armonia tra di loro.....

 

"E ora che facciamo?" chiese Misty, con tono disperato.

"Non ne ho idea. Le corde sono troppo forti, e Scyther è con gli altri pokemon, quindi non può aiutarci" dissi.

La poke ball di Scyther giaceva a parecchi metri da noi, e sembrava ci guardasse, beffarda, indifferente al nostro dolore.

Guardai Jigglypuff, Pikachu, Togepi e altri pokemon legati in fondo alla stiva.

"Perchè non facciamo fare a PIkachu un tuono-shock?" propose Ash.

"E' troppo rischioso" rispose Brock. "Rischiamo di saltare in aria".

"E' vero, non ci avevo pensato" rispose Ash. "E allora, cosa possiamo fare?"

Mi guardai intorno, alla ricerca di qualcosa, non sapevo neanche io cosa, che avesse potuto aiutarci. Niente. Alla fine mi arresi, e dissi: "Ragazzi, non c'è assolutmente niente che possiamo fare".

"Ma che bella notizia" ironizzò Ash.

"Piantala!" intervenne Misty. "Non cominciare a fare il bambino Ash, e cerca, per una volta, di trovare una soluzione!"

"Bambino!?" disse lui.

"Proprio così"

"Ma vi pare il caso di litigare in un momento del genere?" chiesi, arrabbiata.

"Hai ragione, scusa" disse Ash.

"Cosa, cosa?" quasi non credevo alle mie orecchie.

Ash che chiedeva scusa?? Wow! Forse quest'avventura aveva fatto crescere un po' tutti noi....

"Ehm, figurati" dissi, ancora un po' spiazzata.

"Ash, sono io che ti devo chiedere scusa, perchè ti ho aggredita senza motivo. Mi dispiace tanto, è che... questa situazione mi ha resa così nervosa!" Misty scoppiò in lacrime.

"Misty...." iniziò a dire Ash. "Senti, io..."

 

"Molto commovente!" disse Bess, entrando. I suoi capelli svolazzavano davanti al suo volto, e i suoi occhi brillavano di malvagità.

"Ragazzi, ci dispiace tanto di aver interrotto questo momento così romantico...."

Ash e Misty arrossirono.

"... Ma il nostro piano deve procedere" concluse Annie.

Estrasse una sfera dalla sua tasca.

"E quella cosa sarebbe?" chiesi.

La sfera era nera, e non rossa e bianca, come una normale poke ball.

"E' una dark ball" mi rispose Brock. "I pokemon che vengono catturati in una dark ball diventano più cattivi e potenti"

"E cosa vorreste fare con quella?" gridai.

 

"Vedi, vogliamo catturarvi i vostri pokemon"

"Cosa!?" gridammo tutti insieme.

"Certo che lo faremo" disse Bess. "Inizieremo da quel Jigglypuff laggiù"

"Fermeeeeeeeeeeeee" gridai. "Lasciate Jigglypuff!!! Subito!"

"Temo che non avremo nessuna intenzione di obbedirti!" mi disse Annie, sprezzante.

"Ma prima di catturare Jigglypuff, vorremmo darti una piccola dimostrazione di ciò che può fare una dark ball" aggiunse Bess.

Tirò fuori un piccolo Oddish, molto impaurito e con gli occhi pieni di lacrime.

"Questo Oddish era sull'isola, è un povero, piccolo pokemon selvatico e con pochissimi poteri" setenziò Annie.

"Lasciatelo stare! Quel pokemon non vi ha fatto niente di male!" gridò Misty, disperatamente.

 

Bess lanciò la sfera verso Oddish, che venne catturato.

"Oddish!" gridò Ash.

"E ora, ammirate!"

"Scelgo te, Oddish!" gridò Bess. Dalla dark ball uscì un pokemon. Ma era davvero l'Oddish di prima, quel piccolo pokemon impaurito?

Ora Oddish era molto più grande, aveva un'aria malvagia, e quasi ci ammazzò quando sparò il suo attacco "spore paralizzanti".

"Vedete? Ora Oddish è più cattivo e potente" disse Annie.

