Kiss me through the glass.

di myloxiloto
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** ciao,mi chiamo Stefani,ma voi potete chiamarmi Gaga. ***
Capitolo 2: *** I'm gonna be a star. ***



Capitolo 1
*** ciao,mi chiamo Stefani,ma voi potete chiamarmi Gaga. ***


La voce di Mike sembrò riportare Sugar alla realtà.
 “allora ci vai a parlare, o resti tutta la sera qui a guardarlo?” 
Si girò verso di lui con area perplessa e poi accennò un sorriso. Sapeva benissimo che alla fine a Mike non sarebbe importato nulla di lei e il ballerino di fronte; Era solo un pretesto per presentarglielo. Tutto qua.
Si rigirò dalla sua parte lentamente e si rimise ad osservare quella ragazza bruna.
Si sentì sollevata sapendo che Mike non se ne fosse accorto. La verità e che non sapeva neanche chi fosse quel ragazzo che ballava accanto a Stefani.
Stefani.Che nome dolce.
“dai,è cotto di te” – continuò Mike.
In effetti la stava osservando.
Era una di quelle ragazze belle e seducenti,che nascano per errore del destino,con un carattere timido e chiuso.
La sua vita sembrava essere un errore.
Non aveva alcuna speranza,nessuna possibilità di essere conosciuta,compresa e amata.
Eppure lui la stava fissando.
Gli occhi di Sugar caddero su di lui.
Adesso ballava con Stefani sul palo,la toccava e se la stringeva a se.
Abbassò subito lo sguardo,quasi impaurita da quello che aveva appena visto.
Era già la terza volta che la vedeva in quel locale.
Ogni tanto quando usciva da scuola, Sugar, prendeva la sua bicicletta tra le mani e a piedi la seguiva fino a casa. Anche se quella strada la portava tutto da un’altra parte. Ma il desiderio di poter vedere Stefani era troppo forte.
Non sapeva molto di lei.
Sapeva che si chiamava Stefani Germanotta,da un po’ di tempo lavorava in questo locale e che era di un anno più grande di lei. Niente di più,niente di meno.
La incontrava qualche volta a scuola.
Non aveva una quantità di amici esagerata.
“tieni,prendi questo”.
Sugar si girò di scatto.
Mike aveva due bicchieri in mano, molto probabilmente pieni di vodka.
Lo prese. Non era molto convinta di quello che stava facendo,non beveva quasi mai.
Bere significa dimenticare. Lasciarsi andare,ed evadere dal mondo. Evadere da Stefani.
Si mise a riflettere sulla musica che in quel momento stavano passando nel locale.
La voce sembrava tanto quella di Britney Spears.
Forse era ‘blackout’. Era l’unica sua canzone che conosceva.
Si porse il bicchiere alla bocca,e iniziò a bere,tutto di un sorso.
Per qualche minuto non riusciva più a rendersi conto di dove fosse.
Mike li poggiò la mano sulla spalla e iniziarono ad avanzare verso il misterioso ballerino.
Lui e Stefani erano scesi dal palco e si erano messi a parlare con un ragazzo dai lunghi capelli neri.
Sugar trovò la cosa molto buffa,gli sembrava una cosa tanto assurda.
Si chiamava Luc Carl. Era uno dei proprietari del locale e Mike lo conosceva bene.
Era stato proprio lui a farli entrare quella sera.
Stefani gli stava abbracciata.
“Ma tu guarda chi si rivide!” esclamò Luc puntando il suo bicchiere verso Mike.
Stefani si staccò. Sorrise,e cominciò a fissarmi.
 “Piacere,io sono Stefani ma voi potete chiamarmi Gaga”.
Sugar sorrise e li porse la mano. Mike fece lo stesso.
Gaga? Come la canzone dei Queen? Che cosa centrava con lei?
Poi anche il ballerino si presentò.
Si chiamava Gale. Da come si esprimeva si capiva che era una persona molto sicura di se.
 
Parlarono molto quella sera,o almeno.. Mike e Gale.
Luc li rinvitò la sera dopo.  Gaga,Stefani avrebbe fatto un altro spettacolo ma stavolta con una certa Lady Starlight.
Mike riaccompagnò Sugar a casa.
Era ubriaca fradicia.
Sì, sono ubriaca. E tu sei bella. E domattina, io sarò sobria ma tu sarai ancora bella.
Quella notte si addormentò con ‘Gaga’ nel cuore. 

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Capitolo 2
*** I'm gonna be a star. ***


L'indomani, Sugar aspetò fuori, all'angolo della grande scuola; tra la 91esima strada e la Fifth Avenue. 
Convent of the sacred heart - c'era scritto sul portone. 
Stefani non arrivava. 
Sugar però aspettava,come tutti i giorni. Era strano il suo desiderio continuo di doverla vedere. 
Lei non aveva mai amato così tanto. L'eternita era in quei momenti in cui vedeva lei. 
Qualcuno pizzicò la spalla si Sugar. Era una mano calda,famigliare.
dio mio,chi diavolo poteva essere adesso? 
Difronte a lei c'era una ragazza. Indossava un grande sorriso.
Portava una semplice maglietta bianca con delle spalline molto fine. Il rosa delle bretelle a pois dava un pò di vivacità al tutto, che era collegato a dei jeans strettissimi. 
Aveva dei capelli perfetti,nonostante si vedesse che non se li lavava da un pò. 
Stefani! 
"Passi con me? Sai,ti vedo sempre fare la mia strada." disse,inclinando leggermente la testa a destra. 
Sugar abbassò lo sguardo e credette di diventare minuscola. 
"Sarebbe un piacere." 
Stefani sorrise e cominciò a camminare.
Sugar la seguì. 


"..tutti abbiamo un sogno,e questo è il mio. Ci sono cose che non si possano spiegare con le parole. Per capirle,bisgna essere simili." 
Sugar ascoltò attentamente tutta la stroria. Stefani sembrava veramente sicura di quello che stava facendo.
Lì racconto di tutti i suoi progetti,di tutti i suoi sogni. Si conoscevano da qunato ?.. due giorni circa ? Eppure lei aveva tirato fuori tutto. 
Era bella quella sensazione di fiducia nei confronti di Sugar che trasmetteva Stefani. 
"Sarò una stella." 
"si,immangino di già la scena. 'Lady Gaga,vincitrice di otto grammy consecutivi.' scherzò Sugar.
Iniziarono a ridere. 
Era stupendo guardarla sorridere e trovare un senso.
"bhè,io sono arrivata." continuò Stefani. 
Sugar lo sapeva. Passava spesso sotto casa sua a sentirla suonare il piano; quel piano che gli aveva fornito emozioni a sufficienza per una vita intera.
"so che ci riuscirai. Credo in te."
Per imparare le lezioni importanti nella vita ogni giorno bisogna superare una paura,e Sugar lo aveva appena fatto. 
Era sincero quello che aveva detto. 
Stefani la abbracciò.
Fu an abbraccio che durò pochi sencondi,ma in quel momento li sebrò di essere al sicuro da tutto.
"ti aspetto stasera" 
poi si girò e e avanzò verso casa.

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