"E faremo la stessa cosa con Jigglypuff. Dark ball! Vai!"

La sfera volò verso Jigglypuff, nei cui occhi azzurri si leggeva il panico.

Proprio mentre la sfera stava per raggiungerlo, qualcosa colpì la dark ball, che deviò la sua direzione, e si schiantò contro il muro.

"Ma che succede?" chiese Bess, stupita.

 

"Preparatevi a passare dei guai, e saranno guai molto grossi!" gridarono in coro tre figure, di cui una molto più piccola, entrando nella barca.

"Voi!?" dissi.

"Proprio così!"

Erano Jessie e James e Meowth!

"Perchè ci aiutate?" disse Ash.

"Ecco, vedete.." iniziò a dire Jessie.

"Jigglypuff e Pikachu devono essere nostri, non di due ladre principianti" concluse James, e lanciò una bomba.

Annie e Bess iniziarono a tossire, e dopo un po' svennero.

"Ci era rimasta una bomba fumogena" setenziò James.

Sospirai di sollievo.

Jessie, con l'aiuto di Arbok, mise le due ladre in una gabbia. "Benissimo, ora tocca a noi. Jigglypuff sarà nostro!"

 

 

"Io non credo proprio" disse una voce alle spalle del Team. Jessie e James furono messi al tappeto da due figure che gunsero alle loro spalle.

L'agente Jenny e l'infermiera Joy!

"Arrivate proprio al momento giusto!" dissi.

"Ma tutti i momenti in cui arrivate sono giusti!" disse Brock. "A proposito, vi va di..."

"BROCK!" gridammo io, Misty e Ash.

Jenny e Joy scoppiarono a ridere. Venire, ragazzi, vi portiamo via di qui.

 

Che sensazione di sollievo! Era come se tutte le preoccupazioni scivolassero via da me.

Ci trovavamo in una barca, insieme a Jenny e Joy, e stavamo navigando verso Kanto.

"Ragazzi, dovee aver vissuto una bella avventura con il Team Rocket e queste due ladre!" disse Joy.

"Provvederemo ad arrestarli" promise Jenny.

"Ma voi, come mai ci avete raggiunti sull'isola?"

"Ci trovavamo lì per caso. Mia cugina Jenny è stata l'agente che vi ha affidato il compito di sconfiggere il Team, me lo ha raccontanto. Così siamo venute per vedere come andavano le cose, e per dare una mano"

"Ma vedo che ve la siete cavate alla grande!" disse Joy.

"Grazie mille! Ma.. i vestiti sono tutti strappati.."

"Non ha importanza, ne abbiamo molti altri"

 

"Ragazzi, un'altra avventura è terminata!" ci annunciò Ash, e poi si stese nella barca.

"Come va il tuo piede, Misty?" chiese l'infermiera Joy.

"Molto meglio, grazie" rispose la mia amica, sorridendo.

"Ragazzi, siamo arrivati all'Indigo Plateau!" gridai, quando vidi il Monte Luna stagliarsi all'orizzonte.

 

Arrivammo alla centrale dell'agente Jenny che ci aveva affidato la missione. Le raccontammo tutto, ci cambiammo e, dopo aver salutato, ripartimmo.

 

"Ragazzi, questa è stata l'avventura più emozionante che abbiamo vissuto!" dissi.

"Puoi dirlo forte!" disse Ash. "E credo che ognuno di noi abbia imparato qualcosa da quest'avventura"

"Hai ragione" disse Brock.

"L'amicizia è la cosa più importante, e senza amici forse non si potrebbe andare avanti. Vedete? Unendo le nostre forze, ce l'abbiamo fatta!"

"Però il merito è anche di Jenny e Joy" disse Brock.

"E, devo dire la verità, anche un po' di Jessie e James!" dissi, ridendo.

"Già"

 

E, ridendo, ci incamminammo verso l'orizzonte, verso nuove, emozionanti, avventure...

 

 

Fine

 

Allora, che ne dite? La mia prima fic è finita! So ke non è proprio bellissima, però aspetto recensioni, anche per dirmi se c'è qualcosa che non va!! scrivete numerosi!!

Sasha 

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